La tutela del patrimonio culturale da Raffaello a Franceschini. Intervista a Salvatore Settis in occasione della uscita del libro di Salvatore Settis e Giulia Ammannati «Raffaello tra gli sterpi» (Skira)

Radio radicale un saluto da Giuseppe di Leo battute età dei beni culturali un tema impegnativo per ogni nazione ma lo è in modo particolare per nostra nazione perché l'Italia che conserva una quantità dice cimenti culturali
Che nessun fa al tuo paese uno ambiti Randy vantare ed è per questo che con credo solerzia o raccolto al volo una pubblicazione appena uscito per la casa editrice Skira che specializzato o impegni mila storia delle aste l'idea questo libro che si intitola Raffaello sopra visse e con quei nelle rovine di Roma e origini del pesa
Gli autori solo due Giulia Ammannati e Salvatore Settis e idee con grande piacere che saluto il professore Salvatore Settis benvenuto Kosovo
Grazie a lei e a chi ci ascolta
Lei crede che sia opportuno che io là presenti
Poi superfluo
Restano giudichi lei dipende da allora facciamo Assassin Verrà non lungaggini locali su stavolta faccio eccezione professore
Salvatore Settis una delle autorità in campo non su un italiano e internazionale per quanto riguarda storia la sentita
Il mondo antico in generale l'han più in generale ancora sull'antropologia del mondo antico perché insomma è di quegli studiosi che sa cimentarsi mettendo insieme perseguitando
Varie discipline cercando anche il gol tuffarsi su questioni molto molto dibattute conto è controversa
Un in merito alla Scuola Normale di divisa mai insegnato in varie università importanti europee ed extraeuropee
E autore di centinaia tra libri e saggi il più spesso rango i anche in varie nelle principali lingue della del mondo inglese francese spagnolo in particolare
Dunque professor Settis intanto lei diciamo subito non per essere maschilisti ma io ho voluto indicare lei perché voglio concentrare nella la trasmissione su questo titolo dal punto di vista della tutela dei beni culturali
Però i primi due tre minuti dedichiamo loro a questa giovane e brillante paleografo saccheggi via Ammannati
Molto volentieri Giulia Ammannati una una paleografo di primissimo ordine allieva di Armando Petrucci grandissimo paleografo italiano scomparso qualche anno fa e professore alla Scuola Normale come lo è oggi Giulia
In questo libro la parte che ha che ha fatto Giulia nel nel nell'analizzare il testo nell'analizzare i manoscritti nello nello scoprire la stratificazione dell'autografo di Baldassare Castiglione conservato a Mantova nell'attico di Stato nell'analizzare anche il preziosissimo manoscritto di Monaco che come lei ha dimostrato se è stato in mano a Raffaello c'è un una sola parola di mano di Raffaello ma basta per dire che l'appello lo ha utilizzato il lavoro che ha fatto giudica Ammannati preziosissimo senza quel lavoro la parte saggistica che costituisce la prima metà del libro che ho scritto io avrebbe molto meno peso credo che la lettera di Raffaello Baldassare Castiglione a leone decimo Nash rinnovata e possibile da ora in poi sarà possibile grazie al nostro lavoro comune leggere in parallelo la la la letti il testo della lettera come scritto da Castiglione il testo della lettera come in parte rielaborato da Raffaello la lettera non fu mai finita il Papa non la ricevette mai però perché ultimo ugualmente un grande documento un importante documento di un momento capitale della storia del paese fra la fine del mille cinquecentodiciannove e quel fatale sei aprile mille cinquecentoventi in cui Raffaello more
Ecco professore pena che è importante presi singolarmente questi protagonisti leone decimo Baldassare Castiglione naturalmente
Sai lo Sanzio a ciascuno di loro ambito sono insomma citati nei Grandi manuali di storia dell'arte sovente da della dittatura Historia della pattuglie delle chissà perché importante avete pensato di recuperare questa lettera a leone decimo cioè che cosa ci racconta questo documento
La lettera in realtà famosissima ma famosissima senza che ve ne sia un testo sicuro anche perché il testo sicuro il testo ultimo non esiste esistono varie versioni del testo quindi era importante vedere
Questa stratificazione la grandissima novità di questa lettera e che non solo c'è il lamento sulle rovine di Roma che è una cosa che si faceva da secoli non solo cioè l'elogio dei Romani antichi c'è una cosa che si faceva da secoli non solo c'è il senso perché questa grandezza dell'antico poteva essere
Un lievito per il presente ma c'è qualcosa di più
Cioè la capacità di leggere le rovine antiche e di vedere nelle rovine antiche
La differenza fra gli stili
Di di dire per esempio che nel nel nei miei rilievi dell'arco di Costantino si possono distinguere dei dei dei pensieri adoperati del tempo di Traiano e del tempo degli Antonini e e eviti poi di pezzi del tempo di Costantino che sciocchi Issime come dice il testo
Rispetto a appelli più antiche c'è un giudizio sulle architetture antiche c'è uno una drammatica del rilievo delle architetture antiche anche l'idea di come mettere insieme quello che c'è per dimostrare per far capire perché congetturale quello che non c'è
E cioè soprattutto una straordinaria passione estetica e civile contemporaneamente nell'affrontare il tema delle rovine di Roma esortando il Papa
Con grande audacia perché il Papa che un sovrano il Papa anche era un papà apparecchio imperioso leone decimo era che esortando il Papa non fare quello che i suoi predecessori avevano fatto cioè utilizzare l rovine di Roma come una cava di materiali per le loro costruzioni ma utilizzarla invece come una sorta di macchina per pensare il futuro ecco questa grandissima passione questa incapacità estetica
E pronti e in un certo senso storica dato noto storico dell'arte di guardare alle rovine di Roma in questo senso non può che essere attribuita in prima istanza a a Raffaello il quale dice in un in un passo della lettera sicuramente a lui attribuibile che lui si calava fra gli sterpi strisciava fra gli sterpi per ecco di quindi il titolo del libro per poter fare un rilievo delle delle rovine di Roma ora il il povero Raffaello grandissimo quel grandissimo artista che era si trova nominato da leone decimo architetto capo di San Pietro e con una con una breve del Papa una un ordine del papà di raccattare
Se nelle nomine di nuova quanti più ma mi poteva per accelerare la costruzione di San Pietro
Noi ubbidisce ma malvolentieri e a un certo punto mentre non può non ubbidire al Papa e quindi certamente raccoglie questi materiali risorge in lui un pathos delle rovine non più astratto non più letterario
Non più un topos ma invece una passione vissuta dalla quale nasce l'idea di rivolgersi al Papa con tutto il rispetto del del caso pedalando si davanti ai piedi del Papa per così dire però al tempo stesso al tempo stesso esortandolo a guardare alle rovine in un modo nuovo e una una e quindi qui ci sono le prime origini di un'idea della tutela come qualcosa che debba essere rivolta all'antico per creare il futuro
Ecco su questo ci ritorniamo ma professore Settis Parolo Ugo a decisa realizzare la figura più grave il papà di Raffaello
Accetti la mia collocazione che e lei poi può cioè c'è Giulio Carlo Argan a facendo una differenza RAI ingegno e genialità
Ora Raffaello sicuramente un genio della ma due teorizzare per la sollecita una istituzione all'epoca poi lo è ancora oggi ma all'epoca era assolutamente l'istituzione più potente in Occidente senza dubbi come il papato
Occorreva anche un una una personalità un ingenuo e una maturità culturale che da solo la genialità unno un garantisce allora le chiedo fatto che Susanna e la prospettiva n sullo sfondo ci sia Baldassare Castiglione il quindi un un letterato
è anche la prova del fatto può essere la prova il fatto insomma che i Raffaello pur essendo un genio tuttavia non poteva avere quella maturità critico storico filologica per ANA pensare la pretesa verso mi pento Mina presentante delle istituzioni occidentali più potente per avviare un processo in valorizzazione e tutela di Ventura
Questa è veramente un'ottima domanda Raffaello non aveva un'educazione formale non sapeva il latino per esempio
No data da fare quant'è vero che lui commissiona a Fabio caldo una traduzione di vitruvio perché per lui leggere vitruvio importantissimo e se lo tiene in casa e l'ho pagata profumatamente perché gli traduca vitruvio glielo spieghi pagina per pagina
Nel momento in cui si deve rivolgere al Papa
Al papà in realtà una lettera al Papa
Andrebbe scritta in latino nel nel mille officiare chiese il mio
Ma lui latino non lo sapeva tu dici il breve di nomina di cui parlavo poco fa i due treni del del del Papa che non lo nomina un architetto di San Pietro il primo e il secondo che gli dicono di cercare le pietre nelle rovine per costruire la basilica il più presto possibile sono scritti in latino da Pietro Bembo fra l'altro ma per per poter scrivere e di poter di scrivere in latino non ci pensa nemmeno ma anche per iscrivere in buon italiano non è che ci si rivolge a al Papa regnante
Nel mille cinquecentodiciannove scrivendo l'italiano come lo scrive un artista sosta sostanzialmente come diceva Leonardo disse Sanza lettere lui non aveva la le Ducati quindi aveva assolutamente bisogno di qualcuno che ponesse il discorso in una in termini diciamo abbastanza cordialità raggiungere il Papa perché l'idea era poi che questa lettera si accompagnasse con un corpus di disegni di Raffaello che ci fosse poi messo in una copia di presentazione molto elegante eccetera che non fu
Mai
Creata e qui e Baldassare Castiglione sopore Raffaello perché sono amici come risulta da una serie di dati anche documentari dell'epoca sono amici e enti Baldassare Castiglione lo aiuta l'udienza è un supremo letterato evidentemente condivide le per le preoccupazioni di Raffaello
Dividere ogni singola parola in ogni singola parola quello che De Luna quello che dell'altro è assolutamente impossibile possiamo constatare in alcune zone la prevalenza di Baldassarre Castiglione al quale del del del resto hai dovuto l'intero manoscritto principale Autograph di mano di Baldassare Castiglione e invece da parte di Raffaello che dove ci sono più dei dei dei giudizi d'arte dove parla di di di elementi e di strumenti per il rilievo delle architetture cosa dico Baldassarre Castiglione non sapeva nulla e qui che veramente si diciamo si scopre e si si si si denuda diciamo così il pregiudizio che tutti noi abbiamo se c'è un testo già un autore no citi in certi casi c'è un testo e ci sono i due autori questo è un caso in cui ci sono due autori e idee e e Baldassarre Castiglione altrettanto importante di ma Raffaello però importantissimo distinguere
La la possibilità e la convenienza la matrice di questa convergenza Raffaello muore a trentasette anni e cosa sarebbe diventato dieci anni ho vent'anni dopo se fosse perizie per nostra fortuna fosse vissuto più a lungo non lo sapremo mai però in questa sua conoscenza della incapacità di scrivere al Papa è un altro elemento nel suo ingegno
Però professori mi sembra molto bello acquista sua venire incontro a questa mia provocazione perché in realtà la demitizzazione serve per un opera di storicizzazione
è anche qui un altro lavoro vi demitizzazione secondo me da fare sul Papa Leone e Cimo
Perché l'idea che la Chiesa ci fossero tutti rappresentanti rampa
A soprattutto i cardinali rappresentassero il punto alto altissimo indiscutibile infallibile di una consapevolezza culturale evidentemente de viene messa in crisi con questa con questo documento scritto più ma
Sì viene messo in crisi perché in realtà nella chiesa ci sono sempre stati come del resto i succede anche nelle migliori famiglie per così dire ci sono sempre stati all'anno hanno hanno hanno sempre convissuto del del del del dei dell'emissioni delle visioni opposte era molto difficile liberarsi dall'antichissima abitudine di utilizzare le comodissime rovine di Roma come una grande cava di materiale come si faceva a liberarsene quando un papà come leone decimo diventato papà trentotto anni non dimentichiamolo uno che diventa papà trentotto anni si ritrova con cantine della basilica di San Pietro Alberto mentre l'antica basilica di San Pietro a quella di Costantino
Viene di stampa gradualmente distrutta la nuova viene gradualmente costruita uno diventa papà trentatré anni che cosa può voler di meglio che finire lunghi
La basilica poterla inaugurare può sperare di a di di avere davanti a sé vent'anni di papato trent'anni di papato ed ecco perché lui scrive in questi in questi suoi lettere di nomina non soltanto a Raffaello ma anche a Giuliano da Sangallo e a Fra Giocondo solo i tre architetti di San Pietro gli dice che la basilica deve essere edificata qua c'è l'RM
Il più celermente possibile quella era l'abitudine antica d'altra parte nella nella nella lettera Raffaello in cui dice Rakata tutte le pietre che puoi si insinua già un elemento di umanesimo nuovo e cioè gli dice però se ci sono delle delle pietre iscritte e se in queste iscrizioni sono importanti per l'eleganza della lingua latina quelle cerca di conservarle
Strano perché Raffaele latina non lo sa tempi poiché se invece di essere iscritte le pietre fossero scolpite c'è forse una Spoon una stato meravigliosa il Papa non lo di non dice di salvare la statua di riservare al non tutte le iscrizioni ma alcune pietre strette cioè siamo veramente in una in una zona borderline in una zona fra la la l'antica abitudine di utilizzare le rovine come mele cava di materiale e la nuova consapevolezza che quelle cava di materiale erano anche cave di pensieri
E questa questa di di di questo trapasso lo stesso lo stesso leone decimo che faceva tante cose presidio componeva musica però
Certamente sempre le latino certamente era era molto colto veniva da una famiglia mica male il il padre Lorenzo il Magnifico cioè voglio dire era il il massimo del massimo che ci potesse dare i limiti in Europa allora però voleva fare il Papa voleva arrivare alla basilica di San Pietro prima non poteva mai sapere che il suo regno sarebbe durato otto anni soltanto perché
Perché gli esperti naturalmente la storia altri penali però quel guancia Larry messa a significare anche che non c'erano TAR Consiglio di Stato a cui dover rispondere degli eventuali ricorsi leggere
Boh per carità il il il l'arbitrio sovrane del pontefice era assolutamente indiscutibile
Qual sia in qualsivoglia contesa nonostante la complessità della Curia romana qualsivoglia contesa veniva poi vinti in ultimo arbitrata dal dal dal Papa c'è anche un caso molto interessante in cui Raffaello
Proprio Raffaello prova a impadronirsi di un cioè di un gruppo di stato e non sappiamo perché è la proprietà privata della famiglia De Rossi
Prova sequestrarle interpretando probabilmente in modo estensivo quel quel Bray vero quell'ordine
A marzo pontificio
La famiglia De Rossi protesta si rivolge al Comune dice ma noi piuttosto l'Italia Raffaello preferiamo Dalia regalarsi al comune di Roma
Sorge una controversia di tutto questo si fa appello al Papa il Papa decida contro Raffaello lascia le sto lo vedo nella famiglia cioè questo dimostra anche e un altro è degli ebrei ma anche delle delle micro storie raccontate in questo libro
Ce che si appoggiano sui documenti inoppugnabili che dimostra quanto fosse difficile passare da un da una da un da un toro stanno cultura dello sfruttamento del del del delle antichità una cultura della tutela
è questo e di estrema attualità se la rapportiamo anche in maniera ideologica sul tema per esempio utilizzo dello sfruttamento
Di Birmingham la natura no tutto il discorso dello sviluppo economico in rapporto alla tutela Filosofia della tutela ecologica dal CCISS sia della crisi ecologica è ancora tutto attualissimo e si gioca professore in fondo questa lettera io le chiedo ma antenne ci si può costruire un thriller vorrei perché appare e scompare appare quindi a una tutto unito al Kosovo frastagliato vi futura o sfortuna
Ma lei si può veramente attribuire questo guardi Musso
Di primordiale antesignano di una tutela dei beni culturali che ha ispirato in chiave moderna
Che so Spadolini quando ha deciso di fare il ministero dei Beni culturali oggi Giuseppe Galasso o Urbani quando ha voluto fare il codice dei beni culturali o lo stesso Rutelli
Ma intanto quella lettera non ha ispirato proprio nessuno perché nessuno l'ha letta rimasta dopo la morte di Raffaello Baldassare Castiglione si tenuto il suo manoscritto
Qualcuno lo ha copiato ma solo Mantova o il manoscritto della Raffaello fu copiata una volta sola il ma lo scrittore e a Monaco poi la lettera riemerge nel Settecento
Dino attribuita prima assolo Castiglione poi al solo Raffaello non ha ispirato predone Spadolini nel Rutelli ha ispirato però aspirato Canova ha ispirato i papi i cardinali fra affine nel sito estrema fine del Settecento i primi dell'ottocento quando la legislazione pontificia venne rinnovata e dovette misurarsi con le spoliazioni napoleoniche in quel momento il Papa che cosa fa scrivere un
Un chirografo come si dice cioè io ma se è scritto di suo pugno il Teoria ma in realtà il de il vero autore il la Battersea in cui si dice come leone decimo incarico Raffaello
Di protegge le antichità così il Papa ora in carica Canova
Di tutelare l'identità loculo lo spedisce a Parigi dopo la caduta di Napoleone e parola riesce a recuperare l'ottanta per cento forse ma non molto di più
Delle delle spoliazioni napoleoniche riportandole non solo a Roma ma anche negli altri Stati dell'Italia pre unitaria e poi
A a quel punto però è ormai è stata formata da da da secoli la carica di commissario pontificio alle antichità che però non nasce con Raffaello perché questa la leggenda di Raffaello primo soprintendente va assolutamente sfaldata non esiste questo discorso il primo vero
Il primo Papa che nomina un commissario alle attività e Paolo terzo Farnese e questo accade negli anni Trenta del Civile cinquecento qualcosa come quindici sedici non mi ricordo anni dopo la morte di razza la Loren Ponce esempio cominciare le attività quindi il le nostre leggi a cominciare dalla più importante che cioè l'articolo nove della Costituzione le nostre leggi sono tutte ispirate indirettamente da questa lunghissima storia
C'è di cui la lettera di Raffaello di Baldassare Castiglione a leone decimo fa parte ma è rimasta nascosta in ai nostri Lili per moltissimo tempo quindi non è stata l'ispirazione dire
Certo ma in questa storia anche di Canova viene ricordate alcuni pubblicato da Skira dallo storico critico d'arte il Lucca Nanni Pieri professore le vorrei fare una domanda quasi finale sostanzialmente ne vorrei dire un accenno ai ricordiamo non è il calendario liturgico Benedetto da Norcia tornano c'è stato un no Lucca tutelato beni culturali veloci
E imbastire che ha ridotto a un ordine al suo ordine come ora et labora a sviluppare la trasmissione dei testi antichi grazie a e i benedettini nuove oggi conserviamo una buona parte il patrimonio degli antichi
Ma questo sì si si è potuto fare perché l'ordine monastico rispettava il principio di diciamo di autorità di gerarchi guidavate Priore Tuturano e c'era chi comandava chi seguita credo che anche la tutela dei beni culturali grazie a Parma Paolo perso acutissimo e sia stata facilitata da uno a cento di Pompei Rendina responsabilità chiaro bene divinità
In epoca contemporanea non più vicina a noi prossima la difesa la tutela la valorizzazione dei beni culturali e diventa più complicato perché i centri di comando un si moltiplicano
Come i pani e i pesci evangelici e dove è difficile trovare una responsabilità precise in campo
Sul capo di un dirigente e per cui tutto si diluisce era suscita liquida tutto diventa un nebuloso e alla fine non si capisce di affatto con Sai come Ghassan
Del professor ma
C'è una società liquida che naturalmente un dato della modernità che possiamo giù giudicare diversamente ma parliamo invece della specificità italiana la ragione per cui la nostra tutela non la tutela in Italia non funziona quanto dovrebbe nonostante sforzi eroici da parte di chi ci lavora in particolare nelle soprintendenze nel ministero
Della cultura la ragione principale per cui non funziona quanto dovrebbe e la ripartizione delle competenze che è stata sempre più accentuata sempre più difficile a partire dagli anni settanta quando la realizzazione delle regioni a statuto ordinario ha comportato una su una specie di suddivisione della torta dei beni culturali e della tutela fra lo Stato e le regioni e e le regioni te in particolare fra
Pum pum pum con l'idea completamente assurda esistano due cose diverse la tutela essere secondo l'articolo nove della Costituzione
E in capo a allo Stato e la valorizzazione che sarebbe in capo alle regioni ma tutela non esiste tutela senza l'autorizzazione non esiste valorizzazione senza tutela
Non esiste nell'una e nell'altra senza conoscenza ed di tutto questo la classe politica italiana e sto parlando di quella degli anni settanta in questo momento non ha mostrato la consapevolezza che avrebbe che ci si CCD ci si sarebbe potuti appendere visto che l'articolo nove della Costituzione fra l'altro lo hanno scritto dei personaggi come Concetto Marchesi comunista era già morto a quel punto lì ma Aldo Moro grandioso personaggio della storia italiana il quale avrebbe potuto forse ancora influenzare con lo spirito del quarantasei quarantasette con la Costituzione fu ospite avevo tutto influenzare una concezione più unitario della tutela è significativo che nel momento stesso in cui viene di istituito il primo ministro come lei ricordava prima e Spadolini il ministero dei Beni culturali
Questo succede con una legge del nel mese di gennaio nel mese di agosto le la Sicilia viene per così dire espulsa dall'Italia la la i beni culturali in Sicilia e non dipendono dal ministero dei beni culturali una delle cose più assurde per conto mio grottesche del nostro sistema eppure Spadolini che in fondo al ministero dei beni culturali
Senza pronunciare una sillaba accento per la Sicilia posse
Una una un luogo appunto un luogo a parte come diceva un vecchio subito siciliano attraversando lo Stretto di Messina dal punto di vista dei beni culturali si attraversa una frontiera di Stato
Questo che
è in sintesi seicento professore non so se lei accomuna la responsabilità anche delle classi dirigenti successiva agli anni della istituzione delle Regioni
Perché è cessato tutto una discussione soprattutto per esempio con classe politica e intellettuali penso doveva Giuseppe di Rita chi parlava di società ogni attività inutile concentrare il tour tocca occorreva cercare di prendere atto che la società italiana è una società
Tipo quando questo termine se lo ricorderà ovvia ciliare me non ricordo bene io credo che da questo punto di vista
Il nostro faro dovrebbe essere la Costituzione finché c'è
E la Costituzione dice la repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione
Per cosa vuol dire questo che tutti che lo tutela uguale cioè il modo come la la repubblica tutela queste cose dovrebbe essere identico in Val d'Aosta e in provincia di Trapani non è così
La stessa cosa vale nell'articolo trentadue della Costituzione dove si parla del diritto alla salute
L'articolo sette della Costituzione dice che ha parla del diritto alla salute non lo non lo non lo recito tutto per non esser lungo ma questo dovrebbe voler dire che il calabrese come me che vive però in Calabria a differenza di me il milanese o il bolognese vengono tutelati in modo assolutamente identico sappiamo benissimo che non è vero
Perché la regionalizzazione ha portato a questo quindi noi dobbiamo io credo che la il principale tema politico del nostro Paese
Se fossimo resi meno da risse di cortile all'interno dei partiti o di un partito con l'altro e di più dal pensiero del bene comune del futuro del Paese delle nuove generazioni il il punto di partenza dovrebbe essere riguarda rileggersi con attenzione la Costituzione applicarla per quello che dice
Basterebbe rientri in proporsi che la tutela della salute è uguale per tutti i cittadini e la tutela di una chiesa in Sicilia deve essere uguale la tutela di una chiesa nel Veneto
Basterebbe riproporsi questo ed ecco uno grandioso programma e nessuno dei partiti ha mai avuto il coraggio non solo di delineare ma nemmeno di sognare
Nemmeno di pensarci cinque minuti
Questo era emersa professore ci vuole una classe politica che si è classe dirigente del resto lei ha ricordato l'articolo nove e l'articolo trentadue o irritazione uno dei tentacoli Sisto il parroco Aldo Moro
Intellettuali prima che e politico e filosofo Vidiri due teorico della del di della funzione della funzione dell'Orsa voci e competenze non si inventano però è questa la domanda finale
Faccio anche a lei a parte il fatto che benestante dando un buon consiglio anche di quello che dovrebbe fare umbra ministro Vizzini naturali
Ma la responsabilità anche del mondo accademico né Grasso tacere nell'idea
Pensiamo per esempio al costituzionalisti alle interpretazioni che danno della costituzione stessa sereno una stanza più delle cinque costituzionalisti sulla bene redazione articolo nove ne escono con sé opinioni diverse
Ma anche per gli storici dell'arte anche qui e per i giuristi insomma mette un giurista degli storici dell'arte stiamo parlando di tutela e valorizzazione dei beni culturali l'Accademia professori gruppo cantato sentenze
Questo è vero questo è vero ma fino a un certo punto perché è vero che c'è l'Accademia che sono i giuristi che si ritirano però c'è anche la Corte costituzionale
La Corte costituzionale e si è trovata a dover decidere proprio sul tema di tutela valorizzazione eccetera
Su contese fra Stato e regioni in moltissimi casi e ci sono un gran numero di sentenze della Corte costituzionale ora non non mi ricordo quante sono ma sono almeno una diecina forse anche il doppio
Nelle quali la Corte costituzionale posta davanti alla domanda
In caso di conflitto fra ragioni economiche ragioni dell'economia
Ragioni della tutela chi vince la Corte costituzionale sempre in tutte le sue composizioni fino a uno una sentenza di un anno o due fa e sempre citando se stesse sempre citando la Costituzione ha sempre detto che la la tutela e un valore prima la tutela dei beni culturali è un valore primario e assoluto a tutela del paesaggio e un valore primario e assoluta
Quindi la Corte costituzionale ha mantenuto una il una costanza giurisprudenziale del per la quale da rispettata e ammirata
Andrebbe anche oltre che rispettata e ammirata andrebbe anche debitamente Silvio in questa ferma a conferma di quanto da lei detto è stato confermato a
Col i costituzionali presiedute da amministrativisti come Aldo Maria Sandulli e dai romanisti come Francesco Paolo Casavola
E da costituzionalisti come Livio Paladin giusto perché mi ricordo sentenze sull'argomento con tre presidenti di impostazione diversa a conferma che si cucì può essere una reductio ad unum positiva professore
Abbiamo detto molte cose inutili
Naturalmente c'è qualcosa gli ultimi due minuti lei vorrebbe aggiungere che per mia colpa abbiamo tralasciato
Ma lei non ha assolutamente compagnie fatto alle domande che mi hanno molto stimolato io credo che l'unica altra cosa che si potrebbe aggiungere la la possibilità che questa sequestro che questo libro volontà di leggere in parallelo diciamo il testo più vicino a Castiglione il testo più vicino a Raffaello c'è un'edizione sinottica su colonne
In cui queste questi due testi si possono leggere l'uno accanto all'altro e le ipotesi che ne abbiamo fatto su quello che era la parte di Raffaello sono graficamente molto visibile credo che e questa è la principale novità di questo testo che era già uscito per per per per mezzo di Francesco Paolo Di Teodoro in varie edizioni recenti questa questa edizione diciamo comparativa Genetica e sinottica non c'era mai stata il consente una lettura della del del del profilo culturale della lettera dei dei suoi protagonisti chi l'ha scritta e quello che avrebbe dovuto riceve la e non ricevette mai
Credo molto più vivace molto più interessante molto più produttiva di quella che fino Albin d'oggi non ci sia stata e quindi indirettamente anche più diciamo utilizzabile per il presente perché vuol fare
Abbiamo toccato alla figlie all'inizio Armando Petrucci io all'Asinello evoco su un'altra postilla prosit Armando Petrucci diceva che la crisi anche il declino
Questa sensibilità culturale Spini culturale diverso insomma patrimonio culturale dovuto anche alla all'Aja Turandot in certe scelte legislative che hanno abbandonato lo studio del mondo classico a cominciare lo studio PIL fino sempre più difficile trovare no
Approcci che non siano demagogici rilassarci l'armeria con cui si è voluto abbandonare anche certi studi per il latino perché contro il nozionismo della storia della storia antica
Bensì alla anche a parchi chi subisce Laurent Cantet intende diritto romano le facoltà di giurisprudenza credo che anche questo sia un punto giusto per revocare
Battaglie civili di Armando Petrucci studioso molto riservato
Credo che sia un qua anche questo un vulnus da con la Honda
A nulla insomma nel cassare professore
Armando su un uno studioso molto riservato ma anche molto duro nel nel suo nel suo ma nel manifestare le sue opinioni i suoi scritti di natura politica
Che sono stati anche raccolti non sono o assolutamente da da trascurare io su questa su questa sua battaglia sono stato sempre molto d'accordo e sono d'accordo
Constato con crescente sgomento stupore tristezza il fatto che CU ci allontaniamo dalla dalla dalla memoria storica della cultura classica eccetera eccetera più ci trovano delle persone in particolare Nibbio mi duole dirlo dei politici di mestiere che fanno retorica su queste cose senza conoscerli nemmeno bene il significato delle parole che usano io credo che per capire c'è la retorica va bene come strumento ma per capire il senso di una frase che si dice bisogna conoscerne anche bene e e cioè storicamente il contenuto
Grazie al massimo non gira come pilastro nella democrazia uno dei pilastri della democrazia uno chilogrammo Isnenghi
Non avrà certamente grazie professore Salvatore Settis che insieme con Brava Giulia Ammannati io ho già fatto una trasmissione dove ho ricordato una ma perché ripubblicato un libro uscito dal pilota mia centottantasei sulla scrittura via Armando Petrucci riproposto da dodici mila siti presso l'ho fatto non suo illustre collega
Piero Boitani
Qualche mese fa ma conto di riprendere il discorso su Armando Petrucci Intel quando proprio riguardo agli scritti politici ci rivedremo professore insieme ovviamente
Con la sua forse il migliore allieva Giulia delle giovani generazioni Giulia Ammannati è intanto Salvatore Settis insieme con Giulia Ammannati Raffaello treni sta qui Brasile USA proprio Raffaello le rovine di Roma e le origini della tutela pubblicato una schiera grazie di nuovo professore
Buone vacanze
Grazie a lei che ci ha ascoltato
Grazie naturalmente anche al Gianna l'assistenza tecnica e naturalmente un ringraziamento un saluto finalità c'è quindi scontato un ritirarlo Ranica