Il DDL sul premierato e il Decreto elezioni: intervista ad Andrea Giorgis

Per radio radicale siamo con il senatore Andrea Giorgis del partito democratico della Commissione affari costituzionali pre capogruppo per parlare con lui del premierato allora e anche su su altri provvedimenti come quelli decreto elezioni allora dunque a a sul premierato a che punto siete volevo chiedervi se diciamo il il testo il nuovo testo che è stato elaborato con gli emendamenti che sono stati presentati mi sembra fossero sei sette
è un quadro completo se è coerente o soprattutto poiché tempi avete perché abbiamo visto che nei giorni scorsi c'è stata qualche qualche incertezza e secondo quello che dice Balboni adesso si può andare avanti tranquillamente anche secondo lei
Ma
Io non sono affatto tranquillo intanto noi abbiamo discusso per un mese e mezzo
Abbiamo audito
Quasi cinquanta Esperti su di un testo che adesso il governo ha cambiato comunque a intenzione di cambiare attraverso quattro emendamenti
Ora
Diciamo ragionevolezza buonsenso vorrebbe che su una materia come quella della riforma costituzionale se il testo sul quale si è chiesto agli e Sperti agli studiosi di pronunciarsi viene cambiato
Opportuno chiedere a questi studiosi se il nuovo testo migliora o peggiora quello precedente
Leggi le proporrebbe di frodi Telenuovo dis mano a rigore se se viene presentato un nuovo testo attraverso quattro emendamenti che peraltro estendono il perimetro perché viene coinvolto un ulteriore articolo della Costituzione dico non sarebbe affatto irragionevole
A richiamare magari in un ciclo più breve di audizioni e chiedere se quelle perplessità quelle critiche molto numerose che sono state
Espresse sono state superate dal nuovo testo cioè le obiezioni
E le preoccupazioni che sono state appunto manifestate da coloro che abbiamo audito
Sono superate il nuovo testo muove nella direzione di accogliere i suggerimenti le preoccupazioni io non credo ma in ogni caso bisognerebbe sentire dispetti detto ciò non ci siamo trovati
Lunedì scorso a scoprire che appunto il Governo stesso aveva presentato quattro emendamenti che li scrivevano gran parte della riforma estendendone criteri Clemente abbiamo nel poco tempo che ci è stato dato cioè ventiquattrore alla fine presentato dei subemendamenti a questo nuovo nuovo testo adesso scopriamo
Questa mattina che il Governo intende nuovamente intervenire su questi emendamenti quindi presentare un ulteriore emendamento non sappiamo quando
Che riscrive ma periodo emendamento del senso che esse si erano dimenticati dimetterlo oppure o una riflessione successiva ma guardi questo bisognerebbe
Chiederlo al governo ci sono degli aspetti molto contraddittori in questa in questa riforma
E il nuovo testo che è stato presentato cioè gli emendamenti
Non risolvono queste contraddizioni non non risolvono il problema della svalutazione della marginalizzazione del Parlamento
è stato rimosso
L'esplicita previsione di un premio del cinquantacinque per cento
Ma comunque che era però spostato con le nostre legge elettorale Maggi ma
Sì è stato rimosso questo questo aspetto cioè nella legge costituzionale cioè nella riforma costituzionale si prevedeva di introdurre appunto in Costituzione la previsione secondo la quale le liste collegate al presidente del Consiglio eletto dovessero avere almeno il cinquantacinque per cento dei dei componenti le due campane ora è stato rimosso questo aspetto del cinquanta per cento e al suo posto è stato scritto che bisogna comunque garantire una maggioranza assoluta
Con una buona maggioranza appunto alle liste collegate quindi Salas che è stato scritto il principio dato che c'è un principio
Così che cosa capita che non non cambia a quello che è il grande il limite di questa riforma o l'aspetto solo limiti anche pericoloso di questa riforma perché rimane comunque fermo il come dire il principio secondo il quale il Parlamento viene eletto per trascinamento cioè la composizione del Parlamento di bende
Dalla elezione del Presidente del Consiglio Presidente del Consiglio che vince che viene eletto non si dice come ma comunque Presidente del Consiglio che viene eletto presidente del Consiglio
Porta con sé trascina una maggioranza all'interno delle due Camere indipendentemente dai voti che hanno conseguito riviste quindi viene comunque scritto in Costituzione che le liste collegate indipendentemente dal consenso che hanno ricevuto abbiano comunque la maggioranza assoluta in entrambi i rami quindi continuare a fermarsi principio secondo il quale il Parlamento viene subordinato al governo o meglio Cine subordinato al Presidente del Consiglio
E di conseguenza viene come dire radicalmente trasformato nella sua natura non più luogo di rappresentanza del pluralismo e di composizione del pluralismo
Ma diventa rispecchiamento del sud e del risultato dell'elezione del Presidente del Consiglio a fronte di questa diciamo modifica
A fronte di questo di azioni non abbiamo ricevuto nessuna risposta poi nella come dire per quanto riguarda l'altra grande questione cioè che nella versione originaria era previsto che il Presidente del Consiglio eletto se sfiduciato
Non determinano automaticamente le elezioni ma era possibile conferire l'incarico
A un altro parlamentare purché eletto nelle stesse liste che hanno beneficiato del premier che hanno sostenuto quindi primo presidente del consiglio e che questo secondo Presidente del Consiglio che nessuno aveva eletto ovviamente direttamente
A quel punto fosse inamovibile nel senso che in caso di crisi si determinava così prevedeva l'agente sto la la lo scioglimento delle Campora questo principio viene riaffermato viene viene riaffermato il principio secondo il quale
In caso di sfiducia
Il in caso di si dice da parte del Parlamento una mozione di sfiducia motivata nei confronti del Presidente del Consiglio eletto la mozione di sfiducia determina sia la caduta naturalmente del governo sia lo scioglimento delle Camere
Ma che cosa capita invece se il governo pone una questione di fiducia e il Parlamento
No non la approva quindi in Parlamento si sottrae a al al vincolo per la questione sul Giappone
Non si sa nel testo non è scritto e qui si possono fare varie ipotesi ad esempio si può prevedere come ho sentito dire da alcuni illustri esponenti della maggioranza che la questione di fiducia non sia vincolante sia solo un vincolo politico quindi si scherza cioè il governo viene sfiduciato pone la fiducia non ottiene la fiducia sul provvedimento e si fa come se niente fosse
A questa sera sarebbe una grande novità oppure viene sfiduciato e allora se ne può nominare un altro cioè si può nominare tranquillamente o lo stesso un secondo presidente del consiglio e magari poi un terzo e magari poi un quarto qui un quinto insomma
Non si capisce niente ecco no dopo un paio di mesi di accesa discussione non sappiamo ancora qual è il contenuto della proposta avanzata dal governo io credo che la cosa migliore a questo punto sarebbe come dire che il governo sarebbe che auspicare insomma che il Governo ritiri questa proposta il Governo ritiri questa proposta pasticciata e pericolosa che alla fine riduce la nostra democrazia all'elezione del capo e la rende meno rappresentativa e alla fine anche più fragile e quindi meno capaci di governare i processi economici sociali quindi il Governo ritiri questa proposta sulla quale non riesce a trovare un'intesa neanche al proprio interno apra un confronto serio su come diciamo possibile rimediare a quelle che sono le difficoltà della nostra democrazia rappresentativa rivitalizzando il ruolo e la funzione del Parlamento e
Insieme con anche le opposizioni si valuti se eccome apportare delle modifiche alla forma di governo oggi è previsto in costituzione nella norma che riguarda del secondo Presidente del Consiglio
Che deve essere preso da una delle liste che hanno ottenuto il premio di maggioranza è specificato della stessa maggioranza precedente
No si parla delle delle liste si parla delle richieste arrivate Ostellino quindi la maggioranza può essere anche diversa comma anche questo non è non è così chiara c'è chi
Ipotizza che alla luce del vigente del del dell'ultimo modifica proposta dal governo
Ci potrebbero persino essere questo non confligge con l'articolo sessantasette sul vincolo di mandato accetta confligge sul vincolo di mandato ma
Confligge col vincolo di mandato e confligge con la natura del Parlamento quale organo chiaramente espressa la sovranità evidente perché il Parlamento a quel punto non è più l'espressione del pluralismo non è più l'espressione della sovranità popolare non è più un luogo dove si compone
Il pluralismo in unità ma diventa luogo la ricevente che rispecchia ed esegue sì la volontà secondo lei no in questo quadro no di lei mi ha citato la questione della fiducia
Il Presidente della Repubblica avrebbe la forza costituzionale
Di indurre il presidente del Consiglio alle dimissioni in caso di sfiducia
Se si tratta di una sfiducia importante considerato il nuovo quadro costituzionale dell'elezione diretta
Ma difficile rispondere a tre domande c'è perché un Presidente del Consiglio direttamente eletto dai cittadini
Si trova ad avere una legittimazione che e difficile possa essere in qualche misura ricondotta nei binari costituzionali da un Presidente della Repubblica che non è direttamente eletto poi il potere del Presidente della Repubblica inevitabilmente subiscono una trasformazione se si elegge direttamente il presidente del consiglio e si ribalta il rapporto Governo Parlamento
Però ripeto questo è un testo pasticciato che ha che muove da un'ispirazione di fondo assolutamente irragionevole e alla fine dannosa per l'intero Paese che sarebbe bene accantonare ripeto aprire un confronto serio facendo tesoro anche delle tante audizioni che abbiamo fatto in modo da definire istituti che possano razionalizzare la forma di governo abbiamo proposto per esempio la sfiducia costruttiva il Parlamento in seduta comune cioè modifiche che non marginali inizino il Parlamento non trasformi la nostra democrazia nell'elezione del capo ma al contrario dovrebbero la rendono più capace di governare per davvero i processi economici e sociali
Cioè sono l'ultima cosa che riguarda visto che siamo in tema di affari costituzionali il decreto elezioni
Oggi scadeva la presentazione degli emendamenti lei si aspettava qualche sorpresa sul mandato dei dei sindaci sul cui tema sul quale insomma in corso un grosso braccio di creare all'interno della della maggioranza
Ma non lo so dal sedici aspetta qualche norma ancor più sorpresi non lo so leggeremo più tardi gli emendamenti certo è che in un decreto legge
Che disciplina la data delle elezioni e e Accor con lo svolgimento di diverse elezioni
Intervenire sul testo unico degli enti locali
In maniera così pasticciata il sarebbe inammissibile manca comunque io dico che sarebbe sarebbe bene evitarlo cioè si vuole e si deve mettere mano al testo unico sugli Enti locali come è stato più volte annunciato si vuole ripensare organicamente la disciplina appunto della forma di governo o comunque delle competenze e e delle strutture degli enti locali lo si faccia anche qui in maniera seria in maniera come dire armoniosa in maniera complessiva non con dei singoli interventi che alla fine rendono tutto ancora più razionale e ancora meno funzionante quindi vedremo ma certo è che è un decreto legge ed è un decreto legge sulla data delle elezioni attendiamo che venga presentata questa ipotesi di riforma dell'
Del TUEL Testo unico sugli enti locali
Grazie come sembra senatore Andrea Giorgis capogruppo in commissione affari costituzionali del partito democratico