Idee per un'Europa di pace

Allora eccoci qua intanto grazie eroi che persone che sono venute
Facendo zig-zag tra
Posto
Io sono può dire molto dispiaciuto ma a dir la verità come attenuante dico che fino a questa mattina nessuno ci aveva spiegato che la città sarebbe stata blindata
Per aver piegato su importantissima quell'anno sono previste credo quattordici mila persone al massimo
Ecco ecco Grazia Luciana e quindi va bene intanto le persone che sono arrivate sono eroiche o molto abili e speriamo che altre persone ci raggiungano alla come sapete noi oggi
Siamo qui per
A riflettere a partire da da un libro da un libro che è stato pubblicato qualche mese fa
Quei punti sulla Drina di Weber la Baggio ebbe un'antologia visibili
Alexander Langer curato da Sabina l'hangar e dai di rabbini
Tanto per cominciare dal padrone di casa ringraziamenti li ho fatti a tutti quanti ma ringraziamento specialissimo va Luciana Castellina
Che ci veramente piacere norme offre un grande onore averla qui come questa sera e a Sabina che ha curato questo libro e all'editore infinito edizioni che consentito questa piccola presentazione al questo incontro come nasce nasce perché qui al maxi e in corso ormai da qualche settimana una mostra
Il cui titolo I più grandi di me voci eroiche dall'ex Jugoslavia curata da denti Abbado minacce ex già direttore del museo di arte contemporanea di Lubiana che da Giulia Ferracci del maxi quando abbiamo cominciato allestire questa mostra all'inizio dell'anno
Non sapevamo che ci sarebbe stata la condanna definitiva di Mladić per la strada in sé Brienza
Non sapevamo che altre nubi si stavano un po'addensando sulla ex-Jugoslavia avete forse saputo che circola un documento
Non si sa quanto attribuibile la presidenza slovena
Che sarà presidente di turno dell'Unione europea da da giugno
Che ipotizza nuovi scenari di spartizione o ridefinizione dei confini delle Repubbliche con rischi enormi per tutto il per tutta la regione a dir la verità non sapevamo nemmeno l'abbiamo scoperto strada facendo che a dicembre
Era uscita questa preziosa antologia curata da Sabina e dai di rabbini
A dir la verità tutte queste coincidenze sono capitate un po'per caso anche perché questa mossa come tante altre mosse era prevista per l'anno scorso Damo farla o più di un anno fa
Poi è arrivato il Cofide e le cose hanno avuto un altro tempo e soprattutto non nasceva come una mostra per parlare della guerra in Jugoslavia degli anni novanta in realtà per lui era una tappa di un viaggio culturale artistico ma anche politico ovviamente che il maxi entra penso ormai parecchi anni fa
Incontrando le comunità artistiche di tanti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo la Turchia al Nordafrica da Israele al Libano e arrivavamo alla sponda est dell'Adriatico
Dove che per esempio quando facemmo la mostra sulla comunità artistica del Libano nel due mila diciassette
Inevitabilmente gli artisti di quella città
Si misuravano con i ricordi con le angosce collettive sionisti comunque tutto ciò che ha ruotato intorno alla guerra civile
Dai
E così anche gli artisti che sono rappresentati in questa mostra che vengono di cosa importante da tutte le repubbliche ex jugoslave
Non perché ci fosse come dire un obiettivo dichiarato si parla della guerra ma inevitabilmente si sono misurati con un trauma così enorme che ha coinvolto le loro vite individuali e le loro vite collettive delle comunità di differimento
Quindi non è una mostra sulla guerra ma una mostra su persone su comunità su popoli
Travolti dalla guerra anzi travolti dalle guerre perché ci sono delle opere che rievocano anche
Guerra primo guerra di liberazione
Da dal dall'invasione nazista e fascista
Quindi gli artisti non possono che misurarsi con questi traumi
E noi non possiamo che misurarci mentre guardiamo questa mostra
Con questi traumi
Io Luciana scritto delle cose meravigliose per metterci le dirà alla fine però io parlo per la mia generazione che è simile credo a Mostar dei presenti penali o se l'aria era il socialismo Felix alle porte di casa
Il posto da andava in vacanza in campeggio in autostop
Il posto dove c'erano le spiagge naturista e quando in Italia erano vietate
A me è capitato pure di andare in una esperienza all'perché con Milano centonove ottanta non in più Rosalia Mine
Spagna nella Spagna immediatamente Possa in chi sta un campeggio di giovani progressisti del Mediterraneo con anche a ragazzi e ragazze jugoslave insomma ci sentivamo
Come dire
Non solo compagni ma insomma la stessa roba la stessa roba la stessa famiglia le stesse persone in un clima ripartito nette spensierato perché era il clima in quel caso della Spagna per appena ritrovato la libertà
E dopodiché scoppia la guerra quando scoppia la guerra però per noi
Succede anche un altro fatto Troma artico abbiamo alle spalle
Dieci anni gli anni della straordinaria esperienza politica umana ideale del movimento per la pace
Diciamo per uno per mettere gli anni proprio dall'ottantuno a al novantuno la all'inizio della guerra Ivo Salaria
Ed è un movimento che si era alimentato di opposizione alla guerra naturalmente un movimento che si autodefiniva movimento uno movimento preventivo c'è un movimento che con la sua capacità di essere preveniva
La degenerare del del mondo verso nuove guerre
Che faceva della non violenza una sua bandiera
Che faceva della capacità di superare i confini un proprio punto dirlo o di orgoglio Luciana quando fu organizzarmi partecipavamo alle conferenze degli enti mettendo insieme le persone veramente di tutta Europa
Pensavamo Vestar costruendo un modo diverso di esseri questo continente oltre i blocchi oltre i missili ma soprattutto di pace e di dialogo di comprensione reciproca
E a un certo punto scoppia questa guerra la guerra più feroce che si può immaginare
Una guerra
Contro i civili una guerra di pulizia etnica una guerra di stupri una guerra di stragi inenarrabili una guerra contro il principio stesso di convivenza una guerra che afferma l'esatto contrario
Di quello che avevamo cercato di che veder ed immaginare la possibilità di convivere e questo è stato un trauma per i pacifisti trovarsi di fronte a un una sfida a due passi da casa nel posto dove andare in vacanza
E che invece mette in discussione radicalmente
Quella fiducia tutto sommato io ho sempre detto commentava ce n'era un movimento fondato sulla paura ma sull'ottimismo
E quell'ottimismo veniamo esso in discussione
Allora perché è importante libro che Sabina diano curato e le cose che scrive Alexander Langer
Questo libro ci racconta il percorso di una delle figure più importanti del pacifismo
Italiano ed europeo che devo dire grazie Cecilia mia compagna avuto pure io ho la fortuna di conoscere personalmente
E che ha attraversato la vicenda della Jugoslavia portando sulle sue spalle
L'angoscia di questa contraddizione questo macigno enorme e cercando di trovare la stretta via tra cinismo ideologismo
Tra all'arrendersi alla guerra come inevitabilità della storia umana da una parte e invece lo stare fermi a dogmi viali senza sapere intervenire perché sapeva che c'era una concretezza
Migliaia centinaia di migliaia di persone che soffrivano e c'era un'urgenza fare delle cose ecco allora per questo quando abbiamo cominciato a ragionare a questo
A questa mostra è stato inevitabile anche tornare col pensiero Alexander Langer che quando abbiamo scoperto che per nostra ignoranza non lo sapevamo che sta uscendo questo libro abbiamo colto subito
Per l'occasione per questo vi ringrazio ancora e chiederei a a Sabina Langer e birra parlarcene un po'
Grazie grazie di avermi invitata di avverso invitati di sono contenta di essere qui a presentare il libro che raccoglie una trentina di scritti di Alexander
Che era fratello del mio papà scritti tra il mille novecentonovantuno al mille novecentonovantacinque all'inizio del libro troverete una piccola nata autobiografica che Alexander aveva scritto nell'ottantasei
E che un po'spiega
Secondo me anche il perché se era così innamorata di quella terra che sono che chiamiamo oggi ex-Jugoslavia
Il libro parlerà Cervi parlerà della situazione nei Balcani di quegli anni per ruolo dell'Europa
Concentrando se ovviamente sulla Bosnia Erzegovina che è stato uno il fulcro del quella guerra parla di nazionalismo dell'integrazione europea
Che non c'è stata poi e dei dell'idea di Alexander dei corpi civili di pace una forza quindi che potesse portare accompagnare il processo di conflittuali per trovare una via di pace
Questi scritti mostrano a mio avviso la possibilità di un'altra politica una politica autentica diversa dalle politiche di Palazzo
L'antologia di comprende anche la prefazione di Paolo Bergamaschi e con introduzione mia è una postazione di apriranno un soffritto
Io ringrazio di essere qui e del tempo che passeremo insieme
Molti di voi hanno avuto l'occasione di conoscere Alexander che già da ragazzina era un attivista un giornalista o è stato insegnante promotore della convivenza con la natura e tra gli esseri umani
Per settantotto decide di dedicarsi oltre che ai movimenti anche alla politica nelle istituzioni
Prima entra nel consiglio provinciale di Bolzano poi è tra i fondatori del bene dei Verdi e dal mille novecentottantanove è parlamentare europeo
Con l'asciutto il suo motto lenze sprofondi Usuarios ovvero il capovolgimento del motto olimpico
E a me piace vedere come un'esortazione a essere più umani un'esortazione a cercare una convivenza una relazione un'interazione più lenta più profonde e più dolce con noi stessi
Le altre gli altri e con il mondo intero Alexander aveva una sensibilità particolare per le persone per le relazioni conosceva molto bene la fragilità umana
Appena cominciato il suo mandato europeo mentre il blocco orientale si stava sgretolando Alexander corre in Albania dove assiste ai giorni
Nella nascita di quella trasformazione che si diceva democratica
Poco dopo si sposta con la Carovana della Pace e conosce altri popoli altre persone tra Belgrado e Pristina
Ecco il eh consapevole del grande cambiamento che è in corso dopo la caduta del muro di Berlino osserva nell'ex Jugoslavia una società civile che ha ahi noi il fiato corto parla con le persone le ascolta conosce bene le difficoltà legate al vivere insieme al convivere infatti viene dal Sudtirolo terra di confine e plurilingue
E proprio di questa società civile vorrei parlare oggi se non molto contenta onorata di avere un membro della Società Civile qui con noi
Che ha partecipato a questo grande esperimento che secondo me è da studiare che è il Verona forum per la pace e la riconciliazione dei territori dell'ex Jugoslavia
Nel novantadue nasce alla Casa della non violenza di Verona
Questo esperimento sociale lo chiamerei io che un laboratorio di civiltà e cultura durante una guerra che ormai siamo abituati a definire etnica
C'è una guerra che si basava su rivendicazioni ancorate
Nel passato nell'origine pronta a cancellare il terreno di elaborazione collettiva necessaria invece per immaginare futuri possibili e avere desideri comuni
Nel Verona Forum invece c'era alle interazioni interetniche
Una grande passione che Alexander erano proprio i gruppi intere dieci quelli che lui chiamava gruppi misti
Fin da quando era piccolo ha cercato e creato situazioni giornali tavoli gruppi in cui persone di provenienza diversa potessero prendere voce esprimere desideri proteste e rivendicazioni ovvero potessero esercitare quella capacità su cui si basa la dignità il riconoscimento e la democrazia
Così è stato anche nel novantadue a Verona con il Verona Forum quando Alexander Langer e Marianna grandezza hanno aiutato a venire al mondo cresciuto è presieduto questo esperimento
Entrambi i loro provenivano da terre multietnica ne avevano grande esperienza in gestione creativa dei conflitti dal novantadue
Fin dopo la guerra il Verona Forum è stato un punto di incontro per persone i Paesi più di tutti i Paesi dell'ex Jugoslavia donne e uomini della società civile con professioni provenienza idee diverse
I loro Paesi erano in guerra i nazionalismi erano sempre più potenti ma il Verona forum era un luogo uno spazio comune in cui riconoscersi come persone in cui essere persona tra persone
Alla pari un luogo in cui pensare il futuro
Quindi il Verona foro mi piace vederla come quello spazio non violento che cercava di resistere a un mondo che le bombe la ferocia umana stavano distruggendo
Era uno spazio in cui il curare e ricucire la società civile che altri volevano distruggere
Alexander insieme a ogni singola persona del Verona Forum sapeva di appartenere a una minoranza e faceva di questo una bandiera sapevano di essere minoranza anche rispetto al pensiero imperante dei nazionalismi delle loro e della loro prevaricazione omologante
L'omologazione come tutti noi sappiamo impedisce la possibilità di cambiamento impedisce l'agire politico
Lo sapeva bene Alexander che non ha mai smesso di coltivare il pensiero critico sostenere il diritto alla differenza al dirsi minoranza lo ha fatto
A titolo personale ma anche come istituzione come parlamentare europeo riteneva infatti che l'istituto se ne dovessero farsi garanti di quello spazio pratica etico che si crea tra l'altro e sono nelle differenze
Sono così si poteva formare ed esprimere un pensiero critico componente vitale di ogni democrazia di ogni convivenza pacifica
Quindi Alexander si sentiva portavoce del dell'istituzione in cui credeva molto cara l'Unione europea e credeva
Che dovesse fare qualcosa quest'unione europea ma era consapevole dei limiti delle pesantezze lentezze della distanza dalla realtà e dalle persone che aveva questa grande unione europea
Ed ecco il perché del Verona Forum un gruppo misto Parlamento di pace laboratorio di democrazia ponte tra persone e istituzione
Ognuna di queste persone era riversa aveva funzioni diverse esperienze diverse viveva in Paesi diversi
Ma nel Verona fuori cercava soluzioni creative per un futuro comune per il vero e l'affaire non si discuteva a partire dalla condivisione di informazioni ed esperienze
Raccolte sul campo maturate dalla pluralità dei partecipanti
Poi si scrivevano mozioni che Alexander prontamente portava al Parlamento europeo
Per esempio a partire dall'avorio del fratello Langer propose al Parlamento che l'approvò la creazione della corte penale internazionale
Potremmo quindi pensare al Verona Forum come un Parlamento internazionale informale che cercava di venire in aiuto al Parlamento europeo
Accanto a questo ruolo per il mondo il Forum custodiva però anche una dimensione personale una per dimensione umana
Le interazioni interetniche tra le persone del Forum aiutavano a mio avviso quelle donne e quegli uomini e le realtà a loro collegate a non sentirsi abbandonate superflue o impotenti
Era una spazio di cura e dignità reciproca
Perché i aerei situazioni terribili il guerre di nazionalismo crescente per persone che Opel Tigra nuovamente rischiava nella vita propria e quella dei loro cari erano sparse umano non violento in quel persone di nazionalità e minoranze diverse si sentivano di poter appartenere le sedute del ferro nelle lettere nelle telefonate e dei pensieri dei partecipanti rimaneva viva la speranza il formare uno spazio per occuparsi del presente con un occhio di riguardo per il futuro anziché per il passato uno spazio per immaginare un mondo migliore un faro verso cui puntare il timone
Sapendo di avere alle spalle il Forum di parlare a nome di chi in Bosnia voleva la pace Alexander si recò accanito con un appello per i capi di Stati di Stato l'Europa muore o rinasce a Sarajevo
In quel scritto che c'è anche un libro afferma con forza che non intervenire equivaleva a schierarsi con i carnefici
Sappiamo che arrestati inascoltato pochi giorni dopo Alexander si toglie la vita
E si risparmia così il genocidio di Srebrenica
L'esito triste di questa storia però non stava nel genocidio o nel suicidio di Langer
Avvenuti entrambi nel novantacinque ma secondo me nel fatto che ancora oggi più di me enti di un quarto di secolo dopo vede di Langer per la pace
Ovvero natalizio internazionali o i corpi civili di pace per favorire il dialogo un pacifismo concreto come lo chiama in un altro degli scritti che abbiamo raccolto queste idee siano esso adesso lo state affossate e lasciate cadere
No e poi dal potenti dell'onorata della terra infatti poco dopo che Langer è morto ci sono stati bombardamenti del del Kosovo con un altro strage di civili innocenti
Però c'è un anche un'altra storia una pista da seguire che secondo me è quella che è importante è quella di cui prendersi cura e per altri aspetti
Dell'operato di Langer non finisce quel tre luglio del novantacinque infatti Langer e si è fatto ponte ha seminato cultura ha seminato futuro
Anche in Bosnia infatti si iniziano a vedere lì gli esiti fiori frutti di quel suo operare da poco è stato nominato cittadino onorario di Sarajevo
Da sette anni un albero con la targa amico di Tuzla Alexander Langer amico di Tuzla cresce nella piazza principale di Tuzla
Un libro di iscritti in Bosnia costa per vedere la luce
Un gruppo misto che ha costituito l'associazione chiamata terza tre brand Rizza sta lavorando per costruire un centro di documentazione a Srebrenica grazie alla collaborazione tra la Fondazione Langer e l'Associazione Tusian ska amica
E a luglio si inaugurerà un sentiero sulle montagne di Sarajevo intitolato proprio ad Alexander Langer
Quindi io privato letto perché sono troppo emozionata per parlarne mi si accusa di questa mia mancanza eletto queste parole su il Verona forum e l'eredità di Langer perché credo che sia una pratica di pacifismo concreto di fratellanza tra i popoli
E di mediazione creativa generativa da studiare replicare per costruire finalmente quell'Europa di pace
Una rotta politica un'Europa comune ancora oggi pare quasi rivoluzionario pensare di coinvolgere in modo partecipativa esponenti della società civile per elaborare portare istanze esperienze visioni paure sogni
Però credo che da questo libro possiamo proprio trarre questo spunto come hanno giustamente voluto chiamare questo incontro idee per un'Europa di pace
Vi ringrazio
Grazie Sabina esattamente questo lo spirito con cui abbiamo letto libro ben curato meraviglioso lavoro che hai fatto e che ci molto utile però visto che ai concluso con un segnale di speranza e anche come dire di riduzione della distanza
Tra questa politica dei movimenti e la politica delle istituzioni ora vorremmo vedere un messaggio video che ci ha mandato Nicola Minasi fino ad oggi ambasciatore italiano a Sarajevo fino ad oggi nel senso che sta cambiando incarico proprio in queste ore
Ma che ci teneva a essere presente in questo nostro incontro con un messaggio video che ora vi preghiamo di mandare subito
Poi volume
Se le prove andato tutto volume
Un attimo fa la regia
Buonasera a tutti vorrei ringraziare con l'intento del maxi alla inaugurazione di questa bellissima mostra mi fa piacere poter partecipare anche settantanove sono stemmi della mia missione rimostranze nomina sarà unitaria tra pochi giorni e mi fa molto piacere potere concludere l'esperienza quindi ricordando il rapporto speciale tradita e la posa in seconda ma anche il ruolo fondamentale di Alexander Langer in questo rapporto estremamente profondo e complesso
Credo che il tema Ardenna dell'induismo delle voci e ironiche dalla ex Jugoslavia
Perché percorrono tutta la nostra però che si sta per aprire si è ancora estremamente attuale uno degli elementi più importanti della iconografia jugoslava
Concetto di imbarazzo ieri suo Fratellanza è unita è un tema sviluppato all'epoca della lotta partigiana e poi utilizzato per mantenere sotto un'unica bandiera quella jugoslava i vari popoli della federazione
Questo tema è stato poi scavalcato negli anni della risoluzione della Jugoslavia e al giorno d'oggi anche attaccato a volte diviso anche perché ritenuto fondatore di tutte le repubbliche che sono succedute alla Jugoslavia
E proprio nella direzione opposta cioè dell'affermazione del principio di nazionalità e oggi ancora molto difficile bilanciare questi due elementi e in un certo senso è anche paradossale perché si parla continuamente della necessità di trovare un rapporto sostenibile tra l'Unione europea e i Balcani soprattutto quelli che non fanno ancora parte dell'Unione Europea e il tema della cosiddetta unione nella diversità che il tema alla base dell'Unione europea e il fumo molto simile a quello di fratellanza invita da qui il paradosso di capire come il patrimonio l'esperienza della ex Jugoslavia possa essere interpretato in maniera nuova
Trovando un nuovo registro di comprensione che si accorge anche alla lavoro alla cammino intellettuale sotto all'interno dell'obolo per a parte questo c'è anche un altro tema molto interessante e cioè il fatto che la l'arte di jugoslava riflettuto moltissimo anche sui principi comunque alla base della Unione Europea come il rigetto della violenza la tela fascismo e tutto il territorio ex jugoslavo e ricoperto di cosiddetti scomunica cioè i monumenti utilizzati proprio per incarnare dare un punto ai valori della democrazia e della lotta al fascismo anche questo è un tema esteticamente complesso perché sono momenti che sembrano arrivati dal futuro sono ancora estremamente moderni però nella concezione successiva un po'dappertutto nell'area ex jugoslava il rapporto con questa eredità estremamente complessa anche dal punto di vista culturale
Un altro tema molto interessante sette parlando di fratellanza il fatto che in un certo senso i Balcani l'Unione europea sono dei fratelli gemelli separati alla nascita se vogliamo
Questa separazione nel mille novecentoquattordici quando con lo scoppio della Prima guerra mondiale
Le due aree si incamminano su o percorsi diversi
Che continuano però ancora ad oggi a non s'capirsi sempre anche se e quando questi due gemelli si incontrano uno con l'altro sì
Capisce che hanno ognuno qualcosa dell'altro
E questa questo rapporto va riscoperto anche l'arte può aiutare moltissimo in questo se c'è un Paese che può interpretare tutto questo e non a caso la mostra Roma e proprio l'Italia l'Italia per vicinanza culturale geografica umana sempre stato che ancora presidentissimo
Nei paesi della ex Jugoslavia e lo è a tutti i livelli dal punto di vista politico
In politico che più di tutti si è impegnato per la fine della guerra nella ex Jugoslavia soprattutto dimostranze Comina è stato Alexander Langer
E lo ha fatto proprio consapevole della necessità di un dialogo ma su tutto consapevole
Che la convivenza una scelta e che tutto quello che accadeva durante la guerra era proprio la negazione di quello che serve per il dialogo né per usare le sue parole
Quello che invece è necessario sono costruttore di ponti saltatori di muri e traditori della compattezza etnica ma hanno una transfughi cioè persone che comunque sappiano parlare al proprio gruppo fare da punte con gli altri tutto questo la Alex Langer loro sapeva molto bene
E soprattutto aveva la lucidità già negli anni novanta di capire che la guerra mostrate come non poteva conclude sì da sola che era necessario anche un intervento armato questo fu il suo messaggio
Aggiungo della mille novecentonovantacinque al consiglio europeo di canna
Presieduta da Chirac dorme con una manifestazione lancio il grido l'Europa muore cui nasce a Sarajevo chiedendo ai leader europei di offrire immediatamente
La possibilità alla vostra zigomi ad entrare l'Unione europea
Sulla patto però che i politici locali
Accettassero i relativi valori alla base del nuovo per sappiamo bene con un successo e sappiamo anche che Alex Langer si toglie la vita all'inizio di luglio della novantacinque pochi giorni prima era sta una settimana prima che inizi il massacro di sarebbe Nizza
Il genocidio come è stato
Accertato dalla Tribunale dell'Aia sulla ex Jugoslavia
Che ha cambiato decisamente la storia d'Europa
Ecco questa circostanza che Alex Langer sia scomparso prima della fine della guerra prima degli accordi di Dayton paradossalmente ha reso più difficile qui conoscerlo superato
Quest'anno questa situazione è stata corretta perché nella città di Sarajevo ha dato un riconoscimento altissimo postumo ad Alex Langer e cioè la cittadinanza un oraria
Mi piace anche ricordare che questa
Questo risultato è stato possibile
Oltre che per iniziativa dell'ambasciata anche per il grandissimo determinante impegno di un'associazione molto importante
L'istruzione costruisce la vostra Zé Comina fondata dal generale li ho uditi anche eroe della difesa di Sarajevo
Ortodosso per origini ma una persona che si è sempre riconosciuta proprio nel principio di fratellanza prima di tutto umana
Con tutti i cittadini della posta del secolo della regione ebbene io Modica che ci ha lasciati quest'anno proprio poco dopo riconoscimento ad Alex Langer
Che troppo nel suo lascito che troviamo il messaggio di continuare a costruire punti che era caro anche ad Alex Langer
Sono molto molto contento che la mostra percorra percorrerà tanti di questi temi e auguro a tutti una piacevole prosecuzione di serata buona sera
Bene navi ringraziamo l'ambasciatore per questo messaggio Lutero non ci può sentire perché sta proprio in questo momento il viaggio ma insomma con lo spirito lo ringraziamo io richiedere per proseguire questa riflessione a Fabrizio Battistelli prende la parola al professor Battistelli ordinario di sociologia alla Sapienza di Roma
E presidente di Archivio disarmo e attraversato
Da studioso ma anche come dire da militante tutta la storia a Verona dei movimenti per la pace italiani Calcagni con grande attenzione anche con quello che sta accadendo ora all'Est dell'Adriatico Fabrizio
Grazie
Devo dire che
Per noi della nostra generazione
E commovente in rincontrarsi qui in questo momento in questa situazione la figura come Alex Langer che è stato un riferimento molto importante per tutto il movimento per la pace
Per una serie di idee estremamente innovative e lucide addirittura per molti versi profetiche
Nel frattempo sono passati molti anni il tema della pace il tema del controllo degli armamenti e comunque del ripudio della violenza
Oltre che i valori costituzionali sono interiorizzato i nell'opinione pubblica sia pure in una modalità abbastanza superficiale e bisogna dirlo
In quella fase storica successiva alla caduta del muro di Berlino era una vera e propria prova del fuoco quella di sperimentare in che modo delle realtà così contraddittorie
E potessero convivere trovare delle soluzioni di anche apertura di regimi che pur richiamandosi al socialismo di fatto erano pur sempre dei regimi autoritari anche nella stessa versione
Gli elementi edulcorata Tella socialismo di Tito in Jugoslavia
E era molto difficile se non per persone che come Alex avevano avuto la ventura di una storia personale e da sempre e di vissuta sul tema delle differenze e nato appunto in una famiglia di lingua tedesca che parlava fra l'altro il tedesco come viene ricordato
Nel libro e non un dialetto come quello sudtirolese quindi con una forte proiezione e europea e contemporaneamente abituato da sempre anche i grazie alla tradizioni cattolica della mamma a dialogo con le differenze e questa e qualche cosa di estremamente interessante
Che ha acconsentito ad Alex con una chiarezza che pochi altri esponenti politici hanno avuto in quei momenti e di credere le e difficoltà e le complessità della convivenza fra le differenze
Al di là di una certa retorica che semplifica i grandi temi fenomeni sociali e soprattutto l'eredità storica chiunque vada nei Balcani tocca con mano questa pesantissima eredità storica
La prima cosa che chi viene detta per esempio da una e mia quella serba e da una religione quella ortodossa è la battaglia dei merli del qui e adesso
Ho bisogno di essere corretto nelle date ma che della metà del quindicesimo secolo insomma a metà del Quattrocento un'epoca alla fine del Trecento allora l'ho fatta grossa veramente corsi approssimazione
Cosmopolite la battaglia dei merli appunto no in italiano che sconfigge pesantemente I principe di Serbia a favore dell'esercito ottomano che da quel momento stabilirà il suo dominio bene sentire ricordare anche a livello popolare queste cose per le strade di Belgrado di Sarajevo soprattutto appunto dalla componente serba fa impressione ma da proprio la sensazione del peso del peso della storia ecco avesse non ignorava questi aspetti era uno dei pochi che non faceva retorica raggio si immergeva nelle problematiche le sfidava sul loro terreno li chiamava con nome e cognome
Beh la repubblica jugoslava è stato un tentativo è stato un tentativo che oggi andrebbe studiato non dico recuperato sarebbe appunto antistorico ma studiato perché comunque e metteva insieme le differenze
E interpretava in una modalità lievemente libertà liberale se così si può dire
E il concetto di socialismo reale purtroppo la storia poi non segue le ideologie segue i propri percorsi alcuni aspetti ideologici per esempio del regime di Tito sono stati e hanno contribuito pesantemente poi all'esplosione del conflitto quando questi non è stato più tenuto insieme dalla cornice politica ovviamente per la sede di potere dei politici locali dei politici etnici e i nazionalisti
E per esempio l'idea che noi affascinava la trovavamo interessante forse Pietro se la ricorderà quella della difesa popolare generalizzata era una interessante utopia che consentiva nell'immaginare che la difesa di un Paese non fosse più affidata unicamente almeno a un unico corpo specializzato che l'esercito ma diffusa sul territorio e nella popolazione
Consentendo l'armamento del villaggio l'argomento l'armamento della comune della comunità e la chiamata quindi in caso estremo
Di tutti i cittadini a alle armi era una idea
Di per sé interessante e la sua applicazione non accerto aiutato la dissoluzione
Della repubblica federale di Jugoslavia anzi ha determinato le forme estremamente cruente in cui la sua dissoluzione
Si è determinata grazie a quei depositi di armi Grazia qui gli addestramenti militari diffusi che Tito aveva immaginato
In difesa nei confronti di una possibile aggressione esterna quindi vedete quanti paradossi ecco
Poter parlare della Repubblica federalismo Slavia qualche cosa che oggi sarebbe di grande interesse e il nostro ambasciatore sarebbe stato se posso usare questo termine molto diplomatico
Quando ha fatto riferimento alla scarsa fortuna della guerra partigiana nelle repubbliche jugoslave è imposto jugoslave oggi femminismo
Hellas mostra mi raccomando visitate le bellissima e io mi impegno ritornarci con più calma
E riporta i tre mila monumenti ai partigiani e alla guerra contro il nazifascismo
Violati e abbattuti nella Croazia di oggi quindi noi che non siamo in una sede diplomatica per niente e diciamo le cose come stanno perché no questo è il nostro la nostra funzione di intellettuali più o meno tra virgolette
E registriamo la
Scarsa
Socializzazione
E partecipazione interiore dei governi attuali
Delle repubbliche che pure fanno parte dell'Unione Europea hanno premuto per entrare nella Unione europea e di questo noi siamo ben contenti ma ancora per esempio non chiudono cosa che invece ha fatto va detto la Repubblica di Slovenia ancora non chiudono in Croazia
La comitato di reinterpretazione della storia
Congiunto Italia Croazia perché incapaci di trovare un accordo piccole cose sono dei dettagli poi ci sono anche tanti gesti simbolici importanti
Che in questi ultimi anni hanno visto il presidente della Croazia il Presidente della Repubblica Italiana insieme a Trieste e a Gorizia e negli realtà di confine cercare di sanare quelle altre ferite con quei duecento mila italiani che hanno dovuto abbandonare
La Jugoslavia appena costituita sotto
Il sospetto talvolta fondato naturalmente ma di per sé esteso a un'intera popolazione di essere fascisti o collusi col fascismo tutte ferite tutti aspetti che necessitano di tempo indubbiamente ma necessitano anche di investimenti di investimenti
Di riflessione politica e e di formazione su questo Alexe batteva moltissimo sul tema della coscienza delle differenze edera contrarissimo a tutte le forme di separazione
Di scissione di
Creazione di piccole entità politiche
Orgogliose di a vere il loro esercito e i loro francobolli diceva e scriveva questo proprio perché vedeva le cose in una dimensione unitaria
Che non era L'Unità imposta autoritaria di regimi precedenti era qualcosa che avrebbe dovuto rappresentare un modello per un'Europa più consapevole e meno opportunisticamente proiettata nell'allargare le sue frontiere come se fosse un fatto numerico o quantitativo mentre dovrebbe essere un fatto politico e morale l'ultima cosa importante che ci ha insegnato Alex e il tema dell'uso della forza
Questo è un tema che per il movimento della pace è sempre stato molto delicato molto complicato e sul quale e devo dire noi come Archivio disarmo abbiamo trovato in Alex uno dei pochissimi interlocutori
Perché la visione permanente questo pacifismo
Come dire un po'opportunisti componimenti John poiché ritengo uso per cui ci sul volemose bene insomma detto
In un'altra lingua diversa dall'inglese insomma quello che è diventato patrimonio un po'comune dei sociale oggi
E è molto generico e molto vago o deve essere è sostanziato
è evidente che siamo come i pacifisti contrari all'uso della forza ma non siamo contrari all'uso della forza sempre e comunque
Sarà forse la nostra formazione di alcuni o in questo tavolo da questa parte del tavolo che poi non c'è ma Saffo di formazione marxista abbiamo imparato che il conflitto è parte della storia
Noi non siamo contro il conflitto noi siamo per una gestione del conflitto che non sia inutilmente violenta e cruenta nella misura del possibile
Noi siamo per riconoscere la necessità che quando determinati interessi reali determinate tesi politiche e diverte cono sia necessario anche ricorrere a ogni mezzo per difendere la giustizia e per difendere la vita stessa
E come non farlo di fronte a una sarebbero iniziate quattro giorni fa è stato condannato all'ergastolo Mladić il boiardi quella realtà ma è stata condannata anche la politica delle Nazioni Unite come non ricordare il battaglione olandese io l'ho intervistato il battaglione olandese molti anni dopo ho visto i guasti
E perpetrati nella vita e nella coscienza di questi soldati di professioni dal non essere stati neanche soldati
è una cosa gravissima una cosa molto grave
E non difendere avendone il mandato sia pure confuso come era all'epoca questo va detto ma comunque il mandato di difendere una popolazione civile
è lasciare che le milizie serbe trucidata se ero sette mila uomini della e mia o meglio ancora comunque del gruppo musulmano
Addirittura consegnando né trecento che si erano che avevano riparato all'interno del battaglione dell'ONU
Dei caschi del caschi bianchi chiedendo asilo chiedendo protezione queste sono cose gravissime allora
Tutto allora dove il ruolo delle Nazioni Unite io non sono contro le azioni di questo evidente e non è perfetta ma è l'unica cosa che abbiamo dobbiamo difendere le Nazioni Unite ma dobbiamo anche sottoporle a un vaglio quando operano e completamente chiaro questo vale a quelle popolazioni una popolazione di Sarajevo sapete come chiamavano la missione delle Nazioni Unite UNPROFOR
Che sarebbe appunto in inglese la nazione Linate Nation Protection Force era da loro definita amplio tetti fuori Nares
Stranieri incapaci di protezione
E questo a livello popolare quando li abbiamo intervistati nel novantasei ancora
C'erano c'era la biblioteca
Il Sarajevo ancora che me emetteva fumo e il quartiere serbo di Sarajevo e in fiamme perché la notte prima di abbandonare le case gli davano fuoco
E e e questa ostilità questa disillusione questa amarezza nei confronti delle Nazioni Unite si tocca con mano e e qui l'unico che io ricordo dell'epoca che abbia avuto il coraggio di dirlo è stato Alexander
Era l'unico che lo diceva che richiamava le loro responsabilità i governi europei in questa corsa forsennata riconoscere per primi le due repubbliche alto dichiarate di Slovenia e di Croazia io ho il massimo rispetto per queste entità
So facendo un discorso storico riconoscere dei confini come diceva giustamente il fondatore di Archivio disarmo Luigi Anderlini
Riconoscere che e ammettere che dei confini amministrativi dal giorno alla notte diventino confini politici è un danno irreparabile per l'intera comunità europea e internazionale non si devono ammettere questo tipo di secessioni o unilaterali
Devono e possono essere negoziante devono essere inserito in una cornice devono soprattutto offrire delle garanzie le proprie minoranze come è nata la guerra di Croazia
Come è nata la guerra di Bosnia soprattutto e è nata attraverso la sensazione di insicurezza che queste importanti numerosissime
Le famose Cry me no queste minoranze che vivevano all'interno dell'uno dell'altra Repubblica
Avevano ragione di temere che potesse essere trasformarsi la dichiarazione d'indipendenza in un dominio e una rivalsa della nazionalità maggioritaria
E come hai fatto tu e a non consentì a non garantire le minoranze prima che avvenisse la dichiarazione d'indipendenza o almeno prima che venisse riconosciuta
Per la comunità internazionale poi è chiaro che il villaggio a e il villaggio Big visti con i miei occhi stanno a dodici chilometri di distanza quello serbo e quello croato
E in che inclini in Bosnia anche quello musulmano mostrare e tipica il ponte dimostrarono fatto saltare i croati e non hanno fatto saltare i serbi questo per dire una guerra tre anche questo è un altro caso di estremo interesse raramente visto nella storia
Cioè come si fa acconsentire i di armarsi
E individualmente idea o a gruppi e dirti per paura e in non immaginare che questo re poi determinato il riarmo della comunità vicina esattamente ciò che è accaduto
Ai governi degli Stati europei i grandi Stati è non l'Italia che non s'e si salva perché la sua politica estera e come dire molto ampia molto ecco non voglio aggiungere altro ma quelli che hanno una forte politica estero pretendono di averla come la Francia ha colto la sua destinazione mondiale la Germania con la sua storia così impegnativa
Si sono precipitate la Germania soprattutto a riconoscere queste auto dichiarazioni di indipendenza cosa gravissima dannosissima tutti i referendum bisogna stare attenti a fare i referendum
E poi si va a dire a punti che non deve fare il referendum no in Crimea e quando l'abbiamo fatto fare in Kosovo
E diventa difficile diventa complicato però scusate stiamo parlando troppo di politica e mi avvio a concludere non è solo politica questa occasione perché e anche e anche culturale
E anche come dire
In uno spirito di dialogo tra Paesi vicini io leggo anche questo
Nell'iniziativa del maxi dare noi come Italia una interlocuzione è una sede perché l'abbiamo sempre fatto in questi anni sia pure per
Mano di alcuni Illuminati appunto come che si ricordava quel bellissimo gruppo che era il Forum di Verona
E però abbiamo sempre dato ospitalità spazio alle idee io mi auguro che tutto questo continui e che noi con le Repubbliche a noi vicine stabiliamo un rapporto di grande dialogo di grande integrazione che sia soprattutto utile a loro per integrarli
E prima nell'Europa e poi fra di loro che facendo anche ritornare coloro che sono dovuti andare via e che non sono più tornati ricreando delle condizioni che segni no un passo avanti veramente come sicuramente avrebbe immaginato evoluto Alex Langer
Grazie grazie
Grazie Fabrizio è questo lo spirito con cui al maxi che è un museo resta un museo prendiamo occasione dalle suggestioni che gli artisti ci propongono
Per tornare a interrogarci su mondo in cui viviamo su quel che si può e si deve fare nel mondo in cui viviamo
Allora prima di ascoltare Luciana Castellina io però vorrei chiedere a Nazario Zambardi che rappresenta qui la Fondazione la maschera di raccontarci composte dove lavoro da Fondazione anche per l'impegno che la Fondazione ha continuato su sé Brienza su Sarajevo
Sulla
Ex Jugoslavia male siamo come sempre espressione raccogliendo il testimone di Alex
Certo volentieri buona sera sì su questa parte diciamo più archeologica forse anche Sabina nippo aiutare nel senso che una delle attivista diciamo che ha fatto partire alcune delle iniziative in Bosnia
Tre donne in particolare Rassemblement con il progetto Adopt sempre inizia rispetto quello che si è detto finora mi mi tornava ecco punto l'aspetto già elencato la saliva sulle varie iniziative di oggi è
La notizia
Ufficializzazione sono dicono che si è stabilito ieri che
L'archivio Langer viene così valorizzato tanto a livello nazionale e poi in maniera congiunta localmente col Museo Storico Trentino e l'archivio altoatesino per anche attivare Progetti di valorizzazione di quello che è l'archivio questo in un luogo che in modo tutt'altro che casuale si collega già prima Sabina per la natura Interelettronica e anche per tutta una serie di aspetti che politicamente producono degli affetti anche a distanza di molti anni interventi separazione
E di confini
Il la citazione prima di dell'ambasciatore era appunto quella legata ai saltatori di muri transfughi non trans prima traditori
Mancava da paradiso di mediatori ecco un po'l'intervento che qui porto adesso e se Sabina vuole ricordare qualcosa però rispetto alle varie attività in Bosnia o quel negli anni forse se ti sembra dire qualcosa in più
E poi eventualmente ti gli allacci ecco io ci tenevo soltanto un intervento così a da un lato a così livello istituzionale con tutti i limiti che le istituzioni possono a vere ma che comunque la Fondazione Langer diciamo
Mancando mancherebbe anche tutto quello che parte stiamo dicendo cioè un qualcosa che gli attivi anche quello che necessariamente nella natura delle cose passato e quindi testimone la testimonianza di da un lato e questa catena dato e dall'altra
E quella di Atlanta sul presente prima si diceva di di una società civile che è il Verona Folon come laboratorio di questo un pochino insieme a Sabina mi occupo come come artista come come insegnante e anche come come parte attiva dalla Fondazione langa Stiftung starebbe per Fondazione autori ci in tedesco e quindi in questo progetto interazione appunto un progetto di cittadinanza europea nato
Per le scuole agenzie comunque per quello che un presente che si chiama ancora futuro in parte ma che acquisito nuovo significato per l'esperienza o la non esperienza da cui stiamo uscendo
E ed è appunto cittadinanza cittadine e cittadini europei insieme ad Alexander Langer e parte venticinque anni dalla morte dello stesso Langer per attualizzare in generazioni che spesso conoscono assai poco anche una scuola dedicata ad Alexander Langer a Bolzano eppure se si chiede ai ragazzi e ragazze
Di chi si trattasse in Alto Adige Südtirol oggi Sissa assai poco
Ecco e quindi dico solo alcune parole che riparo che riporti nota di interazioni che questo progetto che si trova anche on line interazioni interpreti nazioni punto eu
Al Progetto Polis che invece stiamo portando avanti come progetto che anche lì va ad utilizzare come e qui cerco di creare un collegamento con il contesto in cui c'è ci troviamo cioè le arti
Come questa possibilità di creare ponti perché tutt'altro che casuale il fatto che ci troviamo qui è come in questo senso l'arte in questo momento preciso storico possa essere politica indifferentemente onorevole si diceva prima che una cosa la politica un'altra cultura cioè la cultura e politica nella misura in cui esperienza Finarte il teatro la mediazione che si diceva prima sono questo cioè noi abbiamo culturalmente una distinzione che tra questi corpi e un'anima ma oggi così citando un termine che ha tutta la sua valenza Dio politicamente ce la biopolitica quella che in quei luoghi si è vissuta alcuni anni fa in questo modo così
Dissociato tra quella che era una politica internazionale poi dei corpi che verrà più evidente miseria si sono confrontati con l'assurdità ecco anche adesso questa questa dimensione viviamo oggi e proprio in questa mediazione che sei mesi o di animazione il corpo e l'anima quindi il movimento e il diritto di movimento
è il tema attuale qui in questo momento noi abbiamo delle difficoltà delle limitazioni di movimento il movimento nella mostra è quello attuale come allora di muoversi dei migranti
La cittadinanza e questo è il tema che dicevo Sabina ma poi anche nell'arte Police la cittadinanza e diritti di cittadinanza e diritti di movimento il diritto per
Più che il diritto di è quello che Langer la parola interazioni dipende proprio un testo anche quello di Langer e quindi affianco appunto alle cose che sono dette ci tenevo a creare dei link a creare delle ipotesi che naturalmente nei dieci minuti si stanno esaurendo
Posso accennare e mi va anche bene così ha detto di dire eccessive ciò che ti richiamo però la mostra che il titolo che è più grande di me queste queste linee che possono essere molto come dire fruibili interni cittadinanza di attivazione di laboratorio che sono libertà uguaglianza fratellanza speranza a rischio un individuo alterità metamorfosi perché l'attivazione il cambiamento
Implicano anche che l'interpretazione dei confini della separazione siano soltanto strumenti di dialogo grazie
Allora intanto ringrazio tutti per questi spunti di importante riflessione che ora ascoltiamo con grande piacere onore Luciano
Prina
La parola va bene
Ma qui c'è scritto idee per un'Europa di pace credo che la prima bella idea per la pace che l'Europa potrebbe avvenire
è di farsi una profonda autocritica per le responsabilità specifiche che l'Europa ha avuto in tutta la tragedia in Jugoslavia cosa che non è mai stato fatto
Perché queste colpe che sono state rilevanti sono state in qualche ora si è parlato molto sì delle colpe successivo il bombardamento di Belgrado della NATO eccetera
Ma le colpe sono dall'inizio perché badate c'è una coincidenza che c'è stata
C'è una coincidenza drammatica era prima avvenuta il battesimo ufficiale della nuova Unione Europea prima era comunità europea
Non non erano neppure staccate quindi come dire
Drappeggi della cerimonia che la Germania si precipita a riconoscere il la Slovenia e poi la Croazia e così via e comincia questa catena senza avvertire nessuno
Senza infischiandosene dell'accordo di Helsinki e di tutto l'impegno delle frontiere e così via
E poi seguita
Da tutti più o meno da tutti quanti Paesi in fretta e furia senza che ci sia stato un momento di riflessione lungo
Se non una specie di ossessione cui partecipò anche la Chiesa cattolica e che oggi assumo invece una posizione molto diverso e molto critica rispetto persino a quella a quella vicenda storica e cioè l'Europa cristiana cristiana romana naturalmente cattolica romana da l'impero austro-ungarico e la necessità di ritrovare un altro muro e di ricostruire un altro un'altra cortina di ferro
Aiuta
Da un processo che si innesca immediatamente e che è un'altra grande colpa dell'Europa di pensare al suo e di presentare l'ipotesi di un allargamento della Unione Europea
Non in termini di adesione andare a dei presentare l'Europa una porta così bella che non possiamo negare a nessuno di mangiarsi una fetta
E invece di costruire dei rapporti diciamo come il disegno olimpico nove ricerche che fra di loro su hanno delle omogeneità e che poi si intreccia le cominciano a preparare attraverso una cooperazione un altro tipo di rapporto interromperlo
APPA diventano il momento che c'è qualcuno dall'altra parte che al diritto d'entrare nel salotto buono delle persone civilizzate che sono quelle dell'Unione europea perché gli altri
E inizia in Jugoslavia è stato dei libri degli sloveni per prima noi possiamo perché noi siamo un pezzo più puro dell'impero austro-ungarico quelli che stanno subito più a sud invece no e poi ognuno ha trovato un suo subito
Da escludere
Eccetera io mi ricordo bene quel momento perché perché feci con con producono Alex faceva organizziamo praticamente insieme il famosa marcia che partita Trieste quando già la Slovenia e la Croazia erano partite stavo ancora per cominciare
Tutto quanto il resto e poi con Alex abbiamo avuto un intreccio molto forte di militanza perché cominciata addirittura con una cosa molto bella
Con la rivista di blu che voleva dire il ponte ancora nel momento del consigliava far parlare i giovani altoatesini di discendenza tedesca con il giovane alto Tesini di discendenza italiana e il di pratiche fu uno delle prime novità
Se ti ricordi della nuova sinistra che fu messa chiuda Frasca stradale che fu anche eccetera
E poi ci trovammo in Parlamento europeo quindi quel periodo loro vivido abbiamo vissuto in cui questa vicenda così la vera molto importanti
E facciamo questo viaggio come dire che è stato un viaggio terribile facemmo in un momento in cui il movimento pacifista europeo era molto forte è molto deciso
Poi movimento pacifista o che ha svolto una grande funzione perturbante tutta quanta la guerra e la cui giusta parola d'ordine era il primo obiettivo è aiutare i ragazzi della Jugoslavia a disertare a non fare questa guerra
Da nessuna parte perché era evidente la catastrofe che si stava
Che si stava preparando
E ricordo perché fu una scoperta per i cori rimanemmo tutti atterriti arrivammo in Slovenia
E si guardarono subito con malissimo dell'antipatia perché eravamo quelli che venivamo idilli che non bisognava continuare a fare questa questa quello questa roba che sarà il costo partimmo dalla dalla Slovenia per recarsi verso la Croazia
E la prima cosa triste fu vedere le prime frontiere idee Barbetti il come si chiama l'ardire insomma le le il filo spinato eccetera che ricostruiva alla frontiera con la Slovenia e la Croazia
Io ricordo sempre ero macchina con uno dei nostri deputati italiani sloveni però solo venne italiani
E furbo avevamo anche stabilito un appuntamento con la comunità italiana di Fiume
E fumo deviati però ho si sente un po'e chi invece perché non ci volevano i croati farà arrivare
Con alla comunità italiana ci arrivammo di notte tardissimo di nascosto con italiani infuriati quindi anche lì era già scoppiata questa vicenda
E è e e ci portarono croati avevano organizzato un altro appuntamento in un altro palestra grande palestra e il grido del movimento pacifista
Fra virgolette croato
Era ci chiesero le armi per andare avanti per calmare aveva finito dopodiché non si poté passare per l'autostrada per perdere per l'autostrada Zagabria Belgrado per proseguire il viaggio perché ancora bombe c'erano i bombardamenti gli spari
In quella parte quindi finimmo a fare tutto il giro dal dal dall'Ungheria perché appunto c'era un pezzo di guerra insomma
Insomma fu un'esperienza bravate che debbo dire che a Belgrado e non c'era solo per fortuna Milosevic a Belgrado c'era invece un movimento capace come si deve che c'è forse e e Q con il quale fu possibile ragionare
E info informo quegli stessi diciamo che quando ci fu il bombardamento dalla NATO su Belgrado ci scrissero dicendo
Per carità questo è l'errore peggiore potete fare fare perché questo lo farà che incitare ancora di più e dare forza a Milosevic in questa in questa e in questa bici in questa vicenda
Quindi trovammo col pesce fu un'esperienza terribile perché punto passo dopo passo ogni passo trovavamo una Jugoslavia così diversa da quella che conoscevamo io confesso che non sono una testimone
Imparziale di tutta questa vicenda perché per me la Jugoslavia è stata per una serie di ragioni la mia vita è stata così in larga parte per via agli jugoslavi perché
Per via del fatto che mio nonno era triestino era amico di Oberdan scappò insieme a Oberdan
Per arrivare in Italia
Sbarcarono ad Amicone eccetera eccetera per Trieste italiana
Per me questa questione qui era così importante che quando ci fu la prima manifestazione per Trieste italiana
Del dopoguerra e solitamente il quattro di maggio del quarantacinque cioè non erano passati neppure dieci giorni dalla figlia dal della guerra per quanto riguarda l'Italia e ci fu già una manifestazione di tutte le scuole di Roma io naturalmente per via del nonno sentito il dovere di essere in prima fila alla manifestazione la mia scuola affluirono tutte le scuole tutti altruismo verso piazza Esedra che allora si chiamava così ma era Piazza della Repubblica
E io mi ricordo bene che dissi alla mia vicina di scuola guarda com'è riuscita bene la manifestazione alla piazza è già piena di gente
In realtà erano operai comunisti che ci picchiarono di santa ragione avendo ragione badate perché la manifestazione era diretto ai fascisti noi non lo sapevamo concerto pop comandante penna nera
Che dette l'assalto con un altro gruppetto di uomini armati alla direzione del partito comunista
Che stava allora all'angolo di via Nazionale
E quando poi una mattina escono tafferuglio la polizia vi potete immaginare quello che avvenne io stava ancora lì laddove ricorda sedere sulle scale l'ha detto in piazza Esedra uscì un drappello dalla direzione del partito comunista
Fra cui c'era uno al Prenestino Jachia si chiamava e fece un comizio volante e io stetti a sentire
E così seppi della Jugoslavia cose che non avremmo mai immaginato
E cioè il primo quello che italiani fascisti negli anni Venti hanno fatto in solo venia nel primo Little che sovente in prima cioè la prima pulizia etnica che è stata fatta l'abbiamo fatta noi
Cacciando le corna Israele ha cacciato i palestinesi dalla sarebbe cose questo successo mi sono resa conto mano mano del questo Jachia parlava che a casa mia triestino agli sloveni venivano chiamati speciali che la parola dice tutto e non c'è nient'altro da aggiungere rispetto a questo e quindi il mi è venuta la curiosità di dire ma se questi comunisti ci avessero ragione
E così sono andate a cercare il giorno dopo a scuola in comunisti della mia spot il tasso e come sapete questo mi è stato fatale per tutta quanta la vita
Però questa cosa non è finita perché io poi la voglia che ci aveva ora di andare a vedere allora questa jugoslave quei delle quarantasette al festival del al congresso dell'Unione internazionale degli studenti quarantasette al Prada
Si formava lì una brigata internazionale
Per andare a costruire la ferrovia sciamo ex Sarajevo distrutta dalla guerra Home adesca pronta e io mi iscrissi subito a Prada questa brigata internazionale
Con la quale ci recammo viaggio pazzesco perché era successo di tutto in quelle quarantasette nel nel corso del congresso in cui poi si formò a questa brigata internazionale fu annunciato l'indipendenza dell'India assicurate Brino perché il mondo era ancora fatto così
Io mi ricordo che era il giorno in cui ha compiuto diciotto anni e quindi mi ha detto
Questa cosa mi colpì molto cinque subito giovane comunista
Inglesi con i capelli rossi saltò subito e disse no non è niente è una imbroglione l'imperialismo l'indipendenza dell'India ci aveva anche ragione perché dentro c'era anche l'imbroglio famoso del Pakistan nella famosa divisione eccetera ma insomma
Questo era il decoro politico del cose e quindi andai in Jugoslavia
E e andare globale estetiche un mese e mezzo e quello per me è stato fondamentale perché arrivai in Bosnia il nostro campo costruzione lasciamo il Sarajevo ragazzine trancio quindici chilometri da Sarajevo quali si arrivava con un treno a scartamento ridotto lasciato dall'Impero perché non si fermava Zini Saman però non potevamo farle mutava Sichem poi sono saltati
Fu un lavora è un mese e mezzo lì è solo molto fiera l'avevano portata per fargliela vedere come cimelio di guerra diventai o un diploma di stakanovista chimico slavi e si chiama Uday né che non lo stakanovista perché noi dovevamo costruire interventi il terrapieno del treno e pigliare i falsi con le carriole dal bosco verrà pesantissima carioca già vuota portarle sul sulla collinetta dove doveva passare il treno e montarle io c'avevo un buon ritmo di cottimo diceva nazionali presta consulenza per cui dopo un mese mi hanno dominato cosa però quello fu un posto fantastico perché la Jugoslavia allora
Beh il prestigio della Jugoslavia era straordinaria
Primo era il solo Paese europeo
Che si era liberato dei tedeschi da solo
Ben prima che arrivassero gli alleati anche la Grecia in qualche modo ma insomma gli alleati arrivarono purtroppo subito dopo fecero dei disastri ma la lei dosare fu fu una cosa
E e poi era appunto il prestigio di questo Paese
Segnato da tutte le cose drammi storici Sarajevo Sarajevo attentato quattordici certa e noi ci avevamo vicino al nostro campo della brigata internazionale avevamo imponga il campo degli due studenti universitari di Zagabria con il quale quindi parlavamo in ci hanno insegnato ante cose
E poi fu un capo meraviglioso perché la sera ognuno di noi c'erano trenta cinque nazionalità nella nostra brigata univano Salzano e raccontava la storia del suo Paese che non è naturalmente ignoravamo completamente
Scoprite l'Indonesia era una colonnina dell'Olanda e chi lo sapeva ci sembra conoscevamo ma la pena le nostre di colonie insomma voglio dire adesso non la voglio fare lunga bar per me fu una cosa molto importante dopo
Devo dire ci sono contornata molto e l'ho visto accrescere questa storia del nazionalismo
Perché io ho fatto parte del direttivo
Della round table for socialismo si faceva a saltati in Jugoslavia per quindici anni tutte le estati
Si faceva una settimana di seminario
Mondiale
Della sinistra delle varie sinistre e e la cosa che più colpiva e questa è un'altra cosa che che quella Jugoslavia perché si faceva quel seminario la
Perché la Jugoslavia nel solo Paese che riusciva a far venire allo stesso Seminario in quegli anni i cinesi e i russi
E il il marxismo eterodosso aveva etico dell'Occidente con il marxismo della Bulgarian insomma voglio dire c'era una e questo è stato la jugoslava è stato una cosa est nonostante badante che non vuole
Se se riguardate le date quando io sono pronto venuta via da quella ferrovia
Qualche mese dopo tutto qualche mese sì sette otto mesi dopo
Togliatti ci riunì al cinema rosoni a vicino a piazza Bologna e ci disse che no che la Jugoslavia era tutto sbagliato
E che ci informa quella vicenda che resta una delle cose un'ombra terribile con tutto quello che ha tante e Jugoslavia e a Trieste poi dove fu molto drammatica la cosa comincio
Diciamo quasi quasi subito quindi per carità non voglio semplificare quello che è stato la la vicenda però rimasta voi c'è rimasta la storia dalle jugoslave dei non allineati che fu un'altra svolta storica straordinaria e quindi insomma il quando la Jugoslavia si sfascia beh insomma si sfascia mica soltanto un paese paesino insomma si sfascia
E quello che era stato lì il mito possibile l'autogestione anche anziché la natura statalizzazione
I non allineati insomma tante cose regime totalmente diverso quindi è stato un trauma
Molto forte per la mia generazione e che di quello che avvenne e l'ho vista crescere l'ho vista crescere ma come l'ho vista crescere francamente perché e son tornate questa Paularo da questa settimana c'erano tutti gli stranieri ma c'erano anche gli jugoslavi stessi
L'ho vista crescere perché Milosevic e questo forse andrebbe ricordato con Roma Milosevic era funzionario della Banca mondiale ricordate attuando torna in Jugoslavia e quello che introduce comincia a smantellare l'autogestione a introdurre regole del mercato
Si crea un grande malcontento perché si accompagna tutto questo alle prime difficoltà economiche
E certo inusuale problemi devono in modo aggirato però era sempre meglio che trovarsi disoccupate
E quando c'è il malcontento che cresce c'è un classico della storia si ricorre al nazionalismo per dire che la colpa
Era dei boss Riina eccetera la colpa dei dei dei e poi il flusso vari centro abbiamo vista crescere e sottovalutare
è volta a ogni volta che si ricorra avanzata tra la cosa era peggiore poi comincio anche quando tolsero l'autonomia l'autonomia al costo e allora io credo che l'insegnamento riflettere su quella cosa è stata è una cosetta tutto URAI essenziale gli errori che hanno fatto gli europei badate il sono stati fatti dei grandi errori dalle dal dall'Inter dalle truppe diciamo dall'interno della missione ONU sicuramente tutto quello che si è determinato ma sono state fatte delle cose assurde diciamo anche da da da da da politiche io vi ricordo che una delle cose più o rende che si è fatta è quella che ha fatto Babini terza e che consiglio la legge per il voto del della Bosnia in modo proporzionale alle etnie in modo che questo ha provocato l'ira di Dio mentre invece storicamente la Bossi aveva sempre difeso il proprio multietnici Simo
Considerando alla pari quelli che erano musulmani quelli che erano serve quelle eccetera e quindi senza cioè un comportamento assurdo comunque comunque l'Europa continuato vorrei proprio dirlo perché ecco l'Europa verso sta facendo meglio francamente in una fase da incoraggiare perché sta regredendo stanze su posizioni da Sperling che cominciò a rivedere ma non mi pare
Anche la politica che hanno fatto verso l'esterno perché anche qui dei confronti dell'Unione Sovietica e io voglio dì dubbi prendete per una qualcuno che ama Putin
Per carità debito ma so bene che la forza Putin nel suo paese gliel'ha data all'Europa che la prima cosa da che ha fatto per assurdo un
La Russia è stata quella che invece di cercare di assorbirla in un'altra della costruendo dei nuovi legami culturali politici
Commerciali eccetera abbia cosa che ha fatto ha preso a nato e ha deciso di schierarmi il più lontano possibile e poi dopo la storia dell'Ucraina è possibilità di fare un altro pezzetto avanti in modo da costruire subito un altro muro un'altra separazione un'altra cosa e oggi mi pare e le notizie che ci sono oggi sul giornale del viaggio di Baj interna e quindi siano una siano ma conferma di questa linea che vale avanti che può ricreare e Justin creato perché poi
La cosa più assurda che con i grande entusiasmo per le l'autodeterminazione dei popoli
Sulla Crimea il tentato incontra ora Dio solo sa che il problema storico in Crimea
Ucraino era era conosciuta come sapete McNab plus quindi insomma voglio dire ci sono delle cose sulle quali noi dobbiamo territori insistere perché questo discorso serva a qualche cosa su tutte quante le cose che sono fatte
Che cosa va be'poi c'è la quello che è avvenuto alle uno dei libri che va letto e queste sono le le le prime il primo libro che ha scritto di memorie l'ambasciatore del Montenegro jugoslavo perno del Montenegro letti su
E che racconta questa situazione assurda che l'Italia è fra i primi dichiara la guerra
E poi cioè e quella che bombarda e la prima perché gli avete gli aerei che bombardano Belgrado
Partono dal dalla dal dal territorio italiano da Aviano ma l'Italia insieme alla Grecia non dichiara la guerra e Luís rimane ambasciatore cinque Fiditalia
Sulla base di una situazione di un Paese lo sta bombardando ma però ci si imbatte rimane però il Galles sempre in base a questa situazione
Con questo su assurdo che poi peggio hanno fatto un governo che c'aveva come primo ministro D'Alema qui e una NATO che aveva come segretario generale Salvi e Solana uno degli esponenti dalla sinistra socialista del più soli spagnolo mentre invece il presidente Scalfaro cui credo ormai reso omaggio anche in questa sede
Si rifiutò per giorni e giorni di firmare la l'aggressione della l'aggressione dell'Islam quindi è un periodo assurdo insomma sul quale la riflessione è stata fortissima e credo che verrebbe si potrebbe cogliere tanto viticole per finirla con la storica
La mia emozione quando sono venuta qui debbo dire in quel caso ero venuto abbastanza casualmente perché non avevo neanche capito che c'era la busta per la Jugoslavia vedere a vedere la mostra quattro minuti al quale mi sono trovata quei cento ritratti innanzitutto mi è venuto da piangere e crisi sono stata lì a rivedere le figure di quei combattenti
Di quei combattenti tutto insomma era Sturla cosa debbo dire bellissima
Non sono così pessimista perché la cosa voglio finire con questo quando sono tornata un'altra volta
Sono stata molto pessimista la prima volta che sono arretro ritornata a Sarajevo
E sono andata a cercare il campo di Zenit San nessuno sono ricordava più nessuno voleva più sentito parlare
Mentre le a volte precedenti che c'erano l'andata era stato una specie di museo della solidarietà di tutto il mondo con la Jugoslavia ricostruito la ferrovia
E poi invece un'altra volta la volta dopo sono tornata per andare al Festival del cinema di Sarajevo
E Beth per arrivare a Sarajevo si passano tutte quante zone dove
La la doppia scrittura in serbo croato quelli graffia diciamo in lettere lattina una delle due era sempre sbarrata per disprezzo dell'altra però arrivate a Sarajevo
A Sarajevo tutti i film venivano o prodotti sulla base della collaborazione fra tutti gli Stati nuovi stati stati cioè di fatto di fronte a far qualche cosa si ritrovava poi la forza della vita della storia comune e quindi grandi atelier di cooperazione il film per fatti comune e un'atmosfera assolutamente diversa da quella che ci avete appena uscivi appena uscì dalla città
E allora ma bisognerebbe
è un segno positivo e anche di nuovo in quell'occasione una cosa molto bella che andai a visitare insieme a una generale
Bosniaco
Le i passaggi sotterranei che erano quelli che venivano usati per uscire dall'accerchiamento di Sarajevo e parlando con lui io ho scoperto che a luglio era stato il generale eroico eccetera che aveva praticamente diretto la resistenza della città di Sarajevo organizzando questo legame sotterraneo con il fuori Sarajevo e quindi in collegamento con tutti i gruppi pacifisti che sono venuti in quegli anni
Adesso per un aiuto anche bar il materiale
E poi quando ci siamo messi a parlare io gli ho detto che
Ero stata lavorare alla ferrovia Denzel mezza
Lui si è messo letteralmente a piangere e mi ha abbracciato abbia detto che io stavo lì nella stessa Brighi nella stessa brigata che era vicino al nostro territorio e quando abbiamo scoperto che eravamo stati tutti e due
Se messo a cantare una bisca prova una Dean sappi Tomba eccetera che acquazzone
Causa quindi insomma finisco con un come dire con una notizia una ricordo positivo
E anche se Izumo alle cose resta un fatto che noi non abbiamo fatto e questo è un altro problema nell'Europa che l'Europa si è fatta tutta
Senza pensare che esisteva al Mediterraneo e voglio ricordare la frase meravigliosa di Betty è invece nei cui nel breviario Mary pare lui dice
Un'Europa senza il Mediterraneo
è come un adulto che sia stato privato della sua infanzia
Cioè un mostro
E quindi la ricostruzione il il aver pensato alla l'Europa tutta attaccata al Polo Nord e con i piedi che non si sa dove ritiene che non sono tesi il Mediterraneo tuttora sappiamo bene è diventato una trincea invece che essere l'uso su cui è costruita all'Europa
è un'altra delle piaghe che bisogna riparare in Europa
Grazie Luciana grazie per questi straordinari corde grazie anche per
La speranza è che ci ha lasciato alla fine
Insomma non stiamo qui per piangere su una tragedia e basta ma anche per capire qual è la strada davanti che possiamo percorrere grazie a tutti voi