Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti la rubrica scegliere il futuro forse ricorderete nel due mila diciannove quando con il Governo Gialloverde
Fu approvato il reddito di cittadinanza e uno dei vicepresidenti del Consiglio annuncio la fine della povertà purtroppo non è andata così anzi la povertà non solo rimasta nella nostra società si è radicata in molti casi in alcune aree del Paese come il Mezzogiorno ma è anche aumentata ci dice l'Istat nei giorni scorsi con il suo rapporto annuale
Siamo arrivati a livello più alto della povertà assoluta cioè del numero di persone che non riescono a acquistare almeno un
Insieme di beni e servizi minimo siamo arrivati al cinque virgola sette milioni di persone di queste uno virgola tre milioni sono minorenni ed è altamente probabile che visto io gli studi in materia che resteranno poveri anche quando saranno adulti la cosiddetta trasmissione intergenerazionale
Della povertà
La povertà non è soltanto l'assenza di reddito è un fenomeno molto più complesso ed è un fenomeno difficile da sradicare
Servono politiche coerenti ampie che guardino alle diverse facce della povertà la povertà educativa la povertà energetica e così via
Invece nel corso degli anni si è oscillanti tra l'idea che un lavoro potesse risolvere il problema cosa che non è perché gran parte del lavoro dipendente un lavoro povero anzi con l'aumento dell'inflazione che ha falcidiato i redditi soprattutto più bassi
Tantissime famiglie non sono più in grado benché lavoratrici
Di soddisfare i propri bisogni minimi ma è anche una questione di accesso alle informazioni alla formazione necessaria per trovare un lavoro
L'inserimento sociale della famiglia stessa dei figli in ambienti che stimolino la creatività lo sviluppo delle persone
Purtroppo
In Italia le politiche sulla povertà hanno avuto oscillazioni che non hanno aiutato certamente il nostro paese ad andare nella direzione giusta il reddito di cittadinanza certamente protetto in particolare in momenti molto difficili milioni di persone ma ricordiamo che durante la pandemia fu necessario istituire il reddito di emergenza proprio perché il reddito di cittadinanza non era stato per disegnato per coprire persone che persero la propria attività durante quel periodo
Ma più in generale come dicevo non è soltanto l'erogazione di un sussidio monetario che risolve il problema
E su questo le politiche sociali sono estremamente debole il il Governo si è arrabbiato nei giorni scorsi per le critiche della Commissione europea che riprendeva in realtà delle valutazioni anche della Banca Italia che mostrano come il nuovo strumenti del nuovo assetto che ha sostituito il reddito di cittadinanza in realtà lascia fuori circa un milione di persone dalla la copertura a fronte di difficoltà
Al di là dei poveri assoluti abbiamo un numero estremamente elevato di persona diversi milioni di persone che sono a rischio di povertà o esclusione sociale cioè persone che a fronte di un'improvvisa
Difficoltà economica una spesa improvvisa dell'ordine di sei settecento euro oppure che non riescono a riscaldare adeguatamente la propria casa e così via
Rischiano a ogni cambiamento economico e sociale in peggioramento di finire sotto la soglia di povertà
Ecco questo un fenomeno che dobbiamo affrontare come paese in maniera non solo approfondita ma anche integrata ed è quello che non succede perché molti interventi sono di competenza dello Stato altri delle regioni altre ancora dei comuni e poi c'è il settore
Del del non profit che cerca di
In qualche modo arrivare dove lo Stato non arriva
Insomma i dati Istat ci dicono che la nostra povertà e purtroppo ancora molto elevata e abbiamo bisogno dunque di prendere seriamente il magari buoni esempi internazionali per ridurre la povertà il prima possibile grazie e buona giornata a tutte e a tutti