"Res pubblica: il problema della classe dirigente"

Sì di partecipare ma non come fotografi nel senso che dato che si tratta di un seminario richiede un rispetto una coefficiente di concentrazione
Abituali
Di
Torinese
Che ricordo dell'alloggio buonasera
Diamo inizio con questo seminario alla ciclo di incontri sul lessico della crisi che la Fondazione Basso ha organizzato
Con un terzetto diciamo che ha promosso la concezione per lo meno di questi incontri fatto da chi vi parla dal collega Stefano condotta da Carlo Donolo che appunto è qui presente a cui poi darò la parola perché purtroppo fra delucidare diciamo la appunto struttura anche dei prossimi incontri
Siamo in attesa di Rodotà spesso Giorgio Ruffolo che sono impegnati in votazione
Alla Camera
Non è purtroppo con noi per ragioni di salute il collega Sandro Pizzorno che appunto è trattenuto a Firenze
Però abbiamo in compenso Miriam Mafai alla quale spero di poter dare la parola abbiamo qui presente lo ringrazio di essere presente Antonio Giolitti che di questa fondazione è stato presidente
E che continua a collaborare molto intensamente alle nostre
Pochi cenni sul significato di questo incontro il cui titolo come avete visto punto res pubblica
Il problema della classe dirigente
Il senso di questi incontri che vorrebbero avere un carattere di riflessione
Su una serie di nodi della della crisi italiana
Che è quello di dare al dibattito tra i politici e tra i politici e i tecnici gli intellettuali
Quella dignità e quello spessore culturale che sembra essersi smarrito negli ultimi anni
E il tema stesso
Sta ad indicare la posta in gioco cioè la ricostituzione di una sfera pubblica in Italia
Che condizione imprescindibile per poter per ecco per potersi poi dividere anche impartiti impartiti intendenza
Per poter nuovamente confliggere su un terreno democratico rinnovato
E di conseguenza gli ospiti illustri che sono qui come attorno a questo tavolo
Sono pregati di dar luogo a un confronto quanto mai aperto aggiungerei spregiudicato ma tenendo conto che ciò che è in gioco innanzitutto
Non è il particulare il punto di vista come dire riassunto nelle specifiche biografia di ciascuno che si impegnerà in questa discussione ma ciò che è in gioco e viceversa
Il futuro della nostra Repubblica
Quindi il nodo di questa diciamo di questa prima di questo primo incontro introduttivo
Sono le istituzioni
Non è soltanto il tema ovviamente della legge elettorale anche se mi rendo ben conto che questo tema
Come dire riveste un'importanza e un urgenza superiore a ogni altro tema
Per l'imminenza della scadenza referendaria
Ma e nostra convinzione convinzione nostra di chi ha organizzato questo ciclo che lo stesso tema della riforma elettorale non abbia senso come una operazione di ingegneria elettorale
O di ingegneria istituzionale se non viene contestualizzato
Nel suo rapporto con la costituzione fiscale e morale di questa Repubblica
Il dissesto di questa Repubblica è un dissesto ossia economico cioè un collasso dello Stato fiscale italiano
è un dissesto etico e di conseguenza soltanto un'ampia riflessione culturale può ricostituire
Il background il retroterra di una come dire precisare i divisione delle funzioni e dei compiti tra le diverse componenti democratica
L'opera della magistratura
è stata aspra sicuramente un'opera importantissima rilevantissima perché ha dato uno scossone alla democrazia italiana
Perché come si dice ha scoperchiato
Gli assetti di costituzione materiale di questo Paese
Come dire evidenziando forme di corruzione forme di concussione forme di finanziamento illecito
Forme di scambio illecito dispiace che non sia presente oggi il collega Alessandro Pizzorno che tanto ha lavorato in più riccamente sulle forme di scambio illecito in Italia
Ma direi che non ha fatto soltanto questo ha scoperchiato una in sofferenza
Non della gente perché non siamo dei populisti ma della società civile nei confronti degli assetti
Della politica di partito in Italia con un carato tale con una radicalità tale che nessuno di noi era stato in grado di prevedere prima
Ora vorrei diciamo rivolgere in questa mia rapidissime introduzione delle domande agli illustri amici e interlocutori che stanno qui con me
E quando dico impostiamo delle domande dico che in genere ai politici in questa fase un po'convulsa si richiedono spesso e volentieri delle risposte
Si richiedono spesso e volentieri delle soluzioni e sicuramente ciò è inevitabile quando si ha a che fare
Consob getti che sono impegnati anche a livello decisionale nella vita pubblica di questo Paese purtuttavia noi riteniamo che l'unico modo per avere delle soluzioni e quello di formulare in modo corretto e culturalmente rigoroso le domande ciò che ancora deve essere fatto
E come allora che io mi proverò a riformulare le domande rivolgerò tre ordini di questioni agli amici qui presenti
Le prime due questioni le prime due domande riguardano il da dove il verso Dublino solo le domande più generali che riguardano il destino delle istituzioni di questa Repubblica cioè da dove proviene la crisi e verso dove andiamo
La terza ai il terzo interrogativo invece riguarda
Il futuro prossimo la fase operativa quella quella quella quella che già si è aperto ad essa verso il referendum
Quella che si aprirà subito dopo la contesa referendaria sviluppi risultato referendario
Quindi le formule
Il da dove terminus a quo del appunto il terminus a quo come si dice scolasticamente
Tutti siamo d'accordo che la fase attuale sia una fase di crisi di passaggio
Di che natura e questa crisi di che natura il passaggio
Nel quale ci troviamo immersi
O più precisamente cosa entrato in crisi
Vedete bene che la domanda non è affatto oziosa perché
E vi è una differenza sostanziale se si dice che entrati in crisi sono gli equilibri costituzionali per cui un aggiustamento costituzionale può risolvere il problema
Può rimettere in moto la macchina dello Stato
Per esempio alcuni dicono alcuni aggiustamenti della seconda parte della Costituzione lasciando integra intatta la prima parte quella concernente i principi generali Secondo tra l'altro un modello che era al centro tra parentesi del dibattito costituzionalista vai Mariano che fino all'ultimo tesi a distinguere
Anche addirittura Carl Schmitt che era stato negli ultimi mesi della presidenza di Cossiga è stato addirittura una sorta di fantasma e di Mentone
Diciamo costituzionalisti Co. anche il vecchio Schmitt che pure Altero profondamente la Costituzione di Weimar ha sostenuto fino all'ultimo che da cambiare era unicamente la seconda parte nulla prima quella dei principi generali
O viceversa ciò che è in crisi è lo stesso patto costituzionale
E di conseguenza gli stessi valori fondamentali della Prima Repubblica così come sono formulati non sono più adeguati a dar conto
Delle novità che sono emerse all'interno del corpo sociale dentro lo stesso funzionamento delle istituzioni quindi per dirla in maniera più drastica
Come come visualizzata questa crisi da ciascuno degli illustri amici qui presenti come una crisi integrale della Prima Repubblica
O come invece una diciamo crisi di passaggio di crescita e di maturazione
Di un sistema che già di per sé un sistema autenticamente democratico illegittimo
La seconda domanda
Nella costruzione
Della nuova fase democratica o per chi la vede più drasticamente nella costruzione della Seconda Repubblica
Quali valori della prima vanno a volte vanno vanno dunque a vostro avviso
Mantenuti vanno tutelati valorizzati
E rilanciati in per forme nuove e diverse rispetto a come è stato fatto nella Prima Repubblica un cenno molto rapido ad esempio quando si dice i partiti
Devono ritornare ad essere quello che e prescritto nell'articolo quarantanove della Costituzione quando si dice questo cioè dei soggetti che come dire favoriscono l'organizzazione di un pluralismo che è radicato nella società
Un pluralismo che è stato alterato nel momento in cui i partiti sono invece divenuti gli unici filtra fu ecco gli unici strumenti di filtraggio gli unici intermediari della vita istituzionale del paese quando si dice questo evidentemente si dice apparentemente una cosa molto radicale ma in realtà si si dice cioè si dà per implicito che
L'unica riforma seria è quella di un ripristino di ciò che è già presente nella Carta costituzionale ma è soltanto un aspetto
Quindi quali sono i valori della Prima Repubblica che vanno mantenuti tutelati rilanciati
La terza domanda
Un aspetto vistoso e macroscopico della crisi che viviamo
E costituito da quella che potremmo chiamare la strozzatura
Nel meccanismo di selezione dei gruppi dirigenti
Nella strozzatura avviene in genere di condotta dall'opinione pubblica oltre che da che dagli organi di stampa e dai media italiani
Ha una causa ben precisa cioè al sistema della cooptazione burocratica cioè tanto per intenderci alle logiche puramente endogene
Di crescita e riproduzione per partenogenesi
Che hanno governato i partiti secondo la logica della pura fedeltà ai capi oppure alle nomenclature dei partiti
Ora come visualizzate voi questa crisi diciamo nella riproduzione dei ceti dirigenti italiani
Che tra l'altro ci pone dinanzi a un problema la difficoltà di a vere un ceto politico di ricambio in questa difficilissima fase di transizione
E in altri termini è più generale
Come è possibile realizzare in Italia quel circolo virtuoso di democrazia e innovazione senza cui non si può parlare al rigore di democrazia
è del tutto evidente che un problema di questo genere non riguarda soltanto i partiti ma investe l'intera gamma delle questioni
Commessi alla riforma della pubblica amministrazione poi che il vero interlocutore del cittadino che protesta per i suoi diritti in una democrazia non è necessariamente questo o quel partito e neanche il sistema dei partiti complessivamente inteso ma è per l'appunto la giustizia amministrativa i partiti devono occuparsi di altro devo ritornare per l'appunto essere forme di organizzazioni illecite lecitamente finanziate
Degli interessi di una parte o di parti della società
E di conseguenza la domanda che incastonata in questa mia terza e in che misura e possibile ripensare la forma partito oggi in Italia
Nessuna democrazia vive senza i partiti ma è anche altrettanto indubbio che i partiti così come finora hanno vissuto non fanno vivere la democrazia
Che tipo di partito è necessario perché la democrazia realizzi quel circolo di partecipazione innovazione che oggi preme alle porte senza il quale noi rischiamo oppio realmente la bancarotta
Chiudo con questa mia introduzione do la parola a Carlo pregandolo di essere molto sintetico mal ma diciamo il consiglio è superfluo conoscendo anche l'attitudine di Carlo
E lo pregherei come dire di spiegare lo spirito di questo ciclo e soprattutto di illustrare i prossimi appuntamenti
Pochissime parole sono sufficienti per spiegare come è nata l'idea e si svolgerà
è in atto diciamo si diceva negli Ornella di un appunto una la catastrofe della Società italiana assume questa parola da alcuni non è piaciuto che non intendono drammatizzare quello che succede operò un'altra parola sempre greca visto che Giacomo ci presiede
Qatar se è in corso la catarsi della Società italiana cioè la società italiana fa i conti così estesa
Si purifica vorrebbe purificarsi passano da un regime di menzogna e di ipocrisia a un regime di verità
Lo fa necessariamente come si fa in questi processi collettivi trovando un capro espiatorio un colpevole e in questo caso è veramente tale collettivamente parlando si intende cioè il suo la sua classe dirigente in particolare
Il ceto politico ci preme anche questo dirlo
E più un problema di classe dirigente che soltanto di ceto politico anche se qui trattandosi di possibili riforme istituzionali parliamo soltanto di questo
Ma la città italiana ha un problema di classe dirigente c'è un problema che riguarda anche gli imprenditori che riguarda gli amministratori pubblici qual è quella che si chiama appunto alla classe dirigente intellettuale anche da non dimenticare
Però in questa situazione di catarsi si notano due atteggiamenti due
C'ha due facce la situazione da un lato notiamo la Tonya prevalente del ceto politico che sta fermo a prendere mazzate non è in grado di reagire questo almeno al mia valutazione ma credo che sia condivisa da perlomeno dall'opinione pubblica anche se non per gli e Sperti
Cioè non è in grado di proporre via d'uscita dalla situazione in cui si si è cacciato poi è stato cacciato dalla magistratura tanto per incominciare
D'altra parte invece nella società
Ci sono tanti rumori tanti furori c'è tanta voglia di di fare giustizia più che di giustizia forse e c'è molta confusione c'è disorientamento ciò molta sia sul futuro della nostra società
E anche il sentimento di insoddisfazione che abbiamo tutte le sere di fronte al bollettino di guerra degli arresti mano che solo che non occorrono solo condanne e quindi poi questa sigla c'è qualche complicazione in questa cosa
Si attenua pensando che in fondo non sappiamo dove tutto questo ci può portare se continuiamo così e d'altra parte la famosa porta stretta della quale a quanto pare la nostra democrazia si è cacciata e c'è cacciata
Non si sta ancora allargare
E forse neppure il referendum era Secondo terza quarta spallata sufficiente per per allargare questa porta stretta in quella situazione riteniamo abbiamo ritenuto che fosse importante e riprendere alcune parole chiave che tra l'altro sono le parole che stanno continuamente sui giornali
Dico le cose di cui si parla continuamente le parole che si usano continuamente mare per le quali poi in fondo mentre sono disponibili tanti saperi nelle nelle biblioteche o nelle teste degli e Sperti
In realtà c'è poi invece molta confusione molto proprio diciamo strumentalizzazione semantica allora abbiamo scelto alcune alcuni punti chiave della situazione
E le parole relative e abbiamo pensato che su cui ci si potesse fare una riflessione Breve sintetica collettiva e alcune di queste parole sono indicate sul retro dell'invito che forse qualcuno di voi ha ricevuto
E naturalmente che sono le parole che sarebbero venuti in mente forse a chiunque riflette sulla situazione abbiamo problemi che riguardano le istituzioni e non ho problemi di etica pubblica abbiamo problemi che riguardano la costituzione fiscale del Paese abbiamo problemi di ridefinizione delle relazioni tra centro e periferia i vari livelli di governo diciamo
Che devono essere che sono in via di ristrutturazione in parte il debole dovranno essere ulteriormente ridefiniti abbiamo un enorme problema del debito pubblico sul quale anche si sono spesi fiume di di parole fiumi di numeri di numeri
Indecifrabili certamente per la maggioranza dei cittadini
E che si presentano poiché la forma concreta della
Figlia del ticket dei bollini dei servizi che non funzionano
Abbiamo qualche ora dei problemi quello che ci deve occupare stasera prevalentemente cioè
La democrazia dei partiti c'ha portato in questo vicolo cieco che è riassumibile in una sola dopo averla costruita hanno distrutte destrutturato la sfera pubblica in Italia
Non soltanto da soli fatto gli oli da molti però devono necessariamente in base alla nostra Costituzione portare la principale responsabilità
L'ha distrutto tre della sfera pubblica una malattia o che può essere mortale per la democrazia quindi lavoro da fare riguarda come ricostruisce ma qui la il passaggio decisivo riguarda il modo in cui si forma e si seleziona il ceto politico e più in generale la classe dirigente e questo nuovo precipita la discussione su i meccanismi istituzionali
Che possono aiutare in questo processo di formazione di selezione
Con la cautela già indicata da molti che le regole così le famose regole del gioco a cominciare da quelle litorali
Solo una condizione necessaria ma del tutto insufficiente per garantire le questo esito cioè un ricambio di classe dirigente è un processo sociale non è riducibile a regole del gioco lei neppure a meccanismi semplicemente istituzionale
Dove trovare dove pescare una nuova classe dirigente
Lo si sa perché al al momento non se ne intravvede neppure
L'ombra di Renzi salvo trovi te poi entrare più nel merito e valutare per esempio fenomeni tipo la lega eccetera che però a ciò tramite i nostri amici qui alta in sostanza quindi la discussione sulla un sul sulla classe dirigente su cento politico più specificamente diventa una riflessione sulla con quali quali strumenti abbiamo a disposizione per incoraggiare per facilitare la di per accelerare o per comunque realizzare questo questo trasformazione infetti sembra che le risorse a disposizione siano scarse referendum riforma elettorale ma tutte queste soluzioni appaiono parziali forse tardive per certi aspetti non sono comunque ancora garantite nessuna di queste quindi ci aspetta un interregno abbastanza difficile per certi avversi
O oscuro oscuro per lo meno non nel senso di ripetono Di Cataldo certamente di una ulteriore decadenza della nostra società o viceversa un'occasione unica che ci viene offerta per appunto entrare in un regime
Differita nel senso di un regime in cui i nomi e le cose corrispondono un po'meglio soprattutto i valori dichiarati alle corrisponda un po'meglio la moneta corrente che invece se n'era moltissimo allontanata
Io direi che questa un po'queste poche parole possono dare il senso di questa piccola operazione culturale che la serie dei seminari in cui il tentativo di mettere insieme buone politici intellettuali anche giornalisti in rete che chiunque in qualche modo esprimo riflette forme di opinione pubblica
Affinché su queste parole sì lo dico si faccia chiarezza perché non ecco come questo questo non è possibile in un certo senso diciamo ma se almeno vengono messe giù di fronte a noi una serie di possibili interpretazioni alternative relative a questi termini chiave della nostra crisi e quindi a questo punto tocca veramente a loro fare
Questo
Lavoro
Bene do il mio benvenuto nel frattempo ha tutto Giorgio Ruffolo che è arrivato il primo intervento la discussione di Ferdinando Adornato
L'ordine l'ordine alfabetico mi penalizza
In questo caso ma le domande di Marramao credo che penalizza in un po'tutti così
Beh a cui potrà più tranquillo
Perché sono domande quelle che abbiamo davanti a noi pungenti e che animano discussioni dal Parlamento ai bar per fortuna mai che c'è sulle quali ciascuno avrebbe da parlare per un'ora
Perché poi ogni frase che uno dice sollecita una obiezione se non dice quella dopo come io non dirò
Evidentemente mi farò l'obiezione nel senso che non posso parlare per quel tempo siccome più o meno dobbiamo superare il quarto d'ora mi chiedo anzitempo scusare se avete qualche obiezione una qual certa comprensione poteva essere prevista
Il mio discorso ma non lo sarà stato
Prima vorrei fare una dichiarazione di tipo personale nel senso che io sto vivo questo periodo con un autentico senso di liberazione
E proprio vivendolo come un autentico senso di liberazione comincia a essere molto preoccupata
Perché so per letture
E anche per qualche periodo vissuto che quando c'è qualcuno che comincia a vivere le cose con autentico senso di liberazione cominciano i problemi perché mai questa liberazione può diventare immediatamente forma politica
E quindi
Chi vive le cose con autentica liberazione e vuole
Mantenere questo senso di liberazione deve tenere conto anche di quelli che non vivono questo situazione come un autentico senso di liberazione
Pena la stessa caduta del proprio progetto di liberazione
Questa è la dichiarazione personale
Da dove
Ma io credo che
Si possa esprimere gli anni che vanno si possono esprimere gli anni che vanno dal dopoguerra ad oggi
Con il termine di democrazia controllata
Io penso che noi abbiamo vissuto in un centauro
Cavalcando un centauro
La cui ambivalenza costituita
In questo modo da una parte noi abbiamo avuto le forme più classe che più tradizionali
Della democrazia
La libertà di voto la libertà d'opinione e quant'altro
L'organizzazione impartite insomma tutta la mamma
La quintessenza di ogni democrazia
Dall'altra abbiamo avuto la presenza
Di uno dei fenomeni più caratteristici di un sistema totalitario
Ovvero l'integrazione tra stato nei partiti
Non un solo partito
Ma il sistema dei partiti
Eppure tuttavia una profonda integrazione tra il sistema della rappresentanza politica il sistema dell'amministrazione pubblica
Se non meno caratteristico null'altro che di un paese totalitario
Però
C'era l'altra faccia
Eravamo organizzati nessuno ci impediva di parlare salvo degenerazione dall'uovo o tentativi che ci sono stati ma quelli ci sono in ogni in ogni democrazia
Questa è la difficoltà del momento è questa anche quello che ci divide secondo me
Perché oggi dare un giudizio netto su quello che sono stati queste quarantacinque anni se la mia ipotesi è mi era molto difficile
Che io credo che non si possono negare nessuna dei delle due questioni
Ed è difficile anche rispondere dopo il verso dove
Perché noi dobbiamo liquidare i partiti Stato senza liquidare la democrazia
E siccome questa democrazia sia corretta anche e soprattutto evidentemente non poteva essere diversamente sui partiti Stato è un'equazione molto difficile del riso
La partitocrazia parola abusata
Però a mio avviso non è come si deduce da quello che dico un invenzione giornalistica
Per meglio
Definiremo i fenomeni di oligarchia e di autoritarismo di arroganza
O di abuso di potere
Io credo che sia come si avvicini a una ad essere un termine scientifico essere una possibile descrizione
Di questo centauro
Nella nostra democrazia infatti il cittadino tra la propria rivendicazione e la risposta dello Stato non ha trovato una burocrazia
Selezionate efficiente magari come in altri Paesi col senso dello Stato con la dignità di rappresentare una nazione una terra e un ufficio
E il senso del dovere relativo non abbiamo avuto questo ma il cittadino tra la propria rivendicazione e la risposta dello Stato ha trovato i partiti
Perciò i partiti sono diventati così importanti
Un luogo di pedagogia un luogo di apprendimento un luogo di formazione sono stati così importante per la crescita di ciascuno degli abitanti di questo Paesi
Ma in virtù di un errore iniziale
Che oggi ci pesa addosso come un macigno
Questo errore e consiste esattamente in questa
Occupazione di uno spazio che in una democrazia normale non deve essere occupato dei partiti
Tra l'altro questo
Ha funzionato finché la Società italiana era una società
Più semplice più ordinata gerarchicamente composta si può andare anche la letteratura o e firmo
In cui i luoghi della formazione molto riconoscibile a parrocchie la stazione e quant'altro
Questo schema non poteva non entrare in crisi nel momento in cui la società italiana è diventata una società più complessa ovvero le domande dei cittadini si sono moltiplicate
Il partito allora non poteva non impazzire
In quello schema perché da una parte doveva essere l'organizzatore della protesta della domanda il militante e dirigente del partito doveva vestire i panni o dell'operaio dell'impiegato
E immediatamente dopo doveva andare in un camerino cambiarsi d'abito e andare dall'altra parte per la risposta
E questo evidentemente poteva essere possibile in una società
Ordinata è semplice ma non poteva essere più possibile una società cosiddetta compresi
I partiti sarebbero comunque impazziti
Anche senza Di Pietro
E infatti a me non piace troppo parlare di questa storia della magistratura perché penso che non ci possiamo continua a lamentare che la risposta è una sola magistratura se noi politici giornalisti e intellettuali non cominciamo ad analizzare da soli quello che è successo e a tentare di dare una risposta
Si dimentica troppo spesso che il cinque aprile è venuto prima dell'inizio di Tangentopoli
Troppo spesso si dimentica lo dimenticano i magistrati lo dimenticano i politici lo dimenticano i giornalisti
L'inizio della crisi verticale del sistema dei partiti comincia prima dello dell'esplodere Massimo
Fino al cinque aprile chiese da solo ma ricordo
Riferirsi a termini più giornalistici
La mia interpretazione qui però offro e che la crisi del sistema politico e dei del di di quel centauro di cui parla il come si è capito già premette da quello che ho detto è databile alla fine degli anni sessanta l'inizio della crisi
Quando per una serie di modificazioni sociali
Culturali ecco economiche la società italiana cambia e prorompe sulla scena pubblica rompono sulla scena pubblica nuove generazioni nuove professioni nuovi modi di intendere le relazioni tra gli uomini e tra le donne
Del Paese nel mondo
E non regge più la camicia di forza della partitocrazia non è un caso che informa confusa o ideologica detestabile quanto si vuole ciascuno può dir la sua le prime contestazioni e radicali
Al sistema dei partiti cominciano la fine degli anni sessanta che poi le risposte fossero sbagliate per un altro paio di maniche il problema adesso è vedere come data
Venti anni e passa ci sono stati senza che il ceto politico abbia dato una risposta a questo problema
Non credo che nessuno si possa lamentare se una classe dirigente crolla travolta da dalla vergogna quando non ha saputo riformare un Paese che chiedeva di essere forni di Pietro e un accidente dello spirito della storia
Una figura della Fenomenologia di questa crisi che arriva con lo spirito del mondo a cavallo ma è preceduto da questo mondo che crolla
Altrimenti neanche Di Pietro si potrebbe spiegare
Non regge più quel sistema di governo non regge più quel sistema di rappresentanza non è un caso che poi tutte le domande diciamoci la verità da quegli anni poi sono sullo stato sui servizi sul ruolo del rapporto tra cittadine cosa pubblica
Questa cosa pubblica
Comincia a essere interpretata sempre di più come cosa privata
Qui vorrei aggiungere io devo per forza andar molto velocemente vorrei aggiungere però una riflessione
Se il piano piano che questo sistema impazzisce i partiti direttamente progressivamente perdono la loro linfa
Quindi questo errore iniziale questo peccato originale della nostra Repubblica piano piano diventa sempre più grave più dei generi più degenerativo nelle sue forme
Però non c'è nessuno che blocca il trasformarsi della cosa pubblica in cosa privata
Neanche dal punto di vista soggettivo anche i movimenti o i settori intellettuali più aggiornati che capiscono che è cominciata alla fine degli anni sessanta la crisi sta politico nessuno di essi coglie la natura
Quindi il da dove
Di questa crisi viene male interpretato ciascuno lo tira dalla sua parte abbiamo avuto anche dei grossissimi conflitti ideologici abbia avuto persino il terrorismo rispetto a a questa crisi nessuno lo coglie soprattutto nessuno contesta
Il fatto che questa cosa sia privata
Perché questo accada questo secondo me è la domanda più importante
Perché le risposte a una crisi che evidentemente una crisi del sistema politico
Avvengono tutte in chiave ideologica
Di soluzioni rivoluzionario di soluzioni reazionarie secondo categoria schermi che già non fanno parte più
Dell'oggettivo che avanza
Fanno parte solo di una mal interpretato dimensione ideologica della vita pubblica partiti
E perché nessuno si oppone perché ci sono gli imprenditori oggi alla fine di questo aspetto degenerativo e perché diciamoci la verità ci siamo un po'tutti noi
Chi più chi meno evidente che non sono dicendo che le responsabilità sono di tutti così tutti se ne gli altri sono innocenti no sto dicendo che c'è un dato culturale che riguarda tutto questo Paese
E il dato culturale che noi a noi è mancato
Il senso di appartenenza
A uno stato unitario
è mancato il senso di appartenenza a una nazione che avesse senso chiamare così e mancato il senso di appartenenza una terra comune nella quale siamo nati e invece abbiamo avuto l'ipertrofia del senso di appartenenza politico e ideologico
Questo fa parte di spiegazioni profondissime che mettono le radici nella storia di questo Paese che adesso io non voglio neanche accennare sicuramente c'è mancato quello che nei Paesi tradizionalmente Rana
Tariffe vera riforma luterana di tradizione anglosassone e il il senso dell'appartenenza un'unica entità prima di appartenere
Ad altro
Questo spiega perché la casa pubblica è stata da noi disprezzata da noi tutti
Siccome non fosse nostri
Come fossero le cose che viviamo le strade le piazze i musei
Il verde e quant'altro fossero proprietà di un condominio a noi ostile di una potenza straniera di una forza occupato dice che forse bisognava svillaneggiato e finché non visti finché il vigile o il rappresentante della legalità non ci scoprisse
Da noi l'etica
è stata interpretata come una cosa che scatta al momento dalla sanzione legale
Non è una cosa che ci appartiene dentro
Se non mi prendono vuol dire che va bene
Finché non mi prendono posso continuare
Manca qualcosa di profondo a questo Paese
Che rende inquietante secondo me il rispondere poi ci proverò brevissimamente la domanda verso dove
Perché questo qualcosa che io sto tentando di scrivere che una coscienza della cosa pubblica evidentemente non si forma
A tavolino non possono formarla quattro-cinque persone soltanto perché vogliono che si forma qualcosa che fa riferimento alla storia profonda del Paese su questa storia per ritornare
Ci sarebbe da parlare a lungo su questo anche su su cosa viene a noi dalla rivoluzione francese
E cosa abbia bel abbia preso la cultura di questo Paese da lì ma
E se ancora possiamo considerare quella una fonte
Della cultura politica usabile
Ma adesso io non ho il tempo di farlo
Quello che voglio dire che su questa cultura nessun partito
Nessuna sotto cultura politica
Ha voluto ha saputo intervenire anche quelli che hanno tutt'soprattutto le due che hanno avuto il massimo
Della valore pedagogico centrando la cultura politica cattoliche la cultura politica comunista
Nessuna delle due ha voluto intervenire su questa ho saputo interviene su questo può
Il rapporto fondamentale sia per la cultura politica cattolica sia per la cultura politica comunista è stato quello tra partito e società non quello tra stato società
I lo snodo fondamentale dell'organizzatrice della vita pubblica era interpretato da queste due grandi culture che hanno avuto un grandissimo ruolo pedagogico in questo Paese intorno rapporto partito società
L'idea Dossetti Moro questo penso
E Gramsci che dice che il partito il microcosmo dello Stato
Questo induce a pensare
Dello stato
Non gliene mai chiedo scusa fregato niente
Quando Moro
Dalla prigione delle Brigate Rosse
Si dispera e dice ma come ma in nome di di quale ragione di Stato
Lui che aveva difeso
Cui per la Lockheed
Lancia un un dolorosissimo grido profondo che l'autore della cultura politica del partito che era stata di maggioranza Ratti
Perché dice come è possibile che adesso giusto adesso
Voi cominciato a fare un ragionamento che non è più politico ma è un ragionamento di Stato
E non può capire perché nessuno interviene per soccorrere una cultura politica la sua che era stata la cultura politica
E che aveva avuto io non vorrei essere equivocato una grandissima nobiltà
Io sto cercando una fotografia non sto facendo una una denuncia
E che ha avuto una grandissima nobiltà e peraltro Moro
Insieme a Enrico Berlinguer probabilmente gli ultimi due grandi statisti di questo Paese
Avevano a loro modo intuito
Che qualcosa si stava concludendo di strutturale
Intuito semplicemente probabilmente mi posso sbagliare ma ho questa impressione
Quando Berlinguer parla di seconda tappa della rivoluzione democratica ed antifascista
Non pensa minimamente voglio essere preciso minimamente a quello che noi oggi chiamiamo Seconda Repubblica
Eppure c'è un sogno
Forse un presagio lontana
Perché voi ricordate il Partito Comunista chiama la prima tappa dell'evoluzione guanti fascista la la la la costruzione della prima Repubblica
Quindi se uno dice seconda tappa può darsi che qualcosa stesse
Ma sì Nando dentro questa
Ma Cina se dentro questa frase Moro parlava di terza fase
Non sapevano che altra soluzione trovare a questo che in che intuì vano che il ritorno sul luogo del dell'assassino sul luogo del delitto rimettiamoci insieme ricostruiamo
Quel patto originario
Era sbagliato perché non rispondeva la questione di fondo che io ho detto all'inizio infatti arriva un'altra cultura che dice di alle due chiese e crea una un altro tipo di alternativa politica abbiamo pagato lungo tutto il corso degli anni ottanta
Però quei due grandi leader avevano come intuito che bisognava riandare alla Rifondazione per risponde alla domanda di Marramao di qualcosa che stava finendo probabilmente non avevano gli strumenti culturali
Per creare una risposta adeguata alla situazione
Ed era impossibile che le due culture politiche che avevano fatto del rapporto partito Società e non del rapporto Stato Società il centro di una democrazia era impossibile che potessero risponde nel modo in cui noi oggi vogliamo eppure era lì allora che bisognava dare una risposta
Perché era negli anni settanta che cominciano ad avvertirci primi segni del cambiamento grande del grande mutamento della società italiana
Ultima questione verso dove
E da quello che dico vi chiedo ancora scusa per la rapidità nella schematicità non posso fare diversamente
Mi si riduce intanto che siamo in un ritardo enorme se la mia analisi è giusta
Il ritardo enorme questo io credo che non possa essere così discusso
Ci arriviamo senza che nessuno ci abbia voluto pensare Cher Ceriano senza che nessuno ci abbia voluto ragionare
Ci arriviamo con la eliminazione fisica
Dal dibattito dei partiti
Intendo fisica la via fuori dalle aule non non intendo esagera
Di chi poneva queste questioni io mi ricordo che i nostri partiti se uno negli anni Settanta poneva la questione forma partito
Diceva parolacce
Dice forma partito possibile
O se è un intellettuale
E veniamo dunque da questa situazione che poi è esplosa con le questioni della magistratura del Maine verso dove rispetto all'analisi che ho fatto ne risulta abbastanza lineare
Se il cuore della crisi è quello che ho detto il problema di liquidare i partiti Stato senza liquidare la democrazia si può venire solo cambiando radicalmente il sistema della rappresentanza e il sistema del Governo
Immediatamente
E già anche troppo tempo si è perso
Anche rispetto al periodo in cui si è avvertito che questa crisi response quindi continua in ritardo e continua la resistenza alla a al cambiamento
E questo può essere molto pericoloso per la democrazia italiana
Perché se il nuovo non prende le forme
Che dicevo all'inizio con la dichiarazione personale di trasformare in forme politiche la liberazione e non dia saltarla soltanto contro il vecchio
Noi abbiamo un nuovo che ripeterà gli errori del vecchio e tanto per essere chiaro non vedo nessuna novità da un punto di vista organizzativo politico ideologico nel nel modo di organizzare la forma partito della Rete e della lega
Noi possiamo mettere anche facce nuove ma se non cambiamo il sistema del Governo e della rappresentanza queste facce può nessuno ci garantisce che non diventino anche se vecchie in un breve volgere di tempo
Sistema di rappresentanza sistema del Governo evidente che da un punto di vista della rappresentanza
Non può più vivere una rappresentanza formulata sul concetto della delega agli apparati
E tanto per essere chiari evidente che
Non può più esistere una fiducia del cittadino rispetto a liste
Eventuali liste elettorali composte da apparati
Ma può esistere solo una fiducia nei confronti di una persona
Che si va a votare in quanto tale
E il secondo punto
E che
Il ricambio di potere deve poter essere garantito
Siamo l'unico Paese al mondo insieme al Giappone che non ha avuto mai un ricambio di classe il potere del Milan centoquarantacinque anche le dittature sia pur rimanendo dittature hanno sostituito la casa del gente noi no
E dunque evidente che ci vuol non facce nuove ma un meccanismo che consentano ai cittadini se una faccia ci sembra vecchia di sostituirla e se un programma ci sembra adeguato diciott'anni
Ma questo ha bisogno di io non insisto su questo perché direi cose che voi tutti conoscete lo dico solo per dichiarazione di voto tanto se non si è capito sono per l'uninominale maggioritario
Che garantisca di votarle persone è un meccanismo garantisca me discendere il governo e quattro anni dopo di poterlo cambiare con una nuova ipotesi di coalizione predeterminata e che io decide non lascio più alle segreterie dei partiti
Perché posso votare per un partito per Martinazzoli e trovarmi Ciancimino dammi potato anche se non ho scritto sono
E posso votare per un per un tipo di governo che immagino e poi vedere il Partito Comunista dico per dire entrare al governo i quando io no avendo votato il partito per democratico da sinistra non non avevo nessuna intenzione di mandare al governo
Quindi c'è una mia insiste sostanze
Son cose che credo che conosciate il problema è il e quale partito può reggere questa questa democrazia
Io credo che
La la forma partito deve mutare in corrispondenza di questa riforma
Verso andando verso due direzioni
Da una parte un partito elettore
Nel senso che
Si riunisce nel sua massima espressione un cinque sei sette mesi prima di una elezione politica
Propone a delegati eletti con un sistema di primarie
All'interno degli aderenti questa formazione un cartello elettorale
Si divide su quattro cinque programmi espressi da altrettanti leader e decide quale programma e qual è il leader da proporre all'opinione pubblica
Se si vince
Sì separano nettamente le funzioni
Del premier del programma e del suo staff da quelle del cartello elettorale politico che l'ha portato al governo
Se perde questo cartello elettorale discuterà perché si è perso perché il programma presentato non è stato ritenuto idoneo dagli elettori
Naturalmente è un pensiero che va approfondito io qui lo dico nessuna grandi linee
Perché c'è poi il modello di organizzazione di questo cartello elettorale che deve essere studiato e approfondito
Per intenderci sostanza è un'imitazione del modello americano banalmente
Non basta però perché siccome non siamo in America
E la cultura politica di questo Paese più complessa
Io credo che dopo il partito apparato insieme al partito lettore che ho indicata cioè che trae un rapporto che costruisce un rapporto diretto con l'elettore
No col militante come si diceva una volta debba essere immaginato un secondo elemento di questo partito che io chiamo pur mi viene da chiamare partito rette
Ovvero per l'alto tasso di partecipazione
Di
Adesione e per l'abitudine che abbiamo un rapporto anche con la politica
è evidente che quel tipo di partito non è sperimentarsi al partito lettore significa non essere non rispettare del tutto le domande che vengono dal cittadino
Allora sotto ci vuole un pianeta di reti di club di Lega e di associazioni
Che trasferiscano quote forti di politica
Dai partiti alla società civile
Ovvero spostino
L'ago della bilancia dalla in modo molto massiccia dall'organizzazione all'interno di un partito organizzato in modo gerarchico e verticale alla società civile
Quindi restituiscano ai cittadini organizzati ripeto in un sistema articolato intorno a questo nuovo partito nuovo cartello di Rete club leghe associazioni il diritto di poter organizzare e il dovere di poter organizzare sui vari temi
Che animano la società dei movimenti che in prima persona pongono dei problemi al potere e che non richiedono di essere mediati dal partito
Tanto per essere chiaro se si porta un leader ambientalista dentro la segreteria di un partito
Questo entra dentro un sistema di mediazione di gerarchie nelle quali il l'opzione fondamentale dalla quale era partito viene pressoché annullato comunque sottoposta a un criterio di mediazione questo vale per un momento femminile e vale per tutti altri movimenti anche Guanyi su momenti che possono sorgerà nella società
E invece molto più forte e quelli dell'ambientalista si organizza un movimento con programmi proposti Obiettivi dentro la società
E propone e chiede a questo cartello elettorale di essere rappresentato nel programma che si propone al governo ivi compreso anche il ricatto chiedo scusa la parola in senso buono tra virgolette di togliere i voti
Del proprio movimento nella propria fascia di opinione rappresentata a quel partito quel cartello elettorale se nel programma non ha rappresentato legittimamente non sorprendono legittimamente queste opinioni
Io credo che questo è un sistema di democrazia molto più forte di quello della proporzionale che ci costringeva a dividerci in base a sfumature di interpretazione e se non era d'accordo con un altro fondava subito un altro partito per cui siamo diventati venti partite
Questo schema si basa vado velocissimo sul fatto che una società ormai fondata di differenza
Razziali sessuali culturali
Così forti e così evidenti che non è più possibile pensare di governarla tentando di ridurre ad uno mediando quello che è plurale ma è possibile solo governarla organizzando il plurale
E dando potere al plurale
Ovvero studiando un meccanismo che all'interno di uno stesso schieramento
Dica come per e crei metodologicamente e culturalmente la possibilità della convivenza di differenza
Questo tipo di cultura colpisce al cuore il meccanismo mentale corrotto che i blocchi ideologici Brocklin militari hanno trasformato i nostri blocchi mentali perché deve insegnarci sarà molto difficile che la differenza
Mi limito a dire la differenza d'opinione non è uno svantaggio per un movimento o per un partito ma è un non è un handicap ma è un vantaggio
Ma un vantaggio si può organizzare in un sistema di vantaggi
Le differenze col mai compongono la Società questa secondo me la sfida è molto difficile però io credo che alternativa non ce ne sia perché non si può pensare di ridurre quello che ormai a in in un un in un sistema di mediazioni per giunta gerarchiche quello che ormai non è più rimediabile
Che ci prova non poche portarci a sbocchi autoritari
Perché da che mondo è mondo perché storia storia équipe trova un l'unica soluzione per ridurre ad uno quello che plurale
Non può malgrado lui stesso forse che alla fine trovarsi in una soluzione
Di tipo autoritario prontissimo chiedo scusa tirarci vera Nando Adornato che ho detto cose scottanti non solo nel verso per il verso ottobre
Ma anche per il da dove penso ad esempio l'affermazione dell'assenza di un ethos pubblico non soltanto della sinistra ma anche della tradizione cattolica ma qui credo che Tina Anselmi abbia da rilevare molte cose chiudo subito la parola
Ma io credo che dobbiamo partire avendo consapevolezza almeno questa l'elemento che di cui sono più certa
Avere consapevolezza che il momento periodo di trapasso che stiamo vivendo ancora un periodo largamente dominato dalla irrazionalità
Perché al suo fondo c'è una rabbia
Contro il sistema dei partiti contro un'occupazione impropria che i partiti hanno fatto della società
Per cui da esigenze alla domanda di cambiamento
Non essendo ancora data una risposta
E non parlo solo perché non c'è una presenza uniforme nel Paese
Di movimenti o partiti nuovi che possano presentarsi come alternativi
Anche se le aree del nostro Paese dove questa presenza non c'è penso soprattutto alla presenza delle leghe
Fasci che la domanda di cambiamento sta emergendo con una irrazionalità che può oggi essere più forte che non nella stessa Italia del nord dove in qualche modo alla domanda di cambiamento si è trovato un referente possibile nella lega
E questo è estremamente grave
Perché
Io credo che ciò crea una maggiore difficoltà
Per dare a trovare la strada per dare una risposta giusta questa domanda
Credo che qui siamo d'accordo nel a ritenere e che l'invadenza dei partiti questa occupazione che si hanno fatto della Società fino a vedere illustri ministri presidenti di basket dei dei ciclisti cose incredibile per fine ridicole
Ecco questa invadenza di tutto ciò che invece andava garantito
Nella sua autonomia perché non rientra nelle finalità dei partiti perché i partiti per assolvere al loro compito devono garantire il massimo di libertà e di autonomia alla società
Ebbene quello che oggi temo è che a questa domanda di cambiamento di superamento della Seat della partitocrazia oggi c'è una risposta che viene offerta una parte del Paese che quella delle leghe
Quella della Rete è diffusa in tutto il Paese ma non mi pare che sia in una fase di espansione in ogni caso né l'una né l'altra
Sono forze che si pongano
Nella Paese per tentare di incanalare su un piano di razionalità la domanda dell'agente e proprio perché nera ebbene lega sono oggi capaci di dare una risposta razionale
Secondo me il pericolo che
La messa in crisi dei partiti Possa aprire dei vuoti
Che vanno ben al di là della condanna dei partiti per porre degli ostacoli obiettivi
A un Ricupero della vita democratica che è quella credo che deve essere al fondo delle nostre preoccupazioni
Come gestire una Rifondazione dei partiti e quali i partiti
Secondo quali forme i partiti possono essere Ricuperati e e nello stesso tempo permettere che a questa domanda di cambiamento sì esprima senza cancellare quei valori
Della costituzione
E che io ancora non riesco
A rinunciare
Io devo dire ho sempre reagito molto
Duramente solo alla all'appellarsi a una seconda Repubblica ho sempre sperato sempre cercato mi sono sempre mossa perché rimanesse la Prima Repubblica con i suoi valori anzitutto ma anche devo dire fino a non molto tempo fa io speravo perché anche sul piano delle forme
Si potesse trovare un punto di uscita
Cosa che oggi non ritengo più possibile
Per cui proprio per salvaguardare
La democrazia io credo che sia necessario andare a un sistema elettorale
Che di per sé obbliga i partiti a cambiare
Gli obbliga perché il sistema uninominale
è un sistema e che esige da parte dei partiti una selezione della classe dirigente che non può ripercorrere la vecchia strada quella che oggi viene rifiutata
Dai cittadini
E quindi il cambiamento dei partiti si lega oggi in modo strettissimo con una nuova legge elettorale
Anche se io credo il sistema uninominale
Privilegiando per sua natura la persona
Rispetto al partito
Non vede
Farci sottovalutare
Anche i pericoli che vi sono in questo cambiamento
Perché
Le persone possono essere
Più facilmente condizionate
Da lobby e da gruppi di interesse
Perché queste lobby questi gruppi di interesse
Pensiamo appunto anche il sistema americano
Si pongono possono porsi alla luce del sole ma possono anche non porsi alla luce del sole come la storia del nostro Paese anche recente ci ammonisce
Quindi se viene meno
Una fedeltà
Richiesta e avuta
Ai partiti da parte dei candidati questo non è che ci garantisce che la i candidati siano una espressione più libera più autonoma della società e che abbiano perciò più capacità di collegare le istituzioni e con il Paese basta che noi pensiamo
A quale sarà il peso dei mass media e in particolare della televisione
Nella scelta del candidato all'interno di un sistema uninominale noi non dobbiamo
Sottovalutarlo per cui io credo che il sistema uninominale dovrebbe essere realizzato know nella debolezza non nella crisi dei partiti
Ma io una capacità dei partiti di recuperare un ruolo che non sia totalizzante certo della società ma un ruolo che non può venir meno perché non possiamo immaginare e che i candidati in un sistema uninominale
Che vengono privilegiati in quanto persone arrivino nelle istituzioni comunali Marta Brancaleone e non come persone e che si ritrovano
Intorno a un progetto politico un progetto politico di cui necessariamente devono essere garante continuare ad esserlo i partiti parlo di un progetto politico
Che non è immaginabile che si gestisca
La vita politica di un Paese con la somma delle opinioni personali
E questo sarebbe una disgregazione una si creerebbe un vuoto
Altrettanto pericoloso quanto quello che oggi denunciamo dell'eccesso del partito
Chiesa
Del partito
Che chiede ed esige una appartenenza vincolante e devo dire però che intorno a questo tema di quale deve essere la forma dei partiti oggi
Lei ha ricordato Moro umana
Non ha ricordato una pagina che per la verità non è molto conosciuta
Dell'ultimo Moro che una forma molto che analizza in modo molto critico i partiti
Tanto che pone lui stesso il superamento del partito come struttura e parla del partito come movimento come movimento è una intuizione che Moro
Esprime intorno agli anni mi pare settantacinque settantaquattro e che i membri mi ricordo già allora mi colpì perché non ritrovata l'avevo letta prima in un saggio di Shimon vari
Dove essi mobile dice in un saggio molto duro contro i partiti si muova e addirittura pensa che dovrebbero essere cancellati perché dice insieme
Ogni partito si rifà a una cultura o un sistema di pensiero e per sua natura eh
A in sé un processo totalizzante e quindi non democratico
C'è anche il Moro in modo più sfumato meno meno rigido meno duro che non si mobile questa a questa intuizione che bisogna andare verso un sistema di partiti
Meno rigidi meno chiusi nel lavoro sistema di pensiero nella loro cultura ma con mi pare
Accompagnata questa riflessione da un'altra riflessione e che cioè la rigidità la chiusura dei partiti si supera là dove via via anche attraverso la politica si dà vita
A una cultura nel Paese più omogenea
Si superano le distanze le contrapposizioni e si trovavano via via valori comuni che rendono più omogenea la stessa politica pensiamo ai Paesi anglosassoni dove le contrapposizioni non hanno mai avuto la forza non hanno mai determinato la spaccatura che c'è stata invece nel nostro paese ecco quindi io credo che tutto questo va tenuto nello sfondo ma ecco per do ma per rispondere alla domanda
Dove andiamo
Oggi
Io devo dire che non vedo dove andiamo
Perché c'è questa domanda di cambiamento
In nome della quale tutto viene
Tutto viene assunto come come valido
Se si parla con la gente ieri sera ero stata fino a mezzanotte alla periferia di Mestre
C'erano più di trecento persone con la nebbia la gente sta riscoprendo la politica
Proprio perché c'è la crisi della politica
Ebbene questa gente
Non le interessava niente del sistema elettorale
Diceva solo
Ma per cambiare serve
E mi sembra
E che aver caricato un nuovo strumento elettorale
Di tutte queste richieste
Di tutte queste esigenze
Rischia che quando lo avremo applicato
Dopo i referendum
E quando avremo quindi con il nuovo sistema selezionato una nuova classe dirigente
Io non vorrei che avessimo un contraccolpo
Proprio da questa da questo semplicissimo
Lo voglio chiamar così perché qualcuno non è
Che fa del semplicismo quando lo carica
Anche di aspettative che non possono legittimamente essere poste la
Allora anch'io mi domando come operatore
Politico
Che cosa che cosa fare oggi
Ecco io credo
Che qui i partiti
Devono giocarsi tutto ma devono avere il coraggio di giocare tutto
In che senso
Che il nuovo sistema elettorale
Deve essere accompagnato da un
Vorrei dire cancellazione
Della classe dirigente che ha governato nostro paese
Con questo ogni partito avrà dei rischi
Perché non è detto che i nuovi
Che arrivano abbiano più qualità più preparazione di quelle che manderemo a casa
Ma io credo che oggi questo è un passaggio obbligato
Non è immaginabile che siamo capaci di recuperare la guida del paese questo è
Essenziale recuperare la guida del Paese in modo persuasivo
In modo convincente
In modo che rileggi i temi il ruolo dei partiti che dobbiamo volere DiVersi anche nei loro meccanismi di vita interna oltre che nel loro opporsi in rapporto all'elettorato
Io credo che questo passaggio nove non riusciremo a gestirlo
E quindi ci resta davanti l'interrogativo di chi gestirà
Di chi gestirà
Se i partiti non
Non si mettono nella condizione di riaprire una linea di credito del Paese nei loro confronti
Questo secondo me
Il grosso problema che abbiamo davanti
E più ritarda da parte dei partiti
La indicazione convincente
Di questa strada che si vogliono percorrere Pd ultimo
Che al di là
Dei dei movimenti o del o dei nuovi partiti
Che si presentano essere esplicita al di là della lega e della Rete e di Rifondazione
Io temo che non c'è solo un nuovo che non è capace
Di sostituirsi al vecchio ma che rischiamo che questo nuovo che in larga misura equivoco
Rimette in discussione o rischi di cancellare quei valori su cui abbiamo costruito la costituzione del nostro Paese che sono invece al di là della rabbia che c'è nella gente ancora un patrimonio comune
In cui la gente vuol credere non siamo al rifiuto dei valori
Non lo trovo questo rifiuto anzi se penso che cosa sta esplodendo
Per questo prossimo venticinque aprile io non lo so ma
Dovrei avere
Cento venticinque aprile per poterli tutti commemorare c'è un Ricupero anche di dei valori che la resistenza ha messo in evidenza allora
C'è ancora un Paese che in certi valori crede
Ma gli strumenti politici
La politica
Oggi sembra staccata
Da questi valori
E chi vi e ciò che viene avanti
Al di là
Dei partiti
E dobbiamo stare attenti leggevano i giornali di oggi che ci sono due milioni io io purtroppo ne vedo uno solo
Vedo vedo
Qua
No freddo
Quello che di valori viene distrutto nel mio Veneto
E che ci sia tutto un patrimonio che va in distruzione e questo mi preoccupa
Perché quando si distruggono valori l'effetto è molto più grave che non quando si sommano semplicemente dei voti non è solo il problema dei voti che si perda
Quelli si possono Ricuperati ma quando si distruggono valori è molto più difficile ricostituire e questo patrimonio e la mia preoccupazione che il ritardo dei partiti rischia di aprire spazi hanno un valore sui quali quindi ed è difficile immaginare quale sarà il domani e del nostro Paese
Pene sono particolarmente grato Tina Anselmi per questo intervento appassionato ed altamente problematico dissenso seguitando con l'ordine alfabetico la parola Andrea Manzella
Nelle parole ultime di Tina Anselmi vi sono risuonati accenti di preoccupazione quegli accenti che
Che ci esibiva tutti l'Italia in
Assemblee come questi riunioni in seminari risente come un dato costante di un un Paese che in questo è omogeneo e omogeneo come in tante altre cose
Lo lo
Lo dirò ecco
E vedevo che in questa questi accenti preoccupazione
Tina Anselmi ha espresso anche un un timore d'irrazionalità nelle cose che avvengono nel nella vicenda che si che si dipana
Ecco io in questo sono più d'accordo direi con Adornato perché tutto comincia veramente
Da un atto di ratio di irrazionalità profonde da dire dal della razionalità più alta che ci possano essere in un sistema politico cioè una scelta elettorale
Veramente il cinque aprile
Spacca il sistema il sistema politico con una mela marcia direi a differenza di quello che diceva Nando
Che di questa cosa sono stati consapevoli per un istante rilasciamo poi subito i giudici di Milano quando hanno detto e da cinque aprirà gara gente comincia a far parlare era già cinque prima che legge il giudice
E d'altra parte e d'altra parte il
Come dire eh eh eh elementi di razionalità contiene ogni ogni ogni transizione proprio per questo congiunzione tra nuovo e vecchio per questo vecchio che genera il nuovo di questo nuovo che non è mai completamente nuovo e ha sempre qualche
Elemento di vecchio ma certo dobbiamo andare dobbiamo andare subito ricevano un segno diceva tornato Hannover forme della politica proprio per non deludere il cumulo di aspettative
Della gente dobbiamo andare come diceva Marramao ad una ricostruzione della sfera pubblica in Italia dell'arresto pubblica ecco
Però qui vorrei mettere la prima la prima avvertenza certo noi dobbiamo ricostituire la sfera pubblica in Italia la Rice pubbliche ma attenzione
Quello che l'evoluzione della società italiane e non solo italiana ci dice e che questa ricostruzione di sfera pubblica a cui dobbiamo andare e una ricostruzione etica prescinde
Dagli elementi tipici della pubblicità
La sfera del diritto pubblico la sfera del potere pubblico la sfera della politicità in senso stesso proprio perché
Vi è una
Contaminazione e tre società civile e società politica ecco quello Ila e trecento persone di ieri alla periferia di Mestre nella nebbia ecco che che che volevano sapere
Che volevo sapere la politica e la società civile o società politica ecco questo è un bel un bel su un po'una bella
Domandava
Accanto a quelle che ci poneva
Che ci forniva Giacomo Marraffa Elia questi io risponderò alle prime due risponderà in maniera in maniera brevissima anche perché qui chi mi ha preceduto ha detto cose con cui concordo da dove proviene
Da dove proviene la crisi ecco io credo veramente che proviene
Dal fatto che all'interno di un ordinamento che e nelle sue fondamenta nei suoi fondamentali e democratiche badate bene del democratico e del cinque aprile in una maniera del tutto o inattesa
A si si è rotto si è rotto il collante del sistema
Nel sistema politico proprio perché c'è libertà di voto però in questo ordinamento democratico si è inserito un nucleo di regime ecco diciamo c'è Bobbio Spadolini che contestano questa cosa però il nucleo di regime all'interno di un ordinamento democratico
Era era nettamente era nettamente invisibile e questo nucleo di regime cioè questo nucleo di potere invasivo questo nucleo che convenzionalmente chiamiamo partitocrazia
E l'origine e nello stesso tempo l'accoglimento
Nella della crisi ma non è entrata in crisi
Non è entrato in crisi ha ragione sei Billé
Sistema di valori costituzionali quello che Habermas chiama il patriottismo della Costituzione e in cui c'è una vera identità italiana mi dispiace e di non essere d'accordo col mio amico Adornato io in questa in questa diffusione dei valori della Costituzione e che che che sono o percepiti anche da gente che non ha mai letto la Costituzione io vedo o quello che e e e da la specificità della patria italiana in questo in questo in questi primi cinquant'anni
E di di Repubblica ecco quindi la crisi viene d'acquisto
E editore e e dove dove andiamo e e e dove andiamo
Dove andiamo dobbiamo andare a delle forme e di contropotere al partito
Al potere partitico il fondo per il giurista per i politologi per i filosofi delle e e molto più difficile che per un giurista scrivere quello che descrivere quello che è avvenuto nei partiti politici info di partito politico nasce diciamo come del della prima parte della Convair dalla Costituzione
Quella dedicata ai diritti ai diritti fondamentali ed ecco che a un certo punto il partito inforca gli stivali delle sette leghe e trasmigrate la seconda parte dalla Costituzione nell'organizzazione del potere
E il partito diventa potere ma divento un un potere senza contropoteri a differenza di tutti filiale tributi della Costituzione un potere senza garanzie e quindi ecco la risposta alla seconda domanda molto molto semplice
Occorre costruire una cintura di garanzie
Ad un potere che si è formato senza senza garanzie il mutamento il mutamento della del del sistema del sistema elettorale il mutamento istituzionale dalla forma di governo
Con un s'sono strumenti per porre un cinturone di di garanzie intorno ad un potere senza senza garanzie
Che cosa il futuro ed è la terza domanda io l'ho detto io ho detto quello
Che che che mi pare il punto focale in una discussione sulla classe dirigente queste qui è questa questa
Convinzione convinzione che ciò o che e nell'epoca della Società informata ecco vedo o Monteleone uno storico uno storico dell'informazione riflettere tra di noi all'epoca della società informatica il concetto di élite
Il concetto di classe politica sono ormai concetti inservibili perché non descrivono più la realtà e sono Alda a base di giustificazione di strumenti di di selezione e di fare politica che sono completamente completamente distorti
Non descrivono più la realtà ripeto perché non c'è più separazione tra società civile e società politica
Con l'internazionalizzazione con la diffusione del diritto di formazione non statuale con la superiorità del mercato sulla decisione politica
Non sono scelte del mercato con scelte dal mercato non più influenzate com'era prima dal bilancio statale nel bilancio statale che attende
Le scelte del mercato ecco si poteva dire con con grosse che la politica non è più nella politica
E quindi e vi è e questa questa questa questa trasmigrazione verso verso verso la società civile ormai e la società civile che fa
Che fa politica quello che noi consideriamo ancora il ceto politico
è solo un un un corpo separato o burocratico o o avulso ormai da quelle che scodella che l'evoluzione della società complessiva nel già ecco perché finanza e di poco fa parlava di cancellazione usava questa parola così forte
E così ecco è è così è così definitiva perché perché e e un uno uno che può essere avulso senza che nessuno se se ne se nel seme
Se ne dia se ne dia né né di acconto
E io ciuccio due
Due un un piccolo un piccolo teorema che a parità di cultura generale
La cultura politica media di un cittadino cultura politica media di un cittadino quisque de populo che ha detto alle sue civili occupazioni è superiore alla cultura politica media di un professionista dalla politica
Perché il cittadino quisque de populo eh no ma è ecco e
Ma
Bisogna vedere fino a che comanda bisogna vedere qual è il sentimento che comanda Miriam Mafai bisogna è comunque noi stiamo parlando arrestiamo parla dodici di di di di prospettiva motivo volevo volevo dire questo perché elementi di quisque de populo che e ha detto o alle sue occupazioni
A oltre la cultura della Società informata anche la cultura proprio nel suo lavoro quello che gli deriva sul lavoro
Il proprio professionista dalla politica e oltre a ad avere la stessa informazione che ha il normale cittadino ha solo quelli informazione deformata che gli viene dalla cura del collegio dalla dalla dal gioco delle correnti dalle cose quindi è un piccolo Dompé un piccolo gioco se se vuol però
O mi pare che che dica che dica quello che che che sta avvenendo che quello che sta avvenendo
E allora se è così è secco C&C abbiamo avuto questa
Questa delegittimazione ecco del sapere politico in quanto in quanto tale perché onesti non c'è cultura Polillo cioè sapere politico almeno del della politica di professione
Ecco che vengono meno o viene meno anche la legittimazione di quegli strumenti
Dissoluzione e di di selezione scusate che si fin qui sono stati basati sull'idea che avevamo una società di sì informata una società rispetto a cui il partito politico dovrà svolgerò opera pedagogica
A
O di avanguardia
Più dopo l'idea che dovevamo avere una scuola non so elettiva perché i figli dei ricchi avevano un'informazione superiore a quella dei figli e impoverimento invece ho l'impressione che adesso dal punto di vista IMEI
Televisivo il e il tipo di informazione di base della famiglia sia un'informazione un'informazione che di di di di ieri di eguaglianza di Crosetto poco fa sentivo o una critica al al all'idea l'idea del della lega che si organizza in partito è per credo purché stiano sbagliando dalle ultime notizie che che che giungono dal fronte della lega il tipo di organizzazione che stanno facendo attenzione però
E loro però sono arrivati da uno a settantacinque deputati con una ascensione comunque nella sezione verticale che non ha paragoni nella storia
Nella storia italiana perché si dal quarantotto la Democrazia Cristiana avuto questo salto però dietro c'era dietro c'era c'è ex questi dal nulla dal nulla sono arrivati mette e come sono arrivati con il fax con il colgo l'informazione visuale politica il club dei tifosi milanisti cioè con un tipo di organizzazione avrei poi reca in rete sia pure rudimentale di un partito politico che ha portato il risultato a casa settantacinque settantacinque parlamentare cioè io dico
Che si è formata in questo Paese una nuovo uguaglianze una uguaglianza verso l'alto
O la classe non classe che come diceva Colletti che esprime un non voto d'opinione e più che un voto di appartenenza e che a da da questa questa può a assoluto uomo Borgo e tentazione al a e destrutturazione al sistema
E ed è elettorale
E e
E e conta e conta etniche Kiki facciano notizie dalle redazioni dei giornali sa che sabato scorso a un certo punto le redazioni dei grandi giornali hanno cambiato totalmente atteggiamento sulla base dei fax e sulla base dei telegrammi sulla base delle telefonate quindi non ha cambiato solo il presidente La Repubblica atteggiamento
A anello cambia alcuni giornali cioè c'è un peso di opinione pubblica di società informata
Che e e che che ha un un ruolo politico che non arriva non aveva
Non aveva non aveva fino finora e allora se questo è vero se vi è un'omogeneità verso l'alto e ma non è tutto
Gli strumenti istituzionali lei considera la considerazione del degli strumenti istituzionali per la selezione del personale parlamentare per la selezione del personale amministrativo per la selezione del personale di governo devono avere una una una una profonda rivisitazione e qui eccetto il personale parlamentare che prima dovrà essere essa è a ecco e espresso dal seno del partito pedagogico e adesso può essere espresso da collegi
Da collegi uninominale il personale parlamentare che prima doveva avere un i grossi numeri della rappresentatività anche fisicamente il migliore i Milla parlamentari proprio per ed erano giustificati proprio per la necessita di di di di reggere avrete il il Illy il Paese e adesso appaiono un numero estremamente estremamente fuori fuori di misura senza eguali nel nel mondo e e viene quindi anche un si introduce anche rispetto al personale il parlamentare un e elemento o di e di possibilità
Di indie di cambiamento Orabi turnover molto molto rapido ecco la ipotesi di non rieleggibilità che finora sono credo solo nel Messico come come norma costituzionale però comincia ad essere proprio perché abbiamo questo Moggi unità di base della Società io
Ho visto Furchì sta in Parlamento
Forse ne può dire più anzi senza dubbio devo dire più di me ma io credo che ormai tra i deputati me il deputato medio leghista
Egli deputato medio dei partiti tradizionali dopo sei mesi di apprendistato parlamentare però all'anno non esiste più questa questa enorme questa enorme differenza non c'è questa differenza che invece in ogni altra professione esiste fra uno che c'ha dieci anni di professione euro invece che c'ha sei mesi di professione questa è un po'è un po'la realtà sia pure tenendo conto di quel contesto omologante e che che F. dato dalle a quelle dalle aule
Parlamentari è questa non rieleggibilità deputati dovrebbero far conto faro Farrar
Far riscontro un maggior potere un maggior potere dei deputati gli ultimi dei parlamentari e l'un l'ultima dottrina parlamentarista e arriva a sostenere nel deputato la per i anche per i per lamentare la teoria del potere diffuso come per i magistrati che ogni parlamentare
E in grado di esprimere il i
Ma analogamente e queste queste considerazioni valgono per il personale amministrativo ore il personale amministrativo finora era EBA era basato o era scelto o sulla base di criteri in cui la selezione veniva veniva penalizzata a ora la mobilità tra il personale Pubblico e privato ecco la il la cosiddetta privatizzazione del pubblico impiego la libera circolazione che si sta avendo in molte fasce di pubblici impiegati tra nei miei paesi e della comunità
Della cento
La distinzione tra responsabilità politiche responsabilità amministrativa sono tutti fattori ugualmente che aiutano ad una diversa concezione della dirigenza amministrativa in relazione a quelle a quello che sono dati omogenei
Della società che valgono sia per quella che finora chiamavamo la sfera della del pubblico che per la sfera
Del privato e naturalmente questo vale e concludo anche per il personale di governo in senso oltre che personale parlamentare personale dirigenza amministrativa anche per il personale
Di di di governo in cui i certi elementi che prima se pareva no estranee alla ad una cultura
Di garanzia democratica quale per il l'esempio l'elezione diretta dei sindaci o l'elezione diretta del del del del primo Primo Ministro in un tipo di società
Che garantita dalla suo Dall'Osto dalla stessa circolazione di informazione appare chiedono dei degli elementi che che possono essere
Raccolte ecco io dico che qui sto o esiste sempre un problema di formazione della classe dirigente ma partendo dal società informata io credo che non esiste un un problema un problema di il ricambio
Se si abbattono appunto le paratie stagne che ci sono tra società civile
E società e società politiche in realtà la vera paratia stagna che c'è e quella tra gli addetti alle civiche io occupazioni e il professione e i professionisti della politica proprio quello di cui si parlava prima questa ben venga agli apparati ecco il problema della dirigenza
Della dirigenza
E e qui sto e questo di i per far sorgere senza discontinuità la diligenza dalla Società tout-court senza o la distinzione che finora sì trascina
Venne ringrazio molto Andrea per avere toccato il punto importante svolto per avere inserito il problema della crisi italiana dentro un contesto culturale no di tutto rilievo volevo sotto precisare che quando io parlavo di sfera pubblica la intendevo già come un mix i società civile e politica
E credo che uno dei problemi cruciali con cui dobbiamo cominciare a misurarci e il fatto che da qualche tempo anche in Italia siamo in presenza di un'interazione tra elementi il sigillo ed elementi di common law del nostro stesso ordinamento ma qui mi pare che tocco punti che sono molto familiari assume foto cotta al quale darei la parola
Io quel che partecipava uno di questi diritti
Parlamentari mi scuso per essere arrivati in ritardo su penso d'avere ricostruito le domande che sono state poste all'inizio tra Carlo d'onore Giacomo Marramao le dico subito che a differenza dei due che sono intervenuti prima di me non ho nessuna sicurezza nelle risposte
Perché io sono convinto lo dichiaro subito e cercherò di dare un paio di esempi che noi siamo in una condizione di estrema difficoltà per ragione che espongo su abbiamo bisogno
Sentiamo la necessità di soluzioni immediate
E siamo quindi in qualche modo costretti ad analisi sommati mentre la realtà che dobbiamo che abbiamo davanti agli occhi è molto più complicata di quella che in qualche modo cerchiamo di restituirci per dare risposta era per esempio il fatto che questo sì è un Paese che non ha che ha avuto una specie di perpetuazione della sua classe dirigente negli ultimi quarant'anni ma questa è una clamorosa sciocchezza lo dico negli anni io non voglio da giudicate come volete sapete quali sono i miei giudizi
L'esperienza del Partito socialista ma l'esperienza del Partito socialista è stata quella di un grandissima
Mutazione del ceto dirigente di questo Paese nel gozzo
Per Giorgio Ruffolo ma ci sono state ESP sperimentazione di presenze
Nel governo di persone che non venivano dalla carriera burocratica dei partiti e questo è un altro fatto non voglio indagare sulla purezza delle intenzioni
Di chi faceva questo tipo di operazione ma il fatto è avvenuto dunque siamo di fronte a un problema se è quello di come si costruisce selezione si fa circolare una élite che non può essere afferrato attraverso l'eterna immagine di andremo perché in Italia sono avvenute cose che atto hanno accompagnato all'Iran movibili ITA di Andreotti il tentativo che io descrivono adesso per ragioni di semplificazione di cui ripeto o grande timore con il riferimento alla vicenda del Partito socialista se oggi questa vicenda ci appare meritevole di un grande riflessione critica
Questa è non può essere soltanto ridotta all'aspetto penale che pure oggi è quello assolutamente predominante perché ci sarà pure una ragione e su questo io non ha una risposta data
Perché non la voglio soltanto ridurre alla caduta dell'etica pubblica che pure è sicuramente consistente per cui questo cambiamento di classe dirigente attuato in questo modo
Con questa radicalità ha poi trascinato il Paese non la vicenda che stiamo vivendo questa è una domanda alla quale credo dobbiamo provare a dare una risposta
Se no io ho l'impressione che ci si rifugia amo io no non voglio qui
Discutere nella indicazione di procedure e nella formulazione di promesse che non potranno essere in nessun modo onorati
Io ho un grande timore che si stia facendo un grande investimento simbolico sulle leggi elettorali che poi non darà se non grandi delusioni
Il parlamento la qualità dei parlamentari ho visto questa ricerca sulla preferenza unica
Mi sembra un po'insomma la qualità dei parlamentari non è che sia migliorata
Questo lo dobbiamo dire si dice perché la preferenza unica è stata presa asse isolate dal contesto perfettamente d'accordo
Seconda questione che mi spinge a una certa
Come dire necessità di analisi un pochino meno schematica e ripeto non è un giudizio
Negativo quando io dico che abbiamo analisi schematiche servono risposte urgenti i tempi delle analisi più dettagliate pare che non ci sia secco
Stiamo vivendo una vera e propria asciutte
è una questione delle competere le responsabilità
Se questo sia problema che investe nella sua totalità la classe dirigente del passato se sia possibile ancora usare il criterio della distinzione per individuare le responsabilità
Personali per graduare le responsabilità e quindi anche per prendere contromisure che non siano soltanto le contromisure penali questo è evidente
E chiaro che in questo momento
C'è una tendenza se
Tempo bassotto molte formule la grande confessione
Tutti sapevano
Ho dovevano sapere l'impossibilità di distinguere che è un pezzo di verità non l'aspetto della grande confessione che assolutamente speculare a quello che lo stesso sosteneva due anni fa che era voltiamo pagina e non parliamo più del passato ma questi sono dettagli ma il tema del sapere e dunque o del dover sapere è una vera questione
Solo che rappresentata con radicalità questa tesi
Diventa il più forte incentivo a ciò che si teme da parte di molti degli stessi sostenitori di questa tesi e cioè della reazione violenta di piazza perché se c'è stato un così totale
Coinvolgimento e l'impossibilità di tirarsi fuori dalle responsabilità l'unica via è quella di un moto che spazzi via tutto questo
E mi dispiace dirlo mafia non può essere soltanto quella elettorale perché e una grande illusioni
Quale che sia il sistema elettorale che viene adottato e lo dirò tra un momento
Dunque io penso primo che per dare risposta a quelle domande il modo in cui si sono formate selezionate e hanno circolato all'élite in questo Paese richiede un'attenzione maggiore e Leavitt sono quelle componenti la classe dirigente non solo il ceto politico
E dunque che cosa è avvenuto nel sistema delle imprese pubbliche e private perché attenzione c'è stato un un criterio di selezione del personale del il il sistema privato che non solo scontata ma poneva affondamento delle proprie scelte le modalità di confronto con il sistema politico
Ci sono state le scelte alla testa della Confindustria al tempo del governo Craxi così come alla testa della democrazia cristiana
Romiti doveva poter essere l'uomo che reggeva come immagine così come nella DC si pensava che De Mita fosse l'uomo adatto per
E questi sono
Problemi che legano fortemente la scelta la selezione
Delle élite dirigenti di questo Paese come sono state fatte le nomine che cosa è avvenuto nella pubblica amministrazione non è solo io mi permetto di dirlo
Un problema di
Selezione
Per così dire non burocratica perché al vertice di queste amministrazioni in questi anni non si acceduto per via di routine burocratica c'è stata una fortissima selezione politica dei dirigenti eh quindi questo è un altro elemento che dobbiamo mettere nel conto fortissimo fortissimo
Quindi un io sono molto cauto di fronte ad alcune forme e ad alcune analisi ha pensato molto alla politica certamente ha pesato molto la traduzione della politica in
Influenza dei partiti certamente sono state fatte riforme che incautamente hanno fatto arrivare i partiti finirlo fin dove
E non erano mai arrivate prima penso la riforma sanitaria nella logica delle unità sanitarie locali verissimo
Però ripeto oggi siamo di fronte a questo problema
La semplicità della risposta
Mi lascia in qualche misura
Scelti
E per le ragioni che ho indicato e per qualcun'altra che aggiungo
Io credo d'avere parlato va moltissimo tempo
Di dell'utilità non dico nella necessità o per l'obbligo di ricorrere ha il collegio uninominale
E però hanno in collegio uninominale non dobbiamo considerarlo senza qualche cautela non voglio dire
C'è ormai una buona parte di coloro i quali studiano il funzionamento del sistema uninominale anche chi lo sostiene tipo Sartori
Che mettono in evidenza come la nuova
Maniera dev'essere della politica e cioè l'intreccio tra
Il sistema dell'informazione la personalizzazione della politica tende sempre più a produrre rappresentanti legati a micro interessi locali
A frantumare l'interesse generale nella molteplicità
Degli interessi non del collegio perché sarebbe ancora un fatto unificante
Ma dei diversi gruppi che con
Costituiscono il collegio adesso non vi annoio con una delle mie dei miei pallini e cioè il modo in cui oggi è possibile arrivare con programmi fortemente differenziati alla all'elettorato veramente programmi Cucci di su misura
Sulle diverse componenti dell'elettorato sicché il rappresentante non è più un rappresentante del popolo ma è sempre più rappresentante di micro interessi frammentato questo ormai
E un Effetto quasi inevitabile dell'intreccio tra collegio uninominale nuovo sistema dell'INPS
E allora questo pone un problema non dico che i partiti scacciati dalla porta rientra dalla fine
Ma quali sono i soggetti ai quali può essere attribuito in qualche modo una funzione unificante
E io credo che
Chi come Remo Bodei ha rimesso al centro dell'attenzione non solo politica ma una sola l'idea di interesse generale di bene comune apposto un tema ineludibile perché altrimenti
Qui la frantumazione noi usciamo dalla vecchia frantumazione del del sistema politico
Di un sistema politico frammentato attraverso la molteplicità dei partiti arriviamo a una frantumazione del sistema politico governata da chi questa è la domanda
E la domanda è
Mi consente di arrivare a un'altra delle questioni che sono state poste qui
Io non credo che noi dobbiamo porci più un problema di contropotere dei partiti questo questa consumazione del potere tradizionale dei partiti è già avvenuto
Se noi ci preoccupiamo di questo come di un obiettivo sinceramente
Ci siamo scelti un o un obiettivo che non c'è più noi facciamo un tirassegno e la sagoma è già accaduta questo mi sembra il vero problema che abbiamo di fronte il problema è quello e naturalmente tutti cercano
Nel
Si può anche allora sì sì quello che sempre si rialza sì ma ma io lo do per scontato questo ma tutti noi sappiamo che se oggi si votasse con la vecchia legge elettorale avremo risulta
Radica quindi chi fa proiezioni immagina
Fa simulazioni
Fasce notifica mentre qualcosa di assolutamente improponibile avremmo risultati radicalmente diversi da quelli del cinque sei di giugno perché si è consumata proprio perché son d'accordo con Andrea
Che ormai c'è una maturità sociale così forte un affine di vincoli di appartenenza una voglia di scegliere di contare che ha radicalmente messo in crisi il tradizionale rapporto partiti società non c'è bisogno di accompagnarlo con misure punitive dei partiti perché per su questo terreno impartiti sono già puniti da solo
La questione è un'altra non per carità un voglio dire Benà il benaltrismo no questo è un problema secondo me
Risolto nel senso che quei partiti non li ritroveremo più
Non c'è niente da fare
Possono fare tutti i tentativi di sopravvivenza ci saranno ci saranno nei collegi elettorali non penso che nessuno di noi sia così ingenuo da pensare
E un certo cento democristiano meridionale possa essere spazzato via da una legge elettorale uninominale maggioritario almeno per una legislatura quello sarà un modo invece di consolidare questo tipo di certo dirigente perché tutto quello che noi abbiamo saputo
E ed è stato studiato è che lei cordate dei candidati minori sono stati lo strumento per modificare dall'interno quel poco che è avvenuto nella classe dirigente democristiana
Quindi da questo punto di vista dati di fatto alla mano non è vero che la che il la il sistema il proporzionale di lista con molteplicità di preferenze aveva un effetto di stabilizzazione non è vero quel poco che è avvenuto avvenuta attraverso quell'altro criterio io sto a quello che ci forniscono gli studiosi di
Di comportamenti elettorali quindi ripeto dobbiamo stare ai fatti e da questo punto di vista ripeto i mi si può obiettare che c'è una più scusate chiudo subito una grossa rendita di posizione
Che viene che potrà essere gestita ma che questo sistema né nuovo un sistema hanno nuovo né accelererà in qualche modo la dissoluzione e questo è possibile quali conclusioni voglio trarre conclusioni nessuna come dire messe in guardia attere la prima
Lei false promesse
Non diciamo che ci sia un sistema elettorale che consente ai cittadini
Di scegliere il Governo perché c'è un solo sistema elettorale non praticato da nessuna parte quello di dare la maggioranza a chi ha raggiunta la maggioranza parlamentare a chi ha raggiunto una qualsiasi maggioranza relativa questa è l'unico assistente
Gli altri sistemi non consentono mai di scegliere rigore non c'è un sistema al mondo che non sia esposto al rischio del volto
No no il risultato del la scelta del governo e funzione di qualcosa che più complesse va al di là del solo sistema eletto non mi dite il contrario perché è così io ripeto ogni volta che i cittadini francesi l'ultima volta l'hanno votato contro il partito socialista
E in Parlamento è minoritario e riesce a governare perché c'è non c'è il voto di fiducia e perché c'è il quarantanove tre cioè il voto bloccato con cui si vota per fare il bilancio dello Stato come non si vota M quindi è quello non il sistema elettorale
Non è il sistema elettorale in Germania non è il sistema elettorale in Inghilterra non è nemmeno negli Stati Uniti perché sapete che è accaduto due volte che poi il presidente degli Stati Uniti è stato eletto dalla Camera dei Rappresentanti essa in questa volta per ipotesi è un'ipotesi che è stata scritta sui giornali americani
Durante la campagna elettorale tra agosto e settembre si ipotizzava questo dei cittadini per l'entrata in campo di Rho sperò quando era sopravvalutato
Potevano non dare la maggioranza di voti elettorali a nessuno dei tre candidati
Nelle ipotesi del tempo si pensava che la maggioranza relativa l'avrebbe avuta bus ma sarebbe stato eletto Clinton perché la Camera dei Rappresentanti sarebbe comunque rimasta a schiacciante maggioranza democratica quindi si ipotizzava in quel sistema una clamorosa di divaricazione tra maggioranza popolare presidente degli Stati Uniti quindi non diciamo questa cosa perché poi specificamente in Italia dove avremo quale che sia il sistema almeno tre se non quattro gruppi consistenti in Parlamento
Anche col nuovo sistema elettorale si potrà un problema di coalizione
Prima questione e allora è su questo che dobbiamo riflettere seconda questione quella è relativa alle modalità di selezione e qui già Andrea ha detto delle cose che io condivido
La selezione oggi si fa in due modi primo riducendo drasticamente il numero dei parlamentari perché questo obbliga i partiti a essere meglio rappresentati comunque sia
O i cittadini a scegliere in base a una mirata ragione di interesse oggi partiti si possono permettere di mandare in Parlamento una serie di personaggi
Perché poi chi fa funzionare il Parlamento lo sappiamo bene sono altri sono un gruppetto ristretto di parlamentari che alla Camera si può stimare tra duecento e tre duecento e trecentocinquanta sulla base di qualche
Ricerche un po'approssimativa più fatto noi qui lanciamo in questa sala
Una proposta un po'provocatoria una camera cento rappresentanti questo un po'di tempo fa questo è un una delle vie secondo il problema dell'incompatibilità eventuale tra lo status di parlamentare quella di membro del governo questo è un altro forte incentivo alle modalità di selezione
Ce n'era un terzo che mi sono scordato ma poi forse mi verrà in mente
No certi terzo elemento è quello di privare radicalmente il sistema politico quale che sia il modo in cui viene
In cui viene costituito il sistema parlamentare il circuito della rappresentanza del ponte del rappresentanza governo del potere di nomina
Le polle poche nomine essenziali vanno fatte e controllati io so benissimo che è saltato negli Stati Uniti questo sistema gli fino a un certo punto c'è stato e su un terreno cruciale
E un sistema corretto di rapporto tra il presidente e il Congress il presidente faceva come nomina politica penso al sistema giudiziario soltanto i i i giudici della Corte suprema erano le vere scelte politiche per la l'altro si affidava alle capacità tecniche o alla cosiddetta Corte sia del congresso cioè in realtà indicata i giudici
Indicati dai senatori dello Stato resta aerati
Durante il periodo Reagan Bush
Questo meccanismo è saltato
Perché l'idea che dovesse essere trasmessa e c'era una consapevolezza più ricca dell'importanza del sistema giudiziario
L'ideologia economica nell'intero sistema fatto sicché seicento giudici di nome era federale fossero scelti attraverso una deliberata affiliazione ideologica non politica
Con perfetto come recita un libro di impacchettare il sistema giudiziario
Allora non basta con il sistema degli Stati Uniti bisogna ridurre drasticamente il potere di nomina all'interno del circuito di governo
E sia pure con tutte le riserve che io conosco sottoporle quelle sì a una forma di scrutinio parlamentare molto efficaci
Questo è un altro punto
Io mi fermerei qui perché credo di aver detto fin troppe cose enunciato fin troppe perplessità l'ultima considerazione riguarda un punto che io trovo per molte ragioni essenziale che è quello a cui Nando Adornato faceva riferimento
E cioè il problema oggi del governo di società di minoranze questo nel vecchio problema per cui tutte le procedure che noi avevamo
Inventato erano legate all'idea che poi cinquanta punto zero uno per cento potesse decidere senza che questo provocasse alcun trauma all'interno della società
Mentre non questo sappiamo che non è più bello
E quindi questo è l'altro problema che riguarda la composizione della rappresentanza
Due codicilli di tutto questo e mi convince solo in parte
L'indicazione data da Adornato rispetto al partito rette che risponde poi a quale problema e noi non possiamo ridurre l'attenzione dei cittadini al momento elettorale ogni cinque anni ci vediamo magari sei mesi prima arrivederci e grazie che succede nei cinque anni intermezzi
Oggi noi stiamo scoprendo attraverso una serie di esperimenti anche usando le nuove tecnologie dell'informazione
Si danno conducendo in diversi Paesi che in realtà l'attenzione politica la gente la vuole avere più in quella fase e magari si disinteressa del momento elettorale
E allora non basta un partito organizzato diversamente quali sono le vie di accesso al sistema politico
Come si definisce l'agenda politica questo è il punto e lo snodo essenziale la definisce solo la classe dirigente in qualche modo selezionata o quale
Il modo attraverso il quale i cittadini nell'intervallo elettorale in questo lungo intervallo di quattro cinque anni intervengono sull'agenda politica questo
E un modo tra l'altro per rispondere a una considerazione che io condivido
E cioè l'estensione mi pareva di capire nel discorso di Manzella della idea di classe dirigente diffusa ormai ciascuno in qualche misura si sente non si sente secondo a nessuno e in questo senso il rifiuto di rappresentanza è diventato più radicale del rifiuto di delega che fu al centro della questione del Sessantotto lascio da parte
Tutto il tema del dei mezzi di informazione perché questo è un'altra partita e mi porterebbe più lontana ancora
Ringrazio Stefano perché ha rimesso in discussione ciò che sembrava scontato e mi pare che
Il compito della cultura e rimettere in discussione ciò che sembra ovvio e soprattutto perché ci ha messo in guardia dall'affidarci troppo un deus ex machina
Che sarebbe in qualche modo la riforma elettorale ma do la parola subito Giorgio Ruffolo perché i tempi stringono
E io cercherò di stringere di stringere moltissimo il mio intervento anche perché
Stefano mi ha incoraggiato a
Quello che volevo dire cioè
Alla scarsissima sicurezza nelle risposte alle domande alla scarsissima sicurezza che io nel rispondere alle domande che tra l'altro ho ricostruito grazie alla cortesia di Bruno Trentin che me le ha suggerite che Medea
Sussurrate in un orecchio e agli interventi che si sono succedute alle domande di Marra Mario ma
Quindi non sono sicuro proprio di rispondere a quelle domande certo l'intervento di Stefano mi suggerisce suggerisce anche a me una monito ed evidente ad evitare semplificazioni eccessive
E e tra le semplificazioni eccessive una di quelle più correnti e quella bisogna a vere e che e potere potere contare su facce e vedere facce nuove io nel mio partito ne ho viste tante di facce nuove e non tutte rassicuranti quindi no no no no non credo che questo sia veramente il problema ecco il problema non è di cambiare le facce ma forse di vedere
Altre persone cervelli intervenuto valori principi ecco mi pare che questo è il problema che dobbiamo affrontare a Andrea vorrei dire non c'è Andrea ma non importa poi glielo dico
Ha introdotto una
Un tema fondamentale per queste per questa per quest'incontro e cioè credo che noi facciamo un altro errore quando isoliamo il caso italiano come ci ci accade troppo spesso e e perché se abbiamo una certo Italo centrismo nel nostro nelle nostre riflessioni sembra che i nostri problemi sono solo problemi italiani no i problemi della delegittimazione della classe politica sono problemi di tutto il sistema politico contemporaneo
E dovremmo un po'riflettere a questo sulla base delle considerazioni che faceva Andrea e che si riferiscono grosso modo lo dico in termini estremamente semplificato alla complessità di creazione della società al fatto che le società non sono più piramidi stratificate ordinate già dal rapporto di classe che sono delle Grandi miscuglio e mescolanze frammentate dal fatto del ritmo spaventoso della della società e del dinamismo delle società e allora viene la domanda la politica il partito politico la mediazione politica e ancora una risposta tra la domanda sociale la offerta delle istituzioni perché come tale era rappresentata classicamente oppure il miscuglio è tale che questa a nome di azione si disperde
Sì annulla io vorrei soltanto elevare un monito contro questa conclusione troppo affrettata di fine del confine tra società politica e società civile
C'è un pericolo di cadere in quella che è stata considerata dal neo autoritarismo di certe teorie politiche contemporanee l'autoreferenza delle istituzioni dal da quelle mediatiche della televisione e dell'immagine
A quelle amministrative e quindi di fare dell'umanismo diciamo democratico attribuendo alla società civile una sua capacità di autogestione
Che di per sé non ha in altri termini io ho posto pur sempre colto per la mediazione politica
Certamente non per i partiti di massa non per i partiti pedagogici ma per una mediazione non per i partiti dell'intermediazione ecco qual è la differenza che secondo me bisogna cogliere nella crisi italiana e la ragione fondamentale del fatto che la crisi dei partiti in Italia abbia assunto proporzioni e caratteristiche così
Così gravi e così intense se in Italia siamo passati negli ultimi mesi starei per dire nell'ultimo anno
Dalla partitocrazia alla partito fobie una ragione ci dovrà pure essere ed è questa una domanda che mi pare
Marramao ci abbia posto io non ho risposte però mio modo di vedere dovremmo riflettere su un dato di fondo che costituisce in qualche modo il peccato d'origine della nostra democrazia repubblicana della nostra Repubblica ed è un dato di fondo al quale
Raramente riflettiamo
Dopo la Liberazione i partiti i partiti della Resistenza e di partiti democratici hanno mancato ad una funzione fondamentale e non è stata una distrazione la funzione fondamentale da riformare lo Stato
Questa riforma dello Stato non c'è stata c'è stato un solo partito che si è battuto per un certo periodo per la riforma giusta e non perché non a caso è scomparso dopo dopo poco dopo si chiamava Partito d'Azione
Ma nei due grandi blocchi che allora si confrontavano attraverso uno scontro ideologico
Furibondo non c'era alcun interesse a riformare lo Stato gli uni perché si sia si arroccava non nelle strutture del vecchio Stato per potere mantenere un potere che ritenevano più o meno giustamente minacciato gli altri perché lo Stato lo volevano semplicemente rovesciare aspettavano di vederlo rovesciato sta di fatto che la nuova repubblica fu un cellophane avvolte perché avvolse il vecchio Stato
E e questo determinò
Un varco un divario storico quando un'istituzione si fa decrepita e la Società cresce la società civile e crebbe molto intensamente rapidamente
Si determina un vuoto si determina un varco e i partiti riempirono questo vuoto
Ciò che in altri Paesi hanno riempito
Le istituzioni con il loro sviluppo civile amministrativo organizzativo è qui da noi l'hanno riempito i partiti voglio dire un'altra cosa che in una prima fase l'hanno riempito benissimo
E perché la partitocrazia adesso sottogoverno un moralizzatore ecco allora lo hanno riempito fatta
Fa messa da parte questo peccato di fondo
Per una per per un certo periodo la gestione dei partiti da Parma la gestione politica dei partiti è stata un storia di successo dicono inglesi perché un Paese accompagnato lo sviluppo
Civile grafico economico di aereo che era semi analfabeta semi semi civile semi industriale anzi semi
Segna agricolo e quindi la prima parte dello
Della della storia della partitocrazia è stata una storia positiva
Che cosa è avvenuto perché questa storia si invertite se nel suo vettore nel suo senso nel suo significato e nei suoi effetti beh questo è è molto difficile dirlo deve terribilmente pericoloso semplificarlo
Ma è evidente che l'assenza di ricambio e l'incapacità di ricambio in questo sistema politico ne ha provocato anche lo possiamo dire banalmente
La stagnazione
E c'è una parte dei partiti e chi si è installata al governo e c'è una parte e un grande partito che si è installato nell'opposizione un un un un un un un Governo diciamo sempre più orientato alla sviluppo del potere
Di questi partiti partiti al governo sempre più orientati verso lo sviluppo del loro potere e una opposizione senza alternativa ecco questo allora questo credo che sia all'origine di un naturalmente questo si è creato durante un periodo di tempo mica e è avvenuto il quindici aprile dell'anno X Y Z c'è stato un processo durante questo processo ci sono stati anche degli episodi
Che hanno come dire tra virgolette minacciato di interromperlo positivamente io considero il centrosinistra uno dei tentativi più importanti per potere modernizzare realmente lo Stato e tentativo fallito per colpa proprio dei partiti della sinistra di tutti e due
Dei comunisti e della loro miopia nel non inserirsi in un esperimento riformista riformatore dandogli il vigore e l'appoggio e il sostegno popolare che avrebbe dovuto avere dei socialisti che avevano vecchi vizi di opportunismo di e di massimalismo sempre convergenti tutti e due questa il nostro guaio genetico e che cominciarono ad emergere perché una piccola corruzione chic comincio anche da allora a profilarsi
E in quell'esperimento che ebbe poi delle effetti indiretti secondo me di promozione sociale
E di modernizzazione civile nella sua essenza politica fallì
E il fallimento del centrosinistra secondo me è un luogo comunque una fase da tenere ben presente per spiegare perché dopo i partiti si siano più profondamente ingessati in un sistema privo di sviluppo istituzionale e politico
Cioè riprodotte nell'ambito della
Del del compromesso storico del compromesso storico della unità nazionale eccetera del
Della Consob citazionismo alla il vecchio tentativo trasformisti ecco è e poi emerso quello che è stato il falso riformismo craxiano
Quello di promettere una modernizzazione senza alternativa anzi con un'alternanza che significava la sostituzione di un potere all'altro
E il pieno e sfruttamento di questo di questo potere fino in fondo
Dovrei dire fino al fondo
Ecco queste mi pare che siano per rispondere alla domanda come mai la partitocrazia da elemento propulsore perché è stato un elemento propulsore si è trasformato non soltanto in freno ma in ostruzione
Dei meccanismi democratici in questo paese questo io credo che
Questa storia la dobbiamo riscrivere riflettere perché naturalmente non bastano queste poche e superficiali riflessioni terza questione come uscire da questa crisi io anche Nando mi sento un po'in una condizione come quella che tu hai
Descritto di ambiguità da una parte la liberazione e dall'altra la preoccupazione è un po'come quando da giovani vedevamo gli aerei
Degli inglesi e degli americani che venivano a bombardare eccetera un amico mio particolarmente particolarmente disinteressato che diceva forza forza però insomma eravamo tutti anche un po'preoccupati di questo bombardamento ma
E si tratta di vedere se
Un sistema che non può più arroccarsi non rischi di essere diroccato ecco noi dobbiamo potere definire quali sono e cercare di capire quali sono i modi di uscire da questa crisi
Ricostruendo una democrazia
Una democrazia funzionante ecco allora il il problema che brutalmente est stentano a posto e necessaria certamente una ristrutturazione politica
La riforma elettorale e la sola possibilità il solo strumento per poterla credo che nessuno di noi credo anche la riforma elettorale sia il solo strumento Cecchi
Io ritengo che sia uno strumento diciamo come dire permissivo di una nuova ristrutturazione che la permette che o leva certe ostruzioni a questo sviluppo
Che in sé diceva che se uno allarga la cinghia non per questo ingrassa insomma ci vuole altro insomma quindi è certo se la tiene stretta edifici si sente male ma insomma
Quindi bisogna allargare questa cinghia ma la trasformazione dello sviluppo delle istituzioni democratiche
Deve potere abbracciare un più ampio arco di iniziative politiche
E io credo che da questo punto di vista il riprendere quella diciamo impresa interrotta anzi non ma incompiuta la riforma dello Stato
Sia probabilmente il compito fondamentale concreto al quale dovrebbe potersi misurare col quale potrebbe doversi misurare una nuova un nuovo ceto politico
Nuovo non soltanto nel senso delle facce ma soprattutto nel senso delle i temi ciò che non è stato compiuto all'ora dovrebbe finalmente potersi svolge lei adesso
Perché
Non è più rinviabile una riforma di uno Stato che ancora un'ostruzione alla deroga
E se il vuoto che allora fu riempito de dai partiti restasse quel vuoto tra istituzioni e società non lo riempiranno più i partiti pedagogici ma lo riempiranno i movimenti demagogici
E questo è il vero rischio di questa trasformazione l'Orion per anno le leghe lo riempiranno le reti
Lo riempiranno tutti coloro che non danno risposta se non nella domanda e non si possono dare risposte politiche uno dei punti fondamentali della mediazione politica di sapere dare risposte Alida s'sapere percepire le domande e di dare risposte quello di né enfatizzare le domande di drammatizzare lei di trasferirle in un'atmosfera da circo anzi da tricot teso posto termine Doriano questa volta b a quest'ora
Forse e
Fa ecco allora questi espressa da questi questi questi questi esercizi espressionisti ci la dicono lunga sui rischi della sui rischi della liberazione sui rischi della liberazione allora
Punto fondamentale dovrebbe essere quello di orientare quindi la non soltanto verso una riforma delle procedure e dei metodi di selezione del nuovo ceto politico non soltanto verso una riforma che ne aggreghi
E e e ne Elena vicini alla società civile senza Compton confondere i vizi di nuovi partiti ma anche anche e soprattutto una serie di riforme che non possono non avere a che fare con due elementi fondamentali della debolezza politica italiana e e finisco
E ci sono due elementi che nel nel nel suo bel lavoro ultimo Sartori parla di due elementi fondamentali della della della classe dirigente democratica uno e e la e la Poli archivia
Cioè che effettivamente vi sia competizione non vi sia papocchio
E un'altra è la deontologia e cioè che effettivamente la selezione non sia soltanto quantitativa
Ma sì anche qualitativa perché la soluzione quantitativa la democrazia che si basa soltanto su una selezione quantitativa e la domanda sia dei sondaggi d'opinione
E non la democrazia del dello sviluppo dello sviluppo civile qui
Si dovrebbe dire che probabilmente il fondo sta in quel nodo storico che Nando richiamava all'inizio io lo chiamerei di moralismo politico italiano il fatto di potere e credere di potere risolvere tutto in termini di opportunismo
Rinunciando completamente a valori principi e obiettivi questo non si può guarire né con una riforma elettorale né con un programma per finire con una battuta direi che siccome altri paesi che sono ritenuti da noi sempre un po'meno intelligenti Dinoi l'hanno brillantemente risolto questo problema ho abbastanza decentemente risolto diciamo
Non resta che augurarci di essere un po'meno intelligenti
Grazie a voi Giorgio Ruffolo che ha messo il dito sulla piaga tale sarà il pauroso vuoto culturale Rizzo riguardo al problema
Della riforma dello Stato non mi dilungo oltre avrei da fare due-tre considerazioni che non posso fare sull'ultima parte do la parola a Bruno Trentin
Per l'ultimo intervento
Ma è davvero in questo caso una disgrazia di essere l'ultimo a intervenire anche in queste
Mi sento soltanto in in grado di apportare ulteriori elementi di complessità magari anche ricordando
Cose del tutto banali
Al il tentativo di diagnosi della situazione
Chi crisi istituzionale del paese che e alla ricerca di riuscire
E se mi soffermerò soprattutto proprio sulla prima delle domande
Che sono state formulate nell'introduzione
Che mano a mano cercato di specificare dicendo da dove e da quando nasce la crisi degli equilibri istituzionali
Io credo che effettivamente occorrerà ancora scavare per lungo tempo su questa prima domanda per potere anche tentare di fornire delle risposte non improvvisate non taumaturgiche alle altre due
Io parto dalla
Convinzione che
Riassume in modo assolutamente le grafiche ecco cioè non soltanto effettivamente una crisi degli equilibri istituzionali ma anche una crisi del patto costituente
E in modo particolare questo è un punto che io vorrei sottolineare anche Andrea Manzella una crisi della costituzione materiale della società civile
Dove anche qui vi è una crisi direi di legittimazione non ci troviamo di fronte a una società civile con le sue espressione organizzata se non la comprendo
Che in qualche modo oggi prende il camion rispetto alla scelta politica ordinamento politico istituzionale
Ci troviamo di fronte a una crisi di legittimazione che investe le l'insieme delle organizzazioni delle istruzioni formali e informali
Che vedono
Costituirsi l'intreccio che
Componente potere politico in questo Paese
E difatti ieri e in crisi contemporaneamente
L'impatto sociale che era sottostante al fatto costituzionale quel patto sociale che aveva raggiunto qui c'è una coincidenza con l'analisi che faceva tornato il suo massimo punto di espansione
E di inclusione
Con l'inizio degli anni settanta e cioè con la prima fase del centrosinistra
Io non credo alla catarsi
Come un fatto come dire di rivolta
Quasi etico morale di fronte ad una astratta
Incapacità della classe politica di assicurare il consenso e la salvaguardia di interesse generale credo che bisogna anche scavare su delle cause di natura storica non solo politiche ma anche culturali hanno apprezzato per dire una mano
Veramente che vi è una specificità italiana
In una cultura degli schieramenti
E che è stata sempre l'altra faccia poi del consociativismo che abbiamo conosciuto nel periodo più recente
Che credo che anche se è una verità ovviamente parziale
Che il trasformismo che addirittura fa parte della cultura politica delle classi dirigenti ben prima del fascismo
Sì anche il padre la cultura politica e ha permeato nel dopoguerra
Indifferentemente vorrei dire diversi diversi schieramenti politici
La cultura che poi è diventata quella appunto della della governabilità
Badate bene perfettamente compatibile con il militarismo ispirava grandi forse come quelli di ispirazione cattolica quell'ispirazione Mazis
Da questo punto di vista il il mito della stanza dei bottoni Mignogna memoria che è stato una parte della cultura del centro sinistra
Era una versione candidata di una cultura politica che accomuno in definitiva tutti gli schieramenti politici dell'Italia del dopoguerra
Assieme certamente momenti di protagonismo
Assieme quei fattori propulsivi del sistema partitico e vi sono anche stati all'interno dello schieramento cattolico meno non ricordare della ricerca
Affannosi intona una cultura del programma una parte della sinistra democristiana nel primo dopoguerra come non ricordare
Le le battaglie all'interno del partito socialista e anche all'interno del partito comunista su momenti di riflessione e di natura programmatica ma senza dubbio prevalse alla fine anche nell'esperienza del centrosinistra mi pare
Questa cultura che ha una sua specificità nazionale davvero
Che lo abbiamo chiamato trasformismo che la cultura degli schieramenti
Che è una concezione del potere ma prima ancora che dello stato del partito
Come primus rispetto alla possibilità poi di esercita una funzione di governo
Secondo me vi è stato un asse un'accelerazione di questo processo con la
L'acutizzazione della guerra fredda successivamente con il terrorismo
Dove
Questa cultura degli schieramenti questa versione trasformista della della cultura politica è diventata teoria della governabilità
E cioè la ricerca di sempre nuovi patti di esclusioni di inclusione
Di cui debbo dire ecco
Il neo corporativismo urla le nuove fortune dello scambio politico sono stati una parte senza alcun dubbio si collocano in questa logica già negli anni ottanta
E la logica dell'emergenza contro quella dei programmi
E in una logica che coincide con una nuova fase della gestione consociativa dello Stato
E con una distorsione accentuata di tipo clientelare dello stato sociale laddove si palesa
In contraddizione con alcune grandi ispirazione programma grazie la metà degli anni sessanta uno stato sociale fondato sulla solidarietà occulta appunto non più trasparente non più percepibile e non più fondata quindi su un consenso cosa che
E qui si si comprende allora possibilità di una trasformazione del
In una visione di partito Stato
A otto sufficienti autoreferenziale
E sempre totalizzante da così interessante sulla quale riflettere che questa caratteristica del del partito della sua evoluzione ancora coinvolto anche largamente nelle sue articolazioni politico interno
Le correnti di organizzazioni
Di gruppo all'interno all'interno dei partiti
Che sono hanno proprio
Subito lo stesso processo di trasformazione
Ci sono le cause più vicine
Io vorrei segnalare fra queste
Processo che cominciato dagli anni Ottanta appunto che forse può aiutarci a rendere un po'più complessa la lettura della situazione attuale
Che è cominciato con la scelta secondo me abbastanza consapevoli di uno strumento si è rivelato uno strumento principe della governabilità
E della costruzione di un certo consenso sociale che è stata la scelta del debito
La strategia dell'indebitamento pubblico
Con l'intreccio che
Era preesistente ma piastrellista salvato
Qualitativo
L'intreccio fra affari e politica
Intorno al governo della domanda pubblica infine
Queste
Questa nuova fase secondo me è quella che può spiegare
Più che
Il riferimento origini lontane o a valutazione di carattere puramente etico sulla sulla sulla crisi dei partiti come si sia grandi arrivati quasi in simultanea
Ad una crisi del sistema industriale italiano
Derivato dalla finanziarizzazione
Nell'economia indefiniti
E scontando un ritardo
A mio giudizio pauroso rispetto all'economia industriale grazie
Ad una frantumazione corporativa della società civile non solo in termini reali firma di diritti di status
E quindi anche a una crisi di legittimazione nelle organizzazioni eccetera civili
E ad una crisi istituzionale
Con
Una delegittimazione delle forze politiche soprattutto delle forze di governo che si sono trovati a in qualche modo al centro nel momento in cui la coperta si faceva drammaticamente stretta
Dell'intreccio fra affari e politica
Della lotta per il governo della domanda
Ecco più sottolineo questi aspetti sono evidentemente una una degli aspetti parziali solo per sottolineare che c'è un intreccio fortissima a mio parere che non può essere disattesa fra la crisi istituzionale dello Stato la crisi di rappresentatività dei partiti e della stessa forma partitica in crisi di consenso nella società civile
Il fatto che anche lì
è stata messa in questione sono state ben regole rappresentanza e così come entrati in crisi la nozione di interesse generale
Senza la quale io credo nessun sistema politico democratico può pensare di sopravvivere
Così è entrata in crisi alla vita civile la stessa nozione di solidarietà i valori fondanti di questa
Allora nella me la caverò molto rapidamente per quanto riguarda le altre due domande perché mi interessava sottolineare questo questo intreccio
Ecco io credo
Anch'io questo mi mi risparmia qualsiasi altra argomentazione che vi è una terribile miopia nel nell'individuare nella riforma del solo sistema elettorale la via d'uscita ad una crisi di questa complessità e
Credo che
Uno la riforma del sistema elettorale parte di una vera e propria fase costituente che ricomincia dalla rivisitazione dove dei diritti fondamentale di cittadinanza
Per andare alle
Questioni decisive secondo me nel funzionamento del assemblee elettive della redistribuzione dei poteri fra Stato di amministrazioni locali della riforma della pubblica amministrazione dello stato sociale
Oppure rischiamo di di svegliarci davvero da un brutto da un brutto sogno
Nel momento in cui constateremo che la riforma elettorale anche la migliore non risolverà non risolve il risorgere di una cultura di programma come fatto centrale
Di un'etica della politica
Di una cultura di programma capaci appunto di riproporre sulla base di nuovi valori di nuovi contenuti
Un interesse generale da difendere un patto di solidarietà nasce il TAR civile
Da salvaguardare
E su questa base quindi una nuova cultura della responsabilità
Dei dei delle classi politiche dirige una cultura responsabilità che nasce proprio dal fatto che beh
Questa classe politica si compromette su un programma si compromette su una scelta di
Di governo e e e fallisce anche con il fallimento di questo programma un comune non complimenti rifiuti questo programma da parte gli elettori da questo punto di vista con la stessa scienza Eleonora nella riforma deve contenere
Quegli accorgimenti che consentono almeno l'obbligo di un'enunciazione programmati
E il doppio turno indubbiamente comporta questo obbligo che può essere poi successivamente in uso come nasce Stefano ma certamente il sistema uninominale e maggioritario ha un solo turno non comporta nell'obbligo del programma né quindi l'obbligo al ritiro automatico del candidato meno potato dello schieramento della coalizione
E quindi contiene in sé davvero soltanto quegli elementi frantumazione di cui parlava Stefano Rodotà
E nessuna garanzia di
Di contropotere
Attraverso appunto la la la coalizione che trova nel programma la giustificazione della rinuncia del
Di volta in volta perdente nella coalizione
Un'ultima osservazione che riguarda di più
Il futuro e anche
La questione
Dei valori di questa Repubblica che noi vogliamo recuperare
Contemporaneamente rivisitare ecco io credo che una cultura dello Stato di cui multipli cui hanno parla
Dobbiamo avere la consapevolezza che si deve fondare sul valore radicalmente nuovo
Perché nel frattempo è veramente mutato la nozione di appartenenza
La mozione di Patricia
Giustamente Rice ministro del lavoro del governo Clinton in un suo libro recensito me molto stimolante sottolinea cosa vuol dir la nostra economia e parlava dell'economia degli Stati Uniti non vuol dire più niente
Possiamo parlare di la nostra società
Possiamo parlare
Dei valori nel patrimonio umano
Dell'intelaiatura sociale che dobbiamo salvaguardare e difendere anche tentare un Governo di un'economia che non ha più confini di carattere nazionale
E quindi sono grosse questioni che stanno di fronte a noi perché che attengono al punto che cos'è l'interesse generale oggi
Di fronte all'internazionalizzazione l'economia dei mercati esteri trentadue
Io ringrazio molto Bruno Trentin tedesco intervento che proprio già un inizio di studio sui problemi visto di studio proprio sul tessuto da cui parte la crisi italiana
E mi pare che se mi è consentito riassume proprio con una con un indicatore molto sommario
Il senso di questa lunga e approfondita discussione di stasera che secondo me è stata nei limiti in cui è possibile farlo in una in un tempo limitato è stato secondo me è un vero e proprio inizio di approfondimento delle questioni
Mi pare uno dei temi centrali e questo dei valori comuni è questo il tema del bene comune
Che bar radicalmente ridefinito e oserei dire un altro indicatore che viene fuori un po'da tutti integrità e col da tutti quanti gli interventi che sono stati corrette
Couto ascoltato molto differenziati e sfaccettati eccitato all'esigenza di una il nocciolo della politica un paradossale come dire elogio
Cioè la politica in una situazione che sembra invece azzerarla e affidare i destini del Paese ad altri fattori ad altre strutture ad altre forze e direi che questo è fondamentale per un Paese come l'Italia che non ha avuto usò un'espressione un po'paradossale l'accumulazione etica originaria che è stata alla base delle altre democrazie dove e e possibile come dire punto raggiungere il consenso possibile operare secondo il conflitto perché vi è un grado zero della comunicazione che già stabilito da questa accumulazioni che da appunto da questa accumulazione originaria etica che da noi è mancata e che secondo me è il punto chiave
Che dobbiamo affrontare di qui in avanti
Un ultimo aspetto del dibattito che mi pare che un po'la morale della favola che abbiamo un po'raccontato ma c'è un richiamo che non siano favole e che li Nuova
O ne senza tradizione e soltanto vuota retorica e che se dobbiamo innovare
Non dobbiamo pensare che si parte da un continente completamente nuovo si parte da un tessuto che la nostra storia e la nostra identità
Nazionale che non possiamo far finta che non ci sia ma sono state
Delle indicazioni molto rapide sommarie grazie soprattutto chi ci ha ascoltato