L'insegnamento di Luigi Einaudi a 150 anni dalla nascita

Il Presidente della Repubblica
All'inizio il convegno promosso in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita di Luigi Einaudi
Prende la parola il professor Roberto Gualtieri sindaco di Roma capitale
Signor Presidente della Repubblica
Autorità signore e signori
Primo Presidente
Eletto dal Parlamento secondo le regole della Costituzione a Luigi Einaudi calza di certo alla perfezione l'appellativo il padre della Repubblica
Ricordarlo centocinquant'anni dalla nascita oltre che un doveroso tributo morale e per noi occasione per riflettere sui caratteri della nostra democrazia
Che egli ha contribuito a formare plasmare su ciò che attiene le sue fondamenta ex e ciò che invece continuamente da cercare da raggiungere per tenere uniti i cittadini alle istituzioni
Einaudi
Compassione impegno lealtà
Contribuì a plasmare la Repubblica democratica nata dalla liberazione sulle macerie della guerra e del nazifascismo
Dal governatore della Banca d'Italia avviò il percorso che rigenerano la cruciale autonomia dell'istituto da componente dell'Assemblea costituente partecipo alla stesura della Carta da ministro dei dicasteri economici da vicepresidente del Consiglio difese con successo la lira contrasto il ritorno dell'inflazione aprì la strada tra numerosi obiettivi
E obiettivi ostacoli alla liberalizzazione degli scambi al miracolo della ricostruzione
Era un economista liberale di prestigio internazionale
Da liberale ha sempre espresso un'acuta sensibilità sociali sociale le personali convinzioni e le esperienze vissute lo avevano portato a diffidare l'eccessiva presenza dello Stato
Fosse lo Stato desiderato dalle sinistre storiche o fosse lo Stato corporativo costruito dal regime fascista
La Costituzione disse nel discorso di insediamento dopo il giuramento da capo dello Stato il dodici maggio del quarantotto proclama due principi solenni
Conservare della struttura sociale presente tutto ciò e soltanto ciò che garanzia della libertà della persona umana contro l'onnipotenza dello stato e la prepotenza privata
E garantire a tutti qualunque siano i casi fortuiti della nascita la maggiore uguaglianza possibile nei punti di partenza
Il lavoro della Costituente nonostante il durissimo scontro politico che portò alla rottura dell'unità politica nazionale
Aveva indubbiamente composto un fertile terreno comune
Tra le forze popolari e le personalità liberali e democratiche grazie al quale nei tre decenni successivi si sono potuti allargare le basi della partecipazione anche di una cultura politica condivisa partecipazione cultura che presupporre un un'idea di Democrazia non soltanto come forma istituzionale come Fred ordinamento ma come propulsore di una sempre maggiore coesione come impegno a rimuovere gli ostacoli che creano diseguaglianze e ingiustizie sociali
Ovviamente su questo cammino le ipotesi in campo erano diversi e il peso dell'ideologia allargava lo scontro ma la regola democratica e diventata sempre più la regola fondativa la pietra angolare del sistema dei partiti
Il totalitarismo scrisse
Einaudi nel quarantasei
Vive con il monopolio la libertà vive solo perché vuole la discussione tra le verità e l'errore nella vita politica la libertà non è garantita dai sistemi elettorali dal voto universale o ristretto dalla proporzionale o dal prevalere della maggioranza nel collegio uninominale
Essa esisterà finché esiste la possibilità della discussione della critica
Un richiamo alla libertà ma anche al pensiero critico che assume oggi una straordinaria attualità davanti alle nuove frontiere dei mercati globali delle tecno-scienza e della società della comunicazione
Questa percezione sulla centralità di questa dimensione Inaudi la maturata nel corso della vita attraversando il clima d'inizio Novecento le durezze della Grande Guerra di sconvolgimenti del primo dopoguerra fino all'avvento del fascismo
Dopo un iniziale sofferto appoggio al primo governo Mussolini dal senatore del Regno soprattutto in ragione della stima che nutriva per il ministro del Tesoro Alberto De Stefani
Cioè se presso la critica e poi l'aperta avversione al fascismo dopo il delitto Matteotti
Einaudi firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti unendosi al suo maestro Benedetto Croce
Il sodalizio con Croce proseguì negli anni bui del regime poi quando in Audi fuggire uso lui in Svizzera in Svizzera condividevano Croce Einaudi un'idea di liberalismo
E non coincideva con il liberismo
L'idea del libero mercato la forte premura antinflattiva la riluttanza verso interventi pubblici sul larga scala
Portare un Inaudi la sua incessante attività pubblicistica interrotta soltanto durante il mandato presidenziale a polemizzare non soltanto con i partiti della sinistra ma anche con settori non marginali della Democrazia Cristiana
Non si sottrasse tuttavia anche da posizioni liberali talvolta divergenti da quelle prevalenti alla responsabilità di governare l'Italia devastata dal secondo dopoguerra
Per comporre la sua ricostruzione materiale e morale alla sua risalita nella considerazione mondiale alla sua riscossa sul piano sociale e civile la peculiare forma di economia mista
Che fu edificata negli anni del dopoguerra e che consentirà all'Italia di beneficiare di tassi di crescita elevati sì mi e di conseguire un progresso sociale e civile straordinario
Fu infatti una mirabile sintesi fra interventismo pubblico economia sociale libertà sindacale
E principi liberali a partire dall'apertura internazionale imperniata sulla graduale liberalizzazione degli scambi e dei pagamenti sulla edificazione del mercato comune europea
In quella sintesi mirabile il liberalismo di Einaudi non Porthos solo gli ingredienti che furono decisivi
Che sta che che sostennero che scaturivano dalla sua specifica cultura economica
Ma anche vorrei dire soprattutto quel metodo liberale inteso come dottrina del libero confronto tra idee come ricerca permanente di un equilibrio fra le diverse componenti sociali politiche tra le correnti di pensiero che attraversavano la Repubblica nel quadro della cornice delle regole comuni che mirabilmente la nostra Costituzione definì
Sempre con l'intento di assicurare un equilibrio che non consentisse il prevalere di una parte sulle altre
E questo vorrei dire questo elemento che pure è stato spesso al centro di critiche fu invece forse proprio la vera forse de la forza di quell'assetto molti molti ritornando agli anni della sua presidenza lo descrivono come un capo dello Stato notaio ma è una definizione impropria Einaudi non esercito ha fatto le sue funzioni nel segno di unire Nica neutralità contribuì invece in modo decisivo a delineare la figura e il ruolo del Presidente della Repubblica come garante dell'equilibrio costituzionale come difensore dei limiti
Del limite dei poteri come propulsore della collaborazione tra istituzioni come motore di riserva del sistema quando si inceppano le capacità della maggioranza parlamentare
Emblematica a questo proposito fu la scelta di affidare a Giuseppe Pella la guida del governo dopo il voto di sfiducia al governo De Gasperi cinquantatré il nome di Pella non scaturita l'indicazione di un partito
Il presidente Inaudi intese così le proprie prerogative e diede avvio a quell'equilibrio tra Parlamento governo
Peccato Capo dello Stato che ha consentito la nostra democrazia di affrontare momenti difficili senza le rigidità e l'ingessatura e che ne avrebbero potuto minare la stessa sopravvivenza
E inauditi non mancò neppure di consigliare il governo di esercitare una moral suasion finalizzata non già sovrapporsi all'indirizzo politico ma sostenere l'interesse nazionale
Fu così ad esempio quando i ministri italiani parteciparono accordi di Bretton Woods
Che Inaudi dal governatore della Banca d'Italia e poi nell'azione del ministro aveva in qualche modo contribuito a delineare il suo profilo e dunque il nostro ricordo di oggi sarebbe incompiuto se non citassimo
Il convinto europeismo di Einaudi un europeismo addirittura più principio vicino agli ideali allora quasi utopici di Altero Spinelli ed Ernesto Rossi il suo amico che non all'europeismo pragmatico dei padri della cieca
Partecipo nel quarantasette al battesimo del Movimento federalista europeo e sostenne con forza che bisogna cominciare dall'Europa politica se si vuole poi l'Europa economica l'Italia nel pensiero di Einaudi
Avrebbe dovuto mettersi alla testa del movimento per l'unificazione federale dell'Europa
Perché la sua analisi sui limiti del concetto di sovranità assoluta dello Stato era radicale profonda e oggi appare quanto mai attuale l'intellettuale originario delle Langhe il figlio di agricoltori e mai rinnegò la sua radice contadina l'accademico che non si accontentava di una cultura settoriale ha lasciato un'impronta indelebile nella democrazia italiana
Roma l'uno ora anche perché qui a Roma esercitato una parte di grande rilievo del suo magistero
Dobbiamo riconoscenza alla sua prestigiosa figura siamo consapevoli anche della sua grande eredità
Che sarebbe bene studiare ancora perché troppo frettolosamente si imboccano salti istituzionali senza considerare la complessità degli equilibri che mutamenti poco pensati metterebbero a rischio grazie
Grazie al Sindaco buongiorno presidente Mattarella che onore averla qui buongiorno a tutti grazie Sindaco e dunque quale migliore inizio che le sue parole seguiti inauditi
La dichiarazione che lei ha fatto ieri ieri perché il ventiquattro marzo il giorno di nascita di Luigi Einaudi
Mi consenta di rileggere alcune cose
Lei ha scritto Luigi andando in fuga costruttore tra i più importanti della nostra Democrazia
Figura di elevato prestigio internazionale che agli elettori italiani nel dopoguerra a riconquistare la dignità perduta con il fascismo
A riconquistare la dignità perduta con il fascismo
Fu un economista di vasta cultura sensibile ai temi dell'equità sociale democratico autentico che non ebbi timore a firmare nel mille novecentoventicinque il Manifesto degli intellettuali non fascisti di Benedetto Croce
Luigi Einaudi scritto ancora il presidente Mattarella si dedicò con intelligenza e passione alla ricostruzione del Paese poi da Presidente della Repubblica spiegò il suo interesse impegno attesti nella tela della nuova democrazia italiana
Costituente ministro vicepresidente del Consiglio governatore della Banca d'Italia Einaudi ha impresso una propria impronta con sobrietà e misura grande determinazione e fede nella libertà contribuendo a far crescere il consenso su quei valori che hanno consentito all'Italia di a risalire dalle macerie della guerra
E della dittatura il convinto europeismo che in Adr salta come un altra chiara testimonianza della sua capacità di visione del futuro queste le parole del presidente
Mattarella ieri
In atti è stato così tante cose e tante tante cose che davvero difficile riassumere la sua eredità nel riascolteremo l'intervento del governatore della Banca d'Italia
Fabio Panetta ma anche di tre docenti universitari che cercheremo di tracciare una un filo logico che lega il suo pensiero l'idea che aveva della della storia l'idea che aveva della politica e degli sms uomo politico e poi gli l'idea anzi forse le idee che avveniva
In economia subito però i saluti il presidente Giuseppe Vegas presidente del Comitato nazionale per i centocinquanta anni della nascita
Di Luigi Einaudi innovare presidente che questo è un anniversario tondo è perché non si sa perché noi giornalisti siamo molto più forza agli anniversari tondi diciamo
E tondo così che voleva almeno duecento anni ma qualche dubbio se giudice qualche dubbio ce l'ho anch'io il presidente
Questa sentiremo di parlare sentivo parlare di Einaudi da ora per tutto l'anno ci saranno decine e decine di iniziative prego a lei
Grazie signor Presidente della Repubblica autorità signora signori
A nome del comitato organizzatore il mio
Personale ringrazio il signor Presidente della Repubblica per avere illustrato con la sua presenza alla cerimonia di apertura delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario della nascita di Luigi Einaudi
Primo Presidente eletto della Repubblica
Ringrazio altresì l'Accademia dei Lincei università e tutte le associazioni che attraverso una serie di convegni e altri eventi culturali ne ricorderanno la figura nel corso dell'anno
Ringrazio la Presidenza del Consiglio dei ministri per aver concorso a sostenere economicamente gli eventi programmati e tutti gli sponsor per i loro contributi finanziari senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare l'ambizioso programma che ci siamo proposti proposti
Ringrazio infine signor Sindaco di Roma per la sua partecipazione e per la sua ospitalità in questa prestigiosa sede
E ringrazio infine dalla fine ai sindaci di Dogliani e cargo che hanno voluto ricordare con la loro presenza alle origini piemontesi del presidente Einaudi
La figura di Einaudi si colloca ragione tra i padri della nostra patria repubblicana per aver dato corpo per primo per la prima volta alla sua suprema magistratura unendo in quell'impegno straordinarie doti morali e intellettuali
E assumendosi il compito che il nostro sentire assai gravoso di delineare con rigore ma anche con sobrietà i precedenti di quel nuovo istituto al quale suo successore si sarebbero dovuti attenere negli anni futuri
Ma in altri non fu solo un uomo di Stato senatore del Regno costituente governatore della Banca d'Italia ministro del Bilancio e infine Presidente della Repubblica
Ma rappresentò una sorta di umanità a tutto tondo una sorta di contemporaneo uomo rinascimentale in ogni campo in cui la sua attività spaziato è stato un maestro
E ha lasciato un segno indelebile dall'attività accademica docente di Scienza delle finanze a Torino godeva di un prestigio internazionale che gli consentiva di dialogare alla pari con i massimi esponenti della scienza economica
Da editorialista de la Stampa prima del Corriere della Sera poi si fece carico di un'insostituibile opera di divulgazione che seppe orientare lettori preoccupati per le nube che sta stile che si addensavano nel futuro
Ma la maggiore conoscenza li dobbiamo per l'opera svolta alla guida della Banca d'Italia e del ministero del Bilancio negli anni tempestosi dell'immediato dopoguerra in pochi mesi sette piegare un'inflazione che sembrava inarrestabile
La sua istanza ha visto in campo l'azione a difesa del risparmio e a tutela dei conti pubblici seppe indicare agli italiani e ai mercati internazionali quale livello di fiducia poteva essere attribuito alla nuova Italia
Che grazie alla sua guida aver intrapreso un percorso virtuoso di crescita che ci avrebbe portato di lì a poco al miracolo economico
Tuttavia il passato non basta molto ancora ciò che il pensiero e l'opera di Luigi Einaudi ci possono insegnare soprattutto come metodo morale intellettuale per affrontare le odierne temperie
Lo possono fare soprattutto a vantaggio delle giovani generazioni aiutandole a trovare una strada per discernere tra le infinite nebulose sollecitazioni cui sono sottoposte la via dello studio e del dialogo
Il senso del proposito dell'attuale celebrazione è proprio questo aprire un dialogo con gli italiani di domani permettere loro a disposizione gli indispensabili strumenti intellettuali per guidarli nelle scelte che riguardano il loro futuro
Conoscere per deliberare avrebbe detto in auto grazie
Accade in cassa ha insegnato un metodo morale e intellettuale perché sotto silenzio così perché e quello che ha fatto Luigi Einaudi Roberto e in altri il nipote di Luigi Einaudi a da lei ci aspettiamo una ricordo intimo ma anche una condivisione di piccoli aneddoti qualcosa che gli ha lasciato siete stati in una grande famiglia lo siete ancora tanti nipoti e pronipoti prego
Grazie
Bellissima l'occasione coerenza ringrazio presidente Mattarella
Per essere qui presente
Ringrazio il sindaco
Controllata dalla Banca d'Italia
Poi tutti quelli che hanno condiviso questa iniziativa del centro cinquant'anni tra la nascita di Luigi Einaudi
Va diversità dagli interessi di mio nonno
Mi ha sempre affascinato troppo una lunga vita al passato come propulsore giornalista
Il tutto editore senatore del Regno ragioni scientifiche
Collezionista di libri rari agricoltore
In seguito all'esilio svizzero durante il regime nazifascista
Incominciamo una vita politica molto attiva
Prima come governatore la Banca d'Italia metratura consunta della costituente dove formato un po'aiuta a trasformare questo
Ministro del Bilancio vicepresidente consiglio infine al settantaquattro anni Presidente della Repubblica
Nel suo discorso di accettazione questa carica disse ai suoi ormai ex colleghi
E Silvia una ragione dell'impianto per separarmi per vostra volontà davo e questo di non poter partecipare più ai dibattiti dai quali soltanto nasce la volontà comune e di non poter più sentito la gioia una delle più pure che il cuore umano possa provare
La gioia di esser costretti a poco a poco tale argomentazione altrove a confessare a se stessi di avere in tutto o in parte del torto
Per Einaudi la necessità del dialogo era parte fondamentale del suo pensiero
Nel suo scritto verso dai cittadini in
Nel mille novecentoventi affermava il bello il perfetto non l'ho l'uniformità non è L'Unità ma la varietà e il contrasto Vitea nasce dal contrasto
E queste son parole che andrebbero sentite oggi ed è già tutte parte politica
Luigi Einaudi intitolato un racconto una raccolta dei suoi scritti prediche inutili c'è eccome disse non furono ascoltate
Predicare e ciò nonostante un dovere e tornare ripete le stesse cose
Un imperativo categorico
Oggi noi abbiamo dobbiamo affrontare molti dei problemi che Louis segnano con estrema chiarezza ne cito uno
La lotta contro la distruzione del lussuoso italiano salatura e dunque forse secolare
Ma il massimo compito di oggi se si vuol salvare il suo mondo in cui vivono gli italiani
è un grido d'allarme che dobbiam far nostro una frase
Premio netto dice scritta più di settanta anni fa
Da allora abbiamo fatto troppo poco per salvarlo ambiente anzi abbiam fatto molto per distruggerlo
Finito il suo settennato ritorno giornalista scrittore corre collezionista di libri rari agricoltore
L'anno prima della sua scomparsa quando ormai aveva ottantasei anni
Io ho dal passato interamente insieme ai nonni
Lui scriveva incessantemente sia alle prediche dove dove
Domenica che venivano pubblicate ogni domenica sul Corriere Della Sera
Sia le prefazione per i tanti condomini delle cronache dove riorganizzava e commentava le migliaia di articoli dallo iscritti nel passato
Era sempre concentratissimo sono da non deve il permesso di interromperlo per dare una mano a trovare i suoi articoli o per battere a macchina un suo nuovo scritto
Per il pranzo e la cena invece
Era sempre disponibile per discutere i problemi del giorno
Rileggendo alcuni suoi scritti mi sono accorto di quanto avrei Loria di esserti nuovo
Vedi condurre parlarne
Grazie
Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta prego Governance
Signor Presidente da Repubblica
Autorità signore e signori prima di effettuare la mia relazione voglio dire che sono lieto di partecipare a questo convegno che inaugura le celebrazioni per i centocinquanta anni dalla nascita di Luigi cauti al presenza del presidente dalla Repubblica ringrazio il comitato nazionale in particolare il suo presidente Giuseppe Vegas e il presidente onorario Roberto Einaudi per impedire invito e ovviamente ringrazio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri Stella ospitalità in questa bellissima sala
Luigi Claudio e maestro di dottrine economiche circondato dal maggior prestigio scientifico internazionale
Vediamo a però di attingere le sue dottrine economiche alle fonti feconde della realtà della vita dell'esperienza di controllarle al vaglio della storia economica e della osservazione più acuta dei fatti
Con queste parole l'allora ministro del Tesoro Soleri introduceva nel gennaio del mille novecentoquarantacinque il governatore della Banca d'Italia appena nominato
Le ripropongo perché illustrano efficacemente un tratto caratterizzante di Einaudi quello di studioso capace di arricchire i suoi elevati ideali con solide basi teoriche uno spiccato realismo è un pragmatismo costruttivo
In alto il fungo a mo'di carattere fermo e ingegno poliedrico dotato di eccezionale la città culturale economista giornalista banchiere centrale e infine statista
Una profonda saggezza ispirava i suoi comportamenti e le sue attività secondo latina Prudenzio essa discendeva da una naturale inclinazione raccogliere l'essenziale dei problemi sono parole del Presidente Ciampi
Intellettuale concreto sapeva sottoporre all'opinione pubblica i temi rilevanti spiegando le la natura le determinanti le conseguenze attraverso la lezione dei fatti
All'esame dei problemi del Paese accompagnava proposte volte a valorizzare le risorse e gli italiani prime fra tutte la laboriosità e l'iniziativa senza indugiare nel pessimismo
Ogni tentativo da parte mia oggi di rappresentare in poche pagine la figura e l'opera di Einaudi risulterebbe velleitario
In questo breve Indirizzo mi limiterò quindi a richiamare aspetti della sua ampia produzione intellettuale che a distanza di decenni colpiscono per lavoro attualità
Gli interventi Einaudi sono pervasi dal richiamo al valore della concorrenza quale motore dell'imprenditorialità dell'innovazione e infine dello sviluppo
La concorrenza che gli propugna è priva di eccessi i suoi scritti denotano la consapevolezza del rischio che l'operare dei mercati se incontrollato posta lascerà fare il tessuto della società
Per questa ragione auspicava una concorrenza regolata in moderata dallo Stato al quale spetta di rimediare ai fallimenti del mercato
Ma Inaudi sottolineo nel contempo la necessità di porre limiti precisi all'intervento dello Stato nell'economia era naturalmente avverso a un intervento pubblico molto a generare vantaggi esclusivi favori privilegi
Un ulteriore richiamo fermamente riproposto da Einaudi nei suoi interventi e quello alla stabilità monetaria e all'equilibrio delle finanze pubbliche
Le sue non erano solo parole ma anche azioni da ministro del Bilancio fece approvare la legge che limitava il ricorso alla creazione di moneta per finanziare le spese dello Stato
Contrario al disordine e agli squilibri Einaudi considerava la moneta un'istituzione preziosa la cui stabilità è necessaria per rafforzare la libertà economica e la coesione sociale
Queste stesse motivazioni nello scorso biennio hanno spinto le banche cento
Agli ad attuare una decisa restrizione monetaria
Anche grazie alla sua influenza sui lavori dell'Assemblea costituente nella nostra carta costituzionale viene affermata l'esigenza di una oculata gestione pubblica
Introducendo il principio secondo cui ogni legge che preveda nuove spese deve indicare i mezzi per farvi fronte
Il concetto di equilibrio di Bilancio che Einaudi auspicava era più stringente di quello poi prevalse nei decenni successivi
Egli sosteneva la necessità di un bilancio pubblico sostanzialmente in pareggio
Non era contrario a temporanei disavanzi in situazioni straordinarie purché si adottassero appena possibile misure di riequilibrio la modernità del pensiero di Einaudi e mi faccio oltre sessanta anni dopo il principio del pareggio collegato al rispetto delle regole europee è stato introdotto nella nostra Costituzione con la riforma del due mila dodici
L'Italia ha un debito pubblico elevato frutto di squilibri accumulati molti anni per ridurlo non si può non condividere il principio Einaudi hanno dipendere con la necessaria flessibilità a un duraturi bilanciamento dei conti pubblici
Ciò richiede una programmazione sia breve di Bremer sia di medio periodo della spesa e misure capace di assicurare nel tempo una graduale ma costante riduzione del debito
Tanto più il percorso di riduzione sarà credibile tanto minore sarà la compensazione che gli investitori richiederanno per detenere il nostro debito
Questo aumenterà a sua volta gli spazi di manovra per interventi fiscali di natura sociale e per fronteggiare future situazioni impreviste
Ma potremmo liberarci del fardello del debito soltanto agendo al tempo stesso sul fronte della crescita
Nel delineare il percorso da seguire è utile fare proprio un altro insegnamento di Einaudi e distinguere la spesa pubblica utile da quella improduttiva
In termini attuali si potrebbe dire che egli riteneva essenziale migliorare la qualità del bilancio pubblico più orientando nella composizione al fine di innalzare lo sviluppo potenziale dell'economia
Composto ovviamente seguirmi da ricordare la figura di Einaudi governatore pur sapendo che la sua importanza nella storia dell'Italia va al di là del suo governatorato
Da responsabile della politica monetaria rese eminenti servizi al Paese costituisce supremo vanto un della Banca d'Italia averne avuto come governatore queste sono parole di Guido Carli che ovviamente condivido pienamente il nome di Luigi Einaudi è inizio indissolubilmente associato all'efficace e decisiva stabilizzazione monetaria che pose le basi per la ricostruzione e per la prolungata fase di sviluppo del secondo dopoguerra
Alla metà del mille novecentoquarantasei
Quando li quando l'inflazione bellica sembrava vinta si ebbe un'improvvisa impennata dei prezzi la cui crescita annua giunse a superare il sessanta per cento
Il risanamento monetario su conseguito agendo su quattro fronti
Riformando il regime di riserva obbligatoria e aumentando il tasso di sconto
Assegnando alla Banca d'Italia la vigilanza sulle banche
Ristabilendo un limite al finanziamento monetario dello Stato reinserendo l'Italia nella comunità finanziaria internazionale con l'adesione agli accordi di Bretton Woods
Questa manovra innovativa intelligente determino un cambio di regime monetario
Insieme alla credibilità della banca centrale cui la figura di Einaudi contribuì in modo decisivo
Essa acconsentì di impiegare la dinamica dei prezzi di acquisire il controllo delle aspettative di inflazione e riassorbire la liquidità in eccesso senza penalizzare troppo l'attività produttiva e il tetto
Oggi in una situazione diverso da allora l'obiettivo ultimo della Banca centrale europea non può che essere lo stesso
Riconquistare la stabilità dei prezzi senza inutili danni per l'economia reale
Come ha osservato in un intervento lo scorso febbraio nell'area dell'euro l'inflazione in rapido calo e prosegue il suo avvicinamento all'obiettivo del due per cento
Rendendo possibile un taglio dei tassi
Va in questa direzione il consenso che sta emergendo soprattutto nelle settimane più recente nell'ambito del consiglio direttivo della Banca centrale europea
Sarebbe arduo separare le missioni di studioso da quella di educatore il maestro che veniva chiamato che si impegna nel fare intendere d'interesse generale
La vocazione educatrice di Einaudi non si limitò all'Accademia
Attraverso i suoi scritti e la sua innata capacità semplificatrice egli raggiunse in modo efficace la generalità dei cittadini
Da governatore
Introdusse la tradizione delle considerazioni finali capitolo conclusivo della relazione annuale della Banca d'Italia mediante cui da una posizione istituzionale egli si rivolgeva all'opinione pubblica ed estendeva la sua opera di educazione ai temi economici
Nella sede della Banca d'Italia
Il trentuno marzo del mille novecentoquarantasette dopo il riesame degli sviluppi economici
Le analisi contabile delle principali partite del bilancio dell'istituto di emissione egli Lola svolse e cito lo stesso Einaudi dei fatti accaduti un'analisi che direi economico morale
Con linguaggio vivace e la respiro ultras del divulgatore il governatore Inaudi portò nel salone dei partecipanti idee nazionale l'eco della ricchezza delle nazioni i fornai e tessitori di Adam Smith
L'accusa attenzione per le motivazioni psicologiche e anche morali degli agenti economici
Ancora oggi il principio che pervade le considerazioni finali e che ne ispira la scrittura Rinaldi hanno conoscere per deliberare
Da un lato quale strumento di politica economica le considerazioni finali sono costruite sua analisi approfondite per decidere su solide basi conoscitive e offrire un valido sostegno alle scelte delle attutita
Dall'altro lato e se sono parte dell'opera di divulgazione diretto alla pubblica opinione
Volta a dare soluzioni condivise e durature ai problemi economici
Voglio infine toccare un tema su cui e Napoli si soffermò ripetutamente con preveggenza
Quello di una federazione a cui gli stati membri conferiscono nel loro interesse poteri vincolanti
E io avrebbe probabilmente sostenuto il progetto di unione economica e monetaria
Lo stesso Manifesto di Ventotene che ha segnato la strada verso l'integrazione europea fu anche ispirato secondo il suo primo estensore Altiero Spinelli dagli scritti di Napoli
In particolare dalle lettere pubblicate con lo pseudonimo di Junius sul Corriere della Sera a ridosso della fine del primo conflitto mondiale
Einaudi contrappone al netto della sovranità assoluta la necessità della cooperazione imposto dalla crescente interdipendenza
La cito inauditi la verità e il vincolo non la sovranità degli Stati
La verità e la interdipendenza dei popoli liberi non la loro indipendenza assoluta
Nel discorso solennemente pronunciato nel luglio del mille novecentoquarantasette davanti all'assemblea costituente
Einaudi rifiuta le barriere che giovano soltanto ad impoverire popoli ad in sé lo Shir lì gli uni contro gli altri a favore della libertà e della cooperazione
L'Europa e l'Italia auspica per la cui attuazione essa deve lottare è un Europa aperta nella quale gli uomini possano liberamente far valere i loro contrastanti ideali e nella quale le maggioranze rispettino le minoranze
Alla creazione di questa Europa Italia deve essere pronta a fare il sacrificio di una parte della sua sovranità
La Presidente della Repubblica nel marzo del mille novecentocinquantaquattro richiamava i rischi di una in più unione incompleta
La necessità di Unico unificare l'Europa è evidente gli stati esistenti sono polvere senza sostanza questa e Napoli
Né soldi e sia in grado di sopportare il costo di una difesa autonoma
Solo l'Unione può farle durare il problema non è fa l'indipendenza dell'Unione essa è fra l'esistere uniti orlo scomparire
è superfluo sottolineare l'attualità di queste analisi nel presente contesto globale di frammentazione geopolitica ed economica in cui le opportunità e i rischi connessi con il cambiamento climatico per nuove tecnologie la demografia e le migrazioni l'esigenza di preservare la pace richiedono azioni congiunte a livello internazionale
Concludo
Favorire una concorrenza prima che cessi
Gestire con prudenza le finanze pubbliche impegnandosi per stimolare la crescita e ridurre il debito
Preservare la stabilità monetaria spostare il concetto di sovranità dal livello nazionale in favore di un'Europa più forte aperta solidale che conti nel mondo
Ho menzionato solo alcuni degli insegnamenti di Luigi Einaudi
Insegnamenti ancora attuali e che guidano tuttora la Banca d'Italia nella sua attività quotidiana al servizio del nostro Paese
Questi pochi ricordi tratti da un'opera immensa mostrano l'intensità con cui inaudite dico la propria vita il proprio lavoro la propria produzione intellettuale al bene comune
Dal suo esempio discende l'insegnamento è chiaro orientata al futuro da tramandare nel tempo
Per queste ragioni la Banca d'Italia è lieta di partecipare alle celebrazioni dei centocinquant'anni dalla nascita del presidente e del governatore Luigina
Con questo convegno e con l'opera del Comitato nazionale si rinnova oggi l'impegno di trasmettere alle nuove generazioni gli insegnamenti del maestro grazie
Interessante intervento nella governatore Panetta riprendiamo con Roberto Pertile ci professore ordinario di Storia contemporanea dell'Università di Bergamo le ha la sua relazione s'intitola Luigi Einaudi e la storia ignaro ogni contro e se e interpretò il cambiamento del del del del popolo di vita degli italiani che da ma Saffo Polo diventavano cittadini cominciavano ad acquisire la consapevolezza i essere cittadini di una Repubblica professor vertice a lei
Buongiorno a tutti grazie per questa lusinghiere invito cercherò di definire in prende
La concezione Einaudi Anna della storia
Articolando il discorso svolto in base ad alcune parole chiave
La critica del determinismo storico
E l'intimismo concezione agonistica della storia critica della inevitabilità storica tradizionalismo
Critica del determinismo in un articolo apparso sul Corriere della Sera nell'agosto del mille novecentoundici Luigi Einaudi definiva quasi incidentalmente la propria concezione della storia
E più generalmente la propria concezione della vita
Del suo discorso partiva da una critica del modo in cui gli economisti degli ultimi trent'anni avevano condotto e i loro studi
I loro libri scriveva non hanno fornito un contributo significativo alla formazione dell'uomo queste sono parole sue e per conseguenza all'incremento della ricchezza
Si badi Einaudi dava per assodato che per produrre ricchezza fosse prima necessario plasmare dei caratteri educare degli uomini
Perché questo limite perché sempre lui scriveva noi cultori di scienze economiche abbiamo avuto il torto di predicare troppo spesso che gli uomini solo il trasporto pubblico
Delle cieche forse economiche
Che gli uomini sono quali riformano l'ambiente
La ricchezza acquisita il mestiere la povertà della famiglia la classe sociale in cui si è andati insomma le scienze economiche e sociali erano state permeati da un pesante determinismo che concepiva l'uomo il nome e la sua libertà
Ma all'interno di condizioni credibilità
Che segnerebbe un il confine invalicabile della sua azione
Questo determinismo non riusciva a concepire che nella storia potessero emergere delle novità
Che si aprissero possibilità impensate
Orizzonti inediti a queste novità Einaudi invece credeva ed era convinto che fossero il frutto non della combinazione di grandi forze impersonale ma dell'attività di determinati inutili
Gli scienziati sociali dovevano quindi cambiare il loro approccio cioè saldo di vedere solo il lato economico dei problemi
Dovevano convincersi sono sempre parole sue che la speranza del rinnovamento economico potrà avverarsi solo si esprima l'uomo si sarà rinnovato
L'ho l'uomo insomma
L'uomo della donna e era il protagonista della vita sociale
Ma qual è la concezione Einaudi Ana dell'uomo
L'uomo era scrive
Una somma di energie Energia questa è una parola tipica del Messico in abbiano una somma di energie spirituali morali una forza che si oppone alla natura da secoli impoverita
Al governo corruttore all'ambiente torpido alla miseria circostante e lo vuole con la sua volontà con la sua Energia di nuovo con la religione della famiglia e della patria
Creare un mondo nuovo creare un mondo nuovo
Più bello e più ricco al posto del vecchio mondo ereditato dai secoli scorsi
Questo tipo di uomo
Emerge soprattutto in quelli che Inaudi chiama gli uomini innovatori
Chi sono
Sono di solito dei malcontenti scrive
E si disegna hanno di seguire le vie già battute e conosciute e la loro mente è come un vulcano in continua evoluzione
Lei teme più svariate e i disegni più nuovi ed apparentemente estranei per la gente
Combattono nel cervello degli uomini innovatori una guerra continua senza tregua
Esse possano essere
Imprenditori geniali come epico dell'acqua il principe mercante del grande libro del due mila delle dei mille novecento statistici veniva come il conte di Cavour
O anche popoli interi
O meglio classi dirigenti
Come quella inglese del Secolo decimo
Ma anche una serie di uomini anonimo
Che con lavoro tenace riescono a uscire dall'anonimato
Per esempio molti emigrati italiani in Argentina italiani cominciano a fare gli spettatori scrive
I manovali i contadini salariati ed ubbidienti ai scemi altrui ma qui non si fermano
Con le qualità loro caratteristiche con la parsimonia con la tenacia al lavoro e sì a poco a poco si innalzano
Nella scala sociale diventano fa
Muratori ai piccoli proprietari e poi ancora industriali architetti armatori navali colonizzatori di immensi territori piantatori di indizi di caffè commercianti
Banchieri questa e qui arriviamo al secondo punto e l'intimismo questa ascesa sociale dice prima emarginati creano una nuova élite
Che
Integrale talvolta sostituisce le antiche
Einaudi lo avverte nettamente
La folla muta indistinta dei contadini analfabeti dei braccianti Ronzini e dei saltimbanchi l'UTIN privo del nome italiano all'estero
Sta trasformandosi siamo nel mille novecento in un esercito disciplinato il quale nuove compatto sotto la guida di capitani di Generali alla conquista di un continente fra mezzo alla uguaglianza democratica della pubertà e della miseria comincia a manifestarsi un differenziamento progressivo dalla massa anonima sorgono gli eletti
Che imprimono una nuova vita e ed una potenzialità nuova prima ignota alla massa
Dunque differenziamento progressivo nuove lite che emergono dalla massa anonima
Per Einaudi la storia degli uomini trova in queste élite economiche politiche culturali la loro forza propulsiva
è questo il nucleo del suo e vittimismo democratico
Che la mia generazione ha studiato sulle pagine di Norberto Bobbio
Democratico non solo perché le vite di cui parla Einaudi si propongono ma non si impongono
Ma perché sono io direi in questa sede devono essere
E il rito attente all'ascesa sociale e culturale di nuovi strati di uomini nuovi dissenso nei man come diceva spesso in auto
Terzo punto la concezione agonistica della storia nella gara fra le élite
Nell'ascesa socio sociale nella contesa dei mercati nel succedersi delle invenzioni e delle innovazioni nello scontro degli ideali e delle concezioni della vita Stati motori della storia
Einaudi tra l'adesione idilliaca della storia
Adesione ha una visione agonistica nella storia che nasce da un'analoga concezione della
Concezione che aveva
Bari Pati
Nell'Ottocento europeo spiega a Marx a dar
Ma che nella tradizione liberale assumeva un valore morale
Era nella lotta nella gara che l'individuo nella gara che l'individuo dava il meglio di sé
Tendeva a superare i propri limiti e le proprie passività poteva migliorarsi la concorrenza economica nera solo un aspetto
Ma accanto ad essa l'economista piemontese pone il conflitto sociale e la famosa bellezza dell'anno
Che va garantito e non addormentato e tanto meno repressa i contrasti ideali di concezioni di vita e di politica anche i i grandi scontri di civiltà come si direbbe oggi come quelli fra gli ideali autoritari
Dell'economia e dello stato e le concezioni liberali che si fronteggiarono secondo lui nel cinquantennio che va dal mille e ottocentosettanta al mille novecentoquattordici
Non c'erano territorio citazione lunga perché non voglio rubare troppo tempo
La guerra non fu combattuta scrive nel diciannove per la vittoria di una o di un'altra di dita di ricchezza e di dominio
Fu combattuta invece fra due principi fra due metodi di usare le ricchezze del mondo e di convertirle a beneficio economico e a vantaggio spirituale dei popoli
L'unico l'uno era il sistema inglese come concepiva lumi l'altro quello germanico
Se il progredire
Della storia scaturisce dalle lotte degli uomini dal loro esito erano esso non può avere un esito predeterminati storica la storia non va a finire papà
è uno sbocco necessaria Einaudi riprendeva la critica del del del determinismo marxista
E della inevitabilità dell'avvento
Della società che il nazismo fumo prometteva
Ma soprattutto sferzata quanti nelle file della borghesia
Più o meno consapevolmente facevano proprio questo schema
E in qualche modo i si rassegnano e quanti ne abbiamo visti nel Novecento rassegnati
Un filosofo di notevole
Ingegno come Giuseppe Renzi nel marzo del venti aveva più o meno detto essergli provassimo a questi bolscevico
Aspettiamo l'agonia l'agonia della società borghese lasciamo loro libero il campo in questo momento di anarchia e sì forse riusciranno a dare agli uomini ciò di cui essi hanno soprattutto bisogno
Un'autorità e la disciplina una religione una unità viva ebbene
Einaudi negava che la tranquillità la concordia l'unità degli spiriti ottenuta in via autoritaria fossero ideali degni
Se ne fossi capace scrive vorrei scrivere un indovino irruente ed avvincente alla discordia alla lotta
Alla distruzione degli spiriti
Perché dovrebbe essere un ideale pensare ed agire tutti nello stesso modo
Perché una sola religione in un mondo
Perché è una sola opinione pubblica o sociale o spirituale e no con infinite opinioni
Il bello il perfetto non è l'uniformità non nelle unitario ma la varietà e il contrasto
Quindi criticava con forza quella abdicazione alle proprie ragioni alla propria cultura alla propria civiltà in nome di una pretesa inevitabilità storica è inevitabile
In non c'è niente da fare
Il non ci sono alternative
Perché un'alternativa c'è assente
Molti credono scrive ancora nel mille novecentodiciannove che gli avvenimenti accadano all'infuori degli uomini e che siano come un turbine al quale sarebbe follia resistere
Specialmente in termini
Torbidi come i nostri aggiunge la teoria degli avvenimenti superiori alla volontà degli uomini a gran poca Einaudi commenta è questa la teoria dei vinti
Dei Fiacchi e dentini
Ora
Energia lotta discoteca scontro il vocabolario sembrerebbe quello di una sembrerebbe quasi un ecco del darwinismo sociale di fine Ottocento
Niente di più fuorviante
Perché la necessaria Anarchia degli spiriti questa è una definizione classica di Einaudi
Perché sia proficua questa anarchia degli spiriti essa deve fiorire sotto l'imperio della legge questa è un'altra impressione grana all'interno di un quadro istituzionale
Al cui interno gli uomini possono sono parole sue sviluppare le loro qualità più diverse possono lottare tra di loro per il trionfo degli ideali più chi versa però bisogna stare attenti
Non è soltanto un quadro istituzionale
Il cui Einaudi ritiene che ritiene necessario mai qualcosa di più è una serie di tradizioni sociali di istituti sociali in mentalità diffuse
Che devono in qualche modo arginare l'elemento disgregato ore che altrimenti sarebbe inevitabile nella lotta
In un saggio secondo me straordinario del trentasei su Federica nel play questo
Sociologo economista francese
Dice condotto cento
E in Auris sosteneva le Play pregiato alle leggi buone
Ma soprattutto esaltava le buone tradizioni le usanze saune le consuetudini stabile
Ed al lupo infatti sarebbe bastato
In fatto di leggi che queste non distrugge secondo le usanze
Consuetudine vuole sane è stata
Di qui l'importanza che va sottolineata secondo me più di quanto non si sia fatto l'importanza che Einaudi affidava ai valori della tradizione
Che costituivano per lui gli unici argini contro l'irrompere degli istinti bestiali e delle passioni dissolvi tredici di ogni ordine civile
L'uomo innovatore lo abbiamo visto doveva essere mosso anche sono parole di Einaudi dalla religione della famiglia della patria
Quinta dei doveri verso la famiglia perverso la patria
Il conte di Cavour suo ideale atti politico ottocentesco scrive Einaudi non era un tema simile
Lo studio era certamente anglofilo Anthus sì indurito ma non era un bene assieme era tutt'altro che inverosimile anzi egli si sentiva profondamente radicato alla terra che l'aveva visto nascere per tanto che mentre lo sconforto lo ha saliva e e gli veniva da dire maledetta la patria in cui sono nato era il Piemonte del mille ottocentotrenta tenute di Carlo Felice e poi di Carlo Alberto
Subito suo giungeva ma io sono piemontese Maledetto colui che abbandona con disprezzo la terra che l'ha visto nascere che rinnega i suoi fratelli come indegni di luglio
Quanto a me io ho preso una decisione mai se parlerò la mia sorte da quella dei piemontesi sono però replica
Tra i valori della tradizione Einaudi annoverava anche il sentimento religioso
Anche questo è un aspetto che non sempre è stato messo nella gente luce
Anni fa io riesuma la pagina del mille novecentoquarantacinque
In cui difendeva a spada tratta nientemeno che l'ha messa agli atti
Contro quanti già allora ne auspicavano
La fine e il passaggio alle lingue moderne
Ma ad essere notevoli sono soprattutto le motivazioni che sostengono tale dispersa
Emerge infatti un fortissimo senso
Della tradizione avvertita come trasmissione di verità fondamentali di generazione generazione e l'assoluta necessità di non interrompere la e di non tradire la
Ognuna di quelle generazioni ha trasmesso quella parola alle centro parole su alle generazioni successive
Ed ogni generazione ha sentito quella parola egli ha creduto perché essa era stata sentita emessa avevano creduto i suoi atti
Questo spiccato senso della tradizione costituiva un elemento essenziale della sua personali è uno che sta in Campania la piante alte la campagna come il il terreno su cui nascono e si perpetuano queste tradizioni secolari
E
Questo senso tradizioni che gli aveva in comune con alcuni grandi scrittori dell'Ottocento lunghi enunciate li chiama per nome questi scrittori barocca
Nel saggio sulle prime prove perché ma lei più pagati
De Maistre
Tocqueville temi replica alcuni di questi non probabilmente non risiedere Broggi nel Pantheon dei liberali e dei nostri giorni
Concludo proclamare la bellezza della lotta la necessità della discordia e dell'innovazione
E al tempo stesso vagheggiare una civiltà come patrimonio pazientemente accumulato
Occorre rivolgersi delle generazioni e basato sulla fermezza dei caratteri e sulla sicurezza del domani comporta
Un equilibrio difficile
E diciamolo pure precario
Oggi c'è da documenti da domandarsi se questo auspicio di questo equilibrio nel negli ultimi dopo la morte di medicinali Cynthia in qualche punto mantenuto
Parliamoci chiaro
Non sembra che la storia dell'ultimo secolo abbia realizzato questo auspicio
Ma si tratta della sfida avveniva
Del pensiero liberale
De concepire cioè come ugualmente indispensabili alla vita civile
E al progresso economico
E al progresso storico ugualmente indispensabili il momento conservatore come quello progressivo
Nel loro reciproco confronto e anche nel loro contrasto nel quadro però di una reciproca legittimazione istituzionale
Ancora dunque l'imperio della legge come condizione per l'anarchia degli ospiti grazie
Ricade nella storia di Luigi Einaudi inauditi politico
A Einaudi politico era liberale una antifascista forme fermamente contrario alla presidenzialismo sostenitore delle istituzioni dello Stato partire dalla presidenza della Repubblica cui diede
Una una peste contribuire a dare una veste a credeva molto nel ruolo del parlamento in tempi non sospetti ci avverrà sì del reazioni dell'uso eccessivo dei decreti
Legge che avrebbero potuto snaturare anche il ruolo del parlamento cosa purtroppo che ormai da parecchi anni attiene dunque le Inaudi politico nelle parole per il professor Angelo Maria Petroni professore ordinario di logica e filosofia della scienza IG scienza dell'amministrazione Università la Sapienza di Roma grazie professor Petroni all'ente
Storica signore e signori ce l'abbiamo oggi centocinquantesimo anniversario nella scia di Luigi Einaudi
Egli fu uno dei maggiori economisti dell'Italia unita ed economista rimase sempre nella sua attività di alta amministrazione
Il politico infine di statista sino alla suprema magistratura della Repubblica lecco esercizio colmerebbe al processo dire il Presidente Giorgio Napolitano
E inaudito pose le basi per l'affermarsi del ruolo del prestigio del Presidente della Repubblica
Nella storia intellettuale prevalente del nostro Stato repubblicano
Einaudiano stata attribuita la figura del buon amministratore che guidò con saggezza il rigore la moneta il bilancio nei primi anni della ricostruzione
Allo statista che rivendicò sempre con orgoglio le sue radici piemontesi e che faceva suo il motto governi bint e gli ricordava nel genuino piemontese della nostra provincia di Cuneo significa amministrare contatto con sapienza e cocco competenza questo ruolo non sarebbe certo dispiaciuto
Ma questa immagine non rende adeguatamente conto del fatto che il liberalismo e di liberismo di Einaudi non furono come si è preteso per decenni opposti prudente da taluni ancora oggi una paga o peggio ancora una antiquate ideologia questi due del secolo in cui Einaudi era nato e che gli avrebbe avuto un ruolo del tutto centrale nella storia politica ed istituzionale italiano nonostante essa e non grazie adesso
Inaudi sotto il fascismo
Venne pesantemente criticato per il suo liberismo considerato antiquato rispetto alla pretesa modernità per corporativismo per farlo vennero persino molte volte citata riprova le politiche dei mio Dio così qualche anno
La visione di rigore della gestione della moneta che guidò la sua azione di Governatore della Banca d'Italia senza cedimento alcuno
E la sua opposizione alla continua espansione della mano pubblica in economia
Fecero poi considerare inauditi come superato dalla generazione degli economisti italiani che prevalse nel secondo dopoguerra sostenitori di quelle politiche di nazionalizzazioni di testi egizi prendete
Che gli reputava invece il tanto evocato sul piano scientifico quanto moralmente inaccettabili
Il risultato scandinavo vi è stato riservato il destino in onestà ed estratto di compreso nella formazione della moderna ideologia italiana
Con il rilievo che avrebbe meritato
Soprattutto la visione di naughty come statista economista buon amministratore
Ha messo del tutto in ombra il fatto che gli fu un politico autentico che per tutta la sua vita e rivendico il primato della politica sopra ogni altra forma di vita sociale ed economica
Un primato della politica che egli affermava non solo dal punto di vista delle sue ideologie liberale ma proprio forse qui il punto più rilevante da economista
La scienza economica rispecchia la tendenza naturale dell'uomo all'auto interessa ed esprime le leggi oggettive che governano la produzione e lo scambio questo è per Rinaldi
Accertato
Ma per Einaudi a unte auto interesse necessità non mica andavano sempre visti in connessione con l'alimento morale che pone l'individuo le sue facoltà come il fine del sistema economico
In questo egli fu profondamente tributario dei filosofi dell'Illuminismo scozzese ed in particolare ad Hamas Adams me
Bisogna inaudite Remo un busto nel suo studio di Dogliani
Nel mille novecentocinquantatré gli aggiunti aggiunse quello di Benedetto Croce
Morto l'anno precedente
A testimonianza del fatto che le divergenze con il filosofo napoletano
Sulla distinzione tra liberalismo e liberismo della possibile autonomia del primo dal secondo notoriamente affermata da Croce non crearono mai una divergenza sul punto cruciale
Ovvero che il liberalismo come sistema di valori come Antropologia come teoria politica era il fondamento della civiltà moderna progresso degli individui e dei popoli
Proprio seguendo smercio Einaudi affermò sempre con forza che il mercato ha bisogno di istituzioni di norme di comportamento il cui orizzonte funzionale e temporale oltrepassa i singoli interessi individuali
E di gruppo
Di qui il ruolo che gli atti attribuiva allo Stato pur nella forte sua adesione principi liberisti per i quali lo Stato medesimo rappresenta una perenne fonte di pericoli mette furono le sue critiche alla ogni pervasività di quelle ideologie con le quali veniva rivendicata una crescente eguaglianza materiale sta incollata da ogni considerazione
Sull'apporto dato dagli individui al benessere degli altri is loro meriti morali questa opposizione alle ideologie e qualità ristretto e in Afghanistan
Non significa che in auto in fosse insensibile a quella che nel periodo della sua gioventù veniva chiamata la questione sociale
Tutt'altro il Giove Nina udire ben grande favore né lego Perahia e la loro funzione di riscatto delle classi povere
Ed egli ebbe simpatia per le leghe perché esse esprimevano la concreta volontà di elevare la propria posizione attraverso l'etica del sacrificio e del risparmio
E salto sempre il ruolo positivo della dialettica sociale la bellezza della lotta come descrisse nel mille novecentoventiquattro in polemica con il sorgere del corporativismo fascista e con le visioni tecnocratica
E se fu contrario alle di ogni ideologia egualitaria liste di matrice socialista Einaudi seguace in questo del radicalismo Daejeon stia Minář
Considero che il principio fondamentale della concezione liberale fosse l'eguaglianza una ragionevole eguaglianza nei punti di partenza di tutti gli individui perché il dieci discendeva tra le altre cose il suo essere favorevole a significative imposte di successione in un sistema
Fiscale deve essere particolarmente considerato che non contemplava l'imposta sul reddito o comunque vedeva imposte dirette molto più basse di quelle attuali ma questo è un tema presentate raffinato Einaudi
Liberale liberista non fu mai quindi contro lo Stato non lo fu innanzitutto proprio per ragioni fondate sulla scienza economica
Come gli scrisse nel mille novecentodiciannove il massimo di produttività è uno solo e questo si raggiunge con una data combinazione dei vari fattori quella che l'esperienza dimostra essere la più conveniente la teoria economica finanziaria afferma che in quella data combinazione entra anche lo Stato
E che quindi il pagamento di una data imposta quella dimostrata più conveniente dall'esperienza e condizione necessaria perché lo Stato intervenga nella misura più opportuna come fattore di quella combinazione complessiva la quale dal luogo al massimo di produttività
Einaudi economista fu quindi anti economicista negare che la vita sociale e politica o sesta di interamente ricondotta alla produzione e alla distribuzione economica
Lo fu nel duplice senso di opporsi alle tesi marxiste nelle loro diverse reazioni e nel negare che il benessere generale fosse la pura somma degli interessi individuali
I diversi e spesso contrastanti interessi individuali sono resi compatibilità all'esistenza dello Stato il quale come Einaudi attorno efficacemente non è una mera società per azioni
Ma lo Stato che Einaudi reputava così necessario era cosa ben diversa dallo Stato commesso si era venuto affermando dalla fine della Benetton
Si era strutturato nel ventennio fascista ed era per molti aspetti tra passato nell'Italia del dopoguerra lo Stato devo corporativo
Egli considerava come esiziale
Il fatto di riconoscere uno statuto politico alle rappresentanze degli interessi sindacati ordini professionali associazioni industriali lo Stato neo corporativo arreca ingresso al Medioevo
E proprio dalla fine della società e dell'economia corporativa Fierro originati liberi parlamenti e con essi la libertà politica intraprese di mercato
Einaudi aveva compreso chiaramente sin dagli inizi del Novecento
Un fenomeno che le democrazie liberali del secondo dopoguerra avrebbe colpo in manifestato in tutta la sua ampiezza cioè che l'interesse generale di una nazione non corrisponde affatto alla pura sommatoria e alla collusione degli interessi
Per le singole categorie professionale e dei gruppi sociali ed economici il vero interesse generale può essere perseguito soltanto attenendosi a principi in regole universali
Così nel mille novecentodiciannove scrivendo sulla proposta vagheggiata come la chiama della Confederazione del lavoro
E cito che il Consiglio superiore del lavoro cessi di essere un organo semplicemente consultivo diventi un organo deliberativo dello Stato
Che esso è chiamato a deliberare il che val quanto dire che le leggi relativa al lavoro dovrebbero essere deliberato e non più dal Parlamento va dal Consiglio superiore del lavoro
Inaudi affermava che questa proposta togliendo di fatto ogni potere legislativo al Parlamento ed affidandolo al consiglio del lavoro è un pregresso politico e sociale che non esitiamo a dire gravissimo oggi è di moda irridere al concetto degli interessi generali ma fa d'uopo non dimenticare nella furia di distruggere che in virtù di quel concetto uscimmo da notte del Medioevo giungemmo alla civiltà moderna
Costante di Marcelina utile per tutta la sua vita l'idea di lire irriducibilità della dimensione politica all'accordo corporativo da un lato e alla gestione tecnocratica della cosa pubblica dall'altro
Così riferendosi alle tendenze già evidenti nell'era giolittiana ovvero di trasferire la legiferazione agli e Sperti
Qualche spetti ovvio organi corporativi insomma scegliete voi
Egli affermava
Diciamolo alto e forte senza falsi pudori senza arrossire la potestà legislativa
Deve spettare esclusivamente al corpo generico alla Camera presa nel suo complesso anche se in competente nelle singole questioni e nei singoli suoi membri non era molto ottimista inaudito
Sulla classe politica italiana
Legiferare vuol dire stabilire dei principi e delle regole di condotta a farlo non sono competenti gli specialisti e competenti
Costoro hanno un ben diverso compito quello dell'esecuzione
A legiferare essi sono disadattati perché guardano a un solo aspetto della questione mentre anche nelle questioni minime bisogna guardare al Complesso
Per gli esperti per la burocrazia il Paese in materia da manipolare e carne da macello non anni ma da plasmare ed è toccare
Ricordando e siamo nel mille novecentoventuno
Che la Germania è stata rovinata dai competenti prima della guerra era se mai ce ne fu uno al mondo
E fu uno al mondo un governo di tecnici e di competenza il parlamento quindi il solo luogo nel quale i problemi possono essere risolti si risolvono nella lotta politica secondo le regole non nella logica del preteso o un preteso calcolo razionale
Ampia su ruolo della politica rispetto alla tecnocrazia il contrasto con ciò Maynard Keynes non poteva essere più netto
Nel celebre discorso del due mila novecentoventicinque e Maio Rocco senza fermarla
Al Ballet da dentro perciò globalmente quello tutte chiuse salme di chiudersi quindici il a scopo ed è un tappo Ford e a sproposito meno estroso il fallimento chiude al riassumo
Parlamentare e ministro sempre annullato a questi futuri complete Havas trascurabili tutte si sentono la Maison de quo
Vorrei farmi oblio infastidito
Quest'auto interni
Ho qua qua del democratico penso può o ultime sono pronti a favore scolastico assumervi Aso importanti
Anzi del secolo alte Francia s'la questione del suffragio premette l'Inghilterra tanti sulla scienza oltre ciò causa abbinato Pozzi
Che al Parlamento dovrebbe rimanere di ottime so volentieri
Non rendeva la proposta di Canis qualcosa di diverso dalla per un'azione dell'espansione della tennista né piste
Se si preferisce dello spostamento delle decisioni dai coppi politici e coppe tecnocratici cosa Grimaldi se siamo non pone Einaudi fu ammiratore della cosiddetta tradizione realistica della scienza politica italiana ed in particolare di Gaetano Mosca
Condivideva la massima che notoriamente era anche di Benedetto Croce intervistati non si governano con i Paternostro
Medie non volle mai condividere la tesi le tesi
Di chi da ciò traeva la conclusione che la morale dovesse essere bandita dalla politica
Era un infatti per lui valori morali quelli che a lungo termine permettevano la libertà e la prosperità delle nazioni
Cioè il vero anche nel principale contributo che la alla teoria politica Einaudi abbia portato operoso visione federalista
Egli era federalista nel duplice coerente senso
Molte volte si prende solo una direzione o l'altra
Di volere una struttura federale per lo Stato nazionale italiano di volere una struttura federale per l'Europa unita da utenti compatto un fedelissimo non da me gli accordi tra Stati sovrani i quali come gli scrisse mirabilmente nel mille novecentocinquantaquattro
Discutendo della Comunità europea di difesa la grande opportunità tragicamente perso al nostro continente
Per volere dalla Francia va ricordato sono oramai polvere senza sostanza
Non è possibile ovviamente qui ricordare la ricchezza delle posizioni federaliste di inaudite sia consentito però sottolineare che il suo federalismo aveva quel motivazioni fondamentali
Da primari empirica ovvero l'osservazione che gli assetti federali ovunque nel mondo erano quelli che maggiormente avevano garantito la pace e la democrazia e la prosperità economica la seconda era morale
Ovvero la considerazione che permettere la sfera più ampia possibile di autogoverno
Corrispondeva
Ai principi di libertà e di responsabilità quest'ultimo aspetto illustrato mirabilmente da un passo di Einaudi scritto pochi anni prima della morte perché resta sei Regioni Province e Comuni
Devono ricorrere ad entrate le proprie nasce il controllo dei cittadini sulla spesa pubblica nasce la speranza di una gestione sensata del danaro pubblico
Se gli enti territoriali minori vivono di proventi o rinunciati dallo Stato o vivono come accade addirittura di sussidi manca l'orgoglio di vivere del frutto del proprio sacrificio nasce la psicologia del vivere a spese altrui
Nominato senatore del Regno del mille novecentodiciannove su proposta di Francesco Saverio Nitti
Einaudi venne nominato componente della consulta nazionale dal quarantacinque quarantasei
Eletto all'Assemblea Costituente nelle file dell'Unione democratica nazionale diventò senatore di diritto le quarantotto ai sensi della terza disposizione transitoria della Costituzione
L'apporto che gli dette ai lavori per la costituzione è fondamentale questo seme può essere solo ricordato probabilmente e qui vado verso la fine il suo apporto più importante al dibattito politico del dopoguerra prima di essere eletto alla presidenza della Repubblica
Fu l'intervento al terzo Congresso nazionale del Partito Liberale Italiano tenutosi a Roma il primo maggio del quarantasei
Einaudi ricordava le celebri parole di Montesquieu
Allorché nella medesima personale nel medesimo corpo di magistratura il potere legislativo è riunito a quello esecutivo non via Libertà
Ne via Libertà se il potere di giudicare non è separato dal potere legislativo e da quello esecutivo tutto ciò sarebbe perduto se lo stesso uomo lo stesso corpo esercitarsi i tre poteri e continuava Inaudi oggi a distanza di due secoli la dottrina di Montesquieu deve essere integrata a noi non basta più la libertà formale
La quale era stabilita nella dottrina dei tre poteri credo che ecco il grande autore aveva ricavato dalla platea pratiche inglese
Noi vogliamo anche una libertà sostanziale vogliamo cioè che lo Stato non sia onnipotente
Che in una sovranità libere esistano forze contrarie contrastanti molte forze dalla coesistenza delle quali soltanto potrà derivare la libertà dei cittadini
Noi in virtù della nostra dottrina vogliamo anche che le situazioni sociali siano varie ricche molte noi siamo contrari alle situazioni sociali nelle quali da un lato Diano una notevole parte della ricchezza della proprietà fondiaria ad alcuni mentre gli altri restano completamente privi di proprietà siamo contrari ad in una situazione sociale in cui le masse siano prive di qualsiasi parte della proprietà
Tutto ciò che vogliamo in quanto che riteniamo che la società prospera una società sana non possa esistere se vi siano troppo grandi differenze di fortuna Tremonti pochi
Ma noi non vogliamo la politica che ha Tarquinio il Superbo
Il quale ha batteva i suoi avversari insegnava agli altri
Il metodo del taglio dei più alti papaveri perché anche i grandi papaveri devono esistere anche nei grandi fortune devono esistere se sono state conquistate
Con lavoro e col risparmio
Quali dovessero essere le istituzioni politiche dentro le quali potesse realizzarsi l'idea liberale era di Inaudi ben chiaro
E affermavano i liberali non vogliamo una Costituzione che sia fondata sul luogo solo sulla forza su una la Costituzione che noi dobbiamo rispingere ad esempio è una costituzione simile a quella che è stata presentata pochi giorni fa in Francia
Una costituzione nella quale tutto il potere dipende da un unico campo sarebbe una costituzione stabile
Una costituzione nella quale tutto il potere fosse concentrata in cinque o seicento deputati no per questo sarebbe una Costituzione meno propensa alla tirannia
Sarebbe il prodromo la necessaria anticipazione di una tirannia
Perciò non volendo noi una Costituzione che sia fondato sul dominio di un organo solo sia pure questo con il Parlamento
Non possiamo volere un precedente neppure voleva un presidente quale non abbia una sua forza indipendente quella quella del Parlamento
Un presidente fantoccio ci porterebbe ancora una volta la conclusione a cui è arrivata la Francia sotto la Terza Repubblica
Alla fine dell'attività si è visto il presidente nel dopo firmare l'atto di fortuita morte dalla Repubblica noi non vogliamo neppure una costituzione alla quale si è ispirata a principi astratti come furono quelli della costituzione di Wajda
La cui fine noi l'abbiamo vista sarà stato un caso Back in the un buco consegnasse il potere al moderno Attila Hitler ovviamente
Ma questo è stato il fatto
La morte della Costituzione repubblicana tedesca è stata determinata da colui che aveva il compito di salvaguardare la Costituzione medesima
Di particolare attualità e poi quanto Inaudi affermava rispetto all'ordinamento politico opposto al parlamentarismo Riva IMI Appignano ovviamente il presidenzialismo
Noi non possiamo volere neppure un governo presidenziale
Il governo presidenziale ha funzionato bene sono negli Stati Uniti d'America
Ma non esistono in altri Paesi le condizioni straordinariamente complesse che hanno questo possibile il perpetuarsi di questo regime
In altri Paesi le probabilità maggiori sarebbero no di avere un governo presidenziale del tipo nordamericano
Ma di avere un governo presidenziale di tipo sudamericano con rivoluzioni a getto continuo con l'alternarsi al potere di alcuni generali o uomini politici Poli uomini politici
I quali si è citerebbe a Como temporaneamente una tirannia se non simile non molto diversa da quella inflitta ci nel ventennio scorso
Se è chiara
La pars destruens la mente in cui egli egli venne eletto presidente La Repubblica meno nota
E quale visione della monarchia egli considerasse complementare all'ordine liberale
Per tutta la sua vita ammiratore del sistema istituzionale e politico dell'Inghilterra Einaudi però non vuole basare la sua scelta con la monarchia su questa ammirazione che dicevo all'esperienza recente ci dà il diritto di dire che quella che noi vogliamo non è la monarchia degli altri
è la monarchia nostra che noi dobbiamo creare e alla quale dobbiamo imporre la volontà del popolo
Vogliamo che appare evidente
La volontà del popolo
E citava il monito che quello spagnoli rivolgevano lo so al loro sovrano
Noi ognuno dei quali è uguale a te e che tutti insieme siamo più ditte
Dichiariamo e vogliamo che tu sia Re per la difesa di tutti noi con contro chiunque di noi si è ritirato professore nostro e contro la follia delle stesse
Se per avventura ci persona degnissima rinunciare alla nostra libertà
Se tu sarai il rapper difendere noi e la nostra libertà noi ti saremo fedeli perché saremo così facendo fedele negli stessi ai nostri avi e ai nostri figli
Ma se tu non sarai re che noi vogliamo sappi che non basterà più l'oblio a lavare le tue colpe
Carlo secondo Carlo Puri
Coniugare la volontà popolare con la consapevolezza che le istituzioni non esistono impacco non possono esservi il prodotto di un astratto razionalismo
Ma devono essere riprodotto dalla volontà delle generazioni che si succedono a mio avviso questa la migliore definizione per la visione politica piena avute
Come iscrizione quarantacinque considerando cosa determini limiti al potere legislativo
Einaudi affermava un vecchio brocardo inglese afferma che la Camera dei Comuni può far tutto salvo trasformare un uomo in donne e viceversa
Oggi la cosa un po'più complessa come Totti broccati e sottacere che vi sono tante cose che il legislatore potrebbe fare ma non fa
E perché perché un invisibile misteriosa mano gli chiude la bocca e gli vieta di dire una parola diversa da quella che i secoli hanno inciso uno di coscienza degli uomini
I freni sono il prolungamento della volontà degli uomini morti i quali dicono gli uomini vivi
Tu non potrai opera nel tuo adibito Davis sotto pena di violare giuramenti e carte costituzionali solenni osservare talune norme cannoli parvero essenziali alla conservazione dello Stato che noi fondanti autorità signore e signori
Che cos'è un economista in mezzo al mondo di oggi se non un ragionatore così scriveva Giuseppe Prezzolini nel mille novecentoventidue in un libriccino intitolato amici in un capitolo dedicato a Luigi Einaudi
E in che cosa consiste l'insegnamento di Einaudi come economista si può rispondere in tre modi
In primo luogo un corpus di idee
In secondo luogo un indirizzo di politica economica in terzo luogo un mestiere
Ed è soprattutto su questo terzo e ultimo aspetto che mi concentrerò nell'ultima parte di questo intervento
Citerò alcuni passi dagli scritti di inaudite farò riferimento ad alcune circostanze della sua vita incluse alcune personalità con le quali egli fu in dialogo
E il cui nome deve in questa occasione poter risuonare insieme al suo giacché dolce fra gli eguali il Novellara per citare Giosuè Carducci che fu nella Commissione di licenza liceale piena uno dei nel Regio Liceo Cavour
L'insegnamento di Einaudi consiste anzitutto di un corpus di idee e descritti si tratta di band tre mila ottocentodiciannove scritti da questo corpus emerge un liberalismo a tutto tondo
In cui all'idea e all'ideale della libertà
Si affiancano il si associano allargandola le idee gli ideali del buongoverno della eguaglianza dei punti di partenza della attiva lotta ai Monopoli e alle rendite della promozione e tutela del risparmio
è un liberalismo fondato su un liberalismo che si nutre di alti ideali ma che non è ideologico un proficuo a Benedetto Croce
E fu in un messaggio a croce per gli ottantacinque anni del filosofo che Einaudi scrisse queste parole
E vorrei che anche gli economisti insieme ai libri di teoria scrivessero storie di fatti e di dottrine
E non dimenticarselo i piccoli fatti
Utili talvolta più delle grosse statistiche ad illuminare la storia economica
Una dose di empirica dunque
Che discendeva dal senso vivo della storia
In Galiani economista Einaudi aveva scritto
Quando gli economisti chiedevano lo stato di limitare il suo intervento negli affari economici egli Galliani aveva visto che il problema era di limiti
E che lo Stato doveva sia astenersi da interventi dannosi alle iniziative individuali ma che doveva regolarsi a seconda delle circostanze
Ed è in auge ben conosceva una delle maggiori opere di Galiani
In cui si legge signori il teorema va bene è il problema che va malissimo
E in auto e per esempio non esclude nel suo liberalismo una politica dei lavori pubblici anzi la riconnette a Cavour che fu sempre il suo riferimento ideale morale e politico
Descrisse così
Il conte di Cavour ritenne sempre compatibile l'ideale del pareggio di bilancio statale e quello di una forte politica economica progressiva
E ai fautori del pareggio a corte vedute e ad ogni costo che era il pareggio della miseria
Egli contrapponeva il suo pareggio che consentiva agli investimenti l'entrata dell'Italia negare economiche internazionali
E vengo con questo riferimento all'Imperia al secondo punto
E cioè all'indirizzo di politica economica
E non mi riferisco solo alla stabilizzazione monetaria che fu un vero e proprio salvataggio della lira
E della moneta con quel mirabile discorso del trentuno marzo mille novecentoquarantasette le prime Considerazioni finali di Einaudi in cui disse in fondo alla via
C'è l'abisso dell'annientamento dell'unità monetaria
Se noi vorremmo quella via noi non la per correremo
E così fu
E lo dico a pochi metri dal luogo in cui sorgeva il tempio di Giunone Moneta
Presso il quale fu costruita la prima sede dell'azzecca dunque non sono la stabilizzazione monetaria e che fu un vero e proprio salvataggio della lira
Ma qualcosa di più
De Gasperi ed Einaudi ha scritto Guido Carli avevano costruito in pochi mesi una sorta di costituzione economica
Che avevano posto però al sicuro al di fuori della sede di discussione in Assemblea Costituente
In che cosa consisteva quella costituzione economica
Dal suo all'adesione alle istituzioni di Bretton Woods segno forse all'adesione alle istituzioni di Bretton Woods segno forte della collocazione geopolitica dell'Italia che della remissione dell'Italia nell'economia internazionale
Ma anche l'eguale impulso dall'guidato al processo di integrazione europea
Nel quale sostenne con De Gasperi che occorresse partire dalla politica non dall'economia
Sull'Europa sull'Europa che è nata qui in Campidoglio il venticinque marzo del mille novecentocinquantasette
Non vi è qui tempo per dire in quale misura Inaudi prefiguro una banca centrale federale e una unica unità monetaria
Ma vale ascoltare queste parole
Cito
Quando noi dobbiamo distinguere gli amici dai nemici della pace non fermiamoci alle professioni di fede
Tanto più clamorose quanto mendace
Chiediamo invece volete voi conservare la piena sovranità dello stato nel quale vivente sexy costruì e nemico acerrimo della pace
Siete invece decisi a dare il vostro voto il vostro appoggio soltanto a chi prometta di dar opera alla trasmissione di una parte della sovranità nazionale a un nuovo organo detto gli Stati Uniti d'Europa se la risposta è affermativa e se alle parole seguono i fatti
Voi potrete ma allora soltanto dire vi fautori della pace
Il resto concludeva inaudito il resto è menzogna
Da una parte dunque l'economia aperta dall'altra accettazione
A certe condizioni del Canone nuovo dell'economia mista
A cominciare dall'IRI il suo e successivamente dalla Cassa per il Mezzogiorno
Istituzioni accettate anche per la fiducia riposta impersonalità come Raffaele Mattioli e Oscar Sinigaglia nel caso dell'IRI e delle banche industrie da esso controllate
E soprattutto sia nel caso dei veri sia della Cassa per il Mezzogiorno per la fiducia riposta in Donato Menichella
Tecnico insegne lo definì una volta Einaudi
E la cassa in particolare ricondotta nel solco dell'esperienza degli ignoti e della Tennessee Valley Authority
Il cui ruolo e la cui storia erano ben noti al figlio Mario Einaudi
Vale sulla Cassa per il Mezzogiorno leggere una lettera di inaudite del dieci giugno mille novecentocinquanta il cui destinatario e il Presidente del Consiglio
Caro De Gasperi nel disegno di legge per la Cassa per il Mezzogiorno vi erano parecchie cose buone
Leggendo i verbali della commissione della Camera ho avuto l'impressione che la commissione li abbia portati parecchi guasti
E che i guasti siano tali da rendere scarsamente feconda l'opera di chi sarà chiamato a governare la cassa
Mille miliardi in mano di chi sappia che possano usarli bene sono molti
Mille miliardi immani diverso possono persino essere negativi
E con questo intervento di Einaudi nella materia viva delle cose vengono perso e ultimo punto
Ciò che egli chiamò in un suo scritto l'ufficio dell'economista cioè il compito il posto e il ruolo dell'economista nella società
La professione di economista nel duplice senso di credo e di mestiere
Il fatto è che l'economista ideale come scriveva negli anni Venti Kenzo a proposito di Marshall
è il frutto della rara quando c'è combinazione di più talenti oltre che un matematico egli deve essere in certa misura un filosofo un politico uno storico
Deve essere scriveva che in sé cito ad un tempo risoluto e disinteressato
Distaccato e incorruttibile come un artista ma a volte anche pragmatico come un politico
Ma l'economista e anche qualcosa di più qualcosa che Einaudi e che in su tra gli economisti incarnare uno al sommo grado
Un intellettuale pubblico
E all'economista come intellettuale pubblico si devono secondo Einaudi attribuire tre doveri
Il primo dovere e quello di parlare pubblicamente di fare cioè per citare canta
Uso pubblico della ragione
Nessun economista scrisse inaudito e mai rimasto rigidamente chiuso dentro le bourne a Torre dei primi principi
Pantaleoni e Pareto continua Inaudi furono altrettanto pugnace combattenti nel dibattito dei problemi attuali del loro tempo quanto grande teorici
E distinguendo e chiarendo non cessarono mai dire imbrattare criticare deve tendere rarissimamente lodare governanti e governati segnalando la via da scansare e la via da percorrere
Fine della citazione
Il fatto che l'economia non è soltanto incerto instabile temporaneo coordinamento delle cose una realtà effettuale che ha un suo sviluppo economie anche cultura idea pensiero
E in questa sua duplice natura di fatto e l'idea e se anche una delle forme o momenti della vita dello spirito nel senso di Croce forma pratica in cui il pensiero stesso si incorpora per citare cruccio
Economia e dunque anche battaglia delle idee dall'esito aperto mai conclusivo
Alla quale l'Economist accettale partecipa attivamente
Sono un'eccezione ammessa alla partecipazione attiva alla vita del pane
Essa e dell'otium tra i libri e le vigne
Prima di accettare già settantenne la nomina a governatore della Banca d'Italia
Einaudi scrisse nel suo diario io ne ho le tasche piene di Roma
Scrisse anche che la sua aspirazione erano i vigneti su in Piemonte
Le cose andarono diversamente come erano andate diversamente al giovane Cavour
Il quale negli anni Trenta dell'Ottocento aveva ad un certo punto scritto piantare cavoli e coltivare la vigna non c'è più altra carriera per me
Il secondo dovere dell'economista connesso al primo e quello di parlar chiaro
Occorre partire dalla premessa scrisse inaudito che il pubblico dei lettori fra cui ci sono io non sa nulla
Come scrisse Luigi Amoroso più che un logico Einaudi è un immaginativo dei suoi sono quadri vivi paragonabili a quelle di un grande artista
Si afferma con Einaudi e specialmente con Einaudi editorialista del Corriere della Sera un metodo è un modello di pensiero
Ragionamenti appoggiati da cifre e cifre illustrate da ragionamenti
L'opinione pubblica va infatti formata prima che informale
Nel far questo egli apre uno spazio che non esiste prima di luglio la discussione pubblica sull'economia del Paese discussione in cui il controllo su chi governa da parte dell'opinione pubblica diventa decisivo
Il terzo e ultimo dovere dell'economista che pure conscio della distinzione necessaria tra giudizi di fatto e giudizi di valore
E tuttavia quello di non lasciare gli ideali per così dire in soffitta
Nel mille novecentoquarantadue nella prefazione alla introduzione alla politica economica di Costantino Bresciani Turroni
Einaudi scriveva
Dopo aver lungamente creduto anch'io che ufficio dell'economista non fosse di porre vicini a legislatura bensì quello di ricordare
Come lo schiavo assiso sul carro del vincitore che la Rupe Tarpea vicino al Campidoglio
E cioè che qualunque sia il fine perseguito dal politico i mezzi adoperati debbono essere sufficienti e congrui
Oggi dubito e forse finirò col concludere che l'economista non posso disgiungere il suo ufficio di critico dei mezzi da quello di dichiaratore di Fini
Che lo studio dell'economia
Decimi faccia parte della scienza allo stesso titolo dello studio dei mezzi
Studio dei mezzi al quale gli economisti si restringono
Fine della citazione
Nessuna paura della parola dunque e tanto meno nessuna parola nessuna paura del pensiero
A che cosa servono gli economisti aveva scritto una volta inaudito all'allora direttore generale della Banca d'Italia Bonaudo Stringer
A che cosa servono gli economisti se oggi stanno zitti quando una grande questione si impone al Paese grazie
Grazie
Per competenza lasciatemi dire che non fosse solo al giornalista del Corriere della Sera di Repubblica ma fu anche corrispondente da Roma dell'economista quale direttore di giornale non vorrebbe fare quello che fece il direttore dell'Economist nel mille novecentoquarantotto
Fece un piccolo trafiletto e scrisse siamo lieti di informare i lettori che il nostro corrispondente a Roma è stato eletto Presidente della Repubblica italiana
Grazie nel ranch eseguite le ipocrisie del presidente Vegas terrazze sono brevissimo due parole di ringraziamento a tutti
Un ringraziamento particolare ovviamente a presenta la Repubblica e al sindaco Gualtieri che ci ha ospitato in questa sede magnifica
A tutti quelli che si sono dati da fare per organizzare questa riunione e tutto l'anno
Di celebrazioni mio Viani a iniziare da Enrico Morbelli che ha avuto l'idea e poi manu militari ci ha costretto tutti ma anche reti mittenti al lavoro come me a lavorare
Ringrazio voglio ringraziare anche
Tutti gli amici che si sono associate in quest'idea che hanno partecipato alla quest'organizzazione della delle celebrazioni e nelle piane ringraziare i sindaci di Dogliani Carrù che sono intervenuti e che andremo a trovare al più presto per ribadire la la storia e la questione concludere semplicemente con un pensiero molto semplice queste nel dibattito sviluppato da aperti ci Petroni fare il venuto fuori come si amici indipendente legati tre aspetti dell'opera di Einaudi
L'economia la politica è la morale
E questo un monito che ci induce a pensare una cosa
Che Einaudi importante non tanto per quello che ha detto è fatto che sicuramente importantissimo ma per quello che ancora ci può dire ancora ci puoi sperare per il futuro e siccome il futuro insomma c'è qualche preoccupazione
è meglio che guardiamo anche a che ci ha insegnato qualcosa per avere una strada grazie a tutti