Riflessioni e richieste conseguenti la visita storica alla Foiba di Basovizza

Tutto vorrei iniziare ringraziando dissennato e legazioni particolare tutti gli esponenti politici rappresentanti dei partiti che sono presenti perché questa loro presenza credo che sia la migliore testimonianza dell'importanza che le istituzioni assegnano ai nostri problemi
Perché vedete una delle questioni di cui noi soffriamo è la sensazione che a volte pur partendo dal risultato eccezionale
De il Giorno del ricordo di quello che succede dieci febbraio in realtà poi durante l'anno si disperda un po'l'interesse l'attenzione della politica sulle vicende del confine orientale e questo è un po'uno dei dei punti critici su cui noi stessi assistiamo cioè noi crediamo che le questioni
Del ti guardano l'esodo nella sua gelida che ha preceduto l'esito
Sia qualcosa che riguarda il patrimonio nazionale c'è una questione nazionale non era questo localistica che riguarda solamente certe zone del territorio che è stato italiano che adesso non lo è più
O o in parte che ancora italiano quindi che per questo che noi pensiamo che ci deve essere un rapporto molto stretto con le istituzioni
Vedete la faccenda di da cui siamo partiti oggi del il l'evento del tredici luglio la visita a Basovizza del presidente italiano del presidente sloveno indubbiamente su questo come l'Associazione coordinamento Adriatico che che presiedo noi diamo un giudizio assolutamente positivo
Questo è il modo con cui si vorrebbe procedere nei rapporti bilaterali internazionali nel quadro di Unione europea quindi noi concordiamo al futuro guardiamo ciò che c'è davanti a noi guardiamo i rapporti la vogliono più di unione per cui siamo convinti che bisogna investire i rapporti su un piano di collaborazione di comprensione reciproca e su questo punto non ci piove
Però e questo lo dico con con molta fermezza
Sarebbe assolutamente improprio pensare di insistere sulla memoria condivisa
Per annacquare quelle che sono le posizioni le esigenze diciamo del nostro mondo quindi la nostra cultura la nostra storia personale e collettiva questo non è assolutamente pensabile cioè noi dobbiamo essere gelosi dalla nostra storia difenderla
Farla conoscere
Senza nessuna senza timore di essere scambiati per nazionalisti di vecchio stampo
Quindi è chiaro che dobbiamo trovare dei punti di convergenza con i nostri vicini coi nostri comunità etniche slovene con specialmente nel goriziano a Trieste
Però dobbiamo sempre essere molto gelosi alla nostra realtà perché dico questo perché vedete
Non credo che si possa mettere sullo stesso piano sulla stessa fila piano due piatti della bilancia i quattro fucilati dal tribunale speciale difesa lo Stato fascista e centinaia o addirittura migliaia
Di persone che sono state uccise senza processo senza essere state mai incriminate
Quasi molte di queste civili che molti di questi addirittura dopo la fine delle guerre non dimentichiamo che da sole delle foibe non c'è solamente il quarantatré cioè quarantacinque che è andata avanti certe zone per mesi non abbiamo persone uccise nel quarantasette so si rende conto quindi il discorso è un disco su questo non possiamo tornare indietro non possiamo far finta che non esista
Questo non significa tutti a parlare solo di questo perché in questa sorta di litania che dà fastidio a molti italiani quest'idea che noi dobbiamo per forza piangerci addosso non è così e vogliamo solamente che certi fatti storici siano valutati per quello che sono e che però meritano essere perché la nostra memoria deve essere assolutamente rispettata
Quindi la questione di Basovizza io la vedo con un fatto estremamente positivo anche se a margine di questo ci sono tante cose da dire per esempio non mi sento di nascondere il fatto che la tragedia il dramma del Balkan darò De Tommasi
Non è avvenuto per caso perché è un gruppo disabitati fascisti o post fascisti si sono dati da fare
Per far fuori gli sloveni il discorso è che purtroppo un giorno e mezzo prima a Spalato
In una dopo un anno e mezzo in cui l'amico la comunità italiana che allora non dimentichiamo ha sparato al inizio Novecento il dieci per cento erano italiani dichiarati dal censimento affievolite novecentodieci qui non è che gli italiani fossero quattro gatti o le persone e la borghesia locale importante significativa che è stata perseguitata per un anno e mezzo con pestaggi uccisione solo no pestaggi devastazioni del Cile circoli culturali che succede il l'undici luglio
Il capitano il comandante della nave Puglia chi era in porto per tutelare anche la nostra ribadire la nostra comunità viene ucciso dai nazionalisti croati
E insieme al motorista medaglia d'oro al valor militare medaglia d'argento al valor militare la notizia arriva a Trieste scoppia il Barca ora che si parli solo del Barca e i russi nessuno sì conosca sappia ora interessa dire che in realtà piaccia o non piaccia la scintilla è nata in un certo modo è un modo per violentare la realtà storica allora è su questo piano che non ci fermiamo cioè noi chiediamo solamente di e la gente il spremuti giovani abbiano un'idea possibilmente onesta della realtà storica naturalmente con voi sapete data storico glielo questo agiva come vuole per cui delle formazioni purtroppo sono inevitabili
Gli accessi eccessi nazionalistici sono inevitabili però noi non andiamo in quella direzione abbiamo la direzione che la conservazione dell'alta punto detto questo detto questo torno a quello che sentivo dire prima all'onorevole Gasparri
Il fatto che sia fatto dato un riconoscimento al massimo del procedimento dopo l'efficienza della Repubblica italiana a un giorno a un un uomo di cultura conosciutissimo soprattutto negli ultimi anni voli spacco che è una persona sicuramente meritevoli ogni rispetto per carità però il fatto che quest'uomo
Che sicuramente non è un ignorante dei fatti continuino a far sapere parlando pubblicamente che le foibe sono una sorta d'inverno dico l'invenzione ma qualcosa di astrattamente ingigantito per motivi diciamo nazionalistici questo francamente non lo stabile cioè non credo non credo che sia corretto pr specie di di di pietismo che quei tre arrivare a falsificare la storia quindi purtroppo il negazionismo non fa bene a nessuno noi che non vogliamo inventarci nulla vogliamo solo come dicevo rispetto alla verità non accettiamo il fatto che quello che è successo del terribili anni quaranta nella gialli d'orientare venga considerato come qualcosa che in realtà è solamente strumentalizzato da qualche gruppo di fanatici italiani nazionalisti fascista cos'è questo questo non va non non non non è accettabile assolutamente quindi massimo rispetto per la comunità
Slovena di Trieste e di Gorizia però non dimentichiamoci che sono su dico perché ritmicamente sloveni ma sono cittadini italiani che hanno il dovere della fedeltà alla Repubblica italiana devono rispettare la nostra Repubblica come lo fanno tutti i cittadini quindi io credo che l'unico messaggio che voglio lasciare quello di cercare di comportarci in modo obiettivamente serio onesto e il fatto che noi ci aspettiamo che le istituzioni ci considerano in questo modo quindi cerchiamo la collaborazione l'abbiamo avuta agiate ricordo un fatto eccezionale
Abbiamo attestazioni Continent basta vedere oggi il fatto che siamo qui a dimostrazione del rispetto che viene dato alla nostra storia
Però cercheremmo di avere una continuità dei comportamenti istituzionali e lo sul fronte grazie per la vostra attenzione
Si sente
Bene buongiorno a tutti io mi chiamo Franco Papetti la presenza del presidente dell'associazione
Si sente sì
E sono il presidente dell'associazione di fiumani italiani nel mondo ecco qui del fiume come voi ben sapete è stata una tra città che più avuto esuli dopo la seconda guerra mondiale una città che aveva cinquantaquattro mila abitanti se ne sono andati pensate il oltre il novanta per cento
Gli esuli sono stati da trentotto ai quaranta mila un'intera città che praticamente si è spostata oggi ancora oggi a Fiume esiste una piccola minoranza di italiani sono dei croati di lingua di lingua italiana
Quindi
I fiumani hanno visto com'con molto favore con molto interesse quello che è avvenuto è quello che è avvenuto è Trieste
A a Trieste lo possiamo paragonare un fattore storico oltre l'aspetto empatico della dell'evento c'è anche un aspetto politico finalmente ogni presidente di Boris Bancorp Borotto il parco scusate quindi mi confondo sempre con il famigerato debbo risparmio
Le porte Paco il presidente della Slovenia della ex una delle nazioni che che poi sono state hanno seguito la distruzione della Jugoslavia erano presente alla fonda di Basovizza per noi è stato un elemento talmente importante questo vedere i due vicepresidenti mano nella mano che si inchinano davanti alla folla ribasso vista
Che c'ha permesso anche di superare certi aspetti che potevano essere non di secondaria importanza tipo il Narodni dom è stato regalato o è stato restituito ecco questo è un altro discorso che già il il professor De Vergottini a aveva affrontato oppure i tre sloveni più il il croato delle del Tigrè al quale è stato reso omaggio
Erano degli attentatori all'unità nazionale italiana o erano degli antifascisti ecco questi aspetti secondo me sono stati superati da questo evento storico che io posso paragonare al
All'evento di perderne quando Mitterrand Mitterrand con il andarono mano nella mano per superare cento e più anni di scontri fra Germania e Francia
Ora anche noi con la Slovenia e siamo al siamo l'abbiamo raggiunto un'intesa abbiamo raggiunto un riconoscimento reciproco dei nostri dei torti sia quelli che abbiamo fatto noi verso la comunità slovena sia quello che hanno fatto hanno fatto nei nostri confronti la nono Corpus quando diciamo così ha occupato liberato me Trieste in quell'in quaranta giorni e la fossa di Basovizza con oltre due mila morti in nelle sale
Ora ci aspettiamo che ci sia un passo successivo anche noi con la Croazia per arrivare anche con la Croazia una riconciliazione in questo senso
Dobbiamo dire che noi come i fiumani già siamo andati avanti già da ulteriori venti anni abbiamo dei rapporti consolidati sia con il l'amministrazione di Fiume sia con la minoranza con la minoranza italiana fiume con la quale lavoriamo insieme con la quale
Cerchiamo di proteggere quella testata la nostra storia e diciamo che qualche risultato lo abbiamo lo abbiamo ottenuto assume è stata re installata sulla torre civica il simbolo della fiume storica L'Aquila bicipite
è stata è stata
Riconfermata la bandiera storica fiumana che ha rappresentato nei secoli la l'autonomia fiumana
è stata medicata Riccardo Zanella uno degli leader del movimento autonomo autonomo di Fiume una piazza proprio davanti al palazzo del governo
Diciamo quindi e noi non ci muoviamo stiamo andando avanti stiamo costruendo con loro un un futuro perché vogliamo che la minoranza italiana di Fiume che sono circa quattro mila quattro mila croati di lingua italiana che cercano di resistere all'assimilazione ecco questo nostro lavoro come dico sta avendo dei grandi grandi successi ma ora mi veniamo a noi io credo che sia Venezia al momento
L'importanza di questo di questo incontro che c'è stato appunto fra il presidente Mattarella volute Parkour che secondo me va chiuso viti di definitivamente da parte di là d'Italia le pendenze che è nostro e che ha nei nostri confronti io credo che sia inaccettabile che ancora noi discutiamo di
Rimborsi degli dei progetti del due mila e quattordici sono passati in sei anni
è inaccettabile che ancora dobbiamo ancora e non sia stato chiuso il il problema beni abbandonati ecco questo dei beni abbandonati
Praticamente aspettiamo che ci sia da parte dello Stato italiano una chiusura definitiva per un rimborso ecco e definitivo
Qui vi voglio ricordare che con i i nostri beni sono stati pagati i danni di guerra di tutti italiani e sottolineo tutti
Poi qualcuno mi dovrà anche spiegare perché i nostri beni sono stati valutati uno decimo di quello dei profughi libici ecco questo su una cosa
è una cosa che non riesco che non riesco ancora a capire
Altri aspetti che il dobbiamo risolvere che sia definitivamente portato a termine l'accordo Dini ma grammi cranici del mille e novecento novantasei per la protezione delle nostre minoranze e con l'accordo con la quale le nostre avevamo diritto al bilinguismo anche in quelle zone come per esempio la zona di Fiume dove c'è una minoranza italiana consistente non è ancora non è accettabile che ancora non sia stata assegnata la medaglia d'oro a Zara ecco questo è stato accennato prima la medaglia d'ora Zara fu concessa dal presidente Ciampi
Fu concessa e ancora non è stata assegnata
Quindi ecco anche questo sarebbe un un fatto da chiuderebbe definitivamente
Ora io credo che un altro un'altra cosa che ci è dovuta da parte della politica italiana dell'Italia è di scusarsi nei nostri confronti per come siamo stati maltrattati siamo stati buttati in campi profughi
Al limite dell'umano
Pensate che già ancora negli anni nei primi anni Sessanta c'erano oltre sei mila profughi in questi campi terno campi di prigionia nessuno non ci ha mai chiesto scusa misura non ci ha mai chiesto
Perché perché siamo stati trattati in questa maniera pensate che nel mille novecentoquarantotto era stata chiesta addirittura ognuno di noi ognuno di noi impronte digitali
Le impronte digitali perché eravamo sospettati di non so quale rinunziò agli quali delitti
Ecco qualcosa è stato fatto effettivamente con con il giorno di ricordo c'è stato data la possibilità di farci conoscere
Ecco quello che più ci fa male ancora che ancora gli italiani non avendo avendo perso in sessant'anni questo
Questa conoscenza storica chiamano fiume lieta per loro e ricette per i giovani Rijeka io ne vado vado nelle nelle scuole spesso a fare delle conferenze e mi accorgo dell'ignoranza sette cioè professori di storia dicono che noi abbiamo invaso rischia del mille novecento ma quarantuno quindi ecco delle profonda non
Non conoscenza di quella che è la nostra storia ecco non vogliamo quindi che lo Stato italiano e mi avvio alla chiusura ci aiuti a proteggere a far sì che questa nostra storia sia conosciuta da dai più quindi ecco John li ricordo sia un non un punto di arrivo ma un punto di partenza per un domani
Il quale la nostra storia diventi parte della storia nazionale in più ecco quello che vogliamo è qui che questo ritorno culturale intellettuale che lo facciamo con la nostra minoranza ci dia la possibilità di ricostituire
Nuovamente i Giuliano dalmati quindi ecco
Noi chiediamo che lo stato ci dirà dia la possibilità di una protezione maggiore
Dei ci dei
Slovenia e croati di lingua italiana che devono hanno porteranno avanti per il futuro la nostra storia la nostra tradizione la nostra lingua e e tutto quello che noi abbiamo purtroppo dovuto lasciare grazie
Bongiorno ringrazio tutti per la loro presenza qui mi chiamo Tito Sidari e rappresento lascia azione italiani di pollai istriana libero comune di pollo in esilio
Sono nato a Pola sono esule da Pola anche se ero piccolo ricordo le cose più tragiche e le più belle di quei primi anni di vita
Voglio affermare a chiare lettere che l'incontro sulla Foibe di Basovizza dei presidenti Boru spacco e Sergio Mattarella
è per me un fatto storico
Indipendentemente dal contorno in cui si è svolto e ovviamente auspico che anche il presidente della Croazia insieme col nostro presidente Mattarella quanto prima
Svolgano un'azione analoga sulla Foibe di Basovizza ma alle foibe nel territorio carsico sono mille settecento di cui forse centocinquanta
Colme di cadaveri dei nostri fratelli infoibati nel mille novecentoquarantatré mille novecentoquarantacinque quindi potrebbero benissimo andare anche eventualmente su un'altra fogli da per esempio la tragica affonda di rimessa
Un errore spaventoso
Nella quale davanti alla quale mi sono recato nel due mila dieci
Fra le mille cose che desidereremmo avere forse troppe sarebbe la possibilità di mettere una croce di pietra su ciascuna delle foibe che hanno contenuto o contengono ancora corpi ossa
Passa un altro argomento che come polesano non mi sta particolarmente a cuore il diciotto agosto mille novecentoquarantasei come lo signori fosse sapranno avvenne una spaventosa esplosione nel corso di una manifestazione sportiva nella spiaggia di fare da Rolla all'interno del porto di Pola
Le stragi rientrano fra i delitti in prescritti i bisogni quella strage provocò circa centodieci centosedici corpi
Corpi vittime
A malapena identificati nel numero di sessantaquattro persone mentre i rimanenti corpi e parti di corpo vennero sepolti senza un nome e un cognome bene se esiste una Commissione parlamentare delle stragi o se non esiste più
Che venga ricostituito si occupi di questa che è la più grande strage
Partita dalla Repubblica italiana che era sorta dalle ceneri
Un paio di mesi prima il due giugno mille novecentoquarantasei
Vorrei ricordare anche delle cose minori che affliggono con continuamente
Il nostro popolo in esilio ogni volta che si va presso un qualsiasi ufficio pubblico
Presso una qualsiasi mutua presso una qualsiasi ma anche per acquistare un bene è un oggetto qualsiasi quando si arriva a dire nato a
Scoppia il dramma perché i computer ancora oggi dopo settantaquattro anni computer sono un po'più giovane comunque non riescono ancora a riconoscere che siamo italiani nati a Pola a Fiume a Zara
Dovunque sia
E si bloccano per ore io per avere una carta
Una patente due anni fa ho dovuto passare attraverso
Gli organismi romani perché a Milano non erano capaci di inserire il mio nome di nato a Pola
Vi ringrazio per questa attenzione
Passo la parola al presidente della nostra Federazione delle sulle
Grazie
Allora mi chiamo Antonio Ballarin sono figlio di profughi sono nato in un insediamento di profughi a Roma e sono fiero della mia identità della mia storia e della mia cultura
Rappresento sono il presidente della Federazione degli esuli
Delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati
Ringrazio innanzitutto la politica che ci ha dato la possibilità di avere questo momento di riflessione
A valle dello storico incontro tra il Presidente della Repubblica sulle del Presidente della Repubblica Italiana su una foiba di Basovizza
Quindi ringrazio
I parlamentari senatori presenti in sala di Forza Italia della lega non so se ce ne sono altri
Ringrazio i media che sono venuti qua che ci danno questo spazio per poter raccontare dire quello che pensiamo
Molto bello Presidente della Repubblica che si tengono per mano
Una cena evocativa tutti i giornali in prima pagina con questa fotografia
Bello ok però adesso è venuto il momento di chiudere i conti aperti con il nostro mondo e sono tanti noi abbiamo una e tavolo tutta una tavolo di concertazione istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
L'ultima volta che si è riunita è stata fatta con la sottosegretario boschi
Dopodiché abbiamo avuto delle interlocuzioni cui funzionari
Ma abbiamo troppi temi aperti
E non è quello che chiediamo e equità
Non possiamo essere considerati figli di un dio minore
Voi sapete cosa significa nascere crescere dell'insediamento di profughi essere emarginati tutta la vita perché essi diverso la gente non capisce che cosa di che cosa parli
Non sai dove vengono non sanno nemmeno dove stalinisti e la Dalmazia abbiamo vissuto momenti di oblio totale che la legge del Giorno del Ricordo CEA
Restituito ha squarciato un velo di dimenticanza
Bene quello che noi chiediamo in maniera molto pragmatica e che così come vengono riconosciute il diritto all'esistenza di tante comunità venga riconosciuto i diritti legati alla nostra comunità
Diritti negati che continua a essere negati dopo settantacinque anni
Non è che se
Un un responsabile di un crimine se fa un crimine e poi lui ovviamente per questione anagrafica muore non è che il crimine
Si dissolve resta nella storia
E noi chiediamo che questi crimini che sono crimini contro una parte di umanità vengano definitivamente chiusi ma per quale motivo dobbiamo venire sempre dopo altre
Emergenze rate io interloquisco
Indìco quotidianamente ma frequentemente con le istituzioni venivano sempre dopo c'è sempre un'altra emergenza una volta circoli di la volta prima c'è un'alluvione la volta prima ancora c'è un terremoto
Veniamo sempre dopo non è il momento non è il caso e noi a bussare alle porte
Senza mai rompere un vetro perché non è mai stato rotto un vetro per chiedere delle cose concrete
Le cose concrete sono state dette in parte da i miei cari compagni di viaggio
Sono ovviamente un'onestà ed unite storica su le vicende che devono essere approfondite
Così come quindi aveva avuto modo di interloquire col presidente della Repubblica diverse volte e devo dire non lo ringraziamo perché comunque per quello che ha potuto fare ci ha sempre aperto le porte e anche l'ultima volta che l'abbiamo incontrata a Trieste siamo andati in Regione
Preside mentre sedeva Fedriga e presidente avuto modo di incontrare le associazioni lì presenti e ha ripetuto quello che c'ha detto già in altre occasioni vi aiuterò a fare in maniera tale che i vostri punti aperti vengano risolti
Abbiamo avuto un'interlocuzione con il precedente Governo con lotto venissero Moavero che Cenci ci telefonava per dire
Mettiamo chiudiamo quello che è possibile chiudere no
Però poi dopo basta dopo si ferma tutto cambia governo ricominciamo dal di nuovo verso la solfa a spiegare a persone che non sanno nemmeno dove sta fiume
Che cosa in realtà ci stiamo aspettando noi i beni il debito di guerra dello Stato italiano è stato pagato con i beni propri dei gli esuli Giuliano dalmati in violazione dei trattati internazionali
E noi chiediamo una equo indennizzo
Non è una questione di soldi è una questione di principio
Chiediamo che il trattato di Osimo raccordo di Roma che prevede il conferimento di una certa somma venga finalmente conferita al mondo dell'esodo Giglioli Giuliano Dalmata si crei una fondazione vengono vengano contribuiti gli aventi diritto per quello che spetta a loro e poi con con ciò che avanza si può si fascia la Fondazione per la tutela della cultura nell'Adriatico nell'Adriatico orientale dove ancora oggi vivono in comunità nostre chiediamo il conferimento della medaglia d'ora Zara chiediamo una questione anagrafica che ancora aperta chiediamo che i libri di storia parlano di noi come del resto parole di tante altre questioni chiediamo che gli accordi internazionali di grandi ci venga rispettato ma vi pare possibile che lì dove ci sono adesso delle comunità ancora di lingua italiana
Vengono fatti cartelli bilingui inglese e in croato senza nemmeno aspetta citazione però pensare che c'è una comunità italiana che forse gradirebbe vedere visto altre presenza passiva dei e turisti che vanno in quelle zone un'indicazione in italiano
Cioè noi queste cose le facciamo un atto nostro perché dall'altra parte avevo fatte che diamo che ci sia un senatore a vita che rappresenti il nostro mondo
Ricordo ricordiamoci che nel mille novecentoquarantasei quando fu fatto quando fu istituito il referendum le Province di Gorizia Trieste
Pola Fiume e Zara notarono ed era territorio italiano sotto amministrazione in parte allora noi americana in parte in Botswana quindi per questa negligenza dello Stato italiano ci venga riconosciuto la presenza di una personalità nostra all'interno del Parlamento che posso tutelare la nostra storia la nostra cultura
Che posso portare avanti quei valori che portiamo noi avanti il giorno del ricordo non è un un ricordo da persone che piangono anche ma è una memoria che deve farsi carne attiva all'interno della società perché queste cose non succedano più perché siamo contenti che presidente Pacoro sia venuta la foiba di Basovizza
Perché
Anni prima
Pochi anni prima
C'è stata la sera del Zanaschi sicuramente quella della ricorderete la strage di Srebrenica a se umori non curiamo le relazioni e non diamo il giusto valore ai diritti che sono ancora da rispettare
Queste cose gli succederanno di nuovo
C'è il le i drammi nel nella storia si ripetono quinti che si chiuda questa partita con il nostro mondo in maniera definitiva
Questo chiediamo e ringraziamo per quello che la politica fa oggi abbiamo chiesto tante cose abbiamo chiesto
Abbiamo chiesto intanto occasioni anche alle assenze forze parlamentari darci anomalo su certe tematiche certo che noi vogliamo che venga revocata la onorificenza di cavalierato che fu data Tito ma se nessuno di voi parlamentari istituisce calendarizzata
L'emendamento della legge di assegnazione noi quella onoreficenza non arriveremo mai perché la legge prevede che non possano essere revocata un'onorificenza ad una personalità che deceduta
E se non si cambia la legge tipo hai voglia a chiedere ecco queste sono le cose che chiediamo che io amo attenzione al nostro mondo per questo è quanto ringrazio tanto per la vostra presenza qua poi perdonate il calore con il quale evidentemente
Raccontiamo queste nostre questioni aperte ma sono questioni che continueranno a vivere con noi la nostra storia la nostra memoria non morirà con noi
Continuerà ed è per questo che siamo qui a raccontarla perché si possa trasferire un'etica positiva nella nostra società stiamo lavorando i mille modi per fare in modo che questo popolo che è stato diviso tra parte sinistra parte destra dell'Adriatico si ricomponga
E allora che lo Stato italiano ci dia una mano in maniera pragmatica Anzio
Grazie a tutti
Se qualcuno fa domande
Sì sì prego
Vedremo Rizzo
Io sono telegrafico per ringraziare i rappresentanti delle comunità dell'esilio
Dei profughi di tutte le associazioni finale Giuliana e dalmata e la Federazione degli esuli
Forza Italia condivide le richieste fatte voglio sottolineare rapidamente ci vuole una reciprocità d'Italia con la vicenda della consegna delle sbarcano su cui poi tante discussioni anche di natura storica ci sono la minoranza sull'Alitalia ha fatto un gesto come dire di grande disponibilità tenere conto che quell'edificio era già usato dall'università aveva un uso pubblico per tutti i gruppi etnici quindi diciamo
Insomma ci saranno anche a Trieste delle necessità organizzative che scaturiscono da questa decisione si chiede reciprocità per analoghe realtà che siano presenti nell'attuale Slovenia altrove nel quadro della collaborazione io ribadisco anche la necessità di ascolto da parte del presidente Conte presidente Conte riceva le associazioni ha ricevuto tutti ha fatto gli stati generali di stati caporale degli Stati
Capitani incontra chiunque le associazioni rappresenta un pezzo di storia italiana piazza del Consiglio trovi mezz'ora
Ricevervi anch'io sollecitato questo fatto ultima cosa
Benvenuto al presidente Pacoro a Basovizza presidente dalla Slovenia
Molto rincrescimento per l'altro pacco lo scrittore che perché abbia centosette anni quindi capisco inauguriamo sette mila settecento di anni perché è una nascente insomma sarebbe insufficiente quindi lo dico l'età non per irridere perché capisco che le affermazioni si debbano giudicare anche considerata l'età ma dire che le foibe e sono una balla questa è stata la parola detta nel giorno del conferimento
Della Croce cosa Gran Cavaliere cos'hanno fatto Cavaliere di Gran Croce scusate della Repubblica se tu riceve l'onorificenza venisse consapevole non è che può andare lì e dire che le foibe sono una banda
Io personalmente ho chiesto revoca di questo onore vicenza perché presente rubrica la conferita non sapendo ovviamente mentre quello veniva che diceva le televisioni questa cosa è ovvio che il Quirinale non poteva sapere poi siccome socio la documentazione
Televisiva che tutti abbiamo visto Quirinale diciamo pacco lo scrittore che c'è stato un errore di Paco perché non può essere Cavaliere di Gran Croce
Uno che dice contro la legge io chiedo l'applicazione delle sanzioni di legge nei confronti di Pato già legge Mancino ci sono leggi vengono evocati a più riprese
Fa gol se Boros prenderò le licenze buono pure per andare in tribunale poi se
Per l'età esonerato allora si sono pure la conoscenza
Ecco ringraziamo senatore Gasparri per le sue parole se qualcun altro vuole intervenire volevo soltanto aggiungere una sottolineatura il nel nostro mondo
Non è mai stata conferita nessun onorificenza non c'è nessun cavaliere di Gran Croce nonostante i morti nonostante le tragedie nonostante i drammi nonostante tutto questo e la testimonianza data a favore di una società di pace
A favore di una società complessiva dei non non vogliamo guerre vogliamo raccontare una memoria perché queste cose non succedano più vede non l'abbiamo mai avuto nessun cavalierato
Grazie prego
Buon giorno benvenuti sono Raffaella Marini sono della lega sono di grado quindi sono vicino a alla storia
La storia dal grido silente la chiamo io lei presidente afa sottolineato che nessuna onorificenza è mai stata concessa al popolo Giuliano dalmata istriano ma nemmeno la storia è stata ancora riconosciuta
Guardate cercar di nascondere ciò che è veramente accaduto continua ad essere e ancora messo in atto non si è saputo ad oggi che il venti luglio quindi pochi giorni fa a è stata scoperta un'altra fuori va be'tra i confini della Croazia e la Slovenia ottocento e il quattordici corpi
La maggior parte di loro civili con ancora addosso gli abiti da su Cuore crocerossina abiti civili e bambini
Ottocento e quattordici corpi la stampa non le parla
Ne parlano i giornali locali ristretti che condividono sicuramente una parte del pensiero storico italiano i libri di storia devono essere riscritti la voce silente non può essere silente perché è un grido
è un grido di dolore un grido di disperazione un grido di sacrificio che dopo settantacinque anni è diventato il grido della vergogna della storia italiana io sono molto vicina a questi signori
Da gratin sei da Giuliana io sono orgogliosa di rappresentarvi oggi in Senato
E spero che possiate continuare a portare avanti a divulgare questa vergognosa realtà dove le foibe sono ancora vista come fantasie
Fantasie di una di un fronte di una frangia politica a giustificazione
Degli errori di guerra
Revocare immediatamente sarà la riconosce mensa l'onorificenza è l'onorificenza al maresciallo Tito è una proposta che io mi sono già e permessa e di di avanzare
Pubblicamente ho già espresso il mio parere la mia forte emozione durante un mio intervento in Senato chiedendo a quella frangia di italiani
Che devono inginocchiarsi e chiedere scusa qui lo ribadisco ancora una volta dovete inginocchiare nei e chiedere scusa affinché questa storia non solo venga dimenticata ma che la cronaca riporti esattamente come sono avvenuti i fatti
Grazie presidente
Benvenuti in Senato grazie
Insomma grazie senatrice merende stravolto per le sue parole vorrei approfittare perso riprendere un concetto
La nostra cultura con la K italiana molte volte si dimentica un libricino fatto dal signor Martini polacca paesaggi incontaminati da terra leggere interessante
Quando si guarda bellissimo paesaggio dell'Oropa centrale orientale
Libro parla anche della Slovenia non si può pensare che lì sotto non ci siano cadaveri
A suo venia a circa seicento tra cave carità foibe e quant'altro non ci sono solo italiani ci sono anche altre persone
Allora dobbiamo fare tesoro di questa allegoria
Il silenzio che dice lei giustamente senatrice è un silenzio che per noi ha provocato gravissimi danni economico gravissimi danni io ho assistito persone
No sul letto di morte
Che chiedevano
Il ricordo
Della propria terra
Io l'ho vissuto so di che cosa parlo
Questo non è più possibile
Dobbiamo
Andare avanti raccontare la nostra storia e fare in modo che queste cose non accadano più per il bene dell'umanità
Basta grazie
Grazie scusate tanto