Dal Fascismo agli Houthi: "Il faro di Mussolini. L'opera coloniale più controversa e il sogno dell'Impero della Somalia Italiana. 1889-1941" (001 Edizioni). Intervista ad Alberto Alpozzi sul suo libro

Pompieri
Radio radicale siamo in collegamento con Alberto al Po si camion giornalista saggista che i che si occupa che è stato diciamo
Inviato in molte zone calde del tenete attenti alle zone di conflitto macchine è uno dei secondo me uno dei capienti storici del delle delle
Il
Dell'impegno coloniale del nostro del nostro Paese
O in chiesto Alberto al pozzo in un'intervista perché in questi giorni ti conflitto nel nel Mar Rosso mi era venuto un segmento suoni loro del due mila e quindici che ha avuto diverse altre edizioni molto bello investivano il faro di Bush
Che riguarda un'unica opera pubblica accanto al dal fascismo cento anni fa nel mille novecentoventiquattro nella cultura delle e l'estremo diciamo la dell'Africa orientale in in in Somalia che è una storia tutta secondo me tutta data
Darà da raccontare che andrebbe andrebbe scoperta tra l'altro oggi ne parlavo con qualche parlamentare nessuno sapeva di questa di questa opera
Di pubblica allora io la prima cosa che c'erano Alberto al forziere se quando ha saputo del anche se non era sul Mar Rosso l'appuntato è stato costruito il faro Mussolini se le è venuto in mente quest'opera pubblica che però una e la porta che che si avvicina al al Mar Rosso
Non ho non ho mica capito la domanda perdona
Allora io le le ho chiesto se diciamo in questi in questi giorni in cui si è aperto un questo questo conflitto nel mercurio rosso ha pensato al diciamo questa opera pubblica italiana nata nel mille novecentoventiquattro chic e soprattutto come è nata l'idea di fare questo libro
Beh che indubbiamente quando o letto delle
Nuova vicissitudini del Mar Rosso mi è venuto in mente il golfo di Atene capo guarda Furia il il faro che l'Italia aveva costruito come ha rammentato il muro dove incontro proprio pagarla orientare i traffici marittimi e scongiurare gli attacchi dei pirati in una zona dove le navi passano per portare tutte le merci verso l'Europa è un nodo assolutamente fondamentale l'Europa nel Mediterraneo il golfo di Ardenne quindi il gorilla lo stretto di Bab el domande va
E il Mar Rosso
Questo motivo per cui in questo momento continuamente dei problemi i problemi che c'erano già cento anni fa ma problemi che vi erano anche in assenza del canale il suo ex all'epoca degli antichi romani perché gli antichi romani già navigavano in quelle zone e avevano scoperto i traffici marittimi dell'incenso con proprio la zona delle dell'attuale Somaglia e avevano scoperto loro malgrado già la presenza due mila anni fa dei dei pirati
L'idea del libro mi avvenuta nel due mila tredici il faro di Mussolini poi indubbiamente solamente il titolo commerciale dell'opera
Ma il nome reale del faro è il faro Francesco Crispi oppure
Fa faro di Niguarda fui che il nome del del della punta del del Corno d'Africa
Io ero stato imbarcato nel luglio due mila e tredici sulla fregata della Marina Militare Italiana Zefiro in missione antipirateria proprio nel Golfo di Aden quindi davanti alle coste della della Somaglia
Sia nel nella zona del del Golfo sia del dell'Oceano Indiano quindi andando più più a sud
Durante uno dei vari sorvola i con reparto volo della della Marina ho fotografato e riscoperto ho riscoperto la presenza di e questo faro italiano che oramai sono diventati un simulacro
Perché rimane solamente più la parte in una in pietra e cemento armato perché ormai abbandonato
Di lì mi sono incuriosito della sua presenza più che altro per la forma particolare perché si tratta di una Torre in Pietra altra diciannove metri a forma rifaccio littorio
Ecco una precisazione da fare nel mille novecentoventiquattro venne realizzato dall'Italia come semplice faro era un traliccio metallico con una lanterna
Ovviamente luminosa there's indicare la via alle navi nel momento in cui dovevano doppiare il capo guarda fuori
Sia ammalorato deteriorato a causa della della star Serinelli inni nei primi sei anni così nel mille novecentotrenta il governo ha deciso di ricostruirlo
Il nuovo in materiali più durevoli quindi pietra e cemento armato dandogli una una forma che rispecchiasse maggiormente la il periodo quindi una un fascio littorio che tuttora svetta sulla sulla punta del Corno d'Africa
Dunque quello che io le volevo chiedere questo allora l'Italia chiese ad altri Stati di contribuire alla costruzione di questo quadro allora chi aderire a questa iniziativa
E chi meno e si rifanno servirà anche per contrastare la pirateria in qualche qualche modo
Allora la questione del faro si presentò alle potenze europee ancora prima della presenza dell'Italia in Somalia perché il il Capogallo guarda su cui e molto pericoloso dovuto alle alle forti correnti che si trovano da da essere doppiato quindi i pirati
Non erano pirati comunque che assaltavano le navi ma erano pirati quelli con i somari dell'ottocento e del novecento che assaltavano i relitti e i naufraghi
Il problema era già presente come ho detto ma nessuna potenza europea fra inglesi e francesi che già nella zona si trovavano diciamo i francesi si trovavano a Gibuti mentre gli inglesi sito si trovavano ad Aden
Non che controllavano lo stretto di Pamela manderebbe cioè l'accesso al Mar Rosso
Non vollero mai investire in alcuna maniera nella realizzazione del faro
Perché si sa si trattava di un investimento molto gravoso oltre al fatto di dover adottare il faro di una guarnigione militare fissa per proteggerlo dal dai somali
Non venne mai realizzato navi continuavano fra gare fino a quando l'Italia tra il mille ottocentottantanove mille ottocentonovantadue
A questo e affittò parte della Somalia del Nord dai sultani locali della mi Giustini anche appunto la la regione più a nord della della Somalia
A quel punto gli inglesi che prima mai avevano voluto realizzare il faro iniziarono con una serie di interrogazioni internazionali lamentando il fatto che l'Italia adesso proprietario di quella porzione di territorio della Somalia
Ribadisco proprietaria perché era stata acquistato con regolari contratti non si trattò di un'invasione
Non
Re realizzavano il il faro necessario contrastare la pirateria e a supportare le navi in in in quella zona
Al che è l'Italia iniziò a progettare già a fine ottocento primi del Novecento i primi il primo faro da realizzare chiese quindi alle potenze interessate nonché Francia Germania o comunque a quelle che passavano i canali di sua ex di contribuire in fattivamente in maniera economica la realizzazione del faro aggiungendo una piccola percentuale sul tonnellaggio al passaggio a a sua ex nessuna Potenza aderì alla alla realizzazione del faro nel frattempo l'Europa piombo nella prima guerra mondiale così tutti i progetti
Rimasero nel nel cassetto anche perché l'Italia si è impegnata anche se nella prima guerra mondiale
Fino a quando nel mille novecento ventidue con l'avvento del fascismo
Il governo italiano riprese in mano assolutamente la questione del fare della sicurezza internazionale perché lì si trattava di acque internazionali di commerci internazionali che riguardavano l'Europa intera
E decise di sua sponte senza l'aiuto di nessuno perché nessuno voleva darglielo
Di realizzare questo farlo nel mille novecentoventiquattro quindi presero anche accordi ulteriori consultano i locali quali avevano già affittato quelle quelle regioni e quei territori affinché eventuali navi naufragate non venissero assaltate ma venissero protetta questo significava in poche parole che i somali
Tratteneva no le merci i naufraghi e dietro compenso lo restituivano comunque si trattò gialli
Un un leggero vantaggio rispetto al a qualche anno prima che i naufraghi venivano assassinati è le merci venivano rivendute sui vari mercati della zona
Quindi l'Europa League lei l'Italia realizzò da sola quest'opera di marineria internazionale utili ai commerci di tutta l'Europa
Quello che le volevo chiedere il conto con a chi venne l'idea di fare quel il segno che il fatto che è un fascio diciamo Littoria
Allora la questione del reale del progetto del mille novecentotrenta in tutte le ricerche che ho svolto in questi ultimi dieci anni non sono riuscito a trovare il nome old thinking fu l'idea reale Italie la la forma di non tanto allegorica quanto proprio negativa di una del Governo dell'epoca
Ho trovato che all'epoca una Gregoretti tra l'altro poi familiare di Ugo Gregoretti che lavorò anche in in RAI
Era un tecnico del Comune di Mogadiscio che già si occupo all'epoca negli anni primi anni Trenta della realizzazione di alcune villette per l'inciso e quindi per i dipendenti statali che si trasferivano a lavorare in in colonia neanche a Mogadiscio in Somalia
E venne e curò in parte anche del il cantiere del del faro ma i Progetti e i disegni al momento a me sono sconosciuti non sono riuscito a trovare il la riprogettazione del mille novecentotrenta mentre quella del mille novecentoventiquattro
Fu a carico del del ministero della della Marina di quello ci sono i progetti ho trovato anche le relazioni sui sui singoli bulloni utilizzati la fornitura del petrolio per per la lanterna al tipo di lanterne utilizzato
Ma quello del mille novecentotrenta hanno
Ho trovato negli anni e non è purtroppo pubblicata nella nuova edizione del libro perché l'ho trovata successivamente una foto del cantiere in cui si vede la costruzione del nuovo faro di fianco
Giustamente non doveva cambiare la delle coordinate rimpiango al vecchio traliccio metallico con tutto il cantiere l'impalcato mentre stavano costruendo
Però non non ho trovato il diciamo il realizzatore il promotore l'ideatore di questo di questo farò
Quello che le volevo chiedere questo allora c'era una stazione radio telegrafica qual era lo scopo di questa stazione
E soprattutto gli attacchi che ha subito il faro che come ricordava lei nel mille novecentotrenta sono stati fatti dei lavori perché interessava così tanto ai ribelli del del del del del della zona
Quando diciamo gli italiani sono riusciti ad avere un controllo medico definitivo ma diciamo convincente di quella zona
Di quella zona lì che tipo di interessi c'erano nel toglierla all'Italia anche se la risposta credo sia diciamo diciamo prevedibile insomma in ogni in questo caso
Allora si vi era una stazione radio telegrafiche si trovava il primo villaggio sulla sulla costo più vicino che si chiamava atto è un anche questo villaggio venne più volte attaccato dai chiamiamoli pirati i locali perché
Serviva a comunicare con le navi in caso di malfunzionamento del del faro o se nel caso le nebbie fossero state troppo fitta da non renderlo visibile
Quindi la stazione era sempre attiva e funzionante per comunicare la nave la posizione affinché non sbagliasse però la la la la la la rotta e andassero a schiantare
A naufragare quindi sulla sulla roccia di capo guarda fuit
La zona era come avevo detto di fatto di proprietà dell'Italia in virtù di una serie di contratti che consultano i locali tra l'ottocentottantanove l'ottocentonovantadue erano stati stipulati
Con tanto di affitto e buonuscita anche annuale però comunque non tutti le le cabine locali erano d'accordo con i contratti che il singolo sultano poteva aver fatto con con l'Italia perché comunque i sultani
Avevano la la la loro Pri piccolo gruppo che però non si interfacciava magari con l Cardile
Confinanti che non avevano avuto gli stessi vantaggi di chi aveva firmato il contratto nel momento in cui il le navi non naufragano hanno più nella zona i locali non potevano più diciamo percepire un reddito dai beni che venivano rubati dalle navi naufragate
La situazione venne normalizzata tra le mille novecento ventiquattro del mille novecentoventisette dal governatore Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon è contro un pilone della marcia su Roma e primo governatore fascista
Della Somalia
Il quale decise di pacificare quindi portare totalmente sotto il il governo italiano anche le Cardile che non erano intenzionate a consegnare le armi questo per un semplice fatto che rispetto ai a fine Ottocento già col trattato di San Germaine era mutata alla condizione reale delle colonie degli Paesi che erano proprietari di colonie Rispetto
Ai Paesi confinanti questo significava che la responsabilità dell'Italia
Andava anche su quello che i somali del Nord o o del Sud potevano compiere in attua in in eventuali sconfinamenti in regioni inglesi piuttosto che francesi piuttosto che tira i Chiobica
Quindi questo significa che le card
Abile non ancora assoggettati al governo italiano dovevano per forza a consegnare le armi dà fuoco
Però se ci pensiamo effettivamente in Europa in qualunque nazione che secondo il nostro diritto non esiste civile che abbia in mano armi da fuoco a meno che non sia al governo
Ecco quindi questo è stato un fatto abbastanza singolare perché comunque il governo italiano per tramite del governatore Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon dovette pacificare quindi ritirare sequestrare tutte le armi da fuoco alle cabine affinché non potessero ledere i confinanti quindi inglesi da una parte piuttosto che francese si allargavano e soprattutto e interrompere le guerre intertempo Inter tribali che vi erano e che insanguinarono la Somalia da sempre
Infatti con la conclusione della pacificazione della Somalia operata dal De Vecchi non solo sono stati stabiliti i confini
Quali oggi conosce la Somalia ma soprattutto la Somalia in quegli anni ha conosciuto tra la prima e unica volta alla pace
Perché prima la Somalia era insanguinata da agguerrita tribali cosa che poi è successo anche negli anni successivi al al colonialismo il post colonialismo alla misurazione fiduciari italiana
Non sento più ecco no no no no avevo disattivato io l'audio perché qui c'è un po'di confusione allora legga il le volevo chiedere questo
La nuovo come due è stato utilizzato questo faro ha avuto un utilizzo strategico
Importante anche durante durante la seconda guerra mondiale noi sappiamo che tra il quaranta e quarantuno è sfumato diciamo quella parte che era diciamo amministrata dal dall'Italia dopo un primo momento in cui noi eravamo riusciti a a riconquistare la Somalia insomma come si chiama la Somalia britannica
ARPA
La
Va be'sì certo erano andati ad andare a è incerto se l'avevano conquistata nel settembre del quaranta adesso non mi ricordo bene o quello che io le volevo chiedere questo c'è stato un utilizzo strategico ha avuto una funzione strategica importante questo faro
E il faro strategicamente durante
Fatto
In modo tale da non consentire alle armi e alle alle navi da guerra degli dei nostri avversari di potersi avvalere della navigazioni in quei tratti se non facendo un giro molto largo quindi arrivando fino sulle coste di nuovo dello Yemen piuttosto che dover invece circumnavigare l'Africa per non incorrere in in pericoli in quella zona si poi l'Italia quando ha perduto le colonie primariamente a vela la la Somalia la prima cosa che i gli inglesi hanno fatto è stato riaccenderà il faro
Sì proprio era un obiettivo strategico della Somalia era la conquista del fare riaccenda Lupo
Proprio per agevolare il passaggio dei Navigli
Certo
Le volevo chiedere questo forse non c'entra soltanto con il faro ma comunque in qualche modo legato d'Italia tra il quaranta e quarantuno riuscì ad impedire attraverso il passaggio sul Mar Rosso
Navi che immagino portassero rifornimenti cercassero di portare rifornimento all'Egitto al medio oriente che lei sappia
Per quanto mi risulta no Petricone fu anche un grave errore strategico
Cioè tre zero loro non si pose il problema non l'affrontarono seriamente
Non è una cosa che mi chiedo ancora oggi bastava piazzare due sommergibili davanti ad Assago lo stretto di lì va be manderebbe non sarebbe passato più nessuno al Mar Rosso sarebbe stato chiuso la cosa non venne fatta mi domando ancora oggi il parka
Senta l'altra cosa che mi interessava sapere era
Come è stato utilizzato questo faro durante l'amministrazione fiduciaria italiana
E indenne nel periodo tra la conquista la la conquista inglese l'amministrazione poi per il l'affidamento allora l'olmo della del teste il mandato all'Italia
E allora per per qualunque nave che in quelle zone passava il faro era fondamentale quindi anche durante l'amministrazione fiduciaria italiana il faro indubbiamente rimase acceso anche durante l'amministrazione militare britannica quindi
Tra il quaranta e cinquanta possiamo dire
Più o meno come come come ranger di di decade e per amministrarlo misero a Mogadiscio un annuncio che ricercavano un un guardiano del faro trovarono un un italiano e venne andato per una decina d'anni lassù nel sugo è avremo come lui lo definivano i suoi diari coi
A a badare al al riparo con una piccola guarnigione di di somali che doveva hanno giustamente collaborare con con Luigi basti pensare che in linea d'aria il villaggio più vicino è a quaranta chilometri
Allora lui si chiamano Antonio selvaggi se non sbaglio erratamente Antonio selvaggi e venne anche poi chiamato il il principe riguarda Fui perché poi negli anni cinquanta sessanta venne anche intervistato da Settimana Incom
Né se c'è una un articolo sul sulla sua sul suo lavoro e sulla sua presenza in Somalia ancora lui viveva da solo lì io con la famiglia
No lui viveva da solo non era sposato
Quando venne intervistato dalla Settimana Incom ma Oltralpe chiedere alcuni libri perché il potessero tenere compagnia aveva richiesto che magari qualcuno potesse scrivere delle lettere
Per per tenerle compagnia fra molte fra le molte persone che gli scrissero vi erano anche delle donne
E fra queste donne
Quale si affeziona maggiormente intrattenne per lunghi anni la sua permanenza presso il faro una lungo rapporto epistolare quando poi lui rientrò in in Italia al porto c'era questa dono ad aspettarlo ed è poi diventata sua moglie moglie per tutta la vita
A quasi una favola insomma
Senta le volevo delle sì ma favola dovrebbe diventa
Senta le volevo chiedere questo allora io ho visto le fotografie attuali del faro immagino che dopo la fine dell'amministrazione fiduciaria non se ne sia occupato nessuno che cosa è successo
No il faro e stato ancora attivo fino agli anni Ottanta quei presumibilmente fino alla guerra civile
Perché io sono riuscito a rintracciare ancora delle fotografie a colori di metà anni ottanta con dei guardiani del faro locali con il faro attivo
Poi
Mettiamo insieme due fattori la guerra civile da una parte del novantuno novantatré che ha disfatto totalmente lo Stato somalo e dall'altra anche l'impiego ormai di nuovi strumenti per la per la Marina quali quali satelliti
De rendendo poi inutile anche il l'utilizzo del faro oramai abbandonato e distrutto anche perché al momento è totalmente privo di di lanterna
Non è stato poi più
Utilizzato
Ha capito com'è saltata la parte superiore della lanterna
Una lanterna credo semplicemente la bando o no i forti venti perché li battono i monsoni pochi anni fa cosa dal due mila quattordici due mila cinque quando c'è stato l'uragano Katrina mi pare
No no no di Katrina scusi che quello è e quello che sarà battuto sul sui Stati Uniti Narducci si abbatte un uragano fortissimo nella zona che faccia anche numerosi morti
E in la lanterna era di di ferro credo che la salsedine al vento abbiano fatto il loro lavoro banalmente non non credo ci sia stata una un'azione volontaria
Senta se la ridono il nostro Paese noi ovviamente non mangino che non abbia titolo per occuparsi di questa cosa volevo sapere se lei ha mai segnato diciamo il restauro di questo di questa di questa opera Hack al fosse comunque destinata a sparire con il tempo
Allora io mi sogno Bobo di storia non ho non ho da da questo punto di vista
Desideri il desiderio che lei ha ha espresso e un desiderio che hanno i somali del della zona perché vorrebbero che il il faro
Diventasse un luogo turistico un punto dove far approdare ai turisti da tutto il mondo perché possa diventare una fonte di reddito oltre che rappresenta la la storia locale
Io anni fa mi sono incontrato con il governatore di guarda su cui
Che mi aveva contattato dopo aver visto la prima edizione del mio libro e la prima cosa che mi disse se c'era la possibilità in Italia di trovare dei fondi per poter restaurare il faro
Creare degli accessi più agevoli per portare le persone quindi delle strade magari un porto
Un porto che tra l'altro è già stato progettato negli anni dall'Italia ma che non venne mai realizzato perché s'era un porto che sarebbe dovuto andare in concorrenza con quello di Jaden per lo scalo di bastimenti però poi la nasca senza economica da una parte l'entrata in guerra dall'altra non per misurare la legislazione di quello che sarebbe dovuto essere il porto di Ravi torio
Era un porto il gigantesco che si sarebbe dovuto realizzare proprio la base del del faro nella zona più o meno dove si si trova poi anche la si trovava la la stazione radio telegrafica
Quindi i somali vorrebbero al netto di quello che la sicurezza del della zona realizzare una un futuristico e quindi la il restauro del del fare potrà portar turisti questo è un desiderio che loro hanno così come anche il il villaggio che si chiama Lula che si trova anche sola alla base del del faro a qualche decina di chilometri
Ancora quello che era l'edificio della dell'ospedale intitolato alla regina Elena totalmente abbandonato
Il governatore mi aveva portato le le foto e mi ha detto questo l'ospedale che avevate realizzato voi al momento è totalmente abbandonato e manca una un ospedale anzi un dentista nella zona potessi Morieri costituirlo per noi sarebbe una cosa importante però il il governo italiano non ne vuole sapere delle dell'ex colonia
Ah ho capito ho capito
Peccato di moniti io mi sembra che hanno hanno proprio un buon ricordo della nostra presenza da giù
Tutti gli ex su chiami Camogli
Sudditi perché all'epoca erano sudditi perché c'era c'era il re in Italia chi ho incontrato mi domandano Sempre perché l'Italia ci ha dimenticato
Ha detto no compattamente
Appalta la parola su uditive per mi perdoni se interrompo nuovamente perché è la prima volta che il governatore venne venne a Torino a trovarmi quando salì in macchina calore operaia dare opportunità a ESE con le star
E sicurezza cioè per sentire l'eco in
Quindi ho dovuto spiegargli un paio di cose sulla storia d'Italia Torino quindi l'ho portato prima in albergo e poi sul loro portato visitare il Museo del Risorgimento di Torino per spiegarli che cos'era successo negli ultimi anni in Italia
Va bene la ringraziamo della sua disponibilità per averci boschi grato la la storia del denaro quel faro di Francesco Crispi titolato nel suo libro il faro di Mussolini che uscito in varie edizioni credo l'ultima sia quella l'eclettica cito quella che comunque è un libro che credo avrà anche alcuni altri aggiornamenti io racconta ringrazio Alpert Palbox crederci raccontato questa storia che secondo me andava andava ricordata grazie
Grazie grazie a voi per l'interesse grazie per lo spazio di mete concesso