Presentazione del libro di Maurizio Dianese e Gianfranco Bettin "La tigre e i gelidi mostri. Una verità d'insieme sulle stragi politiche in Italia" (Feltrinelli)

Grazie buonasera a tutti prego di prendere posto il mio sarà un brevissimo saluto per ringraziare i presenti oggi è una giornata di votazioni qui al Senato
Quindi aspettiamo ancora qualcuno soprattutto per dare il benvenuto
A il i nostri ospiti
In modo particolare a uno degli autori di questo libro Maurizio Pianese
Che qui
Al tavolo mentre devo giustificare Gianfranco Bettin che a causa di un ascesso improvviso che racconti colpito nel corso della notte non è potuto essere presente
Naturalmente assieme al loro voglio ringraziare Stefania Limiti che qui alla mia sinistra
Saggista giornalista che tra poco condurrà questo nostro incontro dopo questo mio saluto la collega della Camera Luana Zanella che come me
Amica di lunga data di Maurizio nel mese di Gianfranco Bettin per il loro essere veneziani
E di Mestre e di Marghera
E il giornalista scrittore Marco Damilano che tutti quanti conoscete che ci ha fatto il grande onore di essere presente e che prenderà poi la parola collega
Il senatore Alfredo Bazoli che davvero con la sua testimonianza oggi ci fa un grande grande onore dal punto di vista politico e anche dal punto di vista
Dopo la strage di piazza Fontana verità in memoria dopo perché Piazza Fontana e senza colpevoli e Bettinelli Anese
Tornano di impegnarsi in una delle pagine più buie della storia della Repubblica un'epoca segnata dalla strategia del senso delle attenzione dalle dalla stragi dai dalle stragi Graham
Dense trame neofasciste da depistaggi da intrecci con i servizi segreti deviati una epoca segnata da mille opacità durata molto lungo da connivenze
Finalizzate a distorcere il corso dell'indagine ricerca delle dei della verità Maurizio e Gianfranco si muovono
Tra carte giudiziarie fascicoli atti processuali vertenze sentenze de verbali sentenze ma lo fanno anche con interviste in presa diretta mettendo a confronto del fuoco
Varie deposizioni rese all'epoca rintracciando testimoni
Fuggiti
Insomma ho da tempo espatriati quindi un lavoro straordinario di documentazione oltre che di narrazione
Il titolo poi magari diranno qualcosa a loro Maurizio un titolo molto letterario la tigre e gelidi Moss mostri e sotto nei non dico niente ma è
Il modo più giusto per raccontare una storia mai abbastanza restituirà la memoria del paese e il sottotitolo
Spiega qual è l'ambizione di questo libro cioè quello di costruire una verità d'insieme sulle stragi politiche
In Italia il richiamo è alla lezione del sostituto procuratore Mario Amato ucciso a Roma dalle in arte poche settimane prima dalla della bomba alla stazione di Bologna
Insomma
Io penso che con i costruire un'abilità di insieme sia particolarmente importante certo non sappiamo cos'è avvenuto caso per caso bomba per bomba vicenda per vicente ama
Resta necessario dare un senso tutto questo
E io penso che questo libro serva a questo credo che Possa davvero d'incrociare l'interesse di molti soprattutto tra i più giovani
Perché abbiamo il dovere di non dimenticare di non far dimenticare quanto accaduto in in questo Paese in quegli anni a me pare che anche per il successo che questo libro sta incontrando nel corso d'Oro di questi mesi questa
Questo interessa e lo sta suscitando in questa funzione può davvero esercitato
Darei la parola la collega deputata Luana Zanella e poi proseguiamo con
Il seguito degli interventi
Dai tutto
Un'anomalia già già non avrà Zarrella e più tecnologici qua al Senato venuti alla Camera io innanzitutto ringrazio
Andrea Martella per questa iniziativa l'abbiamo pensata allungò l'abbiamo pensata
In un periodo antecedente lei elezioni e diciamo che poi arriviamo oggi in una giornata purtroppo di voto e quindi
Continuiamo comunque in questa nostra in questo nostro incontro che io ritengo importante importante simbolicamente lo dicevo prima con Maurizio
Chianese perché parlare di questo libro qui
Al Senato nella nel parlamento insomma nel cuore diciamo istituzionale nel nostro paese della democrazia rappresentativa
A un significato molto forte innanzitutto come diceva giustamente Martella questo un testo Feltrinelli Carlo Feltrinelli ama dire chi si tratta di una trilogia e questo è il terzo tomo giusto
In realtà gli occhi abbiamo seguiti nel corso degli anni perché essendo anch'io di di Mestre
Dire Necci e ho attraversato anche personalmente e politicamente questa storia pone Maurizio milanese abbiamo condiviso anche il famoso che il circo Franchetti
Io ero compagna di scuola di classe quasi con di Dario Fo Giorgetti ha conosciuto molto bene conosciuto sia a metà Venezia che a Padova l'ambiente torbido il per tanti aspetti non sull'inquietante ma davvero terribile e della della destra e dell'estrema destra di gruppi eversivi di destra
Che erano petardi cattivi nel nel pancia bianca nel della Balena Bianca veneta
Ecco quindi questo sicuramente è un libro che non solo ricuce
Parti notte e forse al pubblico vasto non così di notte
Ma a noi che conosciamo un po'le cose sicuramente
E istituisce come diceva Andrea giustamente una verità di insieme cos'è questa verità d'insieme di cui avete discusso che ai in tante occasione è questa
Capacità che è restituita da questo testo anche grazie ad una scrittura sapiente ad una è una relazione che ha affascinante appassionante
Veramente TG uno sul filo continuamente
Restituisce il il senso di questa storia una
Lettura capace di una ulteriore
E cifre a dispetto a quelle fin qui danno un'idea a avvicinate conosciute analizzate
E cita anche il senso a mio giudizio ma poi lo spiegherà bene anche Maurizio Dianese di cosa può essere
Cosa può servire esclusivo del genere al presente alla politica in particolare
E io non credo soltanto la politica presentata dal centrosinistra torna a soprattutto io direi se avvenissero veramente l'unità di
Leggere questo testo gli
Colleghi e le colleghe gli esponenti politici del centrodestra che con le loro radici col loro passato non hanno mai saputo fare i conti e questo è un problema enorme
Perché
Nella nell'incapacità che anche questo governo ha e di
Di mettersi in discussione
Rispetto a quella chiare anche la la forza del loro a essere dentro l'istituzione il fatto che loro hanno giurato sulla Costituzione
è invece io penso proprio perché non sono stati fatti i conti con le radici con il passato
Continua non dico loro malgrado ma quasi senza consapevolezza un lavoro che io vedo anche e quindi lo lo vediamo negli ultimi atti parlamentari che si sono sospesi seguiti nel corso di queste settimane a destrutturare quello che è il cuore della Costituzione su cui hanno giurato
E questo è per quanto riguarda il
La destra la destra eversiva ma anche quella diciamo contigua penso all'MSI le successive i partiti che si sono succeduti in quell'area in quell'aria politica è una l'esistenza alla rovescia rispecchia quella che a me la costituzione e la forza che è stata espressa nel corso degli anni soprattutto nel Novecento di voler affermare i contenuti pregnanti pensiamo a questa grandissima forza trasformatisi vacche vanamente poteva cambiare modificare tempo un po'tanto l'ha fatto il Paese e che è stata bloccata continuamente ostacolato proprio da una strategia che non voleva scendere a patti con per sua vocazione necessaria e frutta del patto costituzionale
Cioè appunto quello che che è l'eredità più grande
Della del dopoguerra come è noto ecco quindi
Io credo che e ferire
L'istituzione dell'istituzione nei quali ci spogliamo questo è un libro molto utile molto importante
Che effettivamente può anche cambiare la lettura che noi facciamo del nostro passato
E ci fa capire meglio l'olio veramente capisco molto di più ora che ho letto questo libro rispetto al presente e soprattutto come dire anche
Studiare impostare un strategia di lotta
Più precisa e meno esitante rispetta consapevoli dei rischi che la nostra democrazia effettivamente corra come verrebbe da dire così io esprimo al amico
Gianfranco Bettin e Maurizio e all'amico Maurizio Dianese la mia profonda gratitudine per il loro lavoro perché so che costa attrattività tanti anni di lavoro
E e so però che era già sta seminando dei dei frutti che saranno assolutamente importanti il Paese per nuovi sicuramente Benetti e venete che con questa con questa storia si sono misurati e misurate anche personalmente
Grazie Roana anch'io mi unisco sotto un sentimento di gratitudine prima di dare la parola Stefania Limiti vorrei leggere un breve saluto che diciamo andato Lorenzo Guerini che purtroppo non ha potuto essere presente dice caro Andrea sono molto dispiaciuto di non poter partecipare all'iniziativa organizzata per la presentazione del libro
C'è stato purtroppo un accavallamento di agende che mi tiene impegnato praticamente nelle medesime ore in un'altra iniziativa alla Camera in tema di strategie di sicurezza nazionale
Mi spiace molto non poter essere presente presente con voi perché ho trovato un libro molto interessante ricco di spunti con uno stimolante spaccato delle persone
Nega di provenienza veneta che ha molte connessioni con la strategia della tensione con alcuni stragi politiche che hanno drammaticamente segnato la storia del nostro Paese e la cui ricostruzione anche in tema di responsabilità giudiziarie non è pienamente compiuta
Anni gli versione politica neo fascista ma anche di complicità di settori deviati dello Stato
Di questo contributo la ricostruzione di una parte di quegli eventi siamo debitori agli autori del libro che ringrazio per il loro ottimo lavoro
Assai utile augurando miglior successo l'iniziativa mi scuso nuovamente mi sembrava giusta bello poterlo leggere Stefania reparto bene grazie grazie Andrea grazie dell'invito
Prima di presentare gli altri ospiti
Diciamo delle farò delle considerazioni su questo libro molto importante che ha un titolo molto importante un titolo concettuale dico
Sulla sul quale poi magari torniamo con con Maurizio Dianese che nel sottotitolo
Non solo da un giusto tributo al magistrato Sergio Amato di cui peraltro ricorre il universitario dell'uccisione
Due giorni fa se non se non mi sbaglio
Ma perché sottotitolo una verità d'insieme sulle stragi politiche in Italia su cui si sono soffermati anche Andrea Martella
E lo aveva Zanella che secondo me delinea un sorta di filone nuovo e recente della saggistica su questi termini che appunto si pone il problema di ridefinire una storia lunga cinquant'anni su cui l'editore Carlo Feltrinelli che ha scritto una breve presentazione a per rafforzare diciamo la sua volontà vivo Titti di di di dare alle stampe questo libro dice che questa ampia letteratura ha creato una sorta di retorica e forse un immaginario
Io credo che Carlo Feltrinelli abbia ragione a dire questo perché davvero si è scritto tanto
E e però e anche grazie a quello che si è scritto che una battaglia di verità è stata fatta in questo Paese anche in quei testi che non raccontano una verità perché magari non avevano una informazione precisa penso alla strage di Stato
Al famoso libro collettaneo che venne stampato dopo la strage di Milano che è un libro che è basato su fondamentalmente una pista sbagliata quindi in quel libro noi non troviamo la verità sulla strage di piazza Fontana
Però quel libro assegnato un binario dentro cui muoversi
Quel libro ha fatto sì che
L'innocenza dello Stato
Dei venisse in qualche modo messa in discussione e quello poi è stato il filone su cui ci si è mossi per tutti gli anni successivi questo quindi questa ampia letteratura nella quale penso cioè ad esempio Benedetta Tobagi
Fino a poco tempo fa non era possibile
Non era possibile perché ci si concentrava più sul particolare ora il particolare lo si può mettere diciamo dentro una verità complessiva
Certo il passare degli anni aiuta allontana la cronaca però cita una profondità di sguardo quindi ci aiuta a riconsiderare tutto ma
Sono state fondamentalmente le inchieste giudiziarie e
Le quelle delle commissioni parlamentari che hanno prodotto una mole infinita di
Documenti e la battaglia di verità fatta dalle associazioni delle vittime che è stata grandiosa in quegli occhi tristi e gentili di Manlio Milani
C'è qui il senso della vittima lui dice sempre io non ho voluto essere una vittima passiva io ho voluto essere una vittima che rivendicava
La verità che ha voluto essere dentro questi eventi e grazie a quella battaglia noi oggi abbiamo una peritati insieme quindi è possibile questo
Questo nuovo approccio direi
Il libro di di Agnese di Bettin affronta sostanzialmente tre vicende cruciali la strage di Mila no la strage di Brescia e la strage di Bologna ma lo fa non solamente attraverso un approccio saggistico
E e politico ma attraverso le ricostruzioni le testimonianze lei i racconti di persone che a vario titolo sono state coinvolte
Anche se non come responsabili ma che lì c'erano hanno visto hanno poi potuto parlare
E questo mi ha fatto pensare oltre ad essere quindi un libro che scorre idee alla portata anche dei dei dei dei dei più giovani anche di coloro che in quegli anni non li hanno vissuti
E ad un'altra cosa e cioè Marc Bloch che è stato il più grande storico del del del secolo scorso
Diceva che la storia è fatta di persone in carne ed ossa
Allora quando noi possiamo avere un approccio di questo tipo a a quelle vicende che per tanto tempo ci hanno tenuti
In sospeso perché i depistaggi la frammentazione del del quadro ricostruttivo apportato in avanti no queste vicende
Lasciando un vuoto attorno alle responsabilità intorno al contesto
Ecco quando noi possiamo cominciare a parlare in queste di queste vicende attraverso
La carne viva di chi c'era e di coloro che le hanno vissute Claudio bizzarri
A a piazza Fontana che ormai è morto ma comunque ha detto e abbiamo potuto ricostruire tante cose di li abbiamo una nuova visione di Piazza Fontana
La Ombretta Giacomazzi diritti della nella mi testimone della strage di Brescia intimidita a suo tempo dal generale Delfino io ho conosciuto Delfino conosciuto l'intervistato quando
Era ormai nella sua casa di cura e poi e mancato subito topo avevamo cominciato a parlare
E e aveva detto noi abbiamo radicato la
Le indagini sulle stragi di Brescia a Brescia tra la criminalità bresciana perché non si dovevano coinvolgere i vertici ordinovisti di
Del Veneto
A comincia aveva detto quello che poiché è stato messo
è stato messo con nero su bianco nei nei processi ed era un uomo che faceva paura anche in quelle condizioni di debolezza e di fragilità di vecchiaia perché di fronte a un uomo che sapeva tutto e di tutto di cose di cui non invece abbiamo dovuto
Con le unghie e con i denti sapere quindi faceva paura immagino che cosa abbia significato in una giovane donna essere intimidita da un uomo così eppure
Ha parlato e ora abbiamo uno scenario incredibilmente importante che ci porta a poter capire il contesto e le e i responsabili della strage
Di Brescia e poi ancora Paolo Bellini per Bologna
E sono tre vicende che però noi dobbiamo pensare che non si tratta di tre
Capitoli di storia criminale
Noi questo è un approccio che non dobbiamo cadere si tratta di tre segmenti criminali se volete ma di una storia collettiva quella è la nostra storia
Per tre motivi
Il primo è perché quelle vicende hanno comportato delle tante vittime tante morti innocenti
E questo ha rappresentato non solo un dolore per quei nuclei familiari che ne sono stati coinvolti ma per tutto il Paese perché quelle vittime innocenti erano vittime che rappresentavano tutti noi potevamo essere tutti noi lì perché la bomba ricadeva sulla folla e quindi
Eravamo tutti noi e e sappiamo che senza la verità il senza un contesto la rielaborazione del lutto è molto difficile e questo è stato vero
Per le vittime dirette per i loro familiari ma è stato vero per tutto il Paese sostanzialmente quindi quelle storie sono storie di tutti noi
Poi perché queste vicende hanno rappresentato qualcosa di molto
Importante hanno cambiato il ciclo delle lotte sociali in Italia
La strage di piazza Fontana inaugurato
Un nuovo modo di spostare in sede paramilitare il conflitto sociale
E e non è dato il frutto della volontà di qualche fascisti Tello criminale che ha giocato con gli esplosivi era tutto stato programmato in una sede
Molto importante
Sì e non passiamo attraverso il famoso convegno del Parco dei Principi di Roma del mille novecentosessantacinque
Dove il neofascismo e pezzi delle forse dell'ordine dell'Intelligence ci uniscono
Noi abbiamo gli atti
Di quel convegno interessantissimo leggerli Pino Rauti dice in quella sede guardate che c'è un mondo in movimento i movimenti di liberazione facevano
Pensare alla possibilità di un futuro diverso e anche in Occidente questo era possibile
Non pensate dice Pino Rauti di ostacolare questi processi con i vecchi partiti politici quelli sono roba dell'Ottocento dice
Dobbiamo organizzarci con delle strutture occulte e fare in modo di rompere questi legami
Che portano dei movimenti sociali ad avere una consapevolezza è una forza che lei riesce a rompere degli argini in quel momento stava davvero succedendo questo
Quindi la risposta che arriva con le bombe del sessantanove che avranno poi nata potenziale di violenza che si dispiegherà nel corso dei
Decenni successivi impattano su questo ciclo di lotte quindi quelle storie non sono storie criminali
Ma sono storie di tutti noi
E poi infine perché perché quelle vicende
Hanno hanno ricompattato un contropotere
Che ha avuto un ruolo importante nella negli equilibri politici ed istituzionali di questo Paese
La centralità della Democrazia cristiana è stata garantita anche in questo modo anche se grazie a un pezzo di DC
Abbiamo potuto rispondere naturalmente ma
E anche attraverso questa strategia che insieme reso cresce garbato
L'intero Paese sia ingessato immobilizzato l'ordine l'ordine politico questo contropotere fatto di una destra variegata
Recentemente in un convegno
Un professore dell'Università di Milano ha detto ma insomma ma voi andate cercando una verità di insieme ma cos'hanno a che fare
Gli ordinovisti di Pino Rauti con Ricardo sogno piuttosto quindi con il partito di Almirante o la dance della Democrazia Cristiana eccetera eccetera eh no no questo è proprio il punto qui non si tratta di cercare
Grandi Vecchi non si tratta di trovare un unico filo un unico un'unica stanza un unico ufficio delle stragi dove venivano decise le stragi non è questo qui si tratta di individuare un blocco politico diversa
Che
In qualche modo è riuscito
A passare in questi anni tentando anche in alcuni momenti nel settanta nel settantatré nel settantaquattro nell'ottanta
Dei colpi di mano per arrivare a rompere l'ordine costituzionale ma sostanzialmente è un blocco politico che è riuscito
A
Contare sul tavolo decisionale perché
Apposto su quel tavolo la forza della violenza
La la violenza stragista significato questo quindi noi abbiamo avuto un contropotere che ha contato moltissimo nell'evoluzione del del nostro paese e qui veniamo alle cose che diceva anche
La la presidente Zanella nel nel suo intervento e cioè che forse ci dobbiamo porre il problema
Se questo blocco è stato sconfitto oppure no dal momento che noi adesso abbiamo il potere solidamente insediato
Un gruppo dirigente che è espressione della espressamente che è direttamente erede di questa eredità politica perché il movimento sociale italiano al di là del paradigma di primario del regista con cui si presentava Almirante è stato al centro di questo blocco
Ed è stato una grande riserva per la destra e un grande ombrello protettivo per gli stragisti
Quindi questo è poi in definitiva il senso più attuale del libro
Di di Agnese e Bettin e che lo rende un libro non solo che ci dà una rappresentazione storica di fatti che fino a poco tempo fa erano molto frammentati ma che ci parla moltissimo
Del del presente
Detto questo io propongo ai relatori dunque
Un confronto su questa verità di insieme sul senso di questo di questo libro e se siete d'accordo io partirei con il nostro
Alfredo
Con il senatore Bazoli sì
Meglio con Marco perfetto no no no non avevo avevamo stabilito un'altra cosa ma va benissimo allora Marco Damilano oltre ad essere il noto giornalista che tutti conosciamo
Ci tengo a dire anche membro del dirette del direttivo dell'Archivio Flamigni
E di recente in un convegno a Lecce abbiamo con il corpo con con il cui nell'Archivio Flamigni abbiamo fatto il punto sulla situazione dei documenti in Italia ed è terribile è terribile la situazione della dei secretazione nonostante tre direttive
Dei presidenti del Consiglio stentano le carte ad arrivare alla a agli all'Archivio centrale dello Stato e del questo un punto molto molto noto un molto importante e allora io Marco ti chiederei una valutazione a partire dal loro libro ma soprattutto se
Tu
Vedi nella dinamica politica nel discorso pubblico di questi ultimi tempi
Mentre noi stiamo parlando di una verità di insieme che è quella che abbiamo esposto fin qui e se tu vedi realtà il rischio invece di una riscrittura della biografia nazionale
Allora grazie buonasera grazie grazie Stefania grazie Andrea Martella per avermi invitato in questo in questo momento grazie soprattutto a Mario Maurizio di al mese e a Gianfranco Bettin per questo libro che effettivamente un libro importante
Che esce in un momento mondano qual sia single solo perché siamo
A cinquant'anni dalla dalla strage di Piazza della Loggia del ventotto maggio
Mille novecentosettantaquattro ma perché siamo anche in una fase in cui la stagione politica
Molto particolare in cui si fanno i conti con con la storia ma si cercano anche dei dei percorsi più lunghi che ci portano al presente io domenica ero
In viale Jonio duecentosessantadue è il punto in cui fu ucciso il ventitré giugno mille duecentottanta giudice Mario Amato stava aspettando l'autobus non aveva la scorta andava a piazzale Clodio fu ucciso da Ciavardini
E da da Cavallini con un colpo alla nuca quella sera Fioravanti e Mambro festeggiarono e brindare o meno passeggiare uno
Per l'omicidio di un giudice che dieci giorni prima al CSM aveva detto quella frase con cui comincia il libro
Una visione la visitò arrivando alla visione di una verità di insieme coinvolgente responsabilità ben più gravi di quelle stesse gli esecutori materiali degli attacchi criminali siamo a quaranta giorni dalla strage di Bologna gli esecutori e il gruppo che organizzò l'omicidio del giudice Mario Amato si sono gli stessi condannati in via definitiva
Per la strage di Bologna
In mezzo lo racconta il libro
Aggiungo aggiungo questo questi giorni in queste settimane uscito un altro libro molto molto interessante importante di Paolo Biondani gli è stato anche il mio collega all'Espresso la ragazza di Gladio che è una delle e protagoniste per così dire della tigre gelidi mostri Paolo Biondani descrisse descrivono anche Dianese Bettino edicola successe in quell'estate del mille novecentottanta
Si era programmato di far saltare in aria il Consiglio superiore della magistratura e c'era soprattutto programmato di far saltare in aria Palazzo Marino
Alla prima seduta del consiglio comunale che aveva eletto sindaco Carlo Tognoli da prima la giunta rossa figli di Milano alla tua sua prima seduta due giorni prima della stazione di Bologna
Questo per dare la misura
Dell'attacco allo Stato democratico che era in tutte le sue forme la magistratura il contrappeso istituzionale per eccellenza un consiglio comunale di un'importante città dove c'era una dialettica politica
E la stazione simbolo dove il passano tutte le italiani italiani lo snodo ferroviario più importante in un sabato d'agosto in cui si partiva per le vacanze
E quel mille duecentottanta
Uno è il capitolo più più grave di una storia che parte prima e quindi io direi intanto che il vostro libro quello è un viaggio come come dice Ombretta Giacomazzi è un viaggio nelle ombre lei dice lasciatemi sola con i vostri dice a un certo punto il quel capitolo
Che un lungo una sequenza di deposizioni drammatiche perché c'è una rivelazione poi civiltà ritorna indietro poi va avanti esprime la sua paura paura in particolare
Del del generale Delfino
Ma è un viaggio anche nella democrazia io vorrei leggere perché mi ha colpito de associazioni e di organizzazioni che avevano convocato la manifestazione il ventotto maggio mille novecentosettantaquattro a Brescia in piazza della Loggia
Il Comitato permanente antifascista composto cittadino composto da dici Picci PSI chiedesse di Pierre Ray Cgil Cisl UIL ampi andrebbe Associazione Nazionale deportati
Lei del PPP in via che è l'associazione nazionale perseguitati politici antifascisti
E il Coggi gas che sta per centro operativo tra genitori per l'iniziativa democratica e antifascista nella scuola
Alcune di queste sigle sono totalmente dimenticate altre invece sono molto attive quei partiti sono spariti tutti
I sindacati restano però la cosa che colpisce da questo Elenco è
Insomma eravamo al sedici giorni dal referendum sul divorzio il dodici marzo mille duecentosettantaquattro che era stata una spaccatura nel Paese
Importante eppure la democrazia cristiana era su quel palco insieme a quei partiti che la avevano avversato quel referendum
E ed era su quel palco perché si erano divisi sul divorzio erano divisi dalla guerra fredda la Dc e il Pci erano di visita
Questioni più contingenti di maggioranze di governo la DC e i suoi alleati ma erano uniti dalla Costituzione democratica e antifascista cioè quel valore lì non era disponibile
Ed è contro quel valore indice c'è viene messa quella bomba il ventotto maggio
E le vesti a quella bomba contro
E quell'insieme di forse e contro i cicli della Costituzione perché le vittime sono persone che anche anagraficamente sono i figli della Costituzione
Sono lo sviluppo della Costituzione lo sviluppo dell'articolo tre della Costituzione lo sviluppo della partecipazione democratica che era il grande nemico anche perché storicamente
Tra il mille duecentosessantanove il mille duecentosettantaquattro l'Italia la fragilità agli alla incassi nettissima italiana
è l'unico pur Paese democratico e l'unica repubblica parlamentare l'intero Mediterraneo
In cui nel sessantanove cioè il colpo di Stato nel sessantasette il colpo di Stato in Grecia ci sono
I Paesi del Nord Africa che procedono Autari decolonizzazione ma non instaurano repubblica parlamentare instaurano dittature militari
E la Spagna il Portogallo solo la fase finale di lunghissime dittature neofasciste ma una fase cruenta cioè sensate le condanne a morte
Di Francisco Franco praticamente sul letto di morte continuava a far carrozzare gli studenti antifascisti
Allora questo è il quadro cioè l'Italia è l'unico Paese del Mediterraneo che ha una costituzione democratica in una repubblica parlamentare che ha una dialettica politica
Prima di tutto questo è il punto il viaggio delle ombre significa fare un viaggio anche nella democrazia cioè nella nei della nemica vede ombre che la democrazia italiana
E poi significa fare un viaggio in quella che adesso buona azione la ha definito con una con un'espressione molto giusta una resistenza alla rovescia cioè e quelli che non hanno mai accettato l'esito del mille novecentoquarantacinque
Che la Repubblica ha permesso loro di
Organizzarsi
Di restare nella nell'aldilà della legittimità costituzionale e anche e la legittimità parlamentare come nel caso del movimento sociale italiano e che pure non si sono mai rassegnati al fatto che l'Italia fosse un Paese democratico e per di più diciamolo pure con una forte presenza al Partito Comunista Italiano
Che ai loro occhi aveva ha un doppio
Difetto aveva un grande consenso popolare
Sono gli anni in cui quel consenso cresce tra il sessantanove il settantaquattro fino ad arrivare a settantasei il massimo storico
Del PC di Enrico Berlinguer il trentaquattro virgola quattro per cento in un Paese che votava collo oltre il novanta per cento dei votanti praticamente tutti gli aventi diritto tranne gli anziani i malati quelli che erano all'estero pressoché tutti quindi
Il trentanove per cento della DC il trentaquattro per cento del PC erano il Paese reale non erano voleva soltanto la metà dei votanti come purtroppo oggi
E l'altro grave difetto era che il Partito Comunista aveva scritto e votato la Costituzione e quindi aveva era dentro quel sistema costituzionale
Chi invece lei forse
Che Aldo Moro chiamava la destra profonda nel Paese quindi una destra non soltanto elettorale non la destra militare è una destra economica una destra clericale
Una destra editoriale non dimentichiamoci mai che tra le figure che anche l'ultima sentenza di primo grado dell'affettazione di Bologna inserisce tra gli organizzatori della strage di Bologna
C'è Mario Tedeschi che era il direttore del Borghese che ha fondato un linguaggio
Editoriale chi è rimasto che ha fatto scuola Condit mettiamola così ha fatto scuola è rimasto è una delle lunghe eredità che arrivano a noi
E allora questa questa destra profonda che non si contava soltanto alle elezioni che ansia le elezioni era quasi sottotraccia invece era molto presente altrove perché come scrivono tiene e se Bettini in proprio in virtù dell'anticomunismo era una una ideale un ideale brodo di cultura un ideale bacino di reclutamento
Di forze che si sarebbero messi al servizio di un Progetto eversivo un progetto eversivo che ci scrivono loro in conclusione correttamente
Non esso non è tanto la strage di stato quanto l'ex una stragi politiche perché politico e l'obiettivo delle stragi
Non sono stracci si propongono di creare svolte politiche e di intervenire direttamente della della questione del cambiamento politico di quegli anni la tigre come
Come la definiscono loro
E allora questo questo è il punto politico ancora interessante questa contrapposizione tra
Eversione
Bassa manovalanza nera e eccome eccome come danno volto anche le ultime inchieste quelle ancora in corso
Sugli esecutori materiali delle delle stragi di Milano e di Brescia a quello che Pasolini aveva intuito poeticamente quando dice io stesso i nomi delle persone serie importanti dietro i tragici ragazzi
Silvio Ferrari un tragico ragazzo pittura salta in aria nella notte tra il diciotto e il diciannove maggiormente
E novecentosettanta quattro tragici ragazzi sono Roberto Zorzi e Marco Toffaloni una tragica ragazza il fondo e Ombretta Giacomazzi perché sono diciassettenni diciannovenni che si trovano a che fare con con pezzi dello Stato pezzi dello Stato che continuiamo a definire deviati ma il presidente Mattarella Stato anche più esplicito e lo collo con l'uscita te all'inizio del del vostro libro Mattarella parla di complicità di uomini dello Stato a un sanguinoso assalto alla democrazia
Ed era una complicità che faceva parte di un quadro internazionale in cui la democrazia e la sua possibilità di allargamento era una delle opzioni possibili ma c'era un'altra opzione che era quella che loro stavano seguendo una opzione era l'allargamento
O delle basi democratiche
E Steve quel qui ci mettiamo Aldo Moro ci mettiamo Pietro Nenni ci mettiamo Enrico Berlinguer
E ci mettiamo anche figure più sconosciute cioè ci mettiamo anche il segretario della sezione Democrazia Cristiana di Maserada sul Piave Guido Lorenzon
Che artificiale Ventura è questo un passaggio e mi ha sempre colpito di quel racconto perché ti dicono a che cosa ripartiti c'è una reti i partiti ritiratisi decisioni ti ti arrivavano oppure a intercettare casualmente non casualmente ma insomma al era comunque quello che si dice un orecchio sul territorio ed arrivavano intercettare anche acque anche
I gelidi vostri
Allora e chiudo il punto e che quel confronto tra una via d'uscita democratica cioè una allargamento della partecipazione
è una via d'uscita che vada verso comunque lo si voglia giudicare una verticalizzazione del potere che certamente negli anni settanta aveva delle forme le forme del colpo di Stato
Successivamente ha preso altre forme ci sono centrali economiche centrali politiche
Ma la partita e sempre quella che è sempre aperta allora questo don facendo sovrapposizioni inopportune ma questo è un punto è un punto politico molto importante
E che che parlano di ieri parla di oggi
E che consiglierebbe
Anche una una c'è una certa determinazione e anche una maggiore attenzione quando si va a toccare quel meccanismo non solo istituzionale
Ma quel quella qui dico una Visco e la visione di insieme
Che quelle forze su quel palco rappresentavano quando scoppio la bomba
Franco Castrezzato i
Stava attaccando i lugubri
Proclami di Giorgio Minari multati di Giorgio Almirante in difesa degli ideali nefasti della Repubblica sociale italiana e non riuscì poi a dire le frasi finali nel suo discorso che oggi hanno letto i suoi lui c'è ancora
Molto anziano ma c'è ancora i suoi figli e dei suoi i suoi nipoti hanno letto quel discorso le sue parole finali
Diamo un volto più preciso questa nostra democrazia il volto della libertà il volto della partecipazione il volto della giustizia e questa partita ancora aperti
Grazie a Marco hai fatto bene a ricordare anche Guido Lorenzon abbia una figura segretario della Democrazia Cristiana il quale indicò per primo non gli abbiamo mai dato un tributo sufficiente la pista fascista la pista nera per Piazza Fontana
E Alfredo Bazoli che porta addossò il peso di tutto quello che noi stiamo raccontando io ti vorrei chiedere questa verità d'insieme che per non voi
è qualcosa di molto importante apre uno squarcio però dal punto di vista di una vittima cambia qualcosa
Ma intanto io ringrazio
Andrea di avermi invitata e io ho accettato subito
Di presentare il libro di dialisi Bettin perché è un libro che avevo letto
E che considero molto significativa importante insieme all'altro leader che ha citato Marco quelle di Paolo Biondani la ragazza di Gladio
Perché sono due libri che fanno un un riassunto è un compendio che io penso siano molto utili e e lo fanno
E questo il primo punto che vorrei sottolineare alla luce
Delle recenti acquisizioni giudiziarie
Perché sulla vicenda storica e sulle responsabilità di quelle stragi di quella stagione
Ci sono ancora aperte inchieste della magistratura
E le sentenze recenti della magistratura sia sulla strage di Piazza della Loggia mila diciassette la Corte d'Assise d'Appello di Milano e poi la Cassazione ha confermato sia sulla strage di Bologna
Hanno consentito di
Come dire di scolpire una serie di
Verità
Che esse sono scritte nelle sentenze sono molto più forti delle come dire
Verità che possono emergere dall'inchiesta giornalistica
Perché linearità che vengono scolpite in una sentenza sono verità che vengono che emergono dopo un contraddittorio
Dopo una analisi accurata delle prove degli elementi dei riscontri
E io penso quindi che siano molto importanti e così il primo punto che vorrei segnalare e lo dico non da parente della vittima in questo caso di una delle vittime ma per la verità e per la storia di questo Paese è molto importante che ci siano ancora inchieste giudiziarie sui tempi e sui quali non si è fatta piena luce
Anche se sono eventi che risalgono a cinquanta anni fa
Perché solo attraverso le inchieste giudiziarie che lo possiamo scoprire pezzi di verità
Sì indiscutibili
Perché
Se non c'è un giudice che ascolta Ombretta Giacomazzi cioè la testimone che sta di svelando pezzi di verità indicibili sullo stato di Piazza della Loggia se non c'è un giudice che riscontro a quelle dichiarazioni con gli strumenti della giustizia quella verità non potrà mai emergere allora questa è la prima cosa che siccome è molto importante ribadire oggi anche come diciamo
Valutazione e commento di questi libri che fa nel compendio e che cerca di fare un compendio anche delle questioni giudiziarie
Che è fondamentale che ci siano ancora inchieste giudiziarie che aiutano a tirare fuori pezzi di verità che riguarda la storia di questo Paese
è molto importante e molto per la delizia oggi l'inchiesta
Che riguardava i presunti esecutori materiali della strage di Piazza della Loggia
E molto importante che è stata la sentenza di Bologna dell'anno scorso un anno e mezzo fa che ha condannato in primo grado Paolo Bellini per la strage di Bologna per le sentenze
Stanno consentono di scoprire pezzi di vita aggiuntivi che quello che si sta scoprendo adesso sulla strage di Piazza della Loggia
Attraverso questa indagine ultima sui presunti esecutori materiali
Io trovo che sia la verità sconvolgente
Cioè la lettura di questo libro ed è libero di Paolo Biondani
Nella parte che riguarda la strage di Piazza della Loggia è una lettura che apre spaccati
Di verità che sono impressionanti cioè il neofascista che salta per aria poco prima da Stati piastre alloggi che si pensava fosse un esaltato che portava una bomba è una persona che invece aveva contatti continui frequenti con pezzi dei carabinieri
Con pezzi di servizi segreti che si trovava nelle andava nelle caserme dei carabinieri invento che andava addirittura aveva accesso addirittura alla fase cioè alla alla al comando NATO delle forze terrestri del Sud sull'OPA a Verona c'è questo è quello che emerge oggi a cinquant'anni di distanza dalla stratificazione alloggio
Son queste le verità che emergono attraverso cui le inchieste giudiziarie
Queste verità sono necessarie perché io non penso che questo Paese possa con convivere o sopravvivere con delle ombre così pesanti sulla storia dell'evoluzione della sua evoluzione democratica
Perché quelle stragi sono stragi che hanno condizionato pesantemente la storia democratica di questo Paese
Sono stati politiche perché hanno avuto questa e noi siamo l'unico Paese
Cocci dentale che ha avuto questa storia
Siamo l'unico Paese occidentale ha avuto questa storia in cui la nostra evoluzione democratica politica è stata così fortemente condizionata
Da stragi che ovviamente hanno avuto come
Esecutori
Di neofascisti
Neo fascisti perché oggi pare che parlare di neofascisti in questo contesto in questa prima è che complicato no son stati neofascisti
Carlo Maria Maggi nel mille novecentosei quella è stato condannato come organizzato la strage che stava già nel mille novecentosettantadue due anni prima che era candidato alle elezioni politiche nelle file del MSI
Scamparla andò
Ora si può ricordare se posso posso dire queste cose si può ricordare cosa è stata nostre questo Paese
Neofascisti con pezzi delle istituzioni democratiche
Perché questa è la verità
E io penso che qui sia molto importante fare chiarezza
Sia molto importante che ci siano se magistrati che stanno ancora cercando la verità perché quello che sta emergendo son pezzi Rita incredibili
E penso che sia giusto anche
E io mi riconosco molto le parole che ha pronunciato Mattarella in accuse ventotto maggio
Anche
Cerca di fare una come dire una come è stato fatto quindi cerca il tira le fila per una verità di insieme
E penso che sia corretto quanto dicono gli autori in conclusione che
Ebbene parlare di stragi politica negli stati di Stato basta
Il termine stragi di Stato secondo me è un termine
Ambiguo che è stato utilizzato
Sia dalla
Da una certa sinistra estrema sinistra perché era il modo per accusare sostanzialmente a Democrazia Cristiana che se responsabile delle stragi e quindi diciamo di scaricare su democrazia che sarà questa responsabilità
Ed è stato tirato anche dall'estrema destra per scaricarsi invece dell'angelo responsabilità e lo Stato non siamo stati noi
Ma la verità e che paesaggi politiche perché
La democrazia cristiana come ha ricordato poc'anzi anche Marco Damilano
Che è un grande come dire un grande ma ma
Maleducati e che spiana il partito che fece il centrosinistra nel mille novecentosessanta che all'origine poi no centrosinistra all'origine poi di una strategia che che nasce per cercare di bloccare cento
Che la Democrazia Cristiana e il Partito che fa il compromesso storico
Contro il quale poi nasce quindi ciò io credo che sia questa la la la verità racconta
Quindi io penso che sia molto importante
Questo libro così comporta molto importante con le Paolo Biondani
E e mi aspetto che dalle sentenze che arriveranno ancora su questi episodi
Di cinquant'anni fa possa emergere possono aggiungere pezzi di verità che consentono suo paese di diradare le ombre che ancora resistono sull'evoluzione democratica trentuno
Grazie e scusate se ho dovuto fare in fretta ma abbiamo pochissimo tempo e vogliamo sentire il nostro autore al quale chiederei però a questo punto visto che ci siamo soffermati molto sul sottotitolo
Di partire da il titolo che può essere diciamo anche un po'sconvolto ente a prima vista pensando che insomma c'è una frase di Evola e mezzo quindici spiega Sherlock
Sarò telegrafico
La tigre tigre del cambiamento di gelidi mostri è una citazione di Mitchell nostro più gelido dello Stato
E siccome questo libro viene acquisito agli atti della strage di Brescia
Notizia proprio di queste ultime ore con orgoglio dico che i giornalisti una volta tanto da una volta tanto per l'ennesima volta forse e riescono ad arrivare a dire qualcosa di più con rispetto alle inchieste giudiziarie
E ma parto da da il alcuni concetti che sono stati espressi tenendo presente che la parte politica e quelle che di solito fa Bettini quindi io sono in imbarazzo faccio finta di essere Luís
Allora una delle domande che ci si fa e appunto sul perché la destra non fa i conti con la sua storia per un motivo molto semplice che non sono eredi sono loro
Non possono fare i conti con se stessi
Credo che sia un omonimo perché non può essere Luís e quell'Ignazio la Russa che partecipa al funerale di Nico Azzi
Il quale salta in aria mentre prepara una bomba sul treno e poco prima ha fatto su e giù per i vagoni con una copia e Lotta continua sotto braccio
Sono sicuro che non è il presidente del Senato ovviamente
Ma non fanno i conti con il dono
Ho passato proprio perché è il loro presente non si sono rassegnati ragione Marco Damilano qui il problema è che non è possibile che la destra scriva Interpreti regioni su quello che è successo nel loro immediato passato perché ci sono ancora dentro
E noi per tanti anni abbiamo parlato di ordine Nuovo senza capire che in realtà dovevamo dire che erano tutti della Messeri
Facchini che è una figura centrale come Carlo Maria Maggi altro figura centrale tutta gente dell'MSI
E quindi per chiudere questa parte politica di Sciuscià di quel mette in imbarazzo perché faccio fatica a ragionare su questo dico che
Sul serio non possono fare i conti ed è forse anche inutile chiederglielo perché ci sono ancora dentro e perché loro a questo punto la cavalcano la tigre mentre allora la volevano fare amare
La tigre del cambiamento delle grandi riforme degli anni Sessanta dell'Ing con l'ingresso del Partito Socialista Governo con le aperture di Moro loro volevo fermarmi adesso latita e cambiamento tentano di cavalcarla
Detto questo dico che il libro contiene al suo interno tre novità fondamentali la più fondamentale di tutte quelle che
Relativa Piazza della Loggia
Cioè Ombretta Giacomazzi assieme a Giampaolo Stimamiglio sono due testimoni fondamentali nel nuovo processo che si apre adesso
E che cosa ci dice Ombretta Giacomazzi per la prima volta nella storia noi abbiamo una persona che non è un neo fascista non è dei servizi segreti non c'entra niente con gli americani non c'entra niente sui niente è la morosa
Di Silvio Ferrari che salta in aria e dieci giorni prima della Strage di Piazza della Loggia
E lei scrisse e dice quello che abbiamo sospettato per una vita e cioè che è stato fatto fuori probabilmente dagli stessi fascisti temo dei carabinieri
Perché quello che ci dice Ombretta Giacomazzi e questo che la pianificazione delle stragi avviene in una caserma dei carabinieri alla presenza del capitano Delfino che poi diventerà generale
E quindi lo schema di Piazza della Loggia illumina anche le stragi precedenti e quella successiva lo schema è sempre lo stesso che si ripete all'infinito
Non è fermo sbagliato nel corso del tempo noi giornalisti dico fare la ricostruzione a partire dagli esecutori materiali
L'esecutore materiale ci spiega fino a un certo punto quello che è avvenuto dopo amo partire dalla testa e questo libro fa esattamente questo
Tant'è vero Pantani ma ci siamo ci son voluti cinquant'anni è vero purtroppo però
Dopo cinquant'anni e possiamo anche cominciare a rompere certi meccanismi d'interpretativi per esempio non parliamo più di depistaggio
Ma parliamo di in pista aggio e lo dice anche la sentenza di Bologna e ormai non parliamo più di servizi segreti deviati ma di servizi segreti non parliamo più di infedeli servitori dello Stato ma di fedeli servitori della politica
Ecco perché le stragi politiche sulla spiegazione vera e cioè c'è una parte della politica che a quel tempo si identificava con lo Stato soprattutto la democrazia cristiana
Che illumina quello che è successo alle stragi servivano a mantenere quel meccanismo
Tant'è vero che tamburi giudici Tamburino di Padova fa una ricostruzione che parte addirittura da Portella delle Ginestre ha ragione la strage di Portella residente al primo maggio mille novecentoquarantasette il bandito Salvatore Giuliano ha di nuovo
La Massoneria come troviamo a nelle colpo di Stato del mille novecentosettanta e commerce troviamo soprattutto una stasi Bologna la massoneria la Democrazia Cristiana e poi gli esecutori materiali
Il cambiamento di prospettiva e di paradigma secondo me ci permette finalmente di capire quello che è successo in questi ultimi cinquant'anni
Un libero e sempre un un atto di superbia meriteremmo tutti noi giornalisti di finire nel quinto girone dantesco
è un atto di superbia che dice guardate non siamo in grado di trovare qualcosa che non è stato trovato ma è esattamente così cioè qui vengono trovate delle cose che prima non erano state recuperate
Sulla strage di Bologna lì c'è lo lo sfizio che ci ci siamo voluti togliere siccome la destra continua a dire non c'erano fascisti a Bologna allora non bastano
Le condanne ormai definitive Giusva Fioravanti dell'hammam prove di Ciavardini di Paolo Bellini eccetera
Noi alla fine del libro ne aggiungiamo un altro di neo fascista presente a Bologna quel giorno per dire guardate che sul serio
C'era una concentrazione di sigle neofasciste che voleva controllare quello che succedeva
Ecco tutto questo costruisce per l'appunto la la verità di insieme
Sono stanco di dire che non esistono misteri e non esistono più ombre non c'è più niente da scoprire storicamente sappiamo di chi come il dopo il quando e il perché
Il fatto che ci sia denuncia la verità giudiziarie certo che un
Un grave vulnus
Ed è il motivo per cui all'inizio del libro citiamo Manlio Milani che uno degli incontri ci dice siccome io gli dicevo ma insomma guarda che quando vado in giro a parlare con la gente mi dico basta con Piazza Fontana possiamo più e le vedi sia uguale che noi ci siamo stancati di piangere ma non ci siamo stancati cercare la verità quindi continuate a cercare la verità ed è quello che abbiamo fatto con questi tre libri con questo spero conclusivo
Anzi sono sicuro conclusivo perché rimette insieme tutti i pezzi non è che prima non si era capito nulla si era capito in parte bisognava riconnettere
Tutto questo cioè far sì che ci fosse la visione di insieme cioè la capacità di capire tutto quello che era avvenuto in questo periodo storico sottoposta saper
E grazie
E Andrea grazie davvero tutti a Marco Damilano Alfredo Bazoli
A Stefania Limiti e a Luana Zanella per i bellissimi e significativi interventi grazie Maurizio di essere stato qui
Avete quindi anche conosciuto di persona avete capito che l'autore insieme a Gianfranco di un libro straordinario molto utile
Fa luce su una sulle vicende di cui abbiamo parlato oggi grazie grazie Maurizio