Incontro con la stampa di presentazione dell'undicesimo rapporto a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali "Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2022"

Un un po'contingentati mi scuso anche per la voce ma tante
Grazie per essere intervenuti alla conferenza stampa di presentazione
Dell'undicesimo Rapporto sul rilancio del sistema previdenziale italiano
Realizzato al Centro Studi e Ricerche cinerarie previdenziali abbiamo lavorato sui dati di bilancio consolidati del due mila ventidue e abbiamo anche una previsione per il triennio per gli anni seguenti
Un particolare ringraziamento mi corre l'obbligo al presidente Walter Rizzetto perderci dato l'opportunità di presentare in questa sede l'undicesimo rapporto un grazie ai nostri relatori che si daranno un po'il cambio
E a tutti voi che siete qui in presenza che ci seguite in streaming
Due parole sul rapporto il rapporto è una continuazione in pratica di quello che fino al due mila undici
Veniva redatto
Dal disciolto nucleo di valutazione della spesa che aveva un po'il compito di segnalare del ministro del lavoro e suo tramite
Al Parlamento le varie problematiche che potevano mettere o compromettere il sistema e la sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico
Con il medesimo spirito di volontariato consenso appunto complessivo abbiamo continua tutto questa redazione dei rapporti
E li abbiamo presentati negli ultimi dieci anni con le analisi di rilancio che sono state apprezzate non hanno mai avuto contestazioni dal con una istituzione né nazionale né interiezioni nel
Quindi farò una breve presentazione di quindi andrei a vedere i primi punti quindi ecco qui facciamo il giro delle slide
Non mi funziona il giro slide
Proprio col computer
No frecce nell'occhio questo non va
No
Ecco adesso sta girando
Ecco perfetto benissimo allora
Vediamo praticamente alcuni punti dal rapporto che secondo il nostro Centro Studi rivestono particolare importanza
E sia per i decisori politici ma anche io sono per il futuro del nostro welfare e poi vedremo alla fine un accenno al settimo Rapporto sulla regionalizzazione del bilancio previdenziale italiano che è scaricabile sempre dal nostro sito
E che ci mostra la distribuzione delle entrate e delle uscite sia fiscali e contributiva
Ripartite per regione e quindi offre ulteriori spunti e informazione sulla parte normativa del cominciamo con la prima parte che dedicata alla demografia quindi che l'Italia nella più grande transizione demografica di tutti i tempi che vale però non avviare una bussola
Allora intanto corre dell'obbligo di dire che tutti noi abbiamo come dire la la ci siamo vissuti in questi ultimi settantotto anni
In un momento che definiremo la grande accelerazione dove a partire dalla fine della seconda guerra mondiale la popolazione mondiale era di due miliardi e trecento e nel breve volgere di settantotto anni abbiamo siamo arrivati a quattro poi a otto miliardi oggi siamo quasi otto miliardi e cento e la macchina
Uno avendo iniziato la decelerazione intorno alla fine degli anni Novanta
E quindi decelerazioni che significa una riduzione sostanziale del tasso di fertilità del numero dei nati vivi torna ucciderà e nella migliore delle ipotesi nel due mila e sessantaquattro saremo nove virgola sette miliardi
Ovviamente che cosa comporta questo che da un lato nella nostra Italia dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni Ottanta sono nati quasi ventuno milioni di italiani in più
Dall'altro l'aspettativa di vita rispetto agli anni prima della seconda guerra mondiale
Aumentata di circa venti ventuno anni quindi abbiamo avuto un dono robusto di un'aspettativa di vita robusta
E il tasso di mortalità infantile che prima colpiva il trenta trentacinque per cento dei nati che non arrivavano al quinto anno
Oggi si è praticamente azzerato tutto questo come vedete nella slide si ripercuote nel tasso di invecchiamento della popolazione che
L'Italia molto simile a tutti i Paesi ad alto reddito quindi e anche simile ai paesi in via di sviluppo dove in tutti calato il tasso di natalità avremo il picco intorno al due mila e quarantacinque due mila e cinquanta
E in quella situazione avremo un invecchiamento della popolazione ma solo non soltanto nella struttura carità della popolazione ma anche la composizione del nucleo familiare e quindi il rapporto evidenzia che faremo intorno ai prossimi anni una quantità di famiglie quasi il trenta per cento che saranno composte da un solo componente e un altrettanto gruppo di famiglie che non avranno figli quindi cambieranno anche tutte le esigenze più welfare
In queste slide si vede l'invecchiamento della popolazione eccome proseguirà avevamo praticamente nel mille novecentottanta
Solo il due per cento di ultraottantenni oggi abbiamo il sette ma siamo destinati raddoppiare tra un po'di tempo avremo oltre novecento mila persone che andranno più di novant'anni
Quindi noi siamo il Paese l'Italia che come percentuale di ultrasessantacinquenni e Ultron ottantenni sul totale della popolazione
E quello che detiene il record tra i denti sette più uno Paesi dell'unione europea comprendendo anche il Regno Unito e è uno dei Paesi più vecchi dei trentaquattro Paesi OCSE
E questa proprio la descrizione plastica di quella che sarà la transizione demografica quindi noi tutti quelli che vedete cerchiati sono in atti nel periodo del cosiddetto boom economico sono tutti i baby boomers
E quindi avremo una transizione che riporterà dopo il due mila e sessantaquattro una popolazione che sarà diversa come tale tra un'età media più bassa rispetto a quello attuale e quindi ricomincerà un certo ciclo ma tutto questo non lo diciamo perché
Perché fondamentale avviene in mente questo percorso e quindi cercare di creare tutte le precondizioni per diventi un ente per tenere le persone a un po'di più
Lavoro e quindi parte passare dalle politiche passive del lavoro delle politiche attive come dice sempre il mio amico Natale Forlani
Aumentare la come dire la Lella istruzione continua cercare di fare anche nei contratti di lavoro dei contratti che tengano conto delle tante del lavoro
E cercare soprattutto di fare più presente prevenzione noi oggi il settanta per cento della spesa sanitaria e per le cronicità una parte consistente delle cronicità
E derivata dell'invecchiamento della popolazione noi purtroppo ancora oggi abbiamo una come dire delle fasi ne sono praticamente sin dallo zero a livello di prevenzione tendiamo a vedere allora i dati fondamentali del bilancio qui farei soltanto due numeri noi ci aspettavamo
Nella due mila e diciannove che il numero dei pensionati scendesse
Sotto la cifra dei sedici milioni e sarebbe sceso eravamo partiti da quasi diciassette milioni di pensionati se non ci fossero state tutte quelle attività
Che sono avvenute consequenziale alla riforma Fornero quando la riforma e talmente orrida che chiude tutte le possibilità di uscita
La stessa Fornero nel suo o dopo tre mesi dalla dall'emanazione della legge di riforma dovuto fare la prima e la seconda salvaguardia quindi insomma in questo periodo più di un milione di persone sono uscite senza le regole Fornero
Il il il numero di pensionati è aumentato nonostante sì è aumentato anche il numero degli occupati il primo segnale di debolezza reca rapporto attivi pensionati per uno e quarantaquattro un rapporto non di sicurezza ma di parziale tranquillità
Ci sarebbe se riuscissimo ad arrivare a uno virgola sei attivi per ogni pensionato e questo è un po'l'obiettivo che ci dobbiamo dare l'altro è il numero delle prestazioni non abbiamo quasi ventitré milioni di prestazioni
Di fatto ogni pensionato circa uno virgola quattro prestazioni
Per ogni pensionato ma soprattutto in rapporto agli abitanti abbiamo una prestazione ogni due virgola sei abitanti quindi quasi per ogni famiglia e questo è un indice che abbastanza
Pericoloso perché abbiamo tante prestazioni ma la maggior parte di queste sono di natura assistenza l'ultima l'ultimo dato è quello che ha anche indicato l'OCSE nel suo recente rapporto e che il la pensione nei chiama mediare per ogni pensionato ha tenuto conto di quasi ventitré milioni di prestazioni per quasi venti mila euro e quindi una anzi è la più alta prestazione pensionistica tra i paesi europei venendo al dato di bilancio sono due le cose che segnaliamo la prima che siamo passati da una spesa pubblica del due mila e dodici di circa ottocento venti miliardi quell'attuale quelle consolidato del due mila ventidue che di oltre mille miliardi
Mille ottantatré soprattutto che la spesa per pensioni assistenza e sanità
Copre praticamente il cinquantadue per cento di tutta la Spesal pubblica quindi siamo ai massimi livelli e d'altra parte giustamente OCSE Eurostat ci considerano in termini di rapporto spesa sociale sul prodotto interno lordo al secondo posto in Europa trattabili con la l'Austria e di poco distanti dalla Francia ma siamo tra le prime cinque nazioni il mondo come politiche di welfare e quindi quello che si dice spesso spendiamo poco per welfare de insomma noi siamo tra i Paesi che spendono di più abbiamo anche qui
Due punti critici il primo sono le dei contribuzioni e le agevolazioni contributive
Fanno bene possono essere valide per un anno perché ci sono state delle fiammate inflazionistiche ma ci mostrano molto infatti nei trasferimenti che ero stata in legge di Bilancio fa all'INPS abbiamo circa ventiquattro miliardi quindi quasi una legge finanziaria per sopperire alle mancate contribuzioni e per il due mila ventiquattro tutte le agevolazioni contributive lo sconto sul cuneo fiscale praticamente non esiste contributivo ci costeranno tra i quattordici e quindici miliardi quindi se continuano a entrare e pochi quattrini all'INPS de anche il sistema qualche distorsione l'asse che il secondo punto che segnaliamo
Mi sono letta letta sulle anziani Cai sulle anticipate sono modeste non arriviamo a sessantuno anni e mezzo
Ecco l'obiettivo è quello di arrivare almeno a sessantaquattro che era un po'la cifra del Governo dove edicole a quota centodue che era praticamente sessantaquattro anni di età e trentotto di contribuzione
Un'età così bassa
Mette a come dire a rischio il sistema un'altra delle delle delle delle situazioni che ci vengono sempre d'arte sì spendete tanto sul welfare ma soprattutto sulle pensioni
E qui abbiamo analizzato il bilancio dell'INPS e degli altri enti privatizzati venti enti privatizzati
Io amo proprio guardato quello che gli enti considerano pressioni previdenza quindi come vedete noi abbiamo che una spesa pensionistica Tura
Intorno ai duecentoventiquattro miliardi quindi l'undici e otto per cento le entrate contributive sono di circa duecento quindici miliardi se noi andiamo a depurare le dalle imposte i famosi duecentoventiquattro miliardi di spesa pensionistica ci risulta che la spesa effettiva dello Stato cioè quello che entra effettivamente nelle tasche
Dei pensionati sono centosessantacinque miliardi
E quindi perché dico questo perché per esempio se andiamo a vedere la tassazione di alcuni Paesi sempre utilizzando i dati Eurostat e OCSE per dire su una pensione di quaranta mila euro noi applichiamo il trenta punto cinquantotto per cento di imposte la Germania applica l'undici per cento quindi insomma
Noi dobbiamo considerare l'effettivo e se consideriamo i contributi versati dalla produzione ai lavoratori e datori di lavoro in raffronto alla spesa netta per pensioni al netto dell'IRPEF beh l'avanzo pensionistico è di circa quaranta miliardi questa è un po'la riclassificazione e noi abbiamo fatto sulla scorta del bilancio e come vedete arriviamo all'undici e ottantotto per cento
E quindi lo possiamo ripartire in questo schema eurostat qui facciamo un appunto e diciamo attenzione
Che già nel lontano due mila undici Istat comunicata eurostat che la nostra spesa pensionistica chiara intorno manca una slide
Con l'acqua che la nostra spesa pensionistica Renton
No alle sedici il settanta per cento solo per la vecchiaia ai superstiti contro una media del dodici sessanta allora ci arrivò una lettera delle vicine
A firma Trichet è una lettera della Commissione europea e infatti il governo tecnico che arrivo si praticamente si concentrò esattamente sulla riforma Fornero sulla riforma delle pensioni e quindi dobbiamo cercare di evitare questa situazione Ingrosso della spesa che proprio esplosa e sulla parte assistenziale
Noi nel due mila e ventidue con legge di bilancio abbiamo trasferito all'INPS centocinquantasette miliardi per sopperire alle pensioni sociali alle invalidità alle pensioni di cittadinanza tutte quelle prestazioni
Di natura tipicamente assistenziale
Questo si riflette in quello che voi vedete cioè su sedici milioni duecentotrenta mila pensionati Nell abbiamo che il quarantuno per cento sono impari
Quantità totalmente o parzialmente assistiti quindi vuol dire che sessantasette anni di vita non sono riusciti nemmeno a versare quindici anni di contributi quindi anche di imposte
L'altro dato che molto allarmante il numero delle prestazioni erogate l'INPS nel due mila ventidue erogato un milione trecentocinquanta mila prestazioni che su una popolazione di cinquantotto milioni e mezzo di persone un record
Sul punto era i Paesi aderenti all'Unione e di queste il però l'INPS quasi la metà sono tipicamente assistenziale per un Ente che era nato per fare previdenza allora uno può dire inerenti abbiamo speso tantissimo
Per l'assistenza
E quindi avremmo ottenuto in termini di lotta alla povertà qualche risultato allora abbiamo voluto abbinare i dati Istat sulla povertà relativa ai sulla povertà assoluta con la spesa e quindi è saltato fuori che nel due mila e otto noi prendevamo settantatré miliardi per la spesa sociale
Nel due mila ventidue sono centocinquantasette quindi abbiamo più che raddoppiato la speso e quindi ci saremmo aspettati
Una riduzione della povertà in realtà abbiamo avuto proprio l'effetto contrario perché allora
La povertà
Assoluta cioè quelli che fan fatica arrivare alla fine del mese forse anche la terza settimana erano due milioni e cento le persone oggi l'ultimo dato Istat è di cinque milioni e settecento mila
La povertà relativa erano sei milioni e mezzo e sono otto milioni e sette quindi avere più che triplicato la povertà significa che tutte quelle attività che ne abbiamo fatti in assistenza
Forse non hanno migliorato l'obiettivo perché se un'azienda spende il doppio per la promozione e la vendita al marketing poi fattura lamenta qualche problema c'è
E tutto questo si riflette nell'ultimo dato ricavato da Eurostat sulla occupazione e noi purtroppo siamo il fanalino di coda della occupazione per tasso di occupazione globale
Per tasso di occupazione femminile e giovanile
E quindi la nostra distanza dalla media europea e di quasi dieci punti ma la nostra distanza dai Paesi nostri competitor la Germania l'Olanda la Danimarca alla Svezia sono di circa quindici sedici punti quindi le due cose
Considerando che siamo anche purtroppo fanalino di coda per quanto riguarda il tasso di produttività c'è qualche cosa che non quadra in questa slide accidenti ficca esattamente quello che è successo la linea verde
L'inflazione
E come vedete le dichiarazioni dei redditi il gettito IRPEF sono sotto la linea dell'inflazione quindi non non sono neanche riuscite a coprire l'inflazione
E quindi siamo arrivati fatto cento il due mila otto arriviamo a circa centoventiquattro centoventicinque ma guardate la linea azzurra della assistenza
Sociale e quindi della spesa sociale assistenziale l'abbiamo appunto alla doppiato siamo arrivati quasi a duecentoventicinque quindi il punto vero è che dobbiamo lavorare su questo tema tanto più ci avviamo a concludere che è difficile il finanziamento del nostro welfare perché se le pensioni come abbiamo visto sono praticamente autofinanziate facendo netta entrate sonetti uscite abbiamo un avanzo positivo
Era finanziarie la sanità l'assistenza sociale
E gli undici miliardi e mezzo di assistenza degli enti locali bene abbiamo bisogno di tutte le imposte dirette quindi dell'IRPEF le addizionali IRES l'imposta sulle società l'IRAP
E anche l'imposta sostitutiva e come vedete in questi ultimi anni dobbiamo pescare addirittura anche quaranta miliardi
Da alle imposte indirette quindi un Paese che per finanziare questo tipo di spesa spende quasi tutto ha un problema il problema lo possiamo tradurre così dati i tempi
Noi abbiamo che il quarantaquattro per cento circa della popolazione
Paga quasi il novantatré per cento di tutta l'IRPEF e paga il totale dell'IRES e delle altre imposte
E quindi questo diventa un problema perché se fosse il sessanta che finanzia il quaranta che beneficia avremo la sostenibilità ma qui abbiamo un punto e tutto questo come vedete sì riflette in una aumento esponenziale del debito pubblico noi valutiamo che tra dicembre del due mila ventiquattro febbraio del due mila e venticinque barche Remo la soglia dei tre mila miliardi di debito
L'ultimo punto riguarda un qualche cosa che però i decisori politici debbono conoscere che sono i differenziali
Regionali se noi andiamo a dividere il Paese in tre macro aree Nord Centro e Sud vediamo che il bilancio evidenziarne che tiene conto di pensioni assistenza beh il nord come dire una ogni cento euro che riceve per farvi capire bene
Ne spende cento undici il centro centosei il Sud e il fermo a sessantadue nello studio diciamo
Che essi tutte le regioni fossero almeno auto sufficienti al settantacinque per cento noi avremmo risolto gran parte dei problemi di debito
E come vedete questo si riflette sulla composizione del deficit previdenziale e sulla composizione del deficit complessivo dove chiaramente il grosso
Dovuto alle regioni del Sud e c'è una spiegazione c'è una correlazione diretta tra il tipo di prestazioni tra le varie ma trovare se noi andiamo a vedere il nord il grosso sono le pensioni di anzianità che hanno circa trentasette trentotto anni di contributi sottostanti
Occupò
Tredici per cento sulle assistenziali
Quasi nulla per quanto riguarda l'invalidità ce ne andiamo invece dall'altra parte troviamo al Sud e alle isole che la parte anzianità metterà
Ma più del doppio la parte assistenziale siccome l'assistenza non è come dire sostenuta dall'accumulo contributo evidente che il deficit dove prevale l'assistenza in quella condizione e questi sono i dati che testi ficcare un po'la difficoltà
Di finanziare il nostro welfare
L'IRPEF pro capite nei nel nel nord Italia e di tre mila seicentosessantotto a un cittadino del Nord sa tre mila seicentosessanta euro in media all'anno
Il centro tre mila e duecento tessuto siamo a mille otto ma quello che più preoccupa la parte IVA perché se al nord il versamento pro capite è di tre mila euro di Zidane per ogni cittadino e il centro di circa due mila otto al sud si ferma seicentosettantasette quindi evidente che è difficile immaginare che al sud ci siano quattro volte e mezzo il meno i consumi delle regioni del mondo che quindi tutto questo deve fare riflettere un ultimo punto e ho concluso
Riguarda l'indicizzazione delle pensioni per noi da un governo come questo ci saremmo composta tanti
Che per inviasse quelli che hanno versato
E tenete conto che invece tutti quelli che avranno che hanno una pensione superiori a cinque volte il minimo cinque volte il minimo sono due mila e seicento euro praticamente lordi quindi non si arriva neanche due mila euro netti
E sono tutti quelli che hanno il novanta per cento del carico fiscale cioè di quei cinquantanove miliardi beh queste persone perderanno in due anni il dieci per cento di potere d'acquisto e quindi facciamo quest'ulteriore segnale il Governo e al Parlamento nel rapporto per dire attenzione
Che se noi andiamo avanti di questo passo dissi incentiviamo anche i giovani a contribuire perché se poi contribuiscono e poi quando al momento
Di riscuotere ieri si fanno delle norme che penalizzano quelli che hanno versato se si danno più soldi ai poveri CRAL mai versato nulla
Non è proprio un buon segnale io avrei finito qui
E quindi vi ringrazio Etò subito la parola al presidente Research o per ignoranza allora ci metto ci metto poco grazie
Viste le tempistiche perché dopo dottor Brambilla dopo il cambio a alla collega Tiziano e Nisini che sta sta presiedendo la commissione al posto mio in questo in questo momento però non volevo mancare a questo a questo appuntamento grazie al presidente Brambilla
Grazie Itinerari previdenziali perché mi pare assolutamente evidente che Itinerari previdenziali
A rappresenta devo dire un caso eccezionale sotto questo punto di vista nel senso che ogni volta senza alla senza molti peli sulla lingua diciamoci offre dei dati su cui evidentemente la politica deve deve cercare di ragionare si ripresenta in modo molto chiaro schietto diretto tra le ultime parole del dottor Brambilla sono stata abbastanza indicative rispetto anche a tutto il tema dell'indicizzazione delle delle pensioni
Ha ragione il dottor Brambilla
Sì sotto molti punti di vista sì sicuramente è altrettanto chiaro che con l'ultima legge di Stabilità
Sappiamo tutti perfettamente che questo governo dovuto fare i conti con quello che è nelle casse restava per potere incidere positivamente anche rispetto di indicizzazioni che magari avremmo voluto evidentemente fare ma mancava
Qualche qualche euro in cassa per poter effettivamente raggiungere quei risultati che abbiamo abbiamo appena ascoltato dirittura otto Brambilla c'era qualcuno che ci indicava di indicizzare le pensioni al netto delle voglio dire
La delle cifre minime o sul moltiplicatore della pensione sociale a cinquecentotré cinquecentoquattro euro ma che Valdivia modificare insomma sino a quando dicevi dicevi tu prima da uno a tre da tre a cinque eccetera c'era qualcuno che si indicava
Di indicizzare le pensioni rispetto alla al tasso di inflazione tra ottobre e novembre dello scorso anno non ce l'avremmo mai fatta ad indicizzare a quelle a quelle cifre
è evidente che serve che serve fare qualcosa però riteniamo che
A di cui ai prossimi mesi i saldi possono essere coerenti con quello che noi ci aspettiamo essere una sorta di ripresa sotto molti punti di vista e quindi questo conto evidentemente lo faremo nel prossimo nel prossimo semestre ha nella relazione che ho letto ed è molto interessante si parla
Di due elementi fondamentali previdenza e assistenza fondamentalmente che sono ambiti come sapete molto molto molto molto delicati
A chi dice che rispetto a questi due temi non c'è un'incisività per quanto riguarda qualcuno diceva le azioni normative che i governi hanno fatto sbaglia perché ad ogni azione normativa che invece i governi con tutte le maggioranze variabili di questi di questi anni hanno eseguito in pancia ai temi di previdenza e assistenza è bene ce ne siamo accorti tutti di quelle che sono e che sono state le le conseguenze prima
Alberto Brambilla ricordava ad esempio il tema delle salvaguardie
Effettivamente dopo la legge Fornero abbiamo dovuto procedere a ben più di due salvaguardie per poter cercare di mettere a posto quello che fondamentalmente era era una sorta permettetemi di indicazione anche da parte di alcuni prima l'abbiamo abbiamo citato una famosa una famosa lettera ma che effettivamente insomma ha ammesso a dura prova la la la la tenuta anche sociale del sotto questo punto di vista del nostro del nostro Paese
Diciamo che è al netto di molte indicazioni che sono state date ed alcune tra esse sono positive altre sono un po'meno positive sono dei campanelli d'allarme che evidentemente la politica deve deve temere deve temere di buono di buon conto la buona notizia è che ancora ad oggi correggimi se sbaglio comunque il sistema a regge il sistema tutto sommato tiene è un sistema che
Attende e che oggi è in in equilibrio è in equilibrio ma deve essere nei prossimi anni preservato in termini di equilibrio
A e quindi serve evidentemente insomma rispondere
A ha delle domande che sono di particolare importanza rispetto la flessibilità in uscita ma da parte di alcune di alcune categorie la transizione
Demografica perché molto banalmente ricordo i ricordi e le ricordo in primis a me stesso che se non ci sono persone
E nuovi nati che nei prossimi anni molto semplicemente pagheranno i contributi
Essendomi passati come sapete da un sistema previdenziale che prima parlava di retributivi
L'ho un po'di più perché il rischio oggi ad un sostanziale intervento contributivo se non ci saranno le persone che lavorano e che pagano i contributi è un sistema che come ricordava prima
Fra difficoltà a da Uto alimentarsi quindi questo Governo ha messo tra i primi punti e il collega Cattaneo
Non è assolutamente tra gli attori principali nonché testimone oculare di quanto questo governo sta cercando di fare
Rispetto quella che una transizione demografica assolutamente importanti importante noi vedete mi sono trovato e ho trovato per caso un un senatore di illustre fama qualche giorno fa entrambi siamo nati nel mille novecentosettantacinque e abbiamo ricordato che nel mille novecentosettantacinque ci furono un milione cento mila nuovi nati
Uno degli ultimi dati disponibili nel nostro Paese di due anni fa parla di quattrocento e trenta mila nuovi nati quindi siamo
In un décalage molto importante e per questo lo rinnovo parte delle risorse della scorsa definanziare questo governo ha voluto fortemente metterle rispetto agli aiuti
Nei confronti della della natalità anche molto semplicemente molto banalmente cercando di agevolare quello che un percorso femminile di reintegrazione del mercato del lavoro che sino a qualche tempo fa non era così non era così semplici dati
Crescenti di Istat
Ci dicono che fortunatamente contratti a tempo indeterminato e lavoro femminile stanno fortunatamente riprendendo nel nostro Paese poi sette l'altro tema ed è un tema a cui leggo questo questo intervento rispetto allora uno delle ultime slide che c'hanno che ci hanno mostrato ad esempio l'IVA
Non conosciamo esattamente quei dati
Però è andato effettivamente molto impattante
E quindi quando noi andiamo a parlare di contrasto lavoro a lavoro sommerso a lavoro nero ecco che questo ambito ovvero lavoro nero lavoro sommerso di fatto non serve che lo dica io
Consegue rispetto al fatto che manca un gettito molto importante con questo gettito molto importante i governi la politica ma non soltanto la politica potrebbe fare
Molte altre cose al netto del fatto che secondo me senza aprire un capitolo
Importante sul sul Titolo quinto il disequilibrio regionale è un qualcosa che deve essere entro i prossimi mesi allineato mi anche entro i prossimi anche mentre i prossimi anni
Considerato che oggi primo ricordavo
Abbiamo bisogno di lavoratore di ha bisogno di persone che fondamentalmente
Hanno un contratto di lavoro che pagano che pagano i contributi in un mercato del lavoro che evidentemente cambiato radicalmente cambiato tutto
Negli ultimi negli ultimi anni se noi oggi pensiamo che ci sono circa mille un milione e seicento milioni settecento mila posizioni non coperte da parte di aziende
Questo significa che forse abbiamo lasciato un po'perdere quello che oggi le aziende cercano ovvero che o abbiamo lasciato un po'per strada determinate categorie nello specifico coloro che in quel momento avrebbero dovuto formarsi per un posto di lavoro
Ma invece di formazione io ahimè ne ho vista molto poca soprattutto negli ultimi negli ultimi anni i giovani devono contribuire
In una in una i in una slide di nuovo in una fotografia si viene detto che i giovani contribuiscono poco però i giovani è vero devono contribuire al netto del fatto che serve un un lavoro questo è lapalissiano
Ed è anche per questo che è nello specifico in commissione lavoro
Ma io ritengo non soltanto in commissione lavoro anche al ministero del lavoro
Penso che si sia un'esigenza importante ed è un tema su cui io mi confronto molto spesso che è quello di rafforzare la cosiddetta previdenza complementare che sino ad oggi evidentemente un po'di difficile applicazione
Forse perché servono delle deducibilità un po'più ampie forse anche perché serve effettivamente rispetto rispetto al tema
Un canale informativo maggiore noi ci impegneremo rispetto al rafforzamento delle delle politiche attive ci impegneremo rispetto
Alla ripresa della della formazione continua per quanto riguarda non soltanto i nostri lavoratori ma io ritengo che ad esempio sulla base di quello che dicevamo prima la formazione non soltanto dei lavoratori ma anche delle persone che oggi versano in una determinata condizione oggi
Chi è ad esempio chi prende la cassa integrazione dovrebbe secondo me obbligatoriamente fare formazione giusto per
Immettersi in modo importante nel nel mercato del lavoro ed è per questo che il Governo ha avviato come sapete il supporto per la formazione lavoro attraverso la piattaforma
Aperta forma simile se che prevede chiaramente un'interfaccia fra servizi pubblici e servizi privati che si potranno dare esattamente insomma anche con itinerari previdenziali delle fotografie importanti chiudo alcuni dati
Nel ventidue l'Italia destinato a pensioni sanità ed assistenza quasi cinquecentosessanta miliardi
In incremento l'incremento di quasi il sei virgola due per cento rispetto all'anno precedente e quindi incrementiamo di quasi trenta tre miliardi la spesa rispetto a pensioni sanità ed ed assistenza
Sulle rispetto alle prestazioni sociali
Ecco le prestazioni sociali hanno assorbito circa la metà di quello che fondamentalmente la spesa pubblica totale nell'ambito quasi cinquanta al cinquantadue per cento la spesa per il welfare è aumentata
Gli oneri assistenziali a carico della fiscalità generale evidentemente ed è una conseguenza sono come intatti
Diciamo che la spesa per la previdenza forse in questo caso è quella che ha un impatto un po'meno accelerato trentasette miliardi però c'è ed è
Assolutamente importanti prima dicevamo che i dati inserita Tina il si dicono essere
In equilibrio
Però la questione inizia a essere diverso inizia a essere molto più profonda quando mi parliamo ad esempio di tutto quel tema che riguarda e che dentro quell'ambito di sanità assistenza welfare enti locali
Ne parlavo come il qui presente lo saluto dottor Forlani qualche giorno fa la spesa per l'assistenza è una spesa che necessariamente anzi sicuramente destinata ad aumentarle molto banalmente rispetto al fatto che è un paese questo che ahimè invecchia
E quindi andando avanti entro il due mila e trenta mila trentacinque ci saranno effettivamente molte persone che avranno bisogno
Di di questo tipo di di assistenze oltre che del welfare degli enti degli enti locali perché molto banalmente invecchiano considerato che ci sono anche molte famiglie
Che sono praticamente la sola c'è un'unica persona all'interno di questa di questa famiglia l'assistenza sotto questo punto di vista andrà a pesare sulla cosiddetta fiscalità generale sono molto d'accordo rispetti suggerimenti e sono anni che cerco di professare
Questo tipo di di paradigma ovvero sono molto d'accordo dottor Brambilla sul separare finalmente è ci stiamo un po'lavorando la previdenza dall'assistenza
Rispetto al fatto che separando questi due ambiti noi andremo ad essere anche misurabili in modo ulteriore rispetto alle due alle due spese penso che sotto questo punto di vista servano controlli fiscali e poi anche
Contributivi sicuramente più più serrati a per quanto riguarda tutto il tema delle della previdenza
Quando si parla di ad esempio di limitazione di fatto di anticipazioni pensionistiche serve secondo me fare dei distinguo rispetto alla platea dei alla platea dei lavoratori
Uno dei a ad esempio uno delle idee secondo me interessanti che possono essere messe in in campo e l'idea della della cosiddetta ISO pensione che è una sorta correggimi però se sbaglio una sorta di contrattazione di secondo livello fra azienda e dipendente stesso per cercare di capire come fare uscire dal dal mondo del lavoro del mercato del lavoro alcuni alcuni persino alcune persone
Serve secondo me e io ne sono
Ma da tempo un sostenitore tant'è vero che ho presentato all'epoca una proposta di legge che in questi giorni sto cercando di riprendere così un po'un po'in mano per cercare di capire coperture è modalità ne parlerò direttamente con il ministero del lavoro e anche con il ministero di economia e finanza perché ad ogni
Passaggio rispetto ad esempio la previdenza sociale inevitabilmente un peso importante che per le casse dello Stato
Deve essere o non deve essere speso io sono tra l'altro un sostenitore magari non era già omnes diciamo però sono un sostenitore della cosiddetta flessibilità in uscita dal mercato del lavoro perché è evidente che serve
Capire e di individuare quello che e anche un lavoro più usurante rispetto ad un altro è
Mi sembra assolutamente chiaro che un operaio in catena di montaggio che fa per quarant'anni trentasette trentotto anni quaranta anni la stessa la stessa fatica a a un'usura differente rispetto magari ad altri ad altri ambiti quindi secondo me una sostenibile flessibilità in uscita potrebbe essere effettivamente cercando chiaramente di legare un sorso con una flessibilità in uscita
A quella che è anche una flessibilità in entrata nel mercato del lavoro sbaglia ad oggi lo dico forte chiaro sbagliato oggi chi dice che ad esempio ad ogni tre persone che escono dal mercato del lavoro ne entrano altre tre
Ahimè non è così io vorrei che ne entrassero altre quattro cinque mai me non è ancora non è ancora così
Però secondo me possiamo lavorarci assieme
Rispetto lo rinnovo ad un tema di flessibilità in uscita soprattutto in alcuni ambiti possa effettivamente dare delle risposte soprattutto a quelli che sono i lavoratori un po'più usurati almeno negli ultimi venti o trent'anni grazie veramente
Dottor Brambilla io leggo sempre con molta attenzione tutta la vostra rassegna e tutto quello che che ci mandate perché lo rinnovo sono degli spunti molto interessanti ed intelligenti che a noi personalmente aiutano molto nel cercare di essere
Buoni legislatori grazie
Grazie anch'io ringrazio tanto legato presenta Rizzetto che dovrà andarsene ciao ciao dopo
Riunioni si somma alla ringraziamento innanzitutto per dotto presente Brambilla
Brambilla lo seguono lo leggo lo uso come riferimento da quando era un giovane sindaco nel due mila e nove prima ricordato l'esperienza pregressa sugli indicatori di performance sulla qualità diciamo della buona amministrazione
Brambilla sempre fornito dati preziosissimi per il legislatore e siccome sono un liberale mi rifaccio all'adagio einaudiano conoscere per deliberare
E quindi questi report sono preziosissimi per il legislatore
E devo dire che sono talmente ampi che Caro Brambilla
Cioè proprio potremmo fare un programma elettorale nel senso che hai parlato di IRPEF leva fiscale pensioni per temi regionali che sfiorano anzi più che sia non entra nel tema dell'autonomia
C'è tutto per fare o un programma elettorale ma questo ci dice che quando si parla di pensioni in realtà noi veramente abbraccia un tema che affronta di fatto il cuore del bilancio e quindi delle scelte anche politiche che non andiamo facendo voglio aggiungere molto il tema demografico la giada diciamo affrontato bene Presidente Rizza il tedesco con il fatto di dire che non a caso è stato messo come priorità del governo
Perché per noi è un tema valoriale e questo lo rivendichiamo Maccanti anche un tema di natura economico di prospettiva di crescita del Paese comunque la si pensi c'è l'uno e l'altro tema emerso perfettamente e credo anche che però nelle ultime due finanziarie
Elementi concreti su questo tema ci siano sono anche contento che abbia ricordato l'IRPEF ho fatto anch'io recentemente in alcune comunicati stampa perché cioè i nel Paese chi continua a dire che la priorità è la redistribuzione del reddito secondo me non ha letto bene la debitore redistribuzione dell'IRPEF e l'ha detto in maniera clamorosa anzi io dico un altro dato
Di quello che si mette la soglia se non mettiamo la soglia a trentacinque mila euro di fatto anzi quaranta mila euro scusatemi da questo dato chili
Sta sopra i quaranta mila euro su di diciamo reddito dipendente solo il dodici per cento dei di chi contribuisce all'IRPEF e contribuisce al sessanta per cento dello stesso quindi alla redistribuzione c'è già
Ma se anche pensare che un contribuente su due non paga il PEF zero
Neanche un euro
E anche dobbiamo intanto ricordare perché ha un valore lo sto dicendo però ricordiamolo che chi sta sotto i venti mila euro di da zero a venti mila euro ha un saldo positivo di prestazioni sanitarie che sfora sessanta miliardi di euro
Questo per dire che in Italia
Cioè guarda i dati per me diventa ancora in tutte ma di carattere politico non è ben chiaro chi F. paga diciamo i servizi le tasse non dico per tutti ma per per tantissimi ecco allora in questa mia visione da liberare la maggioranza la mia ossessione non la redistribuzione e sostenere la crescita e per sostenere la crescita il faro che viene dato dentro a questo studio tra tutti quelli detti per me e la riqualifica della spesa assistenziale che tra l'altro viene sottolineato in maniera evidente che non risolve anche il tema da povertà alcolici Zaggia rischia addirittura di essere un elemento spendendo un sacco di soldi noi rischiamo che la spesa sarà sede di assistenzialismo diventi appunto cronicizza anch'egli un bisogno e non genera anche di o di di una di un ascensore sociale di una prospettiva di una ripresa di una ricrescita perché manca di dentro la riqualifica oltre a un fattore molto caro avendo fatto sindaco ha ricordato prima
Che c'è anche diciamolo nella stratificazione dell'erogazione che vanno sotto il tema del welfare
C'è una inefficienza perché è un po'di ieri erogato dal Comune un pavido le attuali province un po'viola dalle regioni un po'rievocato tanto dallo Stato già riqualificare quello Giardina serie scrittore la rende la relazione
Ad una banca dati oggi voglio dire sono il l'intelligenza artificiale cioè dobbiamo impegnarci a fare una banca dati che questi dati intanto gli incroci rilievi di lavori
Perché poi c'è magari la persona che è molto diciamo così avveduta nel cercare strumenti di di di Welfare invece c'è la persona che ha pudore non e non ha niente quindi c'è chi ama che
Ogni tanto chi non non ha nulla quindi questo sicuramente secondo me è la sfida più grande per quel quasi centocinquanta miliardi di assistenza non funzionano possono essere razionalizzati
E poi c'è anche il tema dell'ISEE che vi è anche questa ricercano affrontato io qua cito diciamo
Coro uno che nel diciamo questa definizione la data per cose più importanti ma direi che è il peggior strumento di dedicazione del bisogno ai censori tutti gli altri strumenti diciamo sperimentati questo diceva Churchill la democrazia
Ma non abbiamo ancora trovato cosa può essere meglio dell'ISEE ma diciamo cinese non è esattamente uno strumento che metta a fuoco avevo bisogno
Ripeto mi assumo la responsabilità di citarlo avendo fatto il Sindaco avendo lavorato anche negli anni cito un muro del Ministro non do la mia parte abbiam fatto anche con quando Delrio è stato ministro a lavorarci c'è stato una uno arriva buona azione che che più o meno quella che arriva fino a oggi ma forse anche rimettere la testa lì per identificare il vero bisogno
Secondo me è necessario perché genera anche questo quella di sì efficienza dell'erogazione
I temi diciamo del dell'estroso delle avere regionale
Dei dati ci dà l'idea io lo leggo come questo può anche essere letto in maniera differente io leggo che l'autonomia differenziata è un'opportunità e nonna diciamo come dire un ma una problematica a questo governo
Credo che alla fine pure le differenze ma anche il mio bar dice le differenze basta leggere quello dice Ce qu'ICI Occhiuto ma stiamo arrivando via via convergere cioè iniziamo a fare dei passi avanti nella qualità del dibattito oggi restano parlando di lei ha di lei cioè di come poi alla fine organizzeremo ma questi dati ci dicono che dobbiamo secondo me a organizzare una come dire un focus e un o un affrontare i problemi a regione per regione
Non posso ultime due cose
è stata evocata tanto fatemi dire quindi evocando un po'Accornero in questi giorni evoca patrimoniale io direi invece che di patrimoniale non ce n'è bisogno
Ma di efficienza letti questi dati possiamo fare tanta allora dedichiamo ci più a quella piuttosto facciamo efficienza che riqualifichiamo la spesa
Troviamo le in maniera più o più più efficace alla patrimoniale diciamo cresceva e non pensarci nemmeno e evocarla l'ultimo tema che che tocco che in parte è stato sfiorato ma secondo me meriterebbe di più
Sono le pensioni ai nostri giovani che quello forse meriterebbe anche un impegno politico diciamo media diverso perché magari come dire non ci pensiamo perché ai giovani iniziassero in prigione però so quanto il mondo del lavoro anche cambiato e quanto col precariato Coni
E con i contratti a singhiozzo c'è un pezzo del che viene avanti che dovrà pensare la propria pensione e case d'azione molto nel migliore dei cortesi diciamo disordinata
Nel peggiore dei casi con dei buchi e con delle delle esigenze che dovremmo affrontare secondo me come governo forte prematuro anche questo ci aspetta come impegno da prendere quindi grazie davvero come sempre numeri utilissimi a riflessioni politiche che questa maggioranza sta facendo Conso proseguirà fare grazie
Stavi presiedendo e quindi vado in ordine sparso basta adesso hanno anzitutto grazie grazie per l'invito mi scuso ma devo presiedere la commissione ci siamo
Scambiati io e il presidente Rizzetto ringrazia anche il collega amico Cattaneo che è stato una sindaco importante anche della mia provincia perché sono Mattia di perdita via della provincia di di Pavia
Purtroppo mi dispiace non aver ascoltato ma mentre scendevo sentito un po'le parole del presidente ora del collega
Io partirei dal tema dell'occupazione dal tema dei pensionati nel senso che comunque il tema dell'occupazione è positivo
Nell'ultimo rapporto sono i dati sono importanti sono positivi ma questo basta ci può far stare tranquilli no le abbiamo nel nostro Paese
Un'occupazione che cresce noi abbiamo nel nostro Paese delle aziende c'è un mix match fra domanda e offerta importante una forbice che continua ad allargarsi abbiamo il fenomeno degni che erano arrivati quasi a tre milioni ora fa attestano intorno
Ai due che da una è una forza di lavoro forse mai potete icona probabile una potenziale forza lavoro importante per il nostro Paese
Anche per efficientare divenne anche la macchina pubblicato i dipendenti pubblici a metà media intorno ai cinquantatré cinquantaquattro anni
E abbiamo il tema dell'assistenza e previdenza che a me molto caro con Alberto ne abbiamo parlato spesso e che secondo me determinante per diciamo dire la verità su come stanno i conti pubblici perché anche con Natale Forlani ne abbiamo parlato spesso del tema dell'assistenzialismo che di fatto c'è ci deve essere per quelle categorie fragili che non hanno la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro e che comunque hanno bisogno in un Paese civile di un'assistenza da parte dello Stato
Ma c'è tutta quella parte compresi mi e anche gli inattivi gente che può comunque inserirsi
Seppur con fatica e con determinati mansione nel mondo del lavoro sono determinanti per l'occupazione del nostro paese di fatto per la sostenendo sostenibilità del sistema previdenziale
Ed è per questo che nel nostro Paese è determinante la formazione è una formazione che negli anni per colpa della politica è sempre stata fatta catalogo una formazione che non è mai entrata nel merito che non ha mai formato
Veramente
Le persone i lavoratori e ve lo dice una lavoratrice dipendente che ha fatto tanta formazione on line
Che non serviva assolutamente a niente
Cioè era una formazione obbligatoria che non adatti non dà nessun valore aggiunto ai lavoratori
Io non è sola e si parla di formazione di adeguamento anche nell'era digitale dove la metà della popolazione più della metà non ha le competenze digitali di base
Oggi per risolvere il problema dell'occupazione il mismatch domanda offerta bisogna lavorare in particolar modo sulla formazione
Che bisogna lavorare anche sui ragazzi perché mai si parla sempre di dai diciannove in su per quanto riguarda il lavoro ma per risolvere il mismatch domanda offerta bisogna partire
Dalla giovane età perché io sono la mamma di due adolescenti mia figlia uscita dalla dalle scuole medie che non sapevo rintanarsi non basta un open day per capire quale sarà la strada da intraprendere
Ci vuole un percorso che mette in evidenza le capacità le desiderata le ambizioni degli stessi ragazzi magari anche con un orientamento
Verso quei settori lavorativi che hanno più fame perché molto spesso noi troviamo ragazzi che fanno dei percorsi di formazione e poi non riescono a inserirsi nel mondo del lavoro
Utilizzano parte della loro vita a formarsi che fa sempre bene
Però per non riescono ad entrare nel mondo del lavoro quindi è tutta una serie di pezzi di puzzle che vanno incastrati per arrivare poi a aiutare ad alimentare un sistema pensionistico
E poi c'è anche un'altra cosa l'assistenzialismo che tanto male ha fatto nel nostro paese con il reddito di cittadinanza perché ha creato un gruppo proprio circuito nel mondo del lavoro
Ma ha creato anche un arretramento culturale perché in alcune aree del nostro Paese si è entrata nella testa della persone che probabilmente si può scegliere se lavorare oppure no e come diceva il collega Cattaneo che sono
Concorde con lui sul fatto che vanno razionalizzate le erogazioni assistenziali perché non ci siamo ritrovati negli anni con il reddito di di inclusione di Renzi dove che veniva gestito
Per la totalità dai Comuni seppur con tante criticità io che ho fatto l'assessore non capoluogo di provincia mi sento di dire che il comune a la fotografia del proprio cittadino
Se il comune seguirli viene data forza il Comune indipendenza al Comune nell'erogazione dei contributi ovviamente rafforzando anche la rete degli assistenti sociali perché l'erogazione passa attraverso una rete assistenziale di percorso che poi può diventare anche inclusione
Non non riusciamo a razionalizzare la spesa perché il Comune controlla le truffe verrebbero ridotte tantissimo perché se il cittadino non ha i requisiti per l'erogazione dei contributi non li prende
Inoltre c'è las la la rete assistenziale che pensa ad effettuare i pagamenti mi viene a dire delle delle utenze domestiche quel comune eroga anche
Fa anche conto compensazione sulle case popolari fargli sconti sul trasporto scolastico sulle mense scolastiche immesse nel pensiamo che attualmente Cioni chissà che eroga
Il il sussidio comunque il Comune continua a compensare il canone di affitto delle delle
Delle case popolari
Bonus per il trasporto scolastico mensa scolastica procedono se trasporti in generale vediamo che ci sono dei soggetti che non sono ricchi sono sempre in disagio economico ma però percepiscono
Somme importanti si sentono anche nella posizione di poter scegliere se andare a lavorare rimanere a casa magari con qualche ora di straordinario qualche ora di lavoro in nero permettersi di scegliere ma l'assistenza non paghi i contributi previdenziali
E rispetta tutti i temi che m'immagino avrete toccato sono tutti questi pezzettini di un puzzle che dei che rendono sostenibile il sistema previdenziale italiano che importante io ho letto qualcosa
Al ruolo per dieci quindici anni probabilmente si regge ma non c'è nessuna certezza quindi lo dobbiamo partire dall'occupazione non tocco il tema pensioni eccezioni alla legge Fornero perché io sono della lega Salvini premier quindi ho una visione un po'diverso ma una visione diversa però mi sento di dire se si vuole arrivare a fare delle eccezioni nonostante
Somma in Italia l'uscita come media e sessantatré anni
Secondo me bisogna partire dalla dalla formazione ringiovanire un po'la macchina pubblica attraverso i giovani attraverso l'orientamento scolastico lavorando sull'occupazione dove noi siamo fanalino di coda di coda in Europa sia in termini globali ma anche sull'occupazione femminile seppure anche questa in crescita
E anche sull'occupazione giovanile secondo me
Ci sono tanti puzzle che si possono mettere insieme per arrivare poi a trovare anche delle soluzioni con flessibilità in uscita anche per il sistema pensionistico non è un percorso breve non è è un percorso che ho in mente il più a lungo termine
Che a medio termine però secondo me è una riforma complessiva del sistema previdenziale portando avanti anche quanto abbiamo detto sulla formazione sull'occupazione e sull'orientamento scolastico partendo dalle giovane età secondo me
I risultati talmente potranno arrivare anche prima grazie