Presentazione del libro di Emma Fattorini "Achille Silvestrini. La diplomazia della speranza" (Morcelliana)

Buonasera gentili signore e signori
Questo pomeriggio qui al Senato
Presentiamo i dibattiamo su un libro molto importante
Di Emma Fattorini che peraltro è stata senatrice pertanto dedicata a cui sua Achille Silvestrini
E il sottotitolo di per sé e già esplicativo la diplomazia della speranza consentitemi prima di fare una brevissima introduzione ai lavori di rivolgere a sua Eminenza il cardinal Parolin e agli illustrissimi ospiti dottor Letta il dottor Riccardi un benvenuto un liquore perché certamente la loro presenza onora questa iniziativa Achille Silvestrini è stata una figura di grandissima rilevanza per la storia del Novecento politico e religioso
La sua dedizione al dialogo alla pace alla promozione dei valori della Chiesa cattolica ha avuto un impatto significativo sulle relazioni internazionali e lo ha reso determinante nella storia della diplomazia vaticana
E nell'attuazione della Ostpolitik
Attribuendo ridurre le tensioni tra blocchi occidentali e orientali e aprendo la strada a una maggiore cooperazione tra le nazioni
Nacque nel mille novecento ventitré il venticinque ottobre a Brisighella
Intraprese una straordinaria Carriero Crazy auspica che lo portò a diventare uno dei principali diplomatici della Santa Sede durante gli anni cruciali che ormai lontani della guerra fredda
Silvestrini ha passato buona parte della sua vita dentro i Palazzi apostolici dal cinquantatré al mille novecento ottantotto al servizio di cinque vacui ricoprendo dal settantatré al settantanove la carica di vice dal settantanove ottantotto quello di ministro degli esteri della Santa Sede
Alla sua origine don Camillo torna killer teneva moltissimo e nella sua Romagna
Lo dico perché diverse volte ho avuto modo di incontrarla l'Accademia degli incamminati in Romagna
E sempre rimasto un punto di riferimento essenziale e insostituibile mostrando un radicamento e un affetto mai scalfiti dal passare degli anni verso la propria terra e la propria gente
Tutti quelli che mi cercheranno mi dovranno sempre poter trovare come nel mio Paese dove si giocava a carte con i repubblicani e i comunisti
Amava sottolinearlo ed è vero ricordato a pagina tredici di questo libro
Libro che non è una semplice biografia di Emma Fattorini ma un racconto al tempo stesso lieve e profondo di tante istantanee
Ricordi e parole di un testimone attento e appassionato delle vicende del suo tempo
Aveva un carattere aperto e fattivo Silvestrini ma estraneo a qualsiasi forma di clericalismo
Ha sempre creduto molto nella presenza dei cattolici in politica maltempo spesso ha sempre sentito la necessità di una chiara distinzione tra Chiesa e politica
Riconoscendo il valore inderogabile della laicità dello Stato e delle istituzioni pubbliche
Lo dimostrano la forse la convinzione con cui difese la scelta concordataria nel processo di revisione dei Patti lateranensi
La sua naturale predisposizione al dialogo al confronto lo aiuta molto a intessere relazioni col mondo laico e a scalfire la diffidenza dei mondi comunisti
Ha sempre saputo che rimanere un buon prete anche soprattutto quando crescono le responsabilità di governo e di potere è l'unico modo per mantenere una fedi Piva intensa che non distoglie dall'impegno della storia
Prima di diventarne protagonista è stato un testimone privilegiato della grande diplomazia vaticana quella di Cardini e di Roncalli quella di Montini di Casaroli di cui conosceva le linee di azioni e di pensiero
Dal Tardini aveva preso la visione ottimistica dei rapporti umani la vocazione alla formazione dei giovani in particolare di quelli legati alla sua villa Nazareth
Che furono sempre oggetto di un'attenta e appassionata cura pastorale
Da Roncalli aveva imparato che la Chiesa usando il filo sottile della diplomazia ricerca sempre la possibilità di produrre pace
I Montini aveva riconosciuto l'artefice della riconciliazione della Chiesa con la modernità un impulso fondamentale per la politica cattolica novecentesco
E infine da Casaroli
Aveva compreso la pazienza dei tempi lunghi
L'importanza di una diplomazia capace di aspettare di cogliere le situazioni di connettersi alle persone fatto di realismo di intelligenza edito utilità
Il porporato romagnolo si cui sempre la via della pazienza e porto a casa risultati inaspettati
Da grande appassionato di storie nere ha raccolto la capacità di depotenziare i nodi teologici da attento osservatore dei cambiamenti in atto
Aveva compreso il peso di quell'arte di condurre affari di politica internazionale per promuovere la fraternità e la pace tra i popoli che appunto la diplomazia della Santa Sede
Fin dagli esordi della sua attività diplomatica si era cimentato con largo materia dell'Ostpolitik vaticana
Le cui basi erano state poste da San Paolo sesto nell'enciclica Ecclesia non sua del mille novecentosessantasette
E della quale era diventato indiscusso esperto e interprete sostenendo in particolare gli indirizzi l'azione del cardinal Casaroli di cui fu uno dei più stretti collaboratori
Colui Silvestrini condivise la complessa stagione del dialogo con i paesi dell'Europa dell'Est
Al fine di assicurare spazi e margini di libertà la chiesa
Con Luigi condivise il metodo quello di un'analisi della realtà capace di valorizzare i passaggi epocali della storia dell'uomo
Di riconoscere con spirito aperti i segni di tempi di aprire canali di comunicazioni dirette costruttivi per concorre a stabilità e pace
Con questo spirito la partecipazione a Helsinki fu di grande importanza per la Santa Sede
Non solo perché per la prima volta dopo il Congresso di Vienna del mille ottocentoquindici prendeva parte a una conferenza distaccati su un argomento che toccava nel profondo la sua missione morale
Ma soprattutto perché potesse farsi portatrice di una intuizione potente la libertà religiosa intesa come libertà fondativa di ogni altro diritto
E per usare le parole di San Giovanni Paolo secondo come la cartina di tornasole di tutti gli altri diritti e pertanto come il fulcro delle politiche di disarmo giustizia sociale
Non solo per risolvere la fase più acuta della guerra fredda ma anche per ridisegnare un ruolo alto dell'Europa delle nazioni per costruire pace e sicurezza comune
Oggi una guerra alle frontiere dell'Unione Europea vissuta giorno dopo giorno con l'auspicio di una possibile escalation militare a vantaggio dell'iniziativa diplomatica non può non evocare l'esperienza di quella conferenza del mille novecentosettantacinque
E di quel documento finale che legava i rappresentanti delle diverse nazioni a una volontà di cooperazione nella prospettiva di una stabile e duratura condizione di pace
Da lì iniziò a quel processo di erosione all'interno del sistema totalitario di stampo sovietico e la sua efficacia consumi le integra duale negli anni a venire nella difficile transizione seguita al crollo del comunismo perseguire oggi lo spirito di Helsinki significa riconoscere che la Chiesa non indirizza il suo insegnamento alla sola comunità dei fedeli
Parla piuttosto ad ogni uomo di buona volontà ed individua nella pace un valore unificante un'aspirazione comune a tutte le genti un obiettivo coerente
Con qualunque fede religiosa e qualunque tradizione culturale
Chi ha riconosciuto don Achille non può non sperare che anche questa volta il cattolicesimo sappia contribuire anche se sembra questo quasi impossibile o molto difficile a un modello di relazioni internazionali improntate al recupero di principi fondamentali come un multilateralismo efficace e tempestivo
E all'inevitabilità della pace che il vero e solo fondamento dei sistemi democratici
Dalla lettura attenta di questo libro che a tutti i consiglieri
Emerge ancora di più come la lezione del cardinal Silvestrini non sia solo qualcosa che appartiene alla storia ma una precisa indicazione per il nostro futuro
Darei la parola all'autrice del libero Emma Fattorini
Avvertiamo la prassi di parlare alla fine così
Alleggerisco gli altri attori dalla dallo spiegare i punti che sono già stati illustrati molto chiaramente dal settore Casini e che vorrei alcuni dei quali vorrei specificare il libro diceva giustamente non è da cui trae spunto questo incontro di ieri e di oggi non è una biografia ne propriamente un saggio solo di storia appunto un un insieme di interviste idilliaci conti di ricordi di memoria viene un po'anomalo
E tutti trascritti del tempo nel corso di tanti anni con uno sguardo molto soggettivo mio e generazionale e che quest'questo il tuo sto lavorìo agli alcolici via tra la memorialistica e la storia orale
Alla luce delle grandi questioni della chiesa novecentesca in generale contemporanea da più dodici a Bergoglio
Perché la la vita
Del cardinale Silvestrini è un osservatorio privilegiati stimo per capire i nodi fondamentali qui questa storia
Allora si parte dalle radici da quella Romagna anticlericale e ricca di di cardinali
Una terra di cardinali come si è sempre detto e insieme da una famiglia da una forte impronta cristiana e laica in cui don Achille così voleva farsi sempre chiamare Luís voleva farsi Chiappucci sente ci basta
Voleva farsi chiamare così anche dal la prima persona che aveva conosciuto perché la sua identità era quella sacerdotale
E lui cresce in quest'ambiente come un'apertura all'altro al dialogo imparando proprio da subito a stare a suo agio completo agio in partibus incidenti un ma
E si esprimeva questa sua qualità attraverso un vero e proprio talento costruito ma naturale per le relazioni un talento per le relazioni nel modo in cui chiedeva la diplomazia nelle amicizie contentissimi esponenti ne sentiremo parlare subito dopo
Credo della cultura della politica
Relazioni che condivideva con i giovani del collegio universitario villa Nazareth
Ormai cresciuti e tanti presenti oggi che saluto
Un collegio universitario possiamo chiamare così ereditato dal grande diplomatico Domenico Tardini perché oggi è nelle mani del cardinal pariolini che qui salutiamo e ringraziamo
Della sua presenza
E già queste esperienze c'è un impianto educativo che coglievo che dice molto di di questo spirito che dicevo prima
Perché volto a cogliere la vendita in Terna ciascun ragazzo senza imporre un modello dall'esterno sembra banale sembra una acquisizione scontata della pedagogia più ma in luglio è particolarmente significativo essendo uso l'uso Acer doterà ma un un'eminenza e non si forzava mai in quest'approccio
Non si passava mai non si possono mai le qualità di maturazione i tempi di maturazione dei singoli ragazzi si sta valorizzano piuttosto le specifiche qualità di ciascuno
Siamo in questa sede quindi io penso che sia molto importante come ha fatto prima seduttore Casini e ricordare come don Achille possiamo dunque chiamarlo così finto degli studi giovanili
Fosse stato un grandissimo appassionato della storia nazionale dal Risorgimento
E dei rapporti dello stato del rapporto stata sto in chiesa perché diceva letteralmente nella storia dell'unità d'Italia trovavo le ragioni della difesa del rapporto tra la nostra nazione
E la Chiesa in un senso mai solo pattizio o difensivo ecco molto importante questo non pattizio difensivo
Non mi ha convinto sostenitore di quanto fossero grandi vantaggi spirituali della Chiesa stessa da questa distinzione dall'aver perso il potere temporale questa separazione avvantaggiava secondo lui soprattutto la Chiesa
Perché perché per lui la laicità non era mai subita come una sorta di concessione necessaria era piuttosto un valore positivo
Perché nasceva dalla fiducia nell'uomo
Dodici
Amo spesso sappiamo che l'ha conosciuto don Achille guardava in faccia le persone le guardava negli occhi stringeva le mani e tutto questo non solo o non tanto perché fosse uno a un estroverso romagnolo
Con una un cordino alone ma perché era convinto che la grazia agisse in ciascun uomo in ogni uomo
E qui la radice la natura della sua dimensione di dialogo del suo spirito diplomatico
Insomma per dirla in breve per lui la laicità era frutto della sede quindi non un patto necessario
Stretta delle strettamente legato a tutto ciò era anche la passione di Silvestrini per la politica
Spero che poi se ne parlerà molto meglio di come possa fare io
No una politica strettamente connessa a quella della storia ma grande passione per la per la storia
Perché bisognava cercare diceva sempre di capirne la direzione per provarsi ad accompagnarne e modificarne il più possibilità l'esito il fine della storia
Nel senso di una maggiore giustizia e pace
Non è il titolo Gismondi marziano è una sorta di teologia della grazia applicata alla storia
Secondo cui quello Bice Valori quello che diventa possibile si deve fare
Quindi legalismo e grazia
Anche se non amava per nulla la storia etico politica astratta non era ma non è mai stato un ideologico da nessun punto di vista perché anche della storia era molto appassionato alla storia delle famiglie delle storie familiari molto appassionato di biografie
Grande elettore ridurre sia
Ammiratore di Lucio di di Luigi Sturzo lo incontrò casualmente proprio qui fuori dal Senato
Quando era un giovane studente ricordava come Sturzo gli ci raccomanda se di continuare a studiare non si conosceva non perché diceva questi suoi studi saranno molto utili nella sua vocazione sacerdotale
E poi tenne per decenni i rapporti con la politica italiana per conto del Vaticano per decenni
A cominciare da lui da giovane
Studente di teologia romanità Benigno Zaccagnini delle sue terre fino a Giulio Andreotti
Gli esempi di laicità sono ampia applicazione di questo spirito laico sono tanti ricordava prima il concordato e molto importante questa questa sua partecipazione alle trattative decisiva
Fu protagonista delle la revisione del Concordato firmata nel un ottantaquattro del diciotto febbraio
E pensate non era mai stato modificato dal ventinove anche se già dopo la la votazione dell'articolo di sette della dell'assemblea costituente del quarantasette
è da sempre stato sollecitato una revisione
Ma nella DC e nel Ticino sott'sollecitarono questa revisione e per un paradosso della storia essa vedrà la luce grazie alle ce lo stack Eraqus sì fu Craxi appunto frutto dell'intesa provvidenziale tra Craxi Silvestrini
Un altro episodio che io amo molto ricordare su cui non mi dilungo perché vorrei essere Breve più breve per il degli oratori
Ma è molto importante riguardarla che dire che rivela molto della sua la lite laicità allo Stato fu il suo sostegno all'allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta
Il primo luglio del mille novecentottantadue quando Andreatta denunciò
Lo IOR guidato da Marcinkus e Silvestrini fu completamente d'accordo
Anzi la laicità o comunque Andreatta
Ai G per lealtà verso lo Stato di ricordata quella di De Gasperi quando fu spinto dalla sua coscienza a disobbedire allo stesso Pio dodicesimo
Dunque veniamo e questo per quanto riguarda Silvestrini e
L'Italia
Ma Luís come è stato detto e come tutti sappiamo fu una figura centrale dell'ASP Chiesa novecentesca
Perché lui trascorse gran parte della sua vita ai vertici la diplomazia vaticana appunto attraverso sei pontificati sei Papi da più dodici a Bergoglio
A fianco Agostino Casaroli nella strategia della Ostpolitik sfida i momenti più duri della guerra fredda per arrivare al crollo del Muro al crollo del comunismo e fu protagonista del suo frutto più maturo
La Conferenza di Helsinki del settantacinque il primo posto del settantacinque nel celebrammo l'anniversario in questa sala
Nel luglio del due mila e quindici
Lo facemmo con il segretario di Stato Pietro Parolin
Con l'allora ministro degli esteri Paolo Gentiloni e con il senatore Casini allora presidente della Commissione esteri del Senato
Allora si ragionava di come noi noi scesi occidentali avessimo sottovalutato la missione della Crimea
Non ricordo chi di voi forse Gentiloni lo diceva avvenuta poco più di un anno prima
Mentre sua Eminenza ricordava sottolineava tra le tante cose cose l'importanza e la difficoltà fino al fallimento di una seconda Eltsin chi
Mi piace ricordarlo eravamo
Su Karim
L'atto finale di El trattato diversi chissà Senshi come si legge letteralmente nelle risoluzioni
Il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali quali profonda base comune pur nella diversità dei sistemi
E si intende Paesi socialisti i Paesi dell'Est con lussi in testa firmarono questo documento senza rendersi conto dell'importanza che esso aveva sentiremo parlare sicuramente come se fosse un contentino dato alla Santa Sede senza immaginati invece che il decalogo di Helsinki libertà
Di coscienza i diritti umani avrebbe contribuito molto molto a minare dall'interno quel sistemi cinetiche ricordava sempre con molto affetto quasi il dissenso interno a quei Paesi Pes pensava la Cecoslovacchia della Carta settantasette che si ispirava esattamente a quei principi di Renzi che
Lo spirito non era di rivincita su quei Paesi però non c'era un intento demolitorio verso quel progressivo inarrestabili indebolimento del blocco sovietico questo è molto importante col senno di poi
E anche per questo secondo me per tante ragioni ma anche per questo la strategia dell'Ostpolitik fu accusata di essere troppo morbida con i regimi comunisti
Perché avrebbe finito per legittimarsi
Successe invece esattamente l'opposto
Non è che le fu anche tra i primi ad aprire una sorta di Ostpolitik con la Cina fin qui apre chiudo l'argomento ma e questo capiamo che il tema
Quando si parla di pace le grandi linee sono queste la lungimiranza poi è stato seguito
Sempre dal cardinal Pollini anche dalla monsignor Claudio Celli insomma il tema della Cina e centrale centralissima come capisce bene questo pontificato come tanti si stanno adoperando per rendere concreta reale per approfondirla Storari aspetti
Sto per concludere dicendo che anche quando fu con prefetto della Congregazione per le Chiese orientali sì dei silenzi occupò di rapporti con le Chiese ortodosse
Apprezzando la rivitalizzazione in Russia in Ucraina ma sempre con la consapevolezza dei rischi
Dei nazionalismi delle precisino nazionalistici veicolati dalle Chiese orientali
E anche questo si è rivelato molto molto lungimirante
Infine perché penso veramente che vorrei
Stare
Dare solamente i i temi i temi essenziali però vorrei consentitemi due considerazioni conclusive su cosa ci sia di attuale in questa figura no
Cosa ci sia di attuale nella personalità e nell'agire del cardinal Silvestrini perché sembrerebbe poco in effetti no a nostre un'epoca che più lontana dal dialogo dall'apertura dall'amicizia è difficile immaginarsi
Quando invece sappiamo quanto ce ne sarebbe
Grandissimo bisogno
E allora le domande sono tantissime e queste vorrei rivolgere per quello part farlo farlo
All'inizio vorrei chiedere di allora data questa inattualità eppure il proporzionale al bisogno di una figura del genere mi chiedo vi chiedo
è possibile una continuità con lo spirito di quella diplomazia vaticana di allora sia sulla guerra russo Krajina sì al terribile scenario della Medioriente
Ma in generale nel quadro in cui si trascina cioè in quello scenario multipolare dei conflitti che rende la situazione molto più difficile persino dei momenti bui della guerra fredda
Quindi compito che ha davanti la propria diplomazia vaticana e ancora più difficile cosa possiamo attingere da quella lezione se esso non retorico
E in un'altra domanda chi si lega questa e si poteva fare di più questo lo chiedo come storica più che come
Appassionata di politica e si poteva fare di più per accompagnare la transizione che si cui crollo del comunismo che accompagnarsi per l'appunto una seconda ENEL si inchina
E poi la seconda questione per concludere
Riguarda la crisi attuale della Chiesa che questo scorcio di pontificato una crisi acuta molto acuta
Molto tutta sino ad ora pensare aumenti rilevanza come si suol dire malamente oggi della Chiesa cattolica in Occidente in Europa
E quindi sono la mia visione molto molto pessimista
Allora don Achille fu sempre leale diversi pontefici pur non condividendole qui in alcuni casi posizioni anche molto significative e non le nascondevano nasconderlo scuoteva questo dissenso
Ma era lontanissimo dagli atteggiamenti complottisti ci crediamo oggi e non solo per amore della chiesa ma perché era convinto come nella tradizione del migliore umanesimo cristiano
Che non ci si salva da soli
E che soprattutto in certi momenti storici il destino dell'umanità e davvero comune
E vorrei concludere di ossa se questo non è uno di quelli e vi ringrazio che l'attenzione
Grazie alla professoressa fattorini che ha terminato
Lasciando sull'uditorio alcuni interrogativi a cui spetta il compito dei relatori di rispondere per cui erogativi non banali dottor Gianni Letta ma ha bisogno di presentazioni
Non potrà certo rispondere io agli interrogativi posti con tanta saggezza e lungimiranza dalla professoressa fattorini
Anzi io devo chiedere scusa perché sono un abusivo non sono uno storico non sono un cardinale non sono un vaticanista
Non ho nessun titolo per parlare qui
Eppure non mi sono sottratto all'invito del senatore Casini perché mi faceva piacere fare una testimonianza d'affetto di devozione di gratitudine
A don Achille appunto con il quale sono stato legato lo sta bene Donzelli
Da una profonda lunghissima amicizie perché l'ho conosciuto giovanissimo
E l'ho frequentato fino all'ultimo
Fino a quei giorni in cui il dialogo era affidata soltanto agli occhi
Perché non c'era più la parola
Con la quale invece avevamo alimentato un rapporto così secondo
Io già giornalista
Quel per lunghi anni direttore di un giornale che non era forse ideale
Per il cardinal Silvestrini Marche mi ha tante volte guidato ispirato orientato perché rilievo quegli eventi di cui lui era protagonista Colli il privilegio di poter approdare a quella fonte attingere
A quella fonte informazioni suggerimenti orientamenti che mi facessero capire quindi sono grato per questo bellissimo rapporto e quindi quando il senatore che si me l'ha detto pur conoscendo i miei limiti
Mi faceva piacere fare testimonianze dire magari qualche piccolo episodio
Che possa testimoniare quanto profondo e quanto intenso quanto fecondo per me e quanto forse utile incarichi in qualche momento sia stato anche al cardinal Silvestrini questo rapporto
Perché ha ragione il senatore Casini questa non è una biografia tradizionale questo un bellissimo racconto
Fatto da una grande storica con un rigore e una documentazione una capacità di indagine di analisi straordinaria
Ma anche con una partecipazione che rende quel racconto particolarmente vivo vivace affidabile forse non è un caso che ci sia una risma ad unire Silvestrini a fattorini per cui questo libro che parla d'una voce sola Silver fatto
Il resto fattorini non so come fare una crasi una sintesi
Perché parlano insieme e ce lo ha detto adesso
La professoressa fattorini ha fatto un cenno rapidissimo in quella sintesi splendida
Del libro che ha fatto e lo racconta invece nelle prime pagine del libro era una qua quasi una consuetudine con don Achille
Così si faceva chiamare così lo chiamavamo quella in cui registrati dalla sua voce commenti bilanci racconti o prevalentemente ricordi che io dice era fatto ritrascrivere o lui leggeva e correggeva erano le conversazioni della domenica pomeriggio che costituiscono la trama di questo splendido raccolto
E che non è la storia soltanto di don Achille la sua biografia ma è la storia della Chiesa del Novecento di primo decennio del nuovo millennio raccontata
Vista con gli occhi di Silvestrini e raccontata
Attraverso i giudizi e i ricordi e i commenti di Silvestrini filtrati cornea
La capacità di una storica della professoressa fattorini
Se non avesse scritto un saggio come proprio degli storici che pure ci regala pagine di bellissima pulizia gli avesse scelto più letterariamente la formula del romanzo
La professoressa fattorini avrebbe potuto benissimo scrivere le memorie di donne Achille così come la Yourcenar fece per Adriano tanta è la forza di immedesimazione nello spirito
Nel sentimento nell'operare del cardinal Silvestrini che ha ripercorso con una precisione con una documentazione straordinaria
E io ce l'ho ritrovato tutto
Silvestrini in quel racconto ho rivissuto tanti episodi che avevo appresso ho vissuto con lui
Che avevo magari per la mia professione registrato e a mia volta ha raccontato e tanti altri vennero scoperti che invece non conoscevo ovviamente tutti raccontati
In una maniera straordinariamente avvincente il titolo è bellissimo anche il diplomazia della speranza ma
La fattorini più volte
Il cielo ha detto anche nella splendida sintesi di stasera parla di teologia della grazie nel senso che gli uomini qualunque cosa credevano
Qualunque ideologia protestino sono sempre suscettibili di essere colpiti dalla grazie
Ed essa si manifesta in modo imprevedibile
Se noi sappiamo ascoltare
Non giudicare aspettare valorizzare il figlio di bene che esiste anche in pratiche politiche negative o nefaste e così essere attrattivi non rigidi custoditi di musei ma a detti alla fontana della speranza A pagina ottantotto ottantanove lo spiega molto bene
Solo per i ciò che prima sembrava impossibile domani diventa possibile e anche doveroso fare
Di qui l'essere pazienti
Sapere aspettare cogliere le situazioni l'idea del tesa per far maturare le situazioni c'è un cammino della persona
Sì ho fiducia che qualcosa capiterà la speranza
Che ha la forza e ci dà la forza di andare avanti come detto l'altra sera avrà Francesco in tv da Fazio
Speranza distrutte locale che va coltivata è accompagnata e la fattrice lo spiega
Vicende dopo vicenda anno dopo anno con la prudenza e la pazienza che sono state le due qualità
Eminenti di Casaroli Silvestrini
Coni con le quali hanno tessuto quel capolavoro di Eltsin che e quella politica che pure fu all'interno della chiesa è fuori contestata o criticata che era la Ostpolitik
Ma la sintesi che il professoressa fattorini ha fatto stasera
Non solo rappresenta sul sito del libero e di quel bellissimo racconto mai attirato fuori le qualità essenziali della lezione del cardinal Silvestrini quando ci ha detto che era testimone di fede straordinario grande testimone di fede
Perché era un uomo
Di profondissima fede
Un modello della Chiesa novecentesca
Per lei è alta ai pontefici
Anche verso quei pontefici che non condividevano fino in fondo la sua politico di cui lui non condivideva l'approccio in quel settore
E per spirito di servizio e federale
E poi la sua grandissima abilità diplomatica la sua laicità
Nella politica nazionale la sua capacità indicativa ricordando appunto villa Nazaret Carey Vito dalla Cardinale tardi
Ma quello che io ho ritrovato tutte queste cose le ho trovate e ho letto con
Vera partecipazione e con grandissimo
Sentimento ed emozione il racconto della fattorini o della Silver fattorini Assia attraverso quelli trascrizioni di don Achille ma ho ritrovato soprattutto donne killer
Così come io l'avevo conosciuta
Perché io ho avuto la fortuna di conoscere te vedi quei preti Romagnoli una stagione straordinaria ha ricordato il senatore Casini che stilistica e Cadore è nato a Brisighella nel mille novecentoventitré
Nel mille novecentoventidue a Brisighella Renato un altro prete romagnolo che io ho conosciuto poco prima di Silvestrini che mi ha fatto conoscere Silvestrini che si chiamava anch'egli don Gino
E a Faenza poco distante era nato un altro prete sempre del ventidue che era don Pio tre pareti Romagnoli coetanei
Che hanno studiato tutte e tre al liceo classico Evangelista Torricelli di Faenza
Che sono stati tutti i discepoli allievi dei voti del professor Villani con il quale hanno comunque continuato ad avere rapporti finita avanzata e tutti e tre ordinati sacerdoti quasi contemporaneamente dal vescovo di Faenza
Giuseppe Battaglia poi tutti e tre
Si ritrovarono cardinali ed erano mondo Uzzi Silvestrini e Leidi
Come i due fratelli Cicognani anch'essi di Brisighella tanto che si diceva che critiche letterarie che che fabbrica i cardinali
Ma don Achille
Fino in fondo l'avete sentito dalle cose che gli ha detto stasera la professoressa fattorini
E lo potesse vedere nel libro scorrendolo o leggendolo è rimasto sempre
Quel prete romagnolo
Orgoglioso ce lo ha ricordato il senatore di Casini che lo vedeva l'Accademia degli incamminati delle sue radici romagnole perché amava ripetere lì
Nella mia terra imparai la schiettezza delle relazioni umane
Per me è sempre al primo posto
E da qui quella diplomazia dell'amicizia che prima ancora di praticare in Vaticano e nella Curia ha sempre adottato come lo stile delle sue relazioni perché sempre questi relazioni hanno avuto nel suo animo la priorità assoluta
Perché amava dire quello che ci ha ricordato il senatore Casini nella Romagna
Anticlericale repubblicana si giocava a carte due repubblicani e credo buonisti e nasceva quel sistema naturale di relazioni che abitua a valle rispetto delle persone
Per cui lui
Che tutta la vita
Avvicinato intellettuali e artisti persone importanti capi di stato capi di governo ministri lo ha sempre fatto con semplicità con naturalezza con curiosità economia empatia straordinaria perché sempre chiunque dice che l'amico per approvare e tutti lo abbiamo sempre trovato
Ed è rimasto così anche quando è diventato cardinale ce lo dice
E lo citerà fattorini Federico Fellini che ne fu amico dice quel cardinale zone che è sempre pronto ad ascoltarti e a discutere con il suo sorriso aperto
E io l'ho conosciuto così quando non era cardinale
E l'ho conosciuta vorrei fare due tre ricordi personali l'ho conosciuto
Anzi l'ho incontrato la prima volta in condizioni quasi drammatiche
Era l'otto ottobre del mille novecentocinquantotto e il giornale nel quale io lavoravo ero un ragazzino appena arrivato in redazione a Roma a mezzogiorno e mezzo uscì con un'edizione straordinaria con un titolo a tutta pagina il Papa è morta Pio dodicesimo era morto
Il Vaticano pochi mesi dopo venti che il Papa fosse morto
Era successo quel famoso incidente della finestra e del fazzoletto che tutti voi avete letto mille volte nei racconti perché l'archiatra grazie lesi
Aveva stipulato un accordo con i giornalisti che nel momento del trapasso il Papa stava male era in agonia da qualche giorno
Si sarebbe avvicinato alla finestra e avrebbe agitato un fazzoletto bianco
Alle undici e undici dell'otto ottobre una suora ignaro del tutto costo la tenda della finestra e aveva in mano un fazzoletto bianco fu interpretato come il segnale convenuto le agenzie di tutto il mondo hanno battuto la notizia alle undici e undici e il tempo fu il primo a fare l'edizione straordinaria
Naturalmente arriva la smentita del Vaticano ma come sempre fanno i giornalisti sospettosi che credono sempre i complotti retroscena o se li inventano non volevano credere
Alla smentite sino lo dicono perché vogliono tenere nascosta la notizia riservata per sistemare alcune cose si si è ripetuto anche con altri partiti a distanza di anni
E quindi nessuno voleva accettare e comincia la caccia
Alla notizia vedeva bisogna andare a sentire in Vaticano che è successo bisognerebbe parlare con il segretario di Stato io ragazzino neofita giornalista
Credevo di avere l'asso nella manica
Avevo l'amicizia di monsignor Monducci
Do un vino che avevo conosciuto in Abruzzo perché il direttore generale dell'ente di riforma agraria marine Fucino Gianni Cavina di Faenza
Se l'era portato come assistente sociale dei braccianti del Fucino dove ha fatto un'opera pastorale di importanza sociale religiosa grandissima ed io che ero un giovanissimo corrispondente aveva scritto colui amicizie abbiam passato anni bellissimi
E allora mi ricordai il sottotesto telefono Dondi
E gli chiedo Segni apre una strada in Vaticano
Chiamai Dondini e mi disse vai da Silvestrini a villa Nazaret
Io arrivai
A villa Nazaret
L'allora don killer
Mi accolse amorevolmente e mi disse fisso ti faccio parlare con nel cardinal Tardini segretario di Stato di cui lui era diventato proprio nel cinquantotto segretario
Andai nelle mani del cardinal Tardini
Chi forse preminenza Parolini l'ha conosciuto bene era un tipo molto più influente no
Ho corso romanesco mi ha fatto la strapazzata più severa e più giustamente severa della mia vita
E concluse urlando
Adesso torni al giornale vai dal tuo direttore e gli dici che sono l'uno e mezzo che alle due deve uscire un'altra edizione straordinaria
E dico ma che cosa con un titolo eguale il papa non è morto
Cosa che
Di valse la seconda strapazzata appena riferito tutto questo al mio direttore che non ci pensava neppure
E il povero don Achille ebbe compassione di nei
E cercò di intercedere mentre Tardini nel frattempo aveva chiamato il Governo italiano e il ministro Tambroni ministro dell'Interno era arrivato a piazza Colonna a imporre al direttore
L'hai dizione straordinaria Disney
Finita
Ma nel frattempo passavano le ore e nella notte
Il Papa all'etere e cinquantadue
Spirò ma per cui l'indomani mattina quando il tempo uscì nell'edizione normale il Papa era veramente morto quindi non c'era stata bisogno della smentita questo episodio
E il modo con cui era stato strapazzato dalla motivo Tadini scese evidentemente con passione Silvestrini che all'animo buono e quindi nacque allora un bellissimo rapporto
E una consuetudine per cui lo andava a trovare con frequenza sempre crescente tanto è vero pur non amandolo voi il giornale nel quale lavoravo così come era allora
Mi chiamo lunghi qualche anno dopo quando il mio giornale attacco fortemente il Papa
Il monsignor Capovilla
E la Segreteria di Stato perché Giovanni ventitreesimo che già aveva ricevuto gli auguri di cui soffre l'ottantesimo compleanno a a novembre del dura del mille novecentosessantuno il sette marzo del sessantatré ricevette in Vaticano la figlia di Krusciov fu sposata ad Aleksej a Giubilei nacque una polemica che il fattorini a seguito e raccontato
E il tempo fu un giornale molto critico con racconti forse anche in appropriati e non veri accusando Capovilla di aver tramato tutto questa e Silvestrini mi chiamò per dirmi per richiamarmi e chiedere
Un comportamento diverso e questa volta riuscì a ottenere dal mio direttore qualcosa ma questo creo quella familiarità che quando nel settantatré io diventai direttore del tempo e il tempo
Fu diverso da quello di quegli anni
Consigliere sereni ho seguito per esempio tutta la trattativa di Helsinki che è stato il capolavoro disinveste il perché è vero che il capo della delegazione era il cardinal Casaroli
E senza nulla togliere a Luigi alla sua intuizione alla sua capacità il negoziatore
Di Helsinki è stato Silvestrini l'inventore del terzo Canistro e della libertà religiosa come il principio della libertà di coscienza
Quello che diventò il fattore che poi ha scardinato il comunismo è stato Silvestrini
E bisogna dare atto che il dialogo e la collaborazione fu totale con Andreotti
Nel libro questo poco appare ma io ne sono testimone diretto perché seguivo Andreotti che faceva il tifo per Silvestrini e per la libertà religiosa e Silvestrini e spesso ho portato qualche messaggio dall'uno all'altro e lì quell'amicizia
Sì cimento in maniera straordinaria tant'è vero che quando Silvestrini
Se lo ha detto poco fa la professoressa fattorini ebbe per primo l'intuizione della Cina
E voleva un'apertura che non riusciva attenere e sperimentava tutte le strade per tentare mi chiese
Un aiuto e gli ho portato ed è stato uno strumento utile perché era realizzato
Un piccolo dialogo Ilario Fiore che era corrispondente del mio giornale della Rai applichino dopo essere stato corrispondente negli Stati Uniti e nella Russia sovietica e Ilario Fiore è stato un collaboratore
Discreto segreto lo sto rivelando stasera ma prezioso
Per quei primi finiti tentativi che Silvestrini faceva e
L'altro episodio che mi piace
Ricordare lo ha accennato poco fa la professoressa fattorini quando nella sintesi è libero ha ricordato il rapporto del cardinal Silvestrini ormai non più d'un Achille con la politica italiana
E con la revisione del Concordato fu il capo della delegazione vaticana per i la negoziazione della revisione del concordato Gonella era il capo della delegazione italiana nella quale c'erano anche all'inizio il professor Arturo Carlo Jemolo il professor Aygo
Mentre c'era il gesuita padre Lerner nella delegazione consigliere si
E
Come ha ricordato lo processa fattorini e come nel libro nell'ultimo capitolo del libro e verrà contato il concordato il nuovo Concordato fu firmato da Craxi e Casaroli nel mille novecentottantaquattro ma il negoziato era andato avanti per parecchi anni ed era stato negoziato faticoso e più volte interrotto
Fu Craxi alla fine che lo riprese e avvalendosi
Di una persona che aveva stabilito con Silvestrini un ottimo rapporto che era Gennaro Acquaviva che era il capo della segreteria di Craxi
Credente cattolico socialista cattolico e persona amabile che aveva stabilito un ottimo rapporto con Silvestrini
Dice
E lucidità in quelle conversazioni del cardinale da fattorini dice Acquaviva Silvestrini un prete che credeva avvolto in Gesù Cristo
E nel Vangelo e non aveva paura di esporsi in politica secondo lo spirito dei tempi naturalmente aveva senso politico curiosità e tanto rispetto per gli altri
Ed era più propenso inadatto al dialogo di Casaroli che non si occupava di politica italiana
E stato Silvestrini conclude Acquaviva che per un ventennio ha tenuto i rapporti con la politica italiana
Eccome
Gestore del rapporto della Santa Sede con la politica italiana attraccato dall'inizio
E la trattativa è andata avanti per anni e con diversi governi perché in Italia i governi si alternano con molta frequenza fino a quando nel mille novecentottantadue
Sembrava esaurito il lavoro istruttorio che aveva prodotto la cosiddetta sesta bozza discussa e pronta per essere portata all'approvazione ma racconta la fattorini assieme al Silvestrini
Che nel mille novecentottantadue caduto il governo Andreotti era arrivato Presidente del Consiglio Spadolini
E
Leggo dal libro Della fattorini
La nostra trattativa dice Silvestrini
Si è di fatto esaurita
E il risultato è passato all'esame del Presidente Spadolini
Il quale ha creato una nuova commissione per conto suo presieduta dal professor Caianiello per valutare se il progetto e meritevole di approvazione
E dopo averci pensato
Disse che non si sentiva di accettare e concludere quella corda
Il governo Spadolini cadde alla fine dell'ottantadue a dicembre e venne sostituito dal
Quinto governo Fanfani che durò pochissimi mesi e subito dopo arrivò Bettino Craxi che volle invece riprendere con piglio decisionista
La sesta bozza riprendere il lavoro da lì per concludere sapeva però che Spadolini che nel suo governo era Ministro della Difesa era colui che aveva affermato quindi bisognava risolvere
Il problema Spadolini e chi lo ha risolto dorme chi
E il tramite
Per gli incontri con donne Achille Silvestrini anche qui faccio questa piccola rivelazione sono stato io perché donne Achille incontrava Silvia Spadolini a casa mia
E lì hanno trovato un accordo che ha consentito quella nuova ultima bozza che fu firmata da Casaroli e Craxi il ventuno febbraio mille novecentottantaquattro ecco perché quello che ha detto la fattorini in una sintesi rapida
Ma se leggete il libro troverete la prova di quanto tutto quello che ha detto sì è vero
E che
Silvestrini con la sua amabile semplicità romagnola
Cultura rimanere sempre giorni Achille con quei sentimenti buoni ha lasciato una traccia profonda
Nella storia della Chiesa nella storia della diplomazia ma nella storia dei rapporti internazionali ed ecco perché
Gli dobbiamo tutti gratitudine quello che ha fatto ma chi ha avuto il privilegio di sentirne il respiro il racconto
Vi aveva il privilegio di avere il suo conforto il tuo consiglio non poteva rinunciare a una testimonianza di gratitudine ed affetto anche nei limiti in cui era possibile farlo grazie
Grazie al dottor letta per questa testimonianza straordinaria
Non resisto nonostante la solennità anche la presenza del segretario arrestato
A ricordarti allora che sono contento che in casa tua c'è stata qualcosa anche di più nobile del patto della crostata perché tecniche in questo caso in questo caso qualcosa i nobilissimo Andrea Riccardi anche l'unica oasi di presentazione grazie io sono molto contento ringrazio il senatore festini
Di avere portato la memoria e la figura del cardinal Silvestrini qui al Senato abbiamo sentito da Gianni Letta quanto Silvestrini per anni e anni sia stato un interlocutore della classe politica italiana
Ci voleva
Io ho conosciuto
Più umilmente
Il cardinal Silvestrini nei corridoi del Virgilio nel sessantasei dove si aggirava per andare a parlare con i professori per i suoi ragazzi di villa Nazaret che venivano prima di tutto
Ed era anche il terrore dei genitori perché il in genere un genitore andava a parlare da un professore per un figlio lui andava per quattro cinque
Poi parlava di professori parlava Luís i genitori aspettavano aspettavano e quindi quando vedevano questo prete cercavano di passare sempre avanti
Ho continuato il rapporto con lui fino alla sua morte lo ascoltato parlare tante volte anche di episodi storici anzi debbo dire che mi ha molto aiutato nei miei studi nelle mie ricerche
E quindi posso dire che io l'ho l'ho ritrovato l'ho ritrovato nelle cose di fondo nelle ricostruzioni negli accenti vorrei dire nel sorriso di questo libro di Emma fattorini ha ragione il dottor Letta
Questo è un libro senza toglierti nulla questo è un libro che e anche un libro di Silvestrini cioè è il è un libro intrecciato di Emma ma anche del cardinale
E che ruota attorno a questa testimonianza
Che l'autrice ha saputo raccogliere perché le testimonianze sono difficilissime
Dipende anche dipendono anche da chi interroga da chi ascolta da chi le raccoglie e qui Emma con la capacità di una storica
Ma Tura che conosce la vicenda della chiesa del Novecento ha inquadrato le memorie di Silvestrini in un contesto che chiarificare o quello che l'UCI dice
E restituiscono hanno Hui
Ed è un caso unico almeno a mia conoscenza una testimonianza così aperti tra così intelligente e anche che ci dà degli spunti che apre degli aspetti che noi non conoscevamo
Perché impariamo tante cose da questo libro ma anche
Incontriamo l'uomo l'abbiamo detto non mi voglio ripetere un credente
Un credente profondo che non credeva però che non si lasciava andare alla banalità del Polo vide inizia lirismo tutto andrà bene dove Dio vuole tutti d'accordo
Ma aveva il senso della storia e di una storia contrastata perché conosceva non solo libri di storia dirò qualcosa su questo ma conosceva gli esseri umani e qui c'è la sua grande capacità di amicizia romagnola tutto quello che avete detto ma una grande esperienza pedagogica fatta coi ragazzi in momenti difficili per esempio come il Sessantotto
A villa Nazareth
E quindi una capacità di amicizia che accettava l'altro lo seguiva interloquiva
Silvestri ni è abitato dal realismo storico lo abbiamo detto in queste celebrazioni Silvestrini année
Era un grande lettore di libri di storia
Libri di storia che erano biografie ma che è anche il flash Martins
Era una delle sue passioni io non l'ho mai del tutto condivisa perché come dire come raccontare una storia della Chiesa globale ma era una delle sue passioni
E qui c'è una vicenda che affonda nel periodo del seminario la figura di monsignor Lanzoni Emma lo sa
Che la lo ha la questa tradizione di Lanzoni che viveva nel seminario di Faenza e questa passione per la storia lui dice il mio amore per la grande storia partiva dal vissuto concreto delle persone
Tu l'hai detto che la storia delle famiglie del loro contesto temporale la passione per la storia
è una grande scuola per un diplomatico perché Silvestrini era un prete colto
E un diplomatico capace di confrontare l'urgenza quotidiana non solo coi precedenti ma anche con le grandi prospettive della storia
Diciamo lui entra negli anni Cinquanta a far parte della diplomazia della Santa Sede
Una diplomazia che lavora sullo spazio del possibile senza rassegnazione
In un momento in cui è fortemente bloccata dalla guerra fredda
Nel dopoguerra quasi con un senso apocalittico della lotta tra il bene e il male tra l'Impero del Bene e l'impero del male
Una visione in cui a mio parere Tardini che è ispiratore di Silvestrini a cui tante volte si rifà è in un certo senso lì
Un po'rannicchiato perché poco può fare la diplomazia della Santa Sede
In una condizione in cui i rapporti con lestat e col mondo comunista sono rotti come diceva Paolo sesto il nostro non è grido di accusatori ma è lamento di vittime parlando dell'Est
La grande svolta il grande diplomatico vaticano e questo libro di Emma lo conferma eh Giovanni ventitreesimo
è Giovanni ventitreesimo il quale il Papa buono il Papa pastore il Papa parroco del mondo che diciamo così restituisce
Come prudenza pazienza e umiltà alla Santa Sede quel carattere di soggetto che allarga le sue relazioni con tutti
Ha citato
Il dottor Letta l'incontro con la giubba lei
Quando
Quando Giovanni ventitreesimo chiamò a Roma il Nunzio in Turchia monsignor l'Ardone perché parlasse con l'ambasciatore russo fu ricevuto da San vorrei che gli disse il Papa il Papa ma vuole parlare cui Rossi mi sembra troppo
In Giovanni ventitreesimo c'è invece la serenità del dovere di parlare la serenità di una diplomazia atta a tutto campo che nasce dal senso di responsabilità
Verso i vescovi verso i cristiani in situazioni di difficoltà
E che coglie come il mondo
Per qualche aspetto Hosseini sia segnato da aperture di nuovi campi c'è una pagina molto bella
Di Emma fattorini e di Silvestrini
Un sodalizio che è stato un sodalizio profondo intellettuale di amicizia nella diversità anche estrema mi permetto di dire delle storie
E l'Asia che si sveglia sono i Paesi non allineati
E allora dice Silvestrini la politica della Santa Sede intercettò con molta attenzione e si misurò con i Paesi non allineati siamo negli anni Cinquanta scorgendo blu un punto di riferimento
Su cui fare leva
Qual era la speranza
Era si potesse raggiungere una multi polarità
In questo quadro si colloca tutta la politico orientato io sottolineerò perché poi ascolteremo dal cardinal Parolin
In modo più durevole time forse qualcosa su questo due punti fondamentali in cui Silvestrini viene coinvolto la politica orientale
E il discorso di è sinti il discorso di ieri sinti come un modello importantissimo di rapporti per la Santa Sede
Fatto sul dialogo il valore della libertà religiosa della società civile
E qui Emma Fattorini sostiene secondo me ha ragione il ruolo della Santa Sede nello spingere un'Italia in parte incerta Moro no
Ma in parte incerta ai entrare nel processo di Helsinki un'Italia in fondo che non aveva colto la novità del cosa la devo tenere Andreotti Andreotti e Moro l'avevano colto ma gli altri non l'avevano colto e questo mi sembra un'acquisizione importante perché in genere
Si dice il contrario cioè che l'Italia abbia tirato la volata la Santa Sede ma non è così
Ma è è in parte il contrario e in parte il contrario
E quindi la politico orientato le e qui Silvestrini è in mezzo a tutto questo
La sfida vera era seggio basse più alla Chiesa parte pronti al comunismo con una resistenza ad oltranza
Oppure se questa resistenza permessi ma nei principi ammettesse limitate intense su cose possibili oneste
Si discuteva se il negoziatore potesse fare guadagnare alla vita religiosa spazio o respiro oppure fosse un'illusione
E questa è una è una grande e drammatica questione di fronte a cui la Chiesa si trova ma
Giovanni ventitreesimo
Paolo sesto
E Casaroli il Silvestrini non hanno esitazioni del resto non dimentichiamo che il cardinal Biffi rischi
Di cui tutto di cui non si può dire accerto fosse un filo comunista nel mille novecentocinquanta pochi mesi dopo la scomunica ai comunisti aveva firmato un accordo con il governo per avere un po'di respiro e l'ha sempre difeso questo suo passo ma qui c'è un altro tema non è solo la giustissima
Difesa delle Chiese locali dirò qualcosa in proposito
Dirò qualcosa in proposito della passione disinveste mio mi ricordo personalmente insegnavo all'Università di Bari nel mille novecento ottantadue
Carrier Mussio si un po'fantastici quattro forse erano mi ricordo non sono come il dottor Letta che si ricorda tutte le date io su un po'più confuso
E mi mi telefonano Silvestrini con col suo tono così anche faceto dice ma tu che vai a Bari
Perché non ti vai a fare una girata in Albania vedi che succede perché qui noi non sappiamo niente
Qui noi non sappiamo niente vorrei aggiungere una cosa la curiosità di Silvestrini di sapere non accontentarsi dei canali Ecclesia
Il rapporto coi giornalisti
Tu dicevi Gianni Fiore ma quanti altri il rapporto con i giornalisti non per fare dichiarazioni o per per un gioco di potere ma il rapporto con i giornalisti per sapere sapere venitemi a raccontare in ufficio dei miti in ufficio a raccontarmi e io penso che questo faceva parte della sua mentalità nel senso che aveva la sensazione di non voglio dire di un Vaticano ma don Claudio lo sa che gli andava stretto ma non si accontentava non si accontentava bene dicevo
In tutto questo nella politico ricattare c'è il tema della a c'è il tema della pace perché in questo momento
Emma Fattorini poneva delle questioni così seria e la fine del suo intervento io la ringrazio
Ma non saprei rispondere però vorrei dire si destini era un uomo assolutamente convinto della necessità della pace e io ripenso ai suoi ricordi giovanili
La cosa che gli faceva orrore
Era quell'intervento italiano in Albania che creole effimero regno regno d'Italia d'Albania e ricordava sempre l'intervento blasfemo perché avvenne il Venerdì Santo
L'orrore per la guerra
E qui in questo libro emergono tante figure io direi che don Giuseppe De Luca direbbe che è un capitolo di storia della Q per esempio la diversità tra le figure di Casaroli e di Silvestrini pur avendo Silvestrini anche con la pubblicazione delle memorie fatta da casupole da Vian
Le memorie di Casaroli con inaudito due figure estremamente diverso Silvestrini per esempio sottolineava come il cardinale Casaroli avessi avuto sempre il senso dello Stato anche fossero gli Stati comunisti lui diceva avevano un qualche valore per voi
Paolo sesto è stato il suo papà
è stato il suo papà
è stato il suo papa Paolo sesto in maniera approfondita
Mentre il rapporto con Giovanni Paolo secondo è stato un rapporto molto più complesso
Rapidamente accennerò a qualche capitolo
Ma è stato un collaboratore lealisti
E qui debbo dire che questa realtà era ricambiata perché Silvestrini ha sempre insistito che Casaroli segretario di Stato e in un certo senso Luís come collaboratore era stato un suggerimento del cardinal vicini Ski al neo eletto guitti
E questo è provato oggi dalle pubblicazione del delle memorie recarmi avvicini Ski
Proprio perché in fondo entrambi credevano e così si ragiona nella chiesa a una integrazione tra sensibilità e capacità diverse con accento romagnolo
Silvestrini riferiva le parole di Vishinsky a Casaroli lo aiuti perché Luís non sa fare rivolto a Giovanni Paolo secondo e alludendo alla diplomazia e in questo senso
E gli autori della politico orientato le e ricordate di di sciistiche dice Virca Asaro Rienzi non Summa la critica la politico gli al tale il gruppo Della politico orientato né e lo slancio profeti comunisti come molto anche politico
Di Wojtyla lavorano insieme e Silvestrini diceva di bottiglia è un grande mistico ma anche un grande politico
Questa è una figura del cardinale
Di un grande crisi Astico italiano ma io vorrei dire
Di un servitore totale della Santa Sede ma anche di un grande italiano lui viveva i rapporti con la politica italiana con una passione politica fondamentale
Ma era anche sostenitore della cooperazione tra vaticano
E Italia nelle questioni internazionali e qui dottor Letta c'è la figura di Andreotti
C'è la figura di Andreotti
Guardati diari Andreotti Silvestrini torna da un viaggio in Africa e viene subito a casa mia raccontarmi c'è un intreccio e c'è il ruolo di Zaccaria
Il segretario cioè un intreccio profondo che non è una confusione che non è una confusione mai l'idea di una visione condivisa
Che poi ci fosse un rapporto personale basta andare nelle attività Andreotti vedere la lettera che scrisse Silvestrini
Ci descrive ad Andreotti quando fu messo sotto processo e si capisce il trasporto personale e si capisce anche il gesto di Giovanni Paolo secondo che platealmente abbracciò Andreotti opere dice Andreotti non mi ricordo in piazza San Pietro dopo che era stato incriminato
Allora la passione e il senso della realtà
Non era un sognatore era un realista ma aveva la passione evangelica
Che come diceva Giovanni Paolo secondo tutto può cambiare ma tutto non cambia
Con un in un istante ma in un discorso progressivo
Attento misurato con perseveranza
E allora c'è
Il rapporto con Giovanni Paolo secondo come stavano insieme queste persone in fondo tanto diverse che avevano un giudizio diverso sul comunismo un giudizio molto diverso sul comunismo
Io ricordo l'unica volta che personalmente Giovanni Paolo secondo mi trattò duramente quando si parlava di politica italiana e io gli dissi il comunismo italiano è molto diverso dal comunismo dell'Est Ellul mi disse
Ma credevo che lei fosse intelligente io rimasi un pizzico perché su questo non transige Eva
E allora
Mi sono immaginato le conversazioni di Silvestrini perché Silvestrini aveva presenti i suoi comunisti Romagnoli
Aveva i ragazzi di villa Nazareth con cui doveva tenere un figlio che non è che avessero proprio l'orientamento di destra
O non fossero dottor Letta lettori del tempo anche riformato erano critici anche dell'unità quindi Silvestrini teneva insieme questi mondi
E il giudizio sull'America latina ma qui vorrei citare Nappi con la curiosità non tirerò per le lunghe perché non voglio rubare spazio al cardinale e cogliere rubo ma mi ha rubato il dottor Letta siamo tutti un po'ladri dicevo
Mi ha molto colpito che cui Silvestrini dice nel libro nel libro
Sull'attentato a Giovanni Paolo secondo
Dice
Dici tu io ho sempre pensato inoltre stavamo che l'impegno sì il Paperon quali Scoma in Segreteria di Stato non ne sapevamo nulla si era nell'anno culminante delle lotte in Polonia
Ma non è vero perché io relativa Andreotti ho trovato una lettera di Andreotti il primo settembre l'ottanta a cui in cui lui pone il problema della sicurezza del Papa e dice stati attenti perché la popolarità di Giovanni Paolo secondo può contrariare molti ambienti internazionali
Rea era assessore per il diverso titolo sfavorevole a diverso titolo sfavorevoli al prestigio del Papa
E poi si potrebbe dire tanti altri documenti in proposito cioè l'idea che il Papa fosse a rischio forse non era stata messa a fuoco Andreotti ce l'aveva in mente Andreotti ce l'aveva in mente
E a ben pensarci non era un'idea così così peregrina
Anche se poi Giovanni Paolo secondo non ho mai voluto tener conto di essere a rischio questo forse era più il problema
Il grande capitolo storniamo al comunismo
Torniamo alla teologia della liberazione il grande capitolo dell'America Latina e qui c'è la vicenda del Nicaragua la vicenda del Salvador quel viaggio
Difficilissimo di Giovanni Paolo secondo
In America centrale in Nicaragua e la seconda Polonia dice Giovanni Paolo secondo Silvestrini son frasi preziose
Son frasi preziose
Io credo che qui c'è una visione che come dire non non coincide del tutto
Ma in fondo Silvestrini dipinti che aveva collaborato con sommo Recchia pertanto fatto per l'America latina sulle vicende latino americane
Fa un'azione diplomatica ma è anche fuori e anche fuori
Però si vede la diversità tra i due
E ricordo di essere venuti in macchina con Silvestrini che guidava
Con qualche frenata secondo me un po'eccessiva non è che mi ha mai dato molta sicurezza e da villa Nazaret mi accompagnò fino a casa e e lui piaceva accompagnare guidando macchine e e c'era stato l'episodio di Giovanni Paolo secondo
Dal balcone di Pino OSCE e Louis diceva ma sì ma state esagerando perché voi sapete come il Papa dove vede gente e come le api sul miele ha sentito rumore si è affacciato perché lo perché aveva anche questa demitizzazione lì fu una specie di super dramma anche carina Martini dice qualche parolina un po'cioè fu un dramma per una generazione vedere il papà della libertà che si affacciava al balcone colpirlo cieli Silvestrini
Dei mitizzata
E ma ha detto una cosa molto importante
Oggi dice c'è una crisi della Chiesa cattolica
C'è un modo anche
Tu dicevi complottista a me sembrerebbe anche troppo organizzato complottista io direi chi si alza
Fosse vescovo cardinale giornalista dà fiato alla bocca critica parla e qui io penso al Silvestrini che maturava una visione diversa ma nella sua capacità anche DC ha inizio di comunione
E penso cari a Martini
Grande amico di Silvestrini
La capacità di silenzi e di comunione di riservatezza allora
Concludo proprio su questo Silvestrini è stato l'uomo delle tensioni uniti cioè questa parola e chi la Pira superare la guerra fretta l'ecumenismo la pace l'unità della Chiesa l'alleanza col su tutto del mondo ricostruire l'unità del mondo e la Chiesa cattolica la diplomazia vaticana al servizio dell'unità delle genti
Ma oggi concludo siamo fuori nel ventunesimo secolo in questo mondo a pezzi la cui cifra è il conflitto la conflittualità la contrapposizione in cui linguaggio diplomatico è rozzo
Beh abbiamo quei cari al Parolini e dobbiamo dire che il fatto che la Santa Sede che la Chiesa conservi questa visione in uno spirito di continuità i tempi cambiano gli uomini cambiano non voglio dire che
Che Silvestrini scio un modello insuperabile però c'è una continuità io voglio dire che questo anche se sempre non ha efficacia o anche se insultato ha una sua forza morale
In un certo senso prepara il futuro perché noi siamo convinti che in futuro non sono tanto le reazioni isteriche gli uni contro gli altri questo mondo che alla cifra del conflitto
Ma il futuro si prepara anche in un'approfondita conoscenza storica grazie
Credo che le parole di Andrea Riccardi siano la degna conclusione prima della conclusione del cardinal Parolin di questo nostro incontro devo dire
E ma se posso da ex collega D'Amico che raramente vedo una sala come questa dopo
Quasi due ore nessuno si è alzato Vistola straordinarietà delle testimonianze che abbiamo sentito adesso iper straordinario nuova parola lei
Eminenza
Grazie senatore buonasera a tutti in particolare
Agli altri relatori
Sono molto lieto che anche questa sera
Si ricordi il cardinale Silvestrini ecco un po'in continuità con il convegno che abbiamo fatto alla fine dell'anno scorso no con organizzato da villa Nazaret qui seguirà hanno anche altri altri convegni nel contesto del centenario della sua nascita
E questa sera lo facciamo tutto attraverso la presentazione del libero di Emma Fattorini Achille Silvestrini la diplomazia della speranza
Siccome pare che si tratti di un libro che si presta
Ad una molteplicità di letture ed i pubblici ma che comunque delinea in maniera perfetta l'abbiamo sentito anche dai relatori precedenti
La figura di Silvestrini stato un collaboratore di quattro pontefici di Pio dodicesimo di San Giovanni ventitreesimo San Paolo sesto e San Giovanni Paolo secondo
Una figura di primo piano nelle trattative della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
Che si conclusero con la firma degli accordi di Helsinki nel settantacinque
Presente alla revisione del Concordato venne ha parlato molto bene il dottor Letta tra Stato italiano e Santa Sede nell'ottantaquattro
E dopo decenni di lavoro in Segreteria di Stato fu fatto cardinale nell'ottantotto nominato in un primo tempo prefetto della segnatura apostolica atterrò con un pretesto
Periodo e poi prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali insomma si tratta di davvero di un protagonista a tutto tondo della vita della chiesa
E a me pare che il libro intreccia tre piani che poi sono usciti anche dalla dalle considerazioni che sono state fatte qui finora
Innanzitutto quello delle vicende politiche degli Stati e della loro posizione sullo scacchiere internazionale
Quello che riguarda il secondo al secondo piano i cambiamenti che nel corso dei decenni hanno coinvolto la Segreteria di Stato quindi la Curia romana in particolare la Segreteria di Stato
E quello del racconto intimo e amichevole di uno dei protagonisti della diplomazia vaticana
Il cardinale Silvestrini che per tutti noi che lo abbiamo conosciuto e custodito nel cuore
E nella memoria tratta di tutti i suoi insegnamenti semplicemente don Achille io cercherò di indicare alcuni tratti che mi hanno particolarmente colpito a livello personale istituzionale
Definirei don Achille come un caleidoscopio di interessi e di capacità
Unificati tutti dall'amore per la Chiesa
Di cui sapeva anche vedere le criticità e le chiusure il tratto dell'uomo curioso e senza pregiudizi è ben delineato nel libro che riporta ad esempio un episodio avvenuto a Helsinki
Il cardinale andò al cinema a vedere la via lattea di Buñuel
E proprio la visione di quel film dalle suggestioni surrealiste
Avvio in lui la riflessione su quanto fosse importante e urgente che la chiesa ammettesse con coraggio gli errori commessi come poi fece Giovanni Paolo secondo durante il Grande Giubileo dell'anno due mila
Come non citare poi il rapporto con Federico Fellini di cui celebrò il funerale o quello con le donne
Abitato da una innata diffidenza verso l'eccesso di operatività ricorda l'autrice professoressa fattorini Silvestrini era affascinato da figure complesse anche irregolari
In generale comunque la diffida differenza femminile muoveva in cui una curiosità reale
E soprattutto non era spaventato
Insomma don Achille era del tutto estraneo porsi verso la donna
Con il frequente duplice atteggiamento dei consacrati non so se di tutti consacrati
Prego diffidenza spaventata può prevaricazione mascherata
Non è che mi ritrovi molto
Comunque
Grazie signor
La passione per la storia e la comprensione dei suoi sommovimenti lo portarono a stringere rapporti di amicizia con Alberto Cavallari direttore del Corriere della Sera
Anche in quell'occasione emersi il carattere di droga di don Achille che sottolineo come il lavoro di Cavallari rappresentasse il servizio di un laico alla Chiesa
Un laico che preferiva le spiegazioni al giudizio
E non evitano di dire con chiarezza nell'omelia della messa di suffragio chi fossero i suoi nemici
Le ideologiche disumani Zanchi cito i poteri occulti che service con un uomo le pretese di risposta rispettabilità dei potenti
Infine
Tra i motivi personali che mi hanno spinto ad accettare questo invito c'è l'affiorare continuo nel lungo servizio di don Achille presso la Segreteria di Stato prima e presso la Congregazione delle Chiese orientali e poi della premura e della cura per i ragazzi e le ragazze di villa Nazareth che anche io cerco degnamente dice proseguire
Quel di don Achille è stata una vita con un centro preciso è già stato ricordato la fedeltà al Signore l'amore a Gesù Cristo suo Vangelo e al servizio e il servizio nella chiesa
E spostando l'attenzione sul piano istituzionale e bello scorgere tra i vari capitoli dell'esistenza di Tondo Achille altrettanti fili di una storia sulla quale è andata sviluppandosi modificandosi la vita della diplomazia vaticana
A questo proposito vorrei condividere un brano riportato nel libro A pagina novantotto che dice la sensibilità e la cura spirituale di don Achille nel suo lavoro diplomatico
E cito
E una solitudine profonda quella del diplomatico della Santa Sede
Del
Allorquando deve decidere la propria posizione
Non può stare né con gli uni né con gli altri non deve e non può appoggiarsi a nessuno
Ma solo immaginare il bene della Chiesa locale della Società del Paese secondo criteri di giustizia che non possono tralasciare la portata universale della propria missione
Il punto qualificante la sensatezza della diplomazia vaticana e il perseguimento di un apparente utopia
Quella di conciliare particolare e universale singoli e mondo
Per noi essere diplomatici non significa o ottenere la consolazione retorica di un accordo ma di avvertire caricarsi del peso di tutte le conseguenze senza mai tralasciare nei singoli Paesi di assicurare che ci sia una strada ulteriore rispondente a quanto potrebbe essere sacrificato nell'urgenza
La diplomazia del Papa e sete di giustizia
E fame di carità
Sono queste le solitudini c'è una persecuzione ci si chiede che cosa si deve fare per attutire questa violenza
Oppure cosa si deve fare se la cosa è già deciso e bisogna adattarsi e questo è il senso della solitudine essere consapevoli che non c'è una strada già fatta
E in più che non si può contare sull'appoggio di qualche Paese o di qualche governo ma bisogna decidere assolutamente improprio e questo il martirio della pazienza unità sia abbondantemente accennato
Negli anni del servizio diplomatico svolto con questa consapevolezza e con tale senso di responsabilità
Molti sono stati gli incontri di avvenimenti e gli accordi che hanno visto in don Achille uno se non il protagonista dell'azione della Chiesa
Il cardinale Silvestrini innanzitutto testimone del cambiamento della diplomazia vaticana quando con la fine della guerra di Corea nel cinquantatré inizia una stagione più disteso tra i due blocchi che governavano il mondo
Lo registro lui stesso in un commento riportato dall'autrice
Da allora in poi la tensione internazionale che era al suo culmine comincia a sciogliersi facendo intravedere la possibilità di affrontare i problemi lasciati aperti alla fine della seconda guerra mondiale
E che la competizione tra USA e URSS non aveva fatto che unire
Erano anni intensi nel corso dei quali don Achille appuntava riflessioni cercava di comprendere come i Paesi che avevano raggiunto stavano raggiungendo l'indipendenza potessero creare un'area intermedia che andasse a rompere lo schema bipolare
Annotava il cardinale in quel periodo io seguivo tutto l'ufficio di Tardini però Segretario di Stato della Congregazione per gli Affari ecclesiastici straordinari
E mi occupavo principalmente delle vicende di Vietnam Cina e Sud-Est asiatico
Quando nel mille novecentocinquantacinque ci fu una Conferenza di Bandung bisognava mandare un attestato di simpatie di vicinanza in Cina la situazione era bloccata perché si continuava a riconoscere Tai Wan
Più positiva sembrava invece la situazione in Vietnam dove c'era la speranza che qualcosa potesse accadere
I non allineati erano Paesi che uscivano dal colonialismo e che esprimevano una spinta positiva
La nostra speranza perciò era che si potesse raggiungere una vera e piena molti polarità
Il cambiamento nella struttura portava inevitabilmente una trasformazione anche nello stile lavorativo della Segreteria di Stato
E tra gli interessi di don Achille certamente possiamo annoverare quello per la Cina già è stato ricordato
Dopo la pubblicazione della lettera apostolica di Pio dodicesimo a difesa della cristianità cinese nel mille novecentocinquantadue
Che ebbe come conseguenza espulsioni e torture dimissionari sacerdoti e vescovi oltre che la riduzione trascritta della comunità cristiana
E a seguito dell'enciclica Cinardo del cinquantaquattro che inasprì la repressione nel che inasprì la repressione nel mille novecentocinquantotto
Il pontefice Pio undicesimo pubblicò l'enciclica ad Apostolorum che dichiarava illecita la nomina dei vescovi da parte delle chiese cinese
Una questione molto complessa e delicata che si può almeno in parte comprendere come ricorda l'autrice
A partire dal caso di Bernardino a Dongo quanto in India un frate minore eletto vescovo senza il benestare di Roma la quale fu semplicemente avvisata attraverso un telegramma forse monsignor Celli potrebbe parlare molto meglio di me
Di queste di queste cose
La risposta non tardò la Segreteria di Stato intimo ha fatte Bernardino di ricusare la nomina e da quel momento si iniziò a parlare di due chiese una clandestina e l'alta patriottica
Ancora una volta gli appunti di don Achille rivelano il suo essere un fine diplomatico ma anche un pastore profondo Tardini coinvolse Silvestrini nella scrittura del telegramma episodio che anni dopo ricordava così
Lo scrissi io in accordo con Tardini che si preoccupava per quello che sarebbe potuto succedere in seguito io continua don Achille ero contrario alla scomunica
La propaganda cinese non sapeva nulla di quello che accadeva davvero c'era una totale disinformazione
Mi comportava in questa mia convinzione il fatto che neanche i missionari cacciati e presumibilmente molto ostili al potere comunista fossero del parere di considerare scismatici loro discepoli
Secondo loro lo stile cinese dell'obbedienza allo Stato induceva il clero locale ad adattarsi e accettare il compromesso ma non erano e non si consideravano scismatici agli occhi della Chiesa
Non è che lei aveva talmente a cuore la situazione della Cina e della Chiesa in Cina al punto che chiese in occasione della visita di Stato di Craxi il Governo cinese Deng Xiao Ping
Inserire nei colloqui di vertice la richiesta di un confronto tra il Vaticano e il governo della repubblica cinese
Da quel momento molto sono state le occasioni per tessere il dialogo
Dopo l'intervento di Benedetto sedicesimo nel due mila sette durante il pontificato di papa Francesco nel due mila diciotto è stato fermato un primo accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi rinnovato nel due mila venti e nel due mila ventidue
Procedendo così sulla strada del dialogo bilaterale
Che prosegue sapendo che la diplomazia come dice papa Francesco e penso che questo fosse il pensiero anche tra i cardinali Silvestrini la diplomazia e l'arte del possibile
E fare che il possibile diventi reale
La come diplomatico dicono a che il di Donà che levato verso la fine spicca in quello che possiamo definire un capitolo centrale della sua biografia il Trattato di Helsinki
Con i quali inizio instaurarsi quello che lui chiamava il galateo della fiducia
Nel due mila quindici in occasione del quarantesimo anniversario della firma in un intervento a villa Nazareth davanti ad una che le anziano ma sorridente ebbi a dire don Achille per noi è stato uno degli operai della prima ora
Di quella svolta epocale di quegli anni di lavori o di incontri di negoziato e di risultati diplomatici rilevanti
Del resto come sottolineava lo stesso cardinale la Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa sembrò una scommessa contro la sfiducia
Perché senza un minimo di fiducia reciproca era impossibile che i rappresentanti di tanti e così diversi paesi si riunissero allo stesso tavolo alla pari
Per importanti deliberazioni comuni che toccano la loro sicurezza e la cooperazione tra di loro
Con Achille fu protagonista di un evento benedetto da Paolo sesto è ricordato da San Giovanni Paolo secondo nel viaggio in Finlandia che disse
Nel nobile compito di portare a termine il processo di Helsinki la Chiesa cattolica non mancherà di essere accanto a voi e al vostro fianco il qual modo discreto che cara quel modo discreto che caratterizza la sua missione religiosa
Essa infatti è convinta della validità degli ideali incarnato network qui quattordici anni fa in un documento che per milioni di europei e più di un documento finale e un atto di speranza
Odio e fanatismo non possono trovare una giustificazione tra coloro che chiamano Dio Padre nostro io ho finito grazie per l'attenzione
La professoressa Fattori alla luce di tutte queste indicazioni di questi scontri che sono stati dati in questa in questa serata grazie evidenza
Prima prima di salutarli e c'è un colpo di scena perché vorrei cercare modestamente di rivaleggiare in campo col dottor letta che per quattro oggi noi dobbiamo fare gli auguri alla sua Eminenza il cardinale Paroli perché compie gli anni e il suo compleanno
Ma siamo molto di averlo festeggiato qui al Senato con
è un grande regalo per aperte ecco
Per mantenere attacca rimangono novanta
Giunta
Cosenza sensoriale immenso ovale