Mario Monti si astiene sul DEF: intervista a Daniele Manca

Radio radicale siamo quel senatore Daniele Manca del partito democratico membro tra Commissione Bilancio di Palazzo Madama per parlare con lui delle del Def che è stato votato ieri insieme anche alla relazione sul sul sul rientro dal debito allora proprio perché il voto era così complesso ci sono state delle discussioni perché molti sono rimasti sorpresi dal fatto che il senatore a vita Mario Monti ex presidente del Consiglio si sia astenuto dal votare idee fa allora che pesa dobbiamo dare a questa valutazione
Insomma non capita tutti i giorni di vedere diciamo Monti non dico contrapposto ma in dissenso dalle scelte di politica ho ascoltato con attenzione il suo intervento anche perché è intervenuto poco prima di me quindi ho ascoltato con attenzione anche perché ho grande stima delle competenze
Del professor Monti e del senatore Monti
E del presidente Monti quindi la sua è un ragionamento a mio avviso sul piano del merito e sul piano strettamente legato ad una richiamo ad una particolare attenzione rispetto
Alle prerogative dell'articolo ottantuno della Costituzione cioè teme che si perda di vista la gestione del debito
La corretta gestione del debito teme uno scivolamento sempre più veloce verso scostamenti non motivati
Io continuo a considerare che questa sua riflessione non tenga conto che stiamo uscendo da una pandemia che veniamo da due anni
Di misure emergenziali all'interno della pandemia modo particolare
Gli oltre duecento miliardi di indebitamento netto sono stati tutti frutto di una gestione di emergenza pandemica sono il frutto di uno
Scivola mento verso un utilizzo improprio dell'articolo ottantuno tanto che che mi risulta tutti gli scostamenti fin qui approvati sono stati anche da lui condivise quindi il punto è che teme che ci sia un ulteriore scivolamento della prospettiva macro economica verso un utilizzo secondo lui allegro dell'articolo ottantuno della Costituzione del proiettile l'articolo ventitré che regolano le modalità per le quali paese può chiedere lo scostamento dall'orbita rientro dall'obiettivo di medio termine
Io continuo a considerare questa sua preoccupazione sotto certi aspetti sul piano strettamente costituzionale si una preoccupazione corretta tanto che come abbiamo visto il Governo non ha indicato un ulteriore scostamenti va pensato a un ministro Costa mentre c'è questo elemento utilizzato in pieno gli spazi che sono derivati dal differenziale tra il tendenziale programmatico dal cinque uno cinque sei a zero virgola cinque del PIL
Che chiaramente essendo che c'è stato uno spostamento l'obiettivo di medio termine ha richiesto la relazione al Parlamento
E quindi questo sul problema il futuro io credo che il suo fosse un richiamo al futuro non una critica al passato o al presente nemmeno tanto una critica al governo perché il Governo è stato particolarmente attento soprattutto in questa fase di elaborazione del nuovo quadro macro che al suo interno anche punti qualificanti perché
Come abbiamo visto si sono determinati due aspetti secondo me decisivi la crescita del sei virgola sei per cento del PIL nel due mila ventuno dimostra una buona capacità di reazione del nostro Paese all'uscita dalla pandemia e soprattutto ci conferma che la strada maestra per una corretta gestione del debito alla crescita e questi sono due prerogative perché nel due mila ventuno il rapporto deficit bile è diminuito siamo andati oltre gli obiettivi granate in Belgio in positivo
Quindi ora che cosa ci aspetta il furto io continuo a pensare che il futuro passi attraverso la rivisitazione della governance europea del patto di stabilità europeo cioè gli spazi nuovi per affrontare il caro inerzia per contrastare l'inflazione
Possono uscire solo da una condivisione europea
Così come è stato per me Generation you nell'uscita dalla pandemia per far accompagnare il Paese verso nuovi investimenti transizione ambientale digitale sociale
I tre assi portanti del net generation oggi ci vuole una scelta europea per contrastare l'inflazione sia per evitare conflitti sociali obiettivo secondo me che sta alla base della scelta in sta tutti che risulterebbe vincente di fronte all'apertura di conflitti sociali in Europa è l'Europa che deve individuare misure corrette per contrastare il caro Energia e come sappiamo è la componente fondamentale dell'inflazione
E quindi io credo che questo stia in un incidente di carattere europeo ecco che non saranno scelte addebito sui giovani e sulle famiglie italiane
Dovranno essere scelte ponderate dentro una rivisitazione della governance europea quindi nessun cibo lamento ovvero sull'utilizzo improprio dell'articolo ottantuno né tanto meno verso quelli che sono i veri obiettivi che stanno alla base di un eventuale spesa
Allora tra chi era preoccupato anche di due cose del del rialzo dei tassi di interesse e anche dei delle scadenze dei prossimi provvedimenti come la legge sulla concorrenza allora
L'aumento dei tassi amplifica avrebbe il l'effetto negativo del mancato della mancata ottemperanza all'articolo ottantuno
Come sappiamo bene l'articolo ottantuno a delle sue prerogative specifiche tuttavia noi dobbiamo essere consapevoli di una cosa e non possiamo reggere un'inflazione così alta nel medio periodo
Perché il problema alla base è l'inflazione è l'inflazione che eventualmente trascina in alto il tasso d'interesse
E rende ovviamente la collocazione del nostro debito più costosa e più onerose come sappiamo bene ma ci sono anche scelte di politica monetaria interna
Tale come ecco perché io faccio riferimento e la cautela con la quale la responsabilità la prudenza con la quale Draghi ha elaborato il governo che io ho particolarmente apprezzato che credo sia da apprezzare proprio questa ragione
Il Paese non può fare ulteriori scostamenti addebito senza una bilanciamento europeo anche di politica monetaria comune perché altrimenti inflazione spinge in alto il costo del denaro e di conseguenza noi ci mangiamo lo spostamento in un solo giorno di stretta sarà Vimercati ad aggredire
Io credo che la prudenza del governo sulle vite la scelta macro economica per affrontare la fase di contrasto all'inflazione deve essere europea
Serve a mio avviso velocizzare proprio grazie al prestigio anche di Draghi dimensione europea grazie alla sua leadership che ha sviluppato negli anni anche alla guida della Banca centrale europea io continuo a pensare che la partita della rivisitazione della governance
Che deve garantire ai paesi membri una sostenibilità tra gli investimenti necessari per crescere
E il perimetro del debito dei singoli Paesi che significa nuova Patto di stabilità riforma del Patto di stabilità sia la partita cruciale che a mio avviso va anticipata non posticipare
Non ci possiamo accontentare solo di disinnescare le clausole per sospendere il Patto di stabilità inattesa
Che qualcosa si muova noi dobbiamo muovere la riforma del Patto di stabilità prima possibile in sede europea a cominciare dalla presa di coscienza che siamo di fronte ad un conflitto che vuole prima di tutto minare la coesione sociale in euro e io credo che la reazione dell'Europa così come è stata molto positiva
Dell'uscita dalla pandemia sia altrettanto positiva per affrontare insieme una
Visione comune dello sviluppo economico l'energia è una componente essenziale della crescita e dello sviluppo economico in economia
Non c'è nessuno sparsi per crescere senza una politica energetica comune
Se vogliamo fare una politica economica comune dobbiamo anche avere una politica energetica comune e credo che questa sia l'asticella della sfida europea che a mio avviso Montino nel suo intervento in una contestualizzato e di conseguenza il suo è stato un richiamo attento secondo me giusto attenzione che si può arrivare perdere di vista la gestione del deficit e dunque se si perde di vista la questione del debito diventa problema serio soprattutto per il futuro di questo Paese perché si rischia di lasciare sulle giovani generazioni incarico non sostenibile
Per la garanzia di una previdenza per la garanzia di un diritto alla salute per una garanzia del diritto all'istruzione
Bene grazie al senatore Daniele Manca del Partito Democratico quale abbiamo parlato del voto sul Def e in particolare del dell'astensione del senatore Monti grazie