Presentati alla Camera gli scritti di Alex Langer sulla ex Jugoslavia: intervista a Piero Fassino

Radio radicale siamo col presidente della Commissione esteri della Camera Piero Fassino per parlare con lui della presentazione degli scritti di Alexander Langer
Dal titolo quei ponti sulla Drina edito da infinito allora la posizione di Langer sulla ex Jugoslavia è stata preveggente lui aveva previsto quello che sarebbe successo allora qual è stata la miopia della Comunità economica europea che allora si chiamava così di fronte al dramma che stava vivendo l'ex Jugoslavia e fu un errore clamoroso quello di non avviare un negoziato per l'ingresso della Shoah come chiedeva Langer anche Pannella negli anni ottanta
Ma direi c'era mio più europea dimostrata
La tragedia drammatica che ha colpito per cinque anni i Balcani
La cui testimonianza più terribile sarei premessa
Di cui ieri ricorreva l'anniversario più di otto mila
Musulmani bosniaci massacrati dalle milizie serbi nato ICI
Nel novantacinque cioè dopo cinque anni Balcani stati seminati da ogni tipo di essere spezza pulizie etniche stupri etnici uccisioni massacri
Eccidi
E la mia Pirlo Crespo allora quella di tenersi lontani
Io mi ricordo bene perché dal cambio
Tanti anni mille novecentonovantuno quando
Federazione jugoslava si risorse comincia con la proclamazione dell'indipendenza unilaterale da parte delle varie repubbliche chi sull'onda di queste popolazioni unilaterale iniziavano i conflitti e le guerre prima facendo i croati e poi in Bosnia
E l'Europa dei siamo i Balcani sono
Una terra difficile e conflittuale
Una terra di guerra da sempre non andiamo a mescolarsi con questa situazione stiamo lontani
Errore tragico
Perché quando c'è una criticità
L'ultima delle cose utile quella di volgere la testa altrove
Con una criticità ti devi misurare cercare di vedere come la puoi affrontare che volge alla soluzione
E quello che poi la comunità internazionale ha fatto
A partire dal mille centonovantaquattro sino Pacelli tetto ma con molto ritardo
E l'Unione europea rischia di fare lo stesso errore oggi all'indomani della
Faccia di tetto servisse a quei popoli giustamente
La vostra prospettiva e l'integrazione nelle istituzioni euroatlantica nell'Unione europea e nella NATO
Perché così voi avrete stabilità sicurezza soprattutto affermeremo tutti insieme un principio
E cioè che ogni popolo deve costruire il suo futuro con il vicino a noi contro il vicino come storicamente sempre stato
Quel processo all'inizio riconosciuto una certa rapidità d'ingresso della Slovenia poi la Bulgaria e della Romania Lettonia nei Balcani orientali poli della Croazia e poi si è via via allentato perché l'Europa conosciuto come sappiamo molte traversie la crisi economica due mila otto due mila quindici il Prete sette le spinte Buscetta e che il conflitto ucraino russo le porte dei Balcani
I flussi migratori di cui la rotta balcanica è una delle criticità e tutto questo ha portato all'Europa diretta allora allentiamo aspettiamo distinto di chiusura difensivo che in realtà non vi sarebbe sul
E anzi fa rischia perché anche
I Balcani vale un principio molto semplice vuoto si riempie e se l'Unione Europea è reticente renitente latitante altri di balcanici presenteranno già si sono presentati da cinque che vede nei Balcani il terminale
Adriatico
Io se
La Russia per gli storici legami tra concerti la Turchia cioè nella logica diciamo Pan turca ed egemonica di Erdogan
Guarda anche ai Balcani e allora Unione europea deve uscire dalle sue
Se ha deciso le decisioni del due mila tre
Il Consiglio europeo di Salonicco come ha ribadito via via che i Balcani occidentali devono essere integrati nell'Unione Europea è tempo di farci giorni riprendere e accelerare i negoziati serve contenente
Aprirle comma
Albania Macedonia una decisione assunta un anno fa ma che continua a essere non applicata sulla base di un assurdo detto vuol dir
Bisogna dare dei segnali di inclusione alla Bosnia al Kosovo bisogna e cinque visse Marcella Alex Langer
L'Europa a Sarajevo muore rinasce
Parole profetiche
Che oggi abbiamo ricordato insieme al nipote viale ex presentando gli scritti
Prodotto c'è la imposti
Quella e l'affermazione profetica ha bisogno di una risposta
Muore o nasce Sarajevo
Noi vogliamo che nasca e quindi l'Europa si muova decise terrà l'ultima questione negli anni Ottanta no quando si poteva ancora pensare di evitare questo trama nell'ex Jugoslavia
Ritiene che ci sia stato un errore strategico da parte della sinistra europea quella a sinistra del partito socialista europeo
Di pensare che il la la Jugoslavia potesse ancora avere
Un ruolo al di fuori della Comunità economica europea perché ricordiamo negli anni settanta Tito era il leader dei Paesi non allineati che molti temevano che
Questo ruolo restasse nel cuore dell'Europa ma il ruolo che la Jugoslavia avuto sentito dire
Di uno Stato più di uno spazio di non allineamento tra i due blocchi contrapposti
Un'area cuscinetto per cui
L'Unione Sovietica aspetti punitivi rispettivi blocchi non si toccasse il governo di
Il confronto non si producesse scontro era funzionale l'equilibrio bipolare
Nel momento in cui con il crollo del muro di Berlino soluzione dall'Unione Sovietica quell'equilibrio venuto meno è chiaro che anche quel ruolo
è stato messo in discussione questo non significa che non si potesse continuare a mantenere la federazione ha lo sguardo le cose non sono andate così e non sono andate così perché
Nelle varie Repubblica che componevano la federazione è prevalsa una spinta nazionalistica l'idea di fondare degli Stati sull'omogeneità etnica
La situazione trovati sia deve serve no è stata poi la è la radice delle guerre che sono sotto il due per e e per l'altro verso anche una responsabilità di alcuni Stati
Che spinsero
Alla dissoluzione della
Magari vagheggiando di ritornare
Nostalgie ottocenteschi a dominare quell'area
Paese grotte nel passato lo sa
Un errore tragico
Che abbiamo pagato duramente ecco adesso da quell'avvocato che Bush
E l'unico modo per uscirne
Dare effettivamente corso all'integrazione dei Balcani occidentali
Grazie a Piero Fassino presidente la commissione esteri che ha presentato qui a Montecitorio gli scritti di Alex Langer