Presentazione del libro di Marcello Veneziani "La Cappa. Per una critica del presente" (Marsilio)

è un piacere avervi qui nuovamente alcuni di voi c'erano già in passato quando abbiamo fatto l'altra presentazione
Del libro intenti più difficili di di oggi
Quindi ora per me è un onore a presentare il libro del professore veneziani
La cappa che io definirei più una linea di confine in realtà la cappa il sistema in cui viviamo
Da una lettura superficiale sembrerebbe quasi un un testo filosofico
In realtà
è qualcosa di molto più concreto e ci invita a riflettere sulla nostra vita sulla nostra esistenza sul nostro essere
Il nostro essere nella società ma il nostro essere anche come individui
Costretti
A riflettere
Su quali sia su quali siano non i nostri diritti perché per riflettere sui diritti dovremmo essere già un passo avanti
Ma sulla nostra vita e sulle nostre libertà
Libertà tutelate dalla nostra Costituzione che mi rammarico a volte poco conosciuta e soprattutto poco attuata come le nostre leggi l'Italia
Un paese una nazione in cui le leggi la fanno da padrone
E lo dico come professionista come avvocato però leggi poco applicate forse poco comprese
Perché a volte si cerca e ne parla anche il professore nel libro quando parla
Di alcune questioni
Importanti quali la stessa vita l'eutanasia
La Bortot temi difficili da affrontare su cui cerchiamo sempre di legiferare legiferare su qualcosa che invece deve essere guidato dal nostro pensiero un pensiero critico un pensiero che ci invita chi deve far riflettere su quello che siamo e su quello che stiamo diventando soprattutto il progresso tecnologico ci impedisce quasi di pensare ci affidiamo all'intelligenza artificiale senza comprendere e l'intelligenza artificiale non potrebbe esistere senza l'uomo
Però
Cella il rischio soprattutto per i giovani per i nativi digitali perché noi ancora abbiamo la
L'uso del pensiero
Anche se dobbiamo adeguarlo al nuovo modo
Di essere nella società
Noi ancora scriviamo Lapenna la usiamo qualche volta per i ragazzi c'è questo rischio ecco perché bisognerebbe parlarne nelle scuole ma non a livello di provocazione ma a livello di
E infatti in Zaire il pensiero
E infatti Zane quello che succede nella società perché è impossibile che un ragazzo e di oggi sia quasi costretto da quello che c'è attorno appunto quella cappa
A non dover pensare a doversi affidare
Ieri a sistemi tecnologici che sembrano più avanti ma che in realtà vanno
A diminuire all'essenza dell'uomo
Quindi il professore nel libro e chiudo porto anche i saluti del senatore Parodi che purtroppo impegnato in Commissione adesso col taglio dei parlamentari cioè e il lavoro che bisogna svolgere ugualmente c'è un po'di difficoltà al ad essere sia a livello presenti a livello parlamentare ma anche ad essere presenti sui territori e difficoltà ancora maggiore poi ad affrontare questi temi
Che sono necessari secondo me da affrontare per chi fa politica perché la politica non è qualcosa che dobbiamo pensare al di fuori di noi la politica siamo noi la facciamo ogni giorno e la dobbiamo fare immedesimarmi dolci in quello che accade nella società e non adeguandoci a quello che
A volte appare
Quindi invito tutti ma penso che voi se siete qui già avete quel pensiero critico che vi spinge un po'più avanti
A pensare anche al modo con cui si comunica perché la comunicazione è importante e non dobbiamo invece affidarci a una comunicazione di slogan dobbiamo ascoltare bene
Quando le persone ci dicono qualcosa anche a livello politico perché quello ci fa comprendere il pensiero
Delle persone
Che può essere
Gelato dietro quella cappa o dietro quella moderazione che forse non esiste Marche
Ascoltando bene ogni parola si riesce a comprendere io penso che ognuno di noi deve partire
Prima che dai diritti come ho detto prima
Dai doveri
Se non conosciamo i nostri doveri non potremo mai conoscere i nostri diritti invece a volte mi accorgo che anche le leggi vengono
Scritte
Per affermare dei diritti
E dietro i quali non si trova un dovere non si trova una sostanza
C'è vero che esistono dei diritti che vengono garantiti e tutelati dalla nostra Costituzione da alcune delle nostre leggi ma è anche vero che i diritti per avere un senso è un'essenza devono essere coadiuvati dalla concretezza della realtà che ci impone anche dei dei doveri altrimenti nona nessuna finalità esercitare un diritto sarebbe anche un sacrificare la dignità personale
Quindi
Io penso di concludere questo mio breve intervento
Ringraziandovi ancora di essere qui ringraziando il professore veneziani
Il notaio Mario esposto il professor vitale che mi hanno permesso di il affrontare queste tematiche così importanti e di riflettere anche il professore parla di una spada allora invito
Tutti a
Apprendere questa spada in mano ma per estendere il proprio la K che non ci fa vedere oltre e non ci fa vedere soprattutto il patrimonio umano
Che il capitale rilevante della nostra società su cui dobbiamo sempre fare affidamento grazie
Funzione
Ringrazio i presenti ringrazio la senatrice Bono che anche questa volta sopportato
La mia la mia richiesta di creare questo evento qui quindi ha sopportato questa
Le richiesta
Ha sostenuto questo mio intendimento ringrazio moltissimo il professor Veneziani non è un ringraziamento convenzionale perché aderito immediatamente si è trattato soltanto di trovare
Uno spazio nella sua molto affollata agenda ma ha dato una disponibilità veramente rara
Tra gli intellettuali
Livello di prestigio presuntuosa insomma sicuramente professore
Io credo che il titolo del libro sia estremamente indicativo
Ed è una bella occasione questa che abbiamo qua di parlare della presentazione di questo libro che in realtà era sta era stato edito per i tipi di Marsilio se non ricordo male un paio d'anni fa quindi
In piena legislazione piena vicenda corride
E che adesso invece si trova nella sua nel suo formato economico
Distribuito da Feltrinelli quindi c'è anche una sorta di astuzia della storia insomma sembrava addirittura che se uno va da via Tinari lo trovi anche il libro quindi negli scaffali addirittura quindi non è non è neanche nascosto quindi è uno valido prendeva la casa paga desse immesso tanto fittizia come cosa si trova stalli
E già questo insomma di questi tempi dobbiamo rallegrarci di questo piccolo
Successo il titolo è molto indicativo perché proprio sarebbe potuta anche scrivere non so la gabbia titolo del libro avrà la gabbia dall'idea da un'idea
Comunque di spazio fisico in cui l'aria circola
In cui un braccio proteso per protesta o per disperazione può uscire quindi sempre una costrizione ma con una quanto meno con un'aria non viziata K invece d'appello l'idea in atmosfera mortifere
Di un'aria stantia che prende
Senza ossigeno che si finisce
E che opprime e che da lì sapevo questo il clima che stiamo vivendo da anni e che credo credo sia esplosa in maniera assolutamente palese
Almeno voi che siete qui presenti
Durante il periodo
Internet siamo vicenda colpite
Quando qualunque tipo di voce dissonante sia da un punto di vista prettamente medico che da un punto di vista dell'informazione che da un punto di vista giuridico non aveva dignità di espressione mi è capitato di dire
Che vittima più illustre di quel periodo lì sia stato proprio il motto che la tradizione attribuisce a Voltaire non condivido vado opinione ma sono pronto a dare la mia vita
Perché tu la possa sostenere mi pare che durante tutto quel lungo arco di tempo durato più due anni va anche oltre
Voltaire non abbia trovato insomma molti emuli e che anzi ogni volta che si cercava di suscitare un dibattito fare osservazioni critiche si veniva tacciati di essere terapia attivisti sostenitori che l'uomo sulla luna non c'è non alunnato ma che era stata tutta quanta una finzione
O persone che magari vogliono curare le le le le malattie più impensabili col borotalco cose del genere quindi con poi l'epiteto che ormai diventato di uso corrente
Di
Di complottista mentre invece credo che l'esercizio della ragione l'esercizio del pensiero critico non sia indice di complottismo ma se invece indice di una laica
E rispettosa e rispettabile però volontà
Di approfondire e di capire
Diciamo che in quegli anni almeno
Chi vi parla la pensa così
La K del pensiero unico è stata veramente veramente insopportabile e asfissiante
Con tutta quanta una sua liturgia ben precisa dibattiti televisivi fatti ma determinato modo
Qualche voce dissonante mandata al massacro in dibattiti televisivi dove c'era
Diciamo spesso una certa
Combriccola di persona sorta di compagnia di giro di cinque sei persone pronte a massacrare il malcapitato di turno più di solidi espedienti della regia la voce che veniva tolta la
La pubblicità che arrivava immediatamente insomma sono cose credo voi abbiate avuto la sensibilità di di percepire ma quello che insuccesso in maniera così virulente violenta
In quei due anni è in realtà un epifenomeno così possiamo dire credo
Di un'atmosfera culturale che c'era già da tempo e che ugualmente sia pure sconti fra venti declinazioni
Continua continua a essere dominante c'è la dittatura del pensiero unico di un pensiero che non ammette
Voci contrarie o che apparentemente sembra mettere voci contrarie ma che poi queste voci
Silenziato in maniera anche maniera anche subdola astuta sotto una forma di pluralismo
Delle informazioni della possibilità di espressione del pensiero professor veneziani avevamo considerato giustamente di grande cultura e quindi a dignità di parlare di esprimersi tutto
Quindi se si esprime si può dire vedere che però c'è chi non la pensa come me che sostiene questo ma è tutto quanto a mio parere al di là della genuinità schiettezza delle opinioni del professore
E finché con onestà intellettuale sostiene ciò in cui crede e tutto quanto poi
Prospettato in modo tale da far ritenere che ci sia un pluralismo che nei fatti non c'è
Oggi mi assistiamo diceva questo pensiero unico a questa cappa asfissiante nelle con i suoi vari rivoli nelle sue varie declinazioni pensiamo soltanto al discorso dell'ambiente
Professore fa ben presente nel suo libro
Che abbiente cosa ben diversa dalla natura natura un substrato filosofico umanistico evoca concetti umanistici e filosofici l'ambiente evoca un concetto una una società una realtà di tecnica
Di dominio del presente senza alcun afflato ideale senza alcun afflato filosofico esistenziale questo che cosa significa
Per venire a un settore che insomma io pratico per motivi professionali
La normativa che ad avrà col tempo l'impatto fortissimo sull'efficientamento energetico degli appartamenti in un paese delle prevede mobilità in un Paese come il nostro che ha una diffusissima diffusissima proprietà immobili
Gare d'Italia italiani si vantano di essere più petali da loro casa e questa è la cosa che fa onore al nostro Paese avrà delle ricadute economiche fortissime perché non tutti si permette avranno la possibilità di sostenere le spese perché questo accada
E io son sicuro che e purtroppo son sicuro e temo che fatti mi daranno ragione che col tempo
Ci saranno manovre economico finanziario o quant'altro che porteranno persone che non sono in grado di efficientare i loro vecchi appartamento
Degli anni sessanta o settanta porteranno queste persone magari accedere non solo la nuda proprietà attenersi l'usufrutto a diventare affittuari della loro abitazione a fronte di finanziamenti fatti da chi e possiamo immaginarlo
Mettere a queste persone in condizione di rendere conforme a norma
I loro le loro proprietà immobiliari che pagasse di abitazione
Ma non soltanto questo
Non esistiamo a dei mantra ad un a concetti di in che vengono sbandierati continuamente
Di inclusione di accoglienza
Di accettazione che sono parole bellissime che possono avere dei un substrato nobilissimo al quale sicuramente
Io mi sento nel nell'intimo di aderire ma per le declinazioni concrete di questi concetti diventano vengono fatti in modo tale da mandare fuori gioco chi a quelli con fede declinazioni
Si sente di muovere delle critiche ben precise ad esempio il principio della dell'immigrazione dell'accoglienza sempre e comunque dei migranti il principio di una certa sconcerto concetto di fratellanza intesa in un determinato modo professore parla molto bene sull'hub nidi Brock chi muove critiche
Viene messo fuori campo fuorigioco
è considerato non più consono ai nostri tempi le dico subito una cosa
Io non mi sento sento avendo la cultura politica liberale di vecchio stampo mi senta alquanto lontano lo dico francamente
Da molte posizioni del generale va Nacci però mi sono preso la briga quando cito questo libro autoprodotto la scorsa estate
Di andare a leggere dei debiti
Del de parte le parti del suo libro che nemico ma aveva mandato in formato formato elettronico e confrontavo
Queste parti di scritto
Questi discorsi articolati con le sintesi giornalistiche che erano poi fonti di accuse gravissime io vediamo che non c'era coincidenza
Il lì dico rispetto pure a una divergenza d'opinione che sicuramente posso avere che ho io vedevo che venivano estrapolate frasi per creare una sorta di di preconcetto di accusa pre Contri costituita
Che in realtà non non era poi fondata su quello che effettivamente era il pensiero che si voleva manifestare
E questo a prescindere che sia successo col generale o con altri è un sintomo bruttissimo dei tempi che stiamo vivendo
Un'altra persona che sicuramente dal punto di vista politico e culturale molto lontano da me
Il
L'ex sindaco Massimo Cacciari ex sindaco di Venezia quando ha sollevato delle voci critiche delle mosso delle critiche durante il periodo della pandemia
Da opinionista rispettato rispettabile autorevole da citare e quant'altro è sembrato passare quasi a un anziano narcisista che voleva in qualche modo distinguersi rispetto agli altri componenti del nel coro e questo non va bene questo è un sintomo bruttissimo per questo io credo che effettivamente questo libro che molto belle che merita veramente di essere letto ci aiuta a comprendere meglio la realtà
Poi cosa fare per cambiare questa realtà onestamente nato mandata
Da da un milione
Non di euro forse un miliardo di euro possiamo dire quindi
Saliamo con le valutazioni
Ne state molto difficile sicuramente una presa di coscienza individuale esercitare il libero pensiero
Essere liberi pensiero pensatori non far parte voglio dire delle
Del gregge
Che oggi si vorrebbe che tutti quanti noi fossimo vi ringrazio per l'attenzione
Sì sente sì buona sera buona sera a tutti innanzitutto io vorrei ringraziare il notaio sposto ormai lo possiamo qualificare se Enrico ottavo per un periodo è stato Defensor Fidei Rui Defensor libertatis in tutti i modi in tutti i contesti in tutte le epoche questo gli fa onore fa onore a noi che ci fregiamo della sua amicizia vorrei ringraziare la senatrice Bono ancora una volta anche il senatore Paroli per avere dato ospitalità in un palazzo istituzionale in cui tanto si decide è spesso a volte poco si riflette prima di avere deciso ma fortunatamente ci sono alcuni senatori che prestano prestano orecchio e poi ringrazio il professor veneziani perché per l'apertura sulla disponibilità ed è perciò che che ha scritto vedete libro di veneziani
Evidenzia con estrema chiarezza tra le varie dinamiche culturali e sociali che si stanno delineando anche se purtroppo spesso nel generalizzata indifferenza e mancanza di consapevolezza
Varie dinamiche ma per quanto mi riguarda come filosofo del diritto ho trovato molto stimolante i passaggi che lui fa in merito alla quella che possiamo definire che ormai è stata definita come Società della sorveglianza mi permetterete di leggere due due passaggi da cui poi prendo lo spunto per per alcune per alcune suggestioni
Una anche di ordine critico mi permetterà al professore veneziani veneziani scrive giustamente
Che il regime della sorveglianza e della tracciabilità universale a cui ormai siamo siamo esposti non è una vera dittatura un sistema totalitario più difficile almeno nelle forme classiche in un mondo globale e interdipendente ma è una forma di coazione costrizione psicologica talvolta anche giudiziaria
E continua pagina centodieci
Contrapponendo il modello della della società aperta di stampo poppe diano a quello che la K a avrebbe ha instaurato cioè il modello della società coperta
Coperta dal punto di vista giuridico politico soprattutto uniformata come le coperte ricoperto sono uniformi uniformata dal punto di vista ideologico
E scrive infatti che la Società coperta Baratta la libertà con la sicurezza la civiltà con la sanità il lavoro con la salute la comunità con l'immunità
E giustamente pone questo interrogativo come giurista mi mi mi interpella in prima persona accetteremo senza accorgercene anche restrizioni alle libertà politiche e d'opinione
Beh la domanda non è retorica la domanda non è retorica per vari motivi perché innanzitutto la società della sorveglianza diventa sempre una forma più penetrante rete la società della sorveglianza e qualcosa di camaleontico persiste resiste si instaura si installa si diffonde in regimi giuridici sociali economici completamente diversi fra di loro per queste camaleontica va bene per la società
E per il sistema giuridico istituzionale Capital comunista cinese ma va bene anche per quello liberale occidentale va bene per i sistemi monarchici
Come la monarchia inglese ma va bene per i sistemi presidenziali come quelli continentali
Va bene per i sistemi di civil law e di common law perché perché l'elemento capitale fondante della società della sorveglianza non è più l'umano
Non è più il mezzo del diritto non è più il mezzo della politica non è più il mezzo dei corpi intermedi i partiti le istituzioni rappresentative c'entra nella società della sorveglianza diventa il mezzo tecnologico che da mezzo tecnologico assurge a fine tecnologico e il fine quale e appunto la sorveglianza
Imprimere una continua a forma di controllo
Digitale o digitalizzato della vita dei singoli in tutti gli ambiti da quello sanitario a quello economico da quello fiscale a quello della circolazione e con la diffusione delle ZTL
Una volta le ZTL erano delle zone franche dove si poteva respirare un po'di aria pulita all'interno dei centri urbani adesso vanno quasi a coprire completamente i centri urbani e si è capovolta non erano non sono più delle eccezioni restrittive sono diventate
Quasi la norma ma
Il notaio giustamente ha citato il periodo della pandemia ma sotto ogni aspetto l'aspetto fiscale ecco perché i pagamenti per esempio delle transazioni devono essere sempre più digitalizzate perché noi dobbiamo avere contezza di ogni singolo euro spesso da ogni singolo cittadino non solo per rimpinguare le casse dello Stato che versano sempre nelle condizioni precarie in cui versano ma perché dobbiamo noi
Far sì che tramite la consapevolezza della perenne sorveglianza digitale il cittadino
Eviti UE L'Unità il meno possibile le norme ecco infatti che il mezzo digitale diventa l'unico strumento di intermediazione non solo fra esseri umani
Ma anche fra il potere le istituzioni da un lato e i cittadini dall'altro però guardate che c'è un problema il problema è che in una democrazia in uno stato di diritto almeno per come questi si sono stratificati
Negli ultimi secoli soprattutto nel dopoguerra dopo il crollo dei regimi totalitari il potere non può essere considerato unidirezionale
Ecco perché Montesquieu per esempio lo ha pensato condiviso perché la concentrazione di potere porta a una dimensione prima assolutistica della gestione dello stesso e poi anche come a ampiamente tristemente testimoniato il ventesimo secolo a una accezione totalitaria dello stesso invece lo strumento digitale
Si scolla si distanzia dal modello di condivisione del potere e restaura questa dimensione unidirezionale
Del potere digitalmente gestito perché io ho sono al centro di tutta una serie di controlli controlli fiscali controlli aeroportuali
Controlli sanitari mano no il ma il lo stesso tipo di potere che possono non controllo sulla pubblica amministrazione sul potere pubblico che mi controllano digitalmente
La prova e l'esempio classico provate a chiamare un qualunque
Servizio clienti di una qualunque compagnia privata resterete al telefono con una registrazione digitale terrore ecco questo modello che si trapassa
Dall'ambito privatistico delle grandi multinazionali delle grandi aziende all'ambito pubblicistico però le ricadute
Perché non sono trascurabili perché nell'ambito privatistico io posso anche non venire in contatto con l'azienda X preferendo il contatto umano che come servizio Mita l'azienda y se la pubblica amministrazione la gestione del potere
La della la divisione istituzionale diventa soltanto l'unico strumento quello digitale i problemi cominciano a esserci perché un sistema a scendere e non a a risalire
Il problema della società della sorveglianza delle ricadute specificamente giuridiche mi permetterete questa breve escussione essendo un un filosofo del diritto e quali sono le ricadute sono sul modo di intendere non solo come ho detto
Fino ad adesso la gestione del potere le istituzioni e tutto quello che a questo ambito è collegato ma soprattutto la gestione dei diritti in modo di intendere i diritti individuali diritti individuali non sono più il riflesso dei diritti naturali pre statali precostituzione Ali ma diventa uno spazio innanzitutto eventuale quindi non costante nel tempo e nello spazio
Eventuale soprattutto residuale che la pubblica amministrazione o il potere digitalizzato questo grande questa grande forma di Pano podismo digitale ha riproposto in epoca contemporanea concede o revoca addirittura ai singoli cittadini
Stiamo attenti perché il nostro assetto giuridico e costituzionale
E improntato ero qui in un'altra direzione quando i padri costituenti di tutte le tradizioni e le sensibilità politiche ideologiche storiche e sociali hanno costruito la nostra Costituzione beh hanno usato dei vocaboli
In modo chimico io dico perché in chimica quando si varia o di poco l'alluminio in un'equazione rispetto al ferro succedono determinate cose ecco
Il linguaggio è strettamente legato al diritto e viceversa e quindi quando la nostra Costituzione dice che ci sono e lo dice più volte quindi non è una svista e una convinzione quella che emerge dal testo costituzionale che traduce la convinzione dei padri costituenti
Quando la Costituzione dice che si riconosce la libertà di movimento si riconosce
La libertà di segretezza la corrispondenza si riconosce la libertà di iniziativa privata si riconosce la la libertà di pensiero il debbo riconoscere significa che non ci sono diritti costituiti o peggio otto reati concessi dal potere e dalle istituzioni sono diritti che precedono in ordine e non solo
Logico e cronologico ma soprattutto in ordine assiologica o il sistema costituzionale statale istituzionale sono diritti che proprio perché sono fondamentali promanano dalla persona
Costo o costituiscono quell'atmosfera giuridica che esiste in quanto esiste una funzione centripeta della persona che li tiene attirati asset e che proprio per questo non possono essere ne concessi né soprattutto revocati la società della sorveglianza si basa sul sistema inverso in cui i diritti può anche quelli fondamentali e naturali possono essere Concesio revocati pensiamo a quello che per esempio sta succedendo in Cina
Alla alla diffusione delle fasce cerebrali nelle scuole elementari per non fare distrarre gli studenti o agli incontri al buio organizzati dal Partito comunista cinese
Ma pensiamo anche a quella la nostra realtà il comune di Bologna l'anno scorso ora non ricordo male a settembre ha varato un progetto pilota che quello della patente digitale del cittadino virtuoso non c'entra niente con la patente di guida e una patente
I tre su base volontaria che chiunque volesse aderire a questo progetto può farlo liberamente ed in questa del patente digitale vengono caricati e sottratti dei punti
Se il cittadino fa la raccolta differenziata guadagna punti se non la fa li perde se usa i mezzi pubblici li guadagna se usa i mezzi privati li perde
Perfino se partecipa alle attività culturali organizzate dal Comune prende punti se partecipa alle attività culturali organizzato da noi li perde i punti quindi dobbiamo stare non so credo che sia però una un merito in questo in questo senso è perché noi non siamo il Comune perché e questo cosa dice che è un progetto pilota ma ricordatevi di quello che vi sto dicendo perché il progetto pilota prima o poi diventerà il progetto fisso come si diceva il mio professore di diritto costituzionale commentando le disposizioni transitorie e finali in Italia non c'è niente di più definitivo di ciò che è transitorio
Ma questo lo ricordo anche perché per dirlo delle le disposizioni di sicurezza aeroportuali post undici settembre ci dissero che erano temporanee
Io prendo una settantina di voli all'anno mi sottopongo a centoquaranta radiografie all'anno e non sono mai state revocate né la differenza è che se ti puoi togliere le scarpe oppure no ci sono e anche qui dipende dare Oporto ero portato
Per dire che poi le cose diventano croniche che si sta si stabilizzano ecco in questo senso
Ci sono quindi delle gravissime ricadute giuridiche che le istituzioni soprattutto i giuristi ma anche i semplici cittadini devono stare devono sorvegliare
Contro l'avvento della società della sorveglianza attenzione perché dico anche i semplici cittadini e non solo i giuristi innanzitutto perché io diffido appartenendo alla categoria della categoria dei giuristi e non me ne voglia dal notaio
Spostare e io dico che i giuristi hanno problemi col diritto da quando Socrate un innocente è stato condannato a morte quindi sono circa due mila cinquecento anni che i diritti giuristi non ci capiscono quasi nulla di quello di cui tratta detto questo a parte questo
Perché il diritto piaccia o non piaccia non appartiene ai soli viste come non appartiene alla politica come non appartiene alle istituzioni il diritto avendo a che fare con la persona appartiene a tutti
Anche chi non è giurista deve occuparsi di diritto perché lui a dei diritti in quanto persone anche se fa l'ingegnere spaziale anche se fa il contadino anche se fa questa la difficoltà del diritto
Bisogna canali capire accettare da parte di tutti che bisogna comportarsi pensare giuridicamente anche se non si giuristi
In questo senso io ritengo che l'opera di Marcello Veneziani sia esemplare perché ci propone tutta una serie di problematiche in ordine alla libertà di pensiero con il pensiero che politicamente corretto con la società della sorveglianza
Con tutta un'altra serie di problemi che stanno diventando sempre più sotto i nostri occhi presenti
E quindi è questa l'attività meritoria veneziani
Eccidi induce a riflettere e a riflettere anche dal mio punto di vista anche se non è un libro di diritto a riflettere giuridicamente perché le problematiche alla fine le problematiche economiche le problematiche culturali
La gran parte delle problematiche politiche sfociano nell'ambito del diritto su una cosa sola non sono pienamente d'accordo
Con il professore veneziane quando lui sostiene che quella della società della sorveglianza non è proprio catalogabile all'interno delle esperienze totalitarie secondo me lo è per due ragioni il primo perché la dimensione digitale tecnologica
Tende a diventare totalitaria nel momento in cui investe e si insinua in ogni ambito dell'esistenza
Una volta uno andava al supermercato prendeva un taxi prendeva un aereo un treno e non succedeva niente oggi siamo monitorati
Più di settanta ottanta volte al giorno e vado a concludere mentre ed il secondo motivo e che la la tecnica come ci ha insegnato giacché l'uno da tecnica in quanto tale e totalizzante come ha spiegato Valdemar Burian
Diventano totalitari proprio quei sistemi che ignorano il processo per cui stanno diventando totalitari quindi se in Occidente il ciclo richiamo
Dell'avvento delle tecnologie del digitale pensando di essere antitotalitari siamo proprio i più esposti al pericolo totalitario perché lo stiamo sottovalutando vi ringrazio
Ma io sono grato alla senatrice
Colmo
Notaio esposto e al professor vitale per la loro presentazione per aver pensato di dover come dire parlare di questo libro la cappa che in effetti uscì qualche anno fa quando eravamo ancora
Avviluppati dentro e il periodo del locale
Era un periodo in cui disse cominciavamo piano piano a riprendere la vita ma con le diffidenze con tutte le difficoltà di quel nome ed io pensai di pubblicare un libro che desse come dire corpo è anche riuscisse a mettere insieme e varie forme di disagio diffuso nella nostra società cercando di trovare un filo conduttore
Perché c'erano e ci sono ancora forme di malessere molto diverse
Che riguardano il nostro rapporto con la politica il nostro rapporto con la tecnologia il rapporto con le grandi mutazioni che vengono annunciate per esempio l'articolo di intelligenza artificiale
Oppure contesti diversi che riguardano l'ambiente che riguardano la salute che riguardano l'informazione
E poi in tutte si avvertiva e ancora si avverte naturalmente la presenza di una coltre di come dire opprimente uniforme
Sovrastante
E credo che la definizione migliore per indicare questo stato di soggezione sia proprio quello della casa
E come viviamo sotto una cappa
Ecco questa fu diciamo l'intuizione di questo libro che ebbe una grande fortuna quando uscì perché è stato in classifica diversi settimane per ai primi posti diciamo dalla classifica ed ora è tornato in una versione tascabile uscito con punto con Feltrinelli e l'idea mia era quella di comporre questo mosaico di disagi e dire trovare appunto quel filo conduttore cercando di capire che cosa c'è al fondo di questo stato di malessere
Io ho mi sono attenuto con una certa prudenza descrivere questo malessere non l'ho voluto chiamare esplicitamente dittatura come taluni fanno o totalitarismo come altri fanno non perché non vi siano dei tratti inquietanti e delle potenzialità che possono in effetti produrre delle svolte veramente
Totalitari ma perché di fatto sopravvive ancora una forma diciamo perlomeno
Esteriore di rispetto delle leggi
Di pluralismo c'è un simulacro di libertà ci sono insomma aspetti tali che non ci fanno parlare in questi termini così come non c'è la persecuzione del dissenso c'è magari l'emarginazione dorata cioè il tentativo di neutralizzare alcuni pensieri scomodi
E c'è
Da qualche tempo in modo abbastanza inquietante una forma di catechismo Walk
Che il catechismo che oggi è diventato veramente il nemico dell'intelligenza prima ancora che della libertà prima ancora che della dignità il nemico dell'intelligenza alcune cose non si possono dire non si è passibili di pena di morte e non si è trascinati in Siberia però c'è indubbiamente una sanzione c'è una condanna di tipo muore
E come definire in altro modo la caccia c'è chi dice il mainstream c'è chi dice che l'establishment
Potremmo chiamarla anche la cupola per usare un linguaggio non ecclesiale ma mafioso cioè riferita alla cupola senso mafioso dell'espressione resta comunque che
Fattori divergenti che nascono anche da mondi diversi io non credo al complotto unico
Di qualcuno che ordisce una sorta di piano
Per organizzare così la società
Credo piuttosto la confluenza di alcuni interessi di alcune convergenze che alcuni ideologi e che producono può insieme come fattore complessivo come risultato complessivo appunto quello di vivere sotto questa cappa opprimente
E e la cosa che forse probabilmente più ci inquieta
E che ci rendiamo conto che in una società pure fondata sul feticismo della libertà della democrazia e dei diritti e non ci sono forze antagoniste in grado di poter competere con la K cioè tutti sono dentro la carta sotto la cappa nessuno può competere rispetto alla carta
E questo credo che sia il dato più inquietante
Non compete l'informazione che dentro la K non compete la politica
Ecco io ho più volte descritto l'impotenza della politica
Noi siamo peraltro in una sede istituzionale politica importante ma dobbiamo convenire che a fronte di cambiamenti vertiginosi degli assetti politici
Per esempio nel nostro Paese e abbiamo provate tutte c'è nell'arco di dieci quindici anni abbiamo provato la sinistra al governo la destra al governo i tecnici l'antipolitica
L'antipolitica in senso di base in senso di vertice dell'esperimento Draghi gli abbiamo provato ogni forma
Di
Coalizione politica di governo politico il risultato è che siamo comunque sempre fedelmente dentro le direttive internazionali
Dentro alcuni patti dentro una cultura dominante non possiamo varcare le colonne d'Ercole della nostra intelligenza prestabilita prefabbricata
Che appunto quella che determina in qualche modo
L'ordine del giorno quotidiano della nostra vita e di conseguenza ci rendiamo conto della impotenza della politica
D'altra parte la scontentezza diffusa a cui ho dedicato di un altro saggio scontenti appunto
E dall'altra parte la defezione diffusa pensate che ormai più di metà dell'elettorato non va a votare sono credo i segni visibili
Della convenzione a livello popolare senza grandi analisi della immodificabilità degli asset cioè non si può cambiare niente di conseguenza inutile andare a votare di conseguenza inutili impegnarsi di conseguenza tutti anni le forze che sono le più antagoniste possibili
Ma appena varcano quella soglia
Si trasformano e diventano subito mansueti omogenea al potere dominante e quindi siamo punto e daccapo quindi l'impotenza della politica da una parte l'impotenza diciamo dell'informazione dall'altra l'inesistenza di una cultura
In senso antagonistico perché la cultura
Vive soltanto di dichiarazioni di morte della cultura se questo è il paradosso della nostra società cioè i filosofi elaborano la morte della filosofia
Gli artisti elaborano la morte dell'arte
E e potremmo continuare così la sociologia elabora la morte dalla sociologia anzi la fine della società come diceva Margaret Thatcher e il risultato è appunto che tutti come dire
Fanno i funerali al loro campo di interesse al loro campo di studio e di conseguenza si prendono irrilevanti nella loro stessa lezione quindi c'è questa diffusa percezione di totale conclusioni di un esito che diventa appunto il trionfo della campagna
Purtroppo dalla cappa che si registra in ambiti molto diversi
E soprattutto prende a pretesto una serie di emergenze
Ogni volta
Che si affrontano i temi che riguardano la libertà che riguardano i diritti o che riguardano la sovranità cioè sovranità politica popolare nazionale c'è sempre un'emergenza
Che prevale quindi raccordo la libertà la sovranità ma siamo in un periodo sanitario importante c'è il codice oppure siamo in guerra e non possiamo distrarre altre energie se non attraverso appunto
La fusione delle volontà nella intraprendere questa guerra nel sostenere questa guerra oppure c'è l'emergenza economica e quindi dobbiamo mettere da parte le opinioni
Politiche oppure ci sarà l'emergenza ecologica cioè l'ambiente in pericolo e quindi dobbiamo mettere da parte le differenze nel nome delle emergenze vengono continuamente sospese revocare
Le libertà elementari il diritto di pensare diversamente viene sempre rimandato a un futuro che non arriva mai perché le emergenze vanno come dire di emergenza in emergenza e di conseguenza con una società fondata sull'emergenza non si procede da nessuna parte e vince soltanto la croce rossa che diciamo ha la precedenza su tutti gli altri gli altri possono fermarsi la l'autoambulanza della Croce
Quindi
E questa la situazione che ho cercato di descrivere in vari ambiti nel rapporto con la natura nel rapporto con la cultura nel rapporto con la storia e il dato inquietante e che queste forme diciamo così di sorveglianza di controllo
Che riguardano la tecnologia che investono anche i mezzi che noi più siamo dallo smartphone ad altri mezzi di largo uso sì associano dall'altra parte a inquietanti mutazioni
Anche dal punto di vista proprio come dire fisico e metafisico della nostra società e ci ritroviamo all'interno di una bolla irreale in cui il virtuale il metà verso ciò che non esiste prevale sulla realtà su ciò che esiste
Per dire
La vita reale dei popoli conta meno dell'assetto contabile degli Stati
Perché c'è da fare i conti con questi aspetti
L'unica volta che si evoca la sovranità in senso positivo e per parlare del debito sovrano cioè per parlare del fatto che noi siamo comunque in uno stato di debito
Perso degli assetti internazionali e quindi non possiamo permetterci né libertà né scelte né priorità a livello sociale a livello di solidarietà perché c'è il debito sovrano e quindi nel nome di questa sovranità viene revocata ogni altra sovranità quindi è un discorso davvero serio che diventa grave quando l'aggressione
Raggiunge anche la cultura cioè il modo di una società di pensare se stessa le proprie origini e la propria cultura il proprio rapporto tra il tempo e l'intelligenza voi pensate che noi vi diamo un attacco concentrico
Chiamato appunto ideologia Walk di politically correct di Canzo del calcio e di altri elementi funesti che pian piano ci stanno sottraendo ambito importantissimi
Cioè non possiamo più parlare di storie di memoria storica perché ci sono i divieti mentali che precedono la ricerca storica non possiamo più affrontare alcuni temi sensibili perché tocchiamo
Tasti che sul
Molto delicati del nostro tempo non possiamo mo'più nemmeno riproporre opere capolavori autori del passato perché gli abbiamo colto in flagrante in un verso in una frase in cui appare che uno è e piuttosto islamofobia o l'altro è piuttosto se suo football altrove piuttosto razzista e così via e di conseguenza stiamo destrutturato demolendo la nostra civiltà a pezzo per pezzo ritenendo che questo sia necessario ai fini del presente cioè stiamo svendendo il passato e il futuro al nostro presente
Stiamo svendendo le matrici culturali spirituali sociali storiche di pensiero della nostra civiltà perché dobbiamo comunque come dire sorvegliare i comportamenti i linguaggi e le cose che sono state dette e rispetto al tribunale del presente tutto quello che e difforme va cancellato va rimosso quindi pensate a questo combinato disposto come si suol dire di reali situazioni che riguardano la quotidianità il controllo la vigilanza la sorveglianza
Il controllo retroattivo che riguarda la storia la cultura e le radici
La il monopolio del futuro nelle mani di alcuni agenti e di alcuni
Attese che alcune aspettative come quella dell'intelligenza artificiale
Io amo dire che ero pericolo del nostro presente non è l'avanzata dell'intelligenza artificiale mai la ritirata dell'intelligenza naturale
Cioè nel senso che quando tu hai tolto all'intelligenza naturale il senso critico la capacità di dissentire
La cultura la memoria storica
E le esperienze del passato anche teoriche anche artistiche anche filosofiche hai tolto alla intelligenza la facoltà di esprimersi e di conseguenza siamo del tutto inermi rispetto l'intelligenza artificiale
Noi potremmo in qualche modo a cogliere l'intelligenza artificiale se avessimo le spalle larghe cioè se avessimo una cultura in grado di governare i processi che la tecnica nel momento in cui stiamo smantellando la nostra cultura la tecnica
La fa da padrone e di conseguenza noi diventiamo soltanto una sorta di oggetto portatile a supporto della tecnologia smettiamo di essere soggette e allora il pericolo della campana e la disumanità azione
Il pericolo vero dalla cappa e che stiamo perdendo tutto ciò che caratterizza la città e l'umanità in senso lato
E quindi questo ed era era diciamo il tentativo di denuncia che io facevo e quando ho tentato di fare anche una lettura comparata rispetto alle epoche passate
La considerazione che ho fatto è che beh non viviamo nel peggiore dei mondi possibili ecco non voglio essere frainteso non sto dicendo che nel passato era tutto rose e fiori e adesso ti diamo questa situazione
Se noi paragoniamo alcuni elementi importanti della nostra società sono incomparabilmente migliori rispetto a quelli del passato se pensiamo soltanto a due indici evidenti la longevità e il benessere
Per la nostra società a una longevità è un benessere che erano sconosciuti agli altre generazioni alle altre epoche
Quindi non è la questione di vivere nel peggiore dei mondi possibili
La vera preoccupazione che stiamo toccando un punto di non capito
Cioè stiamo toccando un punto dal quale difficilmente avremo la coscienza e l'intelligenza di poter dire cambiamo strada o torniamo indietro orli facciamo questo percorso perché quando tu s'Mantellidae arsenali critici quando tu vivi sotto una cappa e quando tu non è più termini di paragone perché cancelli la storia cancelli il passato cancelli altre civiltà
Ritiene superfluo il sacro il pensiero la filosofia e tutto il resto quando i tolto tutto questo e allora arrivi a un punto in cui tutto diventa automatico cioè tutto perde la capacità e la consapevolezza di governare gli eventi tutto viene testo licenziato tutto viene in qualche modo coinvolto nella dimensione del presente e quindi vediamo totalmente schiacciati nella dimensione del presente quindi libero
La K non era un libro diciamo che apriva prospettive rosse
Devo dirlo insomma ecco
Non è non ha l'happy end
Molti me l'hanno chiesto quando ho fatto dei dibattiti in passato anche molto affollati appassionati partecipati tutti volevano andare a casa con l'happy end è cioè dice insomma una cosa buona dopo e io quello che sostenevo che la descrive la descrizione della realtà e queste poi riusciamo a convivere con questa realtà
è importante attivare il nostro spirito critico e già importante che alcune persone convergano a ritenere che questa è una situazione anomala una situazione che non possiamo vivere a lungo e quindi dobbiamo comunque cambiarla però detto questo
Credo che sia un vendere fumo nell'indicare speranza alternative
Mediante viviamo in una situazione di crisi
Tra gli scenari possibili che possono cambiare che certo non giudichiamo il mondo con gli occhi dell'Occidente
L'Occidente oggi è una piccola parte del mondo
Non è più l'arbitro del pianeta
Non è più il grande parametro a cui si rapportano le altre società siamo soltanto una parte del mondo e quindi tutto è possibile sono possibili anche scenari peggiori ecco perché prima fa parlavamo della della della della Cina cioè voglio dire non è che anche quella
Modello che checché citato a proposito
Del di di di Bologna è tratto chiaramente dal modello cinese cioè la patente a punti di cittadinanza cioè se un buon cittadino un cattivo cittadino in base all'uniformità e la conformità di quello che dici
Sulla base della ideologia dominante che non si dà come ideologia si dà come sicurezza pubblica come
Rispetto ad delle leggi quindi ci possono essere anche diciamo soluzioni persino peggiori di quelle nelle quali noi viviamo ciò nonostante io credo che tornare alla realtà
Che è diverso che varia tornare alla natura sentire il profumo della primavera che tra due giorni arriva godersi come dire i retaggi del nostro passato che sono dalla grande civiltà al bignè di San Giuseppe ecco per essere
Profondamente attuali ecco io credo che sia necessario aprirsi ha un orizzonte di varietà fondato sulla realtà prima o poi la realtà si riprende qualcosa d'importante
C'è prima o poi una sorta di legge di compensazione il la natura la realtà
La storia alla fine riescono a dare esiti sorprendenti rispetto a quelli che noi pensiamo invece siano inevitabili e allora da una parte l'attesa nell'imprevisto dall'altra
L'attesa che la realtà e la natura possano in qualche modo ribellarsi a questo cannone a questa cappa a questa forma di automatismo a critico verso cui stiamo marciando induce a dire che magari dopo una tappa ci può essere
E quindi con questa speranza vorrei lasciarvi
Non facciamoci grandi illusioni però voglio dire in fondo abbiamo vissuto bene viviamo bene
E vediamo anche con curiosità i tempi peggiori che ci capitano che non sono in assoluto i tempi peggiori dell'umanità perché ogni generazioni alle sue Croce noi abbiamo questo tipo di caccia
La nostra croce si chiama Carta
Grazie
Azione professore e alla fine insomma forse anche breve ma sono stati una sorta di di di pena nei nostri confronti un po'di Appiah invece ha dato insomma rampa che cosa assimilabile alle piante non abbiamo avuto con ogni oggi professore Alberto Conti che avrebbe ottenuto un intervento bellissimo sulle sulla comunicazione di massa i tempi della capo perché purtroppo purtroppo avuto una colica renale
Dolorosissima questa notte mi ha scritto non è potuto venire qui sarà presente in qualche altra occasione che come Associazione amici della libertà andremo sicuramente a fare grazie ancora al professor veneziani veramente una lectio magistrali si direbbe che la presentazione di un libro
Assolutamente condivisibile e grazie per essere stati presenti