Il valore delle donne. La forza delle loro storie

Buona sera grazie prego grazie per la partecipazione
Vi ringrazio chiaramente le autorità vedo anche diverse colleghi ho avuto piacere vi ringrazio
Ringrazio le relatrici per aver accettato questo invito ovviamente musiciste
E tutti gli ospiti che hanno oggi voluto essere qui con noi
E sappiamo che l'otto marzo la giornata in cui si celebra appunto la giornata internazionale della donna
Ed è per me un grande piacere è un grande onore ospitare qui alla Camera dei Deputati questo incontro
Che ci offre anche la possibilità di dare un senso non solo formale a una ricorrenza che è molto importante
In questa sede vogliamo ricordare il valore delle donne e in particolare il loro inestimabile contributo all'interno della società attraverso la potenza delle loro storie
Sono storie che ci parlano di coraggio di sacrificio e di forza di volontà
Ci parlano di sfide a convenzioni e pregiudizi di riscatti personali
Di ostacoli incontrate e superate
Racconto delle loro esperienze e testimonianze come il percorso verso la piena ed effettiva parità non sia ancora purtroppo concluso
E donne purtroppo continuano infatti ad essere discriminate
Socialmente ma anche professionalmente
Nel mondo del lavoro permangono ancora disparità nella retribuzione nel percorso lavorativo e nell'accesso a ruoli di vertice
L'inverno demografico che il nostro paese sta attraversando
Ci restituisce la triste fotografia di una società nella quale le donne sono spesso poste di fronte all'inaccettabile scelta tra la carriera e la maternità
Anche nella dimensione più intima quella degli affetti e della famiglia spesso subiscono abusi fisici e psicologici
Fattori culturali e sociali concorrono a determinare queste discriminazioni che ledono profondamente la loro e la nostra dignità
Ogni donna merita rispetto e pari opportunità
La giornata che oggi quindi celebriamo richiama tutti noi cittadini e istituzioni a un impegno inderogabile
Dare piena ed incondizionata attuazione al principio di parità nella vita economica sociale e familiare
Per questo motivo è indispensabile rimuovere gli ostacoli che tuttora impediscono alle donne di potersi esprimere liberamente e pienamente nella società
Ritengo che il Parlamento possano e debba rivestire un ruolo centrale nel colmare questo ritardo culturale e sociale che investe sia le relazioni familiari affettive sia quelle lavorative e professionali
Occorre dunque potenziare l'azione culturale ed educativa
Per superare i persistenti pregiudizi cui peraltro si annidano i germi della violenza
Al tempo stesso è necessario garantire maggiore flessibilità dei tempi di lavoro attraverso adeguate politiche di conciliazione che favoriscano la genitorialità come il potenziamento per esempio degli asili nido e degli istituti sociali
Come sottolineo San Giovanni Paolo secondo nella sua lettera alle donne del ventinove giugno mille novecentonovantacinque se alle donne è impedito di essere fino in fondo se stesse
Ad essere impoverita sarà l'umanità intera privata di autentiche ricchezze spirituali vi ringrazio
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Orfano ecco sì qua grazie e buon pomeriggio a tutti volevo ringraziare questo splendido quartetto il quartetto valida
Completamente al femminile non ha potevamo iniziare in modo migliore questa nostra chiacchierata qui sul palco per parlare di valore delle donne grazie presidente Fontana innanzitutto per avere voluto questo confronto per darsi sempre la possibilità di poter parlare un po'Dinoi allora io mi presento il nostro quartetti e ringrazio Elena Foroni dell'orchestra della fondazione dell'Arena di Verona
Mattinata ahimè li docente di tromba presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara
Elisa Girolimetto della Banda dell'Esercito italiana
Lucia Luconi Luconi dell'orchestra della Fondazione del Teatro dell'Opera di Roma grazie
Grazie davvero per questo momento musicale
Che ci avete regalato il tempo adesso tecnico di fare arrivare qui sul palco e di liberare le nostre sedie per dare poi il via Benvenuto
Alle ospiti di questo confronto di questo pane nel quale si apriremo di parlare vedo qui in prima fila
Tante tante amiche tanti voti con i quali anche deputati mi fa tanto piacere che condividono questa giornata con noi perché appunto siamo qui per parlare di valore delle donne quando si parla di valore mi piace soprattutto porre l'accento sul fatto che il valore prescinde dall'essere uomini e donne perché il valore intrinseco alla capacità di una persona prima di tutto e quindi è bello il titolo che è stato dato a questa giornata ed è bello anche avere la possibilità di raccontare le storie di quattro donne che hanno diciamo superato quel tetto di cristallo del quale tanto si parla e ci racconteranno in che modo la loro esperienza è stata dura è stata piacevole
Insomma ci racconteranno un po'di loro dal punto di vista proprio personale con loro cercheremo di trovare anche delle soluzioni dei punti di vista delle strategie nuove per cercare di migliorare
La nostra condizione allora vedo che questo che il palco e pronto allora io
Mi siedo qua di lato così
Dorina benvenuto alle nostre relatrici alla direttore generale del dipartimento dell'informazione per la sicurezza Elisabetta Belloni grazie per essere con noi e
Che poi discuteremo anche di questo direttrice direttore
Do il benvenuto alla professoressa Paola Severino presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione
E a un'étoile una star internazionale presidente ora del Consiglio superiore dello spettacolo Eleonora Abbagnato
Saluto qui in prima fila Maria Grazia Cucinotta che avremo il piacere di ascoltare ritardi grazie Maria Grazia per essere
Con noi presidente anche di una associazione che si batte molto per la tutela delle donne di cui parleremo tra poco ma intanto voglio cominciare questa
Nostra chiacchierata qui abbiamo il microfono abbiamo detto parlando del valore delle donne e
Intanto direttore direttrice Belloni
è una domanda che mi imbarazzano rispondono con una storiella che mi è capitata tanti anni fa quando Danny promossa ministro nella carriera diplomatica è uno dei gradi della carriera
E per caso c'era la mia piccola nipotina di sette anni di fronte alla segretaria Chapman come la possiamo chiamare adesso ministro ministra e lei rispose minestra mi sembra ottimo ma è assolutamente indifferente
Allora partendo proprio da questo assunto e mi piace anche che lei sdrammatizza di quello che per tanto tempo è stato peraltro anche il motivo di discussione lo è sempre direttore direttrice come se le desinenze potessero cambiare la sostanza delle cose la sostanza delle cose non si cambia
Attraverso una desinenza ma ma si cambia attraverso
L'esempio delle persone
E voi siete un esempio oggi per le donne che ancora fanno fatica ad affermarsi io parto dal mondo del lavoro e mondo del lavoro
Conosce la presenza femminile dal dopoguerra in poi fondamentalmente forse da un po'prima ma da quando diciamo Nilde Iotti è diventata presidente della Camera davvero una presidente del consiglio Romano sono passati settantacinque anni ci si muove in maniera elefantiaca direttrice la sua esperienza quanto è stato difficile affermarsi in un mondo prettamente maschile
Ma innanzitutto voglio cominciare ringraziando il presidente Fontana perché ci ha invitato in realtà a celebrare a ricordare laggiù imminente giornata dedicata alla donna attraverso una riflessione che vuole partire appunto dagli esempi e questo mi sembra un modo molto utile molto intelligente come donna per affrontare questo tema
Ho sempre sostenuto che parlare di parità di genere parlare delle difficoltà che le donne inevitabilmente ancora in certi settori incontrano nell'affermarsi è un problema che si può risolvere soltanto dimostrando che le donne ce la possono fare
Personalmente non amo parlare della mia esperienza un po'per timidezza un po'perché sono convinta che quello che contano sono i fatti e non tanto punto attribuirle a una singola persona però venendo qui riflettevo
Proprio sul sul tema dell'esempio e credo che con gli anni comincia a capire che trasmettere alle giovani il il senso di quello che si è potuto fare nella convinzione che si può conseguire un risultato abbiamo suo valore in sei quindi volentieri partecipo a questa chiacchierata
La mia esperienza mi ha dimostrato parto da un da un fatto che mi è successa quando ero molto giovane e che non volle o considerare una rinuncia che feci
Perché poi in realtà ne ho tratto una grandissima in grandissimo insegnamento e alla mia grande aspirazione a Mandello diciott'anni dopo un periodo di dura formazione scolastica era quella di diventare un ingegnere civile di fare una professione molto tecnica molto scientifica mi piaceva la matematica
Uso la parola rinunciare perché di rinunciare ai nonostante io se è cresciuta una famiglia estremamente focalizzata su due concetti l'onestà e la formazione e lo studio una professione mio padre mi trasmetteva questo senso di difficoltà che avrei incontrato non lo svolgerà una infornava professione così te camini fece una scelta completamente diverso
E poi finì appena laureata in carriera diplomatica occuparmi di armi convenzionali in Europa trattato sulle armi convenzionali in Europa
Quindi nulla di più maschile di più tecnico che ci potesse essere ecco da quell'esperienza ho capito che una donna deve avere fiducia in se stessa nelle proprie capacità deve credere
Di potere farcela ma deve partire dall'avere chiaro quelle che sono le proprie aspirazioni tutte noi ci possiamo realizzare così come gli uomini in fondo
In diversi settori in diversi livelli diversi modi ed è importante avere molto chiaro quello a cui si mira e ad essere disposte e poi a lottare a prepararsi per conseguire un risultato
E il messaggio che credo l'importante debba essere trasmessa presenza dei giovani e che non si può prescindere dalla formazione
In qualsiasi settore a qualsiasi livello studiare essere preparati lo strumento migliore che sia disposizione per rompere qualsiasi tetto
Per dimostrare che la ci si può fare forse a volte più difficile per una donna che per un uomo in determinati settori d'Italia ha fatto dei progressi enormi da quando punto io mi sono affacciata al mondo del lavoro ad oggi
Tuttavia il segreto è quello di essere più preparati degli altri di avere un quid in più e una determinazione in più
E su questo vorrei dire che forse sarà caratteristica molto femminile che a volte quando mi diverto di discutere di queste cose attribuisco poi alla genetica più che ha dei meriti specifici delle donne che non ne sono per natura abituate all'assunzione di responsabilità non esitano di fronte a rischio che è implicito nell'assunzione di determinate responsabilità prendiamo direi vantaggio da questa nostra connaturale inclinazione per utilizzare al meglio le doti che possiamo a vere se
Continuiamo la nostra formazione e la nostra capacità di essere professionali in quello che faccio ecco questa consapevolezza di cui lei parla
è ancora poco radicata nella nostra suscita perché il più
Delle volte le donne sembrano come dire afflitte da quella che viene chiamata gergalmente la sindrome dell'impostore cioè la necessità di dover sempre dimostrare di più o fare di più sentendosi loro stesse in difetto
Ma guardi e io per professione guardo al mondo ancor prima di guardare all'Italia allora se lo sguardo è sul mondo vi sono realtà molto diversificate e credo che lui si debbano esaminare
Una per una che soprattutto collocare nel contesto adeguato
Se ci limitiamo a Letta all'Italia credo che onestamente nelle donne si debba ammettere che il nostro Paese è sempre più aperto e da sempre più possibilità alla donna di esprimersi e di realizzare
Le proprie aspirazione
Ci sono ancora perché per me dei casi naturalmente delle sacche così di resistenza delle sacche di pregiudizio di condizionamento
Che però in tutta onestà adesso però qualcuno mi criticherà per quello che dico ma in tutto onestà devo dire che se si ha un minimo di intelligenza e di capacità anche di affrontare queste
Condizionamenti non ci sono problemi per la donna ad affermarsi
L'importante è non cercare scuse io credo che nel dell'importante è di sia di dimostrare in qualsiasi istanza che abbiamo i mezzi le capacità di fare e guai se è una donna si Trova trincerarsi dietro a delle scuse
Per giustificare il fatto di non essere riuscito a perché una donna deve competere al pari di un uomo nel mondo del lavoro sei migliore ce la farà più di un uomo sette giorni non ce la farà ed è giusto che non ce la faccio
Quindi bisogna superare il concetto
Del
Riservare ambiti di quote per le donne e quant'altro ma bisogna essere credo consapevoli che se si è convinti e se si dimostra che se se essi ce la si può fare
A quel punto il risultato viene
Grazie direttore Belloni
Per dimostra la sua a forza infetti soprattutto fa passare il messaggio che è necessaria tanta determinazione e in quello che si crede in quello che si vuole
Mi venerdì il suo ci son messaggio è che di fronte a questo non ci siano differenze che tengano
Non ci sono credo obiettivamente Paci sono casi singoli specifici che ha oralmente devono essere esaminati caso per caso ma credo che non ci siano sostanzialmente dei delle grosse differenze
Credo che poi la donna possa dare un contributo
Complementare a quello che è un mondo maschile in fondo se ci pensiamo alla nostra società basata su due sessi l'uomo e la donna
E anche da un punto di vista economico ciò che la donna può dare pari a quello che può dare un un uomo quindi se si valorizza questo valore aggiunto della donna si ottiene qualcosa di più qualcosa di meglio
Noi abbiamo poi come donne credo nella maggioranza dei casi con le dovute eccezioni credo anche la dote di sapere un post drammatizzare riconoscere quelle che sono poi i veri valori le vere difficoltà della ditta cioè non siamo forse un pochino più distaccata e anche dal concetto gerarchico dal concetto
Del rischio che va evitato per per preservare poi determinati posizione cioè siamo credo più inclini ad assumere
Il rischio delle al responsabilità che magari ruoli apicali comportano e questo se se lo si fa con serenità e con un distacco poi crea anche quell'ambiente
Chi armonia nel mondo del lavoro di cui poi credo traggano vantaggio anche gli uomini ogni tanto
Senta un'ultima domanda proposito di uomini diciamo che le donne nel POR per potersi impegnare al pari degli uomini essendo biologicamente diverse a volte ci si trova di fronte nella vita la famosa scelta o la carriera con la famiglia
è sempre così si può fare di più da questo punto di vista a sostegno della della maternità della possibilità delle donne di non dover scegliere
Ecco questo credo che sia invece un settore che merita forse
Un maggiore approfondimento fa molto piacere vedere l'amica
Ministro qui di fronte
Il volenti o nolenti per motivi storici culturali e quant'altro non c'è dubbio che le società si sono sviluppate sul dei modelli sistemici sociali economici che sono maschili
Questo poi senza necessariamente attribuire
Questo è l'esito di costruzione della Società a delle pianificazioni per escludere le donne e così per motivi Bari
Questo fa sì che per la donna sia obiettivamente più difficile inserirsi in questi sistemi precostituiti quindi credo che i parlamenti del del dei paesi soprattutto più sensibili più avanzati e abbiamo il dovere di andare a guardare che cosa può essere migliorato in questo contesto quando io ho fatto fra i vari incarichi al ministero degli Esteri direttore generale del personale
Mi resi conto che avere un asilo nido
All'avanguardia da tutti i punti di vista dall'insegnamento linguistico
Scolastico alle garanzie di di sicurezza e quant'altro era un valore aggiunto che permetteva alle donne al ministero degli esteri di lavorare con maggiore serenità
è un esempio banale che però ci fa capire quanto il sistema dagli orari di lavoro
A al cioè permetterà la donna di esprimersi in un contesto sociale economico sistemico
Che che non crei un impedimento questo sì
Grazie interessa fellonia
Essere essa Severino anche lei una carriera costellata di grandi successi diventata la prima ministro
Della amministra ministro siamo sempre lì o minestra commissario a a a della giustizia
Assumere un ruolo così a importante lei ha anche una figlia grande che falso stesso lavoro fa l'avvocato ecco come ci si relaziona da madre affida richiedono delle cose più difficili allora attacca
Bene ma vorrei salutare e ringraziare anch'io il presidente del Camera
Che ha avuto una questa bellissima idea
Di volerci qui oggi il sei marzo non l'otto marzo
Questo secondo me ha un suo significato l'otto marzo non deve essere un giorno deve essere tutti i giorni perché se è vero come è vero che occorreranno centotrentuno anni ce lo dice un'organizzazione internazionale molto seria prima che le donne raggiungano la parità con gli uomini
E beh ebbene che per trecentosessantacinque giorni l'anno si parli di questa necessità di questa opportunità di questo gap che ancora dobbiamo colmare nessuno di noi ci sarà più
Trecento trentuno anni però proiettiamo cinque il futuro ecco e vediamo che cosa si deve fare per arrivare a quel futuro con una totale parità di genere io spero che in Italia ci si arrivi anche prima questa è la media mondiale però direi che ce la dobbiamo mettere tutta te qui lei mi fa una domanda difficile perché il rapporto tra una mamma di successo e una figlia che fa il tuo stesso lavoro non è facile vero Eleonora lo vorrei chiedere a te perché forse da testimone dovresti essere tu
Però io credo che la sia stata la scelta più bella della mia vita quella di avere una figlia anche se è stato difficile perché ero in un momento di crescita professionale nella quale
Avrei potuto rischiare di fermare la mia carriera
Eppure la o voluttà e e ha riempito la mia vita insieme al lavoro
E quindi credo che la scelta di avere un figlio o una figlia sia una scelta bellissima sono che la donna bisogna darla questa scelta io ho avuto la possibilità di decidere ho avuto la fortuna di avere una figlia che poi ha seguito anche lei la mia passione la mia vocazione anzi la implementata perché adesso si occupa di una fondazione
Che si occupa di donne detenute e cioè e che secondo me è veramente la sublimazione del senso della giustizia e del diritto quel senso della giustizia e del diritto che hanno sempre rappresentato la mia passione
Io credo che di noi donne spesso ci sia la passione per il lavoro che facciamo e forse i risultati che raggiungiamo sono
Segnati dalla dalla passione vede io sono stata ve lo voglio dire una studentessa normale né troppo brava nei troppo indietro
Studiavo quello che era indispensabile per prendere la sufficienza
E quand'è che esso diventata brava quando ho trovato la passione quando iscritta mi ha la facoltà di giurisprudenza
Ho visto che questa era veramente il diritto alla mia passione il diritto la giustizia lo dico a quei ragazzi che vedo lì dietro seguite la vostra passione
E perché vedete
Elisabetta Belloni è stata fortunata perché pur non avendo seguito la sua passione per le materie stemma nata assorbendo l'influenza della famiglia quello che noi diciamo sempre nostri giovani all'università
Alle nostre ragazze le materie stemma spesso rappresentano o un mondo considerato difficile per le donne ma proprio perché sono le famiglie a sconsigliare e che
Una famiglia così attenta come quella che deve essere stata la famiglia di Elisabetta abbia in qualche modo influenzato le sue scelte sulle materie stemmi colpisce moltissimo
E beh poi lei è brava e quindi naturalmente senta un'altra passione
Però seguite la vostra passione quando dovrete decidere cosa fare della vostra vita se la vostra vita sarà governata dalla passione se il lavoro che farete sarà illuminato dalla passione voi sarete del persone davvero fortunata Elio
Questa fortuna ho avuto decidendo prima di fare
L'avvocato penalista una scelta non banale forse all'epoca eravamo in coerenza con l'istituzione sì se non ricordo male eravamo in tre avvocati appena liste e però anche lì la passione fu determinante
Ma c'è un altro messaggio proprio figlia mi veniva in mente adesso a proposito dei successi e nella vita bisogna mettere in conto anche gli insuccessi
E quello che ho detto sempre mia figlia non non puntare sempre troppo soltanto il successo e raccontandole una storia che è capitato a me
Avevo da poco aperto un mio studio momento importante nella vita di un avvocato perché incomincia a pensare quando il telefono squilla era se li sulla tua scrivania e ti chiedi perché qualcuno dovrebbe telefona Stich per scegliere proprio te
Per essere difeso
Telefono e comincia a squillare qualche volta arriva il mio primo cliente importante introdotto dal direttore di una banca quindi per me davvero un momento importante
Trascorro circa un'oretta con questo direttore parlare con questo cliente parlare
Della sua possibile difesa
E e trenta e va via veramente entusiasta della linea difensiva che avevamo scelto
Il giorno dopo mi telefonano lui il direttore dell'ufficio legale invece senti Paolo e mi dispiace tanto assai quella persona Cha ha deciso di non nominalistico
Meglio gli ho chiesto perché
Ed esce sai perché ha parlato con la moglie e la moglie che ha detto che tu hai bisogno di una difesa molto robusta molto determinata quindi è meglio che tu ti faccia difendere da un uomo allora ragazzi quello fu o una delle più grandi delusioni della mia vita ma forse anche il motore mi viene da dire per la la reazione fu il motore e vi posso dire ne parlai con mio marito
E gli dissi ma sentire capitata questa cosa io la trovo una cosa terribile e ci dice che cosa debbo fare e lui mi disse resisti vai avanti
E allora questo vita anche un po'l'idea del valore di tutte le cose che ci circondano
I figli il marito
Le persone alle quali sei affezionata che ti spingono ad andare avanti
Ecco mio marito mi spinse ad andare avanti e non mi sono più fermata perché poi i clienti sono arrivati e quell'episodio rimasto un ricordo nella mia vita ma che può essere utile per dire non vi fermate davanti alla prima difficoltà
Perché voi arrivano tante cose nella vita
Una curiosa per esempio mi arrivo la ricordano in pochi ma mi colpì per la sua spesso carattere ecco appunto sfondare il il sul fatto di cristallo nessuno l'aveva fatto prima
E scusate nessuno l'ha fatto dopo
Diventai mi nominata
Vicepresidente del Consiglio della magistratura militare
Un ruolo che si ricopriva con i gradi militari e quindi avevo il grado di generale e all'epoca si dice che era un generale in famiglia Pisani brigadiere in quel caso quando ritornai a casa che erano sull'attenti e e e tutto ruotava intorno al all'epoca scusate non c'era naturalmente non c'erano le donne
Nei carabinieri o le le donne nel nell'esercito quindi veramente era qualcosa di strano questo generale che esercitava questo compito
Relativo alla giustizia e la cosa ancora più strana fu la lettura del Regolamento dell'autovettura di servizio
E naturalmente da
Legulei a quale sono mi andai subiti mimesi era una macchina disposizione io volevo vedere se fosse una macchina di servizio vera e propria cioè destinata a me per tutta la giornata oppure solo per lo svolgimento delle funzioni
E li lessi che
La mia consono
Ti avrebbe potuto usare l'autovettura soltanto se ci fossi stata ritiro infettivi tornai da mio marito dicendogli che ho diventava la mia consorte non poteva salire al secondo
Per dirvi che sembra incredibile ma ne abbiamo fatta tanta di strada e e credo che non ci fermeremo non ci siamo fermate e quindi poi nella mia vita son venute tante altre cose come quella di fare il ministro della giustizia trenta compito di grandissima responsabilità e poi fare quando lei è stata chiamata io mi chiedo e le hanno detto
Vuole fare il ministro della giustizia lei quanto ci ha pensato prima di dire sia sentito il senso di responsabilità che
C'ho pensato esattamente ventiquattro ore cioè chiesi a Mario Monti quattro secondi come avendo Caprino affiora figlia va bene rimasi modificata perché come ho recentemente raccontato stavo visitando il Museo Egizio
E quindi pietrificata risposi a Monti che imponeva diventare ministro della giustizia e poi gli chiesi ventiquattro ore di tempo perché capì che quell'esperienza mi avrebbe cambiato la vita
Pensate lasciare un'attività del tutto privatistica come la mia
Cancellarsi dall'albo degli avvocati perché questo richiedeva naturalmente un ruolo così importante che doveva essere assolutamente distaccato dalle cose che avevo seguito fino ad allora
E davvero gli chiesi ventiquattro ore e per ventiquattro ore non dormendo pensai che cosa faccio mi assumo questa enorme responsabilità riportate il poi alla situazione dell'Italia di allora
Una Italia che era sull'orlo del baratro c'aveva un problema enorme di finanza pubblica che poteva finire commissariata
E dunque un governo tecnico ma soprattutto un governo di emergenza che era diciamoci Amato per salvare l'Italia e dico non ci pensi ventiquattro ore ma io dico che ventiquattro ore veramente poche e poi alla fine prevalse il senso del dovere oltre che la soddisfazione di rivestire un ruolo che poteva essere davvero importanti
E grande senso di responsabilità che questo comportava quella e la cosa che mi son portato appresso per un anno e mezzo
Aspettando il momento del termine del mio mandato per fare un sospiro di sollievo e dire adesso questo fardello lo passo a qualcun altro
Grazie grazie professoressa
Di lei sappiamo com'è andata
Del direttore Belloni chissà magari un giorno scopriremo se davvero quando l'hanno proposto di salire al Colle di esperimento quando si è parlato a a quando si è parlato è circolato sono vecchi sacchi saldo scopriremo comunque adesso abbiamo dalla da Eleonora Abbagnato una grandissima era étoile un esempio di di sacrificio determinazione resilienza
è cominciato da piccolissima e il tuo percorso davvero è stato un percorso fisico e mentale
Durissimo perché essere una ballerina è tutto tranne che quello che si sogna da piccole una cosa da fare con facilità
Tanto grazie anche tormentato da parte di di tutti veramente è bello ascoltarvi bello ascoltare delle donne forti che alla fine ci ritroviamo perché abbiamo parlato di determinazione di sacrificio di famiglia
Che a questo ovviamente nella danza c'è la priorità
Oggi sono tornata proprio da qualche anno in Italia
Per poter in un momento molto difficile da parte della cultura il generale dei teatri degli enti lirici che anche i corpi di ballo soffrivano
Ma non chiamata dopo trent'anni a Parigi ovviamente io ho lasciato la mia famiglia all'età di quattro anni ho iniziato a studiare danza ma dieci anni sono già scappata via
Avendo una famiglia siciliana quindi molto legati a una famiglia numerosissima di tanti cugini due fratelli maschi io ero la più piccola un papà siciliano quindi immaginate
La fatica anche per i genitori di lasciarsi scappare una propria figlia
Così piccola dieci anni ero già determinata sapevo già dove volevo arrivare mi dissero che era quasi impossibile arrivare da italiana all'Opéra di Parigi
Non erano
State ballerina étoile italiane forse da centinaia di anni Carlotta Zambelli che è stata una delle prime italiane
Nel mondo della danza e e quindi dopo l'incontro magnifico con una grande étoile italiana che ricordo con grande affetto che Carla Fracci
Mi disse che al dovevo lavorare tanto per arrivare a Parigi però era una bambina molto determinata ma io volevo soltanto raccontare questo per dire che oggi sono mamma di quattro figli
Quindi niente è impossibile anche come artista
E come base minima fu più che mai che con il tuo corpo ci lavori è stata machines immagino due direttive combattuta due Leo partorite Duilio cresciute che ancora un'altra un'altra situazione molto difficile però che insomma sono fortunata ad averle
E appunto ringraziava la sua figlia perché la nostra forza no di tutti i giorni certo che spesso noi artisti ci dedichiamo ventiquattro ore al sudore e la fatica sacrificio ma anche tanto alla solitudine
Perché è vero che un artista soffre tanto la solitudine io lo lo dico spesso perché oggi sono
Anche mamma di centosessanta allievi della Scuola del Teatro dell'Opera di Roma e sessanta ballerini artisti professionisti e mi sento anche un po'mamma con loro perché spesso mi vengono anche a piangere o a chiedermi tante volte dei consigli e questo l'ho vissuto io molto presto e anche ieri parlando con una mamma
E spiegandole che è molto difficile essere e non so come fanno queste mamme perché io avendo anche una bambina oggi che studia danza mi rendo conto che il più grande sacrificio non è stato quello mia è stato quello di mia mamma
Perché è stata lei ogni giorno che mi sentiva piangere quando avevamo le cabine telefoniche al al collegio di Parigi quindi era sempre una lotta tra di noi perché arrivasse prima telefonare alle famiglie
E questo lo racconto spesso anche a mia figlia Giulia che a undici anni che studia danza con la quale peraltro di tante tisi bici a ben sei adesso lei era si è presa molto io anche se le dico non fare la ballerina ci sono tantissime cose da fare altre che che danzare però
Il suo lato artistico
Avendo vissuto tanti teatri nel mondo insieme a me anche col ciuccio che la lasciavo poverino a guardare ma forse le ha dato qualcosa in più perché la musica l'arte la cultura gli artisti si è appassionata di questo ma bisogna dire che è uno in più una grande fortuna perché come diceva prima per i giovani la passione quello che ci ha dato tantissimo quando nasci con una passione se già fortunato
E lo racconto spesso ai miei allievi dico devi deciderlo tu da sola se voi fare la ballerina se vuol fare qualsiasi cosa nella vita la danza ti dà comunque una disciplina e un rigore
Che tanti altri sport possono darti ma ovviamente è un mondo molto piccolo no che alla fine amato da milioni di persone milioni di bambini che sognano
Però appunto finisco con questo racconto con la mamma di ieri al telefono che mi diceva a mia figlia non si sente apprezzata dalla sua maestra e penso che sia sempre un po'a quella che viene dopo tante altre io ho detto signora posso darle un consiglio queste anche una forza perché io sono stata fortunata anche in un certo senso ad essere la prima ballerina étoile
Ma lei non si rende conto la fatica mentalmente e psicologicamente che devi sostenere tutto un corpo di ballo tutta la gente che ti guarda ti critica tutti i giorni quindi quello anche che sentiamo sui social di personaggi
Che hanno magari sembra che abbiano più fortuna Dinoi ma non l'hanno per niente non non è acquisito per niente quindi raccontava questa mamma che è proprio quello che deve avere Sofia la forza di essere nel gruppo non è scontato nascere ovviamente prima di tutte però oltre alla luce alla passione e al sacrificio devi avere anche la famiglia che ti sostiene gli amici le persone che ti stanno accanto
Perché tutti i giorni credo che anche queste ecco Eleonora c'è un limite però tu hai raccontato nel libro anche che è scritto di un percorso molto duro
Quasi hai subito quasi delle vessazioni oggi verrebbero chiamate vessazioni vere però facciamo parte anche della della parità di genere al ministero Rava esso racconto che oggi io mi chiedo però che non si sia arrivati ad un eccesso da una parte e dall'altra allora noi eravamo qual è il guaio che Raffaele fissare Ciotti
Ma non avevamo questa educazione perché comunque noi siamo stati educati diversamente queste sicuro noi da genitore posso dirlo che siamo molto più più permissivi no
Anche in stupidaggini perché io tutte le età adesso a casa una ragazzina di quindici anni magari mio padre prima anche da Parigi prima di mettersi la minigonna ci pensavo cento volte perché veniva lì
Diceva veramente un lavaggio del cervello quindi anche oggi è cambiato quindi la sensibilità dei giovani è cambiata io non voglio mai dire che noi eravamo più forti perché vero i maestri ci lanciavano le sedi addosso ci dicevano che eravamo grasse
Oggi non è più possibile tutto questo perché c'è
Talmente tanta sensibilità e tutto quello che diciamo noi insegnanti noi che dubitiamo può avere un peso molto importante perché a livello fisico purtroppo sappiamo che una ballerina non può essere grassa cioè nessuno può dire sembrava se Grassano però non bisogna dirlo con certe parole noi lo abbiamo vissuto e per quello che non dobbiamo rifatte rifare le stesse Sironi e ripeterlo perché comunque risultato lozioni lo stesso
E la forza è molto diverso da da da questa generazione che viviamo oggi è un mondo forse molto più violento no
Su tutto quello avendo tre figlie femmine
Io dico sempre di parlare
Dom dovete raccontare dovete parlare dove per raccontarmi tutto e me è sempre meglio le bugie non servono a questo che dico anche alieni piccole ballerine
Ditemi se non state bene qualcosa non va spesso nei problemi che riscontro
Arrivano da casa alla fine non non leghiamo mai lo sport la danza o tutto quello che è grande sacrificio anche fisico e mentale soltanto o al mestiere nonché si va a a incontrare ma soprattutto al legame familiare alle persone che ci stanno accanto perché se c'è sempre qualcosa che manca in questi ragazzi no
E quando parlo da sola con loro mi rendo conto che il problema non viene da da magari dalla nostra scuola o dalla viene soprattutto dalla mancanza familiare io per quello voglio parlare delle mamme
E di soprattutto di mia mamma che è stata coraggiosa lasciarmi scappare all'età di dieci anni io non lo farei mai con mia figlia a a a
E così abbiamo ammesso anche un po'ai nostri limiti no a vorrei tornare dalla dal direttore Belloni Carate Verano ala
Perché è stato tre racconti direi preziosi per prendere degli spunti quello di base è che direi che davvero uomini e donne non devono lesinare indeterminazione sacrificio qualunque sia il mestiere che si sceglie di fare ma a proposito delle donne
Non si sa come mai quando si scelgono determinati mestieri la femminilità diventa improvvisamente un problema con cui fare i conti allora io le chiedo direttore ma scegliere di stare in determinati contesti significa doversi comportare da maschio
Dover abdicare alla propria femminilità e lo chiedo a lei perché è una bellissima donna e quindi voglio rimarcare
Guardi io credo che sarebbe un errore fondamentale un po'per quello che ho detto prima uomini e donne sono complementari contribuiscono veramente al benessere di una Società la crescita lo sviluppo la cultura guai se si dovesse perdere la propria identità anzi
Mai sono abbastanza anziana da poterlo dire io profittato spesso del mio essere donna in determinate circostanze esso eseguiste parliamo di di Di esperienze quando appunto appena entrata in carica diplomatica sono stata catapultata DNA per il trattato sulle armi convenzionali in Europa io ero la numero due della delegazione c'era una serie di Generali che facevano parte della delegazione nessuno osava contraddire l'unica donna della delegazione giovane arrivata lì eccetera
Quindi qualche vantaggio poi diciamocelo francamente c'è anche ora a parte gli scherzi la prova
L'entità fa parte del discorso di scelte insomma siamo donne perché dobbiamo rinunciare a quello che siamo
Al contrario credo che dobbiamo mettere a disposizione innanzi tutto di noi stesse e del mondo di lavoro
Nel quale operiamo proprio la nostra femminilità il nostro essere donna né nostre capacità di utilizzare i mezzi che abbiamo a disposizione che poi sono validi
Tanto quanto quelli degli uomini ma guai se dovessimo trasformarci in qualcosa che non c'è però
Secondo lei che cosa si può fare guardando alle generazioni future alle altre donne per incentivare a scegliere con più consapevolezza
Il lavoro perché non dobbiamo sempre ricordare che parliamo ad un pubblico ad una platea
Ad un mondo dove le donne continuano a rinunciare al lavoro lo fanno per scelta e lo fanno anche dopo aver soprattutto dopo aver avuto figli ma spesso lo fanno proprio per un principio che è una scelta di base culturale
Sbagliata mi viene da dire perché se pensiamo alla persona c'è il principe dal quale siamo partiti all'inizio il valore della persona prescinde dall'estero come donna anzi il contributo della donna in nell'economia e prezioso
Ma guardi innanzitutto io non me la sento di dire
Che il una donna se non lavora commette un errore
Mi sentirei di dire che se la scelta è quella di non lavorare io la rispetto e e non ci trovo nulla di strano grave se c'è un impedimento
Per la donna nel momento in cui fa una deve rinunciare a una scelta di lavoro quindi direi che le politiche di incentivo devono rivolgersi soprattutto a creare ad consentire alla donna di avere i mezzi per fare una scelta libera
E torno su quello che ho detto prima quali sono i mezzi di cui deve disporre una donna per poter essere libera nello scegliere innanzitutto la formazione ed educazione settore non hai la libertà dis di di sapere che poi contare sulle tue forze sei automaticamente condizionata
Poi più avanti c'è il condizionamento economico quante donne non sono libere di scegliere la propria vita il proprio modo di esprimersi perché hanno un condizionamento economico quindi comprendere che poi il lavoro ti dà anche quella indipendenza credo che sia importante
E poi naturalmente io guardo come dicevo prima al mondo nel mondo ci sono tanti altri problemi ci sono problemi culturali ci sono problemi normativi
Questo mi piace ricordarla la Legge Golfo muscarinici arbitrali andato di whisky d'animo molto tanto importante
C'è ancora parecchio da fare perché signor guarda appunto le statistiche americana Paola le famose quote rosa di cui si parlava prima però appunto se uno guarda fa il paragone quarantatré per cento nelle aziende italiane grazie nei board grazie alla legge Mosca fossero andare a vedere nel nel sistema G venti più Spagna nei board delle partecipate non siamo al cinque per cento quindi ancora c'è parecchio ettari che strada
Da fare però chiaro sono strumenti normativi che hanno dato certamente degli ottimi risultati e si può lavorare su questo bisogna lavorare
Sul sul sistema appunto di rendere agevole l'accesso al mercato del lavoro anche anche per le donne e poi credo delle si deve cominciare dalle scuole fin da quando si è bambini ne parlavamo prima col presidente il rispetto verso l'altro sesso
E e soprattutto inculcare la consapevolezza che
Possiamo scegliere liberamente al pari di quanto può fare un uomo quando ci affacciamo nel mondo del lavoro
Grazie
Professoressa Severino toccava l'aspetto normative culturale che sotto certi punti di vista vanno insieme perché quando una donna entra in un contesto di lavoro
Deve sapere anche quali strumenti può eventualmente utilizzare per tutelarsi nel momento in cui come diceva nomi Wolf le il mito della bellezza è un'arma a doppio taglio no nel momento in cui ritiene di avere subito una molestia o c'è una molestia o vede la sua carriera in qualche modo ostacolato ostracizzato a deve sapere quali tipo di strumenti anche poter utilizzare da questo punto di vista
Intanto si sta facendo ma credo ci sia ancora molto da fare perché regna opposto frana
Ancora la cultura della paura
E molte donne proprio perché non siamo abituati fondamentalmente poi a confrontarci in un contesto amplia ricoprire certi ruoli nella nostra quotidianità allora le proteste le sacche abituata ovviamente governa
La materia giuridica gli strumenti che oggi abbiamo sono adeguate al contesto e momento storico nel quale stiamo vivendo
Ma io credo che gli strumenti ci siano e siano adeguati innanzitutto lo strumento della consapevolezza direi che la consapevolezza oggi è diffusa una donna sa come si può difendere
Da certe molestie
Il problema spesso ma molto più spesso di quanto non si pensi in materia giuridica e l'applicazione delle norme non l'esistenza delle norme
Noi abbiamo norme sullo stalking abbiamo norme sul femminicidio abbiamo o una sensibilità giuridica da questo punto di vista che si è sviluppata negli ultimi anni
Estremamente forte e diffusa io credo che il problema non sia quello delle norme ma innanzitutto quello della indifferenza
Quando tu senti che dalle mura di una casa trasudano urla e e e rumori che ti fanno capire che in corso
Una lite furibonda
E quando ricevi un allarme quando vede due persone per strada una donna picchiata da un uomo non deve chiudere la finestra è chiaro che ci sono gli strumenti per aiutarla è chiaro che la normativa sullo stalking ti consente di attivare il telefono rosso
E il di chiamare aiuto ma e l'attenzione di tutta la collettività che da richiamata su questi fenomeni perché vedete da una parte c'è l'idea che si debba intervenire solo nei casi estremi e non è così perché situazioni apparentemente pacifiche possono trasformarsi da un momento all'altro in situazione di grande aggressività
E dall'altra parte non è detto che tutte le situazioni di dialettica familiare accesa si trasformino in violenze quindi è la sensibilità della collettività che qui deve deve intervenire e il tema dell'indifferenza secondo me è un tema fondamentale quindi anche qui cultura formazione noi dobbiamo essere protagonisti di questa tutela delle donne non chiedere che siano soltanto le forse dell'ordine ad intervenire non ce la farebbero mai di fronte al numero sterminato di violenza che si verificano il giorno se ciascuno di noi volta la testa dall'altra parte decide di non intervenire nel momento in cui capisce che c'è la necessità di intervenire e poi naturalmente anche l'educazione delle donne da questo punto di vista quante volte ci diciamo che è una donna avrebbe potuto evitare il massacro si avesse capito che l'ultimo appuntamento era soltanto una trappola
Lo sappiamo ce lo diciamo lo scrivono i giornali di episodi ce lo dimostrano
Ma purtroppo accade ancora e allora bisogna ripeterlo ripeterlo ripeterlo non vi illudete che con l'ultimo incontro si risolva una storia di violenze infinite
La proroga delle bollicine professoressa lei sa meglio di me che maltrattamenti del rimangono un fatto privato difficilissimo cestinata infila
In delle situazioni in di tribunali dei percorsi che sono un incubo nell'incubo all'acqua al quadrato per molte donne da di qui la decisione di molte di non denunciare
O di molti giudici puoi dire legare tutto alla reciproci ha comunque reciproca conflittualità che oggi è quello con la quale vengono archiviate moltissime pratiche di maltrattamenti che come dire che arrivata fin lì magari ci ha provato ma senza esito
Magari si è ritrovata in una casa famiglia con i bambini chissà dove
Percorsi difficili che scoraggiano son d'accordo con lei per questo che c'è bisogno dell'appoggio della collettività ma estremizzando il tema
Lei mi ha fatto pensare al tema della violenza carnale
E alla doppia violenza alla quale viene assoggettata alla donna durante il processo Mandurino Mario Manzo alle domande ma tutto quello che leggiamo soprattutto rispetto alla violenza sulle giovani mamme si immagina essere in un tribunale
Il dover raccontare tutto quello che ti è capitato e affrontare
Il sospetto il dubbio le domande è vero non è vero il consenziente non eri consenziente hai detto un sì o un no o un mezzo sia un mezzo no
Come hai reagito io credo che questi siano i veri ostacoli culturali da Dust da superare
E sempre il dubbio che aleggia c'ha provato non c'ha provato voleva non voleva e non è facile segnare la la la la la Francia accerto ce lo diciamo tutti quanti tutte quante quando si diventa uno è il momento di fermarsi
E come a trasformare tutto questo in una testimonianza in un'aula giudiziaria estremamente difficile quindi credo che questo sia un un un un tema che va affrontato con grande sensibilità da parte dei giudici e io credo che anche la cultura degli avvocati da questo punto di vista debba essere arricchita del senso Holmes resi conto nei confronti di chi ha il coraggio di denunciare un fatto di questo di questo genere
No nel senso che le domande non debbano essere fatte accusa e difesa si devono confrontare sempre anche su questi temi così difficili però bisogna farlo con il garbo la comprensione
C'è un filo francese bellissimo su questo
La percezione diversa
Di lui di lei della famiglia degli avvocati sul tema di una violenza sfiorata pur di una violenza effettiva immagini sono difficili da individuare Co perché occorre molta sensibilità al tema e l'educazione sociale diventa la scriminante lei gli edifici ci sono io credo che qui tu tutte voi tutti voi che avete a che fare tutti i giorni col Parlamento sappiate che gli strumenti normativi
Sono abbondanti
Il problema è sempre quello dell'applicazione della sensibilità di chi deve applicare
Grazie professoressa
Che
Voglia chiedere Adelio Novara
Un consiglio in Consiglio a visto che lo sport si parte sempre da lì nella formazione
Dei più piccoli e diventa magari per molti una professione importante come nel nel tuo caso però credo che la lo sport forbici fisico e niente allora un consiglio da dare a chi si avvicina
A un mondo come in cui il tuo molto spesso già un mondo più difficile a da direi che lo sport è fondamentale ma io lo dico anche a delle mamme
Che ogni tanto magari anche amiche
Oggi alcuni mi chiedono ma ogni tanto in segni per gli adulti dico ma perché perché mi voglio sfogare
E c'è tanto bisogno allora da dove arriva la passione ovviamente
Avendo quattro figli tutti sono stati obbligati avendo un marito anche Pollini Roberto ma non perché Toei li abbiamo obbligati perché non gli piaceva si sono appassionati quindi uno fa calcio con una fa danza
Una si appassionata del Pilates che è una forma di yoga stretching molto oggi attuale anche perché un aiuto psicologico importante
Quindi io dico sempre anche oggi avendo tante responsabilità il momento in cui riesco ad allenarmi ancora un'ora da sola chiusa in sala mi sento già medio respiro di più
Dimentichi tutto quello che è difficile no in una giornata quindi lo sport deve essere proprio quello la forza di dimenticare tutto quello che succede che sentiamo oggi nel mondo
Ed è fondamentale portare anche nelle scuole lo sport questo lo dico spesso perché in Francia
è molto attuale cioè le le le le scuole hanno tutte uno sport dalla scherma la naufragare visitare in America diventa lasciando a metà gara ai valori disciplina mentale per me molto importante di allora ripeterlo anche a magari giovani che non hanno tanta voglia di fare sport preferiscono stare davanti al telefono alla PlayStation no tutto quel che quello che hanno oggi no
Di materiale ma invece un ora di sportello
Musumeci o c'è già corrisponde un poco ma questa ora di chiacchiera che ci siamo concessi oggi pomeriggio per raccontare tre era migliore se storie grazie a delle Nora bagnata la professoressa Severino direttore Belloni obiettare il benvenuto a Maria Grazia Cucinotta per questa lettura
Passo del suo libro senza paura grazie
Tutto tutto tutto il battito mi sta perforando i timpani dall'interno il cuore fuori poste fuori controllo esistessero i Luís il resto del corpo non lo percepisco più e sono giusto tu tu tu tu tu
E non bum bum bum bum bum bum e più duro una marcia quasi meccanica non ho mai sentito così prima d'ora non somiglia niente che conosca non è il Baltico credo il dialogo del mio primo bacio non è quello della nel più grande emozione né quello del peggior spavento
Sembra più un ritocco verso la fine gli ultimi passi accelerati di un conto alla rovescia
Domina rimbomba i fischi alle orecchie sopportabile mi sento una pentola a pressione con la valvola di sicurezza che sta per esplodere
Tun tum tu tum diviene da portare le mani alle orecchie per soffocarlo money money mi servono per cercare di allentare la presa mi posso permettere di svenire se spengo Lumia Mazza
Non sono né meno chi sia lui uno sconosciuto qualsiasi che in poche ma nove prendendomi alle spalle sta tentando di portarmi via inerente anni la mia vita e tante altre che contiene ogni tappa della mia vita mi passa davanti nitida e velocissima come un film di quel cervello fa regia e montaggio la voce di mia madre in questo momento un ecco in qualche retrovia della mia mente
Mi raccomando non andare in giro da sola è una frase antica e recente risale a quando messo per la prima volta il naso fuori di casa per andare a sfociare mila e ginocchia e all'ultima volta che ci siamo sentiti al telefono ieri un secolo fa
E così per ogni donna
Ne siamo allevate della paura cita datata sin da piccole ci sviluppiamo nel terrore impariamo a conviverci attenta a queste attenta quello non fare tardi con chi vai siamo abituati a guardarci le spalle a passarci raccomandazioni di generazione in generazione il mondo esterno non cinema dipinto come un luogo sereno accogliente ma come una giungla piena di pericoli riservati solo a noi di sesso femminile
Sono talmente ovunque che per evitarli non dovresti vivere dovresti nascere per crescere nella culla e quando le misure non lo consentono più guadagnati una stanza per posposta arti al massimo in cucina e non è detto che dista sicuro anzi per una donna vivere e da subito un atto di coraggio esce e mette in conto di essere una preda
Lo sa in ogni momento anche quando se ne dimentica
Tun tum tum il cuore mi sta uscendo dal petto
Me ne sono andata di casa che era una diciottenne piena di sogni e di difetti troppo alta o troppo magra troppo formosa prima mi sono trasferita a Brescia da mio fratello poi ho cominciato a lavorare a Milano dovuta nella
Dopo Milano sono approdata a Roma perché avevo vinto un provino per la trasmissione di Renzo Arbore Indietro tutta che mi ha garantito l'indipendenza economica la prima cosa che mi sono concessa è stato un biglietto per Parigi
Ho chiesto alla mia agenzia essa avesse una sede nella capitale francese ne ha avuto la conferma ho fatta in fretta e furia le valigie e ho affittato un appartamento nel centro di Parigi
Ora sono tre mesi che passo le mie giornate fra un casting e l'altro girando in tuta con i capelli raccolti senza trucco perché i casting non interessa il mio look ma il mio book fotografico
Sono appena tornato dall'ennesimo trovino a questa pone insolita tuta capelli raccolti invisibile tranquilla tranquilla in fondo perché invisibile
Sono rientrata nel pomeriggio presto mi sono fermata nell'androne ho chiamato l'ascensore con la coda dell'occhio visto entrare dietro di me un signore distinto in giacca e cravatta e ventiquattro ore
Avrà avuto sui trentacinque anni non lo conosco ma sono qui da poco sarà uno degli inquilini di questo palazzo pensato un manager a giudicare delle apparenze
Poi mi sono sentito toccare il sedere e non ho fatto in tempo a portarmi mi ha afferrato il collo incastrato la mia gola nella piega del suo gomito e ha cominciato a stringere con l'altra mano adesso tenta di strapparmi la felpa colpendomi subito
Sta accadendo a me non può accadere a me sono congelata con la lingua bloccata dalla mia boss bocca escono soltanto Ramponi dalla sua parole in francese che non capisco
Tu tu tu tu tu la pressione i sacchetti impari alla vista immediata ho bisogno d'aria non c'è nessuno che mi veda nessuno che senta nessuno che apra la porta
Sto morendo strangolata cerco di schiacciare i piedi con i cannoni di dare calci all'indietro non so come riesca a farli allentare di pochissimo la presa lumi strattona e scivola sul pavimento di marmo allontanandosi di un paio di metri
Coro verso l'ascensore preme il bottone Ettorre incamerare più si Gino che posso
Sulle kafkiano la cabina si arresta
E così mio battito lui ha fatto saltare i contatti a furia di scardinare la porta a piano terra mi vedo dentro una bara questo ascensore sarà la mia bara
Tremo tutti i numeri più alti della bottoni e reggae ska farlo ripartire arrivo al mio piano di Cremona e Mannino riesca infilare la chiave nella toppa del mio appartamento non so come sia possibile di te non si fermano o è la serratura spostarsi
Nel panico dimenticato di lasciare aperta la porta dell'ascensore avrei guadagnato qualche minuto costringendo il mio aguzzino a fare perché scale invece la porta dell'ascensore si chiusa dietro di me e ho sentito subito la chiamata al piano terra
Lui sta venendo a prendermi la merita dipende da questa maledetta chiave faccio un respiro profondo clic
Critiche lo fa la mia serratura nel momento stesso in cui lo fa la porta dell'ascensore al mio pianerottolo entrò in casa chiudo cento ma cento mandata in metto tutti mobile a mo'di barricata
Scrivania tavolo sedia perso solo quarantanove chili eppure riesca a spostare tutto con la forza è una rapidità che in condizioni normali non potrei mai avere
Per un po'ho nelle orecchie il suono delle sue mani che battono sulla porta poi più niente
Temo che non riuscirò mai più di qui
Per me è lui sarà sempre lì fuori
Chiama il mio agente Aleksandr non parlo francese cerco di spiegarmi in un pessimo inglese tendendo grandi boccate d'aria per compensare tutto quella che mi è mancata in quei pochi minuti durati un'eternità
Mi sembra che Alessandro faccia finta di non capire pure il pianto un sono universale non gli conviene comprendere quello che sto dicendo perché sono le cinque meno dieci quasi lo stradario di chiusura dell'ufficio e se ne andrebbe volentieri a casa
Senta i suoi pensieri sbuffare ma la sua voce mi promette che arriverà presto
Mi trova all'estero per la prima volta è una considerazione negativa più consenso di libertà avverto un senso di abbandono
Sono combattuta voglia accanto qualcuno ma non voglia prima nessuno il mio aggressore c'è anche se non c'è più
E dentro casa con me un incubo in carne e ossa e cravatta non riesco a togliermelo di dosso ammiravo visto finora è magnifica Stellar né di volta in continuazione per non lasciare mai le spalle scoperte mi sta malissimo al collo ma non riesco a smettere di portarmi
Quando suona il campanello saltò per aria nel certo che sì effettivamente ha visto al Cassandra lo fisso dallo spioncino questo posto l'immobile con molta più fatica di prima lo faccia entrare Lucia ma subito la polizia
Arrivano due agenti in uniforme blu e mi invitano a sedermi a raccontare tutto
Lo faccio scandendo bene le frasi per renderli il compito più facile mi ascoltano con attenzione senza mai intervenire dico quello che devo dire con fatica emotiva perché ripassare i cui dettagli
è come rivivere
Appena finisco uno dei due agenti mi chiede adesso mi racconta come sono andate le cose domando vuole che ripeta tutto cui tutto
Ricomincia daccapo stavolta però mi interrompe con le domande ma non sono le domande giuste mi chiede cose che non c'entro niente perché mi sono trasferita a Parigi perché ho lasciato l'Italia perché vivo da sola chi paga l'affitto è già
Una donna deve essere per forza la mantenuta di qualcuno
Indaga su di me e non su di lui come se si stesse una versione dei fatti e non una verità assoluta ogni tanto di capitoli aggiunge qualche specifico
Allora lei non conosceva quest'uomo giusto no e l'UE all'aggredito alle spalle sì così indossava lei come scusi com'era vestita così come adesso
è sicura di quello che successe e riprende il capo sicurissima
Non è che semplicemente caduta
Mi limito a visibile Senica dappertutto sul collo sulle braccia sul viso parlano da soli è impossibile che me li sia procurati cadendo data l'evidenza mi permetto una domanda retorica non mi crede bozze mediterranea lo è sicuramente provocato
Mi sento sola la pistola del pianeta voglio tornare a casa e per casa non intendo quattro pareti sicure ma la stretta di un abbraccio il silenzio di chi mi ascolterà e conforterà senza mai di buttare di me senza chiedermi come ero vestita
Ti lascio per tutto questo meritato applauso scrisse che stiamo ripassa davanti perdonate vi siamo in chiusura di questo pomeriggio che abbiamo passati insieme
Grazie ancora presidente Fontana per averci dato questa possibilità per quest'invito
Grazie di cuore a Maria Grazia Cucinotta per la versione dicembre nonostante siano passati trentacinque anni nonostante perché questa è la tua storia è quello che è un istituto è la mia storia è la storia di tante donne che sento ed è un ripetersi continuo e purtroppo questo fa ancora male
Perché veramente brutto sentirsi una preda tutti i giorni
Non avere la libertà
Di vivere l'attualità ed non sentirti una proprietà di qualcun altro ed è quello che dobbiamo imporre
Continuamente a tutti cioè cent a capire ai bambini che nessuno proprietario delle vite di un altro che ognuno di noi alla propria vita e bisogna rispettare le vite degli altri
Grazie grazie davvero per il coraggio è avvenuto anche nel leggere questo passo e ci auguriamo tutti vivere senza paura grazie grazie a tutti per essere stati con noi grazie