Festival della Tv - Storie di persone : Emilio Targia incontra Domenico Iannacone

Grazie
Piacere
La prova
Si va
Buongiorno a tutti dal trovate grazie di essere qui buongiorno allora come tutti sapete
Il la parola d'ordine è un po'del persi o di quest'anno è in ascolto
E credo che per raccontare una storia per raccontare storie per saperle raccontare per farsi ascoltare bisogna prima saper ascoltare
Il signore che chiamo qui sul palco fra qualche secondo secondo me è molto bravo motivo le conoscono già esattamente in una cosa che ci siamo un po'persi tutti per strada nel rallentare velocità
E e nella nella capacità di ascoltare prima poi di provare a raccontare e quindi son davvero contento di chiamare qui sul palco di Dogliani Domenico Iannaccone
Salve Buongiorno buongiorno
No ma siete stati bravi sono
Si sono svegliati aveva neri piccolini si sveglia presto ecco circa mi metto qui certe ti piace al verde anche Teresa se ci sono cose no no no io ma primavere Mediaset verde mi piace noi ci adeguiamo
Ma allora
Tu sei già stato qui innanzitutto grazie per essere tornato qui a Dogliani grazie a voi prima ancora di cominciare farmi fammi ricordare il lavoro come sempre qualche volta dimenticato anche qui bisogna saper ascoltare il lavoro di chi sta dietro le quinte di chi gestisce la sicurezza dal palco dei volontari delle volontarie dei tecnici della regia di Gustavo tutto suo staff la sua squadra e che hanno messo in piedi questa cosa che l'ENI che non è facile perché voi vedete tre giorni delle del risultato di un un meccanismo particolarmente lungo complicato articolato che però poi porta dei frutti secondo me molto belli e preziosi quindi secondo me un applauso lo farei per tutti loro ovviamente per comparabile dedica Mariani Simona Pellino Mauro Tunis che hanno messo su ogni parte di di di questo meraviglioso festival allora tanti di conoscono Domenico io se sei d'accordo andiamo un po'a braccio partirei un po'però da da una cose cerco di chiedere sempre mi ricordo un giorno a Tornatore chiesi se c'è stato un fotogramma nella sua vita
Da bambino da adolescente che in qualche modo gli ha fatto schiantare una scintilla e quella scintilla poi diventato il fuoco del del suo talento
Io comincerei a chiedere questa cosa That se c'è stato un momento o c'è stata una stratificazione di cose di ragionamenti di pulsioni che ti hanno fatto capire
Che poi il giornalismo il racconto del giornalismo che è un genere a parte ma ci arriviamo era come dire la tua strada il tuo sentiero il tuo destino come si dice
Ma io credo che ci sia stata una linea di demarcazione dettata per esempio dal cinema io da ragazzino guardavo molti film
E secondo me
La molla in qualche modo è avvenuta per due cose legate proprio al cinema o al documentario in genere
Intanto nel sull'ad di biciclette e mi ricordo che ero guardato da da da ragazzino e quella cosa mi ha mi ha sconvolto
Che tanto che alla fine quella storia che sembrava così minima ma non lo era è diventata un po'anche un elemento di narrazione io so benissimo che le storie quelle minime quelle che apparentemente sono minime
Si allargano diventano simboliche e rappresentano molto rispetto rispetto alle all'immaginario in effetti dico sempre De Sica diceva di quel film
Intervistato cima perché ai hai deciso di raccontare e di fare Ladri di Biciclette infonde raccontato la storia di un di un signore di un di un poveraccio a cui hanno rubato una bicicletta
E a proposito di comunicazione di giornali De Sica risposto
Ma quale giornale avrebbe mai scritto che a un povero disgraziato hanno rubato una bicicletta eppure in quella bicicletta in quel furto c'era c'era tutta l'esistenza umana che si intrecciava
Fino a una a una dimensione di sconfitta per quel finale così amaro
è una è una una situazione di sconfitta e poi c'era c'è stato anche
Ci sono stati documentari Comincini
Quelli sì mi piacciono tantissimo
Quello suo quelli sì ragazzi su bambini ecco quella cosa quel tipo di accostamento quel quel modo di avvicinarsi a quelle storie io lo porto lo porto sempre dentro e quindi son diventati un po'il mio modello anche
E questo è e in qualche modo quella scintilla lì è cresciuta poi tu io vorrei vorrei sempre ricordare che tutti e di molto alle Turigliatto paese natale che Torella del Sannio che è un altro paese che se nessuno raccontasse non esisterebbe prima dietro il palco parlavi con delle persone
E dice di guardate che il Molise esiste
Primarie adesso ci racconti il tuo rapporto col Molise perché ho l'idea che sia un pezzo di te piuttosto importanti ma intanto ed il rapporto con il Paese col mio pari suo paese anche se hai sedi di settecentocinquanta anime
Un paese medievale che sta nella nella parte centrale del Molise un Paese in cui io sono tornato a vino a viverci arrivò ho riportato la mia residenza perché io credo che non si deve soltanto ti Orizia are l'idea che i Paesi si stiamo svuotando che c'è e ci deve essere anche un rapporto di idealismo nodi ritorno la l'estate io dico riporto la residenza lì cioè mito in quel Paese
E est e faremo delle cose io sto sistemando della una casa che basso allargando ma non per me
La mia idea è quella di far venire amici cioè di aprire la porta di casa mia e fare in modo che quel Paese diventa diventi ospitale e quindi faccia innamorare perché quello succede cioè io credo che i Paesi non sono di chi di chi di chi di chi ci è nato i paesi sono di chi li hanno in qualche modo e allora se tu apri Paesi e e succede sempre ma ti posso raccontare una cosa divertente no devi
Una cosa divertente un mio amico che aveva lavorato con me ai tempi di Ballarò può era andato era andato via era tornato a Milano lavorava per la carta stampata
Ad un certo punto durante la la nostra diciamo frequentazione lavorativa gli dico sempre ma va in Molise va in Puglia fermati in Molise e intralciare gli ha votato anche dell'indicazione Luís mai
Dopo due o tre anni mi richiama camicette sembra cosa Domenico sto andando giù ho deciso che vado in Molise anche bella notizia che mi dai e quindi lo delle delle traiettorie da fare
Finisce l'estate e mi arriva la telefonata e mi ciccia o Domenico
Sono stato in Molise non puoi non puoi capire che cosa è successa ho detto cavolo qua una disavventura
E quindi mi racconta cioè aveva il figlio piccolo piccolissimo insieme a sua moglie non era non c'erano chiede le coperture specie in Molise insomma non sono strepitose telefoniche
Mentre percorreva la strada si ferma la macchina si rompeva in panne Louis scende e trova una una masseria
Bussa cioè faceva faceva un caldo era proprio luglio agosto bussa e trovo una famiglia molisana
Che stavano a tavola praticamente stava a tavola c'era il capo famiglia di spalle in canottiera come scrisse poi c'è questa tavolata con figli nipoti insomma era Piero
E e lui entra e quasi timidamente dice ma posso e l'ho detto che succede dici mi si è rotta la macchina sta con mio figlio piccolo e la prima cosa e lui non lo dice sempre dice quanti siete e e siamo in tre Carla sedetevi
C'è mangiano quindi sono Accolti alla fine di questa cosa alla fine di questa cosa il signore si mette la tuta gli aggiusta la macchina
Riempiono la sua macchina di pomodori di salsa di di imprevisti di salumi e di formaggi
E e lui se ne va e con e lumi quella cosa mentre scordata più tant'è che viene ogni estate
Però la cosa interessante che la prima volta rimase sconvolto rimase sconvolto dal dall'ospitalità io su sulla sull'ospitalità credo che l'elemento piccolo cioè i piccoli luoghi sono sono quelli che detengono il il potere delle relazioni umane e quindi dell'ospitalità
Ecco questo semmai questo il segno del del del mio Molise in generale hai fatto bene a ricordarlo secondo me c'hai un complice perfetto in Franco Arminio chissà se qualcuno di voi a Bergamo raro da vedere
Dell'incontri colui Pai solo go è un neologismo meraviglioso e che si sposa per si attaglia perfettamente come siamo amici ho fatto in realtà innovatori percorsi esso detto complessivamente che è un pezzo più di amici che sono amici che fanno i complici sentiamo dato va bene prima di arrivare alla cosa che forse più interessante di tutte perché noi siamo tutti innamorati almeno io sì del di di che ci faccio qui del tuo modo di raccontare però ci arriviamo per gradi
Perché tu hai cominciato col Corriere del Molise quotidiano del Molise fatto il caporedattore in una in un'emittente radiotelevisiva quindi quella che si chiama gavetta e che insomma non voglio fare il maestrino e usare retorica però davvero
Non forse non si fa più in quel modo lì che ha consentito di sedimentare poi quelle pulsioni che dicevamo prima con le immagini del film eccetera eccetera
Quasi arrivato a Ballarò hai fatto per molti anni Presa Diretta però il tuo taglio era sempre votato a quel tipo di dimensione lì che poi si esplicitata con un programma due eccetera
Io sei voglia un minuto di quegli anni però parlerei con te perché mi interessa proprio e il fatto che tu stavi facendo germogliare ente questa pulsione la stati come dire attrezzando al cammino
Io sapevo che stava andando in una direzione e che poi la direzione Dovadola prendere anche delle dei decisioni
Anche impopolari commessi spesso con con le sicurezze mi ricordo che quando andai via da Ballarò giovani mi disse ma perché c'era Presadiretta messe ma dove validissima
Voglio voglio trovarmi un nuovo modo di raccontare no quello più vicino a me
E lumi guardò come se si vuol si guardasse un po'un matto in effetti in effetti ma la cosa mi serviva
E poi e poi c'è stato anche il dopo Presadiretta e che anche quello è stato una linea di demarcazione rischiando perché non sono un interno RAI cioè voglio dire i programmi di me li dovevo creare però in quella causa ho avuto un un assist da da Antonio Di Bella che adesso è diventato è tornato no ad essere il mio responsabile di diciamo di palinsesto no con con con il degli approfondimenti
E e e io mi ricordo una cosa quando visti guarda Antonio voglio fare una cosa nuova voglio voglio ricreare un meccanismo tale per cui s'voglio voglio fare inchieste morali
Che è una cosa insomma che in televisione la parolaccia era
Ma parolaccia e e ma mi ricordo che mi guardò anche in maniera un po'perplesse sì ma astratti che significa inchieste morali e io gli dissi voglio fare qualcosa
Che abbia a che fare con una verità che sta dentro la morale e non è una verità come dire giornalistica giudiziaria non mi interessava più e poi gli dissi anche un'altra cosa le testimoni se voglio rallentare
La seconda cosa che non si che non si dovrebbe dire in televisione invece si può dire perché si può rallentare
Mi piace perché è il verbo che ho usato per per presentarsi e non c'era o messi d'accordo quindi sono molto contento di questa cosa e perché ad allentare
è fondamentale
Allora mi ricordo anche che tu non intervista dice stime cosa secondo me molto bella qualcuno che ti spiegava che ti chiedeva un po'come come si era attrezzato appunto il DNA del tuo della tua narrazione televisiva io se se se possono chiamare così
E tu risponde stili io penso al film di Wim Wenders il cielo sopra Berlino mi piacerebbe che tutti noi diventassimo qualche volta degli angeli invisibili per camminare accanto a delle persone e comprendere meglio asta che in ascolto
E comprendere meglio le loro storie le loro vite e come dicevo in modo l'unico modo che c'è per poi poter raccontare qualcosa perché se non ascolti non capisce il tuo racconto diventa aria fritta per citare Ernesto Rossi
E in effetti hai citato un altro film con la citazione ma le ha che fare proprio con una metodologia chiamiamola così anche sì se forse è una brutta parola non perché non esiste
Però esiste un meccanismo che mi porta a stare vicino agli altri
Ad essere silenzioso a guardare la ad ascoltare anzi io direi una una cosa che utilizzare un verbo che sta un po'più su e auscultato
Che è un bacio un meccanismo ancora più con diciamo legato all'attenzione perché spessissimo noi quando facciamo le cose quando ascoltiamo gli altri siamo leggermente distratti
E spessissimo non come dire recepiamo tutto quello che c'è da recepire
E allora l'idea che si può essere in ascolto
Anzi che si può essere in un atteggiamento di apertura verso gli altri perché poi l'ascolto è questo
Cioè io non ti giudico io sto di fronte atti sento quello che mi dici e soprattutto interagiscono con meccanismi che non sono soltanto l'udito ma anche gli occhi
Cioè esiste una relazione che si crea nell'ascolto che qualcosa di di straordinario è chiaro che se tu sei predisposto questa cosa avviene e come una sorta di di magia in qualche modo
Guarda Emilio quando vado in giro cioè tu hai detto una cosa bella merito non ci prepariamo nulla andiamo a braccio
E questo è il meccanismo che mi porta sempre
Cioè io non ho neanche la prima domanda
Quando incontro le persone so che andrò in un posto ma posso cambiare anche strada
E l'elemento della relazione dato dallo sguardo
Cioè nel momento in cui ci guardo io so che cosa chiederti se non c'è questo non c'è relazione quindi non si pone quella famosa magia chiariamo per quelli che magari pensano che poi si si possa fare così realtà tutti prepara una serie di cose sui posti sulla che c'è tra
Poi c'è una parte in cui tu resti tu lasci libera
E adesso
Anticipa un po'i tempi tanto andiamo appunto un po'a braccio e un po'di appunti me li sono presi perché non non sono super meno grosso ricordare le date le cose però in realtà quello che hai detto si sposa perfettamente che presto non so quanti di voi hanno visto
Quanti sono malati come me che si son visti tutte le puntate di che ci faccio qui nell'ultima serie quella che parti ad aprile ma c'era una puntata meravigliosa sulla Val di Fiemme
E sul disastro che che che che era di tre anni fa se non se non ricordo male sono nell'ultima edizione l'ultima edizione esatto allora lui va e racconta quello che è successo lo fa sempre col taglio Iannaccone cioè lui si mette accanto non si mette al centro
Della scena si mette accanto una cosa che mi colpisce molto propose per rallentare che se ci fate caso tra l'altro vi potete rivedere le puntate su Rai Play molto facilmente arretra in un luogo dove si rallenta perché ci si sceglie le cose è un giorno di uno a due euro in più e cioè ci si orienta lui cammina accanto e poi fa parlare i silenzi che è una roba in televisione
Difficilissima io non so quanti di voi si ricordano un vecchio Sanremo con un gruppo che si chiama Mario Plani Tagliani un pezzo si chiamava zitti zitti e loro fecero la rivoluzione cioè interruppero la canzone per venti secondi cioè introdussero il silenzio a Sanremo l'ascolto di quel di quel silenzio su enorme ma fu un segnale che non venne raccolto perché sembrava una cosa episodi invece lui fa parlare i silenzi cellule rallenta vi sono dei momenti in cui reportage
Diventa silente molti televisivi due punto zero chiederebbero le bacchettate ma chi se ne frega Perca roba lì arriva funziona parla comunica lui raccontando la storia di quanti ne sono cadute di alberi durante dodici milioni dodici milioni di alberi Masa sapete quanti sono decine sono cento mila campi di calcio una cosa leggere una cosa impressionante non lo so ma quantificare andando a scavare quella storia lui ha ha scoperto una fabbrica di legno di risonanza in legno di risonanza sono le casse armoniche delle vostre chitarre dei dei pianoforti perché lo a casa
Io a cinquantasei anni non ero ma non l'avevo mai visto un reportage su uno che produce legno Percassi che cerca tronchi circa di Salgari a Roma una storia meravigliosa dopo una storia drammatica anche lì probabilmente mi sia imbattuto in questa cosa e quindi scavando con una parte di copione libero
è riuscito a raccontare il dramma di di un di un pezzo d'Italia che se n'è andato con tutte le conseguenze che lo stiamo a dire
Per poi raccontare la storia nella storia è questa la potenza secondo me secondo me ieri
Io sa io ho sempre un da da da un po'di tempo a questa parte mi son dato un mandato
Cioè che quello di incidere in qualche modo cioè io debbo fare la una televisione che abbia la capacità di incidere che non sia una televisione soltanto strumentale cioè di racconto e basta cioè l'idea che almeno una persona almeno una storia i deboli mutare ha salvato insomma in qualche modo e quindi il mio impegno è un impegno che poi avviene anche dopo cioè prosegue anche dopo e dico sempre che la la redazione quello che ho diventa un Ufficio di Collocamento
Diventa una una sorta di dicendo di centrali aiuti in generale
E questo sta stabilisce una cosa interessante che che accaduta in me cioè
Mi sono
Come dire un po'scocciato di raccontare basta cioè la televisione deve avere un un ruolo più importante anche non non che debba farlo soltanto lei però debba anche risolvere delle questioni
E perché perché se se se diventa soltanto tra virgolette spettacolarizzazione perché poi c'è il cioè se io vado in un posto e e e dentro in una situazione terribile
Mi potrebbe prender la mano di raccontare quella situazione
Ma poi di andarmene i viola però terreno scivoloso nel senso che adesso qualcuno qua del del ci potrebbe anche dire parola televisione jet getta dei semi e non sempre le getta e Luigi Etta dei semi voi non non tutti gettano dei semi qualcuno getta altro ma lasciamo perdere
E e quei seni qualcuno li deve raccogliere
Ma mai ma accerchiata certamente diventiamo no no no ma io ma Sailer e meravigliosa ma è difficilissimo ma perfette ma io infatti sotto di di di essere un po'un un corpo estraneo quindi quella roba nella nella nella carico sulle spalle
Però so che quella cosa mi permette di rigenerare miccette quell'elemento mi permette di essere come dire anche più nuovo motivato nel raccontare un'altra storia allora fa tenere in mente una cosa che forse farà piacere a qualcuno
Perché dice c'è un c'è una ragazza che non c'è più piano l'abbiamo ricordato due giorni fa con Maurizio Lastrico che Nadia Coffa sì
Sì sì a qualcuno scappa un applauso credo che Nadia sarebbero evidenzia e anche Margherita che la mamma perché nati a Tolfa
Aveva esattamente
Questo problema lo raccontano i suoi libri è un problema all'EUR cioè perché lei non riusciva a andare in via dai posti
E smettere di occuparsene per questo poi è nata l'iniziativa per il centro oncologico di Taranto eccetera eccetera che per fortuna cammina ancora oggi sulla mano quindi quello che dice una pulsione sana
Dico che è difficilissima tra l'altro milioni mentre parlava prima Pannella che diceva proprio alcune cose televisive non vanno consumate
No dice concerto del consumo va evitato e tu cerchi di gettare quei semi in quelle quel senso che poi esiste un meccanismo per cui alla fine se entro in un luogo
Mi mi pongo un limite sempre non esce più non erano mai Longo ma come ponga un limite anche sulla sull'utilizzo del racconto cioè so che quel racconto non può andare oltre e che quindi io ho un una sorta di limite
Che il limite della dignità degli altri io questa cosa la l'ho ben chiara io se a un certo punto vedo che qualcuno per una questione anche di slancio di inconsapevolezza
Anche di di mancanza di strumenti per potersi arginare perde la sua dignità
Sono io affermarlo no appunto però tutto è tutto un terreno scivolosissimo per questo dico che non è che stiamo qui a fare il santino di Domenico e sono
Però porca miseria mi fa una cosa difficilissima perché mi ci metto una roba che tanti Intino i giornalisti non hanno più che si chiama anche qui è banale coraggio
Lui ci mette coraggio come ti posso raccontare una cosa alla loro non ammettono dibatteva di dico al loro ma che mi è successa proprio in in qui in Piemonte
Era successo lavoravo per Presadiretta in quel in quel periodo
E stavo facendo un lavoro sulla sulla infiltrazione M 'ndranghetista in Piemonte e c'era un comune sciolto per per per infiltrazione che era lei mi
Lei mi c'era il sindaco dopo che era stato arrestato
E mi ricordo che io stavo con la truppa ed ero andato praticamente a cercare
A cercare di capire perché questo sindaco si era messo con la la criminale della 'ndrangheta che stava in Piemonte mentre passavo davanti casa di questo signore
Si è aperto il cancello di casa
E è uscita una signora una signora
Che era che una una signora diciamo hammam grande quindi anziana
E e ed è uscita la prima cosa che ho fatto e qui forse c'era anche l'ultimo elemento rapace dalla mia attività giornalistica io dissi a operatori dai dai dai dai dai scendi scendi scendi scendi che se aperto il cancello quindi mi avvicino
A questa signora con già con
Col microfono quindi col con la mia arma e questa signora era era disarmata
Ma e quindi non si aspettava questa cosa
E e mi comincia a rispondere cercando delle parole ma si capiva che
Che lei non c'entrava un cavolo c'è o per lo meno non sapeva
Io le ho creduto questa cosa e mentre cercava di come dire di difendersi dal mio come di richiedere ma come suo marito ma che si è messo con la la criminali ma perché ha chiesto voti qui lì
Regia ma io non non lo so non lo so arriva un postino in presa diretta arriva lì il postino e noncurante delle telecamere
Di mollarlo una lettera
Lei senza avere come dire contezza di questa cosa apre la lettera invece ma con le mani tremanti Cima vedi e lui che mi scrive adesso
La Camera
Che diciamo ammaestrata diciamo a fare questo subito si è avvicinata era un po'distante discreta subito
Ha cercato l'occhio per io ho letto c'erano le le c'era l'incipit Era caro Alessandro mi ricordo come si chiama la signora
E ad un certo punto
Ho detto Marche cavolo sto facendo
E quindi che ho fatto ho dato una manata all'OPEC all'operatore che arretrato arretrato
E ma la cosa interessante è successa dopo secondo me per questo ti dico che c'è il messaggio che si che si va a intersecare il messaggio è questo A B finisce
E e c'è un c'è un'azione troncata dalla mia mano che una cosa strana solitamente sono gli altri che mo'metto la mano cioè io che faccio autocensura
Bene il giorno il giorno dopo giorno due giorni Francesco Specchia
Scrisse una bellissima cosa su Libero che non ha neanche un giornale insomma vicino alle al al diciamo al all'idea di quel programma
E scrisse un gesto d'umana pietà contro il cinismo dalla della tv mi sembra così fosse l'articolo
Il racconto esattamente che cosa è accaduto in quella sequenza cioè lui aveva colto io non conoscevo Francesco però mi piacque così tanto che cerca il numero e dissi ho letto la la critica che è fatto grazie
Ma detto ma ma
Non è la cosa che che che e che che ritenevo giusto fare
Ma mi disse ma se che mi è successo mio padre subito dopo la messa in onda di quel servizio mi chiamo e mi disse
Hai visto
E mi disse sì ho visto ho visto Iannaccone che ha fatto quella cosa e che cosa hai pensato
E lo disse ho pensato che quella la mia madre ed è una cosa che ho pensato anch'io
E allora quella quell'elemento mi ha fatto comprendere che c'è qualcosa che noi possiamo in qualche modo fare sì se mettiamo in atto se mettiamo in atto quel tipo di protezione verso gli altri perché io potevo essere un
Posso dire un mostro un suo potevo potevo andare a leggere quel pezzo di lettera sarebbe stata una persona che non poteva difendersi ecco quell'elemento dalla dignità mi riferivo il quella cosa lì brava e tu hai hai raccolto
Ha raccolto l'eredità importante
Mi ricordo Enzo Tortora mi ricordo sopra hanno raccontato che si rifiutò di dare la notizia della morte di un campione alla Domenica sportiva fino a che qualcuno avesse avvisato la madre
Mi ricordo Bruno Gattai Telemontecarlo e quando ci fu la morte di una sciatrice con questo corpo che scivolava giochiamo la pubblicità
è quella roba lì e ma quello era un male ma quel limite bisogna tenersi solo c'è se non su succede che facciamo una televisione che che cannibale che che che sciacallaggio cioè io ho visto della roba
Anche non diciamo in Rai ceffi armati di esista cioè non significa nulla più quel cioè tenere tenera una un simulacro tenere una persona che viene inebetiti era una notizia terribile
E violenza
E violenza far rimanere una persona che dalla televisione sente che sua figlia è stata ritrova la sua figlia in un pozzo quella roba lì io
Io mi misi tengo lontano mille miliardi lo sai la trappola qual è Che la grappa degli ascolti SSC Sabina pubblico in base petizione con servizi col è problema commerciale aveva a che cosa è Maganza al tritacarne ballo Saba che significa allora allora dobbiamo chiamarci partono
Servizio pubblico si deve chiamare in altro modo allora signor chiamare soltanto
Così televisione televisione badante il tema è ampio però però ci torniamo sette come nominando padre Moro puntato un po'di cose un intervistatore hai detto che tu tu hai imparato da tuo padre l'onestà e il rigore
Si è avuto un padre mamma mia moto un padre severissimo sei voglia raccontaci si sia avuto un padre severo perché mio padre aveva una piccola azienda che si occupava di lavori stradali e e io dal ma dalla scuola elementare finivo sui cantieri giovanissimo tant'è che diciamo oggi sarebbe forse una cosa così ma io portavo camion escavatori cioè anche senza così anche non da minorenne in qualche modo
E e in quel Periodo io giocavo pallone inizia
Ma altri due fratelli
E mio padre udiamo il pallone quindi facendo otto per proprio demotivato infatti oggi penso ci sono i genitori che portano lo come se il borsone no proteggono invece mio padre al contrario
Alla fine in quel periodo quando diciamo io sono sono stato cresciuto con quel rigore mio padre presente faceva delle cose
Assurde all'epoca ritenevo assurde faceva fare la manutenzione hanno i figli il sabato e non la faceva fare gli operai ai nostri operai gli operai dell'azienda c'è pace a fare i lavori più umili a noi
E io non capivo
Cioè io dovevo pulire il camion all'operaio cioè mi e mio padre lo faceva era un un elemento spartano
Che in quel periodo non capivo poi mi sono accorto che che quella roba lì mi è servita come il pane guarda Emilio se io entro in un posto adesso è presente rabdomante che ci che fiutano l'acqua io so esattamente
Chi veramente lavora certi finge cerchi c'è una storia che certe il sacrificio dove sta e come se a un certo punto mi avesse dato la possibilità dell'evento degli elementi no di sensibilità
Per cogliere le cose
Cioè
Ti racconto una cosa ho fatto prezzato a quelle che sarebbero diventate nelle leali del reporter Angelo se vogliamo e temo dirti una cosa il quale
Il racconto il lavoro e stranissima come se tornasse a casa falso esattamente dove stanno le cose ed è ed è una cosa molto bene
E quindi devo dire grazie a mio padre benché mi abbia
Temprato in quel modo
Senti
Allora dieci comandamenti non dovete decima due mila diciotto e poi arriva quella che è la forzatura cifra televisiva non vogliono dire migliore ma più più adatta alle tue Cordero le tue ali al tuo cammino alto la tua idea di televisione di narrazione
Tiri si era allentata televisione che respira previsione che in qualche modo consente al telespettatore di Melesi Marti prima in te sul piano d'ascolto e poi chiaramente dalla storia
Della sale che racconti io uno del dei reportage più belli che che ricordo è secondo me da da da lì hai fatto fatica andare via è quello sulla strage di viareggio
Che forza devo raccontato forse sicuramente almeno secondo mio modestissimo parere ha raccontato poco per le dimensioni
Le storie tu racconti storie di persone invisibili quindi racconti storie invisibili scavi eccetera però tu racconti solo storie invisibili fai anche un lavoro di riparazione qualche volta di storie che già sono conosciute mi viene in mente
Inevitabilmente il meraviglioso monologo di Marco Paolini dal novantasette sulla diga del Vajont esitanti Dinoi siamo cresciuti pensando che fosse crollata la diga se non ci fosse stato quel monologo che poi ha aperto le porte a tutta una comunicazione sul Vajont enorme
Tutti noi oggi ancora no avremo impressa questa faccenda gli è crollata la montagna nuova diga ma senza quel lavoro di riparazione noi non lo sapremo almeno molti di noi non lo so
Quindi son due strade che tu percorri il raccontare storie invisibili e il fare qualche volta riparazione con molto garbo come la storia di quella di viareggio non so se chiederti perché sono sono figli delle storie sono i tuoi figli in pratica se chiederti la classica cosa quale storia sei più affezionata
Però te lo chiedo uguale e volevo capire anche su via Reggio come andò perché quella storia lì è complicatissima perché c'era un processo in corso perché insomma anche lì
Ti sei messo in un bel guaio Malai hai fatto bene vero
Ma guarda sì ti rispondo la la al alla alla seconda domanda qual è la storia ecco quella cosa
Ogni tanto ci penso però cambia continuamente quindi e la mia percezione come cambio io quindi le storie pane mio raccontate tante in questi anni no quindi alla fine e come se se un giorno con la con la sensibilità di quel giorno avessi più accostamento teso verso la storia di Pier Paolo ragazzo da una che che cura la madre malata di Alzheimer
E che che quando la ogni adesso lo lo lo rivisto sai ho fatto un incontro nel mio paese lui è venuto no
La storia andata avanti perché la storia non non non determinano i dolcetti semi e poi e poi e ma per ciò devo dire che io ho bisogno anche di raccontarle ulteriormente cioè li li la mia idea per esempio la le storie che ho raccontato nell'ultima edizione sono andato in Sicilia ho ripreso i ragazzi di Borgo Vecchio che erano bambini
E li ho ritrovati dopo tre anni quattro anni con dei figli ma ancora minorenni per me è un è un racconto incredibile e anche lì ho fatto in modo che non ci fosse preparazione tra me e loro
Loro sapevano essere tornato però non sapevano né come né quando quindi io ho trovato uno e poi sono andato a ricerca di tutti ma dovrà essere in presa diretta cioè il nostro rapporto dovrà essere non mediato non ci dovrà essere una preparazione di fondo
E quindi quell'elemento di riparazione parte proprio dalla necessità di non lasciare in sospeso le cose di intrecciare le storie di non lasciare soli protagonisti c'è Bartolo in in in Calabria
E è una storia ancora viva io fra qualche giorno scenderò perché lui compirà farà fra una ci sarà una manifestazione per la sua associazione mai ci sono state ci sono stato tre-quattro volte cioè la storia avanzava una volta finiva il pullman lo abbiamo ricomprato abbiamo continuato a fare queste cose
Cioè il la mia dimensione di televisione è una dimensione che sta vicino alla vita cioè se non c'è la vita io non non ho raccontato cioè io dico sempre con diciamo quelli che lavorano con me
E e cioè c'è stata lanciano state persone interessanti brave processati alcuni che non capivano che cosa e mi portavano solo storie curiose io ho sempre detto che le storie per essere raccontata è devono avere un reagente morale
C'è devono essere storie che il giorno dopo ci fanno riflettere
Cioè come quando si va al cinema io dico se andate al cinema voi il film lo capirete il giorno dopo dopo due tre giorni eppure nei giorni abbi neppure negli anni dopo
Ecco questo è l'elemento di reagente morale
Qualcosa che ci faccia riflettere dopo perché al momento può diventare spettacolarizzazione pietismo no tante comandano appunto dico che tu percorre il terreno scivolosissimo accidentato complicatissima senza quel termine è lì che si chiama coraggio
Si fa molta fatica perché potresti fare il tuo lavoro benissimo correndo molti meno rischi questo ripeto non è per per non ha bisogno di di santini o di carezze Domenico mamma ma questo è quello che succede e Domenico riesce a fare un altro piccolo miracolo secondo me
Quello di rallentare in un posto dove rallentare un verbo parolaccia cioè sui social
Allora io mi sono andato stanotte un po'a sono mi sono intrufolato sul sulla sua pagina sociale mi sono letto
Un po'di messaggi
E lui e crea riuscito a creare una sorta di comunità a me ne sono appuntati qualcuno
E che in qualche modo auto automaticamente espelle la volgarità l'odio eccetera perché si crea un filtro una matrice no in ingresso per cui poi si trovano messaggi come Prini a che ti scrive nel casino generale ci sono anche anime belle oppure
Edo Folino che ti scrivo mi piacciono tutti quelle che hanno il dono della sintesi perché sono convinto che compongo la propria esistenza e quello altrui su spartiti privi di stonature sono convinto che chi sa ascoltare le note di ogni anima racconta la vita di ogni uomo senza il bisogno
Di inutili orpelli
E un altro perché poi parliamo della collocazione oraria replay non usano tutti quindi qualche volta sommano forse in un Paese più attento alle proprie storie i programmi Domenico potrebbero anche trovare una collocazione di prima serata sarebbe una cosa sana e giusta quindi per rispondere a questa cosa che lui lamentava Paolo Maria gli dice va be'nottambuli con i programmi Domenico Iannacone sì
Si dorme di meno ma all'indomani si sta meglio dentro meno ore di sonno più sampietrini di bellezza interiore tu gesto pubblico qua
E ho creato una comunità me ne rendo conto ma io
Credo una cosa io credo di essere mamma ma lo dico così di essere un corpo estraneo fondamentalmente alla televisione
Diciamo sono tollerato la televisione ma parlo dalla da parte della Rai dell'editore
Io non credo che senza quel tipo di comunità mi sarei mi sarei salvato cioè la mia protezione
è stato quel tipo diventò pubblico esatto perché se no altrimenti secondo me sarei stato spazzato via ma in effetti ho faticato parecchio per mantenere in piedi questa baracca come dico io sapete quanto sacrificio quante ore quanta come dire quante energie perse per dire facciamo questa cosa importante che si faccia facciamola anche a costo di rimetterci e qui ci sono amici che conoscono questo meccanismo cioè significa che c'è proprio una incapacità avvolte di comprendere che valore può avere la televisione io
Per molti anni
Ma lo posso dire io non sono non ho non sono un interno RAI non ho mai fatto azioni di rivalsa Therese pure sono sono ventidue anni di Rai tre i soltanto quindi avrei potuto fare come si dice le famose cause per entrare ma mi sarei forse è come dire e giocato un po'di libertà
Bene
Io ho dovuto lottare per il mantenimento di una televisione in cui credevo
E benché ci siano stati i riconoscimenti anche sotto forma di ma non cioè i premi non servono almeno a me non servono più e non a me a me non fanno Effetto cioè però è l'idea che si in qualche modo synth si protegga quel Progetto per me importante proteggere io per molti anni non non ho guardato i miei interessi cioè io non sapevo neanche quando prendevo
E che è una cosa diciamo in qualche modo che diciamo un puro non non ho utilizzato la condotta del buon padre di famiglia perché uno dovrebbe dovrebbe dire ma che cosa no che cosa fai pensa anche perché mettere importante che si mantenesse in vita e se non avessi fatto
E se non avessi fatto quel tipo nodi
Di argine proprio quindi di resistenza per rimanere in piedi forse questo programma non ci sarebbe stato e e ti dico anche un'altra cosa
Io ho avuto a volte a volte la tentazione di buttare tutto dire ma chi me lo fa fare basterà fa perché perché alla fine se devi lottare contro i mulini a vento se devi lottare
Cioè se se quello che ti deve proteggere un ti protegge non ci aiuta e allora è finito tant'è che ho pensato va be'palo a questo punto se non c'è un editore che mi che mi supporta fare un altro modo
Io attualmente se tu mi dici oggi che cosa vuoi fare io dico voglio fare televisione però se questa cosa mi mi verrà come dire impedita non pagata se se io farò un teatro dell'orazione andrò in giro le piazze io
Racconterò le storie quello che non si è capito quello che non si è visto sotto forma di orazione lo stop lo sto facendo un po'in giro dove mi invitano per le per le piazze
E ritengo che questo rapporto mi come dire mi mi gratifica e mi consente di avere una sorta di rimarginarsi ho neanche del mio malcontento perché per molto tempo e sono stato
Non mi sono sentito molto compatto però per fortuna oggi le le note come GE ci impongono velocità ma ci consentono anche Mark
Mi di libertà che da ragazzino l'avevamo e quindi io penso che anche un canale YouTube Domenico Iannacone funzionerebbe uguale insomma no
Magari con la telecamera sulla strada che frequenti in quel giorno io mi ricordo anche un'altra cosa molto bella con Silvano Agosti se non sbaglio sì Silvano Agosti è un ragazzo meraviglioso andavano a cercare che si è inventato un cinemino a Roma che stava per chiudere da trent'anni vi proietta Metropolis piuttosto che pellicole in lingua originale eccetera eccetera insomma e non non non è un luogo dell'It è un luogo di divulgazione molto particolare
E la rete di salvataggio ha contribuito a a gettarla questo ragazzo qui e stava chiudendo e avviene con l'aveva praticamente già chiuso abbiamo star calato la saracinesca mi disse ma che sto a fare oramai devo devo SMA mare questo cinema
Particolarissimo dove come diceva
Il miglio sì sì sì sì si proiettavano soltanto capolavori cioè che è una cosa e l'anticipiamo evoluzione Arias rivoluzionaria sempre gli stessi ma con delle cose così con un visionario del cinema
E nel momento in cui vado lì mi disse ma
Ma perché c'è chi è finita e finite dissi no non è finita ce lo dobbiamo far la fine separate ricoverate di quella puntata perché non è possibile raccontarla con la puntata e adeguate anche se potete
L'odissea che il docu-film alcuni fa anche altre cose il docu-film su un personaggio meraviglioso che Dario D'Ambrosi cresciuto al Teatro la Mama di New York che un signore che sia ha portato in Italia al Teatro patologico che sembra una parolaccia in realtà ormai da molti anni a un teatro a Roma a via Cassia meraviglioso dove i fa fare teatro in maniera straordinaria
A persone straordinarie e lui ha raccontato il making quindi tutto dietro le quinte la lavorazione che che è ancora più affascinante se vogliamo Odissea è stato non riconoscesse ricoverate anche quello se potete
Io c'ho ancora settecentosei domande da Fatima ci avviamo alla conclusione ti chiederei proprio quello che dicevi prima la tua rete di protezione il pubblico
Tu avevi detto o solo un desiderio con l'ha detto poco fa di non raffreddare la mia curiosità vorrei sentir raccontare storie non so come in tv e radio in mezzo alla strada ma raccontare storie
Tu adesso cose facendo
Stai scrivendo storie per uno sedimenti ci faccio qui adesso sto vediamo con il futuro prospettico allo Ied adesso ricominciano a a a immaginare delle una una serie che andrà in onda probabilmente a in
In primavera ok le le miserie hanno sempre un tema dominante
C'è stato tu hai citato prima viareggio c'era il l'idea del corpo declinato in tanti modi
C'era latte la il corpo come cicatrici e c'era il corpo come transizione no c'era c'era e IG che data chieda da uomo è diventata donna c'era ricordo c'erano c'è tutti gli elementi così di questo tipo adesso sto cercando di capire una cosa vorrei fare
Vorrei rintracciare storie che ho affrontato il son rimasti in sospeso perché mi piacerebbe rifare il secondo giro vedere quello che è successo anche questo fa fa il paio quello che dicevi prima gettare i semi e vedere se
Hanno contribuito a far crescere qualche albero le storie non esistono se non c'è qualcuno che ci racconta Domenico Iannacone grazie grazie grazie molte
Grazie
Grazie molte continuate ad essere continuiamo ad essere la sua rete di protezione perché a proteggetevi perché è una rete anche per tutti noi e per ciascuno di noi grazie grazie molte
Buona continuazione
Grazie a te nella