Il Green New Deal, ovvero la strategia condivisa dalle istituzioni europee per portare l'Ue a essere il primo continente a zero emissioni entro il 2050, superando la crisi economica e l'emergenza ambientale, orienterà le prossime decisioni verso nuovi comparti produttivi, per la riconversione di posti di lavoro e dell'industria.
Il 75% delle emissioni di gas serra deriva dalla produzione e utilizzo di energia, il 40% dagli edifici e il 25 % dai trasporti.
Affinché l'Europa possa raggiungere l'obiettivo zero emissioni, quindi, si tratta di … intervenire su settori che ci riguardano personalmente: automobili meno inquinanti, edifici più efficienti, industrie decarbonizzate e a basso impatto.
Ma non tutti i Paesi e non tutti i cittadini all'interno degli stessi Paesi partono dallo stesso punto.
Proprio questo è il significato delle parole della presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen “non lasciare nessuno indietro” e per questo sono stati previsti dei fondi che vadano a compensare alcuni ritardi o situazioni sfavorevoli affinchè i necessari costi non gravino solo sulla pelle dei più svantaggiati.
L'Agenzia per la coesione sociale avrà un grosso ruolo in questo riassestamento di investimenti così come la Bei, Banca europea per gli investimenti, fondamentale attore per accompgnare questa epocale svolta.
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