Ma soprattutto che sia una pratica attualissima.
Un rifiuto attivo, che si realizza in una proposta filosofica e soprattutto pratica.
Questo approccio ottimistico ma concreto alla realtà è in grado di sostenere una rivoluzione permanente: non solo nel rifiuto (della guerra, dell'autoritarismo, della violenza), ma nella ri-evoluzione della società, mezzo per l'affermazione dei diritti, la trasformazione dei rapporti, la distribuzione del potere di tutti.
La nonviolenza diventa la lente privilegiata per … interpretare il contemporaneo, che abbonda di discriminazioni, abusi, tendenze totalitarie: non un riutilizzo di una pratica già nota, ma l'attualizzazione ragionata di una proposta fondamentale.
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