Come apprendere in un mondo in grande sviluppo tecnologico, un mondo di cui non sappiamo immaginare lo sviluppo anche solo tra venti o trenta anni.
Una società dove sparisce la distinzione tra spazi fisici e digitali.
Una società fatta di frammenti di informazione che devono essere connessi.
Per questo serve il pensiero critico che, però, si alimenta nel distacco e nella riflessione; l’importanza quindi della meditazione.
"Meglio una testa ben … fatta che una testa ben piena", per sapersi muovere nel mondo di oggi non è più necessario accumulare nozioni ma è indispensabile sapere trovare le informazioni e le abilità quando e dove servono.
E sapere abbandonare stili, culture, convinzioni non generalizzabili, e creare vuoti.
Apprendimento durante tutto l’arco dell’esistenza: sul piano formale, nonostante le disposizioni della Unione Europea non è stato un grande successo.
Viviamo però immersi in opportunità di apprendimento - o di falso apprendimento - di carattere informale; è necessario sapere cogliere queste opportunità.
Apprendimento che va arricchito da elementi umanistici e culturali, si veda il pensiero di Leopardi e Montessori modernissimi e attuali, abbandonando la separazione dei saperi dell'era fordista.
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