Intervista a Enrico Giovannini su pensioni e lavoro

Radio radicale siamo con Enrico o Giovannini che insomma è un amico della no ospite la radio direttore dell'ASP bis che la Alleanza per la lo sviluppo sostenibile economista già ministro infrastrutture ministro il lavoro intanto giovani lei ha scritto oggi un articolo sulla Stampa sgombriamo subito il campo non è una provocazione per la lega perché dice che le pensioni non sono una priorità
Ma io ho iniziato questa intervista con la stampa segnalando che non bisogna discutere della legge di bilancio come abbiamo fatto per anni perché le nuove regole fiscali europee
Se vogliamo avere un percorso di rientro dal deficit al debito più lento sette anni
Beh dobbiamo presentare delle riforme strutturali e Investimenti come testi a medio e lungo termine
Sul livello del prodotto interno lordo sulla crescita perché i parametri fiscali stormo il deficit pubblico del debito pubblico
Diviso il PIL quindi se il PIL cresce di più
Questi rapporti squilibrata ingaggiando non entrano mai di riducono certamente dunque bisogna scegliere quelle riforme quegli interventi quegli investimenti che aumentano il PIL potenziale
In questo punto di vista gli interventi sulle pensioni sappiamo a me sette i nulli o marginali
Lei ricorderà la discussione su o le varie quote c'è che ancora continua giornali perché si parla di cinema asserendo ma ne entrano tre sì
In realtà lo sappiamo i dati ce lo dicono è uscita una persona ed è entrato un pezzo di una persona
Perché la l'innovazione tecnologica spinge le impreviste causare anche tecnologie a a risparmio di lavoro e quindi il meccanismo non funziona qui dobbiamo spendere altre priorità
Ecco tra le priorità le indica le misure strutturali per favorire l'occupazione di giovani e anche l'occupazione femminile questi sono i due diciamo i due indirizzi da seguire
E noi abbiamo un drammatico problema in Italia
Ti tasso di attività cioè di mancata partecipazione al al mercato del lavoro in parte di giovani ma soprattutto delle donne
Il tasso di attività delle donne intorno al cinquantatré per cento siamo l'ultimo Paese in Europa da questo contro di lui quindi dobbiamo o lottare
Più giovani più donne a lavorare a lavorare attivamente e anche in lavori a tempo pieno perché abbiamo troppi lavori part-time abbiamo tre milioni
I lavoratori irregolare in Italia spesso proprio donne più giorni abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile del venti per cento
Abbiamo una quota elevata di giovani un milione sei che non studiano e non lavorano i cosiddetti Neet e non apriamo né un piano per l'occupazione giovanile
Né un piano per l'occupazione femminile ecco io o o e indicato come auspico Spada tempo queste due aree perché Shell Italia mettesse in campo un programma serio
Un piano serio per aumentare l'occupazione giovanile
E femminile non solo aumenteremmo il PIL potenziale reale
Ma affronteremo un problema sociale che sappiamo notevole colpisce tantissime famiglie tantissimi milioni di persone e magari molti giovani non non penserebbe ad andare a lavorare all'estero
Ma e le regioni che vanno all'estero hanno Bari motivazione una di queste ovviamente sono i pacchi salari d'ingresso
On dottore di ricerca diplomato in Italia e quindi qui parliamo di professionalità molto alte Ballester e guadagna mille cinquecento euro netti al mese in più
Perché perché le imprese soprattutto quelle di piccola e media dimensione hanno una produttività bassa e quindi pagano salari tab
Ma dall'altro vengono anche i giovani che vanno all'estero riconosciuti in termini di qualità più di quanto avviene in Italia e quindi la loro progressione di carriera e più rapida cioè sono in gamba ovviamente cesto e non parliamo poi dei servizi e in termini di servizi sociali in alcuni Paesi europei che sono ovviamente molto più sviluppate rispetto a quell'Italia
Ecco tutto questo poi in un quadro di inverno demografico cosa vuol vorrei potrebbe voler dire alla lunga
Vuol dire che anche per far cadere tensione del futuro abbiamo bisogno di più persone al lavoro lo ha detto chiaramente anche il governatore Banca Italia e Panetta
E da un lato bisogna portare le persone a lavorare e a lavorare un numero congruo di anni rispetto all'invecchiamento dalla popolazione dall'altro pensare all'immigrazione regolare
Qualificata e non parlo semplicemente di persone che vengono dall'altra priva del Mediterraneo perché l'Italia non attrae né neanche talenti da altri Paesi europei o da altri Paesi più sviluppati per i motivi che abbiamo detto prima
Quindi il tema demografico è fondamentale il tema dell'immigrazione e altrettanto decisivo
Bisogna da questo punto di vista però essere più attrattivi sia per italiani e le italiane che così non andrebbero all'estero
Sia per stranieri di qualità in particolare ma non solo che a quel punto potrebbero venire in Italia e godere comunque di una qualità della vita che da tanti punti di vista il nostro Paese offre al contrario
Contribuire all'economia del nostro Paese e e tecnica e pagare le pensioni future ieri Crimen presenti in parità muore finestre
Ma in questo quadro complesso poi spesso e volentieri sentiamo dichiarazioni da parte del Governo di sottolineare i dati occupazione record si dice
Dipende dal tipo di occupazione
Effettivamente Istat certifica che stiamo numero di occupati record rispetto anche i decenni passati ma poi vediamo sempre da Istat che le ore lavorate
Totali sono inferiori a quelle della crisi del due mila otto due mila nove quindi parliamo di quindici anni fa
Cosa vuol dire che molti dei nuovi lavori creativi sono part-time o poche ore o almeno vengono fatturati come tale visto che ci sono appunto tre milioni
Di lavoratori irregolari e dunque non è tutto oro quel che luce chiaramente responsabilità non è di questo governo perché parliamo di un fenomeno strutturale
Ma a questo governo spetta il compito nelle prossime settimane
Purtroppo ormai i tempi sono molto stretti forse abbiamo perso un po'di miti
Per avere un dibattito non solo politico ma anche sociale su questi temi per presentare il piano fiscale medio termine che va inviato a Bruxelles entro il venti settembre in cui una prospettiva di sette anni
Col finanziamenti adeguati potrebbe consentire effettivamente
E affrontare finalmente queste tematiche oltre al pm RR che Piano affronta molti di questi aspetti penso ad esempio la formazione dei lavoratori dei disoccupati ma i fondi finiscono al due mila ventisei e non è che si risolve il problema
Con un investimento una ma no soprattutto ma dopo due ventisei dovremo indicare una strada lei dice aumentare la crescita a favorire l'occupazione ovviamente
Diminuire il nostro deficit a questo punto la maggioranza deve trovare a una quadra e anche l'opposizione forse farebbe bene incassarla su questo punto su questo crinale
Ma lei ricorderà quando il governo Draghi di cui ho fatto parte in due mila e si dovette preparare il PNR
E fu molto criticati perché il Parlamento F. molto però in poco tempo istituì più organica o poco più per discutere di un piano così importante
A livello di discussione pubblica il governo compie due pensi ai ministri aveva approvato ad animare il dibattito si ricorda gli Stati che era economia l'estate
Del del due mila tre un dibattito serrato ed era stato un dibattito reale
E adesso o parliamo di un piano sette anni in quindi ancora potenzialmente il più importante e più complesso del PM RR e non c'è stato nessun dibattito
E in che le regole europee
Non impongano ma di raccomandano fortemente che questo piano venga preparato coloro in congiunzione con un dibattito politico ma anche con la società civile a tutti presenterà come ha fatto anche nel passato molte proposte a questo riguardo però serve una visione integrata comune
Quella che il il nuovo Patto di stabilità richiede perché vorrei ricordarlo corse può essere importante per chi ci ascolta che Lo Piccolo non è soltanto la stabilità finanziaria come nel passato
Ma chi dice che la stabilità finanziaria deve servire comunque a finanziare la transizione ecologica
Quella digitale a ridurre Lecce uguaglianze aumentare la resilienza della società e dell'economia italiana insomma fare le cose che anche il PM RR doveva affrontare se quindi continuità discontinuità
Lo vedremo ma importante discutere
E ne parleremo ancora radio radicale grazie professor Giovannini
Grazie a lei