Apertura Festival delle Città 2023

Due mila e ventitré
Grazie
Diamo il via alla quinta edizione del Festival delle città grazie Matteo Ricci al nostro presidente con la sua dinamicità riesce a coinvolgere una una quantità enorme di di relatore solo velocissimo anche perché i tempi stringono
Pensi a dell'ICI città che ha iniziato questa mattina con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa con la quale abbiamo promosso un corso di formazione di alta formazione politica amministrativa a scuola di città
Con loro quasi settanta tra amministratori e funzionari dirigenti comuni che in queste ore hanno sviluppato questo carattere formativo alcuni siamo particolarmente legati festival con più di trenta Pannella oltre duecento amministratori iscritti in questa tre giorni oltre cento quaranta
Relatori abbiamo la possibilità di dopo diciamo gli Stati generali che abbiamo svolto Adan inviati far sottoscrivere ai sindaci Patto delle città della bellezza
Siamo pronti anche a raccontare la realtà di lega mette questa sera dalle diciannove un quarto saluto il presidente Lessano Broccatelli proprio per ragioni di tempo cerchiamo di andare avanti Luís saluterà questa questa sera dalle diciannove e un quarto in poi l'abbiamo appunto l'ambizione di come Ali di sortire insieme far sortire insieme le problematiche che tanti sindaci amministratori consiglieri comunali assessori hanno perché i problemi di dei sindaci sono uguali tra di loro e quindi è importante determinare una capacità di supporto cerchiamo di farlo e cerchiamo di farlo anche in questa occasione
Partiamo subito quindi con il pannello di apertura intitolato proprio sorti le insieme invito sul palco la giornalista e conduttrice TV Monica Maggioni che ringrazio
Andrea Riccardi fondatore della comunità qui Sant'Egidio
Matteo Ricci presidente viali e sindaco di Pesaro buon festival
Il tema del Senato l'indicazione
Fra di loro a farmi sbagliare sedia
Allora buona sera a tutti
Materici Andrea Riccardi queste tutti di casa e quindi cerchiamo di abbiamo appena aperto con questo applauso
Il Festival e quindi cerchiamo anche di di dare un senso ai titoli e alle parole che abbiamo sentito anche da Patrick era cui
Signor firme insieme Matteo ha voluto giocare facile perché ha detto manica vieni perché abbiamo deciso di partire dal concetto di sorte immensi MB sa che io sento don Milani eccetera dico va be'ok sì poiché poi il esatto Mezzate diversi casi insomma
Per cui cerchiamo di capire che cosa vuol dire oggi in questo ottobre italiano sortire insieme
Matteo
Ma intanto grazie grazie a Monica grassa D'Andrea per aver accettato l'invito e per aver accettato punto di vita ad aprire questo Festival ma abbiamo siamo parti da don Milani non solo perché il centenario ma perché molti suoi scritti molte sue suoi pensieri molte sue battaglie sono di di grande attualità fondamentalmente il senso della politica e quello di provare a sorbirmi insieme aiutando chi non ce la fa
E cercando di battersi quotidianamente contro le disuguaglianze in questo caso sostiene insieme anche un affetto eccezionale
E quindi anche un messaggio che lanciamo al Governo al Parlamento non continuata scaricare i vostri problemi le vostre contraddizioni sui Comuni sui sindaci come spesso accade poi ne parleremo
Ed è anche un messaggio per un'idea d'Europa che noi abbiamo perché nel movimento nel mondo che cambia
Nella cambiamento demografico del pianeta nella transizione ecologica nella guerra
Se l'Europa non riuscirà attraverso le prossime elezioni europee a fare un passo verso un'Europa federale rimarrà sempre più l'Europa intergovernativa non ce la faremo non sortire insieme non ce la faremo studi semplicemente e l'idea che ogni Paese si possa rinchiudere in se stesso pensando egoisticamente di potercela fare da solo in qualche modo irrealistica una se non ha una politica antistorica
Ma è purtroppo uno dei temi che si affronteranno nelle prossime elezioni europee quindi è un pensiero antico ma che si rinnova e che vogliamo in qualche modo caratterizzi tutto il Festival
Nel quale ovviamente parleremo di attività di attualità politica di attualità amministrativa avremo domani tanti ministri in confronto con i sindaci tanti esponenti della cultura della politica
Del giornalismo quindi saranno tre giorni molto molto intensi e sortirono insieme sarà il filo conduttore della nostra per la nostra discussione ovviamente anche una speranza Sottil insieme no e quindi anche un modo per tenere accesa la fiammella della speranza
Grazie Matteo è Andrea Riccardi sortire un insieme che poi esattamente il senso anche di fare Sant'Egidio a nord dal fondatore
E che sembra però riecheggiare un tono che è esattamente l'opposto di quello che sembra il tono vincente che ha un tono che invece di dire che se ne sorte ci si cresce insieme
Ti dice devi esserci primato degli altri no io penso che Monica
Mi hai chiesto quello che volevo dire
Ai centrato
Il punto io quando Matteo mai invitato sono andato a riprendermi questo vecchio libero
Che conservo con gelosia perché mia tanto ispirato quando c'avevo diciott'anni e ho riletto
Ho imparato che il problema degli altri uguale al mio sortirono e tutti insieme politica sortirono e da soli e la perizia ecco il punto e il punto è sull'insieme
Perché noi nella nostra società nelle grandi città ma anche nelle piccole città nell'Italia nelle aree interne abbiamo vissuto una mutazione
Culturale profonda
Drammatica come il problema ecologico il passaggio
Dalle società del Noemi qual era la vecchia Italia ma la vecchia Italia non di cent'anni fa la vecchia Italia e di ieri l'Italia dei partiti delle comunità locali delle famiglie
Delle chiese
Delle associazioni di questo tessuto vastissimo che poi nel sessantotto si era ancor più diciamo moltiplicato con uno spontaneismo discutibile ma interessante
Tutto questo sia andato progressiva smentì sfilacciando e oggi il fuoco non sul noi
Il fuoco e sul Lido
Il noi è innaturale e quasi forzato questo mondo dell'io prevalente
è la realtà della nostra società che va dall'esaltazione dell'io vincente e competitivo
Alla miseria di rinvio alla tristezza al problema della solitudine scrive un nuovo spinto odioso importante della società italiana la realtà dell'italiano oggi è la solitudine
E zoologia uno psichiatra che stimo molto dice sì amo nel tempo della morte del prossimo
Questo è molto importante e questo spiega anche perché il Comune
Sia la realtà e l'istituzione di prossimità
Un ricco qualcosa accusi di vino
Può avere una pronto oppure l'altra realtà e sentimento populista
La massa degli io che si identificano Luini io scritto con le lettere maiuscole
Che mi comprende mi consola mi protegge e io direi mi abbandona nella mia solitudine io penso che non si può fare politica che è l'insieme su quel resto credo siamo d'accordo
E non si può governare Kell insieme senza tener conto della realtà di questa nostra società di questi milioni e milioni di
Grazie
Anche se Andrea io penso che in quella frammentazione in quei milioni di io c'entri molto anche quello che è successo negli ultimi sostanzialmente vent'anni perché il fatto che noi ci siamo abituati a comunicare in modo puntiforme che abbiamo costruito delle comunità che non sono più quelle del vado in un posto X incontro le persone ma comunico solo attraverso gli strumenti tecnologici
Ti allontanato il confronto con l'altro l'altro lo guardi sempre meno in faccia e quindi diventa anche più facile contrapporsi a qualcuno che poi non vedi non ha una una fisicità che poi Matteo è un po'quello che succede ai sindaci io
Penso spesso che va bene al di là di una serie di casi limite che oggi lasciamo a parte
Però quando tu senti il linguaggio degli amministratori linguaggio che subito sa di qualcos'altro di relazione di bisogno di risposte concrete di persone che poi incontri per strada e lì non puoi far valere la logica dello smartphone e dice va be'dai gridiamo dopo
Deve rispondere di qualcosa allora quel far politica lì nella dinamica delle persone
Per un sindaco continua avere parecchio senso mi sembra
Sì io quando mi chiamano in qualche iniziativa dove magari c'è da lanciare una campagna elettorale per qualche sindaco dico sempre
Che un borsino per avere almeno due caratteristiche
Di base
Divieto essere stare in mezzo alla gente
Perché sindaco pongono qualsiasi questione dalla buche nelle strade al lampione fino alla guerra in Ucraina tutto
E dall'altra non deve aver paura di decidere perché al sindaco viene chiesto fuori di ascoltare ma poi di decidere questo è un livello quello locale che è spesso e volentieri tiene insieme elemento valoriale e pragmatismo del fare
Spesso in qualche modo io credo che la la parte migliore del Paese dalla politica del Paese sia negli enti locali non sempre però spesso proprio per questa capacità di tenere insieme l'elemento valoriale dell'evento traumatico parleremo credo dalla migrazione parleremo
Dei temi di grande di grande attualità punto vero che in Italia un po'per debolezza nostra perché
I sindaci sono tutte primedonne e quindi difficilmente riescono a fare squadra un po'per arroccamento delle forze politiche non sempre i sindaci italiani sono riusciti a svolgere un ruolo nazionale
Non tanto i singoli ma diciamo come politica Nacional sono state delle fasi alterne
Ma raramente questo venuto per questi due motivi secondo me arroccamento dei partiti siamo gli unici che non possono candidarsi in Parlamento che non possono fare più di due mandati tutti gli altri livelli istituzionali lo possono fare
Per dar l'idea dell'arroccamento
E al tempo stesso però è anche un limite nostro perché ognuno di noi ha il primo cittadino del suo Comune e fatica a mettersi a disposizione di un progetto nazionale quindi diciamo è anche un'autocritica che dobbiamo farci detto questo però a è evidente che e se vogliamo affrontare i temi d'attualità del nostro Paese non possiamo che andare nelle città se leggiamo questo primo anno di governo Meloni
Quasi su tutte le questioni c'è la posizione del governo e la posizione dei sindaci e quasi come se i sindaci siano diventati la la verifica quotidiana il contraltare quotidiano dell'azione di governo
Lo dico per la mia parte politica questo dimostra che hanno anche una grande potenzialità politica cioè che l'alternativa tu la puoi costruire guardando anche per le politiche che fine i territori
E quindi è una fase difficile complicata però anche interessante ha molto interessante dal punto di vista anche della del riordino del
Istituzionale che si può essere nei prossimi mesi e noi vogliamo giocare questo ruolo la protagonisti quando abbiamo inventato c'
In cui hanno i falsi estiva delle citate le che l'abbiamo costruito come un momento
Alla alla ripresa della stagione politica in genere combacia con l'autunno tra governo e sindaci parlamentari sindaci non a caso Diana è un grande momento che di confronto non non è che ci parliamo addosso fra di noi quindi
è un modo per incidere nell'agenda del Po nell'agenda del Paese
Ieri con un giornalista mi chiedeva ma se dovessi scie di chiedere una cosa sulla legge di bilancio cosa chiede resti
Ho chiesto una cosa banalissima di ripristinare il fondo per gli affitti
Perché il governo Draghi aveva posto un fondo per gli affitti che aiutava tante famiglie in difficoltà
Il nuovo Governo lo ha tolto e tante famiglie che già erano in difficoltà l'anno scorso con l'inflazione non riesca ad arrivare a fine mese non riescono a pagare l'affitto sono tutti i servizi sociali dei Comuni
E quindi ho fatto una risposta ho dato una risposta secca la seconda il tema della sanità
Perché prima si parlava del Covent prima del Crovi dopo il Corvetto durante il Covent cambierà tutto la sanità la sanità territoriale
Abbiamo scoperto quanto importante del servizio sanitario nazionale e poi il nel documento di programmazione economica c'è un taglio graduale nei prossimi tre anni con una situazione della sanità
In giro per l'Italia ne parleremo anche qui al Festival difficile ovunque di finzione delle regioni virtuose immaginati nelle regioni Canosa difficoltà
Ecco queste sono a mio parere due delle priorità che non è che c'è bisogno di ascoltare i Talk in televisione per cogliere passa a stare in mezzo alla gente in questo momento nella mia città i due problemi principali che mi pongono sono questi due la casa la sanità a questo si aggiunge una previsione per i prossimi mesi delle aziende
Preoccupata
Perché soprattutto nel nell'ambito della manifattura alcuni settori della manifattura hanno avuto un calo di ordinativi in questo autunno e quindi potrebbe davvero essere un autunno molto complicato dal punto di vista dal punto di vista sociale ecco come vedi
Ho parlato di cose che ascolto tutti i giorni sita ma che stanno esattamente dentro l'agenda politica del Paese
E però è esattamente quello che dicevo io quando ti rivolge con la domanda c'è in quel linguaggio li senti la realtà del Paese
Poi molto spesso nella dibattito che chi arriva a alla sera sintetizzato in televisione senti
Quasi una realtà parallela e questo secondo me è un pezzo del problema perché poi il problema reale gli ultimi degli ultimi là fuori stanno avendo lì oggi problemi non non sarà qualcosa credo che anche dall'Osservatorio di Sant'Egidio Andrea vi diate una realtà che di giorno in giorno fa deteriorandosi in questo Paese
No noi
Vediamo lo fa
In televisione si parla del carrello della spesa in maniere offre mistica
Ma noi vediamo la fame
Io ho conosciuto nel sessantotto le borgate romane
Ma non erano così
Erano più povere le strutture erano più miserabili però c'erano reti di solidarietà i partiti le cooperative
Erano mondi di
Mondi che Pasolini descrive ma oggi era un Monti che Pasolini descrive ma oggi ce la fa
Cioè c'è la gente che fa la fila per chiedere aiuto per la sorpresa
E questo è un problema della crisi generale
E scusa se io ritorno della solitudine
Perché non Ciari nessuno a cui rivolgerti non c'hai più una Rete
E poi non facciamo tutte queste storie sulle periferie delle grandi città italiane
Ma dico andiamo in giro per il mondo vediamo cosa sono le megalopoli
Ma l'Italia è ancora il Paese delle cento città
Con qualche città un po'più grandina
Dove ancora è possibile realizzare una dimensione umana e comunitaria
Ma non ci abbiamo lavorato e qui quello che tu dici
Io noto
Che questo è anche un Paese solidale
Guardate che durante il Covito voi lo sapete voi sindaci c'è gente che si è chiusa c'è gente che impazzita ma ci sono state delle manifestazioni di solidarietà incredibili
Tu mi hai chiesto di parlare di Sant'Egidio
Io penso che i nostri volontari si sono triplicati nonostante fosse più rischioso aiutare in tempo di copie
Poi ci sono stati gli ucraini che sono venuti nel nostro Paese e sono stati accolti senza un mugugno con molta generosità
Queste
Famiglie estranei fatte di una donna
I bambini e magari un anziano
Questo è un Paese che ha mostrato una grande solidarietà ma poi cosa è successo
è successo che a un certo punto molti si sono accorti di essere nella necessità
Di avere paura del futuro
Allora la paura si esprime attraverso il voto ma quando voti per paura non ti passa la paura perché la risposta la paura è una compagnia quotidiane
Perché anche se tu vuoi essere volontario voi essere generoso non puoi esserlo da solo hai bisogno di una Rete
E quindi secondo me è il punto
Per esempio quando parliamo del Sindaco d'Italia a me mi viene da ridere
Perché il Sindaco è una dimensione ma l'Italia è un'altra cosa ed istituzioni nazionali sono un'altra cosa
Un Paese che progressivamente
Affoga nella paura nel bisogno dell'anonimato e ha bisogno di figure e qui il ruolo dei sindaci e forse anche di altre persone che sanno parlare alla gente perché quello che diceva Monica il modo di comunicare
Anche della generazione chiamiamola nativa digitale
è sentito come un limite
Anche perché essere informati non è conoscere ed essere conosciuti
E niente sostituisce il rapporto personale nella Rete in questo senso io penso che i comuni e vero tu lo dici sempre tutto si scarica sui sindaci tutto si scarica sui Comuni in gola
Sì però però manca una ricostruzione del tessuto della nostra società o noi ci impegniamo in questo nella ricostruzione della Rete
Oh io credo che la situazione si farà sempre più difficile ma questa ricostruzione della Rete avviene a vari livelli
Il problema politico i partiti
Perché ai tuoi predecessori trent'anni fa non andavano a chiedere sia avvenuto presso reti del posto
Ma c'erano la mediazione dei partiti che era decisiva
I partiti riprendere dal basso a organizzare la società prendere a riparlare sì e quello che dice Bauman
La vita deve ritornare parole tra le persone e questo non è teorico ma questo è un gioco decisivo della vita
Matteo Andrea Riccardi ha messo lì in mezzo una parola che secondo me non possiamo lasciare scorrere via che paura
Perché e una delle più grosse leve che vengono utilizzate in questa fase in questo Paese non solo la paura tantissime facce
E gestire la paura di quelli che ai vicini
Di nuovo nella dimensione per esempio da sindaco non è banalissimo ti porta spesso ad avere posizioni anche
Che rischiano di allontanarsi da quella che è la tua dimensione ideale perché devi dare una risposta a una paura molto forte Sco dalle metafore
Sor TIR me insieme per me vuol dire davvero Sartirana insieme e io vorrei sortire arme anche con quello che adesso è ancora in un barchino che non è ancora arrivato e sta per arrivare perché ma non è idealismo non è una roba così che uno dice va bene oggi c'era questo tempo deciso di dire una cosa buona no io ci credo davvero
E oltre a questo penso che la suddivisione tra coloro che hanno diritto di asilo perché scappano dalla guerra e coloro che hanno lo diceva Giuliano Amato qualche giorno fa ma insomma una cosa che enti diciamo in tanti da tantissimo tempo
Cioè e coloro che scappano dal fatto che non riescono a mangiare o dar da mangiare i loro figli io sta divisione scusate il mio limite ma non riesco a vederla cioè sanno tutti scappando e non è che noi si facesse niente di molto diverso anche come come popolo come persone cioè gente che scappa non è che gente che dice qua sono molto indeciso se vivere in questo quartiere di Londra o di Parigi
E allora violo le regole per venire in questo quartiere più chic no e gente che scappa
E quindi io penso che ne dovremmo sortire insieme a loro commenta bel come invece e e quella roba là e la politica come esortiamo con loro però ha già una scelta prima
Il fatto di averne deciso che né voi sortire con loro e che non vuoi che invece loro rimangano dirai tu di qua allora poi inizia applicarla politica però rimetto e mezzo la parola di Andrea paura perché poi quando tu amministra il territorio ti accorgi che devi fare i conti con la paura delle persone che qualche volta una paura indotta qualche volta è una paura strumentalizzata qualche volta è una paura di una povertà contro quell'altra
E allora come non banalizzi e troppi
Il tuo percorso lì in mezzo
Ma sono particolarmente scosse in questi giorni perché ieri sono stato Lampedusa
Per il decennale della strage del tre ottobre
E lasciatemi dire che è stata una vergogna il fatto che non sia stato presente alle cerimonie il Governo e neanche una delegazione parlamentare una vergogna
Cioè un fatto che ha fatto aprire gli occhi per la prima volta al mondo intero
La prima reazione è stata dopo quella quel quel fatto tragico
E passa oggi quasi inosservata quella data senza neanche il dovere
A prescindere da chi governa chi governa come dicono sì Nogara presenta l'istituzione rappresenta il Paese come fa Alitalia non essere presente a una cerimonia del genere come fa
è la premessa tutti i discorsi che stiamo facendo la premessa
E avviamento incontrato come c'erano altri sindaci abbiamo incontrato tanti volontari
E il giorno prima era andato a vedere il film di Matteo Garrone io capitano fra l'altro è stato presente nella mia città a lui stesso
Ieri invece di partire qui sono partito dalla storia dalla mia famiglia
Perché io vengo dalla molti lo sanno che sono qua io vengo da una famiglia di minatori
E mi sono sempre chiesto nella mia adolescenza poi nella mia giovinezza
Del perché ai miei nonni nel cinquanta quarantanove
Decisero di andare in un posto dove non conoscevano la lingua non sapevo neanche dove fosse il Belgio Charleroi
A lavorare in Emilia e nelle miniere mille metri sotto terra
Me lo sono chiesto tante volte
E alla fine mia nonna quando mi raccontava questa storia drammatica perché ogni giorno non sapeva se il marito tornava vivo
Vivevano nelle baracche lasciate libere dalla seconda guerra mondiale
I erano discriminati perché li chiamavano maccheroni italiani invece non è che belga erano così
Come dire favorevoli all'integrazione
Mi son chiesto che cosa avesse portato qui due giovani ventenni appena ventenne all'andare in un Paese del genere mia nonna mi raccontava quel quel decennio comunali per il ribelle la sua vita perché era al decimo della speranza
E la fatica ma della speranza di una vita migliore se non passa per i propri figli
E cosa successe in quell'occasione
Che il De Gasperi fece un accordo con i Paesi del Benelux in particolar modo con il Belgio l'Italia dovrà ricostruirsi quindi va bisogno di energia e se c'era un patto economico noi vi diamo i lavoratori voi ci date il carbone
I primi a partire furono quelli che sapevano fare lavoro io e la mia famiglia viene da una frazione che si chiama miniera a di Urbino dove c'era una miniera di zolfo Fini furono i primi a partire
E a novembre con una delegazione di Ali sono stato a Bruxelles e sono stato questo museo
Uno dei dei pochissimi sopravvissuti perché sono morti tutti con la silicosi respirando il carbone mi spiegava che cosa succedeva ogni giorno mille metri sotto terra
Ogni minatore lo a fare un metro cubo di di risulta
Se ne faceva di meno gli tagliavano la paga appena si arrivava gli davano un numero la medaglietta quella medaglietta erano abbinati gli attrezzi del lavoro si rompeva gli attrezzi dell'avvocatura di pagarli
Scendevano mille metri e mia nonna mi diceva risalivano quando risalivano al tutte le donne andavano il cancello
E perché ha un pure che non non non tornavano su
E dice al no non lo riconoscevo dalla camminata perché erano tutti neri quando si salivano in quel caso il nero era il carbone che si depositava sul volto delle persone
E questo minatore Misato no no non ti ha detto tutto però perché vedi quel cancello fuori dal cancello
I belga avevano costruito dei bar
E quindi erano le donne che gestivano la paga ricco minatore dopo attorno ore sottoterra la prima cosa che voleva fare una volta risalito ad andare a bere
Qui c'era bevevano giocava le carte se la prostituzione
Ed erano le donne che gestivano che gestivano
Il bilancio della della famiglia ecco quando io racconto questa storia c'è sempre qualcuno almeno dalla mia città di Sama
La nostra emigrazione era diversa
Io penso che la molla che ti fa partire sempre la stessa
La speranza di una vita migliore
Non a caso la disperazione ha battuto tutte le forme di propaganda possibile immaginare perché gli sbarchi sono quadruplicati
La mole sempre quella ma qual è la differenza se vogliamo trovare una differenza
Che i miei nonni nonostante andassero a lavorare spaccando sì la schiena rischiando di morire vivendo nelle baracche
Ci andavano legalmente
Molti di questi ragazzi non si possono venire legalmente
Perché è impossibile Daisy legalmente
Allora non lo dico io masse da qualche mese il presidente Mattarella e il Papa dicono di aumentare i flussi regolari
E perché se tu hai o mente i flussi regolari quelle alla botta più grossa che poi dare ai trafficanti all'al traffico dei clandestini al traffico di persone disperate che sono costrette a pagare ad ogni tappa come il film di Garrone in maniera
Chiarissima spiega
Fino a rischiare di morire in mare
è un concetto così difficile da capire
In un momento in cui l'Italia in tutte le previsioni scenderà neppure da qui a trent'anni
A cinquanta milioni di abitanti
Io per un calo di quasi dieci milioni d'abitanti ahimè a causa della nate natalità ed è ovvio che noi dobbiamo fare politiche per la natalità la prima politica che va fatta e contro la precarietà del lavoro perché se tu vuoi dare una speranza
Un minimo di basi di partenza la giovane coppia la devi dare
Ma è anche vero che il cambiamento demografico del Paese tale che questi flussi migratori non si fermano
Ma Armando ma non non non li fa perché i loro loro comunque proveranno a cercare una vita migliore non si fermano di fronte a nulla
A il blocco navale a quante ne hanno dette
Gli accordi con i Paesi del Nordafrica abbiamo visto che non funzionano oltre a creare spesso e volentieri problemi gravi legati ai diritti umani
Io quindi credo che un Paese come il nostro che nonostante il rallentamento dell'economia ha bisogno di manodopera e ha bisogno di giovani
Possa fare un ragionamento anche pragmatico detto queste cose ieri in un'intervista su Repubblica poco fa una radio i primi due messaggi che mi sono arrivati sono di due imprenditori del Nord
Che che dicono fateci venire fattesi venire legalmente e anche qui e chiudo lo dico anche paradossalmente non Perna questione insomma
Con voi con Andrea
Questione umanitaria la questione la la do per scontata in queste sale
Io lo dico anche per una maggiore sicurezza nelle città
Noi abbiamo il terrore dei fantasmi
Perché il meccanismo che abbiamo messo in in campo allora lascia nelle città dei fantasmi
Persone senza diritti senza possibilità di trovare un lavoro senza possibilità di trovarsi una casa e dove volete che finiscono la maggior parte
Va verso nord Europa quindi non siamo un Paese di passaggio quelli che rimangono chicca e che fine volete che facciano se non diventare involontariamente manodopera dalla microcriminalità
Questo è il punto quindi il ragionamento che noi facciamo su flussi di maggiore sicurezza e anche di di mare di su flussi maggiori legali e anche una politica di sicurezza urbana
Oltre ad essere una politica di integrazione e poi diciamo l'accoglienza diffusa anche qui prova sta sopra le campane non so se la falsa anche qui
Che cos'è un ruolo io voi trovato una parola migliore rispetto a quella che trovo io
Un luogo nel quale far stare questi ragazzi il numero spropositato fino a un anno e mezzo che cos'è questo luogo se non una cosa che assomigli al campo di concentramento che cos'è come pensate che escono queste persone dopo diciotto mesi chiusa in un luogo e la comunità che ospita questo centro come volete che reagisca se non con la paura per questo noi proponiamo l'accoglienza diffusa abbiamo provato anche a dare dei numeri reo ogni mille abitanti perché con l'accoglienza diffusa ne abbiamo maggiore integrazione e minore paura allora il Governo sta andando in tutt'altra direzione
A che cosa serve fare la guerra l'ONG
Che fra l'altro trasportano il cinque per cento di tutto il flusso dei migranti
Diciamo perché i tedeschi pago non rende oggi pago lorenesi perché l'ONG salvo le persone in mare per fortuna che qualcuno li finanzia
Per fortuna
Dove ha portato far fare le il giro alle ONG di tutto il mar Mediterraneo fino ai porti del nord e non farli sbarcare nel porto nei porti più vicini che che cosa ha portato disincentivato le partenze
Allora
è chiaro che quando noi poniamo questa questione la poniamo dal punto di vista valoriale
Ma la poniamo anche dal punto di vista pragmatico di chi si pone il problema di governare nei prossimi anni uno fenomeno Complesso strutturali non è un'emergenza strutturale allora entriamo in quest'ottica qua
O se pensiamo che da qui alle elezioni europee si ricomincia a fare la propaganda sulla disperazione
Magari qualche partito recupera lo zero virgola cinque per cento mi sembra che Forza Italia la lega come dire giocano a chi si scavalca a destra mi sembra questo il gioco di queste ore
Ma non risolviamo il problema invece di ridurre la paura del Paese lamentiamo
Andrea ripartire da qui e forse con un piccolo supplemento anche di riflessione sul fatto che io credo che
L'ipocrisia della di definizione del migrante economico abbia ulteriormente complicato le cose e quindi abbia creato degli alibi
Nella gestione in tutta questa cosa quindi c'è provincialismo ignoranza in mala fede
Perché basta conoscere l'Africa
E tu capisci bene chi sono i migranti
Sono i disperati ma sono anche i giovani migliori
Sono quelli che fuggono da guerre i cambiamenti climatici gente che non crede più nella loro patria cioè non identifica più patria con futuro
è un fenomeno complessissimo di fronte a cui l'idea dei respingimenti dei rimpatri
E come e pulire i denti alla Sfinge con uno stuzzicadenti cioè son delle cose che non tengo lo che vanno bene a uso interno
Io qui però vorrei partire dal discorso che tu sottolinearvi della paura
Qui andiamo a pescare nel profondo e la paura del nero e la paura dell'invasione
Ma questa paura
E la gestione politico culturale di migranti anche una grande responsabilità della sinistra
Io mi ricordo almeno uno ho presente chiaramente di segretari del Pd che mi diceva non bisogna mai parlare di migranti se no si perdono voti a grappoli e a forza di non parlarne si è finito così sì è finito così perché la destra invece ha sempre detto bisogna difendere gli italiani
L'Italia e nostra e non è loro
Peccato poi con alcune contraddizioni che la più grossa sanatoria l'ha fatta Berlusconi ma insomma questo sono tre
Arrivò la contraddizione poiché tu sottolineavi non è stata elaborata una visione di un'Italia che deve crescere con gli altri il discorso demografico
Il discorso demografico non lo faccio nemmeno tant'è evidente la curva demografica non si cambia in tre anni
E non ci convince un Paese un'attitudine diversa verso il suo futuro noi dobbiamo crescere con gli altri ma è così terribile
Quando Parri con gli amici argentini americani
Gli viene da ridere
L'atteggiamento di papa Francesco così sereno sull'integrazione non nasce solo
Da valori umanitari da valori valzer marce che argentino nascente figlio dell'emigrazione che sono arrivati i giapponesi cinesi gli italiani
E hanno costruito un Paese che non funzionerà tanto economicamente politicamente ma molto coeso e molto simpatico
Voglio dire
Quando Francesco viene
All'università e dice agli studenti mi sembra anche che voi italiani avete una storia un po'di invasioni di mescolanze di popolazioni noi tutto questo lo abbiamo completamente dimenticato
Ma perché non si può pensare il nostro futuro da italiani nella continuità con la storia italiana con altri
Con altri popoli
Che vengono in questo Paese
E qui la sommità
Della ipocrisia da un lato noi
Seminiamo il cammino dei migranti di continui ostacoli cioè il migrante deve essere punito
Perché non è un vero migrante
Ho migrante economico perché viene dall'Afghanistan ma non è un rifugiato politico lo fa perché vuole star meglio
C'è questa attitudine di sospetto questa attitudine punitiva nei confronti dei migranti
Chiusi dei campi gli abbiamo tolto l'insegnamento della lingua cioè il fatto fondamentale per l'integrazione gli abbiamo tolto i supporti psicologici degli assistenti sociali li abbiamo chiusi a non far niente
Immigrante deve essere punito l'ideale ex batteria indietro il respingimento
Il respingimento una cosa di una complessità unica non si può entrare in questi dettagli entriamo però per un secondo nei numeri perché tutti questi respingimenti sbandierati e qualche migliaio cioè qualche migliaio stiamo esaminando proprio di cose irrilevanti perché qualche migliaio che richiede un un lavoro immenso mosto pazzesco col quale insegni l'italiano per te al quattro generazioni agli immigrati
Diamo le dimensioni e poi c'è una cosa
Che non sembra venire dagli stessi ambienti che proclamano respingimenti eccetera eccetera
Il fatto che in questo Paese si prevede che con influssi debbono entrare quattrocentocinquanta mila persone un gran dato dire in tre anni un grande atto di realismo
Un grande atto di realismo a cui chiunque governa si deve piegare perché la voce dell'economia sono gli imprenditori che ti chiamano sulla gente che chiede sono le famiglie che hanno bisogno delle badanti
Se mia madre è stata a casa tranquilla fino a novantotto anni lo devo una badante ucraina quanti figli disabili ragazzi situazioni di difficoltà
Questa grande invenzione italiana che la badante o il badante
Che poi è stato una grande integrazione perché la famiglia la Presa la integrata la italianizzata
Però poi si è messa a mangiare i piatti Ucraini eccetera eccetera creando un mix che mostrando che gli italiani hanno una capacità di integrare incredibile
Questa è una virtù che abbiamo e speriamo di non perdere allora io dico quattrocentocinquanta mila persone
Ma questi queste persone che sono arrivate nel nostro Paese
Non sono già una parte di quelli che noi dovremmo inserire ma voi ci credete che lo Stato alla capacità di selezionare più di centocinquanta mila persone l'anno Sant'Egidio fai corridoi umanitari
E ha portato in Italia sei mila persone e la selezione è complessissima ma l'integrazione
Quasi sempre non posso dire sette felice
Siriani so mali afgani gente di che ha una grande capacità perché per quello che dici tu
Perché ha una spinta una voglia di vivere come i tuoi nonni una voglia di costruirsi una vita di versa e perché apprezza il nostro Paese perché non è stata presa diciamolo o la parola giusta a calci per due anni
Perché quando io sono per un anno un anno e mezzo due in un campo umiliato io comincio a odiare questo Paese e ai simboli in questo Paese allora no si dice io non mi faccio imporre
I miei migranti dagli scafisti
A parte basta di parlare di scafisti perché c'è tutto un viaggio lunghissimo che non è solo ma noi siamo sempre un po'cercati quindi vediamo l'ultimo pezzo c'è tutto un viaggio lunghissimo che matura nel cuore dall'Africa dalle Filippine dall'Afghanistan
Che ha dei suoi passaggi che sono passaggi tristissime ma queste persone sono nel nostro Paese e quando noi parliamo di accoglienza dissertazione di queste persone nei flussi in maniera positiva
Non lo facciamo come vorremmo da umanitari per rispetto di queste persone facciamo perché ne abbiamo bisogno
E siamo consapevoli che tra dieci quindici anni saremo troppo vecchi noi italiani per integrare saremo troppo vecchi questo è ancora la finestra di opportunità in cui abbiamo le energie e le risorse
Quando saranno diminuiti i dieci milioni di italiani allora saremo una prateria che può essere invasa
Io non capisco la cecità di fronte a questo non capisco la cecità politica che è stata della sinistra e che ora è cavalcata dalla destra
Non capisco la cecità politica
E poi credo
Che la Francia che pure ha grossissimi problemi con la sua migrazione fatta male addensata nelle banlieue e via dicendo molti paesi europei mostrino come è possibile
Costruire un paese con l'apporto di altre nazionalità ma facciamolo una volta questo discorso facciamolo chiaramente e senza paura e misuriamoci chi vuole far vivere l'Italia questo è l'unica strada possibile
Chi invece vuole morire a casa sua mi ricorda quei vecchi chiusi nel loro bell'appartamento che non vogliono entrino nessuno e muoiono di stenti senza nessuno che li aiuta
Perché a un certo punto si diventa troppo vecchi questo secondo me e lo spettro e non riesco a capire un discorso
Che parla di patria o di interesse nazionale che non sa farsi carico di quello che è l'interesse nazionale primario la Germania
La signora Merkel la cancelliera con molta intelligenza quando dei sessi noi possiamo ai siriani
Lo fece e lo so personalmente per un processo di convincimento suo era passato dal no
Ricordi a quella ragazza di dissenteria idee e poi ci aveva riflettuto ma anche lo fece perché cui siriani sono stati
Una boccata d'aria per l'economia tedesca allora io credo che noi dobbiamo mettere a tema come fatto primario questo il disegno dell'Italia che vogliamo
Fra
Allora noi siamo zona chiusura però io un'altra domanda Andrea la vedo il suo libro che si guarda e quindi insomma
Un passaggio ecco
Un passaggio sul sulla guerra e sulla situazione in cui stiamo mi sembra doveroso avendo qui anche Andrea Riccardi che più volte è stato a chi era in quest'anno e mezzo più volte
E andata tessere dei fili di dialogo sembra impossibile ma il dialogo sembra sempre impossibile fino a che non arrivi svalutato e ma Andrea quindi si vorremmo un tuo passaggio su quello prima della conclusione che diamo Matteo
Ma il tema della pace
è un tema molto grosso perché qui abbiamo danni riabilitato la guerra io cito sempre le memorie del principe Harry
Il quale racconta sia ucciso venticinque afgani dammi all'incontro ma per me erano pedine io premevo bottone
Cioè
Sono morti i nostri anziani che ci ricordavano che la guerra è brutta
Che la guerra meditate erano di destra e di sinistra però la guerra un un errore si sono spenti i testimoni della Shoah e abbiamo riabilitato nell'immagine la guerra come gay
E qui è scoppiata la vicenda ucraina nessuno di noi quando parla di pace vuol fare l'Apologia di Putin il nostro modello non è certo la Russia di Putin un'aggressione
A uno stato libero peraltro un'aggressione che ha compattato gli ucraini come non mai una delle stupidità politiche li ha compattati e come non mai Odessa era russofone Rousseau fila vivevano nella memoria di Caterina seconda oggi sono diventati guardate che quando si fa politica da soli
Va bene
La dittatura
è sempre un orrore perché fra dittature guerra cioè il legame della follia bene quando noi parliamo di necessità di investire di più sulla Dem sulla diplomazia rispetto all'investimento sulla guerra
Diciamo o quando diciamo che c'è bisogno di più audaci a
Il dialogo
Diciamo qualcosa che molti sussurrano
La gente comune non la vuole la guerra
Me l'ha detto lui ex Autorità The Pagnoncelli ma già lo sapevo per conto mio
Va meglio se si è in due sigle
Io accettano vuole la guerra la del nostro paese ma quando tu parli con personalità importanti europee
Che dicono noi combatteremo fino
A quando Zaleski vorrà poi ti dico sì però
Dovremmo fare qualcosa e qui c'è la necessità che l'Europa o chiunque e disperatamente papa Francesco con la missione zuppe i prenda un'iniziativa
Disperatamente dico
Anche perché e concludo
Chi sta pagando il prezzo della guerra non siamo Nori non sono i russi anche se in maniera molto interessante oggi dicembre il Corriere mostra come siano le nazionalità russa e marginali andare in guerra
Stanno pagando gli ucraini l'economia ucraina distrutta a metà dai dicono al trenta per cento ma netta sei milioni di ucraini all'estro profughi interni città bombardate
è un Paese distrutto noi dobbiamo e che cosa sarà la crisi demografica in Ucraina e cosa sarà la ricostruzione io ho paura della parola ricostruzione tu conosci l'Iraq sai cosa ha voluto dire la ricostruzione in Iraq corruzione cementificazione distruzione
Ogni giorno di guerra in più è un passo verso l'abisso per quel povero paese
Grazie Andrea e grazie dovrà tutto per averci ricordato prego
Che è un'altra delle Follie del momento è che sembra che parlare di pace vuol dire esser dalla parte dei russi e star dalla parte degli Ucraini vuol dire non poter parlar di pace e francamente è un po'spiazzante perché una dice no io sto totalmente dalla parte degli ucraini considero Putin un dittatore dopodiché continua a dire che l'unica strada perché storicamente un'unica certezza l'abbiamo che le guerre finiscono con la pace e quindi a un certo punto questa cosa dovrà prodursi nervetti bollita
La mia poi è una certezza una speranza ma finivano con la pace perché il rischio è come tu sai meglio di me
Sitter vizio non lo può quello sarebbe per tutti noi ma insomma questo ci porterebbe credo alla seconda parte del discorso non ce lo possiamo permettere
Ma sarebbe veramente l'incubo degli incubi e poi sempre per gli ucraini per primi perché vedi vattene lasciami solo dire questa cosa velocissima è vero che Nando che tutti come dire Veneri amo nella sua capacità predittiva ci dice agli italiani non importa più niente temeva benissimo come mi andava bene che i primi giorni quando magari io ero in onda c'era
L'attenzione spasmodica perché abilità dentro in città ucraine la situazione è esattamente quella di un anno e sei mesi fa
E quello che è cambiato è solo la nostra prospettiva quindi di nuovo non c'è il sorti M. insieme c'è il dire va be'è un problema loro quindi non è che è un non gliene importa niente perché vogliono la pace non gliene importa niente perché è diventato un problema loro
Matteo la tua ultima sarò Lassini poi credo che ce ne saranno segnale sono Arena cinque e la sicurezza sia volare elenca appunto sarà arrivati gli altri ospiti viste quindi chiediamo sicuramente ma
Il problema è come sul TIR né nel senso che noi d'esempio siamo stati appena c'è stata l'invasione della Russia nei confronti dell'Ucraina il giorno dopo
Abbiamo preso posizione abbiamo cominciato nelle città organizzare manifestazioni con la parola d'ordine è molto semplice
Con l'Ucraina per la pace
Dal primo giorno
Perché è ovviamente chi come noi crede nei valori costituzionali dei valori della Resistenza
Quando c'è un popolo aggredito è un invasore sta nettamente la parte del popolo credito punto non c'è tanto da spiegare
E anche perché e per noi come dire
Don Milani fu il primo forse aprire la discussione anche sull'obiezione di coscienza no
Io stesso come dire a una certa repulsione personale per le armi non ho mai come dire tenuto l'arma in mano in vita mia
Ma tutti noi malvolentieri abbiamo accettato l'idea che l'Ucraina dovesse essere aiutata anche con le armi
Perché se non aiutavamo Lem Lalla resistenze ucraina non avremmo avuto la pace avremmo avuto l'invasione di un Paese sovrana magari la preparazione di un nuovo da ad una nuova invasione bene
Detto questo
Dopo un anno e mezzo passato un anno e mezzo se non sbaglio giusto
Dopo un anno e mezzo come pensiamo che debba finire la guerra
Come come siccome ne usciamo
Ora il tutte le guerre si definiscono finisco con la pace ma ne abbiamo avuto delle guerre fino alla seconda guerra mondiale che sono finite con la sconfitta
Di qualcuno e la vittoria di qualcun altro per fortuna che è finita così
Tutte le guerre che si sono state nel pianeta dal dopoguerra dal dopo secondo Carra mondiali in poi sono finite con un accordo di pace
Non con la vittoria dell'uno sull'altro
Questo il punto allora quando io sento dire che noi dobbiamo sostenere l'Ucraina finché all'ucraino non avrà vinto la guerra questo ragionamento mi terrorizza
Perché se noi dobbiamo concludere la guerra quando l'Ucraina avrà vinto cosa che io mi auguro personalmente
Rischiamo di non essere realisti
Rischiamo un prolungamento della guerra infinito e rischiamo un'escalation
Della quale come dire non facciamo più ormai neanche più caso ma ormai abbiamo sdoganato il tema delle armi nucleari come se fosse come dire una cosa normale
A questo è il punto secondo me sul quale a riaprire una discussione
Non da che parte stare da che parte stare non abbiamo scelto giustamente dal paese distare dal primo minuto la parte lucra nel popolo che resista parte dell'Europa da parte dell'Occidente eh fuori discussione questa cosa ma come deve finire la guerra allora qui manca la politica ma è possibile che in uno scenario del genere l'unico che sta provando a trovare una mediazione andando dai cinesi andando dagli ucraini e poi andrà in Russia
Tutti su mandato del Papa l'Europa dove noi che abbiamo la guerra in casa dove siamo
Poi io sono per come dire l'ho detto prima la NATO il fronte occidentale
Tutto bene male Europa con la sua politica internazionale lavoro la può la vera o no una sua politica estera lavora vere oppure no qual è il ruolo della Guede all'Europa in questa guerra in generale
Nell'ordine geopolitico che si ricostituisce
Dopo questa guerra questa la mancanza che vedo è la mancanza della politica ma anche alla politica in particolar modo una politica europea
Troppo debole in uno scenario nel quale invece dovrebbe essere più forte magari
Giocarci ancor wolof nella nuova globalizzazione queste quello che noi pensiamo anche qui come vedi teniamo insieme aspetti valoriali e pragmatismo di chi vuole la pace davvero e spera che questa pazza arrivi il prima possibile
Questo sì mi sembra ferire l'unica giusta conclusione buoni lavori perché saranno vorrei intense grazie grazie no Andrea Riccardi grazie grazie per Monica e grazie ad Andrea Riccardi grazie davvero
Grazie