XX Congresso Nazionale Fisascat Cisl "Il Futuro nel solco della Contrattazione. Potenziare le tutele, incrementare il lavoro, garantire più sicurezza, governare l’innovazione e favorire la partecipazione" 1ª giornata

E ora cantante lirico Lillo Alessandro Maria Bellomo che cinto nera il nostro inno nazionali l'inno di Mameli
Prego
Allora tutti
Ancora
No
Lui
Mezzo il adesso
Sì
Sì sì
Andreas
Direi
La
Segnaliamo
Il
Tre
Lui dicono all'eolico sapere se se seicento restano domani Lino Vittorio vorrei
Il
Di sincero c'è un siamo un trio allora sembrò iniziamo con riuniti sì c'erano sembra insieme al
Certo
Sì
Servillo
Grazie grazie davvero e anche molto e soprattutto molto emozionante davvero
Allora diamo avvio anche se formalmente abbiamo già inviato i lavori del congresso
Mettiamo in votazione il Regolamento per lo svolgimento del congresso
Che era già stato approvato nei consigli generali precedenti ma che formalmente questa mattina c'è stata nel consiglio generale c'è stato un ulteriore un ulteriore modifica ed è stata approvata e quindi chiediamo e questa modifica
Venga recepita dal Congresso
Mi pare all'articolo
Sei perfetto
Ok
Abbiamo agli affetti dello svolgimento delle elezioni la Commissione è integrata dal numero uno scrutatore per ogni seggio la commissione elettorale ha inoltre il compito eccetera eccetto la quello che sappiamo quindi andiamo poi
All'articolo ventuno voi sapete che la candidatura deve essere accettata per iscritto dall'interessato consigliera ma apposta accanto al proprio nominativo presenti in lista ora ve lo leggo così è chiaro per tutti
In virtù del Periodo pandemico e sulla base di quanto stabilito dalla Confederazione i candidati impossibilitati a partecipare al ventesimo Congresso a causa di contagio quarantena
Potranno sia accettare la candidatura che trasferisce la delega ad altro delegato eletto nella medesima istanza congressuale
Inviando le specifiche commissioni un'apposita dichiarazione unica unitamente a copia del documento di identità quindi una formula in più giustamente dovuto alla pandemia che era stata punta già recepita dalla Confederazione
Quindi mettiamo in votazione
Mettiamo in votazione tutte e due le modifica e quindi chi è d'accordo quindi cerchiamo di andare un po'spediti avete pazienza se insisto sulle deleghe giù le deleghe contrari astenute all'unanimità bene
Andiamo sugli adempimenti statutari congressuale allora comunicazione dell'Ufficio di segreteria
Così formato
Proia gloria anche di otto Alessandro Chirico Federico Ricciardi chiara Alessandrini Maria Elisa
Fragomeni Martina durante Francesca Mulan a Fabio pigli uccide Aniello Silvestro ogni Fulvia
Non credo che sia da mettere in votazione quindi a una comunicazione come vi dicevo
Passiamo passiamo alla all'elezione dei questori quindi siamo ai questori
Con Giacomazzi Adriano quindi Commissione questori Giacomazzi Adriano nativi Valerio commerci Gildo Antonio Marini Diego Gobbi Errico marrone Salvatore piani di Simone Sgobo Angelo
Pronti per la votazione quindi chi è d'accordo
Giù le deleghe contrari astenuti approvato
Andiamo alla Commissione quindi andiamo a leggere più abominevole ha già gli scrutatori
Così composta Campioto Dario Lorrain Sahara lotti Alessandro Meniconi Daniele Ruta Maria chi è d'accordo sulle deleghe
Giù contrari astenuti approvato
Composizione della Commissione Regolamento
Che è composta dall'ufficio di presidenza dall'ufficio di segreteria e dal segretario organizzativo qui vicino a me Mirko C otto
Non è da mettere in votazione passiamo alla commissione verifica poteri così composta
Presidente spia russa Giuseppina donde Night serie avanzo Lamberto Frey Gelli Davide Di Micco Gennaro chi è d'accordo sulle deleghe
Grazie
Contrari astenuti all'unanimità approvato
Commissione elettorale Notarnicola rilevanti come presidente avanzi non Silvia Michela Gualtieri Alessandro Paglialunga Marco spinsi Luigi chi è d'accordo è favorevole sulla delega
Giù scontrare astenuti approvato
Commissione mozioni presidente cappelli Malgara
A dare miglior anzi ordine Atzori Giuseppe coniati Giovanni Battista
Lo papà Fortunato Ivan Notarnicola Dio ci aiuti Stefano Gualtieri Alessandro Sardone Manuela e il segretario generale aggiunto dell'orefice ok su deleghe per favore chi è favorevole
Contrari astenuti approvato ora una proposta sempre velocissima ci sono una serie di tele che credono ovvio dieci al massimo che hanno un taglio ridotto quindi per garantire la massima segretezza del voto
Vi chiediamo di portare le deleghe tutte piene da trecentosettantacinque a settecentocinquanta ok quindi io direi di ovviamente votarla che va votata chi è favorevole
Vedete che entrare astenuti approvato bene un'altra proposta che vi facciano e di fissare il limite della presentazione delle liste
Entro domani quindi sei aprile alle ore sedici ok questa è la proposta che vi facciamo chi è favorevole
Giù contrari astenuti approvato
Ora salutiamo salutiamo gli ospiti che abbia
Troppo
No va be'non è non è un problema il bello della diretta questo
Allora salutiamo gli ospiti i graditi ospiti partendo da Alessandro Monti sindaco di Baveno
Pr di Filippo segretario generale UE Sr Emilia Romagna
La
Ferraris Alessio segretario generale UE serve Piemonte
Via terra mai mi scuso per la pronuncia spero di averlo pronunciato giusto segretario generale UE Sr Alto Adige
Mastro Vincenzo Stefano Presidente IAL CISL
Daniele Zanda segretaria nazionale senza
Marco Lai centro studi differente
Ovazione
Ovazione
Bene
Maria Grazia Gabrielli segretario generale Filcams CGIL
Mi chiedeva Nini Funzione pubblica CGIL segretario nazionale
Cinzia Bernardini segretario nazionale Filcams
Fabrizio Russo segretario nazionale Filcams
Di rabbia Alessio segretario nazionale Filcams
Paolo Andreani segretario nazionale Uiltucs
Gabriele Fiorino segretario nazionale Uiltucs
Fanno Franzoni segretario nazionale aggiunto Uiltucs
Gennaro Strazzullo segretario nazionale UIL Truls
Marco Marroni segretario nazionale Uiltucs più Presidente rincasava
Emilio Fargnoli segretario nazionale Uiltucs
Gianni Baratta il segretario nazionale Fisascat bisogna amare
Pierangelo Raineri che non ha bisogno di presentazioni
Alessandro Nucara direttore generale Federalberghi
Donatella Prampolini Vicepresidente Confcommercio
Guido Lazzaro Meli direttore centrale politiche del lavoro con il commercio
Primarie Giuseppe segretario nazionale Uiltucs
Carlo scarsi Scar lasciò atti Presidente Angemon
Luigi Menicucci direttore regionale Confesercenti e Piemonte
Guizzi Stefano responsabile lavoro e formazione ANCC-Coop
Roberto calo oggi direttore generale del CIPE
Paolo Arena presidente fondo forte
Allora Pisicchio direttore in fondo forte
Andrea Papini direttore cotta alla salute
Il professor Luigi gara Toni
Enzo De Fusco della De Fusco in partner
Mi dicono che è arrivata da segretario generale della Filcams CGIL Maria Grazia Gabrielli prego lavora grazie
Allora una un ricordo diciamo così vi ricordo una una cosa molto semplice un pro memoria diciamo né in questa maniera
Si ricorda che parte della documentazione congressuale sarà fruibile solamente attraverso il meccanismo dell'on line insomma
Attraverso il cui accordo sul retro del Bellis delegato attraverso il totem presente nel fuoco fuori gara
Nico mi conoscete con la tecnologia non ci picchiò quindi vado come un automa
Nella sala plenaria ok nella medesima neanche presente il format per la richiesta della parola compatibile
Anche con on line insomma quindi capite che ceppo c'è un po'di ci sono un po'di meccanismi giustamente anche per accelerare i tempi sotto il profilo da sotto il profilo voglio dire dal punto East informatico
Poi un altro promemoria
Trovate Ettore trovate trovate lo spazio dedicato agli stende dove ci sono insomma tutti tutti gli stende sulla bilateralità agli enti edizione lavoro Ina scafo IAL il discorso annoso Antea si cette
Produce al Banco Poste italiane con la la cartolina grafica congresso dell'annullo l'annullo speciale ok
Ora iniziamo
Con la relazione del nostro segretario generale nazionale per la relazione introduttiva Davide Guarini prego da
Le colleghe cari colleghi delegate e delegati amiche ed amici gentili autorità ed ospiti Benvenuti
E con grande piacere consentite emozione che mi accingo ad iniziare i lavori di questo congresso
Il mio primo congresso in veste di segretario generale di questa grande federazione
E bilancio di missione che vi abbiamo consegnato nel bel saggio di presentazione ho riportato una data
Mille novecentoquarantotto esattamente era il dodici ottobre quando veniva costituita l'allora FISAC federazione Italiana liberi sindacati addetti al commercio
Una data che oggi al nostro ventesimo congresso vogliamo insieme a voi ricordare ne abbiamo fatta di strada da quel mille novecentoquarantotto una storia tanto bella quanto faticosa a volte difficile Marco non è mai deragliata dei binari dei nostri valori
L'autonomia solidarietà
Partecipazione contrattazione pluralismo libertà valori che da sempre orienta Menosso agire sindacale e che si sono trasformati in veri e propri tira pilastri nell'uragano della pandemia che ci ha travolto ormai due anni fa
E grazie a questi pilastri che siamo rimasti in piedi
E siamo andati avanti adempiendo spesso con fatica i nostri compiti e doveri sempre con l'obiettivo di rimanere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che abbiamo l'onore di rappresentare
Mettete mi prima di entrare nel merito di questa relazione di esprimere un sentito ringraziamento al Pierangelo il quale oramai tre anni fa mi ha proposto alla vostra attenzione nel segno della continuità e che in tutto questo tempo non ha mai fatto mancare il suo sostegno la sua collaborazione
E se richiesti i suoi consigli grazie Pierangelo a nome mio e di tutta la segreteria nazionale
Oggi siamo qui portare a compimento il percorso congressuale della Fisascat
Un percorso iniziato nel settembre del due mila ventuno che ha coinvolto direttamente migliaia di lavoratrici e lavoratori del terziario delegati e delegate impegnati direttamente sui luoghi di lavoro
Sindacalisti operatrici e operatori delle nostre strutture territoriali
Un'esperienza quella con sé congressuale che ha dato modo a me e a tutta la segreteria nazionale di recepire appeso apprezzare contributi analisi suggerimenti e critiche provenienti dei territori nella consapevolezza che in casa CISL e per me in modo particolare l'ascolto il confronto costituiscono il sale dell'azione sindacale
Il modo più efficace per il ring per rinnovare e migliorare il nostro modo di fare sindacato oggi è il momento di fare un bilancio del quadriennio che ci lasciamo alle spalle
E di costruire insieme gli obiettivi politici e organizzativi che definiranno la strategia sindacale della prossima stagione
Si prospettano anni di durissimo lavoro
Le sfide sul nostro cammino sono tante e complesse di jet digitalizzazione del lavoro transizioni occupazionali green economy e d'inverno demografico sono solo alcune delle questioni che dovremo affrontare
Processi questi che a ben vedere attraverseranno i contesti sociali e di lavoro dentro i ben prima del Covi d'avevano ci avevano proposto l'attenzione su queste tematiche ma che la pandemia purtroppo ha accelerato improvvisamente quindi generando conseguentemente delle fratture di lavoro che abbiamo il dovere di saper leggere e soprattutto interpretare se non vogliamo rimanere indietro rispetto ad un mondo del lavoro in continua evoluzione
Un quadro che sia recentemente inserito in un contesto internazionale delicatissimo stravolto da una guerra che una volta in più dimostra tutta la follia dell'essere umano
Nel momento in cui il mondo intero chiedeva a gran voce maggiore cooperazione e solidarietà tra Stati con l'obiettivo di costruire insieme un modello socio economico più giusto l'uomo è caduto ancora una volta nelle tentazioni belliche
Se gli endo la via dei rapporti di forza muscolari causando una tragedia umanitaria di dimensioni catastrofiche che impone anche un ridimensionamento del percorso di ricostruzione che ci preparavamo ad imboccare
Ma su questo ci soffermeremo meglio in seguito
è fondamentale e sindacato di fronte a questo scenario rafforzi il suo ruolo di risorsa per il Paese
Questo perché così come è accaduto di coerentemente nel corso della storia le gravi emergenze socio economiche spingono a farli riscoprire l'importanza dei corpi intermedi che sono agenti necessari per affrontare i rischi collettivi ed assicurare la tenuta del Paese
Se ci pensate questo è ciò che si è verificato nel corso della gestione della crisi sanitaria
Dopo quasi un decennio di ostruzionismo nei confronti del dialogo sociale oggi le istituzioni hanno finalmente cambiato indirizzo il riscoprono nella rappresentanza sociale una risorsa per perseguire gli obiettivi comuni
Il sindacato sembra dunque prospettarsi una nuova stagione
Che avrebbe detto Giulio Pastore riapre all'orizzonte di una chiamata in causa delle forze sociali come responsabili e protagoniste dello sviluppo del Paese
Responsabili e protagoniste due termini quelli scelti da pastore non casuali e profondamente interconnessi essere protagonisti infatti dobbiamo necessariamente essere responsabili
Oggi siamo noi tutti chiamati ciascuno ai suoi livelli ad elaborare soluzioni idonea a rispondere alle pressioni generate dei profondi cambiamenti in corso
Cambiamenti che attraversano in particolare l'arcipelago del terziario una realtà come sappiamo difficile da da presentare per le sue molteplici sfaccettature
Dobbiamo tuttavia accettare questa sfida con responsabilità
Questo significa nel concreto e vitale di intraprendere scorciatoie demagogiche nel perseguimento dei nostri obiettivi
Le situazioni che dovremo affrontare sono complesse non pensiamo di poter risolvere offrendo soluzioni semplicistiche
In un mondo del lavoro che cambia sempre più velocemente il sindacato non deve arroccarsi nella comodo difesa di posizioni acquisite ma deve mettersi in discussione deve aprirsi al confronto al futuro cogliendo i nuovi bisogni di chi vuole rappresentare
Un compito rischioso che non sarà esente da errori ma è tempo avrebbe detto Pierre Carniti di iniziare a commettere degli errori nuovi di conseguenza non limitiamoci a giocare soltanto sulla difensiva va ma facciamo nostra l'ambizione di essere soggettivo attivi del cambiamento
Farlo abbiamo a disposizione uno strumento formidabile che è quello della contrattazione il luogo della sintesi delle esigenze contrapposte
In quanto i cislini noi riteniamo quella contrattuale la massima sede dell'esercizio della partecipazione
L'unico luogo in cui è possibile governare i processi di trasformazione del lavoro trovando soluzioni condivise e vantaggiose tanto per le imprese quanto per i lavoratori
è questo il motivo per cui abbiamo voluto dare a questo congresso un titolo emblematico ma allo stesso tempo concreto nel solco della contrattazione perché in questo solco che noi abbiamo l'opportunità di costruire gli strumenti necessari a fronteggiare il mondo che cambia ed offrire per questa via il nostro contributo tangibile alla ricostruzione del Paese
è questa la stella polare che deve guidare la Fisascat nelle sfide nelle sfide del prossimo quadriennio
Tuttavia però il orientarci efficacemente in questo difficile cammino è opportuno fermarsi un attimo a guardarsi attorno per meglio comprendere il contesto entro il quale siamo chiamati ad agire
Era l'undici marzo del due mila venti quando l'OMS qualificava tardivamente il corride diciannove come una situazione pandemica
Dini ad un mese l'umanità si sarebbe ritrovata confinata tra le mura domestiche
Ed espressioni un temo un tempo appartenute soltanto libri di storia dei film di fantascienza sarebbero entrate prepotentemente nel linguaggio comune di tutti i giorni
De mia lo davanti coprifuoco di stanziamento e così via l'elenco molto lungo
La straordinarietà di quell'evento si è progressivamente trasformate in una in una triste ordinarietà che illustri Sociologia non meglio definito col termine calzante di nuova normalità
All'epoca eravamo convinti che si sarebbe trattato di un evento eccezionale risolvibile nel breve periodo oggi a due anni di distanza sappiamo che non è così
Di fronte alla catastrofe sociale le economie avanzate hanno predisposto una politica economica ultra espansiva
Facendo saltare i vincoli monetari e di bilancio
Nella prima metà del due mila e ventuno alle fondamentali politiche di sostegno si è affiancata la progressiva diffusione della salvifica campagna vaccinale
La quale ha permesso la rapida uscita dalla recessione contribuendo ad una robusta ripresa del panorama macro economico mondiale
Nel due mila ventuno il mondo è cresciuto del cinque virgola sei per cento tornando ai livelli pre Covip mentre per il due mila ventidue le stime parlano di un più quattro virgola cinque per cento conflitto armato permettendo
Tuttavia non dobbiamo farci illusioni questi numeri per quanto indicativi
Hanno fatto difficoltà penetrare nelle economie reali dei singoli contesti geopolitici
Una ripresa discontinua tra i vari trimestri costantemente messa in discussione dal susseguirsi delle ondate pandemica generate dalle nuove varianti e dalle fiammate inflazionistiche indotte dal forte rimbalzo
E dalle tensioni energetiche
Elementi che hanno iniettato nella ripresa economica delle eccessive dosi di incertezza che l'hanno resa fragile e non strutturale
Di fronte a questo clima di incertezza sanitaria economica e sociale di attori pubblici debbono proseguire nella loro opera di sostegno all'economia
Si è già detto come per perseguire questo obiettivo sia fondamentale un approccio solidaristico di respiro internazionale attraverso il ritorno del confronto multilaterale messo a dura prova dalle tendenze
Politiche dell'ultimo quadriennio
Un periodo caratterizzato da rafforzamento dei nazionalismi diffusi sia anche all'interno dal dell'Alleanza atlantica a partire dal due mila e sedici con il referendum sulla Breaks site
E le reazioni americane che hanno portato il presidente Trump alla Casa Bianca favorendo l'introduzione di logiche competitive protezionistiche che hanno Mammano eroso il metodo del multilateralismo e della cooperazione internazionale
Ne sono testimoni
La conseguente delegittimazione del G7 da parte degli USA e l'abbandono di importanti accordi commerciali internazionali come il TP P. e il Type con l'introduzione di dazi ideologici che hanno condotto a vere e proprie guerre commerciali
Di fronte a sfide di carattere globale come quelle dell'emergenza climatica della transizione Green e delle crisi dei migranti
Nel momento in cui si doveva collaborare per definire nuove politiche industriali costruire corridoi umanitari promuove e diffondere la cultura dell'assenza il mondo ha deciso a me di mancare al suo appuntamento con la storia
Si è preferito costruire muri piuttosto che Ponti
Ora abbiamo il dovere di chiudere la parentesi protezionistica
Ed aprire un nuovo corso per fronteggiare con le sfide che senza un approccio interesse in un internazionale siamo destinati a perdere un'opera faticosa seppure i primi mattoni siano stati posti con il G venti di Roma dello scorso ottobre
E la successiva Cop ventisei di Glasgow con cui il leader del delle democrazie occidentali hanno avviato lo smantellamento del protezionismo economico
Il mondo però non è composto solo dall'Occidente
Se da un lato del globo l'Alleanza atlantica ha avviato il suo processo di ricostruzione dall'altro i venti di guerra sono tornati a soffiare prepotentemente pregiudicando ogni sforzo per la tanto declamata distensione internazionale
Come tutti sappiamo purtroppo nel mese di tre febbraio una rapida escalation ha riportato il conflitto armato nell'uomo nel cuore del vecchio continente riproponendo una contrapposizione tra blocchi di superpotenze che speravamo fosse caduta insieme al muro di Berlino
La vile aggressione che la Russia di Putin al perpetrato ai danni dell'Ucraina e della sua inviolabile sovranità non Smith nazionale è totalmente inaccettabile incompatibile con i valori della diplomazia internazionale e totalmente ingiustificabile anche sul piano politico
Un atto di guerra le cui immagini che in questi casi valgono davvero più di mille parole ci riportano indietro ad un Novecento guarda fonda io che auspicavamo esserci lasciati alle spalle
Il tutto aggravato dalla costante minaccia dell'arma nucleare
L'espressione più agghiacciante della follia umana
Fatti totalmente estemporanei che si collocano al di fuori dalla storia
Ed è la stessa storia bellica ad insegnarci che a pagare il prezzo più alto saranno ancora una volta i più deboli
Si contano migliaia di vittime civili e milioni di profughi che si riversano entro i confini di nazioni europee
Vite spezzate famiglie distrutte e attività rase al suolo
Ma non dobbiamo dimenticarci però che in giro per il mondo sono oltre settanta gli stati attualmente impegnati in guerre che sebbene distante inedita i nostri confini geografici e culturali sono altrettanto catastrofiche
Ricordiamo la recente capitolazione dell'Afghanistan di fronte alle ritorno del regime talebano
La guerra civile siriana lo sconto lo storico un conflitto israelo palestinese
Non parlare poi delle guerre sanguinaria che attanagliano il continente africano attraversato dai regimi militari milizie armate e i gruppi terroristici che troppo spesso fingiamo di non vedere
Non esistono guerre di serie A in quelle di serie B
Sono tutte tragedie umanitarie che vedono sempre nei bambini
Nelle donne e negli anziani le vittime tristemente predestinate
In questo passaggio di cui avremmo fatto volentieri a meno risse ritengo sia non solo utile ma anche bello riscoprire la lungimiranza della nostra Costituzione che all'articolo undici dispone
Che l'Italia ripudia la guerra a come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
Noi
Noi non solo come Fisascat come CISL ma come sindacato genuinamente democratico condanniamo irrevocabilmente ogni atto di guerra e rivendichiamo con orgoglio questo nostro principio costituzionale di pace
Auspicando che possono orientale non solo mi l'Italia ma anche la comunità internazionale
Nella ricerca di ogni soluzione diplomatica che possa condurre all'immediata eccessi Sutter il fuoco onde evitare un tragico ritorno indietro nella storia
Dobbiamo chiudere almeno per il momento il capitolo delle guerre internazionali
Scende sul piano comunitario
Dove negli ultimi due anni si sono ispirate importanti ventate di novità
Ma partiamo con ordine
E che anche qui occorre iniziare inevitabilmente dalla pandemia che ha travolto il Vecchio Continente
Decenza sanitaria seguita dalla durissima crisi economica ha spinto l'Unione europea ad assumersi nuove responsabilità esercitando un protagonismo molto diverso da quello che l'aveva contraddistinta nelle crisi passate
Scavalcando i rigidi paletti del rigorismo ad ogni costo la Commissione ha provato in rapida successione la sospensione del Patto di stabilità e la messa in piedi del piano sure per la salvaguardia diretta dei posti di lavoro
Proseguendo su questi binari il ventuno luglio del due mila venti la Commissione ha rotto gli indugi ed è scesa in campo con il Recovery Fund
è stata una svolta storica
Dopo il fallimento delle politiche di osterie ti per la prima volta si è accettato si sottoscrive debito comune ed europeo ad un livello quantitativamente tanto importante offrendo finalmente una risposta comune e solidale ad una crisi economica
Il Recovery Fund infatti non è soltanto l'antidoto tecnico di una crisi economica
Ma è anche la risposta europea l'esplosione dei sovrani ismi in atti per l'appunto sull'onda delle lacerazioni generate dall'austerity
Sotto questa prospettiva il record dei fans costituisse il vero tentativo di rinvigorire il senso di appartenenza dei popoli europei e di rafforzare il processo di aggregazione attraverso l'arma folle formidabile
Della solidarietà tra Stati
E questo il passaggio fondamentale che dobbiamo tenere bene a mente
Dalle misure addio feriti alle politiche espansive dalle divisioni nazionaliste all'aggregazione comunitaria
Certo dobbiamo anche riflettere molto sul fatto che è servita una pandemia mondiale a far risvegliare Bruxelles
E soprattutto dobbiamo fare pressione assieme al sindacato europeo per far sì che questo cambio di paradigma perda i connotati della straordinarietà emergenziale assuma viceversa quelli dalla strutturalità
L'Europa non deve chiudere gli occhi di fronte alle disuguaglianze sociali alla povertà e al lavoro
Ne vale a nostro avviso la sua stessa sopravvivenza
Credo convintamente che sia questo il senso profondo di quel devo Prism più nobile
Nato con il Manifesto di Ventotene e incarnato in tempi contemporanei da personaggi di spicco come il compianto presidente David Sassoli
La cui prematura scomparsa ha lasciato in seno alle istituzioni comunitarie un inedito senso di aggregazione di coesione che soltanto un paio d'anni fa ci sarebbe parso un miraggio e che oggi abbiamo il dovere di coltivare un senso di appartenenza che ha saputo scavalcare
Un senso di appartenenza che ha saputo scavalcare gli impopolari paletti burocratici entro cui troppo spesso si perdeva il senso medesimo dell'Europa e che auspichiamo possa farci fare un balzo a in avanti
Verso in cui compimento dell'integrazione comunitaria
Un'integrazione non soltanto economica ma anche politica e sociale e che sia orientata di questa volta verso il principio solidaristico
Questo significa nel concreto della politica comunitaria lavorare su talune linee strategiche che possono aprire ampi margini di solidarietà
Ridisegnare i vincoli del Patto di stabilità consolidare il principio della tu mutualizzazione del debito portare a compimento l'unione bancaria e definire un vieto ministero del Tesoro europeo
Costruire una comune politica pressione fiscale che evitino il dumping sleale tra Stati membri velocizzare il green deal per la messa a punto di una politica energetica europea che assicuri l'autosufficienza
Ma soprattutto a differenza del passato l'unione europea deve conferire caratteri sociali a queste riforme
Ciò non si può fare se non mettendo al centro il lavoro
Quello con la elle maiuscola di così noi siamo i promotori i lavoratori europei vogliono oggi più che mai un'Europa sociale solidaristica forte e unità che li protegga questo è quello che rivendichiamo
Sul fronte esterno è arrivata l'ora di dotarsi di una politica estera e di difesa comune in grado di conferire all'Unione una voce unica autorevole nello scacchiere internazionale
Sembra che i tempi siano finalmente maturi per portare a compimento ognuno di questi processi
Nel nostro piccolo Ruspi cioè che l'Unione europea avverta il peso di queste responsabilità
Soprattutto nei confronti delle future generazioni che stanno pagando il prezzo più alto di una crisi che perdura ormai da quindici anni manifestandosi continuamente sotto le forme più disparate
Crisi finanziaria del due mila sette due mila otto crisi del debito sovrano europeo crisi sanitaria e ora come se non bastasse la guerra nell'Est Europa
I nostri giovani vessati dal susseguirsi del fa da di tanti eventi nefasti meritano di vivere in una società migliore più giusta di questa è arrivata l'ora di centrare questo obiettivo
Endo Alitalia
Il ventuno febbraio del due mila venti era data che passerà alla storia
Il giorno in cui è stato ufficialmente registrato il primo caso di Sasco due
Nove marzo il governo allora in carica annunciava in loco da nazionale
Il nostro Paese veniva investito dalla cosiddetta primo andata
La più devastante
Il TT oltre novecento morti al giorno
Per Api intensive piene ospedali al collasso
Se è vero che le immagini valgono più di mille parole descrivere cosa il Paese abbia provato in quella fase storica basta ricordare l'asta lesta la straziante immagine delle bare di Bergamo trasportate dai camion dell'esercito
Italia così come il mondo sarebbe stata poi investita da ulteriori ondate di con dati il conto pagato in termini di vite è stato altissimo
Noi tutti credo abbiamo perso familiari e amici colleghi o anche solo conoscenti a cui va oggi il nostro pensiero da Frank
Insieme a loro ricordiamo anche un caro amico della CISL e grande uomo delle istituzioni un dirigente che autorevolmente rappresentato la nostra confederazione ai massimi livelli il compianto Franco Marini
Per contrastare l'espandersi del contagio
Il governo ha dovuto adottare una serie di inedite necessarie misure restrittive per il tramite di Londra nazionali e territoriali chiusure di intere attività economiche restrizioni di carattere sociale
E se da un lato ciò ha contribuito a contrastare il diffondersi della pandemia dall'altro ha inevitabilmente trasformato la crisi sanitaria nella più devastante crisi economica dal secondo dopoguerra
La pandemia ha colpito l'Italia più di altri paesi un paese abbattendosi su un Paese già fragile dal punto di vista sociale ed economico
Per questo motivo per l'Italia la pandemia è stata pioggia sul bagnato
I dati del due mila venti sono più che eloquenti
Il pile crollato dell'otto e nove per cento
I posti di lavoro spazzati via sono stati quasi un milione
Le ore lavorate si sono contratte del tredici per cento
A questi dati se ne aggiunge un'ulteriore forse il più tragico
Nel solo due mila venti il numero di persone sotto la soglia di povertà è cresciuto di un milione attestandosi a un totale di cinque virgola sei milioni di soggetti un dato tristemente riconfermato anche per il due mila ventuno nonostante la sostenuta ripresa economica
Questa discrasia tra crescita e povertà deve imporci una profonda riflessione sul modello distributivo adottato dal nostro Paese
Oggi tuttavia abbiamo l'opportunità di cambiare non solo di costruire le macerie sociali che la pandemia ha lasciato dietro di sé ma anche rivedere il nostro sistema di sviluppo sciogliendo finalmente quei nodi strutturali che imbrigliano la nostra economia da più di trent'anni
Questo punto Nita si chiama PM o meglio Next Generation you un piano per che può contare su una dotazione fin finanziaria per oltre duecento miliardi di euro
Un'opportunità unica e irripetibile per il nostro Paese che dovrà richiedere il massimo impegno di tutti gli attori coinvolti al fine di accompagnare l'Italia nel difficile sfida della ripresa economica
Una ripresa già iniziata nel due mila ventuno me ma che tuttavia non riesce ancora a dimostrarsi mente inclusiva ed incisiva
Il due mila ventuno è stato un anno di cambiamento per l'Italia su tutti i punti di vista compresa la crisi istituzionale poi risolta con l'incarico di governo affidato al professor Mario Draghi
Forse l'unica professionalità nel panorama italiano in grado di costruire attorno a sé un'ampia maggioranza e così evitare delle nuove elezioni
La grande responsabilità dimostrata dagli italiani
Attraverso l'adesione alla campagna vaccinale ha permesso all'economia di liberarsi dalle destinazioni più dure
Consentendole di tornare a correre e di acquisire una crescita per il due mila ventuno pari al più sei virgola sei per cento ben oltre la media europea
Sul fronte occupazionale i dati sono stato in meno confortanti confermando quelle teorie economiche per cui dopo una grave crisi la ripresa occupazionale è sempre più lenta di quella del PIL
La crisi infatti ha avuto difficoltà penetrare nell'economia reale sganciando sì dalla dinamica così occupazionale e che è rimasta flebile
Il tasso di occupazione del due mila e ventuno si è attestato al cinquantotto virgola due per cento ancora inferiore rispetto al due mila diciannove
Non solo dunque non abbiamo ancora recuperato il livello pre pandemico ma la ripresa che c'è stata rispetto al due mila venti è stata trainata prevalentemente dai contratti a termine
Contratti a tempo determinato che si attestano ormai stabilmente sopra la soglia lecco dei tre milioni in continuità con un trend che trova le sue origini nella crisi del due mila e otto
è tra questo periodo il due mila diciannove che i contratti a termine hanno registrato una crescita del trentasei virgola tre per cento
Molti dei quali inquadrati proprio nei comparti del terziario privato turismo e servizi
Sono dati che dovrebbero imporre profonde riflessioni sul nostro modello occupazionale e in quanto sindacato del terziario ne avvertiamo particolarmente il peso
Questo in considerazione degli in delle ingenti risorse messe a disposizione del Recovery Fund
Non accetteremo la riproposizione di un modello occupazionale basato sulla precarietà del lavoro e sui bassi salari che vede nel lavoro un fattore di costo che frena la competitività piuttosto che una rissosa capace di stimolare da questo vigileremo affinché ogni euro erogato venga investito per difendere e creare occupazione di qualità ben formata retribuita e soprattutto contrattualizzata
Parallelamente però non dobbiamo cadere nella facile demagogia
Non dobbiamo commettere le odore di confondere la precarietà con la buona flessibilità che è una componente fisiologica funzionale necessaria all'organizzazione del lavoro post fordista ed economia terziaria esatta
Proprio lo scorso diciannove marzo ricorreva il ventennale dal Bardo omicidio del professor Marco Biagi
Un grande innovatore che ha pagato con la vita il prezzo delle proprie idee modernizzatrice
Un riformista che ha sempre trovato nella CISL un luogo di ascolto attento e mai ideologico
Allasia temi dire che oggi anche chi in viaggi vedeva ingiustamente il creatore della precarietà è costretto a ricredersi di fronte alla modernità del suo pensiero
Colpevole soltanto di aver voluto adeguare il mercato del lavoro alle oggettive evoluzioni delle realtà produttive
Ed è proprio perché oggi ci troviamo in una fase di fortissima trasformazione di lavoro che ritengo utile riscoprire il pensiero del professor Biagi
Partiamo col dire e siamo tutti d'accordo nel voler combattere la precarietà
Ma proseguiamo con lo specificare che combattere la precarietà non significa certo cancellare la flessibilità che anzi può e deve trovare nella contrattazione il terreno fertile per il suo genuino sviluppo
Con questo spirito
Con questo spirito dobbiamo lavorare per costruire sistemi integrati di tutele attive e passive
Che non si limitino solo e unicamente al rapporto di lavoro
Ma accompagnino le persone anche nelle transizioni occupazionali assicurando continuità contributiva e retributiva e altre soste e al tempo stesso formazione e riqualificazione
Questo significa per noi contrattare la flessibilità che nulla a che vedere con l'accettazione dei missiva della precarietà che è viceversa un concetto patologico
Ebbene pone l'accento su questa netta differenziazione e chiarire che con questo spirito dei suoi forniste responsabile la Fisascat continuerà a sedersi ai tavoli contrattuali e istituzionali
E in quei tavoli non ci limiteremo nel riproporre l'immagine ostinata di un e vuoto uniforme che mal si concilia con un contesto socioeconomico incontri in costante trasformazione
Anche se per qualcuno quest'approccio continui a suonare come una blasfemia sindacale
Ma il riformismo come ha simpaticamente evidenziato il nostro segretario generale generale è un po'come il coraggio di don Abbondio
Chi non c'era
La mente riesca ad Asolo
Per quel che riguarda i settori di nostra competenza
Si stima che le risorse del piano di riprese resilienza
Che potrebbero avere ricadute sul terziario nella sua intera interessa ammontano a circa novantatré miliardi di euro
Una somma giustificata dal fatto che come ripeto ripetiamo oramai da due anni i nostri settori sono quelli che maggiormente hanno pagato il prezzo della crisi
Turismo commercio al dettaglio in particolar modo quello non alimentare ristorazione pubblici esercizi servizi all'impresa e alle persone lavoro di cura compatti che nel decennio pre pandemico stavano stavano vivendo un periodo di importante dinamismo economico e occupazionale con una crescita di oltre un milione di occupati è un contributo al PIL per oltre il quaranta per cento
Ad oggi il terziario globalmente inteso assorbe più del settanta per cento dell'occupazione nazionale
Al cui interno sono ricompresi circa undici milioni di lavoratrici ed i lavoratori inquadrati nelle realtà riconducibili al terziario di mercato al turismo e ai servizi
Dopo il primo lo davano ad eccezione di alcuni periodi questo settore non è più riuscito a rimettersi saldamente sui binari di crescita che lo contraddistinguevano
Questo perché il terziario vive si nutre della socialità e della convivialità dello scambio interpersonale e del contatto umano in particolare il turismo
Elementi che sono stati progressivamente consumati dei provvedimenti restrittivi dentista e di distanziamento
Misure che hanno affossato quella componente di socialità su cui si fonda l'economia dei servizi che tutt'oggi stiamo pagando essendo ancora molto lontani dai livelli prepari termici
Tra tutte le componenti dei servizi solo per il commercio all'ingrosso si registrano livelli di fatturato superiori al due mila diciannove
Mentre per il commercio al dettaglio turismo e ristorazione si riscontrano ancora oggi voragini di fatturato tra il venti e il trenta per cento
Il versante occupazionale i occupazionale ancor più preoccupante
I dati del due mila venti ci riconsegnano il quadro di un terziario di mercato falcidiato dal Covi diciannove
Il quale ha provocato una vera e propria emorragia occupazionale di quattrocento mila posti di che hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori compiti impegni impressionanti registrati proprio nel commercio meno meno quattro e sette per cento e nei servizi di alloggio e ristorazione quasi il dieci per cento
E proprio il turismo
Nelle sue variegate attività ad avere fa pagato il prezzo più alto scorso scontando prima le chiusure poi l'incertezza anche dettata dalle attuali tensioni geopolitiche questi sono queste sono le variabili che affliggono una realtà che vive necessariamente di programmazione
Il turismo vale il tredici per cento del PIL con oltre uno virgola cinque milioni di lavoratori
è questa l'occasione per ribadire la nostra posizione più volte espresse nei confronti del governo al quale recentemente insieme con le altre organizzazioni sindacali
E le parti datoriali abbiamo proposto la creazione di una politica ad hoc per il rilancio di un comparto che può rappresentare il volano della ripresa economica del nostro Paese
Horror
Un crollo verticale che può essere meglio compreso se paragonato all'industria che ha registrato nell'opera nello stesso periodo un calo occupazionale solamente dello zero virgola uno per cento
Questo settore efficacemente salvo guardato dal sistema di protezione sociale
Questo è uno scenario talmente asimmetrico dare all'indotto il legislatore ad intervenire ad intervenire con una riforma degli ammortizzatori sociali finalizzata ad estendere la protezione anche a quei settori che ne erano ingiustificatamente privi allargando le tutele a oltre dodici milioni di lavoratrici dicono lavoratori
Un primo passo in avanti verso la direzione che il sindacato ma che in particolare della CISL richiamava già da diverso tempo ossia verso il principio uno e due universalistico della protezione sociale
Per l'innalzamento del livello di equità e di giustizia sociale dell'intero sistema
Come Fisascat riteniamo che questi intervento sia un punto di partenza e non di arrivo
In primis
Non possiamo che valutare negativamente l'assenza di un provvedimento specifico rivolto ai lavoratori stagionali
In particolare tutti del turismo che dopo la cancellazione della Mini Asquini continuano a non avere un'efficace tutela dell'attuale sistema raspi
Serve un intervento idoneo in grado di cogliere le peculiarità di questo settore e che dia una risposta più consistente sul sia sul piano della quantificazione economica dell'indennità sia sul piano della durata temporale
E che preveda una maggiore copertura contributiva anche se figurativa
Sarebbe opportuno via di tale anche con eventuali aggiustamenti il meccanismo della DS requisiti ridotti siamo dei nostalgici
C'è poi da potenziare il collegamento con le politiche attive
Valorizzare l'apporto che i fondi interprofessionali possono offrire in tema di formazione rafforzare le tutele degli autonomi ed eliminare le disomogeneità residuali
Su queste prerogative terremo riflettori puntati
Così come i riflettori puntati li vogliamo tenere accesi anche sulle categorie del commercio alimentare
Della grande distribuzione delle pulizie e sanificazione del socio assistenziale della vigilanza privata e delle farmacie
Lavoratrici e lavoratori che hanno messo la loro professionalità al servizio del Paese senza che questa fosse n premiata né valorizzata
Anzi messe troppo spesso ai margini del dibattito tutto pubblico sovente ci si dimentica di come anche queste categorie siano scesi in campo nel momento più buio consentendo all'Italia intera di sopravvivere
Come Fisascat
Come Fisascat avvertiamo allora il dovere di concentrare tutti i nostri sforzi affinché ai nostri rappresentati vengano riconosciuti i diritti che si sono guadagnati sul campo
Costruendo per il futuro un azione sindacale che metta al centro la valorizzazione della professionalità del senso del dovere che hanno saputo dimostrare è su queste basi che intendiamo rilanciare un programma incentrato su cinque pilastri fondamentali che va che dovranno guidarci nei prossimi quattro anni e che abbiamo così sintetizzato
Potenziale le tutele incrementale il lavoro garantire più sicurezza governare l'innovazione favorire la partecipazione questo lo vogliamo fare nel solco della contrattazione e attraverso questo solco abbiamo l'opportunità di perseguire questi obiettivi per costruire un sia in un lavoro più equo più giusto più dignitoso all'interno di un settore strategico che senza ombra di dubbio merita di essere maggiormente valorizzato
Avremo comunque modo di entrare nel dettaglio di tali questioni in occasione della tavola rotonda di domani pomeriggio in cui approfondiremo lo stato di salute del terziario di mercato sospeso tra resilienza e ripartenza
Siamo di fronte a cambiamenti epocali
Accelerati nella tecnologia nell'organizzazione della produzione nel modo di erogare i servizi nella stessa concessione del lavoro
Tutte le sfide e le azioni da trasformazioni odierne si inquadrano in quella che gli economisti hanno ribattezzato quarta rivoluzione industriale
Sebbene io preferisca chiamarla rivoluzione terziaria
Nel momento in cui il settore che ne uscirà nel ma realmente
Rivoluzionato sarà quello dei servizi in diretta connessione con i processi di di gettito digitalizzazione che dopo il carbone l'elettricità e l'informatica mira ad essere la forza motrice di questa nuova rivoluzione
Ma fermandosi un nuovo paradigma di lavoro che richiede al sindacato una visione innovatrice
Capace di saper leggere i fenomeni che si ci stanno investendo e i nostri compatti basti pensare alla cosiddetta intelligenza terziaria che ha posto le basi per attenersi per la creazione di una vera e propria economia delle piattaforme il cui occupati sono addirittura raddoppiati in questo biennio pandemico trovando la sua massima espressione proprio nell'e-commerce nel food libero e nel turismo quattro punto zero
Piattaforme che erodono la tradizionale concessione settoriale dell'economia ponendo non pochi problemi anche in termini di rappresentanza
Si pensi al caso emblematico dei ciclo fattorini a cavallo tra commercio ristorazione trasporto e logistica
Amazon Alibaba ai bimbi booking blocco deliberò sono soltanto alcuni dei colossi che stanno imponendo il ripensamento del mondo dei servizi
Multinazionali che testimoniano con quanta velocità i cambiamenti tecnologici impattino sul terziario di mercato trasformando dadi talmente sia la domanda che l'offerta dei servizi
E richiedendo sistematici adeguamenti delle competenze
Se delle lavoratrici e dei lavoratori la cui professionalità e costantemente messa sotto pressione dal procedere incessante dell'innovazione
Di fronte a questo scenario il profilo problematico che andrà sempre più evidenziandosi sarà quello di come contemperare le esigenze dell'innovazione con la salvaguardia del patrimonio di competenze e dei lavoratori
Il rischio infatti è che le nuove terre tecnologie
Si costituiscano come elemento di disturbo per il settore occupazionale
In realtà cioè sempre accaduto nelle grandi rivoluzioni del passato
Non sostituzione tra paradigmi produttivi ha sempre generato nelle prime fasi di utilizzazione delle nuove tecnologie lunghi processi di adattamento delle competenze esistenti
Tuttavia oggi siamo di fronte a un processo diverso
La rivoluzione digitale a differenza delle altre genera costantemente innovazioni tecnologiche che non lasciano all'organizzazione produttiva il tempo necessario per adattarsi producendo incessantemente pressioni sul lavoro e sui lavoratori
Ci poniamo dunque una domanda
Quale ruolo per il sindacato di fronte a tale scenario come per ogni su questione complessa anche in questo caso la riposta non può essere e non deve essere semplice
Siamo convinti che il sindacato che voglia tutelare i lavoratori ostacolando il tuo che il progresso tecnologico rischia viceversa di favorire la loro espulsione dal mercato del lavoro
Dobbiamo piuttosto lavorare alla costruzione di una nuova strategia sindacale
Che sia in grado di inglobare le tematiche poste dall'era digitale
Una strategia capace di regalare assieme lo sviluppo digitale con quelle del con quello delle persone immaginando nuovi modelli organizzativi che sappiano cogliere le trasformazioni del lavoro
Nuove mansioni nuove fosse professionalità nuove classificazioni nuovi regimi d'orario ma anche un nuovo regime di tutele contrattuali per vincere la sfida abbiamo a disposizione l'arma della contrattazione collettiva
Strumento di indispensabile importanza per cogliere i reali bisogni del mondo del lavoro e fornire soluzioni condivise e partecipate
Non è un'attribuzione autoreferenziale
Ma un riconoscimento che proviene anche dalle istituzioni internazionali come l'OCSE il Rillo che vedono nel dialogo sociale e nell'autonomia collettiva lo strumento più idoneo a far conciliare il progresso tecnologico con la tutela e lo sviluppo occupazionale
Cruciale per plasmare la digitalizzazione la transizione giusta e il nuovo mondo del lavoro come pure sancito dal comitato esecutivo di un'Europa
Tradurre nel concreto questi indirizzi significa assumersi il compito prioritario individuale un nucleo ben preciso di tutele innovative e inderogabili
Nella consapevolezza che tu contrattare nuove tutele significa in primis innovare il lavoro nelle sue reali in manifestazioni
L'obiettivo calare progressivamente in tutti i contratti che portano la nostra firma i seguenti diritti
Diritto individuale alla formazione professionale
Fondamentale per accrescere il patrimonio di competenze del lavoro in particolare quelle trasversali che sono necessarie per prevenire il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e favorirne la di occupabilità della persona
Su questo oltre al riconoscimento della formazione come diritto soggettivo dobbiamo potenziale insiste anche il sistema della bilateralità e soprattutto dei fondi interprofessionali
Ancora troppo poco utilizzati dalle imprese in particolare quelle di piccole e piccolissime dimensioni che sono elementi che possono offrire un contributo fondamentale anche all'intero sistema di politica attiva nell'ottica di una maggiore sinergia tra pubblico e privato
Diritto all'inquadramento contrattuale delle nuove professionalità e debbono essere oggetto di monitoraggio costante da apposite commissioni paritetiche
Al fine di assecondare lo sviluppo delle professionalità definire in maniera trasparente le nuove figure professionali
E per questa via mantenere saldo il legame tra contratto realtà lavorativa di riferimento evitando che quest'ultima sfugga alle norme contrattuali e dalle relative tutele la gran parte delle scale classificatori risultano obsolete per quello che è un mercato del lavoro e delle professionalità in continuo aggiornamento
Addivenire alla riforma dei sistemi di classificazione personale sarà un obiettivo primario per noi poiché è da qui che passa la valorizzazione non solo economica Nama anche meritocratica delle competenze di lavoratrici e lavoratori
Diritto alla salute alla sicurezza sul lavoro specialmente in un Paese dove muoiono in media tre persone al giorno sul posto di lavoro
In una vera e propria scia di sangue inaccettabile che abbiamo il dovere di spezzare
Dobbiamo investire di più in formazione costante su questo tema oltre a quell'obbligatoria inoltre su questo riteniamo sia fondamentale
Introdurre elementi di duca azione alla sicurezza sul lavoro nel ciclo primario dell'istituzione per creare una solida cultura della sicurezza già ben prima che le persone si affaccino sul mercato del lavoro
Diritto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
La pandemia ci ha insegnato che lo stimatore Thing è una via percorribile
Come noi affermiamo ormai da tempo
Valorizziamo questo tormento che può andare a vantaggio non solo del lavoratore ma anche dell'impresa e della sostenibilità ambientale generando una logica quindi Twinings cui tutti abbiamo da guadagnarci
Diritto alla partecipazione alle scelte strategiche delle intese al fine di convenire alla codeterminazione delle strategie aziendali come peraltro previsto dall'articolo quarantasei della nostra Costituzione
Diritto al sostegno della genitorialità della cura e dell'assistenza per affermare ulteriormente il ruolo sociale del contratto collettivo
Affossare i congedi estendere i sistemi di Welfare anche ai familiari e predisporre adeguati sistemi di Long Term Kerr sono misure necessarie da cui passano contemporaneamente le pari opportunità
Il sostegno latta alla alla natalità le risposte alle nuove esigenze
Che sempre più saranno sospinta dall'invecchiamento demografico
Infine il diritto alla retribuzione sufficiente proporzionata di quello non ci dimenticheremo mai deve essere proporzionata all'attività di lavoro svolto in contrasto al fenomeno del sotto inquadramento che ancora è troppo diffuso nelle realtà produttive
Portare a compimento la costruzione di questi questi impalcatura sociale e compito al duo
Ma l'obiettivo che noi oggi ci poniamo e che ispirerà l'agire sindacale della Fisascat tanto viva nazionale quanto a livello decentrato e lo potremo avanti con determinazione
Non potendo entrare troppo nel merito per ragioni di tempo voglio comunque soffermarmi per una breve e sintetica ricognizione della situazione contrattuale a livello nazionale
Numerosi rinnovi condotto in porto nell'ultimo triennio nonostante l'imprevista Covip
Contratti importanti alcuni dei quali erano fermi al palo da diversi anni
Molti servizi socio assistenziale lavoro domestico Cynthia di viaggio agenti immobiliari portieri farmacie private fiori recisi aziende otto otto fu ticket otto frutticole
Un pacchetto di rinnovi applicabile a oltre due milioni di lavoratrici e dei lavoratori i quali hanno ottenuto benefici non solo in termini economici ma anche normativi
Parallelamente abbiamo dovuto forse fronteggiare il susseguirsi delle ondate Pandev amiche che si sono abbattute sui nostri settori
Su questo versante abbiamo siglato con le controparti fondamentali protocolli per la gestione sanitaria della pandemia sui luoghi di lavoro al fine di garantire la salute e la sicurezza
Dei lavoratori spesso impegnati in prima linea per garantire a tutta la società la fruizione dei servizi fondamentali
Siamo seggi in campo con la bilateralità
Garantire l'integrazione al reddito per milioni di lavoratrici e lavoratori del terziario ovviamente il lavoro non è affatto terminato anzi siamo in fase di confronto sui due filoni fondamentali che sono il commercio e il turismo
Un totale di nove contratti per l'intera che sono importantissimi per l'intera economia italiana e che si rivolgono ad una platea di oltre tre milioni e mezzo di lavoratrici diremo voi lavoratori
Settori che hanno pagato caro l'impatto della pandemia e che dunque richiedono un confronto che si aprono preannuncia essere difficile con noi richiamiamo al senso di responsabilità le nostre controparti alcune delle quali purtroppo in taluni casi hanno attuato strategie contrattuali volutamente attendiste dilatorie
Parallelamente siamo in trattativa avanzata sui difficili tavoli degli studi professionali pulimento imprese artigiane farmacie speciali rinnovi che vorremmo con potassio ulteriori benefici per oltre quattrocento mila lavoratrici e lavoratori
Quanto alla vigilanza privata
Avete ha preso dalle dell'atteggiamento manifestamente inconcludente portato avanti dalle controparti
Dal quale è scaturita la sospensione ingiustificata del processo negoziale dopo sei anni di trattative in cui le organizzazioni sindacali non hanno mai smesso di adoperarsi per la ricerca di soluzioni condivise
Un contratto che riguarda oltre cento mila lavoratrici e lavoratori
Il cui diritto al rinnovo è stato palesemente ignorato dalle associazioni datoriali noi comunque non molleremo
Il tredici aprile abbiamo già convocato l'attivo unitario per definire le azioni di mobili mobilitazione da mettere in campo
Avremo modo di approfondire tale questione domattina Enoch in occasione di un apposito confronto che abbiamo voluto predisporre con tutta la segreteria nazionale il quale sarà utile per fare un punto sull'attività contrattuale nel suo complesso
Un'attività quella contrattuale che rimane comunque viva e vegeta e che ci rende orgogliosi della nostra organizzazione
Ci sentiamo di dire che il nostro lavoro è stato apprezzato anche dalla lavoratrice dei lavoratori
Questo è quanto emerge dal dato associativo dell'ultimo triennio
Periodo in cui abbiamo superato per la prima volta nella storia il tetto dei quattrocento mila iscritti
Passando dai trecentottanta mila del due mila diciotto ai quattrocento sette mila registrati nel due mila ventuno
La famiglia della Fisascat conta così ventisette mila persone in più che abbiamo saputo conquistare grazie al duro lavoro che ogni giorno mettiamo a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori
Un bilancio di cui siamo soddisfatti
E che costituisce un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro da fare ancora tanto
Ma voglio cogliere quest'occasione congressuale
Per ringraziare singolarmente tutte le delegate i delegati operatrici e operatori quadri e dirigenti della Fisascat Cisl ad ogni suo livello
Perché se il nostro sindacato continua a crescere con buona pace di chi da anni ci vorranno molti il merito è solamente vostro
Rimanendo in tema
Rimanendo in tema di contrattazione
Una questione che abbiamo il dovere di approfondire sconfiggere quella del dumping piaga della contrattazione collettiva
Un male che sospinto dalle crisi economiche che si sono susseguite negli ultimi quindici anni si è diffuso sempre di più nel nostro libero sistema associativo producendo non pochi danni in termini di concorrenza sleale tanto tra le imprese quanto tra i lavoratori
Per quanto ci riguarda il macro settore del terziario risultato il più colpito dalla proliferazione contrattuale contando oggi oltre duecento contratti depositati al fine tuttavia senta diamo nel merito dei dati emerge che il sistema di relazioni industriali che abbiamo costruito con le nostre controparti è stabile e ben consolidato
Capace di fu produrre una contrattazione collettiva efficace e molto applicata dalle imprese
Infatti stando ai dati dell'archivio integrato nell'INPS per ciascuno dei nostri comparti i contratti danno i sottoscritti vengono applicati in media ad oltre il novanta per cento delle platee lavorativa dei ferimento
Un risultato sino sicuramente positivo
Ma come sindacalisti abbiamo il dovere di lottare per estendere l'efficacia dei nostri contratti anche a quei lavoratori sinora esclusi che vedono applicarsi intese che si fatica a definire contratti
Lavoratrici e lavoratori del terziario che sono soggetti a retribuzioni che arrivano ad essere inferiori rispetto a quelle definite dai dai contratti da noi firmati anche di oltre seicento euro al mese
Per non parlare poi delle condizioni normative le quali permettono all'impresa e uno utilizzo pressoché illimitato della flessibilità
Che sfocia inevitabilmente nella precarietà
Sono queste le ferite che lascia il dumping contrattuale il cui dibattito troppo spesso si disperde nella retorica senza comprendere la mortificata s'da modificazione del lavoro che ne è alla base
Con il supporto delle istituzioni e l'intervento legislativo dobbiamo adoperarci per risolvere definitivamente questo fenomeno
Proposta della Fisascat cala chiara semplice e un po'provocatoria e cogliamo l'occasione congressuale per ribadire il sulla base dell'archivio che nell'INPS
Che indicano per ciascun contratto il numero dei lavoratori cui esso è applicato
Si individuino per ogni categoria i contratti comparativamente più rappresentativi conferendo loro efficacia erga omnes quanto meno per quel che concerne degli aspetti retributivi ci utilizzi dunque il criterio della concreta applicazione del contratto collettivo
In tal modo oltre ad un reale sostegno alla contrattazione realmente rappresentativa
Si offrirebbe una prima risposta anche alla questione sulla misurazione della rappresentanza che in un settore polverizzato come quello del terziario appare estremamente difficoltoso
E potremmo inventare venire in questo modo anche sulla partita del salario minimo che sta assumendo caratteri populisti e fuorvianti
Infatti il salario minimo che per i non addetti ai lavori costituisce la panacea di tutti i mali non è altro che un modo semplicistico di affrontare una questione anche qui molto complessa
Un provvedimento che nega la completa la complessità del lavoro e le peculiarità settoriali in cui esso si articola ponendo non pochi problemi anche sul fronte della pratica attuazione
Sono numerose le ricerche internazionali richiamate anche dalla Commissione europea che evidenziano come nei Paesi con un salario minimo legale l'inosservanza dei minimi retributivi è fenomeno molto diffuso
Ed è la Commissione stessa privilegiare laddove la contrattazione collettiva raggiunga tassi di copertura oltre l'ottanta per cento l'autonomia collettiva come titolare della materia retributiva
Essendo noi ben oltre questa soglia
Se davvero il governo vuole affrontare costruttivamente il problema del work in pole
Fornisca il giusto il giusto sostegno alla contrattazione collettiva realmente rappresentativa costruendo il giusto quadro giuridico in grado di valorizzare nell'azione e garantirne l'esperto
Non si intervenga a gamba tesa pregiudicando quei delicati equilibri che l'autonomia collettiva faticosamente conquistato nel corso della storia del nostro Paese
Passando al capitolo retribuzioni
La costante crescita della dinamica inflazionistica che sta caratterizzando la ripresa economica ci vede costretti ad aprire con forza la questione della politica salariale
La Fisascat sosterrà la Confederazione nei suoi sforzi per aggiornare la politica dei redditi che in parte dovrà tenere conto anche dei rincari energetici che stanno bruciando il potere d'acquisto
Il periodo che stiamo vivendo impone una riflessione sul sull'adeguatezza dell'ippica come parametro
Di crescita delle retribuzioni ed un ripensamento delle logiche di contrattazione del salario che ormai si erano adagiate su un decennio caratterizzato da bassa inflazione o addirittura deflazione
Dobbiamo in questo contesto rinvigorire la funzione macro economica della contrattazione collettiva senza però scivolare in furori ideologici e muro contro muro che farebbe del male del Paese
Non abitiamo cinte annose spirali pressi salari che appartengono ad un'altra epoca della storia italiana e che ci porterebbero su un terreno insidioso per l'equilibrio macroeconomico italiana
Piuttosto è questo il momento per fare però tesoro dell'insegnamento di un altro martire del riformismo di cui proprio lo scorso venti ma il sette marzo abbiamo ricordato il trentasettesimo anniversario dal brutale assassinio Ezio Tarantelli
Le sue
Le sue intuizioni sono tutt'oggi alla base del modello contrattuale a doppio livello
Che rispetterebbe in linea di principio la cosiddetta regola d'oro dei salari tramite la retribuzione dell'abuso la redistribuzione della produttività per mezzo della contrattazione integrativa
Per questo motivo tra gli obiettivi primari della Fisascat per il prossimo anno mandato c'è quello di rinvigorire l'utilizzo della contrattazione detti decentrata
Come sappiamo però resistenze politiche e culturali non solo delle aziende ma anche delle articolazioni territoriali delle nostre controparti
Le quali sovente operano in contraddizione con con in controtendenza con le posizioni assunte a livello nazionale fanno sì che ad oggi meno del trenta per cento dei lavoratori privati sia coperto da un contratto integrativo
Una scarsa diffusione che ha impedito quel meccanismo redistributivo garantendo all'inglese ex pur sotto fitti che non hanno poi ha investito nostro dovere è spezzare questo circolo vizioso e pervenire un'accelerazione effettiva della contrattazione di secondo livello
Che oltre a determinare benefici sarà legali assicura più adeguati livelli di formazione di voler fare di innovazione organizzativa aprendo la strada ad un maggior danno ad una maggiore partecipazione in azienda
La Fisascat nazionale nel labirinto dei contratti di propria competenza ha consapevolezza di dover lavorare intensamente al fine di stimolare e incentivare la diffusione effettiva della contrattazione integrativa perché è un gioco
Che porta a vantaggio a tutti e che favorisse l'intero sistema economica incrementando la produttività delle imprese da un lato e i consumi delle famiglie dall'alto
Il governo dal San dal canto suo ci aiuti in quest'opera detassando in maniera strutturali salario di produttività
Un un misura da tempo necessaria di cui oggi se ne avverte ancor più l'esigenza la vista la perdita di potere d'acquisto che l'impennata inflattiva sta generando sul tema occorre una vera e propria svolta culturale
Ma vogliamo essere chiari se il contratto integrativo continuerà ad essere uno strumento trascurato
La Fisascat è pronta a battersi per inserire la produttività direttamente nei contratti nazionali perché in un modo o nell'altro è arrivato il momento di sospinge il potere d'acquisto delle retribuzioni che è fermo da novantacinque
Veniamo infine alle questioni interne alla nostra federazione
Vorrei partire da una breve analisi dell'importante crescita del tesseramento anche se qualcosa ha detto prima
Sei e mezzo abbiamo registrato un incremento registrato a partire dal due mila e nove
Un anno che non abbiamo scelto a caso e l'inizio di una crisi economica che ha avuto un impatto enorme sul mondo del lavoro dalla quale ancora non ci siamo del tutto ripresi
Ebbene in questi tredici anni gli iscritti alla Fisascat sono passati da duecentoventitré mila cinquecentotrentatré a quattrocentosette mila cinquecentotrentasei una crescita pari all'ottantatré per cento che significa centottantacinque mila iscritti in più ad un ritmo di oltre quattordici mila nuovi iscritti nuovi iscritti all'anno
Lasciatemi dire che è un risultato straordinario del quale noi tutti dobbiamo essere orgogliosi poiché testimonia cone mo'in un periodo tanto duro siamo stati capaci ci di intercettare le esigenze delle tante persone in difficoltà
Le quali hanno visto nel nostro sindacato quel porto sicuro dove trovare rifugio sostenne empatia solidarietà
All'importante crescita del tesseramento ha corrisposto una progressiva riorganizzazione della federazione sindacale secondo uno schema dipartimentale implementando Mammana una struttura Sempio sempre più tecnica e specializzata
è in quest'ottica che negli ultimi anni abbiamo inteso la forza dell'ufficio sindacale potenziale l'aria comunisti azione e quella amministrativa e di istituire l'ufficio studi ricerche
Innestando giovani risorse che siamo certi offriranno il loro contributo nella crescita del nostro organizzazione e a cui diamo il benvenuto a questo ruolo prima esperienza congressuale
Nel rapporto con le nostre federazioni territoriali
La Federazione la sua nazionale ha voluto intensificare le attività di supporto
E abbiamo stanziato contributi per oltre ottocento mila euro finalizzati al finanziamento dei progetti territoriali
I centotrentasei mila euro per sostenere i sessanta sportelli territoriali Oppo indossa già loro tempo avviati
E trecentosettanta mila euro per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale per contenere il contagio nelle nostre sedi territoriali cercando di salvaguardare la salute sicurezza di operatrici e operatori quadri dirigenti
Nel due mila ventuno abbiamo erogato oltre cinquecento mila euro per i progetti di proselitismo straordinario che si inseriscono in un piano triennale che prevede lo stanziamento di un ulteriore milioni di euro per il biennio due mila ventidue due mila ventitré
Questi sforzi si muovono nella direzione di un progressivo rafforzamento della prima linea
Sulla base del principio di sussidiarietà
Su cui si articola la nostra organizzazione nella consapevolezza che a livello territoriale che esista una quel rapporto di fiducia con le lavoratrici e i lavoratori che è il cuore dell'intera azione sindacale
L'obiettivo per i prossimi anni è quello di rafforzare la capillarità della nostra organizzazione rendendola sempre più un punto di riferimento concreto per gli occupati dei nostri settori
Altro aspetto tradizionalmente caro la Fisascat e chieda se attimi dire in qualche modo ci contraddistingue
è il tema della formazione su cui continueremo ad investire per garantire competenze tecniche politiche gestionali ma anche psicologiche ed emozionali a tutti i nostri livelli con questo obiettivo nell'ultimo triennio abbiamo formato ottocentosettantadue predatrice di operatori delegate e delegati presenti alle iniziative Fisascat come il consumo in quel campo scuola ma anche organizzando corsi più specifici sui maschi fondono alle competenze
Smart working salute sicurezza di la titolarità welfare assegni unico coordinamento donne e molto altro
Colgo l'occasione per ringraziare tutto lo star del centro studi CISL di Firenze con particolare riferimento al professor Marco l'hai presente riforme
Marco se una stare in casa Fisascat
Fate non ha ragione
E tutto rosso
Ringrazio anche tutti i formatori Fisascat
Grazie all'ufficio formazione nazionale per l'impegno profuso in queste partite che sono un fan fondamentali per la nostra organizzazione
Il processo di evoluzione della Fisascat e negli ultimi anni ha riguardato anche
Le opportunità di comunicazione e di informazione verso gli scritti e l'intera società
Sotto questi aspetti che sappiamo essere ormai fondamentali abbiamo scelto di stare al passo coi tempi puntando sulla multimedialità delle della comunicazione sull'informazione in tempo reale
Abbiamo investito molto sulla presenza in Rete
Tramite l'aggiornamento del sito interamente la creazione di un'app dedicata con cui assieme alle pagine Facebook Instagram Twitter e YouTube informiamo quotidianamente le lavoratrici e lavoratori sull'attività sindacale e sulle novità inerenti ai settori che rappresentiamo
Ah se porto di questi iniziative ci può e anche il nostro storico TG Rabat
Nei suoi tredici anni di vita raggiunto oltre quattro milioni di vicolo visualizzazioni complimenti a chi lo gestisce
Sulla base dei risultati conseguiti intendiamo investire maggiormente sulla comunicazione tramite la CRIAS la creazione di un apposito progetto comunicazione
De me denominato con comunicazione terziario da portare avanti con il maggior coinvolgimento delle strutture ai quali ai vari livelli
Creando una vera e propria rete di comunicatori che coordinandosi con la struttura nazionale potranno offrire il loro contributo nella diffusione di contenuti realizzati occorre uno slancio da parte di tutti noi per costruire una rete di comunicazione efficiente in grado di rendere visibile l'attività sindacale svolto sul campo tutti i livelli
E proprio con questo scopo in occasione del congresso pubblichiamo anche il secondo bilancio di missione della Fisascat rendicontare quanto fatto nell'ultimo triennio e raccontare più efficacemente il nostro agire sindacale a trecentosessanta gradi non solo agli iscritti ma chiunque abbia interesse ad affacciarsi al panorama sindacale
E sempre sul versante o si versante sindacale reputiamo fondamentale rafforzare i rapporti con i nostri amici di film che a me se e Uiltucs
Anche i nostri compagni di Filcams si può dire
Oltre che con tutte le altre
Oltre che con tutte le altre federazioni di CGIL e UIL che insieme a noi si occupano di vestiario di mercato
Procedere sui binari dell'unità d'intenti e d'azione è un atto obiettiva strategica per affrontare di scenari di grande trasformazione
Che stanno investendo i nostri settori di conseguenza
Là dove sorgeranno delle fisiologiche differenziazioni tra i nostri sindacati dovremmo mettere da parte gli ardori ideologici o filosofici per lavorare in maniera costruttiva e problematica perché l'obiettivo è comune
Tutelare le lavoratrici e i lavoratori
Questo possiamo farlo se insieme riusciremo a portare avanti non solo un nuovo concetto di contrattazione
Ma anche nuove strategie per la bilateralità e la sua governance per costruire il nuovo sistema di vero fare inclusivo attento ai nuovi bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori e al tempo stesso capace di cogliere le nuove esigenze che il mercato del lavoro ci richiede
Le nostre idee sono a disposizione per alimentare un confronto aperto e dialettico con la sua poca consapevolezza che su taluni aspetti servirà a fare sintesi e lavorare al meglio per costruire più tutele adeguate ai cambiamenti
Infine una riflessione attenta
E profonda e quella che dobbiamo intraprendere perché per cercare di armonizzare all'interno della nostra organizzazione la questione fiscale
Diversi mesi abbiamo lavorato su un progetto che fosse evolutivo dell'attuale assetto e che avesse lo scopo di rendere più funzionale e pragmatica l'azione stessa della federazione di prima affiliazione
Un compito che ci ha consentito di organizzare meglio le peculiarità e le specificità e le risorse delle due categorie di seconda filiazione Fisascat e senza accomunate da un lato dal compito di rappresentare lavoratrici e lavoratori
Che sperimentano quotidiane quotidianamente sulla propria pelle le criticità di un mercato del lavoro molto flessibili esatto in settori che necessitano di un forte impegno sindacale affinché tale flessibilità non sfoci nella precarizzazione del rapporto di di lavoro ma dall'altro per come sono concepite strutturate nell'ambito confederale molto diverse tra di loro
La Fisascat passi vista la sua eterogeneità d'azione nel contesto del terziario di mercato possiede una dimensione ben strutturata con perimetri di giochi titolarità rappresentativa ben definiti
L'assenza quel che rappresenta è caratterizzata da una forte trasversalità nel sistema confederale che la porta a dover interagire necessariamente oserei dire obbligatoriamente con tutte le categorie tutte le diramazioni confederali ad ogni livello
E per queste ragioni che noi crediamo sia necessario apportare con responsabilità un supplemento di analisi e di eventuale condivisione di un progetto che tenga a salvaguardare politicamente funzionalmente le fisiologiche specificità delle specificità delle due categorie
Questa valutazione non può tuttavia prescindere da un coinvolgimento oltre che della Confederazione anche del sistema CISL nel suo insieme
La Fist può essere una risorsa per l'intero sistema confederale
E in quel totale non possiamo certamente permetterci di disperdere l'importante lavoro di relazioni rapporti e collaborazioni intessute nel tempo che hanno portato le due categorie un patrimonio di sinergie
Che abbiamo il dovere di valorizzare Pulsano qual è fa guardando le peculiarità di Fisascat e senza ora il tempo di adoperarsi per compiere quelle scelte funzionali necessarie ad evitare una non più sostenibile replicazione organizzativa politica e sindacale
Questa seria riflessione appunto deve essere fatta partendo dalla colonizzazione di quanto fin qui in costruito ricordo a tutti voi l'importante dibattito con i giovani delicati operatori e quadri under trentacinque delle due categorie
Ricordo la Coop elaborazione operativa sulla previdenza complementare mentale per il lavoro somministrato io estendibile anche al lavoro autonomo le diverse iniziative comuni di formazione
Da queste basi si valuti la possibilità di costruire allargando estesi tendendo il perimetro di azioni comuni
Che permettano anche la messa a regime di ulteriori politica dei quadri di iniziative più incisive in tema di formazione comunicazione organi organizzazione di genere
Intra intraprendendo un percorso strategico che porti ad individuare soluzioni idonee al seppure al superamento della duplicazione degli organismi statutari al momento in essere
In coerenza con le deliberazioni adottate durante la conferenza organizzativa del due mila diciannove senza con ciò ridefinire le reciproche titolarità politiche e contrattuali delle due categorie
Superata la fase congressuale
Consapevoli che costruire in maniera responsabile chiede tempo e azioni
Sarà nostro obiettivo concretizzato un progetto solido definitivo lo scopo di adeguare l'attuale sistema con il fine ultimo di rappresentare di rappresentare e tutelare al meglio le lavoratrici e i lavoratori dei nostri settori
E arrivo dalle conclusioni di questa relazione
Rivolgendomi a chi negli ultimi due anni ha sofferto di più
I giovani e le donne
Per queste categorie alla pandemia è stata benzina sul fuoco acuendo quelle disuguaglianze che tradizionalmente hanno caratterizzato il nostro mercato del lavoro
Tra i giovani lo scoramento troppo diffuso i nostri ragazzi c'è poca occupazione
E laddove esiste troppo frequentemente di bassa qualità
Ricorso al lavoro nero lavoretti e abuso di contratti precari sono realtà viventi che troppo spesso mortificano i giovani impedendo loro di costruirsi un'indipendenza economica e sociale necessaria per programmarsi un futuro
Quell'indipendenza culturale che solo il lavoro sa offrire all'essere umano
Le stesse dinamiche attanagliano l'occupazione femminile affossata da una pandemia che ampliato il divario di genere e reso ancor più evidente tutta l'arretratezza culturale del nostro Paese
Che ancora fatica a valorizzare il binomio donna lavoro infatti troppo spesso le lavoratrici sono costrette come accordate in bilico tra la gode cura familiare
Sono soprattutto loro a lavorare part-time a ridimensionare percorsi lavorativi già penalizzati da retribuzioni più basse
A rinunciare alla carriera e in alcuni casi ad abbandonare il lavoro per farsi carico dei pesi familiare
Non stupisce allora
Che il tasso di occupazione femminile sia Sergio al di sotto del cinquanta per cento contro una media europea del sessantatré per cento
Questi dati colpiscono al cuore la nostra Fisascat che è fatta in larga parte da donne
Sono oltre duecentocinquanta cinque mila le iscritte a Fisascat e ai giovani quasi ottanta mila che hanno meno di trentacinque anni
Noi vogliamo che il sindacato diventi per queste categorie un punto di riferimento un luogo di partecipazione al Tour attiva a cui rivolgersi non soltanto quando ci si trova in difficoltà
Ma anche per condividere idee asset ed aspirazioni e per questa via costruire un campo più largo
Farlo dobbiamo mettere a punto rinnovate politiche giovanili e di genere in grado di intercettare esigenze formulare proposte nella consapevolezza che chi è già scoraggiato non lo si conquista con le parole ma con i fatti
Sotto questo profilo occorre potenziare anche le reti territoriali nell'ottica di assicurare a donne giovani spazi politici in cui si possono liberamente confrontare
Esperienze condividere idee costruire a vittime da portare avanti nell'organizzazione sindacale
Questo significa a mio avviso aprire le porte del sindacato
Noi negli ultimi due anni abbiamo provato a muoverci in tal senso portando avanti un programma con i nostri giovani under trentacinque che poi culminato come ricorderete nella sua seconda conferenza di Roma dello scorso giugno
Per i confronti intercorsi con i nostri giovani abbiamo tratto importanti spunti sotto i profili dell'appartenenza della rappresentanza
Della comunicazione delle politiche contrattuali che in alcuni casi abbiamo provveduto a mettere a terra in altri che richiedono più tempo ci stiamo lavorando
Quel che più conta è che questo confronto costruttivo non si limiti unicamente a sporadici appuntamenti programmati
Ma si concretizzi in un meccanismo di ascolto e fare il confronto costante e informale in tutte le nostre sedi e a tutti i nostri livelli perché l'innovazione del sindacato passa in primis dal suo rinnovamento interno che si realizza attraverso la valorizzazione del contributo apportato da i giovani sindacalisti e sindacalista e i quali saranno fondamentali nell'aiutarci a leggere i fenomeni che attraversano il nuovo mondo del lavoro
E sarà un contributo necessario perché per quel che ci riguarda i nostri settori
Il lavoro da fare sarà enorme
Le previsioni ci dicono infatti che nel prossimo quadriennio l'espansione economica trainata dal Pnr produrrà circa uno virgola cinque milioni di posti di lavoro di cui un milione saranno assorbiti nei servizi
Il nostro dovere sarà allora quello di costruire nel solco della contrattazione quel Gaggini che dovranno convogliare questo nuovo flusso di lavoro entro il canale della buona occupazione quella di qualità quella per cui ci battiamo quotidianamente
Vengo infine arriverà ai ringraziamenti
A cominciare dalla Confederazione il cui concreto sostegno a questa federazione non è mai mancato
Grazie
Qui alla nostra amica Daniela Fumarola che ci ha raggiunto e che rappresenta la forza della
Voglio ringraziare in Congo in quest'occasione anche tutto il sistema dei servizi delle associazioni della CISL
Colleghe e colleghi protagonisti direi propri presidi professionali nell'assistenza alle lavoratrici e ai lavoratori a trecentosessanta gradi grazie di cuore per il lavoro che fate
Un ringraziamento particolare va poi a tutte quelle persone che quotidianamente con il loro lavoro e il loro impegno contribuiscono al funzionamento del costante aggiornamento della nostra federazione inizio dagli ex segretari Rosetta naso e Fabrizio Ferrari
Che è tutt'oggi sono non solo per me
Ma per la struttura nazionale fonte costante di prezioso supporto e collaborazione
Grazie anche agli attuali colleghi di segreteria a partire dal segretario generale aggiunto nonché amico Vincenzo dell'orefice
Amica o da Blanca Mirko c'è Otto e Diego Lorenzi che con me condividono decisioni e responsabilità nella guida nella nostra articolata struttura
Ringrazio altresì responsabile anni amministrativo Cosimo ampolloso
Attento collaboratore
E colgo l'occasione per salutare anche Alessandro Spada che ormai da un paio d'anni ci sta si sta godendo la meritata pensione
Fondamentale per il nostro lavoro sono le funzionale i funzionari che con il loro impegno supportano costantemente l'azione sindacale dalla nostra Fisascat
Stefania Kika Salvatore Carlo fratello Dario campi otto Marco De molta straniere nei Meniconi e ringrazio anche l'amica Elena Maria Manelli responsabile del coordinamento donne e politiche di genere
Ringrazio inoltre i membri del Collegio sindacale Franca platino Giuseppe D'Alessandro e Giuseppe Monticelli e del collegio dei probiviri Fist composto da Fausto Moreno Rosa Maria Ciancaglini Marco Segatori Fausto fa Siani e Luigi scrivanie
Ringraziamento di cuore anche alle loro attività preziosa attività
Nonché voglio ringraziare tutto lo staff della segreteria generale
E nello svolgimento delle attività mi supporta e sopporta
Mi sopporta con pazienza
Mi sopporta con pazienza e dedizione non lo sto nonostante il mio carattere non sempre affabile
Un ringraziamento quindi a Piero Casali
Fu lui a Silverstone in Gloria Proia Jacopo Sara Chini e Paola Mele responsabile dell'ufficio comunicazione
Grazie infine a tutta la squadra
Grazie infine a tutta la squadra della Fisascat nazionale Maria e le Elisa Alessandrini Alessandro Andriotto Federico Chirico Francesca durante Stefano Fazio
Martina Fragomeni Fabio Morana Danilo paio Ucci a chiave Ricciardi
Senza la vostra infaticabile presenza e la vostra dedizione al lavoro sarebbe stato impossibile lo svolgimento di questo ventesimo congresso nazionale grazie
Un sentito ringraziamento Anna anche a tutto il set dei servizi esterno che ci supporta e a tutte le maestranze degli hotel che ci ospitano
E questa lo che azione più meritevole
Rendere omaggio anche alle amiche e gli amici che ci hanno purtroppo lasciato in questi ultimi anni
Mi colui Gino per suolo Colagrossi M
Alessandra Sergi Natalino fama
Gigi Bonfanti
Padre Claudio Carini
E infine quello che ritengo il mio mentore
Egidio Montaguti che mi ha accompagnato
Mi ha accompagnato nei primi tre anni di mia vita sindacale in una sede periferica del confederazione
Di Forlì-Cesena
Mi ha insegnato come muovermi all'interno del sindacato è mia trasferito quei valori eccezionali fondamentali che solo un vecchio sindacalista riesce a fare quindi questo messaggio che rivolgo
In particolare
In particolare ai giovani
Abbiate la capacità e la pazienza di di apprendere dai vecchi sindacalisti anche se riconsiderate vecchi tromboni
Un pensiero
Anche a tutte le delegate ai delegati che hanno perso la vita a causa di questo maledetto virus a loro ma il nostro affettuoso ricordo ai loro familiari il nostro pensiero di vicinanza
Come avete notato e mi avvio da Vernon verso la conclusione di questo intervento come simbolo del congresso abbiamo scelto un pianeta composto da tanti Trust tasselli e avvolto da un anello
Perché è così che ci piace immaginare il rapporto tra la Fisascat e il mondo che interdetta
Noi rappresentiamo i lavoratori del pianeta terziario un pianeta variegato composto da tante realtà differenti ognuna con le proprie particolarità e le proprie esigenze
La Fisascat deve essere quell'anello capace di unire Grecale ogni tassello di questa sfera in costante movimento
Riconoscendo le specificità di ciascuna realtà produttiva ma al tempo stesso sito sintetizzando le in interessi collettivi
Per cui lottare senza mai dice riunirci trasformandoli in beni individuali
Siamo riusciti in questo intento nel Po il periodo più difficile della storia ma ora è tempo di guardare al futuro di ricostruire insieme le macerie che ci lasciamo alle spalle le sfide come detto sono tantissime
Non pochi ostacoli gli imprevisti sorgeranno nel nostro cammino
Ma in questo difficile percorso sono c'è tutto che la Fisascat saprà farsi trovare pronta sempre pronta e sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori
Grazie a tutti per l'attenzione buon congresso buon lavoro viva la CISL ravviva la Fisascat
Siete sempre dopo fuori
Dico
La dico in piemontese per la miseria grazie Davide grazie davvero tanto tra le articolate intensa relazione ricca di contenuti grazie davvero Davide
Ora
Abbiamo salutato e salutiamo ancora che ci ha raggiunto la nostra segretaria confederale avete vista Daniela Fumarola
Fuori volutamente all'inizio quando abbiamo iniziato il nostro congresso abbiamo deciso di suddividere in due blocchi via in due fasi saluti onde evitare di appesantire subito la fase iniziale e quindi procediamo ce lo concede tempo
Con il secondo blocco vi salutiamo già citata Rosetta raso presidente quadri foro
Marocco Natale presidente fondo professioni
Ilaria Di Croce direttore quadri Foro
Professor Franco farà io l'accompagnato dalla sua gentile signora
La guardia Andrea responsabile nazionale settore multiservizi dilaga copre presidente onde sì
Alessandro Nucara direttore generale Federalberghi
Elena Ugazio segretario generale UE Setti Piemonte orientale che ci ospita
Il ricorso la ragioni del segretario generale dell'UE setti di Cuneo
Enzo De Fusco studio De Fusco è un partner
Mario Piovesan dicono che si dica Piovesan ma in Piemonte e Piovesan Piovesan segretario dove assai Mario è segretario nazionale Fisascat
Edoardo d'ora la dell'UE setti di Belluno
Belluno Treviso chiedo scusa
Mi chiederemo Django segretario generale UE Setti segretario ST Ogliastra
Giuseppe Boccuzzi segretario generale Vs Tibari
Se non ho dimenticato nessuno terminiamo qua con i saluti a meno che poi non se ne aggiungono altre proseguiamo con i saluti degli ospiti
Iniziano
Con il sindaco di Baveno Alessandro Monti prego
Buon pomeriggio a tutti grazie ovviamente per l'invito a questo posto importante congresso ci tengo a portarvi un sincero benvenuto a nome di tutta l'amministrazione comunale
Nella nostra meravigliosa paghino
No