Rassegna stampa estera

Quel giorno le scocciatori di radio radicale giovedì venticinque marzo questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi ci occuperemo di vaccini il tema del giorno riguarda anche l'Italia ventinove milioni di dosi di AstraZeneca trovate
Ad Anagni cosa che come titola il conosciuta e INPS provocarlo polemiche nell'Unione europea la Società però ha detto che questa
Ventinove milioni di dosi stanno
Attendendo l'approvazione in via libera in termini di qualità prima di essere distribuite nell'Unione europea e ai Paesi che aderiscono a Kovacs noi riproporremo un editoriale
Da El Pais ieri che riguarda
Soprattutto il tema generale dei ritardi nelle campagne di vaccinazioni
Nell'Unione Europea ultima chiamata è imperativo accelerare subito per salvare vite umane e la fiducia nell'Unione europea scrive fra l'altro El Pais
Potremo ad occuparci di Cina delle sanzioni adottate dall'Unione Europea ed altri
Paesi occidentali per le persecuzioni degli Uiguri nello si Giang la reazione
Di Pechino sanzioni per certi aspetti molto più dure
Nei confronti dell'Unione Europea leggeremo l'editoriale dal Foundation Times le sanzioni Perlo Xinjiang sono un segnale della determinazione occidentale sulla Cina
La rappresaglia di Pechino contro dei funzionari dell'Unione Europea mette a rischio l'accordo sugli Investimenti secondo il quotidiano della City
Pochi proporremo un'analisi di tale mondo di oggi di Sylvie Kauffmann brutale ritorsione l'interrogativo che si pone il quotidiano francese questo quale strategia l'Unione europea che
Poco abituata alle ritorsioni seguirà di fronte all'aggressività di Pechino che si aggiunge a quella di Mosca
Sullo stesso tema verifichiamo di ieri avevo un andare Lisi di Sebastiano Faletti dal titolo Lafico GA in avanti dell'imperatore esci Jinping
Si spiega bene il cambio di attitudine da parte della Cina cosa che forse non è stata colta completamente
Dalla dall'unione europea infine sullo stesso tema se avremo tempo leggeremo anche un altro editoriale da El Pais ieri dal titolo valori e interessi il quotidiano spagnolo ritiene che l'Occidente faccia bene
A adottare sanzioni non solo nei confronti della Cina ma anche della Russia di Vladimir
Putin
Ha già operato la questione
Baccini
Tralasciamo diciamo tema del giorno Astra Zeneca alle venti nove milioni di dosi
Ad Anagni
Sino cupa anche la stampa italiana e dunque lasciamo il compito a a stampa e regime
Vogliamo invece proporvi un editoriale di ieri di El Pais che riguarda le carenze della campagna di vaccinazione un po'ovunque nell'Unione Europea un tema che tra l'altro sarà dibattuto dai capi di Stato e di governo
Di questo pomeriggio in un vertice in teleconferenza ultima chiamata al titolo è imperativo accelerare subito la vaccinazione per salvare vite umane e la fiducia nell'Unione Europea
Scrive El Pais la stanchezza di fronte alla pandemia e alle restrizioni e comprensibile soprattutto perché stanno nuovamente imperversano in tutta Europa di fronte a una nuova ondata nel momento in cui quella precedente non si era ancora ritirata la situazione ancora una volta gravissima per usare le parole di Angela Merkel
Che ha ordinato un prolungamento dell'onda un seguendo le orme di Francia e Italia anche Regno Unito nonostante il buon tasso di vaccinazione
Annunciato delle sanzioni per chi si reca all'estero in Spagna ci sono segnali di una ripresa dell'incidenza e la chiusura delle regioni per Pasqua è stata la risposta del governo tutto questo grave sottolinea El Pais
La differenza delle ondate precedenti oggi abbiamo lo strumento migliore contro la pandemia che la scienza ci ha dato cioè la vaccinazione di massa
La campagna subito ritardi interruzione il taglio di forniture da parte di uno dei principali produttori AstraZeneca
Questa è una gestione lenta che non possiamo più permetterci iniezioni di ciascuna dose disponibile dovrebbe essere una questione prioritaria per il governo riferimento al governo spagnolo ma vale per tutti una missione urgente collettiva del paese
Che non può essere sottoposta ad ulteriori esitazioni e ora di svegliarsi senza senza timori scrive El Pais che tra l'altro parla della della questione del del ritardo accumulato
Per la sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca
La strategia vaccinale dell'Unione europea ha avuto Successo perché ha permesso di affrontare collettivamente la questione delle forniture che se fosse dipeso da ciascuno dei ventisette Stati membri avrebbe generato divergenze e litigi insopportabili da lì però la gestione è stata carente
E ci sono molte responsabilità la commissione perché c'è stata un'inefficienza nella pressione su AstraZeneca
Lema l'agenzia europea dei medicinali perché ha sistematicamente impiegato più tempo rispetto ad altri Paesi per utilizzo autorizzare i vaccini
E infine ai i governi degli stati membri perché sono rimasti incomprensibilmente indietro nei ritmi di somministrazione dei vaccini
Per il Paris essenziale che ora la vaccinazione acceleri per questo è urgente che la commissione assicuri le consegne le forniture promesse che i governi
Diffondano il necessario senso d'urgenza e che nel caso spagnolo le autorità regionali garantiscano la logistica per una vaccinazione di massa rapida essenziale insomma che i responsabili politici abbandonino le loro esitazioni e trasmettano la popolazione con gesti e retorica
Un'idea di missione collettiva
Se
Non verrà corretta questa partenza lenta nel secondo trimestre dell'anno il prezzo sarà altissimo in termini di vite di contarci di attività economica
E di disaffezione per un progetto europeo che si gioca la sua credibilità davanti ai cittadini che guardano agli Stati Uniti al Regno Unito Israele dove il processo va molto meglio
I cittadini nel frattempo dovranno attenersi scrupolosamente alle nuove restrizioni la sfida è di tutti conclude tra l'altro el Pais che coglie due elementi importanti il primo riguarda la responsabilità che collettiva ci sono responsabilità importanti a livelli di Stati membri dell'Unione Europea
E poi e poi di l'elemento un po'o centrale che caratterizza tutti le esitazioni l'avversione al rischio che che hanno rallentato tutto questo questo processo nella della vaccinazione in Europa
A proposito di Europa
Questa questa sera ci sarà vertice si parlerà pomeriggio realtà si parlerà di di Baccini ovviamente
E poi ci sarà un un intervento è un breve discussione con il Presidente americano Gio Baida non sui vaccini da quanto hanno detto diverse fonti diplomati che ieri ma ma su un altro tema principalmente che è quello della Cina in una settimana che si è aperta con le sanzioni nell'Unione Europea per lo Xinjiang e le persecuzioni degli uiguri
è andata avanti con la reazione di Pechino molto dura molto netta molto più di quanto si aspettasse la stessa unione europea
Partiamo da Fortune Times un editoriale dal titolo le sanzioni sullo si dice anche sono un segnale della determinazione occidentale sulla Cina
La rappresaglia di Pechino contro l'Unione europea mette a rischio l'accordo sui libri Investimenti
Le sanzioni occidentali coordinate imposte questa settimana su quattro contro quattro funzionari cinesi per il loro ruolo negli abusi dei diritti umani nello Xinjiang
Sono benvenute e attese da da molto tempo la l'incarcerazione di massa dei musulmani Uiguri in questa provincia in nome della lotta contro il terrorismo è un oltraggio morale
Quella che appare come una campagna di Pechino per e radicare per sradicare un'intera cultura
Richiede una risposta senza ambiguità da parte delle potenze democratiche i Frasson Times ricorda che gli Stati Uniti si erano già morsi
Lo scorso hanno con sanzioni contro una decina di impresa per loro coinvolgimento nella repressione degli Uiguri
La scorsa settimana imposto sanzioni contro una ventina di funzionari cinesi di Hong Kong per aver minato l'autonomia del territorio
Lunedì gli Stati Uniti l'Unione europea il Regno Unito al Canada insieme hanno imposto sanzioni su quattro funzionari e un'organizzazione
Implicati nella persecuzione Milk l'internamento di massa degni Uiguri si tratta di sanzioni modeste dati i crimini ma sono le prime dalla dalla da quando Pechino aveva schiacciato la protesta di Tienanmen nel mille novecento ottantanove le prime adottate in modo coordinato da parte per i governi occidentali per punire abusi dei diritti umani da parte della Cina la mossa secondo il Financial Times potrebbe presagire ulteriore coordinamento occidentale nel momento in cui il Presidente americano John Waid a Ria adottato un approccio multilaterale a Brussel mercoledì il segretario di Stato americano Antony Blinken ha cercato di rilanciare il dialogo tra Stati Uniti e Unione europea
Sulla Cina il il dialogo era stato istinto finito sotto la presidenza Trump ma non aveva portato nulla a causa del suo unilateralismo il contributo dell'Unione europea è particolarmente importante scrive il Financial Times
Si tratta
Di una prima in termini di sanzioni sullo sì Giang
E queste sanzioni sono state adottate tre mesi dopo che la commissione europea aveva cercato di approfittare in qualche modo di una certa disponibilità di Pechino
Per concludere un accordo sugli investimenti e l'apertura dei mercati prima dell'arrivo dell'amministrazione Trump malgrado e dell'amministrazione by the malgrado le perplessità della squadra by del entrante quell'accordo ora e nei guai scrive il Financial Times la Cina infatti adottato contro sanzioni
Punendo diversi parlamentari analisti un think-tank sulla Cina basato in in Germania
Ha preso di mira anche i ventisette ambasciatori che si occupano di politica estera e di sicurezza nell'Unione
Europea
Pechino negli ultimi anni ha utilizzato l'approccio dividi et impera con le capitali nazionali per minare un fronte comune nell'Unione europea con di abusi nello Xinjiang e la reazione eccessiva alle sanzioni europee
Pechino di fatto è riuscita a unire l'Unione europea su una questione di politica estera
A tutto ciò si aggiunge un elemento non solo Pechino dimostrato la sua mentalità totalitaria
Pure Endo dei membri del Parlamento europeo ha reso praticamente impossibile la ratifica dell'accordo sugli investimenti concluso fine
Due mila e venti e rispetto al quale diversi parlamentari avevano già espresso profonde perplessità la Cina su
Ole
Ratificare con l'accordo dovrà fare marcia indietro cosa che sembra improbabile avendo utilizzato l'accordo per gli Investimenti per dividere Washington da Brussel
Pechino potrebbe alla fine uscire
Con una sconfitta da questo punto di vista
Le conclusioni del fado John Thain sono queste Unione europea ancora esitante nell'annunciarsi in uno scontro frontale con la Cina al fianco degli Stati Uniti gli interessi economici tecnologici europei e americani inevitabilmente si scontreranno l'Unione europea vuole lasciare spazio per la cooperazione anche su altri temi allinearsi con Washington altre capitali
Positivo Brussel però deve iniziare ad accettare che la Cina risponderà con punizioni così tra l'altro il Financial Times in questo editoriale e a questo proposito nel mondo oggi pubblica un analisi di Sylvie Kauffmann dal titolo ritorsione brutale
E quella di Pechino
L'Europa è con le spalle al muro e se la posizione scomoda per tutti lo ancor di più per i ventisette che sono poco abituati alle prove di forza
Dopotutto si tratta di un gruppo il cui Alto rappresentante per la politica estera giura il Joseph Borrell dice che deve a prendere il linguaggio della Potenza
E visibilmente questo apprendimento e lungo
Non è che l'Unione europea non sia in grado di maneggiare le sanzioni al contrario le usa volentieri contro la Russia la Bielorussia o ancora la Birmania e adesso la Cina ma è poco abituata alle ritorsioni
Brutali
Al limite
Le cose possono andare bene riceve degli insulti come accaduto a Mosca Occhio per occhio dente per dente tre diplomatici espulsi da una parte e dall'altra
Con i russi si sa cosa ci si deve aspettare
Non sai però ha scoperto che con i cinesi la storia un'altra loro non fanno equivalenza loro fanno escalation
L'Unione Europea ha dichiarato persona non grata quattro responsabili cinesi dello Xinjiang implicati nella repressione massiccia dei mussulmani liguri
Pechino risponde raddoppiando se non triplicando la posta sono dieci gli europei sanzionati e quattro istituzioni non un'unica entità come nel caso delle sanzioni europee
Come se non bastasse l'ambasciata di Cina in Francia inizi ad insultare pubblicamente ricercatori il capo della diplomazia francese convoca l'ambasciatore di Cina
Nelle ore di ufficio per ricordargli le regole diplomatiche
E non solo il diplomatico cinese dice di avere problemi di agenda e rinvia l'appuntamento ma l'ambasciatore dell'Unione Europea Pechino viene convocato in piena notte l'Europa non è un tappetino ha risposto che non Boni che il segretario di Stato gli affari europei francese il Parlamento le istituzioni dell'Unione europea non si lasceranno intimidire e dice il presidente del Parlamento europeo David Sassoli
Per le monde l'indignazione e benvenuta ma ora occorrerà dimostrarlo e della che le cose si complicano per l'Unione europea
Perché non più tardi del trenta dicembre due mila venti l'Unione europea riseduta all'epoca dalla Germania brandiva come un trofeo diplomatico la conclusione con Pechino di un accordo globale sugli investimenti
Che mirava a che mira a da vere più accesso al mercato cinese per le imprese europee il successo di questi lunghi negoziati era stato celebrato da un piccolo vertice tranne perché riuscì Jinping Ursula von der Lion charme Michelle e non mancano
Molto criticato perché concluso nel pieno della repressione dello Xinjiang è un Cong densa garanzie solide sul lavoro forzato
Questo accordo era stato percepito anche come una presa di distanza di Brussel o dell'Unione Europea da Washington in particolare per le perplessità e espresse dalla squadra Ubaid entra
La morale di tutto ciò la conclusione
La conclusione che l'unione europea deve abituarsi
A un atteggiamento simile da parte della Cina l'interrogativo si sarà in grado di farlo se darà corpo all'espressione autonomia strategica e sovranità europea un'espressione che in teoria lo ricordiamo in un le Monde
Era diretta più agli Stati Uniti che alla Cina ma che ora forse deve deve riguardare Pechino non abbiamo più tempo e dunque ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale