Collegamento con David Carretta da Bruxelles sulla conclusione dei lavori del Consiglio europeo

Il consiglio europeo che terminato ieri senza conclusioni sul Medioriente
Alcuni Stati spingevano per un'adozione di una posizione comune sul cessate il fuoco ma non è stato possibile
La discussione continuerà in futuro ne erano previste conclusioni in merito ha spiegato un alto funzionario ma sentiamo cosa ci dice il nostro corrispondente da Bruxelles dal Carretta
Davide buongiorno
Sì buongiorno a voi capi di Stato e di governo dell'Unione europea non sono stati in grado di adottare una posizione comune nemmeno conclusioni sul Medioriente la guerra di Israele contro la massa a casa è questo
A causa delle profonde divisioni che ci sono tra gli stati membri
Un gruppo di paesi che include Iolanda il Belgio la Spagna Paglia che aveva anche la presidenza di turno
Dell'unione
Europea
Aveva chiesto alla Presidenza del Consiglio europeo lasciarmi shekel
In una lettera un dibattito per arrivare a una posizione comune sulla richiesta di cessate il fuoco ma il voto che c'è stato all'Assemblea generale
Delle Nazioni Unite questa settimana su una risoluzione che chiedeva proprio un cessate il fuoco ha mostrato quanto sia spaccata
L'Unione europea due Stati membri l'Austria Repubblica Ceca hanno votato contro la maggior parte dei Paesi hanno votato a favore ma attenzione qui è a Brussel
Alcuni di questi Paesi per esempio l'Estonia che aveva votato a favore del cessate il fuoco hanno posizioni avevano hanno espresso posizioni più prudenti
E un gruppo consistente di Paesi soprattutto due grandi paesi la Germania
In Italia avevano deciso di astenerci alle Nazioni Unite su questa richiesta il dibattito sul Medioriente durato praticamente tutta la mattina il Presidente del Consiglio europeo Jal Michelle in conferenza stampa circa tu di dire che è stato utile per tentare di orientare la posizione dell'Unione Europea su due temi l'accesso agli aiuti umanitari cosa che
Abbastanza scontata la posizione sugli aiuti umanitari dei ventisette è sempre stata la stessa e poi cominciare a lavorare sul giorno dopo il giorno dopo la guerra Disraeli a casa
In particolare come pilotare ha detto Michelle ha usato questa espressione
La assoluzione politica della soluzione dei due stati l'altro tema di cui si è discusso ieri le migrazioni
Sette minuti di dibattito tra i capi di Stato e di governo discussione chiusa molto rapidamente invece il tema del giorno ancora una volta è stato un veto di terror Barilla premier ungherese veto a un pacchetto di aiuti da cinquanta miliardi
Di euro per l'Ucraina ma non solo anche alla revisione del bilancio pluriennale dell'unione europea
Diversivi verranno minimizzato l'impatto di questo in questo momento di Vito Rohrbach un sui cinquanta miliardi all'Ucraina
Il Presidente del Consiglio europeo deciso di convocare un nuovo vertice straordinario tra la fine di gennaio l'inizio di inizia febbraio l'obiettivo ha detto Michel sarà prendere una decisione ventisette ma in caso contrario ci saranno alternativa cioè ci saranno strumenti per aiutare finanziariamente l'Ucraina con cinquanta miliardi a ventisei stati membri è una promessa sostenuta dai ventisei ha spiegato in conferenza stampa
Michel il problema più grosso semmai riguarda la revisione resto per la revisione del bilancio pluriennale dell'unione europea
Ventisei Stati membri tutti tranne Orban hanno dato loro appoggio a alla bozza di compromesso di Michel che rispetto alla alla alla richiesta originaria della Commissione
Prevede molte meno risorse per la politica industriale meno risorse per le politiche migratorie ma che comunque costituisce un passo in avanti rispetto alla prospettiva di un'Unione Europea senza capacità di agire perché senza soldi
Tra l'altro l'Italia aveva ottenuto alcuni importanti successi in questa bozza di compromesso uno riguarda la possibilità di utilizzare tutti i fondi europei in particolare i fondi di coesione per investire nel Greentech che nelle altre tecnologie strategiche
Una una soluzione in qualche modo per compensare l'impossibilità per l'Italia senza spazio fiscale di concedere aiuti di stato in un questi settori il compromesso prevedeva tra l'altro un tasso di cofinanziamento del cento per cento da parte dell'Unione Europea che significa paga tutto l'Unione europea non deve metterci nulla
L'Italia un tasso di prefinanziamento del trenta per cento che è quasi tre volte in più del normale rispetto ai fondi della coesione e la possibilità per dodici mesi di destinare i fondi del precedente periodo di programmazione quello che si chiudeva nel due mila venti proprio al Investimenti nelle tecnologie strategiche tutto questo per un Paese che ha poco spazio fiscale e che generalmente non riesce a spendere i fondi europei è evidentemente
Un successo sarebbe vincente come soluzione peccato che ci sia detto di Viktor Orban
In qualche modo alleato sopranista come il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che dunque vede due successi su questo fronte paralizzati proprio dal premier ungherese però lo è tutto ti restituisco la linea
Grazie grazie a David Carretta