Liberi di scegliere - Verso una legge per l'uscita dei minori dal contesto criminale mafioso

Giungono con questa piogge insomma oggi ci si è messa anche la pioggia così
C'è qualcuno che arriva in ritardo alcuni senatori anche altre
Altre autorità che ci devono raggiungendo ente grazie grazie
Naturalmente io parlo a nome del comitato molti componente del comitato sono presenti al Comitato che in seno alla Commissione antimafia o comitato minori insomma cultura della legalità e protezione dei minori e abbiamo voluto fare questo incontro
Oggi proprio perché vogliamo dare un'attenzione particolare vogliamo illuminare con diciamo un maggiore una maggiore attenzione appunto il tema dei dei minori in particolare
Con un ampio raggio diciamo ma più che altro anche il tema di lady Shelley stiamo partendo da questo quindi grazie io ringrazio veramente tutti intanto anche gli altri ragazzi in ogni campo c'era del liceo
E scientifico statale Socrate di Roma
Mi fa molto piacere che sono qui perché anche la presenza dei ragazzi in quest'aula così ponente bella diciamo che ha un e serve anche ci fa piacere anche un avvicinarli all'istituzione far capire insomma che le istituzioni sono preziosi importanti e che insieme devono guardarli diciamo con con fiducia ecco un rapporto di chi ci va Lucia tra i giovani e le istituzione che una cosa importante da esso
Elencherò in maniera molto rapida per proprio per perché ognuno di loro ha una sua dentro il percorso di liberi di scegliere diciamo a un ha fatto qualcosa c'è stato è stato diciamo determinante intanto ringrazio i relatori e il sottosegretario stellari che su questo tema da subito diciamo da quando ha preso la sua funzione ammesso attenzione sta lavorando molto con quello dirà Luís insomma per quello che sta facendo
La presidente la Chiara Colosimo rappresenta la Commissione antimafia anche lei molto attenta su questo tema
E ci raggiungeva aveva già detto insomma che era un po'evitando perché hanno un precedente impegno ma ci raggiunge a breve poi va be'don Luigi Ciotti insomma perché per il lavoro che è stato fatto sotto il profilo associativo ma ci racconterà e ci stimolare anche per quello che anche il legislatore qui ci sono diversi senatori che adesso salute però devono fare e che dobbiamo fare al più presto o il dottor Roberto Divella
Che insomma un po'l'anima è quello insomma che ha messo insieme in maniera più sistemica
Diciamo questo Progetto liberi di scegliere poi Monica Zappelli che ci fa molto piacere essere che con noi perché
E la sceneggiatrice diciamo la scrittrice di del del sono ha scritto insieme a livelli librari vedi sceglieva appaia ha scritto il film manca anche altri cento passi insomma perché
Anche questo sguardo perché ci fa piacere pensare come si racconta come si racconta
I veri di scegliere come si racconta i minori che vivono in un contesto mafioso e per cui se ne deve prendere se ne devono prendere quell'istituzione perché anche questo importante
Il racconto che diamo all'esterno e come questo può darà conto per esempio o magari lo ce lo dirà
Anche Monica da da questo racconto molte donne hanno seguito il film hanno seguito anche quello di Lea Garofalo ha scritto
E molte donne si sono avvicinati a fare questa scelta poi ce lo dirà anche Roberto Divella parte dopo aver visto questo racconto Pindo racconta che la fiducia e questa è una cosa bella quindi gracchia
Poi insomma sono veramente molto contenta delle di tutte le autorità che c'hanno
E che sono qui con noi e che al ognuno di loro insomma sta facendo questo percorso insieme e tutti siamo convinti diciamo di arrivare insieme a al più presto a un disegno di legge che possa dare diciamo una cornice legislativa diciamo rispetto a questo progetto intanto al dottor Antonio Sangermano il Capo Dipartimento per la giustizia minorile di comunità
E su questo diciamo così oggi farete una cosa molto bella si sta si farà il si firmerà il terzo protocollo importante si è ampliato
E credo che sia importante messo molta
Attenzione
Su questo poiché il presidente del tribunale per i minorenni di Reggio Calabria Marcello D'Amico che diciamo a Reggio Calabria sta continuando diciamo questo progetto ed è un po'il luogo da dove è partito
E che diciamo un po'assegnato ha fatto da apripista in tribunali
Poi la presidente Lidia Salerno che perché ringrazio veramente di cuore perché per anche per la sua funzione all'interno dal dell'associazione come vicepresidente ed associazioni di giudici minorili quindi diciamo oltre piacere l'attenzione che si sta dando a questo poi ringrazio il il procuratore della Repubblica per i minorenni di Reggio Calabria Roberto Di Palma sempre attento è sempre con tutti i pro tutto tutte le storie che abbiamo seguito ma ancora i più ancora oggi c'è su questo molta attenzione e non so se ce l'ha già raggiunto la dottoressa Maria degli un sembrargli o perché doveva raggiungerci ma credo che per un po'di ritardo non so se ringrazio molto la dottoressa Santo covano che la procuratrice per
E la recluta per i minorenni di Catania perché insomma su queste vi siete oramai lanciate ci sono molte sole che stiamo seguendo insieme
Poi il dottor bombardieri il procuratore della Repubblica giocherà abbia procura distrettuale ma che è stato un po'
L'animali inizio insomma di quante volte ci siamo sentiti per le storie seguire quindi grazie di essere qui tra l'altro devo dire in ferie e cioè ci ha regalato questa sua giornata di ferie grazie veramente grazie
La mi fa piacere ringrazio dalla dottoressa Latella già procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria che abbiamo voluto invitare mi faccia il piacere che appunto
Uno che che è presente con noi perché è un po'la da persone insomma che c'era seguito e che ha iniziato questo percorso
O
è presente anche la dottoressa Diana De Martino già sostituto procuratrice della Repubblica sabati della DNA veri e che su questo diciamo è stata sempre presente adesso seppure in pensione la vogliamo vicino a noi per fare questo percorso insieme
Anche la la prefetto a Patrizia papà le già prefetto Pizia perché è questo perché in alcune storie che abbiamo seguito lei da prefetto e ci ha dato delle indicazioni perché noi quando abbiamo
Insieme a seguito delle storie una del zone che in assenza di una cornice legislativa ci ha sempre dato una mano su questo
Poi
No non solo alle parole di di grande riconoscenza alla dottoressa Carla Garlatti che mi fa veramente molto piacere che qui per tanti motivi prima perché è sempre molto attenta superiori minori tra l'altro
Siamo e al presiede l'autorità ma anche lo sguardo che ha sempre avuto e che ha sempre sui minori questo veramente mi ci fa molto piacere quindi Grazia
Anche alla dottoressa Marina contino prima dirigente della polizia di Stato Servizio centrale di protezione
Perché diciamo è sta seguendo il progetto di Perricelli e ci teneva in soci ma dobbiamo stare tutti insieme
Non so se in questo momento dimenticato qualcuno ma adesso poi mi riprendo e prima di andare nel diciamo nel merito poi perché per un po'diciamo il sottosegretario ci deve diciamo lasciare per un po'di tempo e poi mi faceva piacere partire proprio perché non voglio andare molto nel merito perché voglio far parlare nostri relatori sonnellini ci devono un po'i luminari
Rispetto diciamo adesso in in però anche tutte le senatrici e senatori che sono presente che ringrazio
Ma le volevo partire prima di andare merito diciamo delle vostre relazioni
E che devono stimolare anche il legislatore a fare presto siamo tutti convinti che vogliamo fare presto naturalmente dobbiamo fare bene oltre che presto quindi tutti insieme
In questo io credo che su questo progetto quando il tema sono i minori quando il tema sono in particolari minori che sono ancora più vittime che sono quelli che vengono da un contesto mafioso che provengono e nessuno deve pensare che siccome si proviene dal contesto ma famoso per forza deve avere deve evitare la mafiosità c'è possibilità una speranza l'ecco per questo il progetto riferisce le volevo partire
Con una lettera di una madre e faremo reggere ad una
Diciamo no
Giovane
Non madre malvagio e ragazze perché perché quanto è importante poi si prepari invece la ragazza che deve leggere un'altra lettera di una ragazza di quattordici anni questo perché vogliamo partire da questo perché vogliamo far capire in quale contesto siamo e farlo partire direttamente le loro
E quindi darei subito diciamo la parola
Alla alla per la seconda alla madre a una madre
Il bambino mi ha riferito che una volta era stato portato in una campagna per esercitarsi a sparare
Mio figlio mi dice spesso che lui non ha paura delle armi perché sa come si usano e io penso che questo la imparato dal padre e dal nonno
Temo che gli possa avere la disponibilità di un'arma e farci del male in un momento dirà oppure su istigazione del padre
Il quale mi ha minacciato più volte di morte sempre il padre per come mi ha detto mio figlio lo ha rassicurato dicendogli che se mi se anche mi fa del male non subirà condanne pesanti perché egli è minorenne
Tutti questi insegnamenti stanno distruggendo psicologicamente mio figlio
Che un soggetto sostanzialmente buono ma che si fa condizionare dal padre nella sua mentalità delinquenziale
Io non riesco più a controllare la pericolosità di mio figlio e manipolata dal padre e dal nonno persone pregiudicate molto pericolose dopo la denuncia il mio ex marito mi ha fatto sapere tramite mio figlio che mi brucerà viva
Ho paura per la sorte mia e dei miei figli mio figlio abituato fare uso di armi Cluj dal padre e temo che posso possa commettere gravi reati contro i familiari e contro se stesso
La prego allontani mio figlio lo mandi in una regione diversa la Calabria dove possa sottrarsi all'influenza negativa proveniente dal contesto ambientale e familiare
Mio marito se familiari sono pregiudicati per gravi reati maturati in un contesto di 'ndrangheta temo che mio figlio prendo una brutta strada ed essere coinvolto in vicende di mafia
Temo per la sua incolumità anche per l'età delicata che lo rende facilmente suggestionabile
Temo anche per la mia incolumità per tutte queste cose sto denunciando nell'interesse di figlio e chiedo di essere aiutata se è possibile ad andare via con mio figlio
Voglio andare via per stare con mio figlio e fornirgli l'appoggio affettivo e normativo che in questi anni gli è mancato per colpa del padre
Faccio questo sacrificio personale perché vorrei assicurare ai miei figli una vita serena che restano in Calabria sicuramente non avrebbero chiedo di essere aiutata anche attraverso il volontariato e farò tutto quello che il tribunale mi prescriverà
Tra parla una ragazza di quattordici anni
Dove sono ora ho iniziato un'altra vita sono rinata sono molto affezionato alla famiglia come avete affidata voi mi vogliono bene e mi danno tutto l'affetto possibile mi piace studiare a scuola mi trovo bene e anche con le mie nuove amiche non voglio più tornare in Calabria all'inizio è stata dura ma ora sono felice grazie
Prima di passare la parola diciamo al sottosegretario che ci fa veramente molto piacere ascoltare devo salutare la dottoressa Claudia cara Manna
Che veramente mi fa molto piacere su questo da qui vogliamo dare tutta la nostra solidarietà procuratrice della Repubblica
Il Tribunale per i minorenni diciamo di Palermo ultimamente minacciata diverse volte insomma perché sta facendo un lavoro importante quindi il nostro abbraccio e grazie di essere presente
Ignazi senatori presenti molti ci devono raggiungere molti anni treni ritardo Lorenzo Basso ha Crisan pre-crisi tanti salvo poi viene Simona ma il pezzo che Nicolai doc
Poi ringrazio naturalmente chi fa parte diciamo del vero e ci fa parte il loro lavoro
Chi fa parte del comitato protezioni mi cultura della legalità protezione minore e sono molto attenti in particolare c'è Daphne Musolino che molto attenta su questo tutti attrici devono raggiungere speriamo che ci raggiungono però questo tempo non è stato molto diciamo simpatico per noi oggi per cui e poi ringrazio anche le associazioni presente non dico i nomi del tutti è naturalmente diciamo il tutti i consulenti del comitato voi sapete la commissione Antimafia istituita diciamo a istituito anche uno dei comitati appunto e quello sui minori
I consulenti diciamo della commissione Antimafia alcuni di loro hanno scelto di stare accanto al nostro gruppo alcun nostro comitato quindi Francesco De Falco Elisa Mercadante
Carmine tordi ione Angela Verbaro Chiara Catania che forse ci raggiunge non sappiamo che la fa comunque la dirigente della Commissione antimafia
Non so Angela Pettenon sostenute però insomma io sono un po'emozionato e quindi mi capita dopodiché do la parola al sottosegretario grazie di essere qui
Aggraziate Vicenza
Prova a
Io tre noi oggi non siamo qui per fare relazioni non non spetta non spetta a noi non somma io io credo che oggi siamo qui
Per dire innanzitutto grazie a chi per primo ma creduto in questa in questa cosa perché questo protocollo che voi oggi firmeremo nove nel suo la sua evoluzione
Prende origine ovviamente trae origine a una o da un'intesa da una in intuizione da una volontà e quindi chiedo assuma un applauso assoluto a Di Bella e don Ciotti che
Ed è giusto anche riconoscere
In merito insomma giusto va va riconosciuto
Io credo che quindi oggi sostanzialmente sia una bella giornata
Anche per
Per tutti noi insomma anche per la politica parla finiscono nella politica in questo caso cosa ha fatto l'ha fatto altro che cercare di aprire le porte li fa incontrare le persone di agevolare
Questo secondo protocollo che è una continuazione della del primo di ampliarne la portata
E quindi grazie a tutti coloro che hanno creduto in in questa diciamo nuova dimensione e e ovviamente grazie a chi sta lavorando in particolare anche alla Commissione antimafia quindi con la
Senatrice Rando ma anche con l'onorevole Colosimo e stanno cadendo molto in questa in questa operazione quindi sicuramente non sarà semplice non sarà non sarà semplice arrivare alla alla conclusione di una riforma diciamo così ordinamentale capace di far proprie tutto quello che c'è all'interno di questo protocollo ma questo l'obiettivo quindi io credo che ci arriveremo e e lo faremo ovviamente ovviamente assieme
Alla giustizia non è di pochi mai di tanti diceva dibattito che è un magistrato
E e io credo che proprio in questo in questo campo
Sia sia utile ricordare anche queste parole perché sono quelle che in qualche modo ora uniscono in una in una progetto che mette al centro la legalità
E e e la capacità di scegliere la legalità come cultura e sono felice che in questo ci sia l'esempio
Che parte dalle dalle mamme
Le madri madri ovviamente coraggiose che in certi contesti decidono di affidarsi in questo caso le istituzioni quelle sane colleghe quelle buone
Che saranno darti quindi una possibilità di scegliere di creare un futuro diverso e questo futuro diverso quindi esiste c'è ed esiste c'è graziosamente al coraggio di queste madri ovviamente sicuramente la passione che magari molti giovani hanno anche di vedere una realizzato proprio futuro in maniera diversa
Ma grazie
Ovviamente ha una paese e in questo si sta dimostrando anche sicuramente moderno e capace di investire sul futuro ecco io credo che questo sia il messaggio più più importante che noi oggi possiamo possiamo dare
Sapendo che ovviamente è una strada difficile ma sapendo che dobbiamo essere inflessibili
E uniti nel combattere la mafia ma ne combattere tutti i nemici dello Stato perché c'è la mafia ma le altre mafie o comunque
Organizzazioni che si muovono
In maniera illegale ci sono penso anche agli anarchici anche dei marchi ci sono nemici dello Stato ovviamente per definizione ma penso a tutti coloro che ovviamente non credo no di poter stare assieme di poter usare la legalità come un utile mezzo per arrivare alla a soddisfare i propri bisogni e soddisfare su propri bisogni di una comunità ecco io credo che questo messaggio invece oggi sia ammesso al centro e e quindi oggi pomeriggio alle quindici quando ci troveremo sottoscrivere questo protocollo in realtà non sarà solo un atto formale ma sarà un vero atto sostanziale che suggella questa grande passione volontà che il Paese in unito con ovviamente
Magistrati con ovviamente associazioni con ovviamente soggetti che che che vogliono investire su questo si troveranno e materializzeranno questo
Questo atto
Ovviamente da soli la giustizia non non può fare nulla no c'era un po'può fare poco interviene sempre quando magari il danno è già stato fatto per questo quindi che
Abbiamo coinvolto tutti e tanti ministeri e che ministri ma senza nulla ovviamente escludere anche per quanto riguarda le associazioni introducendo ovviamente anche questo principio che secondo me deve valere anche soprattutto per i temi quelli più importanti di questo Paese cioè alla fine non ci salviamo e soprattutto diamo una speranza a questo Paese serie lavoriamo in sinergia se ci confrontiamo sui sui temi quelli principali e che caratterizzano poiché anche l'impianto democratico
Poi ci si può scontrare ovviamente ci si può anche sì anzi è giusto farlo sul dobbiamo dibattere o portare al tavolo rosso tante idee sulle quali poi dover scegliere e ovviamente il Governo
Farà il proprio dovere quando si dovrà trovare nell'occasione di dover scegliere ma questa questa scelta ovviamente parte anche da una consapevolezza e se sì i fenomeni ovviamente
Vogliamo combatterli soprattutto quelli appunto di illegalità dobbiamo anche conoscerli e quindi ecco anche perché Val val la pena parlarne ma val la pena che a parlarne siano coloro che conoscono i fenomeni insomma non lasciamo ad altri
Questo questo campo parliamone noi parlate ma soprattutto voi sparate soprattutto coloro che sono sul campo e che possono aiutare anche noi
Decidere che a scegliere per il bene per il meglio quindi grazie ancora in bocca al lupo ci vediamo dopo alle quindici
Iniziamo questa nuova avventura assieme grazie
Grazie grazie al sottosegretario Ostellari che su questo diciamo adatto sembra messo una grande attenzione chiaramente ci dice ed è vera che e complessa costruire una legge quadro un disegno di legge
Su questo tema che parte dai minori arriva alle mamme e compresso ma Noemi insieme ce la faremo l'approccio che stiamo avendo a che abbiamo pensato e quello ci sono stati diversi proposte di legge insomma che sono state depositate
Ma noi abbiamo pensato che l'approccio che vogliamo e di scriverle insieme di stimolo dopo un ascolto impegnato e e credo che sia importanti tutti insieme e sette un disegno di legge diciamo la legge viene fuori da un ascolto ed una qualcosa insomma che c'è già che esiste anche con un protocollo che ha una sua vita credo che possiamo farcela
La complessità non si noi non possiamo negare la cioè perché tanti sono i profili i profili sia rispetto alla sicurezza delle donne che scelgono diciamo di allontanarsi da un contesto mafioso voi sapete bene che queste diciamo hanno quasi un destino nel senso che li vogliono uccidere di Cercola per uccidere i minori
Quindi quanto deve fare la scuola quando deve fare i sociale
Stiamo parlando di qualcosa che viene prima poi naturalmente c'è anche il minore che incontra la giustizia penale purtroppo però stiamo parlando di tutto questo quadro ma peggio di me sicuramente lo sapranno raccontare chi lo sta vivendo varie insomma mi piace dare la parola al loro dando saluto la la senatrice Anna Maria Furlan che ci ha raggiunto i grazie della presenza perché importante
Diciamo che il legislatore ascoltino perché poi dobbiamo vedere votarla reggere quindi grazie io adesso passerei la parola alla penso che a breve ci dovrebbe raggiungere appunto da la precedente Colosimo ma a questo punto parola dottor Divella
Che è un po'ci racconta e ci fa il quadro magari se qualcuno della commissione sale orario si sta arrivando meno magari ci dice un po'cinico e non c'era
Che un po'l'esperienza che diventa poi che che parte in maniera più sistemica diciamo no dopo anche il protocollo
E quindi insomma dico anche ai ragazzi che che sono presenti è un qualcosa insomma che bisogna portare veramente custodirlo questo queste storie che ci racconterà e dove ci porterà il dottor Divella quindi grazie a Roberto dire la parola grazie
Allora buongiorno a tutti ringrazio la Commissione parlamentare antimafia il Comitato cultura della legalità e protezione dei minori la carenza stando saluta tutti i colleghi che sono venuti anche da dalla Sicilia dalla dalla Calabria
E tutte le mi sono le autorità presenti
Ero a libri di scegliere nasce in Calabria nel due mila dodici
Da un'esperienza anche personale io sono giudice minorile da sempre dal mille novecentonovantatré
Son rimasto giudice minorile dopo quasi venticinque anni di lavoro a Reggio Calabria al Tribunale per i minorenni da tre lavoro a Catania ma sono rimasto sempre lo stesso settore questa lunga esperienza professionale
In quel territorio
Mi ha consentito di avere un punto di osservazione privilegiato su quelle che sono le dinamiche familiari e quindi criminali della della Calabria voi sapete in Calabria cioè la 'ndrangheta
Che un'organizzazione la struttura essenzialmente familiare questo cosa vuol dire che quasi tutti i componenti della famiglia criminale sono i componenti della famiglia biologica
In venticinque anni assieme ai colleghi ci siamo trovati a processare prima i i padri che erano minorenni negli anni novanta e poi successivamente i figli
Stessi cognomi Sessa tipologia di reato tutti appartenenti alle storiche 'ndrine della provincia di di Reggio Calabria allora un questo dato chiaramente ci ha fatto riflettere esserlo diciamo uniamo a quello è un altro dato che è quello della tanto dato al fatto che le stesse organizzazioni criminali calabresi imperversò su quel territorio da quasi un secolo allora la conclusione agevole e qual è che queste famiglie mantengono il potere sul territorio nel tempo attraverso di indottrinamento criminale in più o meno esplicito dei figli
In quei contesti la cultura ma devo dire lo stesso discorso posso fare per Catania anche bus con qualche sfaccettatura diversa
In quei contesti ragazzi respirano quella cultura sin dall'infanzia
è una puntura
Che rappresenta un grave fattore turbativa o per la crescita di migliaia e migliaia di bambini e adolescenti una cultura che distorce il rapporto con le istituzioni con le istituzioni che sono viste in maniera con pregiudiziali e come nemiche
Io racconto sempre può sembrare una nota di colore ma in alcune aree della della Calabria
Soprattutto nella Locride i ragazzini sputano per terra al passaggio di una volante della della polizia o si fanno tatuare sulla pianta del piede la figura del carabiniere
In maniera da poter la calpestare ventiquattrore su ventiquattro cioè durante tutta la loro quotidianità
è una cultura deteriore i ragazzi è stato ricordato un po'anche nella lettera che è stata letta
I ragazzi i bambini sono abituati all'uso della violenza come strumento per risorse per risolvere le controversie personali sono abituati all'uso delle armi abbiamo avuto indagini della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che io ringrazio sempre qui abbiamo presente Giovanni Bombardieri che ha dato veramente un impulso importante alla al progetto liberi di scegliere
Detto appunto le indagini gli strati istituzioni settore antimafia di Reggio Calabria sono emerse situazioni che non dovrebbero appartenere alla realtà dei minorenni
Bambini o poco più portati a sparare genitori irresponsabili o utilizzati come i cantieri per latitanti per trasportare armi da una parte all'altra della della Calabria
E abbiamo va i ragazzi sono abituati a punta a risolvere tutto con la violenza da esercitare anche nei confronti dei familiari più stretti quando trasgrediscono le regole d'onore
Noi giudici minorili a Reggio Calabria ma devo dire accaduto anche a Catania ci siamo trovati davanti all'orrore del coinvolgimento di poco più che bambini ragazzini di quattordici quindici anni nell'omicidio o nel tentativo di omicidio delle loro madri e cosa avevano fatto queste donne per
Per avere questa questa sorte terribile avevano osato infrangere il codice d'onore
Separandosi o ingaggiando delle relazioni extraconiugali quando i mariti erano incarcerati latitanti allora in quei contesti il disonore dev'essere lavato all'interno della stessa famiglia e quindi familiari responsabili hanno spinto i loro figli a compiere questi atti innaturali è ancora in Calabria ma devo dire sta accadendo anche a Catania
Noi giudici minorili
Trattiamo vicende che non dovrebbero appartenere alla realtà di un minore in Calabria primo processato
Minorenni adolescenti per per omicidi anche di rappresentanti delle forze dell'ordine ad esempio il caso più eclatante è quello del duplice omicidio dei carabinieri fare Garofalo
Avvenuto negli anni Novanta sull'autostrada Reggio Calabria Salerno
Due carabinieri furono uccisi a colpi di di il fucile mitragliatore M dodici tra due ragazzi uno di diciassette e l'altro di di diciannove
Abbiamo processato ancora minorenni coinvolti a pieno titolo nelle faide locali addirittura agli anni Novanta un un rampollo di una famiglia di Gioia Tauro imputato di pensare ai comici di un killer di mafia a tutti gli effetti è inserito nella lista de latitanti più ricercati
Da parte del ministero dell'Interno e ancora ragazzi coinvolti nel narcotraffico ante interna internazionale lo utilizzati come dei cantieri paia di tanti
Che hanno compiuto estorsioni per conto dei genitori ristretti in carcere insomma nell'alta terribile negli anni diciamo noi giudici minorili a Reggio Calabria abbiamo avuto anche un senso di frustrazione pro
Sanare io oggi ripeto con con molto piacere anche Tina Latella che è stata proprio per tanti anni procuratore della Repubblica per i minorenni di Reggio Calabria poi di Roma oggi di in pensione
E con lei abbiamo condiviso veramente tanti momenti difficili anche di frustrazione professionale perché gestendo queste vicende soltanto da un punto di vista penale ci accorgevamo che non sempre riuscivamo a a a deviare traiettorie di vita
Abbastanza apre prevedibili e allora c'è stato un momento che è coinciso con la nostra maturazione professionale ma anche con l'esperienza maturata sul campo
Nel quale abbiamo deciso di provare ad anticipare gli interventi anticipare la la la prevenzione non aspettare che i ragazzi arrivassero a compiere questi atti terribili
E così abbiamo deciso di provare
A censurare le condotte educative mafia osserva nei casi di concreto pregiudizio quindi questo è importante che si chiarisca quindi caso per caso mai in via preventiva e senza un aggancio con la realtà specifica
Allo stesso modo con cui i tribunali per i minorenni censurano le condotte dei genitori ma altrettanti alcolisti o tossicodipendenti
Lo quindici a mente per il summit di siamo intervenuti e stiamo intervenendo sta accadendo non soltanto a Reggio Calabria ma anche a Catania so che anche la anche a Palermo purtroppo la collega Karaman si è trovata anche in situazioni difficili per queste sue iniziative
Allora siamo intervenendo sulla responsabilità genitoriale dei boss nei casi estremi con allontanamento dei ragazzi dal loro contesto familiare inserimento le strutture comunitaria un famiglia di volontari antimafia
Per un priorità di di tempo
Quindi sono mai azioni preventive ma legate alle situazioni specifiche è e hanno un carattere temporaneo qual è l'obiettivo assicurare adeguate tutele a questi sfortunati ragazzi per una regolare crescita psicofisica nel contempo vogliamo consentire loro di sperimentare degli orizzonti
Di vita DiVersi
Io dico sempre che è una sorta di Progetto Erasmus della legalità proprio per stemperare le tensioni che questo tema volte può può agitare
Qual è l'obiettivo dotare questi ragazzi degli strumenti culturali
Per consentire loro di scegliere io dico bisogna ripristinare condizioni di uguaglianza sostanziale perché sono ragazzi che partono da una condizione di handicap
Quindi no non sono prudenti punitivi tutt'altro hanno l'obiettivo di evitare a questi questi bambini a questi adolescenti
Destini altrimenti ineluttabili di carcerazione talvolta di morte come c'è capitato gli assistenti sette occasioni e comunque di sofferenza perché la criminalità organizzata provoca sofferenza non soltanto all'esterno ma anche al all'interno delle famiglie mafiose
Quello che è accaduto dim molto interessante che forse in una prima fase non avevamo preventivato è che noi occupandoci dei minori per me appunti sta procedurale dobbiam dare a sentire anche i genitori no
I i papà sono quasi sempre in carcere o uccisi o latitanti ci siamo imbattuti nel nelle mamme
E cos'è accaduto che superata una prima fase di contrapposizione a volte anche ad aspra avverso i provvedimenti
Quando queste donne hanno compreso che non sono provvedimenti punitivi ma sono dei provvedimenti a tutela dei loro figli non si sono opposte più hanno accettato i percorsi stabilite dal tribunale per i minorenni
Nella speranza talvolta inconfessabile
Di sottrarli a un destino ineluttabile
Il paradosso è che i nostri provvedimenti hanno agevolato delle scelte educative
Difficili laceranti da assumere nel contesto in cui sono in inglobate ma è accaduto di più perché molte donne
Hanno deciso di andare via dalla Calabria ma adesso anche da Catania dalla Sicilia
Con un obiettivo ben preciso salva i loro figli ma in fondo saldare anche se stessero stesse
Il Progetto sta alimentando delle speranze il riscatto laddove sembrava non essere di speranza ora alcune di queste donne sono diventate collaboratrici o testimoni di giustizia proprio percorsi agevolati dei provvedimenti allora in questo caso voi sapete c'è una legge dello Stato che quella al suo libro son due leggi sui collaboratori sui testimoni e ci sono dei percorsi abbastanza delineati
Ma molte di queste donne invece non hanno apporti collaborativi da dare o quelli che che hanno non sono di rilevanza tale da giustificare l'inserimento nei programmi di protezione
Presidente come si antimafia e c'era e ha che ha
E allora dicevo che ma molte di queste donne non hanno i requisiti per entrare nei programmi di protezione
E sempre a Reggio Calabria più volte abbiamo fatto audizioni congiunte di donne di quei contesti assieme a Giovanni Bombardieri
Aiutare gli aggiunti agli aggiunti dalla Direzione distrettuale antimafia e con loro abbiamo concordato se era possibile o meno
E quando non c'era la possibilità di entrare per rami protezione allora ci siamo dovuti organizzare in maniera diversa a un certo punto abbiamo abbiamo cominciato ad avere un certo numero di persone di donne che volevano andare via con i loro figli
Questo stava diciamo questo fenomeno migratorio fra virgolette diventava difficile gestirlo da un piccolo Tribunale di frontiera io ho avuto l'opportunità di conoscere Enza Rando e Luigi Ciotti ai quali ho chiesto aiuto
E con loro abbiamo creato a poco a poco
Caso dopo caso sull'intero territorio nazionale una rete di accoglienza prede di accoglienza che ha consentito a tante mamme con i bambini di potersi ricostruire una vita finalmente libera
Altrove
Devo dire che all'inizio le critiche sono state molto anche molto aspre
Certo accusato di fare confisca di figli deportazioni di minori
Qualcuno ha paragonato questo tipo di giurisprudenza quelle dagli Stati totalitari autoritari c'è il nazismo stalinismo come vi dicevo nulla di tutto questo perché sono noi non siamo degli avventurieri del diritto ci muoviamo nell'ambito di una solida cornice costituzionale
E diritto e dovere dei genitori ma istruire mantenere educare i figli ma questo deve avvenire nell'ampio di quelli che sono i parametri costituzionali cioè educazione dei figli non può sconfina nell'arbitrio e quindi nel nel nel crimine
Io dico sempre ci sono due diritti fondamentali che dobbiamo bilanciare quello del bambino a crescere
Ed esse educato all'interno della sua famiglia ma anche quello del bambino ad avere un educazione responsabile che lo preservi da dai rischi connessi alla trascrizione dei valori condivisi cioè edile di legalità e quindi il carcere
E comunque una condizione di sofferenza
Ecco questa è la cornice normativa quindi non facciamo confische di fidi ci muoviamo caso per caso mai in via preventiva devo dire la rete di accoglienza che abbiamo creato con libera sul l'intero territorio nazionale
Presto è diventata un protocollo governativo al quale abbiamo voluto dare un nome evocativo di Djibril di scegliere
Che è stato firmato da ben cinque ministri dalla direzione nazionale antimafia agli uffici giudiziari minorili di Reggio Calabria dalla procura di Reggio Calabria
Dall'associazione Libera e questo protocollo al momento stato finanziato soltanto dalla Conferenza episcopale italiana con i fondi dell'otto per mille oggi do rinnoveremo sarà momento molto importante alla presenza sempre di cinque ministri giustizia interno
Famiglia Università Istruzione sarà presente la direzione anche nazionale antimafia e il protocollo ovviamente libera il protocollo sarà esteso dagli occhi verdi dagli uffici giudiziari di Reggio Calabria anche alle Corti d'appello di sì Napoli formalmente Catania Catania lo siamo già applicando da tempo e Palermo allora io credo che questo le prassi di questo protocollo possono rappresentare uno snodo fondamentale nelle strategie di prevenzione del disagio giovanile e dico anche di contrasto ai sistemi di criminalità organizzata stuprata su base locale o familiare
Devo dire che il a sono entrati nel progetto io non ho calcolato Palermo Trento fatto riferimento soltanto l'attività di di Reggio Calabria fino a quando c'ero e dal due mila venti Catania
Sono entrati nel Progetto circa centocinquanta minori trenta donne hanno deciso di lasciare la Calabria o la Sicilia sette sono diventate collaboratrici o testimoni di giustizia ma è accaduto anche di più perché il gli orari l'orientamento giurisprudenziale ha toccato le corde emotive anche di importanti basso calabresi
Ma anche catanesi
Sono iniziate che ci sono già delle delle collaborazioni con la giustizia molto importanti partendo proprio dagli interventi sui figli addirittura a Catania e cieco diventato collaboratore di giustizia un nonno dare un un esponente di spicco di una cosca catanese che ha deciso di pentirsi proprio sino all'intervento sui nipotini
Ebbe a cascata lui la figlia il genero
I risultati sono veramente molto importanti
Allora se questo sistema lo affiniamo lo notiamo il protocollo è importante perché è chiaro che è uno strumento molto importante ma ha un carattere temporaneo contingente no durerà tre anni quello che rinnoveremo oggi ma poi che facciamo allora per questo
Serve
Una legge che dia continuità giuridica economica sociale culturale psicologica al al Progetto
Io credo che oggi siamo arrivati a un punto veramente importante io ho apprezzato molto ma anche la decisione e lo dico non sono frasi di circostanza perché qui della Presidente Colosimo di istituire il Comitato cultura della verità correzioni minori
E da darne il coordinamento a una senatrice dell'opposizione
Enza Rando già vicepresidente di di libera credo che sia o dovreste darne notizia domani sui giornali perché è molto importante c'è una visione una condivisione c'è un'apertura importante su questo tema che non deve diventare oggetto di di contese politica
Oggi siamo arrivati a un punto come io dico di non ritorno spero che il il due mila ventiquattro possa segnare il il momento della della della legge nazionale liberi di scegliere lo dobbiamo lo dobbiamo a tanti ragazzi che che guardano con fiducia nello Stato alle mamme
Che hanno deciso di compiere queste scelte così importanti per amore de dei loro figli ma nella consapevolezza che c'è uno stato pronto a tendere la mano questo non dobbiamo non non ricordarlo ne ho sempre ricordarlo non dobbiamo deludere chi ripone fiducia nello Stato devo dire ancora diciamo siamo stati aiutati in tutto questo anche dalla dell'amplificazione mediatica
Devo dire dal del film di delitti scendere però oggi abbiamo in sala sia Angelo Barbagallo che il produttore del film ma Monica Zappelli che la sceneggiatrice
Nasce già dicendo importante l'autore parla della sua biografia ha scritto a firma come lei era I cento passi da minuta vinto paritari Donatello vuol dire che il film repressa rappresentato come ha ricordato prima Enza Rando un veicolo
Molto importante perché tante tanti ragazzi e tante donne c'hanno scritto e annunciano dei percorsi anche dopo aver visto il film può dire che anche il nostro libro Monica
Sta andando molto bene è diventato oggetto di studio nelle scuole calabresi la Calabria di trattato una legge regionale su dal punto di vista c.t. culturale
Diciamo ormai siamo al punto in cui bisogna diciamo cristallizzare il tutto io vorrei ancora
Ringraziare Antonio Sangermano Antonio Sangermano il nuovo capo dipartimento giustizia minorile di comunità
Lui dato un impulso importante al rilancio del di questo progetto del del protocollo addirittura con il protocollo il dipartimento giustizia minorile si assumerà un onere molto importante cioè quello della gestione di tutta la fase esecutiva assieme al libero assieme alle altre associazioni che saranno inserite
Ma e il dibattito ci Saverio avrà la regia di tutti gli interventi non soltanto di carattere penale ma anche di carattere civile e questa è la novità
E sarà un un onere
Gravoso ecco molto molto importante ma devo dire che che lui ha svolto un ruolo fondamentale ancora grazie a Luigi Ciotti ed Enza Rando devo dire che senza libera questo Progetto
Non avrebbe potuto avere i risultati che oggi ha raggiunto io devo dire con Uto la fortuna di imbattermi loro
Senza di loro non sarebbe stato possibile vorrei ringraziare anche tutti i colleghi abbinate l'hanno ricordata Carla Santo con uno con la quale stiamo collaborando a Catania in maniera molto molto proficua ma
Giovanni Bombardieri ciò detto in Procura della Repubblica Luís come lo è stato Federico Cafiero de Raho molto sensibili a questa questi temi perché devo dire senza le segnalazioni delle direzioni distrettuali antimafia in gli interventi sui binari non si possono fare
Devo dire che siamo stati il protocollo di Reggio con Abete abbiamo poi replicato a Catania e diventato nel adesso ha a settembre legge circuito comunicativo diventato legge dello Stato perché l'articolo sette della legge che Ivano istituisce questi circuiti comunicativi dalla Direzione distrettuale antimafia e le procure della Repubblica di minorenni e lo fa l'ho fatto diventare un fatto Vittorio e questa norma aprirà e con la dovuta informazione degli scenari di di tutela di interventi molto importanti io sono convinto così come sta accadendo per accaduta regione da Catania
E ci saranno anche degli effetti deflagranti con collaborazioni importanti perché e si toccano corde emotive che sono quel di Figli addirittura dei dei nipoti
Quindi insomma Ad Maiora siamo sul sulla strada giusta continuiamo così e io ringrazio tutti anche per l'adesione entusiastica per la per la partecipazione così intensa alla questa giornata al Progetto grazie
Grazie grazie a Roberto Di Bella che c'è un po'inserito diciamo ha perso un po'Nando nel merito catalano sta presidente
Dicevi tu
No intendo ringraziamo e diamo il benvenuto a questo pulmino che arrivato dalla Toscana
Il gruppo di sostare di villa Pittini che sono arrivati accompagnato dal suo Simona dentro la pioggia quindi grazie Katia ragazzi veramente siamo veramente molto prudenti
E ringrazio anche i professori che hanno accompagnato i ragazzi che non è diciamo di circostanza perché credo che siano un po'liquide vere poi lo diceva prima Roberto Angelo e Matilde Barbagallo no che su questo progetto ci hanno creduto e hanno fatto un film veramente molto interessante
C'ha raggiunto il se l'onorevole Federico Cafiero de Raho e vicepresidente della commissione antimafia ma diciamo un po'l'anima non non dobbiamo dimenticare lo dicevi tu Roberto che il primo protocollo del due febbraio due mila e diciotto è stato sottoscritto in procura nazionale antimafia ed era importante perché davo una grande legittimazione a un cammino importanti quindi rende lo ringraziamo per quello che ha fatto e per quello continua a fare
Per l'attenzione che mette sempre in questo progetto poi una cosa che volevo dire sono collegate ed è una cosa che mi fa veramente molto piacere molte mamme che hanno fatto questa scelta
E noi da qui risentiamo e io vorrei fare una dare anche un bell'applauso ormai
O no
Ragazzo avrà questo abbraccio da qui arrivato sono collegate sono contenta emozionante
Ed è veramente molto bello loro l'hanno fatta in un momento in cui noi eravamo vicini ma adesso vedendo questa sala
Diciamo anche l'impegno forte anche della politica che e c'è tutto credo che siano veramente molto e speriamo che questo possa essere anche un volano per tante altre io darei adesso la parola Monica
Capelli perché con la sua delicatezza lo diceva prima Roberto Di Bella ma c'ha proprio insegnato a capire che c'è una forma anche un modo per raccontare la complessità di alcune storie
Ed è raccontare le nomine creando paura o non creando semplicemente emozione o parlando su dallo stomaco ma parlando anche all'anima e al cuore diciamo delle storie quindi grazie Monica di essere qui essere sempre accanto a noi
Io lo ringrazio voi Sutter l'invito tutti coloro che sono presenti
Sono molto contenta perché ci sana dei ragazzi perché io ho deciso di fare questo lavoro e di raccontare questo tipo di storia quando avevo la loro età
E e ogni volta che li vedo non posso non pensarci perché siete nell'età più bella siete nell'età in cui scoprite il mondo per la prima volta e quello che vedrete oggi
Resterà inciso dentro di voi come poi tutto quello che vedrete negli anni successivi non riuscirà a fare
E io sono sicura che in questo posto a esplorare il mondo stanno nascendo i temi sui quali di interrogare tre da adulti
Non lo sapete adesso io alla vostra età non sapevo che mi sarei occupata di antimafia
Nel mio lavoro anche di antimafia sapevo vagamente che mi piaceva scrivere ma in maniera molto confusa quando poi mi sono chiesta perché io che ero nata in Lombardia
Avesse questa ossessione per questi temi in fondo di una geografia che non mi era prossima mi sono ricordata di quello che mi chiedevo quando avevo la vostra età
E quindi io penso che anche voi farete la stessa cosa tra molti anni
Vi chiederete perché c'è qualcosa che l'identica cosa di canto come adulti e scoprirete che qualcosa che state guardando adesso
Io perché ho fatto questo passaggio perché quando io avevo la vostra età a c'è la Sicilia era sembrava terra di nessuno chiunque si opponesse alla mafia moriva morivano omini dello Stato morivano giornalisti morivano cittadini che si ribellavano a pressioni come il pizzo Serrano negozianti e c'era una cosa che io non capivo proprio perché stava a Milano perché io vivevo in un paese democratico dove si votava dove c'erano ottime scuole dove a scuola mi insegnavano il rispetto per gli altri e queste stesse scuole c'erano in fondo anche in Sicilia
Eppure questo paese era così debole non non in fondo c'erano anche in Sicilia sposata
Però questo peso era così debole che non riusciva a difendere che lo rappresentava che non riusciva a difendere nella sua parte migliore e quindi io mi chiedevo da ragazzina come vivevano
I miei coi Trani all'interno di quelle famiglie
Come si fa in in stare in famiglie dove hai dei genitori che decidono omicidi e poi tornano a casa la sera
Mi chiedevano questi padri
Ama le loro ragazzi ma i loro ragazzi sanno cosa fanno i loro padri e le madri che sicuramente sanno e capiscono come li educano vogliono che diventino come gli omini che hanno sposato o vogliono che diventino altro
Come fanno ad accettare che se diventeranno come gli omini che hanno scelto davanti a loro avranno due strade inevitabile il carcere o la morte
E quando poi negli anni successivi mi sono trovata a fare la sceneggiatrice a scrivere storie prima per il cinema e poi per la televisione questa domanda è ritornata
Forte e ho avuto la possibilità di andare dentro queste famiglie e di capire
E qui veniamo al modo in cui ho scelto di raccontare la mafia io penso che ci siano due modi entrambi legittimi
Uno che racconti reati
Che spesso in inevitabilmente per intrattenere perché ne facciamo intrattenimento lo faccio anch'io che scrivo una storia attrice ma televisione non può annoiare sarà la gente smette riguardarla però inevitabilmente li spettacolarizza
Ma a me non interessa mania reati a me interessava con la domanda che mi facevo quando avevo la vostra età come dicono le persone in quelle famiglie
Mi interessava capire quali era quello qual era il sostrato emotivo la quotidianità non il reato la quotidianità che stava dentro con le stesse persone dopo e magari uscivano dalla soglia di quelle case commettevano dei reati
Ed è per questo che mi sono avvicinata
A ora prima raccontato la storia di un ragazzo che si era ribellato al padre mafioso che era Peppino Impastato
Poi di una donna che si è ribellata al marito alla famiglia 'ndranghetista che era Lea Garofalo e alla fine ho incontrato il giudice Di Bello ha trovato straordinario quello con le stava facendo a Reggio Calabria
E tra l'altro ci pensavo stamattina da nella mia Romeo vissuto tanto sono una posso ancora memoria non ha memoria storica sono io stesso un pezzo di di archeologia diciamo sì e penso al mio percorso cinematografico pensate ho esordito rack raccontando un ragazzo che si ribellava alla mafia
Negli anni successivi ho raccontato una donna cioè questo Paese è stato un Paese che ha offerto per tanti anni volti antimafia maschili ma le donne sono diventate così forti da avere la la forza e il coraggio di far sentire la loro voce anche in ambienti così patriarcali
E poi sono arrivate in quest'ultima puntata dopo parla di qualcosa che non avrei immaginato perché né il all'inizio del mio percorso
Quello che a me interessava era distinguerà la mafia dall'Antimafia interessava esplorare ornamenti sentimenti come ti ho detto però c'era sempre uno sguardo che si occupava di chi sceglieva la giustizia
La cosa che ho trovata straordinaria che fa questo protocollo e che si occupa delle persone che sono ancora all'interno
Della famiglia mafiosa cioè non si preoccupa di dire voi state già dalla nostra parte si preoccupa di dire una cosa potentissimo lo Stato c'è anche per tre
Non è solo per chi rispetta le sue regole lo Stato e per tutti
E questa cosa sarebbe stata impensabile venticinque trenta anni fa in un momento in cui lo Stato era ancora debole
E pensabile oggi perché solo chi è forte può dire a chi lo disprezza che lo sfida io ci sono anche per tre e dargli una possibilità
La cosa straordinaria io ho trovato la prima volta in cui ho contratto il giudice Di Bella che gli ho chiesto qual è la cosa che l'ha colpita di più in tutti questi anni in cui si è occupato di mafia di 'ndrangheta lo e Maretto il dolore
E questa cosa mi ha colpito perché era la stessa cosa che io andando a trovare le famiglie mafiose nel mio lavoro di sceneggiatrice avevo riscontrato e che contraddice
In maniera molto profonda invece spesso il racconto anche meraviglioso cinematografico che si fa dalla criminalità
E questa verità elementare che nelle famiglie di mafia si vive male
Che sono famiglie che danno dolore alla società perché danno violenza e assenza di libertà agli altri ma nello stesso tempo la danno anche se stessi
Sono contesti familiari in cui si negano le due cose che ci rendono felici la possibilità di amare e se voi vi interessate di mafia potete vedere anti femminicidi che si Consolo compiuti in questi anni in contesti di 'ndrangheta
E
O l'impossibilità che si dà dei ragazzi se si innamorano se tu sei d'accogliendo anche da non può e non innamorarsi di un ragazzo che lavora nelle forze dell'ordine
E nello stesso tempo impediscono ai ragazzi di essere ti vogliono essere la cosa meravigliosa della vita
Nel alla vostra età e che anche un po'un po'un peso ma anche bellissimo devo in questo momento peso tenore d'ultima lo invitiamo tutti potete essere chi volete
Avete davanti la vita un ragazzino che nasce in un contesto di 'ndrangheta ha davanti un'unica strada estere come suo padre
E di quella strada proprio perché oggi lo Stato è presente ha già visto le trappole ha già visto le perquisizioni di notte ha già visti i parenti arrestati ha già visto a volte anche i parenti ammazzati ma lui non ha scelta dovrà essere come loro
E questa è una cosa che toglie felicità in maniera viscerale
Perché non avere il futuro e qualcosa di drammatico per un anziano persino è una qualcosa di drammatico per un adulto ma per un ragazzo è qualcosa di inaccettabile
Io penso con questo testo perché poi stavo di di di avere spiegato CUP cos'è stato quello che mi ha mosso
E non prese parte presenti forse aspetto le loro domande questo punto adesso mi sono lanciata non volevo monopolizzare la giornata
Va avanti
Ma
Allora viticola severo politico semmai l'ultima cosa
A di quando io ho fatto questo film dobbiamo raccontato un ragazzo
Che sceglieva la legalità
Io penso che l'altra cosa straordinaria di questo percorso è che lasciando liberi
Rende liberi anche di sbagliare ed è una cosa che ci tengo a dire oggi nel giorno in cui si firma un protocollo non tutti i ragazzi che faranno questo percorso probabilmente sceglieranno la legalità
Ci sarà anche chi sbaglia ma è giusto è lo stesso esattamente come noi genitori
E perché l'essere umano è la cosa più complicata e che ci siano i non siamo esseri di laboratorio possiamo ricevere gli stimoli migliori fra gli eredi a stare qualcos'altro de una cosa che chi è genitore sa perché lo vede sui propri figli
Ma intanto l'essere umano non si sa mai che tempi di reazione a
Io penso anche un ragazzo che sembra non recepire
Quello che gli dal protocollo oggi noi non sappiamo se da adulto sarà invece nel momento in cui ci ripensa in grado di darlo a suo figlio o non sarà in grado da adulto in un'età in cui non lo pensiamo perso a fare una scelta diversa
Per cui l'invito insomma che faccio anche chi pagare a livello istituzionale valuta queste cose
Cioè di concentrarsi sulla bellezza del percorso perché i tempi dell'umanità non sempre danno soddisfazione alla prima generazione che dice di cambiare le cose
Però da visti in una dimensione più grande che attraversa le generazioni le scelte giuste sono quelli che permettono veramente
All'Umanitaria fare passi avanti
Grazie grazie Monica
Per come appunto racconta ecco quanto importanti contano si parla del dolore ha parlato dell'usare no al di là del risultato ma il percorso per incidenti
Io credo che sia bello diciamo che chi scrive e chi e anche diciamo scrivi firma possa avere questa delicatezza nel raccontare anche la complessità certo un giorno in in divenire
Fa un cammino lei nell'esperienze che vieti si sono avute quindi il quale delle quali parlava anche dottori Divella quasi tutte diciamo le esperienze sono andate cioè stanno facendo un buon cammino
Qualcuno è ritornato indietro ma comunque ha la coscienza in quell'età qualcosa se la domanda quindi grazie grazie Monica adesso darei la parola don Luigi Ciotti tutti conosciamo don Luigi Ciotti presidente di libera presidente del gruppo Abele qualche giorno fa il ventuno marzo la giorno della memoria dell'impegno la giornata diciamo nazionale c'è una legge nazionale
Invece è riuscita a portare insieme in piazza la piazza qui a Roma quasi cento mila persone
Dove stavano insieme si leggevano i nomi di tutte le vittime di mafia perché poi questo diciamo stiamo parlando anche di questo in questo momento e dove c'erano i familiari delle vittime che insieme a tutti i ragazzi giovani camminavano camminavano insieme in questo abbraccio quasi per custodire le storie di una cosa bella ed è anche una cosa bella che in che stavo là per esempio in questo sana oggi c'è Dario montana fratello del diciamo del commissario montana chi segue delle storie di liberi di scegliere quant'è bello mettere insieme i familiari che hanno visto che hanno attraversato il dolore del quale ci parlava prima
Appunto ora Monica e che invece poi raccolgono chi invece sta dall'altra parte che sta dall'altra parte quindi si uniscono le distanze quindi grazie grazie don Luigi Ciotti grazie
Per non sono tutti
Gregory
Fare un piccolo passo indietro per portare
Una piccola esperienza
Che si salda poi questo momento così importante così solenne
Della storia che tu hai che racconta
E la nostra storia incomincia proprio rispetto a questo tema
Nel in Calabria tra perché voi sapete che tra il mille novecentosettantacinque
Nel mille novecentonovantuno la città di Reggio Calabria
Subiva
Subiva proprio sempre più la violenza mafiosa
E molti di voi sapranno molto bene che il proprio in quel periodo
Questa violenza mafiosa era sfociata
In due guerre di mafia che hanno prodotto più di mille morti
E molti di voi sanno proprio che mi siete stati maestri nella vostra professione
In quel periodo storico
Dove decine di persone hanno scelto la via della latitanza
Non perché incriminate dei magistrati ma c'erano tanti
Che erano condannati a morte dalla stessa 'ndrangheta perché erano di faide di famiglie diverso
E in quegli anni la 'ndrangheta mentre seminava morte e terrore
Migliaia
E che generava paura e omertà
Però riusciva sempre a attrarre il fascino
Fascino attrattivo su tanti ragazzi su tanti giovani
E non solo sui figli dei mafiosi
In quegli anni si parlava proprio qualcuno se lo ricorda i ragazzi malati di andrà anche tra
E tutto questo avveniva anche nel deserto dei opportunità
Perché c'è il rischio che molte persone crescono in un deserto di mancanze di appigli di riferimenti i Progetti di proposte iniziative
E quindi rischi sono cresciuti quelli che qualcuno aveva definito i figli della mafia
Ma nel mille novecentottanta c'è una grande la faida di Cittanova
Una famiglia che fu più volte decimata i Facchineri
E allora lì le autorità giudiziarie chiesero a un sacerdote di Reggio Calabria
Per il quale si è aperto ora un processo di beatificazione che lo porterà certamente sugli altari
Don Italo Calabrò
E quindi le autorità giudiziarie di quel momento in quel momento particolare chiesero don Italo Calabrò una mano per prendersi cura in queste faide
Uno sterminato decine e decine di persone dipende sicure di alcuni bambini
Un bravo giudice che voglio ricordare presidente Tribunale per i minorenni Reggio Calabria in quel periodo Ilario pacchi Ilario pacchi
E noi che farà dei provvedimenti dei provvedimenti
Del tribunale per i minorenni proprio per cercare delle soluzioni per questi bambini
è qui che si inserisce la storia
Che io rappresento non noi non è un mio
E il gruppo Abele che la realtà in cui vivo che approssimano fanno sessanta anni del loro cammino
E il quel tribunale quel magistrato
No
Attraverso don Italo Calabrò
L'abbiamo accolto alcuni di questi ragazzi di queste famiglie in quegli anni
Ma tocca davvero di fronte alcune situazioni particolari
Coinvolse
Perfino la Caritas tedesca
Perché era necessario fare andare all'estero alcune situazioni molto complesse molto difficili
E ci fu una grande disponibilità della Caritas tedesca per raccogliere dei nuclei
Ma ci furono dei tradimenti
Ci furono persone che invece che tacere ecco la delicatezza da seguire
Avevano sparso la voce
E alcune di queste situazioni non si sono potute però realizzare perché c'era chi aveva tradito
Ecco allora
Che era nato con Ilario pacchi questi in quel momento storico dicono lento di guerre di Taider
Ecco con tanti tanti morti è nata questa ecco ma già allora
Voglio sottolineare
Il tono Calabrò ottavo il sostegno della loro Caritas
Diocesana di Reggio Calabria e della Caritas nazionale già allora
Ma erano momenti particolari di un pezzo di storia
Che ecco e vi devo dire
Che la storia
Gli alcune di queste persone che l'abbiamo poi costruito dei percorsi a Torino e non solo
Cioè siamo poi trovata l'una serie televisiva
Perché già allora la televisione specie tre puntate
Tre puntate che forse qualcuno ricorderà
Televisive trasmesso da RAI uno tre episodi siamo nel mille novecentonovanta dal titolo un bambino in fuga
Fuga dalla macchina
Pure la renderà senza tre puntate tre puntate
Ecco e alla fine del mille novecentonovanta il giudice
Quel giudice fu intervistato da Pippo Baudo a Domenica in
A Domenica in
Dove gli era stata raccontata questa iniziativa di dare affidamento
Senta sorte di affidamento per questi bambini
E di approfondire il ruolo delle mamme e delle istituzioni
è importante rivedere l'Ampex rivedere quei servizi rivedere quella storia perché è un pezzo della storia no
E tutti commossi
E tutti a promettere
E poi non se ne è fatto proprio nulla
E c'è voluto un ritorno anni dopo che trovi ripreso in quel contesto in quella realtà
E con molta forza e determinazione c'è rilanciato tutto con il sito
Ma c'è una storia
Che è una storia è una storia da non dimenticare che il protocollo che oggi verrà rinnovato
Hanno firmato tutti i ministeri
Tutti i ministeri e nel fermato
Io mi ricordo d'aver detto tutti i ministri che erano lì tutti contenti Pelicci la firma
Ho ho detto cioè vogliamo i fatti
E questi fatti non sono avvenuti
Solo la realtà ha sostenuto poi nei fatti
Al di là delle promesse che erano state fatte sono una realtà
L'avete sentita la Caritas italiana
Promesse labile dei fatti per sostenere questi progetti
E quindi mi sembra importante questo momento così solenne
E anche oggi che viene rinnovato banche oggi diremo a tutti i ministeri o
Dovete parla posta parti
E allora in questo senso mi sembra molto molto importanti
Ma di quei primi ragazzi di tanti anni fa
Per qualcuno non ce l'ha fatta
Sono stati assorbiti dentro profondamente riassorbiti
Ma c'è anche chi la fa ce l'ha fatta
C'è anche chi ce l'ha fatta
Mi sono trovato né una provincia improvvisamente di andare in un agriturismo
Piantare un agriturismo
E dividere una persona che si avvicina che poi con molto pudore in grandi Silenzio
Mi ha ricordato da dove era partito da da giù in quel periodo
E con lui ha costruito la sua famiglia
Lavora la terra
Ha costruito la sua dimensione diritta altri non ce l'hanno fatta ma c'è chi c'era anche fatta
E oggi quindi molto importante che viene rinnovato questo percorso alla luce dell'oggi che è diverso da quello che era ieri per i contesti
Delle azioni criminali della loro potenza di quel momento di quel loro potere
E oggi
Questo allargarsi mi sembra importante e fondamentali importante fondamentale
E voi sapete che tante donne chiedono e grazie perché
Non dimenticheremo mai
La storia di Lea Garofalo
E tra l'abbiamo vissuta direttamente
Io lo dimenticherò mai questa donna quando un giorno di un incontro pubblico Firenze
Per Prodi scendendo le scale di questo immenso salone una donna tutta tremante servo sottesa chiese a me è una piccola cosa
Mi può mica cercare un bravo avvocato
Un avvocato
Perché era stata tradita
Era stata tradita
Tradita
E cercava un altro appiglio un'altra possibilità
E lì è che abbiamo lanciato per ridare fiato speranza Area
è la sua piccola venisse la storia poi l'avete vista conosciuta in quel bellissimo film
Che quel nome e quel nome
Parla parla chiaro
Poi tutta la storia la conoscete
Ma c'è un fatto importante
E stato quel suo funerale
Con una banale decisi era Luigi leggerissima quella bara perché fu anche bruciato quel corpo
Uccisa e bruciato il corpo e quando fu ritrovato erano solo poche ossa quindi la bara era leggerissima
Ma per giorno ti abbiamo fatto il funerale
Il funerale di Lea
Abbiamo scoperto dopo
Perché ce l'hanno raccontato loro che su quella piazza mescolata a tanta gente
Di Milano
Ero venuto alcune donne
è venuto alcune donne
Alcune di queste donne
Che avevano visto
Avevano seguito un po'questa vicenda così umana e non erano venute
E quindi
Queste storie queste positività pur nella sofferenza della storia di Rea perché lì ci fu
Quello che voi ben sapete all'aperto di grandi varchi
Ora bisogna dare continuità tutto questo
E allora questa è una responsabilità non solo di liberi di scegliere dei ragazzi e delle mamme
Ma siete anche voi della politica liberi di scegliere no con la vostra coscienza di unire le forze con urgenza
Perché una delle ultime donne l'abbiamo già stoppata sparire quattro volte perché loro riescono rintracciarle
E grazie al lavoro delle intercettazioni che qualcuno magari faremo anche a modificare
Grazie alla quale i bravi magistrati i due procure no due squadre mobili
Si è scoperta che alternative
Abbiamo scoperto che tradiva
Persone impensabili che tradiscono
E l'abbiamo fatto sparire diverse volte
Allora c'è un'urgenza urgenza
E sono molto contento che la Commissione antimafia si è preso questo carico
Il sottosegretario che ha parlato per questa mattina che sia preso questo incarico
Ora tocca a voi che rappresentate
Le varie forze politiche certi liberi di scegliere dentro
Non si Pacino giochi su questi problemi
Ci faccio lo sforzo di dare un'accelerazione perché alcuni piatti dalla dama continuare a spostarle
Perché il potere mafioso è forte
E non possiamo dimenticare come era successo già allora
Che c'è chi acconsente come il nonno che aprono di varchi di propositi positivi ma c'è anche chi non vuole tutto questo
E dobbiamo metterli sul conto che questo e dobbiamo mettere sul conto che ci vuole una generazione
Perché non è una delle tante cose non è una delle tante cose perché è in gioco la vittima
Il tante persone
Siamo contenti
Ci basta un articolo di legge ci vuole un po'di volontà
Io l'ho letta
Grazie del lavoro che stai facendo
Di mettere insieme tanti pezzi ma anche grazie per quell'altro impegno che con la giustizia minorile dell'aria penale si porta avanti già da quattordici anni se non di più quei progetti comuni
I percorsi che portiamo avanti con l'aria penale con quei ragazzi che hanno sbagliato ragazze che hanno sbagliato che devono rendere conto ma sono minori
E noi dobbiamo dare una mano ad aprire una luce offrire altre opportunità costruire Rete che egli possa accompagnare fare altri tipi di esperienza
E abbiamo visto con qualcuno non ce l'abbiamo fatta ma con tanti altri ce la si fa
Policheti primi protagonisti
E per questo che vogliamo un sacco di bene
Vi vogliamo bene perché fare i magistrati di minori credo che sia una delle cose
Meravigliosa ma anche complessa
Perché c'è sempre un punto nella coscienza
E poi anche le difficoltà che si accompagnano
Un giorno parlando con papa Francesco
Va detto io
Di voler incontrare queste donne
E l'abbiamo fatto in grande segretezza
Ma la ripeteremo se volete il giorno che possiamo farlo insieme
Lo dicevo il contrario
Se posso essere utile alla causa
Io spiegare al Papa che non potevamo rendere pubblico al mondo che lui incontrava le donne i loro bambini
Perché sono al portone di bronzo ci saremmo trovati
Tanti di quelli che no
E allora abbiamo fatto un piccolo gruppo di una cinquantina di persone
E c'eri tu c'era il presidente del tribunale attuale di Reggio Calabria
C'erano queste donne con i loro bambini
Il Papa dice voglio dargli una mano
Dico solo alcune parole che lui ha detto lì
Perché sono importanti
Perché i nomi dice tienimi al corrente
E lo farò sapere
Dopo la firma io faccio sapere e quando tutti
I politici presenti si assumeranno e poi noi dirigere
Sì
Ce lo dice la Costituzione di vigilare
Papa Francesco ha detto queste parole voglio consegnare
Voi care signore
Siete nati e cresciuti in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa
E avete deciso di uscirne
Benedico questa vostra scelta ed incoraggia ad andare avanti
Immagino che ci siano momenti di paura di smarrimento e normale
Non siete il sole continuate adottare sono parole importanti
Al di là dei riferimenti
Che voi capite che sono molti Diversi no
Per le persone
è un'autorevolezza
E il segreto è stato fatto tutto ma quando le signore e bimbi erano già
Protette
La sala stampa vaticana dato la comunicazione
E diversi giornali del mondo hanno parlato di questo fatto
Allora la gioia di questa storia
Che è rinata con forza che si è allargata che si allarga ancora di più di un film che dà una mano a riflette
Ah riflette
E allora
Forza
Ne vale la pena
Queste donne chiedono una mano
Chiedono di essere accompagnate per uscire da quei contesti mafiosi e soprattutto voi avete detto bene
E molte di loro l'abbiamo visto diventate madri guardano i loro bambini ragazzi e ragazze
E non accettano quell'idea
Che un giorno quelle vite saranno pedine di un gioco di potere di violenza e di carcere
Allora forza
E io ho trovato in Montedison
Anche torno indietro negli anni
Che c'è una ribellione di cuori e di coscienza
Ribellione di cuore di conoscenze
Che è presente in quelle donne
Nonostante codici culturali consolidati la cui violazione
è stata pagata in passato da molti di loro con la vita con la morte
E allora c'è una molla che sta dentro
Che qui è stata già sottolineata ma che è importante
Il bisogno di ritrovare ciò che le mafie hanno rubato loro
Ed è macchiato rubato loro la libertà la vita e la dignità
Alla politica
Tutta
Sappiate
Che noi siamo disposti a collaborare
A collaborare fino in fondo
Con le politiche giuste
Ma siamo la spina nel fianco se le politiche
Non fanno quello che devono fare cioè la politica per andare incontro ai bisogni profondi delle persone
Chapeau al vostro fianco
Unite le vostre forte fatte con urgenza c'è in gioco la vita di tante persone e tante altre trovano hanno la possibilità
Forza grazie per quello che fate
E che possiamo continuare tutti insieme
Grazie
Grazie grazie don Luigi che ci stimola Sempre ci e porta dentro alle nostre coscienze e e credo che anche un altro tema importante che dobbiamo veramente come dire ragionare e quello quello delle donne e il tema del nome di copertura cambio di generalità detti fa queste scelte
Intanto prima di passare la parola la presidente vorrei appunto salutare pura e semplice che ci hanno raggiunto la la senatrice Cecilia D'Elia la senatrice Sandra Zampa poi senatore del rio la senatrice cinque pensa che qui li che sembra molto presente
E e mi preme anche ringraziare alcuni professori della Università di Roma Tre perché dico questo sia perché ho fatto una cosa molto bella quella di intitolare delle Aule ad alcune vittime di mafia porta in in questo momento diciamo in nella vicina a me vicino a sé il ventuno marzo
Ma perché che il ruolo importante che ha l'università su questo tema
E credo che sia diciamo importante infatti sale ci sono anche molti ragazzi che hanno fatto la tesi
Tema liberi di scegliere il dottorato di ricerca quante volte richiamato Roberto Di Bella don Ciotti no insomma per ragionare su questo c'è tutto il gruppo e di libera insomma ha seguito il progetto di veri discende la dottoressa Surace
Don Checchi giura Tosti insomma può adesso non so sia entrato qualcun altro in sala e diventò qualcosa però insomma mi piaceva appunto salutare Paolo Caruso e Liliana egli osa Zara ma anche Rossella Zurlo che tiene d'aver gioca l'abbia che con l'università fa un lavoro importante su questi temi vini quanto abbiamo cercato di mettere insieme questo di matricola qualcuno poi magari mi riprendo perché sono anche emozionata
Quando abbiamo messo insieme abbia avuto mettere insieme il legislatore che ascolti a i giovani ragazzi gli insegnanti anche chi su questo ha lavorato e studiato perché non è una cosa semplice bisogna approfondire
E adesso passare la parola Presidente
La nostra Commissione antimafia Chiara Colosimo
Sì buongiorno a tutti innanzitutto chiedo scusa per essere arrivata ritardo ma era un'assemblea con degli studenti chi mi domandavano tra le cose se dipendeva da loro il futuro per alcuni
E mi ha colpito nello spot e in special modo una ragazza che m'ha detto ma quindi anche noi possiamo fare qualcosa
E diciamo è quella quelli non senza di cui parlava don Ciotti che arriva dritto a chi coi
In alcune occasioni ha l'onore di sedere in certi posti e che non può rimanere inascoltata allora io ci sono un paio di cose che devo dire che voglio dire qui in questa sede
Innanzitutto
A don Luigi
Perché lui non lo dice ma lo dico io la prima volta che ci siamo incontrati noi ovviamente non ci conoscevamo prima a differenza di tanti altri che avevano già avuto il piacere
Non mi ha chiesto niente
Mi ha soltanto raccontato la storia di una di queste donne io me lo ricordo chiaramente eravamo a Reggio Calabria peraltro
E mi raccontò di questa donna che lo fermò per strada
Per chiedergli aiuto per scappare
Da quell'oppressione mafiosa che aveva dentro casa
E non mi ha detto va fatto questo va fatto quello mi ha detto cosa avevano fatto loro
Come l'aveva nascosta come la vera rinascosta quando l'avevano trovata come alcune donne
Anche senza volerlo sono diventate donne coraggio e quella era una di quelle che si portò via le sue due bambine che cerco di
Non continuare quell'idea
Che andrà antichisti si nasce
E me ha colpito particolarmente quindi quando quando poi ho chiesto a ENEL Samp di occuparsi di questo Comitato l'ho fatto per questo l'ho fatto perché pensavo che non ci fosse nessuno
Più di loro più di libera che conoscendo quel sottotitolo piccolo che sta sotto libera nomi
Che conoscendo nome per nome
Quelle donne e quelle vittime
Potesse fare la differenza su un tema così ed è per questo che voglio ringraziare Enza per avere ha voluto presiedere questo comitato e per essersi assunta insieme a me questa responsabilità la responsabilità di non fermarci a un progetto
La responsabilità di a vere quel se volete quella follia visionaria che si ebbe tanti anni fa quando si pensò che ci potessero essere dei pentiti
Oggi davanti a delle donne e dei bambini
Che scelgono
Monica Zappelli l'ha detto molto meglio di me
L'Di Bella lo ha scritto tante volte lame colpito particolarmente lo raccontato in un'occasione c'è un'intercettazione per l'appunto don Luigi in cui
Un bambino di otto anni chiediamo chiede al Papa
Mi fai sparare ancora
Mai veramente possiamo prenderci la responsabilità
Di sapere che qualcuno insegna ai propri figli e a otto anni a sparare e non fare niente
Ora al netto dei ruoli e della politica come uomini e donne abbiamo diciamo tanto pelo sullo stomaco da sapere una cosa del genere e rimanere inermi
Diceva che è una questione di rivolte di cuori e di coscienza da decisamente decisamente va oltre i nostri ruoli va oltre le nostre sensibilità probabilmente è fallisse
Che davanti a questo non si possa restare inermi per questo io sono molto felice e ringrazio il direttore Sangermano per quello che ha fatto e per la firma di oggi però dobbiamo dirci la verità
E la verità è che non ci si può affidare a progetti peraltro
Diciamo
Unilateralmente finanziati così sono stata politicamente corretta e
Ma progetti noi dobbiamo avere il coraggio ed è quello che spero che da qui a l'estate come ci siamo detta con Enzo questo possa cadere di trasformare questa possibilità in una legge
Io sono stata
Con l'ora a Casal di Principe durante l'anniversario di don Peppino Diana
Io
Lì c'è la storia di un bambino
Francesco versano
Anni nove ucciso per errore
Banalmente
Perché perché ha avuto la sfortuna di nascere in un territorio dove in quel periodo
Ci si sparava come se nulla fosse
Allora alcuni territori in questi anni sono stati liberati alcuni territori in questi anni sono stati riscattati altri territori
Enzo purtroppo al dottor bombardieri ancora no
E lo dobbiamo fare noi ma lo dobbiamo fare noi sapendo che alla legge va affiancata quella rivoluzione di cuori e coscienze che dobbiamo mettere in campo anche con delle proposte reali
Con delle con dei nomi che possono diventare esempi perché poi alla fine la forza delle storie ho letto un bellissimo articolo ieri del
Professor Dalla Chiesa su Peppino Mariotti
Ed è così è è come la follia del della non interi dove l'azione alla scuola di Peppino Impastato perché divisivo
Non i suoi sono persone divisive che hanno pagato con la propria vita quel pezzo non esistono esattamente come non è divisiva la storia di uno che seppur lontano dalla mia appartenenza politica
Ha scelto disfare alla parte giusta
è una battaglia di civiltà
è una battaglia di permettetemelo maturità anche politica che noi ci dobbiamo assumere
è assolutamente fuori luogo arrivare davanti a chi domani magari siederà da queste parti o farà il giudice minorile e non rendersi conto
Della possibilità che abbiamo di scrivere un nuovo piccolo pezzetto di storia
Io non lo so come hanno fatto quelle donne a trovare quel coraggio forse quando sarò madre lo capire un po'di più
Però so
Che quella rivoluzione che loro hanno accompagnato fin qui ha bisogno del sostegno di tutti quanti noi
E per questo sono felice che a lavorare con Enza ci sia il procuratore De Falco già già noto per essersi occupato purtroppo della paranza dei bambini
E i due ufficiali di collegamento del leader della di a Angela Pepe e
E Carmelo torbida né dell'arma perché questo è un lavoro che non può essere chiuso in una stanza perché quando entra porterà delle donne a raccontarci come hanno fatto
Noi non potremo più fare finta di niente come io non ho potuto fare finta di niente davanti a quell'intercettazione o davanti al racconto di don Luigi come Monica non ha potuto fare finta di niente quando ha cercato di trasmettere dentro una storia
Televisiva per quanto o cinematografica che sia la verità e come voi sicuramente che alcuni avranno visto Maria fuori piuttosto che altro sapete che non è un film
Che se la madre di rosari c'è stata rinchiusa in un Benedetti stima struttura ed e sedata e perché non saltasse
I propri figli dalla mano criminale
Allora le donne queste cose le sanno fare le hanno fatte spesso e lei fanno però se intorno hanno uomini e altrettante donne che sanno di che cosa stiamo parlando
Il impegno è soltanto quello di trasformare tutto questo in una legge lo abbiamo fatto e l'abbiamo esportata e legge penso a quella sui testimoni di giustizia penso a quella sui collaboratori di giustizia persa quella sulle vittime di mafia che modificheremo
Come ci siamo detti e perché il quarto grado
Una stortura che è arrivato il momento di cambiare ma
Ma
Questa è probabilmente una piccola visione che ha bisogno di grandi mani e quando se ne sente raccontare da chi quelle donne la incontrate da quel club dunque i bambini ha saldato non ci si può tirare indietro anzi bisogna fare
Dieci passi avanti e quello che vogliamo fare e quello per cui vi ringrazio di essere qui e ringrazio quelli che hanno avuto quest'intuizione ringrazio e il dottor Di Bella per tutto quello che fin qui ha fatto e tutti quelli che in questi
Anni
In assenza di strumenti hanno sfidato
La mafia perché si fida anche così la mafia e spesso hanno vinto e anche quando hanno perso ha ragione don Luigi non importa perché l'importante averci provato e averne salvato anche soltanto uno so che è avvenuto è questo un buon motivo per provarci insieme
Grazie grazie alla presidenza e per l'impegno che ci ha raccontato che ci sta mettendo ma ce lo sta mettendo veramente e su questo stimola anche a finire a fare presto e noi lo faremo e questo diciamo ha veramente non dice lo dico con con il cuore perché chiaramente ci siamo trovati su questa strada e credo che ce lo faremo anche ringrazio appunto anche i parlamentari che sono stati presenti anche quelli che non sono riusciti ad arrivare perché per questo brutto tempo pieno mandato di messaggini però insomma ci sono
Poi diceva appunto licenza Aloisio che ci ha raggiunto appena insomma critiche insomma e anche tutti gli altri senatori con i quali parliamo ogni giorno cerchiamo di stimolare cercheremo di fare al più presto questa legge che poi ha bisogno naturalmente di risorse di formazione e su questo ci siamo perché quelle leggiadra bisogno di essere poi dice non sono approvati ma poiché praticate ringrazio anche lo diceva prima don Ciotti ma molto niente mi dispiace se qualche nome insomma l'ho scordato mai capite anche ci sono siete in tanti per per cui insomma chiedo scusa se qualche nome magari mi è sfuggito però ringrazio la Conferenza Episcopale Italiana su questo ci ha messo risorse dal primo momento facendo anche una scommessa culturale importante
Ma anche non potevano essere presenti sarebbero venuti oggi mai e la Settimana Santa noi questa cosa l'abbiamo in quel momento pensato quindi anche grazie quella particolare a don Ciotti che qui insomma anche per questo momento particolare
E e credo che l'impegno che ci siamo tutti presi ce lo diceva don Ciotti basta solo parlare ma fare io nella mia esperienza sono abituata a fare più che a parlare quindi spero che incontrando questo queste due cose insomma del pensare perché anche una legge bisogna aver quando la visione la complessità bisogna farla bene perché e poi farla presto quindi grazie grazie a tutti veramente grazie di cuore grazie
Leggermente e nello