Politica dell'arte, accademia e mass media in Italia: il caso Canova. Intervista a Luca Nannipieri, autore del libro Candore immortale (Rizzoli)

Poi si registrerà la conferenza
Radio radicale un saluto da Giuseppe di Leo saluto un canale di Pieri Cerri ormai il microfono di radio radicale storico critico d'arte un tour non si volumi Benvenuto Benito nato a radio radicale lucani Benvenuti a voi benvenuto
A lei Giuseppe De Leo che mi invita sempre così gentilmente
Noi per la verità siamo in casa quindi non siamo venuti Bruce siamo R ci riusciamo ma in ogni caso parto da questo nuova fatica letteraria di Lucan Vieri stavolta si è cimentato con il romanzo del però quinto
Dunque Nanni piedi si intitola candore immortale
Pubblicato tale Rizzo lei che cos'è ce lo spieghi in pochissimi minuti
Potevo fare da storico dell'arte da critico d'arte l'ennesima biografia su Antonio Canova
Artista tra i più odiati della storia dell'arte tra i più amati della storia dell'arte tre più incompresi dagli storici dell'arte dai più compresi dagli storici dell'arte
Quindi potevo fare una cosa consueta in realtà il mio compito è andare oltre il narcisismo mortifero in cui sia relegato spesso l'accademismo del mio settore quindi un romanzo
Il romanzo mi permette di abitare ambienti ed evitare spazi geografia della mente dell'anima della storia che il saggio non permette perché il saggio e il dopo per forse la documentazione fonte Ponte documentale mente del romanzo talmente traiettorie interiori
E anche storiche scorsa avrebbero somiglianti che il saggio necessario necessari non consento
Quindi invece di fare l'ennesimo saggio su Antonio Canova che finiva ad un'élite super ristretta dei critici d'arte ho ho sentito che la mia anima d'accordo anche con un editore popolare come la Rizzoli
Si sfilasse a raccontare la storia di Canova del rapporto con Napoleone e soprattutto di quel gigantesca sfida mondiale che fu la nascita dell'ora di Parigi e che cosa ne è conseguito da questa sfida mondiale
Che tra fine Settecento e mi si è aperto ottocento sì avvio e che in cui tuttora siamo
Allora non va paio qui svelare la trama anche se non c'è un omicidio lancia un commissario di polizia che deve scoprire un colpevole eccetera però ecco questo riferimento a lui perché poi a sconvolto lo sviluppo di una nazione più in generale anche di un sul podio uno europeo ci indica qualcosa in che senso la nascita di ridurre è stata ne è stato una cesura rispetto al passato
Nell'ombra non è nato con Napoleone ovviamente a un accumulo di tante cose però tra il mille settecentonovantasei Napoleone giovane condottiero e il mille ottocento dieci quando Napoleone crolla il Musée des Beaux-Arts tipo diventa musica Napoleon che poi diventa museo del Louvre inizia ad essere norma collezione ma secondo lo spirito di Napoleone
Doveva diventare il luogo d'arte totale il luogo dove venivano conservato il meglio di quanto l'umanità avesse prodotto
Quindi non è una collezione con quella dei papi
Non è una collezione come quella degli Sforza dei medici robe no il meglio del meglio che l'umanità avesse prodotto dalle origini della sua esistenza fino all'epoca attuale e quindi Napoleone creo dalla diciamo da metà dal condottiero fino a quando fu Primo Console fino all'auto incoronazione imperatore fino alla a quando poi dopo l'esilio all'Isola del bel ritorno in trono per un anno per poi cadere agguati dello Porto avanti quest'idea folle utopica
Ovviamente avallata da funzionari e storici dell'arte come a domenica bevande non è altri per cui lungo la Senna dovesse esistere il luogo dove si preserva
Per la memoria dell'umanità il meglio dell'umanità stessa e su questo principio
Utopico sì ci pensate folle perché significava deportare
Opere d'arte saccheggia ora si chiamano saccheggi ma allora non semplicemente spoliazioni spostamento di opere portare quante più opere possibili
Da tutte le città conquistate a lungo Senna di Parigi voi pensate che oggi lo vorrà possiede seicentoventi mila seicentonovantaquattro per il che vuol dire che se ogni réclame ogni pubblicità televisione dura trenta secondi
Noi senza batter ciglio senza fare nessun altra cosa dovremmo stare
Più di duecento quindici giorni più di sette mesi ventiquattro ore al giorno senza neanche andare in bagno a fare la pipì senza dormire un attimo per vedere per trenta secondi soltanto ogni opera e l'ombra possiede
Capizzano a ciò tutti vanno lì accanto alla Gioconda nessuno si accorge appunto che canta la Gioconda c'è un'altra grande opera
Le nozze di Cana del Veronese rubata rubata portata via da Napoleone gli è rimasta perché appunto
Napoleone si portò via un una quantità Stern Napoli in via ufficiale diffusa uno una spoliazione di ufficiale poi vi fu anche diciamo un saccheggio
Più minuto di soldati che di diciamo di compratori di collezionisti che portarono
Nella capitale francese un numero incredibile di opere che andarono lì a travasare una tra queste simbolicamente e non solo i manoscritti Leonardo da Vinci le opere di Michelangelo tutto ma anche l'auto Conte
Che doveva essere per al
Punto emblema della della del del della grande classicità e che aveva un salone è un le prime opere che si presentano antico al visitatore Brubeck quando entra Luca una delle prime opere bivacco nel però
Quella una una ben un'altra versione quella che Napoleone portò poiché le fortune del cuore del Niño
Un volume Repo perché i se voi leggete i libri di Vittorio Sgarbi agli altri raccontano Canova come tutti hanno sempre raccontato ovvero le però il neo classicismo grande scultore no
Canova fu non non c'era spirito eroico e lui quindi non era Falcone o Borsellino però nel mille ottocentoquindici nel massimo della sua popolarità dopo la caduta di Napoleone a Waterloo Napoleone esiliato a Sant'fu il protagonista della primo restituzione sistematica restituzione di opere d'arte da un popolo vincitore a un popolo vinto
La prima in assoluto se noi oggi possiamo parlare di tutela
La tutela come idea si è accumulata nel corso dei secoli anche normativamente Amman nel mille ottocentoquindici una data di spartiacque che nel mio libro a nell'appendice una sua consistenza concrete infatti chi lo vorrà prendere vedrà che ci sono riprodotte tutte le opere che Canova
Riuscì sotto input del sottordine mi pare abbia sentimmo a riportare in Italia un elenco lunghissimo Mélenchon sì un elenco lunghissimo che io preso dalla pubblicazione certificata dalla fatto dal direttore stesso del mondo del di del museo del Louvre quindi non c'è alcun dubbio su di essa
Di opere d'arte che furono riportate in Italia molte ovviamente rimasero tra cui appunto anche le nozze di Cana del Veronese canottiera talmente grande che fonti tagliata per portarle e però ecco ecco allora il cuore del romanzo il team grazie dell'invito non è il Canova scultore di cui parlo mai Canova come il protagonista del primo senso di tutela
Che si materializza in un atto politico in un atto istituzionale che è quello che da lunedì nel mille ottocentoquindici fa partire carovane concretamente nello stesso anno in quello Gina sega
I bassorilievi del Partenone di Atene e li porta a Londra perché così stavano meglio venivano meglio illustri tutti quindi no ciò che oggi hanno riterremmo un atto normale
Allora era veramente un atto contro la storia contro tutto ciò che si era fatto fino ad allora mille ottocentoquindici da carovane che fino allora andavano verso Parigi
Avviare un percorso di ritorno in queste opere poterono ritornare pian piano
Nei nostri nostre Chiese nostra abbazie pian piano anche nei nostri musei tra cui anche il Loconte che oggi nella sua versione più pro prototipo ma si può vedere musei Vaticani poiché Loconte ve ne sono tantissimi anni Hondo appunto l'emblema stesso della statuaria greca e romana
Prima ma e in un suo precedente libro
Nella lettera
Papà Grünen decimo
Raffaello sì
Si parlava della e a Salvatore Riina richiesta di tutela dei beni culturali adesso lei ci dice che invece no Canova
Insomma è lui che ha considerato la politica della pena in maniera più organica e e così o no
Non rafforzata
Ci sono di coloro che li li hanno hanno riflettuto sulla tutela sulla necessità della tutela questo bisogna anche aggiungere una figura determinante di cui parlo nel libro che Antoine catrame dei quali si lettera Miranda e non lo so come mai
Non diventano un classico anche in Italia invece di vederli i libri pubblicati da editori sconosciuti
Invece che dai grandi editori bisogna aspettare resta il mille ottocento per iniziare a non pensare a un'idea di tutela mille ottocentoquindici così Canova prima si può dire a che mi sono riflessioni sulla necessità che
Le opere d'arte debbano essere
Debbono costituire un patrimonio ma nel mille ottocentoquindici non c'è una riflessione c'è un atto politico istituzionale Leonora i consegnate che è una cosa diverso perché un conto è un filosofo un artista
E suggerisce al Papa una riflessione sulle su un patrimonio da difendere un cuor o ricca ancora ricette programma male è un'arma in forma tutto questo poi viene organicamente pensato soltanto in Italia si struttura con la legge Bottai durante il governo fascista essi marmorizzato nell'articolo nove della Costituzione
Pergolato la repubblica tutela promuove lo sviluppo la cultura tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione Perrini i nel mondo
Ad a vere nella nostre leggi veramente dei riferimenti alla alla memoria dei paesi come
Patrimonio esercente che bisogna tutelare e non a razziare lo sa e già allora lei nella nota finale del libro rivela anche insomma questo romanzo e quindi ovviamente il succo della fantasia ma fino a un certo perché poi in realtà descrive che ci sono
I dialoghi il le vicende si sono inventati ma alcune frasi di Antonio Canova di Napoleone
Insomma di al Willy autore altri presenze
Sundown Hegel non fosse con loro invece no su uno rielaborazioni e dei loro scritti è vero o no
Chimenti
Quindi è una è una c'è una contaminazione tra
Saggio e romanzo
Quello sembra anche la Divina Commedia no contaminazione tra ciò che è stato detto e ciò che invenzione di Dante
Molte delle frasi di Napoleone sono di Napoleone stesso di ciò che gli scriva anni dicevano di Napoleone dischi steso sono alcune sono stati scritti dei capolavori inauditi
E Napoleone ha avuto una forza gigantesca nella trarre nonostante fosse un testo Taha
Nonostante appunto alle ha avuto una forza incredibile nell'attrarre psicologicamente la mente di pittori scultori
Filosofi come la Beethoven dietetica una sinfonia Ugo Foscolo le lodi Manzoni e il fu se andare al il critico Chateaubriand Antonio Canova lo stesso ha scritto tantissimo in maniera sicuramente meno aforisma antica rispetta a Napoleone
Ma le sue riflessioni sull'arte sono preziosissime io riportate in maniera ovviamente attualizzando la l'italiano attuale
Lui ma sono di riferimento degli artisti stessi per gli artisti di oggi
Non sarà resti scorsi Ranieri alla fine no c'è una spesi in questo romanzo saggio
Certo certo che c'è una televisione tesi il fatto che la la il furore napoleonico ancora dentro di noi
Perché portando quaranta Arte dei musei anche quelli che sono stati fatti negli ultimi decenni in negli Stati Uniti o quelli che vengono fatti ora in Cina dice i musei
Che hanno grandi doti finanziare la base nascono sullo spirito napoleonico prendere il meglio di tutto quel che c'è in giro
Quindi non prendere per diciamo stratificazione o prendere per territorialità no si prende il meglio di quanto c'è perché bisogna Elsa collezionare meglio questo è uno spirito napoleonico
A questo spirito napoleonico che è sopravvissuto a Napoleone alla caduta di Napoleone
Sì sia contrapposto e per fortuna tendenzialmente ancora vince nel nel nostro tempo
Lo spirito che ha incarnato Canova per cui io non posso andare in Egitto e ora saccheggiare il Museo del Cairo senza essere considerato un ladro
Quando questo accade si parla di razzie e saccheggi
Questo fino a qualche di fino a qualche secolo fa era considerato la normalità
Oggi per fortuna quanto semmai esprime ho adesso è chiaro io non voluto far ripetere in maniera chiara perché all'inizio insomma si è un po'persa farà
Questo si è perso questo concetto sull'anche i dettagli usavamo discutendo invece e chiaro adesso che c'era una tesi anche divisione culturale sui beni culturali
Io su Libero strisce finalmente infermieri qui perché o il naturalmente non voglio scendere su dettagli del racconto della narrazione
Perché magari chi è innamorato cotto la capacità di romanzi sanare nell'aspetto letterario non sia ancora stuzzicato poi alla acquistare il libro poi capire la tesi Bradley che lei propone tra l'altro in questo libro hanno sono in corso una serie di presentazioni tutto italiano bambini
Eh lo so facendo tre o quattro alla settimana prossima Treviso ora di Trieste giù di lì
Quindi chiare
è ed è però in contemporanea
Abbiamo l'ha avuto la nomina del nuovo del nuovo governo nuovo ministro della cultura uscito il ministro uscente Franceschini un libro bilancio un pamphlet bilancio su di sé penso in senso in sette anni alla guida del ministero Vittorini culturali
Linus in maniera sintetica
Che il bilancio
Olanda secolo lei una suo punto di vista sul settennato di Franceschini e beni culturali e eventualmente cosa dovrà riprendere di buono cosa invece dovrà lasciare il mio ministro
Per la cultura e poi un giornalista insomma Gennaro Sangiuliano
Be i beni culturali non sono esenti spesso il grande fraintendimento che ha avuto l'ex ministro Franceschini
L'Italia ha bisogno veramente di una riforma strutturale del suo ministero di quelle cose che si chiamano soprintendenze di quella cosa che si chiama codici dei beni culturali
E nessuno lo vuole toccare e sono tutti lì a fare le inaugurazioni con i nuovi direttori Ari compartimentale a fare i tagli di nastro per cui non ho nulla contro l'ex ministro Franceschini e mi sono direi che è stato in troppi anni già in sette anni si poteva cambiare in maniera molto più affondo
Un settore in cancrena che è stato soffocato dalla pandemia messo alla canna del gas da aiuti ridicoli
Messo alla canna del gas ora basta vedere il consumo culturale dopo che impressi del alimentari o energetici sono schizzati la prima cosa a crollare e il consumo culturale
Allora tutte queste cose qui o si affrontano con radicalità a lui che vuol dire che il ministro San Giuliano
Che di a cui auguro ma un gran lavoro sedere
Affiancare da domattina di persone strettamente competenti fuori dal ministero fuori dal ministero come lo era l'unico perché se si è fatto nominare
Dai dirigenti ministeriali come lo è stato il ministro presidenti come lo sono stati i ministeri i ministeri presso i ministri precedenti non è sostanzialmente cambiata qualche ricavo in superficie
Ma non affonda le mani dove devono essere affondato
Ovvero in un cambiamento
Che in Renzi delle origini diceva le vecchie sì le soprintendenze che sono vecchie di serie e immobilizzare ogni cosa che il ci sono musei più visitati dai topi e dalle persone
C'è tutto un settore che deve essere trasformato non inaugurato non è non se il Paese delle nove orazione mi sembra diceva Longanesi
No deve essere trasformato queste cose il il mi aspetto che lo faccia il ministro anzitutto coinvolgendo figure e che siano fuori dal ministero stesso che mettano in contraddizione la bolla diciamo i gambi burocratici immobilizzare anti è immobilizzato ori come diceva il caro Pannella
Che ci sono all'interno del del ministero stesso altrimenti fa
Richiamo
Come ha fatto purtroppo anche il ministro Franceschini la cui nomina dei grandi direttori
Mondiali internazionale alla guida dei grandi musei appunto un'operazione assolutamente marginale rispetto alle trasformazioni radicali di cui ha bisogno il nostro settore un paese come l'Italia
Per fare del futuro un settore strategico non solo a chiacchiere ma nel concreto
Porterò a conoscenza del neoministro queste sue considerazioni e a breve termine
Ad horas Borrelli Luca Nanni Pieri intanto
Lo metto in evidenza di telecamera
Luca Nanni Pieri candore impostare un romanzo
Storico pubblicato da Rizzoli ringrazio critico storico ecco che l'arte è un gallerista Poli Stam ma cum grano Salis
Grano Sales sempre Luca Nanni Vieri
A cui auguro o un procedimento Pulici ne sentiremo intenzione Enea adesso facciamo per cambiare un po'le acque quindi fare un po'confronto più voci sulla sulla nuova politica dei beni culturali per una nuova politica dei beni culturali confronto udì idee concrete o ecco in modo tale da
Dare anche un omicidio ma alla
Almeno mini show e idee concrete venti secondi Giuseppe De Leo si prende il codice ogni culturali e si inizia a deragliare perché questo significa far politica se non si fa chiacchiera e convegno si prende venti il Codice dei beni culturali che normativa e si inizia a vergare tutti quei Co. cui tutti quegli articoli
Che diventano immobilizzare antiche diventano in fertilizzanti che sketch teorizzano un settore che ormai paralizzato da dieci anni questo significa fare politica culturale
Il resto è chiara era
Il servizi te e chiudiamo così grazie a Carmine con vino per l'assistenza in regia naturalmente è un ringraziamento insoluto finalità seppi dire ove egli sconta tutti di radio radicale