Presentazione del libro "Ogni prigione è un'isola" di Daria Bignardi

Veramente difficile avere la possibilità di poter contare
Sono abrogate inerme sempre serve per vivere
Ho sempre visto nell'affrontare meglio tutte le difficoltà enormi che abbiamo che abbiamo che abbiamo ogni giorno come la città veramente aperta una città culturalmente molto riconoscente a veramente aperta aperta a chi ha più bisogno
Ringrazio anche ingresso procuratore sempre con discrezione ma nei momenti di difficoltà c'è sempre stato vicino
Pensare che forse non c'è un posto durata per presentare però come quello della dottoressa De Nardus che
Sulle isole di Gorgona nel taglio non sono d'accordo
Nel senso e questo lo potrebbe vedere
Attraverso lo sportello del
Si è parlato per pranzo
Quindi non si ha l'impressione di essere una prigione
Né volta una alle giornalisti delle linee che vengono a fare un servizio verso due per i nostri nostri ospiti sono del naufragio felici
Non cerca insomma di una rotta per tornare per tornare sulla terraferma
Dovrebbe servire proprio a questo rabbia riuscire
A vederci dalle dalle dalle nostre difficoltà dai nostri nulla nessun successi
E per questo che considerare Gorgone una prigione io parlerei di un ospedale ecco l'ospedale naturale in cui mi si cerca da curare Rutelli per i problemi conducono il limite che per me è importante sull'isola non si sta troppo alcol
Sull'isola sistema per ritrovare se stessi e per superare le difficoltà ma sempre con l'obiettivo di rientrare sulla terraferma
Altrimenti in cui i propri problemi invece di diminuire hanno intanto
Grazie a tutti sommario Criscione vada bene
Lascio la parola
Grazie agli elettori prima di iniziare le cioè il presidente del consiglio dell'ordine che chiamo ben Saluzzo
Brevissimo saluto non voglio perdere due assolutamente esempio questa
Intensa mattina
Io ringrazio ringrazio e saluto il direttore tecnici postergazione penale per l'organizzazione di questo evento ringrazio soprattutto c'avrà il nostro il nostro ospite la scrittrice dottoressa Daria Bignardi che a seguito lungamente le sue interviste televisive sempre sempre molto appassionanti
Su questo tema chiaramente un tema diciamo nevralgico per una una società sempre più diciamo in del cambiamento che quello appunto del del carcere deve dire
Mi sono mai particolarmente avvicinati a queste tematiche in mare la profondità con il proprio niente
Sia incurante avvocato sia che semplicemente europei di formazione peraltro manieristica quando gennaio niente risate mi son tornate in mente nelle parole dove naso professore
Di Filosofia tosco Manini
Cc ricordava su quali sono diciamo le istituzioni c'è una società che
Danno la misura della della civiltà di una di una società che sono indubbiamente le scuole
Anche se indubbiamente gli ospedali ma che sono sicuramente anche le carceri mutuando un po'questo sulle questo suo richiamo alla bottarga di solito che interrogata delle gallerie sotto il quaranta per quale motivo non ci sono mai particolarmente avvicinati a questo tema che ripeto e assai importante bene
Il trattato brillantemente in questo libro per l'altro mi ha mi ha colpito il padrone di un'intervista rilasciata dal dal dalla dalla Bignardi
In cui dice che nel carcere ha ha trovato l'assenza della dignità e questo è cominciando le parole veramente molto molto forte molto molto
Il bello nessuno prevedendo divertente devo dire che così ottenuto lontano dalle tensioni perché
Paura del carcere
Vero che il carcere deve fare paura in qualche modo perché la privazione di libertà astratta ogni tanto a tutti anche se magari può essere in qualche modo meritata sulla base delle nostre delle nostre leggi
Però mi sono anche detto che io nono paura della privazione libertà se effettivamente sono o ritengo ed essere stato giustamente giustamente sanzionata quella che tutto sommato è una sanzione inevitabile grosse c'erano alternative al al al carcere non ce ne sono altra cosa il come
E ho paura del carcere non tanto per l'applicazione libertà che ripeto in certa misura assolutamente evitabile in quanto alle pompe in carcere di perdere la mia dignità
La dignità di essere umano
E questo è un pericolo che una società civile realmente civile non può assolutamente correre perché se può essere giusto
Che perfettamente comprensibile la quella del carcere in quanto privazione di libertà seppur come giusto retribuzione certamente nessuna nessuna società può permettersi venduto alla libertà annessero ma grazie
Grazie io se mi vedete resterei al sedere poi lascio il trono al garantendo al consumo umano che sarà qui insomma a dialogare con gli altri a parlare
Del libro di Daria Bignardi cede grazie infinitamente per avere diritto al servizio ringrazio scusate però una carrellata dei ringraziamenti al collo di soli su cui viene quando ci sono queste venti una come vedrete spero di riuscire a farmi capire non sono ringraziamenti solo formali non è soltanto un'espressione di gratitudine come una sorta di atto politico per cui gli grazie dirò e a chi e perché servirà a capire non soltanto inutile per quella camera penali assente molto creduto in questi elementi fossero per cui ultimo per lo meno per questo Direttivo nessuna fine mandato e quindi è un'esperienza che volge alla fine e quindi ringrazio doppiamente Daria Bignardi perché ieri al testimone di una di un percorso che perlomeno per quanto riguarda me come presidente di Camera penale si conclude in questi in questi prossimi giorni
E dicevo grazie ovviamente da anzitutto direttore perché cioè spietato perché seminativi e ringraziando il direttore venne ringrazio anche il direttore Carlo Mantegazza ed è stato qui predecessori del dottor Renna Ettore ha sempre accompagnato i nostri i nostri viaggi attraverso i nostri introspezioni
Due documenti anziani mondo carcerario
Li abbiamo entrano in camera penale soltanto organizzato il venti a per Bologna
Ma abbiamo sempre cercato di fare gravidanze detto Rana cioè riconosciuto comunque anche da permanente tra il carcere in luogo della detenzione delle istituzioni totali industriali
Quindici
Questo sempre da Domus questa esigenza di fare da ponte fra dentro il tronco di galantuomini sulla penisola richiama invece il concetto di insegnamento in realtà purtroppo questi Pergine miserabili abbiamo sempre detto in tutti questi anni sulle le procedure proprie reti indietro perché la società civile dove Federer quello che esiste c'è all'interno di un calcio in cui oggi siamo qui colpevolmente permisero che forse più isola delle altre
Ma se nel senso positivo del termine perché qui davvero se cercato di attuare quell'articolo ventisette della Costituzione che campeggia appena vediamo il mio sonno visitato tutte le carceri ma non nella mia esperienza non aveva mai visto in carcere dal ingresso per peggio l'articolo ventisette della Costituzione non c'è nulla conferma la collega Emilia diversi anche contenente il Garante nazionale
Fino al gennaio di quest'anno peraltro annuali del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
E questo articolo ventisette che noi abbiamo ereditato come una sorta di messaggio politico dei padri e delle madri costituenti realtà è anche sotto attacco perché ci sono dei disegni di legge che giacciono in Parlamento e che vorrebbero modificare il testo dell'articolo ventisette finalizzando
La rieducazione che invece scolpita in questo articolo il divieto di trattamenti disumani e degradanti in una logica di compressione anche della pericolosità sociale vedete bene che come si comincia a mettere mano all'articolo ventisette
Si comincia già a declinare la pena in un senso profondamente diverso da quello che dovrebbe essere la tensione l'ispirazione qui a Gorgona seppur con molte criticità perché il fatto di essere un'isola implica anche isolamento implica difficoltà per esempio di mantenere di manutenzione degli affetti perché li ha fatti non sempre sono in grado di venire qui
Però sono persone che lavorano tutti e settantotto oggi mi confermerà probabilmente il garante il dottor Rana tutti e settantotto i detenuti di Gorgona oggi lavorano e il lavoro è uno delle parti essenziali della finalità di risorse dis risocializzazione della pena
Abbiamo iniziato qualche anno fa qui a Gorgona parlando di lavoro e all'epoca ci furono un bel po'di criticità perché non tutti non tutti lavoravano oggi di nuovo questa isola continua a esprimere la vocazione per qui è nata cioè quella di un passaggio per la il ritorno nella Società delle persone delle persone libere
Parliamo oggi di carcere però guardando quindi ha un osservatorio che quello di Gore con anche un osservatorio profondamente diverso da quello che si consuma invece negli altri istituti di pena
Perché purtroppo e Daria Bignardi nel suo libro fa una carrellata straordinaria tra quella che sembra quasi una sua educazione sentimentale come se il carcere in qualche modo l'avesse condizionata preceduta seguita
E e quindi lei racconta tantissima parte di carcere in tanti punti diverso ma sto molto questo libro per l'Osservatorio che evita il lo sguardo che ha sul carcere
E Lelli istituti di pena oggi sono per lo più tendenzialmente fatiscente
Sono istituti sovraffollati siamo oggi vicini ai limiti di affollamento che c'erano stati nel due mila tredici quando la corte lo perde diritti dell'uomo ha condannato l'Italia proprio perché la la detenzione in Italia viene eseguita con trattamenti disumani e degradanti e oggi siamo a quei livelli pericolosissimi a fronte di una legislazione penale compulsiva che non fa altro che tendere all'utilizzo del penale come strumento per la risoluzione di conflitti sociali questo è il tema oggi nel populismo più ampio che conosciamo da ormai vent'anni a questa parte
L'esecuzione della pena per noi più pena
Più carcere noi abbiamo l'idea completamente diverso abbiamo l'idea che d'altra parte l'articolo ventisette
Utilizza un termine al plurale le pene devono tendere alla rieducazione il che significa che non c'è soltanto la pena carceraria che deve restare extrema ratio
Oggi mentre siamo tutti qua
Abbiamo avuto notizia in questi giorni del del latte il numero altissimo dei suicidi per inizio anno se non vado errato attacca sono trentasei Benizio hanno tre agenti di polizia penitenziaria due mila ventidue ne parla anche Daria Bignardi nel libro
è stato l'anno orribile quindi è evidente che in questo Paese c'è un problema da un punto di vista di esecuzione della pena e se effettivamente vero che la civiltà di un Paese si misura dal grado di civiltà delle nostre carceri certamente il nostro è oggi un Paese assolutamente incivile
Sono molto contenta quindi che Daria
Abbia Daria Bignardi abbia accolto questo invito perché parlare del suo libro ci consente di fare un'introspezione vera perché Daria Bignardi ha come si dice in gergo l'articolo settantotto quindi una persona che entra nelle carceri nelle carceri centrata
Sin da giovanissima
A consentito tramite il suo lavoro di dare voce ai detenuti sia con la televisione sia con il il giornale che si faceva a San Vittore sia con la partecipazione al coro di San Vittore quindi cita uno specchio uno spaccato di quello che è il carcere e ringrazio i nostri relatori relatrici che sono qui con noi e che attraverso le loro domande consentiranno quindi di approfondire il dialogo parto da da Emilia Rossi che è qui accanto a me e che oltre che una cara amica anche insomma una testimone di questi di questi convegni che abbiamo fatto Gorgona nonché componente del dell'ufficio fino a gennaio come ha detto il Garante nazionale quindi chi Pd lei conosce insomma il carcere e le situazioni che riguardano la vita delle persone ristrette
Ma ringrazio tantissimo anche la dottoressa Roberta Cossia giudice dell'ufficio di sorveglianza di Milano peraltro tra l'altro anche
E inserita nel libro Dini di Daria Bignardi e quindi dello sguardo
Di un magistrato della sorveglianza sull'esecuzione della pena che insomma ci aiuterà Hanzo ma comprendere anche lo stato dell'arte delle condizioni di vita all'interno dei nostri istituti di pena
L'amico e collega mica le passioni e Mimmo che anche all'anima diciamo così di di Gorgona l'anima intellettuale l'animatore l'agitatore forse perché ogni tanto magari a gennaio
Io intanto messa già quest'anno allora che si fa Gorgona minimo aspetto accennata in più era circense il demo e quindi ha sempre stresso veramente un grande desiderio oltre aver dato un contributo intellettuale importante
Ringrazio anche mi permetterete l'avvocato Riccardo Polidoro che ha mancato quest'anno e che è stato responsabile dell'Osservatorio nazionale del carcere dell'Unione delle camere penali grazie
è stato quasi come mi ricordava Emilia Rossi fino alla volta scorsa è sempre stato presente i nostri ai nostri venti
Ringrazio tutto il direttivo della Camera penale nessuno escluso ringrazio soprattutto
La mini coi già presidente della camera penale Nando Bartolomei perché se Gorgona è sempre stata insomma siamo anche un po'lo rivendico scusate con un briciolo di orgoglio un po'un fiore all'occhiello della camera penale di voi non lo dobbiamo anche al sostegno di Nando partono mente
Amato tantissimo questi eventi
Anche per cercare di esportare che fosse esportabile quello che succede qui dentro anche nelle altre realtà penitenziari
Ringrazio Renzo Lusetti Michele Alongi Francesco Agostinelli Nicoletta Ricci ma permettetemi un grazie di cuore veramente a cui a taniche senza la cui il cui aiuto ogni anno Gorgona non sarebbe stato assolutamente è possibile che fra le altre cose la nostra referente
La nostra referente per il carcere ringrazio Marco Solimano che il nostro occhio dentro gli istituti di pena Gorgona Livorno
E che ogni volta insomma ecco noi presente ci coinvolge nell'iniziativa insomma c'è un una commissione di di saperi di di di idee divisioni anche se vogliamo di interventi quando questo è necessario la Camera penale da sola
Entra in un certo modo dentro la pancia del carcere non può entrare come ci può entrare un garante quindi l'alleanza il il
La mano tesa del Garante è per lui l'occhio attraverso cui vediamo soprattutto le criticità
Non tanto di Gorgona ma soprattutto per noi del carcere di Livorno le subire che è in una situazione di di indubbiamente di gravità e con situazioni certamente dadaisti vedere noi abbiamo denunciato più e più volte anche la la parte del transito perché una vivere lì è come vivere in una condizione che non ha niente a che vedere con l'articolo ventisette della Costituzione
E vivere una pena che ancora più afflittiva di quella che dovrebbe essere latte la privazione della libertà personale né siamo qui oggi per ribadire attraverso la lettura il confronto le voci su questo libro che l'articolo ventisette
Se determina la pena una privazione di libertà della persona non può arrivare ad essere ad avere un contenuto maggiormente afflittivo di quello che è l'in sé della pena cioè la privazione della libertà personale come diceva il nostro presidente del consiglio dell'ordine quello che non deve mai mancare e la dignità e sono il QT mento pieno
Di tutti gli altri diritti costituzionali quindi i diritti umani oserei dire
Delle persone
Ristrette della libertà personale io ringrazio anche tutti voi e ringrazio anche numerosi magistrati che sono qua oggi perché io credo che siamo tutti a diversi livelli operatori del diritto e molti magistrati ovviamente le pene devono necessariamente comminare le ed è importante anche che essi comincia a pensare anche a come il dopo la sentenza no il percorso di recupero di espiazione e come questo debba avvenire per cui in questo da dialogo che io ritengo sia effettivamente penso e spero
Proficuo la la visione lo sguardo e l'incontro e tra magistrati della cognizione magistrati ringrazio il procuratore della Repubblica al dottor Mannucci
Magistrati anche inquirenti
Possano insomma favorire una
Una visione che soprattutto serva anche a chi tra i non addetti ai lavori oggi ha deriso hanno sentito io ringrazio e scusate ho preso tempo ma io tengo tantissimo a questo evento Gorgona e obolo voluto tramite questi ringraziamenti rendervi ragione del perché insomma oggi siamo qui grazie
Con come pensavate di procedere intanto buongiorno a tutti
E a tutte anzi a tutte e a tutti come state
Come pensavate di procedere per questo incontro improvvisiamo rinviamo improvvisiamo beh intanto ne do due di voi che hanno il libro sulle ginocchia
Tuccella Bottigliero foie no e l'ha lavorato e stava bene
Dada e dico una cosa io e poiché andiamo avanti come volete io sono d'accordo col direttore Renna sul fatto che ogni prigione non sia un'isola ma soprattutto non dovrebbe essere un'isola questa è una frase che io ho scelto più per il suo suono è quello che evocava
In Mac non per altri motivi è una frase che in realtà nel nel libro è presente nella detta un ispettore di polizia penitenziaria di Opera
E e Luís lo diceva per dire una cosa che credo sia vera o cioè che ogni istituto diverso dall'altro perché è un istituto come si sta in un istituto dipende da tante cose ma soprattutto dal direttore dal rapporto che il direttore ha col comandante su quanto sono complici
E hanno gli stessi obiettivi
E e che quindi il clima che che che si respira in un istituto dipende da quello in questo senso ogni prigione
è un'isola io l'ho scelto perché
Questo librone una riflessione che ho fatto a un certo punto
Chiedendomi perché da tanti anni vado in carcere
E ho cominciato a a riunire i puntini a cercare di capire da dove era nata questa carceri perché con loro come voi sapete qui ci son tanti addetti ai lavori è un po'la malattia di cui non sta che non ti lascia come il mal d'Africa no
O uniti puntini pensando che la bambina passavo al accanto al carcere di via Pian Cipani a Ferrara e mi chiedevo
Il maestro ci aveva detto che che c'era stato rinchiuso Giorgio Bassani per noi ferraresi lo scrittore più importanti micio ma come in carcere si stanno soli brutti e cattivi cosa cento Giorgio Bassani
E lì mi è scattato qualcosa poi da ragazza o cominciato ad avere una corrispondenza con un con un detenuto che era nel Bra in un braccio della morte americano per diversi anni finché è stato ucciso
Parola giustiziato la trovo indegna
E poi quando ho cominciato a fare la giornalista autrice televisiva venuta naturale immaginare da subito dei dei Progetti che coinvolgesse lo le persone detenute quindi ho iniziato facciamo allora un programma Scala Tempi moderni nel novantasette
Ho iniziato con San Vittore io tra l'altro a Ostuni
Spada Milano da quarant'anni ma da venticinque sto accanto abita accanto al carcere San Vittore
E ai tempi direttore era Luigi Pagano che alcuni di voi conosceranno senz'altro un grandissimo direttore in pensione da qualche anno
Ha diretto per quarant'anni
Diversi istituti segmentato Bollate poi insomma Lucia Castellano ha continuato il suo lavoro e poi tutti gli altri direttori son venuti dopo e e avendo avuto la fortuna di con conoscere subito un direttore come lui
Ho avuto accesso a una serie di progetti tutti molto belli di
Per Tempi moderni con un gruppetto
Allora era casa circondariale erano detenuti del penale vano condanne lungo ogni ogni settimana entravo e parlavo con loro del tema
Del programma che poi sarebbe andato in onda il sabato tra l'altro credo che adesso sarebbe impossibile avere un permesso
Per entrare il lunedì girare e poi andare in onda il sabato però allora grazie a paga hanno la sua intercessione accordato siamo riusciti a farlo
E da lì non ho mai smesso
Poi insomma il posto conosco meglio San Vittore appunto sono un settanta otto l'ho lavorato tanto con con reparto della nave che come forse sapete è un reparto dove sono
Dove sono detenuti che hanno reati legati alle tossicodipendenze quindi pazienti
Però oppure ho fatto anche tante altre esperienze nelle varie carceri milanesi ma anche in altre a a Poggioreale al femminile di Pozzuoli
In carcere di Tirana in Albania
E e a un certo punto visto che in tutte le cose che facevo giornali per il televisione mi veniva naturale metter dentro il carcere ho capito che forse era arrivato il momento di
Di riflettere sul perché
Quel mondo per me significava tante era come se mi ha mi avesse chiamato a un certo punto molto presto una realtà e la cosa che dicevate prima della l'essenza della vita certamente non perché sia un bel posto
No
Anzi però è vero che c'è una scrittrice che amo molto crescano settimanale Xiemei circa ha vinto tra l'altro il premio Nobel nel due mila e quindici lei della guerra gli ha scritto tanto della crisi dell'Unione Sovietica ha scritto per la guerra in Afghanistan veramente
Benissimo perché lei attraverso interviste incontri fa parlare le persone le le mette in scena in quello che scrive lei lo dice della guerra lei dice la guerra in guerra all'uomo e come illuminato a giorno specie per quell'ok
E questa è una cosa che forse c'entra anche con il lavoro che si fa in carcere quello che si sente si prova quando si entra in carcere io poi scrivo racconto per me le le le storie delle persone l'umanità
Sono sono tuttora il mio lavoro
E questa questa questa immagine dell'uomo illuminato a giorno che esce per quello che
Forse è uno dei motivi naturalmente ce ne sono altri in carcere certo c'è tutto no non essendoci tante stupra sovrastrutture escono i sentimenti primari l'amore l'odio le cose per mare della nostra vita la malattia fisica psichica la povertà l'importanza della della famiglia delle relazioni dei legami
Il ricordo della felicità perduta è una cosa che in realtà abbiamo tutti ma in carcere di più no se ci si lega a un ricordo di felicità perdute quindi è come se ci fosse forse perché scrive come se fosse una specie di così di di di di Palcoscenico voi che che fate teatro e che lavorate col teatro sapete che vengono messe in scena
Ma sia i sentimenti che i pensieri primarie il carcere si presta
Si presta tanto a questo quindi ora con questo libro racconto non è un saggio non è un saggio non è un libro giornalistico è un libro dove io racconto gli incontri che ho fatto in tutti questi anni
Perché e rifletto
Bollito anche molto intimo parlo anche molto dopo di me
Io poi ho avuto un'esperienza personale o un'esperienza personale di di parente di persona detenuta quindi per tanti anni
Siamo andati a trovare al carcere Don Bosco illa il nonno di una dei miei figli realtà di tutti e due perché anche l'altro era piccolo quindi è cresciuto andando il sabato al Don Bosco a trovare il nonno molto fiero di andare a trovare il nonno in carcere come suoi ho avuto anche questa quella quella quell'esperienza no del parlatorio del di avere un
Un familiare detenuto per moltissimi anni
Però insomma era già molto tempo che andava in carcere quando quando fatto questa esperienza però in qualche modo mi rendo conto che continuano a capitarmi cosa che mi legano a questo mondo per cercare di capire il perché ho fatto questo racconto ma adesso aspetto le vostre domande
Ma io non ho tante domande nonostante domanda perché mi sono talmente ritrovata
E
Nel tuo modo di rappresentare il mondo del carcere nelle sensazioni che è riportato nello sguardo che hai usato mi sono ritrovata in maniera assolutamente fedele
Sulla base della vita che io ho trascorso per otto anni visitando le carceri d'Italia e quindi per esempio la prima cosa che ho condiviso e il mal di carcere naturalmente quando noi parliamo di mal di carcere
Ne parliamo con il rispetto dovuto per chi il male del carcere
Lo vive per forza lo vive tutti i giorni ma intendiamo mi mi mi perdoni il il plurale ma ma credo d'aver interpretato bene il lato espressione del tomo risentire le cose
In questo aggancio che il mondo del carcere
Da a chi lo lo esplora l'ho guardata dentro io ho avuto la fortuna per otto anni come non è la prima volta che vengo Gorgona con qualcuno di voi ci siamo esatto ci siamo già visti negli anni
Io ho avuto la fortuna di poter vedere le Prigioni d'Italia da dentro ma molto da dentro perché il Garante nazionale quanto meno al mio collegio
Esercitava i poteri assegnati dalla legge quindi entrava proprio nella pancia del carcere entrava nelle stanze
Delle di pernottamento come si chiamano elegantemente
Entrava negli uffici entrava nei documenti entrava nelle relazioni entrava nell'area sanitaria nell'infermeria guardava come erano i farmaci insomma
E
E aveva uno sguardo che il tuo sguardo e il tuo sguardo Daria che lo sguardo mai assuefatto per una persona che
Frequenta al carcere e ci entra dentro da quando era ragazzina no nuovo più o meno siamo sempre si sa ragazzine insomma
La cosa straordinaria ti può capitare non capita a tutti ma la cosa straordinaria che può capitare che deve capitare quello che
Noi abbiamo noi del garante nazionale nelle tre abbiamo sostenuto per otto anni
E di non avere mai lo sguardo abituato e di guardare le persone ognuna
Per la propria singolarità ascoltare una cosa che io ho imparato che
Che ho ho scoperto che ho è capito un po'un po'ce l'avevo in mente
Che quello che manca soprattutto nel mondo della detenzione in carcere e l'ascolto e che tante volte basta ascoltarla una persona per individuare qual è il suo effettivo problema
E e la cosa più importante e guardare le cose è sempre con occhio curioso con occhio vivace con occhio attento io questo tuo libro Daria lo molto amato devo dire che
Mi sono messa a leggerlo
Facendo lo sforzo di superare la Nostalgia
Il mal di carcere perché da quando non sono più garante e quindi dal gennaio di quest'anno io il carcere in quel modo non lo posso più vedere e non lo potrò mai più vedere
E e risentire nel tuo libro gli odori il rumori
I corridori
Le celle dove io potevo entrare a qualunque ora del giorno e della notte parlare con le persone
Sentire che questo non lo posso più fare
E mi manca anche la possibilità di incidere che era una cosa che io prima potevo fare intervenire sui problemi nel concreto ad averne
Io sto soffrendo ancora questa Nostalgia molto forte il verso
Queste possibilità che avevo prima però l'ho messa accanto e ha detto no io voglio voglio sentire voglio leggere i miei mi ci sono ritrovata pieno il modo in cui tu racconti delle rivolte in carcere
Quel nove marzo del due mila e venti quelli sotto San Vittore io ero con il mio presidente la mia collega di collegio a Mauro Palma Daniela De Roberto
In un bar vicino a Regina Coeli perché la sede del Garante nazionale dietro Regina Coeli e abbiamo visto fumo abbiamo sentito delle cose quindi
Ci hanno avvisato che c'era una rivolta a Regina Coeli quindi siamo entrati
Siamo entrati esercitando esattamente quella possibilità e quel potere di
Di entrare quando vogliamo quando volevamo in carcere
E molto impressionante vissuta tra dentro una rivolta di di quel tipo poi
Molto impressionante perché una massa di persone masse di uomini
Furibondi che lanciavano i bimbi sulle balaustre
Buttavano di sotto qualunque cosa ne eravamo ovviamente nella rotonda al piano terra Regina Coeli è fatta stile Panopticon quindi con le rotonde
La cosa particolare che che tu racconti bene nel tuo libro e che non abbiamo raccolto subito e qual era il problema
Qual era il problema che ha scatenato quelle rivolte problema era che mente che in quei giorni mentre ci avvisavano che dovevamo lavarci le mani tenerci distante le mascherine essa pone è questo
E soprattutto evitare la promiscuità
E noi liberi avevamo la possibilità di scansarsi dal male poi non è andata benissimo neanche hanno i liberi
Le statistiche dimostreranno e nell'analisi fatta dal garante l'hanno dimostrato che è andata uguale in carcere
La percentuale di contagio che è stata in carcere è stata assolutamente identica fatte le dovute proporzioni a quella del mondo libero
E c'era qualcuno a quel tempo ed era il ministro di Giustizia insieme a
Marco Travaglio
Che sostenevano che il carcere un posto sicuro perché siccome non c'entra nessuno
E finché non esce nessuno
Bella coppia vero strepitosa
Natura ecco come fa entrare il virus
Li abbiamo risposto e questi qui
Dicendo che forse non sanno che il carcere e il luogo più permeabile
Del mondo perché entrano quelli che lavorano e infatti il virus è stato portato dentro da quelli che lavoravano in carcere per le portavano
Dentro che poi lo riportavano fuori quanti ne sono morti di operatori della Polizia penitenziaria del personale amministrativo del personale sanitario
Allora
Qual era il problema
Ce l'ha detto subito un detenuto immaginate la scena non arriviamo alla Rotonda c'è questo cancello cancellone dietro ci sono questi detenuti
Furibondi
E il mio Presidente persona veramente molto molto abile molto in gamba cerca un po'di di sdrammatizzare si avvicina al cancello parla con si rivolge a uno di loro tra l'altro uno che si presentava insomma ragazzone alto grande grossolana
E dice lavora qual è il problema
Ma un po'interdetto comunque
Ci ha detto guardate l'ultimo dei nostri problemi sono i colloqui
Che erano stati chiusi
Il problema è che noi non vogliamo morire qua dentro di copie dal i loro problemi il più vostro problema qui probabilmente meno ma il loro problema era che si sono sentiti in prigione due volte
Chiusi nella galera e chiusi nel copie d'
Allora e quello stato l'effetto scatenante delle rivolte non tutte quelle storie da da leggenda
Forcaiola del mafia che dirigeva questi altri tre
Il problema era che il noi potevamo scansarsi dal male loro non potevano scarsa Arci dal male scansarsi dal male allora
A me vengono ancora i brividi a pensare a quella a quella vicenda perché poi vedete in quel momento il nostro compito è stato quello di cercare di tenere un po'la situazione sotto controllo di tenerle equilibrata
Dirà di rassicurare le persone noi ricevevamo
Un altro cinquantina di lettere dai familiari ogni giorno cui si davamo cura di rispondere ogni giorno percependo l'urgenza
Della persona perché poi c'era il problema dei familiari fuori che non sapevano come stavano i loro parenti dentro
Allora la cosa che io ho trovato più violenta e più offensiva che tu riprendi molto bene nel tuo libro è stata la vicenda dei morti di Modena
Di Modena di Rieti e di Bologna quei tredici morti
In galera
Che erano un numero che non si contava credo davo dal
Quell'episodio che ci fu durante gli anni
Delle carceri di massima sicurezza della dell'evasione di alcuni detenuti per terrorismo ma forse non arrivarono neanche a tredici
Ma la cosa veramente offensiva e violenta è stato il Silenzio che c'è stato su queste tredici morti
Il silenzio delle istituzioni che ha portato il ministro della Giustizia di allora
Sempre buona fede
Ma a riprodurne in Parlamento come un numero
Ha fatto un encomio alla polizia penitenziaria accerto
Me ne sta facendo parecchi anche adesso dire istituendo anche dei corpi particolare di polizia penitenziaria per rafforzare parole sue
L'azione della polizia penitenziaria nelle carceri senza rendersi conto che in quel delicatissimo equilibrio che c'è
Tra gli operatori di polizia penitenziaria le persone detenute che buona parte degli operatori di polizia penitenziaria curano in quel delicatissimo rapporto ci sta la chiave
Dell'equilibrio degli istituti penitenziari e della sicurezza e anche di questo compito
Educativo che hanno anche
Io per attori polizia penitenziaria però poi non voglio prendere troppo tempo ma voglio
Io voglio leggerli questi nomi d'aria
Che tu hai riportato Saini garante nazionale ha partecipato alla
Vicenda processuale con un proprio avvocato l'avvocato Giampaolo non si sbaglia e di Modena che ha assistito al Garante nazionale
Che si è costituito come persona offesa ha seguito le indagini si oppose alla richiesta di archiviazione ha nominato una propria consulente per comprendere
Le cause di quelle morti che sono come dici tu
Misto di varie cose che sono successe in quell'istituto che tra l'altro io ho visitato all'incirca un mese dopo
Ecco perché sono qua a pagina quarantaquattro no i nomi sono dopo
Se sono pagina troppo
Ho pagina dopo dopo no a pagina quarantasei guarda lo sono segnato come come facessi una rassegna stampa eccetera
Stitichezza
Sono morti Marco Boattini di quarant'anni ante Kulick di quarantuno
Carlos Samir pere salvare S. di ventotto ai Terme Pietri di ventinove a fare a freddo Clusane di trentasette
E ieri al Amati di trentasei Slim aggrediti quaranta Ali Bekili di cinquantadue l'ho fatti bene da mesi mia di quaranta Abdellah Redouane di trentaquattro Arturo io uso di quarantadue Ghazi ha di di di trentasei
Salvatore tuonò finisce Piscitelli di quaranta che sarebbe uscito da lì a poco
Questi sono i nomi che sono passati sotto silenzio sono le storie personali e le vicende di queste persone rispetto alle quali il nostro Stato ha mantenuto un comportamento offensivo della civiltà di questo Paese
E ti ringrazio per aver per aver scritto anche questo capitolo chiudo se no faccio troppo lunga poi siccome io soffro di Frescobaldi carcere bassa accendermi e vado avanti son capace sapete per per ore chiudo dicendo che
Il titolo che io compreso benissimo che cosa voglio tu hai voluto dire nel titolo è il problema
Il problema che il carcere un'isola
Che sta
Da un'altra parte rispetto alla Società libera
E con la quale non si creano sufficienti ponti
Un lavoro come il tuo Daria un un racconto come il tuo è una delle cose che si devono fare perché rivolto proprio ai non addetti ai lavori
Alla società esterna dei liberi che si ritengono immuni immuni dal carcere non gli capiterà mai invece anche questo tu dice attenzione pertinente
è un attimo e
è un attimo non perché
Perché anche su questo non bisogna sbagliano Nettuno finisce in carcere perché estratto a sorte
è un attimo perché
Ognuno di noi può occorre sul filo del
Del passaggio tra una vita ordinaria il normale
A un momento che segna
Un salto nel buio da qualche parte
Mi viene in mente Simenon
Il problema e li
Isola il problema è che le carceri sono un'isola non soltanto quando sono collocate su un'isola come questa che ha tutto una serie di elementi di vantaggio
Per l'ambientazione per come è organizzato questo carcere che continua a essere un carcere
Che continua a essere un carcere voi siete qua a scontare una pena
Io rispetto questo molto pudore il il l'elemento positivo di questo carcere e proprio il il percorso trattamentale sono le attività che voi potete fare e la prospettiva di sviluppo di crescita di reintroduzione della società che viene offerta in un posto come Gorgona
Ma è carcere
La libertà
E privata
Non ci sono tante realtà paragonabili
Al carcere c'è quella dei dei centri per per il rimpatrio per certi versi sono molto peggio
Ma da qualunque altro posto una persona ecco uscire liberamente
Dal carcere noi la privazione della libertà e quello che distingue una cosa da un'altra
Il problema è creare i ponti da queste isole vedi quando il carcere sta e alcuni ce ne sono in Emilia Romagna per esempio
E sono piccoli istituti magari fatiscenti per sono dell'ottocento novecento Forlì io lo cito sempre è un carcere piccolino però è nel cuore della città
E quando sono nel cuore della città succede come è successo a temi d'aria che ci passi davanti per forza
Ti devi interrogare cos'è questa cosa chi ci sta dentro allora la possibilità di integrare il carcere con la società e la Società farla entrare in carcere
Anche dal punto di vista economico richiamare le aziende le società e gli enti le cooperative perché diano lavoro di hanno formazione diano opportunità chi sta dentro e facile quando al e più facile non è facile quando al carcere
Viene zompato fuori dal luogo abitato
Diventa un'isola ma un'isola dove nessuno vuole andare
Nessuno ci vuole passare davanti dove si può che si può ignorare lo scollamento tra il carcere che
Un pezzo della nostra società e che la rispecchia anche drammaticamente come ho detto sul coprite maniera fedele dove tutto è vero emerge di più la malattia si aggrava in carcere carcere patogeno
Ecco come che vengono fuori le le
In modo vivido le cose però il problema e questo e la soluzione sta nel cercare di creare dei ponti dei ponti con la società civile sono contenta che ci siano molti magistrati qui spero non siano tutti della magistratura di sorveglianza perché magistrati di sorveglianza la realtà del carcere la conoscono spero che siano giudici della cognizione e anche della della delle procure perché quando un magistrato
Inizia un'indagine formula un capo d'accusa o quando un giudice scrive emette anzi un dispositivo deve avere ben bene chiaro dove sta mandando la persona che viene condannata non per fare del buonismo ma tanto per dire per considerare se magari c'è un modo più utile per condannare quella persona magari con una pena sostitutiva magari porsi il problema delle misure alternative
Perché il carcere soprattutto se le pene sono Brady e tempo vuoto inutile sottratto all'esistenza
Perché quando si commina una pena bisogna a Brera nella visualizzazione precisa di dove si stanno dando ammettere quella persona quindi chiederei ai magistrati venite a Gorgona
Mancate velo un giro negli altri istituti per vedere ma non per buonismo per rendervi conto
Di come quel tempo sarà utilizzato e se produttivo non solo per la persona che voi condannate
Ma per la società che lo dovrà ricevere dopo una persona che magari vive alcuni anni della propria vita inutilmente perché non fa niente
E in ambienti degradati che per tutto insegnano meno che la civiltà io ti ringrazio Daria per questo
Volevo fare una proposta dato che hai rubato il tempo di tutti con questo magnifico discorso dovrai veramente toccato tutti i punti più importanti
E io ci tengo molto anche a parlare con voi e non so bene come sia organizzata la giornata di oggi però mi piacerebbe stravolgere un po'nella la liturgia di quest'incontro per dare la parola a voi servirà e poi a voi chiederemo di essere più breve venti d'accordo chi è che quale ma no mai detto tutto quello che andava detto quindici I cioè tolto una fatica no adesso non dobbiamo dire nulla di di di di di fondamentale però io sono venuta qui per parlare con voi
Per conoscere la realtà di Gorgone Chicchirichì ce la vuole raccontare
Buongiorno a tutti buongiorno anche a lei
Personalmente mi siedo
Come se fosse a casa mia
Sei
Personalmente del libro non posso chiederle niente perché non l'ho letto però che ciò una riflessione mia personale che che spesso dico quando mi capita poi di con drammi con delle persone abbiamo dall'esterno che per noi per me personalmente penso anche per loro è molto importante un confronto con delle persone che vengono fuori apposta aperte
Perché a livello umano ti ti fa sentire uguali perché a prescindere dalla posizione che abbiamo adesso mi sono seduto a fianco a lei
Voi siete lì loro sono lì a prescindere dalla deposizioni che abbiamo diciamo detenuti o non tutti quanti noi siamo esseri umani siamo persone abbiamo sentimenti abbiamo cuore abbiamo abbiamo sbagliato è vero e stiamo parlando
E non c'è dubbio perché se no non eravamo in carcere
Però lo hanno cioè mi piace l'idea che una persona da fuori venga posta in carcere per me e questo secondo me a livello umano a livello personale la rende una persona un po'speciale diciamo perché alla fine chi glielo fa fare nota Ande volte mi viene da pensare a me mai dico io sta in carcere voglio sci e loro vengono fuori per me
Spesso me la faccio questa domanda io
Di Sabato invece manda al mare questo bel tempo no
Spesso mi faccio questa domanda spesso ricevo risposta non a voce diciamo ricevo risposta con i fatti perché qui abbiamo la possibilità stare a contatto con delle persone vengono fuori per noi come esempio il corso del teatro come esempio
C'ha dato l'onore della sua presenza Daria Bignardi e già il fatto che lei lo fa da molto tempo io non lo sapevo persone perdona l'ignoranza
Non lo sapevo e già il fatto che lo fa da molto tempo secondo me la rende una persona migliore no
E poiché alla fine chi siamo noi per giudicare chi è migliore chi è chi è peggiore tutti nella vita sbagliamo tutti però dobbiamo avere l'opportunità di dimostrare di poter essere delle persone migliori e persone come lei come gli altri che vengono qui per noi ci aiutano a farlo
Niente solo questo
Era
Però resta lì perché giacché abbiamo That quindi e io sono qui e mi e vi ringrazio veramente tanto per l'invito per anche per conoscere questa realtà che mi sembra piuttosto diverso almeno da quelle che ho conosciuto io fin qui e ci ci racconta resti o tuo oppure costringe un tuo collega
Chi ha chi è che prende vieni dai a raccontarci perché io appunto so qualcosa che che che ci avete detto però is vieterebbe sapeva da chi vive la realtà di questi isola e anche se potete fare confronti con altri istituti dove siete stati se ci raccontate come si vive cui cosa fate la differenza con altre esperienze precedenti
Buongiorno a tutti io sono Paolo
Cosa vuol dire per merito la Gorgone per meglio la Gorgone è stata una svolta
Io vengo da un'esperienza di altri in carcere del Piemonte
Chiusi carcere come Livorno Piemonte son solo così
Ritrovarmi da un dopo va be'diversi anni in carcere chiuso arrivare a metter piede qui sul Golgota
Io ho tirato veramente un respiro di sollievo perché al di là del panorama al di là di tante cose
Però qui tu hai la l'opportunità di riprendere
Di riprendere una una una vita Pseudo normale
Tu qui hai un tuo impegno al mattino ti alzi sai che devi andare a lavorare
Hai tu e orari e al tuo lavoro
Ti occupi le giornate cioè oltre il lavoro hai la possibilità di fare anche altre attività come il teatro abbia una sala musica
Cioè vengono da fuori vengono per dei corsi di fotografia ci sono corsi di scrittura ci sono tante cose che
Un detenuto alla possibilità di riempire le giornate
E questo per un detenuto
E tante
è veramente tanto perché
Normalmente in un carcere come può essere Livorno tu veramente passi le giornate a guardare il Moro
Cioè
Sei la fortuna che hai qualcuno da fuori che viene magari poi perde lieve può aver delle pronunce passare la giornata in un carcere chiuso
è qualcosa di
è veramente come se fosse una galleria doppia
Poi va bene vengo da un un paese di campagna tipo querceto
L'unica differenza che invece del mare non abbiano a Pianura
Piccola piccola differenza
Quindi ritrovarmi chiuso è stato un
Una botta forte
Noi non passato io
Ho sempre lavorato mi son trovato in una situazione
Spiacevole mi ritrovo in carcere
Perché comunque dico non è che sono spacciatori o finiscono in carcere anche un incidente stradale banale
Ah ma si qualcuno
Ti ritrovi in carcere quindi è un qualcosa che ci si può fare i conti tutti con questa realtà non è un qualcosa che riguarda solo gli altri
Finché le cose van bene avranno a male chi tocca tocca
E quindi c'è per me è stato riscoprire un'altra realtà
E decisamente apprezzo molto di più realtà come Gorgona
Ti danno la possibilità di continuare la tua vita anche era detenuto ma in maniera costruttiva
Che qualunque altro carcere quello che non riesco a capire
Come mai sì
Tende a chiudere situazioni come queste Credi altre isole dove c'erano altri carcere Gorgona è rimasto l'unico
E si continuano a mantenere quelle situazioni no dove poi c'è appunto il degrado c'è tutto
Non sono d'accordo su tante cose però va be
Una che mi fa piacere che qui non c'è è il discorso dei farmaci
Cui vieni se non hai terapia
Vieni se non hai situazioni
Di mantenimento che è una cosa che secondo me in carcere
Lo Stato lo sbaglio più grosso che posso fare no
Perché oggi come oggi
Detenuti del carcere chiuso
Non dico ma il settanta per cento buone sotto psicofarmaci
Chi per un motivo chi per un altro
Mantenimento di metadone
Qualunque cosa
Cosa che secondo me non è che migliora la situazione la peggiore basta se si vuol parlare di dignità delle persone no tu dovresti aiutare a toglierlo dal certe situazioni non
A a metterlo con la testa dentro
Che poi dopo c'è cosa ti aspetti da una persona così quello esce è stato mantenimento per degli anni in carcere pensi che vada smettere
Pensi che invece cosa ci sono cose che onestamente non riesco a concepirlo e di come la ragione hanno perché
Non ha un senso non ha un senso logico minacce
L'unica cosa che mi viene da dire
è un business cioè per certe situazioni detenuti sono un business dello stato c'è e basta
Perché non portano a da da Livorno non portano non creano altre situazioni come queste son più e più e meno isola Gorgona che Livorno che in mezzo e mezzo una città emerge di carceri in Piemonte son tutti in mezzo alle città Alessandra e ne ha due
Però c'è
Sono sono i più in difficoltà che Gorgona
A far entrare gente da fuori perché esce c'è lo schifo
E non so certe in certe situazioni non si possono permettere di fare entrare gente da esterno perché la gente che entra può esce racconta anche gente normale non son detenuti
Qui vengono i turisti
Girano per l'esame
E nonostante c'è gente che affatto le peggio cose
Io son per cui per omicidio
Però non è che dice anzi ringrazio demandato a possibilità minime di venir qua
L'ultima cosa che mi verrebbe in mente e fare delle casate che mi dicono tu non vai bene qua ci dobbiamo riporta verrà
Un giorno sì si fugge allora buongiorno a tutti io sono già esenti
Vengo da un altro carcere nello da Torino
Che dire dicono gonna
La cosa la prima cosa che ho visto il cielo
Dentro negli altri casi l'anno venti
Come hanno detto agli altri due ragazzi qua abbiamo la possibilità di avere il confronto con la gente che non si vede tutti i giorni
Che cosa ci fa piacere
Ci fa riflettere
Ci fa star bene
Nonostante tutto e non tutti noi possiamo avere collo che tutti i giorni perché visto che c'è il mare in mezzo è un problema
Non tutti siamo di Livorno che possiamo avere ogni settimana il con l'occhio ognuno di noi lo può fare quando è possibile
Perché anche partire da lontano una famiglia ci sono le spese
Io ho preso una domanda da da fare per voi è possibile avere più Gorgona in Italia
Grazie
Al fine di raggiungere e ci sono qua tante altre persone che lavorano qui pronta Massa la dottoressa volete che ha racconta aggiungerci dire qualcosa su come si lavora qui l'educatrice
Barbara
è l'orgoglio già invitati non si possono costringere
Allora io sono Barbara e ho lavorato nel carcere di ancora e nel carcere di Porto Azzurro sono qui da due anni e mezzo con una pausa e te mezzo e in più facevo volontariato dai ventitré anni a Como perché son della coso
E Gorgone proprio una realtà unica
Dove davvero
Il mio pensiero era quello di dire vado e sto coi detenuti no stiamo insieme si fanno le chiacchere anche suo colore sala musica
Facciamo osservazione fatta per benino tengo le istanze al volo parte tutto i tempi delle sintesi a posto
Di fatto poi ho trovato una realtà che un vero Porto di Mare no oggi sbarcate voi tra qualche giorno sbarca qualcun altro la settimana scorsa c'erano altri
Ed è un investimento comunque di di tempo ed energie in quello credo che sia però come diceva può Paolo non ce l'ha detto in modo forte
Il bello di Gorgona che pure essendo un'isola no è molto più a contatto con la società no continua abbiamo sempre incontri continui e incontri con un stile proprio molto di incontro di confronto nonché bene fai l'incontro io seduto qui tu sedute li citiamo due parole rivederci no è sempre molto di condivisione
E credo che e anche nei colloqui che poi facciamo tre Dinoi
Questo davvero s'muova l'umanità di ciascuno di noi nuova la voglia di di crescere noi di di responsabilizzarsi di fare i conti davvero con quello che si è vissuto e che sia nel cuore di di voler vivere poi dopo e quindi tutto un Fontana Arte in modo un po'diverso no da dal lavoro che credo debba essere così forse davvero dappertutto no però questa chiusura
Effettivamente rende difficile aderì argomenti di conversazione nuovi io qui abbiamo loro del teatro io lavoro visto quindici volte quante replica ben fatto Gianfranco niente di più le prove reale valore così magari non tutte
E ogni volta però conoscendoli eh colgo una cosa nuova di loro delle relazioni nel modo di quindi
Il nostro lavoro no anche il direttore come arriva e dice come sta andando a cosa c'è c'è qualcosa di e e si interviene su quello che vivo in quel momento Lino alle volte il problema è che presi da tante cose
Si tratta a tutti un po'alla stessa maniera no
E invece io dico c'è questa aspetto oggi che l'anche il nostro oggi nostro qui ed ora e quindi ci sintonizza diamo su quello facendo capire un'altra vuoi situazione che poi se ci sarà anche il tempo per il resto no quindi abbiamo dei tempi un po'più distesi nel viviamo in ce lo diciamo sempre un po'in comunità perché qui non non stacchi no la sera mettiamo tra di noi colleghi è vero mare quelli ci si prende un po'in giro ma i discorsi sono sempre anche su come organizzare come fare così il direttore mi scrisse anche il concetto nuovo Poggio cilena così
Però perché è normale no è proprio un modo diverso di intendere ora io credo che non è così facilmente ripetibile perché io ad esempio nono una famiglia dei figli e che ovviamente il mio essere qui a Gorgone legato al fatto che posso permettermelo no familiari che stan bene tutto quanto per cui non lo so quale la come si può né però credo che davvero ce ne parla spesso cioè non è solo la collocazione geografica e anche il modo di di di scegliere insieme di fare insieme le insieme le scelte non provare ascoltare anche da loro quali sono le attività che che possono essere più
Che di cui hanno più interesse queste cose qui no alle volte il rischio è quello di far piove le cose dall'alto cesto corso deve andarci se non ci vai per relazione ovale già dico male loro l'avvio al così poi nessuno di noi fa così
Però un po'il rischio lo corriamo ecco io non so vedo Ilaria e delle con laboratorio fotografico venuta oggi fare foto con cui loro del teatro quelli del teatro quando quando c'era altra attività anche tre volontari si crea una comunità e io credo che che la ricchezza di Gorgona questa qua una vita che ieri che se va bene va siamo sulla stessa barca
Garante
Dal garage il Garante vogliamo sentirlo
No se deve quasi tutte e due tutte e due prima
No giustamente volevo solo aggiungere una cosa quello che ha detto un attimo facilmente
Che siccome Gorgona dovrebbe essere
Il fiore all'occhiello delle carceri in generale delle carceri italiane
Bisognerebbe ce ne fossero molte altre Gorgona tutto questo dire perché ha giustamente
Dire come come la pensa come la pensano in tanti che noi qui siamo già quasi liberi giustamente no è sempre in carcere
Però in un altro modo di vivere
Pone la domanda
Quanto in questa differenza che c'è tra cui e gli altri istituti forse se è stato anche in altri istituti
Quanto a il lavoro che da che fa questa differenza e quanto quella insomma possibilità di movimento che certo non è la libertà però e più di quella che si può vedere altri istituto
Ma giustamente c'è c'è una bella differenza io sono stato
Cinque cinque anni e mezzo in due istituti diradarsi chiusi
Nonostante che
Non solo sportivo però giustamente il periodo che non lavoravo perché è in un carcere ho lavorato per due anni poco più di due anni come spese Dino avevo lavoro fisso
Giustamente quando mi è arrivato definitivo
Coni arrivato definitivo presentato un'istanza di trasferimento pronto per arrivare quel Gorgona
Perché purtroppo la difficoltà a ricordare anche questo che non è facile arrivare
Difatti ho fatto tra istanze per arrivare qui
Nonostante che mi allenavo quando non lavoravo mi allenavo andavo fuori al mattino davo saprà allarga ancora la
Per mandarmi un po'informano giustamente
Quando sono arrivato qui non avevo più
Il fiato e la forza di camminare come quando ero fuori
Qui siamo in salita io quando ero fuori facciamo degli dei dislivelli montagna di mille metri in mezz'ora
Qui non ci riuscivo
I primi tempi sono arrivato qui ero sfinito proprio senza forze
E qui c'era già mio fratello
Perché c'è anche mio fratello purtroppo e nelle mie condizioni qua
Lo vedevo lui sovente finito delle cinque ore lavorative del mattino dopo pranzo andava a farsi il pisolino e gli ho detto ma tu non stai bene composto come quella parte un pisolino
Abbiamo un campo sopra sopra la struttura che che c'è pure un bel pezzo di di di bosco recintato e toma potrebbero suo camminare ma fatti pisolino
Il giorno dopo toccherà ai primi giorni andavo su al campo quando poi ho visto com'era ho ho cambiato idea su diventato come lui vado a dormire pure io e Tomba allora sarà l'effetto del gorgo nero
Sono aria dell'isola i primi tempi proprio ero e poi gl'col passare del tempo devo dire che mi sono ripreso veramente
Quasi come come quando ero fuori
Quasi son tornato quasi allargata alla mia vita perché ha poi nonostante ciò ha voluto che io sono un allevatore
Bovini e ovini
Caro anche Capri avevamo capre pecore vacche son tornato qui
Dio ha voluto che
Sono tornato il mio mondo son tornato sotto a lavorare con gli animali
Perciò è stata una diciamo una nato per fortuna ecco
Gorgona
Come ha raccontato di questa realtà però non è ancora l'ho visto un gatto per ora mi ha raccolto il lavoro che fatte con gli animali
Bah purtroppo adesso
Purtroppo adesso quei pargoli con arresti animale un po'una brutta situazione perché ha
è una brutta situazione
Perché ha giustamente quello che dicevo prima
Come come si è d'accordo che giustamente un'isola lavorativa
I detenuti che vengono qui dovrebbero lavorare
Imparare un mestiere
Anche se io sono dell'idea che il mio mestiere è un mestiere che si nasce e non si diventa
Diventa Maspes cha pastori si nasce non si diventa questo voglio dire
Il fatto che
Che è un po'un momento particolare perché gli animali qui sull'isola c'è sotto una un'associazione
Che così che così si spaccia animalista ma per come la vedo io non lo è
E giustamente ladro che situazione questo no che hanno tolto hanno castrato tutti maschi hanno tolto la produzione le nascite hanno tolto la produzione di di di latte hanno chiuso il macello il caseificio
E per un ambiente del genere penso che sì è una cosa un po'contraria no perché giustamente Gorgona questo ti insegna
Ti dà una possibilità un'opportunità che insegna anche magari dei nuovi mestieri
Giustamente hanno tolto lavoro
Non essendoci proprio la produzione hanno tolto lavoro penso come minimo una quindicina di persone
Per una mente viene male sì male sì
Dodici
Nota questo io non non glielo posso spiegare per io quando sono arrivato qui era già così
Io non non non so il motivo e non capiscono il perché
Ho
Sì grazie
Io pensavo di dover intervenire su molte altre cose ma devo dire che sono molto contento di parlare dei
Questo aspetto
Perché assegnato sostanzialmente anche un cambiamento dell'isola accaduto alcuni anni fa
In virtù di una scelta politica fatta dal governo nazionale che è stata rappresentata in loco da un sottosegretario alla giustizia del dell'allora Movimento cinque Stelle
In cui si decretò dal punto a un punto di vista esclusivamente ideologico
La chiusura del macello
Il processo di sterilizzazione
E dunque il divieto di riproduzione per tutti gli animali presenti sul riso
Partendo da un'idea che si può anche condividere culturalmente
Che andava costruito un rapporto significativo fra l'uomo e l'animale
E dunque
Su questo si è costruito anche una sorta di favola Gorgona che concede che elimina la pena di morte all'interno del carcere stimolando alcune suggestioni del tutto fuorvianti rispetto alla realtà
Che si viveva sull'isola
Sugo quasi sempre all'IVA aveva allevato bestiale
è il macello conseguentemente una straordinaria laboratorio di produzione di formaggi sono stati un punto di eccellenza di quest'isola funzionali anche a una migliore qualità della vita all'interno dell'isola perché la carne di altissima qualità poteva essere acquistata da deceduti e da personale così come i formaggi il più come diceva giustamente il nostro amico sono stati aboliti oltre quindici il post io lavoro altamente professionalizzanti
Per una possibile reclusione all'interno del contesto alla noi oggi stiamo vivendo gli esiti e le conseguenze di questo aspetto sia interrotto un processo
Ora stanno e la nostra capacità alla direzione di ritrovare una strada se Puglia a piccoli passi riconsegnarli all'isola alcune sue elaborazioni che sono tipicamente interne a uno a un ecosistema come quello dell'isola di Gorgona
Per cui c'è un lavoro da fare vanno superate alcune vecchie direzioni biologiche e concretamente dobbiamo avere la capacità di progettare anche il futuro di questi sono perché vedevo risolve alla quale avvengono cose straordinarie
Ma io sento il bisogno di avere una visione Dick che cosa dovrà essere Gorgona non solamente oggi ma Borgona nei prossimi anni perché sono molte le opzioni le idee anche le scelte possibili su quest'isola
Considerando che l'isola colti e ha ancora sul suo territorio una struttura penitenziaria cosa che per esempio non è sul piano USA dove è possibile la progettazione diversa colgo l'acconto conserva ancora in carcere
E con questo dobbiamo fare i conti però evidentemente Gorgona un testimonianza è una realtà è una storia che noi difenderemo sempre però il carcere non è Gorgone e io sul carcere
Sulla situazione delle carceri nel nostro Paese oggi vivo una profonda preoccupazione una terribile preoccupazione
Negli ultimi tempi si sta assistendo a una inversione
Di investimenti anche dal punto di vista culturale sul carcere
Siamo arrivati a oltre sessantuno mila detenuti
Il che vuol dire che nel settanta per cento delle strutture penitenziarie i livelli di vita sono i civili e indecorosi
E lei vanno dignità alle persone
Il Majini amo la vita in una cella di nove metri quadrati di tre persone dove non esista alcuna separazione fra lo spazio servizio lo spazio di vita
Io penso che questo sia degradante eh non dignitoso per le persone oramai è urgente e si pensi a politiche deflattivi all'interno del carcere
A investire su percorsi nuovi a dare senso il corpo all'articolo ventisette della Costituzione ma i segnali che arrivano sono completamente diverso
Oggi arrivano segnali Nanni era chiaro evidente di disaffezione verso le politiche trattamentali e di valorizzazione di esaltazione di politiche di sicurezza
Questo è un problema grande per chi vive all'interno del carcere non solamente i detenuti ma anche il personale
Che chiama tutti quanti noi a una riflessione profonda critica ma anche a un impegno ulteriore
Per contrastare alcune forme che rischiano di riportare la nostra situazione carceraria indietro di diverse ricerche hanno
No mentre mentre parlavi mi è venuto in mente una domanda che vorrei fare al direttore rispetto a quella sentenza sull'affettività
Qui mi sembra che ci siano le condizioni per mettere in campo in tempi brevi quella possibilità
Stiamo registrando
No c'è il nostro garante che ne sta facendo un cavallo di battaglia
E penso che le condizioni ideali qui a Gorgona ci siano
Insieme anche al il mio vice direttore che
Una ragazza molto sensibile a questo argomento abbiamo anche individuato il abbiamo anche individuato la casa dove è possibile insomma questa forma forma di colloquio però ovviamente
Via Gorgona perché poi immagino in in a Livorno dove non abbiamo nemmeno gli spazi trattamentali
Lì in non non vedo non vedo soluzioni però sicuramente è un passo in avanti importante
Però per sempre a Livorno ci sono come dire situazioni molto più importanti da risolvere qui a Gorgona si può fare su altri istituti penso proprio di no
Qua e là questa sua elasticità cioè lei lavora in questi due istituti in uno vede che è possibile e quindi velocizzata nell'altro altre priorità e lo faranno i suoi tempi però insomma mi sembra una cosa veramente poi fare è un altro plauso diretto
La posizione color soldatino per cui il sempre indice inserita in assemblea restar latenza stata allarme la Corte costituzionale fase Vivinetto sull'attenti e quindi indipendentemente da quella che può essere una scelta ideologica o meno
Bisogna farlo punto non si discute bisogna farla il prima possibile e nella migliore maniera possibile
Allora visto questo bel clima che si è creato io direi dato che non so che tempi abbiamo però che se qualcuno ha ancora qualcosa che va detto oggi lo dice e se no chiederei chiede lo stralcio per sempre nove no sia da lei a Mimmo passione che insomma è l'ultimo che doveva parlare di di dire due cose che non sono state ancora dette
Allora una cosa che non è stata Bongiorno ancora detta o forse sì però io lo dico
Ci sono un sacco di amici qua tenetevi care astretta Aurora Matteucci che la persona che ci ha portato
Allora il giovanissimo è semplicemente fra un po'non è più la presidente la Camera penale ma ce lo dicevamo stamattina
Chiunque diventerà a presidente della camera penale non avesse la stesso slancio cauto allora in questi anni non impedirà Aurora di tornare in questi posti a organizzare dirò queste cose che non si fermeranno perché questo modo di ragionare che
Che è stato sollecitato da Daria e che ha fatto benissimo a spingere perché si fluidificare se la la la conversazione senza relazione ex cathedra esattamente lo spirito che anima questi incontri e che penso che faccia piacere alle persone che ci stanno parlarsi
Mettendosi accanto insomma non uno di fronte all'altro allora delle due cose che così che mi che stanno nel libro che
A me mi hanno fatto sorridere una quando tu dici ma lo racconti di chiede ti viene detto mio padre ha detto di ditte che non è antipatico
Invece quell'altro episodio della ricerca dello zucchero
Con reminescenze da lettore di Topolino che si infila nelle case degli altri a Stromboli per andare a vedere un po'che cosa c'è
Perché li ho letti con sono mi affondano fatto sorridere perché li metto insieme perché mi sembrano come dire l'espressione di una per un verso io non sono antipatico tutti pensano che io sia antipatico e addirittura tu che stia lì per questo lo tengono lì perché Spee antipatico
E invece non sono così perché il carcere come dire è pieno di sovrastrutture mentali di costruzioni decostruzione c'è un posto dove diciamo
Parte che come dico sempre l'unico posto dove entri sanno che aprono una cartella clinica che già fa pensare di quanto sia strano come come il mondo però e è un posto dove c'è la necessità di decostruire di offrire allo sguardo dell'altro un'immagine non stereotipate allora forse anche l'immagine dell'antipatico andavo un po'de costruita al contrario chi quello non è un carcere ma te vai a Stromboli e collo a scusate forse con la scusa di andare a tracciare un po'a casa degli altri che avendolo tutto l'ho fatto esattamente la stessa cosa a Stromboli però chiedevo un cavatappi per la prima bottiglia di vino
Volevo vedere le case degli altri è in fondo il mal
Del di carcere di cui qualcuno ha parlato esattamente quello non è essere
Come dire la pruderie che farebbe giustamente imbestialire chi sta in carcere ci vive ma è questo almeno perché c'era io c'ho la trent'anni e questa
Bisogno di mettermi in contatto con l'altro quell'altro che vediamo un po'meno normalmente perché appunto
Perché pure chi in carcere Sheva
Da una vita io ne ho visti quarantanove tutti i CIE tutti gli ex PG quasi tutte le rendesse carceri stranieri insomma il calcio è un po'lo conosco però civico io la condanna non l'ho avuta e quindi
E e quindi è un po'diverso occuparsi di carcere in un modo piuttosto che farle in un altro e poi gli U due ultime cose che forse c'entra meno col carcere
Roberta corsia che qui
Intervistata insomma in questa parla del piacere di fare il suo mestiere so se piacere sia la l'espressione giusta perché il magistrato di sorveglianza e giudice del futuro e non uomo del passato
Tenta di ricostruire di facilitare la ricostruzione di qualcosa o di qualcuno piuttosto che guardare a quello che è accaduto magari a volte molto lontano da quando quel patto è accaduto e dare
Se ci riesce diciamo un giudizio di equità riconoscendo la penale responsabilità auspicabilmente con una pena costituzionalmente orientata o assolvendo se non ci sono gli elementi ma sempre lo sguardo all'indietro butta
Mentre molto più interessante guarda al futuro per questo a me piace tanto l'esecuzione
Perché mi piace di più guardare al futuro e per questo visto e mi metto buono
Anche perché io su questo tema ho tantissimo lavorato e mia carissimo un ho visto con grande favore e di nuovo vedo due relazioni come le vedevo prima fra io non sono antipatico Topolino lo zucchero vedo delle relazioni fra la predilezione per lo sguardo al futuro e quello che tu hai in mezza pagina
Descritto del libro dell'incontro a proposito della giustizia riparativa che è un altro modo di guardare al futuro di ricostruire legami di provare a ricucire soprattutto a trasformare perché a me sta cosa che sia una giustizia riparativa si chiama così
Ma in realtà direi che è molto meglio chiamarla trasformati IVA perché ripari poco di quello che si è rotto certo può emettere il Filo d'Oro a fare il vaso più bello però la frattura c'è stata allora forse più importante occuparsi di un modo per trasformare quella relazione che si è spaccata
Ho perché non è detto che quella relazione poi riesca a ricostruirsi provare trasformare se stessi credo che ognuno di noi abbia bisogno di farlo costantemente credo che loro abbiano bisogno di farlo
Scusa magari ti dà fastidio sadomaso da sballo però non voleva essere
Era un segno di fraternità non ma insomma no insomma comunque scusa magari non si toccano le persone però ecco a me interessa il fatto che ci sia l'idea che le persone tutte le persone cambiano possano cambiare
E ho trovato interessante anche questo scambio ma lo dico mentre mi alzo Cosimo
Su Dostoevskij le inferenze le influenze fra il condizionamento esterno è invece l'idea che è quello che non è antipatico ti rimandava allora faccio una cosa sarà tutto ai spunti per i quali per ringraziarli scelgo uno no
Gli altri secco se volete capire che cos'è questa storia dello simpatica dell'antipatico dello Zucco e Torino leggete libero qualcuna qualche copia e qui dettero voi se non lo trovate anche in biblioteca
Però io quello che sto facendo con questo libro è che in ogni presentazione ne porto con me uno dei protagonisti il primo è stato Sisto Rossi che era un un detenuto cavo conosciuta a San Vittore
Di cui parlo nel libro e lui adesso è libero
è stato molti anni anche a mamma Anna ma già le di Viterbo e quindi l'ho tenuto a Roma
Con meno insomma e ha raccontato Sisto faceva delle sculture in carcere delle piccole c'è
L che riproducevano fedelmente la sua in un aveva sulla parete di una di queste aveva scritto una una frase di Enzo Tortora
Perché tutto questo non sia inutile e quando è venuto a Roma come a presentare il libro Io invitato anche Gaia Tortora è stato un abbraccio è un incontro veramente emozionante tra loro due poi a Milano invitato Pino Cantatore che un altro di cui parlo nel libro che è una che un ex detenuto che oggi è un imprenditore del carcere di Bollate dove siamo per il presidente della cooperativa sociale biforca fa un lavoro magnifico perché ci sono ben centosessanta detenuti assunti regolarmente che fanno un lavoro sono formati per fare un lavoro qualificato ora anche ha esportato questa conoscenza al carcere di di vigevano e lui ha presentato commenti tra Milano a Marciano abolito Rino c'era Marcello Ghiringhelli
Che è un detenuto che sarà diventerà libero il dodici agosto dopo cinquantun anni di carcere ne ha ottantadue
Oggi commerciale Roberta Cossia magistrata che mi onora della sua presenza
E Roberta
Tocca temi quanto tableau vivant a dare il via libero raccontare Hattie dirti dirci cosa fai forme qual è il tuo ruolo nel mio libro grazie grazie a Daria intanto grazie
A tutti grazie a due ragazzi voi
Rappresentate siete l'esempio vivente della la ragione per cui io continuo a lavorare in questo
In questa magistratura Aldo dove io sono mi sono ritrovata un po'per caso che la mia mamma farmacista vi fa fare laureato in Bocconi mi una famiglia poverissima non so neanche per quale ragione ho fatto concorso ancora oggi non lo so devoto sono sincera
Il la prima parte della la primissima s'è stata catapultata in Sicilia e va be'c'era questa realtà di mafia che sa ti tira fuori completamente da dalla realtà ti sembra che il mondo
Sia solo quello la mafia e nuovi da una parte c'è la mafia per ci siamo un po'
Poi tornata Milano sette anni di GP ho veramente sofferto
Ho sofferto tantissimo perché lo voglio dire a voi prima che a chiunque altro vi sembrerà strano ma anche noi magistrati soffriamo tantissimo soffriamo tantissimo alzarci in piedi dire in nome del popolo italiano leggere le pene io personalmente non sono mai riuscito a tenere in mano il foglio mi trema e quindi lo devo appoggiare al tavolo perché se no non vedo niente mi sento male io prima di di chiunque non riesco a guardare in faccia
Non riesco a guardare in faccia gli imputati sto male mi fa soffrire
Lo so che vi sembrerà paradossale
E l'Italia
Così come
Sembrerà paradossale ma io mi sento in colpa quando entro in un carcere poi riesco e vado a casa mi sento in colpa mi sento male mis mi fa soffrire pensare come oggi mi sentirò male quando salgo sul traghetto
Mi mi FAS lo so che c'è tutto un senso nella vita non non c'è bisogno di dirlo
E quando vi vedo e sento lui dice sono qua per omicidio mi colpisce
Sono trentadue anni che faccio il magistrato bisognerebbe dire ci dovresti essere abituata ma non non ci riesco
Continuò mia Rovello sempre sul pensiero ma perché è una persona finisce finisce in queste storie perché fa questa scelta perché c'è un momento in cui c'è l'opzione Bino c'è c'è al momento in quella strada si divide per forza per tutti è così
E in quel e io non riesco a capacitarmi ancora oggi non riesco a capire
Fino in fondo fino in fondo perché le persone si trovano coinvolto in certe cose che e di cambino radicalmente l'esistenza radicalmente in una maniera
Su cui poi ritrovare la strada e veramente difficilissimo lungo faticoso difficile e guardate tanti ex detenuti che conosciamo bene che io personalmente frequento o di Cocchiaro
Tanto primo poema arresto ma Pazzini
Dal so dove andare da qualche parte vado
Però io li vedo tanto in difficoltà tanto soli anche quando escono
Guardate il l'aspetto della solitudine devastante della vita che ci trita tutti ve lo dico in partenza ma per chi ha fatto una lunghissima pausa detentiva è ancora più devastante
E ho visto veramente situazioni in cui io mi sono detta ma io non so se ce la farei io non so se c'è da fare rimettere in piedi una vita davvero lo dico sincera fanno una fatica per cui ha veramente bisogna pensare che chi ce la fa
Ma chi ce la fa che veramente
Speciale e veramente speciale vuol dire che ha messo in campo delle energie
Molto superiori
Rispetto a chi fa una vita ordinaria va avanti secondo binario di normalità magari tutta la vita più o meno più o meno scarso più o meno valido ma questo non è importante chi invece
Cade
Quando si è rialzata cento volte la fatica che sembra no in apparenza a essere magari stata favorita da delle chance
Io la cosa che voglio dire è che in questi anni di esperienza di sorveglianza una cosa
Purtroppo l'ho vista che mi è sembrata anche strana paradossale che per molti detenuti il carcere è stata paradossalmente addirittura una un'opportunità
In una vita magari un po'allo sbando
Molti che sono stati in carcere hanno avuto il tempo di fermarsi quella pausa nell'esistenza che altrimenti gli sarebbe stata consentita mai
Molti si sono scoperti scrittori di olio o l'ufficio pieno di libri scritte da detenuti Pietro neo però so venti per vivere molte si sono scoperti attori
Eccoli qua rivedremo all'opera molti hanno tirato fuori delle capacità e delle chance che forse non avrebbero mai nella vita immaginato di averne Verano
Hanno fatto delle cose sia dare ci siamo conosciuti cantando nel coro
Dei tossici da Rachel parliamoci chiaro ha detto allora l'unico corda cui nome potevano buttare fuori sicuro neanche perché tutto sommato
Ero lì anzi ero rappresenta anche se stona però alla fine mi hanno colto
Da tante volte veramente li ho visti cercavamo di spiegagli che Adeste fideles che pH è così legge Fini
E lo dicevano assi come Philips come l'autoradio è questi come l'autoradio esatto perché è anche complicato spiegare a persone che
Somma non hanno avuto mai mai un contatto minimo Collatino meno che mai col Gaelico peggio ancora con con altre lingue insomma
Prima di tutto a cantare poi le note poi le pause insomma un'attività trattamentale che aveva un senso io lo dico l'ho fatto per anni e anni ma non perché fossi curiosa ma perché per me era
Fondamentale è fare un'attività insieme a loro cercare di capire
Come si pongono che cosa vuol dire che atteggiamento hanno mi sembrava
Veramente importante il fatto di esserci no e per loro credo pure che ci sia stato una cosa un po'strana vedere un magistrato che veniva a cantare con loro
Io d'aria ci siamo conosciute lì tutte e due abbiamo visto una varia umanità perché è una cosa che bisogna dire sinceramente io lo dico proprio sincera
Dal punto di vista umano io dei detenuti ho avuto molto di più di quanto non gli abbia dato io
Ma se lo dico sinceramente perché il profilo umano di queste persone che fanno cose magari anche tremende
è un profilo umano di spessore abissalmente superiore io lo dico sinceramente tante volte
I detenuti hanno notato che non stavo bene che magari
Avevo qualche cosa che non funzionava molto più di quanto non si accorge estero esatto non sia se oggi si accorge se il mio ex compagno che proprio potevo morire lì sul posto
Viene ora non avrebbe proprio notato quando e quindi posso dire ma io mi sono sentita considerata molto più ma non amata premi di non amare però vista mi vedevano no qualche cosa è un qualcosa che ti trasmette il fatto di avere a che fare con persone come voi che è abissalmente superiore a quello che si possa raccontare
Per questo io ho continuato
Con la sorveglianza per ho fatto quattro anni minori sono stata così male che m'hanno ricoverato due volte e quindi alla fine son tornata alla sorveglianza dove quelli riesco da a sentirmi meno male la riesco a a sentire nemmeno in colpa
Io penso che il libro di Daria sia
Oltre a tutto in controtendenza totale in questo momento no che pensiamo un po'all'aria che stiamo respirando scrivere un libro sul carcere ci vuol coraggio e diciamoci la verità
Le Jethro perché è bello racconta delle storie come quella di Pino per esempio che è una storia pazzesca c'è uno aveva due ergastoli
Somma persona Gione adesso alla cooperativa più più importante d'Italia mille ottocento dipendenti è pazzesco cioè a un avuto
Un'evoluzione nella vita addirittura di è incredibile quasi da
Quando lo conosci capisci nome intelligenze ma alto ma la sua intelligenza poteva essere a quel punto ormai basta ormai per sano e invece no
Con un colpo di reni se tirato fuori quindi c'è c'è una possibilità per tutti c'è per tutti differenza
A questo punto cosa facciamo intanto grazie a uno era vuole venire a chiudere tu
Certe
Viene Gianfranco
Imparai ne approfitta per ringraziarvi moltissimo ad essere venuti stamattina l'essere stati insieme grazie a voi che avete deciso di partecipare grazie a voi che mi avete fatto compagnia Quanzhou
Grazie soprattutto al direttore che ha reso possibile questa giornata che veramente grazie
Usate per è sempre in fondo ma dovrebbe essere tra i primi ringraziamenti a radio radicale perché è la la voce che circola Calle
Che non possiamo per ringraziare Alessandra in palla servirà
Sì io no non non faccio un intervento perché non non ce n'è bisogno facciamo aspetta quel pomeriggio fra poco insomma né quel qualche informazione di servizio qualche notizia duttile
Così per evitare poi fuori non è facce la comunicazione
Però una battuta certo su questo nostro progetto si chiama il teatro del mare e qui si capisce quando sono entrato in questo ufficio cinque anni fa a
Abbia metallizzato nel mare con i nostri attori qui presente altri e che ha trattato temi dall'Odissea con dei profughi africani ha trattato le Metamorfosi di Ovidio
In in giro per l'isola non generali o simbolico e oggi fatto un percorso sulla Tempesta di Shakespeare che testo meraviglioso del il testamento poetico di Shakespeare dico questo perché
Io sì in segno con i miei colleghi con chiare acquirente del teatro con Francesco della musica
Però il teatro non è che c'è uno che insegna un altro che impara c'è un processo di lavoro di crescita insieme non ci conosciamo meglio tutti conosciamo meglio voi stessi tutti con il teatro
è una meraviglia un'occasione una pari opportunità una fortuna suo innamoratissimo citato da quarant'anni lo faccio professionalmente e cerchi trasmetterlo e si impara insieme
E Shakespeare risponde
Non è soltanto prerogativa degli studiosi abbiamo quel che era amico del Santo c'è interesse storico del teatro Shakespeare risponde poi perché non è un fatto di poesia o non poesia un fatto che la cultura la quella conoscenza disse dal città sta a guardare un po'il futuro ci fa aprire possibilità di visione di questo perché al tempo un po'fermo un po'problematico
Ed è problema di ormai che fuori dal carcere si allarga il discorso e non li voglio aprire però questo è con una specie di otto nutrimento che ci dà un senso più più possibile della rete ci fa vedere un po'di futuro
Che non è poco né per noi perché mi segue nel teatro
Pecora un dopo il pranzo speriamo sia divertente piacevole tutto vi chiameremo seguirci giù al molo perché la tempesta si svolge su un'isola è un testo del Seicento undici dodici di Shakespeare
E si svolge in un'isola dove un tu un duca di Milano prospera Vieste Hu è stato usurpato dal suo potere
E viene lasciato su una zattera con la figlia Miranda e scaricato su un'isola sconosciuta del mediterranea quindi l'isola torna torna anche nel teatro in questo caso inevitabilmente e il il mago Prospero con questo nostro raggio dalle provocato rimette a posto al mondo capovolto in cui si è trovato e cerca una giustizia con le armi della scena della magia certo la giustezza non violenta
Sì fino a poco fa si diceva riparativa ma mi sembra bella l'espressione qualcuno ha usato ora giustizia trasformati Eva proprio una bella cosa vedere la giustezza non è solo vendetta se non deve essere crede che ricostruisca che ci aiuta anche a cambiare non sarebbe male effettivamente quindi questa metafora shakespeariano dopo pranzo speriamo non sia troppo digestiva
Anche detta appassionate divertente evitiamo questo picco itinere centrale do più tardi insomma e così siamo invitati discorsi dopo grazie