L'intervista è stata registrata venerdì 8 gennaio 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Finanziamento Pubblico, Partiti, Riforme.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
16:30
9:31 - CAMERA
15:00 - SENATO
10:00 - Camera dei Deputati
12:00 - Sebato della Repubblica
12:15 - Camera dei Deputati
12:45 - Camera dei Deputati
13:00 - Senato della Repubblica
13:00 - Senato della Repubblica
13:15 - Senato della Repubblica
professore
Massimo Teodori già deputato radicale si discute la legge sulla finanziamento pubblico c'è chi chiede che il attraverso il modello sette e quaranta si destini una quota ai partiti
E ma io credo in verità che il grande problema che c'è di fronte oggi sulla finanziamento della politica costo da Napoli a finanziamento pubblico
Non sia tanto quello delle varie modalità attraverso cui provvedere al finanziamento pubblico quanto sia tra coloro che hanno una concezione per la quale qualsiasi finanziamento qualsiasi tipo di agevolazione deve passare attraverso l'imbuto dello stato e con i quali invece credono come io credo che bisogna assolutamente ribaltare questa concezione di carattere statalisti che per cui in Italia tutto deve passare attraverso lo Stato ecco mi pare che questo sia un aspetto che oggi non è stato messo in discussione
Da nessuno né da quelli che dicono che vogliono un l'un per mille il quattro per mille l'otto per mille né da quelli che vogliono le strutture i servizi né da quelli che vogliono altre forme di rimborso di finanziamento
Cioè bisogna stabilire se qualsiasi tipo di finanziamento sia di carattere pubblicistico o di carattere prego privatistico classica presso lo Stato o se invece come io credo
Debba esserci un rapporto diretto fra cittadino e partito o un cittadino di attività politica o cittadino e candidato e come il denaro dei cittadini può essere sufficiente per mantenere queste grandi macchine che oggi sono i partiti
Ma io credo che devono essere sufficienti ma torno un po'a quello che dicevo un momentino fa sul rapporto diretto
Io credo che per esempio la concezione dell'uno per mille o del quattro per mille dell'otto l'otto per mille persino delle concezioni
Non solo statalisti che ma che appartengono diciamo a quel tipo di mentalità che si può chiamare proporzionale spartitoria che è stata quella che ha portato il regime alla bancarotta morale alla bancarotta
Materiale perché questo facciamo o un un paio di esempi di modalità di come potrebbe avvenire questo finanziamento cioè una modalità e quella di dire ci sono alcuni cittadini che segnano sul modello settecentoquaranta
Un la loro preferenza per devolvere mettiamo l'X per mille ai partiti che cosa significherebbe in questo caso significherebbe che tutti i cittadini italiani devono essere devono pagare ai partiti quello che scelgono una parte dei partiti
Quindi è una cosa assolutamente assurdo ma è anche assurda l'altra concezione cioè la concezione che lo stato mette a disposizione dei partiti una certa somma piccolo-grande che essa sia e che essa venga ripartita proporzionalmente
Ai i risultati elettorali del delle ultime elezioni politiche come quello che avviene oggi cioè entrambe le concezioni
Sia quello dell'X per mille attraverso i settecento centoquaranta sia quella d'una ripartizione proporzionale di altro tipo sulla base delle ultime elezioni politiche sono entrambe concezioni
Proporzionalisti che è molto pericolose perché ritengono che sia sempre lo Stato essere mediatore fra cittadino e partito io ritengo invece
Che il rapporto o che posa stabilirsi un rapporto diretto fra i cittadini e i partiti
Con la sottoscrizione di contributi di quote di sovvenzioni e che possono essere dei tassate ma possono essere detassati a posteriori
Cioè dopo che effettivamente queste somme sono state date e non prima con una detassazione generale io credo che un po'bisognerebbe spostare tutta quanta la discussione che sino a oggi su questo punto fondamentale non più uno stato dispensatore sotto from conforma proporzionale
Di un bene i cittadini ma un le libere i partiti come libere associazioni a cui i cittadini direttamente senza filtri contribuiscono
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