Presentazione del Rapporto annuale 2024, un anno di attività in favore di richiedenti asilo e rifugiati del Centro Astalli

Buongiorno a tutti buongiorno io sono Luca Liverani sono un giornalista di Avvenire molto volentieri accettato la richiesta di padre Camillo di regolare un po'il traffico in questa nostra mattinata degli per gli interventi di presentazione del rapporto annuale due mila ventiquattro del Centro Astalli
Il servizio per i rifugiati dei gesuiti che ci fornisce come ogni anno da ventitré anni a questa parte una un punto di vista
Preso in in prima in in prima linea sul grazie alla l'operatività del dei dei dei degli otto centri in Italia che assistono
Rifugiati che coinvolgono settecento volontari una realtà importante
Che raccoglie i dati e che CD da una lettura del fenomeno ogni anno fenomeno
Complesso non emergenziale perché
Perché c'è data sempre
Fa parte del della natura umana spostarsi per cercare di sopravvivere o di o comunque di migliorare la propria vita
L'homo sapiens nasce in Africa e si sposta in Europa
Pare che si sia anche un po'mischiato con Neandertal qualcuno è più né under tagliano probabilmente l'abbiamo visto in questi in questi tempi
Comunque al di là delle delle battute della il tema del delle dell'asilo e in generale delle migrazioni e all'ordine del giorno è strumento anche e anche spesso strumentalizzato dalla politica comunicato in maniera distorta ognuno lo tira in a suo modo e i il il lavoro del del del rapporto annuale del Centro Astalli serve anche ad aiutarci a capire come stanno davvero le cose
Concludo subito rubo non voglio rubare spazio ai relatori ben più competenti di me in materia ma oggi su su Avvenire il professor Maurizio Ambrosini riportava alcuni dati Eurostat che smentiva no una certa narrazione un po'terroristica dell'Italia campo profughi d'Europa
Fronte abbandonato del della delle migrazioni delle richieste di asilo insomma siamo all'anno nel due mila ventitré abbiamo avuto centotrenta mila seicento domande d'asilo quarto paesi in Europa rispetto alle trecentotrenta mila della Germania
Quindi poi certo l'Italia problemi va va sostenuta però ecco conteniamo probabilmente attendere scelte politiche che sono più dettate dalle scadenze dalle scadenze elettorali dall'appuntamento adesso delle europee nemmeno alla realtà dei dati e delle cose
E il Centro Astalli ci aiuta proprio a riportare il problema che che ne che che non essi sicuramente di di facile soluzione ma alla alla alla realtà delle cose e allora
Vorrei innanzitutto dare la parola al sindaco Roberto Gualtieri che ci ha ci onora della della sua presenza e per un saluto istituzionale prego signor sindaco
Grazie buongiorno tutte a tutti
Saluto e ringrazio
Presidente del Centro stalli padre Camillo Ripamonti
Per l'invito all'incontro di oggi soprattutto naturalmente
Per l'attività così preziosa del Centro Astalli
Saluto sua eccellenza monsignor Enrico Trevisi il vescovo di Trieste la direttrice dello IAI Natali Tocci
Naturalmente giornalista dell'Avvenire Luca Liverani e poi tutte le persone le autorità i volontari le persone che sono qui oggi
In un incontro importante in cui con rapporto sì vedranno si avrà uno spaccato un'analisi molto accurata e aggiornata di una realtà così significativa soprattutto contro che sostituisce anche l'occasione per per ringraziare
Davvero
Sentitamente
Nome mio e della città di Roma
C'è qui anche l'assessora Barbara Funari
Tutti volontari che da anni con il Centro Astalli porterà avanti un lavoro davvero straordinario di sostegno vicinanza
Ai rifugiati
Per dare una risposta di civiltà di accoglienza di inclusione di protezione a tutti quanti
Fuggono da territori in crisi donne uomini bambini che spesso approdano nostre città dopo avere vissuto sulla propria pelle situazioni drammatiche
Caratterizzate da persecuzioni violenze
Che lasciano cicatrici
Visibili ma a volte anche meno visibile ma non meno profonde a seguito di viaggi sempre più lunghi traumatici e difficili
Intercorsi in di notte che se uno sempre più anche pericolose
Anche per effetto di politiche sbagliate
Si perseguono con diciamo ostinazione
Che non sembra non tenere conto dei risultati fallimentari che esse determinano otto mila cinquecento persone che hanno perso la vita lo scorso anno fuggendo al loro Paesi tre mila vittime nel Mediterraneo nel solo ventitré otto morti al giorno
E in un quadro naturalmente dal punto di vista geopolitico di crisi che così Guerra
Divampa molti luoghi anche noi
Geograficamente vicini in tanti luoghi del mondo
E che rendono quindi questi ruolo di un centro come questo fondamentale
Ascolteremo anche delle testimonianze
Breve importanti
Dove i
Ringraziamo per il lavoro poi specifico il Centro Astalli svolge a Roma
Dieci mila
Migranti forzati a cui avete fornito assistenza a Roma nell'ultimo anno
L'impegno che dura da tanti anni da quarant'anni che sempre messo al centro le persone e che sta riuscendo nonostante le difficoltà legate all'aumento dei costi e al fatto che poi le risorse che arrivano noi
Per sostenere queste politiche non sono invece adeguate a questo aumento dei corsi e quindi in sostanza si si mette le istituzioni pubbliche con gli enti nella spesso drammatica alternativa tra non riuscire a tenere dietro l'aumento dei costi anche a volte quindi poi non consentendo di remunerare adeguatamente gli operatori oppure ridurre ridurre ridurre il servizio che nonostante questo voi avete distribuito Santa sette mila pasti l'ultimo anno
Quindi più quasi il doppio di quelli dell'anno
Precedenti rapporto ci sono si evidenzia in emergenze questioni molto rilevanti dal linguaggio e dalle lungaggini burocratiche
Che rallentano le richieste di protezione alla pericolosità
Dei viaggi a causa dell'eliminazione delle vie alternative legali d'ingresso
Ai tagli e appunto ai costi dei servizi
Questioni che richiedono una risposta una consapevolezza adeguata da parte innanzitutto di tutte le istituzioni in un quadro che vede appunto le persone costretti a fuggire da guerre e persecuzioni violazioni dei diritti
Aver raggiunto la cifra record di centodieci milioni rispetto ai quali quello che a noi sembra appunto viene descritto come l'invasione in realtà è una percentuale limitata il minore di quello che è il dato globale
E che pure naturalmente nella rotta per quanto di Alitalia mediterranei balcanica vede
Anche perché l'assenza di canali d'ingresso legali assicuri
Costringere spesso alla affidarsi a trafficanti di affrontare viaggi lunghe pericolosi noi in questo quadro stiamo cercando per Roma Capitale
Anche appunto grazie a supporto di tutti
Tante persone di buona volontà e di
Enti straordinari come il Centro Astalli di cercare anche di adeguare gli strumenti e la logica della nostra azione sulla base di un'idea di accoglienza basata sulla personalizzazione degli interventi attenzione alla particolarità delle fragilità fisiche ma anche psicologiche Apple percorso
Che deve essere quello che porta dall'INPS all'inclusione alla formazione all'autonomia
Costruire percorsi più strutturati e quindi superare una logica dell'emergenza del giorno per giorno ma cercare appunto
Di attraverso anche una presa in carico più individuale personalizzata di costruire percorsi di formazione tirocini lavorativi sviluppo inserimenti in autonomia
Con una particolare attenzione alle persone che vivono in situazioni di fragilità socio sanitaria e anche con la consapevolezza che le persone
Che sono costretti a migrare non sono solo un problema Complesso da ma sono una risorsa preziosa hanno bisogno di sostegno ma hanno anche molto da dare alla nostra società
E spesso quando lei sì aiutano le si sostengono quello che dando indietro la nostra comunità è molto maggiore di quello che hanno ricevuto e questo rende ancora più evidente la miopia di i rischi poste che si limitano diciamo così a cercare di assecondare
Distinto delle reazioni immediate
Dei cittadini e che li cavalcano e che poi in realtà producono il peggioramento di quelle situazioni perché non sono incapaci di di partire dal punto dal dalla consapevolezza che stiamo parlando di persone le persone hanno sempre la possibilità se gli viene offerta di di di integrarsi e di di dare molto alla nostra comunità in questo quadro ieri Spagna numeri con cui stiamo cercando di rafforzare anche al podestà quantitativo la nostra capacità di accoglienza in un quadro che vede a Roma Capitale centosessantasette servizi attivi gestiti da quarantatré elementi diversi con azioni intanto tipi di tantissimi tipi ipossico e l'accoglienza abbiamo cercato di contare nel circuito Isaia cari
E bandi anche recenti con cui siamo cercando di rafforzare la nostra capacità volevo sottolineare alcuni elementi come lo sportello unico di accoglienza per i migranti il suo Amma
Sul modello definito in accordo con l'odierna eccetera ai ci sia dell'one stop shop
E i partiti Progetti tipi le mete di inclusione urbana il progetto reginette siamo all'avvio di quello numero tre con l'attivazione di presidi sociosanitari itineranti
E progetto Roxanne rivolto alle persone vittima di tratta che abbiamo rilanciato e poi naturalmente l'impegno che ci attende per il Giubileo
Per rendere Roma un luogo accogliente per tutti anche per diciamo essere coerenti con la
Visione con impianto che Papa Francesco
Ha voluto dare a questo Giubileo della speranza e sottolineare l'importanza della cura del creato e l'attenzione agli ultimi quindi cercare di lavorare perché il Giubileo sia anche un'occasione per rendere Roma più inclusiva e solidale quindi vi ringrazio davvero esprimo ancora una volta la riconoscenza gratitudine al centro Astalli da tutti voi e lo striscio di una collaborazione sempre più ricche seconda con Roma Capitale grazie
Grazie grazie al Sindaco di Roma che c'ha anche illustrato lo sforzo di Roma Capitale per collaborare a questi a questi percorsi di di integrazione che poi non sono solo un discorso di solidarietà come ha ribadito anche il sindaco ma anche di l'intelligenza di di di di capire che poi in un Paese fra l'altro che ha un tasso di degradata Rita impressionante siamo uno dei Paesi più vecchi d'Europa e del mondo respingere giovani che arrivano
Da noi
Abbastanza suicida
Rapporto sui rifugiati parliamo tutti di rifugiati però con una cosa che ho sempre apprezzato delle presentazioni del del rapporto del Centro Astalli è che in queste occasioni si dava finalmente la parola ai rifugiati
E allora abbiamo
L'occasione di e ascoltare due testimonianze vorrei cominciare appunto da Maurice rifugiato dalla Nigeria se si può avvicinare
Al microfono e raccontarci brevemente la sua lunga e faticosa storia grazie Maurice sia
Buongiorno Truzzi
Grazie nel per questa occasione
Mi chiamo Morisco trentatré anni vengo dalla Nigeria
Danni il mio Paese
E dire sta devastato
Del terrorismo dalla crisi economico dai Effetti Deccan
Metti climatico
Ma nessuno fa niente
Ogni giorno
La popolazione subisce attacchi violenze di ogni genere
Mancano le scuole Stelio ospitali manca l'acqua
E nella del sito desertificazione sta spingendo agricoltori allevatori
A farsi la guerra per conquistare la poca tenera Fezzi le rimasta interi villaggi
Vengono distrutti decine del prezzo decine di persone vengono ora Piccini in massa per la richiesta di riscatto
Giorno dopo giorno vendo il mio popolo soffrire sempre di più
Schiacciato dalla mancanza dalla ma canta a tutela dei diritti umani
Io ero un ragazzo che come tanti volevano solo studiare per diventare un avvocato è difendere la mia gente
Lottare contro l'ingiustizia a sedici anni
Ho deciso di lasciare la Nigeria sono partito per inserite per inseguire il mio sogno sono riuscito a
Arrivare in legge
Voi attraverso sta attraversando attraversato il deserto fino a arrivare in Libia
Li ho iniziato a lavorare come lavapiatti in un ristorante
Un subito uniti dove ogni tipo di discriminazione
Mi davano da mangiare Jabba anzi mi tenevano rinchiuso in una stanza al buio perché i perché i clienti non devono vedermi notavano vedere il colore della mia pelle
In Libia la mia vita era sempre in pericolo
Non può devo rimanere tornare di tornare indietro era impossibile avverbio unica setta
Una scenetta pubblicata
Ho provato attraversare i medi Teramo due volte la prima volta gommone si boh bloccato dopo poche ore impedì viaggio Montini
E company non ce l'hanno fatta
Se chiede Secure chiudesse chiude gli occhi
Vedo ancora il terrore e quella notte
Libia da dove
Sì
Notando
Nuotando con l'aiuto della mare anch'io pochi siamo riusciti a tornare arriva in Libia
Da dove eravamo pattizi dopo qualche giorno
E trafficante
Ci hanno fatto sentire
Siete hanno fatto salire e su un'altra gommone era ma nata comune eravamo in tanti
Troppo hanno obbligato una
Uno di noi a guidare
Pagando un'altra somma di denaro
Siamo rimasti in mare Peck cinque giorni
Ero convinto che la mia vita sarebbe finita sarebbe finita lì
E in mezzo all'onda
Ma per fortuna ce l'abbiamo fatta
Quando siamo arrivati e Lampedusa a Lampedusa
La speranza è si era essi
è accesa dentro di me finalmente potevo
Ricominciare a studiare
Sono stato trasferito centro di accoglienza per minore
A Palermo dove ne hanno fatto studiare in una scuola media
Quando sono diventato maggiorenne
Ne hanno trasferito
E un censo a Trapani
Quindi per continuare dei miei studi è stato più difficile
Perché la scuola era nota
Lavora la lavoravo in campagna dodici ero allora
Dodic'ero aggiornare spero scusate non è vende
è un po'è un po'fa girare perché quella che abbiamo fatto è diventato un sogno che non posso dimenticare ma è più complicato sempre perché dodici ore aggiorno
Il mio lavoro
Vale va quattro eroi quello che guadagnavo lo usavo pagarmi il treno è andare Alessio nei due vota settima
Era il mio sogno che
Mi si generava andare avanti da Laurent
Destra da da allora di strada
Ne ho fatto ho frequentato la scuola superiore e mi sono diplomato i servizi sociali
Mi sono laureato in mediazione interculturale la questione sociale in Europa presso a università Dante alle gare
A Reggio Calabria
Ora mi sono scritto accorso mentre è magistrale
Presso università Federico secondo di Napoli dove distrugge ora la sanità nazionale un giorno
Lo so che diventerà un avvocato ma non lo so come
Lo devo ma spesso nord loda lo dà lo stesso lo devo a me stesso
Lo devo alla mia gente tornerò nel mio Paese e difenderò invia un popolo Scinto affinché nessuno
Altro da da abbia a vivere a quello che ho vissuto io grazie
Credo che a nome di tutti posso posso ringraziare Maurice per queste sue parole queste parole di dolorose ma anche pieni di speranza di una voglia di di riscatto e anche di restituzione di quello che comunque ha ricevuto anche se
Mi sembra in cui assurdo che un un ragazzo minorenne ha colto in Italia e poi si debbano debba lavorare in nero in agricoltura per pagarsi il treno per andare a studiare però proprio questo è un altro discorso comunque meno male che in Italia c'è
Una legge che da l'accoglienza immediatamente ai minori stranieri erano o accompagnati
Quello che c'è raccontato il terrore del del viaggio in mare
Di di questo qualcosina ho capito avuto la fortuna novembre di di partecipare a una missione di soccorso in mare con Emergency
Sono stato su un gommone che all'una di notte andati incontro un barcone con settanta persone che erano state segnalate da una telefonata sua la von ma l'abbiamo visti dalla dalla nave a sei miglia di distanza nel buio della notte del Mediterraneo centrale grazie quando siamo arrivati grazie alla due telefonini accesi c'erano due migranti colte con la luce del telefonino acceso
Pensate che buio che era che queste due due Lucina erano visibili a sei miglia nautiche di distanza
Quindi vi immaginate quanto può essere nero il mare
Di notte in mezzo al Mediterraneo che cosa orribile deve essere passarci tre giorni come mi hanno raccontato quelle persone e Maurice ci ha appena confermato però
Detto ciò
Non voglio voglio dare la parola adesso all'altra testimonianza da da un altro Paese da contesti ben diversi completamente diversi ma accomunati a alla situazione di di Maurice dalle stesse difficoltà dalle darla vinta all'impossibilità di
Di di vivere
In un Paese dove i diritti civili diritti politici non sono cancellati da una dittatura e vorrei chiamare allora microfono d'aria rifugiata dalla Bielorussia raccontarci la sua storia
Buongiorno a tutti e a tutte mi chiamo Daria a vengo dalla Bielorussia dove dal mille novecentonovantaquattro Aleksandr Lukashenko governa il Paese ininterrottamente
Da allora il mio popolo assistito a una progressiva restrizione delle libertà civili e politiche
In occasione delle elezioni presidenziali che dovrebbero venire ogni cinque anni succede purtroppo che piccanti dati della posizione vengono arrestati imprigionati illegalmente per anni oppure spariscono nel nulla senza che se ne abbia più notizia
Io stesso quando nel due mila e venti sono stato osservatrice indipendente all'interno dei seggi elettorali ho assistito a numerose violazioni durante lo svolgimento delle elezioni
Come triste civile inoltre ho partecipato a manifestazioni pacifiche nella capitale Minsk insieme a migliaia di persone che esprimeranno il loro dissenso nei confronti del governo
A causa del mio impegno civile e politico ho subito una forte persecuzione da parte dello Stato hanno minacciato di arrestarmi condannarmi ad anni di carcere
Mi hanno detto che avrebbero portato via mio figlio perché loro avrebbero messo perché non non orfanotrofio non poteva permetterlo ma così sono stata costretta a lasciare il mio Paese e portarlo in un posto sicuro
Siamo arrivati in Italia nel luglio del due mila e ventuno e a dicembre dello stesso anno ottenuto lo status di rifugiata
Non è stato facile ricominciare tutto daccapo in un nuovo Paese
Ma mi sono arresa per me e per mia figlia oggi ho un lavoro e crediamo in un bell'appartamento Piana del Sole
Oggi non mi sento più una vittima sono diventata forte più forte di prima
Adesso riesco a raccontare tutto quello che ho vissuto è quello che succede nel mio Paese te lo faccio con gli studenti delle scuole ragazzi e ragazze poco più grandi di mio figlio
Ascoltare storie ed esperienze come la mia un po'aiutarli ad analizzare in modo critico la realtà che li certo circonda e a diventare cittadini consapevolmente in grado di cambiare il mondo e renderlo più giusto
Racconta loro che ancora oggi in Bielorussia sono circa mille seicento prigionieri politici che stanno scontando condanne per accuse fittizia
In carcere sono sottoposte a torture e violenze non viene dato Morocco pulita da bere il cibo a sufficienza
Le celle sono piccolissime e le persone non vedono il sole per Anagni
La loro unico colpo la stessa mia è stata chiedere democrazia e diritti
Io adesso finalmente lo riprese ma in mano alla mia ditta
Tanto che ogni giorno mi avvicina sempre di più a poter realizzare il mio sogno aiutare gli altri
Aiutare chi come me è stato costretto a scappare per quest'incubo
Insieme autoritari a un gruppo di connazionali aiutiamo altri cittadini bielorussi
Ex prigionieri politici arrivati qui in Italia per orientarle esternarle Marco percorso d'inclusione non vuole che altre persone si trovino in difficoltà come è successo a me
Arrivare in un Paese che non è il tuo di cui non conosce la lingua le leggi e la Croazia ti fa sentire estremamente solo
Purtroppo anche alla Bielorussia non sarà libera dalla dittatura non potremo tornare in patria tuttavia con sforzi comuni aiutandoci e sostenendo cioè vicenda possiamo provare
A ricostruire alle nostre vite qui e sentirci di nuovo liberi
Grazie
Siamo noi che ringraziamo terra aria per questa testimonianza ammirevole per il suo coraggio per la tua capacità di riprendere in mano la tua vita e ti ringraziamo anche per credo per per il lavoro che fai con i ragazzi italiani per per gli incontri che fa nelle scuole per quanto è importante sentire come stiamo facendo noi è un privilegio sentire testimonianze dirette da testimoni dei delle migrazioni forzate quant'è importante per potere poi giudicare avere un approccio corretto reale
E libero dalle dagli schemi e dalle dalle bugie di tanta propaganda
è venuto il monte il momento di dare la parola padre Camillo Ripamonti entriamo nel vivo
Padre Camillo se ci racconti un po'il rapporto di quest'anno
Quali sono i trend e cosa è cambiato quali sono le le emergenze della gestione
E la gestione di di chi e scappa da Paesi invivibili prego
Saluto e ringrazio tutti voi che siete intervenuti qui oggi
Innanzitutto i rifugiati quelli che hanno appena parlato ma anche quelli che sono qui ringrazio il il sindaco Roberto Gualtieri perché anche quest'anno c'ha dedicato delle del tempo per le sue per le sue parole
Cioè
L'assessora agli affari sociali del Comune di Roma che che ringrazio con con lei in particolare c'entra stalli
Collabora più fattivamente e diciamo operativamente grazie alla Compagnia di Gesù perché c'ha messo a disposizione questa questa sala che è molto simbolica e suggestiva era stata della Congregazione generale poi punto viene messa a disposizione per anche altri eventi ma è appunto comunque un luogo molto molto bello e suggestivo
Ringrazio monsignor Trevisi il vescovo di Trieste la dottoressa Natali Tocci direttrice dell'Istituto degli affari internazionali
Ringrazio anche per Luca appunto per accompagnarci ma soprattutto per il tuo lavoro che fa il suo avvenire diciamo non fu soltanto raccontando la cronaca ma appunto aiutandoci nella riflessione
Presentiamo oggi si diceva la ventitreesima edizione del rapporto annuale del Centro Astalli che troverete come ogni anno sul sito del Centro Astalli
Il rapporto mostrare i dati con menti dell'attività che abbiamo compiuto nel due mila ventitré
Con i richiedenti asilo il Coni rifugiati circa undici mila persone poco più di dieci mila appunto come diceva anche il sindaco
Che abbiamo accompagnato qui a Roma e ventidue mila persone su tutto il territorio nazionale perché
Punto centrale stalli è presente anche a Bologna Catania Grumo Nevano vicenza Padova Palermo Trento quindi uno spaccato di tutto il nostro stivale
Si tratta di migliaia di persone che sono seguite secondo lo stile del Gezi tenere fuggì Services riassunte dalle tre parole che il padre rompe il suo fondatore ci ha consegnato accompagnare servire difendere
Dicevo migliaia di persone prima di tutto con un nome una storia aspettative di sentieri ma soprattutto con una dignità
Come ci ricorda il documento vaticano dignità si infinita e pertanto sempre urgente a ricordare che ogni migrante una persona umana
Che in quanto tale possiede i diritti fondamentali e inalienabili che vanno rispettati da tutti in ogni situazione ecco questo dovremmo scriverlo
A caratteri cubitali in molte zone anche nel nostro Paese della nostra Europa perché non dobbiamo mai dimenticarlo
Queste tre parole da alcuni anni costituiscono la struttura del rapporto annuale
Per la sezione accompagnare sono presentati servizi di prima necessità
Per esempio il cibo si diceva più di sessanta sette mila pasti abbiamo distribuito quest'anno quarantadue mila sono in convenzione con Roma Capitale
Con un incremento di circa il quarantacinque per cento rispetto all'anno precedente
Oltre dodici mila colazione sono state distribuite a Palermo anche qui con un incremento del trenta per cento
In tutte le sedi sono state quasi mille e duecento persone accolte
Oltre mille gli studenti della scuola di italiano e circa due mila e cinquecento le persone visitate da medici volontari nelle tre sedi di Roma Catania il Palermo
A cui vanno aggiunti altri due mila e trecento di Stephen Tari
Che a Roma presso il summit Fo il centro per la salute del migrante forzato della ASL Roma uno con cui collaboriamo da molti anni hanno effettuato queste due mila trecento persone circa dieci mila visite specialistiche e già questo ci dice diciamo in media quante visite specialistiche hanno dovuto fare queste persone e ci dicono appunto
Come arrivano molte volte le persone dopo tanti ed estenuanti viaggi
Quindi già da questa qua e là carrellata abbiamo una una visione dell'aumento dei rifugiati che sono aumentati e per i quali sono aumentati i bisogni socio sanitari
E sono espressione di una popolazione però sempre più marginalizzata approvata sofferente
Per la sezione servire si trovano i progetti che abbiamo realizzato al Centro Astalli sono diciotto solo nella sede di Roma con un focus in particolare sulla formazione e sul rafforzamento dell'inserimento lavorativo
Molte realtà tra cui fondazioni ed enti privati c'hanno sostenuto nella realizzazione di attività a favore di arrivo rifugiati permettendoci di integrare quelle che sono le convenzioni in essere con il servizio pubblico
I sostenere direttamente le persone in difficoltà con dei sussidi specifici ma anche di sperimentare dei percorsi nuovi a conferma che il terzo settore non deve sostituirsi al servizio pubblico ma insieme al servizio pubblico sperimentando vie nuove ecco deve raggiungere sempre più le persone in difficoltà
Nella sezione difendere vengono presentate le attività culturali l'azione di sensibilizzazione laddove occasi nazionale e internazionale
E nel due mila e ventitré il Centro Astalli ha realizzato in collaborazione con gli uffici nazionali del Gesù etere Fujitsu Services in Europa e nel mondo
In Italia il Centro Astalli ha realizzato l'azione di tutele in particolare cognitivi le varie sedi territoriali come viene rappresentato nella sezione quattro fare rete
Sono state numerose le collaborazione che ci hanno visto impegnate
Anche con enti associazioni e realtà ecclesiali
Ma altre ma anche con altre confessioni cristiane con testimoni di altre religioni ed alcuni e questi rappresentanti sono qui con noi oggi egli saluto con la grande cordialità
E quest'ultimo aspetto penso che oggi sia più che mai da sostenere il dialogo tra le religioni ha certamente una via per costruire la pace sottraendo le religioni alla rischio della strumentalizzazione
Siamo stati inoltre presenti su tavoli di concertazione come il tavolo alzino il tavolo immigrazione il tavolo sui minori non accompagnati
Al fine appunto di sostenere delle politiche sempre più lungimiranti ma spesso appunto siamo stati inascoltati
Tante sono state le collaborazioni nazionali con le istituzioni con le istituzioni locali come ho già accennato
E oggi condividiamo e e oggi condividono con noi questi membri delle istituzioni la presentazione di questo rapporto annuale
Per descrivere questo rapporto il decimo non come presidente del Centro Astalli vorrei partire dall'incipit del messaggio del Papa per la giornata del migrante e del rifugiato due mila ventitré
Il Papa così scriveva i flussi migratori dei nostri giorni sono espressione di un fenomeno complesso e articolato la cui comprensione esige l'analisi attenta di tutti gli ospiti aspetti che lo caratterizzano
Ecco in particolare vorrei sottolineare la questione della complessità del fenomeno migratorio che sempre ma in particolare con l'avvicinarsi degli eventi elettorali rischia di subire delle semplificazioni o peggio come veniva accennato anche all'inizio un utilizzò per un uso propagandistico
Allora farò alcuni riferimenti alla situazione in Europa la situazione nazionale che poi appunto a alcune conclusioni
Europa che dire l'Europa nell'Europa stiamo assistendo ahimè ad un arretramento del diritto d'asilo
Da pochi giorni il Parlamento europeo ha approvato il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo
In una nota congiunta il giorno prima della votazione con gli altri uffici del GR S. Europa anche c'entra Stalin espresso la contrarietà rispetto a questo patto che sancisce appunto un arretramento rispetto all'altra il diritto d'asilo
Perché come hanno dimostrato i fatti di situazioni del due mila e ventitré non è attraverso l'esternalizzazione i respingimenti camuffati la mancanza di una vera politica di soccorso in mare
E le procedure accelerate alla frontiera chi si affronta il fenomeno migratorio complessità non è sinonimo di complicazione
Non si affronta quello che si è considerati perché viene considerato il problema migratorio rimuovendo le persone dal suolo europeo ma rimuovendo le cause delle migrazioni forzati invece stiamo riempiendo di ostacoli percorsi migratori delle persone che si mettono in viaggio in fuga da guerre conclamate da aree di crisi da zone trasformate dei cambiamenti climatici
O semplicemente se così possiamo dire da quelle ingiustizia globale che ha chiesti è stata prendo sempre di più negli anni la forbice delle disuguaglianze
La discrezionalità degli stati un inasprimento delle procedure accelerate alle frontiere mettono a rischio i diritti di molte persone che arrivano sempre più vulnerabile sul territorio del nostro della nostra unione
Quest'anno all'interno del rapporto annuale troverete anche un'infografica che potete vedere sugli schermi
Anche un'infografica sulla Rete europea del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati
Allora questa infografica l'abbiamo voluta mettere quest'anno per mostrare le diverse attività che il GR S. danni svolge ma anche perché e l'anno delle elezioni europee e quindi volevamo richiamare l'attenzione sul fatto che affrontando insieme in modo propositivo il fenomeno migratorio che lo si rende una risorse non solo un problema
E non affrontandolo ogni Stato operasse ma il modo difensivo ma mettendosi insieme con una politica lungimirante ieri
Enrico letta della presentazione del suo rapporto diceva non basta più una convergenza di legislazioni nazionali occorre un passo ulteriore una progettazione comune con il nuovo patto europeo abbiamo invece perso un'occasione e quindi diciamo questa collabora questo a queste infografica voleva esprimere questa esigenza di dire che collaborando insieme però con una visione comune il futuro può essere diverso
Diceva David Sassoli in un video messaggio indirizzato al Centro Astalli nel due mila e ventuno come Europa abbiamo il dovere di valorizzare quell'idea di cittadinanza globale e solidale che sta alla base di una società aperta Idi inclusiva
Di queste infografica voglio evidenziare tre numeri il numero delle persone raggiunte da generazioni troppa circa duecento mila persone
Santa mila l'altro numero circa sessanta mila persone hanno ottenuto delle degli aiuti per le loro solo per la loro sopravvivenza
E su questo ha inciso molto il numero degli Ucraini
Ma anche quello di degli altri degli dei troppi rifugiati che in Europa vengono a cercare la loro dignità e il recupero della loro dignità e molto spesso non li trattiamo nel modo che gli permette di riconquistare questa dignità
E poi l'altro numero che a me preoccupa molto sono le venti mila persone che hanno ottenuto aiuti e sostegno per la propria salute mentale e un sostegno psicosociale questo indice non mi stancherò mai di sottolinearlo
Di una popolazione migrante sempre più vulnerata e non solo a causa dei conflitti da cui scappano ma soprattutto per gli ostacoli che noi fra poniamo ai loro viaggi
La complessità del fenomeno migratorio in Italia e la sua gestione
Ricorderemo purtroppo il due mila ventitré come l'anno della decretazione d'urgenza in tema di migrazione
Se pure si è giustificato questo approccio al fine di affrontare in modo rapido e snello il fenomeno pensiamo alla situazione dello spot di Lampedusa che è sempre sovraccaricato ma sono anni anni e anni e quindi appunto
Ben venga che la decretazione di urgenza renda più snella la liberazione dello sport ma diciamo questo è un problema strutturale ci sembra che questa modalità però abbia favorito un approccio semplificatorio a questo tema
Due mila ventitré si è aperta con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sicurezza sul soccorso in mare che regolamentava il salvataggio in mare operato dalle ONG
Considerate un pool factor dell'arrivo delle persone ma i numeri del due mila ventitré hanno smentito questa considerazione
La tragedia di Cutro del due delle ventisei febbraio due mila ventitré ha dato modo al governo di varare una nuova decretazione giù d'urgenza il cosiddetto decreto Cutro poi convertito in legge
Anche adesso con il proprio pretesto della lotta ai trafficanti a in realtà messo in atto una politica dissuasive punitiva delle partenze culminato poi nella nell'accordo per la deportazione in Albania
All'inizio di ottobre poi una nuova decretazione d'urgenza in urgenza intervenuta attuando delle modifiche sull'accoglienza dei minori non accompagnati
Ma sembra che tutto questo non abbia intercettato veramente i bisogni delle persone come dicevo in Italia all'inizio migranti forzati sono sempre più marginalizzati
Anzi sono sotto certi aspetti hanno complicato la loro vita nel nostro Paese
Ripete richiedenti asilo accolti
Raccolti solo nei casi quindi non necessari Colli quelli più punti centri più progettuali è quasi scomparsa quasi scomparso il permesso di soggiorno per motivi speciali
Poi c'è il grave problema della non convertibilità di alcuni permessi di soggiorno
Per molti a motivi di lavoro e quindi questo complica la vita di molte persone
E accessi ai servizi di prima cura come dicevo all'inizio sono aumentati in modo spropositato sul territorio e non solo in centro Astalli lo ha registrato penso consenso alla Caritas che in molte situazioni lo ha ribadito
Sono sempre più i rifugiati che vivono per strada
Permettetemi qui un inciso tra due giorni ci starà la notte della solidarietà una bella iniziativa che il Comune di Roma sta facendo per la mappatura delle persone che vivono per strada questo è un un un un focus che metterà
Diciamo sulla sul tavolo il l'aumento della presenza di queste persone e permetterà appunto in risalto questo aspetto per permettere appunto poi un un un'azione più coordinata nei loro confronti
Quindi anche i rifugiati anche per i rifugiati la situazione in strada
Aumentata i anche quella di richiedenti asilo che vivono nei centri di accoglienza straordinarie di grosse dimensione purtroppo alcuni sono anche nel territorio delle della per i quali non sono spesso garantiti i requisiti minimi per la vipera una vita dignitosa per sé e per i propri figli e noi abbiamo registrato una percentuale su tutte che quella del ventotto per cento
Di chi appunto si è rivolto alla mensa di via degli Astalli pure
Risiedendo in questi cas in queste strutture a volte anche di grandi dimensioni perché come dicevo a volte le condizioni di vita non sono dignitose e questa espressione spesso di servizi inadeguati e gravemente deficitari
A Palermo poi i rifugiati hanno riscontrato un aumento della povertà assoluta e sono infatti aumentati
Raddoppiati gli accessi ai servizi di primo livello e poi a Trento città appunto nel del Nord
è stato potenziato il servizio dei dormitori notturni dove si è riusciti a dare accoglienza circa centosettantasette richiedenti asilo senza dimora
Su questo territorio grande e la criticità di persone che arrivano attraverso la rotta balcanica che pur avendo formalizzato la domanda di protezione internazionale
Non vengono considerate non computo generale delle persone che arrivano sul territorio italiano e quindi fanno più fatica ad accedere al alla alla protezione quindi fanno più fatica anche a tarda ad accedere ai centri di accoglienza e quindi il il Centro Astalli di Trento si è trovato nella necessità di dover aprire centro un dormitorio per poter raccogliere queste persone
Nel due mila ventitré abbiamo assistito quindi ad un progressivo impoverimento dell'accoglienza dei rifugiati con ripercussioni importanti sulle persone
Facciamo un esempio concreto spesso sentiamo dire che questo sistema facilita l'ingresso per le persone vulnerabili e questo è il vero
Ma per chi conosce il mondo dei rifugiati
Sa che esiste una Bonino mugugna rapidità evidente di persone di portato il portatrici di condizioni oggettive anziani Midori donne in gravidanza basti pensare che romano che abbiamo colto duecentotrentacinque persone
E di queste una su sei era vittima di tortura e una su cinque aveva una vulnerabilità
Sanitaria tuttavia esiste anche una vulnerabilità nascosta
Spesso legata rientravo in vissuti e non ancora elaborati dalle persone questa vulnerabilità per emergere ha bisogno di essere indirizzata a un percorso di cura con attenzione deve e richiede un'accoglienza adeguate in termini di spazi e di modalità pensare di riservare un'accoglienza progettuale solo ai richiedenti asilo in cui è esplicita la vulnerabilità
E lasciare fuori quelle persone in cui questa vulnerabilità non è esplicita condanna queste ultime ad una con un ad una fune Rampulla ad essere persone vuol Merate nei prossimi mesi
Nei prossimi anni senza essere state intercettate fin da subito
Quindi l'impoverimento dell'accoglienza i dei centri di accoglienza in particolare Dei Cas rischia di creare delle persone con le rate sempre di più per il futuro
Di forma di fronte a questo parlo panorama potevamo scoraggiarci oppure prendere un'altra direzione quindi affrontare questi problemi che ci venivano sottoposti e poi continuare nella direzione dell'accompagnamento delle persone all'inclusione che continua ad essere per il Centro Astalli una priorità
Nel due mila ventitré abbiamo perseguito questo obiettivo attraverso progetti finalizzati alla formazione lavorativa solo Roma a Roma abbiamo accompagnato quasi settecento persone nei progetti abbiamo avuto un'attenzione particolare per le donne
Mille sono state le donne che si sono recate al San info trecento quelle sopravvissute vissute a violenze di genere che abbiamo supportato
Oltre quattrocento quelle che sono state indirizzati ai servizi del territorio e circa cento i nuclei monoparentali che abbiamo accompagnato
Ma con pagamento all'inclusione vuol dare vuol dire anche essere in ascolto di quelli che sono i nuovi bisogni del del cammino di queste persone
Nel due mila e ventidue avevamo sottolineato l'apertura di un servizio dedicato al divario digitale che è continuato nel due mila ventitré
Per quest'anno vorrei sottolineare la necessità emergenti di realizzare anche attività volte a favorire l'inclusione finanziaria di queste persone
E il supporto delle operatrici del Centro di ascolto ha facilitato l'apertura di conti base
Per l'accreditamento delle stive dello stipendio
De di molti rifugiati perché sembrerà un assurdo ma persone che hanno un permesso di soggiorno anche stabile molte volte fanno fatica ad aprire un conto in banca o in posta
Se non hanno delle intermediazioni e questo rischia di fargli perdere il posto di lavoro e quindi diventa sempre più difficile allora abbiamo istituito anche un un un servizio un aiuto per per fare questo poiché il diritto all'abitare continua ad essere un tema particolarmente difficoltoso
Per i rifugiati i percorsi abitativi di chi esce dal sistema di accoglienza risultano sempre più ardui stessi spesso aggravati dalla discriminazione
In questo contesto l'affitto brevi a fini turistici specialmente nelle grandi città negli ultimi anni ha rappresentato un potenziale di rendimento di aggravamento del disagio abitativo delle fasce di popolazione più deboli
Non soltanto per i rifugiati per tutti i cittadini ma in modo particolare direi almeno dal nostro punto di vista per i rifugiati allora abbiamo aperto anche qui uno sportello casa diciamo costruito soprattutto in particolare sulla figura dei rifugiati per accompagnarli nella richiesta nella ricerca della casa i nelle intermediazioni
Nella ricerca della casa
L'ultimo punto che volevo considerare con voi è quello della tensione
Ai giovani i giovani educati alla complessità per rispettarsi nella diversità riconoscersi nell'interdipendenza
Quindi prima di concludere vorrei fare un breve accenno all'attenzione che il Centro Astalli a al mondo dei giovani
Anche quest'anno abbiamo incontrato moltissimi studenti con due Progetti finestre storie di rifugiati incontri percorsi di dialogo interreligioso
Sono stati raggiunti su tutto il territorio nazionale quasi trentun mila studenti mille cinquecento classi di in diciannove città Cinquanta rifugiati sono stati coinvolti di quaranta testimoni di varie confessioni cristiane e religioni coinvolti
Questi numeri da soli restituiscono la varietà del mondo giovanile coinvolto ogni incontro è stato l'invito ad un pensiero Complesso uno stimolo ad aprire uno sguardo ha un orizzonte più ampio
I ragazzi e le ragazze hanno incontrato rifugiati testimoni si sono conosciuti confrontandosi su Thuram su tematiche che spesso sono divisive nel nostro Paese quali il tema migratorio i quali il tema religioso
Ma che invece devono stimolare un confronto sempre più onesto e rispettoso della diversità e tutto questo simbolicamente s'dai espressione è stato diciamo rappresentato dalla festa che la scrittura non va in esilio è già una festa della diversità della complessità
Che ogni anno celebriamo a Roma con circa mille studenti e con i vincitori del concorso Repeat erario che sono espressioni frutto di questi progetti
La festa che anche quest'anno è stata trasmessa in diretta streaming sul sito di Rai Scuola grazie al contributo di RAI cultura e questo credo che sia un bell'esempio di Uniti questione
Alla diversità che deve essere sempre più sostenuto nel servizio pubblico
Concludo ora con i ringraziamenti vorrei concludere con grazie che è una parola semplice ma diciamo dice anche la complessità del mondo che ruota attorno ad Astaldi
Grazie alle istituzioni locali i nazionali di cui ci sentiamo dei collaboratori onesti e sanamente critici non diciamo cerchiamo di dire le cose diciamo in faccia senza mezzi termini con non mai con la ricerca della polemica grazie agli enti di tutela le associazioni e gli enti di terzo settore la realtà ecclesiali con cui condividiamo li disarmate battaglie quotidiane
Grazie ai tanti giornalisti amici che con tanta professionalità il pazienza si lasciano condurre nella quotidianità faticosa del mondo dei rifugiati e che la raccontano senza l'arrogante bisogno di sensazioni sensazionalismo
Un grazie a tutti gli operatori del Centro Astalli che stanno tenere insieme competenze dei Partia mettendo sempre al centro le persone
Grazie ai tanti benefattori del Centro Astalli che non mancano mai di farsi presenti soprattutto quando è difficile fra fronte all'immensità dei bisogni delle persone che voracemente esauriscono le risorse grazie alla rete del Gerrei esse che ci sostiene accomunati da un'unica missione sotto la protezione di padre per grazie alla Compagnia di Gesù
Che non si dimentica dei tanti crocefissi della storia
Un grazie particolare poi ai volontari il Centro Astalli che sono oltre settecento in tutta Italia
Voi arrivate da ogni situazione professionale ed esistenziale per non far perdere umanità a questo nostro mondo mettendovi a disposizione i tanti rifugiati questo grazie davvero a tutti a tutti voi
E infine lasciatemi ringraziare tutti i rifugiati rifugiate e le vorrei fare ricordando le due in particolare che sono che ci hanno lasciato improvvisamente nel dicembre del due mila e ventitré
Gli avrebbe i Brigitte
Non è stato facile il tratto di strada che abbiamo fatto insieme noi rinchiusi nei nostri schemi voi spesso perseguitati dai vostri fantasmi ma farlo e continuare a farlo con tanti altri credo sia il più bel segno di speranza
Perché condividendo le nostre fragilità sul superiamo questo mondo distratto e che si crede onnipotente che è possibile ricominciare
Una e un'altra volta nonostante tutto in un'esperienza quotidiana di morte e risurrezione grazie
Che dico anch'io grazie padre Camillo che Ripamonti al Centro Astalli dal servizio gesuiti per i rifugiati per questa
Queste questi numeri importanti che sono numeri che però non disumani zaino perché c'è sempre un po'il rischio che si si parli di di statistiche mi dicono che il il nostro sindaco ci deve lasciare per impegni istituzionali
Di lavoro ce n'è tanto vi auguriamo buon lavoro e lo ringraziamo ancora le trovato un po'di tempo anche Pascali grazie
Dicevo i numeri importanti ma che vanno usati con attentano maneggiati con cautela perché appunto il rischio che invece non non fa il Centro Astalli perché abbiamo sentito quanta umanità quanta compassione cioè nella nell'azione dei dei Gesuiti e dei volontari con con i fratelli di rifugiati il rischio è appunto quello di disumanità perché quando si chiuse umanizza si trasforma un essere umano una persona che è una storia una sofferenza una madre o un padre dei figli delle sorelle degli amici
Lo si trasforma in un numero in un clandestino quando poi arriva e fa domanda di asilo come fa a essere clandestino non ho mai capito in numeri oppure invasori sbarchi come colui Normandia non lo so cioè azioni militari
Emergenza emergenza che c'è data sempre allora non capisco dove sta l'emergenza e questi è quello di trasformare poi gli esseri umani in i numeri disumani Zarri per poter poi far passare politiche disumane
Bree molto brevemente parte del padre Camillo parlava appunto del decreto Cutro che dopo una tragedia di quel genere su cui ci sono delle inchieste della magistratura perché non si capisce come mai i soccorritori siamo usciti poi sono tornati indietro perché il mare era grosso
Certo che il mare grosso se non ci seduce bisogna richiama i soccorritori ecco questore dopo il break dopo Cutro c'è stato che cosa un giro di vite
Per esempio perché
Per esempio sul soccorso in mare con questo progetto persecutorio
Contro le le ONG che fanno soccorso in mare che poi alla fine salvano oggi l'otto per cento dei dei migranti in mare quindi un obiettivo chiaramente propagandistico perché poi la Guardia costiera la Marina militare cui mercantili ne salvano molti di più riportano in Sicilia invece no dell'ONG c'è il Viminale che deve ore
Dare il il porto il posto pesa portò sesti e assegna al porto dove sbarcare
L'ultima ultimo soccorso di duecento milioni migranti forzati che ha fatto Emergency gli è stato ha segnato come porto Ravenna
Ravenna significa alcuni giorni di navigazione perché le navi non vanno a centotrenta all'ora come non in autostrada
E e hanno dei costi immensi in un anno Emergency calcola che ha passato più della metà dei giorni in mare per raggiungere i porti
E ha steso un milioni di euro in più di Nasta di DDT di consumo della nave di personale
Per portare a Massa Carrara alla Spezia Ravenna ad Ancona quando poi certo non si può interessare la Sicilia ma ci sono in pullman ci sono i treni quindi sì si portano le persone il più rapidamente possibile perché hanno passato il deserto hanno passato giorni in mare
Fargli fare altri tre quattro giorni di navigazione con mare grosso
Non è certo il massimo ecco questo fa parte della disumani Zazie onere che porta poi a ad approcci ideologici inutili perché che cocktail cosa cambia nel contesto migratorio se si impedisce alle ONG di lavorare probabilmente l'obiettivo è quello di evitare che stiano lì a vedere quello che succede insomma
Detto questo abbiamo parlato tanto della del del mare del legno parlate o forse troppo anch'io però non c'è solo la la rotta mediterranee
C'era rotta balcanica che è altrettanto importante drammatica e che porta e e spesso i detenuti usata proprio da chi addirittura dall'Afghanistan sceglie la via di terra perché capisce che che che sa che quella del mediterraneo e forse la più letale al mondo e i allora veniamo al al al nostro a monsignor Enrico Trevisi che vescovo
Di Trieste Trieste è una città di confine è una è una è la porta d'Italia in qualche modo verso l'Europa dell'est ha una tradizione mitteleuropea multireligiosa e multietnica
è stata una terra segnata anche da divisioni politiche che ne hanno ha attraversato la storia con
Negazioni di diritti negazione di democrazia oggi è di fatto una frontiera di solidarietà
Perché dove riescono faticosamente derivare una parte di questi migranti che arrivano a piedi
Superando difficoltà
Enormi sopra superando le le violenze delle polizie di frontiera di vari Paesi balcanici che Teti che usano i cani che e che che che che rubano le scarpe che picchiano è un altro un'altra un altro calvario anche questo per tanti migranti forzati e però è anche un luogo dove c'è tanta solidarietà tanto viene fatto per questi migranti che arrivano e non è un caso probabilmente che da a luglio dal tre al sette la Settimana sociale dei cattolici in Italia la sua cinquantesima edizione si svolgerà proprio a Trieste
Bene monsignor Trevisi lei ha più volte sottolineato che noi come cristiani cattolici come cittadini responsabili siamo tutti chiamati a vivere la complessità del del fenomeno migratorio con la dignità di quello che siamo con i nostri valori
Quindi l'accoglienza è è una sfida per i territori per le comunità cristiane non possiamo nascondercelo però se gestita bene è un'occasione importante di incontro né in più occasioni importante di di arricchimento senza contare tutta anche la prosaica convergenza catering per il sistema Paese che ha come dicevamo prima in un paese che che afflitta da una vita Nanni denatalità dovuta politiche sciagurate
Contro le famiglie se siamo gli ultimi in Europa
Ci sarà un motivo allora ecco la chiesa a credo un ruolo molto importante come può costruire delle comunità capaci di accogliere e e valorizzare
La presenza dei rifugiati che può essere veramente una grande ricchezza ce lo dica monsignor Trevisi
Grazie per l'invito farà una testimonianza ecco di quello che un pochino stiamo cercando di fare io sono a Trieste da un anno
E mi sono trovato in questa terra di frontiera
Non c'è un confine etero
Confine tracciato che attraversa le piazze attraverso i picchetti
Non c'è un fiume non c'è una catena di montagne
Anche adesso che hanno ripristinato un po'di controlli ma solo sui valichi principali Pepoli persone passano senza essere fermato
E è un confine poroso dirigenti e che ha convissuto insieme per secoli e poi ecco e ideologi nazionalisti che hanno portato a scontrarsi a farsi le guerre e alle sofferenze di guerre e di guerre civili
Inimmaginabile
E qui in questa terra c'è una terra che congiunge diverse popolazioni
Quella latina quella slava quella anche del mondo germanico
Ci si trova oggi ancora su una strada su una rotta percorsa da tanti giovani soprattutto tanti giovani e ultimamente anche i giovani famiglie con bambini
Sono arrivato io e c'è già c'era già un fermento che la società civile una fatica talvolta perché è così dappertutto anche a Trieste le strumentalizzazioni politiche le opposizioni conflitti
Talvolta anche sia la Chiesa anche un po'stiracchiata da una parte e dall'altra e la fatica di relazioni
Per cui semplicemente andando in questa piazza della stazione Piazza della Libertà dove si ritrovano tanti migranti dove arrivano e tanti di questi poi aspettano il treno per ripartire
E per ripartire verso altri paesi la Germania la Francia altri paesi dove magari hanno connazionali o parenti
Fenomeno dei cosiddetti transitanti e transitano Marco preferiscono non farsi registrare
Si calcola che circa i due terzi
Che
Attraversano Trieste poi non vengono non si lasciano registrare il nessuno li ferma
E cercano di andare da altre parti punto avevo sentito magari arrivano a Trento e allora ecco che il Centro Astalli ha aperto un nuovo dormitorio come abbiamo perso un nuovo dormitorio anche a Trieste proprio per questi transitanti proprio per questo
Fenomeno anche di giovani famiglie
Che
Resterebbero per la strada con dei bambini
I notte la stazione chiude
Accanto a questo c'è il fenomeno chi in questi ultimi mesi ha avuto
Molta risonanza mediatica del silos che
Si tratta dei magazzini di granaglie del vecchio porto austriaco
Che poi era già stato utilizzato come centro per i profughi sfollati di esuli dall'Istria dalla Dalmazia dal fiume
è un un luogo fatiscente
Su due piani enormi
Alberto Carlotti al Reno e quando piove quando c'è la bora questi giorni
Ora scura con l'acqua il vento che
Ma dentro e sotto diventa tutto fango
E sopra ci sono le volte
E e sia sopra che sotto ci sono le tende ed è una piccola favela bidonville
A fianco del centro di questa città bellissima
Duecento mila abitanti con un rinascimento turistico enorme e eppure questa sacca di povertà
La polizia è andata dentro diverse volte e sono quasi tutti e i pochi che non lo sono lo fanno in quel momento registrati alla questura cioè avrebbero diritto
Io dico sì la legalità dobbiamo esige la ma va be'a singhiozzo però anche noi dovremmo metterla in pratica per queste persone hanno diritto perché già registrati dalla alla questura di essere Accolti nei nostri sistema di protezione
E però non essendo sbarcati
Collegati non c'è nessun automatismo
Che porta i trasferimenti in altre città
E e noi siamo
Santoro abbiamo aperto
C'ha ecco
Magari si in quei servizi corsi di capire se c'è qualche fa qualche altra associazione che fanno cose bellissime però da Caritas lo scorso anno ha dato da mangiare cento cento sei mila pasti la carica
I circa quattrocento posti letto compresi tutti anche senza fissa dimora eccetera
Però non è aprendo nuovi dormitori
Convenzionale dolci subito con tutti i ritardi e siamo proprio anche in grosse difficoltà poi
E non avviene questo trasferimento in modo automatico
Devo dire desiderio quello della collaborazione non della conflittualità dobbiamo collaborare che anche con la nostra libertà evidentemente però con le istituzioni
Ripeto talvolta il Toni e di alcune associazioni di alcuni partiti e così via poi si fanno accesi
Mi sono ritrovato anche un po'a visitare le
Successo così che sono stato invitato ad entrare nel silos
E l'avevo programmato non lo vedo niente a nessuno
E anche il mio segretario lo sapeva
Letto esco
E sono uscito e però cos'è successo che avevano chiuso i confini chiuso letto sono ci sono un po'di controlli ed era venuta Rainews
E mi aveva interno intervistato sulla chiusura dei confini
Poi io li lascio e io avevo già quell'appuntamento
Io vado che dopo un po'che solo in questo sì lo sa arriva anche a lei
E
E devo dire che si mi ha detto se volevo fare un'intervista li ho detto Dino
Se non cercavo quello e
E dopo un po'hanno fatto il servizio sulla chiusura o o controlli per i confini
Dopo qualche giorno hanno fatto un sito un servizio su Rainews in cui dicevo anche il vescovo di Trieste tenuto pettinare e così che
Dietro precedentemente intervistatori hanno fatto finta che dopo ho fatto intensa ma non importa devo ringraziarli perché mi hanno un po'dato il coraggio di parlare io sono stato per quel tre quattro giorni
E
Non sapevo cosa artigliere cosa fare dico
Lo stomaco chiuso la puzza indescrivibile per centinaia di giovani senza un cardine
C'è un problema sanitario
Senza luce senz'acqua senza statistici
A due passi dal centro
E e la situazione di una città bloccata
Dove il dialogo e faticoso
E dove c'è un rimpallo di responsabilità perché evidentemente
è un tema che
Coinvolge il ministero degli Interni
Dunque la prefettura però anche il prefetto una bravissima persona quello che può e e poi di evidentemente la Regione il Comune
Una serie di realtà
Per la società civile
Talvolta un po'la fatica del dialogo ed è quello che stiamo cercando di di fare abbiamo
Aperto questo nuovo dormitorio
Senza nessuna convenzione con le istituzioni per essere liberi è un dormitorio notturno
Per cui si c'è l'operatore che
Registra le persone ma non chiede i documenti
Restano poche ore stando dunque alla legge perché vogliamo chiudere anche osserva le leggi non c'è
C'è il tempo per comunicare ma loro alla mattina parto subito
è uno fu ucciso notturno contante a volte io sono andato qualche volta pista ad accettare una sera li ho trovati contato dodici bambini
Che resterebbero per strada
E
E c'è questo questo tentativo però
Dissi da evidentemente la possibilità di passi la possibilità di pasto investiti prime cure mediche essenziali
In collaborazione con con tutti gli altri perché il sono diverse le presenze della società civile che stanno operando su quella piazza e diretta ringraziare tutti
Che e l'ho cominciato a curare
Chieti qualcuno vi ha detto ma io non sono credente ma la lavanda dei piedi noi la facciamo
Si mettono davvero alla pari curare
I piedi feriti di persone che hanno fatto tanta tanta strada e hanno subito tanti Turtur
Come prima c'è stato richiama
E in collaborazione e con un appello alla città qualcuno mi dice come ha chiesto in una città dove ci sono tanti volontari ho fatto un appello alla città
Perché
è bello c'è la qualità poi sì certo c'è l'operatore
Della Caritas ma
Ha poi la la qualità del volontario
Accolgono le persone ma mano che arriva
Ti fanno giocare i bambini
Che fanno un po'di corso d'italiano improvvisato che
I
E per cui a questo appello la sala non conteneva tutti volontari che si sono presentati
Circa centotrenta adulti che si sono presentati e fanno questi turni
E
Una volta vado a fare un incontro o in un ospedale e alla fine una dottoressa mi dice anch'io sono una sua volontaria
Io ora guardo sgranando gli occhi e dice si sono volontari al dormitorio di Sant'Anastasio per cui oltre a fare i turni in ospedale possiamo essa anche a fare un turno al dormitorio
Per cui c'è
Da parte anche nonostante la conflittualità
Talvolta purtroppo i problemi complessi che si risolvono forza di slogan e questo non è possibile ma c'è anche il desiderio di incontrare le persone che di conti
Di partecipare
E questa è l'esperienza che stiamo cercando di fare evidentemente con tutte le le fatiche le pressioni
Certo ci chiederebbero di aprire un altro dormitorio ma siamo in grosse difficoltà
Ha ricoperto questo liberi di poterlo fare
Non
Per mettere dentro un po'di quei ragazzi del silos che posso Bitonci sono trasferiti siamo con l'ennesimo un dormitorio in giovane abbiamo già tanti nella città
E invece per questo servizio per
Perché cerca di coltivare il suo sogno
Abbiamo sentito prima esempio
Il suo sogno di raggiungere parenti di raggiungere
Un'altra terra
Situazione complessa
Però devo dire anche chi è ricca di umanità il dormitorio Roberto all'inizio soltanto diciamo così
Chiedendo dicendo la prefetto al sindaco a tutti quanti
Per l'emergenza freddo
I volontari indetto andiamo avanti e stiamo andando avanti
Perché
Se anche
Magari non c'è più Trento che c'è stato Che densa
In tante città vicine magari soltanto è stato il buon Dio che ci ha proprio graziati intatte città vicine
Rifletto anche quest'inverno sono morte per Sone a Trieste non abbiamo tutto questo Obama l'onere
Iniziamo il signore ecco però
Non c'è soltanto la questione
Questo di un'accoglienza all'inizio avevo detto c'è un sussulto di dignità
E come anche definita sì infinita diceva la parola dignità tante coniugazioni
Beh certo nella dignità
Di queste persone di questi giovani civili
Attraversa nuovi Paesi e su questa strada su questa rotta arrivano a Trieste
Quel possiamo
Accettare che esseri umani vivano in quel modo
Ma poi l'ho detto anche un sussulto di dignità della città
Come può esserci una dignità della città
Sì non si fa carico di un'accoglienza più utili
E anche per la nostra dignità che non possiamo girarci dall'altra parte
Ecco detto tante volte le strumentalizzazioni io a volte anche a qualche politico detto guardate
E io non non voglio
Schierarli ce lo so che è un'azione anche questa politica però non possono essere che leggo il commento e tre i Dico quella pagina di Vangelo dove c'è uno mezzo morto per la strada e il sacerdote passo sapete siccità dall'altra parte
Ecco consentitemi di fare qualche cosa con la comunità cristiana
Ma ma il bello che i volontari c'è il capo scout cieco dell'Azione cattolica o c'è
Uno che ne ho capito insieme quello che che invece dice che non è crede
Poche di un'altra religione e si mescolano insieme partecipano a fare qualcosa
E questo mescolarsi
Che c'è una bella pagina sui cancelli gaudium su questo mescolarsi insieme
E proficuo
Perché ci mostra come c'è davvero una dignità umana
Nostra
E di chi e ferito
E magari come prima è stato giustamente detto da
Padre Camillo il le cicatrici sono nascoste
Alcune sono evidenti altre uno per pudore
Tira giù la maglia non ti fa vedere ma ci sono
Ecco però è bello questo mescolarsi insieme ognuno con la propria identità ma accorgendoci fermandoci ascoltando
Quindi l'ho sentito due storie
Ma quanti sto ogni storia non sono numeri
Sono persone
Ognuna col suo dramma con la sua fatica con la sua sofferenza con la sua speranza
E
Esiste ci sarà anche dal tre al sette luglio la Settimana sociale dei cattolici a Trieste
E
E Settimana sociale dei cattolici sul tema e la democrazia e la partecipazione
Stiamo che sono temi importanti tutti gli indici dicono che la partecipazione e la democrazia è al ribasso
Anche i volontari le statistiche dicono che stanno diminuendo in Italia
Eppure io ci credo che la qualità grande la fanno che accanto i volontari accanto ai a agli operatori che necessariamente anche per i costi per e così via
Possono fare quello che che fanno male
E proprio la motivazione la passione oltre che degli operatori anche dei coloni il tema è affascinante e abbiamo cercato stiamo provando a fare qualche cosa io devo ringraziare
Che lo Spirito soffia dove vuole che non è stato uno dei padroni e degli insegnanti
Hanno inventato questa piccola cosa che di Ratko
Detto beh il tema la partecipazione democrazia come possiamo noi nelle scuole proporre qualcosa
E con peer education Rollo il
Semplificò eh
I ragazzi delle superiori sono andati nelle classi delle medie quelle delle medie nelle classi delle elementari a spiegare cos'è secondo loro la partecipazione
E poi
Hanno inventato però si parlare facciamo qualcosa e partecipiamo fare qualcosa insieme
A partire dalla famiglia in ogni famiglia ogni ragazzo doveva pensare a un pezzo di stoffa che ritagliarmi un quadrato
Questo significativa per quella famiglia
Poteva essere la maglietta ormai però usurata che con quali quel ragazzo ha giocato tante volte e accompagnato dal papà ci andava atti
Qualcun altro mi ha detto per dove io ho portato un pezzo di una tovaglia vecchia sulla quale però avevo mangiato insieme tante
E l'altra invece mi ha detto io un pezzo di stoffa portata dall'Africa Damiano
Hanno cucito
Insieme questi ragazzi una tovaglia di novanta metri più di due mila due mila ragazzi hanno partecipato a questo processo
Una tovaglia di novanta metri poi stese in Piazza Unità vita giovedì scorso una settimana e e poi ci hanno mangiato attori
A notte il sunto dei legami
Teste partecipare col dire tessere dei legali
Un Progetto forse il primo progetto fatto dalle scuole di comunità perdite dalle scuole di lingua italiana e di lingua slovena
Nelle nostre scuole dove sappiamo che solo ormai multiculturali perché ai ragazzi pre vengono da tutte le parti
Cucire insieme
Per la tanta gente poi a vedere
Quella piazza colorata
E torno i soltanto con i più grandi un migliaio di ragazzi a mangiare e poi hanno messo sulla tovaglia perché da cuciture stradina Grandetto fatica
In questa convivialità
Hanno messo dei prodotti
Che poi sono stati raccolti per il potente quelli che a quella tavola a quell'atto vagliato l'apparato paga non ce
Ma si sono ricordati anche Fido esistono raccolti molto più titolo di Chichester tiene avanzate molti
Per la mia deformazione che qualche volta ho aiutato attirare del lunghe tovaglie sugli altari
è sembrata una grande tovaglia di alta
E tutti i bisognosi di essere spalmati della Mori
Perché tutti abbiamo esiti Rio perché in una fase che va oltre il cibo e non è sufficiente dare un rifugiato da mangiare ed è anche un tetto al sito do da mangiare glielo diamo il tetto ahimè purtroppo
L'hanno bisogno di essere ascoltati
Nella loro singolarità e nel loro dolore
Riconosciuti come persone
E anche con una speranza
Partecipare
Non è soltanto per dare una risposta ad un'emergenza
Perché non tolleriamo che qualcuno voglia distretto
Ma per ridare dignità riconoscere quell'attività
Ridare
E Dio ci ha dato la e ce l'hanno
Matteo riconosce la dignità che hanno e per ridarla voi che non accettiamo
Il vivere in una città in un paese senza dignità percome toglierà che le persone
Io dico
Poi sì
Cioè questa emergenza
Ma non è più un'emergenza qualcosa di strutturale
Ho scritto e qualcuno si è spaventato sì però non chiedeteci cioè non è perché c'ho il mio amico che ha un tumore e è in lista d'attesa per fare
Le analisi che allora come Chiesa costruisco un altro ospedale per abbattere le liste d'attesa
Occorre che collaboriamo insieme le istituzioni
Che collaboriamo insieme Società Civile chiesa singoli cittadini
Ma c'è qualcosa che compete anche a tutti dunque alle istituzioni
E allora c'è bisogno di una collaborazione grande
Di una partecipazione e e che anche costerà avanza
Riusciamo anche a modificare le istituzioni e le leggi
Ne va della dignità chi è delle persone che arrivano nel nostro Paese
Neve anche della nostra finita che non possiamo tifare senza dignità
Grazie grazie davvero per questa testimonianza bella toccante emozionante il di quello che succede su una terra di frontiera e grazie anche perché come
Per come si la Chiesa in questo in questo particolare caso sta riuscendo a fare comunità affari che e a ricreare un rapporto con queste persone
Che vengono nascoste messe sotto il tappeto
Emarginate e dice umanizzati
Mi sembra molto bello questo concetto di riconoscere la dignità perché non siamo certo la dal ogni persona ogni essere umano ha una sua dignità si tratta solo di di di diritti mostrarla di ripulirla e di renderla brillante riconosce lei proprio riconoscendo la dignità che c'è in questi fratelli
Possiamo essere noi degni
Di quello che che abbiamo spesso senza nessun merito insomma solo perché siamo nati nel posto giusto ecco quindi io ringrazio davvero
Il vescovo di di Trieste
E chiederei ad allora a questo punto Natali Tocci che direttrice dell'Istituto affari internazionali
Di di darci una una visione sul perché la rotta balcanica perché la rotta mediterranea che cosa sta succedendo ci sono perché la situazione che
Ma emergenziale perché cronica N bene perché è innata alla natura dell'uomo andare a cercare posti dove vivere meglio ma come mai effettivamente non solo attorno a noi Ucraina garza
Ma le le le guerre stanno respingendo l'UNHCR ci dice centoquattordici milioni di persone a a fuggire dal dal loro Paese
C'è una tempestato di perfetta dicono i giornalisti bravi la crisi finanziaria la pandemia le guerre la la crisi climatica insomma tutto
Con con sì sì c'è un combinato disposto il cui risultato è rendere sempre più invivibili alcuni alcuni alcune aree del del mondo a questo a questo come risponde l'occidente l'Europa il patto sulla migrazione che è stata appena votato è stato ancora un un'erosione non solo un'occasione mancata è stata un'erosione di fatto del diritto di asilo che non si abolisce non si mette in discussione però lo suoi boicottarlo si rende inaccessibile Losi circonda di di burocrazia e quindi poi di fatto semi di Screen ce l'accesso a va a pochi anche a un diritto diceva Gino Strada
I diritti o sono per tutti usano chiamiamoli privilegi
Era ed era molto pragmatico in questo senso è contro il diritto d'asilo resterà in Europa avanti di questo passo oppure pensando sempre e ma ci sono le europee allora dobbiamo dare accontentare un po'questi non far vedere che siamo troppo aperti etc
Dove dove andremo a finire ci può aiutare natalità voci in questo senso
Grazie Luca in realtà è già stato detto molto è stato detto molto meglio e sicuramente è stato detto in modo molto più emozionante di quanto non posso fare io quindi non farò altro che cercare di unire magari alcuni dei punti che sono già stati toccati e e parte effettivamente dal dal paradosso no è una crisi o non è una crisi questa per certi versi sette crisi intendiamo una situazione di di una gravità estrema si è una crisi perché è evidente che le storie i nuovi
Ci parlano
Ci parlo con situazione
Di di
è una crisi politica è una crisi politica perché una crisi dei valori
Ma il modo in cui stiamo affrontando meglio il modo in cui non stiamo affrontando queste situazioni ci parlano di una gravissima crisi delle nostre liberaldemocrazia
Se così non fosse avremmo trovato una soluzione a a molti di questi problemi molto tempo molto tempo fa
Al tempo stesso è evidente che una crisi non è sette crisi intendiamo un'emergenza
A un qualcosa di straordinario che quindi ha un arco temporale molto ristretto che all'inizio è una fine molto chiaramente diciamo identificabile
è evidente che questa non è appunto una crisi a una s'è un problema è un fenomeno strutturale
Per certi versi che hanno degli aspetti evidentemente negativi ma anche degli aspetti positivi negativi son quelli che abbiamo ascoltato no è un fenomeno strutturale causato da guerre da violenze
La repressione dall'ingiustizia
La cambiamenti climatici della desertificazione delle dall'insicurezza alimentare che sta che sta generando dalla diseguaglianza insomma potrei andare avanti no con la lista del male
è altrettanto evidente che c'è anche l'altro aspetto della medaglia ed è la storia della speranza dell'opportunità il fatto che l'informazione è aumentata il fatto che la connettività è aumentato il fatto che le infrastrutture sono migliorate che per certi versi hanno quindi permesso
Con tutti i limiti che conosciamo
Comunque a questo fenomeno di di procedere nel modo in cui sta facendo a quindi in qualche modo abbiamo diciamo un una crisi una crisi non crisi a e che appunto facce diverse della dell'Alitalia
E e che spiega quindi non spiega questi numeri spiega questi centoquattordici milioni di cui abbiamo poi parlato spiega il perché
Una grandissima parte in realtà non riguarda la nostra parte del mondo quindi come sappiamo riguarda queste sono migrazioni sono movimenti
Che per larghissima parte avvengono spesso e volentieri all'interno dello stesso paese in guerra no penso ai tredici milioni di rifugiati in Sudan a penso all'intera popolazione di casa abiti quaggiù
Quasi uno virgola nove milioni di due milioni sono ha rifugiata in casa quindi diciamo sono storie interni Paesi sono storie che si sviluppano all'interno delle delle regioni che quindi appunto riguardano prevalentemente una dinamica sul Sud e poi in una certa misura su questo adesso mi concentrerò c'è naturalmente un viaggio che da sud o da Est arriva arrivavano
A allora questo viaggio
Come dire come si affronta e e parto quindi dal come Nunzio affronta questo questo fenomeno non si affronta nel modo in cui è stato affrontato fino adesso banalmente no è qua potrei rifiuta di dire chiudere chiudere qua
è e LA bizzarro e buffo se vogliamo è anche un po'patetico no al modo in cui si parla di alcune soluzioni come se si stesse inventando l'acqua calda no e quindi adesso appunto a lungo
Lo ricordava padre Camillo il modo in cui parliamo dell'esternalizzazione della migrazione
E dagli anni novanta che si trova esternalizzare la la migrazione e per esteriorizzazione sostanzialmente non non si non si fa altro che cercare di spostare la questione spostare il problema che stia intenso di paesi di origine o soprattutto a Paesi di transito lo si è fatto in modi diversi nel corso degli anni e quindi forse vale anche la pena diciamo ricordare il modo in cui è stato è stato fatto nel corso degli anni
Per certi anche fino agli anni Novanta in realtà si pensava che addirittura funzionasse
Già si pensava che sostanzialmente penso soprattutto ai rapporti chiede l'Europa e gli Stati membri dell'Unione intrattenevano con i paesi di transito del Nord Africa che sostanzialmente agivano da brutalmente da tappo perché e in che modo acida agivano da tappo a essendo regimi che non avevamo mo'mamma ma poi arrivò alloggi diciamo una reale forma di legittimazione interna
Ma in realtà a Devon una loro necessità di spostare diciamo di cercare di ottenere una sorta di legittimazione esterna attraverso intrattenendo rapporti appunto
Ad Arcore con i Paesi europei penso ad esempio per citarne solo uno l'Accordo di amicizia tra virgolette l'Alitalia a e la Libia
Dopodiché il tappo è saltato senta presentato per una serie di motivi anche questi strutturali no e quindi le primavere arabe che poi si sono trasformati in lungo inverno
Che in realtà quindi e e successe due cose al tempo stesso da un lato appunto intatto tra virgolette è saltato dall'altro a
La crisi economica diciamo la crisi
Finanziaria globale che poi sfociata nella crisi dell'euro zona ha fatto sì che la capacità tra virgolette di assorbimento no soprattutto dei Paesi del sud Europa è è diminuita e quindi diciamo il contratto sociale mettiamola così
Chi spiegava il perché a perché adesso sembra un assurdo norma com'è possibile che paesi del Sud Europa hanno firmato il Regolamento di Dublino bello l'hanno fermata perché in realtà esisteva un tempo una situazione in cui in realtà gran parte dei flussi migratori arrivava dall'Est non arrivava
Altra sul proprio perché c'era questo tappo diciamo nel nel Nord Africa
E quindi sostanzialmente diviene
Poi c'era una crescita economica non tanto in Italia sicuramente in Spagna in Grecia Francia appunto gli anni Novanta e quindi diciamo
L'equilibrio reggeva dopodiché è saltato questo equilibrio è saltato il Nord Africa
è saltato in Europa alla luce della crisi finanziaria e quindi diciamo si è rotto l'incantesimo si Incantesimo anzi incantesimo ero
E l'assurdo è che danno non abbiamo fatto altro che ritentare in di ricostruire pertanto
A tutti i tentativi se pensiamo appunto
A all'accordo con le milizie penso appunto all'accordo di ieri dell'allora ministro degli Interni Marco Minniti o con i ministri libiche
Penso appunto a gli accordi che sono più stati firmati negli ultimi mesi anche negli ultimi giorni diciamo con la Tunisia anziché con l'Egitto non hanno fatto altro che tentare di ricreare quel mondo che c'era un tempo che oggi non non esiste più
A volte se ne parla in maniera diversa no a volte se ne parla in termini del nesso tra la migrazione alla sicurezza penso tutti gli accordi che sono stati firmati con indice no per tentare di ricreare diciamo questo equilibrio
Oggi pensi tende a parlarne false ma quasi una parolaccia con no attraverso il nesso migrazione e sviluppo come se lo sviluppo fosse dare un po'di Manchester sostanzialmente ad alcuni Paesi per per tenersi migranti
Attese onestà intellettuale credo che vada comunque detta una cosa c'è soltanto un caso in cui questo
Questa equazione a più o meno funzionato è il cosiddetto accordo diciamo l'accordo ma sul con la Turchia del due mila sedici
Fu il CIPE funzionato interno funzionato Pechino stava indaga giunto ormai quindi il tentativo di bloccare diciamo i flussi
Perché ha funzionato da questo punto di vista funzionato perché ci sono state una serie di condizioni che in realtà non sono replicabili altrove
La Turchia è uno Stato diciamo funzionante non è certo diciamo appunto non paghi tornerò in chiusura con sulla Turchia non è certo diciamo dire un brillante esempio di democrazia liberale ma lo Stato c'è stato funziona
Cosa che non si può dire altrettanto di altri paesi penso ovviamente a casi come come dall'India ma anche a casa estremamente fragili notai sono stato tunisino diciamo
Quindi e quella condizione non è replicabile
C'era una condizione politica che non è replicabile in quel momento naturalmente stiamo parlando soprattutto dei rifugiati siriani
Il presidente turco aveva un interesse politico attenere immigranti tenere i rifugiati in in Turchia
Cosa che non è assolutamente assolutamente il caso se pensiamo non so alla Tunisia di oggi in cui il presidente tunisino è praticamente più razzista
In tutti i nostri razzista inessenziale insomma voglio dire quindi non ha alcun interesse a venire svolgere diciamo quel ruolo ripeto da da da tappo
Qui diciamo c'erano una serie di condizioni in Turchia che lo stop ovviamente qua parlando del come dire dell'eticità o meno diciamo di quell'accordo ma che non sono praticamente replicabili a altrove
Però quello che stiamo facendo e ripeto facciamo il continuiamo dirottare a di ripercorrere che ricercare le stesse soluzioni che non hanno funzionato
Ricorderete la famosa citazione di Hans no che definisce la follia come nella ripetizione penale della stessa azione aspettandosi un risultato diverso
Allora chiudo su passa diciamo che quindi è evidente colori non dobbiamo fare qui tra che cosa fare in realtà che cosa fare insomma lo abbiamo ascoltato fino adesso quindi non posso che dire forse due cose due cose che in realtà di petto riprendono alcuni dei punti che sono stati già sollevati
A il primo come appunto non considerare questo fenomeno come come un problema come una crisi come un emergenza
Vediamo il caso dell'Ucraina no l'unico caso in cui le porte sono state aperte i numeri sono drammatici peraltro ritorno proprio ieri sera da dall'Ucraina
E e anche qua ricordiamoci che stiamo parlando di un Paese che prima della guerra era di circa trentotto milioni di persone oggi in Ucraina ce ne sono circa venti cioè il dimezzamento di un Paese
Di cui circa otto vivono nei territori occupati gli altri sono profughi quindici hanno stiamo parlando di numeri enormi
Parliamo di una crisi migratoria dei profumi ucraini in Europa no e perché non ne parliamo in termini di crisi perché c'è stata accoglienza a e abbastanza come dire evidente
Penso a quella che è stata poi la la mia esperienza personale noi abbiamo accolto una mamma
E un bambino ucraino per dieci mesi a a casa nostra eolica che oramai è diventato una mia carissima amica
Eclatanti nonché a un lavoro oblato oramai è integrato penso appunto la storia di di di Daria qui funziona come dire è una storia che funziona e così come dall'uno stato possono essere tutte storie diciamo che che funzionano
E poi credo che ci sia l'altro aspetto della della medaglia perché quello che noi dobbiamo fare naturalmente riguarda
Lo che facciamo qui ma anche quello che facciamo nei confronti di quei paesi perché ripeto come dire la stragrande maggioranza fuggire da da problemi veri e quindi non possiamo come dire semplicemente accogliere e poi puntare le spalle a quell'epoca quindi che sono questi problemi adesso guardo Dalia che mi sta qua davanti e penso alla situazione in Bielorussia e qui chiudo diciamo con un'altra
Piccola storia il giro in realtà poco più di una settimana fa in ero ero in Turchia e incontro appunto in Turchia un mio carissimo amico accanto a che era appena uscito di prigione è stato in prigione per per quattro anni non ha visto il suo bambino e entrato in prigione quando suo figlio aveva due anni la rivisto due mesi fa quando finalmente riuscito a ad uscire suo figlio ne ha sei
E e e mi raccontava che pochi giorni prima era riuscita ad ottenere il passaporto
Io ho chiesto insomma se voleva se voleva lasciare il Paese
In realtà mi ha detto che non lo sapeva e mi ha detto però adesso no per adesso non voglio voglio cercare di fare aveva appena passate le elezioni locali in Turchia clinica affaccerà anche diciamo un senso di ottimismo
E che forse appunto un'altra strada era possibile a cambierà contava che aveva i piani per aprire una scuola di politica ma per tutti i partiti a intercettare di di di comunicare in quelli che sono comiche dei valori beh CDC di buona cittadinanza che poi riguardano riguardano tutti appunto a prescindere da quelli che sono come dire i colori i colori politici
E e mi disse io ho chiesto qual è stata la la come dire qualcosa Titti porti diciamo in questi anni drammatici chi è vissuto e e mi ha colpito molto la sua risposta perché perché mi ha detto che appunto in realtà riuscito gli non siamo abituati a pensare come dire ci sono i buoni ci sono i cattivi e in qualche modo tutto questo e molta compartimento stagno no
E mi sembra che in realtà ha visto del bene nel dove non se l'aspettava ma dove magari dei suoi carcerieri magari in ogni persona è riuscito a cogliere qualcosa e voleva in qualche modo lavorare su questo allora forse accanto in realtà andrà via dalla Turchia questo non lo posso sapere e e sicuramente laddove dovesse scegliere di farlo e giusto che ci sia con gli anziana credo che sia fondamentale altrettanto come dire l'altra faccia della medaglia dall'accoglienza
E fare molto di più per chi decide di rimanere per far sì che poi le cause che costringono altri a fuggire vengono affrontate grazie
Grazie grazie Natali Tocci direttrice dell'Istituto affari internazionali
Perché ci ha dato elementi per di analisi
Nostre che non privi di di emozione e di e di umanità
Io
Solo una parola per concludere ma mi sembra che appunto l'accoglienza funziona ci sono tante storie positive di accoglienza di arricchimento non solo umano ma anche arricchimento dei
Del del del del paese dell'economia il problema appunto e fare in modo che che si cambi l'approccio e in maniera pragmatica l'Italia un Paese afflitto dall'ATER denatalità l'abbiamo già detto e ripetuto
E non si può sperare di cambiare la situazione anche con politiche familiari che ancora non sono affrontate serviranno ma ci vorrà del tempo allora
Sfruttare nel senso migliore del termine le occasioni che abbiamo adesso
Perché
Perché altri perché è possibile perché altri Paesi lo fanno
Racconto solo una brevissima cosa nei giorni scorsi sono stato a Fiumicino perché c'era l'arrivo di un coyote corridoio umanitario organizzato dalla dalla CEI e da con dalla Comunità di Sant'Egidio
E che ha portato in Italia e in sicurezza come dovrebbe essere per tutti i rifugiati non andare scalzi nei boschi
Dei Balcani o attraversare su un gommone sgonfio il Mediterraneo novantasette
Soprattutto eritrei e somali che salvati nei campi profughi dell'Etiopia che sono
Postino stupidaggini ospita differibili e accolti fra l'altro
Venivano diversamente da altri corridoi umanitari in cui c'è una mobilitazione di
Parrocchie associazioni movimenti etc stavolta non l'accoglienza era tutta a carico della diaspora eritrea praticamente cioè i familiari e parenti insomma in questo caso l'Italia era quello che per tanti che passano per Trieste il nord Europa insomma
E ha parlato con con un eritreo che od ho dovuto guardarlo bene in faccia per capire perché ritenevo perché aveva fatto le scuole Liceo Italiano ad Asmara a abbia studiato in Italia quindi ad o più accento io di
Di di lui
E mi raccontava appunto che era venuto la raccogliere il l'ultimo dei riti di loro cinque fratelli e sorelle uno di loro si è fatto diciassette anni di servizio militare perché questa è l'Eritrea
E quando ha provato a disertare per scappare se fatto due anni di carcere duro
E quando parliamo di differite nella psiche ecco sicuramente questa è una persona che Porta pesantissime conseguenze di questo e e e quindi sicuramente la storia di questo di questo dei tre è una storia positiva di una persona che perfettamente inserite in Italia che però mi ha detto
Sì oggi sono a Fiumicino domani riprenderà e torna a casa dico perché dove abiti in Germania
Perché pur essendo non dico più italiano di me ma poco ci manca poi le occasioni e le e che ci sono in Italia non ci sono per esempio in Germania è un Paese che ha due volte e mezzo di richieste di asilo parliamo solo di asilo non di immigrazione due volte e mezzo le richieste di asilo Iridini in Italia nel due mila ventitré trecentotrenta mila persone però mi diceva questo questo signore eritreo
I tennisti sono un popolo pragmatico
Un po'duro un po'rigido hanno un sacco di regole però ti fanno studiare la lingua coi se non passi gli esami ai dei guai
E e però funzione e e la Germania non l'ho fatto perché perché tanto più buona di Novi lo fa perché perché è utile quindi fosse anche solo per questo l'approccio dovrà cambiare prima o poi e che la il ventitreesimo rapporto del de del Centro Astalli è un'altra la tessera in cui in questa costruzione per cambiare un po'l'approccio nostro dei nostri politici amministratori a un fenomeno che si è gestita sicuramente come abbiamo visto dalle storie delle testimonianze
Di chi sta da una parte o dall'altra
Di questa di questo fenomeno è sicuramente un un fenomeno positivo vi ringrazio della pazienza per me è stata una mattinata molto interessante grazie ancora al Centro Astalli