40 anni fa l'arresto di Enzo Tortora

Buongiorno e benvenuti
Come il roll-up attesta siamo qui per ricordare
Pone al momento particolare della vita e della storia giudiziaria di questo Paese
Unione delle camere penali con la Camera Penale di Roma e con la Fondazione Internazionale per la giustizia Enzo Tortora hanno deciso di ricordare stamattina il diciassette giugno del due mila ventitré esattamente a quarant'anni dagli accadimenti il momento uno dei momenti più bui della storia giudizio di questo Paese che coincide corrisponde con l'arresto di dall'antiuomo che era Enzo Tortora
Ci sono tanti modi per affrontare il problema per discutere di quello che è avvenuto e di quello che è successo in funzione di quell'arresto di quella vicenda giudiziaria e molti di questi modi sono stati già come dire percorsi sono stati già
Declinati nell'ambito in questi quarant'anni
Ma c'è un modo che forse può dare ancora un senso a questo ricordo che fa di questa giornata un momento particolarmente importante questa deve essere una giornata di testimonianze
Avremmo interventori che analizzeranno le questioni sotto diversi punti di vista con delle relazioni specifiche
Dai diversi aspetti delle diverse prospettive
Che essi hanno vissuto io vorrei portare un piccolo contributo se mi è consentito che è un contributo di carattere emozionale che che vuole essere la testimonianza di quello che accadde a me
Nel momento in cui la vicenda di Enzo Tortora si consumavano incominciava consumarsi
Io ero un ragazzino di tredici anni nell'ottantatré quando Enzo Tortora veniva tratto in arresto proprio qui davanti
In un attimo con i ferri ai polsi si trovava a togliergli la completezza e l'eleganza che lo aveva caratterizzata nella sua vita fino a quel momento
Quella sera noi ascoltavamo aspettavamo presente io ripeto a tredici anni era un momento di incontro il venerdì sera Portobello era momento per tutti noi
Di raccoglimento di fronte a questa che ancora si chiamava rete due se non ricordo
E quella sera noi Portobello non lo abbiamo sentito la sigla non l'abbiamo ascoltata ci siamo domandati perché
Riaffiorano dei ricordi
Di quella di quel momento
Quello che voglio dirvi è che accadde qualcosa alle quattro del mattino di quel vederti diciassette
Che sovvertire mio orizzonte i ragazzini e lo sovvertire un attimo senza che nemmeno merende sì me ne rendessi conto
Questa storia è la storia di Enzo Tortora contiene in sé tutto quello che la vicenda processuale e la vicenda informativa per gli anni a venire hanno ancora testimonia questa è la storia di un tragico errore giudiziario
E la storia
In parte ante litteram di un rapporto perverso tra l'informazione nella giustizia penale di questo Paese
Nel quale anche quando sembra che sia la giustizia penale a governare il processo in realtà è la regola della notizia veloce sensazionale
E non importa se fondata assegnare i bordi del tant'è la storia di una protende investigativa che non s'arresta nemmeno quando ormai è evidente che la nave sta affondando
E che infligge al soggetto mal capitato in questo caso Barbano lo chiamerebbe la ciliegina sulla torta cioè Enzo Tortora infligge una sofferenza
Dalla quale talvolta capita spesso capita di non riprendersi più voi del processo sapete tutto noi ne abbiamo parlato tantissime volte quindi stare a ripercorrere quelle tappe non ha nessun senso e soprattutto interverrà dopo di me
Avrà sicuramente migliori argomenti migliori prospettive ma la cifra di questo di ciò che voglio dirvi oggi è questo il mio orizzonte di ragazzino fu sovvertito in un attimo
Da un vociare infinito da un coro unanime di soggetti che additavano Enzo Tortora come responsabili di quelle malefatte insomma quel circo mediatico si era messo in moto e io non dubita e nemmeno per un attimo di essere stato gabbato da Enzo Tortora negli anni precedenti piuttosto che del contrario poi me ne sono pentito molti anni dopo
E voi mi direte che non c'è colpa nel cuore di un ragazzino di tredici anni ha ben però io sentirei tutta la colpa se oggi non fossi qui a testimoniare quello che accade che lo testimonia può significare poco ma io faccio quel poco che posso
Ci sarebbe tanta responsabilità se non chiarissimo sempre quotidianamente confronto e Metallica
Che quel meccanismo che si innescò al momento dell'arresto di Enzo Tortora non è un meccanismo isolato e non è stato un meccanismo casuale
Quello è un meccanismo voluto
E chi lo nega o e in malafede o e stupido
Se noi non sapessimo riconoscere la replica quotidiana di quel meccanismo che oramai da quarant'anni ci troviamo ogni mattina sui giornali sulle televisioni sulla stampa
Se noi non facessimo quello che possiamo ogni giorno per testimoniare che si è trattato di un misfatto e che il misfatto si ripete quando la attenzione si abbassa ecco allora noi potremmo dire dovremmo dire di essere in parte responsabili io mi sentirei responsabile soprattutto se non spiegasse se non avessi spiegato a mia figlia quello che è successo
Io gliel'ho spiegato in un modo diretto regalandole una copia del libro di lettere a Francesca e l'ho vista piangere nel leggerlo
Ma è stato un pianto per me doloroso ma anche liberatorio
Ecco io credo che il senso di questa giornata al di là dei commenti di fatto dei commenti concreti delle ragioni che ci spingono stretti sia esattamente questo
Continuare a testimoniare il ricordo di un evento drammatico che è un evento che si ripete che si replica che quotidianamente travolge distrugge la vita di molte persone
Vorrei che tutti noi ricordassimo sarebbe bello che tutti ricordassi mai chi non l'ha conosciuto lo scoprisse lo conoscesse e comprendesse quello che è accaduto ed è per questo che noi oggi siamo qui e vi ringrazio di essere così numerosi
Detto può essere e quindi avendo avuto l'onore e l'onere di introdurre un parterre di tutto rispetto chiamerei a intervenire vice presidente dell'Unione delle camere penali italiane l'avvocato Paola Rubini alla quale do volentieri la parola
Grazie Beppe io ero una ragazza che si avviava a iscriversi a giurisprudenza
Ricordo benissimo la sensazione
Di annullamento della personalità di un uomo
Non mi interessava in quel momento se potesse essere effettivamente colpevole o innocente il senso di scoramento di annullamento della giustizia lo percepisce subito e capii che la mia strada era
Essere
Una persona che studiava la legge e che voleva difendere la legge e che voleva difendere i cittadini che alla legge violenta a volte sono soggetti io immense Tortora ho visto
Due particolarità lui era ed è stato ed è simbolo della ricerca di verità e di giustizia a tutti i costi fino all'ultimo respiro
Egli era ed è ed è stato emblema della deriva giustizialista unico neanche rimane scolpita fino alle più brutte pagine la giustizia italiana
Lui ha avuto anche la funzione
Di farci capire i fatti
Di interpretarli
Di coglierne anche le implicazioni remote e vi scorge a me le conseguenze sociali
Lui è sempre andato a fondo utilizzando la sua vicenda personale per far capire che lo ascoltava anche i giudici che lo giudicavano quali erano le conseguenza di quella violenza che stavano perpetrando ai suoi danni
Quest'anno
Anche quest'anno ricordiamo i cent'anni della nascita di Leonardo Sacha si sono conosciuti CIACE è stato uno di quelli che non lo ha condannato assieme a pochi altri e lui Leonardo Sciascia il sette agosto del mille novecento ottantatré dopo poco scriveva sul Corriere della Sera
è un caso eclatante di alterazione della verità
è la lucida e amara constatazione dell'uso alterato della legge in un Paese che non solo ha perso il senso della giustizia ma distrutto con la vita di un uomo la sua stessa civiltà
è un tema ancora attuale noi bloccati penalisti ce ne rendiamo conto quando assistiamo i nostri clienti
La fiducia accordato dei magistrati ai pentiti
Può condurre ancora oggi come allora risultati paradossali e dannosi
L'arresto di un cittadino innocente totalmente estranei infatti queste ordinanze di custodia cautelare a strascico in cui si prende un mucchio si prende un mucchio di cinquecento persone coi duecento devono essere liberate di lì a qualche giorno però intanto la dei flagranza e le conseguenze indelebili nella vita delle persone delle famiglie se sono ormai già rappresentate e verificate
Allora io dico che oggi exempla dobbiamo difendere Tortora per difendere il nostro diritto il diritto di ogni cittadino ananas al privato della libertà
E non essere di esposto al pubblico ludibrio senza convincenti prove della sua colpevolezza i ferri mostrati ma anche i video
Furiosi morbosamente curiosi delle case delle persone anche vengono arrestate
Quelli diffusi dalla polizia giudiziaria in sede di perquisizione
Anche questo è un dato cui assistiamo tutti i giorni e che vogliamo e combattiamo perché ciò non accada
Allora Enzo
Ha voluto
Che ci fosse scritto che non sia un'illusione
Assieme al testo la colonna infame con la perfezione di Leonardo Sciascia ma quelli che non si è un'illusione
Perché richiamava una Fabre una frase di Enzo speriamo che il mio sacrificio sia servito a questo Paese e che la mia
Non sia nell'uso Leone continuiamo a pensare che non sia nelle zone però non può non dobbiamo darlo per scontato
Per scontata la carcerazione quindi come strumento per estorcere la confessione ma anche come pena preventiva prima del processo prima della condanna se ci sarà
Prima le manette e poi le prove non è così non sarà mai così finché non saremmo qui grazie
Grazie Paolo vorrei che venisse sul fatto Francesca Scopelliti che non avete bisogno dedicati a infine a cui do volentieri la parola
Grazie grazie a tutti
Dal
Mille novecentottantotto dopo la morte di Enzo
Avendo avuto da lui come dire il testimone di questa battaglia per la giustizia giusta
Ho avuto tanti incontri e ho detto tante cose che andavano dette oggi in questa data importante perché sono quarant'anni dall'arresto di Enzo quarant'anni
Che si sono persi nel nulla che non sono che non hanno consigliato delle riforme analizzato il caso Tortora trovare qual era la causa e poi la terapia
Ancora una volta siamo qui a a parlare di Enzo a rappresentarlo proprio perché l'ha ben Maurya diventa fondamentale pezzo ma dico dopo tante cose che ho detto
Oggi per ricordare questa data voglio dare la voce alle parole di Enzo Tortora
Quella notte all'hotel plaza
Sentimmo sarà una porta o così almeno mi parve perché stavo dormendo e quel rumore potevo averlo sognato
Ma i colpi
Due o tre brevi e leggeri si ripeterono allora mi alzai andai verso Bush o al buio e chiesi chi è risposta carabinieri
Rimase in un attimo interdetto accesi la luce sbirciare l'orologio che porto sempre al porto edili che segnava alle quattro e un quarto atteri
I carabinieri erano tre o quattro non ricordo entrarono di corsa e ministero immediatamente si misero immediatamente a rovistare la Camera spalancare uno l'armadio aprirne una valigia si impossessarono di un'agenda telefonica
Ma cosa fate chiese
Perché state mettendo tutto sotto sopra risposero solo che avevano avuto l'ordine di perquisire la mia stanza e di sequestrare tutto
Qua mi dissero di vestirmi di prendere un po'di roba avrei dovuto seguirli
Quel che stava succedendo in quella stanza dell'hotel Plaza un vecchio albergo nel centro di Roma che frequento da quasi vent'anni mi sembrava così assurdo che non avevo neppure la forza di pensare
Scendemmo con l'ascensore nella hall deserta ma tra versammo e avvicinandomi alla porta girevole dell'albergo notai che il portiere di notte un uomo di una certa età e che mi conosceva da molto tempo
Se ne stava dietro al banco della ricezione con la testa bassa
Quando gli passai davanti l'alzò e disse mi dispiace
Fuori era buio
E non passava nessuno
Dinanzi all'albergo in via del Corso
Sostava una
Spetta con il motore acceso segreti sul sedile posteriore e due carabinieri perché si era opposto al mio fianco e l'automobile parti verso piazza Venezia
Non so descrivere come mi sentivo dentro mentre la macchina correva
E non so a un certo punto però mentre la macchina correva la macchina correva e lo portò nella caserma dei carabinieri di via inserirci e ritroviamo Enzo si lì sempre con le sue parole
Non so quanto tempo rimase lì immobile inattesa a un certo punto chiesi ma adesso dove mi porterete in galera
Ma dove a Regina Coeli
E cosa aspettiamo non ebbi risposta ma dopo un attimo capì cosa aspettavano aspettavano che arrivasse il pullman della televisione con gli operatori aspettavano che ci fosse un bel po'di gente Hamzi tanta gente e alla fine comparvero due carabinieri in divisa con la camicia kaki e la bandoliera a tracolla immette telematicamente chiesi certo rispose
L'acciuga d'acciaio era uno dei carabinieri più magri e tac tac mi sentii ammanettare
I due carabinieri mi portarono fuori e può ricominciò la mia via crucis
Scorse il pullman della televisione posteggiata dieci passi gente che urlava fotografiche mi scappavano i loro Flash in faccia giornalisti che tendevano i microfoni
Un cronista della RAI indagò ma forse avrei avuto qualche incontro un momento di disattenzione per cui può essere stato in contatto con la camorra senza volerlo qualche assegno
Mai mai urlai e a un altro imbecille che mi seguiva con un taccuino in mano disse seguita allo seguito con attenzione questo caso vergognoso questo mostruoso causa di errore giudiziario
Senti gli operatori della RAI TV che gridavano ai polsi polsi e notai che me li inquadravano con primi piani qualcuno sparito ladro un altro muro mascalzone e poi farabutto faccia di Manerba ipocrita
Camminavo accecato dai lampi dei fotografi riuscì solo a vedere una donna in disparte che piangeva
E ricordo che al siglato dalle domande dei cronisti continuavo a ripetere mai mai mai ero solo un uomo preso di notte accusato di non so cosa e buttato in una macchina salii su un'altra automobile che partiti scatto
E in omaggio al culto del rumore della volgarità tipicamente italiano aziono la sirena
Passammo col semaforo verde col giallo persino un col rosso a velocità supersonica come se dentro quella macchina ci fosse chissà chi chissà cosa e tutto fosse stato risolto
Alla fine arrivammo a Regina Coeli
E qui passa una lettera che Enzo mi scrive la prima lettera che Enzo mi scrive dal carcere
Mia cara Francesca spero di fare uscire questa lettera qui è tutto infinitamente assurdamente difficile burocratico lunare
Mi tiene in piedi solo la volontà di dimostrare a quelli che amo di essere innocente e di uscirne a testa alta
Ma è stato atroce Francesca uno schianto che non si può dire ancora oggi chiusa in questa cella sedici bis con altri cinque disperati non so capacitarmi trovare un perché è una ragione
Troppo solo un muro di follia se possibile questo Francesca è possibile tutt'sono cambiato dentro credimi sono diverso amaro di distrutto
Se resisto lo faccio per un orgoglio di Mosca disperato e per dimostrare a tutte le persone che mi stimano che mi hanno amato attenti a tutti che non sono un gangster
Mi verrebbe da ridere se le manette non fossero vere nella cella autentica se le notizie emesse sul serio
Non so se domani giorno dell'interrogatorio il tuo buon Dio o i niente io la rabbia lucida che mi divora mi daranno la forza di convincere i magistrati che hanno preso un abbaglio mostruoso
Che tutta una montatura ma di chi
E che questo convincono in un incubo terribile ma il male fatto e lavoro polverizzato sarà lungo forse improbabile ricostruire la verità
Perché io non voglio mezze misure voglio battermi fino alla fine per uscire pulito
Non so niente credimi te lo giuro con le lacrime agli occhi
E come se mi avessero catapultato sulla luna ti stringo forte al cuore ma non ti nascondo ho paura
Per la prima volta in vita mia o paura sei giovani cambia Paese questo non esiste più se possibile annientare un innocente così è possibile tutto
Queste le parole di Enzo in quel momento a Enzo scoppio
Quello che lui disse una bomba al cobalto un male che Luigi omino a dispetto di chi lo voleva camorrista mi si fece il leader politico di una grande battaglia per la giustizia
A sostenerlo Marco Pannella Francesco Rutelli che ebbe l'idea di candidarlo alle lozioni europee di Emma Bonino
Che per quella candidatura venne a Milano per raccogliere l'ultimo giorno disponibile la firma di accettazione della candidatura
Assolti poiché alcuni irrinunciabili impegni la sua riconoscimento della sua innocenza quindi l'assoluzione la visita di tutte le carceri italiane il ritorno in tv dunque dove eravamo rimasti
Vinto il referendum sulla responsabilità dei magistrati
Quella bomba al cobalto prese il sopravvento ed Enzo puri diciotto maggio ottantotto per un tumore ai polmoni
Erano trascorsi cinquantanove immensi mille settecento ottantadue giorni mesi e giorni dovuti a un crimine giudiziario non chiamiamolo errore l'errore commesso da chi e inconsapevole di quello che fa
A Napoli giudici magistrati di Enzo sapevano di perseguire un innocente e anche l'orrore non è che sì sì sia la definizione giusta parliamo di crimine giudiziario per il quale nessuno appagato
E da trentacinque anni mi chiedo io oggi chiedo a voi se è accettabile che in un Paese democratico in uno stato di diritto sia accettabile morire di malagiustizia
Grazie
Grazie Francesca uno spaccato sull'aspetto umano cioè quello che succede di fronte a una tragedie di questi dimensione vorrei che venisse al microfono l'onorevole Enrico Costa di azione
Interventi grazie a te
Grazie io sono
Grato dell'invito ma veramente sono grato dell'invito perché è un'occasione è questa
Per tutti noi per riflettere
Su cosa ci ha insegnato cosa ha insegnato al nostro Stato la vicenda di Enzo Tortora
Ebbene io penso che abbia insegnato molto poco
Perché questa vicenda dimostra come nella giustizia nella magistratura
Il concetto di indipendenza molto spesso venga confuso con me il concetto di assenza di responsabilità
Il resto non dico voglio dire irresponsabilità
Ma quando il ministro della giustizia affronta il tema delle azioni disciplinari in termini generali e io poi devo dire quella specifica non la condivido
Ma troviamo l'Associazione nazionale magistrati che ci dice Enoch minime indipendenza della magistratura
Ebbene l'indipendenza della magistratura
Io penso sia garantita anche da un percorso interno volto a diciamo dare delle risposte di fronte le criticità
Dal due mila e dodici dal due mila e dieci ad oggi ci sono state otto condanne per responsabilità civile i magistrati otto condanne
Ci sono state nell'ambito delle valutazioni di professionalità dei magistrati il novantanove virgola sei per cento di valutazioni di professionalità positive
Le azioni disciplinari sono iniziate moltissime mille seicento mille settecento quasi due mila l'anno
Quasi tutte archiviate dal procuratore generale della Cassazione de plano perché non c'è un soggetto diverso Salonicco il criterio può chiedere agli atti che lei vaglia
Ecco sui sul tema delle ingiuste detenzioni lo scorso anno il ministro della giustizia
Ha avviato una sola azione disciplinare conclusasi commi non doversi procedere
è evidente che di fronte a tutti questi numeri
Siamo non c'è una risposta da parte dello Stato una risposta seria ovviamente non ci deve essere nulla di demagogico ma questo io penso che debba essere un tema da mettere all'ordine del giorno in questa legislatura e lo dico alla luce anche di una considerazione e di una lettera molto toccante che ha fatto Enzo Tortora e che ha mandato
Durante la
Il suo periodo in carcere a mio papà erano molto amici più a fare un esponente del partito liberale egli scrisse caro Raffaele oggi soccorse che mai avrei sospettato
Ma ciò che più mi indigna parte da stregone esca medievali iniquità del rito e questa giustizia in ferie come una rivendita di gelati e questa spazzatura umana tale la considerazione del cittadino per certi giudici
Spazzatura umana lasciata fermentare nei bidoni di ferro delle carceri pieni di disperati Dinoi interrogati gli sventurati e di come me innocenti fate qualcosa ve ne prego ebbene mi pare che
Sia stato fatto poco
Dopo questa vicenda dal punto di vista normativo oggi stiamo a discutere come se ci fosse un come se ci fosse una riforma epocale di poche giuste devo dire nella direzione giusta proposte del ministro Nordio ma io penso che altre ben altre possano essere le riforme che possano affrontare il tema della giustizia in una chiave liberale in una chiave di civiltà giuridica vi ringrazio ancora molto per questa occasione che mi avete dato
Grazie terriccio per il tuo contributo è un piacere chiedere di intervenire alla past president non alle camere penali italiane l'avvocato Beniamino degli uccisi
Grazie quindi
Grazie per l'invito era un invito al quale evidentemente non potevo mancare
Noi oggi ricordiamo i quarant'anni dall'arresto di Enzo Tortora io non vorrei che si pensasse che questi incontri
Sono fatti esclusivamente per rammentare un fatto di mala giustizia
Io credo davvero che quello che capitò a Enzo Tortora
Dovrebbe essere raccontato nelle scuole dovrebbero conoscerlo i bambini
Dovrebbero capire perché si è verificato quel fatto ora si è detto qualcuno ha detto le cose non sono cambiate di molto beh non è così
Vedete dai il sacrificio di Enzo Tortora e di altri uomini
Che hanno subìto ingiustizie acconsentito per esempio di comprendere come il Codice inquisitorio autoritario fosse un Codice sbagliato un codice dove le prove venivano raccolte in una stanza dal pubblico ministero o se andava bene dal giudice istruttore che svolgeva sostanzialmente ruolo di pubblico ministero
è cambiata la Costituzione l'articolo centoundici della Costituzione che prevede che le proprie debbano essere raccolte davanti a un giudice imparziale e che dovrebbe essere anche terzo e dunque separato nella carriera
Con è la parità delle parti vedete che il sacrificio di Enzo Tortora che non avrebbe dovuto esserci ha portato a una riflessione e una riflessione che è stata per lungo tempo contrastata ancora adesso c'è chi in bocca il carcere prima di una sentenza definitiva di condanna
Ancora adesso si ritiene che il carcere sia la soluzione dei problemi vedete
In quella storia nella storia di Enzo Tortora c'è un po'di tutto c'è l'idea che la presunzione di innocenza debba e possa essere calpestata ma perché una persona che fino a quel momento
Si era ben portata nella società doveva essere arrestata prima di capire se questa persona
Fosse colpevole o innocente
Per quale ragione tutte le prove a discarico dovevano essere svalutate in primo grado per quale ragione
I giudici della corte di appello che lo assolsero in particolare il relatore Chirico ha
Do essere Morello il consigliere Morello credo che sia stato uno dei pochi giudici che si occupano della vicenda che non è stato promosso
Tutti gli altri
Grazie al loro errore sono stati promossi hanno occupato cariche fenomenali e questo ci porta al di là della responsabilità civile dei magistrati ci porta a chiedere ma perché chi sbaglia fa carriera e non c'è mai un intervento serio per capire ad esempio anche nel disciplinare
Che non tutti sono bravi prima Enrico Costa ricordava che nelle valutazioni novantasei per cento il novantotto dei magistrati sono bravi
Da probabilmente c'è qualcosa che non va probabilmente bisognerebbe anche che nei consigli giudiziari gli avvocati potessero esprimere il loro parere su quello che la la capacità del singolo magistrato
Qualche anno fa se non sbaglio Francesca nel due mila e quindici
Convincemmo Francesca a pubblicare le lettere che Enzo lei inviata dal carcere
Francesca ci ha pensato un po'il suo è stato un gesto di generosità quando la convincemmo che quelle non erano solo un fatto privato perché in ognuna di quelle lettere c'era qualcosa che riguarda ad ognuno di noi
Riguardava la sofferenza di un uomo innocente che subiva il carcere ingiustamente
Ricordava la sofferenza di un uomo che voleva essere interrogato e e che mentre era mentre i pubblici ministeri tardavano interrogarlo
Ricordava un uomo che nonostante tutto desiderata dei rally fiducia nella giustizia ricordata di un uomo che raccontava
La desolazione e la condizione delle carceri ecco sul punto dopo il Duemila i tredici
Delle carceri si è più parlato delle condizioni carcerarie di come vivono i carcerati eppure Tortora ci avvertiva di quel mondo quel mondo è cambiato io credo che se i politici facessero una visitina nelle carceri italiane in quasi tutte le carceri italiane
Si renderebbero conto che i detenuti vivono in una condizione insopportabile
Eppure questo adesso non pare interessare nessuno eppure Enzo Tortora lo ricordate ricordava anche come quei detenuti
Gli conferissero la gran parte della forza e del calore umano che gli serviva per andare avanti il che cosa significa
Significa che in ogni uomo anche in quello che ha sbagliato c'è la possibilità di cambiare c'è la possibilità di dare conforto umano c'è la possibilità di essere di socializzare atto ecco
Enzo Tortora in quelle lettere ci ha ricordato di come sia sbagliato
Detti Zare chi ha sbagliato una volta nella vita ci ha ricordato quali siano stati gli errori e io credo che ricordare nelle scuole
Raccontare quello che è stato raccontare quanto è sbagliato un Codice inquisitorio autoritario
Raccontare quanto il giusto ed è corretto che il processo si svolga davvero nella parità delle parti davanti a un giudice che deve essere distante da chi accusa e chi difende se è un servizio un servizio per evitare
Che errori errori nella vita ci saranno sempre ma gli uomini hanno il dovere di fare in modo che gli errori siano sempre di meno grazie ancora per l'invito
Grazie Beniamino grazie davvero siamo sulla al microfono Alessandro Barbano giornalista già direttore del Mattino Autore in volume nel quale ho trovato qualche elemento di collegamento con quello di cui discutiamo oggi che l'inganno a te la parola frazione Sant'
Grazie buongiorno
Io voglio partire da quello che ha detto Francesca anche perché
Secondo me la memoria di Tortora
E preziosa e ed è prezioso declinarla nella maniera più opportuna rispetto alle battaglie che Tortora fece invita e che oggi siamo chiamati noi a sostenere anche in solitudine anche in minoranza
Il primo errore che noi dobbiamo evitare di commettere e lo ha detto Francesca è quello di considerare
La vicenda di Enzo Tortora un errore giudiziario
E anche di raccontarla come tale nelle scuole i ragazzi
Perché vedete
L'errore
E dell'errore qualcuno paga e e invece qui nessuno ha pagato
E l'errore ha una dimensione
Quantitativa non voglio dire niente infinitesimale ma minima rispetto
Alla norma e una vero che ha della norma dell'eccezionalità della norma ecco un'azione penale che oggi nel Mezzogiorno d'Italia in alcune regioni arresta cento persone e mi condanna settanta
E scusate mi condanna trenta denti dieci può considerarsi ancora un errore
Io non credo che si possa considerare un errore tutto questo e non si può considerare neanche un crimine perché dico questo perché non solo perché i magistrati che hanno perseguitato Co Tortora non sono stati che e ne inquisiti mi hanno pagato sul piano professionale
Ma perché effettivamente la vicenda di Tortora si svolge nella fisiologia del processo italiano
E quindi ci sono molti magistrati che potrebbero diritti sì ma in fondo Tortora
Ha avuto soddisfazione piena dalla giustizia italiana e alla fine è stato assolto e questo il punto c'è la vicenda di Tortora e il paradigma
Della Fisiologia del processo italiano non solo per lunghezza ma anche per esiti
Dieci anni fa a Isola Capo Rizzuto che un paese della Calabria è stata arrestata
Un ex sindaca si chiama Carolina Girasole è stata arrestata per concorso esterno in associazione mafiosa per aver fatto uno scambio per meglio dire politico-elettorale con una cosca e ha programmato dal primo giorno la sua innocenza ebbene questa signora
Dopo sei anni di processo di primo grado
è stata assolta con la metilazione che la l'impianto accusatorio era del tutto infondato in quanto accampato su elementi quelli offerti dalla pubblica accusa
Inconsistenti se non addirittura contrari all'ipotesi accusatoria cioè il tribunale ha detto guarda che quello che tu vuoi provare portare come prova di colpevolezza sono le prove della sua innocenza
Ebbene questa donna è stata assolta ma è stata poi processato da in appello perché la procura affatto appello contro la sentenza di assoluzione e l'ha fatta con gli stessi elementi del primo grado
E la signora Carolina Girasole in appello è stata assolta una seconda volta con la motivazione che io li gli elementi accusatori erano inesistenti o addirittura provavano assoluzione
E cosa è successo a quel punto che sono passati otto anni
E Carolina Girasole uscita dall'incubo non è uscita dall'incubo perché la procura ha impugnato in Cassazione con gli stessi elementi per dimostrare che il giudice d'appello il giudice di primo grado sbagliavano
E la cassazione cosa ha detto ha detto che gli elementi erano inconsistenti e l'accusa era infondato addirittura provava
La soluzione la la l'innocenza dell'indagato dell'imputato Carolina Girasole è stata assolta dopo dieci anni ne aveva cinquanta quando entrata
Agli arresti domiciliari per cento sessantadue giorni
E ne ha sessanta oggi
Perché dico questo perché
E io penso che negli anni successivi alla vicenda di Enzo Tortora e in particolare nel nella stagione trentennale della Seconda Repubblica
Sì sì ha commesso un errore quello di considerare il problema della giustizia come il problema del rapporto fra politica e magistratura ancora oggi questo errore presente nel dibattito pubblico
Cioè l'idea che la giustizia sia un problema per la politica importante quella romana quella quella del di Berlusconi quella dei partiti eccetera
E invece
La giustizia purtroppo è un problema nel rapporto fra
Azione penale e cittadino e cittadino Enzo Tortora era un punto di contatto fra diciamo il cittadino vip è il cittadino comune era però più un cittadino comune come cittadino comune ha vissuto questo questo martirio sul piano personale io penso che questo lo dobbiamo recuperare questa coscienza
E e dobbiamo recuperare anche un'attenzione rispetto a quello che questa vicenda ci insegna perché guardate in questi giorni si sta discutendo di riforma della giustizia no alcune delle misure
Che sono state proposte dalla governo per diciamo
Per giungere a una giustizia più garantista più rispettosa dei diritti degli indagati e sono sono delle misure che riguardano solo alcuni mi spiego meglio è stata modificata la custodia cautelare l'adozione dell'Avis custodia cautelare come sapete prevede un interrogatorio
E poi prevede che preventivo e poi prevede che sia un collegio di tre giudici a stabilire se indagato debba o non debba andare in galera e però c'è un problema tutto questo si applica solo per i reati meno gravi perire ideati più gravi non si applica resta il vecchio regime
è stato stabilito l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione e però di l'appellabilità delle sentenze di assoluzione si applica solo per i reati meno gravi per i reati più gravi non si applica
Enzo Tortora con le modifiche del Governo Rohr Dio sarebbe stato preso ugualmente alle tre del mattino da casa e portato nel carcere forse non con le manette ai polsi ma era accusato di associazione
A delinquere di stampo mafioso un reato per il quale non ci sono diciamo le garanzie previste per gli altri reati
E allora perché dico questo perché guardate che la giustizia nel mezzogiorno e la giustizia dell'antimafia non è un'altra giustizia
E quindi la protezione dell'innocente del cittadino meridionale e forse e e meno importante o almeno dignità della protezione del cinque di innocente del cittadino qualunque io penso di no
E allora si sta affermando in questo in questa stagione
E
Giù giuridica e civile del Paese
E un il doppio binario ha infiltrato anche il binario buono ha infiltrato anche il diritto con le garanzie
Perché c'è una giustizia per alcuni reati è una giustizia per altri reati non è solo il procedimento di prevenzione che determina un doppio binario ma c'è un doppio binario dentro il procedimento ordinario
E allora se noi su questo non cerchiamo di
Fare una battaglia radicale all'Inter sul cosa sui codici di sui codici di procedura e sui codici sul codice penale
E noi possiamo fare tutte le le le le le manifestazioni che vogliamo perché il CSM sia composto in maniera non correntizia perché le porte girevoli siano chiuse ma non cambieremo la giustizia perché Nordio questo l'ha detto il primo giorno salvo poi ancora purtroppo
Non adempiere a quell'impegno
La riforma della giustizia parte dai codici e questo secondo me è un impegno che l'esperienza
Tragica di Enzo Tortora consegna a noi grazie
Grazie Alessandro una testimonianza accorata come sempre do la parola al professor Vincenzo Zeno Zenga comici che di questa storia conosce più di altri avendola vissuta lunga Niglio particolarmente delicato quando professori insieme con l'avvocato Caiazza approvarono a far valere le ragioni del dell'imputato del dell'ingiustamente processato Enzo Tortora poi magari citerà Luigi come andò a finire grazie professore
Grazie in particolare abbracciò Francesca Scopelliti assieme a Giandomenico Caiazza giovanissimi avvocati cercammo di attivare la meccanismo della responsabilità civile del giudice
Come ha detto Francesca Scopelliti non si trattava di un errore
Giudiziario ma si è trattato di un intento doloso quando scartata la insostenibile diciamo teste chiave rappresentato dal pentito antico
Recluso a Portoferraio
Essendo diventata evidente la sua non credibilità calunniatore seriale psicopatico sì rovesciarsi
Nella si cerca nelle pattumiere della criminalità ordinaria e si trova il nell'uso di turno il quale riferisce di scambi di valigie di cocaina in cambio di valigie di soldi negli studi milanesi di Portobello
C'
Per camorra quindi Giandomenico Caiazza e Dio di rovesciare
Questa
Questa situazione di
Ottenere giustizia non soltanto penale ma anche giustizia civile dal tribunale
L'unico risultato fu che Giandomenico Caiazza e Dio fummo denunciati per calunnia dai magistrati che avevamo convenuto in giudizio neutralmente lo fecero
Quando Enzo Tortora era morto aspettare la notte fosse morto per poi denunciarci per calunnia in qualche modo sabotare il giudizio nei loro confronti
E naturalmente dalla il giudizio civile fu segnato da una serie di Chicane Eriha infinite passando ovviamente da una salvifica sei salvifica per i magistrati
Sentenza della Corte costituzionale però il ruolo di Giandomenico Caiazza
Mio e obiettivamente marginale me vorrei ricordare chi ha lottato professionalmente come avvocato credo che vada ricordato lo straordinario impegno di Alberto Dall'Ora
Di Raffaele Della Valle che seguirono tutta la fase del primo grado l'appello la tassazione quotidianamente con un impegno assolutamente straordinario dimostrando come l'avvocato debba operare debba lavorare per dimostrare quello ai giudici a giudici
Faziosi
Basta pensare alla conduzione del giudizio di primo grado da parte del presidente Sansone e cercare di dimostrare la verità però al tempo stesso e necessario ricordare ricordare è stato appena fatto la figura del Consigliere Michele Morello l'estensore della sentenza d'appello e qui mi pare necessario per dimostrare
Che non si è trattato di un errore giudiziario ma quello che Francesca Scopelliti chiama un crimine giudiziaria quando nelle ultime pagine la penultima pagina
Della sentenza di questa lunga sentenze di lite cinquecento due pagine di sentenza
Michele Morello cosa scrive
Solo solo quelli fin qui esposti sono i motivi per i quali Tortora va assolto con formula piena da tutte le imputazioni contestati
Ulteriori argomenti che pure Merv conosco orrendo l'abbondante materiale processuale o sono irrilevanti o restano assorbiti da quelli trattati
Una sola osservazione ancora esercita repressioni su questa Corte e Lussu che possono permettersi solo gli stolti
Ma dalla parte di Tortona la corte non si è imbattuta in siffatte persone
E la preterizione di chi sa parlando di chi sta parlando se non della magistratura napoletana dei
Del dei giudici dell'otturatore giudiziario napoletano che hanno fatto pressioni
Sul giudice d'appello perché confermasse quella vergognosa sentenza di primo grado cinico mercante di morte allora
Sono passati quarant'anni
Certamente c'è molto da fare però occorre sempre ricordare che qua ci sono due problemi da un lato il
Quelli che in tribù una plaudono a questo tipo di giustizia
In parlamento che sostengono a spada tratta questo tipo di giustizia ingiusta e dall'altra parte non è che non si può ricordare uno il motivo di questo crimine giudiziaria è dovuto a un semplice fatto che la corte così che evidentemente obbligo totalmente con totale oblio di Cesare Beccaria che forse qualche cosa l'aveva scritta adendo IP parato
Il procuratori della Repubblica magistratura inquirente e avendo protetto la magistratura inquirente come se fosse quella giudicante mentre in tutto il mondo civile da Beccaria in poi è altra cosa è chiaro che a fornito una patente di impunità non di munita di impunità per questi crimini giudiziari che poi lo ha ricordato Barbano l'hanno ricordato altresì prosegua ogni giorno e non c'è
Qualcuno al quale chieda a soggetti che sono qua hanno tanto di nome cognome dice no ma scusami ma tu di queste cento persone che ai cento mille persone che hai messo in galera quante effettivamente sono state condannate
Uno due
La porto dovrebbe essere quella se un medico
Avesse un tasso di mortalità
Come ce l'hanno certi pubblici ministeri forse la giustizia civile interverrebbe anche quella penale quindi o c'è da cambiare la legge ma soprattutto ci sono da cambiare gli uomini grazie
Grazie professore richiamerei al microfono ritardo Corbucci consigliere dell'Assemblea capitolina grazie signor
Buongiorno grazie a tutti per l'invito vi porto il saluto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dell'Assemblea capitolina che rappresento quarant'anni fa io avevo cinque anni sono stato figlio di un avvocato penalista di Roma
E quando a diciotto anni ho fatto il mio primo voto che anche diciamo avviato un po'la mia passione per la politica in auto avuto mio che ho avuto è stato per i radicali di Marco Pannella
Proprio perché in quegli anni
Erano anni in cui la giustizia è lontana fondamentale neanche le stragi
E quindi chiaramente erano gli anni in cui la coscienza politica di un giovane si faceva sul decidere da quale parte stare sul decidere se la politica potesse cambiare diciamo quello che non andava in termini anche di giustizia
Ecco su questo la vicenda finì di Enzo Tortora per me è stato un elemento importante di avvio di questa passione
Per me che ho scelto Sociologia la comunicazione di massa come Indirizzo di sede di lavoro
E l'ho ritrovato in tutti questi anni in cui ha fatto politica oggi sono orgoglioso di rappresentare il Comune di Roma qui su questo tema
Perché credo che noi dobbiamo avere ben chiaro cosa possa cadere in una democrazia che il il momento più elevato
Il sistema politico ma proprio perché la democrazia ci consente diciamo di essere liberi
Quando in una democrazia vengono meno principi come il garantismo la presunzione di innocenza
Io parlo della deontologia giornalistica giusto processo la responsabilità dei magistrati di nidificare con meticolosa attenzione
I fatti raccontati dalle fonti siano fatti racconta già pentiti da semplici testimoni ecco una democrazia quando viene meno il diritto diciamo di essere prima di tutto garantisti contro le con le persone diciamo che ovviamente sono oggetto di processi e si antepone eppure importantissimo diritto di raccontare un fatto
Ecco si deve tener presente che non si può lede la dignità di una persona calpestando i suoi diritti costituzionali
Addirittura in alcuni casi influenzare l'andamento dei indagini o manipolare l'opinione pubblica tutte cose che sono accadute nel caso di Enzo Tortora e sono accadute in altri casi in Italia io credo che le istituzioni e il sistema dell'informazione l'ho sentito dire negli interventi prima di me non sono soggette settici
Ma sono vengono incarnati da donne e da uomini e siccome l'errore è connaturato diciamo alla condizione umana è impossibile immaginare di poterlo evitare saremmo diciamo gli errori per primi a pensarlo
Non lo possiamo eliminare l'errore però quello che può fare lo Stato quello che possono fare le istituzioni quello che può fare la politica
E quello che hanno l'obbligo di fare e di normare il limitare con le leggi le conseguenze di quel possibile errore che è sempre presente in un sistema
E quindi a mio avviso un arresto deve essere sempre attentamente e ponderato
Un avviso di garanzia non può diventare una condanna dei titoli dei giornali come accaduto in questi anni
La pubblicazione di uno stralcio di un'intercettazione magari nemmeno penalmente rilevante non può diventare di per sé non può minare diversi la vita pubblica e politica da persona ecco io credo che negli anni più bui
Di quello che sarà il più grande errore giudiziario italiano
Ci sono stati ovviamente dei carnefici
Ma ci sono stati anche tante persone che hanno invece
Messo la faccia diciamo per difendere Enzo Tortora diciamo da alcuni giornalisti che poi sono diventati il più grandi giornalisti italiani non a caso alcuni politici che sono diventati e sono ed erano politici importanti gli avvocati che hanno fatto il loro lavoro
E che hanno avuto la voglio ovviamente non solo di studiare le carte cose che troppo spesso non si fa nel nostro Paese ma anche di confutare quelle che erano le testimonianze di bruciare quello che non tornava e di combattere per dimostrare che c'era stata un'ingiustizia
Io credo che a quarant'anni di distanza però ci sono stati e ci sono ancora errori giudiziari più o meno gravi
Violazione dei diritti degli imputati disprezzo diciamo di quelle che sono le normali diciamo dentro legge giornalistico oggi abbiamo tantissimi codici del giornalismo però spesso oggi questi codici vengono comunque violati
E quindi c'è ancora molta molta strada da fare
Per avere il nostro Paese è quella che è una giustizia che mi diciamo giustizia giusta però che cos'è una giustizia giusta io credo che una giustizia giusta sia la capacità come dicevo di limitare le conseguenze di una mala giustizia
Che in questi anni hanno combinato io credo anche la credibilità nelle istituzioni del nostro Paese la giustizia è uno dei poteri fondamentali del nostro Paese
E credo che per farlo si è arrivato finalmente il tempo per la politica tutta insieme di riformare la giustizia per renderci un Paese più equo dove casi come quello di Enzo Tortora non debbono più esserci grazie
Grazie consigliere
Adesso chiamerei al microfono una persona che non ha bisogno di nessuna presentazione con noi Francesco Rutelli grazie
Buongiorno io sono qui per dare un tributo innanzitutto Francesca Scopelliti
E a tutti voi che in questi decenni avete proseguito
Una battaglia che non è una battaglia personale per una persona per la memoria di una persona
Ma è una battaglia politica
Per la
Trasparenza la legalità lo Stato di diritto la civiltà nel nostro Paese
Enzo Tortora non è morto di vecchiaia
Enzo Tortora è morto per le sofferenze che gli sono state inflitte
In un caso impegno
Costruito come ricordava Enzo zero poco fa
Deliberatamente
E la sua uscita
Dall'hotel plaza quel giorno in manette
è una pagina indelebile la storia nostra repubblica per questo al va lentissimo rappresentante del sindaco e consigliere comunale vorrei dire non so se qui c'è effettivamente una stazione dei taxi
Però forse una di queste due
Il segno
Il Comune di Roma potrebbe sostituirla con una iscrizione che ricorda l'arresto di Enzo Tortora e lo lasci qui per sempre a memoria come ricordiamo in quella casa è vissuto il garibaldino qui
Dietro si ricorda la dimensione della delle spettanze di Santi Carlo Ambrogio al corso quante iscrizione abbiamo per le vie di Roma che ricordano le pagine importanti
Della vita di questa città questa manca
Secondo me sarebbe molto bello se voi trovaste un modo non è giusto affiggerlo solo del plaza perché lascerebbe in qualche modo no stigma
H persone che erano i nascenti diciamo dello SDI dello sviluppo di quel giorno Enzo dormiva qui e uscendo è stato è stato portato in Cetti
Verso quello che ha dovuto soffrire quindi io penso che tutti noi siamo qua
Anche per ricordare la necessità di ricordare
E di farlo in modo consapevole e saggio portato come un volume che ho a casa
Il caso Italia non è il caso Tortora che i radicali al Parlamento europeo
Ricavarono da una conferenza non convegno appunto ventitré ventiquattro ottobre mila centottantaquattro chi presiedeva il comitato Leonardo Sciascia
Eletto euro deputato
I radicali e allora erano Roberto Cicciomessere voglio ricordare anzi lui curò in particolare questa pubblicazione
Naturalmente Enzo Tortora e Marco Pannella che è stato il ed il
Colui che ha condotto questa battaglia incessantemente però è bello vedere che qui ritroviamo socialisti come Gianni Baget Bozzo come Mario di doppio presiedeva la Mario Zagari
E comunisti
Come il il al deputato Alberto Moravia
Come Maurizio Valenzi
Ed altri
Liberali come Yasser Gawronski
Democristiani come Maria Luisa cassa Maniago che era vicepresidente del Parlamento europeo un caso molto importante Tortora rimase zitto durante quel convegno
E cosa dichiarò all'Ater e della della conferenza in cui parteciparono parlamentari di ogni orientamento il cui voglio ricordare uno che a me sta particolarmente a cuore
Giri Pelikan il protagonista della prima
Era di Praga contro i carrarmati sovietici nella sua città
Erano altri anni hanno altre epoche storico politiche Tortora leggo due righe di quello che dichiari come non ha non parla in questo convegno
è il congressi sta più diligente dice lo dico ai giornalisti delle agenzie di stampa perché è una è un'agenzia si fa anche la storia con le cronache
Congressi stabile dirigente Enzo Tortora sempre attento sempre a prendere appunti
Il neo eurodeputato accusato dalla magistratura italiana di appartenere alla Nuova Camorra organizzata
Ha preferito non prendere la parola al convegno sulla giustizia in Italia
Per quanto riguarda la sua situazione personale dice qualcuno insinuava che dopo la mia elezione sarei fuggito invece eccomi qua
Quattro giorni addietro e il venticinque ottobre ottantaquattro
Nell'emiciclo di Strasburgo supplicato di concedere l'autorizzazione a procedere nei miei confronti chiesta dalla magistratura italiana l'altro giorno ho fatto lo stesso davanti alla commissione giuridica di Brussel in entrambi i casi ho iniziato il mio discorso i colleghi con un
Vi supplico
E credo che dopo le depressioni il parere favorevole verrà dato entro due mesi che significa che Tortora tra due mesi tornerà in manette no che quando verrà celebrato il suo posto può processo lui si presenterà in veste di imputato per farsi giudicare puntiglioso Tortora precisa avrei potuto congelare la situazione mia per altri cinque anni la durata il mio mandato
Non l'ho fatto e credo che la mia scelta sia piuttosto anomala se penso a tanti casi di parlamentari italiani
Ma visto cupa Ando
Come europarlamentare dei problemi della giustizia italiana non ho paura voglio affrontare il mio processo e voglio la giustizia giusta vera e da questa scaturisca Lalia mi la mia libertà ecco noi siamo qui per ricordare che fu una battaglia politica
Qui voglio ricordare oltre a ci siamo essere che ho ricordato tutti i radicali che sostennero questa battaglia penso ad Adelaide Aglietta che non c'è più penso a Emma Bonino che porterà manderà un saluto attraverso Francesca voglio ricordare Gianfranco Spadaccia che anche ci ha lasciato da poco Gian Franco nel suo libro sulla storia dei radicali ricorda
Io fui io a proporre Francesco ricordato fui io a proporre la candidatura di Enzo Tortora al Parlamento europeo
Non non tutti insieme erano d'accordo all'inizio vanno per evitare che si ripetessero anche casi precedenti portammo avanti dentro al partito radicale questa battaglia torte già Gianfranco l'appoggio naturalmente poi tutti furono entusiasti e divenne
La sfida per far parlare far capire al nostro Paese cosa significa una giustizia giusta
Qualcosa che ancora oggi è una priorità nella nostra Repubblica e il modo migliore per ricordare Enzo e ricordarlo oggi e fatemi dire domani magari passando qua
Avremo una insegna che ci ricorda di quella pagina nera perché da quella pagina nera è scaturita una luce che noi vogliamo continui a illuminare
Le intelligenze le coscienze le azioni pubbliche la consapevolezza personale di ciascuno di noi vi ringrazio
Grazie Francesco Rutelli davvero grazie con grande piacere che do la parola alla con l'avvocato Francesco Petrelli che non bevono eccolo già segretario dell'Unione direttore della rivista Diritto di difesa grande avvocato posso dire grande amico parte Francesco
Grazie
Grazie tutti dell'invito
Vedete io
Non vorrei che questa nostra testimonianza questa mattina
La nostra la vostra presenza la voce Rotta di Francesca Scopelliti nel ricordare le parole di di Enzo Tortora
Rimanesse per l'appunto solo una testimonianza rimanesse
Magari un sì una di quelle pagine più nere del sistema giudiziario come si legge qui accanto a me ma fosse per l'appunto una pagina nera che sia lecito voltare
Travolta da altre pagine magari con una scrollata di spalle o magari scuotendo la testa
Certo il caso Tortora è rimasto inciso nella memoria di questo di questo Paese
Non solo come il più eclatante e drammatico errore giudiziario ma anche come un emblematico esempio della degenerazione del nostro sistema giudiziario quell'intreccio tra le storture del nostro vecchio Codice inquisitorio
Che si coniugare uno terribilmente con il fenomeno ancora non regolato del cosiddetto pentitismo e non è certo un caso se
Nel mille novecento ottantatré nell'agosto di quell'anno
Si poteva leggere sulle pagine della Repubblica
Una dichiarazione una lettera aperta a firma di Piero Angela Giorgio Bocca Umberto Veronesi Italo Calvino in molti altri intellettuali e in quella lettera si leggeva
Questa dichiarazione vuole sottolineare la necessità che al diritto processuale italiano vengano apportate urgenti riforme atto tale garanzia della dignità e della libertà individuale
E quelle riforme vennero dopo pochi anni venne effettivamente varato nel mille novecento ottantotto il nostro nuovo Codice accusatorio ma vedete di quel nuovo codice accusatorio noi ancora attendiamo la vera attuazione
E attendiamo quelle riforme che siano capaci di attuare quella che veniva appunto definita la totale garanzia della dignità e della libertà individuale
Tortora scrisse in una delle sue lettere dal carcere a Francesca a nessuno umano credo è capitata una storia così forse nel Medio Evo
Ma Enzo Tortora si sbagliava
Perché storie di quel genere non solo
Erano capitate prima che a luglio e ad altri e continuavano a capitare ma continuano a capitare ancora oggi nelle vicende dei nostri processi nelle storie delle nostre carceri
Capiterà ancora quello che Enzo Tortora ricordava ancora in un'altra lettera
Quando diceva sì a quell'impressione che dopo aver messo le manette a Tortora stiano adesso cercando le ragioni del provvedimento
Metto di
Modalità di gestione dei codici delle norme che certamente non possiamo ritenere delegate a quel caso relegate a un codice inquisitorio che ormai è tramontata
E son cose che capiteranno ancora fino a quando noi non torneremo a mettere al centro del processo finalmente l'uomo l'accusato con una riforma radicale della giustizia e della magistratura
Noi siamo qui a testimoniare per l'appunto
Che crediamo nella possibilità di una giustizia giusta
Crediamo della possibilità di una nuova magistratura di un nuovo processo
E forse coloro che non sono qui con noi a testimoniare queste cose vuol dire che nell'uomo del giusto processo in una nuova magistratura non credono affatto
Grazie Francesco grazie davvero per tutti un tributo guadagnerà microfono verso la giornalista Barbara Palombelli acquisirebbero chiedo di intervenire
Grazie
Allora ci sono due livelli di racconto nel caso di Enzo Tortora il primo e personale io allattavo perché avevo il figlio piccolo e Francesco si è
Come dire incarnato in Enzo Tortora in quelle ore eravamo ragazzini
Eppure abbiamo vissuto quell'esperienza come una missione che continua ancora oggi
Perché in quel momento lui ha convinto con fatica voglio dirlo perché faccio il giornalista non voglio essere ipocrita
Anche le figlie che non volevano e tanti altri nel partito che non pensavano fosse giusto ricorderete tutte le battaglie radicali per ideare il reato di opinione
Per gli arresti del mille novecentosettantanove sembra preistoria ma siamo ancora lì
Perché la giustizia non è ancora non è giusta e questo credo che lo dobbiamo dobbiamo Enzo Tortora al suo restare imputato un grande ringraziamento per tutti noi tutti noi giornalisti siamo finiti prima o poi anche noi nel frullatore delle intercettazioni nel frullatore del pentito che dice una cosa sbagliata
Della trascrizione di una intercettazione telefonica a me è capitato varie volte
Capita male tutti noi abbiamo avuto le case perquisite improvvisamente alle cinque di mattina con i bambini che piangevano perché magari si cercava un pezzo di carta
è con l'impressione di aver avuto una giustizia ingiusta purtroppo continua e continua e come diceva Marco Pannella bisogna essere garantisti Sempre anche quando la persona sotto processo è antipatica e devo dire che a molti italiani soprattutto quelli di sinistra o quelli militanti come eravamo noi da ragazzini
Enzo Tortora era antipatico
Voglio dire anche questo non possiamo non negarlo non era Unido allo Dinoi sessantottini era la la controparte perché era un presentatore un conduttore un giornalista però di programmi popolari che noi non vedevamo
Questo va detto perché altrimenti non è che garantismo va esercitato soprattutto contro chi è diverso da noi contro chi e finito nel non è che dobbiamo difendere Madre Teresa abbiamo difeso Toni Negri le cui idee non coincidevano con quelle del Partito Radicale abbiamo difeso personaggi che non somigliava affatto al modello ideale
Di militante politico e questo è una lezione che Enzo Tortora ci consegna non ci consegna l'al dovere di esercitare il garantismo Sempre e comunque anche quando l'imputato però tempo ore
è una persona che ti testiamo una persona che non c'è simpatica una persona
E che non rappresenta niente per noi è proprio lì che si misura perché è molto facile difendere il compagno di partito l'amico e vicino di casa no dobbiamo difendere la persona
Che in quel momento è scomoda e io mi mi domando ancora oggi come mai tantissimi giornalisti me lo sono domandato ieri sera in televisione con Vittorio Feltri con altri e come mai non scattò a nessuno l'idea che di fronte a un'agendina appiccicosa sporca di un pentito della camorra sì sia demolita una personalità
Che per fortuna Enzo Biagi Vittorio Feltri e Piero Angela loro tre che erano stati
Giornalisti erano coetanei erano amici sono treni controvento la massa di gente che insieme avventata ma tutti i giorni c'è un arresto
Contro i quali si avventa no io voglio dire che ogni giorno dobbiamo esercitare garantito anche per il ragazzo io tuber è faticoso perché lo vorremmo
Lo vorremmo a rieducare vorremmo mettere indietro il nastro lo dobbiamo esercitare anche lì dobbiamo capire se veramente è successo quello che raccontano i colleghi è quello che racconta di verbale di polizia
Purtroppo questo è un esercizio però voglio dire a Francesca e a tutti voi che siete qui sono battaglie che si conducono anche in poche ma che vanno condotte perché Enzo Tortora CIA vaccinato per Sempre nel contro le ingiustizie e l'ha fatto rimanendo elegante ieri sera abbiamo rimandato alcune delle immagini molte non le abbiamo potute mandare perché sono vincolate dalle figlie
è da Gaia che ha ereditato questo diritto ma vorremmo vederle di più perché lui è rimasto di un'eleganza di una perfezione
E con Francesco la la vedevamo vedevamo la sua schiena che si piegava vedevamo i segni sul viso pensate morto a cinquantanove anni
Un'età che oggi si definisce un ragazzo un uomo di cinquantanove anni
Eppure l'abbiamo visto
Sfiorire ma partecipare sempre alle iniziative da liberale io non so se sia mai realmente diventato radicale probabilmente rimasto quello che era un gentiluomo liberale urgenti no ma liberale che ci ha vaccinato per Sempre questo vaccino
Io Francesco e militanti del partito radicale ma anche tanti italiani ce l'hanno nel sangue dobbiamo onorarlo tutti i giorni che Dio manda in terra grazie a Francesca Scopelliti
Grazie Barbara Palombelli
Liberale perché ho studiato radicale perché ho capito così mi pare dicesse all'epoca Enzo Tortora prende il microfono Lorenzo Zilletti avvocato dell'Unione camere penali italiane direttore del Centro Baroncini pattuito volentieri la parola grazie Lorenzo
Sì grazie già questo nome Aldo Marongiu si può ricollegare immediatamente Enzo Tortora
Negli stessi anni Aldo ha vissuto la stessa storia di Enzo Tortora
Pentiti pentiti che i pubblici mini
Steli facevano parlare tra loro pentiti che determinavano carcerazioni infinite
Processi finiti con l'assoluzione mai me anche nel caso di Aldo come di Enzo con la morte prematura
Per una malattia su cui non dobbiamo stare a discutere di nessi di causa non c'è bisogno delle sezioni riunite Franzese per dire quale il nesso di causa tra quelle morti e quelle vicende
Detto questo aggiungo poche cose perché molto è stato detto prima di tutto aggiungo un nome
Un nome a di quelli citati da Barbara Palombelli che sulla stampa pur non essendo un giornalista ma collaborando attivamente a un giornale prese insieme a Biagi Angela a Vittorio Feltri
Le difese di Tortora le difese di Tortora perché capì immediatamente che quello non era un errore giudiziario che si preparava ma era uno scempio è Italo Mereu storico del diritto professore dell'università italiana di Storia del diritto collaboratore de il Sole ventiquattro Ore
Che condusse grazie anche al sostegno del direttore di allora che voi forse ricorderete Gianni Locatelli una battaglia nel nome delle garanzie e del garantismo
In favore di Enzo credo che sia doveroso aggiungere questo nome
Un'altra riflessione e poi davvero chiudo perché devono parlare altre perché hanno parlato in molti
Quarant'anni è vero
Sono cambiate le norme
Alcune
Diciamo hanno ottenuto il nostro pieno gradimento altre non ci soddisfano
Mi permetto di dire che ancora l'attuale sistema di responsabilità civile è un sistema deficitario quindi anche la riscrittura della legge Vassalli approvata dopo il referendum
Effetto della vicenda di Enzo non basta
è insufficiente la strumentazione che regola il procedimento disciplinare nei riguardi dei magistrati
Però in questi quarant'anni in cui le norme son cambiate qualcos'altro purtroppo non è cambiata
Ed è la mentalità la mentalità di quella Italietta che non sa
Che non si interroga che non vuole sapere come scriveva Enzo dal carcere a Francesca sottolineando il volgare disinteresse di cui la maggior parte di questo Paese si disinteressa dei processi di quello che avviene nelle carceri di come viene amministrata la giustizia
In questi quarant'anni è mancato alla stampa è mancato alla magistratura di fare davvero i conti fino in fondo con questo caso
Ancora oggi siamo a discutere ad accapigliarci su quanto vogliamo pubblicare nella fase delle indagini degli atti di inchiesta che poi magari sono destinate a finire con la soluzione vergogna vuol dire
Che continuate a pensare che fare i veli Inari delle procure della Repubblica sia in linea con quello che è successo
Quarant'anni fa ad Enzo
E la magistratura
La magistratura non ha fatto i conti non vedo qui
Lo ha detto bene Francesco Petrelli accanto a noi tanti magistrati e invece dovrebbero riflettere su quella vicenda dovrebbero pensare fino in fondo su quella vicenda dovrebbero interrogarsi non solo permettete mi sul perché qualcuno di loro ha fatto carriera raggiungendo vertici negli uffici giudiziari
Massi dovrebbero interrogare sul perché
Un corpo elettorale
Rappresentato dall'intera magistratura
E lesse addirittura il Consiglio superiore della magistratura i pm che avevano gestito quell'inchiesta li hanno eletti al CSM vuol dire che li hanno scelti come loro rappresentanti
Io vorrei sentire una parola di autocritica dopo quarant'anni su questo punto li hanno portati e chiudo a quello che Enzo chiamava lattico del potere giudiziario
Noi nell'attico del potere giudiziario vorremmo vedere davvero una magistratura di versa una magistratura come quella che auspicava Francesco Petrelli
Che sia davvero accanto a noi nel difendere la Costituzione il giusto processo le garanzie un saluto a un abbraccio a Francesca Scopelliti
Grazie Lorenzo temo che non avremo autocritica così come noi non abbiamo avuto scuse se non fuori tempo massimo
Avrebbe dovuto essere con noi a Emma Bonino che per una in piccolo intoppo personale non c'ha potuto
Onorare della sua presenza fisica ma ha mandato uno scritto che Francesco Scopelliti adesso vi leggerà grazie
Dice Emma Bonino
Provate a mettervi nei panni di un uomo innocente che nel cuore della notte viene arrestata e trasformato pubblicamente in un mostro
Provate a immaginare la solitudine la rabbia la frustrazione il senso di smarrimento per i propri cari per i colleghi per gli amici
I più giovani non ricordano all'arresto del diciassette giugno mille novecentottantatré di Enzo Tortora
Di quel celebre conduttore televisivo che da un uomo perbene divenne camorrista per un errore anche se la parola è impropria giudiziario
Ricordo una frase di Camilla Cederna che all'epoca mi diede molto fastidio se qualcuno viene arrestato alle tre del mattino qualcosa l'avrà pur fatta
Dopo mesi di cadere a di sofferenza e dopo una battaglia politica con i radicali con Marco Pannella e tutti gli altri Tortora ebbe il riconoscimento della sua innocenza
Ma l'atteggiamento colpevolista e giustizialista che lo colpì e che ancora oggi a grande diffusione dimostra che siamo molto lontani da una concezione di giustizia giusta
Bisogna ricordare sempre che ciascuno è innocente fino a quando non è viene data colpevolezza con sentenza definitiva
E l'errore giudiziario ai danni di Tortora dimostra come l'approccio colpevolista non porti da nessuna parte
Dopo quarant'anni siamo ancora qui
A spiegare che senza una giustizia davvero giusta non c'è libertà Emma Bonino
Grazie Francesca grazie ad Emma che salutiamo dal qui con un applauso
Augurandole una pronta ripresa interviene adesso il consigliere lo degli avvocati di Roma l'avvocato Vincenzo Comi già presidente della camera penale fino
Emozionante
Veramente sentite alla
La presenza e la partecipazione qua questa iniziativa oggi come allora gli errori giudiziari proseguono senza sosta la storia sembra non aver insegnato nulla
Ma la testimonianza il ricordo di tutti noi e sicuramente un presidio di quella cultura garantista della quale ci dobbiamo fare portatori senza se e senza ma
è un dovere un nostro dovere ed è un impegno assolutamente doveroso dobbiamo trasmettere queste esperienze queste conoscenze a chi non l'ha vissuta e contribuire in tutti i modi a diffondere questi valori di questa cultura nell'interesse dei cittadini
Io sono ho sentito tanti interventi tante considerazioni profonde e quindi veramente cercherò di dare solo
Qualche spunto ma sono qui perché sento
Profondamente il senso che in che non dobbiamo dimenticare
Don dobbiamo dimenticare e dobbiamo contribuire a trasmettere a tutti soprattutto ai giovani questa storia questa drammatica storia italiana e lo dobbiamo fare io
Sento ancora di più il senso di responsabilità nella funzione dell'avvocato
Che per indole Pepper culturali e portatore di un'idea garantista della giustizia
Dobbiamo contribuire a difendere i diritti dei cittadini coinvolti nel processo
Per un processo giusto nel rispetto dei principi costituzionali
Io settimanalmente
Partecipò a questa iniziativa del Consiglio dell'ordine nella mia qualità di Consigliere di di di far giurare i nuovi giovani nuovi avvocati che si iscrivono al consiglio dell'Ordine che vengono iscritti ecco
La sensazione che tutti dovrebbero conoscere questo dramma che ha vissuto più che ha vissuto Enzo lo vorrei ricordare a tutti i giovani
Vorrei fare qualcosa e lo faremo perché il Consiglio dell'Ordine faccia comprendere la rilevanza
Di una certa cultura e di una mentalità nell'approccio alla giustizia
E l'interesse dei giovani per queste questioni dei giovani avvocati che si affacciano alla professione la storia di Enzo Tortora nella sua estrema drammaticità rappresenta l'esempio di quella giustizia ingiusta che tutti noi dobbiamo denunciare questo vorrei dire vorrei far capire ai a chi si affaccia alla alla professione
Ma soprattutto per perché Enzo Tortora si è il uno dei più grandi errori giudiziari che c'è stato in Italia ma non è il più grande errore giudiziario e il più conosciuto errore giudiziario
E allora dobbiamo impegnarci anche per quelli per tutti quegli altri errori giudiziari che quotidianamente viviamo
Oltre ad essere grati ad Enzo Tortora per aver raccontato questa sua d'Italia e quindi aver dovuto ripercorrere quelle grandi sofferenze che ha vissuto Luís e la sua famiglia
Io ero un ragazzo quel diciassette giugno mille novecentottantatré e ovviamente solo col tempo potuto comprendere la rilevanza e il peso della tragedia sono passati tanti anni
Sono cambiate tante cose cambiato il Codice tante conquiste ma ancora c'è molto da fare e solo per ricordare la carcerazione preventiva come strumento di pressione di allora che o anticipazione della pena che ancora oggi non si dissi in Cagliari spetto questa idea culturale
Così come le condizioni carcerarie le condizioni delle carceri che ancora oggi rimangono quella discarica sociale che rende la pena illegale
Il dramma umano della violenza della giustizia penale il peso di queste situazioni che incidono irrimediabilmente sulla vita di chi la subisce e su tutta la famiglia che lo circonda gli effetti distorsivi del processo mediatico
Sulla vita delle persone
Altrettanto di tutte di soggetti che ruotano intorno alle persone e che ovviamente non c'entrano niente
Dal diciassette giugno ottantatré né passata acqua sotto i ponti ma se oggi siamo qua e perché ancora c'è molto da fare noi ci siamo e continueremo a ricordarle a testimoniare la sua impegno e la sua sofferenza grazie
Grazie Vincenzo Comi grazie davvero
Che se che responsabile della comunicazione dell'Unione le camere penali italiane l'avvocato Giorgio Fano che quindi sul tema avrà qualcosa di specifico da raccontarci
Sì grazie a tutti numerose persone presenti anch'io avevo cinque anni quando Enzo Tortora fu arrestato
Quello che mi ha sempre colpito Luís sa Zarathustra del suo coraggio
Per capire quel periodo
Consiglio a tutti di vedere uno speciale un documentario su un una un famoso caso di cronaca un delitto avvenuto a Napoli esattamente nello stesso periodo che l'ha diritto di Ponticelli
è interessante perché perché le dinamiche furono Enzo Tortora fu arrestato oltre un più o meno nello stesso periodo
E le dinamiche questo documentario racconta le dinamiche della formazione diciamo della fase delle indagini della formazione della prova di quel periodo
Uno di questi ragazzi arrestati racconta che mentre era in caserma la famosa caserma Pastrengo
A un certo punto viene avvicinato da quello che lui ritiene essere un carabinieri in borghese con una canotta gialla che di prende il volto tra le mani ivi di chiede ma perché non confessi
Mi risponde io non ho fatto niente non ho nulla confessare e questo che lui riteneva un carabiniere gli dà una testata sui denti spaccando evidenti lì ancora rotti
Tempo dopo mentre era in carcere guarda la tv
Assiste a una un servizio sul processo per l'omicidio di Giuseppe Salvio vicedirettore di Poggioreale
Di conoscere la persona quello che lui riteneva carabinieri infatti dice sì amici ama quella del carabiniere che venne arrestato bene con la persona era Mario Incarnato
Un boss della camorra
Uno degli accusatori di Tortora
Che era in caserma che di fatto come se gestisse gli i diciamo i rapporti con le persone che dovevano testimoniare
La cosa è incredibile e che si riteneva all'epoca e questo anche ci furono anche dell'
Dichiarazione l'allora presidente l'Associazione nazionale magistrati che quello che
Diciamo nel caso Tortora fosse dettato dalla tipo di processo che c'era
All'epoca appunto inquisitorio e che con il nuovo Codice di rito tutti questi questi casi non ci sarebbero stati
Bene mi ricollego a quello che diceva prima Lorenzo Zilletti
Possiamo cambiare le norme ma le norme non cambiano la mentalità cioè quando è stato abolito il delitto di onore non sono terminati i delitti di onore
Il problema è proprio quello e l'altro problema e
Proprio il rito quello a cui faceva riferimento sempre Lorenzo
Cioè e con le regole del processo
Quando incidendo sulle regole del processo che si incide sulla giustizia molto di più che con le norme di diciamo di diritto sostanziale ed emblematico il fatto per esempio ritornando al caso di Ponticelli
Che questi tre ragazzi hanno chiesto per tre volte la divisione che gli è stata negata che nel nostro ordinamento è previsto l'istituto della rimessione ma non è previsto un altro istituto cioè quello dell'annullamento del processo quando sono state violate le regole
Porto l'esempio di un famoso caso quello di Rubin Hurricane Carter forse alcuni di voi hanno visto anche il film che racconta la storia la danza gossip che a distanza di venticinque o trent'anni vide il suo processo annullato
E fu scarcerato
Perché un giudice ebbe il coraggio di dire che erano state violate le regole non è questo nel nostro ordinamento non l'abbiamo ed è quello che è accaduto
Molto semplicemente quello che è accaduto a Tortona Enzo Tortora dove furono violate le più elementari regole anche all'epoca di quel rito di tipo inquisitorio ed è quello che può avvenire quotidianamente quotidianamente
Nella fase delle indagini
Soprattutto a tante persone che non hanno il nome il coraggio l'importanza e
Devo dire l'intraprendenza chiarirebbe Enzo Tortora
E quello che punto lui disse concludo dicendo che lui parlava a nome dei tanti che non potevano parlare e mi piace ricordare per concludere proprio il coraggio di Enzo Tortora perché Louis fu
A parlare
Terminata la sua terribile vicenda fu lui a parlare di questi tre ragazzi del diritto di Ponticelli di cui si interessò ragazzi che erano stati condannati sono stati condannati all'ergastolo hanno fatto ventisette anni di carcere uscire anche perché all'epoca Vergassola era ergastolo
Non c'era possibilità di uscire e poi successivamente
E quindi il coraggio di Enzo Tortora che il coraggio che dovremmo avere non tanto tutti nuovi ma chi va
A decidere sulla vita delle persone e c'è quello che appunto definito oggi intatti se i magistrati perché coraggio dell'autocritica che è mancato che manca sempre
è il primo passo verso una giustizia giusta ringrazio saluto Francesca Scopelliti e e qui e
Sì grazie grazie Giorgio grazie al suo intervento
Siamo arrivati alla fine chiudere in una Granda il segretario dell'Unione camere penali italiane Eriberto rossa qui per l'ultima volta da largo la parola non prima di aver ringraziato tutti quelli che sono stati con noi quest'oggi per il contributo che hanno dato che ha reso questa una mera testimonianza di quello che accadde quaranta anni fa a te la parola libertà grazie ai corsi grazie grazie consentitemi in chiusura a nome dell'Unione delle camere penali italiane
Di ringraziare la Fondazione Tortora la Camera Penale di Roma che ha voluto con noi questo evento il presidente Scalise
L'avvocato Belcastro che ha avuto questo ruolo di introduttore P. gestore di questo di di questo di questo podio
Noi abbiamo voluto questa manifestazione perché abbiamo inteso non solo ricordare ma abbiamo inteso anche denunciare lo hanno detto in tanti nei loro interventi in realtà al di là delle norme e dei sistemi processuali il tema del nostro Paese
E della nostra macchina giudiziaria della gestione dei pentiti è un tema assolutamente attuale la vicenda che ora Giorgio faranno ricordava e anche essa è emblematica
La
Non responsabilità di chi compie determinate scelte che poi hanno conseguenze devastanti
Sulla vita delle persone
Hanno debbono essere denunciate debbono essere poste all'attenzione e continuamente noi
Avvocati penalisti avvocati soggetti processuali che garantiscono il rispetto delle regole nel processo questa battaglia conduciamo
Ma
La vicenda di Tortora e anche una vicenda specifica Giorgio Bocca scrisse il più eclatante caso di macelleria giudiziaria questo noi non lo dobbiamo dimenticare nella sua emblematici TAR quella storia umana
è una storia che deve essere assolutamente
Ricordata anche perché questa storia è una storia che ha una sua anomalia non vi è una forzatura giudiziaria inaccettabile
Finalistica menti indirizzata alla Vasco Aldo scoperchia mento di chissà quale caso o vicenda che riguardi la storia della nostra Repubblica no
è una vicenda che si costruisce a freddo su un personaggio in relazione alla sua unica responsabilità non è una vicenda che costruisce politicamente
Evidentemente una pagina o da o tenta di dare una risposta certamente non corretta nei modi nei tempi e nella sede giudiziaria ma è un qualche cosa di ancora peggio di ancora peggio
Se è possibile
è andata così quella vicenda si è andata così e noi siamo qui anche anche per questo
Giandomenico Caiazza il nostro presidente non non ce l'ha fatta essere presente qui
Le Ferrovie dello Stato glielo hanno impedito i tempi delle trasferte sono tali che
Non non gli hanno consentito di rientrare a Roma da una nostra iniziativa in Calabria io al in chiusura di questa nostra manifestazione vi porto il suo saluto voi tutti
Del mondo dell'unione del mondo della politica potete immaginare quanto Giandomenico avrebbe voluto essere qui e quanto in realtà sia qui con noi voglio solo ricordare che Giandomenico oggi pubblica sul Riformista un ricordo quasi privato di e Enzo Tortora e lo lo lo dico solo perché
è assolutamente
A bere ente a quella ricostruzione che tanti hanno richiamato e che Francesca Scopelliti ha richiamato di quell'uomo gentile ma anche assolutamente determinato e protagonista non solo di quella vicenda giudiziaria negativa
Ma di quella battaglia politica alla quale noi tanto tanto dobbiamo vi ringrazio per essere venuti