"Governare Roma. Esperienza storica e prospettiva politica"

Poco spero che si senta egualmente con la viva voce perlomeno con la mia si vediamo finché regge intanto scusate il ritardo
Ora abbiamo avuto la comunicazione che nel giro di un quarto d'ora una ventina di minuti dovrebbe arrivare il sindaco
L'Assessore alla cultura
Volevo soltanto premettere poche parole per salutare gli ospiti
E dire molto rapidamente che sono particolarmente lieto stasera
Di discutere insieme ai colleghi il volume di Alberto Caracciolo i sindaci di Roma
Edito da Donzelli che appunto è qui presente lo ringrazio della presenza di faccio anzi i più cari o curiose non vecchio amico per diciamo lo sviluppo della sua attività editoriale
Sono particolarmente lieto perché a Caracciolo si vede l'apertura Rifondazione di un rilevante filone
Di ricerche intorno a Roma
Che sta cominciando a dare i primi frutti editoriali citò il volume della pelle agli appena uscito seguirà poi diciamo a breve il volume anche di Angela Groppi ricercatrice della fondazione
Dato che i relatori sono molti incominciò a dare la parola secondo
L'ordine alfabetico inattesa appunto che arrivi Gianni Borgna e poi Rutelli quindi do la parola al collega Guido mentre
L'ordine alfabetico non è forse più in ordine alfabetico non è forse il
Più benigno per tante ragioni perché
In realtà io penso di fare un discorso che sta un po'a margine del libro di Caracciolo questo libro e pur nella sua dichiarata modestia Caracciolo dice che vuole darci uno strumento utile nella pratica
è in realtà un libro ricchissimo denso di sollecitazioni a riflettere su questa vicenda dei sindaci e del comune di Roma e forse non soltanto sulla vicenda del Comune di Roma o più in generale sulla vicenda del potere locale
Naturalmente questo era ovvio trattandosi Alberto Caracciolo perché qui confluiscono gli echi di tutti i suoi studi maggiori su Roma e non soltanto su Roma ma anche sulle istituzioni io
Siccome è forse meno scontato dirlo voglio almeno citare quel famoso come è stato società civile che per nove storici e istituzioni e una piccola bibbia alla quale continuiamo ad attingere ancora oggi a una vitalità una freschezza notevolissima viene viene da da da chiedersi come mai poi gli studi si siano invece arenati su altre secche per tanti anni dopo quelle quelle pionieristiche escursioni che Caracciolo c'aveva indicato come mai gli altri storici con l'abbiamo seguito in questa in questa
In questa impresa
Dicevo Pippo che il tempo a disposizione poco faro alcune osservazioni farò alcune osservazioni un po'a margine mi consentirete di far questo ma vedrete che si tratta di osservazioni che in qualche modo però richiamano poi più di quanto non sembri il contenuto delle
Tre punti voglio sottolineare
Primo punto questo libro non richiama fortemente un problema che gli studi sul potere locale hanno affrontato finora solo in parte e cioè la strutturale ambiguità
Del potere locale nella tradizione politico amministrativa italiana questo sindaco bifronte insomma no con una faccia rivolta verso il l'ufficialità verso il governo
E l'altra faccia rivolta invece verso la comunità che lo esprime
Questo come voi sapete fare è stato anche in parte la storia dell'ordinamento perché fino al elettività del sindaco stabilità imperio Crispino il sindaco è stato essenzialmente un funzionario del governo
Ma anche dopo ha continuato a cingere la sciarpa tricolore di volta in volta o per esercitare funzioni statali virgolette
O per interpretare invece istanze del mondo locale della società civile talvolta anche in conflitto con lo Stato
Questo sindaco bifronte eh
In fondo un po'il sindaco che ci racconta questo libro
Ne derivano due diverse realtà del potere comunale in Italia
Che son presenti in questo libro due facce diverse della stessa medaglia da una parte la straordinaria importanza che ha avuto una nostra storia nazionale il potere locale la sua irriducibilità strutturale
Il fatto che i locali che hanno continuato a lungo i locali dimensioni locali hanno continuato a lungo a esercitare un loro peso
Il fatto che in Italia non c'è mai stato un centro geografico economico e culturale per cui abbiamo avuto un centralismo senza legittimazione del centro e quindi una grande vitalità del potere comunale
E dall'altro però il fatto che fin da tempi molto precoci le istituzioni locali sono state ridotte a terminali periferici di politiche decise altrove
Politiche economiche politiche istituzionali che si sono riflesse attraverso istituzioni locali e le istituzioni locali di volta in volta sono state chiamate in qualche misura da applicare dentro questo quadro mi sembra che Roma faccia caso a sé
E del resto ha detto con molta chiarezza anche da Caracciolo
Perché a Roma in qualche modo questa dialettica tra società civile
Società locale e Comune si presenta molto più complessa molto più complicata direi a Roma ci insistono molto il reticolo istituzionali il Comune
La Provincia i ministeri i grandi enti pubblici nazionali gli uffici di rappresentanza delle grandi impresa del grande potere economico
Una complessità amministrativa che ha costretto il Comune fin dall'Ottocento realtà se naturalmente la complessità non era tanto complessa nell'Ottocento a convivere con altri soggetti istituzionali da qui tre possibili
Come dire interpretazione del ruolo del Comune che sono presenti in questo libro mi sembra che sono restituite da questo rito
Talvolta il Comune di Roma e propaggine di logica politico-amministrative che gli sono strutturalmente strane
E che appartengono invece al sistema politico istituzionale nazionale
Sindaci alla Carraro per esempio no rendono che vengono sostanzialmente espressi da una dialettica che non è quella locale ma è quella nazionale ma ci sono degli esempi anche in termini tempi Spini questo come Caracciolo ci fa vedere
Dall'altro invece ci sono dei momenti in cui il Comune diventa il luogo della rappresentanza della società civile e allora abbiamo Pianciani abbiamo Nathan abbiamo Petroselli cioè abbiamo dei sindaci che sono diretta espressione di una società locale talvolta anche in conflitto con la dimensione l'azionario più spesso e mi sembra la la la l'esperienza ricorrente anche di documentata in questo libro il comune luogo di mediazione
Tra interessi locali e interisti delle è lite nazionali al potere luogo dove si scarica la domanda sociale ma che non ha improprio i mezzi per rispondere a questa domanda sociale secondo tema dopo questo del del rapporto tra il locale nazionale il tema questo questo bisogno ricorrente di specialità che c'è anche in questi in queste esperienze che Caracciolo documenta
Cioè
Il fatto che Roma si sia presentata fin dagli anni mediatamente successivi al mille ottocentosettanta come una questione Speciale
Una questione speciale
Meritevole di politiche speciali
Io ho riguardato in per la semplice ragione che l'avevo allo scaffale non peraltro in questi giorni leggendo questo libro di Caracciolo quelle Librino di Luigi Ferraris citati nel Roma Capitale e un libro del mille novecentododici che si chiama appunto
Se non ricordo male la capitale il suo ordinamento dove giovane giurista provava a dire a immaginare un sistema amministrativo speciale per Roma
Mi ha colpito le ragioni che lui che lui indicava di questa specialità voglio rapidissimamente ricordarsele
Primo Roma non ha vere tradizioni municipali ha una tradizione universalistica alle spalle e non municipalista
Secondo Roma a un amplissimo territorio alle spalle e a un mal risolto
Rapporto con questo territorio e la questione che Caracciolo pone anche dei suoi studi sul Lazio per esempio nel volume e Ina odiano
Sulla sto nella stretta via per ragioni terzo Roma alla maggiore percentuale di popolazione occasionale e quindi ha un problema ai servizi pubblici che non trovano un riscontro sul piano della potenzialità dei contribuenti
Quarto Roma la maggior percentuale di impiegati pubblici e privati Michele da una caratteristica nettissima di città burocratica
Quinto Roma non è a differenza di altre grandi capitali europee una capitale economica e quindi non si autofinanziate per così dire i servizi amministrativi che a Roma che gravano su Roma non trovano nel contesto locale
Un Fattore rifinanziamento e infine Roma è diventata capitale in meno tempo di altre capitali europee
Così come lo stato italiano fondo è nato in tempi più contratti rispetto ad altri Stati nazionali quindi è una capitale agitati lager legittimazione di Roma come capitale essenzialmente ideologica
E non politico economica ecco queste queste questo promemoria diciamo così che questo librino ci ci consente di tracciare mi sembra che sia confermato largamente dalle cose che Caracciolo mette in evidenza questo bisogno di specialità molto forte che attraversa tutta la storia
Dal mille ottocentosettanta ad oggi è dall'altra parte le resistenze forti a questo bisogno di specialità che finiscono anche quando si realizzano delle istituzioni speciali come negli anni del governatorato durante il fascismo finisco in fondo per vanificare il la quella fase
E cioè la persistenza di questo grande condizionamento che è un po'la la mala pianta che ha colpito tutta la nostra storia delle istituzioni e cioè questo mito
I neri Minardi e dell'uniformità amministrativa per cui mi spiego Roberto Ruffilli tanti anni fa dopo il mille ottocentosessantacinque l'uniformità amministrativa è diventato una chiave di legittimazione delle istituzioni e ha impedito qualunque soluzione di tipo diverso
Quindi bisogno di specialità terzo punto che voglio mettere niente e poi chiudo Roma comicità dei ceti medi anche questo emerge molto forte secondo me questo tema
Da queste pagine e in particolare comicità dei ceti medi burocratici come capitale burocratica d'Italia
C'è un articolo del Caracciolo ricorderà del del di un altro Ferraris questa volta Maggiolino
Parlando esprime il suo nome antologia agli inizi del secolo concepiva lo sviluppo di Roma come città della burocrazia al centro i palazzi dei ministeri i palazzi delle amministrazioni intorno ai quartieri burocratici
Che dovevano essere secondo lui il presidio di quei palazzi perché certi burocratici erano naturalmente i ceti più fedeli i servitori dello Stato alle istituzioni e gli operai espulsi nelle zone nelle zone periferici come diceva lui nella vasta bollire come a Parigi
Questo è l'oggetto in fondo forse si è realizzato io non so cosa pensiate ma a me pare che si sia io non sono uno storico di Roma e quindi nessun poco ma mi pare che questo progetto in fondo si sia realizzato che ne sia avvenuta una cultura che nel bene e nel male ha contato molto
E che spesso si è identificata con la cultura della città
Non a caso la questione burocratica in Italia è prima di tutto nell'immaginario collettivo questione di Roma
E basta leggere le polemiche sui Cappuccini di questi giorni per rendersene conto
Quindi un punto di conclusione e chiudo a me pare sono entrati cappuccino senza naturalmente
Già
Che hanno pure a che fare con Roma Antonio
Vorrei chiudere con una brevissima battuta di conclusione
Mi pare che la soluzione alla questione di Roma vada quindi cercata nel complesso di queste interconnessioni
Da questo punto di vista forse un reale processo di riforma e di decentramento delle pubbliche amministrazioni uso il plurale non a caso può significare molto in termini di razionalizzazione strutturale mi chiedo per quale ragione l'INPS e l'INAIL devono stare a Roma insomma è definitiva
Sa non vedo quale sia la ragione per cui certi grandi colossi burocratici continuino a insistere sul territorio romano ma c'è anche un problema di cultura della città che potrebbe forse giovarsi
Se si modificassero tempi ritualità e modelli di vita
Che derivano da questo grande polo d'attrazione che è stato per tutto l'organizzazione la vita romana il modello burocratico
Questo naturalmente pone un problema di rapporto tra le varie
Amministrazioni
E non è un problema soltanto del Comune ma è un problema si può risolvere da lasciando campo alla fantasia istituzionale origini grandi sistemi amministrativi prevale una struttura stellare pulviscolo aree non più gerarchico piramidale e quindi se si vogliono risolvere i problemi
Connessi la insistenza di più istituzioni occorre evidentemente un confronto una politica di coordinamento tra queste istituzioni ecco questa prestare la battuta in positivo che mi sentirei di con la quale mi sentirei di concludere grazie
Grazie
Grazie ad altri Melissa
Un saluto al sindaco che sta entrando Francesco Rutelli la parola ad Aldo Natoli Euromedia Putin adesso mettiamo siamo
No va
Prego per forniti loro oggetti l'orologio qui va be'sì
Siccome io ho a disposizione dieci minuti
Mi guarderò bene dal misurarmi con il tema principale di questo nostro incontro
Che governare Roma
Ma naturalmente non è soltanto il tempo breve che mi consigliava di evitare questo confronto
Me lo consigliarono anche le enormi difficoltà
Che sarei costretto a tentare di superare
Se mi decidessi
Ad affrontarlo questo tema
Io non ho mai governato Roma sono stato sempre all'opposizione
Lungo tempo
Nel lungo tempo in cui sono stato consigliere comunale a Roma è vero che per molti anni è valsa anche una certa retorica secondo cui si poteva governare anche dall'opposizione
Ma io sono stato sempre scettico di fronte
Al modo come coloro che stavano all'opposizione cercavano di
Rendere più
Accettabile
Il lavoro che facevano che essi talora era tutt'altro che sgradevole
Quindi io mi limiterò a fare alcune osservazioni che riguardano il libretto di Caracciolo
E forse si io avrò qualche minuto in tempo voglio ricordare uno due episodi dalla mia esperienza di oppositore in consiglio comunale
Il il
Volumetto di Caracciolo
Anche se
Si propone un
Un obiettivo apparentemente limitato
Pratico dice
Alberto e questo libretto è apparso quasi all'inizio dell'ultima campagna elettorale quindi i sembrava volesse fornire
Non solo gli elettori ma forse anche ad alcuno ai protagonisti della campagna elettorale un certo sfondo per poter collocare
Un certo fondo storico per potere collo collocare le proprie proposte le proprie proposte
A me sembra che dalla narrazione
Che Caracciolo ha fatto nel susseguirsi
Delle amministrazioni comunali a Roma e in particolare dei loro sindaci dal mille ottocentosettanta
Ad oggi praticamente
Scaturisca
Una
Continuità
Che serve a specificare in modo abbastanza particolare
La caratteristica del la caratteristica unica
Del comune di Roma rispetto alle migliaia di altri Comuni italiani grandi o piccoli
E nel nostro Paese il problema l'autonomia comunale
è stato in anni non lontani
Occasione di discussioni anche sui scarto attenzione nel complesso da parte del pubblico
Ma
Solo indirettamente queste discussioni hanno interessato un problema fondamentale che riguarda il Comune di Roma
Perché Comune di Roma proprio per il privilegio di essere il comune della capitale d'Italia e di trovarsi quindi a poche centinaia di metri di distanza dalla sede del governo
In realtà e questo risulta secondo me abbastanza bene dalla ricostruzione che l'ha fatta Caracciolo
E forse l'unico Comune d'Italia che non ha mai goduto
Di un minimo di autonomia
La presenza del Governo o per una ragione o per un'altra è stata sempre assolutamente decisiva e soffocante del resto
Se si fa la storia
Di tutti i tentativi che nel tempo furono compiuti per cercare di dotare il Comune di Roma di una legge speciale
Che ci fornisce quindi non solo mezzi finanziari straordinari ma anche strumenti straordinari per affrontare i problemi
Undici di una città capitale
Questa mia affermazione risulta pienamente confermata
Osservate
Le vicende
Delle amministrazioni comunale di Roma sono sempre limitate vincolate
Dalla presenza del Governo
Dalla disponibilità o meno del governo dalla disponibilità dei mezzi finanziari che esistono a disposizione del governo
Perché il Comune di Roma possa Ono compiere alcune delle grandi opere di trasformazione strutturale che erano inevitabili in una civiltà che
Settanta contava solo qualche centinaio di migliaia di abitanti e che ha avuto poi successivamente uno sviluppo in alcuni frangenti assolutamente travolgente pensiamo per esempio a ciò che è accaduto a Roma nel secondo dopoguerra quando l'aumento della popolazione non solo per l'incremento demografico locale ma soprattutto per le correnti di immigrazione
Che sono venute dal sud ma anche dal centro Italia la popolazione si è gonfiata con una straordinaria rapidità fino a superare la soglia dei due milioni di abitanti tanto che ricordo che quando alla fine degli anni sessanta
In consiglio comunale discutevamo il progetto del piano regolatore che poi sarebbe stato approvato nel mille novecentosessantadue
Il piano addirittura fu sovradimensionato per una città che nei dieci anni successivi doveva raggiungere i quattro milioni di abitanti
Costo completamente assurda perché fare questa previsione significava contemporaneamente a mettere che intere regioni dell'Italia meridionale avrebbe dovuto essere ridotte allo stato di deserti o quasi
Io penso che Delfino l'unica importante eccezioni che apparentemente
Oggi romperebbe questa continuità
Cioè l'amministrazione Nathan
Fra il mille novecentosette mila novecentoundici
Che tutti ricordo che tutti ricordiamo
Come un
Una parentesi
Progressiva
Appunto che rompe questa continuità in realtà secondo me l'eccezione che conferma pienamente questa regola perché
Quando si parla di Nathan e da suo amministrazione della realizzazioni effettivamente imponenti che questa Amministrazione riuscì a realizzare nella nostra città creando alcuni dei presupposti
Essenziali perché esso trasformasse in una grande metropoli moderna quando sotto abbiamo questo non dobbiamo dimenticare che tutto questo avvenne poté avvenire solo perché
Il governo in Giolitti
Aveva nei suoi piani nei suoi disegni
Questa trasformazione della capitale e fu essenzialmente l'appoggio del governo Giolitti la presenza continua
La
E mansione di provvidenze e anche lei sfogli dazione intelligente anche se poi infatti
Risultò vana di strumenti straordinari per provvedere il Comune non solo di mezzi straordinari mezzi finanziari straordinari ma anche gli strumenti per poter combattere contro
La malattia direi costituzionale di questa città cioè la speculazione edilizia anche questo tutto questo potere
Avvenire solo perché la presenza e l'iniziativa lo stimolo e l'incitamento del governo Giolitti permisi tutte queste cose per cui secondo me non si tratta di una rottura dalla della continuità certo si tratta di una rottura dedico del della continuità dei contenuti dell'amministrazione su questo non c'è dubbio ma per quanto riguarda il rapporto fra amministrazione locale e governo non ci fu assolutamente alcuna rottura semmai una una felice conferma in questo caso si pone questo questa linea di continuità risulta perfettamente
Dal la dal volumetto di Alberto
Caracciolo
E naturalmente è compito degli amministratori di oggi probabilmente sarà quello di lavorare su questa continuità e studiare in che maniera sia possibile i o interrompere questa continuità o fornirle un altro senso proprio io un senso
Ti ricordi quello che fra il mille novecento sette del mille novecentoundici fu possibile realizzare periferie per creare i presupposti
Della modernità di Roma
Che succede Alberto
Per cui
Come
Allora
Certo punto
Sì perché effettivamente tra loro si alzava di un di una coalizione
Si trattò anche l'ora di una coalizione la vale riusciva al naturalmente a utilizzare tutte le possibilità di collaborazione però contemporaneamente era una coalizione che poi come tutte le coalizioni
Nutriva nel proprio seno contraddizione con sempre sanabili
Bene io credo di avere utili avere compiuto i miei dieci minuti il tumore convenzione sia altri due se Kenneth allora in questi due io direi vorrei anzitutto scatola Repetti costato abbastanza vorrei fare una amichevole provocazione Caraccio
Tu hai scritto pubblicato nel cinquantasei un importante
La su Roma Capitale
E fu se io non ricordo male in questo dopoguerra il primo tentativo
Di approfondire
Questo capitolo importante della storia la nostra città poi sono successi BT altri però mi domando Alberto
Adesso che è iscritto questo volumetto
Centrale non ha evidenziato mentre lo scrive lui che forse vale la pena di preparare una nuova edizione di Roma capitale con la sua tu ti sei fermato all'avvento del fascismo
Alla fine dell'epoca liberale
E lei adesso che il film che è finita all'epoca democristiana non varrebbe la pena di riscrivere seconda edizione di questo libro e portarlo fine questa storia finendo signor come acquistati
Ecco arrivare a quel mister X che oggi non è più un'incognita
O
è l'incognita di tipo diverso
Beh potrebbe finire bene grassi o Natoli Andrea Riccardi
Io vorrei dire che questo libro di Alberto Caracciolo che si presenta con un tono Modesto addirittura questa premessa dove l'autore è la prima volta che ora leggo credo e qualche libro l'ho visto in vita mia l'Autore spera di aver fatto cosa utile il più possibile priva di errori nella stesura con un tono
Vidi una grande modestia
In realtà la lettura di questo di questo libro di Alberto Caracciolo
Con i ritratti dei sindaci e dei vari equilibri politici rappresenta un viaggio insieme interessante ma anche per certi aspetti allucinante
Perché allucinante perché al di là di alcuni momenti forti
Tua evocato quello di Nathaniel pochi altri si possono evocare mi sembra di poter notare che la gestione di Roma e di Roma Capitale eh caratterizzata sostanzialmente da un vuoto di idee da un vuoto di idee di progetti che non è solo colpa delle amministrazioni che si sono succedute ma è frutto Complesso ma anche facilmente decifrabile di un sistema che fa di Roma questa capitale e la gestisce in questo modo
De merger mi sembra leggendo queste pagine di Alberto Caracciolo Roma come città Dellas di sintesi della storia nazionale ma una città di sintesi nella storia nazionale tutta particolare di sintesi debole
Ben diversa dal ruolo di Parigi nei confronti della Francia Roma non fa la storia d'Italia
Ma Roma opera una sintesi nazionale con un livello che un livello basso con un livello di gestione
Che caratterizza la gran parte delle amministrazioni che si sono succedute una gestione consociativa
Questo tipo di gestione consociativa
è il favorito sin dal sistema
Di del di potere locale del governo locale mai favorita dal terreno proprio degli interessi che convergono a Roma dalla popolazione dalla realtà particolare dalla funzione che Roma svolge
Infatti con il settanta
Finisce la Roma dei romani finisce quella città che era stata tra la fine del quattrocento e il seicento città cosmopolita città di scambio Città di comunicazione internazionale
Ed era ridotta ad essere città sacra appassita
E su questa idea di città sacra Roma città sacra bisognerebbe tornare a riflettere questa città che anche sacre che si inserisce nella galleria delle città sacre dalla Mecca Gerusalemme a Benares ed è una realtà di Roma
E Roma diventa contenitore di un'amministrazione e città in cui la popolazione viene addensata attorno a un interesse nazionale
Si inaugura allora un sistema di gestione e una mentalità collettiva il discorso sul carattere dei romani non è mai stato fatto i fino in fondo perché è stato fatto sempre conti canonico umanistici ma c'è un clima di Roma c'è una mentalità di Roma
C'è la mentalità della Roma del fascismo dei ceti medi c'è la mentalità del secondo dopoguerra che diventa progressivamente quella della cultura
Di un abusivismo e di un abusivismo interiorizzato insomma ci sono tutta una serie di componenti a cui tu accenni molto
Molto direi sobriamente che secondo me andrebbero fatte emergere da cui nasce una identità identità passa di Roma
Ma vorrei vede vorrei venire qui a un momento che su cui ho riflettuto particolarmente chiami sembra un momento insiemi di esaltazione di questo carattere di Roma come realtà consociativa e di questa mentalità e di questo carattere e la città che il secondo dopoguerra
Secondo Dopoguerra che rappresenta la vittoria diciamo così cattolica e quindi la rivincita diciamo di quel conflitto che di molti decenni tra Chiesa e Stato in realtà
Il conflitto tra Chiesa e Stato su Roma
è stato un conflitto che ci ha fatto perdere di vista la realtà perché non era conflitto tra Chiesa mondo cattolico e classe dirigente laica
Ma era se vogliamo in certi termini un conflitto tra due visioni di Roma la visione di Roma Capitale italiana e una visione piemontesi se vogliamo
Vecchia e che non riusciva a pensarsi in maniera nuova di Roma come centro religioso internazionale perché come tu metti ben il rilievo vasti settori di mondo cattolico ben presto e con grande rapidità
Vanno verso i nuovi ceti dirigenti di Roma tanto che in fondo nel secondo dopoguerra la vittoria cattolica
Non produce la vittoria di quelle istanze diciamo così internazionali o di funzione religiosa di Roma ma produce la vittoria di un partito romano mi sembra che tu utilizzi questo termine che a me molto caro
Di un partito romano che fa della gestione di Roma una gestione cattolica e insieme consociativa
Di una capitale che ormai una realtà periferica nel sistema di una capitale che una capitale addossata la cortina di ferro addossata al Vallo uno che ha perso la sua funzione e va perdendo anche la sua funzione
Non solo di tipo internazionale ma anche di tipo religioso perché il come si vede nell'Anno Santo del mille novecentocinquanta Roma eh parzialmente un punto di confluenza e solo dell'area europeo occidentale non ha più una funzione anche religiosa nell'Europa dell'Est
Patisce una funzione nel Mediterraneo
In questo senso io vorrei sottolineare sono molto d'accordo la gestione di Roma del secondo dopoguerra è la gestione di questo partito romano e anche quell'operazione Sturzo su cui tanto si è scritto secondo me andrebbe riletta perché non è come si dicono alcuni l'intromissione clericale né la laicità della politica
Perché al governo di Roma un partito che vive di intromissioni clericali nella vita politica e dall'altro non è nel non esiste solo nell'operazione Sturzo diciamo la componente anticomunista ma l'operazione Sturzo mi sembra proprio anche il conflitto diciamo tra una visione fondamentalista di Roma che è quella di Pio dodicesimo la visione diciamo della città modello e della città sacra
E la gestione del partito romano che una gestione di basso livello
E molto legata a un tono
Diciamo così di gracilità di Roma rispetto alle altre città italiane e al quadro internazionale infatti io vorrei sottolineare che che uno dei motivi uno dei due o tre grandi motivi della crisi del sistema romano di governo del secondo dopoguerra grazie della crisi del sistema romano del secondo dopoguerra eh
Accanto diciamo a una nuova coscienza della periferia della città che progressivamente di diventa di sinistra e protesta contro la gestione della città e vota nel settantasei in maniera diversa eh la dissociazione
De Loches componimento di quel mondo cattolico il febbraio settantaquattro il Convegno sui mali di Roma che segna la rottura di quell'equilibrio del partito romano che aveva gestito Roma
Una seconda e rapido osservazione dopo quella di sempre dopo quella diciamo su secondo dopoguerra eh sugli anni Settanta e ottanta un ripensamento del nuovo rapporto tra centro e periferia una svolta nella gestione della città ma al di là di alcuni momenti della giunta Argan secondo me ancora
Forse questo non è accennato nelle pagine di questo libro non tutto si poteva dire e non tutto forse tu intendevi dire ancora una gestione una gestione di Roma secondo me connessa a un'idea provinciale
Tanto che nella metà degli anni ottanta la svolta la svolta proprio perché
La periferia di Roma comincia a gestire e a realizzare un nuovo tipo di presenza nella città
Io vorrei arrivare allora solo a un'ultima conclusione
Quella sul carattere particolare di Roma
Cioè su Roma città a Roma comune Roma i suoi quartieri Roma la sua periferia ma c'è qualcosa d'altro di Roma che secondo me va capito e se si vuole governare Roma bisogna coglierlo
Roma come città internazionale ma non come città internazionale come New York o come Parigi o come Londra Ronie Londra e Parigi sono stati al centro di imperi
New York avuto questa capacità sintesi che ne fa oggi la grande capitale di un impero Roma
E città non è una megalopoli è una città dalle dimensioni modeste per certi aspetti una città grande come Milwaukee nel Wisconsin non è una città la cui ricordato bene questo questo clima che si respirava negli anni sessanta di questa Roma che doveva crescere cinquanta cento mila abitanti all'anno che sarebbe rimasta quattro milioni una città bestiale Roma non deve diventare come New York ma quando si diventa norma comunitaria come poteva diventarci
Ci sono allora secondo me
Secondo me degli aspetti da cogliere da leggere insieme per un governo di Roma che voglia tener conto della particolarità di Roma e non voglia essere un Governo di basso profilo della città come lo è stato e funzionalmente
Quello di tante giunte nei decenni passati e ancora prima
Roma innanzitutto da città omogenea dal punto di vista etnico sta diventando una città cosmopolita dal punto di vista della composizione della sua popolazione in misura maggiore delle altre città italiane questo è un dato c'è l'altro dato questo bel volume di Roma internazionale curato dalla io dall'ISS mette in rilievo alcuni dati che fanno riflettere per esempio
L'afflusso dei turisti assieme all'afflusso degli stranieri a Roma che fa di Roma una città particolare anche se Roma e città difficilmente vivibile per il turista come città difficilmente vivibile per per lo straniero il carattere particolare di Roma la presenza della del Vaticano a Roma e il fatto che Roma sia un punto di riferimento internazionale l'imminenza dell'Anno Santo ma anche qui la distruzione
Del del carattere di Roma come punto di riferimento religioso perché tutta la grande scenografia diciamo della Roma religiosa dei pellegrini dell'Ottocento è stata affossata
Nelle due diciamo sia all'inizio tra la fine del secolo inizia la guerra e poi soprattutto anche nel secondo dopoguerra noi per esempio vediamo Santa Maria Maggiore che era uno di nodi della via di pellegrini ridotta uno spartitraffico
E l'unico spazio appunto differimento resta il Vaticano piazza San Pietro
Dove la il riferimento a Roma diventa non venire a Roma ma vedere il Papa ed è altra cosa
Miss cerco rimane in un bell'articolo su Roma nel dizionario di geopolitica di la Costa parla di un paradosso geopolitico di Roma e io credo che questo paradosso geopolitico
Vada capito e vada colto
Carattere internazionale di una città che non è megalopoli che non è cosmopoliti ma che è una città che non vive solo nei suoi confini e che ha un significato anche per gli altri io credo che questo è qualcosa che va ridefinito in maniera nuova ma va capito e che rappresenta una risorsa
Estremamente particolare di Roma
E penso che uno dei tratti fondamentali della nuova amministrazione può essere quello di una comprensione di questa funzione di Roma oggi Roma non è più una città che sta presso il Vallo una capitale periferica da una città che si colloca al centro di un sistema di un sistema mediterraneo dal Kosovo alla alla mondo arabo una città che non è mai riuscita a diventare capitale la capitale europea malgrado il Trattato di Roma e cinquantasette Roma non ha mai riuscito
Non è mai riuscita a essere il centro dell'Europa una città che insieme europea e mediterranea tra nord e sud
In un quadro nuovo di relazioni internazionali torna ad essere sia detto senza alcun patriottismo di campanile che non abbiamo
Torna ad essere uno snodo importante e un crocevia su questo e su un collegamento di una politica alle risorse esistenti sul terreno bisogna riflettere forse leggendo questo questo libro di Alberto Caracciolo sui sindaci di Roma e proprio mi interrogavo sul basso profilo della concezione della funzione di Roma fosse solo Nathan
Massone cosmopolita e dia buone abitudini britanniche
Perché in fondo anche nel secondo dopoguerra non era proprio detto che la classe dirigente cattolica dovesse produrre per Roma di Rebecchini non molto lontano c'era la Firenze di la Pira
Che era di un tono un tantino diverso da dalla Roma di Rebecchini grazie tra
Riccardi
Informo rapidamente sull'ordine dei prossimi interventi su richiesta del sindaco che deve andare via abbastanza presto do la parola Giuseppe Talamo poi parlerà Francesco Rutelli ogni Gianni Borgna e poi Caracciolo per una replica
Il sette spero che funzioni il microfono no va benissimo il microfono oppure alla sede opportuna omessa registrazione
Allora sarò ancora più breve perché la voce né abbandonato da alcuni
Dunque
Il titolo del nostro incontro e governare Roma esperienza storica prospettiva politica allora dedicherò
La parte dell'intervento
Al volume di Alberto Caracciolo
è una piccolissima parte se mi consente il sindaco alla corte
Dunque il libro di Alberto Caracciolo è un libro d'occasione
Convenuto già occasione di dire
Nel senso migliore del terzo naturalmente non solo perché si era uscito dalla vigilia di elezioni comunali ma perché ogni libero
Che abbia un senso è un di più l'occasione
Di però nasce dai problemi in cui noi siamo immersi
Il modo in cui operiamo in cui siamo chiamati alla loro alla fare la nostra parte
Nel nostro caso in realtà Caracciolo come è stato ricordato che aveva affrontato per primo nel dopoguerra il problema di Roma Capitale
Un libro che arrivato se non erro alla quarta edizione e di cui mi pare se ho spiegato la quinta se non erro
Sono dall'amica Natoli ecco quindi e era l'unico forse in grado fra gli studiosi italiani di sintetizzare in meno di cento pagine queste vicende dei sindaci di Roma il tema centrale mi pare di Caracciolo e parlerei di questo soltanto
E l'analisi del rapporto tra il sindaco e i cittadini
Ed è su questo tema secondo me che il nostro giudizio
Sui sindaci passati si può consistente si può in Centrale
Io ho sentito l'amico Natoli che giustamente diceva che l'amministrazione è nata una costituito la confermo in qualche modo l'eccezione che ha confermato nulla riconosce il rapporto col potere politico e quindi e quindi il rapporto con Giolitti etichetta ricchezza Enzo tutti è vero
Ma
Che naturalmente l'altro aspetto dell'amministrazione perché continuità per quello che ho già detto Natoli ma è rottura per quanto rappresenta invece per quanto riguarda il rapporto con i cittadini
Che è l'elemento che ha contraddistinto alcuni pochissimi sintesi tre Pianciani è nata che vuol dire il rapporto con i cittadini cioè usiamo anche la l'aggettivo abusato di democratizzare questo rapporto vuol dire
Ascoltare l'opinione dei cittadini forme varie
Su quello che l'Amministrazione intende alzare sa
Ho affascina
Ci sono
Penso a Nathan
Confesercenti nuovo pagava cosa
Che è andata via la voce posta
Sono stati impressionati e dall'interno del
Io penso per esempio dicevo a Pianciani Pianciani dunque
Scrive nel settantatré una lettera ai colleghi della giunta una lettera di settanta pagine destinata a essere pubblicato quindi realtà una lettera ai cittadini
Per parlare dei problemi per la città dopodiché fa un resoconto di diciotto mesi di amministrazione una nuova lettera ai Romani c'è il testo
Rapporto si perde dopo Pianciani e riprende con Nathan che è esplicitamente nel discorso di apertura
Dice e ripete che il problema era per il sindaco e l'aggiunta di uscire dal consiglio e indirizzarsi alla cittadinanza per ricercare il consenso dei singoli nell'interesse generale stabilendo un più stretto rapporto fa amministratori e amministra l'altro elemento sempre del rapporto fra il sindaci giardiniera dei Dodi Nathan la formazione delle associazioni di quartiere che avevano funziona la soluzione che aveva in mente di sottopporre al referendum alcune decisioni della Giunta per esempio sulla municipalizzate cioè di servizi pubblici sull'isolazionismo veline ferroviario attorno entrambi ad eventualmente questi erano e sono missione di della giunta Nathan però mi pare che siano caratteristici e molto tipici di un certo modo di intendere la funzione disse
La osservazione che volevo fare a questo punto
E che riguarda quella continuità di cui parlava Natoli e che non ci mescoliamo l'indice dei sintesi notiamo che a parte nato nel sindaco Prospero Colonna che inizia il secolo a Roma a e anche il sindaco
Che riprende dopo una danno imposto di primo cittadino della città
Dal un duplicazione del Comune di Roma dell'Archivio storico capitolino
Che cui gravità da Paola Pavan e introdotta da Francesco Malgeri riguarda il catalogo dei quotidiani dell'emeroteca Roma vedete che cosa c'entra c'entra perché un'iniziativa dell'archivio del Comune e c'entra perché come studioso di Roma a favore dei futuri studiosi di Roma
Sono appena preoccupato perché l'archivio della città non è un caso frequente in Italia per le notizie io può darsi che sbagli nonna
La possibilità di accogliere i locali idonei i documenti che il comune e l'acqua quindi futuri studiosi di Roma dovranno usare del materiale che non solo non sarà stato
Schedato inutilizzato per mancanza del materiale mancanza di perciò mi ha detto che ma non sta non probabilmente il materiale non sarà neanche conservato nella marina in maniera idonea io non so se ricordo bene credo che sia un cento centoventi depositi sparsi nella città la come studioso di Roma e visto che poi gli studiosi più giovani sono anche molto assi perché io mi permetto di sottoporre al sindaco questa questa domanda sedici può rafforzare l'Archivio Capitolino e trovare una sede come penso al Milan nel Castello Sforzesco voglio dire montaggio esempi diversi c'è una sede dalle che consenta non parlo di ospitare Virgilio sì ma di offrire la possibilità all'archivio di raccogliere materiale
Che elaborato dal gommone che anteriormente avrebbe una sorte non molto felice
Grazie Calamo è una parola ma racconta
Milazzo molto per la l'occasione riprende la parola è pronta a questo eccellente
Raduno
Nel dirvi anche che purtroppo il Toots riconvocarli verde non posso arrivare prima delle sette però qualcosa perché a proposito di rapporto con la cittadinanza tutti verdi facciamo questa seduta di domande e risposte dei cittadini una volta in una circoscrizione una volta in Campidoglio su un tema questa sera avevamo discusso sul commercio perché è stata piuttosto dei mass
Rathenau finito son venuto qui
Ringrazio molto Caracciolo per lavoro del fatto che ho letto
Gentilmente inviato Minerva dall'editore
Nel nel cuore della campagna elettorale
Così come per la verità avevo dietro settantenne due settimane di vacanza
Il Roma Capitale dopo dopo la una ventina d'anni forse Quindici almeno e così come la torre ho riletto questa strada una raccolta di De Bellis Bindi
Di interventi nel consiglio comunale tuo
Tito collega le Leone Cattani
Che eppure straordinariamente attuali sono state regalate vecchio liberale tra i non moltissimi che mi hanno appoggiato in questa campagna elettorale
Perché cito il il volume di storico di di Caracciolo storico per la conoscenza di questa città per una lettura per la prima volta
Integrata di alcune vicende di questo secolo sino avvento del fascismo dal dalla dalla dall'unità dalla la programmazione Roma Capitale
All'avvento del fascismo perché effettivamente c'è bisogno di un aggiornamento che oltre alla dell'OSCE essenziale biografia che tu hai fatto dei sindaci che si sono succeduti e c'è bisogno certamente l'aggiornamento di questo sessantenne ove rimane escluso
Da questa fatica con lo con lo stesso metodo con la stessa
Capacità di di penetrazione nei problemi
E voglio dire due cose rispondendo essenzialmente al quesito di Natoli su continuità o discontinuità nel rapporto tra la capitale potere centrale
Facendo presente molto semplice Poggiali disporne
Che parlerà che concluderà le assise potrebbero che cosa di più
Due cose una una piccola è una un pochino più impegnativa con la piccola è Roma Capitale oggi anche una legge ed è una legge che è stata una occasione un equivoco secondo me in buona sostanza un'occasione persa
è una legge che originariamente stanziava seicentosessanta miliardi nell'ottantanove c'era una miseria per la capitale
E che non è stata utilizzata
Ogni volta che mi son trovato in Parlamento a reclamare soldi per Roma Capitale legando le vere finalità imprescindibili per la città pur stando all'opposizione
Mi son trovato di fronte sottosegretari ministri operatori è vicino non vediamo una lira perché non siete neanche stati capaci di spendere questi quattro soldi nella stati assegnati
Allora questa mattina abbiamo avuto l'approvazione nella commissione nazionale Roma Capitale su proposta del Comune interamente raccolta
Di una piccola mancia in più
Cioè sessanta miliardi in più le per il mille novecentonovantaquattro
Però abbiamo voluto caratterizzare questa scelta rompendo con il passato con due impostazioni innovative piccole ma innovativa piccole per l'entità della dello stanziamento ma credo non insignificanti ripeto per un cambiamento lascia tra Sperlonga mi vedo che è necessario
La prima is i soldi al Comune li abbiamo devoluti anziché aprire la consueta diatriba due miliardi per questo restauro un miliardo per per l'inizio di questo lavoro cinquecento milioni per finanziare e una abbiamo ne abbiamo tenuti interamente ad un programma di realizzazione già nel corso novantaquattro di tranvie
Moderne
Nella città
C'abbiamo fatto una scelta monografico
A di fronte a poche risorse abbiamo operato una accetta prioritari
Secondo abbiamo tolto di mezzo tutta una serie di stanziamenti che erano soltanto figurativi finti fasulli
E abbiamo grattato centotrenta miliardi già tra quelli già assegnati non una lira in più per quanto riguarda il Comune di Roma ma li abbiamo destinati a progetti effettivamente realizzabili subito ricorso novantaquattro una serie di cose importanti e non faccio perdere tempo su questo
Ecco io credo cioè che la revisione del rapporto tra Roma e la nazione avviene certamente in funzione di questo dibattito che si è avviato
In maniera un po'
Superficiale a mio avviso con la pure interessante analisi la Fondazione Agnelli sulla cosiddetta capitale reticolare
Sul trasferimento più che dei ministeri oltre che i ministeri di funzioni che oggi sono a Roma in relazione all'alcune vocazioni o ritenute tali di altre città di altre aree del Paese e quindi in grado di ospitare perché gli ho detto
Che in parte questa proposta somigliava al Monopoli perché quando quando ha letto che si può mandare la Corte dei conti a Savant Cagliari il Coni a Bari
E l'industria del cinema a Venezia ma francamente dico è un gioco si dicono volendo torni indietro dal vietato
Casella sei sette proprio sembra più un gioco l'esercizio di questo tipo tra l'altro o alle cose più graziose che ho citato recentemente nella in una nota ricordo del del bel libro e Caracciolo è una citazione Mussolini che diceva le industrie perché dare quei per i comignoli cito all'area così approssimativamente quelle quelle quelle ciminiere
Guardare il verde cielo azzurro di Roma c'è una storia secolare ormai che ha asportato la Capitale a non essere una città ne industriale
Nei comunque con una incentrato sulla produttività mai senza mettono cita burocratica c'è un grande interessantissimo dibattito alla fine
Dell'Ottocento che è stato che arrivato fino al fascismo esplicitamente perché Roma fosse scelta amministrativa non rischiasse di soffrire i pericoli della Parigi del quarantotto
Cioè non fosse la scelta fosse fosse una scelta cioè da da Genova Parigi facciamolo precisa comune ma che che vivesse un quarantotto voglio dire ovverosia una città senza operare in una città senza come una scelta burocratico città tranquilla non cita ministeriali e quindi non si può venire a dire oggi Roma è una città che non produce perché ci sono cento anni di storia dietro questa natura sociale e dietro questa struttura della capitale non si può manco dire
Roma devi ospitare altre funzioni un meglio altre funzioni debbono andare altrove se signora che l'Italia non è un Paese con uno Stato federale
In tutti i tentativi sono stati fatti ad esempio in Francia Inghilterra Inghilterra presentato dal Governo laburista
Che era interessato decentrare alcune funzioni nel Galles e Scozia per motivi elettorale sociale un governo conservatore che era interessato decentrare alcune funzioni statali per una visione liberista diciamo ed anticentralistica sono regolarmente fallite pur essendo Londra una grande capitale amministrativa e economica
E lo stesso è successo a Brindisi dove anche leggi dello Stato che indicano delle quote per esempio per gli investimenti per la ricerca per la presenza di per la formazione la creazione di posti di lavoro falliscono regolarmente
Allora non si può pensare che a Roma si possa che Roma la si possa trasferire in alcune delle sue funzioni come se fossimo oggi in Italia in Germania
Post Seconda guerra mondiale cagionato una vera mondiale la capitale è stata messa bon e una Berlino una banca è stata messa a Francoforte la corte costituzionale così e così via per una semplice ragione perché ce l'avrà
Spezzare da parte di chi esercitava il suo controllo politico e anche militare su quel paese rispetto all'insorgenza del del nazismo e certamente credo che pensare che si possa applicare a Roma una sorta di smembramento di funzioni
Son per scimmiottare un'esigenza se un turista o per accontentare le giuste
Aspettative legittime esigenze di alcuni sindaci che vogliamo portare uffici
E posti di lavoro nella propria città mi pare una maniera molto molto molto sballata di rispondere problema un esempio c'abbiamo avuto una vicenda alla legge trenta
Regia di fatto sparpagliata padre non so quante reti rimarranno dopo le elezioni Verderami però la Rete Tre già sparpagliata già diffusa e se ne pensasse veramente di mandare come qualcuno ha chiesto a ripetere a Milano questo costerebbe al contribuente molto di più oltre che fornire un grande danno a uno delle poche industrie che ci sono la capitale quindi nessun arroccamento
Roma oggi vive una situazione priva delle certezze e concludo su questo di sempre
Prima delle certezze mi sento di questa a Roma bassa di cui si è parlato
Quasi tutti i presupposti
Stanno cambiando
Il commercio con la sua struttura tradizionale per via di di ragioni obiettive di ragioni obiettive
In Chrissie è in difficoltà
Il pubblico impiego si trova conferma potrò confrontarsi diciamo con crollo di quella che era la la certezza per antonomasia
Penso al posto anche questo cambierà inevitabilmente nei prossimi nei prossimi anni è già cambiato
Quel poco di industria che è nato a Roma industria pelli da ovvero Elettronica legato esportazione militare è andato in crisi
Pesantissima probabilmente irreversibile come tale deve deve incombe
Ecco diciamo siamo nella situazione in cui tutte le certezze tradizionali che hanno che sono state il fondamento dei blocchi di potere di consenso
Della storia di Roma sono in qui
E dunque una situazione molto promettente
Perché è una situazione che può portare ad una crisi ancora più grave ancora più grande o che può portare invece alla scoperta lì funzioni nuove è una sfida che si misura oggi certamente a Roma
Con una discreta inadeguatezza della classe dirigente
In senso lato perché classe dirigente non è sola classe politica
E non è solo un sindaco eletto direttamente dai cittadini pur essendo questa una cosa importante perché dal sindaco ha facoltà di scegliere e con minore condizionamento collaboratori al setto di di lavoro indecisione e c'è l'idea di avere soprattutto un tempo abbastanza Ascierto quattr'anni di fronte per adottare decisioni magari inizialmente impopolari se si è convinti che poi dei risultati accettabili
Però la mancanza delle certezze tradizionali io credo deve spingere a far nascere a Roma
Tra gli imprenditori
Tra le forze del lavoro
Tra coloro che organizzano i servizi
Una nuova classe dirigente
Roma ce la fa nei prossimi anni se trova una collocazione che nel cambiamento del mutamento anche profondo che la fine delle che certezze determina riesce a proporne di nuove credo che ci siano alcune condizioni non è questa la sede per parlarne ma e qui in questa inevitabile scissione inevitabile tra il vecchio rapporto tra il la capitale del potere centrale inevitabile perché
La fine di la fine di confini anche qui certe stabiliti nell'economia spinge anche Roma ho ad una regresso definitivo o a mettersi in discussione valicando anche i confini del rapporto con il potere centrale stanato che risposte non ne darà per i prossimi anni alla sua capitale
Per molte ragioni specialmente politiche
Che tutti voi il bene identificate per io credo che qui la dimensione internazionale di Roma posso vincere aiuto sulle cose diceva ritardi sono importanti
Roma può essere nei prossimi anni
Una capitale europea del Mediterraneo
Ovvero può tentare di risolvere la
Diatriba restano bandiera Agnelli diceva non dobbiamo dobbiamo aggrapparci alle alte non sciupare vedere a Roma è una grande capitale europea non solo perché i trattati bastardi siglati quindi è una grande capitale europea democratica del Paese occidentale
Ma è una capita è la più grande capitale della riva nord del Mediterraneo
E ha molto a che fare con i popoli che affacciano arriva sotto ed oltre ed ha molto a che fare in prospettiva anche in un processo di dialoghi
Integrazione di cooperazione di pace auspicabilmente che nel Mediterraneo vedrà il suo teatro di fronte al mondo processo di pace in Medioriente
In particolare
In questo senso la loro presenza del papa che Riccardi richiama che le responsabilità internazionali
Sempre un po'fallaci del nostro Paese posso però vedere
Roma assumere se in questo ci crede il Governo centrale
Possono vedere Roma assumere una funzione avendo poi di fronte a sé un appuntamento che laico e per i credenti ad un tempo solo due mila chi straordinaria Potenza evocativa
Ed anche che è un appuntamento molto interessante molto interessante
Due mila a Roma si presenta con la bimillenario cristiano non si presenta anche come la più grande capitale la storia antica
Che anche una grande capitale moderna allo deve arrivare appuntamento essendo finalmente una capitale moderna
Che ha riscattato i punti più pesanti di emarginazione di contraddizione di sofferenza sociale che ha conquistato una dignità
E una
Efficienza che non ha conosciuto in tutti questi decenni e che ha una sua fisionomia nel mondo
Che non vive solo di luce riflessa per la sua storia questa una sfida una classe dirigente romana e anche io credo che la classe dirigente nazionale della classe dirigente del paese non ha molto di più da offrire alla comunità internazionale come vetrina
E come luogo di dialogo incontro e anche di Risoluzione di concorso sarebbero dei problemi internazionali che la sua capita
Per la sua storia
Per la sua fisicità per le sue potenzialità e forse anche perché vogliamo cogliere in positivo
I guai che ci capitano in questi giorni e vogliamo fare in modo che nei prossimi anni non ci sia più gente che può pensare che Roma sia un posto si accoltellano
Immigrati
Dove le bande crescono appunto dove raccogliamo questa sfida positivo ritroviamo anche l'identità di Roma
In questa sua vocazione di capitale europea permette
Francesco Rutelli perché così
Volevo dargli il progetto indipendente dell'occupazione ispirato più o meno le stesse idee principi verso cioè esatto sei giocherà sui fondi sul punto io diciamo vuol dire che il primo cioè ricordarlo nuovi o di Alberto Iannuzzi qualcosa rispose magari
Allora
Diversamente da Francesco tra l'altro salutiamo
Dicevo diversamente da Francesco io il libro non l'ho avuto in dono dall'editore
Fosse ma meno solo comprato costa molto poco
Ecco la cosa non abbia dato sulle mie tasche Rocco perché appunto costa poco
E tra l'altro nell'oncologia mandando anche lo sconto ma soprattutto io l'ho comprato credo sia stato uno dei primi acquirenti perché era appena arrivato Remo Croce lo teneva proprio se volete farlo anche senza
Porta
A lei lo teneva ancora nel
Marmo sindrome muova sposato più capaci a parlarlo a parlare sì lo teneva ancora in quelle casse no l'ho visto mi han colpito l'ho preso
Ma lo dico anche perché è importante dire questo quando erano incredibili Emilio ottobre io ho adocchiato questo libro l'ho comprato il quello letto avidamente anche perché molto piacevole alla lettura e poi è molto agile
Non immaginavo minimamente
Che sarei diventato di lì a poco è la verità
Assessore alla cultura del Comune di Roma quindi la mia lettura
è stato una lettura disinteressata per così dire
A e anzi vorrei vorrei come dire pare un paio due tre riflessioni rapidissime dati dieci minuti
Diciamo la prima o le prime due da lettore disinteressato
Che leggeva anche molto di più è innegabile tre mesi fa
Però
Poi alettoni invece un po'più interessato perché appunto catapultato in una dimensione particolarmente frenetica di governo appunto della città
Allora cosa è che mi colpì moltissimo devo dire non è che la cosa fosse
Ignota mette in credo a tutti ma
La lettura così plastica di tutta la storia dei sindaci di Roma dall'Unità praticamente ad oggi rende questo concetto banalissimo molto evidente
E che c'è veramente una cesura tra l'anteguerra chiamiamolo così e il secondo dopoguerra per quel che riguarda il governo di Roma perché il secondo dopoguerra si caratterizza per un governo della capitale che di una modestia senza pari
Che privo non dico di lì grandi strategie ma di un qualunque disegno unità
Laddove invece non così è dall'Unità d'Italia fino al secondo conflitto mondiale
Devo dire che e non credo di suscitare particolari vivaci reazioni tra questo pubblico
Lo stesso fascismo sia pure spesso in modo aberrante perché Rita però un suo disegno unitario
Del Paese di Roma Capitale ce l'ho avuto
Dopo di allora questo disegno si spezza
Ma voglio dire non si spezza solo questo disegno al lume per Roma si spezza probabilmente anche a livello dell'intero Paese Roma non è un'eccezione anzi uno specchio fedele
Senza dover ricorrere alla famosa formula dell'Espresso capitale corrotta nazione infetta è lo specchio fedele di un Paese che in questi cinquant'anni
è stato quello che è stato essere inutile continuare ad aggettivare infierire perché sappiamo qual è stata la storia di questi di questi cinquant'anni
Cosa è che qual è l'elemento come dire di contraddizione in questo o per meglio dire chi in qualche modo invece prospetta un Governo di Roma
In questi cinquant'anni
Beh io credo che si possa dire che questo tentativo di prospettare un disegno in qualche modo unitario o comunque di avanzare una strategia in qualche modo unitario per la città
Sia la sinistra ma
Paradossalmente o forse non troppo la sinistra dall'opposizione piuttosto che la sinistra al governo
E qui bisognerebbe fare anche un distinguo è chiaro che una cosa è larga una cosa Petroselli una cosa avete
E chiaro che in particolare Argan e Petroselli tentano
Di afferrare il bandolo della matassa
è chiaro che non ci riescono ma per motivi contingenti Petroselli muore credo dopo neanche due anni
Dal suo insediamento e lo stesso fa Argan nel senso che dopo due anni deve lasciare nominiamo perché l'idea bene lascia l'incarico però per motivi di salute
Forze affatto bene dal suo punto di vista procedurale perché è durata il vissuto a lungo ma adesso a parte lo scherzo
La gestione Argan la gestione Petroselli sono difficilmente inqualificabili
Da un punto di vista della macro storia in una valutazione della lunga durata proprio per la loro brevissima durata
E certo che Argan e Petroselli per quel pochissimo tempo che governa introducono un elemento di forte discontinuità su questo non c'è dubbio ma è una discontinuità tale da non intaccare da non incidere nel profondo la situazione di Roma anche per un altro elemento che sarebbe il caso di ricordare proprio per lo squilibrio che si determina a metà degli anni Settanta tra la situazione di Roma e la situazione nazionale cioè di una sinistra che a Roma viene chiamata praticamente
Per la prima volta dopo gli anni dell'immediato dopoguerra al governo della capitale contro la Democrazia Cristiana che aveva mal governato per tutti gli anni precedenti mai in un contesto nazionale di solidarietà democratica quindi congiunte che in qualche modo devono fare i conti con una politica nazionale del BCE della sinistra che invece e di solidarietà e di unità per certi versi
Nei confronti della democrazia cristiana
Diverso è il caso invece della sinistra d'opposizione
E qui io vorrei parlare in particolare proprio degli anni cinquanta sessanta
Qui c'è l'esponente non lo dico perché presente ma che sono pienamente convinto lo dice la storia
Più conseguente di questo cioè la battaglia che ad esempio Aldo Natoli conduce il consiglio comunale in Parlamento su Roma
E contro chi procede non per un disegno ma
Attraverso una serie di scelte molto pesanti famoso Sacco di Roma a fare scempio della città
Ecco questa sinistra d'opposizione in qualche modo ha governato è stato l'unico elemento di governo vero se il governo significa non solo una tecnica di regolazione ma anche un rapporto di massa
Una capacità di coinvolgere grandi masse di portarle alla lotta e di portarle alla lotta per degli obiettivi precisi e secondo un disegno sociale e politico
E questa è come si vede non dico una contraddizione ma è un paradosso in fondo cioè la sinistra è l'unico elemento che forse si può dire
Unica forza che fu forse si può dire al governatore romani in questo cinquantennio ma lo ha fatto solo in un breve periodo in particolare quando è stata a sinistra di opposizione ma di opposizione
Ma e soprattutto di governo perché poi diciamo e la fase del partito di massa di Togliatti e qui c'è poco da fare questa almeno è la mia opinione
Proprio il partito di massa di Togliatti la forza che non solo a livello di Roma ma del Paese
Persegue un disegno politico sociale unitario
E
De l'unica
Quello diciamo l'unico momento in cui il PC è la sinistra non sono affatto consociativi di o almeno non sarei d'accordo con questo giudizio sono invece un elemento di forte contraddizione anche di classe laddove invece il consociativismo si forma dopo
Ed è pienamente conseguente proprio nella fase mi settantotto tanta
Fino poi al partito di Occhetto e a tutto quello che ne sappiamo
L'altra considerazione seconda e ultima ma successiva
E cioè quando la mia lettura si decanta di fronte
Anche ad un'esperienza ormai in atto che poi completa il libro in qualche modo di di Alberto Caracciolo perché l'ultimo capitolo come un capitolo aperto da Franco Carraro Mister X tra l'altro sappiamo chi è Mister X a questo punto
Ecco quello che io vorrei dire non vorrei tanto parlare a questo punto della Giunta tra l'altro sarebbe un po'inelegante
Parlarne facendone parte quindi cosa dovrei dire che in questi due mesi abbiamo fatto più che Carraro
Negli ultimi tre-quattro anni o le giunte di pentapartito negli ultimi dieci potrei anche dirlo credo che sarebbe la verità ma non mi pare il caso qui di introdurre questo elemento no invece voglio introdurre un altro paradosso perché il mio volessero intervento in qualche modo problematico un altro paradosso della situazione
E cioè la Giunta Rutelli è la prima giunta eletta dal popolo
E quindi una Giunta che ha un altissimo consenso un consenso non coatto consenso democratico un consenso non mediato dai partiti ma ha avuto direttamente dagli elettori
Però paradossalmente è una Giunta che rischia
Di non aderire
Per esempio alle spalle quel blocco sociale di forze che non consentiva alla sinistra di Natoli figlio di Bufalino dipinto in grado di governare Roma
Ma consentì loro pur dall'opposizione di portare avanti un grande disegno di trasformazione della città e della società italiana perché dico questo perché i meccanismi nuovi nuovi meccanismi elettorali portano ad un altro paradosso che poi e conseguente al primo cioè Rutelli viene eletto e viene eletto dal popolo ma il primo partito di Roma ad esempio il movimento sociale italiano
Questo va detto bisogna che ce lo ricordiamo
E allora qual è il blocco un tempo avremmo detto il blocco storico limitiamoci a dire il blocco sociale che i dietro la Giunta Rutelli
è un blocco tutto da verificare tutto da verificare perché io questo lo dico lo dico perché poi forse Caracciolo migliaia delle risposte gliene sarei grato
Credo che la grande sfida nostrana
Sia certamente di fare in questi quattro anni
Molte cose molte cose importanti magari tutto quello che non si è fatto negli ultimi dieci anche di più ma questo non è non basta non è sufficiente
La grande sfida non solo della giunta Rutelli una delle forze che l'appoggio nella sostengono è di ricostituire attorno a sé un blocco sociale blocco sociale blocco culturale adesso
Possiamo aggettivare ma insomma ci comprendiamo
E altrimenti il rischio è di a vere come dire una disarmonia uno squilibrio tra una Giunta magari più tecnica più competente più svincolata dei partiti meno contrattata con i partiti
Più capace anche di aggredire tante questioni ma che rischia dei quartieri in queste immensa periferia da dove vengo perché sono stato Dragone dico l'esperienza che ho fatto questo primo pomeriggio sono zone della città quasi inimmaginabili
E così via vere appunto poi alle spalle una situazione di tale disgregazione
Morale e materiale intellettuale pensiamo anche come si sta svolgendo la campagna elettorale politica in questi giorni che al di là di tutto quello che potremmo riuscire a fare non ci consentirà di aprire quel consenso per quella forza di massa che soprattutto ci possano sospingere ancora in avanti perché le grandi trasformazioni non possono avvenire nell'un anno nel due mila quattro
E quindi quello che la sinistra deve anche facendosi forza di questa Giunta eletta dal popolo ma quello che la sinistra nel mondo di vedere deve cercare di fare e ricostruire questo tessuto della città e questo blocco sociale altrimenti temo andrà di nuovo magari in una prospettiva non brevissima alle nuove sconfitte
Antonia
Intervengono colpevole ricorrere
L'ossessione vediamo come si chiami sono delle rapidissima impressione che si possono ricavare sollecitazione possono che si possono segnale da parte di uno che gli ha consegnato questo libro lo vede adesso
Nelle sue nelle reazioni che ha suscitato
In termini di estrema provvisorietà è
Soprattutto di incapacità di rispondi coprire con una sede culturalmente qualificata o con un discorso gli specialisti e di
Gli studiosi dei problemi che come abbiamo visto sono di una portata eccezionale e fuori
Dal da qualunque dimensione di questo genere
Io pensavo
Di dire una cosa sola di parlare di una cosa sola per la verità e cioè del fatto che dal punto di vista più ristretto degli studi
Della cultura
Che si pratica Roma delle delle idee deleghe logiche che circolano a Roma
Le tre romani forse saremmo maturi o vicini a dover
Ripensare il nostro modo di
Acculturare ci e di di ricercare delle identità come come è stato fatto per il parte anche questa sera
Attraverso una fine
Delle gli aspetti più dispersivi più sminuzzata in più solitari del nostro essere specialisti e studiosi oggettuali o come altro volete dire o persone che per esempio vengono ora a una un'occasione come questa una o l'incontro come questo
Mi pare che una proposta che volevo fare che quindi facce non rinnego si potrà essere dei ritenuto interessante è che a forza di parlare di cose di Roma passata di Roma presente di Roma futura non si perda però anche il
La non specialisti citati questi di questi problemi carattere permanente che che essi hanno e che è stato in questa occasione particolarmente raccolto in maniera significativa anche appassionato che mi ha colpito ma ampia ci sia invece un bisogno crescente di trovare dei dei dei coordinamenti delle forme di di intersezione costante
Fra appunto riflessioni studi archivi che
E agire sociale e politico che
Io no dei frutti corti in qualche modo
Convergenti e di e di più alto livello di quello che non riusciamo a raggiungere adesso per esempio come smilzi Liberty cori di questa portata ha proposto di di falsa modestia
Mi pare che si la
Fatto che presidente di questa il direttore di questa fondazione Giacomo Marramao abbia potuto
Presentare segnalarci le l'esistenza di un documento e progetta un convegno di grosse ambizione sul futuro ma le immagini di Roma negli agli atti negli approcci al problema romano attraverso il tempo fatta con attualità di forze di anche di istituzioni e vari tipi di specialità e specialismo eccetera
Tra un tempo non troppo lontano in qualche modo vuol dire che la Fondazione Basso Cynthia sua volentieri un ruolo specifico in una iniziativa anche molto corale questo mi mi conferma
Mi
Conforta nel pensare che il momento del lavorare solitario magari che so io su una vita dedicata a studiare al meglio Giuseppe Gioacchino Belli o un una vita dedicata riflettere sul sul il rapporto fra il cinema e Roma ma mesi ne esistono centinaia di possibilità di temi pregnanti di questo tipo che giustificano appunto una vita e una è una una preparazione di di di di studiosi o anche di grandi studiosi ma possibile che a Roma dobbiamo per la dimensione della città o per la complessità una quantità di problemi che essa porta con sé nella sua storia e nel suo presente dobbiamo rinunziare a trovare forme un po'più coi coerenti serrate di di dire rispondere di studiare controllate di quelli che non sia oggi nel disperso mondo intellettuale
Romano
Mi pare che simile università son diventata una crede nel giro di qualche di giri qualche anno ma quante altre cose non dovrebbero diventare da uno a tre e poi riunirsi in Trinità o trovare dei momenti in cui questi Trinità funzioni
Come moltiplicatore
Di di energie che abbiamo bisogno di un progetto
Intellettuale politico
Operativo come è stato detto in particolare pare molto bene dal sindaco che abbia una portata che va al di là enti del del porta di casa diciamo
Che se questo se questo è vero possiamo anche allora come in questo caso tra persone che studiano che leggono che comunque partecipano ai momenti anche culturalmente più forti di di questa vicenda possiamo dobbiamo trovare mi pare ormai il modo di raccogliere meglio le forze di non avere soltanto io poi nulla nemmeno portato qui la lista di una lista di istituti dedicati ad aspetti del vite della soltanto della storia
Romana recente sterminati
Nelle quali poi si sovrappongono agli egli archivio i depositi dell'uno venti a uno spezzone uno cioè quell'altro però non comunicano però non oppure non funzionano pure
Non hanno i soldi poi sono chiusi la maggior parte del tempo oppure fanno i loro impegni convegni in studi e pubblicazioni però si perde che si perdono poi nel normale Magno
Che non ritorna ad unità mi pare che in questo senso se si potesse interpretare questo è l'incontro di stasera più vecchio come una ricezione a un libro
Un momento nel quale oltretutto alcune persone dichiarare il loro interesse ad uscire da da possibili credo anche reali così egoismi di di istituto di istituzione o più o limiti di di impianto critico nel loro lavoro
E si potesse da qui nasce
Così sollecitare la nascita di di un qualche che devo dire chiamiamo un segretariato un qualche un qualche cosa che tenga insieme almeno a livello di informazione senza creare un'altra struttura ma insomma
Ci faccia almeno sapere correttamente che cosa sta accadendo in vari punti e in vari settori
Di dei quali ci interessiamo ci vogliamo interessare io credo che questo forse non costerebbe molto non troverebbe difficoltà ad essere messi in piedi e citerebbe un elemento comunicativo maggiore di cui c'è molto bisogno se no è inutile che andiamo a parlare di ricerca di identità come a un insieme
Pronto lì ad essere soltanto capite da ferrato e non faremo in realtà un passo avanti io quindi credo che pensavo già venendo qui che si fosse da mettere in discussione personalmente sa mettere anche i bisogni l'indisponibilità per la propria parte una ipotesi di ricerca di forme di coordinamento di questo genere agili e poco costoso e poco e non ci facciano leggere più carta stampata di quelle che già leggiamo spesso a basso livello ma ci dicono invece uno strumento
Che a questo punto mi sembra di utilità
Essenziale
A questo questa osservazione o proposta
Devo aggiungere però dopo una discussione così oggettivamente mi sembra tra l'altro per dire viene la parola accorata vorrei dirigere c'è stata
Una sofferenza che nella discussione pensare che siamo qui a discutere di Roma in questi termini alcuni di noi Giarda per qualche decennio
Dalla battersi nel conoscere o nel proporre e ritrovarci sempre a riconoscere a riproporre forse le un po'le stesse cose o cose qualche volta peggiorate e logorate
Mi pare che siano ci sia andranno insieme di domanda è talmente grande che io non risponderò a queste soltanto cento credo ancora un attimo di cogliere di cogliere una sensazione che mi pare che abbia circolato in questa sede che circoli avvolto in altre spontanei casuali
Il cioè che forse i i i Roma sarà Roma eterna sarà a Roma sacra sarà a Roma
Grande capitale quello che volete ma non basta più nemmeno a dimensione di Roma per capirlo
E quindi il passo prossimo
Sì vogliamo andare nella direzione di essere cittadini partecipanti il consapevoli come o democraticamente vivi come è stato dal oggi questa sera e così fortemente indicato sollecitato questo è possibile soltanto se immergiamo questo problema romano in problemi di di ben altra dimensione molti di voi verranno qui indicati da quelli del che riguardano la collocazione giungere geografica ora
La politecnica che si sta ormai verificarne la città
Gli elementi che collegati al fatto della capitale della cristianità con sede in Roma o almeno della cattolicità
E così via
Si prenda questo o quell'altro gli argomenti credo che siano ancora al di sotto siano delle sollecitazioni a muovere la nostra attenzione in una direzione che ancora forse non abbiamo pienamente presente cioè qualcuno mi ha detto ma mi pare Aldo Natoli perché non studi con quello stesso approfondimento un periodo successivo a quello dove mi sono fermato
Ma dico francamente poi ci si stanca insidia sempre le stesse cose quindi anche per quello ma un po'forse non è tanto importante studiare venti anni di più che vengono dopo negli anni del fascismo o vent'anni prima arrivi di direttive pontificie per capire quello che vogliamo capire opere cogliere gli gli indirizzi che se non importanti di cogliere forse bisognerebbe io personalmente vorrei sui alla Tasmania insomma si potesse
Penso che
Riceverete le delle scintille di tutti i problemi di problematica più più nuovi e alla fine quindi più creativi di quello che che fosse un semplice studiare Roma e ancora a Roma e la Roma di prima e la Roma di dopo
Facciamo quello dico questo dopo aver chiesto il coordinamento la Concordia la coerenza nella lavori studi su Roma
E quindi mi capite anche i limiti il senso dello spirito ma mi pare che
La la portata indubbiamente che più ci si pensa che più ci si ritrova in situazioni come queste dei problemi che abbiamo davanti è assolutamente
Cambiato vocalmente rispetto a quando potrà morì dice studiare dico anche di pochi anni precedente a questo piccolo sui sindaci che che ho messo fuori i cambiamenti del della Società delle civiltà del dei tempi e delle cose sono stati così rapite nel giro piani di mesi qualche volta ci voltiamo indietro non sappiamo più sì sì se erano
Dieci anni fa che o o se non se non stiamo
Accelerando tutte le le dimensioni temporali in cui ci muoviamo bene allora
Storia di Roma che si si si chiuda volente o nolente se non altro per la sua dimensione di fonti e di materiali terribilmente pressanti su di noi che non si rinchiusa ad essere una storia locale ingrandita come se ne fa ecco ma si fa pure bene a farne ma che abbiamo anche una prospettiva intorno a sé e una tensione alla sua base al suo fondamento civile e e intellettuale che
E si dichiara e dichiaro di non poter essere di non potere non essere e largamente extra romana voi capite che c'è una una città
Un'eco in questo che dico
A un altro non potrebbe non essere
Che qui si applica mi pare in maniera pressante
Io spero che
Tutti ammette tipi distinti di leggere presto cose più consistenti di quelle che abbia toccato avete voluto riprendere in mano in questi giorni l'importante è che siano scritte siano pensate siano righi lanciate in forma operativa
Se se posso dire la mia opinione l'importante è che lo siano
Con una respiro e un senso di una biologiche di un cambiamento in atto che che si può nominare non nominare si può negare si può
Oscurare ma con una accelerazione pale del dei processi storici dei processi civili di processi
Tempi arrivano finale alla alla alle scelte non solo politiche ma etiche ed esistenziali che cambiati
La la misura e il le le scansioni del tempo della storia di capitoli e nella quale però è quella soltanto la vera realtà nella quale comunque ci troviamo poi a cercare le identità le definizioni
Leggerezza
E io su questo non posso dopo questo non posso che ringraziare vive sperare
Deve essere coerente con quello che ho cercato di dire adesso
è impossibile fare un altro giro anche diciamo dare spazi altri interventi
Non si può accusare della pace
Credo di potere azzardare in conclusione due cose cioè
Che questo incontro è stato significativo
Perlomeno per due aspetti essenziali innanzitutto per la forma in cui è avvenuto
E cioè un incontro fra studiosi e amministratori tra due eccellenti amministratori come il sindaco e l'assessore alla cultura del Comune di Roma
Io credo che questa forma valletti e diciamo promossa ulteriormente di intensificata e colgo l'occasione della presenza di Gianni Borgna per dire
Se volete andare potrà realmente avanti intensificate i rapporti con le forze della cultura intendo con le università che stanno a Roma con gli storici ovviamente
E colleghi specularmente delle istituzioni culturali che sono sparse per la Capitale è una cosa che dovete cercare di ficcare in testa e che Roma c'è una concentrazione di forze intellettuali sommerse non inferiore che a Parigi
Però importante che i sommersi non restino sommersi per dirla con Primo levi ma diventi nonché dei salvati
C'è un altro aspetto che secondo me molto importante ed è diciamo il fatto che abbiamo discusso su un libro determinato e di Caracciolo
Che ci insegna due cose essenziali la prima cosa
Non si può prospettare in futuro se non ci si riappropria in modo rigoroso differenziato del passato ed esattamente questo nesso che oggi si va perdendo delle generazioni nuove e neanche quelle diciamo nuove anche le penultime risolto le ultime in secondo luogo non basta più la veduta storica tradizionale che connette il passaporto futuro occorre diciamo una veduta comparativa non non riusciamo a capire
Il paradosso Roma se non dentro la proiezione di tipo comparativo internazionale se non compiamo questa doppia operazione per la quale diciamo dei cessati urne sono tra conoscenza e politica
Il nuovo che avanza consentitemi la battuta sarà il nuovo che il restauro che residua e il vecchio riprenderà il sopravvento grazie