"Abolire il Senato? Bicameralismo, referendum, legge elettorale"

Signor presidente del Senato cari amici cari colleghi
Grazie di essere qui fra noi in questo dibattito che ogni battito è un confronto promosso dal gruppo parlamentare del PSI del Senato su un tema cruciale di grande attualità per i senatori e Perilli sistema politico istituzionale del Paese
Abbiamo la gioia di salutare innanzitutto con piacere il presidente del Senato che ci fa l'onore di essere qui
Da noi questa sera egli do subito la parola per una saluto etnici mi auguro un incoraggiamento all'iniziativa
Caro Presidente
Cari colleghi cari amici trovo estremamente significativo che sia il Senato per iniziativa dei colleghi del gruppo socialista
A provocare una riflessione tedesca da cui i furori ideologici che caratterizzano questo momento nevrotico Della degli italiani
Gli effetti ci vuole
P due referendum abrogativi
Proporsi sulla legge elettorale per il Senato
Possono avere sul dibattito in corso circa il bicameralismo e quindi circa le prospettive stesse del Senato
Quanto meno come in questi quarantacinque anni di storia repubblicana si è configurato e consolidato nella coscienza del Paese
Componente essenziale paritaria con la camera del parlamento
Il grande sconosciuto dello Statuto Albertino
E ringrazio l'amico Acquaviva e attraverso di lui i colleghi di tutto il gruppo socialista
Per avermi voluto invitare a questa riunione così attuale
A volte mi sembra che il Senato sia quasi un eroe dei tempi passati
Che combatté battaglie solitarie spesso ignorata l'abbiam pubblica
Ricordo ad esempio il lavoro eccellente ha fatto in giunta per il regolamento e inaugurato da una parte la passata legislatura sul tema dei decreti legge
Il relatore lavora proprio l'allora presidente del gruppo socialista l'amico Fabio Fabbri
Lavoro che se fosse stato completato
Con analoghe iniziative da parte dell'altro ramo del Parlamento
Avrebbe probabilmente contribuito grandemente a risolvere quella che sta diventando una vera e propria anomalia
Del nostro ordinamento costituzionale
E ricordo in particolare di lavoro fruttuoso su quel tema del bicameralismo
Che ha costituito il primo e concreto banco di prova delle riforme istituzionali in Parlamento
E che ha visto i colleghi socialisti in prima fila
Per lavorarlo proposto meditate al contempo coraggiosa
Prima l'esempio una storia Italia autoriforma di un organo costituzionale
Progetto anche questo allevato se a causa dello scioglimento delle Camere ma che rimane per tutti il punto di riferimento essenziale
Ancora una volta sono colleghi senatori a costringerci ad una riflessione coraggiosa
Si parte da un dato di fatto i due referendum in materia elettorale riguardano il Senato
No la Camera dei deputati
La loro eventuale approvazione cambierebbe in modo drastico
In senso fortemente maggioritario
Il sistema di elezione del Senato
E tale approvazione costituirebbe non c'è dubbio quasi una delegittimazione politica del Senato
Nella sua attuale composizione
Si avrebbe allora senza interventi legislativi correttivi e tempestivi un Parlamento formato da camere con un sistema elettorale potenzialmente divergenti
Espressioni di volontà popolare difformi
Con maggioranze politiche probabilmente non coincidenti
Un aspetto che potrebbe rivelarsi dirompente
Alla luce dura esperienza oncologi impenetrabile
E indecifrabile
Di qui l'urgenza di realizzare una sede parlamentare come vuole la Costituzione
Con l'età dei propositi che possa condurre non certo contro i referendum
Il cui valore in questo campo in tutti i campi sociale civile prezioso ma sulla strada referendum ad una legge elettorale fili dei prossimi mesi
Attraverso lo sforzo congiunto che la commissione speciale bicamerale
E dei due rami del Parlamento
Legge che dovrà necessariamente rispecchiano le grandi linee di quanto richiesto di referendum e stessi
E che sia espressione di una volontà cosciente e consapevole
Il Senato e il primo interessato
Sono certo dal vostro dibattito potranno scaturire elementi di riflessione e di proposta
Utili a coloro che su questi temi si stanno impegnando
Come sono certo che dal vostro dibattito
Saprà delinearsi quel ruolo peculiare inconfondibile per il Senato
E nel rispetto di tradizioni antiche
Ne sappiamo fare punto di riferimento di proposta per nuove proposte promuove esigenze
Che la società moderna così diversi articolata rispetto a quello a volta richiede con sempre maggiore forza
Diamo inizio al dibattito e al nostro confronto con una mia introduzione
A cui poi seguirà la proposta la relazione che del senatore Covatta elaborato nel tempo è stata già distribuita
E poi secondo il programma che conoscete daremo vita a un dibattito mi auguro libero approfondito
Se le grazie innanzitutto al presidente del Senato per le sue parole per il suo incoraggiamento per la limpidezza della sua posizione
Cari colleghi cari amici
Ogni giorno che passa prende consistenza
Progetto oscuro
Ma dagli esiti incerti che mira a mutilare il nostro Parlamento di un'Assemblea legislativa
Avviando per questa via la crisi generale del sistema
Non c'è infatti alcuna ragione al mondo perché per rifare la legge elettorale generale
Si debba in innanzitutto mandare a casa il Senato scioglierlo
Abrogarlo ma è purtroppo così
Si vuole colpire il Senato che poco o niente colpevole dei difetti del proporzionalismo puro per colpire al cuore
La stessa Repubblica
Noi ci siamo dunque convocati qui oggi pomeriggio
Per respingere quella che ci pare come una mistificazione belle buona un'operazione diretta a mutare surrettiziamente i principi fondamentali della nostra Costituzione in primo luogo dei suoi cardini
Il principio di rappresentanza
I costituenti scelsero e non a caso il sistema della democrazia rappresentativa accettando solo in forme limitatissime la democrazia diretta l'iniziativa popolare e il referendum abrogativo
Ciò vuol dire che le leggi riforme e qualsiasi mutazione che intervenga nella società nazionale devono trovare la loro elaborazione del Parlamento
Devono filtrare attraverso la mediazione dei corpi parlamentari eletti in libere elezioni
è proprio questa funzione primaria del Parlamento che oggi si vorrebbe annullare
Sabotando né i lavori fino a giungere in tal modo alla scadenza referendaria
Alcuni dei signori referendari visti vorrebbero chiuderci la bocca opponendo al parlamento e alle sue funzioni la preminenza del popolo
Di una pretesa volontà popolare
Ma non parlano si guardano bene dal parlare dei modi obliqui
Trasversali artificiosi con cui vorrebbero procurare undici plebiscitario e i loro progetti
Ufficialmente i referendum hanno presentato un quesito
Che si propone alcune modifiche limitate a tre soli articoli degli otto titoli e dei trentadue articoli di cui si compone la legge che contiene le norme per l'elezione
Del Senato della Repubblica ma queste poche modifiche intellegibili ai più sono più che sufficienti per delegittimare il Senato abrogarlo
E con la caduta di un ramo del Parlamento delegittimare tutto il Parlamento e con esso i partiti che hanno concorso ad eleggerlo e spaccare triturare anche i partiti e abrogare anch'essi per far nascere nuovi raggruppamenti di cui nessuno conosce ancora nulla
Che non hanno altra storia oltre quella personale lasciatemi dire spesso nel limpido a né lineare dei tre o quattro protagonisti che oggi si arrogano la rappresentanza di tutto del popolo della politica della moralità
Del sapere giuridico della cultura del Risorgimento della stessa resistenza
Il presidente del Senato è perplesso sulla costituzionalità dell'iniziativa che tende a sortire effetti diversi da quelli posti dal quesito referendario ed ha espresso dubbi
Anche per il giudizio di ammissibilità dato dalla Cassazione io faccio mi permetto di fare un passo più avanti e dico esplicitamente con alla mano il testo del quesito referendario
E mi auguro tutti abbiano modo di leggere di su cui abbiamo modo di riflettere che siamo davanti ad un paio dei DS raggiro
Si dice questo referendum ha dietro di sé un milione e mezzo di firme si dimentica di dire che molta parte di queste firme è stata raccolta con il concorso di forze che non intendono più seguire i cosiddetti referendari nei loro propositi estremi
La Costituzione riconosce i partiti illegittima
Affida ad essi una funzione primaria nella formazione della politica nazionale
Va bene questi partiti legittimati dal sangue della Resistenza che hanno rinnovato l'Italia e mezzo secolo di lotte librerie civili che affondano le loro radici nella storia e nella cultura dell'Italia questi partiti
Dovrebbero tutti essere mandati a casa
Con loro carico di miseria e di malefatte ma anche con il moltissimo bene che in essi si racchiude passione politica e senso dello Stato onesta e spirito di servizio che di sicuro non manca
E a casa anche le loro rappresentanze parlamentari e sebbene di queste
Nessuno possa mettere in dubbio il consenso ricevuto appena sette mesi fa
Ebbene da chi vengono queste inappellabili sentenze
Ripeto
Da una rappresentanza parlamentare di poco peso e di confuso significa
Piccoli partiti e per di più divisi qualche gruppo ancora minore che nessun Parlamento europeo avete trovato posto alcune adesioni personali provenienti dai partiti maggiori conseguito incerto e dubbioso
Destinato a parere mio a ridursi al minimo nel momento in cui conflitto di Herno dovesse ridursi all'aut aut del restare o dell'uscire
A queste modeste formazioni si deve aggiungere per la verità la forza di pressione di qualche giornale che sembra veleggiare sulle orme di Repubblica nello sconfinamento verso la forma del giornale partito
è di qualche giorno fa quando la Cassazione mise in dubbio la regolarità della presentazione del referendum in un editoriale del Corriere della Sera abbiamo detto tutti un noi non permetteremo
Che sinceramente lascia atterriti per gli stravolgimenti che consente di immaginare in questo panorama di formazioni debolezze uno compreso l'ultimo arrivato nella schiera degli uni né mentalisti l'onorevole Bossi di cui non si può certo dire che non abbia rappresentanza
Ma lo escluso per il semplice motivo che almeno fino a questo momento le leghe non sono assise diciamo così nel Pianeta Italia
Delle due l'una umile sedentari resti della prima ora riconoscono di essere
Una stretta minoranza che pretende di sovrapporsi alla volontà del Parlamento o nascondendosi o stringendosi con le leghe riconoscono che il loro rinnovamento affonda nella lotta nelle notte di Valpurga in un sabato delle streghe
Che questo trasversalismo referendario abbia fomenta abbia fondamenta assai fragili
è dimostrato al fine proprio dal fatto che l'obiettivo non è l'attacco al sistema elettorale della Camera
Dove oggettivamente ci sono assemblati tutti i difetti del proporzionalismo puro ma quello del Senato
Che è tale da essere posto al riparo della maggior parte di questi difetti nessuno ha ricordato nelle diatribe di queste settimane
Che il sistema elettorale per il Senato è stato elaborato sulla base di un ordine del giorno presentato
Dall'onorevole Nitti all'assemblea costituente in cui si affermava cito testualmente che il Senato sarà eletto a suffragio universale diretto col sistema del collegio uninominale
Anche il temperamento proporzionalisti go come spiegò nella relazione di maggioranza allora l'onorevole Fausto Gullo
L'eminente giurista che fu anche ministro per il Partito Comunista Italiano non fu una concessione alle esigenze dei partiti
Ma fu dovuto all'esigenza di garantire la piena rappresentatività regionale secondo quanto dettato
L'articolo cinquantasette della Costituzione in cui si stabilisce che il Senato della Repubblica è eletto a base regionale
Con il che si si risponde anche a certe recenti improvvisazioni sull'opportunità di tramutare il Senato in una Camera delle Regioni con compiti tutti ancora da definire difficilmente decifrabili
Uninominali esigue regionalismo sono dunque ben presenti nel sistema elettorale per il Senato
Si vota per i candidati con nome e cognome
E non per i simboli dei partiti il numero dei senatori è stabilito regione per regione e lo stesso vale per i collegi
Nessuno potrebbe dire che dei lavori della nostra Assemblea non si avvertano quotidianamente può predire i riflessi dell'appartenenza regionale
Consiglierei a tutti di rileggersi i testi sacri e meno Saigon cui i padri costituenti poi i governi immediatamente susseguenti giunsero alla pura l'elaborazione dell'attuale sistema elettorale del Senato
Vi si troverebbe o ampie documentate risposte a molti quesiti che oggi ci affliggono e che ci vedono stasera qui riuniti perché ad esempio il sistema onore Minale e all'inglese
Che in Gran Bretagna funziona
Diciamo così procurerebbe in Italia guasti e carenza di consenso perché il Senato fu escluso dall'elezione di sé perché per il Senato fu esclusa l'elezione di secondo grado da parte dei consigli regionali
Perché è proprio l'uninominale lirismo del Senato sia alla base del bicameralismo perfetto e anche accanto a queste e tante altre risposte puntuali
Io penso che possiamo affermare che con l'ampiezza e la continuità legislativa richiesta da una moderna società industriale due camere non sono affatto di troppo possono essere entrambe utilissime
Basta differenziarli compiti cosa che già egregiamente fu fatta dal Senato con la legge che sua parla pone l'alt corsa legislatura che la camera si guardò bene dal varare definitivamente
Cari amici cari colleghi l'iniziativa da prendere dunque per noi è chiarissima
è inutile aspettare
Un giorno per vedere se la Bicamerale farà o non farà
Noi siamo stati e saremo favorevolissimi ad una sua azione positiva
Se i suoi lavori andranno avanti tanto meglio
Se saprà fare una buona legge elettorale anche per la Camera
Batteremo le mani
Ma non possiamo aspettare gli inerti e passivi che nella Bicamerale si compia l'annunciato e ripetuto quel rivendicato sabotaggio della riforma elettorale con la conseguente inevitabilità del referendum
Con lo scioglimento del Senato
E tutto quello che ne seguire riformiamo noi la legge
Riscontriamo nei difetti alla luce dell'esperienza miglioriamola
Approviamola
E inviamo alla Camera dei deputati
Noi pensiamo che faremo così un'opera di chiarificazione
Un atto meritorio verso la nostra Repubblica e la nostra democrazia
Allora proseguiamo i nostri lavori dando la parola al senatore covata per la sua relazione introdotti
Signor presidente e colleghi cari amici
Nei prossimi giorni la Camera dei deputati esaminerà in aula
La legge costituzionale che istituisce la commissione parlamentare per le riforme istituzionali
E ad essa conferisce poteri referenti sia in materia di leggi di revisione costituzionale che in materia di leggi elettorali
Da questa sede non può che venire un appello rispettoso ma fermo all'altro ramo del Parlamento
Perché non modifichi il testo votato a larga maggioranza dal Senato
I senatori socialisti che hanno rinunciato a talune loro peculiari posizioni pur di giungere a un testo equilibrato
Rispettoso dei diritti delle assemblee dei singoli parlamentari
E orientato a consentire alla Commissione di svolgeva efficacemente il ruolo qui è stata chiamata dai due rami del Parlamento
Non possono che ribadire questo appello
Appello che sembra tuttavia destinato a restare inascoltati
A giudicare almeno dal testo varato dalla prima Commissione della Camera
Un'interpretazione cavillosa della norma sull'emendabilità dei testi proposti dalla Commissione
Ha aperto il varco a un'ulteriore modifica assai più grave nel merito del testo da noi votata l'eliminazione del voto palese in materia di riforma elettorale
Non so con che faccia i paladini della trasparenza e dell'appello al popolo giustificherà hanno il diritto dei parlamentari di nascondere agli elettori le scelte che compiranno in ordine alle norme sulla loro rielezione
So invece che per i socialisti questo punto è irrinunciabile
Per cui mi auguro che il gruppo dei deputati del PDS accolga l'invito formulato nei giorni scorsi dall'onorevole tarderà e dal senatore sardo a ripristinare in aula il testo originale in materia di voto palese
E che a sua volta il gruppo dei deputati democristiani voglia valutare con maggiore equilibrio le considerazioni che hanno indotto il senatore Mazzola relatore della legge in questione a difendere il principio del voto palesi
Comunque sia se la Camera modificherà la legge costituzionale anche soltanto sulla questione di minore rilievo
Quella della emendabilità
Si porrà un problema di tempi
Difficilmente l'iter del provvedimento si concluderà prima del prossimo mese di maggio
Questo probabilmente era l'obiettivo di quanti vogliono impedire al Parlamento di legiferare in materia elettorale prima della celebrazione del referendum sulla legge elettorale per il Senato non spetta a me aggiungere argomenti a quelli autorevolissimi che hanno messo in guardia da tentazioni extraparlamentari antiparlamentare in materia di riforme istituzionali ed elettorali voglio solo ricordare
Che anche l'uso improprio del referendum abrogativo può ledere nella sostanza le regole della Costituzione e che di uso improprio si tratti nel caso del referendum sulla legge elettorale per il Senato
E dimostrato non solo dalla lettera del quesito formulato in maniera tale da determinare non tanto l'abrogazione di una norma vigente quanto la proposizione di una norma nuovo
E dimostrato soprattutto e questo è un argomento politico che mi rendo conto non interesserà molto i giudici della Corte m'interessa i trentacinque milioni di elettori
E dimostrato dagli argomenti di alcuni referendari a cominciare dall'onorevole Segni i quali non prevedono nessuna subordinata all'esito secco dell'eventuale approvazione popolare del loro quesito
E quindi non prevedono sostanzialmente l'intervento del Parlamento per colonnare il vuoto lasciato dalla legislazione dall'eventuale abrogazione della norma sottoposta a referendum
Sullo sfondo di questa singolare pretesa si sviluppa una pericolosa campagna di delegittimazione di questo Parlamento e della sua capacità di operare riforme in materia istituzionale ed elettorale
Paradossalmente questa campagna è spesso alimentata dalle stesse forze sociali economiche e culturali
Che invece giustamente esigono da questo Parlamento e dal governo che mese pressione di operare tempestivamente incisive riforme in materia finanziaria ed economico sociale
Questo Parlamento insomma sarebbe abilitato a condurre una manovra economica fra le più ardite dell'ultimo quarantennio ma non a dettare le regole elettorali e istituzionali
Si tratta di una posizione contraddittoria e pericolosa che non può non preoccupare chi è attento all'equilibrio costituzionale e vuole tenere il Paese al riparo da ogni avventure
è comunque innegabile
Che al di là delle cattive intenzioni di chi vuole brandire il referendum contro il Parlamento
La pendenza del quesito referendario ha costituito e continua a costituire un ostacolo oggettivo alla piena operatività della commissione bicamerale
Introduce una priorità cronologica diversa dalla priorità logico
Che vorrebbe che si decidesse in materia elettorale in conseguenze delle scelte operate
Sulla forma dello Stato e sulla forma del governo
Rischia anzi di avallare la posizione di chi lontano dal costituzionalismo moderno è convinto che la natura dello Stato dipende esclusivamente dai rapporti di forza che in esso si determina una sorta di rozzo leninismo fuori tempo sembra avere fatto scuola negli ambienti più insospettati innanzitutto debbo dire negli ambienti dell'Azione cattolica
La questione è stata oggetto di un vivace dibattito in seno alla commissione bicamerale e allo stato non può dirsi definitivamente risolto
è significativo fra l'altro che il comitato per le riforme elettorali della Bicamerale
Abbiate votato come ipotesi di lavoro quella di dover discutere soltanto della legge elettorale per la Camera dei deputati rinviando la discussione sulla legge elettorale per il Senato al momento in cui saranno stati sciolti i nodi relativi al bicameralismo
Ovviamente è inimmaginabile che non si possa operare sulla legge elettorale se non dopo aver esaurito tutto il processo di revisione costituzionale
Come è stato detto in seno alla commissione bicamerale è perfettamente possibile procedere alla riforma elettorale sulla base di un indirizzo di massima deliberato dalla Commissione in materia di forma di stato di forma di governo
Ma il problema ormai non è più queste se è vero che i tempi di approvazione della legge sui poteri della commissione saranno più lunghi del previsto
C'è da chiedersi se sia compito della Commissione avanzare proposte sulla materia oggetto del quesito referendario
Sulla materia oggetto del quesito referendario si badi bene e non sulla materia elettorale nel suo insieme
Per come si sono messe le cose infatti mantenere la competenza della bicamerale sulla legge elettorale per il Senato invece di essere un incentivo a fare presto finirebbe per essere un'inibizione a fare
Del resto
I motivi che obbligano il Parlamento a legiferare sulla materia oggetto del referendum non sono tanto motivi di opportunità politica ma motivi di sensibilità costituzionale
Per quanto riguarda l'opportunità politica la questione riguarda solo marginalmente quanti come noi
Non hanno appoggiato la raccolta delle firme
Non hanno firmato patti pre elettorali e si apprestano a condurre nel Paese una franca battaglia per il no al quesito referendaria ma le ragioni dell'opportunità politica debbono cedere il passo a quelle della sensibilità costituzionale
Che cosa accadrebbe lo ha già detto molto più autorevolmente di me il presidente del Senato
Se a Costituzione vigente
E cioè con un sistema di bicameralismo perfetto una delle due Camere si trovasse ad avere un sistema elettorale radicalmente diverso da quello dell'altro
Può darsi che ci sia in giro qualche dottor Stranamore
Che altri che ha il realizzarsi di un sistema parlamentare scalzo unte magari per vedere come va a finire ma noi che siamo meno appassionati alle ragioni della ricerca e più a quelle della responsabilità istituzionale dobbiamo fare ogni sforzo per impedirlo
Per questo nei prossimi giorni
Il gruppo parlamentare socialista come ha già annunciato il senatore Acquaviva presenterà al Senato un disegno di legge per la riforma della legge elettorale per il Senato a Costituzione vigente
E chiederà che questo disegno di legge venga esaminato dalle Camere secondo la procedura ordinari la nostra proposta manterrà l'impianto uninominale regionale dell'attuale sistema elettorale abbassando a meno del cinquanta per cento la soglia per l'elezione diretta dei senatori in seno ciascun collegio e prevedendo uno sbarramento del cinque per cento per l'attribuzione dei resti su base regionale
Questa decisione non solo non attenua l'impegno dei socialisti in seno alla Commissione bicamerale
Ma costituisce anzi un contributo positivo alla prosecuzione feconda dei suoi lavori
In questi primi due mesi di lavoro infatti nonostante l'impegno encomiabile del presidente dei referenti e di tutti i commissari
La commissione è stata innegabilmente inquinata dai veleni connessi con la questione referendaria
Ed è difficile sostenere
Che quello dell'urgenza di una decisione politica sia il clima più adatto a svolgere un lavoro costituente
Può darsi perfino che in un clima più sereno il fragoroso fronte referendario esca dalla sua afasia in materia istituzionale
E ci dica come la pensa a proposito di presidenzialismo
Di regionalismo di bicameralismo e di quelle altre questioni marginali e secondari su cui finora non ha manifestato le granitiche certezze che ostenta invece in materia elettorale
Così come può così come può darsi
Che la lega Nord abbandoni le opzioni muscolari dell'ultimo intervento dell'onorevole Bossi per tornare a dare il suo apprezzato contributo sulle questioni del federalismo e della forma di governo e può darsi soprattutto che la discussione sulla materia elettorale trovi punti di riferimento meno ideologici e più funzionale
Con questo spirito i senatori socialisti affrontano oggi una delle questioni cruciali della riforma costituzionale quella del bicameralismo
Nella moltiplicazione frammentazione di modelli relativi alla forma di governo c'è almeno un punto di convergenza la comune convinzione che gli inconvenienti di un bicameralismo perfetto siano molto superiori ai vantaggi
Su come differenziare le funzioni delle due Camere ed anche i rispettivi sistemi elettorali via invece la più ampia divergenza
Le soluzioni proposte vanno da quelle più temi che puntano ad una razionalizzazione del modo attuale di funzionamento del bicameralismo perfetto
Ad esempio con l'eliminazione delle cosiddette navette legislative
A quelle incentrate sulla specializzazione delle funzioni
A quelle che comportano una sostanziale discontinuità del ruolo politico istituzionale del Senato rispetto a quello attuale
Ad esempio configurandolo come Camera delle Regioni eletta dai Consigli regionali priva della potestà di votare la fiducia al governo
La scelta fra queste soluzioni estreme e le varianti intermedie che fra di esse si collocano dipende evidentemente dagli orientamenti sulla forma dello Stato sulla forma di governo
C'è pressoché unanime convergenza nel prevedere una forma di Stato fortemente caratterizzata in senso regionalista
Secondo lo schema varato nella scorsa legislatura dalla prima commissione della carne quanto alla forma di governo l'orientamento prevalente del quale i socialisti hanno preso finora atto e quello cosiddetto neo parlamentare è ben vero che di recente da alcune parti politiche che fino a qualche mese fa si erano fieramente battuto contro ipotesi presidenzialisti che è stata avanzata la proposta dell'elezione diretta del capo del governo proposta che a rigore si presenta come un tertium genus fra l'ipotesi presidenziale quella neo parlamentare
Ma lo Stato conviene continuare a ragionare sull'ipotesi di lavoro neo parlamentare
In questo quadro mentre sembra indispensabile disporre di un'interfaccia parlamentare del sistema delle Autonomie regionali
Sarebbe assai discutibile riservare a una sola Camera il potere fiduciario nei confronti del governo
In questo caso infatti sì scivolerebbe dal regionalismo forte al puro federalismo col il governo infatti non sarebbe responsabile del coordinato sviluppo della Repubblica che è composta di Stato e regioni
Ma espressione di una unità statale in qualche modo dialetti Zanetta rispetto al sistema delle Autonomie Regione e in base a queste considerazioni che i senatori socialisti fra le tre ipotesi di bicameralismo di bicameralismo prima elencate
Preferiscono la seconda
Restando inteso che una delle due Camere verosimilmente il Senato deve avere un rapporto privilegiato col sistema delle autonomie regionali
I nodi da sciogliere in questo quadro vi guardano la differenziazione di funzioni fra Camera e Senato e il sistema di rappresentare
Per quanto riguarda la differenziazione funzionale il punto è dove si fermerà la lancetta nel vasto arco di possibilità che vada la soluzione minime
Individuabile nella proposta Elia del cosiddetto bicameralismo processuale
A quella massima della configurazione del Senato esclusivamente come Camera delle Regioni
Il cosiddetto bicameralismo processuale incentrato sulla natura eventuale non più obbligatoria per l'approvazione delle leggi da parte di ambedue le Camere
Costituisce una base di partenza pregevole ma ormai inadeguata alla luce della situazione attuale
D'altra parte la configurazione del Senato esclusivamente come Camera delle Regioni sembra poco praticabile sia in sede politica che istituzionale
In quanto comporterebbe un accentuato depotenziamento del Senato rispetto alla qualità funzioni sui simmetriche e paritarie
Rispetto a quelle della carne
La differenziazione deve passare non per il depotenziamento ma attraverso la qualificazione e la specializzazione delle funzioni
Entrando nel merito si possono individuare le attribuzioni del Senato distinguendo le in base all'oggetto
In alcuni casi il meccanismo del bicameralismo perfetto e irrinunciabile
Si tratta ad esempio dell'esame della legge di bilancio dello Stato
Della legge finanziaria delle leggi di ratifica dei più importanti trattati internazionali si pensi al Trattato di Maastricht
Per altre materie si può adottare il meccanismo del cosiddetto bicameralismo eventuale vale a dire prima lettura obbligatoria Senato seconda lettura eventuale qualora la Camera nei termini previsti chiami a sé il progetto di legge
Dovrebbero essere comprese in questo quadro le leggi organiche evidenziando così il rapporto privilegiato fra Senato e regioni
Si può proporre inoltre di riservare alla lettura della camera alta anche la legislazione che concerne i rapporti con le comunità europee la ratifica dei trattati di minor rilievo e le politica di difesa
Si possono infine a riservare al Senato alcune funzioni di controllo e garanzia che concorrano a caratterizzarlo come referenti come referente delle regioni
Innanzitutto può essere riservato al Senato il parere sullo scioglimento dei consigli regionali
Altra questione rilevante il controllo sull'esercizio da parte del governo della funzione di indirizzo e coordinamento nei confronti delle regioni riteniamo infatti
Che tale funzione statale vada mantenuta anche in un sistema che conosca ampie autonomie politiche Regione atti quali il Piano energetico il piano generale dei trasporti previsti da leggi sono ineliminabili in qualsiasi Stato moderno si può anche ipotizzare di attribuire al Senato il controllo politico su tutta la pubblica amministrazione Stato regioni ed enti locali
Facendone così la camera del controllo e prevedendo un più stretto collegamento con la Corte dei conti e con la Conferenza Stato Regioni
Si tratta di proposte che vogliono fare del Senato un organo autorevole in materia di equilibrio nei rapporti Stato-Regioni
Di controllo sulle amministrazioni pubbliche di Indirizzo sia pure non esclusivo nelle materie che attengono alla sovranità della Repubblica
Infine il sistema di rappresentanza
Le alternative suggerite dall'esperienza dei vari Paesi sono molteplici
L'esperienza degli Stati federali dimostra come non vi sia una connessione automatica tra decentramento sia pure il più ampio dei poteri e modalità di elezione della camera alta a fronte dell'esempio tedesco che vede Bundesrat composto da membri designati e direttamente revocabilità ai lender
Vi è il modello statunitense nel quale gli Stati sono considerati uguali ed eleggono lo stesso numero di senatori anche in Spagna stato regionale a doppio binario che vede comunità autonome dotate di robusti Poteri accanto a Province dotati di minore autonomia
L'elezione dei senatori avviene direttamente con riferimento ai territori Regione le soluzioni teoriche per il caso italiano possono essere d'elezione indiretta da parte dei consigli regionali
L'elezione diretta da parte del popolo lezione mister nella quale il Senato sarebbe letto in parte dal popolo e in parte dalle giunte o dai consigli regionali
Se al Senato venisse attribuito solamente la funzione di canna delle regioni potrebbe essere tranquillamente adottata l'elezione indiretti
Sembra evidente che in tal caso al Senato verrebbe sottratta la funzione di votare la fiducia al governo un senato eletto direttamente dal popolo dovrebbe invece mantenere la funzione fiduciari e mantenere e sviluppare funzioni nazionali ed internazionali
E necessario a questo punto individuare i criteri in base ai quali scegliere una soluzione piuttosto che una e le conseguenze che ne deriva
La soluzione che abbiamo indicato di una differenziazione funzionale fra le due Camere
Che riconosce al Senato competenze che cedo no quelle proprie di Camera delle Regioni implica necessariamente la più larga legittimazione per la Camera alta
E cioè l'elezione diretta da parte del popolo
Solo così si giustificano i forti poteri di controllo e garanzia e soprattutto il mantenimento del bicameralismo perfetto per le questioni essenziali dello Stato e connaturate all'idea stessa di sovranità l'ha detto infine che la caratterizzazione come Senato della Repubblica
E quindi al contempo dello Stato delle Regioni appare anche più armonica con la presenza rimesso dei senatori a vita di nomina o di diritto che siedono in Senato in quanto hanno illustrato la nazione naturalmente il tendenziale orientamento a favore dell'elezione diretta non esclude misure volte a radicare maggiormente i senatori della Repubblica le realtà regionali di cui sono espressione nostro avviso già la proposta che avanzeremo nei prossimi giorni e te primo annunciato il sommariamente descritto garantisce un solido radicamento regionale dei senatori
A Costituzione invariata peraltro il sistema elettorale potrebbe essere ulteriormente perfezionato sempre senza ledere il principio dell'elezione diretta ma sforzandosi di garantire ancora di più il legame tra rappresentanza senatoriale istituzione regionale
Per esempio attraverso l'elezione contestuale dei Consigli regionali e del Senato
Il dibattito comunque e aperti l'importante è che non venga strozzato né da dicktat referendari né da forme stucchevoli di parlamentarismo vecchia maniera
Il Parlamento attraverso la commissione bicamerale e attraverso il lavoro d'assemblea
A tutti gli strumenti per riformare se stesso e lo Stato evitando al Paese l'avventura della rottura della continuità istituzionale
Bene grazie al senatore Covatta
Allora iniziamo il dibattito sentiamo innanzitutto dei
Gli esterni cominciamo dal professor
E sterpi per motivi
Non Parlamento
Forse troppo aspre
Rosa il presidente Spadolini
Ringrazio il gruppo socialista su questa gente
Ed evitato il senatore covate che ha insistito
Mostrando una grande attrazione per l'abisso
Ho ceduto quest'invito io non partecipò mai a convegni che si svolgono nella città di Roma
L'ultima volta fu nell'anno settantasette quando senatore Covatta mi invitò l'hotel di villa Pamphili spinto per un convegno in cui su un fatto quindi si apre la borsa del programma socialista
In quell'occasione fu proposto il superamento del ventina parlamentare
Regime presidenziale
Io intervenni critica che c'erano naturalmente anche le regioni nel caso in cui si fosse stato un regime presidenziale
Bene ma è finito l'intervento perché io in questi quindici anni o assente pensato
Rammento
Non si riesce non si sente
Comunque qualcosa devo dire anche in tema di riforme istituzionali ed elettorali importa stabilire qual è il problema da risolvere
è che esclude gli altri tutto che sia quello di evitare con una riforma elettorale il referendum
Che farebbe un vuole la lesione della maggior parte dei senatori Kukoc nominale a unico turno la parte restante su base ancora proporzionale e quindi nessuna riforma elettorale che lo riguardi anche il Senato e non prevede la fase collegio uninominale sarebbe idonea giovedì che a mente ad evitarlo
A meno di non ritenere che pure per l'Ufficio centrale della Cassazione sia sufficiente qualunque riforma elettorale anche della sola Camera che il comitato referendario e perché essere suo presidente trovino
Di proprio gusto
Ora in ordine al Senato primo dispiacere che mi dispiace Davide non vedo che due approcci razionali possibili entrambi implicato implicanti la divisione costituzionale e sui tempi o la soppressione pure semplice o la trasformazione in camera
Delle regioni
Ma quest'ultima ipotesi non consiste esclusivamente in una modifica del sistema elettorale dovendo collegarsi nella composizione pure alle regioni in quanto tali
Insomma anche dal punto di vista della questo del Senato non c'è riforma elettorale antiche ferendo la quale non presupponga
Riforma istituzionale sarebbe pericoloso oltre che subdolo
Anticipa che con legge l'aspetto di riforma elettorale di una revisione costituzionale di là da venire con o senza la riserva mentale di non farla mai veniva è da escludere altresì che l'obiettivo di una riforma elettorale possano essere devo spiegare che a me non era stato chiarito io
Che il tema fosse esclusivamente senato quindi mi occupo complessivamente
Ieri cambio la frequenza o la facilità del ricambio delle leadership politiche deve dirigersi un tema dei partiti presenti o infine quindi di suo avvocato della incapacità di autoriforma dei partiti
Il ricambio il ricambio la cui esigenza viene chiamato oggi in Italia motivare il passato dalla proporzionale al collegio
Grazia di miglioramento o di Miglio che Chimento ma sì soprattutto si connette in ogni democrazia al funzionamento complessivo del sistema politico e in particolare al suo bipolarismo per il quale è sostituite la leadership del partito perdente in modo che il partito antagonista possa essere affrontato a livello nazionale locale con un'altra un'altra volta con armi Miglionico facce nuove
Oltretutto non è affatto lo ha fatto che un sistema elettorale determinato nella specie il collegio uninominale è unico turno provochi il ricambio
Lo pongo Croccolo può provocare essi si coniuga e si applica un sistema politico che sia già bipolare
Se così è il problema delle riforme non consiste nell'eredità il referendum a determinare la successiva azione di leggere generazionale
Qui vorrei fare non lo faccio perché Lollo nasce dal testo scritto l'osservazione di ordine storico
Per ragioni di tempo il problema non consiste nemmeno nell'andare alla scoperta de la miglior forma di governo dei miglior sistema elettorale
Nel ancor meno consiste nell'inventare col genio italico dopo due secoli di storia costituzionale
Nuove forme di governo combinate con nuovi sistemi elettorali per il ventunesimo secolo per il terzo millennio
Per esempio l'elezione popolare diretta del primo ministro
è una vecchia idea del professor galeotti
Ascolta e subita dal prefetto il professor Miglio nel gruppo di Milano dell'ottantatré
Anche forse per non restare lì da solo prese in considerazione Gianluca comitatus sobre vera
L'ho visto
E lunedì e dal medesimo trasferita nel PC PDS alla ricerca di contromisure da opporre al presunto autoritarismo del presidenzialismo socialista e chiodi issata
Come democrazia immediata categoria che non esiste la democrazia può etichetta come rappresentativa
Ciò è avvenuto attraverso una estrapolazione il professor diverge
E poi in Francia l'assist del diritto pubblico non possiede il rigore dogmatico tedesco non è la sinistra politica francese possiede l'accumulazione empirica anglosassoni i costituzionalisti francesi reputando che loro Paese sia al centro del mondo annotato il sogno l'orario una definizione dell'origine e una classificazioni universale dei regimi che desunto diverso non soltanto per ogni loro riforma costituzionale ma anche per ogni loro riforma elettorale addirittura per ogni buttato esito elettorale
Loro altrettanto inesistente in diritto costituzionale in scienza politica dunque storia dell'istituzione
è la categoria della democrazia dell'alternanza
Se tu sponsorizzata peggio visti i comunisti nostrani al fine di definire in negativo la anomalia suddetta imputando alla alla conventio ad excludendum
Per un doveva attribuire a una carenza di legittimazione che secondo loro si stava protraendo troppo a lungo per essere solo la caratteristica comune di ogni organizzazione politica sotto in opposizione all'assetto in atto
Non esiste gli affetti una democrazia dell'alternanza o peggio come anche ho visto che ha scritto senatore Junior democrazia delle alternative esistite dove esiste un sistema politico bipolare
Conservato a tale anche da una forma di governo il regime presidenziale
Con la sua variante sine presidenziale o dalla combinazione di un'altra forma di governo parlamentare con la sua variante Sini parlamentare con un determinato sistema elettorale non proporzionale per esempio
L'uninominale secco ma anche un altro
Nel sistema politico bipolare sita o si può dare l'alternanza al governo attraverso un'elezione che qui politicamente conta di più nelle presidenziali e quel Presidente negativi parlamentari e quella che la Camera bassa
Quanto sono legittimati entrambi i polli e quindi quanto è legittimato anche il secondo Paolo condizione che non è stata della democrazia
Italiano fino l'ipotesi del passaggio da un sistema frammentato comunque non bipolare a un sistema bipolare perfetto diretto di una riforma esclusivamente elettorale è infondata nessuna nessuna delle esercitazioni politologi
Ho costituzionalisti che anche recenti è stata in grado di dimostrare che un sistema elettorale fosse pure a collegio uninominale secco abbia mai portato alla di polarizzazione una grande democrazia o anche meno piante che fosse prima frammentata
O che la porterebbe in di per sé o che la porterebbe oggi in Italia dove l'unica polarizzazione possibile ipotizzabile ma non vi polarizzazione è quella di un del partito maggiore la DC che non se collo senza stabile alleati rinnovato instaurato il palpito sconfigge essere totalmente la lega al Nord il PDS la sinistra al centro sud ritornando alla maggioranza assoluta del quarantotto ma sarebbe una polarizzazione non una bipolari sassi
Viceversa e io sono di quest'idea un regime presidenziale in cui tecnicamente il secondo turno delle elezioni presidenziali sia riservato spetta a venti al ballottaggio per i primi due candidati determina molto probabilmente il bipolarismo come ha determinato in Francia in bipolarismo senza sopprimere i parchi
Tanto più se accompagnato ma non preceduto accompagna ma in seguito da un sistema elettorale coerente con esso
L'opposizione manifestata dai due maggiori partiti falsamente motivata con argomenti teorici la democrazia plebiscitaria l'equazione fra questi desideri smorfie autoritarismo è dipesa essenzialmente dal timore di una perdita di potere lo a parte gli altri inconvenienti di cui si dirà l'eventuale elezione popolare diretta del primo ministro comunque organizzata non potrebbe avere l'ambitissima efficacia bipolarista perché si tratterebbe di carica e quindi di elezione potenzialmente meno pesante tra l'altro anche sotto il profilo dell'immagine di quella di un Presidente della Repubblica esclusivo titolare del potere
Esecutivo chi propone l'inedito sistema di elezione popolare diretta del primo ministro
Cioè lo fa e lo fa al fine di tedesche collegato il governo al parlamento evitando un'eccessiva
Concentrazione di potere nelle odono monocratico finisce con L'Aquila altri problemi che nascono insolubili in sostanza non ha senso una Silone popolari dirette del governo se questo non ha poteri propri da esercitare distinti da quelli del Parlamento
Dalla cui maggioranza e non avete in cui dispensati le bisogna altrimenti si entrino in una spirale di conflitto fra i due organi quindi di instabilità inefficienza dell'esecutivo di definizione dei poteri di revoca del governo da parte del Parlamento di scioglimento del Parlamento da parte di chi del capo dello Stato il così conserverebbe un potere discrezionale rilevantissimo
Da questo punto di vista anche le critiche mosse alla Vergine semipresidenziale francese che suddivide il potere esecutivo ma il capo dello Stato che se il governo e quest'ultimo che non può sussistere con la scusa del Parlamento sono ineccepibili e si traducono a ben vedere in altrettante critiche anche cime del proposto del primo ministro
Nella logica presidenziale fattore di bipolarismo e quindi virtualmente di alternanza nonché di stabilità efficienza dell'esecutivo di autentica forza del Parlamento medesimo contro ugualmente il modo di elezione come in Francia e la separazione dunque l'equilibrio dei poteri come negli Stati Uniti
Tale è stata almeno nella sua lettura più coerente ancorché non univoca la linea di politica istituzionale del Partito socialista dal mille novecentosettantanove atti con lo di Bettino Craxi sulla grande riforma al mille novecento ottantanove quando al congresso di Milano Giuliano Amato indicò espressamente il modello presidenziale
Americana
Nella prospettiva bipolari istante Egea metodologicamente corretto anche necessario che si pretendesse la contestualità della Reggina presidenziali a tutti i livelli nazionale regionale e locale
Alla condizione beninteso che essa fosse invocata per affermare il principio non per rinunciabili e escluderlo col rischio immediato e con intatto successivo di passo l'Emporio in malo modo nel caso specifico dell'elezione diretta del sindaco la elezione
Sarebbe stata ben motivata se avesse fatto seguito al rifiuto dell'opposizione comunista di aderire a una proposta che non fosse partitocratica
Di separazione come invece spiega la sua e come resto purtroppo quella attuale della commissione affari costituzionali della Camera neppure definibile agli porre in termini di elezione Diretta del sindaco come tale in pratica secondo dici PDS
E purtroppo anche PSI l'elettore non può ottani Lupo dare il voto a un sindaco si occupi di partito senza darlo al partito relativo senza dare al partito dell'attivo un regalo il sedici di entità non molto inferiore a quello che la legge truffa del cinquantatré i dai sessanta per cento affinché tali sessantacinque per cento
In questa chiave questa premesse
La riforma elettorale intesa come riforma a sé stante non come pure anticipazione di una riforma istituzionale imprecisata ove ovvero precisate in senso ancora parlamentare parlamentare è questione secondaria irrilevante fuorviante
L'alternativa fra proporzionale e uninominale ovvero parte da poco serale con correttivi maggioritari o viceversa
Può essere che influente in ordine al peso dei singoli frammenti del sistema politico all'interno di ciascun frammento di ciascun partito ma è ininfluente
Rispetto alla struttura e al funzionamento del sistema politico stesso che non si bipolarista cento a seconda della scelta dell'uno o dell'altro comma del presunto Cobra del presunto dilemma
Scelta che diventerebbe invece importante non appena fosse collegata a una forma di governo bipolarista
Presumibilmente del partito maggiore il contrasto che se fosse soluzioni elettorali istituzionali sarebbe risolto facilmente con l'autonomia dei parlamentari e sulla questione verte sulla strategia di assoluzione della leadership di un vasto fronte che comunque non si dispone lungo l'asse
Delitti qualità ritmo cioè lungo un asse destra sinistra
Ciò ciò che si propone è un premio vero e proprio ma anche ma è indifferente la una volta che si stia nell'ambito del regime parlamentare chi si adotti un sistema elettorale con privo di maggioranza si sentì sedotto un collegio uninominale che questo sia unico turno o che questo sia a doppio turno in ogni caso si avverte un vantaggio per il partito maggio
Ecco
Sciuto quindi nel bipolarismo il punto le vittime che sarebbe Yuggoth conseguente per determinare il bipolarismo sarebbe quello che descrivo sommariamente un regime presidenziale come quello francese nella modalità di elezione del presidente ballottaggio due e come quello americano nella distinzione netta quindi nell'equilibrio mai perfetto ma mai vivere civilmente troppo sbilanciato fra l'esecutivo stesso e il legislativo oltre che naturalmente la durata del mandato
Una camera in cui insisto se si vuole un esperto di polarizzate liste apolitiche una camera in cui contestualmente all'elezione presidenziale almeno cento deputati siano eletti con un col sistema proporzionale purissimo
A collegio unico nazionale quello attuale non è purissimo dimodoché all'uno per cento dei voti corrisponda un seggio e gli astanti trecento o quattrocento siano eletti per coerenza
Collettive presidenziale sul petto con collegio uninominale a doppio turno ballottaggio sesta diritto di rinuncia di desistenza naturalmente ciò implica una revisione dell'intero impianto costituzionale su tutti i fronti
A cominciare dalle prerogative del Parlamento che in un regime presidenziale autentico è molto più forte che in un regime parlamentare specie se assisteva politico non bipolarista
Dall'assoluta dell'assoluta indipendenza di partite dei vari organi dalla Corte costituzionale al Consiglio superiore eccetera nonché essenziale l'atteggiamento del servizio pubblico radiotelevisivo ma soprattutto è da modificare la forma di Stato su base autonomiste
Nella mia visione e vengo alla conclusione nella revisione costituzionale dell'ordinamento regionale non è importante non è decisivo
Che sia introdotto l'aggettivo federale nella definizione della Repubblica articolo primo
Non è importante che sia soppresso l'inciso una e indivisibile
Nell'articolo cinque
Ma che si batta una strada opposta nella sostanza a quella di pure anche i giornali d'azione dell'amministrazione che è stata imboccata finora nel comitato apposito della commissione bicamerale
Che il professor Miglio
Convenga con una commissione bicamerale è per me assolutamente irrilevante una proposta fatta è una proposta che lascia le cose come sono indico sommariamente i punti decisivi di una proposta
Di di revisione della forma di Stato sul punto cento periferia
Uno disposta la elencazione tassativa delle materie di competenza statale ed assegnate le restanti alle regioni esclusione per tali materie che cascano le edizioni di leggi quadro o di leggi organiche che facciano rientrare dalla finestra
L'ingerenza statale estromessa dalla povertà soppressione dei ministeri grande che nelle materie statali
Diminuzione diciamo elimina si lunedì la distinzione fra Regioni ordinarie di regioni speciali con attribuzioni a tutte della specialità attraverso specifiche leggi costituzionali
Trasferimento alle regioni di tutta l'amministrazione statale centrale e periferica cani ovviamente giustizia forze armate diplomazia
Piena autonomia finanziaria di entrata e di spesa per Regioni ed enti locali in sostituzione dell'apposita imposizione fiscale statale regime presidenziale per le regioni a meno di referendum popolare favorevole all'iter parlamentare quindi con l'elezione diretta del Presidente che sceglie il governo regionale e con separazione netta di Coop
Di competenze tra il medesimo e il parlamento regionale
Affossamento dei principi di autonomia costituzionale di comuni e Province che sono stati maltrattati dalla legge centoquarantadue del novanta attribuzione alla corte dei conti del controllo di di legittimità su atti amministrativi
Di Regioni Province e Comuni definizione ex novo attraverso riaggregazioni provinciali di regioni di almeno quattro milioni di abitanti centotrentuno centotrentadue con l'ordinamento della specialità regionale provinciale entro regioni siffatte così definito in tale disegno e solo in tale disegno in tutti i punti elencati si pone l'esigenza di un Senato delle regioni che correzioni come le odierne e come quelle del comitato della commissione bicamerale non avrebbe significato alcuno non ha senso farlo sapere che giovani delle regioni come quelle attuali
In particolare per il Senato delle Regioni si propone una composizione garbati senatori a vita sia fatta dai presidenti delle Regioni
Di tanti senatori quanti sono i milioni di abitanti
Eletti dai consigliere dai consigli regionali via dei Parlamenti regionali di altrettanti senatori eletti in ogni regione a collegio uninominale
Ma col vincolo che la delegazione che giornale Foti e come tale compatta e non secondo linee nazionali di partito
Beninteso tale Senato chiamato ad intervenire ponendo su ogni legge già approvata dalla Camera non voterebbe la fiducia al governo nazionale ma in questo caso si presuppone un regime presidenziale
Infine non le dico una cosa ancora sulle modalità della revisione costituzionale e in particolare
La legittimità di introdurla con procedimento diverso dall'articolo centotrentotto della Costituzione agli cioè o no ancora una parte do la parola la rinuncia ma o meno colsenterista
Una pagina con il sine die stasera trentotto la Costituzione esclude la revisione della forma repubblicana articolo centotrentanove
E la forma repubblicana di cui la Costituzione esclude la divisione è la forma di Stato la Repubblica democratica come si come nel suo essere democratica definito il principio fondamentale
Non è non la forma di governo cioè il regime parlamentari si può si può
Dubitare della legittimità
Di una revisione costituzionale che sia per così dire autorizzata una tantum con procedimento diverso per centotrentotto
Non si può dubitare della legittimità di una revisione costituzionale non una tantum dello stesso articolo centotrentotto in sei
In particolare è legittimo che questo sia corretto nel senso del referendum non puramente confermativo come oggi
Ma alternativo nella contrapposizione fra il testo approvato dalla maggioranza del Parlamento
E quello altrettanto redatto in articoli votato dalla minoranza ovvero sottoscritto dal maggior numero di cittadini comunque oltre una certa soglia di purismo nel nostro ordinamento esistesse già è evidente la sul la superiorità di quest'ultima formulazione
Così come è evidente che la accoppiata del procedimento di revisione una tantum e con la stessa della carta che entri solo confermativo presenta un carattere plebiscitario prende che o lasciare nelle cessioni autoritaria di Vittorio Emanuele secondo Napoleone terzo Scialpi gol per non dire altro
Dunque chi per un quindicennio ha bollato come per dire plebiscitario un regime il presidenziale che se fatto a regola d'arte non è affatto plebiscitario
è chi ha bollato per un quindicennio questo decine a quei tempi di esorcizzare oppure un atto che estrosi intrinsecamente le bici Italia cioè i referendum con fermati
Panto pubblicitaria e antidemocratica pagherà sfida contenuta nella legge sulla Bicamerale quanto più si considera che molto probabilmente l'elettore con la finale così come quello che già locale ove è posto di fronte l'alternativa opterebbe per la forma di governo su cui gli viene negato di
Pronuncia questo costituisce anche ubriaco
Ti delle ferie conferisce differente perisce bisognerebbe rispondere allora ai gli altri sottoscrittori per referendum di stimolo come ha come li ha chiamati una dottrina compiacenti
Chiede che con un referendum una cosa all'uninominale però tenendo in Parlamento un'altra il primo è di maggioranza oppure contemporaneamente l'opposto come il primo di quattro quinti dei seggi alla Camera decadente le elezioni uninominale
Del sindaco
Al referendum abrogativo dovrebbe prestare attenzione pure la presidenza della vecchia ancora
Nuove Commissione affari costituzionali della Camera la quale nell'estrema disperata difesa della sua fallimentare legge centoquarantadue mille novecentonovanta
Si accinge a imporre al candidato sindaco di dichiarare preventivamente il collegamento al partito cioè di tirare la volata
Così tenderanno entrambi la squadra
E i capitali grazie
Grazie professione senatore Armando Cossutta
Caro Presidente del Senato
Cari compagni socialisti vi ringrazio per questo invito
Ed esprimerò in questo convegno molto rapidamente alcune considerazioni
Di ordine soprattutto politiche
Io considero già detto in altre circostanze ma voglio ribadire qui
Considero il Progetto
Dell'onorevole Segni s'impernia sul referendum sia quello per la modifica della legge dei consigli delle elezioni dei consigli comunali
Sia quello per la modifica della legge
Per l'elezione del Senato considero questo progetto
E il referendum chiede l'espressione
Incostituzionale dette eversivo
Siete appunto perciò per quanto ci riguarda intendiamo agire insieme a tutti coloro che sono disposti ad osteggiare un tale progetto
Incostituzionale ed è stato già detto
Perché il referendum
Disegni certamente ne conoscete il quesito
Con le diverse cancellature
Una parola poi di un'altra parola di una frase poi c'è un'altra frase
Sostituisce concretamente per quanto riguarda queste due lezioni un sistema attualmente proporzionale
Uninominale proporzionale
Quello del Senato proporzionale quello dei consigli comunali con un altro sistema
Con un sistema maggioritario
Il referendum cessa cessa di essere in questo modo un referendum abrogativo non aprono dalla legge non approva la legge il referendum sul divorzio
Che io ho contrastato chiamo votato tanti tanti abbiamo vinto abbiamo votato no era corretto perché a provocava la legge del tipo Occhio e l'altro abrogava la legge
Per la porto e l'altro abrogava la legge del finanziamento pubblico
Qui non abroga la legge
La corregge la modifica e fatto una proposta per cui chi di una nuova legge per cui questo referendum da abrogativo diventa propositivo
Lo considero politicamente eversivo perché il suo conto i suoi contenuti nelle sue eventuali conclusioni secondo me feriscono gravemente mortalmente forse innanzitutto il pluralismo
Quello sociale prima ancora che quello politico
Che è questione fondamentale
Per quanto riguarda la vita del nostro Paese
Ed è fortemente sancito nella prima parte della nostra Costituzione
Ferisce
Il pluralismo quello sociale oltre che quello politico
Ferisce il diritto ad esercitare un loro ruolo
Alle minoranze
Alle minoranze antagoniste
E in sostanza colpisce i diritti stessi della presenza di una reale opposizione certo vi sarebbero comunque anche in quel sistema
Presenze di minoranze e presenze di opposizione non certo di minoranze odio posizioni antagoniste
E senza la presenza
Consistente per lo meno corrispondente alla loro forza di minoranze più posizioni antagoniste
La democrazia è colpita mortalmente
E mi pare
Niente affatto lo strano che un disegno di tale portata e di tale natura sia assai venga attualmente sostenuto da da Bossi e dalla lega anche se non è Bossi e la lega tra i promotori del referendum e tra gli organizzatori della raccolta delle firme altri hanno questa responsabilità che io considero grave storicamente molto grave per appena aperto il varco ha un rischio i eversione antidemocratica sulla vita della Repubblica
Bossi ancora ieri sera in televisione io l'ho sentito parlava dell'appropriazione dall'azione del suo partito la Lega come di un'azione rivoluzionaria
Noi contesto questa affermazione
Se fu rivoluzione democratica la rivoluzione del venticinque aprile che si concluse
Con la Costituzione con la Repubblica prima e con la costituzione poi
Oggi c'è il tentativo di una controrivoluzione antidemocratico
E questo è il disegno esplicito
Di cui si fa sostenitore dell'onorevole Bossi
E lo fa per ragioni ovviamente una visione che una visione politica che nulla
E che è una visione lucida anche sul piano sociale e in primo luogo sul piano sociale
Non mi meraviglia presidente del senato mi consenta di dire che non mi meraviglia neppure che presti
La propria solidarietà sia pure in forme diverse a questo disegno l'onorevole la Malfa
Che a questo ritengo per viene per ragioni propriamente sociali
Per potere dare un colpo definitivo
Attraverso la riduzione dalla capacità atti opposizione antagonista nelle assemblee elettive a quello che viene chiamato lo stato sociale
Io non vedo oggi come possano essere sostenuta la tesi
Da un punto di vista democratico del contenuta nella nel referendum nel referendum di Segni e mi dispiace molto mi dispiace
Lo dico con sincerità che il compagno D'Alema ho letto oggi sul giornale un quotidiano quotidiano La Stampa debba considerare questa polemica
Se volete questa battaglia
I cui noi modestamente siamo portatori come una mera difesa
Della nostra presenza
Che egli tratta contermini volgari e irripetibili
Noi siamo qui certo per difendere la nostra presenza
Nella vita politica italiana come forza antagonista antagonista non siamo la ricerca come pare Russia l'onorevole D'Alema D'Alema di patti trasversali
Che tolgono ogni progressivi di possibilità antagonistica al partito i cui biglietti dice
Ora di fronte a questa situazione credo che bisogna agire
Probabilmente andando anche controcorrente
Mettendo
A disposizione di questa battaglia tutte le energie tutte le forze tutte le iniziative possibili
Ritengo per esempio
Che nella Commissione bicamerale che domani tornerà a riunirsi occorre giungere ad una scelta precisa
L'indirizzo
Non occorre arrivarci dopo pochi minuti no sempre discutere approfondire ancora non c'è dubbio
Occorreranno ore occorreranno sedute a questo riguardo ma prima di arrivare a a mettere mano a un testo
Ha un progetto legislativo occorre definire con chiarezza gli indirizzi
Non mi paiono validi per esempio indirizzi che ho avuto modo di conoscere di cui sarebbe portatore dell'onorevole De Mita attraverso la presentazione domani di un ordine del giorno che nella sostanza non è né carne lettrici
Abbiamo necessità di giungere a una definizione esplicita o si è per un sistema prevalentemente proporzionale
Per quanto mi concerne io mi batto per la proporzionale
O si è
Per un sistema prevalentemente maggioritaria
E dopodiché allora si può mettere in mano ai lavori al testo a redigere i progetti che sono che sono necessari
Da questo punto di vista io considero molto interessante l'iniziativa di cui ci hanno parlato qui
Acquaviva e poi Covatta molto interessante
Perché in effetti il referendum di Segni proponenti modificare di dare vita a una nuova legge per la elezione del Senato
La presentazione di un disegno di legge una dentro ordinaria
Per la elezione del Senato e una sua eventuale approvazione credo
Possa evitare
Evitare il referendum per potere continuare a discutere meglio
E seriamente di quelle riforme istituzionali che dovrebbero essere alla base dei lavori della commissione bicamerale e che viceversa sono stati accantonati
Vi è un progetto coraggioso avanzato da uno dei comitati di questa Commissione
Di cui si sta perdendo traccia per esempio nei lavori della commissione bicamerale ed è la riforma per fa che faccia che fa dello Stato italiano uno stato interamente regionale
Con una modificazione dell'articolo centodiciassette anzi con criteri vero e proprio capovolgimento dell'articolo centodiciassette non più l'elenco delle competenze delle materie di competenza per le regioni ma l'elenco delle competenze statali è una innovazione enorme
Con che comporta molte conseguenze e dalle quali allora poi potranno derivare con più attenzione anche le possibilità di che cosa deve essere il Parlamento che tipo
Di funzioni si può assegnare a questa o l'altra Camera
Nostra opinione
è nota perlomeno spero ossia io qui intendo ribadirlo a noi siamo proprio perché sostenitori di una forte riforma regionale per dare vita uno Stato regionale che cosa diversa dello Stato federale
Lo Stato federale di che è presente nella progetto della lega e non a caso la Lega si batte fortemente per la modifica di quell'articolo della Costituzione che consente già oggi nel testo costituzionale la revisione dei confini delle singole regioni si batte per fare una unica grande regione al nord uno al centro è uno al Sud
Che diventano per proprio
Repubbliche tra di loro certo federate e questa è una cosa e dello stato federale o impropriamente chiamato così secondo un'ispirazione culturale di tutt'altro rispetto comunque lo Stato regionale è cosa diversa ma è cosa molto importante che può modificare nel profondo l'assetto istituzionale dello Stato e allora appunto per questo sexy compiti
Se le competenze della del Parlamento diciamo nazionale
Sono circoscritti a quei punti fondamentali che anche qui sono stati giustamente ricordati politica estera la difesa la giustizia e poche altre
Pertanto riteniamo che sia sufficiente una sola Camera
Con quattrocento deputati
Il che comporterebbe un aumento del quorum per la elezione del singolo tipo del deputato e quindi immediatamente una riduzione quella proliferazione di partitini di quella presenza di piccole forze politiche perché questo sappiamo
Quali sarebbero le conseguenze e con un fattaccio immediato circa lo snellimento di tutto il sistema politico circa il decentramento dell'attività legislativa e quindi il collegamento più ravvicinato tra cittadini
E legislatori in questo caso i registratori
Regionali questa è la nostra opinione ma certo è che oggi la presentazione di questo progetto questa proposta da parte del gruppo socialista può aprire un dibattito e un confronto che può dare dei risultati che io considero di grande interesse
Dinanzi al senatore Cossutta al professor Max
Sì
Io svolgerò in modo rapido alcune considerazioni sul tema dell'innovazione istituzionale e delle sue condizioni politiche
In questo momento quindi sono stato stimolato molto dalle introduzioni di Acquaviva e Covatta ed il mio intervento sarà forse molto anzi sicuramente meno costruito del quello collega professor Rotelli che
Ha affrontato direi la riforma costituzionale alla Miglio mille novecento ottantatré del gruppo in Milano la mia osservazione preliminare è un'osservazione che farà scandalo
Rispetto a ciò che ha detto in precedenza
Covatta
L'innovazione istituzionale costituisce a mio avviso un argomento tecnico ad alta valenza politica ciò vuol dire che l'argomento deve essere affrontata avendo cura sia della opportunità sia della praticabilità politica degli interventi e in secondo luogo necessariamente della coerenza tecnica degli interventi riproposti ipotizzati poiché il tema relativo alla forma di governo e al sistema elettorale in senso stretto aringhe
Quello di contorno è strettamente connesso con il mutare delle condizioni politiche quindi dei rapporti di forza non si tratta di leninismo ma di realismo in questo caso
E non può essere trattato in modo astratto polemico come molto spesso in quest'ultimo periodo anche a fini di comunicazioni in tra Inter partitica viene utilizzato sotto questa proprio prospettiva ricordo ciò che sosteneva in materia di sistema elettorale Rafa dovrà parafrasando il tasso Luigi Sturzo nel mille novecentocinquantaquattro
E cioè che nel mondo volubile leggero saggezza e spesso cambia pensiero quando però è necessario abbia pensiero perché sono mutate le condizioni politiche
Luigi Sturzo si
Riferiva nel cinquantaquattro Anna alle condizioni che gli avevano politiche che gli avevano fatto mutare pensiero rispetto alla riforma in senso proporzionalisti con il diciannove e cioè quelle era la situazione dizione politica basata cambiata ecco quali sono le condizioni i differenti le condizioni differenti attuali in cui si svolge il dibattito istituzionale rispetto all'inizio della fase
Che ci accompagna della discussione istituzionale cioè quella di quindici anni fa Rutelli ci ha ricordato il dibattito del cesto organizzato da colata in cui
Agivano Amato ed altri
Ecco allora si riteneva il fronte ad una situazione di bipolarismo imperante dove nel mille novecentosettantacinque settantasei i partiti del centro laico e socialista erano al minimo storico rispetto al settantadue ecco nel settantasei settantasette si richiedeva che la fase di costruzione
Della organizzazione istituzionale disegnata dalla Costituzione del quarantotto
Fosse ormai conclusa e che il processo di omogeneizzazione delle forze politiche all'interno del sistema
Politico costituzionale italiano fosse concluso per cui si potevano introdurre innovazioni istituzionali forti
Per trasferire per trasformare progressivamente questo sistema da democrazia mediata
Secondo lo schema di versano e quindi di chi può coalizione all'instabilità di una democrazia immediata
Di tipo alternativo secondo lo schema britannico ed era questa la ragione per cui tra loro settantasei settantasette e gli anni successivi si dibatte che erano
I problemi delle riforme istituzionali né con un
Melosi interessante fra politica e cultura di qui le opzioni che dal punto di vista politico ed istituzionale prevedevano riforme non di tipo maggioritario ma detti intermedie e quindi
Modificazioni della proporzionale sul lato del sistema elettorale
Pure il
Modificazioni di tipo tedesco Altan tipo cancellierato per o sfiducia costruttiva per la forma di governo
Ora
Qual è la situazione dell'oggi perché questo è l'elemento essenziale su cui dobbiamo basarci e le parole del senatore Spadolini di qualche giorno fa citando l'immagine di quella che è l'aggravamento della situazione io non
Voglio essere pessimista e negli anni gli ultimi dieci anni ho sempre rifiutato le comparazioni con la situazione wagneriana
Nata perché erano frutto anche della utilizzazione normativa del modello di Sartorio di braccare via dicendo
Ma in questo momento che stiamo assistendo ad un vero e proprio fenomeno di crisi di regime politico che può essere una crisi di regime in senso debole con la trasformazione con la sostituzione di alcuni elementi dei
Mentre le norme dei valori delle regole del gioco delle strutture d'autorità in cui agiscono i soggetti politicamente rilevanti oppure con l'intera eliminazione dei soggetti politicamente rilevanti e delle strutture con la messa in pericolo non soltanto della forma di Stato ma anche della stessa
Unità della comunità politica ed è all'interno di questo quadro che noi dobbiamo parlare di riforme istituzionali
Perché senza questa consapevolezza noi facciamo male hanno gli stessi e al Paese
Se questo e vero allora bisogna anche spiegarsi per quale motivo ci sia tanta confusione non è perché i parlamentari sono cattivi o perché le forze politiche sono cattivi ma perché il sistema politico italiano cioè l'asse del regime
Che ha mantenuto per quarant'anni questo sistema ne e che è stato addirittura si rettificato con questo sistema politico entrato in crisi per una crisi delle alleanze tradizionali non ci sono più alleanze tradizionali la politica quali Che male in crisi ma non si vendono nuove politiche quali zonali tutti stanno lì col cerino in mano
Secondo punto c'è una crisi forte di riallineamento del sistema partitico vecchi soggetti scompaiono
Alcuni soggetti partitici vengono ridimensionati e ne appaiono dei nuovi la lega ad esempio che un elemento nuovo che conferma alcuni elementi sull'alienazione del nostro elettorato sulla di nazione sulla pericolosità quindi di adottare delle misure che sia noto un da democrazia evoluta
In una simile situazione e si discute male di innovazioni perché non si sa quali siano le basi quali passionali e le prospettive per agire e nello stesso tempo c'è il pericolo che della la crisi forte di regime e quindi questa è la tipica situazione in cui
I partiti in peggiorano la loro capacità di elaborazione perché le riforme istituzionali le innovazioni istituzionali diventano in un sistema che non sempre maggiore centrifugazione disgregazione
Un momento di lancio di messaggi in tre d Inter partitici come ho detto prima e quindi la decisione non c'è perché non ci sono
Non ci sono le innovazioni perché non c'è la decisione
E a questo punto non parlo di quelle che possono essere nelle politiche istituzionali dei vari partiti perché questo
Finirebbe per confermare facilmente la mia analisi di fronte all'impasse riformatrice né si pone me la strategia referendaria
E la strategia referendaria sostiene di fronte al circolo vizioso del del rinnovatore dell'innovatore del riformatore noi rompiamo questo circolo vizioso attraverso l'opera di stimolo e di rottura
Del
Al referendum ora questo piccolo e dell'innovazione è pericoloso nelle condizioni politica quale poteva non esserlo due anni fa poteva non esserlo l'anno scorso oggi
E francamente esiziale dal punto di vista della ragione giuridica io concordo stato giorno l'ho già scritto
Più volte il in precedenza ma concordo con all'interpretazione Dellai inammissibilità per violazione perlomeno dei principi supremi dell'ordinamento ne e dei e della forma di governo in relazione sto parlando del referendum sul Senato in relazione alla bicameralismo perfetto in un ordinamento dove tutto il sistema si basa sull'articolo novantaquattro sulla fiducia parlamentare concessa dalle due Camere su mozione motivata
Ne e il fatto che vi siano due organi
Parlamentari con base elettorale differenziata come tecnica elettorale differenziate quindi con struttura rifinanziata porta alla pratica ingovernabilità
Ed allora
Questo basterebbe e non tanto la costruttività dei cui né dei referendum rispetto alle finalità Anna abrogative originaria per
Porre forti dubbi nel giudizio di ammissibilità della Corte costituzionale del prossimo gennaio
Ma di fronte ad una situazione di questo genere
E di fronte alla
Forza con cui movimenti antisistema ed anti-regime stanno aumentando la loro consistenza c'è da non mettere
Con chiarezza
Accennare con chiarezza che e in
Possibile introdurre in questo sistema in questo momento se non ci sarà un una convergenza quali opzionale fra le forze tradizionali dell'ordinamento tra le forze oltre ai tradizionali che vogliono l'innovazione meglio nell'ordinamento
Che non c'è possibilità di riforme forti
Secondo le facili ricette non è che vengono portate avanti sulla stampa e anche della Commissione parlamentare in sostanza con questo io vorrei anche avviarmi velocemente alla conclusione io non credo che sia possibile se questo è il panorama
Quando o con questo noi come conseguenza politica daremo in mano fette consistenti della rappresentanza e del Paese
A forze anti-sistema anti-regime Elio no non ho nessuna paura di dire che la lega Folengo la rottura della comunità politica e incostituzionale
Può essere che si copra dietro le parole ma questo è il suo senso e quindi al bisogna tenerne conto
D'altra parte le anche dal punto di vista della forma di governo interventi forti in questo momento plebiscitarie Zanchi
Possono essere pericolosi e per questo che riscopro pronunzio a favore di misure intermedie
Mette certi inutili nel selezionare le forze politiche sembrano pannicelli caldi rispetto alla situazione ma forse è l'unica soluzione applicabile se sistemi elettorali in non brutalmente selettivi che spendano all'aggregazione quali eccezionale e alla formazione di maggioranze di governo di legislatura dal quale la povertà e del sistema elettorale in senso stretto e se volete anche attraverso il meccanismo dell'individuazione uninominale e della distribuzione proporzionale della rappresentanza
Modificazioni sul lato della forma di governo per stabilizzare le maggioranze modificazioni per riguarda riguardo alle fonti del diritto e chi ne ha più ne metta
Mandava forti incisivi interventi sulla moda ovalizzazione sulla vita interna dei partiti sulla loro eroi intervento all'interno della società nel civile e politica cosa che
Il la classe politica di Prima Repubblica non ha voluto fare non l'impressione che non farà neppure quella della seconda Repubblica
E quindi è l'intervento e necessario bisogna ribadirlo può non sembrare al di fuori ride la realtà ma bisogna ribadire la necessità della moralizzazione della politica progetti ci sono basta tirarli fuori a questo punto il io sono particolarmente
Direi dubbioso su interventi incisivi in relazione al tipo di Stato quello che il Rotelli ha chiamato a forma di Stato e quindi il rapporto centro-periferia in una situazione di questo genere cautela non vorrei rinviare lei idee del mille novecentoquarantasette quarantotto quando in relazione proprio alle condizioni politiche nella nostra Costituzione fu un po'congelata proprio rispetto a quella parte non soltanto rispetto a quella parte per paura forse allora eccessive ma sicuramente in questo momento non non a di secondo piano ed allora non alla scienza
Volerne cura togliere nell'ipotesi di una la suicidio auto conservativo delle forze politiche per arrivare ad una riforma elettorale maggioritaria che potrebbe come nel diciannove
è cambiare il sistema elettorale in senso stretto trasformandolo però davanti al proporzionale e maggioritario nell'ipotesi che però rigetto perché non conserverebbe né quelle forze del regime
E con io dico che approvo e con questo concludo l ipotesi anche di differenziazione
Capire
Delle competenze e di funzioni Camera il Senato all'interno bicameralismo mantenuto proprio in considerazione né che non si getta a mare
Non si getta a mare l'elaborazione precedente perché questo è il progetto invia in sostanza della scorsa legislatura le successive lavorazioni relative alla prima Commissione affari costituzionali della
Grazie al professor ma anche senatore Cesare Salvi Francesco maggio
Vi chiedo
Qua
Ma io credo che intanto la questione del rapporto fra
Il referendum e via parlamentare vada affrontato per quanto possibile con grande serenità
Cioè cercando di stare dentro le regole
Che il nostro sistema si è dato per quanto riguarda il rapporto fra questi due istituti
Abbiamo una Costituzione che prevede un certo tipo di meccanismo referendario prevede una forma di democrazia diretta che inquadrata in un sistema i democrazia parlamentare abbiamo una legge attuativa dell'istituto referendario di fissato delle tappe delle regole che le scansioni nel rapporto tra decisioni del Parlamento e decisione dei cittadini
E nelle sue varie fasi passaggi dalla raccolta delle firme al momento della decisione popolare prevedendo anche diciamo un tempi possibilità di intervento preventive successive abbiamo un organo come la corte costituzionale al quale ha affidato il compito di verificare caso per caso se ogni singola richiesta risponda o meno
Ai a ciò che la Costituzione richiede perché possa darsi corso al referendum abrogativo
Quindi
Credo che essi si ci si sforza anche se non è facile evidentemente in una situazione difficile di tensione come questa nella quale il Paese vive al di là di questa specifica vicenda ma per una crisi politica seria preoccupante di delegittimazione
Delle istituzioni democratiche tanto maggiore deve essere uno sforzo responsabile per tornare alle regole di principi che governano il rapporto fra questi istituti
I vita nel luglio due rischi possibili davanti a questo
Da una parte quello di vedere il referendum come il nemico alle porte
Rispetto al quale occorra difendere istituzione parlamentare evitando all'opposto anche l'idea che il come dire di fronte al referendum il Parlamento Possa soltanto tacere e possono soltanto esprimersi i cittadini
Quindi pur nella consapevolezza della serietà della situazione che non è dovuto all'iniziativa referendaria sia ben chiaro la gravità della situazione che attraversa questo Paese
E dovuto al fatto che si è determinata una crisi di delegittimazione del sistema politico e delle nostre istituzioni nelle quali le responsabilità primarie sono di quelle forze politiche che hanno bloccato ogni processo riformatore degli ultimi anni
Se ci fossero state le riforme istituzionali ed elettorali in Parlamento questa situazione questo rischio di delegittimazione non ci sarebbe
Se l'ultimo anno della passata legislatura dopo il referendum del nove giugno fosse stato utilizzato per condurre in porto
Quelle riforme che pure erano state avviate
Penso alla questione su cui tornerò della riforma del Parlamento evidentemente tanti problemi sarebbero già risolto
Se non fossero state frapposte
Il nome o di una conflittualità interna alla maggioranza di governo
O di una volontà conservatrice nelle precedenti maggioranze di governo il blocco alle riforme questa situazione di pericolo che viene denunciata non ci sarebbe se non si fosse abbandonata soltanto nel maggio di quest'anno la tesi secondo la quale la riforma istituzionale presupponeva un accordo dentro la maggioranza di governo questa situazione di tensione non ci serve
Quindi non sono i referendum quelli che hanno determinato
Questa situazione perché chi ama chi ha assunto l'iniziativa referendaria legittimamente utilizzato uno strumento previsto dalla Costituzione e dalle leggi vigenti e ripeto c'è un organo chiamato a giudicare senza Decio
Sia una questione drammatica naturalmente avendo sottoscritto la raccolta delle firme una tesi anche in tema di legittimità non spetta a me
Dire la parola determinante non può essere certo imputato i promotori di un'iniziativa di questo tipo aveva determinato una situazione che calca usato invece dal blocco non del Parlamento come genericamente si dice perché stiamo vedendo ci viene proposto anche qui
Che il Parlamento boia in condizioni blocco per ragioni politiche che ha impedito per un decennio al di là delle teorizzazioni sulle grandi riforme
Di avviare concretamente anche solo
Diciamo salva la questione della riforma parlamentare anche solo a livello di esami legislativo le riforme istituzionale
Dentro questa situazione che si è determinata io credo ripeto che bisogna tornare alle regole
Per quanto riguarda il percorso il rapporto fra via referendaria in via parlamentare
Partendo dall'idea che non è solo come è nella nostra costituzione che il primato la parola definitiva e comunque cura del Parlamento ma anche dal fatto che tutti ben conosciamo che comunque la soluzione referendaria è una soluzione monca e parziale
Da una parte e dall'altra però
Evitando anche il punto non so fino fino in che dimensioni sia giuridico istituzionale ma chiaramente politico e democratico di fronte a questa crisi di delegittimazione che il Paese attraversa di evitare di presentare decisioni orientamenti un sedile del Parlamento come volutamente finalizzate a contrastare una decisione popolare che si immagina di segno diverso
Quindi tornare al corretto iter Real corretto rapporto e credo che la mozione istitutiva diciamo anche i provvedimenti legislativi che hanno fatto seguito della commissione bicamerale che è stata fatta come tutti ricordiamo raccogliendo l'autorevole hospice o del capo dello Stato nel suo discorso al parlamento riunito in seduta comune con il quale accoglieva diciamo la accettava l'elezione Capo dello Stato
Sia una risposta un'indicazione
Non solo generica perché nella stessa mozione istitutiva
E nella stessa legge sui poteri e espressamente prevista la possibilità di anticipare quelle parti di riforme che siano che siano considerate Jamma tube
Al tempo stesso nella Commissione su questo punto del percorso si vi è stata una discussione sulla strada da seguire la commissione con mia sull'ispezione ha accolto la proposta gli avevo formulato al termine della mia relazione sulla legge elettorale
Che quella per la quale
Occorre definire gli indirizzi di fondo della riforma costituzionale
In tema di Sensi al mente di forma di governo
Si debba rimanere parlamentare debba diventare presidenziali in una delle tante varianti che come vediamo anche in questi giorni vengono proposto prospettate e per quanto riguarda la struttura e le funzioni di fondo delle due delle due Camere una volta scelti questi indirizzi di fondo la commissione ha già deciso si è già orientata a l'idea di provare a valutare quale possa essere una riforma elettorale a Costituzione invariata e tuttavia coerente con quegli indirizzi di fondo in tema di riforma costituzionale
Tutto ciò evidentemente
Sono dati oggettivi che vanno al di là poi delle scelte e delle preferenze di ciascuno Dinoi
Io dirò qualcosa più specificamente per quanto riguarda il discorso sulla riforma elettorale del Senato adombrato dal senatore accennato dal senatore Covatta nella sua relazione
Voglio però dire prima che tutto ciò rischia di essere il pregiudicato
E non agevolato al di là di quanto possa apparire
Dalla se vi fosse una volontà
Di forzare i tempi che evidentemente non possono essere lunghi ma non necessariamente debbano essere di poche ore i decisioni di indirizzo che la commissione pur dovrà prendere
Mi riferisco per esempio all'alternativa ancora adesso richiamata dal senatore Cossutta fra l'opzione per la proporzionale corretta o per la maggioritaria corretta che al di là di ogni disquisizione giuridica
E rischia di essere poi in contrasto con le stesse esigenze chi magari i sostenitori di una tesi e pro Putignano
Per esempio un sistema che nell'ambito del maggioritario corretto come nella proposta di legge del partito democratico della sinistra
Garantisce la presenza in Parlamento di formazioni che hanno la consistenza e anche una
Presenza ragguardevole di informazioni che hanno la consistenza e di Rifondazione Comunista molto di più di un sistema come quello spagnolo con collegi piccoli che invece rientra nel modello dalla proporzionale nemmeno corretta perché in teoria
Anzi in base alla costituzione di quel Paese il sistema elettorale spagnolo è proporzionale e tuttavia come abbiamo visto
In alcune simulazioni giustamente fatte in comitato elettorale
Il sistema elettorale come quello spagnolo se lei invenzioni che è proporzionale come è ben noto
Se le dimensioni dei colleghi sono di un certo tipo può determinare una soglia di accesso del dieci per cento che può determinare l'effetto maggioritario che fa passare dal trenta al cinquantuno per cento
Quindi quando si ragiona in termini astratti di questi principi bisogna anche poi vedere che le varianti all'interno di ciascuno di questi due modelli di questi due disegni ed è chiaro che è una scelta si dovrà andare a una decisione si dovrà andare
Perché è del tutto impensabile procedere del lavoro sulla riforma elettorale senza vere un orientamento e uno schema di fondo le cose sono forse un po'più complicate di come vengono presentate
Certamente in buona fede certamente con intenzionalità positive
Vorrei dire al senatore Cossutta che l'osservazione dell'onorevole D'Alema non era affatto io adesso non non ricordo in che termini esatti siano state formulate non erano affatto sprezzanti nei confronti di nessuna forza politica
Il punto che mi sembra chiaro è che io credo che si debba pensare una riforma elettorale che abbia un valore sistemico che vada al di là evidentemente degli interessi di parte e tuttavia sarebbe anche un eccesso di ipocrisia
Dell'ARE il fatto che dietro le diverse idee di riforma elettorale istituzionale ci sono non convenienze di parte che sarebbe sbagliato e sarebbe controproducente perché le immagina ma idee diverse dell'avvenire di questa democrazia
E allora viene in mente un'idea di una democrazia dell'alternanza
Nella quale come ho detto come ha detto Occhetto ci possono essere anche fasi e passaggi riversi cioè momenti in ipotesi un primo turno
In cui le forze politiche conservano la loro identità Maggia indicano una bipolarità azione del sistema e momenti per esempio un secondo turno nel quale si realizzi un'assembla ma di forza e gli abbiamo già un orientamento comune nella di polarizzazione del sistema
Chiamo a una scelta anche posizioni a forze come Rifondazione che potrebbero in ipotesi preferire invece un sistema che gli eviti
L'alternativa scomoda si concorrere o meno un ipotetico schieramento progressista porti darsi e tenersi sempre e comunque
Del tempo del tutto fuori dagli possibili sviluppi del sistema politico lo dico con il massimo rispetto perché sono questioni che ogni partito evidentemente affronta discute sulle quali ragione sulle quali ebbene a ragionare senza eccessi di forzature polemiche
Il destino del Senato che in realtà credo che abolire il Senato e la proposta solo del gruppo di cui parlavamo prima perché l'unico buono come la lista in in nella Commissione bicamerale nel Seicento suo zio da Cossutta abbia proposto di di abolire il Senato tutte le altre diciamo forze politiche sono per il mantenimento del bicameralismo
A questo punto si può anche qualcuno diceva
Che si potrebbe anche così lasciare il Senato così come come cani come camera politica diciamo l'operare sulla Camera dei deputati per trasformarla in Canada le regioni lo dico per sdrammatizzare perché qui il problema evidentemente l'avvenire del Parlamento non l'avvenire dei singoli rami del Parlamento
Però detto questo devo anche dire che io non credo a nessun sistema bicamerale nel quale non ci sia una pari dignità politica e democratica delle dogane
Che cosa del tutto diversa rivede debbano avere pari poteri
A me pare
E quindi non credo che nell'ipotesi in cui ci sia un Senato delle
Delle regioni o una Camera delle Regioni ad un Senato politico per restare alla metafora di prima sì debbano costruire si debba costruire
Questo momento bicamerale non in termini di prevalenza dell'una camera sull'altra ma in termini di diversità di compiti e di funzioni possono esserci se per esempio immaginiamo allo suggestione più volte avanzata nel dibattito
E che mi sembra per alcuni passi nel dibattito di questi giorni
Riemerga in alcuni passi della relazione del senatore Covatta del Senato come punto di raccordo fra le comunità regionali e la dimensione sovranazionale
Che è sempre così rilevante come la dimensione europea al giorno d'oggi
Mi pare che in questo oggi non si non sarebbe affatto un destino subalterni subordinato potrebbe anche essere e diventare invece un destino di valorizzazione di una specifica funzione
Del senatore pubblico di quello che sarà il nome che si dava a questo organismo
Voglio anche aggiungere che
E del tutto evidente ed era espressamente detto nella nella relazione del senatore Covatta che d'altra parte anche l'idea di una riforma elettorale del Senato
Presupposti come quella dalla Camera e presupporre alcune scelte di fondo in materia dell'avvenire del bicameralismo
Anche se si ritenga come del resto io stesso ne ho proposto nella relazione come la commissione ritiene che si possa fare la riforma elettorale anche a a Costituzione invariata una volta che questi indirizzi siano stati siano stati fissati
Quindi un'idea il quale Parlamento e quindi di quale bicameralismo bisogna averla e questa in fondo la funzione della commissione bicamerale della ragione per la quale il gol riterrei ritengo che
Dice Monti con tutte le premesse che sono state fatte sia la Commissione bicamerale il terreno nel quale in questa fase verificare fino in fondo
Le scelte possibili da pompiere è che un indirizzo sul destino del parlamento non può che venire da entrambi i rami del Parlamento evidentemente
Ma questo probabilmente un problema che può essere anche larga misura superata perché se è vero l'orientamento
Di cui viene data notizia anche la commissione bicamerale avrà due settimane di tempo per definire un ordine del giorno di indirizzi su vari punti fra cui questo che è chiaro che noi avremo un indirizzo al quale si condiviso potremo fare riferimento per la futura attività legislativa proprio su questo punto che su questa questione bicameralismo
Vorrei aggiungere che l'esigenza di una riforma del Parlamento e di questo bicameralismo non va presentata come diciamo necessità di e dare una risposta ai referendum perché questa esigenza così come quella della riforma elettorale non vengono dai referendum ma vengono dalla necessità di darci un sistema più moderne più avanzate
Tanto è vero che su questa questione specifica della riforma del Parlamento nella passata legislatura si era andati molto avanti
Il Parlamento aveva il Senato aveva approvato un testo di riforma costituzionale la Camera in Commissione aveva certo fortemente modificato l'impianto ma aveva comunque la Commissione alla Camera ha varato un testo pronto per l'Aula
Quindi queste forse la materia nella quale l'istruttoria parlamentare già più compiuto il più avanzato e probabilmente quel tipo di discussione con il rischio che lì emergeva di una divaricazione fra un Senato che tende a difendere la pari dignità intesa come parità di poteri sia pure così nelle menti procedurali e la camera che intendeva presentare invece la riforma con l'idea di una subalternità del Senato rispetto alle decisioni di una camera politica ci possono aiutare a intendere che invece oggi è possibile una sintesi più avanzata e credo che tra le proposte che in base al lavoro svolto dal Comitato Maccanico saranno presentate all'ordine del giorno
Della commissione Bicamerale vi siano proposte serie che vanno che vanno in questa direzione
No forza come la nostra deve originariamente una posizione monocameralismo perché sir convinta invece che il superamento di una certa idea della sovranità statuale incentrata sullo Stato centrale richiede che anche a livello del Parlamento una delle Camere si faccia carico
Di un'articolazione non meramente nazionale centralistica ma una articolazione che sia tenga conto come dicevamo sia della dimensione su cui centralistica regionali sia anche probabilmente di una direzione sovranazionale può essere una un indirizzo importante da seguire
E allora non si può escludere ferma restando l'ipotesi che comunque va tenuta ferma che la Bicamerale già diciamo un posto al centro della sua ipotesi una riforma elettorale a Costituzione invariata che il futuro di questo seconda camera o prima camera a secondo dei punti di vista
Posso a a vere anche le caratteristiche di una assemblea a formazione mista con una parte prevalente ad elezione diretta con un'altra parte invece mi pare che sì Possa si possa anche ragionare in questa direzione
Ora per quanto riguarda
Il merito di una possibile riforma elettorale del Senato voi sapete il mio convincimento ma possono ricordare il mio convincimento nella stessa relazione ho messo alla commissione bicamerale commesso sulle luce la possibilità di sviluppare nella logica e nella direzione e la quale muove la nostra posizione nella Bicamerale cioè di realizzare una democrazia dell'alternanza e quindi leggi elettorali che vadano nella direzione della democrazia dell'alternanza e quindi per quanto mi riguarda
Ma naturalmente si può essere d'accordo con la democrazia dell'alternanza senza essere d'accordo con i referendum vada nella direzione della domanda di cambiamento
Chi viene da i referendum elettorali chi si possa in questa direzione partire da un elemento che già fu forte nel dibattito all'Assemblea costituente che pur ritroviamo ancora anche se sostanzialmente snaturato dalle modalità tecniche di attuazione che allora furono date che privilegia
Elemento uninominale la base regionale dell'elezione del Senato privilegia l'indirizzo invece nella base regionale l'elezione del Senato predilige invece le scelte di indirizzo politico nazionale delle lezioni della Ca'
Ora qui il senatore Covatta nel merito fa un accenno alla possibilità di ridurre il quorum al di sotto della soglia del cinquanta per cento
E come sempre e
Ed è tutto chiaro che la direzione al di là della tecnica indicata è quella giusta quesito referendario elimina ogni cuoco rimanente il punto qualificante al di là di questa o altra indicazione tecnica che si segua
Ma a mio avviso la soluzione probabilmente più indicata e quella invece del doppio turno nel collegio uninominale per consentire la scelta e cioè sappia sappiamo tutte le ragioni mi mi fermo su questo e naturalmente scendere sotto il cinquanta per cento e ancora una indicazione
Molto molto ampia
C'è materia di discussione io credo che questa discussione non debba essere separata quale che sia la via pochi si scelga dalla discussione e sugli indirizzi di fondo del cambiamento e sulle esigenze di fondo del cambiamento che il sistema presenta faccio solo una domandina se questa soglia di di si abbassasse volto per esempio a un terzo vorrei sapere se questo è un maggioritario corretto una proporzionale corretta grazie grazie
Non è il professor stando al municipio
Io sono molto veloce perché mi limito
Altre notazioni
Il la prima riguarda i referendum sui referendum qui abbiamo sentito due voci diverse sostanzialmente da un lato Acquaviva Covatta e lancia essere che hanno detto questi sono referendum di dubbia costituzionalità
Dall'altra saldi che li ha difesi
Io credo che sia ormai ozioso interrogarsi sulla costituzionalità del referendum elettorale credo di fare una facile previsione ritenendo che ecco di questo referendum sarà dichiarata la costituzionalità di anzi allargando il campo di osservazione io credo che noi abbiamo rispetto a tutti i numerosissimi referendum una prospettiva di loro sorte differenziata
Ed infatti alcuni lista disinnescando il governo e sono quelli ad esempio sul Mezzogiorno e nomine bancarie la droga e così via
Tazzine scalando dando una risposta positiva ai a alla spinta referendaria
Altri credo che le visite scala la Corte costituzionale perché sono macroscopicamente illegittimi dove si propone di abolire interi ministeri caro Rutelli non c'è nessun Paese moderno e civile nessun ordinamento occidentale che non abbia una politica industriale centrale una gestione della sanità centrale e altre cose di questo genere quindi non scherziamo perché qua di questo passo cioè l'abolizione dalla Repubblica allora credo che qualcuno di questi è destinata a saltare ma quello elettorale destinata a rimanere su queste elettorale e l'amico
Compagno serve che io consenta con una notazione affettuose ricordo la vecchia amicizia
Della comune milizia difficili allora all'Università di Roma
Qui saldi ci ha dato una risposta formale
Detto c'è la Corte costituzionale eccetera c'erano qui ci serve una risposta sostanziale io do per scontato che la Corte costituzionale provveda e decida nel senso della costituzionalità
E allora se siamo d'accordo per seguire la procedura che egli ha delineato decidiamo le prossime due settimane
E scegliamo prima la forma di Stato e di Governo e poi il meccanismo elettorale benissimo
Ma se non si fa a tempo
Fermo restando che non si deve dare con legge ordinaria una pura risposta di elusione di imbroglio
Ma se non si fa tempo noi vogliamo superare questo passaggio difficile ed evitare che la Commissione venga delegittimata totalmente a seguito della celebrazione del referendum oppure vogliamo consentire di superare questa questione della legge elettorale e consentire alla Commissione bicamerale di continuare a lavorare proficuamente senza la spada di Damocle dei referendum
Perché a seguito di una ipotetica vittoria dei referendum ci sarebbe una fortissima delegittimazione non solo della Commissione ma dell'intero Parlamento questo è il punto politico su cui si richiama l'attenzione dell'amico saldi voglio toccare
Un altro punto ed è quello del rapporto fra riforma del Senato e la cosiddetta terza regionalizzazione
Qui
Ci sono diverse proposte
Sta in campo principalmente la proposta di rovesciamento cosiddetto l'articolo centodiciassette della Costituzione
Io questa è meno ottimista dell'amico senatore Covatta sarei meno schematico questa proposta ha ricevuto il sia in sede politica che soprattutto in sede scientifica fortissime critiche
Io sono credo notoriamente seguace di una scuola giuridica Proto regionalista però
Quando leggo che persone così diverse come Cassese D'Elia hanno criticato fortemente
Questa proposta
Sottolineandone da un lato il semplicismo e dall'altro il radicalismo comincio a riflettere essere perplesso
E semplicismo perché è facile dire con un annunciato normativo che noi
Tutto quello che non è dello Stato passa alle Regioni e credete che sia facile trasferire queste funzioni così complesse il tantissime materie
Alle regioni indiretti credo che sia molto difficile
Certamente sarà un processo complesso certamente voi potete pensare che si sopprimono d'un colpo le leggi quadro
Ma scherziamo
Delle materie nuove pensiamo alla materia televisiva
Ho pensiamo all'innovazione tecnologica
Premesso che l'industria deve passare alle regioni un una parte l'induzione passa alle Regioni se non c'è una sostanza di legge nazionale come verranno regolate queste materie nuove se non ci saranno i principi è un contenuto di legge cornice
Dell'indirizzo e coordinamento ha già parlato Covatta e non ci e non mi soffermo dobbiamo quindi pensare che questo processo sarà molto complicato e non si può risolvere con formule semplicistiche nella Costituzione
Della Repubblica federale tedesca alcune norme sono destinate ai soli rapporti finanziari tra Stato e Regione noi pensiamo di cavarcela in maniera semplicistica
Credo che
Chi era il giornalista avuto troppe repliche dure dalla storia per potersi accontentare di schemi astratti ma c'è poi una seconda critica che una critica di radicalismo giacobino che io ritengo fondata
Noi pensiamo di rovesciare sulle regioni come sono attualmente e non solo come sono attualmente le regioni del Mezzogiorno
Ma come sono tutte le regioni che in un ventennio non hanno dato una prova brillante noi pensiamo di rovesciare loro addosso un'altra quantità di funzioni senza averle preparate a sporgere queste funzioni evidente allora che il meccanismo non può essere astratto e meccanico ma deve essere graduale
Molto graduale perché è complessa e complicato
E qui la questione si innesta con quella del Senato
Perché se noi prevediamo ragionevolmente almeno un decennio di processo di realizzazione della terza regionalizzazione
Ben ci tiene allora a proposito la proposta che qui è stata fatta
Di vedere il Senato non come Camera delle Regioni ma come referente primario
Ma non esclusivo ma non esclusivo della dimensione regionale
Il Senato vi assicuro avrebbe molto da lavorare su questo naturalmente non solo su questo rimanendo la sua piena funzione politica
Ma specializzandosi in queste funzioni con lo schema che ha detto covate non ci ritorno
Perché per molti anni la delicata matassa dei rapporti fra Stato e regioni potrebbe trovare a livello di Repubblica
Soltanto un punto di equilibrio che quello parlamentare non può essere soltanto il punto di equilibrio governativo grazie
L'onorevole Lucio Barbera
Ma è forte la tentazione di parlare del referendum la legge elettorale
Io vorrei fare solo qualche cenno invece parlare del tema principale
Che è quello del riforma del Senato il titolo provocatorio ma è quello che la riforma del Parlamento e all'interno riforma del Parlamento della riforma
Del Senato
E quindi non raccoglierò alcune degli stimoli interessanti le provocazioni sono venute per esempio la parte Rutelli sull'elezione diretta del premier che mi pare che presentato in questo momento
Nel complesso il parto repubblicano serviva più ad eludere il tema la riforma elettorale che a completare la riforma elettorale come invece nelle lavorazioni più organiche relative alla legittimazione diretta del capo del governo
Così come io
Vorrei evitare di discutere della legittimità costituzionale referendum perché sentire dire che il referendum è incostituzionale prima ancora che la Corte si è pronunciata
E sentire sollecitare una legge che
Eviti il referendum
Mi pare che sia questa stessa sollecitazione posta in questi termini una legge fatta solo per evitare il referendum incostituzionale
Che sia Richie un in modo non corretto di porre problemi costituzionali di rapporto fra il potere legislativo e quello che e un istituto costituzionale quale e il resta io dico piuttosto che dobbiamo impegnarci perché il Parlamento faccia la legge di riforma elettorale
Ed è interesse anche dai dei promotori dei referendum elettorali che si eviti il referendum in questo modo attraverso una legge che riguardi contemporaneamente il sistema elettorale della Camera e del Senato
Andare ad ogni costo al referendum come qualcuno
Pur
Nell'ambito del vento referendario
Vorrebbe è sbagliato
Perché correremmo il rischio in questo caso di a vere un referendum che darebbe un risultato soltanto per il Senato
Un risultato limitato soltanto per il Senato e rinvierebbe alle calende greche la riforma elettorale della Camera cioè quella funzione che il referendum deve avere di stimolo uso questa espressione
Nei confronti del legislatore perché ci dia una riforma elettorale della Camera Senato Rossi avrebbe soltanto per il Senato ma non si avrebbe più per la Camera con conseguenze che poi non sarebbero
Conseguenze
Accettabile
Ma intendiamoci non sarebbe conseguenza accettabili però io mi rifiuto di seguire tesi che ho sentito ripetere in questa stesse riunione che sarebbe incostituzionale un risultato che desse un sistema elettorale della Camera diverso da quello per il Senato
Perché chi ragione in questo modo dimentica che ci fu un ordine del giorno votato espressamente dall'assemblea costituente l'ordine del giorno Nitti
Che tentando un accordo come si vede la storia si ripete pervenne alla conclusione che il Senato dovesse essere letto con sistema uninominale maggioritario e la Camera invece col sistema proporzionale
Quindi si creerebbero degli inconvenienti che sono da superare ma non credo che si è sarebbe fuori della Costituzione anche se poi sappiamo tutti che si trovò il modo di aggirare l'ordine del giorno Nitti attraverso il sessantacinque per cento attraverso l'introduzione di quel piccolo granello di sabbia sempre possibile inserire i piccoli granelli di sabbia anche il sistema elettorale che apre interamente vanno in quella direzione che fu il sessantacinque per cento
E io pregherei anche inviterei ad aver fiducia nella Commissione bicamerale e de evitare di per correre o almeno di percorre immediatamente la strada delle commissioni ordinaria nel tentativo che sarebbe poi frustrato di avere una riforma equa della Camera
Perché se non riesce ad avere
La riforma la commissione bicamerale difficilmente riusciranno le commissioni ordinarie ed avere come unico risultato soltanto quello di mettere un altro grande Lino di sabbia questa volta nella referendum per a passando magari dal sessantacinque per cento cinquanta al quarantacinque per cento quello che fu un modo per eludere l'ordine del giorno Nitti quindi non vorrei che questa storia
Della lì con molta franchezza
Questa storia del petto che allora servì a dell'utero del giorno detti adesso sia utilizzato per eludere un problema vero importante che posto dal referendum ma io voglio
Parlare dicevo del tema riforma del Senato
Qui
Io non ho devo dirlo con molta franchezza delle certezze nono ritengo che tutte le tesi che si scontrano in questo momento o che possono scontrarsi Pichetto attenzione adesso è distratta dalla sistema elettorale non solo necessariamente a favore di una tesi può a proporgli un'altra ci sono vantaggi e svantaggi in tutte le tesi che sono state prospettate
E dico soltanto una cosa
Che se dobbiamo modernizzare il nostro sistema costituzionale perché questa tendenza di il riforme del dei di tentativi di processi riforma che vogliamo mettere in atto eliminare alcune anomalie italiane
Il fatto che siamo uno dei pochissimi Paesi anzi forse l'unica democrazia anzi l'unica democrazia che prevede il voto di preferenza il fatto siamo rimasti una delle poche democrazie che preveda proporzionale pura il fatto che abbiamo e potrei continuare con almeno
Per diverse minuti ricordando tutte le anomalie italiane ma fra le anomalie italiane abbiamo quella unica al mondo di due camere che hanno la stessa legittimazione quindi sono erette di fatto nello stesso modo hanno legittimazione politica quindi partitica e hanno le stesse funzioni
Dobbiamo quindi io credo che sia l'unica certezza poi il modo come superare questa anomalia
In modi possono essere diversi ma dobbiamo superare dobbiamo andare verso una forma di io sì non voglio usare espressioni bicameralismo ineguale dubitiamo imperfetto mai costruzioni non conoscono altre forme diciamo una formula che assicuri alle due Camere uguale dignità politica macché consenta consenta
Di anni superare il bicameralismo paritario perché superare decreti sul paritario
Ora io non credo che vada superato la doppia lettura
Io ho sempre ritenuto che la doppia lettura si la ricchezza del nostro procedimento legislativo
Ho visto quanti errori della Camera vengono rettificati al Senato io ho visto quanti errori del Senato vengono rettificati alla calma
La doppia lettura un fatto positivo
Il bicameralismo ineguale provoca però a volte delle navette che diventa un un modo uno strumento attraverso il quale si fanno valere i poteri di veto ecco questo l'ha superato
Cioè attraverso i quali forze politiche che sono contrario determinato progetto di legge ai contenuti di un delicato progetto di legge non assumono una responsabilità dicendo sì o no oppure dicendo sì ma con forti emendamenti e attraverso la navetta riescono a sfuggire alle responsabilità responsabilità Poli
Ma c'è anche un altro problema
E veniva detto
Veniva ricordato prima dobbiamo andare verso una regionalizzazione forte
Credo che sia superata l'alternativa regionalismo federalismo e direi giustamente superata
Almeno a livello politico perché e se andiamo a vedere poi in fondo tra ordinamenti al regionalismo forte e ordinamenti a federalismo non particolarmente forte non spinto non ci sono molte differenze io non credo che le regioni
Spagnole
Abbiano meno poteri di quanto ne abbia i Laender della Federazione ostriche quindi problema è di sostanza
E stata individuata direi unanimemente in commissione con solo un voto contrario del
Del movimento sociale e del partito liberale un
Un sistema di decentramento regionale che si basa su un'inversione da articolo centodiciassette ora io sto qui a indicare estendersi all'articolo centodiciassette
Della costituzione valido non è valido penso che sia valido comunque non non sto qui a indicare dico soltanto una cosa
Pochino sostato rimane lo stato regionalismo forte
E poiché il nostro Stato e uno stato che vuole mantenere lo si prevede espressamente il Progetto nel testo
Labriola vuole mantenere alle potere centrale al Parlamento la possibilità di approvare legge organiche che altro poi non sono sentiamo scarnificata e che le leggi cornice leggi principio
E chiaro che tutto l'esito della regionalizzazione è affidato ai contenuti e affidato ai contenuti di queste leggi organiche stringe principio che in fondo anche lo stesso articolo centodiciassette attuale della Costituzione si limitava a dire che tutte le competenze in Asia di materie importanti erano regionali e che lo Stato
Attraverso leggi cornice avrebbe terminato i principi fondamentali quindi c'era già un limite però sappiamo queste leggi fondamentali in realtà spesso hanno finito per essere studenti dettaglio leggi addirittura Regolamento e allora dove trovare la garanzia della non dico non dico io la garanzia per le regioni che il problema non è di trovare delle garanzie per delle Autonomie ma le garanzie per l'intero ordinamento perché avviamento funzioni bene perché se vogliamo che il nostro Parlamento faccia meno cose che lo Stato centrale facevano cose questo facciamo non per rafforzare soltanto regione ma anche per la forza allo Stato ecco dove troviamo la garanzia beh la garanzia va trovata come dice un'espressione contenuta nella documento conclusivo del comitato sulla forma di Stato nel cuore stesso del Parlamento cioè attraverso una presenza delle regioni in uno dei due rami in uno dei due rami del parlamento ecco però qui sorgono dei problemi
Sorgono dei problemi
E cioè che tipo di presenze e qui le soluzioni possono essere più svariate saldi poc'anzi diceva una presenza che vede insieme una parte di senatori elettiva e una parte invece designazione regionale Hello
E la proposta della commissione distante cinque
La commissione settantacinque aveva previsto che il Senato fossi composti per due terzi da senatori eletti a direttamente dal corpo elettorale per un terzo espressi dai consiglieri regionali quindi è una delle soluzioni è la soluzione che viene prevista siano per il Senato spagnolo una composizione mista anche se pare così esaltante l'esperienza di quel di quell'Assemblea ci sono altre soluzioni ancora comunque mi pare che in qualche modo una presenza del regioni uso quest'espressione senso più vago del espressione della vada approvato
Vada trovato d'altro canto vorrei ricordarlo oggi il Senato ha una composizione mista sia pure leggermente mista perché qua accanto a senatori di legittimazione popolare piena diretta ci sono i senatori a vita
E i senatori diritto che non hanno legittimazione popolare quindi c'è già una una qualche composizione seppure assai ridotta s'ecco però questo mi pare l'unica strada che consenta di parlare di riforma regionale che ha in una delle due Camere un qualche riscontro non chiamiamo Senato della regione
Chiamiamola come vogliamo ma mi pare che solo questa sia la strada non ritengo invece che sia questa la strada quella che alcuni vorrebbero seguire cioè di di
Il Senato mantiene l'attuale legittimazione dirette tutta quanta però ecco avrebbe una caratterizzazione regionale per il noto principio Della culla
Lo dico per i non specialisti dunque specialisti per quelli che non seguono il ceto parlamentare principio della culla il principio secondo cui tutte le leggi cornice leggi che interessa regioni come leggi organiche cambiando l'espressione dovrebbero trovare la loro culla nel Senato e poi eventualmente possono esser richiamate dalla Camera con una determinata maggioranza
O di tue si prevede la deliberazione da parte dell'altra Assemblea così come le altre leggi dovrebbero trovare una culla nella Camera deputati e poi potrebbero essere chiamati sempre con la deliberazione del Senato
Se così è ecco io avverto del pericolo e Storace
Su un tema che mi pare centrale evitando di parlare una volta tanto di leggi elettorali ma se così è stiamo attenti e questo non è un senato delle regioni
Se ha un Senato valido non si nato per le regioni che è una cosa diversa e per le regioni ma siamo proprio sicuri che questo Senato per le regioni effettivamente sarebbe un Senato che ha una sensibilità regionalista io non direi
Io temo il contrario cioè un Senato che si specializzano nel predeterminare i principi quadro i principi cornici per le regioni e non si sottrarrà la tentazione di entrare nei particolari
Non si sa sottrarmi alla tentazione dirigistica
E tutti noi avremmo tutti noi avremmo se avessimo la fortuna di partecipare al Senato
Di essere membri di questa Assemblea e che per forza di cose così come l'abbiamo avuto tutti noi parlamentari che quando quando si approvò una legge che riguarda attività certamente regionale entriamo nei particolari entriamo nei particolari
Per ragioni nobilissimi a volte a volte per ragioni meno nobili perché pressati degli interessi ma sono sempre ragioni politicamente apprezzabile ma c'è questa tentazione
E poi anche un'altra cosa gli sto ragionando alta voce ripeto e mi rivolgo in modo particolare su come interlocutore oltre che i senatori qui presenti anche il senatore Maccanico che presiede quel comitato che si sta occupando di questa questione
La mia preoccupazione e che si aumenti il conflitto
Nel tasso di conflitto e di incertezza del diritto mi spiego
Le leggi vengono deve bloccasse piccate quindi in base alla culla da cui hanno tratto origine
In base alla culla quello tratto Ricci e chiaro che siccome verrebbe fissata costituzionalmente questa culla la eventuale violazione della culla eh sindacabile dalla Corte costituzionale
Il fatto che una legge che dove trova la culla del Senato approvata dalla Camera e sindacati alla Corte costituzionale
E siccome noi sappiamo che quale che sia anche se dovesse essere perfetta riforma che facciamo anche se dovessimo scrivere regole ineccepibili studiate rimeditata e ci saranno sempre menti miste perché se andiamo a vedere già maggior parte delle leggi contengono principi che riguardano regioni principi che riguardano altre materie e allora criteri prevalenza quale sarà possiamo scrivere prevalente ecco per esempio possiamo fare un'altra
Possiamo fare un emendamento e dire che se trova prevalentemente e ma poi chi giudica del prevalente
E nell'altra Camera tenuto conto che c'è la possibilità di richiamare non si correrà il rischio di innestare una discussione perché se bisogna deliberare il richiamo questa deliberazione da preceduto da una discussione
E va preceduto l'iniziativa e siamo sicuri che effettivamente avremo raggiunto risultato di snellire l'attività legislativa l'impressione che l'avremmo snellito attività legislativa che avremo complicato l'incertezza del diritto e che non avremmo portato le regioni nel cuore del Parlamento come ci viene chiesto da uno dei sottocomitati quello relativo alla alla forma di Stato
Altro problema ancora
Mi pare che ci sia un orientamento apprezzabile uno sforzo di sintesi lo scorso per comporre diversi punti di vista per andare una diversa legittimazione di Camera Senato con un sistema elettorale
Diverso
Questo ancora siamo a livello delle discussioni per carità non voglio
Entrare in materia incandescente ma c'è chi dice sistemo nominato più turno per il Senato e sistema invece prevalentemente proporzionale con correzione maggioritaria per la campagna dentro bene
Diciamo è una soluzione è una proposta
Il bene nel senso che bene no abbia un punto fermo meno punto fermo non è però stiamo anche attenti alla cosa se diversa è la legittimazione allora quel problema
Sì veniva gettato
Dicendo sarebbe incostituzionale avere due camere che avrebbero diverso sistema elettorale
E allora si ripropone mentre io non credo che sarebbe incostituzionale se non altro perché sarebbe fatto comodità costituzionale
No neanche lui funziona se l'è fatto con legge ordinaria non credo sia ricostruzione nelle due sistema elettorale che di una diversa legittimazione a Camera e Senato però certamente non è il sistema che può consentire una unità di indirizzo politico e allora bisogna porsi il problema della fiducia
Cioè non è possibile che si è diverso il sistema elettorale diversa legittimazione entrambe le Camere siano legittimate a licenziare ho a legittimare i governi
E quindi si pone un problema io mi rendo conto di avere sollevato tutta una serie di questioni che probabilmente
Almeno a mia testa rendono più difficile la soluzione del dilemma il fondo cui ci troviamo
Però dobbiamo aver chiaro alcuni punti ed è chiare alcune questioni a me pare per esempio che se questo dovesse portare sebo ragionamento in pace lotta volti ad accettare non il testo
Che si basa sulla culla c'è il testo approvato dalla Camera passata legislatura e che sembra trovare favore all'interno dalla commissione tasto Commissione Maccanico
Ma si dovesse tornare invece al bicameralismo processuale per cui indifferentemente
Il testo può andare da una parte o dall'altra
Salva sempre sempre la possibilità di richiamo certa forse non avremmo più problemi legittimità costituzionale non avevo più problemi di incertezza del diritto ma ci rimarrebbe il problema di fondo come legittimare una seconda camere perché il problema
Pur sempre questo
Cioè due camere sono nate nel corso dell'evoluzione del sistema inglese riflettevano l'equilibrio fra classi sociali
Rifletteva una divisione del potere sociale
La Camera dei Lords che era espressione dei ceti fondiari da capo dei Comuni che espressione della borghesia dei bordi del Comune
Ci stiamo portate adesso dietro questa tradizione Nobile
Si è posto in continuazione il problema della loro legittimazione
Il pagamento terminò centoundici l'unico esempio
L'unico esempio di un potere costituito che diventato costituente
Ne abbiamo molti esempi purtroppo a
Ridotto i poteri la carne Lords creando una forma di bicameralismo ineguale
A favore della Camera dei comuni
La legittimazione modo giustificazione gli altri paesi va trovata collegando la seconda Camera alle ai governi decentrati alle Autonomie locali
Così è per il Bundesrat tedesco così e per il Senato spagnolo così è per la seconda Camera austriaca Svizzera così è persino per il Senato francese in cui come sappiamo una c'è un'elezione di secondo grado non è ideale per carità non propongo questo espressa da consiglieri comunali dipartimentali e regionali però sono note ai quali non possiamo sfuggire
E dico non possiamo sfuggire perché temo non è che i senatori o i parlamentari che comprende tutti quanti a designatori voglio sfuggire ma perché il tema elettorale il tema elettorale molto scottante ci impedisce di di approfondire con la dovuta
Attenzione un tema che assai importante direi non meno importante di quello naturale
Grazie
Senatore Gino Giugni
Senatore diretti dopo purtroppo
Quando si affronta il tema dei referendum
Particolarmente dei referendum
Che si propone di evitare non posso dimenticare il fatto che ho una certa esperienza come frenatori
Ricordo
Non è più presente il Presidente Spadolini ma sul proprio incaricato da lui nel mille novecentottantadue di operare l'azione di fra i Maggio nei confronti del referendum sulle liquidazioni
E poi un'altra frenatura la facemmo un po'in più infelice devo dire
Nel mille novecentonovanta a proposito della legge sui licenziamenti
Cioè una tecnica che è servita a dare al Paese alcune riforme anche buoni ho nominato quelle in cui ho avuto un certo ruolo protagonista ma certamente non è il caso di ricordarne altre anche più importanti che sono ben presenti a questo punto
Quindi che il Senato si preoccupi di rinnovare i propri meccanismi di formazione per evitare un referendum
Che porterebbe ad un esito sostanzialmente poi a pochi graditi gradito mi pare che sia una fatto da assumere come una parte quasi dovuti una costante della politica istituzionale del nostro Paese quello che vorrei evitare e che in sede di dibattito politico
Affidassimo troppi troppe speranze e troppi argomenti al tema della incostituzionalità del referendum
Ne abbiamo anche fatto un'esperienza negativa proprio con il referendum del nove giugno quando ricorderete l'invito ad andare al mare era motivato dall'incostituzionalità del referendum stesso che peraltro era stato accettato acquisito come costituzionale da parte dell'accordo
Io questa materia la lascerei tutta quanta alla corte e naturalmente agli avvocati che per ore l'anno l'argomento giusto o quello che parrà loro giusto in quella sì
In sede politica all'argomento politico dovremmo contrapporre un argomento fuori
E non dimentichiamo anche un fatto che dietro questo referendum c'è un forte movimento di opinione pubblica
Certe volte anche caratterizzato da spinte che io chiamo di carattere Eucaristico
Ma nel senso che si può proprio celebrare un rito si vuole il referendum
Non si vuole il risultato del referendum e d'altronde il nove giugno fu caratterizzato proprio da questo il nostro errore fu quello di aver valutato i contenuti e non il processo
E da un impatto che la gente si voleva l'elettorato si voleva esprimere
Per cui opponiamo
Coraggiosamente a questa spinta trascinante di opinione pubblica gli argomenti di una posizione politica avversa che è la posizione nostra di altri partiti storici
Quelli che ritengono che alla soluzione dettata dal referendum occorre contrapporre un'altra più attenta soprattutto alle ai messi tra le varie istituzioni
E non concentrata solo ed esclusivamente su un elemento portante che diventa un po'la levatrice della nuova storia istituzionale intorno alla quale poi si devono adeguare tutti quanti gli altri peacekeeping
Questa sarebbe indubbiamente una deformazione indotta da circostanze politiche alle quali possiamo opporre mi sembra una buona iniziativa politico
Il fatto che da parte nostra avvenga indicata la possibilità di una iniziativa autonoma
Da proporsi indipendentemente dall'azione bicamerale della commissione bicamerale alla fin dei conti risponde alla stessa logica del gioco delle sollecitazioni
Anche questa vuole essere una sollecitazione commissione bicamerale personalmente non penso che si dovrebbe giungere addirittura teorizzare una sorta di due tempi prima riformiamo la legge elettorale del Senato per bloccare il referendum
Poi diamo al Senato un'altra legge elettorale ancora armonizzata come i testi della nuova Costituzione
è per questo che ritengo che sarebbe essenziale a questo punto che ci fosse in Commissione bicamerale una indicazione di indirizzo su tutti i punti gli snodi essenziali sui quali poi si vedrà chi arriva prima
Se a forza ad arrivare prima la Commissione bicamerale ben venga ed è meglio perché ci sono certi c'è un percorso più rapido
Se non ha questa forza ed è costretta a impantanarsi e mi auguro che chiusi non avvenga non avvenga sarà iniziativa stessa
Del camera più interessata che quella e il Senato a proporre una soluzione auto
Certo anche in sede di commissione bicamerale bisognerà affrontare l'Indirizzo in materia elettore
Ce lo chiedono tra l'altro i mezzi di comunicazione da stampa e televisione ma soprattutto stampa in questi giorni in una forma drammatica e con una drammatizzazione di telematica che scusate che trovo estremamente sconcertante deviante e pericoloso quando si chiede o si chiedesse
A noi nella Commissione
O addirittura al Parlamento nel suo insieme di pronunziarsi se ritiene meglio maggioritario o proporzionale
Oppure addirittura prevalentemente maggioritario prevalentemente proporzionale città dire qual è il significato di questi prevalentemente credo che si imporrebbe un tipo di scelta che per quello che mi riguarda avrebbe come reazione un giudizio di astensione
Perché io non mi sento in condizione di dire che preferisco una parola all'altra in questi casi i propri nomina non sunt conseguenze Herrero come qui siamo nel puro nominalismo Salvi ricordava prima e giustamente che ci sono sistemi proporzionali come effetti maggiore di realtà
Ne possiamo benissimo immaginare io lo immagino perché lo preferisce lei
Un sistema di tipo proporzionale una tale trazione maggioritaria che porti regolarmente alla formazione di una maggioranza di governo e possiamo anche immaginare in senso contrario sistemi maggioritari che non portino questo risultato
Anzi
In un Paese dove l'elettorato si va polarizzando tutto su tre linee su tre punti direi che il rischio di un maggioritario è quello di dar luogo a Vanna varietà di possibili maggioranze ma non a un risultato maggioritario in senso proprio
Quindi anche qui si esca dalla gabbia delle parole
E sì cerchi di articolare non un testo di legge parlo della Commissione bicamerale non dell'iniziativa niente sede Senato
Si cerchi di articolare un orientamento uno schema di indirizzo da cui si poteva desumere come potrà essere nei suoi contenuti un sistema accettabile dalla maggioranza
Ultimo punto
Il destino del Senato in fondo siamo qui riuniti proprio per quella ragione e giustamente Barbiera assolse si è che un grande è un grande specialista e protagonista del rinnovamento del sistema elettorale ha dedicato però i tre quarti del suo intervento al tema della identità del se e ci ha dato un contributo molto positivi
Io credo che da tutto dove anzitutto dobbiamo guardarci da una difesa di tipo corporativo del Senato
Non si deve dire non si può dire che il Senato ha da essere in quanto esiste in quanto esistono i senatori tra l'altro temo che chi ci ascolta percepire ebbe più la seconda parte di questa frase colora pronunciato che non la prego e cioè che il Senato dovrebbe esistere in quanto esistono i senatori
Intanto non facciamoci illusioni cambiando sistema elettorale la posizione di ciascuno di noi è messa in pericolo o per lo meno e messa in gioco
Il punto è che noi credo che non dobbiamo sottovalutare anche certi fattori di carattere storico o di tradizione
Ebbene in Italia c'è sempre stato un Senato
Nella nostra Costituzione a questo Senato si è voluto riconoscere una vera dignità di camera alta nel momento in cui si è attribuito al presidente dello stesso la funzione di presidente di della Repubblica dica
Tutto può cambiare naturalmente non essendo presente Presidente Spadolini possiamo forse parlarne più liberamente ma il il punto e pronto è che la tradizioni in materia costituisce hanno anche se il loro peso e allora prima di liquidare una metà del Parlamento ritenendo la inutile duplicazione cerchiamo di rovesciare il ragionamento e di partire dalla premessa che il Parlamento deve essere considerato come un insieme
Un'istituzione unitaria divisa funzionalmente ma unitario
E in quanto istituzione unitaria una cosa sola dobbiamo chiedere alla riforma e non è poco
Ed è quello di eliminare ogni tipo di duplicazione possibile e oggi le duplicazioni sono invece numerosissime anzi devo dire con l'esperienza mia e nostra viviamo il fondo di duplicazione
Avendo fatto indigestione di duplicazioni cerchiamo quindi di identificare quello che può esser vittima tiene al Senato una sua identità
Io credo che due soluzioni che sono contenute nella relazione Covatta anche se in forma problematica Diano un indirizzo che a conti fatti potrebbe essere accettabile perché sono certo che avrebbe esiti positivi da un lato la soluzione di tipo processuale bisogna chiarire naturalmente il problema della culla barbera ce l'ha spiegato credo che non sia il caso di aggiungere nulla
L'altro e una moderata distinzione funzionale dico moderata perché non illudiamoci di poter spezzare tutta la materia legislativa
In grandi blocchi e come si era detto qualche volta ai tempi della Commissione Pozzi destinare la Camera alla funzione di legislazione economica il Senato di legislazione sui diritti che sono distinzioni perché non reggono stanno stanno in piedi sono ridicole
Però taluni aspetti di distinzione funzionale sono indubbiamente possibili faccio un solo esempio le funzioni di inchiesta parlamentare potrebbero anche essere svolte da un solo ramo del Parlamento che potrebbe quindi anche organizzarle in maniera molto più efficace e potremmo evitare oltretutto in notevoli e notti inconvenienti che ci sono dal tentativi dico costituzione e funzionamento di Commissioni bicamerali
C'è un punto molto grave
Molto grave per la sua densità problematica ed è quello della funzione di un possibile possibile di un ramo del Parlamento come Camera delle Regioni
Ma io in linea di massima ripongo i la questione in termini di le matrici
Se ad essere Camera delle ragioni occorre che la rappresentanza sia veramente regionale
E che l'elezione sia di secondo grado
Lo si il Senato americano non è una Camera delle Regioni Camera delle Regioni Bundesrat elezione di secondo grado
Ma se l'elezione di secondo grado ci troviamo di fronte ad una rappresentatività affievolita a meno che non ristrutturiamo la Repubblica in una forma intensamente federale direi quasi confederale
Ma se ci fermiamo all'ipotesi delle se della Repubblica regionale o del forte regionalismo la Camera delle regioni e non può che avere come conseguenza una forma di rappresentatività affievolita
E allora non è il Senato è un'altra istituzione amico come il CNEL è un'altra istituzione l'intero avremmo una terza Camera oppure potremmo chiudere Palazzo Madama e predisporre una più modesta sterilizziamo per questa Camera delle Regioni
Io credo che alla fin dei conti il problema potrebbe anche essere affrontato con una dosa dura nel sistema elettorale nel nella formazione della rappresentanza del se
Se la struttura della Repubblica si orienta verso una forte valorizzazione dell'istituzione regionale
Che ci sia una camera che destinata a concentrarsi in modo particolare sui problemi di raccordo tra le istituzioni Regioni non dubbi indubbiamente questo può essere utile
A condizione che non sia questa la sua unica funzione
E a condizione che il tipo di rappresentatività allora venga concepito alla fin dei conti torniamo alla costituzione il sistema deve essere costruito su base regionale
La verità è che oggi non lo è ma su base regionale può voler dire tante cose per esempio colpo voler dire che ogni regione ha diritto a un minimo di rappresentanti oppure che la rappresentanza viene divisa per fasce di consistenza di popolazione come il Parlamento europeo rispetto agli Stati membri della comunità può voler dire che vi sia un sistema elettorale come già quello vigente d'altronde che si comparti mentalità per regioni ecco però se questo ultima soluzione se quest'ultimo suggerimento
Lo dovessimo accettare allora e termino per in per partire per poter ripartire dal principio chiudere il cerchio
Allora guardate anche il sistema elettorale deve essere pensato in funzione di questo e quando mi si dice che potremmo avere
Una Camera dei deputati prevalentemente maggioritario lei per me proporzionale in Senato prevalentemente maggioritario beh io dico siamo proprio in contraddizione perché se c'è un sistema elettorale compartimentali dato per regioni
Alle minoranze bisogna pure dare una alla minoranza e nella regione bisogna pure dare un minimo di rappresentatività
E allora se mai la formula più adatta per il Senato è proprio quella proporzionale o prevalentemente tardo percentualmente tale ma non proprio quella di tipo maggioritario al turno o a due turni come quello a cui tra l'altro ci condurrebbe il referendum tra
La Pergola
Avendo ascoltato osservazioni interessanti
Di chi mi ha preceduto come impostazione
Degli
Amici che hanno introdotto il dibattito direi prima di tutto
Che il problema di fronte al quale ci troviamo è duplice da un canto chi potrebbe negare che il bicameralismo la legge elettorale del Senato referente o legge votata dagli organi parlamentari vero sono morti di soluzione del problema che si pone quando si vuol per guardare al modo di composizione del Senato siano legati a tutti gli altri
Temi di riforma oggi sul tappeto c'è un Messi e verità
Il la legge elettorale incide sulle modo di composizione del modo di composizione si si giustifica in vista delle attribuzioni le attribuzioni debbono essere differenziato Curno e così si incide sulla forma
Diciamo di Stato se si Tien conto dell'autonomia regionale come fattore discretivo tra le competenze del marcata dall'altra la forma di governo perché il primo problema che si pone e se il potere di controllo politico il potere di di investire o censurare revocare il governo vada dato ad una camera ad esclusione dell'altra a nessuna delle due come nella repubblica presidenziale o a tutte e due insieme con me nel nostro sistema attuale
Però allo stesso tempo abbiamo il problema dello stralcio
Dalla legge elettorale presso il nucleo chi potrebbe negare che c'è una Regione di urgenza obiettiva
Giudice obiettiva per la riforma della legge elettorale del Senato è dovuto semplicemente al fatto che pende la richiesta di referendum
Non si tratta soltanto di evitare oppure escludere i referendum mettiamola così dal resto alla corte costituzionale accanito puntualmente
Ed io credo giustamente che il potere di cui nessuno discute
Dei promotori del referendum di boh anche di sollecitare una riforma con lo strumento del referendum abrogativo non ho interrotto
Il potere legislativo sta e risiede nelle il problema della riforma delle leggi elettorali non può essere risolto per la via obliqua di referendum
Che sono fatti con la forbice e con la corda emendando ammesso che questo tipo di referendum sia ammissibile lo vedrà la Corte costituzionale e il testo della legge precedente
La democrazia rappresentativa il potere deputato a diciamo alle modifiche importanti del sistema la riforma elettorale due non meno sul piano politico la riforma costituzionale
è il Parlamento
E nel nostro caso c'è anche un organo legislativo specifico innestare la riforma attraverso la prova referendaria e diciamo una via che diverge da quella maestra segnata dalla Costituzione e mi fermo qui perché il poteri delle delle del dei promotori le Pen non sono stati garantiti pienamente come tutti sappiamo nel senso che se il Parlamento potesse precludere
Eludendo semplicemente la richiesta
Il referendum si si sposterebbe sulle nuove disposizioni che lasciano sostanzialmente inalterate nel
Viceversa non è garantita la sovranità del Parlamento nell'ipotesi di un'interferenza checché allora soltanto di carattere politico che gli impedirebbe di pronunziarsi in tempi utili
Nel nostro caso però ecco lo stralcio della legge elettorale del Senato non vede rinviare
Diciamo la soluzione degli altri problemi non deve pregiudicare le e non può attendere l'intera parte qui la difficoltà
Allora occorre che nel formulare le proposte di revisione della legge elettorale del Senato si tenga conto di quello che può essere la base del consenso
Se non c'è coalizione come diceva Dante non c'è possibilità di varare queste leggi la coalizione significa anche a maggioranza parlamentare di fronte a problemi di questo genere adesso io prendo tre punti che mi sembrano temi e senza i quali il discorso sulla legge elettorale del Senato prima dei binari e e sono e si è formato un consenso
Sulla
Su sul mantenimento del bicameralismo previsti
A patto che sia però ride non nella nella veste attuale
Dunque bicameralismo differenziato
Vogliamo mantenere il regime parlamentare
Pare di sì secondo le indicazioni prevalente
Ma lo vogliamo mantenere nel senso di ridurre la mediazione dei partiti di allargare
Le possibilità di scelta del corpo elettorale dunque in un certo senso di sollecitare i programmi di governo da parte di cognizioni vogliamo una democrazia di tipo maggioritario in questo senso e nel senso che il corpo elettorale sia messo in grado di pesare di più con le proprie indicazione di quanto intervengo oggi quei sistemi proporzionali che consentono alla proliferazione incontrollata dell'terzo vogliamo una più forte regionalizzazione dello stato cioè credo che questo sia ormai accettato sino al punto di fare da realizzare lo Stato ora guardate io sono d'accordo un barbiere a capire
Anche lo Stato federale è uno Stato unitario
Ed anche lo Stato reggeranno stato fortemente decentrata il punto è un altro il punto checché in un sistema in cui si può tutto ciò con l'unità nazionale si forma una nuova divisione una nuova divisione che spacca la società e che rende fortemente problematico l'adozione di sistemi elettorali di tipo maggioritario questo è un altro un altro profilo della
Cioè tempo ancora una forma di adozione di criteri proporzionali comunque sia se vogliamo mantenere il bicameralismo dapprima scelte quella di vedere se vogliamo che il Senato sia ancora una camera politicamente attiva nel senso del controllo del governo è questa la vera peculiarità
Del nostro sistema non ci sono altri sistemi detto il caso belga non ci sono altri sistemi in Europa in cui il Senato abbia gli stessi poteri della Camera dal punto di vista del diciamo controllo sul governo
Tanto più se si va verso un regime di monocratici sia privilegiata diciamo di regime parlamentare rafforzato
Però tutta la nostra tradizione repubblicana come diceva il presidente Staderini in questo senso non vogliamo mantenere allora discende ed io sono questo senso perché togliere il principio dell'elezione diretta del Senato significa
Fare precipitare il senatore
In
In una zona do
Se
L'importanza politica del Senato in questo triste sotto gli occhi di tutti ma se vogliamo mantenere il Senato come organo politicamente attiva allora
Dobbiamo preoccuparci delle elezioni io l'elezione diretta del Senato secondo punto la la scelta elettorale del sistema del Senato diventa impegnativa perché non può divertire quella della Camera altrimenti il sistema non funziona ed è non so se sarebbe incostituzionale diversificate sarebbe certamente una soluzione antifunzionale che distruggerebbe l'esigenza della della stabilità e dell'efficienza del governi allora
Di qui e passiamo rapidamente alle conclusioni
Le conclusioni sono che negli la differenza per Senato e Camera non può non concerne la funzione legislativa in senso stretto ma più che la funzione legislativa
La famosa Camera delle Regioni non siamo pronti adottare il modello tedesco del Bundesrat che un collegio delle regioni nominato revocato della regione che esprime voti indivisibili internet è una conferenza degli ambasciatori e dei funzionari regionali non siamo e allora come si può attribuire al Senato un ruolo e che incida secondo me non è tanto la legislazione io sono ancora una volta d'accordo con chi mi ha preceduto con barbiere con Giugni
Secondo me se andiamo in appello avverso in cui una forte regioni in sezione dello Stato
Cui le competenze residuali sono delle Regioni le regioni hanno soggettività europea le regioni hanno piena autonomia statutaria tutto quello che oggi di indirizzo e coordinamento nelle mani del governo
Che in un capitolo del diritto amministrativo deve essere tradotto in un capitolo nuovo ancora da scrivere del diritto costituzionale occorre un organo parlamentare
Che eserciti queste foto
Il controllo
L'esecuzione come dicono i tedeschi in caso di inadempimento degli obblighi delle leggi
Di esecuzione e di sostituzione perciò il Senato dipenda da questo punto di vista la sede naturale e sarà costituito in modo da esserlo veramente se lo leggiamo direttamente
Adesso non lo so da un tema sul quale dovremmo riflettere
Comunque sia il problema centrale diventa quello della scelta del sistema elettorale
Inutile girarci intorno oggi siamo al punto in cui dobbiamo scegliere tra il sistema maggioritario quello proporzionale
Quali sono i vantaggi del sistema maggioritario si dice
Pascali dei partiti tradizionali perciò introduce la mobilità delle formazioni politiche
Assicura il bipartitismo e dunque la stabilità del governo
Io dissento da Bruno e dall'altro
Non è affatto vero che il sistema maggioritario faccia sparire il partito tradizionale ho davvero osserva la stabilità del governo
E allora non solo non fa sparire il partito tradizionale ma ne salta inevitabilmente la macchina organizzativa e la disciplina interna in anche in Inghilterra come funzione il bipartitismo funziona grazie alla disciplina di partito
La disciplina di partito ha fatto scomparire il voto di sfiducia non esiste il voto di sfiducia in Gran Bretagna
Questo e la verità esiste solo un un poco di insigni investitura del primo ministro quando bisogna cambiar cavallo in vista delle nuove edizioni
Perciò se davvero si vuole l'effetto della stabilità il partito politico non solo non scompare la si deve organizzare su nuove basi con un grado di discipline che in genere i nostri partiti verranno fin qui avvenuto oppure si vuole una nuova edizione della camera dei notabili non si sa di quale stante cioè i candidati cosiddetti indipendenti che non si riallacciano alcun partito politico sono sostenuti dal potere economico
Questo giallo il referendum con al collo la maggioranza unica mostrato chiaramente ad abitazione del costo delle campagne elettorali questo significa sistema maggioritario
Io non nego che il sistema maggioritario in prospettiva
Posse Volpe soprattutto se si se si andasse verso una forma di governo di tipo presidenziale e ciò che invece esclusi
La mobilità dei partiti e riflesso di soluzioni che sganciano all'esecutivo dal voto di fiducia e lo ancora direttamente alla volontà espressa dal
Come in trance Comina me
E allora il sistema proporzionale restiamo proporzionale corretta che sia suscettibile di applicazione una democrazia diciamo di tipo maggioritario prendiamo il caso del referendum elettorale caso del referendum elettorale quello di una richiesta che vuole trasformare lo sappiamo tutti lo diceva Covatta
Il testo della legge che prevede elezione nei collegi uninominali soltanto dove si sia raggiunto da parte di un candidato il settantacinque per cento prevede la generalizzazione del principio della maggioranza relativa tranne che per il settantasette seggi
Che non sono sono dati in più rispetto al numero dei collegi sulla base dei dati demografici di ci sarebbe un recupero
Allora si passa da un sistema proporzionale nel sistema maggiori
Soluzione
Subito
Soluzioni interiore il cinquantadue per cento a soluzioni di tipo tedesco
In cui c'è un recupero proporzionale una metatesi
E dice
Nei sistemi uninominali si formano le coalizioni con i desiste del sistema gli accordi insisteva maggiore il sistema proporzionale che battono metà dei seggi corregge in senso proporzionalista ecco perfetto e alla Camera
La Camera ha questo effetto può diciamo di proporzionalismo corretto si può andare una delle qualsiasi proposte con le quali io sono d'accordo del premio di maggioranza
Sulla base di una coalizione che deve essere Annunziata in anticipo corpo eletto
Naturalmente tutto questo non basta da solo occorre puoi vedere la forma di governo parlamentare attribuendo
Al primo ministro di poteri che gli mancano
Con clausole di salvaguardia della stabilità allo scioglimento anticipato della legislatura il voto di sfiducia costruttivo i poteri di controllo del Presidente della Repubblica per governare le crisi tutte queste sono soluzioni
Però il problema oggi è quello di non ritardare
Una scelta della legge elettorale del Senato che non pregiudica le altre
Che competono sempre al Parlamento
Ma che non deve
Ed è questa la strada raggiungere
Grazie senatore Maccanico
Farina siamo rimasti noi tu e credo che sia un andasse male sei Montolivo molto che
Mi pare che al punto in cui è arrivato il dibattito una prima considerazione si imponga
Mi pare che sia stata una scelta saggia da parte del Parlamento
Quello di prevedere nelle mozioni che hanno dato vita alla commissione bicamerale
La competenza anche in materia elettorale
Io credo che sia stata una scelta saggia
Perché anche da questo dibattito
E emerge che i temi di fondo c'è del forma di Stato forma di governo
Questione elettorale sono talmente connessi l'uno con l'altro
Che è una considerazione in simultanea contemporanea era la cosa giusta da fare
Naturalmente io già lo dissi nella discussione
Sulla legge
Costituzionale che doveva dare i poteri non mi faceva fatto l'illusione che
La commissione bicamerale potesse portare a termine la riforma elettorale avendo i poteri che la commi la la legge costituzionale stava per tardi perché i tempi sono tali per cui è difficile che si arrivi a questo
Anche in presenza di una scadenza referendaria
Però certamente una esame preliminare
In sede di Bicamerale
Che porti a qualche conclusione
In stretto collegamento con gli orientamenti che si prendono sulla forma di Stato e sulla forma di governo certamente avrebbe potuto semplificare poi il dibattito nella sede naturale come io credo che avverrà cioè che a un certo punto la legge elettorale saranno esaminate
Dalle Commissioni
Parlamentari previo con questo previa esame da parte della commissione bicamerale io mi auguro che così avvenga Request a una loggia alloggi detto questo
E io credo che finora due
Risultati positivi si delineano nella commissione bicamerale
Uno per quanto riguarda la forma di Stato la scelta la scelta di un rafforzamento dell'istituto regionale su questo mi pare che ci sia una una larga convergenza sia emersa un rafforzamento dell'istituto regionale quindi un regionalismo molto più robusto che certamente a un a un influenza su quel sul problema dei leader di camera a gas
Un secondo dato emerso
E riguarda l'istituto poveri
C'è un istituto governo che abbia una maggiore autonomia del passato che sia imperniato sul Presidente del Consiglio che abbia pontieri normativi
Cioè che abbia elementi di stabilizzazione ecco che si anche questo è un altro punto importante che può aprire la sua influenza sulla dibattito sulla scelta
Della legge elettorale
Ora per quanto riguarda specificamente il tema fondamentale cioè quello del bicameralismo abolire il Senato
Ecco mi pare che
Ormai nella Commissione bicamerale lunghi nominalismo che si ebbe alla costituente sia praticamente scomparsa
Io nella via Annia sottocommissione sulla forma l'unico l'unica vitalismo sì è stato ricordato mi pare dagli amici di Rifondazione ma proprio come una memoria storica messo nessuno ha insistito per il bicameralismo
Allora noi ci siamo trovati di fronte a questo dilemma
Visto che dobbiamo insieme
Continuare nel bicameralismo che la tradizione italiana come ha detto Giugni è bicamerale sempre stata bicamerali in Senato c'è sempre stato
E ci siamo trovati di fronte allo stesso problema dei padri costituenti
Che cosa ne facciamo
è qui la concezione di un Parlamento unitario come fu alla Costituente su un Parlamento unitario che si divide in due branche è questa non è stata riconfermata statali conferma
Passo ulteriore
Naturalmente un seconda la Camera il Senato la seconda Camera come sappiamo dall'esperienza costituzionale contemporaneo può essere può avere una fonte di legittimazione diversa rispetto all'altra casa
Diverso cioè essere di elezione indiretta anziché l'elezione diretta non è essere emanazione diretta del corpo elettorale
Ma anche questa posizione devo dire all'interno della nord del nostro comitato e nessuno l'ha sostenuto c'è stata qualche posizione così di composizione mista per parte emanazione del corpo elettorale parte ed su designazione delle regioni ma in realtà in sostanza anche su questo si è trovato un sostanziale accordo che il Senato debba anche il Senato debba essere e di emanazione diretta
Del corpo elettorale e questo punto discusso il discorso è diventato un poco più complicato
Perché io credo che sia assai difficile
Quando si parla di due corpi legislativi che sono ambedue
Espressioni
Della volontà popolare e assai difficili stabilire fra i due una gerarchia una gerarchia di potere questa impossibile
Quello che è possibile quello invece che è possibile e addivenire sforzarsi di vedere quale può essere il ruolo funzionale che possono avere i due
Qual è la distinzione funzionale che si possono avere e su questo io credo che quello che ha detto all'amico Giugni mi trova con del tutto del tutto concordo
Dato che il rafforzamento del sistema regionale
Dato quindi la struttura autonoma forte mente autonomistica dello Stato
Dato che si vuole che un il Senato sia anch'esso emanazione diretta del del corpo elettorale ecco il problema è vedere come creare negli organi gli organi rappresentativi della volontà popolare una qualche dare al Senato questo ruolo di maggiore legame con realtà regionale e questo mi pare che sia la la strada che fu tentata la Costituente ma in realtà fu fuffa sostanzialmente smarrita perché la si stabilì solo che in Senato dove avere una base regionale ma tu non si andò oltre queste ora io credo che si possa andare al seguito
Anche utilizzando quel lavoro utilissimo che ha fatto il Senato nella passata legislatura in tema di riforma del bicameralismo
Ma io credo che non c'è nulla di strano Sedley stabiliamo che ci sono delle leggi bicamerali Kent necessariamente bicamerale un numero ristretto di leggi necessariamente bicamerale
Teniamo conto che è un fatto che per esempio per quanto riguarda le leggi dispensa e la gestione del bilancio
Per l'inserimento nella comunità europea per il Trattato di Maastricht io credo che i poteri Parlamentarians saranno necessariamente ridotti necessariamente ridotti
Accanto a questo si può benissimo stabilire che tutta la materia che riguarda per esempio le leggi organiche che riguardano le regioni il rapporto dei conflitti fra Stato e Regione
Soprattutto quello che diceva la Pergola c'è non solo la parte legislativa ma quella che è parte del Déco del controllo delle lei perché non si può concentrare nel Senato
Però io conserverà è il sul piano legislativo il potere del Senato di richiamo
Il richiamo perché però la quota quella che legislazione corrente potrebbe andare alla Ca'al Senato potremmo dare anche compiti importanti in materia difesa in mente via di politica estera
E quindi secondo me questa è la linea giusta per poter per poter arriva e il problema elettorale non c'è dubbio che il programma elettorale
Che si affronta per per il Senato divennero unico una impostazione corrispondente alla Camera noi non possiamo non è e To che debbano essere identici insiste ma devono avere la stessa ispirazione altrimenti non avremo due camere che soprattutto che chi sostiene per chi sostiene e che il governo sia pure il Presidente del Consiglio debba essere o eletto dalle Camere oppure deve AVEPA debba avere la fiducia delle Ambra cioè per chi sostiene la tesi neo parlamentare è chiaro che le leggi elettorali non possono essere divergenti devono essere quanto meno compatti
Quando ne ho contati
E qui veniamo al problema della
Della legge elettorale
Io devo dire che in passato sempre manifestato apertamente una grande preferenza per il sistema uninominale ma proporzionale di tipo tedesco
Così come ho sempre manifestato una grande simpatia per i sistemi di stabilizzazione così governo che sono nella Costituzione tedesca cioè il sistema del cancellierato eccetera
Ma io credo che lo scontro politico che abbiamo adesso trascenda un po'ho chiesto
Io vorrei dire che la questione istituzionale italiana
Che cominciata come questione di ammodernamento del sistema
Come questione di razionalizzazione del sistema come questione di superamento di una fase consociativa del nostro sistema che non era più ammissibile in un quadro politico nuovo in un quadro una struttura politica completamente nuova e andando avanti è cambiata e cambia
L'onestà non è più una questione di razionalizzazione del sistema
Noi abbiamo avuto e questo è un salto di qualità negativa nella questioni istituzionali Italian ci dobbiamo rendere conto
Salto di qualità negativa nel senso che ai dalla crisi non ha investito solo i sistemi funzionali le ha investito lì partiti la legittimazione dei partiti
Perché il movimento referendario diventato così vigoroso perché abbiamo avuto il nove non il nove giugno
Per quale ragione
E perché c'è stato questo salto di qualità
Negativo io dico nella nella nella questione istituzionale
è venuta fuori ma del resto io molti referendari sanatoria Barbera lo dicono apertamente loro dicono noi non vogliamo il miglior sistema elettorale noi vogliamo un sistema elettorale che scarpini una certa aggregazione partitica che risibili faccia una nuova genocidio geografia politica queste e il lo scontro politico che noi abbiamo adesso davanti a noi e che noi non possiamo non possiamo ignorare
Quindi
Io personalmente traggo da questa condizione di cose
Questa conclusione
Se noi legittimamente ci manteniamo sul terreno per il governo parlamentare cioè governo espressione del Parlamento
No io ma qualche forma di sistema maggioritario dobbiamo per forza
Circa
Io sono d'accordo con tutto quello che diceva
L'amico la Pergola mi sono fai l'uso test plurality system inglese Possa in Italia
Creare le condizioni di governabilità comporta esattamente quello che dicevano una disciplina di partito ferrea perché noi pensiamo che in Inghilterra non ci sei mai su tutte le candidature in Gran Bretagna il leader esercita un controllo assoluto
Nel mille Udo che
Il sistema di tipo francese del doppio turno in un Paese come l'Italia possa garantire la governabilità
è questo il Buzzati non sappiamo che cosa abbiamo avuto l'esperienza del doppio turno nella Italia pre fascista non sappiamo che cosa sarebbe con la democrazia di massa che abbiamo adesso non lo sappia
Quindi io non mi ricordo nemmeno di questo però so anche che le soluzioni di
Proporzionale con quel
Quella Giunta di di maggioritario strettamente indispensabile a garantire la governabilità be dal paese viene interpretato come un tentativo di ingessatura l'attuale struttura partitica questo ce lo dobbiamo dire
Questa è la purtroppo un dramma nel quale nel quale non si apriva espongo i termini dei problemi e qui da un certo punto
L'ho detto anche nella Commissione bicamerale quante ve n'è rispuntata questa idea del Prete Primo Ministro letto eletto contemporaneamente dal Po ecco che fatto per spostare questa questa aspirazione alla alla destrutturazione del sistema partitico alla creazione di nuovi soggetti politici come si dice dal terreno elettorale al terreno d'elezione del primo ministro questo secondo me senza e mi pare che barbera abbia colto almeno quella che la mia presa personale opinione
E quel sistema con quel sistema un sistema elettorale di tipo tedesco uninominale proporzionale è compatibile perché non mette in gioco in gioco la la la la governabilità mette in gioco la governabilità
E oltretutto l'elezione contemporanea ha un effetto di trascinamento della maggioranza
Quindi una logica ce l'ha io ripeto non è che ho sposato questo sistema però i termini del problema sono questi dobbiamo renderci conto che questi sono i termini del problema e difficilmente di potremmo qui potremmo superato ho voluto fare un intervento problematico più che disordini ma credo che a questo punto della discussione
Era l'unica cosa da fare grazie
Grazie
Perciò con i due gli ultimi interventi mi scuso con la la senatrice bene
Cappiello entra
Oltre vice presidente del Senato Scevarolli li abbiamo messi in fondo purtroppo perché abbiamo dato credo che fossero assolutamente giusto e doveroso la parola e l'ascolto da parte di tutti e a gli ospiti graditissimi ai agli scienziati se possiamo dire così della della materia questi sono i i due interventi e poi concludiamo il nostro dibattito a mare
Ma io innanzitutto devo dire che sono proprio contentissima del metodo di lavoro
Che come gruppo Socialisti del Senato e non ci siamo
E ho trovato negli interventi divini stasera non una ma tantissime suggestioni
E vorrei però cercare di fare alcune riflessioni politiche partendo da due cose da due temi sollevate dal compare nella pellicola e da Maccanico quando la Pergola dice subito all'inizio quando dici bene occorre il problema vero che sta a monte del cuoco come intervenire
Sul sulle riforme
Tentare di costruire il consenso cioè costruire la volontà politica diceva poi meccanico
Il problema vero ecco perché ne abbiamo avuto il referendum faciliterà il mento al referendum sulla preferenza unica perché c'è stato questo scontro politico beh io credo che delle cose nell'ultima settimana per chi e membro della commissione bicamerale sulle riforme dico per chi è membro perché dai giornali
Non è emersa in tutta la chiarezza quello che è successo la settimana scorsa questo va detto lo accennava Cossutta voglio ribadirlo io con grande forza per la settimana scorsa
Rispetto ad alcun cioè sistema perché Rita si è lavorato in maniera straordinaria nei vari comitati o gruppi di lavoro forma di Stato forma di governo per quanto mi riguarda garanzie e eccetera ma e nella in nella Bicamerale nel suo complesso si è cercato si stava cercando di costruire o una volontà politica una linea comunque sulla quale la maggioranza o le se si costruisse in Bicamerale una maggioranza ed un'opposizione questo è stato un po'il senso credo anch'e dell'intervento del segretario del mio partito quando ha detto si è pronunciato per un sistema per la preferenza rispetta un sistema dice
E io credo che sicuramente vada corretta molto corretta e la proporzionale e però se dalla Commissione bicamerale nel suo complesso uscisse una maggioranza di tipo diverso
Cioè la preferenza per un altro sistema chiesto semplicemente di allegare ex ante e non è sposta come è previsto in Commissione bicamerale in aula per sapere qual è il parere dei parlamentari per questa posizione a sicuramente e obbliga sicuramente in qualche modo assumere una posizione rispetto
Penso ai tra i grandi partiti come la DC il PDS
Nei confronti del quale che hanno già stanno già esprimendo diciamo una posizione in senso positivo e anche mi rispetta altri partiti come ad esempio penso a ai compagni di Rifondazione che già si sono espresse in un certo senso penso anche
A rappresentante del
Della Rete al l'onorevole Novelli che ha Espresso posizione totalmente diverse rispetto a quella che è la posizione di Orlando queste cose vanno bene
Poi che cosa è successo quello stesso giorno nel pomeriggio
C'è stato l'intervento di Bossi nell'intervento di Bossi
Noi l'abbiamo letto sui giornali dispetto
Alla richiesta a Bossi ha detto chiaramente io getto la maschera e propongo mi faccio paladino dell'uninominale ad un giorno secondo il sistema inglese ma ha detto pare una cosa importantissima che di della quale io non ho visto tracce
Sui giornali
Ha chiesto alla Bicamerale la modifica del centotrentadue della Costituzione cioè ha chiesto che la Bicamerale decida solo la costruzione e lo non ha mai parlato nel suo intervento dell'Italia
Lui non ha mai parlato ha detto che la commissione bicamerale Demme preliminarmente
Al riforma elettorale dare decidere dalle doppietta disponibilità per creare modificare la lombarde creare una grande regione Lombardia danno alpina alle porte di no al palo non ho capito se è di qua o di là penso di qua verso la lombarde e questa è questa è una questione politica di non poco rilevanza e dell'io devo ringraziare boss e io devo ringraziare Bossi perché Bossi con questa dichiarazione ha fatto emergere in tutta la sua chiarezza crudezza e anche crudeltà se vogliamo
E qual è la posizione rispetto a certe scelte cioè questo era un solo Otello esso iniziale oggi con l'avvento chiaramente cioè quello di andare verso un'ipotesi sesta secessionisti Ca'
Cioè concrete e ha detto anche se la Bicamerale non si pronuncia in questo senso
Ebbe io proporrò un referendum ad hoc lo ha detto chiaramente
Bene allora io credo
E lo voglio dire all'amico Maccanico
Io credo che che incredibilmente si incomincia a capire
A poter dare una risposta al tuo perché che è un perché che viene da lontano
Non credo che sia un discorso di dietrologia politica ma qui comincia ad avanzare compianti grande chiarezza
Viene da molto lontano
Viene dalla costituzione dell'Alleanza Democratica disse visto che qualcuno ha imboccato giustamente il referendum sulla preferenza unica è stato comune referendum membro o meglio imbroglio perché era una risposta vera una a una prima risposta di delegittimazione del sistema queste l'imbroglio in cui noi siamo caduti va detto benissimo crac a Bari perché c'era una disponibilità da parte della Democrazia cristiana dei compagni del PDS non le può qui saldi veniva a dire
Sì però dopo il referendum noi pensavamo di intervenire con riforme istituzionali
Ma credo che non bisogna
Anche essere non parlamentari di prima legislatura per capire che non c'erano i tempi tecnici di fare alcunché fino alla fine della legislatura quindi quello è stato il voleva imbroglio
Voglio che è andato avanti
Bisogna anche chiedersi il perché di tante cose sono successo fermo restando che è giusto per carità che il partito di nel loro complesso cambino
Comportamenti stili di vita devono cambiare le regole del gioco ma la questione morale per carità e certamente tutto questo ma è anche questione politica e allora veniamo al dunque
Mentre voglio dire la la riforma del la che la cosiddetta grande riforma che noi non da oggi ma dal settantasei avevamo proposto e allora
Lo ricordo noi eravamo chiamati dai compagni dell'allora ma Partito Comunista di ci dicevano che non eravamo adesso per pittori della Costituzione
Era un grande progetto che prevedeva tra l'altro amo previsto l'elezione del Presidente della Repubblica però giustamente come dice Fulco Lanchester bisogna adeguare
Le proposte situazione reale oggi è no attorno a quelle ipotesi da noi proposta non si coagulata alcun consenso ergo
Perché la politica e politica fermo restando gli interventi importanti dei doppi professore ha cominciato sono tre
Per il problema vero è come trovare oggi la riforme sicuramente quello che diceva Maccanico quando dicevi
Una razionalizzazione la fine del consociativismo perché poi consociativismo e corruzione andato mi pare il caso del tutto questo ma c'è comunque Loris dentro che è
In qualche modo la risposta alla questione morale ecco questo è
E allora ecco perché su questa linea io mi trovo diciamo in totale sintonia con quello che diceva Sandro musino lo stesso compagno Judi quando diceva
Fermo restando il referendum che ci sono ci piaccia o non ci piaccia ci sono
Sui quali deciderà la Corte costituzionale sono ero affascinata dalle diciamo riflessioni di turco quando diceva beh insomma
E c'è la modifica la folla è incostituzionale perché viene sovvertito all'articolo novantaquattro della Costituzione dove prevista che la fiducia al governo
Deve avvenire tra due cadrebbe se le due Camere vengono è lei ecosistemi straordinariamente completamente diverso e forse c'è questo
E erano anche affascinata dalle diciamo riflessioni che faceva colpo quando dice persino la legge se vogliamo
Può essere considerata fuori dalle regole della Costituzione contro l'articolo cinque della Costituzione e che prevedeva un unita una Italia unità
E allora io chiedo ai professori universitari perché non è compito nostro noi facciamo politica di rappresentare queste posizione poi deciderà che al competenti in materia la Corte costituzionale nel frattempo faccia nostro lavoro politico quale come in che modo
Beh utilizzando il lavoro degli organismi preposti commissione bicamerale io da una straordinaria importanza
A quello che in questo settimana c'è il Presidente vendita cioè segretario Martinazzoli oscillava quella commissione
Cioè quella volontà politica a cui faceva riferimento la Pergola quando diceva la volontà
Dei partiti di trovare una soluzione e quindi Angle dunque no per la mantenere lo status quo ante saremmo sciocchi e sciocchi non siamo ma per riscrivere alcune regole fondamentali
Ecco grande importanza alla commissione bicamerale a questo lavoro che in questa settimana nelle prossime si dovrebbe
Grande importanza al lavoro parlamentare e qui sostengo sono d'accordissimo con quello che diceva Gennaro e Gigi Covatta quando diceva beh sicuramente il l'intervento in Commissione appare costituzionale alla Camera con lei nell'allarme al sostegno al voto segreto da parte sappiamo da parte dei che certamente complica
Parlo della istituzione dell'approvazione della legge istitutiva della Bicamerale medesima
Quindi se è possibile in aula vediamo di avere con ma ripeto inoltre hanno volontà ma semplicemente per accelerare i tempi se abbiamo tutte unico Otello Sacco Besta il punto
Noi vogliamo andare verso un sistema bipolare tripolare
Trattare il PPI omogenee e qui sta la differenza rispetto ad altri ad altre situazioni che avanza siamo verso questa cosa con alternanza a di governo con chiarezza
Verso il governo il governo si è aggiudicato abbia la possibilità di agire e di essere giudicato per quello che ha fatto più per quello che non ha fatto bene io credo che ripeto pur nelle differenze di posizioni
Pur sei abbiamo questa finalità in comune tra i partiti
Ma perché non troviamo in Bicamerale nei tempi nei tempi più celeri possibile perché è una vera risposta
Ai cittadini per evitare mistificazioni senza dire si fa questo contro il referendum perché ha ragione Sandro quando diceva morosi è una parte del referendum saranno Pisa innescati dal governo medesimo da
Dal presidente Amato sola lasciamo fare il loro mestiere alla corte costituzionale è nel frattempo però non c'è solo la Big e a me ci sono i partenti che hanno una loro legittimazione perché la Bicamerale è un quid pluris è uno strumento io
Ma non è l'unico bene da qui ecco
Perché come gruppo socialista abbiamo deciso di presentare una proposta di modifica della legge elettorale del Senato ci potremmo accordate su quomodo migliorare eccetera ma voglio dire non è questo il punto il punto come diceva
Giustamente Maccanico è sempre politico a monte
Noi siamo disponibili certamente a intervenire in questo senso la nostra diventa un disegno
Di legge quindi comunque una proposta suscettibile di sostegni accoglimenti eccetera e come tale una proposta
E anche qui non devono esserci in assoluto pregiudiziali diceva credo Giugni perché non dobbiamo fermarci sul nome nasce
Sistema uninominale proporzionale maggioritario è però a un certo punto si dovrà pure decidere in Commissione ecco
Qui NARS perché alla settimana
Scorsa c'è stata questa richiesta per quanto riguarda il nodo il nostro partito cioè per carità nessuno pensa di aver verità in tasca questo è una posizione laica che come socialisti abbiamo sempre tenuto e non da oggi noi siamo stati un partito che ha sostenuto e continuerà a sostenere anche ulteriore strumento referendario sono tra quelli ogni tanto mi prendo della movimentista però sono tra quelli che crede in questo istituto ma non sostitutivo
Dello strumento importante che il Parlamento le commissioni ad hoc
Costituì e perché perché questa è la nostra Costituzione eccome bicamerale noi abbiamo il compito di intervenire per cinquanta in avanti
No rispetto ad altri istituti voglio concludere devo dire che o condiviso quanto diceva l'amico Cusco soltanto quando lui parlata di rischio di versione antidemocratica questo è la posizione che abbiamo avuto che non era una forma di rincorrere lucciole eccetera ma c'è era il tentativo di fare con un minimo di correttezza serietà e chiarezza o le analisi politica
Ecco oggi oggi stabilendo avanti presto sta venendo avanti questo grazie a basse io temo o mobilità di preoccupazione Maccanico
Rispetto alle posizioni che il partito il Partito repubblicano
Sta assumendo sembra quasi che inventa vestire di nuovo in qualche modo avuto il compito da qualche potentato finanziario economico di Dick di vestire bene
Bossi ecco io grande perplessità mi auguro mi auguro finisco Gennaro e mi auguro che in qualche modo ci sia un ripensamento allora se è vero che viene avanti
Un'ipotesi perché e chiudo se io avessi la certezza
Che cancellando con un'asta spugne i partiti il nuovo che avanza è un nuovo i nuovi soggetti politici che avanzano è un nuovo che in qualche modo garantisce al Paese
Una soluzione democratica e non una soluzione fortemente restaura tipo peggio io credo che ciascuno di noi si metterebbe a fare un'altra cosa
E vero problema e qui sta il busillis è che così temo proprio che non sia
E allora ecco che è proprio nei momenti di difficoltà che venne fuori lo spessore delle persone bisogna vengo cacci le maniche ciascuno nel proprio partito per
Portare avanti questa operazione che ripeto non è un'operazione di mantenimento dello Stato squame esattamente l'opposto l'altra cosa e chiudo veramente definitivamente
Anche ha ragione Maccanico querela per quando in qualche modo dicevano ma insomma ci sono una serie di punti su cui c'è consenso in Bicamerale il bicameralismo
Un vicario innatismo funzionale diciamo specializzato no sul discorso del una forma dare la possibilità a creare un sistema in cui ci sia un governo che abbia la possibilità
Di governare ecco su questi punti cioè se noi l'abbiamo
Un l'accordo politico ma non mi interessa il nostro ma nell'interesse del Paese io credo che avremo dato nonostante tutto e bisogna avere anche il coraggio nei momenti di difficoltà di incominciare a dire delle cose
Che lo impopolare perché non è sempre detto che tutto ciò che è popolare chiosco
Beh io dico ma io avrei e chiudo veramente avrei avuto
Io diciamo se fossi sassarese messo fuori in ufficio una targa con scritto il partito delle donne pestate settori che io avrei dovuto stampa giornali e cioè alle questo il punto non è questo il punto non è questo il punto
Ed è per questo che tra i punti fondamentali
Di cui sicuramente i miei compagni di partito si faranno carico
Anche per la riforma per la Camera non solo per la casa non è solo la stabilità la governabilità l'alternanza alla fine del consociativismo la chiarezza della politica
Ma il riequilibrio della rappresentanza che non è una roba di potere ma è una richiesta che viene da molto lontano non dimentichiamoci anche perché in qualche modo Clinton ha avuto grande successo finita questa fase ripeto di emergenza sia dal punto di vista della manovra economica perché di parte di emergenza si tratta finita questa fase di emergenza sul rimettere in ordine i soldatini per quanto riguarda le riforme credo che dobbiamo come partiti se vogliamo
Riallacciare più profondamente notti la politica partiti e cittadini perché tutto il resto sono imbrogli dobbiamo veramente lavorare nell'interesse della collettività
Mandando avanti i grandi temi delle politiche sociali e in qualche modo tentare un'operazione che certamente non è facile ma è assolutamente necessaria quello di lui costruirvi immesso
Tra entità idealità Progetto e agire politico questa è la verità e come lo costruisce lo costruisci con miglior Investimenti
Sui soggetti politici ma lo si costruisce con le riforme ecco io sono nonostante tutto un po'più ottimismo sta non so se è un problema di cara del carattere ma credo che un po'di chiarezza sta venendo avanti mi sembra anche di leggerla non completamente dai giornali
Per carità anche qui questo non vuol dire che non vanno sanzionati con gradi dai comportamenti degenerativi e contra legem che i partiti hanno e alcuni soggetti nei partiti tutti hanno posto in essere
E però
Come si interviene su questo beh incominciando
Ad approvare la legge sul finanziamento dei partiti incominciando ad approvare la legge sulla riforma delle procedure d'appalto incominciando anche a lavorare su quello che l'amico turco troppe volte più citato stasera
Parla la cosiddetta legislazione elettorale di contorno
Abbassando i costi di una campagna elettorale indipendentemente da quale sarà il quomodo che la commissioni partiti nella loro interezza sceglieranno grazie
Darmeli appello la vagina Scevarolli
Mi limiterò a svolgere qualche considerazione
Su uno dei temi proposti dalla discussione quello della possibile evoluzione del bicameralismo paritario che contraddistingue il nostro Parlamento il bicameralismo paritario rappresenta indubbiamente una scelta istituzionale che si presta a critiche faccia
Un assetto che impone notificazione di procedura che del periodo largamente o della compagine del personale politico a fronte del quale non si riconosce in corrispettivo in termini di rendimento democratici
Ma il Senato per rispondere all'interrogativo che figura nel programma della discussione odierna con un altro interrogativo è veramente un ente inutile
Un'eredità di quale si potrebbe tranquillamente farne a meno
La domanda porta in questa sede è evidentemente retorica tutti partecipiamo infatti di alcune essenziale consapevolezza circa la funzione equilibratamente di garanzia del bicameralismo del sistema istituzionale
Ricordo le parole di Calamandrei che ammoniva
La parte positiva della nuova Costituzione si chiama Repubblica si chiama sovranità popolare si chiama sistema bicamerale si chiamo autonomia regionale si chiama corte costituzionale
E l'esperienza repubblicana ha confermato questa attenuazione
Sappiamo poi che le lungaggini del procedimento legislativo hanno matrici che non vanno assai o che vanno assai oltre il bicameralismo
Riguardo piuttosto l'assetto squilibrato dei rapporti tra governo e parlamento
Relativamente alla produzione normativa o i regolamenti parlamentari che sia nel tanto positivo sia dalla prassi applicativa sembrano ignorare l'esistenza del fattore tempo
L'effetto paralizzante delle navette che tanto colpì secondo l'opinione pubblica meno avvertita in realtà A uno ha portato estremamente limitata
E sono non si può dire eccezionale le procedure di approvazione che vanno oltre il terzo esame
Quanto al collegamento tra dica la cornice bicameralismo pletoricità della rappresentanza elettiva
è facile rilevare l'esperienza del tema del Senato costituisce la prova della possibilità di svolgere il medesimo lavoro legislativo ed ispettivo con la metà dei suoi me ma lo Stato dalla tua dibattiti politico non è più necessario soffermarsi ulteriormente sulle ragioni storiche del bicameralismo
Dobbiamo prendere atto direi con conti al centro né del fatto che la tesi monocrome realista come si evince dai dibattiti svolti in sede alla sottocommissione porno di governo dalla Bicamerale pare infatti aver perso seguito tra alcuni dei più importanti tra i suoi storici sostenitori l'abbiamo avuto sentore anche oggi tale circostanza assume una rilevanza politica di grande importanza
Perché si vengono a creare le premesse di virtuale per l'avvio di un confronto positivo tra le maggiori forze politiche incentrate su una piattaforma comune e c'è la volontà di rimodulare il bicameralismo in modo da accrescere l'efficienza e la redditività per così dire istituzionale
Ma le difficoltà da superare per giungere ad un esito positivo curdo a queste accuse base comune sono comunque notevoli il primo scoglio da superare rappresentato dal divario che separa coloro che ritengono il bicameralismo inseparabile da un sistema di legittimazione omogeneo per i due rami del Parlamento
Diretto universale nazionale da quanti concepiscono delle Camere come espressione regionale risultante da una lezione che potrebbe a sua volta essere dirette indiretta o mista
La mia personale impressione che le ipotesi di accordo da una Camera delle Regioni il sesso gestiva in realtà a molti più problemi di quanti ne risolva
Basterebbe accennare a due questioni la prima quella della possibilità di assicurare confluenza armonica tra due rappresentanti e disomogenea soprattutto coerente rispetto le peculiarità ed esigente proprio di una forma di governo parlamentare la seconda la preoccupazione che la istituzionalizzazione di un anno per tanta politica regionale finisca nella realtà del tasso Massimo un fattore di compressione e non di salvaguardia delle Autonomie Locali couple agendo quella che dovrebbe essere la sua ipotetica funzione
Più in generale non pare si possa il rischio di alimentare in tempi in cui si manifesto vi sorgente localismo deteriore in cui si ripropongono fenomeni nella nel proprio quindi ed intolleranza etnica tensioni centrifughe che possono mettere a repentaglio il valore fondamentale da uno dei tanti e della indivisibilità della Repubblica
Il nostro regionalismo deciso non può confondersi col federalismo e non deve in alcun modo creare consapevolmente o inconsapevolmente alibi al separatismo
Il regionalismo forte che pure deve essere perseguito nella riscrittura dei poteri regionali e conseguentemente quelli statali non implica del resto la necessità di uno sdoppiamento tra rappresentanza politica a livello nazionale ma al contrario presuppone non rappresentante nazionale cumenda in Senato un Parlamento che deve essere appunto nazionale in senso proprio è per l'appunto l'attuazione decisa dei principi di decentramento detto non mia postulati dall'articolo cinque della costituzione l'elemento che imponeva l'esigenza di attenersi al precetto anch'esso costituzionale che vuole che ogni membro del Parlamento rappresenta la in terra nazionale e no le sue articolazioni territoriali sociali o settoriali
Il problema non meno impellente di assicurare il pieno rispetto delle autonomie regionali le sue complesse entri sicché azioni deve pertanto essere affrontati su piani diversi da quello di una rappresentanza a livello parlamentare quali possono e essere ad esempio un più preciso riparto dei poteri in particolare in campo finanziario Gaspare essere intendimento nettamente proventi in seno alla Commissione bicamerale la configurazione di meccanismi di garanzia giurisdizionale più efficaci di quelli attuali una precisa limitazione sul piano costituzionale della stessa capacità di espansione e di ramificazione degli apparati burocratici da Costa
Se dunque si accantona la da chi Portici sì oppure presentati in forma rinnovate della Calabria delle regioni la riforma del bicameralismo non può essere ricercata che tra le ipotesi che siano con fattibile col presupposti non rappresentanza omogenea dirette nazionale non dissimile alla sostanza da quello attuale anche se evidentemente molto si può cambiare dalla disciplina elettorale
Ma a rappresentanze e quindi ha legittimazione omogenee non possono non corrispondere potere omogenei
Le esclusioni e reciprocamente le attribuzioni gli ambiti di Poste stare l'attiva individuati voi ragione della funzione legislativa dicono di controllo di costituzione del rapporti che c'hanno può in ragione della distinzione tra attività legislativa secondo materia non possono che essere artificiose perché prima di un reale fondamento politico questa constatazione
Peraltro non comporta ovviamente la necessità di mantenere lo status quo e quindi per rinunciare ad ogni volontà di riforma e semplifica piuttosto che la introduzione di un criterio di funzionalizzazione nell'organizzazione dell'attività parlamentare principe niente di quella direttiva ossa bene ed opportunamente Rossi introdotta relativamente ad un numero più o meno esteso di materia senza però mai per Mussi nella assegnazione di competenze esclusive nella forma più drastiche nemmeno in quella più attenuata della cosiddetta cultura
In base
All'ordine di idee che si è appena esposto la funzionalizzazione comporta sempre come reciproco un potere di richiamo da parte dell'altra assemblea
Tale soluzione presenta infine due variabili da valutare con attenzione la funzionalizzazione adesso il prodotto di una consuetudine costituzionale potrebbe piuttosto trovare il suo diretto a fondamento nelle norme della Costituzione con la individuazione delle aree poca sì o no ciascuno Assemblea e delle materie coperte d'una riserva di assemblea viaggiando e Bicamerale la prima ipotesi è forse sarebbe preferibile e non posato per le difficoltà che insorgono in tutti i casi in cui si deve procedere alle indicazioni delle materie che non può può mai essere così perfetto devono lasciare zone di crisi più o meno estese a tutta birra la individuazione delle materie riservate al legislatore nazionale stanti gli indirizzi emersi nella sottocommissione sulla forma di tanto emerge ormai o ormai con un'esigente imposto dal popolo di mento dell'articolo centodiciassette della Costituzione la ripartizione delle materie martedì ripeto mai esclusive essendo è suscettibile di richiamo con un quorum variamente determinante tra i due rami del Parlamento potrebbe avvenire sulla base dell'elencazione delle materie operato ai fini della determinazione la potestà legislativa del Parlamento
Volendo evidentemente grande cura nel realizzare un una distribuzione equilibrata e coerente dei carichi di lavoro sotto il profilo Conte Terzi
Quantitativo e qualitativo e nel conferire ad una camera una particolare accentuazione di ruolo per quanto concerne il rapporto Stato regioni autonomia nel concludere mi pare di dover Happen accennare al fatto che il problema dell'assetto bicamerale sia solo uno e forse neanche il maggiore dei problemi che ruotano attorno all'Istituzione parlamentare
Come è sotto gli occhi di tutti abbiamo un Parlamento che non sa tenere sotto controllo la spesa pubblica eludendo costantemente i precetti dall'articolo ottantuno
Un Parlamento che sistematicamente erano degli ambiti dell'autonomia regionale un Parlamento che è perennemente sconti nella sfera dell'amministrazione Parlamento e fino che sembra nella sua attività ignorare l'esistenza del fattore tempo salvo che bruschi risvegli vengono dal ricorso alla questione di fiducia
Ecco dunque che si pone l'esigenza di ridare centralità del dibattito sulla riforma istituzionale a temi rimasti un po'in ombra come quello di una riscrittura rigorosa dell'articolo ottantuno quello dell'ATER esiti che siano della costituzione di un'ampia riserva di quattro potestà regolamentare per il Governo quello di vincolare i regolamenti parlamentari ad un più rispettoso rispetto della risorsa tempo
Il mio Senario così delineato si verrebbe a conseguire l'obiettivo della salvaguardia della funzione storica di garanzia propria del Pic
Tra le il Mon coniugando la a quella di una decisa riqualificazione del ruolo del Parlamento nell'ambito dell'Alta legislazione
La funzionalizzazione dall'attività di ciascuna Camera non sono consentirebbe la riduzione dei tempi morti e lo sviluppo di accessibilità specialistiche
Ma permetterebbe altresì la creazione di un referente autorevole nell'ambito del Parlamento nazionale per le tematiche attinenti alle regioni alle Autonomie locali
Grazie agli nasceva dalle grazie a tutti gli interventi e tutti gli intervenuti sul lato degli ospiti
Lasciatemi dire solo una parola conclusiva qui sono stati ricordati e molte volte diciamo categorie o state evocate i cosiddetti i termini del problema io vorrei a noi pochi che sono siamo rimasti andassimo un porcata andassimo meglio all'aula del Senato dove ci aspettano per una votazione
Due termini del problema questo Senato è stato eletto sette mesi orsono
Da una elezione legittima non contestata questo Senato rischia di essere mandato a casa esattamente tuttora centotrentacinque giorni centotrentacinque giorni c'era la fine di aprile
Stante il fatto che è uno dei leader referendari ha giustamente sottolineato il fatto che essi si deve andare al referendum ma in fondo si vada ad aprile non si va ad aggiungere questi mi paiono due termini del problema non secondari
Rispetto agli altri molto interessante e molto giusti e qui sono stati ricordati grazie ancora e buonasera a tutti