Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'appuntamento con il supplemento settimanale di passaggio a sud est
Situazione calma ma ancora carica di tensione nel nord del Kosovo dopo gli scontri e le sparatorie di domenica scorsa tra polizia e polizia locale kosovara i gruppi di estremisti serbi
Pesantemente armati il bilancio ufficiale parla di un poliziotto kosovaro e tre serve rimasti uccisi oltre a diversi feriti da entrambe le parti intanto sono otto i serbi arrestati fino a questo momento dalla polizia kosovara
Che ha anche trovato e sequestrato un'ingente quantità di armi e munizioni alcune delle quali rinvenute anche all'interno del monastero serbo ortodosso di bagni ska attorno al quale appunto per buona parte della giornata di domenica si erano sviluppate i gli scontri comma colpi d'arma da fuoco tra appunto polizia kosovara serbi armati
In Serbia Repubblica Srpska che l'entità maggioranza serba della Bosnia Erzegovina strettamente legata a Belgrado intanto è stato proclamato il lutto nazionale
In memoria delle vittime degli scontri a fuoco di domenica scorsa
Questo ha suscitato la reazione da parte del premier albanese Edi Rama che si trova a Roma ieri ha aggiunto una conferenza stampa
Insieme al nostro ministro degli esteri durante la quale ha detto questo è il momento di condannare a voce alta quello che è accaduto nel nord del Kosovo con l'uccisione di un poliziotto di quello che poi è successo a Belgrado
Che ha decretato il lutto nazionale per gli assalitori serve rimasti uccisi negli scontri un lutto che dice Rama legittima l'azione di un gruppo criminale chiaramente investito del compito di creare il terrore in Kosovo e questo è inaccettabile
Il giustificabile condannabile non europeo
Critiche alla KFOR a che la la forza multinazionale a guida NATO che stazioni in Kosovo dalla fine della guerra mille novecento novantanove
Critica la che farà suo comportamento sono venute da il ministro della Difesa serbo Milos voce dice
Secondo il quale il comportamento alla KFOR è stato troppo passivo domenica scorsa in una dichiarazione rilasciata alla televisione pubblica serba la terza il ministro ha detto che Belgrado è delusa della reazione della forza NATO in Kosovo a suo avviso le truppe KFOR avrebbero dovuto per prima intervenire per evitare lo spargimento di sangue e successivamente la missione europea è un ex
Che la missione di monitoraggio siamo così vero che si occupa della insomma l'applicazione della giustizia in in Kosovo dovrebbe accertare eventuali responsabili ben Touadì responsabilità penali con conseguenze giudiziarie
Il presidente della sede Aleksandar Vučić da parte sua ha chiesto che le forze della NATO in Kosovo la missione KFOR assumono la gestione di tutte le questioni di sicurezza nel nord del Kosovo
E voci cioè ha fatto sapere tramite sociale di a vere rivolto la richiesta all'Unione europea gli Stati Uniti e la Gran Bretagna la Francia l'Italia la Germania attraverso il loro
Amba rappresentanti diplomatici a Belgrado
Pizzetti truppe KFOR erano presenti nella zona di bandisca durante l'intervento dalla polizia kosovara domenica scorsa e hanno attentamente e monitorato la situazione è pronto a rispondere se necessario lo ha lo dice la stessa che fare in un comunicato diffuso a Pristina
E nelle quale sottolinea che la polizia kosovare intervenute in conformità delle alle sue prerogative previste dalla legge quale primo attore responsabile nell'intervento
Intanto su un palco su decisione la polizia kosovara
Nuovamente possibile entrare a Bagni Sky villaggio appunto se ci sono stati scontri armati domenica scorsa l'accesso era stato interdetto in seguito agli incidenti con gli abitanti locali Uto risate uscire dal villaggio solo per acquistare medicinali e generi di prima necessità
Qui chiusi restano tuttavia i valichi di frontiera con la Serbia agli arminiani a Broni h nel nord del Kosovo
E allora questo è questo ma è la sono le notizie al momento in cui stiamo registrando questa puntata del del supplemento settimanale di passaggio su desse siamo mercoledì pomeriggio questo è insomma la la situazione al momento e allora via questo supplemento vogliamo darvi conto di qualche commento di qualche analisi sono anche viene fatta sulla situazione perché quello che è accaduto domenica è sicuramente il più grave incidente armati in Kosovo negli ultimi anni
Lo scrive Francesco Martino corrispondente di Osservatorio Balcani Caucaso su Balcani calco sul punto orga che Francesco Martino riporta quella che definisce l'attenta ricostruzione del portale Cossa del che appunto spiega come tutto sia cominciato in piena notte intorno alle due e trenta di domenica scorsa quando pattuglie della polizia kosovara hanno notato che sul ponte di ingresso a Bani scampo
Erano stati parcheggiati due camion senza targa per bloccare l'accesso al villaggio
Avvicinatici alla questo barricate improvvisate i poliziotti sono stati attaccati a colpi d'arma da fuoco bombe a mano granate anticarro ed è in questa prima fase che uno dei poliziotti è rimasto colpito a morte e altri due sono stati feriti
Con l'arrivo dei rinforzi delle forze dell'ordine kosovari gruppo armato i cui componenti portavano divise militari si è barricato all'interno del monastero medievale ribadisca dove insieme ai monaci del convento si trovava anche un gruppo di turisti serbi provenienti da Novi Sad
Mentre le notizie sugli eventi ribadisca iniziavano a circolare sulla Rete il conflitto a fuoco andava avanti ed è durato per buona parte della giornata quando le armi hanno taciuto tre dei membri del gruppo di fuoco erano stati uccisi due feriti
E catturati nelle ore successive quattro altre persone accusate di aver partecipato all'attacco sono state arrestate
A un posto di blocco nel villaggio di eludere a circa dieci chilometri da bandisca questo insomma è quello che è successo come appunto riporta ricostruisce il portale cose vere che riporta punto Francesco Martino sulla carica cosa appunto orga
Poi Francesco Martino passa al piano politico
E sottolinea come lo scontro politico si è iniziato violentissimo già durante la vera e propria battaglia che ha sconvolto il villaggio di Mani stesso monastero
Reagendo a caldo la presidente kosovara di o solo smania ha parlato di violenza orchestrata da gruppi criminali serbi di un vero e proprio attacco alla sovranità kosovara
Il primo ministro Albin Kurti più visto kosovaro gli ha fatto presto eco mentre continuava la sede al monastero di Maniscalco urti ha descritto il gruppo di fuoco come membri di una formazione militare professionale per poi accusare direttamente di terrorismo truppe sostenute dallo Stato serbo
Sempre secondo Curti l'operazione di polizia ha rivelato la vastità del tentativo di destabilizzare il Kosovo del Nord
Visto che durante l'azione sarebbero state sequestrate centinaia di armi e grandi quantità di munizioni tra cui armamento pesante d'attacco come mitragliatrici e granate entrato si sono viste delle immagini
Il governo salva diffuso punto le immagini di questo questi generi ingente quantitativo di armi e munizioni sequestrate
La risposta del presidente salvo il sandalo Vučić su questo scrive sempre Francesco Martino una sua corrispondenza per balcanica cosa punto org risposta del presidente serbo Aleksandar Vučić è arrivata nella serata durante una conferenza stampa dedicata appunto ai fatti di bagni ska
L'unico responsabile per quanto sta accadendo e Curti con l'aiuto dalla comunità internazionale ha dichiarato Vučić
Secondo cui la leadership kosovara vorrebbe portare la sedia d'un nuovo conflitto con la NATO quindi accuse pesanti da parte del presidente serbo
Pur condannando l'uccisione del poliziotto kosovaro Perrucci ce lo scontro a fuoco rappresenta la naturale reazione dei serbi del nord del Kosovo che si sono ribellati non sopruso portando più il terrore imposto da corti
Stavolta scrive poi ancora Francesco Martino anche prevedibile intervento di condanna da parte della nell'autorità internazionali
E più nello specifico da parte dell'Unione Europea ha provocato un ulteriore strascico di polemiche le dichiarazioni dell'alto rappresentante europeo per la politica estera Giosa Borrell ha che ha definito l'episodio di bagni ska un attacco orribile per poi augurare che i responsabili vengono portati davanti alla giustizia è stato criticato apertamente dalla ministra degli Esteri kosovara tonica Karbala
Secondo la quale le dichiarazioni di Borrelli non contengono il necessario sostegno all'azione della polizia kosovara mentre l'attacco a Bani ska non viene definito apertamente dall'alto rappresentante come atto di terrorismo
E a questo punto si arriva al punto scopo su quali sono le conseguenze politiche di questo scontro che è avvenuto in una situazione generale di crescente tensione riesplosa nel Kosovo del Nord dopo le contestate elezioni amministrative dello scorso maggio boicottate dalla popolazione serba e divenute il terreno politico per una resa dei conti sullo stato della regione
E
Queste conseguenze saranno sicuramente pesanti
E
Ricorda punto fresco mattino come il processo negoziale tra le parti è da lungo tempo al palo
E anche l'ultimo tentativo di riaprire i negoziati con l'incontro a Brussel tra culti e voci dello scorso quattordici settembre
Sotto l'ombrello dell'Unione europea ne abbiamo parlato da un passaggio sul set è finito in un ennesimo è amaro nulla di fatto con l'Unione europea sempre più fredda nei confronti di Curti
Accusato apertamente di sabotare la creazione dell'associazione delle municipalità serve organo previsto dagli accordi Brussel del due mila tredici come strumento di autogoverno della minoranza serba in Kosovo ora conclude Francesco Martino
Sullo sfondo della guerra politica diplomatica che si trascinano da anni tra Pristina e Belgrado
E resa ancora più acuta dal generale clima di insicurezza calato sull'Europa
Con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia si inserisce improvviso ma non inaspettato il più grave incidente armato in Kosovo degli ultimi anni una situazione descritto da molti media balcanici come un bravo potenziale scintilla in grado di riaccendere scenari che nella regione sembravano ormai parte del nel passato
Così Francesco Martino
Su Balcani Cao coso punto orga
Il sito internet di osservatorio la carità cosa Transeuropa dunque una potenziale scintilla
E dell'Incendio che può scoppiare di nuovo tra Serbia e Kosovo ha scritto Pierre caschi giornalista francese tre fondatore del sito d'informazione Rijeka tranne fra tiene una rubrica quotidiana di politica internazionale su Radio France Santer pubblicato ogni mattina sul sito di internazionale The nazionale punto it
Husky scrive di un conflitto che un conflitto irrisolto essendo una bombola orologeria ed è successo la settimana scorsa nel Caucaso con la riconquista del Nagorno Karabakh da parte dell'Azerbaijan
E migliaia di armeni in fuga dalle loro case e la stessa situazione minaccia di ripresentarsi tra Serbia e Kosovo
Il Kosovo la cui popolazione composta in maggioranza da persone di origine albanese è nato appena venticinque anni fa al termine di una guerra esplosa sull'onda lunga del crollo della Jugoslavia oggi la Regione sta vivendo gravi incidenti
Qui ricordo appunto quello che che è successo ricorda come la vicenda di inasprire il contrasto con la Serbia che non riconosce la sovranità del Kosovo Belgrado sostiene la minoranza serba che vive nel nord del Paese parte dove si sono verificati incidenti
E però si Prost questo profilo una crisi internazionale da settimane scrive husky
La tensione continua a crescere soprattutto dopo quello che è successo in quattro comuni a maggioranza serbo situati nel nord del Kosovo ne abbiamo parlato punto sulle elezioni sul boicottaggio sugli incidenti che c'erano stati a fine maggio i problemi
Ricorda Piera spie sono cominciati quando ad aprile gli elettori serbi hanno boicottato le elezioni municipali e si sono visti imporre sindaci di origine albanese
Il primo ministro kosovaro Albin Kurti è un nazionalista che vuole mettere fine all'irredentismo serbo ma si scontra non solo con l'ostinata resistenza dei quaranta mila serbi che vivono nel Paese
Ma anche con le critiche di europei e di Statunitensi che lo ritengono un provocatore
Oh Dio fosse questa è una lettura un po'troppo un po'eccessiva questa di husky però c'è del vero in quello di che dice
Questo conflitto locale conclude si sta trasformando rapidamente una crisi internazionale
Il problema è che Serbia e Kosovo continuano a non avere rapporti diplomatici e dunque qualsiasi divergenza può potenzialmente degenera degenerare in un con uno scontro aperto Piera husky su internazionale punto it questa è la tranne in una
La traduzione della della nota che tiene quotidianamente su fra Santa
Ma allora quello che è successo domenica è il punto di non ritorno nella tensione tra Serbia e Kosovo è quello che si domanda Francesco De Palo giornalista e scrittore con la porta di varie testate di si occupa in particolare di Grecia e diretta del Mann ma anche se il mondo greco ma segue ovviamente tutta la vicenda balcanica
De Palo scrive che una soluzione definitiva anche con la responsabilità assunta da un Paese forte non sembra più procrastinabile dal momento che già l'unione europea deve affrontare il protrarsi della guerra in Ucraina le fibrillazioni Nagorno Karabakh
E le conseguenze anche geopolitiche della crisi energetica dunque un altro fronte irrisolto sarebbe troppo dunque
La domanda che si pone Francesco De Palo suo Formiche punto net manesca quello che è successo è un punto di non ritorno nella tensione tra Serbia e Kosovo
Più più netta e l'inchiesta
Stilista Gabani scala sono il punto di non ritorno nella distinzione tra Kosovo e Serbia
Questo il titolo del pezzo di Matteo fabbri sull'inchiesta punto it appunto del ventisette settembre questo è due giorni quello di Di Francesco ne parlerà caldo su formiche punto nata il venticinque settembre quindi al giorno dopo
Ieri
Matteo fa abbia sentito Giorgio fu Shōnen e l'Istituto per gli studi di politica internazionale secondo il quale le imboscate avvenuta una settimana all'ultimo rendez colloqui ellenismo nulla di fatto mediate a Brussel dall'Unione Europea una coincidenza da tenere presente
L'attacco alla polizia kosovara
Scrive
Matteo Fabbri attacca la polizia kosovara rischia di avere conseguenze pesanti nel già difficile rapporto diplomatico tra i due Paesi una fase di stallo che durava da qualche mese un po'più di qualche mese
Giorgio Fade assentito Giorgio fusion è anche appunto ricercatore dell'ISPI che da anni si occupa di Balcani che secondo il quale quello che è accaduto rappresenta un punto di non ritorno non solo delle relazioni tra Kosovo e Serbia ma per tutto il dossier diplomatico e credo che possiamo decretare la fine del dialogo e del processo di normalizzazione mediato dall'Unione Europea è questa
Un'analisi molto molto molto netta
E naturalmente anche molto
Sante
Questo questo proprio dice ancora Giorgio fusion e mette in una posizione molto scomoda la Serbia che fino ad oggi era stata più o meno favorita a livello internazionale ora verrà considerata responsabile per quanto accaduto
Non tanto per avere finanziato direttamente i sostenitori quanto piuttosto per il suo ruolo nel plasmare pilotare i rappresentanti politici serbo kosovari
è improbabile che la Serbia sia del tutto estranea ai fatti
L'attacco
Così c'è flessione e
Matteo Fabrizio segnala ricordo appunto come l'attacco
Di domenica attacco terroristico sia arrivato dopo che poco più di una settimana fa a Bruxelles ennesimo round di colloqui di alto livello tre due presidenti Borrell aveva prodotto l'ennesimo nulla di fatto
Pertanto si Dante wc cioè quello kosovaro corte il premier ma insomma
Quanto avvenuto in questi giorni scrive ancora amante o Fabbri è l'ennesima dimostrazione di quanto l'equilibrio sia delicato la questione ormai nota l'accordo di okay del del marzo due mila ventitré e cioè marzo scorso raggiunto tra Vučić Curti con la regia di Borrelli non è mai stato implementato e ne abbiamo parlato anche da dal passaggio a sud-est le divergenze vertono principalmente su due punti
L'istituzione dell'associazione dei comuni serbi del Kosovo su cui Pristina non ancora garantito l'impegno concreto e il mutuo riconoscimento de facto tra i due Paesi con Belgrado che continua a votare contro l'adesione del Kosovo alle organizzazioni internazionali e a questo punto entra in gioco il ruolo del dell'Europa scrive Matteo Fabbri in mezzo ai due Paesi a fare da mediatore c'è sempre Unione europea che ha ottenuto scarsi risultati di una regione di dove prova danni ad essere incisiva l'Europa scrive dice function è sentito Giorgio fusione sentito appunto da Matteo fa dell'Europa il terzo attore coinvolto in questo stallo
Ma ha fatto troppo poco per sbloccare i negoziati e a questo punto avrà ancora più difficoltà garantire l'implementazione dell'accordo di Ohrid sarebbe importante anche per accelerare il percorso di adesione all'Unione europea siamo in una fase in cui non servono medaglie di cartone ma va dato un orizzonte temporale preciso ai Paesi dei Balcani
Ed è per questo che da Brussel ci si aspetta di più il problema principale
Dice ancora Giorgio procione è che l'unione europea deve ancora risolvere alcune contraddizioni interne mentre Borrelli chiede a voci ci di legittimare a livello internazionale il Kosovo ci sono cinque membri dell'Unione Europea che continuano a non riconoscere l'indipendenza di Pristina
Una su tutte la Spagna guidata dallo stesso governo socialista da cui proviene proprio l'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri che in aprile anche votato contro l'adesione del Kosovo al Consiglio d'Europa la Spagna ha votato contro
Ecco quest'ultimo passaggio nota Matteo fa vi è la cartina di tornasole delle difficoltà dell'Unione Europea dall'essere incisiva in politica estera
E ricorda come oltre a Madrid degli altri paesi che non riconosco indipendenza del Kosovo sono Cipro Grecia Romania Slovacchia
Mentre ad aprile hanno votato contro l'ingresso di Pristina nel Consiglio d'Europa Romania Cipro e Spagna
E la solita Ungheria di Orban che pur riconoscendo l'indipendenza di Pristina segue la linea di voci c'è in una sorta di patto tra democrazie illiberali ma per Bruxelles l'implementazione dell'accordo sarebbe strategica anche perché produrrebbe
Un altro importante risultato
Qui torna a parlare Giorgio fascione qualora la Serbia dovesse rispettare la sua parte di accordo e smettere di ostacolare l'adesione di Pristina le organizzazioni internazionali ci sarebbe anche un allontanamento di wc da Putin non è tanto una questione di sanzioni
Che avrebbero un effetto piuttosto debole ma il fatto che senza ostacoli a Pristina verrebbe svuotata l'alleanza con la Russia Mosca gode ancora gode di una certa popolarità e solidarietà da parte del popolo serbo
Ricorda Giorgio procione che però fanno notare anche come l'Europa venga percepita ancora come una grande opportunità ma allora scrive Matteo commenta Matteo Fabbri per far sì che questo avvenga è necessario che da Pristina arrivano delle aperture sui Comuni a maggioranza serba
E difficile soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi le preoccupazioni di Curti legate la municipalità contro la tra Belgrado riguardano la sovranità del Kosovo il timore mentre interviene a questo punto in oggetto procione
è che con l'associazione dei comuni serbi Vučić voglia ripetere l'esperienza della repubblica serba ska in Bosnia Erzegovina la cui leadership politica strettamente legata a Belgrado riproporre questo scenario sarebbe un grosso rischio per Pristina conclude
Giorgio su Shōnen
Dopo l'attacco terroristico questa poi la conclusione dell'articolo di Matteo Fabbri dopo l'attacco terroristico di domenica i margini di manovra sono sempre più sottili ed è difficile immaginare svolte significative a meno che l'Unione europea non decida di fare sul serio
Bloccare questo stallo alla messicana non arrivare ad una soluzione pacifica sarebbe una grande sconfitta in politica estera per quella che all'inizio del proprio mandato si è definito una commissione geopolitica
In una delle regioni in cui Bruxelles e sperava di avere un'influenza concreta
Ed è vero fa bene a ricordare questo Matteo Matteo Fabbrini
Questo il suo pezzo su l'inchiesta pubblicato ieri ventisette settembre perché è vero questa Commissione europea guidata da Ursula von der Line a Annarita ripreso
A a interessarsi dei Balcani ha cercato di dare un un nuovo impulso al processo di integrazione europea però
Di fatto poi non è che sul sia sia riuscita a dare una scadenza certa
In mezzo è vero c'è stata la pandemia in mezzo c'è sta c'è la guerra tutta ancora adesso la guerra in Ucraina però quello che appunto manca
Tratto quando siamo a vent'anni dal Consiglio europeo di Salonicco che rilanciò la prospettiva dell'integrazione europea dei Balcani occidentali dopo le guerre jugoslave quello che manca appunto è una data certa una un traguardo per quelle per questi Paesi
Che l'attentato che quello che è successo domenica ventiquattro bandisca Possa potrebbe possa chiudere definitivamente il dialogo con la Serbia
L'opinione espressa da Alessandra Briganti Sud domani ma proprio nelle ore in cui succedeva questo sul sito di beni di domani briganti San sottolineava come l'attacco del nord del Kosovo portasse con sé un elemento di novità è stato pianificato e questo sospetto un po'che venuto a tutti visto anche il fatto che erano uomini pesantemente ben armati
E questo secondo briganti comporterà un sicuro cambio di svolta nelle trattative tra Belgrado e Pristina dieci giorni fa l'Unione Europea avrei aveva assistito al fallimento dell'ultimo round di negoziati potrebbe essere arrivato il momento di ristrutturare il dialogo su presupposti diversi
Speriamo anche perché il titolo invece del suo pezzo alla in dice altro sommati insomma potrebbe chiudere definitivamente il dialogo la serve ma insomma è arrivato il momento di ristrutturare questo dialogo
La tra l'altro c'è da dire
Quello quello che ha fatto scoppiare le tensioni in nel nord del costo in questi mesi sono state queste contestatissime
E boicottate elezioni per il rinnovo dei consigli comunali nelle quattro località a nord nel nord del Kosovo a maggioranza serba ora questa elezione si dovrebbero ritenere si dovrebbero tenere in autunno
Qui in questa notizia la dava l'Ansa lo scorso al ventinove agosto citando proprio il premier kosovaro Albin Kurti le elezioni del ventitré aprile
Riguardano i quattro comuni a maggioranza serba sono Svezia mezzo ventotto club posa felice e settore nord con soste a Mitrovica che è la città che sta a cavallo del del fiume
I bar e segna un po'proprio la la divisione
Come dicevo erano state boicottati in massa dalla popolazione serba per protesta la conto protesta contro la politica ritenuta ostile discriminatoria del governo di Pristina col risultato che essere letti erano stati i nuovi sindaci di etnia albanese
Ciò aveva suscitato malumori manifestazioni di protesta da parte dei serbi locali
Più volte degenerati scontri Tato siano state anche a maggio poi gli scontri con il non solo con la presa kosovara ma anche con le truppe della forza NATO la KFOR schierate a protezione edifici comunali erano atti di mezzo anche dei militari italiani per la ripetizione del del voto
La dirigenza kosovara chiede garanzie sulla regolare partecipazione alla popolazione serba per dare piena legittimità alle elezioni vedremo appunto che sviluppi CD ci saranno
Quella la situazione insomma è resta molto di molto delicata
Somma chi parla più volte a
Io in questa in una mia è una mia opinione no io non amo sentir parlare di polveriera balcanica anche perché i i Balcani vengono tirati in ballo sempre solo quando succede qualche cosa poco si racconta a parte i media
Specializzati i portali specializzate nel seguire la situazione i siti specializzati eseguirà situazione balcanica parti giornalistiche conoscono quella realtà
A parte radio radicale nel nostro piccolo
Dei Balcani si accorge solamente se ci sono dei momenti di tensione ma non si racconta la realtà di quei Paesi non si racconta la realtà anche della società civile degli sforzi che vengono fatti in tutti i Paesi da tutte le parti per cercare di superare le
Divisioni lasciate punto dalle guerre quindi parlare di Boyle polveriera balcanica criminali finzione che io non non amo per niente non credo che ci sia rischio di un conflitto sull'arca scala
Non ci sono economicamente insostenibile non ci sono e però e però ce la Guarino Ucraina i Balcani sono un terreno di azioni della Russia di Putin
Dan da sempre lo fa da quando Putin al potere lo fare pubblica Sir scalo fa nel Kosovo lo fa in Montenegro con la guerre nonché di aggressione l'Ucraina anche i Balcani sono tornati a essere un altro fronte nella guerra non lineare portata avanti appunto dalla da Mosca dalla da Putin
E quindi il mantenere uno stato permanente di tensione e il creare incidenti in continuazione non è uno scontro aperto non è un conflitto su larga scala ma sicuramente crea una situazione
Difficilmente gestibile e che naturalmente frena il processo di integrazione europea di tutta l'area balcanica non solo di Serbia Kosovo ma coinvolge anche
Tutti gli altri paesi che a diverso livello sono coinvolti a partire dalla Bosnia Erzegovina che ha appunto il problema della Repubblica secca ma anche il Montenegro dove sono
Dove sono forti gli interessi russi presenti diretti e indiretti se pensiamo che la principale
E Banca montenegrini controllata dalla principale banca ungherese
Siamo verso siamo alla fine di questo supplemento di passaggio sul destro chiudiamo con due segnalazioni riguardano due due libri il primo il nuovo libro di Elvira municipi certi che pubblicato all'inizio di questa landa Crocetti editore si intitola la buona condotta ne ha parlato Luca Rondi su altre economia punto it che ha intervistato invierà Mui ciccia parla e Luca Rondi di un romanzo profetico è amaro uscito
Qui in cui la scrittrice ripercorre le tensioni seguite all'elezione di un sindaco serbo in una piccola città del Paese balcanico
Ente invece la kosovara in paese indipendente dal due mila otto e secondo Luca Rondi è un libro e una bussola per comprendere quanto sta accadendo e de precipitato delle ultime settimane permettere
A fuoco i limiti delle rivendicazioni perquisiti si si parlava degli incidenti di maggio Mandes ci sono stati incidenti anche più gravi di quelli di quelli maggio quindi la grande
La buona condotta scusate di Elvira all'ultimo libro di libri ramo inciso e pubblicato da Crocetti l'altro libro che vogliamo segnalare e sempre pubblicato da Crocetti l'Artic la la l'autore è un è uno scrittore parte kosovaro Hashim Pettini se rimane
è stato intervistato il due agosto il suo avvenire da Riccardo Michelucci in occasione proprio l'uscita dei cittadini battito la ballata dello scarafaggio
Quello dei Balcani scrive Michelucci è un passato che sembra non passare mai
Mentre non si sono ancora spenti gli echi del conflitto in Kosovo che chiuse il modo peggiore il ventesimo secolo c'è chi con quel terribile fardello è stato costretto a crescere e diventare adulto e lo scrittore e attore kosovara potrà spettanze mani si definisce un figlio della guerra che iniziò quando lui aveva appena dodici anni e crescendo ha cercato di rielaborare quell'esperienza anche con l'aiuto della letteratura del teatro ma ammette di non esserci riuscito
E il
Lelli perseguito la ballata dello scarafaggio
Riuscito dicevo da Crocetti è un libro che in in cui lo scrittore intreccia il suo quotidiano autore padre e marito con la violenza della della storia e che anche questo libro da leggere anche perché
Pare se cioè dice sei mani
Che di fronte a al ai anche ricette sconti del nord del Kosovo acquisiti faceva riferimento a quei Di Maggio ma la domanda mamma la questione si ripropone anche di nuovo ora di fronte a quegli scontri una storia di studi salsa di storie che che non finisce mai
E chiede l'intervistatore rispondesse mani un senso di incredulità è pazzesco che dopo tanti anni esista ancora tutto questo odio la storia non ci ha insegnato niente
Ma la gente comune davvero molto stanca non ne può proprio più del patriottismo della propaganda delle minacce del sangue dobbiamo dare tutti il nostro contributo per creare un futuro privo di odio
Di questi due libri somma questo supplemento di passaggio a sud-est del ventotto settembre che abbiamo dedicato interamente al nord del Kosovo dopo quanto quanto è successo domenica ventiquattro i gravi scontri
Armati
E la l'alta tensione che permane anche mentre stiamo parlando sono abbiamo voluto chiudere con la segnalazione di questi due due libri dopo avervi proposto commenti analisi su quello che è successo su quello che sta scritto su quello che potrebbe accadere
Questi duelli vedi avvierà musici
E di rispetto se il money
E ci fermiamo qui con questo supplemento per questa settimana vi ricordiamo che tutte le puntate di passaggio su testo tutti supplementi non si speciali di potete ritrovare di ascoltare su radio radicale punto it nella sezione rubriche
In onda invece ci sentiamo domenica domenica primo ottobre come sempre alle ventuno per una nuova puntata di passaggio superstar
Grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata all'ascolto di radio radicale