Colloquio sulla Prima Guerra Mondiale. 1918: le ragioni della vittoria, 100 anni dopo

Buongiorno
Io sono Luca proprio professore
Willumstad dov'è avvenuto questo sullo sulla prima guerra mondiale
Dal titolo mille novecentodiciotto le ragioni nell'ambito cento neppure organizzato appunto dove restano sarà inserito tra gli eventi di rilievo nazionale per la celebrazione del centenario della prima guerra mondiale da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri non che mi piace sottolineare il primo evento di rilievo nazionale organizzato a Roma su questo specifico tema in questo anno che ci accompagna questo lungo anno decifrazione ci ringrazio il relatore della tesi è un profilo che hanno deciso di intervenire oggi primo tra tutti ovviamente il nostro magnifico rettore deliziosi saluto lo storico
Questo Francesco Perfetti l'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Anna
Già
Attualmente tra gli altri numerosi incarichi presidente del tormentato curva dello stato di diritto l'ambasciatore Maurizio Serra sul capo missione all'ONU a Ginevra
Il generale Massud venisse che presenta qui le nostre forze armate mi permetto tra l'altro di farle parte probabilmente perché ha appena ricevuto un incarico di altissimo profilo partirà esattamente tra cinque o sei giorni rappresenta l'esercito in Afghanistan menzione la missione in Afghanistan Massimo
Milita deteriorabile sul posto però tutta questa storia non ci sarà presente dell'argine Spoleto Cinema Luchino Visconti e ringrazio tutti voi che siete poi oggi ringrazio anche gli amici di radio radicale l'evento indiretta sulla rapida
Faccio una breve introduzione al tema Prima guerra mondiale come tutti sappiamo è stato
Uno dei conflitti più sanguinosi del delle dell'umanità considerando diciamo tutte le nazioni del mondo si stima che persero la vita sedici milioni di soldati
Ai quali si aggiunsero oltre venti milioni di sterline quasi sei milioni di civili che perirono per cause così definite collaterale
Carestie epidemie c'è
L'Italia uscì vincitrice conflitto ma pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane questo pentolone quindi approfondire soprattutto la situazione in patria Durante conflitto immediatamente
Dopo il termine dell'insignito indagando diverse prospettive un po'la caratteristica di questa vergogna prospettiva storica politica diplomatica naturale le ragioni della vittoria italiano nella prima guerra mondiale portando quindi molto in questi eventi nella giusta prospettiva
Il ruolo della propaganda durante la guerra cosiddetta disfatta di Caporetto uso un termine cosiddetto non è un caso vedremo perché nel corso degli interventi del relatore la fine del conflitto con la conferenza di pace di Parigi le promesse fatte all'Italia poi disatteso gli accordi segreti raggiunti da alcuni alleati grazie all'Islam le polemiche sorte in Italia a seguito della sconfitta della nostra diplomazia
Vogliamo rinvio dell'Orlando Sentinel Sonnino abbandonato platealmente la preferenza debba c'è poi le successive iniziative di d'Annunzio e in quel senso un po'di tradimento se vogliamo pervasa da nazionale affidato anche dai giornali si fa voti vittoria mutilata sì sul proprio questo tema interessante evidenziare in tutto questo discorso propaganda propaganda militare del già all'epoca non era niente di nuovo ci ricordiamo una contributo cinematografico
Quarto potere con la lotta dal stampa scandalistica usa lo scontro ebbe un ruolo alquanto discutibile trascinare nel satellite nella loro escono Mentana nel mille novecento mila duecentonovantotto quindi niente di nuovo però ebbe un ruolo comunque precipuo nell'orientare l'opinione pubblica durante e dopo in ogni caso ciò gravemente alterato fino al primo conflitto mondiale un Governo che in qualche modo cedette come vedremo le pressioni internazionali alla ricerca di un delicato equilibrio geopolitico del quale barca però pesantemente il presso le popolazioni delle terre italiane il red la discussione sulle ragioni della vittoria vuole quindi e concludo guardare con uno sguardo inedito ed insieme in qualche modo ai motivi che giustificano resero possibile quello con grande slancio motivazionale forte del popolo italiano del secolo decisivo per vincerla prematuramente
Ancora per D&D nasce quindi con grande piacere romanico rettore dell'Università professor Francesco Tonini per un indirizzo di saluto
E discussione soprattutto ogni evento ha una sua genesi e la genesi di questo nostro incontro di oggi pomeriggio e a Palermo quando l'ambasciatore Terzi venne a discutere insieme con altri illustri relatori le conclusioni dei giovani studenti dell'oggi è l'Osservatorio Germania Italia Europa che abbiamo istituito da alcuni anni
E che qui vedo autorevolmente rappresentato da dalla sua coordinatrice anche dagli stessi studenti
E in questa occasione appunto in questa in questo orizzonte europeo abbiamo ragionato sulla possibilità di interrogarci sulla prima guerra mondiale
E di qui il titolo
Che abbiamo voluto intrigante di questo pomeriggio le ragioni della vittoria io appartengo a una delle ultime forse generazioni che sono state socializzate
Sul sull'idea della vittoria il quattro novembre non si andava a scuola quando eravamo noi piccoli perché si visitavano le caserme che erano aperti e si festeggiava la vittoria nei tanti monumenti disseminati per tutte le città italiani e quindi c'è questa diciamo così anche ragione affettiva profonda e c'è però questo interrogativo che espresso dalla parola ragioni ragioni lo dice il vocabolario della lingua italiana è una parola che ha una parola specchio che ha tanti significati e può essere vista da diversi punti di lista
Significa ragionamento significa argomentazione significa fondamento oggettivo significa un motivo giusta causa
Significa buon diritto significa diritto ecco interrogarsi sulle ragioni della vittoria significa interrogarsi
Sul sui motivi e sulle motivazioni
Di questa vicenda che poi viene consegnata al ventesimo secolo perché sicuramente almeno nel mille novecentodiciassette si verifica una rottura del quadro
Entrano gli Stati Uniti e nasce l'Unione Sovietica cioè i grandi protagonisti del ventesimo secolo
La la guerra assume un un nuovo o nuovo tono e quindi appunto si entra nel in cento anni accelerati su cui si pone la questione dell'Italia e l'Italia ecco credo che il titolo sia un titolo aperto quello del nostro del nostro incontro di questo pomeriggio e ringrazio molto tutti i relatori perché ce lo illustreranno ci ragione CIA l'Inter hanno a ragionare criticamente sulla sulla sulle vicende ma anche su questo ventesimo secolo che appunto con le ragioni di questa realtà
Della fine della guerra contraddittoriamente si aprono Grassi e quindi di cuore e buon lavoro a tutti
Dovrebbe unire per questo produzione incisiva peraltro rapidissima io faccio subito quindi la parola storico che sulle presentazione Francesco perfetto sul vostro denaro tra l'altro continuamente ed eccezionale apparizioni televisive capacità anche di divulgazione di una materia bontà
Non proprio semplice scontata nella storia un forte intervento
Forse
è opportuno
Radiofonici umana la posizione ben come meglio preferisce
Mi sentite bene presenze
Va bene allora io direi che intanto in un momento in un periodo nel quale si tende a mio parere troppo a fare il processo alla guerra e il processo al della partecipazione italiana alla guerra forse vale la pena di ricordare che in fondo questa partecipazione italiana alla guerra era di fatto inevitabile era inevitabile perché non dimentichiamolo la guerra era scoppiata sì a seguito del dell'attentato di Sarajevo del giugno mille novecentoquattordici che era stato la scintilla in grado di innescare il conflitto ma il conflitto era un conflitto
Le cui premesse esistevano da tempo
Esistevano da tempo perché la situazione europea di pace armata cioè una situazione fondata
Sulla contrapposizione delle alleanze per un verso e sulla corsa agli armamenti per un altro verso era stata posta in fibrillazione
Da conflitti più o meno la venti che interessavano tutti gli Stati dalle tensioni franco tedesche per la questione dell'Alsazia e della Lorena a quelle anglo tedesche per il dominio sui mari da quelle austro-russe per l'egemonia i Balcani a quelle italo austriaca e per il problema delle terre il radente
Quindi una situazione dalla quale bene o male non si poteva prescindere
Non solo a tutto questo va aggiunto anche su un altro fatto a mio parere importante e cioè che anche a livello diciamo così intellettuale livello di sensibilità collettiva
La cultura della guerra chiamiamola pure con questa espressione era diventata prevalente sulla cultura della chef
Ora sulle modalità attraverso le quali nel giro i pochi giorni il continente europeo passo dalla pace armata alla guerra guerreggiata ovviamente si è scritto molto moltissimo
Anche
Per il gusto diciamolo pure voi gioco troppo spesso ideologicamente condizionato di voler trovare ad ogni costo un solo colpevole al quale attribuire del responsabilità della catasta
Ma la verità e
Cito una scrittrice una storica una specie molto vivace margherite mille la verità e che lo scoppio della guerra che nel mille novecentoquattordici colse alla sprovvista all'intero continente era il prodotto di una lunga storia e l'idea di un anteguerra sereno e spensierato sono parole sessuale molto probabilmente una costruzione retrospettiva
Circolavano nelle classi politiche dell'epoca negli ambienti militari sia la convinzione che il sconfitto sarebbe stato gestibile e soprattutto sarebbe stato di brevissima durata sia l'idea che nel breve un medio periodo lo scontro militare avrebbe comportato effetti positivi
E stabilizzanti soprattutto per quelle Potenza a cominciare dagli imperi l'urina azionari
Che si trovavano in stato di fibrillazione per le tensioni interne e le spinte centrifughe provocate dalle rivendicazioni delle nazionalità penso soprattutto appunto all'Unione alla alla Russia l'impero
Zeri lista e ovviamente all'impero austroungarico calcolo ovviamente era errato che fosse un calcolo errato
Lo si vide rapidamente la grande guerra fa assunzione ben presto caratteristiche nuove caratteristiche nuove rispetto a tutti i conflitti tradizionali più pazzi nei secoli precedenti
Caratteristiche nuove quanto ha durata nel tempo Ice tensione nello spazio al coinvolgimento delle risorse umane materiali
Allora sviluppo uno sviluppo poderoso della ricerca scientifica tecnologica sia pure affini militare
Allora la grande guerra ed
Dato di fatto conosciuto
Fu davvero la fine di un
La fine di quell'epoca passata alla storia come la Bella Époque
Fece calare il sipario su quello che un grande scrittore
Austrian lo stesso anzi quali avrebbe poi definito in una celebre Autobiografia dal titolo nostalgicamente evocativo il mondo di ieri
Un mondo a suo parere assimilabile all'età d'oro della sicurezza è una sua espressione testuale quando nella quasi millenaria monarchia asburgica ogni cosa sembrava essere stata fondata per durare nel tempo
E lo Stato stesso era il garante supremo di questa stabilità
Che poi nella realtà quel mondo della sicurezza fondato sul binomio pace e sicurezza
Forse destinato davanti all'impatto della Grande Guerra a rivelarsi come pure avrebbe dovuto amaramente riconosce lo stesso Zweig
Un castello di sogni questo è un altro discorso
Rimane il fatto che la grande guerra si sarebbe caratterizzata per usare un'espressione di una celebre dissacratorio giornalista moralista viennese Karl Kraus come da tragedie umanità ora nel mille novecentodiciassette
Tutto ciò in Italia
Tanto dell'esercito
Quanto nella società politica e civile stava diventando evidenti la guerra che avrebbe dovuto concludersi in qualche mese si trascinava come i danni
E sia al fronte sia nel paese malcontento e in sofferenza stanchezza e depressione
Avevano
Da tempo cominciato appalesarsi con una forza con forza non è esagerato affermare che tutti questi elementi sarebbero stati causa o se si preferisce concausa del disastro di Caporetto
Se perché desidero sottolinearlo con vigore se ne parlerà nel corso di questa giornata Caporetto non fu soltanto un episodio militare
Fu anche il punto di arrivo di una crisi politica e di una crisi morale tanto che non a caso il nome stesso di Caporetto ha finito per assumere significati sinistri ed evocare valenze negative
Ha osservato un fine a me molto caro
Nella memoria molto caro studioso di della Grande Guerra Piero Melograni che a dispetto delle cause tecnico militari che l'avevano determinato la disfatta di Caporetto fu vissuta dai protagonisti come una disfatta morale
Della quale sarebbero stati responsabili fra gli altri fattori la propaganda neutralista
Ed il cattivo governo delle truppe che con quella disfatta avrebbe raggiunto sempre a parere di Melograni il punto più alto della parabola una crisi che stava maturando da
Tuttavia sì è vero come credo sia indiscutibilmente vero che quella di Caporetto ha detto delle effettive responsabilità della sconfitta militare su una pagina drammatica e dolente dell'intera vicenda bellica dell'Italia
E in particolare della mille novecentodiciassette
è anche vero che all'indomani della disfatta forno immediatamente avviate iniziative propagandistiche che assunti provvedimenti di natura politica e militare
Destinati a ribaltare nella situazione a ribaltare la situazione
E a dedicare che la disfatta si risolvesse in un tracollo
Tracollo soprattutto etico dell'intero Paese
In questo quadro
Si collocano ma dicendo senza approfondirle si collocano alcuni fatti importanti la formazione del governo Orlando e la sostituzione del generale Luigi Cadorna con Armando Diaz
Richiesta espressamente al sovrano dallo stesso Orlando per tre ragioni
E cioè primo il fatto che di per sé le responsabilità delle disastro militare sarebbero dovute ricadere sulle spalle comandante
Due la circostanza che Cadorna aveva pubblicamente fatto dichiarazioni che accusavano i militari certi settori militari Terzo il fatto che tra capo del governo e comandante in capo cioè tra autorità civile e autorità militare avrebbe dovuto instaurarsi quella reciproca e fattiva collaborazione che comunque Adornato non era stata nel passato e non sarebbe stata
Nel futuro possibile
In questo quadro ancora
Sì
Collocamento
Tutte quelle iniziative che avrebbero dato figliato una vera e propria mobilitazione degli anime dei combattenti ma anche del paese e avrebbero dato vita alla creazione degli uffici pigione gli uffici di propaganda sorti in ogni armate in ogni Corpo d'armata
A partire dal gennaio dell'anno successivo che tanto avrebbero contribuito a risollevare il morale combattenti e a gettare le premesse per la vittoria
Ho ricordato questi fatti perché sotto questo profilo
Si può dire a mio parere che il disastro di Caporetto fu un momento di svolta nel senso che dal punto di vista intanto dei rapporti tra potere civile e potere militare
Si chiuse un lungo ciclo storico fatto di incomprensioni di scollamento
E dal punto di vista dei rapporti dell'Italia con gli alleati si aprì un nuovo periodo nel quale all'Italia pur sconfitta in crisi bene data un'apertura di credito che si sarebbe rivelata decisiva in questo quadro andrebbe ha ricordato diciamo il famoso convegno di Peschiera dell'otto novembre mille nove cento diciassette troppo spesso sottaciuto messo in ombra dalla storiografia dopo emerse una insospettata e forse insospettabile capacità dialettiche diplomatica di Vittorio Emanuele terzo che di quell'evento fu il protagonista principale
Ora
Questi elementi sono elementi questi che ho ricordato che spiegano per un certo verso l'Agenzia della guerra e spiegano il motivo per il quale diciamo dopo una sconfitta di quelle dimensioni si giunge per così dire a una un aprì sollevamento non a caso Gabriele D'Annunzio avrebbe definito Caporetto una vittoria morale
Però forse vale la pena di riflettere un momentino su quali sono le conseguenze della guerra conseguenze su diversi piani
Sul piano psicologico per esempio la grande guerra attraverso la dura vita di trincea facilitò lo sviluppo di un processo di robusta integrazione nazionale
Favorendo la nascita l'analizzato molto bene un grande storico Georg mosse di quel sentimento del cameratismo che all'indomani del conflitto avrebbe rappresentato il collante capace di tenere insieme
Uniti nella rivendicazione dei sacrifici sopportati al fronte uniti nella difesa dei valori per i quali si erano battuti gli ex combattenti
Gli ex combattenti che di fatto erano diventati l'espressione di un tipo sociale chiamiamolo così
Di un tipo umano del tutto inedito nato e cresciuto temprato in mezzo alle tempeste d'acciaio della guerra
Attraverso la condivisione delle sofferenze attraverso la condivisione dei disagi al fronte
Attraverso il forzato annullamenti Tolla riduzione delle distanze sociali da guerra contribuì
A far sì che gli individui coinvolti nel conflitto con diverse mentalità con diversi gusti con diversa abilità abitudini con diverse esigenze
E costretti ad operare insieme sui campi di battaglia oppure addirittura vegetare gomito a gomito nelle trincee
Finissero per abituarsi
Per adeguarsi ad una vita di relazione
Ha una vita di relazione nuova basata sulla uniformità delle vestiario
Sulla uniformità dell'alimentazione
Ma anche e forse soprattutto sulla necessità di superare in qualche modo quelle fortissime barriere linguistiche che per la persistenza del dialetto dei dialetti ma anche per la sopravvivenza di larghissime sacche di analfabetismo
O di Sieni analfabetismo ancora
Li divideva dubbi li rendevano estranei l'uno all'altro
E per tutto ciò
Non furono indifferenti anzi in molti casi si rivelarono addirittura fondamentali come si evince per esempio dagli scritti padre Semeria l'aiuto e il supporto dei cappellani di cui un capitolo che a mio parere andrebbe ancora approfondito che studiato fino in profondità ci fu anche Giovanni ventitreesimo fra questi i cappellani di guerra
Che fornirono ai combattenti un'eccezionale sostegno morale e soprattutto limitare recuperare diciamo così spazi di spiritualità di riflessione di ripiegamento su se stessi
In una situazione che sembrava lasciarsi affatto
It al mondo
La grande guerra è questo un punto nel quale sul quale io mi sono sempre soffermate per il quale mi sono battuto anche se può essere suscettibile di critiche di parenti persi
Dicevo in tal modo la Grande Guerra contribuire a rafforzare se non proprio a creare un senso di identità nazionale
E a fare acquisire alla popolazione anche a quella non impegnata al fronte ma rimasta nelle città rimasto nelle campagne il sentimento di appartenenza ad una comunità nazionale
Nei confronti della quale non era neppure pensabile rimanere estranea
Sotto questo profilo la grande guerra sul Tirreno dei comportamenti collettivi certo le premesse per un sempre più massiccio e coinvolgente ingresso o desiderio di ingresso delle masse
Nella vita pubblica del politica del Paese con il proposito se non proprio di impadronirsene di gestirlo quantomeno di influire sui centri decisionali del potere politico ed economico
Proprio come conseguenza di queste aspirazioni verso una maggiore partecipazione
Alla vita del Paese l'immediato dopoguerra avrebbe visto esplodere fenomeni per molti versi e in molti casi preoccupanti di vocalizzazione e di conflittualità sociali
Ai quali non furono ovviamente estranei il richiamo e la suggestione diciamo degli eventi che c'erano stati nella Russia degli zar
Sul terreno economico poi la Grande Guerra determinò il brusco ma inevitabile passaggio da una società in gran parte legata a una struttura di produzione tipo agrario a una società e dell'industria e in particolare dell'industria pesante doveva fare sia pure per motivi bellici il punto di forza con tutto ciò che una tale trasformazione avvenuta certo in maniera patologica e non fisiologica finiva per comportare
Dalle migrazioni interni
Dalle campagne verso la città sino alla modifica della composizione della manodopera
All'interno delle strutture industriali videro crescere in misura significativa
La presenza femminile il lavoro giovanile dal consolidarsi degli intrecci fra interessi industriali e bancari fino all'imposizione di vincoli legislativi e disposizioni regolamentari che in condizioni ritornando alla normalità dopo la conclusione del conflitto
Avrebbero rappresentato un pesante intralcio ai processi di riconversione verso un'economia di pace e via dicendo
Sul terreno politico infine la grande guerra favorirli aspirazioni alla rafforzamento dell'esecutivo
E più in generale
Tutte quelle soluzioni che a qualsivoglia livello comportavano unicità di decisione
E più in generale e che in seguito scusate avrebbero portato ad esiti autoritari e o totalitari in molti paesi europei a cominciare proprio dall'Italia
Sotto questo procede profilo la Grande Guerra segnò per l'Italia il trapasso dallo Stato liberale ad una stagione che mi avrebbe visto la fine e con essa il trionfo dell'autoritari
Si potrebbe anche dire che la Grande Guerra si rivelò nel bene e nel male un eccezionale evento modernizzatore sia pure espressione di una modernizzazione forzata
E per il bagaglio di morti e l'eredità di pulsioni rivoluzionarie autoritari avventisti che fortemente traumatica
La grande guerra come mai nessun altro conflitto nella storia passata e recente aveva fatto lasciò sul terreno della società italiana in profonda e accelerata trasformazione molte questioni aperte da quelle più legate alla necessità di recuperare le condizioni di normalità post-bellica a quelle connesse all'esigenza rispondere a tante sfide innovatrici
Al tavolo della conferenza della pace l'Italia partecipo in una situazione diplomaticamente difficile
Essa avanzava in primo luogo il rispetto delle condizioni previste nelle Patto di Londra del mille novecentoquindici in base al quale essere entrata in cui
Quelle condizioni prevedevano l'acquisizione del Trentino fino al Brennero al confine del Brennero di Trieste
E di tutta l'Istria con esclusione di Fiume della Dalmazia settentrionale e delle isole prospicienti Barone
Nonché la possibilità di ottenere compensi in Asia minore nel settore coloniale
Si trattava di condizioni congruenti con le aspirazioni irredentisti che dell'Italia prebellica ma di condizioni erano state contrattati
Nella presunzione rivelatasi poi fallace che l'impero escluso sarebbe sopravvissuto al conflitto
La guerra era andata con veranda erano scomparsi i grandi imperi la Russia l'Austria Ungheria l'Impero ottomano
Era nata la Russia comunista che portava avanti prima ancora che un modello di Stato una ideologia vocazione espansionistiche
Ma soprattutto erano comparsi sulla scena militare e diplomatica gli Stati Uniti in altre parole
Entrava in crisi l'idea stessa di una storia che Frida da allora si era caratterizzata per essere una storia Euro impreca
Inoltre Wilson aveva lanciato i suoi
Quattordici food che fra l'altro condannavano l'Atlas la prassi del diplomazia segreta e il patto Londra
Non dimentichiamolo era proprio un esempio un esempio paradigmatico di questo tipo di diplomazia segreta e indicavano invece il principio di nazionalità come criterio fondamentale di riferimento
Per ridisegnare la carta geopolitica dell'Europa postbellica
In questa situazione la posizione negoziale dell'Italia non era delle più felici
Poiché essa si trovò per un verso a rivendicare la rigidità attuazione delle clausole patto Londra e per un altro verso a invocare per il caso fiume il ricorso al principio di nazionalità come se non bastasse l'Italia venne ritenuta fuori dalla spartizione dell'ex domini coloniali tedeschi e turchi
E venne tenuta fuori da questa spartizione ma anche trattata diciamo in una posizione di secondo piano all'interno
Delle conversazioni diplomatiche perché le potenze gli altri grandi potenze vincitrici
Non consideravano molto l'apporto militare italiani alla all'esito della l'esito felice delle conflitto ricordavo prima tavola ai colleghi io ho appurato la pubblicazione la ristampa del libro Billiton fatto quindi uno dei grandi storici militari sulla prima guerra mondiale
Facevo notare come in quel libro del fronte italiano i Caporetto di Vittorio Veneto
Non venti è nel fatto neppure cenno in un libro da un fatto da uno studioso di grandissimo spessore intellettuale oltre che Stories
In questa situazione dicevo
Si capisce come la posizione negoziale dell'Italia foste una posizione molto difficile e si capisce anche come potesse nascere il mito della vittoria mutilata
Un mito dovrei dire quasi sorridiamo nel senso di un mito capace di attirare le basse attorno ad una parola d'ordine ma che in realtà non aveva una sostanza diciamo politica concreta
Un mito che nasce da una immagine dovuta alla penna di Gabriele D'Annunzio
Si comprende anche come abbia potuto scaturire l'idea dell'impresa di Fiume
Che finì per assumere un significato a ben vedere di grande importanza per tutta la storia successiva non soltanto italiana
Vi è una immagine largamente diffusa
Una interpretazione di quell'avventura che tende a farlo apparire come una impresa in qualche modo letteraria in armonia con un certo sentire estetizzante voluttuosamente avete autentico proprio di tanta parte della borghesia italiana dell'epoca
Un giudizio di Francesco Saverio Nitti pronunciato subito dopo la marcia di Ronchi vostra quanto che ha quali ribelli questa impressione fosse accreditata
Per d'Annunzio scrive Nitti
è il solito estetismo sensuale arrivato all'età in cui è Italia perduti non è che l'ultima delle tante signore che ha goduto
Naturalmente la oltre le belle bella impresa per usare un espressione dannunziana non è questo o meglio non è se si preferisce soltanto questo
Essa deve essere riguardata da più e diverse angolazioni
E in particolare deve essere dal punto di vista storico e della interpretazione storiografica divisa in almeno due fasi ben distinte fra loro e riconducibili la prima ad una ispirazione nazionalistico irredentisti Ca'
Con una proiezione diciamo nell'Adriatico e una proiezione all'interno siamo nel mondo balcanico e centro danubiano e la seconda ad un programma diciamo rivoluzionario e libertario
Un'impresa che venne utilizzata dalla scorsa e da Giolitti come strumento di pressione per ottenere dalla Jugoslavia una qualche concessione
Ma che minore affondo l'autorità dello Stato
Costretto non soltanto ha tollerato una ma a trattare da pari a pari con ufficiali ribelli
Una impresa che rafforzò così temi motivi suggestioni della mitologia nazionalista
Rinvigorita Loomis settori del mondo giovanile le naturali comprensibili sollecitazioni
Verso una sorta di volontarismo irregolare e questa parola il volontarismo irregolare insieme il giovanilismo
è una delle parole che ricorreranno diciamo nel corso della storia italiana per quel momento diciamo in poi
Un volontarismo irregolare che avrebbe avuto conseguenze notevoli in futuro operò
Da elemento di aggregazioni fra il sovversivi Isma'della destra nazionalista quello dell'anarco sindacalismo e quello ancora che si sviluppava lungo direttrici della tradizione democratico rivoluzionaria del Risorgimento
Contribuì dunque in misura
Ben maggiore di quanto
Non avessero potuto fare le intemperanze più o meno per Bali dei socialisti ad accreditare e legittimare l'idea di un disegno rivoluzionario
Ecco io mi fermerei qui semmai secondo Giro facciamo
Diciotto punti spunti per poter appunto inquadrava il periodo assai complesso con grande piacere a nessuno
La parola Massimo Panizza in generale Esercito Italiano le fanno soprattutto ma non solo militare
E quindi entrano ancor più se possibile nel vivo e questo pomeriggio
Non so se mi sentite c'è bisogno del micio bisogna microfono va bene buonasera a tutti Mincio però in questa presentazione che il del supporto niente di meno che è del capo ufficio storico della Marina Militare a rappresentare lo spirito interforze che ci anima
E che ha animato anche i nostri
Predecessori durante il primo conflitto mondiale va bene così
Va bene noi ora cercherò di fare dopo la bellissima interessantissima né presentazione del professor Perfetti cercherò di entrare più nel merito di alcune cose che riguardano impegno delle forze armate dell'esercito italiano cercando così metti gli donano gli anni la premessa è che
Più si studia la prima guerra mondiale più ci si rende conto che bisogna affrontarla con pudore con rispetto con grande umiltà
Primo perché un evento molto lontano da noi secondo perché un evento così sfaccettato che non se ne viene mai a capo se ne sta sempre qualcosa di più
Quello che io cercherò di ottenere cercano di di fare e di darvi qualche spunto di approfondimento gli stessi spunti che sono serviti a me per cercare di saperne di più e quindi anche di poter raccontare qualcosa che ho studiato andiamo avanti ecco con questa slide poi fare ogni volta due tocchi un'ottima riserva quella
Del del della varia militare in effetti ci doveva essere il mio maggiore che purtroppo avuto un piccolo incidente però abbiamo supplito con la Marina Militare non non ci sono problemi ma direi però devo
Non aveva visto la presentazione quindi ha bisogno di qualche istruzione
Ma vedete l'universo nel quale il soldato italiano si trova a operare
Pure avanti avremo quando dico che l'Italia entra in guerra
Si trovano davanti
Anni difficili quarantuno mesi di conflitto logorante
Che si ridurranno al nacque era di posizione
A undici spallate così si chiamano poi le battaglie dell'Isonzo
Duecentosettantacinque mila uomini nel mille novecentoquindici erano facciano parte dell'esercito permanente furono mobilitati a cinque milioni di persone
L'estrazione del nostro esercito era prevalentemente regionale gli ufficiali superiori erano mediamente anziani rispetto una truppa giovane
C'erano forti distanze sociali e culturali
E quindi diciamo era un quadro un esercito che non era veramente preparato a entrare in guerra nel mille novecentoquindici tu prosegui
Ci sono questi quattro fronti principali di guerra che io ricordo semplicemente per un motivo o strutture tale fronte occidentale in fronte
Italiano e quello balcanico sono quelli principali io ho messo questa slide per un unico semplice motivo perché quello che avviene su un fronte si ripercuote a seconda dei momenti inevitabilmente sugli altri fronti
Sbagliavo quando noi della prima per non dare parliamo solo dalla parte italiana sbagliano gli altri quando parla non solo del fronte occidentale
Perché bisogna veramente considerare la guerra mondiale proprio come qualcosa che ha riguardato tanti Paesi reazioni dell'uno hanno riguardato in qualche modo l'azione degli altri questo sarà sempre più chiaro più ci si avvicina alla fine al mille duecentodiciotto
Tu procedi pure ecco questi sono alcuni degli argomenti io ritengo soprattutto per i nostri giovani universitari vedo che ci sono tanti bacino studenti
Io
Questo capitolo la prima guerra mondiale è interessante per tutti
Per tutti ingegneri letterati filosofi sociologi psicologi militari
Musicofili o musicò Cerruti ce n'è per tutti
Ci sono così tanti aspetti da considerare e mi vedete in qualche modo rappresentati da Strinati compariamo padre gli aspetti legati alla propaganda alla comunicazione alla medicina alla chirurgia
E alla diplomazia chiaramente
Per quanto riguarda noi altri c'è molto da dire sui sulla memoria sui valori
è un evento epocale epocale così epocale che f f assolutamente strutturante dell'essere italiano questo noi abbiamo capito è una guerra con più protagonisti con molti protagonisti
Vai pure avanti qua abbiamo i protagonisti dello sci dalla scena politica
Vanno avanti abbiamo i protagonisti della scena militare un po'di tutti gli eserciti ovviamente non ci sono tutti è impossibile però fondamentalmente voi vedete i primi tre sono francesi il maresciallo forse
Francese beh quello alla fine che risulta più importante un po'il vincitore
è interessante perché è stato il primo comandante multinazionale alla fine dell'operazione effettivamente diventa il comandante multinazionali tutti gli alleati per cercare di coordinare gli sforzi di tutti
Forse sepolto agli invalidi agli Invalides a Parigi vicino a Napoleone non è un caso che cosa rappresenti per per i nostri colleghi francesi poi abbiamo la parte inglese Fay che poi abbiamo la parte tedesca austriaca andiamo con i nostri questi sono i nostri sei principali vertici militari
E il generale Cadorna generale Diaz che lo sostituirà il generale Badoglio che in qualche modo a grandi responsabilità Caporetto poi diventerà sottocapo di stato maggiore dell'esercito avrà un ruolo positivo nella vittoria finale
Generale Capello il grande inquisito di Caporetto se vogliamo il generale Caviglia che aveva avuto molto da dire dopo Caporetto sarà protagonista della battaglia di Vittorio Veneto se si sale Emanuele Filiberto Duca d'Aosta che di fatto il comandante della Terza invita armata cui vedrà tutta la guerra da protagonista in qualche modo
Poi abbiamo i protagonisti
Da un lato come eroi abbiamo Battisti abbiamo il nostro Francesco Baracca abbiamo Nazario Sauro abbiamo l'ammiraglio Rosetti arresto ammiraglio
Lì ammiraglio in realtà era tenente di vascello
Luigi Rizzo il signore dei mass che con i suoi con le sue sortite riuscirà veramente a scalfire il morale e non solo la le inabile corazzate austriache ma anche il morale dell'intera
Compagine austroungarica abbiamo come ricordava prima professor Perfetti il sergente Roncalli
O il Papa Giovanni ventitresimo da pochi mesi è diventato anche patrono dell'esercito abbiamo l'ultimo a destra
è il generale della cavalleria capo di distanza il quale si renderà e poi ne parlerò opprimente dopo ci sarà il l'eroe del dopo Caporetto della battaglia di Pozzuolo del Friuli
Diceva prima professor Perfetti una pagina che non è spesso considerata è quella dei cappellani militari
Ieri in una conferenza su un argomento dalla seconda guerra mondiale Cefalonia ricordavamo il libro di padre Romualdo formato uno dei cappellani della divisione Acqui che poi è stata stata distrutta a Cefalonia il libro di padre Romualdo formato che da cappellano diciamo così tradizionale si trova improvvisamente a dover testimoniare il suo alto il ministero in una delle situazioni più drammatiche accompagnando al alla fucilazione uno per uno tutti gli ufficiali che lui aveva accompagnato negli anni e con i quali aveva dei ricordi profondi è una delle testimonianze più incredibili dire un'opera di letteratura altissima
E di spiritualità straordinaria come quello di padre Romualdo soffermato per Cefalonia ci sono nella prima guerra mondiale pagine dei cappellani militari che sono straordinarie anche da un punto di vista sociologico psicologico per farci capire qual era veramente il sentimento del soldato
Divenne un Ministero come quello del sacerdozio in guerra è qualcosa di fuori dalla norma
Un capitolo a parte sempre nell'universo del soldato ecco l'occupato dalle donne e qui direi servirebbero addirittura giornate di conferenza per entrare nel merito perché le donne sostituiscono l'uomo un po'in tutto
Con questa slide vediamo l'anno scorso lo stato maggiore dell'esercito nel calendario due mila diciassette che ha parlato delle innovazioni isteria anche questa questa slide dove fra l'altro si vende l'invenzione del reggiseno
Proprio per consentire alle donne di poter operare insicurezza nelle fabbriche quindi che i vestiti non si impiglia zero ci fu anche questa questa cosa che abbastanza interessante se vogliamo
Le donne sostituiscono uomini praticamente dappertutto nell'attività produttive nell'ambito agricolo e industriale lavorano sui treni sugli autobus nelle scuole nelle Poste
L'immagine della donna dopo la Grande Guerra cambierà per sempre nel diciotto in Inghilterra le donne possono già accedere al voto
Ci sono poi le rovine le rovine io ne ho messo soltanto tre Maria Flotsam medio della portatrice Carnica e viene uccisa mentre porta in viveri agli soldati
C'è la sita Meier Camperio una grande crocerossina scrive anche lei un libro di testimonianze straordinaria sull'opera delle crocerossine negli ospedali quando coglieva i feriti un'altra un'altra di quelle gemme
Da conoscere e da studiare oggi attraverso i social media vorrei dire ai ragazzi si può veramente accelerate le fonti che prima non erano disponibili
E poi questa Luisa avvenne è una nostra zero zero sette pochi forse conoscono di Arco un bellissimo paesino vicino a Trento un irredentista del gruppo di Battisti
Il comandante della prima Armata cerca di arruolare del personale per andare a fare informazione a ripetere formazione da parte diciamo nella parte austriaca nessuno si fa avanti si vanti Ray viene reclutata nel quindici come chiamiamola servizio segreto e ha solo vent'anni Paisco per si inserisce in certi ambienti in ambienti frequentati dagli ufficiali riceve molte informazioni che nasconde accuratamente né i bottoni della sua giacca viene fermata più volte ma riesce sempre a a svignarsela
Ed è una una gran donna ritorna in abiti maschili poi entra nelle crocerossine morirà dopo la guerra il suo capo ufficio informazioni nel conferirle la medaglia d'argento al valor militare dice queste parole sua girerà ricchissime Nobile ebbe un valore maggiore che se fosse è stato compiuto da un uomo dato che nessun uomo si è sentito di fare questi quanto la Zenith affatto il sequestro il capo ufficio informazioni ma i veri protagonisti della guerra sono loro sono gli eroi silenziosi e la moltitudine di persone che nei vari nei nei vari contesti operano e che abbiamo di tutti i tipi come vedete sono le masse le masse silenziose ma che operano sono loro i veri eroi
E vediamo alcune cifre e sono impressionanti nessuna guerra nessun conflitto riprodurrà mai le cifre che si sono prodotte nella prima guerra mondiale al di là di quello che uno può pensare italiani inglesi e francesi
Hanno subito nella primavera Montali mondiale molte più perdite di quelle che superando nella seconda guerra mondiale
Vedete queste cifre e non mi soffermo l'esercito questo invece interessante
E fa capire la il contributo direi nazionale dell'esercito e delle forze armate allo sforzo bellico ci sono sono rappresentate praticamente tutte le regioni qualcuno in più qualcuno in meno
Ma tutta Italia vi partecipa riprendendo quanto detto prima dal professor Perfetti effettivamente questo sarà uno degli elementi che genera che contribuisce generale questo senso di identità nazionale al termine della guerra
Ci sono ecco questo vorrei invitarvi sulle cifre della prima guerra mondiale ci sono innumerevoli fonti innumerevoli per noi la fonte ufficiale un po'l'albo d'oro
Però ce ne sono anche tante altre ci sono approfondimenti fatti anche dopo che riguardano soprattutto quei soldati quei civili che o sono morti dopo la guerra o di cui non si era saputo più niente come i prigionieri che rientravano
Ecco quindi le cifre
Fluttuano un po'però direi che fondamentalmente
Queste sono veritiere ci possiamo dire che per quanto riguarda l'Italia noi perdemmo seicentocinquanta mila uomini più o meno in nel in fase di combattimento
Queste per far ridere le perdite anche degli altri eserciti
Come vedete c'è chi ha perso di più o di meno soprattutto francesi inglesi e russi
Che hanno subito le perdite più cocenti
Questo sarà peraltro uno degli elementi che ci porta poi a considerarla una primavera mondiale come un evento comune che ce n'era una memoria un ricordo comune in Europa anche gli Stati Uniti pensate
Persero cento sedici mila uomini
Che è più o meno un terzo di quanto perso nella seconda guerra mondiale soltanto le loro combatterono solo nel mille novecento diciotto e fondamentalmente in un fronte che quello occidentale
Nel senso della memoria comune abbiamo verde che è uno degli episodi per per per i francesi perderne e simbolo simbolo veramente di attaccamento patrio quella fu una battaglia
Più che drammatica tragica fu una orrenda carneficina
Seguita poi anche dalla battaglia di qualche mese dopo sulla somma
Insomma l'ammontare delle perdite fra verde e la somma apporta circa un milione ottocento mila morti qualcosa di veramente sconcertante impensabile
Con questa slide invece voglio sottolineare un po'la caratteristica del soldato italiano ci sono delle parole molto interessanti che lo lo storico coscia a a
Ha detto sulla natura del soldato italiano che era fondamentalmente un soldato contadino
La società contadino cattolica sincero fra era una straordinaria scuola all'obbedienza e all'accettazione del destino
Poi parla di legami di solidarietà ne parlava prima professor Perfetti che sincera non in trincea la guerra stravolge poi il tessuto sociale e culturale del mondo contadino
In qualche modo questa guerra produce l'acculturazione violenta dei soldati dei contadini ai valori dell'identità nazionale profondamente mente questa caratteristica
Dell'obbedienza quasi si potrebbe dire della resilienza di sapere sopportare è una caratteristica del soldato italiano io direi unito alla dignità alla dignità che si legge anche nelle lettere nella corrispondenza e non si soldati che alla fine sarà un fattore vincente nel mille novecentodiciotto sarà un fattore determinante e nel dibattito su Caporetto non mi addentro adesso
Quando si parlerà dei soldati che si ritiravano di chi abbandona o le armi eccetera in realtà non fu così fu proprio questo anche questo carattere dello Stato italiano che impedì che ci fossero situazioni di ribellioni oggi resa incondizionata
Fu proprio questa accettazione della situazione che poi ricondusse nostri Fanti sul Piave e anche nostri fatti nostri soldati ovviamente anche i marinai io e
Sì d'accordo quello vedremo
Andiamo pure avanti un nuovo modo di condurre la guerra qua non mi dilungo è stata una guerra totale nuova diversa con delle armi molto particolari
Come vedete prima vediamo l'altra slide ancora più significativa
Qua avete l'idea di
Che particolarità guerra noi abbiamo assistito compaiono le mitragliatrici la mitragliatrice siamo all'artiglieria
Saranno il le due i due tipologie di armi che condizioneranno l'intera guerra ma direi soprattutto la mitragliatrice
Che costringerà soldati a stare sulla difensiva in trincea per coprirsi
Guardate a destra abbiamo esempi di armi che sembrano più appartenere al Medioevo che non alla modernità c'erano anche queste armi perché poi quando si trattò si trattava di
Di arrivare a un combattimento ravvicinato queste Max servivano per dare il colpo di grazia quando si entrava nelle trincee avversarie
Ancora abbiamo queste nuove forme d'armi c'è il carrarmato il carrarmato non si può non sarà assolutamente decisivo sarà più importante
Nel fronte occidentale verso proprio alla fine della guerra ma non sarà mai decisivo
C'è l'aereo che invece verso diciassette diciotto condizionerà molte sempre di più le operazioni poi avrà la sua definitiva consacrazione nella seconda guerra mondiale e poi vedete lanciafiamme i gas Heine
L'artiglieria e poi vedete Mata Hari perché anche l'Intelligence appunto Pinuccia ad avere la sua importanza varati invece questa slide che che interessante che questi erano a si chiamavano Drakken palloni frenati era in modo con cui l'artiglieria chi tirava chi sparava poteva valutare l'affetto del tiro quindi Artiglieria sparava questi coraggiosi di tutti gli eserciti salivano sul pallone e vedevano e comunicavano
Gli effetti del tiro e le correzioni
Bisognava essere molto coraggiosi per fare questo mestiere a primo perché il pallone si incendiava appena era colpito e quindi e poi perché ovviamente era preda anche del fuoco aereo quando su quando si incontravano degli aerei
Ecco la Grande Guerra anche la guerra in cui comincia a venire a venire
Venire importante l'aeronautica e qua voglio dire voglio sottolineare un punto l'ingegneria militare a un suo boom durante la prima guerra mondiale per quanto riguarda l'Italia
Anche se in ritardo anche piano piano improvvisamente Italia diventa riferimento dell'ingegneria
Aeronautica italiani alla fine della guerra con Caproni soprattutto a Trento c'è il Museo Caproni che è un gioiellino diventa un riferimento anche per gli alleati
Abbiamo avuto delle eccellenze anche nella anche nell'ingegneria militare
Più abbiamo Francesco Baracca onorate lo sforzo bellico per quanto riguarda l'Aeronautica ci porterà ad avere costruito addirittura dodici mila euro Plani alla fine della guerra e non solo anche tutto ciò che l'indotto dell'aeroplano
Il ovviamente i piloti i motoristi
Tutto il supporto logistico e poi abbiamo finalmente la Regia Marina poi mi dirà se sei soddisfatto COMU oppure se devi aggiungere qualcosa la Marina come mi è stato fatto notare
Anche dei colleghi ha avuto un ruolo tutt'altro che secondario nella guerra ma direi in tutta la guerra in particolare nelle fasi finali vedete bene vai pure avanti
Che per esempio per il blocco strategico del Canale d'Otranto di fatto togliere liberi alla Marina austriaca nei porti dell'Adriatico e lo Jonio è stato fondamentale se alla fine nel diciotto
L'intero austro-ungarico collassa e anche perché non aveva più di che mangiare e questo grazie allo sforzo della nostra Regia Marina
Possiamo andare avanti con e guardate anche questa interessante costruzione
Sono sono stati i pontili no armati con canoni d'artiglieria furono importantissimi verso diciotto proprio per garantire la copertura alla Terza Armata
Che che arrivava fino al mare quindi di fatto in modo che gli austriaci non potessero aggirare il nostro sistema difensivo sul piano
Grande Guerra nuovi orrori e nuove cure presto un altro argomento che
Che necessiterebbe di di giornate di studio
Vedete alla Croce Rossa dopo dopo le guerre del Risorgimento nella prima guerra mondiale al suo banco di prova direi
Straordinario
Chi di voi non so se qualcuno di voi è stato a Solferino c'è qualcuno chiesto Asso dove c'è l'ossario di Solferino dove si combatte laica una delle grandi battaglie della seconda guerra di indipendenza a Solferino c'è un ossario
Che è qualche cosa che toglie il fiato per far capire che strage c'è stata in questa guerra
Il numero di morti in che condizioni sceglie si è operato e il grande a ritornare intenta la croce rossa e poi nella prima guerra mondiale e crocerossine avranno veramente un ruolo determinante
La chirurgia ricostruttiva nasce cresce perché le le mutilazioni di shock
Subiti dai soldati impongono impongono comunque di fare qualcosa ci sono dei filmati delle fotografie su questo aspetto che sono veramente toccanti toccanti uno dirà di talvolta anche inguardabile ma vanno viste come dice lo scrittore storico Zaleski e cambia con la prima guerra mondiale anche il paesaggio psichico psichico dei soldati
Lo stress da combattimento lo choc dei colpi l'ambiente tutto quanto genera delle sindromi di persone che non riescono più a ragionare e non non riescono più a rapportarsi con l'ambiente
Questo è un altro aspetto da considerare poi c'è il conflitto più alto del mondo si combatte in Europa si combatte sulle altri si combatte negli scenari più belli del mondo ve lo posso dire perché vengo darà da Bolzano e dall'Alto Adige si combatte in situazioni estreme si combatte in montagna in alta montagna più con i fattori ambientali e meteorologici talvolta che con il nemico
Procedi pure
Sulla Marmolada e io vi invito specchi non c'è stato io ho avuto la possibilità l'anno scorso sulla Marmolada voi andate proprio in cima armatura funivia arrivate a quota tre mila scendete
E lì c'è un percorso della primavera mondiale di un interesse straordinario in un panorama mozzafiato
E c'è il Museo della primavera Montale più alto d'Europa e li potete ancora visitare i nostri camminamenti addirittura i nostri costi comando le casermette tutto qua
Veramente da vedere la prima guerra mondiale sui Monti ha portato anche a delle invenzioni come quella della teleferica per esempio di cui oggi tutti ci sono per andare a sciare allora fu fondamentale per poter sopravvivere e poi abbiamo la comunità della trincea di cui parlava già professor Perfetti sul sulla trincea c'è materia per tutti
C'è materia per tutti perché il mondo vive in trincea volate questa slide nono torno indietro di una e ora vai avanti di una grazie ecco Guatemala c'è scritto fra il quattordici e il diciotto furono scavati quaranta mila chilometri trincee praticamente la circonferenza del globo terrestre
Una cosa incredibile
La trincea è veramente segno distintivo se vogliamo della prima guerra mondiale combattuta per c'è una trincea c'è una trincea trincee presepi nostri sul Carso non riescono a scavare perché il calcio non si presta allora le triviali erano molto importanti per riuscire a trovare riparo la trincea come dice Erich Maria Remarque ingenerasse sviluppò una forte sentimento di solidarietà che si sublima in ciò che di più bello ha prodotto la guerra il cameratismo questo senso comune di appartenenza di e di solidarietà reciproca
La trincea e il luogo della sofferenza dell'atteso a della condivisione e anche il luogo dell'intimità nella trincea fermati su un secondo nella trincea si scrivono le lettere
E i i rifugio alle volte
Poi abbiamo invece la striscia di carta che il capitolo dedicato alla propaganda che sarà sempre più importante ma mano che la guerra diventa un fatto del paese e non più di qualcuno
è un grande capitolo ci sarà uno sviluppo crescente vai pure avanti
Torno indietro di una perché voglio semplicemente sottolineare che dopo Caporetto nel diciotto ecco che Díaz generale di razza decide di dare sviluppo uniti fortissimo alla propaganda di guerra anche informando i soldati di quello che succede ed ecco uno che nascono viene creato un reparto del comando supremo dedicata a questo
E nascono i giornali delle armate perché i soldati si sentano fatte della della della guerra padre vado in vado velocissimo e poi abbiamo questa pagina qua devi veramente andare veloce ecco abbiamo questa pagina che proteggere l'arte
Fermati su Ugo Ojetti un giornalista che del Corriere della Sera che scrive nel suo il martirio dei monumenti ricorda tutti questo documento direi fondamentale per studiate e fondamentale anche oggi che l'arte è parte dell'identità di un popolo
Il generale se invece va a Vienna a recuperare le opere d'arte che erano state sottratte successivamente vai pure salvando Venezia
Ecco se uno studia approfondisce l'operazione salviamo Venezia che è stata fatta realizzata molto con l'aiuto della nostra Regia Marina in quei giorni guarda Venezia con altri occhi
Se ci sono delle mostre fotografiche su come è stata salvaguardata Venezia sia dagli attacchi sia dalle dagli dal dai dai bombardamenti per tutelare l'arte cioè di tanti e qualcosa gli straordinari uno va a Venezia la vede in un altro modo
Momenti significativi della prima guerra mondiale di vedete sono sono questi per rilasciò un attimo non li ripeto entriamo
Ecco sono questi fogli fondamentale però adesso dobbiamo andare avanti e quindi vediamo
Caporetto io vi parlo di Caporetto rapidamente semplicemente per motivo perché non si capisce più il Piave e non si capisce la vittoria alle ragioni della vittoria se non si parla di Caporetto
Caporetto e questo li c'è anche la la foto di Rommel che in realtà è stato uno degli attori del dello sfondamento ma non il principale di fatto due armate
Una asta una una tedesca è una austroungarica
Cercano di realizzare una penetrazione nel contesto di una manovra a tenaglia
Vai pure avanti questa è quello che io ho messo Caporetto disastro grave sconfitta disfatta crollo svolta ne abbiamo sentite di tutti i tipi ce ne sente sente io inviterei tutti quanti quelli ad approfondire perché c'è tanta di quella letteratura seria su Caporetto e uno può farsi un'idea tranquillamente da sé
Basta leggere Mario Silvestri Caporetto una battaglia un enigma per farci un'idea di quello che è successo recentemente Alessandro Barbero ha scritto un bel libro su Caporetto molto approfondito e ti permette di capire di fatto però vai pure avanti
Non è stata una disfatta
Non è stato una disfatta non è stata lavata lo italiana non è stata l'asse da un francese è stato una grave sconfitta
Da cui poi sono sono ed è arrivata la nostra grande reazione se fosse stato una disfatta non sarebbe stato studiato una ritirata e ha soprattutto non sarebbe stato pensato di arroccarsi sul Piave e da ricondurre la difesa
E poi la la controffensiva che ci porterà alla vittoria quello che vai pure avanti e da dire e che abbiamo trovato di fronte a noi i tedeschi che avevano un'altra cultura
Nel mille novecento nel mille novecentodiciassette era uscito proprio un nuovo manuale di Ludendorff su come condurre la guerra in movimento ed erano gli unici ad averlo fatto
Peraltro i tedeschi a livello ufficiali inferiori sottufficiali erano abituati addestrati ad usare ad ad agire in autonomia Hainaut cosa che noi e tanti altri eserciti onorava abituati fare
Era la mentalità della della trincea la nostra ecco perché ci fu quel quell'impasse se devo interrompere interrompe interrompo se no Sedico cedimenti pago da bere e vado via proprio velocissimo
Fa dove lo questa letteratura questo fu il bollettino che ahimè Cadorna rilasciò per tanti motivi che non possiamo approfondire ma dove di fatto di Nigro i soldati della Seconda armata purtroppo questo bollettino
Fu captato anche degli altri eserciti tanto l'idea che l'Italia fosse allo sbando
Fu sostituito Cadorna arrivo di Hans qua se sono le mie considerazioni ma andrei molto oltre perché praticamente viaggio degli ho già detto che fu la risultante di alcune situazioni
Ma non fu una disfatta
La riscossa del diciotto questo è un fatto unico nella storia di nazionale e il Popolo d'Italia che dice veramente non passa lo straniero
E non è una forma retorica di dire è proprio la verità
Ci fu una battaglia di arresto furono cambi le le sullo fu migliorato l'esercito avevamo perso praticamente metà della secondo Armata un sacco di divisioni ma dagli al giugno diciotto
Recuperammo praticamente tutto ma soprattutto il morale dei soldati cambio
Arrivarono i Ragazzi del novantanove
Tolti dalle università e anche dai campi e poi abbiamo abbiamo questo che il Monte Grappa che è diventato un po'il simbolo dalla patria sul Monte Grappa e sul Piave nulla di fatto facciamo una meraviglia questo
Per essere proprio Borrelli facciamo una resistenza al Monte Grappa non è il monte dove c'era una mitragliatrice
C'era un'organizzazione difensiva livello ingegnere militare che fa spavento ancora adesso sono andato a visitare una meraviglia quindi vuol dire che qualcuno l'aveva già pensata e questo qualcuno era proprio Cadorna
Vai avanti questi sono poi gli arditi dopo Caporetto arrivano gli arditi si potrebbe dire arrivano i nostri
Invece gli arditi non riescono ancora a Caporetto a ad essere decisivi ma dopo nel diciotto lo saranno mai saltato la cavalleria per caso perché se salto la cavalleria faccio saltare su faccio voglio dirvi solo questo lascia passano lascia qua
Una cosa invito
E poi smetto e la frutta avverrà parte finale una cosa vera di e palo su dico soltanto da ragioni ritorno e ne parlai al nemico Alberto Barbera del direttore artistico della per la Mostra del Cinema di Venezia se ci fosse un regista che un regista di quelli che fanno i grandi film mitici etici
E conoscesse la vicenda di Pozzuolo del Friuli dove nove centocinquanta cavalieri nostri lancieri di Novara e tra i buoni da Genova più alcuni reparti della Brigata Bergamo da soli fermano
Quattro divisioni austroungariche un rapporto di forza di uno a dieci più o meno alcuni dicono che di più
Per dieci ore fermano questo avanzate consentono la Terza Armata di ritirasse il piano
Quelle pagine letta iniziare come sono riportati sono qualcosa di straordinario forse uno degli episodi di puro eroismo e dedizione assoluta di cui veramente essere fieri for uno dei più grandi la nostra storia
La Marina che ora finisco veramente la Marina difesa Venezia guardate grazie a Dio dirette di avvistamento e di protezione e concludo e concludo mi devi portare alla slide della regione delle ragioni della vittoria e poi non vado oltre
Vale ancora resterà battaglie Vittorio Veneto
Che sarà un'offensiva a tutto campo ti fermi qua per rispondere al tema
Dell'evento le ragioni della vittoria ci fu nel diciotto alla fine l'unità di intento a tutti i livelli un reciproco soccorso fra alleati arrivarono alcune divisioni anglo francesi danno coi ma attenzione
Voi fornì Monti un corpo d'armata di venticinque mila uomini ai francesi ha dei limiti nella seconda battaglia della Marna che fu anche essa decisiva quattro mila italiani sono sepolti a Bligny in Francia in un sacrario
Piena sinergia fra forze armate
Ci fu già interforze a quei tempi e funzionò anche molto bene e le forze aeree erano fra a Marina e esercito
Il sentimento di orgoglio nazionale che nasce attraverso un convincimento graduale il cameratismo come ha detto il professor Perfetti e poi questo lo devo dire lo ripeto la prodigiosa capacità di adattamento del soldato italiano
Con questo ai vengono conclude ma vi ringrazio dell'attenzione
Tale da perché l'argomento è così articolato profondo e complesso che si parlerebbe per giorni tra l'altro ottimo
Forse Esercito Marina grazie mi piace anche ricordare giocava ebanisti si parla tanto di difesa europea e di coordinamento interforze è stato primo alto ufficiale del nostro esercito
Immaginato ne vale tre anni fa vale la creazione della prima richiamata transalpina italo francese benevoli bellissimo esempio
Di coordinamento tra nazioni diverse per uno scopo comune
Abbiamo ticket di eccezionale livello dal punto di vista diplomatico Giulio Terzi di Sant'Agata già ministro degli esteri ma prima ancora ambasciatore a Tel Aviv alle Nazioni Unite la Casa Bianca pure condivisi straordinario a cui lascia velatamente la
Veramente io ascoltato con
Interessa con con ammirazione l'unica l'unica parola Monica definizione che mi viene in mente le due relazioni che che abbiamo sentito di un grande storico di un grande artefice del pensiero militare della dottrina strada strategica ma anche storico e e mi imbarazza mestamente parlare parlare prima di Maurizio Serra elevato dottoressa presente ma Maurizio Serra io non sono certamente non posso qualificarmi né di storico Maddie letterato
Ma Maurizio oltre che essere un grande diplomatico entrambe queste dimensioni quindi parlare prima di lui mi sembra un po'di over Stepping quindi ho cercato cercavo anche seguendo le relazioni di di riflettere a ha qualche filo conduttore che si può trovare in questa discussione sul recente la vittoria nel mille novecentodiciotto
Con quello che poi è avvenuto immediatamente dopo e anche più a lunga distanza quasi quarant'anni dopo cioè di come questa maturazione delle ragioni della vittoria che indubbiamente sono maturate attraverso un lungo processo di sedimentazione che ha caratterizzato l'intera storia risorgimentale non abbiano queste ragioni della vittoria dimostrato una linea di continuità nella fortuna relativa della vittoria mutilata prima e nella grande sfortunata la catastrofe del mille novecentoquarantacinque invece poi a trentotto anni di distanza
Ecco non abbiano dimostrato come ci fosse in questo percorso risorgimentale verso lo Stato unitario
Quello della volontà di affermare il diritto di nazione a essere riconosciuta per quello che era che voleva essere nel Mediterraneo nel suo ruolo di paese essenziale
Negli equilibri europei e non soltanto europee ma negli equilibri nel mondo nel mondo che contava di allora
Infatti nel mille novecentodiciotto l'Italia partecipava da vincitore alla conferenza di pace trent'anni dopo sappiamo come come l'Italia rappresenta se Parigi Unitalia classificata degasperiana Saragoni tale classificata arbitrariamente in modo del tutto arbitrario tra gli ex nemici ad un tavolo al quale venivano ammessi solo per prendere atto di un di un tremendo diktat
E dicevo è difficile non trovare una continuità tra queste pagine
Innegabilmente un contributo enorme alle alla poté alle alla Triplice intesa nella vittoria nella conferenza di pace
Era però un contributo che generava una distratta matrigna al momento della conclusione della conferenza di Versailles
Un diktat imposto Cina e quarantacinque
Rivelava
Quanto potevamo subire da altri Paesi vincitori ma anche subire di peggio di alcuni altri paesi sconfitti non mi riferisco sicuramente alla Germania ma altre potenze europee che erano state sconfitte come noi
Quindi esiste questo senso di mutilazione nella vittoria ma anche di ultra mutilazione la sconfitta è difficile non riflettere
Ma queste in un convegno importante come oggi in cui lo ringrazierò mai abbastanza
Il magnifico rettore per aver convocato questo splendido dibattito
Perché se vedesse se volessimo collegare questi diversi momenti queste diverse categorie di ragioni dalla vittoria vedremmo
Che l'insofferenza verso la vittoria mutilata e l'indignazione per l'ingiustizia subita da De Gasperi era tutto il popolo italiano nel quarantasei trovano la loro origine in due importanti fattori
Quindi non notevole misure comuni
Di fattori di politica estera da un lato e di politica interna dall'altro
Perché in politica estera vi era sempre stato una continuità nell'affermare la sovranità italiana sui territori che per storia cultura e presenza di connazionali erano ritenuti italiani
Ma quella continuità veniva spezzata nel diciotto e lo sarà in modo estremamente grave nel quarantacinque
In entrambi i momenti sia pur così diversi per genesi per contesto internazionale interno diverse soprattutto per rovesciare il rapporto di forza tra componenti politiche disperazioni nazionalista liberale e monarchica da un lato e movimenti di ispirazione marxista dall'altro
Era diffuso il rifiuto accettare la mutilazione dalla sovranità dell'Italia che gran parte della società italiana per lo meno quella non d'ispirazione marxista
Riteneva
Non possibile
E sentiva come un diritto dovere che la nazione aveva nell'affermare in ogni modo i propri diritti
Quindi nel quello che è successo nel diciotto dicevo degenera ancora di più nel quarantacinque
Quanto
Tutta quella regione il repentini smonta Gorizia Trieste Istria Dalmazia Dodecaneso colonie costituisce in entrambi i casi nel diciotto nel quarantacinque quarantasei un punto di frizione costante con i nostri alleati prima e con i nostri nemici poi
E il sentimento di una giustizia subita prevale in ognuna di queste due di queste due epoche
Il
Motivo di politica interna
Evidente nello schieramento molto diverso che hanno
I partiti comunisti e socialisti
Con una volontà particolarmente pesante nel contrastare o per lo meno manifestare indifferenza alla preservazione della sovranità nazionale nella sua integrità
E questo perché si tratta di movimenti
Nella seconda guerra mondiale che rappresentano una parte rilevante della Società italiana ma che sono impegnati a demolire lo stato borghese a sostenere l'URSS e l'Internazionale comunista a premiare la sudditanza chiamiamolo con i propri nomi la sudditanza di Togliatti e Stalin
La stretta associazione del Partito comunista oltre che al Partito Comunista Unione Sovietica attinto
Rimettere in discussione valori risorgimentali di unità nazionale di patria di sovranità sulle terre considerati italiane significava per questa parte della società le tre società italiane di di queste ispirazione
L'ispirazione dell'Internazionale
Capitalizzare sul ruolo avuto nella Resistenza e addebitare interamente alle monarchie tutte le responsabilità dell'istinto regime fascista
Le ragioni della sconfitta pongono così le ragioni di un successivo percorso intriso lasciatemelo dire
Di radicale anti atlantismo di compiaciuta rinunce alla sovranità su territori italiani che sono poi alla fine e ci tornerò fra qualche istante
Sono poi sfociate nel Trattato di Osimo
E in un regalo
Che difficile veramente spiegarsi ne ho parlato anche personalmente con colleghi
Se dico più anziani di me la gente mi guardo strana era una generazione precedente che ha negoziato questo trattato
Alla Farnesina c'è stata un difesa a oltranza
Contro
L'attuazione la il il lì la conclusione di questo negoziato condotto nell'oscurità delle di alcune stanze
Senza a rendere conto in dibattiti parlamentari trasparenza vendendo poi tardivamente a più riprese dei motivi che non si sono mai aberranti dei cooperazione economica riso preminenza
Delle della Jugoslavia poste Titina e tante altre cose ecco
Ma cito questo ci tornerò un attimo perché
Dimostra come
Sia stato sempre un
Un dibattito intenso un profondo una profonda differenza dissentire
Nel mondo italiano politico culturale di opinione pubblica sui temi della sovranità e questo è stato particolarmente drammatico alla conclusione di ognuna delle due guerre sappiamo è stato il professor Perfetti ha raccontato magistralmente
Quello che è avvenuto alla prima conferenza di Parigi
Quando
Vittorio Manuele Orlando torno in Italia ascolto da un'ondata di consensi popolari convinto di ore per di mantenere e che su questo si sarebbero impressionati suoi Parma senza interlocutorio la conferenza ciò che non avvenne anzi quanto quando torno ogni gli successe qualcosa di molto simile a quello che poi subito De Gasperi al al in quel dieci agosto
Del mille novecentoquarantasei
Quando si presentò ad ascoltare un diktat che in realtà non era neanche stricto sensu se vogliamo guardare bene
Un un atto legittimo secondo il diritto internazionale ne ha parlato in modo splendido Luigi Vittorio Ferraris con grande ambasciatore un grande diplomatico in alcune occasioni
In entrambi i casi le decisioni vengono prese quando l'Italia non c'è
Non c'è non c'era ormai doveroso state spartite le colonie ex tedesche
Né quando sono stati tracciate con i confini sul fronte orientale non c'era Degasperi per niente neanche al nel nel nel poter interferire su un trattato che praticamente aveva già scritto
I costi della guerra non ci torno perché sono state perfettamente spiegati
Ma è vero questa impressionante
Anche forse la non conoscenza che cioè nell'insegnamento della storia tutti i livelli nel nostro Paese
Sulla prima guerra mondiale come memento quel momento trasforma tipo della società italiana dei suoi assetti politici
De sui senso identitario certo che non si insegna perché non si insegna oramai da molti decenni
Il modo di formazione risorgimentale della nostra nazione
E e quindi è importante ricordare questa metamorfosi dell'Italia durante la Grande Guerra col ruolo delle donne de Stato giustamente affermato lavoratrici e rovine
E e questo senso di aggregazione di vita comune dei militari contadini chiamati a alla leva
E a superare insieme ha forse gli aristocratici voi borghesi che li guidava le barriere anche culturali umane perché sul piano dello maritare abita in trincea
E ad una politica di condivisione nonostante tutte le cose che poi sono accadute anche orribili di corti marziali durissime ma che comunque hanno rappresentato in tutti i sensi un processo trasformati con molto molto rilevante
E quindi
Pervade teme che
Veniva quasi da sorridere
Pensando di essere da un distratto lettore di opere storiche quale io sono
Aver è stata molto impressionato qualche tempo fa forse un paio d'anni fa all'uscita di uno splendido lavoro di Margaret Macmillan The Words and peace quando lo sentivo citata dal professor Perfetti
Mi sono auto compiaciuto o perlomeno mi sono sentito più tranquillo
Nel senso che l'affresco che lei che lei descrive e qui forse da ex diplomatico dovrei un attimo soffermarmi no non lo faccio soltanto perché ho pietà dell'uditorio
Secondo
Ma ma è chiaro che
Ci sono degli elementi che che nascono nella storia diplomatica europea ti rivoluzione hanno interamente gli assetti dell'Inter e centrali che si disgregano
Un impero russo che cambia completamente con la con l'avvento
Della rivoluzione comunista
Del dinamiche che peraltro avevano avevano già indebolito non nascono tutte con la guerra la guerra il
Il risultato frutto il percorso di di dinamiche
Che molto rapidamente si erano sviluppate la prima forse sulla scena globale come si direbbe oggi ma non allora sulla scena globale e l'emergere prepotente degli Stati Uniti rispetto alla decadenza avviata non ancora riconoscibile ma avviata con la guerra
In Sudafrica contribuire in della Gran Bretagna
Ed è indubbio come dice in altre pagine da quelle che ha già citato il professor Perfetti
Che per oltre un la la Macmillan la storica Kevorkian menzionato per oltre un decennio si erano accumulate incomprensioni pesavano questa incomprensione nell'analisi dei leaders e le mozioni del pubblico europeo
Per i francesi in euro erano esperienze c'eran tante esperienze
Che avevano fatto
Molto
Non soltanto deludere ma irritare il pubblico francese
Non ripetere la sconfitta il senso di isolamento dalla Germania per gli inglesi per la guerra contribuire la crisi marocchina dopo l'episodio di Agadir per la Germania un'altra doccia fredda il modo in cui la Germania pesa orrendamente gestito perlomeno gestito in modo dilettantesco la la crisi la crisi marocchine
Il conflitto col Giappone per la Russia le guerre balcaniche per l'Austria Ungheria
Un po'come si dice per le superpotenze di oggi o per quelle che pensano di dovere essere delle superpotenze l'assertività nelle relazioni internazionali e l'importanza di evitare umiliazioni costituivano sia prima che immediatamente dopo
La grande guerra le motivazioni molto forti
C'era la corsa verso le colonie tardiva ma che rispondeva considerazione di status un capitolo rilevante quello dalle colonie per sia per Roma del Liber Liber Berlino e questo capitolo rimane aperto sia dopo la la prima che dopo la seconda guerra mondiale
E forse un'altra come comprimaria delle delle ricadute negative prodotte dal primo conflitto
Era quella la ricaduta sul sulla balance of power in Europa l'espressione di ricchissimi Kissinger nel nel libro che lo rese famoso un sistema che si era consolidato per tutta la seconda metà del ottocento che aveva tenuto nonostante gli scricchiolii delle crisi impressionante la sequenza se guardate soltanto agli anni crisi mille novecentocinque mille novecentootto mille novecentoundici milioni centododici mila duecentotredici
Però nonostante tutti questi segnali questi scossoni la la pervicace convinzione dei leader europei distratti in quel luglio del che precedeva lo scoppio delle ostilità
Che poi tutto sommato non sarebbe accaduto granché di grave o che comunque la situazione sarebbe si sarebbe risolta rapidamente nel giro di di pochi mesi come come ritenevano anche alcune alcune persone età di governo in Italia interventiste
Ecco
Le ragioni per la vittoria
Si appannano è questo senso di di felicità che ci doveva essere nel nostro Paese di orgoglio
Ma che l'orgoglio appannato la frase di d'Annunzio la vittoria mutilata
La definizione dannunziana
Qui vorrei non posso citare D'Annunzio senza
Non vi propongo perché l'avete già letto ampiamente sulla stampa internazionale
Ma un'opera formidabile
Da leggere veramente affascinante
Uscita proprio nelle scorse settimane pubblicate da grasse
D'Annunzio magnifiche
Per la penna dell'ambasciatore Maurizio Serra
Ecco tutte queste queste ragioni della vittoria
Fanno vedere come il rovescio della medaglia però ci fosse già e ci fossero anche degli episodi che poi anticipano
Atti di spaventosa crudeltà
E di inciviltà
Della seconda guerra mondiale
Ricordiamoci che nei primissimi giorni di guerra Lovanio un tranquilla
Città europea come la sua biblioteca meravigliosa una delle più importanti
Biblioteche europee viene distrutta incendiata
E i suoi cittadini massacrati semplicemente perché le forze
Del degli Imperi Centrali
Occupando l'avevano avuto la sensazione che il pubblico belga
Il e il pubblico di domani alla gente di Lugagnano fosse particolarmente contenta che queste forze arrivassero
Quindi vediamo come questo senso del dell'attacco civili della punizione dei civili fosse già purtroppo implicito e il comportamento di alcune forze armate anche di grandi Paesi
E quindi una brutalità mai sperimentata colpisce colpisce tutti i popoli popoli europei uccisioni in massa recepiti avvengono soltanto il Belgio ma in Galizia da parte dei russi in Bosnia da parte degli austriaci
Le forze occupanti occupano obbligano le popolazioni lavori forzati segregato agli appartenenti a gruppi etnici e giudicati scomodi o pericolosi
Ecco quindi in in questo rapporto fra prima e seconda guerra mondiale che secondo me non può a rimanere fuori mi rendo conto che qualcuno potrebbe dire che c'azzecca la famosa la famosa frase ma secondo me c'azzecca
Certo è che il fatto che
è un unicum questo non può che essere un unico un questa riflessione sulle ragioni della vittoria
Nel riflettevo ieri pomeriggio ieri sera al Senato
A un convegno organizzato dall'associazione nazionale dalmata nel presentare un filmato che
Che ha integrato delle precedenti mostre sulle sulle foibe dalla tragedia all'esodo e altre iniziative in quel filmato nel filmato presentato ieri sera tre reduci dal fronte orientale commentano con delusione e rabbia
La sorte di Sebenico di Fiume e di altri territori i nostri principali alleati nella Grande Guerra avevano ormai deciso di dover l'Italia
E l'avevano deciso nonostante il patto di Londra almeno centoquindici della volontà di Wilson di penalizzare intese segrete ma soprattutto di orientarsi sull'affermazione di un principio di nazionalità non dà la nazionalità degli italiani
In Dalmazia ma del del della nazionalità disservizi croati e sloveni
Ecco il
Il filmato
Suggerisce come
Una una serie riflessione sulle responsabilità anche anche di nella storia degli ultimi decenni
I nostri governi partiti e personalità del nostro Paese
Che sembrano aver fatto di tutto per obbligherà le obliterare la memoria e offuscare il senso della nostra identità nazionale
E questo non è stata una distrazione casuale uomini troppo intelligenti si sono resi protagonisti del riforma di programmi sola scolastici e di un modo di insegnare la storia di cancellare le pagine sulle voi Foibe sino a pochissimi anni fa da tutti i testi italiani
Sull'irredentismo e su quello che era avvenuto ad opera soprattutto soprattutto delle forze del delle dei dei partigiani dei partigiani jugoslavi
Quindi è è stata è stata sicuramente una
Una strategia voluta
Portata avanti in modo intelligente con la finalità di di offuscare questa memoria
E questo perché perché è stato più facile
Distrarre l'opinione pubblica quando si sono volute cedere senza necessità elementi fondamentali della sovranità del Paese che proprio la nostra Costituzione attribuisce invece esclusivamente al popolo italiano
Una sovranità che sta da mercante Giata ceduta come ho detto all'inizio inox in oscure trattative di cui nessuno ha mai reso veramente conto in modo onesto ma forse anche neanche in modo disonesto non è proprio resoconto
Neanche in sede parlamentare
Quindi sono stati proprio questi silenzi il cattivo vizio di una pessima politica italiana
E
E non è soltanto una storia lontana ci sono episodi anche recenti
E per questo e per questo forse val la pena invece la chiarezza con la quale un uomo coraggioso come De Gasperi ha parlato
Alla conferenza di pace di Parigi ricordando la questione di Trieste ricordando il carattere punitivo del trattato
E dicendo addirittura di fronte in faccia gli stessi rappresentativo prostrati e a tutti i principali e principali Paesi alleati
Dicendo loro la proposta di Trieste voi riservate ve la faccio le gabbie di uno statuto i due contendenti e poi pretendente pretendete che non vengano alle mani
Avete dovuto dar torto all'Italia rinnegando la linea etnica avete abbandonato lo Slavia
La zona di Parenzo e Pola senza ricordare la Carta Atlantica che riconosce alle popolazioni il diritto di consultazione preventiva sui cambiamenti territoriali
A quel punto De Gasperi avrebbe potuto giocare la carta della diffusione di un importante rapporto delle intelligenze militare sulle foibe
Redatto durante fra il quarantatré e il quarantaquattro in cui orrori prove fotografie emergevano con grande chiarezza
Ma perché non lo fece perché in quel momento se anche questo rapporto avesse potuto modificare almeno qualche
Animo qualche sentimento in seno alla alla conferenza di pace
C'era la grande ipotetica del sostegno che il Partito comunista il partito socialista
Davano al governo De Gasperi quella fase durante la Conferenza di Parigi e e quindi preferito
Volutamente non non menziona ma interessante rileggere o per rapporto che è stato pubblicato rilievi rieditato un paio d'anni fa dall'Associazione Nazionale Dante ecco silenzio sulle foibe sulle violenze subite si spiega forse quale pragmatica scorciatoie della politica
Ma non dinanzi ai più alti valori della sovranità e dell'interesse nazionale io credo che il convegno di oggi
Può rispetto questi vuoti di memoria servire ha colmato grazie
Ma hanno sempre quello che pensa e questo è un valore
Laddove straordinario
Allora eccoci al ticket con il secondo ospite del mondo delle informazioni Lorenzo Serra Ferrer informatica cessionario tutto ciò missione non posso puntando in Commissione dell'ONU a Ginevra ma soprattutto finissimo appassionato lettore storici rende
Grazie professor porno sono naturalmente molto lieto emozionato di questo invito che mi permette di essere insieme ad altri amici ancora una volta per ripercorrere ragioni di quella che è probabilmente la pagina più importante della nostra storia nazionale la Grande Guerra
Sono particolarmente lieto caro magnifico rettore di farlo in questa magnifiche azioni che non conoscevo della LUMSA dove pure ero stato invitato varie volte in passato sono naturalmente fiero e onorato di farlo accanto a oltre al professor ponteggio ha citato degli amici di lungo corso di sempre come Francesco Perfetti e con il quale l'amicizia e dire la complicità fa indietro molto avanti nei decenni il generale Panizzi che porta l'orgoglio di tutti Doninelli importanti compiti che lo terranno adesso in una regione martoriata del mondo come l'Afghanistan
Dove l'affetto e la gratitudine che ne tutti sentiamo per il corpo degli alpini senza nulla togliere alla Marina ci permetterà disse no io non va nella direzione e ha Giulio Terzi di Sant'Agata collega e molto è sempre l'impianto ministro per alcuni di noi che siamo in questa sala
Con il quale spero di essere registrato in particolare la vicenda dei marò sarebbe stata conclusa probabilmente con due anni di ad dice abbiamo
Forze in prima fila era ambasciatori media e la seguimmo tutti con molto affetto e con molta attenzione spezza beh io non vorrei tanto parlare delle ragioni della vittoria perché essere ha detto molto e molto meglio di quello che potrei fare io vuole parlare delle ragioni della non disfatta cioè come il fumo che un Paese così impreparato alla guerra come era l'Italia del mille novecentoquindici
E non parlo tanto delle ragioni militari che altri molto di me meglio di me posso degustare ma delle ragioni psicologico che ci portarono a questo a questo fatto
Ora se noi studiamo le origini diplomatiche della guerra noi vediamo alcune caratteristiche psicologiche che ci accompagnano dell'oggi
Avremmo avuto ottime possibilità all'epoca del governo Salandra dal di dichiarare subito con la nostra neutralità che poi è una formula che ritroveremo la non belligeranza
E poi sempre il concetto di neutralità che accompagna la politica estera italiana se lo avessimo fatto con più chiarezza in meno bizantinismi tacchi la Triplice Alleanza era un'alleanza difensiva questa alleanza difensiva fu due volte violata dall'Austria Ungheria primo perché assai diverse
Naturalmente dichiarandole guerra e in secondo luogo perché lo fece
Annunciando segretamente all'altro parte perché alla Germania imperiale ma non all'Italia e quindi le condizioni di partenza erano ottimi come fughe per sei otto mesi questo credo un pasticcio diplomatico crea un pasticcio diplomatico perché e lo ritrovo un po'nel discorso che faceva il ministro proposito di Osimo
La non trasparenza di ragioni c'erano ragioni di interesse nazionale ma perfettamente lecite dal punto di vista del diritto internazionale non ci permisero quella chiarezza di visione che era pur sempre nei nostri auspici
E quindi comincio unica
Trattativa diplomatica che Ops
Non c'è ingiuria non c'è riferimento al presente era dei due forni negoziamo contemporaneamente con l'intesa e continuammo a negoziare
Con la triplice o meglio con la Germania perché tutta la storia della prima guerra italiana è fatta su due nomi tedeschi due
A Sanchez niente
Il primo e principe di Bill ex ambasciatore a Roma che è lo straordinario ma sfortunato talvolta diplomatici sono sfortunati ex ambasciatore che viene mandato dall'imperatore per impedire la guerra Bello poi nelle sue memorie che scriverà negli anni Venti tornato a chiudere la sua vita a Roma era sposato con una badante dell'aristocrazia italiana se la prende moltissimo con le resistenze Austriache
Non c'era contenzioso tra Alitalia
E l'intera del Giornale
Se gli austriaci avessero fatto delle concessioni maggiori sulle terre il re venti quale auspicate da Berlino no avremmo avuto il casus belli
D'Annunzio a Parigi sarebbe stato ascoltato da alcuni giornalisti ma non avrebbe avuto lo spazio di manovra per tornare in Italia fra l'altro le concezioni causale concessioni Austriache
Pur insufficienti arrivano tardivamente nei giorni in cui viene negoziato il Patto di Londra fossero arrivate un mese prima come voleva dello non avremmo avuto il casus belli per entrare per denunciare la triplice entrare nella Grande Guerra primo tedesco
E secondo tedesco che si chiama quasi come von Below e von Brentano Chieffo ombrello fonte dal capo di stato maggiore di Ludendorff ed è quello che succeduto dopo la battaglia di dei laghi Masuri a portare la famosa Tenaglia di cui parlava
Di generale perizie c'è la nuova forma di praticamente Blitzkrieg che poi verrà applicata a fortiori nella seconda guerra mondiale cioè due tenaglie micidiali che prendono la secondo il manuale Ludendorff del sedici che prendono in mezzo la il grosso dell'esercito nemico e questo viene fatto semplicemente perché c'è un particolare che si dimentica
Ho letto qualche anno fa commentavamo corpo Francesco Perfetti
Un credo che fosse il presidente posso dirlo che la Commissione nazionale della Grande Guerra che riceve nel mille novecentoquindici vedeva dichiariamo guerra agli Imperi centrali all'altro alla Turchia e alla Germania piccolo particolare alla Turchia lo dichiariamo qualche mese dopo alla Germania aspettiamo PT l'agosto del mille novecentosedici
Perché ancora una volta c'è l'idea della guerra separata che tornerà poi nel quaranta e quarantuno sono delle concezioni costanti della politica estera il militare italiano
Però nell'agosto del sedici sulla pressione alleati a questa guerra alla Germania la dobbiamo dichiarare il risultato
è che i tedeschi spicciato all'esercito austro ungarica che non è molto più moderno del nostro che continua con il generale Corrado a fare le spallate esattamente come le facciamo noi
Manta U generale moderno con generale bello sono due poi tutti otto il quale
Il logo fa completamente su questa visione dell'UNESCO mandante del dodicesimo alte Yeager Corps il quale fa la sfondamento D K che tra l'altro subito dopo vero viene richiamato
Il patria è la prova generale di che cosa vedo Mariano Gabriele grosso molto meglio di me dell'operazione BNL cioè dello sfondamento molto più importante del fronte
Franco inglesi cioè il fronte occidentale prima
Dell'aiuto degli americani
Perché tutta l'operazione in quel momento è quella che avete quindi Caporetto diventa la prova generale dallo sfondo che deve essere fa
Sul fronte occidentale è un teatro per i tedeschi assolutamente secondario ma serve eccome effetto di dimostrazione
A questo punto che cosa
Anzi avviene quello che mi ha molto colpito intestato molto benedetto dai militari degli oratori che mi hanno preceduto è una vocazione fondamentale dell'Italia a non considerare Caporetto
Forse una disfatta ma nun una resa Caporetto è l'anti otto settembre verranno rossastro
Caporetto è veramente regione generale perizia ed è un credo che lo prende anche Ugo Ojetti che capo dalla propaganda di guerra Lidia del non passa il vostro emigra c'è una straordinaria mobilitazione della società italiana che vede che in quel momento c'è veramente il rischio del soffitto cioè il rischio di abbandonare all'epoca cinquant'anni sessanta di storia nazionale con tutto quello che hanno significato nella memoria storica delle generazioni che ci hanno preceduto e che quindi vede continua io credo che in realtà anche dopo l'otto settembre ci sia nelle due Italia e della guerra civile un sentimento forte che il Paese deve restare unito e deve restare forte
è una pagina molto più delicata molto più difficile molte più controversa della nostra storia e ci vorranno ancora ci vorrà ancora del tempo per esaminare restiamo alle ragioni della loro disfatta che a partire da Caporetto diventano le ragioni della vittoria grazie
Grazie quindici milioni
Oggi domani
C'è sempre Rupert Murdoch dal pubblico
Se non altro per a scusate
Queste sono le classiche Grasso maschilista no non
Ligure non si fece mai del pensiero l'ultimo intervento altamente ma saremo comunque perfetto orario dottoressa sono presenti
Bellissimo concludere questo giro di interventi perché ci accennare a un tema centrale ma non sempre indagato con altrettanta attenzione come quello militare della propaganda dottoressa presente dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti
Prego
Certo assolutamente colpo di mano l'esercito dei
Il sofferenze scambiato nella
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Capovillaggio secondo
Ci
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No
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Testi della punto di vista
Di però
In particolare dal punto di vista della propaganda ammetto foto cinematografico che è un po'otto
In particolare propaganda mezzo cinematografico comunale la produzione di Silvana si dice davvero l'ambito del degli istituti cinematografica delle origini documentali eh
Un ambito particolarmente dimenticato molto spesso dimenticata quando si parla del sisma del prima guarda mondiali
E invece rappresenta un elemento di grandissimo interesse di grande modernità soprattutto sviluppi che questa proprio zone avrà
Avvocato
Appoggia forniti che veniva Paolo faccio adesso relazioni precedente cielo ed è andato in porto un modo
Per cui
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Contro
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Cinematografico guarda che ognuno giornale trasporti regionale dell'epoca e qualora ci distingue quella penale alla fine i vigili si distingue dalle danneggiato certe e e una senta ostilità
Falsità fatto
Quando azioni girato
Degli azzurri e no un momento faccio e invece negli anni Renato generale poi anche vota
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Sessantesima anche questa
Questa visione diciamo parte con la sua propaganda ricordo
L'ultimo Presidente da Repubblica cecoslovacca che nel secolo scorso se vince non c'è
Però a volte si dà un aiuto manca bene c'era una domanda forse dalla sala
Due domande
Perfetto i no vado in ordine beh prima mi perdoni
No no Maria insomma visto visto il tema dell'evento rende
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Ristrutturato benissimo benissimo benissimo
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Per incidente una domanda che più che una risposta prevede diciamo un auspicio perché ovviamente
La memoria storica una memoria che è legata molto alle diciamo posizioni ideologiche checché se ne dica di chi costruisce poi la storia e di chi anche non favorisce l'insegnamento della storia in modo diciamo così arranchiamo per versare per usare una fare una battuta cioè raccontare la storia così come si è sviluppata
Quindi più che c'è una risposta vera e propria io non posso che augurarmi che fare un auspicio
Che si giunga quella ipotesi certo non è semplice non è semplice perché ripeto molte cose sono ancora per così dire controverse
Io vorrei cogliere anzi questa occasione di una risposta per fare diciamo tre codicilli se mi è consentito a quello che si è detto oggi che sono tre codicilli che erano magari impliciti in tutte le conversazioni che sono state fatte ma che forse vale la pena di richiama il primo riguarda idea della sottovalutazione delle conflitto mondiale
Da parte dedicati titolo baltici
Dedicati militari di tutte le potenze europee del quindi sostanzialmente perché siamo in un'epoca che un'epoca egocentrica
Quindi di tutto il mondo
E da che nasce questa sottovalutazione
Nasce da una idea di fondo
Che la guerra tutto sommato è un episodio
Che può essere utile soprattutto i grandi imperi multinazionali si pensa che la guerra si possa fare cioè una opzione possibile
Un'opzione considerata possibile perché essi ipotizza l'assistenza e ci sono dei motivi per i quali la guerra si può fare certamente dura poche settimane
Questa guerra può comportare di conseguenza quella che diciamo i sociologi americani chiamavano l'integrazione dei conflitti quindi elimina tutte
Le diciamo le conflittualità interne e favorisce ecco perché è interessata
La Russia ecco perché interessato l'impero austro-ungarico e via dicendo
A fronte di tutto questo c'è un episodio che ora consente quasi aneddotico però che dall'idea del come la guerra l'annuncio della guerra viene addirittura sottovalutato
Quando giunge in Italia la notizia
Della ha tentato di Sarajevo
Un sabato pomeriggio
Il nostro Salandra
Che era presidente del consiglio se ne sta chiuso nel suo ufficio nel pomeriggio perché sta preparando la risposta alle prevedibili obiezioni che faranno diciamo i partiti di opposizione a una questione sempre di attualità di aumento di tasse quindi vi fece mi fa prova contro l'obiezione quando gli bussano e gli dico la novità grossa stato ucciso l'ambasciata il l'erede al trono dice
Salandra e questo è sintomatico non è segno di come dire di stupidità fra virgolette secondo me ma è sintomatico di un modo di pensare
Che cosa risponde non si preoccupi
Bene abbiamo risolto il problema di villa Adriana perché villa Adriana appunto proprietà personale di Francesco Ferdinando c'erano delle trattative c'era l'opposizione a dare cioè questo dall'idea del come al livello diciamo politico di vertice venga percepita alla corsa
Allora detto questo questo primo codicillo mi porta al secondo che volevo sottolineare che è quello che riguarda il patto di Londra
Fare una difesa del Potito
Perché io ricordo anche i primi tempi che studiamo sono occupato di nazionalismo andava a leggere i giornali dell'epoca D'Annunzio aveva tirato fuori la bellissima frase della vittoria mutilata e così via i giornali dicevano a questi
Questi poco intelligenti diplomatici italiani che hanno preso non si sono dimenticati non è vero assolutamente al ministero degli esteri ci sono quintali di carne
Fanno vedere come il problema di Fiume sia discusso allora sia discusso a fondo allora che cos'è e questo ci riporta appunto alla considerazione della guerra prima come di un evento normale
Lei in ho sentito romantici intanto dovrebbero ragionare sulla base
Come dire di un'idea di confini nazionali che era un'idea ottocentesca cioè i confini
Delimitati diciamo da realtà naturali fiumi monti e così via dovevano servire per la difesa quindi del problema
Così delle nazionalità proprio non interessava nulla
Secondo o punto
I
Detto questo
Il
Il Patto di Londra finisce per portare avanti una serie di rivendicazioni
Che sono diciamo coerenti con diciamo la si unirebbe dentistica delle e questo mi sembra diciamo un elemento fondamentale a monte di tutto questo che cosa c'è dietro tutto questo c'è l'idea la convinzione la certezza che l'Austria Ungheria non deve sparire che appunto siccome la guerra è uno strumento di risoluzione dei problemi alla fin fine denigrando impedì debbono rimanere in piedi
E allora perché l'Austria Ungheria rimanga in piedi e a noi italiani serve che rimanga in piedi come antemurale contro il per il pericolo slavo eccetto la vecchia storia
Diciamo europea allora bisogna dargli uno sbocco al mare
Ecco perché fiume rimane in quell'ottica
Viene enucleato dalle rivendicazioni italiani non c'è nel Patto di Londra e questo mi sembra che sia diciamo un elemento importante da tenere per sette per questo io guardo fatto mio intervento qua c'è data la vittoria mutilata
La vittoria morale come diceva Nunzio ho accennato questa con un mito Sorelli hanno cioè come un elemento che serve per mobilitare le masse la terza e ultima osservazione che in un certo senso si ricollega anche a quello che ha detto riguarda comportino anche quello che ha detto
Il capo dell'ufficio
Storico della Marina riguarda anche il ruolo delle
Diciamo
Dei dei vari
Delle varie armi durante la guerra perfettamente d'accordo su quello che ha detto sull'importanza diciamo della Marina soprattutto in determinate indeterminati fattori ricorderò per inciso che nel convegno di Peschiera quello che secondo me è un elemento importante è uno degli argomenti che porta Vittorio Emanuele che fa sì che poi lo in genere orge di ratto ma c'eravamo sbagliati diversa è un uomo di grande statura eccetera proprio quello di dire beh se dove arretriamo eccetera c'è il pericolo che poi
Perdiamo il dominio dell'Adriatico e allora è finita
Quindi però dicevo in punto fondamentale un punto interessante è per esempio il ruolo dell'aviazione è un ruolo completamente diverso da quello che ci sarà nella seconda guerra mondiale dove l'aviazione della seconda guerra mondiale colpisce e deve colpire le città alle infrastrutture eccetera nella prima guerra mondiale
Il ruolo dell'aviazione è un ruolo che rientra sostanzialmente nell'ottica diciamo così della propaganda
Nel senso mi viene in mente m'è venuto in mente questo accenno quando appunto il
Che il generale Panizzi ha fatto riferimento a Venezia alla difesa di Venezia è una pagina bellissimo perché nasce la difesa di Venezia perché in fondo il qual è la paura che sia per gli attacchi diciamo sia non tanto la paura che si attacchino lecita di cipria
Ma sì alla paura che si attacchino i i punti sinfonici cioè i monumenti simbolo è quella difesa di Venezia è una pagina bellissima
Se uno la valle gira anche diciamo nei racconti fatti dai protagonisti
Dell'ufficio figli erano pronti persone di grande livello culturale a Lecce non delle pagine affascinanti idea di dove era
Fa apparire tutto quanto in ombra per evitare che si possono individuare gli obiettivi e cioè quindi è un aspetto di guerra psicologica dalla seconda guerra mondiale le cose cambiano
Definitivamente
Ecco mi fermo qui scusate ma non erano
Elementi
Va
Però
No
Verso
Oppure
Sì
Erano
Va
A
Va
Bene
Va
Uno dei scambio di sì di rispondere
Rapidamente visto il tempo non è un caso che la difesa forze armate lo stato maggiore dell'esercito hanno deciso di dedicare questo
Intero triennio dilegua triennio alla commemorazione degli eventi sono state una serie di iniziative
A partire dalle scuole di formazione quindi dalle scuole teorie Nunziatella dall'Academy militare dall'Ascoli dall'ideazione
E un po'in tutti i reparti scelti commemorare e studiare
Quindi c'è stata una una grande provo un grandissimo sforzo anche di ripercorrere poi ruoli fondamentali le battaglie fondamentali cercare di immedesimarsi
Nella mentalità e nelle tattiche dell'epoca devo dire che sicuramente è stato fatto molto
Per quanto riguarda noi alpini per esempio sulle tattiche montagna anche adesso ogni volta che facciamo un'esercitazione cerchiamo anche di rivivere quei momenti cercare di capire cosa c'è ancora adesso da salvare e cosa invece faceva parte dell'epoca quanto attiene ai materiali e alle tecniche quanti viene che proprio lo spirito alpino
Rapidamente per quanto riguarda lo scorso era il diciassette era l'anniversario centenario di Caporetto su Caporetto sono stati fatti anche da noi molti seminari direi molto interessanti
Che hanno messo in evidenza gli errori del comando e controllo delle diverse interpretazioni soprattutto nelle comunicazioni dice tanto da dire ma nelle tattiche dell'epoca di i nostri ma non solo i nostri avevano proprio la psicologia trincea non erano abituati a lavorare alla curare per singole unità con gli arditi si comincia anche a capire questo aspetto
Poi c'è abbiamo riscoperto abbiamo riscoperto perché poi anche parlare di momenti dimentica che sbaglia diretti momenti non conosciuti abbastanza vi sono gli spunti di approfondimento
Quello che c'è tipo tuono da salvare di Caporetto c'è molto perché c'è la battaglia del Tagliamento
C'è poi la battaglia d'arresto sul Grappa c'è da capire quali sono stati e come sono stati fatti quegli atti tattici che di fatto non consentito ripiegamento sul piano come è stato importante pensare a una linea difensiva sul piano come è stata acquistata e attrezzata l'occasione è stata opportuna per approfondire questi aspetti e abbandonare certi slogan che sono troppo troppo facili sono troppo faciloneria
Direi che è stato fatto molte quest'anno e poi chiudo con diciotto cercheremo invece di riscoprire tutti quei momenti diciamo portato la vittoria finale dico solo questo
Purtroppo anche nelle presentazioni queste conferenze in altre essendoci poco tempo
Si fa un attimo a dire accorcia pasta Caporetto a Vittorio Veneto in realtà sarebbe proprio approfondire da Caporetto Vittorio Veneto come piano piano si è ricostruito si è arrivati a voi quella veramente interessante
Sono
è stata del nono grazie
Va
I
Curioso professor
Decisivo una
Non
Sono veramente l'occasione studia
Quello di cui ci rendiamo conto e che cerchiamo di predicare anche i nostri ragazzi delle scuole di riprenderà la mano la storia militare il Capo di Stato Maggiore verso il gene Farina anche nelle sue direttive dice è fondamentale riprenderà la mano sempre nello sport la storia militare presto l'abitare è parte fondante della storia del Paese
E e ci collega quelle tradizioni con i momenti veramente forti noialtri quando parliamo di commemorare cerchiamo di capire rientrare di interiorizzare quelli che noi chiamiamo i valori no richiami ai valori l'eroismo della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli o della dei mass della Marina giusto per fare degli esempi ecco cerchiamo di entrare questi eventi di capire che cosa può aver mosso degli uomini a dare tutto in quei momenti a pensare veramente a qualcosa bene superiore e non a se stessi questo è quello che cerchiamo di fare per noi l'aspetto valoriale direi quello proprio fondante nelle commemorazioni
Ed è quello che cerchiamo di recuperare il ribadire sempre senza di quello se non abbiamo le tradizioni non abbiamo una rotta
Questo pomeriggio l'istituto religioso del diciassette cinquantasette Brivio signora Piero verosimilmente contribuito rispetto rientrerebbe lascio la parola per un veloce saluto del per un saluto di chiusura nostro padrone di casa
Grazie di cuore per rispondere anche a alla questione tutto è sempre in divenire nella ricerca il divenire dell'università al ruolo di svolgere un momento di ricerca critica e quindi credo che appunto oggi abbiamo cercato di dare risposte alle questioni della regioni della vittoria credo che conti potremmo discutere e continueremo a lavorare perché appunto di cui poi nasce quella cultura giuridica di cui giustamente i nostri studenti reclamano sempre in maniera sempre più viva la necessità grazie quindi che alla prossima