Presentazione del libro a cura di Aldo Mola e Tito Lucrezio Rizzo "Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)" (Herald Editore)

L'associazione visioni e illusioni da un saluto di benvenuto a tutti i presenti questa sera presentiamo il libro del professor Tito Lucrezio Rizzo in questa cornice meravigliosa dopo daremo la parola alla dottoressa marchi
La direttrice di questo passo fantastico
Questo libro che andiamo a presentare come avevo detto è opera del professor Rizzo chiesto aiuto per chi non lo conosce prego professore
Già consigliere capo servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario una figura di rara levatura non solo sul piano umano e personale ma anche dal punto di vista accademico e professionale
Il saggio di apertura di questo volume e altre assicurato dal professore Aldo Moro Mola maggiore studioso della monarchia in Italia
Da qualche anno l'argomento capo dello Stato è divenuto attuale avendone scritto in tanti sulla vita privata degli interessati sui profili istituzionali sulle caratteristiche degli inquilini del Colle per eccellenza
Ma la novità del presente volume è costituita dal desiderio i presentare un profilo globale di ciascun capo dello Stato nell'arco di centosettantacinque anni
Attraverso fonti archivistiche di stampa atti parlamentari pubblicazioni ed esperienze dirette
Il professor Mola ha seguito personalmente le ultime vicende terrene Umberto secondo il professor Rizzo è stato al servizio della più alta istituzione dal presidente Pertini sino agli inizi della prima presidenta Mattarella
Che cosa dire di più niente il giudizio di quest'opera che si viene a presentare è affidato ai lettori che salendo su questo ideale treno della storia potranno dire c'ero anch'io
Diamo la parola ora alla dottoressa marchi
Sicuramente non c'è intanto benvenuti a tutti e sicuramente non c'è luogo più idoneo per dire c'ero anch'io perché questo questo luogo sicuramente ha visto passare tant'è vero parti personaggi famosi a iniziare appunto da dal primo Settecento quando è stata
Fondata questa videoteca che appunto a ai suoi Latham la sua luce appunto grazie alle citatissimo del cardinale Girolamo a casa nati e viene aperta dei padri domenicani Aquilia né appunto destinato il lascito il tre novembre del mille settecentouno essendo appunto una delle prime biblioteche del mondo moderno a consentire l'accesso a chiunque fosse in grado di leggere e di scrivere in breve diventa appunto un centro culturale di enorme prestigio alla città di Roma
In occasione del quarto centenario della nascita del Katana del cardinale casa nate che e caduto nel mille e nel due mila e ventidue
E si è potuto pensa si è pensato di ricondurre alla vocazione primigenia questa biblioteca che appunto dalla nascita era nata universale aperta a tutti quindi estremamente innovativa per il tempo nella casa paterna pensa infatti come vedete i libri pur essendo gli attori principali hanno sempre convissuto in maniera osmotica con le collezioni antiquarie
Acquisite nel secco diciottesimo e diciannovesimo e insieme hanno costituito un'interdisciplinarità di fondi che con la Conti
Sì la contraddistinguevano come una prestigiosa istituzione che aveva affascinato lo stesso Napoleone che nel periodo appunto romano diceva di essere che la Biblioteca Casanatense la seconda solo alla biblioteca di Parigi
Di conseguenza Mullah meglio di questa rilevante biblioteca collocata appunto in una cornice spettacolare qual è quella dell'insula sapienza e perché qui li facciamo parte appunto di questa in sulla sapienza del rione Pigna
Può ergersi a simbolo il TG uno stretto legame tra diverse tipologie di collezioni
E quindi si è pensato appunto di riproporre nel terzo millennio i percorsi della conoscenza percorsi della conoscenza che partiranno dalla sala di accoglienza dove siete
Arrivati e dove l'avete visto che c'è molto fervore ancora di lavori e porteranno fino al Salone monumentale saranno esposte le nostre gioie appunto di collezioni che non erano pertinenti comprendere archivistiche bibliografico ma altre sale tanto importanti di cui uno dei prefetti era stato come dice il nome tutelare costruendo volendo costruire un museo che poi non si era realizzato questo me Museo con lo realizziamo adesso e puntuto esporremo in quella Sala che voi avete visto molto moderna
Al la seconda sala a appena siete entrati e lì ci saranno esposte monete e medaglie e sul film
Dell'epoca invece nella sala prima della salita del cardinale che quella piccola salita che ci introduce al Salone ci sarà tutta un'esposizione invece di di materiale archeologico perché noi dove siamo insistiamo su una zona che era chiamata la zona egizia c'è tutto il primato del Salone sotto
Nasconde ancora forse molti reperti egizi perché qui c'era il tempio della dea Iside e come sapete alle spalle c'era il tempio della dea Minerva ecco perché si chiama insomma Sat sapienza quindi sono felice d'accoglienza e qui sono felice di avere questi prestigiosi
Relatori e soprattutto appunto colui che ha scritto questo interessante testo tra l'altro punto settantacinque anni della Repubblica ma in realtà la biblioteca a centocinquanta anni che è diventata dello Stato italiano quindi abbiamo una doppia ricorrenza che ci unisce anche in questo quindi di auguro un buon lavoro e sicuramente appunto la storia che è passata da qui continuano a passare anche grazie a puri
Buona serata
Grazie dottoressa la parola al dottore attore spagnolo il presidente dell'associazione visioni e illusioni
Una sera grazie per la vostra presenza sembra abbastanza numerosa è vero che va presentiamo sempre delle cose interessanti sono un po'presuntuoso però guardando poco con il Prometeo che siamo pronti proiettando si vede quello che è riuscito a fare questa associazione in otto anni sono iniziati il nove il nono anno
Il ventuno faremo un film al cinema dell'Anica via Regina Margherita ringrazio tutti della partecipazione e buona serata grazie
Iniziamo allora il dibattito di questa sera prego professore a lei la parola ratio
Innanzitutto un grazie a tutti coloro che con la loro presenza
Hanno voluto onorare questo lavoro mio impegno
Sperando di essere a mia volta all'altezza delle loro generose aspettative in questa splendida cornice della Biblioteca Casanatense
Il libro un libro che tratta dei capi dello Stato quindi non è limitato come nella letteratura che adesso è abbastanza in modo di moda ai presidenti della Repubblica ma prende le mosse dal mille ottocentoquarantotto attraverso le riflessioni magistrali del professore Mola che e il maggiore storico dell'età monarchica
In questo libro poi ci sono anche due
Illustri servire Colette intrusi
Mi riferisco al presidente della Repubblica pro tempore che ha avuto un un ruolo fondamentale in un momento molto delicato della storia patria parlo delle presidente Merzagora
E poi di un immenso Segretario generale della Presidenza della Repubblica il cui figlio oggi qui presente mi onora con la sua presenza soprattutto mi commuove perché
Somiglia antichissimo al suo rimpianto il compianto padre
Gaetano Gifuni Gaetano Gifuni è stato l'immenso segretario generale di due grandi presidenti
Esattamente è stato il segretario generale del Presidente Scalfaro che era seguire del Presidente Ciampi quindi due segretarie due presidenti molto diversi ma supportati da quest'uomo di vastissima cultura
Di grandissima intelligenza di grandissima sensibilità istituzionale
E per tutti coloro che come il sottoscritto hanno avuto l'onore di il privilegio di servire la Presidenza della Repubblica con Luís come segretario generale non è stato soltanto il vertice
Della istituzione più alta della Repubblica ma è stato anche e lo dico senza stucchevole retorica è stato un padre
Lui ha creduto in ciascuno di noi ci ha valorizzati ci ha motivati sia cresciuto in noi l'orgoglio dell'appartenenza del servizio a questa istituzione dopo
Ho detto il libero parte
Da una serie di ricostruzioni per le quali mi sono avvalso della diretta consultazione
Di archivi di memorie e di carte inedite mentre a far data dalla presidenza Pertini sino al inizio della presidenza Mattarella io ho avuto il privilegio di servire per quasi quarant'anni
La Presidenza della Repubblica e quindi di conoscere personalmente ciascun Presidente per devo ritenermi particolarmente fortunato perché ognuno di loro con nelle diverse caratteristiche temperamentali con nelle diverse
Estrazioni culturali riuscito a tenere ben salda la barra della Presidenza della Repubblica nel ruolo tradizionale della terzietà
Che è stata scolpita anche nel dettato costituzionale
La figura del presidente nasce all'indomani della seconda guerra mondiale con particolari cautele
Tante che il padre del diritto pubblico italiano Vittorio Emanuele Orlando
Nella seduta del ventidue ottobre del mille novecentoquarantasette all'Assemblea costituente
Dice
Con questa configurazione costituzionale abbiamo l'esautorazione più completa di questo futuro capo dello Stato repubblicano
Si direbbe che si tratti quasi di una specie di sfiducia anticipata
Di un sospetto continuo verso l'abuso dei poteri che gli vengono concessi dalla Carta costituzionale
Anche se sono considerevolmente ridotto di attribuzioni del nuovo capo dello Stato
Rispetto a quelle che competevano R ora io mi domando sempre Vittorio Emanuele Orlando che parla io mi domando quali criteri saranno riservati a questo futuro presidente al quale si trasferiscono poteri che prima erano pertinenti al Capo dello Stato monarchico e per cui era chiamato corretta Navicello ma qui si trasmettono in una misura ancora più ridotta si può dire che non rappresenti più nulla
Il ventitré ottobre dello stesso vanno del quarantasette cioè il giorno dopo
Ruini Meuccio Ruini affrontando il tema della configurazione dei poteri del nuovo presidente tanto di sottolineare che non si erano voluti riprodurre quelli di una Repubblica presidenziale
Con la titolarità dell'esecutivo in quanto si trattava di un regime la repubblica presidenziale
Che affatto magnifica prova
Al nord pessima nel Sud America
E non si è mai trapiantati in Europa dove si ha invece realizzato per forse storiche il tipo di governo parlamentare o di gabinetto
E qui mi sia consentito ricordare senza andare così indietro nel tempo che un politico recentemente è venuto a mancare Valerio Zanone
Di fronte alla configurazione di una Repubblica di tipo presidenzialista ha detto il presidenzialismo che funziona molto bene negli Stati Uniti ed in Francia
Non porterebbe l'Italia sulla scia di quelle due grandi democrazie ma piuttosto ci farebbe precipitare accanto ad una delle repubbliche delle banane del Sud America
I poteri presidenziali scolpiti nella Costituzione come raccordi moralmente autorevoli tra i vari organi dello Stato
Tuttavia nell'arco
Di tanti decenni hanno acquisito una valenza sempre più incisiva
Nati con meta autorizzasse io provengo da studi medio distici prima d'essere arrivato il diritto contemporaneo auctoritas Weller potestas potenziali se autorevolezza morale e questo il requisito più importante del nostro capo dello Stato istituzionalmente configurato
Piano piano sono andati ad ampliarsi traducendosi anche nella potestas cioè in un potere di fatto reale e quand'è che avviene questa mutazione avviene proprio con la prima presidenza che ho vissuto di persona con alla presidenza Pertini
Io ricordo molto bene che durante il terremoto degli anni ottanta il oppure italiano si fidava così poco
Delle istituzioni di rappresentanza che mandarono milioni di fondi alla Presidenza della Repubblica che dovette costituire per la loro gestione un apposito capitolo di bilancio Sandro pensaci tu
Nonno Sandro c'erano le scolaresche noi ci fidiamo soltanto ditte
E quindi questa figura carismatica
Prima ancora di ulteriori approfondimenti delle funzioni del capo dello Stato era divenuta una sorta di figura leggendaria di una sorta di nonno della Presidenza della Repubblica nonno anche perché lui aveva sprecato secondo alcuni costituzionalisti e secondo la mia povera persona invece aveva valorizzato
L'istituzione presidenziale ricevendo nell'arco del suo settennato novecentosessanta mila studenti e quindi con un'opera pedagogica di fondamentale importanza perché quel presidente non parlava attraverso la forza della retorica ma attraverso una narrazione del suo vissuto personale
Gli anni più belli della sua gioventù li aveva trascorsi nel carcere di Ventotene
E Lulli
Sentiva una linfa vitale che Lorin giovani vanno verbalizzava attraverso l'invio del contatto con i giovani mentre i giovani a loro volta trovavano e Luigi un punto di riferimento moralmente autorevole ed affidabile
Ed è attraverso di lui che l'Italia di quel momento storico poter superare uno dei momenti più difficili e potenzialmente drammatici
Ecco allora che il ruolo politico
Da non intendere come ruolo di parte ma nel senso greco della parola vale a dire come ruolo di un sta di uno statista che persegue l'interesse della polis cioè della collettività
Si viene ad accrescere nella figura presidenziale proprio attraverso il Pertini
Finché i rapporti tra governo e parlamento si svolsero in un piano di fisiologica dialettica istituzionale
Non si sprecavano particolari problemi mangiato su PIL
Paventava la dittatura della maggioranza ai danni della minoranza e allora i padri costituenti decisero di blindare nel libero gioco della democrazia
Stabilendo che per ogni cambio di maggioranza ci volesse un limite minimo di due terzi del Parlamento o il vaglio di una delibera realizzata poi a maggioranza assoluta con referendum popolare
Oggi è ormai un dato acquisito nell'Italia repubblicana come affermato Giuliano Amato in una felice sintesi definitoria che i poteri del capo dello Stato sono legittimamente interpretati a fisarmonica
Cioè che hanno rivelato una notevole capacità espansiva in presenza di maggioranze deboli ed insufficienti come una rilevante instabilità risistemata
La fase di transizione che si è venuta a determinare dopo la caduta del muro di Berlino senza il quale ricordiamolo Tangentopoli non sarebbe mai emersa
Ha comportato frequenti fibrillazioni del nostro sistema politico che hanno reso sempre più necessario un intervento di equilibrio del Capo dello Stato nelle varie forme di comunicazione a partire dalle esternazioni
O meglio dire picconate riferite palle Presidente Cossiga perché erano delle vere e proprie invettive
Che in prosieguo di tempo sono divenute
Non con lesive ma autorevoli riflessioni autorevoli considerazioni
La cui opportunità si è venuta in prosieguo di tempo deve saltare in un clima perennemente rissoso e divisivo tra maggioranza ed opposizione non sembra esagerata la tesi di qualificata dottrina
Spinta sino a sostenere addirittura la doverosità delle esternazioni presidenziali in un clima di patologia politica come quello che tuttora stiamo attraversando
L'attuale presidente il presidente Mattarella USA con grande discrezione quei poteri di moral suasion già riferiti nel passato ai sovrani costituzionali inglesi che si sostanziavano fondamentalmente nelle consultare incoraggiare ammonire
Einaudi amava riguardo precisare che i suoi suggerimenti erano solo delle riflessioni non consigli ne avvertimenti
A nostro avviso ogni qual volta il capo dello Stato non posso altrimenti esercitare con la necessaria incisività la funzione di garanzia dei valori e dei principi costituzionali di cui è supremo tutore ogni esternazione
Funzionale a garanzia della Costituzione una forma aggiornata del ruolo del presidente perché secondo Calamandrei tener viva vox costituzioni disse
Ciò nonostante non riteniamo inattuale il monito di Vittorio Zincone mille novecentocinquantasette che la figura del Presidente della Repubblica
Dovesse risultare più vicina a quella del confessore che non del predicatore
Anche il silenzio infatti non come inerte e passivo disinteresse a nostro modesto avviso ma come attiva capacità di ascolto e di conseguente discreto stimolo ad operare palla sua pregnante efficace grazie
Passo la parola all'eminente professore Aldo Mola a tutti noto come il più ragguardevole
Storico della monarchia
Prego professor mora
Bene anzitutto io desidero ringraziare vivamente il professor avvocato Tito Lucrezio Rizzo per avverte
Trasformato una mia notati e di pagine
In una prefazione che è veramente un regalo esagerato
Così come lo ringrazio per avermi coinvolto in questa presentazione del volume insieme con illustri studiosi di storia e del diritto e mi fa piacere intervenire in questo splendido tempio della cultura in un giorno che è particolarmente caro alla memoria degli italiani che quattordici di marzo perché ricorda il giorno nel quale il Parlamento italiano
Voto alla unanimità
Il conferimento a Vittorio Emanuele secondo della corona di re d'Italia
Con quella leggina
Di una riga nacque lo stato Italia e quindi è veramente un giorno significativo è vero che poi la legge venne pubblicata il diciassette cioè tre giorni dopo ma io preferisco ricordare
Il quattordici perché sul diciassette c'è sempre
Qualche scaramanzia quindi dovrebbe meglio attenersi asset su una data che e confacente per tutti
Non ho bisogno di sottolineare che l'opera che abbiamo il piacere di presentare questa sera e frutto di decenni e decenni di lavoro del professor Rizzo di ricerche puntuali di approfondimenti giuridici e di sede di studi pubblicati sulle più autorevoli riviste con anche interventi nel quotidiani anche interventi su aspetti particolari che arricchiscono il quadro della conoscenza dei protagonisti della sua opera tra i quali io ritengo si possano anche evocare le figure dei due primi presidenti che continuano letta precedente l'età storica precedente che sono Enrico De Nicola
Napolitano
E Luigi Einaudi piemontese entrambi liberali ed entrambi monarchici in modo che ci fosse una continuità oggettiva consegnata alla esperienza di queste due straordinarie figure che hanno come emerge bene dal volume di cui parliamo hanno avuto un merito assolutamente fondamentale nella storia d'Italia l'Italia del mille novecento quarantasei quarantotto in Italia che e ancora lacerata e un'Italia divisa è un'Italia che alle spalle
Cinque anni di conflitto che ha alle spalle una rovina materiale e che ha anche una divisione oggettiva
Del pensiero degli elettori italiani evidenziata dal risultato del referendum istituzionale del due e tre giugno del mille novecentoquarantasei quando la differenza tra l'una e l'altra opzione si riduce a ben vedere a poco più di uno milione di voti
Più contando anche poi le schede bianche e quindi chiaro bisognava ricucire il Paese
E in merito di questi presidenti è stato quello di veicolare
L'Italia che hanno ricevuto virgolette in eredità da una condizione storica peculiare a una angoscia e Naviglio a una realtà profondamente diverso è quello della collocazione internazionale del Paese nell'ambito della tradizione occidentale e del rispetto dei valori dei quali i presidenti si fanno garanti da questo punto di vista noi ci troviamo proprio dinanzi allo svolgimento del ruolo dei capi dello Stato che
Vengono sintetizzati nella formula che Riccardo Bacchelli impiego per spiegare alcune grandi figure della storia italiana a cominciare da quella
Dello statista it importatori Levante paraffine ottocento e novecento cioè Giolitti il flusso della storia
Ora ecco questo che emerge bene dall'opera del professor Tito Lucrezio Rizzo cioè il flusso della storia passa la la diciamo così la la mano
Il testimone da un presidente all'altro o no una sequenza a volte anche molto intensa mette tempi che vuole mettere bene in evidenza la continuità di quello ruolo che è già stato prima ricordato e che io sintetizzerei nella formula di una sorta di sommo sacerdote
Dell'Italia nel corso del tempo perché il presidente per noi lo vediamo nelle anche sue rappresentazioni tasti che quando si presenta agli italiani Randy anzitutto omaggio all'Altare della Patria
E a al sacello del Milite ignoto sta a ricordare una permanenza
Della identità degli italiani che si riconoscono nelle istituzioni di cui appunto il capo dello Stato e il grande protagonista sommo sacerdote quotidiano di una missione e eredità un impegno culturale civile politico più che millenario
Tra i tanti aspetti che
Emergono dall'otto al dipinto Rizzo io vorrei evidenziarne anzitutto uno etrusco con questo così mi avvio immediatamente alla conclusione il ruolo che il Presidente della Repubblica hanno avuto e hanno compreso naturalmente il presidente attualmente in carica per l'attenzione per la scuola e per l'istruzione a ogni livello
Dall'istruzione elementare
A media all'università cioè c'è un impegno a far scoprire riscoprire quotidianamente la centralità della funzione dell'istruzione
Della cultura della ricerca che colloca l'Italia in un quadro universale
Quindi non è solo quindi un problema di identità
Nazionale ma è un problema di appartenenza ha una grande civiltà attraverso proprio contributo della cultura questo emergenti in modo molto netto dall'opera
E dire che ci consegna quindi proprio quel funzione svolta dal capo dello Stato ne ha accennato anche già professor Rizzo di pedagogo
Uno che insegna quotidianamente e sì correlata con che i cittadini attraverso lo stimolo allora ricerca
Anche scientifica
Da questo punto di vista e esattamente il continuatore di quel Vittorio Emanuele terzo che come emerge dal suo itinerario generale dei viaggi compiuti dal mille ottocentonovantasei in poi che l'unica testimonianza di suo pugno
Della sua lunga e operosa vita Decleva continuamente il re
Assistere alle
Sedute dell'Accademia dei Lincei alla celebrazione dei centenari delle università italiane assistere alle riunioni scientifiche visitare le mostre incoraggiare le arti incoraggiare svolge lei insomma
La funzione di sintesi della vita civile Italian
Ma quotidiana
Sia consentito infine a un all'oncologo come quello che sta parlando di ricordare alcune presenze
Decretati dello Stato nella provincia dalla quale arrivate una provincia di confine dimenticata ai bordi dell'intero per così dire cioè il cuneese bene vorrei ricordare sintesi immodestamente sintetico quattro figure
Perché come è stato ricordato bene anche dal professor Rizzo e come emerge dal volume quello è il ruolo dettato dello Stato cioè di certificare L'Unità italiana ma non dimentichiamo che in realtà c'è sempre stata una quota di concittadini che sono stati a cavallo tra eversione sovversione e il capo dello Stato è riuscito nel tempo ad avere la certezza della solidarietà della stragrande mi maggioranza
Degli italiani ma ricordo che
Anche quando si affacciano nel cuneese non sempre ebbero
Accoglienze calorosissimo io ricordo e ho piacere che sia qui presente
Il suo figliolo l'avvocato Paolo il presidente Giovanni leone al centro della piazza già intitolata a Vittorio Emanuele secondo in Cuneo luglio assolato
Con persone che aspettavano che ci fosse da parte sua nel discorso che pronunciò anche solo una parola per poter fischiare quello era il clima di una provincia tranquilla cosiddetta tranquilla e realtà
Cominciamo messe cioè quelle spinte che può essere so stanziarono nel celeberrimo noi ancora tutto da studiare sessantotto di quelle pulsioni
Che vedevano nel grande presidente Giovanni leone il garante della continuità dello scatto
Così come con altrettanta non altrettanto gelo venne accolto Antonio Segni quando consegnò la medaglia d'Oro al Comune di Boves io all'epoca qui siamo nel mille novecento
Sessantaquattro ero a fianco di Giampaolo Pansa fino allora
La giovane corrispondente di un quotidiano che non è il caso di nominare ed N c'era questo clima di attesa di prendere in fallo il Capo dello Stato
E poi ricordo ancora
Il presidente Ciampi che invece onorò la grande figure storiche etti non itinerari in un pellegrinaggio per l'Italia nel quale non ci furono mai contestazione e ricordo soprattutto concludendo la presenza del presidente Mattarella alla rievocazione di Einaudi
Teen Dogliani il dodici maggio del
Mille del due mila e diciotto quando spiego che in realtà Einaudi volle sempre conservare integri i poteri del capo dello Stato per poi consegnarli al successore senza alcuna
Menomazione di quelle che sono le prerogative della Presidenza della Repubblica del capo appunto dello stato e lo sottolineo parlando in per far capire qual era il compito odierno quindi non solo quello di per Einaudi consigliava come bene ha spiegato prima il professor Rizzo
Al anche a quanti volevano interferire con la sua libertà di decisione
Ecco queste persone nella sintesi rappresentano bene queste figure la prendono bene
Quello che e il comune sentire degli italiani e cioè identificarsi con la patria e vedere quindi al Capo dello Stato
A continuazione di quella storia
Che inizia con il quattordici di marzo del non lontanissimo ma anche relativamente recente mille ottocentosessantuno che ci ricorda che lo Stato d Italia che tra i più giovani tra quelli già esistenti anche in Europa quindi di lì
L'impegno a conservarlo e a consegnarlo alle generazioni venture
Ringrazio il professore Marola
Per per l'estrema efficacia con la quale ha saputo evidenziare i profili di continuità tra il periodo monarchico e delle Periodo repubblicano
A questa non so splendida relazione segue adesso
Quella del presidente emerito della Corte di Cassazione
Il eccellenza Ernesto Lupo che parlerà del ruolo del capo dello Stato nel sistema politico istituzionale e le proposte di modifica
Buonasera a tutti
Ringrazio Rizzo dell'invito
Il tema è molto vasto debbo cercare di esaurirlo in quindici minuti e quindi vado per Flash
Mi sono chiesto come si spiega questo divario enorme
Sarà la previsione che fece Vittorio Emanuele Orlando il padre del diritto pubblico il maggior esperto sostanzialmente che ancora era uno costituente in ordine alla figura ruolo del presidente La Repubblica
Le targhe questo Rizzo che ci ha ricordato che secondo Vittorio Emanuele Orlando Lippi sia la Repubblica Nurra perduto rappresenta più nulla ce le fa donazione più completa di questo futuro capo di Stato repubblicano di una previsione di una figura completamente nulla
Il divario tra questa previsione è la realtà
Che invece ci mostra e direi che dopo che abbiamo sentito c'è ai primi due interventi non c'è bisogno di soffermi molto
Su questo aspetto i poteri rilevanti esistenti e esercitati dai vari Presidenti della Repubblica
Basta ricordare un'espressione che estende esagerata non la condivido ma che è significativa anche perché usata anche da studiosi di diritto costituzionale di Napolitano che fu qualificato come re Giorgio
E cioè ripeto parla qua e là libero qualifica e sicuramente esagerata però ci esprime bene che impegnando a Repubblica è stato visto come una figura che esercita effettivamente poteri
Come si spiega l'errore di previsione questa diagnosi così elevata del maggior esperto dell'epoca in ordine alla figura e presentare pubblica
E secondo me si spiega con queste considerazioni
Italia tanto guardato alle norme scritte dalla Costituzione ai poteri previsti espressamente nel testo costituzionale in realtà poi la prassi le consuetudini costituzionali che sono importantissime
Hanno messo in luce dei poteri del presidente a Repubblica ben maggiori di quelli che sono indicati nel testo scritto viene
Un potere di cui tutti parlano quindi non mi soffermo di persuasione alla moral suasion famosa
Del presidente della Repubblica è la sentenza della Corte costituzionale numero uno del due mila tredici che chiunque voglia approfondire la Presidenza della Repubblica oggi nell'attuale Costituzione
Così nessun punto di riferimento essenziale parla di magistratura di influenza però io credo che ci sia qualcosa di più anche di questi concetti che ormai sono entrati anche nel linguaggio giornalistico ormai sua di influenza magistratura di persuasione
Ed è l'esistenza di continui non solo interni come il potere di influenza che si esercita attraverso contatti informali
Ma anche potevi esterni
Che la prassi ha creato vedete faccio un solo esempio che prego per brevità non mi soffermo molto che quando ma illuminante la Costituzione repubblicana di dai poteri di promulgazione delle leggi a presentare pubblica
E potere in collocazione o c'è Ordine esercitato o no viene esercitata
Cioè posi prolunga tutta la legge approvata dal Parlamento o non si pronuncia e sapete benissimo che c'è il potere del presenteremo via di rinviare la legge al Parlamento per un nuovo esame che da questo punto di se a confermato la Parlamento diventa obbligatorio anche per la promulgazione del Presidente della Repubblica quindi non è prevista una promulgazione passi Ale
Cioè non è che Prima Repubblica può dire di questa legge io propongo tutti gli articoli forti un comma forte un articolo deve puntare tutto ovvero non prolungare rinviare il testo alla casa
La prassi cosa ha creato opportunamente sia ben chiaro opportunamente accorato quello che si sta verificando tutto con frequenza e cioè la promulgazione Colletti era accompagnata da letterale depressione pubblica alle ai presidenti di Camera e Senato
Ho al presidente del consiglio l'ultimo esempio solo con me direi che sarebbe interessante e chi vuole approfondire estero lei che sono tre pagine mi hanno parlato i giornali definire tutto definendo questo questa lettera come sul problema dei balneari
In realtà per chi legge l'intera lettera solo tre pagine e le prime quasi due pagine sono dedicate a problemi boh più ampia Antonio dettagliato
E c'è poi ultimo proprio all'articolo ottantuno la Costituzione i giornali questa parte non l'hanno non l'hanno segnalata almeno comunemente
Ed è invece importantissimo quindi alcun potere del presidente La Repubblica estremamente importante perché e riesce attraverso queste lettere che accompagnò la promulgazione apparve venir fuori degli interessi che effettivamente in sede di approvazione di quella legge
Come interessi di legalità non sono stati tenuti adeguatamente presenti
Come ha detto precede Mattarella nel messaggio che era l'ultimo messaggio di Capodanno che era l'ultimo del primo settennato il trentuno dicembre
Due mila ventuno tipo si andò a Repubblica deve farsi carico esclusivamente dell'interesse generale
Del bene comune come bene di tutti e di ciascuno ecco questa unità nazionale questo interesse unitario dello Stato che punto tutelato da presentare pubblica
Questa figura
Di questa figura si propone ore ora la modifica
Nel discorso da presidente del Consiglio abbiamo sentito che si prospetta quello che viene chiamato presidenzialismo o presidenzialismo diciamo alla statuiti dal merito al come semipresidenzialismo francese
Che diciamo
Conosce le figure per presentare pubblica e anche che coesiste col presidente del Consiglio quindi si parla in quel caso il semipresidenzialismo
Direi
Non c'è stato nulla dopo le dichiarazioni del presidente del della Presidente del Consiglio non c'è stato nulla so che sta studiando c'è un mi una ministra su questo argomento e quindi non abbiamo avuto nulla di preciso su queste modifiche preannunziata in modo ufficialmente però nel discorso inaugurale di presentazione al Parlamento e allora cosa ha fatto
Oppresso
La diciamo la proposta di legge costituzionale che la presidente Meloni Rampelli Lollobrigida tutto il suo gruppo parlamentare ha presentato all'inizio
Della scorsa legislatura che non lo sa che sta qui ufficiale stampata ripeto sottolineo non la proposta attuale non sappiamo cosa uscirà però è una proposta che rappresenta almeno con riferimento all'undici giugno due mila diciotto
Il pensiero
Della Presidente del Consiglio ed è la sua forza politica
Modifica dice l'oggetto di questa proposta di legge costituzionale di di modifica della Costituzione modifiche alla parte seconda dalla Costituzione concernenti l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Ma è importante oltre all'elezione diretta
Che l'oggetto leggere poi il testo
E lì si prevede che il Presidente da Repubblica prestiti le il Consiglio dei ministri salvata e lega al primo ministro che gli nomina liberamente
Presidente della Repubblica altro articolo diritto la politica generale del governo
Quindi è un Presidente del Consiglio e presiede così triste anche se però c'è un Presidente del Consiglio che
Diciamo presiede dove costituisce solo su sua delega quindi siamo un qualcosa tra semipresidenzialismo alla francese presente ed è rimasta timidi o qualcosa di intermedio tra le due figure
E poi rimane la norma
Che e rimane secondo cui il Presidente della Repubblica rappresenta l'unità della nazione cioè la norma che sostanzialmente quell'attuale
Della costituzione ma io mi chiedo in modo molto sintetico come il Presidente della Repubblica potrà assumere una funzione unitaria
Sei capo del
Governo e della relativa maggioranza per definizione non costituente l'unità dello Stato
La maggioranza ed il governo non non sono mutate lo Stato non va confuso questo principi elementari il primo è stato il diritto costituzionale non va confuso lo Stato che è un ente unitario con il governo che e lente che persegue gli interessi della maggioranza
Si tende a mio avviso con questa normativa non non con la direzione di letta su cui si potrebbe anche discutere ma con questa figura di Presidente da Repubblica si perde l'unica istituzione presidente La Repubblica una funzione unitaria in una collettività come la nostra e qui esprimo un giudizio Miglio che e portata storicamente all'otto e tra le fazioni dove assistiamo comunemente la maggioranza che diventa minoranza e che spara a zero contro la maggioranza successiva e viceversa quando poi le parti si ribaltano cioè quello che ha detto Massimo Franco in un editoriale di qualche giorno fa è una politica ispirata alla logica del ring
E noi rinunziamo all'abito di questo film grazie dell'attenzione
Grazie a lei signor Presidente anche con saremo nitore te riuscito a veicolare anche ai non addetti ai lavori un problema di straordinaria importanza etica e giuridica che è divenuto di particolare attualità sorvolando su questi profili ineludibili che il presidente Lupo con tanta maestria
A rappresentato a ciascuno di noi
Passo adesso la parola al professore avvocato Paolo un leone
Insigne giurista e il ruolo di un presidente straordinario presidente io non ho vissuto personalmente ma che ho avuto il privilegio di conoscere
Telefonicamente quando lui già non era capo dello Stato io entrò al Quirinale nel mille novecentottanta
Ricevetti una telefonata del presidente emerito
Che con l'umiltà di cui sono capaci soltanto le grandi persone
Per il presidente leone era più grande immenso
Mi ringraziava per uno studio sulla grazia sul potere di grazia presidenziale che gli avevo voluto fare pervenire il ringraziamento di un insuperato maestro del diritto
E soprattutto di umanità
Come Giovanni leone per me
Fu uno dei momenti più esaltanti della mia vita di studioso perché veramente era un gigante che in quel momento
Stava di ratificando un nano
Al figlio di cui il gigante io passavo con immensa gioia la parola per un ricordo più appropriato il più approfondito del suo grande tale
Grazie più sentito grazie a tutti voi
è chiaro che per un un figlio ricordare la figura del padre non è proprio un esercizio semplice
Intervengono sentimenti commozione ricordi
Però cercherò di materie ma certo lucidità
Vorrei ripercorrere però solo alcuni dati e alcune circostanze che sono più caratteriali
Caratteristiche della persona piuttosto che non di fare la storia dove qui ci sono illustri storici cominciare da quel servizio che ne sa più lui di mio padre invece maritata visiva dei ricordi quando vado io sinceramente qualche volta dico sì hai ragione ma io non me lo ricorda
Perché lui studio tutto e passa la sua vita a studiare che una esercizio dico un po'si è perso sempre si è perso lo stampo devo dire la verità perché si studia poco studia poco e si ascolta poco
Una delle caratteristiche diciamo erano varie le caratteristiche del della persona del giovane leone un era
Ma solamente la sua grande
Preparazione
Era chiaramente figlio
Di avvocato figlio quindi di personale colta
Aveva fatto aveva vissuto la prima guerra mondiale decurionato mila novecentootto quindi le tragedie della Prima Guerra ha vissuto il periodo del fascismo Durante quel ventennio vinse la cattedra così come la vinse anche Vassalli e chiede di cui lui presiedette la commissione quindi c'erano alcune situazioni durante quel periodo che riconoscevano il valore delle persone con questo non voglio entrare nell'aspetto politico con la punto di vista della preparazione la preparazione veniva riconosciuta c'erano dei giganti che vinse la cattedra in quegli anni trenta poi fece la guerra poiché sulla Seconda guerra poi diciamo quello che fece di molto importante fu su interventi alla Commissione dei settantacinque l'Assemblea costituente
Che costituirono un caposaldo di molti istituti soprattutto quello della magistratura
Che non venne nel modo con cui luglio che anche lo stesso Calamandrei avrebbero voluto ma comunque dette un contributo notevole quindi questa in estremissima sintesi fu uomo soprattutto delle istituzioni non fu un uomo di potere
Non gli piaceva esercitare il potere quotidiano non accettò mai un ministero forse è stato l'unico politico che è stato cinquant'anni in Parlamento che non ha mai fatto nel sottosegretario né il ministro non ha mai voluto fare finito suo periodo che presenta camere per te consiglio certo ma fare l'avvocato il professore e così ed era la sua vita poi di fondo
Quindi la sua cultura che poi molto era ereditata da De Nicola che era che lui riteneva essere stato suo maestro in avvocatura
Che abitava di fronte a casa di mio nonno
Ha inciso molto sulla sua formazione soprattutto sul grande senso del rigore del rispetto per l'istituzione per il ruolo che svolgeva questo rigore contrastava con la sua bonomia con la sua cordialità con la sua
A volte eccessiva anche partecipazione a determinate
Situazione d'eventi però lui comunque aveva un grandissimo rispetto per la persona inteso come cittadino per le garanzie di quella persona
Come tutte le persone di grande preparazione dico io avevo una dote di umiltà e di lungimiranza di cui sinceramente
Poppi esempi successivamente al buio ho riscontrato con tutto che qualcuno c'è
Quando dico lucidità faccio un esempio pratico mi riferisco a quello che lui aveva come visione del progetto del nuovo codice di procedura penale che erano allora ma non lo è più oggi in vigore da ottantanove praticamente
E durante un'intervista al tempo nel mille novecentottantanove
Siccome venne criticato per alcune sue posizioni che prese contro il Codice nel corso degli anni gli era assolutamente contrario ritenendo che le novelle
Del codice cosiddetto Rocco erano più che sufficienti e potevano essere comunque anche incrementate ma che non bisognava stravolgere l'impianto di base
E allora disse ma allora vedete le una ce l'ha con c'è la compassati ignorando che Vassalli un'erba viscida prima dalla guerra quindi figurarsi se lui andava contro quello che riteneva un suo amico ora non è che l'amicizia
Cancella le diversità di posizioni però certamente in qualche modo erano due grandissimi giuristi e quindi voglio dire si rispettavano moltissimo al di là dei rapporti personali
E lo dice no non è Bassanesi rimettere il codice si deve dimettere questo erano era scomposizione quindi questo per dire la lucidità certe volte delle situazioni
L'umiltà l'umiltà è un riflesso sospesi sono cose documentate poi fra l'altro perché volta già fare anche dei riferimenti precisano può sembrare che si fa il raccontino
Quando lui decise di raccogliere i suoi interventi alla Costituente
Scrisse un un presentazione a questo volume di cui non c'è più anzi insomma in occasione magari che un giorno ne riparleremo di questo e lui dice
Occorre un atto di umiltà questo lo dice nel mille novecento ottantacinque
Occorre un atto di umiltà che se dovessimo riscrivere oggi la Costituzione
Anche senza arrivare a parla di posizioni carta eviteremmo alcuni errori che stiamo scontando nella Costituente che stiamo scontando il mancato divieto ai ministri di esprimere opinioni al di fuori del Consiglio dei ministri del Parlamento
La non prevista incompatibilità tra l'ufficio di ministri e sottosegretari ma credo che questo sia stato poi superato negli anni successivi
La mancata garanzia contro la politicizzazione del Consiglio superiore della magistratura
Contro la quale pronuncio una dura requisitoria fu il suo primo insediamento il compianto professor Aldo Sandulli
L'insoluto problema del raccordo tra potere giudiziario gli altri poteri dello Stato che ha determinato molti guasti della giustizia che si fanno inasprendo
L'elefantiaca attribuzione di potere alle Regioni anche in quelle materie come l'agricoltura in cui incorrono norme direttive generali c'è
Mai risolta situazione del problema De natura del collocamento del pubblico ministero per cui torna di attualità la proposta Calamandrei cosa diceva Calamandrei la Costituente di istituire un vertice del Pubblico ministero
Che veniva identificato allora come procuratore generale o commissario di giustizia nominato dall'esecutivo che dovrebbe rispondere al Parlamento sulla questione concernente l'amministrazione della giustizia quindi non un controllo dell'esecutivo
Sul pubblico ministero ma al quattro del Parlamento sulle attività che la magistratura soprattutto quella requirente quello lì
La vera escluso un organo del pubblico ministero presso la Corte Costituzionale lui riteneva ci dovesse essere la figura del pubblico ministero presso la Corte costituzionale
La composizione mista togati e laici la Corte costituzionale in sede penale della cui ne decorrenza abbiamo di recente all'occhio di renderci conto
Eccetera allora lui dice non abbiamo commesso questi errori sono abbiamo previsto nel mille novecentoquarantasei quarantotto che queste possibilità e lo dice uno che era stato costituente e questo è un esercizio di umiltà
L'esercizio di lungimiranza che è un'altra sua caratteristica
è quando e questo lo ricorda Cossiga in una prefazione che fece ad un libro
Quando da senatore a vita
Ricordo che fu nominato senatore a vita prima di essere tu presidente per meriti scientifici quindi non non ebbe nemmeno come dire il piacere di sedere al Senato dopo al come piste come senatore a vita perché lo era già
Dice Cossiga lo ricorda
Cossiga ricordiamo era un sostenitore del nuovo codice di procedura penale fra lo stesso Cossiga De Mitri mossa e dunque stabilisce
Egli fu l'unico riferita a mio padre compresi i pericoli insolite del sistema di giustizia penale che si vogliono introdurre con il nuovo codice
Fu quando il suo appello
E rinviare l'entrata in vigore del nuovo Codice che sia io quale presidente a Repubblica sia Giovanni Vassalli quale ministro della giustizia
Tutti e due innamorati del sistema accusatorio che ritenevamo il nuovo codice di procedura penale introducesse noto sistema fummo sordi
Al suo accorato appello
Delle conseguenze negative
Nel sito e siamo resi in questo vicepresidente e così via
E questo lo attribuisce a mio parere di la lungimiranza sta nell'aver visto in tempi non sospetti quali potevano essere le storture poi c'è un altro aspetto che la tipicamente
Per la sua origine napoletana era l'ironia lui fece una una serie di discorsi al Senato fra gli anni mille novecento
Ottantasei ottantotto cioè per eccetera
E la prefazione di questo libro che raccoglie questi discorsi
Lui dice
Il libro si intitola parole al vento
Sono cinque discorsi raccolti scrive lui
Che ho pronunciato al Senato agli anni ottanta settantotto tutti in opposizione ai testi che poi furono approvati affinché le mie parole non volassero via con il vento pubblico questo opuscolo il testo dei discorsi e questa era l'aspetto ironico
Poi c'era la sua grande costanza rispetto per i cittadini per le garanzie per le persone che li metteva sempre al primo posto ricorda il presidente Mattarella è una manifestazione che c'è stata
Circa un anno e qualche mese fa per i vent'anni dalla sua scomparsa e cinquant'anni dall'elezione
Che
Quando lui fu presidente della Camera
E il discorso di insediamento
Tito se lo ricordava io non proprio da nel discorso d'insediamento
Lui dice nell'esercizio del mandato affidatomi non obbedire o che la mia coscienza
Nel corso del lungo impegno né tanti ruoli di vertice le nostre istituzioni è sempre stato il criterio delle scelte di Giovanni leone grazie
Grazie il professor Leone
Essendo il suo intervento
Affettivamente naturalmente
Condizionato dal vincolo filiale potrebbe in qualche modo risultare di parte non è così perché tutti coloro che hanno avuto modo
Do e qui vedo un pubblico stratificato dal punto di vista generazionale
Di leggere di ascoltare le riflessioni le considerazioni del presidente leone non può avere ricevuto altre impressione dalla notazione
Del professore Paolo di una conferma testuale
Di tutto quello che ciascuno di noi aveva già avuto modo di recepire di ammirare di apprezzare e alla luce di questo apprezzamento la figura del Presidente leone giganteggia in una rarissima sintesi
Di cultura e di umanità doti che appartenevano direi come dotazione di serie dei grandi del passato adesso la cultura e l'umanità non mi riferisco chiaramente ai presidenti della Repubblica ma allo standard delle persone normali sono diventato un optional quindi speriamo di poter continuare ad essere illuminanti dalla fortuna di avere dei presidenti della Repubblica che non con le parole ma con il loro personale esempio
Possano costituire soprattutto per le giovani generazioni un faro di luce dal quale trarre esempio passo la parola adesso giovane
Professore Alessandro Acciavatti
Che parlerà del immenso segretario generale in cui ho fatto cenno Gaetano Gifuni ed Ghost presidenti
Facciamo la ringrazio molto professor Rizzo per questa possibilità che mi onora
E devo dire che il professor Rizzo giustamente faceva cenno nel suo intervento introduttivo al fatto ed è vero che vi è una copiosissima pubblicistica sui Presidenti della Repubblica
Vi è sempre stata ma in questi ultimi anni davvero sono usciti molti libri
Ma
Per un per quanto è a mia conoscenza questo è il dell'unico volume che attigue Reggi il primo è stato messo magistralmente in evidenza dal professore mora cioè il fatto di ripartire da i capi dello Stato reperire un monarchico il quattro l'Italia ma il secondo assai significativo
è appunto quello di concentrarsi sul segretario generale Gaetano Gifuni la figura dei segretari generali purtroppo in sesta pubblicistica
Non è mai messa in luce nel dovuto modo sembra che i segretari generali non esistano che i presidenti della Repubblica svolgano la loro opera in scienza e coscienza in perfetta solitudine invece non è così e lo stesso Gaetano Gifuni
Citando l'insegnamento in questo senso poiché lui stesso era molto legato come ricorda giustamente lei professor Rizzo alla figura di un suo grande predecessore Nicoletti cella ma possiamo dire
Che Gaetano Gifuni ha una grande peculiarità quella che essere stata come lo definì appunto Massimo Franco nel momento della scomparsa
Il ministro della Real Casa repubblicano senza sentita questa paragone avendo a fianco il professore Mola
Effettivamente è così in perché perché Gaetano Gifuni è stato segretario generale di due presidenti e facciamo attenzione sento il primo presidente Scalfaro
Egli è stato una spallata altissima anche in momenti drammatici perché non dimentichiamo che il presidente Scalfaro si trovò ad avere a che fare con le terribili bombe di Cosa Nostra durante il suo settennato
E che per alcuni momenti fuggì fumi a guidare l'istituzione presidenza pulizie pure per poche ore ma
Vi fu la necessità di tra virgolette recuperare il presidente Repubblica che non era al Quirinale in quel momento quindi il segretario generale espletò una funzione fondamentale ma al momento dell'elezione del Presidente Ciampi
La figura di Gifuni diventa ancor più fondamentale perché
Perché il Presidente Ciampi aveva percorso l'intero cursus honorum della Banca d'Italia iniziando da Livorno arrivando sino a
Al vertice della banca quindi conosceva perfettamente l'istituzione Presidenza della Repubblica
Non chi lo sulla istituzione Banca d'Italia non conosceva quella Presidenza della Repubblica e Luigi da persona estremamente seria e compita aveva timore di approcciarsi a un'istituzione
Che di fatto non conosce nonché non ne conoscesse attenzione le e caratteristiche costituzionali come i padri costituenti avevano disegnato
La figura di Presidente questo gli era pernotto ma lui era preoccupato sulla quotidianità perché essendo una persona che era molto molto operativa desiderava avere a fianco una persona che già conosceva la macchina quindi chiese Agis uniti restare per supportarlo e si deve dire che se nel settennato Scalfaro Gifuni svolte funzioni ripeto fondamentali nel settennato Ciampi questo avviene ancor più perché Piera fra i due un profondissimo idem sentire su molti temi che Gifuni sentiva come suonino infatti il professor Rizzo saggiamente ricostruisce nel suo volume addirittura Comus familiare del Gifuni ricordando la splendida figura del padre di Gifuni Giovanni Battista
Anzi approfitto per salutare anch'io il figlio di Gaetano Gifuni il dottor Giovanni G. foniche effettivamente un'ora questa manifestazione con la sua presenza e dicevo John Giovan Battista e di fuori che tutti noi ricordiamo per aver ritrovato i diari
Di Antonio Salandra e che di fatto è stata figura importantissima quindi possiamo dire chi Gifuni va be'aveva questo interesse
Per la storia
E qui nasce l'idem sentire con il Presidente Ciampi in effetti Gifuni fu convintissimo sostenitore della restituzione della parata del due giugno un convintissimo sostenitore del girone di province d'Italia che prima il Presidente Professore Mola ricordava perlomeno nella tappa cuneese di quel giro così come il dottore Giupponi aveva questa grande caratteristica quella di avvertire i suoi ruoli non come un potere ed esercitare ma come un servizio da rendere posso ricordare avendolo conosciuto personalmente che più volte mi aveva confidato di essersi annoiato nell'esercitare le funzioni di ministro perché esercitò quelle funzioni per appena pochi mesi
Nel sesto governo Fanfani più per il legame affettivo che lo legava a quel grande Presidente del Senato anche gli inizi nei parchi insigni Parri costituente
Piuttosto che per e il ruolo se se perché il governo appunto doveva portare il Paese al voto quindi lui non si trovò ad esercitare le funzioni
Con non si sentiva valorizzato appieno in quel ruolo lui piacevano altri ruoli cui si sentiva più a suo agio in altri ruoli e si deve dire che
La sua caratteristica principale era quella di
Voler apprendere da tutti persino da chi vi parla che ben poco poteva insegnare una persona di tale caratura però ogni volta che avevamo occasione di un incontro il nostro incontro finiva sempre con i ringraziamenti da parte mia per l'udienza concessa ma ancora più intensi ringraziamenti da parte sua perché mi disse no no il mio quando la incontro ho sempre a imparare qualcosa e io non so ancora che cosa potessi insegnarvi ma di fatto
Era così lui era sempre attento alla persona sempre attento a chiunque stesse di fronte a prescindere dal rango istituzionale o da chi fosse proprio dalla persona in quanto tale
E soprattutto era molto attento a come la presidenza della Repubblica doveva rapportarsi all'esterno
Può essere anche singolare far notare che il figlio di un grande bibliotecario come appunto Giovanni Battista di funi
Si batte i sotto il settennato Scalfaro ma più ancora sotto quello santi perché la presidenza per Repubblica avesse un archivio storico cosa che prima non c'era e perché avesse sede nel
Nella sede del vecchio ministero della Real Casa
E che è proprio di fronte al Quirinale e i casi della vita hanno voluto che il suo ultimo ufficio fosse proprio lì presso via del Quirinale trenta dove c'era il ministro della Real Casa
Quindi possiamo dire che questo servitore dello Stato non cercò mai per sé incarichi onori ma cercò sempre di servire l'istituzione perché era questa che doveva emergere all'esterno
Non è stato mai interessato ad essere il cui il protagonista di alcune di alcunché
E ne come spesso può capitare di avere rapporti con la politica che non fossero men che leciti
E mentre legati a circostante d'ufficio che ha non ha mai cercato di attirare su di sé l'attenzione della politica ma di essere la cinghia di trasmissione
Tra la Presidenza della Repubblica e le varie personalità politiche che lo interpellava no che erano sicure di a vere in Gifuni
Un un non solo un interprete fedelissimo
Delle pensiero presidenziale ma soprattutto una interprete fedele del disegno costituzionale perché
Lui questo riusciva a fare in usciva come scrive giustamente il professore Rizzo a Ossi fissare i problemi a chiarire i problemi in maniera semplice
E quindi a trovare soluzioni che spesso nella foga del dibattito parlamentare non possono essere trovate perché le cose vanno viste come si dice sine ira atti studio
E in questo caso veramente in lui questa qualità
Sì ampliava sino a misure veramente ragguardevoli e soprattutto come ripeto ha sempre visto il suo servire le istituzioni come un grande privilegio privilegio che chi è stato ricambiato ancora una volta da Ciampi
Inventando per lui la carica di Segretario generale onorario della Presidenza della Repubblica
E mi fa particolarmente piacere che
Il professor Vittore sospendere intervento introduttivo abbia voluto ricordare le parole di vitello Mele Orlando il Presidente del Consiglio della vittoria perché furono quelle che lo stesso Gifuni citò nella prima nella prefazione alla prima edizione di questo volume non ne ricordo l'anno ma dovrebbe essere due mila sei corregga se sbaglio
è esattamente qui perché lui cercò
Nel Bolero presentare al meglio lampi una fatica del professor Rizzo su questo tema
Proprio di far capire qual era il ruolo che il Presidente della Repubblica doveva presentare ma posso ricordare un aneddoto personale tanto per far capire quanto una persona di questa caratura poi a Bianchi innovato le prassi costituzionali
Fu lui a inventare la consuetudine The Beach ancora oggi
Di avere la cosiddetta colazione di lavoro al Quirinale prima del Consiglio europeo questo perché perché appunto il ruolo del segretario generale è quello di essere un po'una camera di compensazione colui che deve trovare Perini luoghi delle occasioni perché i rappresentanti appunto dell'esecutivo e il magistrato di persuasione come abilmente si definisce presidente pubblica debbano incontrarsi ma molte volte questi occasioni non sono codificate
E quindi sta al segretario generale la sua sensibilità
Inventare occasioni creare occasioni perché tutto avvenga nella più rigorosa trasparenza nella più rigoroso ossequio alti status costituzionale manti in un clima di serena collaborazione
Ecco diciamo che il tè con Gaetano Gifuni la gente legava Palazzo Chigi al Quirinale è sempre stata nitida chiara e trasparente così come egli aveva presentato un analogo servizio
Alla seconda carica dello Stato il presidente del Senato istituzione da lui molto molto molto amata
E che anche in quel caso lei momenti complessi la ci si rivolgeva a lui per la sua grande conoscenza dei regolamenti per la su grande capacità di
Far venire fuori tutto il necessario nei dialoghi
Con gli interlocutori politici
E poi far da tramite con il presidente del Senato ma questi due presidenti sia presidenti della Repubblica che il presidente del Senato non avrebbero potuto fare quello che fanno che facevano all'epoca e per certi versi ancora oggi è così
Senta senza l'ausilio di uomini come ci fu un il professor Rizzo va ringraziato perché ha messo in luce le figure dei servitori dello Stato perché noi abbiamo sempre davanti agli occhi coloro che hanno ricevuto il mandato popolare e questo è giusto per carità perché hanno appunto anzi punto hanno ricevuto il mandato
Dal popolo e quindi è giusto che siano loro in prima linea
Ma proprio il principio democratico che deve far siti qual sia di persona posta a riceverlo anche a prescindere da top gun culturale rende importante il ruolo dei funzionari ruolo di coloro che devono compiere il lavoro istruttorio
E posso ricordare anche qui quanto Gifuni non parlava dell'importanza del lavoro nelle Commissioni parlamentari che lui aveva ben seguito perché un provvedimento di legge il presidente Lupo prima citava delle proposte di riforma costituzionale anche qui
Quando si elaborano proposte di questo tipo il lavoro istruttorio che viene fatto in massima parte dai funzionari questo non per esautorare coloro che appunto godono del mandato popolare ma per far sì che quello che costoro vogliono presentare
Sia conforme ai principi costituzionali che non tutti devono conoscere perché non è detto come voi tutti sapete meglio di me che tutti coloro siano giuristi perché poi si può provenire
Entrando in Parlamento dall'EP diverse categorie ecco uomini come Gifuni hanno fatto sì che la democrazia funzionasse timori
Perché senza uomini del genere la macchina dello Stato si inceppa egli davvero lo Stato può deragliare perché anche il più sede il più abile il capitano se non a un primo ufficiale all'altezza rischia di far andare a deragliare la nave
Nessun Tabitha no anche il più abile può governare la nave da solo
E i gipponi questo ci ha dimostrato senza mai chiedere nulla per sé anzi direi a volte attenendo come in quel caso devo Alice lo chiamano confacenti come quello di ministro e soprattutto dimostrando che per lo Stato non solo si serve con disciplina e onore e colore e lui ha veramente dato al massimo grado questa espressione ma vi si può anche come dire
Diciamo che è una persona che quando si è trovato in momenti difficili come altri come altri si è difeso nel processo e non dal processo
E questo ha dato una ennesima dimostrazione per quei pochi che ne avessero bisogno conoscendolo che non ve n'erano molti perché nessuno ha mai dubitato ma della sua caratura mai una dichiarazione mai una parola fuori posto
E anche la sofferenza vissuta con enorme dignità io penso che per questo la Repubblica dovrebbe ringraziarlo ma ancor di più si deve essere grati al professor Rizzo che lo ha inserito correttamente in un volume di capire lo stato dando il messaggio che uomini come Gifuni appunto hanno consentito a tutti coloro di fare quello che hanno fatto sul proscenio della storia
E credo che onorando Gifuni
E il egli non abbia solo voluto onorare un segretario generale quindi entrambi i credo molti dei presenti si sentano legati ma onorari tutti coloro che segretamente lavorano ogni giorno perché appunto la macchina non si inceppi
Perché questo alla fine è il più grande messaggio di scissioni
Che la macchina della democrazia in qualunque condizione devo poter camminare e questo credo sia il merito del suo libro che appunto riparte non casualmente da la monarchia per arrivare a oggi e raccontarci una storia che merita di essere raccontata e che appunto come diceva senso se anche il professor vola il capi dello Stato hanno il dovere di raccontare ai più giovani e ho apprezzato molto quello che lei diceva sulla scuola e mi ha fatto venire in mente che riprendo il servizio iniziò la sua carriera con il Presidente Pertini che riceveva molti studenti al Quirinale consuetudine dell'attuale inquilino del Colle ha ripreso non solo ricevendo scolaresche ma anche premiando
Coloro con la residenza del Repubblica che il evitare il trenta abbiano potuto dare un Commessaggio ma anche su questo
Il lavoro istruttorio per la scelta di queste persone svolto da buon ministro dietro le quinte dalle prefetture per esempio ricordiamo
E i presenti che con cui Gifuni aveva un ottimo rapporto perché per esempio uno dei compiti del segretario generale intenzione delle visite del presidente Ciampi alle varie provincia di qualche di presidente
Era rapportarsi con i prefetti e capire cosa andasse mostrato in quella provincia al Presidente della Repubblica
Comunque non mi dilungo oltre per ritengo che abbiamo vissuto questa sera un momento che resterà perché appunto questo libro queste peculiarità di non parlare soltanto di coloro che hanno avuto il beneficio dei riflettori ma anche di coloro che con un riflettori meno accesi hanno servito con la quale intensità
La la Repubblica io ricordo che nella sua prefazione al primo volume il professor Rizzo disse che chiedo scusa il il dottor Gifuni disse che il professor Conso aveva fatto con quel saggio del due mila sei un atto di mente e di cuore all'istituzione Presidenza della Repubblica
E devo dire che anche oggi il professor Rizzo ha reso scrivendo questo capitolo sui Gifuni un omaggio di mente e di cuore a un grande segretario generale ma più che altro un grande ruolo della res pubblica a cui tutti noi siamo grati
Grazie
Grazie al professore Acciavatti
La cui saggezza dalla cui cultura trascende l'anagrafe è molto giovane e ha evidenziato in maniera straordinaria
L'importanza della ossatura di uno Stato democratico che rappresentata da servitori dello Stato
Servitori con le stellette servitori senza le stellette ma comunque da persone che provengono da un rigoroso percorso formativo
E questo è soltanto questo può garantire nonostante le fibrillazioni sugli scenari internazionali teller fluidità
Della politica interna nel momento in cui non esistono più partiti solidamente strutturati
Su dei programmi
Oggettivamente identificabili nelle tre grandi aree di pensiero che sono il Parlamento europeo cioè l'area liberale l'area socialista l'aria popolare oggi purtroppo la politica e o una sorta di navigazione avvista sovente tra forse matematiche
Che non si coagulano dei programmi e lo ripeto oggettivamente non valutabili
Ma sul carisma personale del leader di turno e naturalmente la democrazia una solida democrazia non può essere un fatto carismatico o peggio appassite ignora verbis un fatto affabulatorio perché il carisma può derivare sì dalla superiorità morale e culturale del leader di turno ma qualche volta può derivare anche darla capacità di un pifferaio di Hamelin di portare i topolini nel burrone della demagogia e da questo punto di vista è molto importante riscoprire anche l'importanza di formare staff di uffici legislativi di gabinetto che con la loro competenza tecnica possano salvaguardare anche la stabilità
Dell'autorità politica non è certamente invece quella della fidelizzazione di tipo feudale nella consonanza di questa o di quella ideologia da poter garantire una macchina dello Stato efficiente e capace di gestire il resse pubblica
Il servizio allo stato deve essere il più possibile
Imparziale e non contaminato dalle maggioranze che si sono trans e unti avendo come stella polare di riferimento la nostra carta costituzionale
Quando io sento parlare di Costituzione vecchia rabbrividisco
Perché le costituzioni non vengono non debbano essere valutate in base alla vetustà sa del momento dal quale sono state redatte basti pensare per esempio alla costituzione degli Stati Uniti d'America
I dieci comandamenti su cui sempre validi a distanza di secondi la bontà di una legge avremo fatto modaiolo
è un fatto di quella che Cicerone che amava la naturalis ratio otto sempre però ammettere con Mestre c'è una legge è fatta bene
Da persone raziocinanti
La legge è fatta bene deve trascendere emetterà scendo dimensioni dello spazio e del tempo c'è la legge è frutto di emozioni estemporanee anche la legge a un e destinata ad avere una fortuna effimera
Lasciamo la parola conclusiva ad una giovane professore un professore ordinario il professore Silvio Berardi
Che ci illustrerà la figura di Cesare Merzagora un gigante di passaggio al Quirinale il professore
Berardi era approfondito questo uomo straordinario che non ha avuto il successo che meritava neanche nella memoria storica
Prego professore alle la parola conclusiva
Allora intanto buona sera grazie al professor Rizzo per l'invito buona sera attutisce sprovvisto lo deve essere il più breve possibile ringrazio anche illustri relatori che hanno evidentemente già anche speso parole più che necessarie per la bontà di questo di questo importante volume
Tra l'attacco è stato giustamente ricordato dell'attenzione
Che la storiografia a attualmente per la figura dei presidenti della Repubblica uscito tra l'altro recentissimo volume
Accurati alcuni colleghi Antonio Marzoli Maurizio Ridolfi e Sante Cruciani proprio che evidenzia che cosa il ruolo anche internazionale
Ok Presidente della Repubblica avvenuto a partire proprio dal secondo dopoguerra
Perché uno storico delle relazioni internazionali essi Pirlo interessare anche al figura del presidente pubblica beh
Perché salvo rarissime eccezioni i presidenti della Repubblica hanno ad esempio accompagnato in modo costante lo stesso processo di costruzione europea dell'Italia
Voglio qui ricordare che l'Italia sin dalle origini è stata protagonista del processo di costruzione comunitaria
E devo dire che la stragrande maggioranza dei presidenti della Repubblica a appoggiato avallato questo processo di costruzione europea
E devo dire Merzagora da questo punto di vista ne è forse uno degli esempi migliori Pezzangora
è stato giustamente premiato come un tecnico prestato alla politica
Tra l'altro è dimezzato attualmente la più longeva Presidenza del Senato bizzarre Presidente del Senato dal cinquantatré al sessantasette Presidente supplente nel sessantaquattro con la mano dopo appunto la grave malattia che colpì segni già senatori a vita
Lunga alla sua anche poi figura di senatore a vita manterrà questa carica giustamente fino alla morte di arriverà nessuna mente però nel novantuno
Dicevo un impegno anche per la costruzione europea Merzagora è stato sempre in prima linea per evidenziare che cosa come il posto dell'Italia fosse in una dimensione comunitaria
Per Merzagora il processo di costruzione comunitaria non doveva essere esclusivamente economico e commerciale come poi effettivamente è stato ma dovrà essere soprattutto un processo di costruzione politica e militari
Mezzago è assolutamente a favore di un processo di costruzione federale dell'Europa
Ed è per questo che ad esempio negli anni Cinquanta Merzagora e a favore del Progetto Chappe quel progetto lo ricordo a favore della nascita di una comunità europea di difesa
Che avrebbe permesso all'Europa di fare un salto di qualità e dal punto di vista politico
E dal punto di vista militare un progetto che poi crollato drammaticamente nel mio novecentocinquantaquattro a causa della mancata ratifica da parte della Francia ha poi portato sì a una costruzione europea
Che però di fatto fino ad oggi ha sostanzialmente abbandonato e la dimensione politica e la dimensione militare da qui una evidente fragilità del soggetto Unione Europea anche ai giorni nostri la crisi in Ucraina lo dimostra in modo assolutamente drammatico come l'Unione europea non è certamente un soggetto di primo piano nella grande crisi internazionale che riguarda Lutrario
Tornando però Merzagora giustamente il professor Rizzo lo definisce un gigante della politica
Io riprendendo le parole anche gli altri storico definire anche un picconatore ante-litteram perché Merzagora già negli anni Cinquanta
Senza se e senza ma a denunciato quella che per lui era la corruzione del sistema politico italiano
Una corruzione che non permetteva secondo il Presidente supplente di far sì che gli elettori potessero effettivamente essere rappresentati all'interno dell'istituzione parlamentare ecco questo è un altro Grande Punto su cui Merzagora insiste profondamente
La difesa dell'istituzione parlamentare
Dalle carte conservate presso l'attiva presenza Repubblica si dice proprio questo nonostante la sua iniziale devo dire amicizia con
Lo stesso Randolfo Pacciardi Merzagora non fu mai favorevole ad una riforma in senso presidenzialista la zavorra fu un strenuo difensore dell'istituzione parlamentare in quanto istituzione nella quale dovrà essere assolutamente difesi gli interessi della collettività
Perché tecnico prestato alla politica perché in realtà
Zavorra si affaccia al mondo politico solo dopo dopo partecipa alla Resistenza ma poi diventa ministro per il Commercio con l'Estero con con delle con De Gasperi ecco perché qui tra l'altro c'è questo profondo europeismo in Merzagora perché evidentemente Merzagora segue la linea politica
De e ovviamente europeista di Alcide De Gasperi
Poi ovviamente diventerà viene eletto tra le fila della DC però siederà sempre nel gruppo misto salvo una brevissima parentesi all'indomani degli anni Settanta perché in virtù della sua storica amicizia con Malagodi
Sfa farà parte per un breve periodo del gruppo liberale proprio per permettere la costituzione del gruppo liberale al Senato all'indomani dei primi anni Settanta ma dicevo la sua una figura di un indipendente
Dicevo Presidente supplente nel sessantaquattro Merzagora si dimetterà più volte tra l'altro dalla carica apre come li presenterà più volte le dimissioni dalla carica di presidente del senato proprio quasi a denunciare un sistema politico che egli non riteneva trasparente che Dino riteneva cristallino
E più volte queste dimissioni verranno evidentemente rigettate sino a quelle definitive che poi saranno nemmeno cento sessantasette una carriera brillante lungimirante e che diciamo come lo ricorda nelle nelle sue memorie che non sono state ancora pubblicate che invece avrebbero necessita di essere pubblica Licia fogli si sono conservate ancora oggi presso gli archivi la presidenza Repubblica
Il suo grande cruccio e forse evidentemente uno dei unici in Edison sobri
Lante carriera politica è stata forse fastidio e senza forse la mancata elezione a presidente La Repubblica nella sfida con grugniti certamente ricorderete di metà anni cinquanta Merzagora era candidato ufficiale in realtà della DC sostenuto da Fanfani ma evidentemente in onda tutti gli ambienti della democrazia cristiana
E evidentemente il suo nome a poco a poco la sola forza la sua candidatura si andò ad affievolire sino poi evidentemente poi alla diciamo al alla al ritiro della stessa candidature in favore di Gronchi ecco e questa mancata elezione e creo anche una profonda frattura proprio con Gronchi in realtà Merzagora fino a quel momento sì definito dicembre memoria amico proprio di Gronchi
Quindi prego diciamo avvertiva un tradimento o diciamo da parte tua dello dello stesso Gronchi la sua lezione soprattutto le modalità con cui avvennero furono considerate da Merzagora un tradimento a quella che era quella che lui definì suo punto di vista ovviamente assolutamente discutibile
Una lealtà politica
Anche dopo comunque il mille novecentosessantasette Merzagora continuerà a interessarsi indirettamente alla politica internazionale alla politica italiana mi piace qui concludere ricordando ad esempio la sua il suo assolutamente appoggio alla rettifica
Di un trattato molto contestato che ancora oggi fa molto discutere e cioè il trattato di Osimo del mille novecentosettantacinque dotato sconoscere benissimo con il quale l'Italia riottiene la sovranità che era solita su Trieste
E perché Merzagora difende apertamente questo trattato difende quindi l'operato dell'allora governo di cinque due elementi fondamentali erano rumore e Moro
Perché dice si è messo un un il punto limite si potranno riaprire delle ottime relazioni
Dal suo punto di vista anche qui discutibile con la Jugoslavia ma certamente nulla evidenziando la positività del rientro diciamo di Trieste sotto la sovranità italiana
Giustamente puntualizza era il sul dramma degli esodati oggi seppero dire cioè di coloro i quali da questo trattato non ottennero assolutamente nessuna forma di compenso quindi molto interessante da questo punto di vista la capacità anche diversa quella di scorporare
Diciamo di due elementi del trattato di elemento politico il ritorno alla sovranità di Trieste
La sua Realpolitik nel considerare di fatto la zona B ormai persa evidentemente a favore della di battaglia ma dall'altro Dante dall'altro lato di evidenziare di i limiti
E soprattutto la mancata di urla la mancanza di una soddisfazione percorri qua Renault Stalin drammaticamente cacciati dalle loro case negro te dalle del dal dal dalle loro
Da i loro averi senza aver avuto un compenso ecco quindi devo dire anche negli anni ottanta un Merzagora che continuerà difende il processo di costruzione europea
Difenderà l'Atto unico europeo come un atto di rilancio del processo di costruzione politica militare
E certamente
Sia poi morto nel mille novecentonovantuno evidenzierà come proprio la caduta del muro di Berlino simbolo della fine della guerra fredda avrebbe potuto aprire
All'Europa una nuova diciamo strada per una nuova costruzione politiche militari che però ahimè ancora oggi è lontana all'essere realizzata vi ringrazio
Grazie
Grazie al professore con la sua sintesi esaustiva di questa persona straordinaria e prima di concludere questi lavori deciderò dal dal profondo del cuore esprimere la mia personale più profonda gratitudine
Alla figura del presidente onorario di viceré illusioni ma soprattutto al motore pulsante di questa associazione che il
Dottore spagnolo che insieme alla vicepresidente alla dottoressa tra Panzini
Hanno reso possibile la realizzazione di questo convegno in questa splendida biblioteca
Casanatense di fronte alla quale io devo confessare pubblicamente un peccato mortale io ho diretto tanti capelli fa dal novantuno novantadue la biblioteca del Quirinale
Ho visitato quella della Camera quella del Senato quella della Corte costituzionale
Ma non avevo avuto la possibilità di ammirare la bellezza lo splendore di questa biblioteca
Del che le signore mi perdoni grazie a tutti voi che siete stati così calorosamente vicini che affettuosamente presenti questo evento grazie dal profondo del cuore