Come? Intervenendo in tre punti sulla modifica di una Legge che ad oggi non sembra rispondere all’obiettivo di tutelare chi colpe non ne ha: costruendo case famiglia con il finanziamento dello Stato, ad esempio, e non ‘senza oneri per lo Stato’ come previsto dall’attuale normativa; utilizzando gli Icam (Istituti a custodia attenuata per detenute madri, ndr) solo nei casi … di lunghe detenzioni; procedendo alla comunicazione immediata delle autorità giudiziarie competenti della presenza di un minore al momento dell’arresto di un genitore.
La legge 354/1975 che regola l’ordinamento penitenziario permette infatti alle detenute madri di piccoli dai 0 ai 3 anni di tenerli con sé.
Un prezzo altissimo da pagare per chi non ha nessuna colpa, come appunto i bambini.
Non hanno colpe ma scontano una pena.
Madri e figli trascorrono le giornate in un luogo protetto e separato dal resto del carcere, certo, ma senza libertà.
La legge 62 del 2011, intervenuta successivamente, ha in parte alleggerito questa condizione, ma ha dei limiti che ad oggi andrebbero necessariamente superati.
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