Rassegna stampa estera

Quel giorno gli scrutatori di radio radicale mercoledì ventisette febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi in apertura l'Italia le elezioni regionali
In Sardegna che sollevano interrogativi sulla stabilità nella coalizione di governo questa la lettura che dal fame asciutta INPS dei risultati del voto del tracollo del Movimento cinque Stelle rispetto alle elezioni politiche del quattro marzo e poi i torneremo a parlare di Brad Smith l'uscita del Regno Unito dall'unione europea la notizia del giorno e Theresa May che in qualche modo cede aprendo la porta a un rinvio della Breaks diretto con una serie di voti che si terranno
Tra un paio di settimane poco prima della metà di marzo prima su un suo accordò in parte o meno rinegoziato con l'Unione europea poi sul non di il sull'uscita senza accordo che è già stata respinta dalla Camera dei Comuni e dunque dovrebbe essere respinta di nuovo e poi un rinvio che nei ha detto sarà limitato in sostanza prima delle elezioni europee del ventisei Di Maggio comunque
Dell'instaurazione della formale del prossimo Parlamento inizio luglio leggeremo l'editoriale dalle minimi standard che riguarda anche l'altra notizia di queste ultime ore la retromarcia di Jeremy Corbin sul sostegno delle Borra un secondo referendum finalmente il ghiaccio iniziando a sciogliersi nel momento in cui saltano le posizioni ottuse sulla Brad Smith scrive tra l'altro l'evening Standard parleremo
Di Venezuela anche oggi con il Washington post che dedica un editoriale al tentativo fallito sabato di spingere nel paese aiuti umanitari internazionali fallisce il complotto pacifico contro ma duro ma la risposta non è la forza non è un intervento militare scrive tra l'altro questo quotidiano
Americano accenneremo all'Iran alle dimissioni forse rifiutate forse non del ministro degli Esteri Zarif i farmaci un Times pubblica un'analisi dei vip Carnera questa partenza di Zarif andrà a beneficio dei falchi iraniani chiuderemo con la questione Chiesa cattolica pedofilia alla riunione che c'è stata
A Roma la Santa sede
Caso o meno del calendario
Nello stesso momento è stata annunciata la condanna del cardinale australiano Giorgio pel le mondo come altri giornali
Critica la timidezza di papa Francesco in questa dossier nello specifico il suo discorso domenica quando ha dato la colpa della pedofilia a Sata ne leggeremo
L'editoriale per l'appunto di le monde la cominciamo dall'Italia
E dalle elezioni in Sardegna con la lettura del Financial Times
Il Movimento cinque stelle di fronte
A un calo del suo sostegno nelle elezioni regionali in Sardegna i brutti risultati sollevano interrogativi sulla stabilità della coalizione prima delle elezioni europee scrive il quotidiano della City il Movimento cinque Stelle e confrontato al suo secondo risultato deludente in un'elezione regionale in meno di un mese
E questo solleva ulteriori interrogativi sulla stabilità della coalizione di governo in Italia prima delle elezioni europee Di Maggio secondo i risultati del voto in Sardegna il Movimento cinque stelle che governa l'Italia con la lega si è fermato attorno al dieci per cento dei voti
Molto meno del quarantadue virgola cinque per cento che lo stesso movimento aveva realizzato sull'isola una alle elezioni politiche dello scorso anno la coalizione di centrodestra guidata dal senatore della lega scrive fra sul Times anche se in realtà il Partito sardo d'azione
Christian Solinas ha vinto con quasi la metà dei voti seguita dalla coalizione di centrosinistra guidata da Massimo Zedda con il trentatré per cento
Questo brutto risultato per i Cinquestelle segue quello in Abruzzo e arriva nel momento in cui il suo leader Luigi Di Maio
è sempre più sotto pressione in vista delle elezioni europee DiMaggio dopo che il movimento è scivolato dietro la lega nei sondaggi a livello nazionale
Il partito anti immigrazione guidato da Matteo Salvini ha preso il sopravvento da quando è stato formato il cosiddetto governo del cambiamento
Lega Cinquestelle hanno concordato una manovra di Bilancio che prevede un deficit pubblico molto più alto ma
Si continuano a scontrare
Su questioni come il futuro dell'alta velocità tra Italia e Francia Di Maio che come sardine
Vice primo ministro ha comunque minimizzato la delusione per il suo partito dicendo che nulla cambia per il governo rimaniamo positivi perché la prima volta che abbiamo dei seggi in Sardegna dove prima non c'eravamo ne avevamo zero ha detto
Non non è utile paragonare le elezioni regionali a quelle nazionali
Salvini ha risposto che i risultati per lui costituiscono un'altra vittoria
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha minimizzato
Il significato del voto per la stabilità nella coalizione i risultati dovrebbero non dovrebbero essere enfatizzati e non avranno Effetti sul governo ha detto Conte così
Dunque il Financial Times che come altri giornali ieri ne abbiamo proposto nel mondo
Si interrogano sul futuro del governo Gialloverde in Italia veniamo agli altri temi della politica internazionale innanzitutto la break sette con Theresa May che e ieri è stata costretta ha una marcia indietro per molti aspetti clamorosa annunciando che metterà al voto il non vive soprattutto l'ipotesi di un rinvio della black music di una proroga dell'articolo cinquanta anche se limitata nel tempo May ha lasciato intendere tre mesi poi l'ha detto che il primo ministro britannico cambi idea molto spesso questi voti ci saranno alla Camera dei Comuni prima della metà di marzo se raccordo che Nesta cercando di rinegoziare con Bruxelles verrà nuovamente
Bocciato dalla stessa Camera dei comuni efficace l'editoriale dell'evening Standard
Che commenta anche
Cambio di rotta di Jeremy Corbin sul secondo Referendum sulla Brad sette finalmente il ghiaccio inizia a sciogliersi nel momento in cui saltano le posizioni Brezzi scrive lo standard all'improvviso come se la banchisa dell'Antartico che può sembrare così solida da essere inamovibile si rompesse a causa delle tensioni delle fratture interne in meno di ventiquattro ore qualcosa di simile accaduto
Nel pianeta inospitale abitato da Theresa May e Jeremy Corbin le posizioni rigide sulla Breguet scritte che erano state ottusamente difese dai leader di entrambi i partiti
Sono crollate ed era inevitabile
Il dramma immediato riguarda la dichiarazione del primo ministro in Parlamento ieri dalle elezioni anticipate del due mila e diciassette che hanno mandato in frantumi l'agenda politica interna di May perché lei ha perso
La sua maggioranza il primo ministro ha definito la sua premiership esclusivamente su un punto
Portare il Regno Unito fuori dall'Unione Europea il ventinove marzo prossimo ma ora questo non accadrà più
Fino all'altro giorno May rifiutava in pubbliche in privato di immaginare un rinvio la sua insistenza attenere
La nudi Breguet siti uscita senza accordo sul tavolo come tattica negoziale per ricattare il suo stesso partito
è costata nel frattempo un miliardo di sterline all'economia britannica centinaia di imprese hanno spostato sul continente le loro sedi e alcune non torneranno mai più
C'è voluta una rivolta senza precedenti dell'Ara dell'ala moderata del suo partito per costringere nei a interrompere questa sua follia
Benché Ventures cioè deputati di secondo piano come olio Oliver lecco in e Nick Bowles
E il Trio di ministri al governo formato da Ambra Hubbard Gregg Clark Devid doc dovrebbero essere ringhiera razziati dall'intera nazione
è stata infatti la loro minaccia di dimissioni in massa nella quasi certezza di una sconfitta del governo su una mozione presentata da AN ben c'è verso ammettere in scacco Downing street cioè Theresa May
E così ieri una nei umiliata è stata costretta a dire al Governo al Parlamento che ci sarà una mozione per rinviare la Breil City se il Parlamento rigetterà ancora una volta il suo accordo il dodici marzo e come ha indicato il presidente del Consiglio europeo dove al Tuscolano e di la richiesta di proroga oltre il ventinove marzo sarà accettata
Nei prosegue l'evening Standard continua a sperare che i falchi della Backstreet all'interno del suo partito
Alla fine decideranno di allinearsi e di votare per il suo accordo lo stesso accordo che questi falchi dicono condannerà Regno Unito a uno stato di vassallaggio nei confronti dell'Unione Europea
Difficilmente gente come Boris Johnson David Davies domini Crabbe
Che si sono dimessi dal governo contro quella Cordon accetteranno la sconfitta nei nel suo ministro della Giustizia Gioffrè Cocks sperano ancora di poter convincere questi moderni nazionalisti inglesi
A votare per l'accordo producendo qualche codicillo che chiarisca che il back stop sulla frontiera irlandese sullo temporaneo
Ma sarà inutile visto che questo codicillo non permetterà di riaprire l'accordo di ritiro che prevede che il Blackstone sia una sorta di ponte verso un'unione doganale permanente
Poi c'è un'altra domanda perché mai l'Unione Europea dovrebbe fare altre concessioni
La gente sul continente ormai parla apertamente di Black Seat fatiche di fatica da Brad Smith alcuni vogliono una parola chiara e definitiva
Che chiudo tutto ma chiunque abbia seguito la saga della crisi Grecia sa che la soluzione preferita da Bruxelles a problemi inestricabile di rinviare rinviare di nuovo finché non c'è questa soluzione
Insomma Brussel sarà felice di vedere che anche nei accettato l'idea di un rinvio che tra le altre cose
Apre le porte all'ipotesi che la Breguet Seat non accada
Un esito che sarebbe accolto con grande favore dal continente visto che l'Unione i suoi Stati membri vogliono Regno Unito dentro e vedrebbero nella cancellazione
Dura e pura della Breguet Seat una sconfitta del populismo un attivista quella vittoria cioè la cancellazione della Breil così ora appare un po'più probabile
Nelle ultime ventiquattro ore infine anche Corbin ha ceduto al suo rifiuto altrettanto intransigente di un secondo referendum e questo a causa di una rivolta interna al partito labour
Non è solo il fatto che alcuni deputati laburisti se ne sono già andati gli ultimi sondaggi indicano che il labour ai minimi in una generazione contro un Governo tori manifestamente
Impopolare insomma qual è il punto che il potere sta sfuggendo di mano sia nei sia Corbin
Entrambi sono stati costretti dei loro partiti a difendere scelte politiche sulla Brad zitta cui erano risolutamente contrari fino a pochi giorni fa il permafrost si sta iniziando a squalificare e forse ci saranno altri giorni di sole in futuro per il Regno Unito così
L'evening Standard che in qualche modo incarna una linea molto pro europea sulla questione
Brecht si tratta o altri giornali commentano ovviamente la la giravolta di Jeremy Corbin sul secondo referendum lo fa il Daily Telegraph scrivendo in un editoriale di ieri che hanno un secondo referendum sarebbero sarebbe più divisivo che mai più addirittura di quello del due mila
Il sedici quindi meglio di no
Per un giornale apertamente problemi sette la cosa sospetta il Times invece una chiave di lettura più da politica interna sottolineando che in qualche modo Corbin sta aiutando Theresa May con queste idee i quest'idea
La ciambella di salvataggio del labour è il titolo dell'editoriale del Times la decisione di Corbin di sostenere un secondo referendum dovrebbe costituire una sveglia per i falchi pre-crisi transitori affinché si allineino dietro all'accordo di Theresa May così tra l'altro il Times mentre va segnalato anche un editoriale da sola sciolta INPS
Aproposito della situazione economica
Del Regno Unito dietro la facciata l'economia in stallo l'incertezza Break It minaccia posti di lavoro e finanze pubbliche
E questo va un po'contro la narrativa che prevalse in Italia per un certo periodo che insomma avrei visite come se non esistesse per il il Regno Unito la sua economia
Invece Venezuela un un una rapido aggiornamento con il Washington post un editoriale per commentare la giornata di sabato fallisce il complotto pacifico contro ma duro ma la risposta non è la forza scrive il quotidiano americano
Il leader dell'opposizione venezuelana e i loro alleati internazionali avevano fatto un calcolo che il tentativo di spingere aiuti umanitari nel Paese sabato avrebbe portato al collasso finale del regime autoritario di Nicolas Maduro
Purtroppo però la loro scommessa non ha pagato le forze di sicurezza e paramilitari hanno incendiato i camion di aiuti aperto il fuoco contro i sostenitori dell'opposizione uccidendo almeno otto persone ferendone centinaia nel momento in cui Maduro ballava in scena a Caracas il regime ha dimostrato così di essere pronto e in grado di usare l'esercito contro i suoi oppositori anche pacifici questo lascia i sostenitori di una transizione pacifica del Venezuela verso la democrazia davanti a un dilemma e qual è il dilemma intervento militare oppure no
Non è sorprendente che il leader dell'opposizione Wang Wei dopo che è stato riconosciuto da più di cinquanta Paesi come il presidente legittimo del Venezuela
Abbia reagito al bagno di sangue segnalando la l'ipotesi di chiedere a questi Paesi
Di considerare l'uso della forza contro il regime ma duro ma come sembra riconoscere perfino l'amministrazione Trump un intervento militare rimane una pessima operazione
I Paesi chiave che hanno condotto la campagna diplomatica contro Madura inclusa la vicina Colombia sono contrari
Inoltre un intervento provocherebbe il caos in Venezuela che già nelle mani di bande armate trafficanti di droga gruppi di guerriglia colombiani
Una forza straniera faticherebbe a pacificare il Paese in particolare se l'esercito venezuelano fosse distrutto
La strategia giusta dunque
Secondo il Washington post è quella che l'Amministrazione tanti suoi alleati hanno continuato a perseguire lunedì mettere pressione sui militari affinché abbandonino e rovesci no il regime Maduro
Durante un discorso Bogotà il vicepresidente americano Mike pence ha nuovamente detto che agli ufficiali che si schiera hanno con guai dopo tre benessere garantita l'amnistia
Pence ha poi chiesto i Paesi dell'America latina di rafforzare le sanzioni contro il Venezuela compreso il congelamento degli asset dell'impresa petrolifera di Stato infine il vicepresidente americano annunciato nuove sanzioni me degli Stati Uniti contro i governatori delle province responsabili della repressione sabato
L'Amministrazione tram per ricordare uno cinto d'imposta più volte invocato un intervento militare ma la giornata di sabato dimostrato che il regime Maduro è pronto ad andare a vedere il bluff di Trump
Questo significa che i guai do e i suoi alleati internazionali
Devono prepararsi a un assedio economico e diplomatico potenzialmente molto lungo le chances di successo rimangono sostanziali vista la capacità degli Stati Uniti e dei loro alleati di tagliare gran parte delle entrate del regime
Ma sarà necessaria pazienza così tra l'altro Washington imposta in questo
Editoriale per chiudere i infine chiesa e pedofilia
Con
L'incontro sulla protezione dei minori in Vaticano
Coinciso con la condanna del cardinale australiano Giorgio Tel
Diversi giornali se ne occupano noi prendiamo le mondo editoriale di oggi pedofilia la colpa è di Satana l'interrogativo
Singolare caso del calendario la condanna di pelle numero tre del Vaticano in un caso di abusi sessuali su minori è stata rivelata martedì nel momento in cui si concludeva a Roma un incontro sulla protezione dei
Minori
Questo prelato di settantasette anni che è stato allontanato dal Consiglio dei cardinali incaricato di consigliare il Papa
Ma che sulla carta sempre alla testa del segretariato per l'economia della Santa Sede è il più alto responsabile della Chiesa cattolica mai condannato per atti
Di pedofilia monsignor Pella fattori corso appello ma rischia fino a cinquanta di di reclusione
Questi fatti sono sintomatici della gravità della situazione a cui è confrontata la chiesa romana
Ogni giorno quasi emergono nuove rivelazioni su aggressioni sessuali su minori che danneggiano ancor di più la sua immagine la domanda se il Papa Francesco sia cosciente dell'ampiezza di questa tragedia
In diverse occasioni ha dato segnali in questo senso ma la locuzione di chiusura dell'incontro di Roma pronunciato domenica dimostra che c'è ancora un lungo cammino da fare e perché
Perché se il papà più volte rivendicato la responsabilità e dunque la colpevolezza della Chiesa domenica ha puntato il dito contro Satana
Come se bastasse fare uscire il diavolo dall'inferno proferire un vade retro Satana per esorcizzare il male
In realtà le Mons spiega che non è così
La colpa del diavolo è un bla bla pastorale
Dice tra l'altro un rappresentante delle associazioni delle vittime e qual è il problema e che non c'è stato nulla sulla revoca dei vescovi che hanno protetto i colpevoli sulla prima azione sistematica dei preti pedofili dello stato clericale o la pubblicazione degli archivi
Non sono fatti stati fatti progressi sulla questione del segreto pontificale non c'è stato nemmeno un chiarimento sulle regole per i giù per giudicare i vescovi colpevoli o complici
La debolezza di questi meccanismi è già stata riconosciuta ma si è è lontani dalla creazione di un tribunale speciale per i vescovi come reclamato dalle vittime
Convocando questo incontro papa papa Francesco ha preso un'iniziativa lodevole ma per ora deludente
Ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale