La nuda verità - Survivors del suicidio. Imparare i segnali d'allarme

Radio radicale Beha ritrovate bende ritrovati ad una nuova puntata della nuda verità domenica trentuno marzo domenica di Pasqua quindi i miei auguri alle Scotte Trichet e agli ascoltatori di oggi
Provate a pensare proviamo a pensare alle persone che avete conosciuto che abbiamo conosciuto
Che si sono suicidati che e chiedetevi chiediamoci cosa avreste cosa avremmo potuto fare
E questo ti interrogativo perché distante dei anni luce da un istituto di pena da una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza
Da un carcere e perché invece ci sta dentro ci lavora
è
E proviamo a pensare
A suicidi in carcere e le violazioni per il mancato impedimento o
Di questo tipo di evento susciti in carcere comportamenti delle istituzioni che in un anno o profuso
Adeguati sforzi che erano ragionevoli attendersi per impedire il suicidio di un detenuto con segni di debolezza psichica
Pensiamo
Al numero dei suicidi in carcere
Un numero che impressiona e e per tutto questo anche nell'occasione
Delle festività pasquali il partito radicale
è in visita ai detenuti visite carcerati e a tutta la comunità
Penitenziaria con un un titolo evocativo che la strage di diritto i diritti umani
Strage
E di Stato
E non posso non
Ricordare
Che i primi di febbraio
Il capo oltre dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni Russo è stato udito in commissione Giustizia alla Camera dei deputati
Ed è proprio sulle tematiche relative alle situazioni
Delle carceri con particolare
Riferimento a questione per la salute mentale e e proprio al fenomeno dei suicidi
E e quindi un Giovanni Russo il capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria non è inutile la tragedia dei suicidi in cella
Dice che suicidio si può e si deve prevenire ma non si può prevedere
C'è bisogno di un approccio totalmente diverso non è sufficiente e e presenta numerose lacune la valutazione medico psicologica di primo ingresso abbiamo pochi psicologi e pochissimi
Psichiatri questo
L'aspetto il passaggio
In
Importante
E come se fosse un qualcosa di nuovo no assolutamente non è qualcosa di nuovo perché già
è evidente è stato evidenziato anche da parte
Della sua stazza di Psichiatria tarda
Da psichiatri detti
Proprio allo studio
Della prevenzione
Delle del rischio sui sì Dario nelle carceri sono i luoghi dove il rischio maggiore di sì di di suicidio sta proprio nelle prime fasi della detenzione
A prescindere
Poi dalla durata
Tutta la durata della della pena
E proprio il sovraffollamento comunque le carceri italiane in un aiuta anzi favorisce fenomeni imitativi che assistono un suicidio infatti è Troma attizzato e dunque più vulnerabile e
E ed è il vero problema
Ripetuto più volte
Da chi ascolta Radio radicale non si stupirà di quante volte è stato ripetuto che il vero problema è la mancanza di prevenzione
Perché così spesso i suicidi in carcere sono deve morti e annunciate
E perché questo perché non vengono o ascoltati i segnali d'allarme da parte della popolazione ovviamente ricusa i segnali di allarme e di chi
Decide di togliersi di attività e
Sarebbero importantissime la
L'osservazione definì guida e attraverso anche approfondimento di una formazione
Mirata anche per gli agenti di polizia penitenziaria e perché essi stessi hanno bisogno di assistenza dal momento che risultano esposti
E al e al problema
E quindi sicuramente l'individuazione dei fattori di rischio e soprattutto il comprendere il comprendere nell'ascoltare e i segnali dall'arme anche ho finalmente di coloro che subiscono
L'azione esplicita aria da parte
Di un di una persona cara e di comprendere questo passaggio di comprendere quale impatto posso avere su una persona il fatto di assistere
E più o meno intimamente a
è un suicidio
Non
Ne parleremo
Ecco del in particolare
Del
Suicidio di una persona in attesa di giudizio oppure di un detenuto definitivo oppure del per CCD di uno scrittore un suicidio di una ristoratrice di un suicidio di un ragazzo alla vigilia della laurea oppure il suicidio in un ospedale oppure il suicidio assistito
Di un depresso in Svizzera oppure il suicidio assistito di una malata di sclerosi da me
Di sclerosi laterale amiotrofica oppure il suicidio di un omicida
In questa puntata
E vorremmo trattare e approfondire di un aspetto che nell'ambito della prevenzione è assolutamente importante partiamo
Di chi assiste
A un suicidio dice Puntorno subisce perché per ogni suicidio
Ci sono
Almeno
Un numero molto importante di sopravvissuti possiamo dire i Survivor cioè delle persone che vengono in intaccate per aver perso o un caro per l'appunto a causa del suicidio
E
Non veri in recenti cd il corno
Che sono intorno
Alle cento unità le persone coinvolte che sperimentano in qualche modo l'aver perso una persona e che conoscevano
Più o meno intimamente sono molte di più
Per le persone strette dei familiari che normalmente vengono
Considerate
E il dramma dei Survivor è molto più grande
E a fronte
Se non ricordo male crisi ottocento mila suicidi che si verificano ogni hanno nel mondo la popolazione interessata è molto più molto più estesa
E questa dimensione va tenuta assolutamente presente per anni non solo per la dimensione perché
Ma per il peso che grava sulla società sulla qualità di vita sulle perché ci sono situazioni che si cronicizza hanno e e a volte non si superano
Oppure il superamento
Di questo trauma richiede
Più il tempo rispetto ai culti tradizionali
E associazioni americana di Psichiatria e considera chi sperimenta il trauma che deriva dalla perdita di un di un caro perse il figlio
Considera un evento catastrofico simile all'esperienza in un campo di
Il concetto concentramento perché se il suicidio può essere un atto personale
Tutti però mi sentiamo gli Effetti della società per prima e quando si trova a confrontarsi con delle perdite
Per
Suicidio
Lo psichiatra Maurizio Pompili professore di Psichiatria all'università la Sapienza di Roma
Da da sempre si occupa della questione della e prevenzione
Dei rischi suicidiario
E e non bisogna ovviamente aspettare
Il dieci settembre per fare conoscere in occasione della giornata mondiale per la prevenzione
Del suicidio e che e far conoscere che secondo le stime ogni quaranta secondi qualcuno nel mondo si toglie la vita ma ogni quarantuno secondi c'è qualcun altro
E che viene lasciato solo per avere per perso appunto una persona cara
Piera suicidio il rischio citare cresce nelle comunità particolarmente stigmatizzati
Tra queste ovviamente anche le istituzioni
Carcerarie c'è bisogno
Di portare la prevenzione nei luoghi a rischio
Le carceri tra gli altri nessuno
Un luogo
Niente a rischio e oggi più che mai l'obiettivo è quello di portare alla luce del sole
Queste tematiche soprattutto le testimonianze le testimonianze con George ma giornate appunto dedicate non solo alla prevenzione del suicidio accanto ad esse giornata dedicata appunto ai salvato imparare
I segnali d'allarme del suicidio per appunto salvare le vite spesso ci sono dei segnali di tipo verbali ci sono dei segnali di tipo insomma più o meno comportamentali e ci sono dei segnali più legati al rumore
Ovviamente
E segnali
Che
Devono essere
Decodificati con
La sensibilità
E e e la professionalità ti chi e si occupa di salute pubblica di prevenzione e e salute
Mentale
E già
Il preannunciato in occasione ovviamente della giornata mondiale per la prevenzione del del suicidio
L'appuntamento del diciotto del diciannove settembre prossimi al convegno internazionale di suicido lo Gia e e salute pubblica organizzata dell'università la Sapienza di Roma
Il oggi più che mai
L'obiettivo delle campagne di prevenzione
Dei dischi digitali e quello di portare e alla luce questa tematica non nasconderla più nella stigmatizzazione prendere esempio dall'importanti campagne promosse dal
Dalla fondazione americana
Per la prevenzione del suicidio proprio per far uscire fuori la tematica della e prevenzione ci sono voluti tantissimi anni
Più di vent'anni sono passati da quando il lo scrittore Matteo bianchi
Ha ripercorso in libero preziosissimo edito da Mondadori uscito nel due mila e di mille ventitré la vita di chi di chi resta e parla appunto dei sopravvissuti
Che noi diamo un sopravvissuto lui rivendica il fatto che il libro che ne ha scritto non è un libro terapeutico non l'ho scritto per sentirmi meglio per liberarmi ma perché mi sentivo in dovere di farlo anche per dar voce
A chi ha vissuto un'esperienza simile
Alla alla mia quando ti trovi di fronte e quando ti trovi ad attraversare questo tipo di perdita non pensi che riuscirai mai uscirne e come se fosse scivolato in una sorta di buco nero purtroppo
La ferita non non si rimargina dramma
Giammai completamente quello che voglio dire che imparerà ai
A conviverci anche se in quel momento ci sembra impossibile e e lui un giorno di più di vent'anni fa
è ritornato a casa e ha trovato il corpo morto del proprio compagno nella casa in cui avevano vissuto insieme e un reperto tragico l'evento più tragico della sua e esistenza e ha raccontato
Ha preso in mano quell'episodio dicendo che i sopravvissuti hanno sempre più bisogno di storie Pera andare avanti di storie appunto
Da raccontare ed è così fondamentale far conoscere i Problemi e i vissuti di chi
A sofferto
Dall'interno e perché spesso magari che organizza servizi e pretende
Di dare risposte soprattutto ovviamente quelli legati alla comunicazione dovrebbe cominciare proprio da queste esperienze perché il parere esperienza la condivisione la testimonianza dei cosiddetti serba ancora
Cioè coloro che sono sopravvissuti a un suicidio di un caro fondamentale ma spesso disatteso grazie per anni per l'ascolto della puntata di oggi e restate con noi con le trasmissioni di Radio Radicale