L'annus horribilis delle carceri italiane: intervista a Maria Chiara Gadda

Radio radicale siamo con Maria Chiara guard cartelle terzo polo per parlare con lei che la situazione delle carceri dopo hanno che possiamo definire come orribile per ISI innumerevoli sul civile ci sono state negli istituti penitenziari italiani allora questo è stato un anno particolarmente difficile
E mi sembra che alcuni casi che abbiamo visto
Non aiutino come quello del Beccaria allora lei qualche giorno fa ha tenuto una conferenza stampa proprio su questo tema qual è oggi la situazione secondo lei che cosa bisogna fare
La pandemia sicuramente messo in luce le tante criticità del carcere criticità che valgono sia per le persone detenute anche per chi lavora all'interno delle strutture carcerarie nel nostro Paese sovraffollamento
Non è l'unico problema c'è un grande tema che riguarda il disagio psichico
Che non trovando una soluzione all'interno delle carceri e soprattutto per quanto riguarda il rapporto con me personale dell'area trattamentale ma anche per la polizia penitenziaria sta diventando un tema assai complesso assai difficile da gestire sicuramente bisogna lavorare di più su alcuni elementi intanto l'edilizia carceraria perché ci sono delle strutture che ancora sono vetuste e hanno problemi non soltanto di sicurezza ma anche di qualità della vita e dall'altro lato bisogna a mio parere lavorare in modo molto più incisivo nella direzione delle cosiddette Pini alternative al carcere soprattutto la rieducazione la rieducazione passa attraverso il lavoro
Lo studio e la formazione tutto questo avviene in alcune strutture i dove avviene la recidiva è pari a zero dove non c'è rieducazione decisiva sale a picchi altissimi oltre l'ottanta per cento e questo credo che sia importante non soltanto verrà le persone che giustamente debbono scontare la pena chi ha commesso reato deve scontare la sua pena mai nell'interesse della collettività che chi ha commesso un reato nullo ripeta e quindi da quel punto di vista credo che si devono trovare maggiori risorse proprio sul sul volo e anche il terzo settore può valere nel nell'inserimento lavorativo ma soprattutto in tutte quelle attività che riguardano il rientro alla vita perché quando ma persona esce dal carcere
Molte volte
Non c'è un lavoro non c'è una casa e quindi e lì che sia Nina insomma quel quella recidiva che non credo ci possiamo più permettere
I suicidi sono tanti hanno raggiunto quota ottanta quest'anno sono punta di un iceberg e credo debba essere risolto i tempi più rapidi la legge di bilancio stiamo votando in queste settimane sicuramente toglie risorse al carcere toglie risorse
A chi lavora all'interno delle strutture carcerarie non ci sono risorse sulla manutenzione e tanto meno ci sono risorse sulla riabilitazione inserimento lavorativo questo non va bene non è appunto nell'interesse del Paese
Ritiene che il governo non si stia ponendo bene di fronte a questa emergenza considerando che il dal primo gennaio molti detenuti
Termineranno i loro benefici di lavoro all'esterno e dovranno ritornare in carcere considerando che questa esperienza stava dando dei frutti positivi
Ma questo lo dicono proprio i numeri non è una cosa su cui discutere quando c'è inserimento lavorativo che significa anche accompagnamento ci sono persone che nella vita non hanno mai avuto l'occasione di avviare relazioni sociali positive con il mondo esterno e quindi il lavoro non è soltanto un'occasione di reddito non è questione anche di Iman citazione sociale quindi non mettere risorse su queste partite credo sia gravissimo lo è a maggior ragione lei ha citato il caso drammatico tra fuga dal carcere Beccaria lo è a maggior ragione quando a commettere reati sono persone molto giovani
Che si meritano di essere reintrodotti nella società scontando la loro pena ma insieme ad appena c'è anche da la rieducazione la riabilitazione quindi questo spesso ce ne si dimentica quando si stanziano risorse nelle leggi di bilancio in tanti provvedimenti ultima domanda
Pensa che da parte di Nordio del ministro Nordio
Che tratto da uno dei primi atti che ha fatto è stato quello di visitare le carceri insomma ci sia stato fino ad finora un garantismo solo a parole considerando il provvedimento che stiamo esaminando qui oggi
Diciamo che come sempre bisogna valutare dai fatti ma sicuramente morte o a differenza di ministri precedenti cito ad esempio il ministro buona fede che gestì
Il modo drammatico la fase della pandemia nelle carceri credo che tutti si ricordino cosa cosa successe durante la pandemia Santamaria capoverso e se assolutamente e quella diciamo fu un momento assolutamente input di una gestione inconsapevole di quello che la vita all'interno del carcere ci sono tante altre cose coi da fare all'interno del carcere perché quello è un piccolo un piccolo mondo chiuso
E quindi probabilmente se si inserisse euro deleterio di misure con maggior rapporto con i i familiari questo contribuirebbe molto anche alla gestione all'interno delle strutture perché ripeto noi dobbiamo pensare a chi è detenuto all'interno delle strutture ma anche chi vi lavora e spesso le persone si trovano a gestire situazioni dal disagio psichico alla questione sanitaria è un altro aspetto di cui non si parlò mai la gestione della sanità all'interno delle carceri ad oggi non funziona quindi io chiedo davvero al ministro mo'Nordio
Di porre attenzione anche anche su questo su questo aspetto ci vuole un ripensamento del modello organizzativo anche della sanità
Perché perché davvero
La polizia penitenziaria si trova in molti casi a sopperire delle mancanze della struttura
Chi il Surano insomma dalle dalle loro competenze quindi c'è molto da fare
Il ministro Nordio sarà alla prova dei fatti
Ringrazio ringrazio l'onorevole Guards il terzo polo con la quale abbiamo parlato di questo annus horribilis delle carceri italiane grazie