Le grandi potenzialità del Piano Mattei

Abbiamo parlato molto di piano Mattei le prime pagine dei giornali hanno fatto titoloni su questa importantissima iniziativa del governo ma vorremmo entrare nel vivo di questo strumento che può portare dei grandi vantaggi
Futuro dal nostro Paese
Gli ultimi gli ultimi momenti dell'organizzazione
Ci arriveremo per step abbiamo chiesto di partecipare a questo convegno delle personalità politiche che l'hanno saputo guidare e chi attualmente hanno dei ruoli importantissimi
E poi faremo dei commenti faremo dei un confronto di idee cercheremo di entrare nel vivo di questa vicenda
Vorrei iniziare ringraziando il senatore Bartolomeo Amidei eletto nel in Veneto
Commissioni industria ma soprattutto presidente della commissione per l'export del made in Italy che è un cuore anche questo dei vari aspetti del piano Matteo noi pensiamo al made in Italy sempre soltanto come la modalità food eccetera ma i presento l'Italia è uno dei primi Paesi al mondo come produzione di macchine utensili che servono per fare le fabbriche perché se non abbiamo il torneo se non abbiamo la fresa non potremo mai costruire lo stabilimento e per cui qui il senatore ci potrà dare un contributo alla mia sinistra come fanciulla devo dare la precedenza il vicepresidente della Regione Lazio l'onorevole Angelilli
Che oltre a essere vicepresidente anche assessore alle attività produttive e per cui citerà un focus su che cosa su tutte quelle grandi aziende del Lazio che saranno coinvolti nel andare a mettere gli stivali nel fango si dice in guerra no perché oltre l'aspetto politico poi bisognerà andare dall'altra parte del Mediterraneo e affrontare
Il sottosegretario Claudio Barbaro che e sottosegretario alle Politiche per l'ambiente per l'Energia per cui chiaramente la persona che ha visto nascere la struttura e il suo ministero e sta guidando
Fa parte della cabina di regia di questo strumento e ci darà anche lui una sua un suo
Supporto
Ho lasciato per ultima mi vergogno ad averlo lasciato per ultimo il senatore Malan che chiaramente il capogruppo di Fratelli d'Italia il Senato qui chiaramente anche lui padrone di casa in questa splendida location e che alla al polso politico di quello che sta accadendo su questa vicenda e per cui anch'esso ci potrà dare una suo focus io
Facciamo inserirsi il il sottosegretario
Perfetto benissimo
Sì polmoni voi virtù calcolata questo riflette allora c'hai ragione allora il diamo la parola al senatore miserie che chiaramente Tricase che voleva dare un primo focus buongiorno a tutti sì
Grazie per aver per essere presenti così numerose questo appuntamento importante come si parla di piano di piano Manta già il professor Bernard fatto una
Un excursus sulle persone che interverranno in questo convegno e debbo dire che so folla quelle che è stata anche la presentazione delle cabinati ci sia da parte del nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi
Si parte per dare a fino a questa importante
Progetto che potremmo definirlo cos'è una sorta di scommessa una sorta di illusione
è un dato di fatto io dico semplicemente un qualche cosa che andava andava fatto
Al punto tale che ci si chiede perché mai non si è pensato prima
Ha un piano Mattei perché non si è pensato prima a coinvolgere il sì tanti Paesi di un continente vicino come l'Africa
Siamo partiti ventinove gennaio è stato il primo appuntamento con venticinque leader di Stati africani sul cinquantaquattro
Dell'unione degli Stati africani Stato un momento significativo nell'aula del Senato per iniziare un percorso insieme ribadisco insieme questo è il vero
Come dire grande obiettivo che al piano Mattei un percorso di condivisione con questi Stati che poi le fine sono vicini di casa e molti di questi si affacciano sul Mediterraneo un percorso che ci vede coinvolti sotto tanti aspetti che poi andremo in vario modo anche ad enucleare gli aspetti legati ad una che non vorrei subito fugare il campo che è poi l'obiettivo che il Presidente del Consiglio si è posto in questo piano Mattei non più la chitarrista come un paese un continente da sfruttare
Ma un patto puntare un parte dove cooperare come collaborare dover portare condividere tanti aspetti per far sì che non siano più visti come genti destinate per forza ad emigrare in cerca di chissà quali fortune per poi sapere molti di questi finirà alla loro storia
Annegati in questi percorsi della speranza
Ebbene è una grande scommessa va fatta ci si deve credere sono stati già pianificati cinque virgola cinque miliardi per questo progetto e non sono pochi con degli step importanti che da cabina di regia si è posti tra cui quello che una volta all'anno poi si faccia il punto della situazione
E da qui a fine legislatura io sono convinto che lasceremo un segno tangibile ma anche per gli anni a venire e questa di questo grande obiettivo che si pone il piano parte quindi cooperazione formazione collaborazione sanità agricoltura salute ambiente
Energie rinnovabili digitale
Tanti aspetti istruzione
Non dimentichiamo che siamo comunque di fronte a Parisi cui ieri molte persone muoiono di fame
Muoiono ventisette
Tutti i diritti umani non esistono
Un qualche cosa quindi che non possiamo far finta
Che riguardi qualcun'altro o qualcun'altro che viene dopo di noi
Ed è questo il nostro appuntamento di oggi iniziare questo percorso insieme convinti che sia la strada giusta da percorrere e dove anche metteremo a disposizione delle risorse per raggiungere questo grandi Obiettivo che ha l'obiettivo di tutti non è solo del governo ma non il grazie
Grazie senatore
Sottosegretario
Sì grazie Fabio grazie francamente Bartolomeo
Non solo per organizzato questo convento ma anche per le cose che hai detto perché che cercherò di andare a enucleare anche da un punto di vista
Diverso rispetto a quello che la storia di tutti quanti noi conosce per grandi linee quello che a me preme però sottolineare
Approfitto di questo convegno per cercare di andare a porre le basi
Per far comprendere quali sono state le dinamiche culturali
Oltre che politica e hanno portato alla nascita di un nuovo piano Mattei da questo punto di vista mi viene facile
Da subito andare a indicare
Il cambio di paradigma che questo governo ha inteso adottare già all'interno della denominazione
Del ministero che io oggi qui rappresento
Mi riferisco non solo al fatto che l'ambiente è tornato a essere tale non più transizione ecologica termine tecnicamente comprensibile ma forse poco declinabile sotto il profilo della conoscenza della materia ci siamo posti come obiettivo la lotta all'inquinamento di qualsiasi tipo esso sia e la tutela dell'ambiente ma la parte che ci interessa di più oggi e che fa riferimento a quel cambio di paradigma al quale stava accennando era seconda la sicurezza energetica
Già all'interno della dominazione ministero nell'ambiente appunto dalla sicurezza energetica che il cambio di paradigma che va esattamente nella direzione della quale oggi andremo a parlare che appunto il nuovo piano Mattei
Perché la sicurezza energetica è stata apposta al centro delle dinamiche che riguardano la vita del ministero dell'ambiente ma soprattutto delle dinamiche che riguardano la crescita del nostro Paese nell'andare a recuperare anche un posizionamento a livello di politica estera e a livello di politica estera
Non c'è cosa di più importante di quello che o che riguarda l'indipendenza energetica del nostro Paese il piano Mattei inizia esattamente da lì da quel cambio di ogni azione che questo governo adottato
Dal primo momento del suo insediamento
Nell'andare a cercare di declinare
In maniera va più sintetica possibile anche per permettere la mia amica Roberta Angelilli di poter poi correre all'altro impegno che ha successivamente a questo ciascuno di noi purtroppo
Impiegato su più fronti dall'altro siamo anche iniziando la campagna elettorale io però volevo fare un passettino indietro state tranquilli che non vado troppo indietro sicuramente mi riferisco al dopoguerra
Mi riferisco al momento in cui è nato il primo vero e proprio piano Mattei mi riferisco all'operato di questo grande manager
Che ha rivoluzionato il concetto dell'energia e ha cresciuto il peso specifico dell'Italia al momento voi particolari momento delicato qual è la cura del dopoguerra bene già la prima intuizione
Di Matteo fu quella di salvare l'Agip l'era stato nominato come commissario liquidatore dell'Agip
La sua grande intuizione
Che poi è sfociata nella creazione dell'ENI passava attraverso il salvataggio di quella importante struttura che si era nel frattempo
Distinta per alcuni versi forse per altri andava liquidata ma non secondo il suo concetto a Coppi
Permettetemi anche una piccola digressione da questo punto di vista che io faccio con piacere perché non fu l'unico manager in Italia in un momento particolare quello del dopoguerra
Dove le indicazioni del governo che si era appena insediato erano molto perentoria andare a cercare di recidere il legame con alcuni enti che in qualche modo erano stati caratterizzati del periodo del ventennio fascista l'Agip era fra questi vi permetto di citare molti di voi soprattutto quelli che mi conoscono
Sanno della via provenienza dal mondo dello sport è un altro grande manager da questo punto di vista fu l'avvocato Giulio Onesti
Che andando a porre le basi per la costruzione di un con il nuovo fece del Coni il
Lo strumento di penetrazione dello sport nel nostro Paese fino a far diventare l'Italia una delle principali potenze in campo sportivo mi faceva piacere sottolineare questo aspetto perché grazie anche all'intuizione di manager
Competenti ma soprattutto con una una personalità che permetteva loro di poter in qualche modo disattendere le indicazioni del governo
Creare un le basi e tuttora questo lo vediamo attraverso un organo Mattei per andare a creare una a un posizionamento diverso del nostro Paese peraltro in un momento storicamente molto complicato appunto quello del dopoguerra
Mi riferisco quindi all'intuizione della a del manager Mattei di andare a rompere il famoso predominio delle sette sorelle
La possibilità di individuare un modo diverso rispetto a quello che le sette sorelle avevano posto nel frattempo nel corso degli anni soprattutto nei confronti del continente africano un modo obiettivamente un po'sbilanciato rispetto o a quelle che poi sono state le tematiche introdotte da Mattei e che facevano dell'Africa
Come ha detto peraltro il senatore mi dei per quello che riguarda il nuovo piano ma tema già allora considerando l'Africa come un continente che doveva essere rispettato e trattato da pari a pari questa fu va sua grande intuizione una intuizione che permise all'Italia di poter intrattenere rapporti completamente DiVersi basati su rapporti
Paritari completamente diversi appunto rispetto a quello che era l'indirizzo tracciato
Da le famose sette sorelle da tutti i paesi che rappresentavano un indirizzo l'abbiamo detto più volte non predatorio non paternalistico non caritatevole
Pensa grande intuizione permise poi di far diventare Leni quello che poi nel frattempo è diventata che tuttora oggi rappresenta in dinamiche di mercato completamente diverso ma comunque ne parliamo
Di un colosso che è presente in tutto il mondo non solo in Africa ma che è diventata una situazione è diventato un un organismo estremamente importante in ogni situazione
Continentale
Intercontinentale mi permetto anche di aggiungere altra riflessione che riguarda invece qua torniamo a al momento di Anna che fa il paio con quella del paradigma quale facevo riferimento l'intenzione del governo di andare a creare le basi per la nuova politica energetica si vedono già prima ancora che si iniziasse a ragionare su un nuovo piano Mattei
Nel momento in cui abbiamo dovuto Curci il problema della fornitura del gas da parte della Russia abbiamo iniziato un po'percorso di politica completamente
Direi
Persa rispetto a quella dei governi che ci hanno preceduto che arriva il conflitto fosse bene ha già l'aria risposta è arrivata
Rispetto alla fornitura di gas che era del quaranta per cento che ad oggi è sott'ordine del venti per cento se non vado errato diciannove per cento parliamo
Difatti estremamente importanti che ci hanno permesso anche di rimodulare le tariffe e ci hanno permesso di dare una boccata d'ossigeno al nostro Paese per quello che riguarda la fornitura di gas vado a concludere
Arriviamo ai giorni da in ogni era sui giorni
Il senatore mi lei ha fatto riferimento a quelle che sono le problematiche
O meglio a quelle che sono le dinamiche cult caratterizzeranno il nostro il nuovo piano Mattei è un percorso che passa a attraverso diverse direzioni
Passa attraverso una collaborazione che riguarderà aspetti che vanno oltre l'aspetto energetico la Sanvitale lacuali generi cultura Energia ristrutturare detto Due lo ripeto anch'io
Da questo punto di vista è centrale il ruolo del ministro all'Ambiente qui veramente vado a concludere perché poi il mio proposito lo sottopongo anche la vostra attenzione sarà quello di andare a recuperare nel concreto quali saranno i passaggi attraverso i quali andremo a declinare la messa a terra di quelli che sono i propositi
Che riguardano il compito di una governanti e il ministro all'Ambiente
Lo ripeto con decisione è uno dei protagonisti principali di questa vicenda perché su quattro miliardi e mezzo ben tre provengono dal fondo per i prima quindi ai limoni impegno fortissimo da parte del ministero dell'Ambiente però e qui veramente poi lascio la parola nemici che mi seguiranno con un obiettivo ben preciso
Noi abbiamo la necessità di capire non solo come andare a mettere a terra appunto questi investimenti ma dovremmo farlo sotto un profilo che sarà centrale per quello che riguarda le nostre intenzioni ossia la capacità di incidere nell'ambito energetico ma comunque nell'ambito neanche negli altri ambiti sotto profilo della sostenibilità
Ecco questo l'elemento più importante che caratterizzerà la vita del nostro ministero su un aspetto altrettanto importante ossia quello della formazione non andremo a formare i nuovi manager dalla sostenibilità attraverso questo ragionamento vagliato pensiamo che il canto di mettere in piedi attraverso il nuovo Piano Mattei
E che siamo convinti che rimetterà all'Italia non solo al centro del Mediterraneo ma al centro della politica europea e perché no mondiale grazie
Nel nel passare la parola al vicepresidente Angelilli ma mi permetto una chiosa un un link
L'Italia è un Paese manifatturiero in Europa abbiamo due grandi nazioni manifatturiere noi e la Germania come la Germania è stato tolto il gas russo sappiamo che in questo momento alla Germania entrata in recessione
Noi non abbiamo bisogno soltanto dell'energia che provenga dall'Africa noi abbiamo bisogno di una serie di materie prime che ci necessitano per le nostre aziende per i grandi gruppi ma anche per la PMI perché abbiamo bisogno delle materie prime
Come diceva giustamente il Sottosegretario deve nascere una partnership non più rapporto predatorio abbiamo assistito ma il presidente Angelilli tra poche intera proprio nel merito di questo a una serie di colonialismo predatorio oggi noi possiamo avviare un dialogo completamente diverso diventare primo interlocutore e per cui aprire per l'Europa ribaltando il concetto le energie arrivava dal nord adesso l'energia può arrivare dal Sud
Sottosegretario noi in abbiamo rinunciato al gas russo perché esiste un oleodotto che dall'Algeria
Attraverso la Tunisia passando nel Mediterraneo e arrivando in Sicilia a Mazara del Vallo ci sta dando il gas di cui oggi abbiamo necessità e questo l'ha fatto Matei circa sessanta anni adesso
Onorevole lei cosa ci vuole aggiunge
Va bene no mi alzo semplicemente perché ho la voce bassa e quindi per me è più comodo essere impiegati quindi innanzitutto vi ringrazio ringrazio ovviamente il senatore Amidei per aver voluto organizzare questo incontro soprattutto perché ci ospita in qualità di senatore
E Fabio Verna il professor Bernard e l'associazione Italia Africa e ovviamente sono felice di condividere questo momento di riflessione con il senatore Malan e con il sottosegretario Barbaro
è un momento di riflessione utile direi doverosa
Cominciando con sottolineare un fatto che dal mio punto di vista è un fatto veramente rilevante direi rivoluzionario e ciò è la decisione di Giorgia Meloni presidente del consiglio di mettere l'Italia al centro di un nuovo grande ambizioso Progetto
E più sono stata vent'anni parlamentare europeo e questo tema il tema dell'Africa il tema delle politica euromediterranea mi tutto il problema della dell'immigrazione il problema delle grandi risorse dell'africana che sono stati oggetto di atteggiamenti predatori passati ma anche ovviamente supera attuali
è un tema trito e ritrito cioè ne parlavamo a lungo
Ma senza mai una vera svolta in termini concreti operativi quindi l'Unione europea anche dal punto di vista dell'Unione europea che è un soggetto istituzionale potente e anche potente economicamente
L'unica politica verso l'attività era una dotazione finanziaria annuale anche molto rilevante
Molto rilevante credo intorno ai settanta
Miliardi
E che ok adesso non non ricordo bene ma poi vado a rivedere intorno ai settanta miliardi nell'annotazione politica e economica finanziaria rilevante ma fragile cioè indirizzata solo alle politiche di cooperazione allo sviluppo quindi quello che Giorgia Meloni m'ha detto in tutte le occasioni Igli la nostra iniziativa non è una iniziativa paternalistica di solidarietà di cooperazione in generale o addirittura tantomeno predatoria il nostro è un piano un vero ambizioso piano di sviluppo quindi è mettere l'Italia al centro di questa iniziativa è stata da un punto di vista politico strategico geopolitico una mossa ambire a mente non solo importante ma direi
Necessaria urgente terzino tardiva
Negli ultimi vent'anni quasi nulli luglio è l'ultimo grande come dire evento che ricordo lo ricordavo prima col professor Berna è del due mila sette quando Sarkozy rilanciò
L'unione del Mediterraneo
Due mila sette sono passati diciassette anni
Nel frattempo è successo di tutto non faccio conferire riassunto delle puntate precedenti perché in questi diciassette anni avremmo avuto ho molto bisogno di una partnership strategica
Economica geopolitica con l'Africa ma in diciassette anni a parte quell'annuncio di Sarkozy datato due mila sette tra l'altro credo prima di un'elezione quindi a scopo fondante intervenute elettorale
Ma non è accaduto più nulla cioè sono accadute tante cose ma cose che hanno segnato a volte persino un passo indietro certamente non un passo in avanti
Era quindi e anche il il documento non non hanno non abbiamo deciso come come governo italiano richiamarlo non so grande piano per lo sviluppo la cooperazione no piano Mattei
Perché è importante certo perché Mattei è stato un grande italiano un grande ingegnare un grande imprenditore visionario
Insomma Cuccuru
Quello che noi potremmo definire un grande patriota ma un grande nome della storia italiana ma perché è stato un uomo concreto nuovo della concretezza cioè ha avuto una visione e da quella visione da quelle idee sono nati i fatti concreti
Che per quei tempi erano fatti straordinariamente rilevanti che hanno lasciato il segno
Sia dal punto di vista dell'Italia sia dal punto di vista dell'Africa quindi chiamare questo Progetto piano Marte ai anche nella scelta e Sato un qualcosa di forte ed è importante anche come sia costituito questo tavolo che qua non è un tavolo l'ennesimo convegno ma una cabina di regia con una tabella di marcia idem molto importante che all'interno di questo tavolo insieme ovviamente
Diciamo tutti gli attori protagonisti
Ci siano anche le imprese a partecipazione pubblica italiana imprese importanti le ENI Leonardo eccetera e ci siano anche le regioni italiane io parlo dal punto di vista della Regione Lazio la Regione Lazio non è soltanto una delle venti regioni mai la seconda economia italiana
E spesso si parla di Roma capitale del Mediterraneo perché siamo a metà
E quindi la vocazione sarebbe una vocazione naturale anche proprio del ruolo dell'Italia e del ruolo della capitale quindi è interessante ma non è soltanto interessante è molto pratico ha un approccio pragmatico
Vedere intorno a quel tavolo protagoniste anche le regioni perché perché noi poi dobbiamo declinare degli obiettivi concreti prima il professor Berna parlava di manifattura
E sappiamo che in in in Africa ci sono credo il sessanta per cento e degni di come dire delle dei materiali preziosi di tutto il pianeta
Ci sono risorse materie prime incredibili non qui spesso ci consideriamo leader perché lo siamo nella tecnologia
Loro hanno però le materie prime
Perché non avviare quello che appunto adesso è diventata realtà cioè un piano concreto all'insegna di progetti molto specifici e tra i progetti specifici certamente l'indipendenza energetica è forse il progetto dei Progetti ci avviamo alle elezioni europee
Di queste cose io spero si dovrà parlare durante la campagna elettorale cioè noi dobbiamo pensare ad un Europa che veramente faccia la differenza e forse
Questa volta all'Europa può fare la differenza per quale motivo perché è accaduto
è accaduto o un fatto
Nel due mila venti che ha cambiato come diceva Claudio Barbara prima ma il paradigma
Qual è il fatto il fatto è stato il comitato il copri da è stato ovviamente un come dire uno sciocca sanitario ma è stato anche uno shock economico
Dopo quello sciocca però è cambiato qualcosa da un punto di vista delle istituzioni europee cos'è cambiato è cambiato che io lo ricordo bene il venti
Di febbraio venti o venticinque febbraio del due mila venti quando cominciavano i primi casi covi del l'Europa lancia un grande piano
Per ora affrontare l'emergenza sanitaria ed economica piano mi con risorse previste duecento milioni di auguro
Forse abbiamo riso quando abbiamo come dire ha colto questa grande notizia perché duecento milioni di euro per l'Italia erano circa cinque cinque milioni di euro
Cos'è accaduto poi è accaduto quello che è accaduto cioè lo guida un la crisi sanitaria vere la crisi economica e sociale vera e l'Europa a quel punto di fronte diciamo agli interrogativi posti da tutti gli stati membri ma soprattutto dei popoli europei
è si è trovato ad un bivio cioè o esistono e dà una dimostrazione di quello che posso fare oppure forse è meglio come dire chiudere i battenti no
E lì l'Europa ha dato la dimostrazione quando dico Europa ovviamente parlo dell'Europa come istituzione ma come anche sommatoria di ventisette Stati membri ha dato la dimostrazione
Che davvero volere è potere
E chi poteva esercitare una forza istituzionale e politica propositive economica
Che avrebbe fatto la differenza quindi siamo passati dal venticinque
Di febbraio con un piano di duecento milioni di euro a credo il venticinque venti aprile con un piano da settecentocinquanta miliardi di euro quindi qualcosa
Era cambiato
E per anni e anni
Abbiamo dibattuto sulla possibilità no di fare grandi piani strategici finanziari anche a debito per finanziare le infrastrutture il lavoro lo sviluppo ma la risposta era sempre no non è possibile non si può fare invece abbiamo dimostrato che si può fare e lo abbiamo dimostrato Novi cioè noi
Cittadini europei noi impressi europei noi professionisti europei cioè popoli europei che hanno come dire bussato e c'è stata finalmente una risposta allora perché dico questo
Perché l'Italia deve essere protagonista anche nella prossima legislazione europea
Di una serie di iniziative importanti cioè noi dobbiamo andare oltre il Pnr R. che è stato un piano d'emergenza però un piano che ha funzionato che ha avuto un Sam
Suo cioè un piano che abbiamo dimostrato che si può fare e adesso dobbiamo pensare a dei delle grandi strategie europee Verra
Sicuramente l'industria la salute ma anche per l'Energia perché dopo il copie d'la guerra in Ucraina ci ha dimostrato che non essere indipendenti da un punto di vista energia e tipo equivale ad essere dei sudditi
E e non solo come sistema economico ma anche come singoli cittadini vi ricorderete quando arrivavano le bollette anche voglio sentire le bollette non delle grandi imprese energivore anche delle nostre bollette che sentano amo a credere che che quello che c'era scritto è era giusto perché erano costi quintuplicati
Ecco allora
Torniamo al piano Mattei l'Italia deve essere protagonista e questo è stata giusta anche la scelta di Giorgia Meloni di chiamare al tavolo l'Unione europea perché noi non possiamo andare
Soli noi dobbiamo essere protagonisti in Europa essere il leader in Europa con un progetto però che deve essere un progetto comune
Non possiamo essere soli dobbiamo essere insieme ma con una un approccio come dire visionario con un approccio ambizioso
E tornando e chiudo alle regioni le regioni hanno un ruolo fondamentale appunto la Regione Lazio seconda economia europea e scusate seconda economia italiana e ma come dire a tu per tu con alcuni Stati dell'Unione Europea per forza finanziaria e imprenditoriale nel Lazio ci sono
Cinquecento mila impresse
Ci sono due mila start-up innovative quindi abbiamo una potenza economica importante una potenza finanziaria una potenza imprenditoriale abbiamo e tante università centri di ricerca allora mettere a fattor comune queste potenzialità e collegarle
Ad un piano nazionale che deve essere un piano europeo e che nella fattispecie deve essere un piano che guarda all'Africa non come una fonte di problemi perché in realtà quando si pensa all'Africa si pranza un Paese del terzo mondo che foriero soltanto di problemi oppure di opportunità come dire diciamo no costruttive ecco con comunque a danno di quei territori a danno di quelle persone mentre noi dobbiamo pensare ad un'Africa parte narra soprattutto su tre fronti che ci stanno particolarmente a cuore sicuramente super importante innovativo vero autentico di impatto il fronte dell'energia noi dobbiamo ragionare per un picnic grande piano di indipendenza energetica l'Italia forse
Lo può fare meglio degli altri lo ha fatto meglio degli altri quindi ha avuto la forza Giorgia Meloni di aprire un fronte di dibattito
è considerato un po'scomodo un po'difficile no un po'complicato invece ha trasformato come dire un qualcosa di negativo in una grande opportunità ai anche la grande partecipazione
Per gli Stati africani ha dato l'idea che c'è speranza che c'è voglia di fare che c'è
Curato John no e quindi un come dire un un nuovo ciclo un nuovo inizio e anche questo è importante perché i grandi cambiamenti
No fatti dagli uomini perché Schindler's con come dire dal cielo vengono fatte dalle persone e quando c'è un nuovo inizio e una concretezza in un nuovo inizio c'è da sperare quindi sicuramente il punto principale
Un piano in genetico ma anche un grande piano e il della manifattura dell'industria noi possiamo dare tanto all'Africa
E l'Africa può dare tanto annui e ci guadagniamo tutti e due
E ed è un progetto di sviluppo che interessa loro ma interessa anche noi perché è un'opportunità di amplificare anche tante energie che noi abbiamo e che devono essere energie al servizio del mondo
E poi appunto il terzo punto che allo stesso modo importante un piano orientato anche verso la ricerca
E che ci può aiutare noi possiamo aiutare loro si parlava col professor Berna parlo per esempio da Regione Lazio il farmaceutico pensiamo leader e abbiamo una produzione importante con un export importante e in quel continente ci sono sacche e di povertà ma anche come dire di deprivazione sanitaria che sono importanti allora troviamo Glinka cioè noi siamo in grado di cambiare la vita anche di quelle persone e loro sono in grado e di darci come dire un'accelerazione
Sui temi che ci stanno a cuore che sono i di remi dello sviluppo dell'impresa e soprattutto dell'Energia che sono per noi italiani è importanti
Ragionando da seconda potenza manifatturiera europea da uno dei nove e paesi diciamo più industrializzati al mondo ecco questo è un approccio veramente di cambiamento quindi io direi grazie per questo come dire questo momento di riflessione condivisa ma anche lui dal punto di vista diciamo delle istituzioni dal punto di vista di chi svolge un impegno politico sociale e di ricerca dobbiamo essere in sintonia perché questo progetto deve decollare e può decollare se diventa un progetto condiviso sentito come Comune con una missione nazionale
E io credo che ci siano tutte le possibilità quindi allinearci tutti
E per dare forza a questo progetto
Grazie Roberta Angelilli prima di dare la parola al senatore Malan consentitemi una chiosa
E l'onorevole Angelilli ha toccato un aspetto importantissimo perché è entrata così con un tocco leggero garbato in quella che è la geopolitica
L'Africa è sicuramente un continente ricco di risorse i cittadini e l'Africa potrebbero essere cittadini benestanti
Lei dice in vent'anni che sono stata da Strasburgo
Si è parlato tanto e non sia entrato nel merito
In Africa Giolitti giocano dopo il due players che non è non vediamo perché in Africa presente la Russia ed è presente la Cina non lo sono presenti in maniera istituzionale lo sono in presenti in maniera estremamente forte
La Russia come lo sanno fare loro militarizzando OLAF noi abbiamo scoperto che esisteva la Wagner con la guerra russo ucraina la Wagner e presente era ed è presente in una serie gli Stati del centro Africa come elemento di presidio delle miniere e delle risorse del Paese in modo che la Russia posso avere un accesso diretto e protetto dalle sue milizie
La Cina un approccio diverso la Cina sta comprando compra spazi terreno infiniti per qui chiaramente comprando questi spazi del Rino a un'altra sua presenza estremamente forte
Per cui la geopolitica in cui l'Italia si poco
Vorrei dire vorrei sperare che il Governo Meloni possa diventare il team leader dell'Europa
Noi siamo il ponte che dall'Europa o no al verso il Mediterraneo verso l'Africa e allora potremmo diventare noi a questo punto non più la seconda potenza manifatturiera ma scavalcare i tedeschi e diventare la prima potenza manifatturiera avendo quelle materie prime che siamo capaci di lavorare ma che purtroppo mancano al sottosuolo nostro Paese
Senatore io vorrei sentire lei Pizzi di noi siamo suoi ospiti
Allora buongiorno a tutti ringrazio il senatore Amidei per la avuto l'iniziativa di questo importante incontro però la presidente Lilli infatti in piedi parli EDF io però
Gli altri tre
Ecco
Allora buongiorno quel giorno a tutti ringrazio il senatore Amidei per avere avuto all'iniziativa
Di questo evento molto importante il sottosegretario Claudio Barbaro nel suo vice presidente Roberta Angelilli è professore a Berna
è un Clementi importantissime mi eritrei prendo una un passaggio dell'intervento del senatore Amidei e cioè come mai non è stato fatto prima infatti ha avuto in altra occasione di dire
Vogliamo dire un difetto del piano Mattei il difetto è che dopo essere stato essere fatto trent'anni fa
Qua in quaranta meglio venti già meglio però bisogna farlo oggi anziché già da
Parecchi mesi Capatti probabilmente dicono al fatto mi scuserà Tosi che con il corride ci siamo resi conto ma una necessità impellente
Per seguire Giorgia Meloni ha fatto questo localone l'Africa importantissimo io credo che non c'è stato vice del copy per dare a Giorgia Meloni una visione internazionale
è una una prospettiva internazionale la come ha come ha detto adesso però è solo Terna altri pur essendo molto più lontane dall'Africa di noi la Russia e la Cina ci hanno agli i loro piani ce l'hanno tutti
Che sono andati in in parte sia pure in modi molto diversi nella scia dell'approccio predatorio
E cioè una sorta di colonialismo stile ventunesimo secolo
Cui si affacciano cui si affiancano anche interventi occidentali ma sempre Astiz strettissimo carattere privato allo scopo di prendere a buon mercato delle risorse
Da questo immenso continente ricchissimo di risorse naturali
A una percentuale si parla sempre dei minerali di questi minerali particolarmente preziosi per le batterie elettriche per i computer e così via
Ma c'è anche una percentuale altissima delle terre coltivabili non delle terre coltivate ma delle terre coltivabili te il mondo
In Africa
C'è una popolazione di un miliardo e quattrocento milioni che ha una crescita a tassi paurosi soltanto la Nigeria che il più popoloso Stato africano ma non è che il le ma ovviamente che la è soltanto un sesto dell'intero continente anche meno di un sesto dell'intero continente soltanto in Nigeria ogni anno nascono dieci dodici volte il numero di bambini che nascono in Italia e l'Italia purtroppo è in quella più o meno la la la natalità dell'Italia non è i terza da quella del resto dell'Europa e dunque abbiamo una situazione che per cui la l'Africa dovrebbe essere la prima preoccupazione in politica estera
L'ultimo documento del vertice di vertice internazionale in atto prima della guerra russo ucraina già aveva metteva la Russia erano c'erano decine e decine menzioni dimensioni della Russia
Ce n'erano sei o sette della Cina due del Mediterraneo
E in modo del tutto burocratico è perché c'è una cosa che si chiama dialogo mediterraneo e c'è un altro tavolo che dimensione al Mediterraneo ma praticamente si diceva che esisteva l'Africa non esiste eppure l'Africa e a pochi chilometri dalla NATO dal fronte fronte sud della NATO
In questi due anni di cioè quella terribile guerra russo ucraina siamo tutti diventati o pensiamo di essere diventati esperti di tutti lecita cittadine villaggi che stanno sul fiume Dnipro e Kharkiv e sapori dice eccetera dove succedono dei massacri terribili
Va ci segue dimenticati di Paesi interi ciascuno dei quali è molto più grande dell'Italia in alcuni casi che sono caduti sotto controllo russo o russo cinese occluso dal punto di vista militare dal punto di vista delle forniture
Di armamenti e cinese dal punto di vista degli investimenti che sono investimenti non a beneficio molto spesso dell'Africa ma a beneficio della Cina
Cioè fanno un'autostrada una ferrovia o rendono agibile lo sfruttamento di un giacimento di qualche di qualche minerale
In cambio in cambio c'erano loro non c'è neanche un cambio e se c'è una investimento sulle infrastruttura di quel Paese
Se quel Paese non ce la fa pagare benissimo si prendono SIT si tengono infrastruttura o mettono tengono sotto controllo questo Paese allora
Come ho detto questa iniziativa veduto essere fatta molto prima la ma e grandissimo proprio questo grandissimo merito di averlo lanciato due mesi fa proprio qui al Senato ovviamente dall'altra parte nella nella grande aula
Del Senato si è svolta al vertice Italia Africa con la partecipazione di decine e decine di capi di governo e capi dello Stato di tutta l'Africa che hanno risposto all'appello di Giorgia Meloni che hanno mostrato un reale interesse per aderire una un'interlocuzione con l'Italia comune Europa con l'Occidente infatti erano presenti anche i massimi vertici europei Presidente del Consiglio europeo il presidente alla Commissione europea presidente del Parlamento europeo
E qualcuno dice di questo piano di questo piano ma come non vediamo i dettagli
Allora piena ma tendone uno dei piani quinquennali dell'Unione Sovietica nome si stabiliva per ogni cittadina per ogni stabilimento quanti trattori quanto acciaio quante
Manufatti dovevano venirne fuori mai una struttura e un canale nel quale le aziende le amministrazioni per esempio regionali come ha ottimamente spiegato vicepresidente Angelilli
Le tutti coloro che sono interessati che forse già oggi in alcuni casi invece altri in altri casi non hanno presenza presenze in Africa possono trovare un canale un veicolo dove poter fare degli investimenti potrà avere delle interazioni poter altera e realizzare
Quello che nelle cifre e cioè l'Europa è molto ricca di no a un scarsissima di materie prime
L'Africa a moltissimi in moltissime giovani l'Europa ne ha pochi ahimè sempre di meno
Allora la soluzione non è quella di prendere qualche decina di milioni di africani e portarli in Europa in condizioni di miseria anche per spesso quelli che vengono sono persone con scarsa scarsissima
Per fare azione
Spesso non
Non parlano neanche una lingua una lingua europea ma viceversa lo sviluppo sinergico dell'Europa e dell'Africa come disse
Come disse Papa Benedetto sedicesima c'è il diritto a non emigra io credo che la il primo l'aspirazione di ogni giovane a meno che viva in un posto totalmente invisibile sia quella di poter restare dove stare vicino ai suoi parenti alla sua famiglia la sua alla sua cultura la sua al suo ambiente naturalmente però in condizioni dignitose dove c'è una spina economia che dà delle prospettive
E non indubbiamente la fame la guerra le guerriglie idilli gli stermini il terrorismo che allora è chiaro che uno parte se ne tiene disperato in Europa dove molto difficilmente riesce
A trovare una reale una reale prospettiva perse Steel per sé meno ancora per la propria famiglia che spesso neppure c'è quanti la maggior parte dei MiG dell'immigranti che abbiamo
Sono sono giovani maschi per cui famiglia non c'è un ultimo aspetto l'ultimo passaggio in Africa Lecce più di un terzo di coloro che soffrono la fame oggi nel mondo oggi nel mondo secondo la FAO tra settecento e ottocento milioni di persone soffrono non non necessariamente per tutto l'anno e non necessariamente in modo fatale soffrono di fame e cioè al punto da o una fornire loro almeno in certi periodi dell'anno
Una sufficiente quantità di cibo da poter vivere normalmente ai bambini ai ragazzi di poter crescere normalmente
E di questi sette ottocento milioni circa un terzo circa duecentosettanta milioni
Sono in Africa
Pensare che tra le politiche principale dell'EUR dell'Unione Europea c'è quello di dismettere dal quattro al dieci per cento dei terreni coltivati che abbiamo in Europa
Io lo trovo veramente una cosa
Inaccettabile mi vengono in mente anche parole peggio però veramente una cosa inaccettabile perché vuol dire che gli alimenti costeranno di più per le europee x cosa particolarmente pesante per coloro che hanno redditi bassi
E che siccome quello che non viene prodotto in Europa lo si importa dall'estero togliamo cibo ad altri paesi togliamo alimenti dall'Africa gli africani non potranno essere competitivi con noi come come consumatori quello che noi possiamo permetterci di pagare terra dei prodotti per dei cereali non è certamente quello che può permettersi di pagare proprio a quella parte di africani di fame gli africani che vivono sotto ogni soglia di povertà ci sono ancora tanti Paesi africani dove il reddito medio è intorno al dollaro al giorno per cui è chiaro che noi con quello che ci avanza
Anche chi ha dei redditi bassi possiamo permette di comprare del cibo questo cibo terapia dall'Africa
De e creerà ulteriore instabilità ulteriore disperazione ulteriore
Ambiente adatto a colpi di Stato a colpi di mano che possono creare instabilità o mettere sotto cattive mani
Il controllo di di determinati Paesi e questo per un per finalità di cui nessuno è in grado di quantificare i risultati per quanto riguarda il cosiddetto
E la cosiddetta Agenda Green allora bisogna dire basta a queste politiche
Schizofreniche dannose per l'Europa e per l'Africa invece sì a una promozione dello sviluppo dell'Africa insieme
All'Europa non è una cosa buonista è una cosa di reciproca convenienza non è nei punisca né predatoria ma ragionevole in un rapporto dove bisogna smetterla di a vere prima l'atteggiamento dopo l'atteggiamento colonialista che approfittava della maggiore capacità militare dei Paesi occidentali dei Paesi europei in grado di sottomettere vastissime aree dell'Africa poi si è passati una sorta di colonialismo morale perché noi siamo migliori
E senti entrambi gli atteggiamenti Guido rispettano la dignità degli africani
E questo deve essere e questo è una cosa un atteggiamento il cui piano Mattei vuole mettere fine per dare il via uno sviluppo che sia il vantaggio dell'Africa ed a vantaggio dell'Europa altrimenti qualcun altro lo farà ma in un altro modo in questo mi possiamo dire
Quello che può fare l'Europa
Nona la la la cultura nell'intenzione di farlo la Cina noi vogliamo farle in modo rispettoso delle popolazioni locali e che naturalmente rispetti anche gli interessi dell'Europa altri lo fanno in altri modi ecco perché dobbiamo andare avanti
Su questa in questa direzione per il bene dei nostri nostri figli e nipoti per il bene nostro per il bene dell'Oropa per il bene dell'azienda grazie ancora
Noi siamo
Allora salutiamo il senatore Malan chetone Felipe non ha
Tra poco ci lascia anche l'onorevole Angelilli io con il senatore invece meter volevo fare anche due riflessioni perché giustamente
Cosa ci siamo detti e bisogna andare a toccare un pochino la carne viva di questo piano Mattei
Dice giustamente Malan non siamo nei piani quinquennali dell'Unione Sovietica in cui sappiamo esattamente tutto però cerchiamo di capire dove andare con chi confrontarci e che cosa portare
All'Africa manca tutto manca veramente tutto i dati che ci ha fornito Malan sono prudenziali
Vi faccio l'esempio del piano Mattei che non riguarda solo il particolarmente nella gemma riguarda l'ambiente
Vi è un progetto che si chiama Transacqua per portare l'acqua dei grandi fiumi del sud est del continente africano
Stoppard Zanda lo Zambesi sto pensando alle grandi fiumi che hanno una portata di a quei milioni e milioni di ettolitri con un acquedotto che viene realizzato con un oleodotto dentro di Passalacqua che dovrà essere lungo circa quattro mila chilometri e portare l'acqua in quelle zone dove l'acqua non c'è se non ce l'ha quel difficile fare le coltivazioni
E quindi sono una serie di aspetti che adesso andremo ad affrontare ma vogliamo salutare l'onorevole resta ancora qualche minuto con noi
Interna quel balzo
Per esempio pensando alle aziende italiane ai distretti industriali purtroppo l'Italia ha subito una serie di fallimenti e i nostri imprese ve ne sono state molte che hanno avuto grande successo e altre che purtroppo hanno avuto minori successi
Abbiamo capannoni industriali pieni di macchinari che sono dismessi inutili e che possono essere facilmente riconvertiti
Non sto immaginando che in Mozambico Keynes Burkina Faso Kane
Da Nigeria e ricca avanzata perché hanno il petrolio comunque uno uno dei paesi vi sono tanti gli stadi dove non non è possibile impostare
Tecnologie moderne tecnologie innovative ma si possono cominciare a portare quei macchinari che sono basilari per l'artigianato
Se lo iniziamo dalle prese dei turni dalle piegatrici da tutte quelle macchine come Filippo facilmente insegnare e vengo alla formazione il parlare al senatore Amidei poc'anzi
Ai cittadini africani usarle per qui e diventare autosufficienti a cominciare a costruirsi le proprie realtà territoriali
L'Italia può diventare leader in che cosa nelle grandi opere pubbliche e su questo le grandi compagnie italiane già hanno dimostrato in tanti tanti anni pregressi
Diceva giustamente il senatore citava Matteo citava legni
Lei mi era più grande multinazionale che abbiamo in Italia come fatturato come numero di addetti come performances quello che noi chiamiamo da tecnico da economista le dita debita del dell'ENI e poroso l'ENI versa in tasse il trenta novembre e in stacco della cedola fra pochi giorni con l'approvazione del bilancio
Decine di miliardi di euro verso le casse dello Stato italiano
Voglio aggiungere non solo un manager dell'ENI e non sono un dipendente dell'ENI
Mattei ha trovato un grande chiamiamolo
Figlioccio in Claudio Descalzi che l'attuale amministratore delegato che la persone che ha saputo
Dare forza all'applicazione di questi passaggi perché poi non saranno più e il sottosegretario al senatore vicepresidente ad andare in Africa ma saranno le nostre aziende che verranno
Scendere in campo ed ecco forse per cui il quel punto saranno loro a vedere quali sono le tattiche non è strategica
Senatore io prima
Scortese mente mosso al Tata perché c'è stato un cambio di guardia su quella che era stato un pochino la la locandina iniziale però lei è Presidente della commissione del made in Italy made in Italy che ha mille sfaccettature
Non venderemo i vestiti di Valentino però possiamo comunque il centro trasferire agli africani tante cose di grande interesse
Ma
Allora grazie professore
Il professor D'Anna grazie allora innanzitutto deporre complimentarmi ma soprattutto per i i punti che sono stati toccati tra i vari relatori vari interventi
Dove ci fanno pendere
Ancora di più coscienza di quanto importante sia questo organo Matteo qui io minacce navi osservano al discorso del presidente di questa intergruppo che vede aderire quaranta parlamentari tra deputati e senatori solo l'inizio
Ma sono anche come dice la vicepresidente Angelilli l'importanza delle regioni fondamentali in questo io sono anche vicepresidente la Commissione questioni regionali quindi e diventa o come dire un obiettivo diventa una scommessa diventa un qualche cosa che si deve fare cioè d'Italia know how se ne è parlato
Un tradizioni made in Italy eccellenza il sapere riuscire a produrre i migliori prodotti al mondo in senso lato crede diciamo
Non si può
Non è difficile immaginare che questa sia una nostra prerogativa dell'essere italiani la storia
Ne parla
Il fatto di questa bellissima sala pasta girarci intorno e capiamo quanto gli italiani siano
Insomma
E dobbiamo utilizzare non dico sfruttare utilizzare questo nostro sapere
Attraverso questa parte esce questa collaborazione questa formazione portare in questi paesi dove si diceva prima giudici muore di fame simboli sette
Hanno bisogno di crescere con grandi risorse che hanno a livello di naturali materie prime ma anche si diceva terreni agricoli da coltivare spazi enormi energie rinnovabili possibilità
Veramente di
Poi per creare sviluppo per far sì come si diceva
Vi lascio ad un diritto questi di non emigrare
E per cui made in Italy
Non può che avere un futuro sempre in crescita davanti
E debbo dire particolarmente passate niente questa diciamo visione un po'di parte
Che la consapevolezza oggi se ne parla con una certa facilità forse anche più consapevolezza nell'essere patriottici fino qualche anno fa
Fino a se fosse meglio di qualche anno fa quasi non si aveva fiducia era disdicevole era disdicevole quasi essere italiani portavamo quasi come esempi tedeschi francesi e altri
E invece noi oggi abbiamo consapevolezza di questo e dobbiamo metterla sempre di più a a frutto ed è anche il ruolo di queste intergruppo che rappresento del made in Italy cioè i parlamentari e il contatto con le aziende italiane portare trasmettere non passa settimana che incontro due tre aziende né
E dove
Sì va avanti in questa in questa direzione quindi c'è a maturità da parte dell'impresa italiana
Debbo dire che anche da parte della politica italiana tesa come questo governo cioè ed è quello che tutti noi insieme ovviamente dobbiamo fare professore credo che il motivo per cui oggi siamo qua
E anche grazie di questi grazie Craxi
Il sottosegretario mi ha ricordato che ci siamo dimenticati un passaggio importantissimo e vorrei che ce l'ho
Saluta tutti si molto brevemente da parte io mo'non lo so perché oggi il secondo parallelo che mi viene in mente volevo sottoporrò
All'attenzione ai nostri amici in platea e riguarda gli aspetti culturali
Che attraverso i quali si rappresenta la presenza di italiani all'estero il parallelo col Piano Mattei mi ha portato immediatamente alla mente
Come nostre truppe i nostri contingenti al sarò siano percepiti apprezzati in maniera completamente diversa rispetto agli altri contingenti
è un modo culturale di fare e difesa un modo culturale di portare anche le armi all'interno di un territorio portando formazione
Conoscenza del Paese made in Italy anche in quel contesto che è molto simile al piano Mattei era un parallelo che andare uno spontaneo esattamente come quello che ho fatto prima quando ho parlato
Anche gli altri manager che nel dopoguerra si sono distinti nelle intuizioni andando a disattendere quelle che erano indicazioni del governo aspetto altrettanto importante su quale mi sarei dovuto fermare io per primo
è quello che riguarda il coinvolgimento del nostro Mezzogiorno Italia nel nostro Paese per quello che riguarda è una materia un coinvolgimento importante se non altro per motivi geopolitici che riguardano anche il nostro Paese tutto profilo infrastrutturale il piano Mattei significherà tanto non lo sviluppo
Nel nostro Mezzogiorno l'aveva già intuito e percepito all'epoca con altre
Indicazioni lo stesso Mattei non dimentichiamo quello che è accaduto in Basilicata
Sono logiche diverse che fanno riferimento a interventi diversi ma che riguarda il nostro Paese ma che comunque vanno nella direzione ben precisa di andare a creare un ponte cioè al nostro Paese
E l'Africa e il ponte tempo venire più naturale quello col nostro Mezzogiorno d'Italia quindi gli aspetti infrastrutturali e di sviluppo del nostro Mezzogiorno l'Italia grazie al piano Mattei saranno enormi tutto
Senatore
Vogliamo dire qualcosa da dire ama le conclusioni sei
Non le conclusioni
Diciamo nulle vorrei anche far
L'ottetto assurdo non le vorrei fare se non ovviamente per ragioni temporali di questo convegno qui siamo obbligati
A ad attenerci alle conclusioni ma diventa un qualche cosa di continuativo cioè un work in progress
E pertanto un arrivederci per poter insieme
Fare il punto di questo percorso iniziato da poco meccanica ma che non può non avere davanti a sé un futuro e da cui io aggiungerei non si può più transigere
Questo governo se ne è fatto capo grazie a questa
Idea questa intuizione
Questa volontà del nostro presidente Toso Meroni di questo governo io non mi sento che ringraziare un spiccare come ho detto più volte prima e come non mi stancherò mai di ribadirlo insieme arriveremo
Senza pensare a tempi biblici a questo obiettivo Dean coinvolgerà veramente i Paesi africani in una scommessa reciproca di uno sviluppo insieme
Senatore grazie sottosegretario grazie credo che possiamo liberare i nostri ospiti
Il piano Matteo vuol dire anche PIL per il Paese vuol dire prodotto interno lordo vi vogliamo ricordare qual era lo slogan di Mattei a chi lavora via molto la
Sembra quasi accusa