Rapporto Annuale Istat 2023 - La situazione del Paese

Buongiorno a tutti a nome del presidente della Camera dei deputati e porgo il benvenuto al presidente dell'Istat Francesco Maria Chelli all'autorità presenti e a tutti gli ospiti illustri ospiti partecipanti a questo convegno da sempre la presentazione del rapporto annuale dell'Istat rappresenta per il Parlamento e le altre soluzioni un'interessante un'importante occasione di confronto sulla situazione economica e sociale del nostro Paese
L'evento odierno giunge dopo un anno nel corso del quale il nostro Paese ha continuato ad affrontare le sfide derivanti dall'uscita dall'emergenza sanitaria ed alla guerra in Ucraina
Con i conseguenti effetti economici e sociali
Allo stesso tempo nostro paese ha dimostrato di saper cogliere le opportunità derivanti dal contesto internazionale e in particolare europeo a partire dall'occasione offerti dal PD N RR così come evidenzia il rapporto in questo intervento introduttivo mi limiterò a riconoscere l'importante ruolo svolto nell'ultimo anno dal Parlamento anche grazie al costante dialogo la leale collaborazione con le altre istituzioni tra le istituzioni e con quelle camere collaborano una menzione particolare è sicuramente da riservare proprio all'Istituto nazionale di statistica che non a caso viene anche menzionato espressamente nel regolamento della Camera all'articolo centoquarantacinque nell'ambito delle procedure di indagine informazione e controllo
Ed è anche grazie alle rilevazioni elaborazioni e studi statistici dell'Istat che il legislatore ha potuto affrontare le principali sfide del nostro Paese
Di cui dà conto in questo rapporto Attraverso opportuni interventi di carattere non soltanto legislativo ma anche di indirizzo e controllo verso il governo
Mi limito quindi qui a ricordare l'importante ruolo svolto dalle Camere attraverso l'approvazione di appositi atti d'indirizzo e l'adozione
Di misure di contenimento della pandemia del copie diciannove le modalità di esame e di indirizzo in relazione alla proposte governative
Di attuazione del P Anna le procedure di autorizzazione per l'invio di armamenti e di informazione alle Camere previste relazione la guerra in Ucraina
In aggiunta si possono annoverare i diversi interventi di politica economica di Bilancio volti affronta a fronteggiare le particolare congiuntura economica sociali determinate da ciascuno di scudetti vinti
In tutti questi settori le camere attraverso un ruolo attivo non soltanto dell'Assemblea ma anche di tutte le Commissioni permanenti hanno cercato di rispondere al meglio alle crescenti sfide
Ed hanno cercato di farlo svolgendo anche in circostanze politiche non facili
Una costante attività di indirizzo e controllo sul governo di spiegando al contempo una fondamentale capacità trasforma attiva derivasse interventi normativi d'urgenza presentati dall'esecutivo
Per proprio sul versante dei procedimenti conoscitivi che viene maggiormente il risalto l'utilità oltre che l'opportunità di un costante e crescente collaborazione delle Camere
Con l'Istat
In questo senso il potenziamento dalla capacità conoscitiva del Parlamento potrebbe essere utile su diverse tematiche significative che costituiscono oggetto di ripetuti interventi legislativi
Si pensi a titolo di mera esempio l'attuazione del piano RR ai cambiamenti climatici a transizione ecologica alle politiche demografiche tutte tematiche di cui si fa puntuale menzione nel rapporto attraverso gli elementi conoscitivi e raccolti anche per mezzo dell'Istat il Parlamento potrebbe assicurare un monitoraggio costante
E di intraprendere altresì un'opera di valutazione delle politiche pubbliche nonché raccordarsi con le crescenti istanze di partecipazione provenienti dalla società civile
Alla luce di tutte queste brevi considerazioni ritengo con la presentazione di oggi che si possono ferire un fondamentale quadro conoscitivo sullo stato del nostro Paese
Tanto nei suoi aspetti critici quanto su suoi punti di forza
Ancora di più questa presentazione ci consente di poter valutare più approfonditamente le opportunità e i margini per interventi correttivi e di miglioramento volti a valorizzare al meglio le numerose potenzialità di crescita dell'Italia
Anche attraverso future occasioni di confronto costruttivo e di dialogo fra le nostre istituzioni
Questo evento rappresenta infatti uno strumento utile per una discussione costruttiva e altresì un prezioso stimolo per la riflessione sulle misure che potranno essere adottate dal Parlamento
Per rispondere al meglio alle esigenze ed evoluzioni che si potranno registrare nel prossimo anno
Grazie a tutti
Formulo se stessa formula
Formula lei signor presidente e rappresentante dell'Istat oggi presente a tutti i partecipanti a questo evento i miei più fervidi auguri di buon lavoro grazie ancora
Onorevole Traversi che ringrazio per l'indirizzo di saluto che abbiamo ascoltato ministro Alberti Casellati
Rappresentanti del governo autorità tutte signore signori da trentun anni il rapporto dell'Istat propone attraverso dati analisi puntuali un ritratto dell'Italia
In questo ritratto si scorgono oggi come vedremo nuove opportunità di crescita e di benessere e allo stesso tempo non trascurabile elementi di crisi e incertezza
Il periodo che abbiamo alle spalle non è stato certo facile
Il paese è stato messo a dura prova dall'emergenza sanitaria e dalla crisi economica che ne è seguita
Molte disuguaglianze a livello economico sociale e territoriale si sono aggravate
Nell'ultimo biennio altri fronti di crisi si sono sovrapposti
La guerra in Ucraina le tensioni a livello internazionale la crisi energetica il ritorno dell'inflazione
Si tratta di fattori che hanno condizionato la ripresa dell'economia
E ha cresciuto il disorientamento delle famiglie e l'incertezza per le imprese
Eppure l'Italia ha mostrato una considerevole capacità di resilienza e reazione
è in questo quadro che il rapporto dà conto delle trasformazioni demografiche sociali economiche e ambientali che hanno caratterizzato il nostro Paese negli ultimi anni
Per misurarsi con la complessità del presente e per garantire uno sviluppo più equilibrato sostenibile di inclusivo è necessario del resto conoscere le interconnessioni che si stabiliscono tra tali trasformazioni
E che incidono sul tessuto produttivo e sociale con modalità e velocità differenti
In questa edizione in particolare abbiamo voluto mettere in primo piano i giovani come risorsa da valorizzare
Potenziale da non disperdere per costruire un futuro coerente con gli obiettivi di sviluppo che ho appena richiamato
Il nostro compito come istituto nazionale di statistica e soddisfare la domanda di informazione che proviene dalla società
Per far fronte alla complessità delle trasformazioni in atto
Ed è alla luce di questo obiettivo che il rapporto come di consueto utilizza integrandoli dati che derivano da una pluralità di fonti e che rispondono agli standard di qualità della statistica ufficiale
Prima di presentarvi i principali risultati desidero sottolineare come questa pubblicazione rappresenti solo la punta dell'iceberg di un sistema complesso di produzione statistica
Il cui motore principale è il contributo quotidiano di colleghe e colleghi qualificati e motivati che colgo l'occasione di ringraziare
Il due mila ventidue assegnato l'uscita dallo stato di emergenza sanitaria nazionale
Il forte rincaro dei prezzi dell'energia e delle materie prime ha tuttavia condizionato l'evoluzione dell'economia con aumenti rilevanti dei costi di produzioni per le imprese e dei prezzi al consumo per le famiglie
A giugno secondo le stime preliminari l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività all'Orto dei tabacchi
Ha registrato una variazione nulla su base mensile e un aumento del sei virgola quattro per cento su base annua molto distante dai picchi raggiunti lo scorso anno
Il rallentamento segue quello dei prezzi dei beni energetici e in particolare di quelli non regolamentati nello stesso mese l'inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi resta sostenuta seppure in decelerazione
La propagazione della dinamica inflattiva su alcune filiere di produzione e sui canali distributivi rimane ancora rilevante
Nell'anno passato l'andamento dell'economia italiana è stato decisamente positivo sia in termini di crescita sia sul fronte dell'occupazione
Nel due mila ventidue è proseguita la ripresa del TPL con un aumento del tre virgola sette per cento superiore a quello registrato in Francia e Germania e nel complesso dell'area euro
La crescita è stata sostenuta dalla spesa delle famiglie residenti e dall'andamento degli investimenti fissi lordi
Stimolati dalle violazioni per la riqualificazione del patrimonio edilizio e da quelle a supporto degli investimenti tecnologicamente più avanzati in impianti e macchinari
La domanda estera netta invece fornito un contributo negativo
Dal lato dell'offerta i settori più dinamici sono stati le costruzioni il commercio i pubblici esercizi i trasporti le telecomunicazioni
L'industria in senso stretto è rimasta stazionaria mentre l'agricoltura ha registrato una flessione
All'andamento del PIL sia associata una dinamica favorevole dell'occupazione che è proseguita nei primi mesi del due mila ventitré
A maggio di quest'anno il numero degli occupati ventitré milioni quattrocentosettantuno mila ha superato quello della primavera del due mila otto
Nello stesso mese il tasso di occupazione ha raggiunto il sessantuno virgola due per cento superiore di oltre due punti a quello del medio del due mila otto
Nel primo trimestre del due mila ventitré il PIL ha continuato ad espandersi con un aumento congiunturale dello zero virgola sei per cento superiore a quello dell'area euro arretrata di un decimale
Le nostre previsioni che scontano un quadro di forte incertezza vedono il PIL in crescita sia nell'anno in corso più uno virgola due per cento sia nel due mila ventiquattro più uno virgola uno per cento
L'aumento sarà ancora sostenuto dal contributo della domanda interna e in misura più contenuto da quello della domanda estera netta che beneficerà della fine della fase più acuta della crisi energetica
Gli investimenti segneranno un aumento del tre per cento nel due mila ventitré un tasso inferiore a quello registrato nei due anni precedenti per decelerare ulteriormente nel due mila ventiquattro
I loro rallentamento sarà condizionato dal venir meno degli incentivi all'edilizia
In compenso tra il due mila venti tre e il due mila ventiquattro si rafforzeranno gli investimenti pubblici e privati connessi con la progressiva attuazione del Piano nazionale di ripresa resilienza
Le dinamiche demografiche che caratterizzano il Paese stanno avendo e avranno ancor più effetti profondi sull'equilibrio del sistema di welfare e sulla nostra capacità di crescita
L'Istat soprattutto negli ultimi anni ne ha dato conto con una casa con un'attenzione crescente al primo gennaio due mila ventitré i residenti in Italia ammontano a cinquantotto milioni ottocentocinquantuno mila centosettantanove mila in meno de rispetto all'inizio dell'anno precedente
Nel due mila ventidue diversi fattori hanno influenzato la dinamica demografica
L'uscita
Dallo stato di emergenza sanitaria l'aumento del numero di cittadini in cerca di protezione umanitaria a seguito della guerra in Ucraina
L'eccesso di caldo nei mesi estivi che si è tradotto in un nuovo picco di decessi nella popolazione anziana
Se si considera il rapporto naturale fra nati e morti il due mila ventidue si contraddistingue per un nuovo record del minimo di nascite trecentonovantatré mila per la prima volta dall'Unità d'Italia sotto le quattrocento mila e per l'alto numero di decessi settecentotredici mila peraltro stando alle prime evidenze dell'anno in corso le nascite continuano a diminuire registrando nel primo quadrimestre l'uno virgola uno per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Mentre per i decessi si osserva una riduzione dell'otto virgola tre per cento
In tema di fecondità il due mila ventidue segna il ritorno ai livelli del due mila e venti uno virgola ventiquattro figli in media per donna restando al di sotto del periodo pre quand'è amico
La persistente bassa fecondità è uno dei tratti distintivi dell'evoluzione demografica del nostro Paese
Essa ha prodotto negli ultimi decenni una consistente erosione della platea dei potenziali genitori a cui si devono effetti importante del calo delle nascite che osserviamo oggi
Nel passaggio di un ideale testimone tra una generazione di genitori in atti del baby boom
E quella dei loro figli in atti della metà degli anni novanta i contingenti si sono pressoché dimezzati
Inoltre l'evoluzione del numero medio di figli per donna in Italia continua a essere fortemente condizionato dalla posticipazione della genitorialità verso età più avanzate
C'è poi il tema della longevità nel due mila ventidue i livelli di sopra
Violenza della popolazione restano ancora inferiori a quelli del periodo pre pandemico
Con una perdita di oltre sette mesi rispetto al due mila diciannove sia tra gli uomini sia tra le donne
Alla nascita la stima della speranza di vite ottanta virgola cinque anni per gli uomini e ottantaquattro virgola otto per le donne
Dal due mila ventuno gli uomini hanno recuperato circa due mesi e mezzo di vita per le donne invece questo valore rimane pressoché invariato rispetto al due mila ventuno
Il rallentamento del ritmo di crescita della speranza di vita delle donne costituisce un processo che si era manifestato già prima del due mila venti
Ma la pandemia povero rafforzato la tendenza nonostante l'elevato numero di decessi degli ultimi tre anni oltre due milioni e centocinquanta mila di cui l'ottantanove virgola sette per cento di persone con più di sessantacinque anni
L'età media della popolazione è salita da quarantacinque virgola sette anni all'inizio del due mila venti a quarantasei virgola quattro anni all'inizio del due mila ventitré
Al primo gennaio ventitré le persone con più di sessantacinque anni rappresentano quasi un quarto della popolazione totale
Al contrario gli individui in età attiva cioè coloro che hanno tra quindici e sessantaquattro anni diminuiscono al sessantatré virgola quattro per cento
Si riduce anche il numero dei più giovani i ragazzi fino a quattordici anni sono sette milioni trecentotrentaquattro mila ovvero il dodici virgola cinque per cento
Si tratta di una situazione demografica mai sperimentata fino ad ora in queste proporzioni e che pone importanti sfide alla sostenibilità del sistema Paese
Il fenomeno assume contorni ancora più critici se si guarda i diversi territori
Nelle aree interne particolarmente carenti sul piano dell'accessibilità ai servizi si osserva un mancato decremento demografico e un progressivo invecchiamento dei residenti
Fenomeni accentuati da una consistente immigrazione soprattutto di giovani non controbilanciata da flussi in entrata
Negli ultimi venti anni la quota di popolazione che vive nelle aree interne è diminuita passando dal ventitré virgola nove per cento al ventidue virgola sette per cento del complesso dei residenti in Italia
Parallelamente è aumentato il rapporto tra anziani e giovani in età di lavoro
Al primo gennaio due mila ventitré nelle aree interne ci sono in media centoventidue residenti di sessantacinque anni o più ogni cento giovani di quindici trentaquattro anni
Ma in molti comuni della fascia appenninica si supera la quota centosessanta
Nelle aree centrali questo rapporto è pari a centosedici virgola sette
La riduzione della popolazione giovane ha quindi un impatto più rilevante nelle aree interne soprattutto in quelle del Centro Sud
Si tratta di un andamento che rischia di esasperare i già noti elementi di fragilità di questi territori e di alimentare la spirale della continua riduzione della popolazione
Come abbiamo osservato anche in passato i meccanismi democratici appena descritti sono già largamente impliciti nella struttura per età di oggi
Le generazioni del baby boom degli anni sessanta si accingono ad entrare nella cosiddetta Terza età
Tale passaggio destinata a combinarsi all'allungamento della sopravvivenza e al calo della natalità si configura come determinante fondamentale del massiccio invecchiamento demografico a cui assisteremo nei prossimi trent'anni
L'aumento consistente degli anziani costituì Ra soprattutto in prospettiva un cambiamento senza precedenti e di vaste proporzioni per il nostro Paese
Sul piano qualitativo si dovrà agire per migliorare il loro benessere in modo che l'ampliamento dell'orizzonte temporale della vita sia accompagnato dall'aumento degli anni vissuti in buona salute
Liberi da condizioni che ne limitino l'autonomia e la capacità di avere una vita di relazione soddisfacente
Il futuro del Paese non potrà però prescindere da una piena valorizzazione delle energie e del potenziale spesso dei nostri giovani e da una riduzione di quelle vulnerabilità che ne impediscono la partecipazione attiva alla vita economica e sociale
Il programma Next Generation Liu pone proprio su queste basi la riportò la ripartenza dell'Unione Europea
Riconoscendo il ruolo centrale dei giovani nell'affrontare gli impegni della transizione demografica digitale ed ecologica
Nel due mila ventidue quasi un giovane su due il quarantasette virgola sette per cento mostra almeno un segnale di deprivazione in una delle cinque dimensioni considerate rilevanti identificate a partire dal sistema di indicatori veste dell'Istat
Il concetto di deprivazione viene qui inteso come il mancato raggiungimento di una pluralità di fattori individuali e di contesto che agiscono nella determinazione del benessere dei giovani
Più di uno virgola sei milioni di giovani mostra invece segnali di deprivazione in almeno due domini
I livelli di deprivazione multi deprivazione sono sistematicamente più alti nella fascia di età venticinque trentaquattro anni
La più vulnerabile costituita da coloro che escono dalla famiglia di origine per iniziare una vita autonoma formare un'unione diventare genitore
Per la maggioranza dei giovani il raggiungimento di queste tappe è sempre più un percorso ad ostacoli e negli ultimi decenni si è assistito a loro costante posticipo
La precarietà e la frammentarietà delle esperienze lavorative e la scarsa mobilità sociale hanno contribuito a compromettere le opportunità di realizzazione delle aspirazioni di una larga parte di giovani
E a scoraggiare nella partecipazione attiva politica sociale e culturale
L'accesso a tali opportunità dovrebbe essere garantito a tutti i giovani a prescindere dal contesto familiare e sociale di provenienza
In Italia il meccanismo di transizione intergenerazionale della povertà è più intenso che nella già maggior parte dei Paesi dell'Unione europea
Quasi un terzo degli adulti tra i venticinque e i quarantanove anni a rischio di povertà quando aveva quattordici anni viveva infatti in famiglie che versavano in una cattiva condizione economica
Il rapporto analizza anche le voci di spesa maggiormente rivolte alle fasce di età più giovani
La spesa pubblica per l'istruzione in rapporto al PIL mostra che il nostro Paese investe in questa funzione meno delle maggiori economie europee
Quattro virgola uno per cento del PIL nel due mila e ventuno e della media dei Paesi dell'Unione Europea ventisette che ha il quattro virgola otto per cento
L'Italia inoltre spende per le prestazioni sociali ed è erogati alle famiglie ai minori una quota esigua rispetto al PIL pari all'uno virgola due per cento a fronte del due virgola cinque per cento della Francia e del tre virgola sette per cento della Germania
Il piano nazionale di riprese resilienza prevede diverse misure volte a migliorare i livelli e la qualità dell'occupazione giovanile a ridurre la dispersione scolastica e migliorare i livelli di competenza della popolazione più giovane
Si tratta di interventi che affrontano ritardi significativi del nostro Paese in ambiti fondamentali per lo sviluppo dei più piccoli e potenzialmente per i nostri giovani
L'investimento nei primi anni di vita in particolare riconosciuto come il più efficace nel ridurre vive i divari ereditati dal contesto socio economico di origine nel due mila ventuno in Italia solo il ventotto per cento dei bambini tra zero e due anni frequenta un asilo nido un valore molto inferiore al target europeo del cinquanta per cento entro il due mila trenta
Anche gli interventi nell'edilizia scolastica possono contribuire a migliorare il benessere dei più giovani
La maggior parte delle scuole poco accessibile perché a limitazioni fisiche
Privo di barriere fisiche appena poco più di un terzo degli edifici scolastici statali e non con una forbice di quasi otto punti tra le regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno a sfavore di queste ultime
L'effetto del progressivo invecchiamento della popolazione che si manifesta già oggi sul sistema scolastico sul si stia al caldo del lavoro sarà ancora più accentuato e diffuso nel futuro
Tra il due mila ventuno e il due mila cinquanta le nostre previsioni più recenti stimano una riduzione della popolazione in Italia di quasi cinque milioni a cui si associa a un cambiamento sostanziale nella struttura per età
Essa si manifesterà in gran parte nel periodo due mila ventuno due mila quarantuno quando i residenti di età fino a ventiquattro anni si ridurranno di circa due milioni e mezzo
E quelli tra i venticinque e i sessantaquattro anni di cinque virgola tre milioni
Con cali di intensità superiori alla media nazionale nel Mezzogiorno e nelle aree interne
Gli asset gli affetti degli squilibri generazionali sul mercato del lavoro sono come detto già evidenti
Nel due mila ventidue l'età media delle forze lavoro è di quarantatré virgola sei anni mentre quella della popolazione in età attiva quindici sessantaquattro anni e di quarantadue anni
La bassa partecipazione alla forza lavoro di giovani e donne inoltre è un elemento che aggrava l'effetto negativo del declino demografico sulla numerosità e sulla struttura della popolazione in età da lavoro
I tassi di occupazione per le diverse classi età mostrano in particolare lo svantaggio di quelle più giovani
Il tasso tra i quindici e i trentaquattro anni si è ridotto dal due mila quattro di otto virgola sei punti percentuali mentre è aumentato di diciannove virgola due punti per i cinquanta sessantaquattro enni
La crescita dell'occupazione femminile nel nostro Paese è stata costante interrotta soltanto da i periodi di crisi in particolare nel due mila venti
Nonostante i progressi il divario con la media europea rimane ampio e l'Italia resta fra i Paesi con la più bassa componente femminile tra gli occupati
Nel due mila ventidue il tasso di occupazione dei quindici sessantaquattrenne in Italia è pari al sessanta virgola uno per cento per gli uomini arriva al sessantanove virgola due per cento mentre al cinquantuno virgola uno per cento per le donne
Venti tredici virgola otto punti percentuali al di sotto della media europea
Mentre l'istruzione ha certamente un ruolo importante nel favorire l'occupazione femminile la partecipazione delle donne al mercato del lavoro resta legata anche ai carichi familiari
Ha la disponibilità di servizi per l'infanzia e la cura dei membri della famiglia più fragili oltre che ai modelli culturali
Nel due mila ventidue il tasso di occupazione delle venticinque quarantanove enni è l'ottanta virgola sette per cento per le donne che vivono da sole
Il settantaquattro virgola nove per quelle che vivono in coppia senza figli il cinquantotto virgola tre per le madri
Come documentato in diverse edizioni del rapporto i livelli d'istruzione più elevati si associano ad una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e favoriscono la riduzione dei divari generazionali e di genere nell'occupazione
Nella classe di età trenta trentaquattro anni per la quale si possono considerare conclusi anche i percorsi di studi post-laurea il dodici virgola uno per cento delle persone dichiara di non aver mai lavorato
Tale incidenza varia molto per genere territorio e soprattutto del livello di istruzione
Tra i laureati è pari a circa un terzo rispetto a chi possiede al massimo la licenza media sette per cento contro ventuno virgola quattro per cento
Gli effetti negativi prodotti sulla forza lavoro dalla marcata riduzione atteso che la popolazione residente in età di studio o di lavoro nei prossimi vent'anni
Potranno essere mitigati da un aumento dei tassi di partecipazione all'istruzione e al mercato del lavoro
Occorre rassicurare però anche un incremento della qualità dell'istruzione e della formazione e il loro orientamento verso i fabbisogni di competenze delle società e del sistema produttivo
Elementi essenziali per migliorare la qualità che la produttività del sistema economico
Nel due mila ventidue le risorse umane in scienza e tecnologia ovvero le persone occupate in professioni qualificate o con un livello d'istruzione terziaria
Rappresentano quasi la metà della popolazione attiva tra i venticinque e i sessantaquattro anni nell'Unione Europea
Otto virgola quattro punti in più rispetto al due mila undici in Italia tale quota del trentasette virgola quattro per cento e la crescita nello stesso periodo è stata di soli due virgola otto punti
Nonostante negli ultimi dieci anni l'istruzione superiore tra i giovani venticinque trentaquattro anni sia cresciuta di sei punti percentuali raggiungendo il settantotto per cento nel due mila ventidue
Essa rimane ancora di sette virgola quattro punti sotto la media europea
Se si considera la classe di età venticinque sessantaquattro anni il distacco arriva a sedici virgola cinque punti occorre tuttavia ricordare che nel due mila venti il flusso di laureati in rapporto alla popolazione di età venti ventinove anni risulta quasi in linea con le ali con la media europea
Il rapporto analizza anche il fenomeno degli espatrio dei giovani laureati
Un'esperienza di crescita professionale o lavorativa che arricchisce il bagaglio culturale e di competenza dei nostri giovani masse irreversibile si traduce in una perdita di capitale umano che impoverisce il potenziale di crescita del Paese
Nel due mila ventuno il tasso di espatrio per i laureati di venticinque trentaquattro anni in Italia noto come fuga dei cervelli è del nove virgola cinque per mille tra gli uomini e del sei virgola sette del mille tra le donne
I tassi migratori medi due mila diciannove due mila ventuno dei giovani laureati verso l'estero indicano perdite di risorse qualificate in tutte le province
Con valori superiori al tasso migratorio medio nazionale
Nel nord e nelle isole
I tassi migratori dei giovani laureati tra le province italiane mostrano invece una chiara direttrice spaziale a sfavore del Mezzogiorno dove la perdita di capitale umano dovuta alla mobilità interna è netta e persistente
In sintesi la prospettiva democratica di medio lungo periodo rende ancor più gravi gli attuali problemi di sottoutilizzo del capitale umano già evidenziati con particolare riguardo alla fuga di cervelli e al ben noto fenomeno degni
Naturalmente in una società che invecchia una maggiore partecipazione al mercato del lavoro di giovani e donne deve andare di pari passo con un allungamento della vita lavorativa anche delle generazioni più mature
Uno dei temi che l'Istat ha affrontato con maggiore continuità nelle ultime edizioni del rapporto annuale riguarda lo stato dell'ambiente del nostro Paese e le connessioni con l'economia e la società
Le indagini sulle famiglie mostrano che la preoccupazione per i cambiamenti climatici è crescente tra i cittadini
Tali timori sono alimentati anche dal verificarsi con sempre maggiore frequenza intensità di eventi meteorologici estremi che aumentano il rischio di calamità connesse al dissesto Idir idrogeologico e alla siccità
Con conseguenze drammatiche in termini di vita umana e danni economici
Il venti il due virgola due per cento della popolazione residente in Italia vive in aree a pericolosità da frana considerate elevata o molto elevata e l'undici virgola cinque per cento in territori con pericolosità da alluvione la media delle nata oltre alle conseguenze del cambiamento climatico persistono a livello nazionale e locale emergenze non ancora risolte ne voglio sottolineare due la prima riguarda l'acqua e le condizioni delle nostre infrastrutture idriche la seconda è la povertà energetica
La scarsità dell'acqua rappresenta una minaccia per la sostenibilità della vita sociale e dei processi produttivi
La riduzione delle precipitazioni accompagnata dall'aumento delle temperature ha portato a una minore disponibilità media annua della risorsa idrica
Che nel trentennio mille novecentonovantuno due mila e venti si è contratta del venti per cento rispetto alla media del trentennio mille novecentoventuno due mila cinquanta
La disponibilità idrica nazionale ha raggiunto il suo minimo storico nel due mila ventidue quasi il cinquanta per cento in meno rispetto al periodo mille novecentonovantuno due mila venti
A tale grave problema si associa una Consip una condizione di persistente dissesto dell'infrastruttura idrica
Nel due mila venti infatti il quarantadue per cento dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione dell'acqua potabile non arriva agli utenti finali
Una quantità considerevole che stimando un consumo di duecentoquindici litri per abitante al giorno sarebbe sufficiente a garantire i bisogni Ricci di oltre quarantaquattro milioni di persone in un anno
Nel due mila e venti le situazioni più critiche si sono verificate nel centro e nel Mezzogiorno inoltre la siccità e i problemi di approvvigionamento di acqua ne influito pesantemente sull'annata agricola appena trascorsa
Facendo registrare nei conti economici nazionali una riduzione della produzione del valore aggiunto e dell'occupazione nel settore agricolo
La transizione ecologica va favorita tramite investimenti di carattere strutturale come quelli previsti dal Pnr ma deve essere anche approfondito il suo impatto a livello economico e sociale con l'intento di promuovere una maggiore equità
La lotta alla povertà energetica è un aspetto chiave delle recenti strategie della Commissione europea per la Just Transition una dimensione della povertà che saremo chiamati a misurare con maggiore attenzione negli anni a venire
In Italia nel due mila ventidue il diciassette virgola sei per cento delle famiglie a rischio di povertà ammette di non essere in grado di riscaldare adeguatamente l'abitazione
Il dieci virgola uno per cento dichiara arretrati nel pagamento delle bollette si tratta di valori elevati anche se inferiori alla media europea
Le famiglie che lamentano una spesa energetica troppo levata e quelle il cui reddito una volta fatto fronte alle spese energetiche scende sotto la soglia di povertà sono l'otto virgola per cento delle residenti in Italia
E il ventisette virgola uno per cento di quelle che ricevono in bolletta i bonus sociali potenziati negli ultimi anni per mitigare l'impatto sociale della crescita dei prezzi dei beni energetici
Negli ultimi anni il persistere di un quadro di forte incertezza e il susseguirsi senza soluzioni di continuità di crisi di carattere sanitario economico politico ed ambientale hanno messo a dura prova il sistema produttivo italiano
La performances dell'economia italiana nel due mila ventidue è stata come tetto positiva e ad essa hanno contribuito in modo sostanziale le imprese dell'industria dei servizi rilevando un'elevata capacità di resistere agli choc esterni
Alcune imprese si sono comunque rilevare rivelate più residenti di altre
In particolare quelle con un elevato grado di partecipazione alle catene globali del lavoro hanno mostrato indipendentemente dalla dimensione per formarsi migliori rispetto alle altre imprese in termini di produttività e redditività
Nel confronto con i principali Paesi europei l'Italia si caratterizza come è noto per la
Significativa vocazione manifatturiera con oltre un terzo del valore aggiunto nell'industria nei servizi di mercato prodotti in questo settore
Il sistema manifatturiero mostra una elevata propensione ad esportare superiore a quella degli altri partner europei in insediamenti delle piccole e medie imprese
Ma sensibilmente inferiore nelle grandi che mediali mediamente realizzano sui mercati internazionali meno della metà del loro fatturato nell'ultimo decennio nel confronto con le principali economie europee
Il sistema produttivo italiano si contrasta distingue tuttavia per la scarsa dinamica della produttività del lavoro
Che si accompagna ad una crescita più contenuta del costo del lavoro e a una debole propensione all'innovazione in termini sia quantitativi sia qualitativi l'emergenza sanitaria peraltro comportato nel corso del due mila venti una riduzione della propensione innovare nei prodotti e nei processi e un calo degli investimenti innovativi nelle imprese industriali e dei servizi
Le imprese più innovative hanno tuttavia continuato a investire in ricerca e sviluppo la cui quota è un ventata di tredici virgola sette punti rispetto al due mila diciotto
In Italia negli ultimi anni le risorse regate erogate dal settore pubblico al settore privato per promuovere investimenti in ricerca e innovazione sotto forma di credito d'imposta sono cresciute
Le nostre analisi mostrano che le agevolazioni fiscali agli investimenti in ricerca e sviluppo hanno determinato un effetto positivo sulla crescita della produttività anche per le imprese innovative che accedono per la prima volta l'incentivo
Inoltre lo stimola la crescita sembra essere stato più rilevante per le imprese più lontane dalla frontiera tecnologica
Lo sviluppo del sistema imprenditoriale si coniuga sempre più con l'esigenza di rafforzare di rafforzare la sostenibilità ambientale sociale ed economica dei processi produttivi
Nel due mila ventidue quasi il sessanta per cento delle imprese manufatturiere e la metà delle unità attive nei servizi di mercato hanno adottato misure finalizzate a rafforzare la sostenibilità dei processi di produzione
L'utilizzo di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell'efficienza energetica emergono inoltre come le attività più rilevanti nella pianificazione delle azioni future
Il rapporto dedica infine un'attenzione particolare al tema delle imprenditorialità giovanile e femminile
Nel due mila venti le imprese guidate da giovani di età inferiore a trentacinque anni sono poco più di mezzo milione rappresentano l'undici virgola sette per cento del totale dell'industria e dei servizi i giovani imprenditori operano prevalentemente nella sanità e nell'assistenza sociale dove rappresentano il diciannove virgola quattro per cento delle aziende del settore
Nelle attività artistiche sportive e di intrattenimento e divertimento e nel settore dei servizi alloggio e ristorazione
L'incidenza delle imprese giovanili è più elevata nel Mezzogiorno tredici virgola nove per cento nel Sud tredici virgola due per cento nelle isole e dieci virgola uno per cento nel Nord Est
Nel due mila venti l'impresa a conduzione femminile in Italia sono invece un milione duecento mila e costituiscono il ventisette virgola sei per cento del totale
E se si caratterizzano per una prevalenza di ditte individuali un minor numero di addetti rispetto alle imprese maschili unità d'impresa più bassa della media e operano per lo più nel settore dei servizi
Nel complesso il sette schema produttivo ha dimostrato un elevato grado di resilienza gli sciocchi
Consentendo al Paese di recuperare i livelli di produzione precedenti alle crisi e di riposizionarsi sui mercati internazionali
Pure in presenza di alcune caratteristiche peculiari non solo in termini di struttura delle imprese ma anche di strategie non sempre ventata di incrementare la produttività le imprese più dinamiche hanno mostrato di saper intraprendere modelli virtuosi basati sulla maggiore partecipazione alle catene internazionali del valore l'adozione di strategie innovative e la programmazione di investimenti orientati alla sostenibilità che hanno permesso di ottenere benefici più ampi in termini di crescita economica produttività e redditività
Le complesse trasformazioni in atto a livello demografico nel mercato del lavoro richiederanno del resto un rafforzamento del sistema produttivo proprio in tale direzione
Mi avvio alle conclusioni
Anno dopo anno il rapporto dell'Istat accompagna il Paese e ne ritrae con attenzione partecipazione e rispetto
E costruì menti Sempre più accurati le trasformazioni traguardi raggiunti i nuovi fermenti problemi da risolvere e le domande che aspettano risposte
I dati e le statistiche che compongono questo ritratto sono il nostro contributo di conoscenza ai cittadini alla società civile alle istituzioni e al governo dell'Italia
Sono strumenti che servono a valorizzare e talvolta anche a scoprire le risorse di cui il Paese può disporre
E mi riferisco in primo luogo ai giovani come abbiamo voluto mettere in luce in questa edizione del rapporto e ai sentimenti più innovativi del sistema produttivo
Sono strumenti
Soprattutto sono strumenti a disposizione delle politiche per sostenere i processi di sviluppo e individuare dove occorre le difficoltà e le loro cause sono strumenti necessari a ridurre le disuguaglianze di opportunità e competenze che penalizzano i più giovani le disuguaglianze di accesso ai servizi che colpiscono le donne più anziani
Le disuguaglianze di reddito che si traducono in in ordine benessere o povertà per migliaia di famiglie
Le disuguaglianze fra i territori che sommano tutte le altre
Molte di queste disuguaglianze sono purtroppo consolidate o stanno crescendo mentre nuove forme di povertà possono emergere e questo richiede anche per affrontarle al meglio di continuare a potenziare i nostri sistemi di rilevazione
Di analisi e di conoscenza
Come ogni anno tutti gli anni l'Istat e mi riferisco alla comunità delle donne e degli uomini che permettono a questo istituto di operare fa e continuerà a fare la sua parte offrendo i dati e le statistiche necessari al governo della complessità dell'economia della società del territorio e dell'ambiente grazie per la vostra stessa