Lingotto '17. Tornare a casa per ripartire insieme (1ª giornata)

Buongiorno a tutti buonasera a tutti
Abbiamo fatto
Al
Abbiamo fatto un super pieno
Buonasera a tutti sono felice di essere
Qui con voi siamo felici di essere insieme da Torino
Per
Ripartire insieme per un'avventura straordinaria vorrei che innanzitutto
Facessimo uno sforzo per
Accomodarsi
Vorrei ringraziare per prima cosa ai volontari che hanno reso possibile questa iniziativa ieri
Ho domandato loro ma ce la faremo a riempire la sala
Penso di aver perso qualche dozzina di scommesse
E vorrei davvero di cuore
Ringraziare tutte le donne gli uomini che prendendo un treno un aereo una macchina da mezza Italia a proprie spese dimostra una volta di più che la politica può essere una cosa bella
Fatta con l'impegno fatta con passione
Fatta mettendosi in gioco
Questo è un popolo che ci prova un popolo che ci crede un popolo che
Trova concretamente
A proporre delle idee
Ed è un popolo che non parla mai male degli altri quindi il primo messaggio per Andrea Orlando e Michele Emiliano un caloroso in bocca al lupo
Un rispettoso augurio di buon lavoro e l'assicurazione che da parte nostra non verrà mai mai mai una polemica interna ad personam come quella che in tanti momenti in tante settimane abbiamo dovuto subire
E poi però
C'è anche la convinzione la consapevolezza
Di dover ripartire
Di dover ripartire dopo un brusco stop quello del quattro dicembre quello del referendum
Ma anche di dover ripartire rispetto al post referendum
Da tre mesi la politica italiana sembra bloccata
Sembra che qualcuno sogni di riportare indietro le lancette della storia
E allora il nostro compito è particolarmente grave e difficile noi abbiamo il compito della responsabilità di fare tesoro degli errori commessi di rilanciare sui contenuti e sugli ideali e contemporaneamente di
Restituire una speranza al nostro Paese
Abbiamo scelto il Lingotto
Abbiamo scelto il Lingotto nella cornice straordinaria di Torino
Perché pensiamo
Che sia interessante e doveroso affascinante ripartire dal modiche abbiano segnato la nostra storia la nostra tradizione
Vorrei provocargli
Ci siamo domandati spesso quale possa essere
La prima caratteristica di un partito di sinistra progressista
Innovatore oggi essi apriamo un dibattito tra di noi ci troviamo tante idee diverse
Ci sarà colui il quale dice la prima motivazione combattere l'ingiustizia
Qualcun altro dirà lottare per l'uguaglianza
Qualcuno garantire la possibilità del riscatto sociale delle pari opportunità e ancora qualcuno dirà promuovere il capitale umano
La sfida educativa tutte questioni a mio giudizio sacrosanti
Ma nel tempo che stiamo vivendo mi piace pensare che la caratteristica della nostra comunità la caratteristica del nostro partito debba essere diversa
Non solo quella
Deve essere innanzitutto la capacità di rivendicare il futuro da questa parte del campo
E non è facile farlo oggi perché il futuro fa paura perché il futuro incutere
Terrore in alcuni momenti
Perché ogni retorica sul futuro e sul domani sembra vuota quando ha in casa un cinquantatré enne che ha perso il posto di lavoro e che non trova nella situazione di oggi la possibilità di rimettersi in gioco
Su ANAS controcorrente rivendicare il futuro per una forza che pure si chiama progressista eppure
Anche se il futuro non va più di moda anche se il futuro non è più quello di una volta io penso che questa sia la sfida oggi che noi dobbiamo lanciare dal Lingotto
Noi non possiamo
Accettare il principio che la paura sia l'arma elettorale degli altri
Perché se la paura
Diventa l'elemento dominante il dibattito politico noi perdiamo
Perdiamo in Italia per il diamo nelle città perdiamo negli Stati Uniti e perdiamo del sud-est asiatico Sella paura diventa il collante dell'altra parte dello schieramento noi siamo finiti
è in gioco è soltanto sulla paura
Noi non abbiamo chance
La paura e l'investimento a breve termine che paga di più è un investimento redditizio
Anche se poi in prospettiva va contro chi lo utilizza
Non è un caso se gli ultimi confronti elettorali terminati con sonore
E cocenti sconfitte elettorali del campo progressista proprio
La rassicurante distruzione dell'orizzonte del futuro sia stata la caratteristica chiave
La paura di ciò che è diverso la paura di ciò che è distante la paura dell'altro in quanto tale la paura che ti porta a costruire il muro
Per cui diventa tutto un pericolo tutto un allarme per cui persino quelli della Svizzera iniziano a considerare quelli della Provincia di Varese un potenziale problema
La paura che costruisce il muro che ti in trappola
Nato per proteggerti ti costruisce ti chiude dentro
La mente non può non volare alle elezioni americane a Donald Trump alla sua incredibile affermazione contro la Clinton certo
Ma anche contro la liturgia tradizionale delle regole della campagna elettorale americana contro lasciatemelo dire persino il suo stesso partito ecco se dovessi immaginare oggi
Il punto di partenza prendendo spunto da due grandi discorsi americani metterei da un lato
Il discorso di Donald Trump potente
All'inaugurazione io non l'ho condiviso ma potente e dall'altro il discorso di un grande Presidente democratico ottant'anni e oltre fa Frank England Roosevelt che diceva l'unica cosa di cui dobbiamo aver paura la paura stessa
E questo è il punto d discussione tra di noi prima di entrare nel merito delle scelte politiche questo è il campo di gioco oggi
Cos'è il Lingotto è il modo di una tradizione la tradizione operaia della sinistra e la tradizione di Torino ma anche il luogo della tradizione del Partito Democratico in un tempo nel quale qualcuno vuole negare le ragioni che ci portano a stare insieme
Riconoscere i luoghi di una tradizione anche se il recente ha un valore importante ha un valore che
Mette insieme che tiene unito a una comunità
Qui Walter Veltroni cui va il nostro saluto volle il primo atto del nuovo più di
Ma noi non siamo in un luogo della nostalgia
Ma noi non pensiamo che possa essere il collante la nostalgia
Noi siamo qui per rivendicare il domani
Dicendo che il diritto all'eredità si conquista lottando
Il diritto all'eredità non si costruì non si conquista semplicemente rimpiange endo c'è una diversità tra essere eredi e a essere reduci
Grande rispetto per i reduci delle battaglie noi vogliamo essere eredi della tradizione migliore e capaci di costruire un orizzonte di speranza concreto
Perché altrimenti il futuro appartiene soltanto a quelli che dicono solo di no che stanno solo a contestare che sanno solo fare polemiche
Se non la facciamo noi non lo faranno altri
E allora lasciatemi ancora una volta a partire prima di entrare nel merito da una provocazione non è vero che si stava meglio quando si stava peggio non è vero
è una frase che ci indichi ridiciamo addosso perché attendo cullarsi nel sentimento della mostra Gia è umano e tutto ciò che è umano è per definizione affascinante bello
è un mano pensare che vent'anni fa a trent'anni fa quarant'anni fa si stava meglio
Non è così
La mia generazione quando andavo all'università aveva le bombe della mafia nelle città italiane
La generazione di mio padre aveva il terrorismo nelle università nelle aule universitarie e la generazione di mio nonno della guerra fratricida in Europa non è vero che si stava meglio quando si stava peggio non è vero
Che il nostro orizzonte la catastrofe
Non voglio riempire l'orizzonte di facili situazioni due ci sono i problemi certo guai a negarli
Ma non è vero che si possa negare un dato di fatto oggettivo e cioè che la povertà assoluta nel mondo è scesa come mai era accaduto
E che ci sono intere
Intere intere generazioni di persone che oggi accetta una opportunità che non aveva
Il punto che cresce il sentimento della diseguaglianza
Il punto è che cresce il sentimento dell'ingiustizia il punto è che cresce l'impressione che chi sta che ci sia una
Fo forbice che si allarga tra chi stava bene prima e continua a stare meglio e chi stava male prima e sta sempre peggio
Questo sentimento di profonda ingiustizia
Che è comprovato
Dalle profonde modifiche che il mondo politico sta vivendo
è il nostro più grande avversario ma anche la nostra sfida più bella vincere questo sentimento di ingiustizia
è una delle priorità tra qualche istante Mauro Magatti
Vi racconterà ci racconterà come
La crisi del due mila otto
Abbiamo segnato un cambio di paradigma
Parlando con lui il professor Magatti mi ha sottolineato anche come io stesso non l'abbia accolta fino in fondo questa cesura importante che nei dieci anni che ci separano dal primo Lingotto apportando a un cambio totale di schema di gioco nei Paesi occidentali
Ma quello che è fondamentale che questa nuova ingiustizia questa nuova diseguaglianza
Chiami la politica a un sentimento è un impegno nuovo un supplemento d'anima allora io la voglio dire qui con molta forza noi siamo quelli che in
Rifiutano l'antipolitica non può essere uno slogan per il quale ci lamentiamo del villino di turno che fa il populista nel talkshow
Perché antipolitica è il populista nel talk show ma è anche il tecnocrate abituato a fare come gli pare senza alcun rapporto con la cosa pubblica e con la politica
è antipolitica colui il quale
Utilizzare Bonenti tipici del populismo ma anche perché magari c'è altro Olsi social che lo aiuta a far passare per vera una cosa che non è vera a far diventare virale una falsità e come tale a valorizzarla
Ma è antipolitica anche il burocrate del ministero che fa meno del Governo perché tanto il ministro passa e l'università e quei istotipo di antipolitica va combattuto
VAC
Rivendico
All'azione del governo di questi anni il tentativo
Di restituire il primato alla politica
Ma la politica deve essere capace di indicare una direzione non di inseguire una corrente o peggio di dividersi tra correnti
Il PD vive questa sfida
Non quella del quotidiano nauseante ping pong di queste settimane di questi mesi un ping pong che ha stancato anche gli addetti ai lavori figuriamoci cittadini normali
Un ping pong e che non ha senso perché o il PD è quello strumento che dà una visione per i prossimi dieci anni al Paese o il PD diventa come gli altri un soggetto che non serve più
Ecco
Il nostro triplice compito per queste primarie il primo ostile la visione dei prossimi dieci anni all'Italia
Il secondo proporre una classe dirigente che non sia improvvisa
Il terzo alimentare una speranza dei nostri concittadini perché non si continui a vivere la paura come il sentimento dominante nella cosa pubblica
E allora lo diciamo ai giornalisti con rispetto per il loro lavoro non siamo qui a cercare un titolo
Per domani
Non abbiamo per voi grandi novità non siamo oggi nelle condizioni di quelli che dicono addome ANIFA l'anno l'apertura su di noi
E non siamo qui neanche per motivare un popolo lasciatemelo dire che delle volte più motivato di me
Ieri ho fatto un incontro con i volontari mi sono impressionato
Erano più i loro a controllare quanta motivazione io che viceversa che avessi io che viceversa
Questo popolo forse non tutti riescono afferrarlo fino in fondo è un popolo straordinario è un popolo genuino è un popolo che appassiona è un popolo che dimostra che la parola politica la P maiuscola
E non siamo qui neanche per ripartire nell'azione di governo che va avanti guardate soltanto la giornata di ieri guardate soltanto la giornata di ieri
La Camera il Senato hanno approvato da un lato la prima forma di contrasto alla povertà e il reddito di inclusione misura che avevamo immaginato fin dalla legge di bilancio due mila e sette
E l'altro ramo del Parlamento questo è stato il Senato e la Camera approvato per dopo o qualche mese
La prima forma di organizzazione del lavoro autonomo il job Zaka dei lavori autonomi perché abbiamo sempre parlato di uno Statuto dei lavoratori dipendenti
E non dei lavoratori autonomi
Lei mi
La principale azienda di questo Paese ha firmato un accordo straordinario al quale
Il management ha lavorato per due anni e mezzo
Con gli americani sul Mozambico
I giornali hanno riportato ieri la notizia di come cambierà con il Piano periferie anche in questa città un pezzo dell'identità metropolitana particolar modo ieri molti giornali sottolineavano scan via la distruzione delle vere sono i fondi che sulla base del principio di Renzo Piano abbiamo voluto inserire in legge di Bilancio due anni fa e che oggi trovano finalmente una loro concretizzazione
E ne e mentre salivo sua Torino il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi mi ha telefonato vedi matte vi volevo dare una notizia
Prima di quella cosa che ti avevo chiesto a fine agosto quando sembravamo matti cioè di fare il liceo sportivo ad Amatrice bene ieri è arrivata la notizia
Che il numero dei venti
Allunghi necessari per far partire la scuola di cui sei fuori regione sei ragazzi che hanno scelto di andare a vivere ad Amatrice verbali liceo sportivo lì e per far ripartire quella comunità ieri è stato raggiunto
E o ancora la pelle d'oca pensare che questo risultato è frutto non di un Governo ma dell'azione di squadra di un Paese
Per tutti questi motivi siamo convintamente affianco del Governo guidato da Paolo Gentiloni tutti insieme
Quindi
Non siamo qui per ripartire perché siamo ci siamo mai fermato non siamo qui per motivare ci perché siete più motivati di me non siamo qui per cercare il titolo di giornale mi segnala che si è venuta a fare
Siamo qui per discutere
Siamo qui per dialogare
Siamo qui per dividerci se serve
Siamo qui per dibattere restituendo il senso alla parola compagni
Perché compagno piani d'accumulo più Panis colui che divide le essenziali la cosa più importante che hanno
E io vorrei che noi scoprissimo il gusto della discussione della divisione come nella civiltà contadina da cui proveniamo
Le famiglie facevamo intorno alla tavola
Discutendo
Con la capacità di farsi carico gli uni delle ragioni degli altri
Perché se da un lato il mondo ci propone tra ampolla le penne e noi stiamo a discutere delle nostre divisioni interne
Noi stiamo perdendo l'occasione storica di dare una mano i nostri figli
Vorrei che tornassimo ad avere una dimensione alta ed altra della politica che tornassimo a parlare delle questioni reali dei problem i veri che tornassimo a puntare in alto ad avere un'ambizione ad avere un sogno e che dimostrarsi modi avere chiara una visione per l'Italia
Per questi motivi
Se dobbiamo parlare del progetto dell'Italia dei prossimi dieci anni io parto da Bruxelles
Voi direte
Matteo tutto bene sì tutto bene parto da Bruxelles non perché abbia dei problemi da laico l'agiografia
Parto da Bruxelles per discutere dei problemi della prospettiva dei prossimi dieci anni perché ritengo che questo sia il punto qualificante il nostro lavoro
Ne parlerà più compiutamente nella giornata di oggi professor Fabbrini
Ma il tema chiave della
Fila europea è un tema che noi dobbiamo mettere al centro della nostra discussione
E per farlo
Dobbiamo sicuramente partire da tre considerazioni e cioè che bisogna lavorare meglio sulla sicurezza e la difesa comune spiegando che l'obiettivo di di
Spendere la sicurezza dei nostri concittadini non è un concetto di destra ma è un concetto di difesa di chi ha meno di chi ha più in difficoltà
Di chi è più sofferente
Su questo si sta impegnando il Ministro Minniti
Ma è anche il tema di come affrontare la difesa comune in modo diverso gli investimenti innovativi in particolar modo al sud e poi c'è il grande tema della Brunetta del fisco
Io penso che non ci sia spazio per un'Europa che non metta insieme regole fiscali uguali
Abbiamo tutti bisogno di rispettare la regola la la regola del deficit però è possibile che ci sia dei Paesi che hanno
Delle aliquote fiscali scandalosi al punto da essere quasi dei paradisi fiscali
E naturalmente tutto il tema della ricerca delle grandi reti
Però amici diciamocela tutta il Partito Democratico deve avere il coraggio di una proposta concreta noi in questa battaglia per le primarie dobbiamo tirare fuori delle proposte concrete
è la prima che io mi sento di avanzare è quella di togliere
La gestione della politica europea soltanto delle tecnocrazia delle burocrazie gli addetti ai lavori è quella di rimettere in campo il principio democratico in Europa
L'Europa è stato il più grande luogo dell'avanzamento democratico degli ultimi settant'anni
Però negli ultimi venti ha totalmente perso ogni tipo di rapporto
Con la democrazia
Per questi motivi credo che l'Italia dovrà impegnarsi per l'elezione diretta del Presidente della Commissione
Democrazia non burocrazia
Non può esistere un rapporto politico slegato dal consenso e siccome sappiamo che questo obiettivo l'obiettivo di medio periodo perché non avverrà nelle prossime elezioni
Iniziamo noi del Partito Socialista europeo
Iniziamo col dire che chi sarà il candidato del Partito Socialista Europeo la Presidenza della Commissione lo sceglieremo comprimarie transnazionali ed europee tutti insieme
Dando ai cittadini il potere
E non lasciando alla soltanto agli addetti ai lavori
Impegniamoci su quel sito prendiamo questo come primo punto di riferimento
Naturalmente sarebbe facile per il Partito Socialista Europeo cavarsela così
Le dinamiche di queste ore sono molto complicate io penso che
Ciò che sta avvenendo in Francia debba chiamare il Partito Socialista europea una riflessione
Uno dei più grandi personaggi uno dei più grandi sindaci
Del nostro tempo Bertram della non è sindaco di Parigi un punto di riferimento per tanti di noi saremo fatto i primi cittadini
Ha spiegato ieri come voterà Emanuel ma Chrome noi non possiamo permetterci di regalare Manuel matrone all'altezza e ha una cultura politica che non è la nostra
Ma indipendentemente da questa discussione molto francese io dico che
La discussione sulle primarie non potrà essere
Sulle caratteristiche del carattere dei candidati alla guida del Paese ma dovrà essere su delle scelte di fondo a cominciare
Dall'investimento in democrazia e non in burocrazia a Bruxelles era da chiedere una cosa al Governo italiano
Sull'Europa
Vedo i giornalisti finalmente interessati
No non è lo zero virgola due allo zero virgola uno non è il deficit non è soltanto la misura europea c'è un progetto
Che abbiamo
Fatto partire qualche mese fa e che abbiamo stanziato con ottanta milioni di euro che sono pronti
è il progetto che riguarda l'isola di Ventotene nel carcere di Santo Stefano il luogo nel quale è nato il sogno degli Stati Uniti ed Europa
Quel progetto è molto semplice fare di quell'isola un luogo di incontro tra culture diverse tra ragazzi dell'Europa e del Mediterraneo un luogo di approfondimento di valori di ideali di dialogo
Un luogo che coinvolga le migliori università europee abbiamo bisogno di formazione quegli ottanta milioni sono pronti chiedo al Governo italiano di accelerare su questo progetto perché questo progetto dimostra qual è la nostra idea di troppa non un insieme di codicilli ma un insieme di valori di emozioni allora alla luce di queste dieci e tutto il resto viene giù la battaglia per la flessibilità deve giù il Piano degli Investimenti viene giù l'Europa sociale studiata con gli svedesi
Viene giù la rinnovata centralità del Mediterraneo e dell'Africa che sono la priorità dell'Europa non sono un oggetto da tenere sullo sfondo solo la priorità in questa fase politica che stiamo vivendo
E tutto questo dibattito sull'Europa vogliamo portarlo nella discussione delle primarie a ma non ci interessa amando contano è cruciale è fondamentale è il nostro futuro
Liberare l'Europa dalla mancanza di una visione dal ticchettio monotono di un metronomo senza slanci
Dalla quotidianità di documenti che tutti si affannano a scrivere che non legge nessuno
So per esperienza personale
Ma c'è anche un punto
Sul quale dobbiamo avere la forza di guardarci negli occhi di dieci parole di verità
Per anni una parte delle élite dell'Italia di questo Paese al considerato l'Europa come lo strumento
Per convincere gli italiani riluttanti a fare riforme che altrimenti non avrebbero voluto fare
Ci sono stati dei premier che andavano in Europa come noi andavamo a scuola con la giustificazione in mano
Premier tecnici animati da una sorta di sentimento antipatriottico anti italiano
Come se il Paese fosse irrimediabilmente irreperibile
E poi tornavano a casa dicevano ce lo chiede l'Europa
Perché erano convinti che dicendo ce lo chiede l'Europa gli italiani avrebbero finalmente capito perché se noi italiani da soli non capiva
Io penso che quella stagione a migrato forse forse i conti pubblici
Ma disintegrato l'idea di Europa che i padri fondatori ci avevano consegnato
E allora vorrei che la rovesciarsi
A partire dall'appuntamento di Roma del venticinque marzo
Quella stagione in cui l'Europa ce lo chiede deve essere messa da parte siamo noi che chiediamo all'Europa di cambiare che chiediamo all'Europa che costruisce muri in Ungheria di tornare ad avere una dimensione umana
Che chiediamo di tornare
Con un'anima e non soltanto con una serie di regole
Di recuperare i valori che hanno fatto dello paganti l'Europa a civilizzato la globalizzazione c'è bisogno dei valori europei nel mondo
C'è bisogno di tenere forti di ideali che hanno fatto grande l'Europa delle cattedrali e l'Europa dei teatri d'Europa della cultura e l'Europa dell'Uefa
C'è bisogno di considerare l'Europa come il luogo della battaglia politica
Lasciatemelo dire proprio in un momento nel quale
Alcuni partiti non farò i nomi i cinque stelle
Hanno
Passato nel giro di quarantotto ore
Le moto hanno vissuto l'emozione l'ebbrezza di passare dal movimento più antipolitico in asso impianti europeo in assoluto quello di Farah agli atti a quello più europeista di tutti quello di velocità perché
Semplicemente perché avevamo da piazzarsi poi son tornati indietro dimostrando che c'è un'idea di Europa la carta
Che non ci appartiene noi siamo per l'Europa dei valori
Veri reali volte le poltrone
Ed è per questo motivo che serve un partito
Ed è per questo motivo che serve il PD
Ma come dall'Europa passi al PD secondo la tradizione di fare Europa Italia Regioni PD no
Il salto logico di passare dall'Europa al PD è molto semplice
Il PD in Italia è l'unica alternativa al doppio modello partito azienda da una parte partito algoritmo dall'altra
E da questo punto di vista non c'è da sorridere
C'è da essere tristi per questo noi saremo felici quando il PD non sarà l'unico partito che pratica la democrazia interna
Noi saremo felici quando i dati del PD non saranno un'eccezione
Anche se
Dobbiamo dire proprio per questo che chi spara contro questa comunità in questo momento non fa male soltanto ai militanti di quella comunità ma indebolisce l'argine della tenuta del sistema democratico del Paese
Noi dobbiamo fare meglio
Noi abbiamo fatto degli errori
Noi dobbiamo migliorare il modello del PD
Noi non abbiamo risolto il di bivi origine non abbiamo chiarito la briga di gennaio del Partito Democratico allora parlammo del partito leggero
Quando c'era Veltroni poi abbiamo parlato del partito pesante quando arrivato Bersani
Credo sia il tempo di non continuare con questa discussione partito leggero partito pesante ci vuole un partito pensanti
Che sappia discutere che sappia dialogare che sappia ascoltare
Ma che sia consapevole della propria forza perché queste o siamo noi
E deve essere chiaro che l'identificazione del ruolo tra il segretario del partito del candidato alla guida del Governo non è semplicemente una previsione dello Statuto e non è neanche un'ambizione personale
è una consuetudine europea
Che è fondamentale nel dibattito continentale
Se io non fossi stato capo del partito non avrei ottenuto nessuno dei risultati ai quali siamo arrivati in termini di flessibilità
L'olio appresi perché era il capo del Governo ma perché alle compagnie come il quarantuno per cento ha un consenso della gente
Quando si discuterà con Angela Merkel dei temi della flessibilità
Un po'anche in modo provocatorio so che da me non ve lo sareste aspettava una qualche provocazione ma
Il mio biglietto da visita era undici punto due i milioni di voti che aveva preso il Partito Democratico alle elezioni europee del due mila quattordici
Perché è il consenso la base di qualsiasi rivendicazione se non ai una forza attrattiva in termini di consenso non puoi pensare di riuscire a cambiare le cose
Adesso è chiaro anche che Angela Merkel Mariano raccoglie Theresa May per restare a quelli della destra o il mio amico il nostro amico Antonio Costa
In Portogallo sono il cattivo del proprio partito
Come lo sono stati in passato Zapatero fredda Blair l'identità tra la guida del Governo e la guida del partito di maggioranza è un elemento costitutivo il dibattito democratico in tutta Europa
Noi in questi anni siamo entrati nel Partito Socialista Europeo non a caso abbiamo restituito il nome festa dell'Unità alle feste di popolo
Che si svolgono in tutto il nostro Paese
Abbiamo introdotto il principio della parità di genere dentro il Pd il primo Governo con metà donne metà uomini
E lo abbiamo fatto ad hoc per una rivendicazione di poltrone ma perché intanto combattevamo per i diritti di Miriam la ragazza sudanese messa in carcere perché cristiana e liberata dal Governo italiano e restituita alla sua libertà
Come abbiamo fatto per le donne gli asili per Nadia che combatte alcuni valori fondi punto alcuni
Concetti assurdi per alcuni valori fondamentali ma noi lo riconosco che il primo io non abbiamo sciolto il tema del modello partito
La necessità di un metodo diverso e di maggiore collegialità è prioritaria sono il primo a riconoscerlo
E non a caso abbiamo presentato un ticket e non soltanto un candidato fatemi ringraziare Maurizio Martina per aver accettato
Questa sera insieme
Non basterà il ticket non vorrei che qualcuno dicesse dal pensa di cavarsela col ticket no
Polizia un'esperienza di partito solida ha guidato il Partito Democratico della Lombardia dopo aver lavorato per mesi
Insieme a Piero all'interno del Gruppo dei DS ha lavorato ottenendo risultati all'interno di un ministero che aveva bisogno in quella fase di recuperare autorevolezza dopo alcuni scandali il Ministero dell'agricoltura
è uno di quelli che ha salvato Expo perché se non ci fosse stato l'impegno di quelli come lui non ci sarebbe stato Expo
Ed è uno dei tanti under quaranta non il solo che abbiamo messo in prima fila perché noi rinnovamento generazionale non lo abbiamo fatto nei convegni lo abbiamo fatto mettendo in prima fila talvolta non riuscendoci ma spesso provando ci
Una nuova generazione di donne di uomini impegnati nella cosa pubblica
Questo signore e signori del Partito Democratico che guarda al futuro
Il partito degli eredi noi il partito deve dirci
Però non basta
Non basta lo dico per primo io
Noi abbiamo bisogno di fare di più sulla formazione politica
Abbiamo bisogno di evitare
Alcune improvvisazioni al potere
Che abbiamo noi devo dire non soltanto noi anzi
Domani Massimo Recalcati da questo palco racconterà una straordinaria esperienza che sta facendo il PD milanesi a partire dal venti maggio la offre amo l'abbiamo offerto al partito chi sarà il Segretario aprirà il venti maggio questa scuola di formazione politica che durerà per quattro mesi
Ma è una scuola di formazione politica che
Costituisce il trainer il promo di quello che ne vogliamo fare
Dal due mila e diciotto il nostro sogno è quello di una scuola nazionale che dura in nove mesi per duecento persone giovani che si impegna ma è la cosa pubblica e studiano
E se qualcuno vuole prenderci in giro dicendo Frattocchie due punto zero lo faccia pure non ci sorridiamo
C'è bisogno di imparare di studiare di conoscere
Non credo che si possa risolvere il problema prendo qualche circolo in più
Anche perché il tema non è se aprite circoli in più
Ma se apri qualche ora in più quello stesso circolo come punto di riferimento e non è facile e non è facile
Però noi dobbiamo essere capaci di offrire nelle sedi sul territorio una dimensione umana che spesso in particolar modo nelle periferie manca
Il Circolo del PD deve diventare un luogo che va oltre il PD
Deve fare vita sociale politica ma deve essere anche il punto di riferimento per chi vuole
Affrontare un problema legato alla protezione civile se c'è un'emergenza per chi vuole dare una mano se c'è un problema nel quartiere deve essere un nuovo nel quale si vive e si percepisce e si respira umanità
Perché siamo tutti amici di tutti su Facebook ma poi la dimensione umana e quella che fa la differenza
E queste è quello che ci manca
I grandi temi della globalizzazione pensa Uba umana Ulrich Beck quante volte ci hanno
Allertato sui problemi della solitudine del cittadino globale fare dei luoghi dei circoli del Pd delle occasioni di incontro
Ma accanto a questo non giriamoci intorno esiste un problema gigantesco lo sapete molti di voi ci conosciamo
Che è quello della rete
I dati del referendum hanno detto che
Il sentimento sulla rete era ottantasette per il nostro e dici per il sì
Perché mai non ci siamo organizzati incerto perché gli altri usavano i troppo bello perché siamo nel tempo delle ferite in uso ok
Ma l'elenco dei problemi non può bastare a una comunità di donne e uomini che vuole cambiare l'Europa e l'Italia
Da domenica partirà la presenteremo ufficialmente alla stampa domenica al termine del Lingotto la nostra piattaforma internet totalmente rinnovata si chiameranno russo
Come l'hanno chiamata gli altri
Con tutto il rispetto per lusso abbiamo cercato un nome che avesse più
Contatto con la storia
Mondiale del Partito Democratico
Abbiamo cercato quella persona nella storia del Partito Democratico mondiale Partito democratico americano che più di ogni altro avesse messo insieme
L'orizzonte dell'ideale della speranza con la quotidianità del rapporto umano delle persone si chiamerà Bobo come Bob Kennedy come
Quel mito per molti della generazione superiore alla mia più grande della mia
Che ha rappresentato il sogno spezzato chi vorrà avrà la sua password il suo Pinna potrà partecipare e discutere e dialogare
è la piattaforma che si collega allo straordinario Popolo delle feste dell'Unità non sono due cose in contrapposizione
Avere una dimensione umana circoli più aperti ma contemporaneamente non lasciare la straordinaria invenzione del web nelle mani di chi per professione fa business e fa soldi con gli ideali degli altri
E se dovessi sintetizzare questo passaggio su qual è il nostro obiettivo come partito
Non me ne vogliano alcuni
Tra i pensatori interverranno nel corso di questa tre giorni che sarà molto
Molto alta come livello il mio intervento il peggiore tra quelli previsti
Claudia Mancina Beppe Vacca dito avranno modo di discutere nei prossimi giorni ma il punto centrale che vorrei affermare come obiettivo del Partito Democratico è quello dell'egemonia
è quello dell'egemonia ora non in senso gramsciana c'è stato un pezzo molto interessante un paio di giorni farsi un'importante pensatore su un quotidiano nazionale
Dove ha sottolineato come in realtà è l'egemonia di questo è l'egemonia culturale sociologica politologi nati qui sta fase è totalmente appannaggio di chi distrugge le istituzioni e di chi non ha un'idea della democrazia rappresentativa
Noi abbiamo l'ambizione
Di rappresentare una svolta anche in questo settore tornare ad essere quelli che dettano l'agenda da un lato
Ma che soprattutto sono capaci di imporre di impostare un pensiero condiviso che è il pensiero di un'Italia capace di far c'era e che non si rassegna al catastrofismo ma che contemporaneamente
Si prende cura di chi non ce la fa è il quarto punto della relazione l'Italia che si prende cura
Non faccio l'elenco delle singole politiche
Lo farete voi lo faremo noi perché queste dodici sale che ci sono sono sale in cui nei prossimi giorni
Avrete modo avremo modo di confrontarci
La mozione nascerà da qui dalla discussione poi proseguirà attraverso la piattaforma Bobba e attraverso le nostre discussioni sarà un movimento che parte dal basso se c'è stato uno degli errori tra i tanti che abbiamo fatto sicuramente
Il tema di non essere riusciti a coinvolgere fino in fondo le persone con un riformismo dal basso è stato uno di questi
Ma il punto fondamentale
E che ci sono almeno tre argomenti sui quali voglio richiamare la vostra attenzione nel prendersi cura dell'Italia che si prende cura
Il primo caratteristica del PD deve essere prendersi cura della persona umana in una fase storica nella quale l'intelligenza artificiale
E il lobo sembrerebbero cancellare ogni tratto ogni segno di dimensione umana
Noi su questo abbiamo fatto un sacco di cose
Se oggi c'è una legge che si chiama dopo di noi e che permette
Ai genitori con
Filiera venti forme di disabilità
Di poter vedere al futuro con meno preoccupazione se oggi c'è una legge sul terzo settore se oggi c'è una legge sull'autismo se oggi ci sono più soldi ai centri antiviolenza se oggi c'è una legge sui diritti civili se oggi c'è una legge contro lo spreco alimentare
Se oggi ci sono i soldi nel contrasto alla povertà e non soltanto i convegni con scritto senza oneri per lo Stato
è perché in questi anni
Abbiamo messo al centro la persona
Anche quando non abbiamo raccontato a sufficienza
Ma quello che è fondamentale e prendere atto che l'Italia dei prossimi dieci anni quella che non aveva più il diciassette
Ma il ventisette quando fra dieci anni altri si riuniranno per ragionare dell'indotto due mila e ventisette
Il punto fondamentale e dovrà essere la consapevolezza che l'Italia e in alcuni settori deve investire di più
Il primo di questi è
La cura della persona cominciare dalla salute e dalla sanità noi
Noi viviamo di più
è meglio
Anche questo è un dato di fatto
Ed è un elemento indiscutibile l'Italia vive di più di prima
L'Italia è il secondo Paese al mondo come longevità e nonostante alcune disfunzioni organizzative
Nella nostra sanità che deve sicuramente efficientare assi abbiamo un livello della cura dei dottori degli infermieri del rapporto tra paziente
E persona che lo cura che è straordinario
Noi dobbiamo rivendicare questo far diventare l'Italia centro di attenzione in tutto il mondo far venire qui a curarsi le persone
Ma evitare che le liste d'attesa siano così vergognose come sono in alcuni luoghi e contemporaneamente metterci più denaro
Per avere medici di migliore qualità che non se ne vadano all'estero
Girando per il mondo giorni un sacco di medici italiani che le nostre che l'Università di tutto il mondo l'urbano ne prendono e che sono formati dal sistema pubblico del nostro Paese è un'assurdità è uno spreco
è un non senso è una cosa che non ha
Logica
Amate ama perché parti così sulla cura della persona perché vorrei che il dibattito sulle primarie non fosse sul Regolamento o sulla singola testo sul singolo circolo la fosse sull'idea dei prossimi dieci anni
La sanità la salute lo straordinario mondo del volontariato dell'associazionismo delle persone che si prendono cura che conoscono la parola gratuità che conosco l'impegno
Il quattro punto nove milioni di volontari che rendono questo Paese il Paese più bello del mondo almeno come i cinquantuno siti UNESCO
Sono i valori fondamentali del nostro Paese non ne parliamo mai non ne parliamo mai
Il polo del post Expo con l'edilizia sanitaria la qualità della vita
Prendersi cura dell'Italia che si cura della persona però su questo c'è anche un punto dobbiamo fare presente negli stessi che alcune delle riforme che abbiamo fatto non hanno funzionato
In primis
Quella della scuola abbiamo detto tante volte
Guarda del due mila e sette il Lingotto due mila e sette guardate la classifica delle principali aziende
In testa c'erano le aziende del petrolio a livello mondiale e delle auto
Oggi le principali aziende le prime dieci a livello mondiale sono quelle che gestiscono l'intelligenza organizzato
Non mi sfugge che questo è un problema che c'è una nuova forma di distribuzione delle ingiustizie
Non mi sfugge che c'è un problema di tassazione di pressione fiscale non mi sfugge che c'è un problema enorme dieci anni fa il fondatore di ai bimbi un ragazzo che viene dall'Ucraina e la cui non era italiana
Era
Un ragazzo che non riusciva a trovare casa Luisa San Francisco
E che per fare due soldi iniziò ad affittare un materasso oggi come mi ha detto incontrandolo durante il viaggio di qualche settimana fa
è uno dei
Settori
Più in crescita
Capodanno di quest'anno hanno fatto due milioni
Di presenze nei luoghi Eden bimbi e naturalmente i nostri albergatori
Sono preoccupato comprensibilmente logicamente il mondo in questi dieci anni è cambiato totalmente
Dieci anni fa le forme di comunicazione legate al telefonino erano totalmente altra dieci anni fa col telefonino si telefonava GAI grande frase questa oggi si valido il telefono e la sesta o settima cosa che si fa con quell'aggeggio
Allora a fronte di questo
Otto Ouhai una visione strategica per i prossimi dieci anni o è chiaro che vincoli le dichiarazioni dell'ultimo di turno che crede microchip infilati sotto la pelle alle sirene nel Mediterraneo al fatto che non siamo andati sulla Luna e a tutto il resto
O hai una visione è un orizzonte una direzione oppure di sei siccome gli altri
Arco il nostro obiettivo e da questo punto di vista un gigantesco investimento sulla scuola ci sembrava la cosa più intelligente d'affari e forse lo è le modalità di realizzazione sono state discutibili
Ma il punto fondamentale è affermare che la scommessa sul capitale umano e sulla politica non sono due questioni slegate ma sono una parte rilevante anche del dibattito delle primarie
Secondo dei tre punti la cura del territorio
Nell'intervento di Walter Veltroni al Lingotto due mila e sette il passaggio sui gli obiettivi da qui al due mila e venti del venti venti venti in termini di
Riduzione delle emissioni di rinnovabile di riduzione dei consumi erano una parte qualificante
Walter pose i tre tardi le rinnovabili abbiamo già fatto il target italiana
Le emissioni di CO due abbiamo già raggiunto il target nel due mila e quindici la riduzione dei consumi ha fatto il meno ventotto per cento contro il venti di target
Abbiamo migliorato l'intensità energetica per unità di PIL cioè in soldoni l'efficienza e l'importo
Di fonti fossili da estero è diminuita del trentotto per cento
Quindi in dieci anni qualcosa si è fatto
Ma anche in questo caso non basta fare i reduci bisogna avere la capacità di valorizzare la green economy nella prospettiva di creazione di nuovi posti di lavoro e contemporaneamente di un gigantesco imboscamento di innovazione tecnologica
Quello che il Movimento cinque Stelle spaccia
Per il proprio progetto politico è di fatto il piano industriale dell'ENEL di Francesco Starace del due mila quattordici un grande investimento sulle tecnologie un grande investimento sulla mobilità anche sulla mobilità elettrica che facciamo come paese
Ma è un problema che noi non abbiamo saputo valorizzare a sufficienza
E allora io vorrei che in questo dibattito delle primarie anziché discutere soltanto
Di chi ha una tessera in più nel Circolo degli scritti di Rocca cannuccia ferme
Sperando en passant di avere noi una tessera in più del Circolo di Rocca cannuccia per me
Perché non si butta via nulla
Potessimo portare un contributo vero di discussione ama queste noioso ama quando ne parliamo non si considera nessuno sì ma questo è il modo anche per avvicinare i più giovani i ragazzi che hanno che
Sono i millenni anzi le persone che vengono all'esperienza politica e che non ci hanno magari votato al referendum su una prospettiva nuova su un orizzonte più bello questo spazio c'è ed è straordinaria
Ed è uno spazio
Che noi dobbiamo valorizzare anche e soprattutto nel momento politico che stiamo vivendo dopo ciò che è successo al nostro territorio con il terremoto
Io vorrei che lo dicessimo con forza quando un Paese a cinquantatré mila scosse in un anno ogni forma di sciacallaggio da parte di aspiranti statisti in cerca d'autore è vergognoso
è vergognoso e il mio abbracciava alla protezione civile alle forze dell'ordine all'esercito I volontari
Io mi sono messo a piangere quando tiravano fuori i bambini Enrico piano e qualcuno andava a fare polemica in televisione contro le nostre porte dei soccorsi
Io mi sono vergognato
In quel momento per quello che stava facendo qualche collega politico
E contemporaneamente ho pensato
Che farsi mandare in quelle ore una letterina dall'Europa con l'Europa che mandava le letterine sul deficit mentre noi stavamo ancora tremando nel venti per cento del nostro territorio
Dimostrava la lontananza dal sentimento quotidiano dalla dalla concretezza della nostra azione
Però noi non possiamo semplicemente inveire contro il FAS
Noi siamo un paese sismico
E lo saremo sempre
E noi questo è il classico tema sul quale possiamo fare battaglia politica quanto ci pare
Ma è un tema che riguarda tutti la destra la sinistra sopra sotto i politicanti populisti
Il giorno dopo il terremoto dell'Aquila io non so il terremoto di Amatrice io non sono andato ad Amatrice
Sono da Renzo Piano a Genova egli ha detto professore architetto Milan una mano ci dai una mano
Costruiamo un progetto che abbia un senso per i prossimi mesi per i prossimi anni costruiamo un progetto che abbia un senso per le prossime generazioni Renzo Piano è andato in Senato è senatore a vita e ha detto io propongo una cosa semplice
Propongo che si faccia un piano per i prossimi venticinque anni
Ora noi abbiamo grandi ambizioni di Governo del Paese
Ma è presumibile che nei prossimi venticinque anni non saremo sempre noi al Governo
Vedo perplessi
Non era una constatazione un'ovvietà
Quello che però è fondamentale che nei prossimi venticinque anni il tema di Casa Italia sia il tema di tutti
Sia il tema sul quale chiamare i geologi chiamare gli architetti chiamare gli imprenditori chiamare i sindaci i territori anni ripensare l'urbanistica ripensare l'edilizia
E a costruire dei luoghi a cominciare dalle scuole che siano luoghi di comunità di espressione del territorio
Ragazzi basta polemiche sul terremoto bisogna correre bisogna correre se ci sono dei ritardi sulle casette andiamo a verificarlo ma quello che è fondamentale che ci sia un progetto Grande un progetto Paese
Un progetto che naturalmente rilanci anche con l'impegno personale oggi per i nostri fratelli che stanno in quelle zone ci sono tanti modi per aiutare i territori in difficoltà c'è quella di andare in televisione nei toni che chiacchierare polemizzare
E poi c'è quella di fare una cosa semplice
Andare in vacanza anche in quei territori andare a Norcia andare ad Amatrice andare nelle Marche andare dell'Abruzzo
Non lasciarli soli hanno fatto meno settanta per cento a marzo le guide turistiche dell'Umbria noi non possiamo permettere che luoghi come quelli
Si hanno spopolato
E infine la cura del futuro innovazione Italia digitale infrastrutture però lasciatemi dire la vera crisi di questo Paese in questa fase non è la crisi democratica e la deriva democratica
è la crisi demografica
Proprio certamente mi dà qualche istante ne parlerà
Il tema della crisi della natalità un Paese che non fa più figli un Paese che invecchia e che non ha più una prospettiva anche su questi temi discuteremo e affronteremo nel corso della campagna per le primarie
Vado alla conclusione sono stato fin troppo lungo ma la questione
Che ci deve caratterizzare
è quella che sta all'articolo uno della Carta costituzionale
Questo è un Paese che è fondato sul lavoro
E in molti dicono che noi non possiamo valorizzare i risultati del job esatte o quello che è accaduto perché c'è troppa gente che il lavoro non ce la
Dobbiamo essere seri innanzitutto con gli stessi oggi l'Istat ha dato i dati il numero degli occupati è il più alto di tutta la serie dal due mila otto a dodici
Lo ha detto l'Istat il professor Fortis spiegherà nel corso delle prossime ore quanto sia importante il contributo del gioco esatta il merito non è del Governo mai degli italiani che ci hanno creduto
Settecento mila posti di lavoro non sarebbero stati possibili senza la scommessa coraggiosa e ardita di cambiare le regole della riforma il cambiare le regole del lavoro e cambiare la riforma del mercato del lavoro
Però se c'era un momento nel quale a Palazzo Chigi la sera non dico che spuntava malati ma no avveniva lustro a luglio nella gola
Era quando ti portavano le lettere
E nelle lettere non mancava mai settimanalmente una e-mail di un ragazzo in particolar modo del sud
Che diceva una cosa semplice
Raccomandati
E tu
Utilizzabili che bisogna trovare lavoro perché si conosce qualcosa non perché si conosce qualcuno abbiamo sempre detto
E ti rispondevano quei ragazzi
Dicendo che una larga parte del nostro territorio è ancora in grave difficoltà e da lì andartene se vuoi trovare lavoro se non hai qualcuno che ti fa da sponsor
E io penso che in quel momento venisse forte il dolore nel cuore non perché semplicemente quel ragazzo non trova lavoro ma perché in quel momento c'era la sconfitta della politica
Io penso che noi abbiamo bisogno di dieci cinque cose cinque Flash cinque Twitter sul lavoro
C'è una battaglia culturale direi veltroniana rispetto all'indotto del due mila diciassette due mila sette
Si deve combattere la povertà non una ricchezza Olof Palma lo dissi allora Veltroni questo vuol dire che la decrescita felice soltanto per quelli che stanno già bene
Questo vuol dire che la decrescita e felice perché sta bene per i fatti suoi
è che è fare un Paese più giusto significa fare un Paese che cresce meglio
Il secondo perché il miglior modo di difendere il lavoro non è parlarne nei convegni e crearlo
Perché è molto facile parlarne nei convegni
E dedicare un sacco di impegni su questo ma senza alcuna concretezza secondo punto mai abbiamo dato i soldi per anni a politiche che finanziavano la disoccupazione
Abbiamo cominciato soltanto adesso a finanziare le politiche per l'occupazione ma non basta c'è bisogno ed è fondamentale di investire di più sulle politiche attive per il lavoro
Terzo punto va respinto
Il riferimento al reddito di cittadinanza per un motivo molto semplice
Se uno non ce la fa da di dargli un paracadute ed è di aiutarlo devi farti prossimo da di creargli un'occasione di lavoro devi fargli fare formazione professionale
Ma se tu affermi il principio per cui uno che non c'era fa comunque può rilassarsi tranquillamente di RAI uno stipendio afferma il principio che è la rendita è più forte dell'occupazione
Che non c'è la possibilità di mettersi in gioco
Noi vogliamo un Paese fondato sulla Paolo non sull'assistenzialismo
Noi vogliamo la Paolo non susciti
Questi qua è il punto fondamentale
Vi chiedo una cortesia personale domani ascoltate Vincenzo livello
è un ragazzo che viene
Ragazzo ma già quaranta e rotti anni anche lui
Ha fondato insieme ad alcuni amici sotto la guida illuminata di monsignor Bregantini nella Locride un gruppo di imprese sociali da Gonella
è una straordinaria storia di lotta contro la 'ndrangheta
Centinaia o dopo centimetro pezzo dopo pezzo una storia che cerca di combattere la criminalità organizzata con il lavoro con il consenso con l'impegno con i rischi personali enormi
Vincenzo domani vi racconterà la sua storia è una storia straordinaria bellissima io sono stato nei miei giri
Molto belli tra l'altro perché
Se c'è una cosa umana affascinante
Dopo la sconfitta è quella di riprendere il trolley mettersi in cammino e ascoltare
Le voci di chi non hai potuto ascoltare in questi anni ed è stata un'esperienza meravigliosa stare con loro nella Locride a vedere alcune realtà di impresa su
Tale ma sentite che cosa vi dirà Vincenzo rispetto
Al momento nel quale
è arrivato il dibattito sul reddito di cittadinanza
Quando in quelle zone c'erano persone che stavano chiedendo i prestiti d'onore per mettersi in gioco
Hanno iniziato a restituire il prestito d'onore perché la cultura assistenzialista va combattuta con l'impegno di tutti ascoltare domani Vincenzo mi riparleremo
Il quarto il quinto l'alternanza scuola lavoro è un tema fondamentale non la possiamo affrontare fino in fondo ma se è vero che sulla scuola potevamo fare meglio io vorrei che in questi due mesi
Discutessimo anche dell'alternanza scuola lavoro
Funziona in Germania funziona in Austria funzione in provincia di Bolzano
L'alternanza scuola lavoro non è mercificare il futuro dei nostri figli è evitare che abbiano un domani da disoccupati l'alternanza scuola-lavoro è l'occasione per farli crescere
E la quinta il bisogno di creare un paracadute per il lavoro autonomo lo approfondiremo nel corso dei dibattiti in particolar modo con lo straordinario lavoro di Tommaso Nannicini che voglio ringraziare per aver costruito un
Questa bella iniziativa del Lingotto
Ho finito davvero
C'è però da chiudere
Ritornando al punto di partenza
Non è una chiusura perché naturalmente saranno i prossimi mesi prossimi giorni le prossime settimane assegnare il nostro cammino
Ma io vorrei che chi
Accetta la sfida del Lingotto tornare a casa per ripartire insieme
Fosse capace di una provocazione un'altra
è quella di dire
Che se la società aperta oggi è in crisi sotto i colpi del tram P ISMU delle pienissimo
Noi dobbiamo difendere la Società aperta non genericamente affermando l'idea che la globalizzazione belle fa bene
Ma affermando il principio che la società penta è un valore se riscopriamo alcune parole e le portiamo in questa parte del campo di gioco nel campo di gioco della sinistra una su tutte
E so che qualcuno adesso scatteranno i capelli in su
Io penso che la parola identità sia una parola di sinistra
Io penso che il valore culturale identitario di ciò che siamo non può essere lasciato ha una cultura soltanto di destra
E il primo elemento dell'identità è la difesa del patrimonio culturale e delle radici filosofiche spirituali che ciascuno di noi ha
Significa
Per me che ho fatto il Sindaco che la cosa più importante che ho fatto dal Sindaco
E aver raddoppiato i metri quadri delle biblioteche pubbliche nella mia città
Significa dire che
Quello che facciamo quando investiamo a Pompei
Quando andiamo a Taranto per l'Ilva ma guardiamo anche il museo e valorizziamo quel museo o i bronzi a Reggio quello che facciamo per il teatro per il cinema per le espressioni culturali del nostro vivere non è un tema banale
Lo sanno i vostri
Amministratori
Torino grazie al lavoro di Castellani prima ma poi lasciatemi citare ringraziandoli per essere qua di Sergio Chiamparino e di Piero Fassino
Che sono qua in prima fila
E a cui va la mia gratitudine
Per il loro impegno
E anche per la loro dose
Criticare
Il contributo critico
Che è quanto mai opportuno
Torino in questi anni ha mostrato una straordinaria capacità quella di ritrovarsi
Quella di cambiare quella di essere fedele alla tradizione ma capace di affermare un'identità nuova quella di diventare un patrimonio culturale lo sa questo luogo
Non a livello di altre città importanti che hanno seguito Torino come città capitale in Paesi però insomma si sono impegnati
è questo elemento è un elemento fondamentale per dire che nel tempo della uniformità del pensiero noi siamo coraggiosamente schierati dalla parte
Del valore culturale di ciò che siamo e mentre saluto gli amministratori che hanno reso grande Torino
Credo che sia giusto per tutti noi rivolgere un deferente e rispettoso saluto alla sindaca di questa città che ci ospita Chiara appendino augurandole di cuore buon lavoro
Perché anche questo è lo stile istituzionale che ci appartiene
Noi dall'indotto manca lanciamo alto un messaggio non sui mille giorni non sul passato
Sul futuro
Lo facciamo in quella dimensione europea ci ha raggiunto e tra poco parlerà un amico che è stato tra i pochi a combattere con noi nel Consiglio europeo il Primo Ministro di Malta Joseph Musca tra
Vorrei che lo accogliessimo con un grande applauso
Ad avviso del Consiglio europeo
Già scappati accogliere
è stato uno di quelli che quando c'era da discutere da dibattere sulla flessibilità sui valori sul Mediterraneo sulla lotta un principio assurdo per per cui fanno gli splendidi quando parlano di migrazione con Trump ma chiudono le porte quando c'è da discutere l'immigrazione che viene dalla Libia
Bisogna sempre stato al nostro fianco
Poi in realtà è qui per andare a vedere la Juve perché tifa per il Milan ma questa è un'altra storia
Il punto fondamentale
Che ci caratterizza e che ci fa diventare particolarmente
Credibili comuni stessi
è quella di essere in grado di liberarsi dall'atteggiamento di chi sa andare soltanto contro di chi sa soltanto fare polemica
Di chi sa soltanto distruggere l'avversario di chi utilizza ogni tipo di polemica per riempire i talk show delle battaglie personali e rancorosi contro qualcuno e non per qualcosa
Noi siamo un'altra cosa
Noi siamo altro noi siamo altrove
Noi non ci facciamo impaurire rispondiamo con un sorriso
E rilanciamo sui contenuti alti ideali Italia immobili
Queste dal nostro Partito Democratico
Io ci sono
Io ci sono ci sono eh lo so era la parte dopo voi ci si Semiramide Empoli giacché l'ho fatta lunga
Io ci sono con la forza con l'energia che conoscete con l'entusiasmo ci sono anche con le mie ferite
Penso che un uomo si vede ora come indossa le sue cicatrici
Ma ci sono perché ci sia per voi
Perché ci siete voi dapprima
Perché chi siate voi ora è perché ci sarete voi anche dopo
Ed è la cosa più grande per un'esperienza politica
Non essere da solo
Mettere insieme a un accordo unità di donne che uomini c'è chi crede
Cuesta è la nostra comunità
Andarli a spiegarglielo a chi ancora non ha capito
Ci sono migliaia di persone
Che si sono iscritte
Ascolteranno le relazioni
Discuteranno ci sono quattrocento venti mila persone che si sono iscritti al Pd
Certo ci saranno alcuni casi di problemi quattrocentoventi mila sicuramente nelle città ho visto oggi una città importante capoluogo di provincia dove altri partiti hanno scelto proprio candidato con le primarie venti voti
Li hanno meno difficoltà a bloccare quelli che vogliono fare i furbi mai l'abbiamo quattrocentoventi mila può succedere qualcosa che non funziona può succedere
Ma quattrocentoventi mila persone iscritte al PD dicono che c'è un popolo in Domingo appassionato e curioso e questo popolo non lascia il futuro dei propri figli nelle mani di chi Sasso lamentarsi
è un popolo patriottico perché l'identità è la patria appartengono anche alla sinistra
E chiudo con questo Orwell George Orwell quello del Grande Fratello
Noi
Mille novecentoquarantuno aumento della guerra
Diceva padre straordinaria il patriottismo
Non ha niente a che fare con il conservatorismo
Anzi
è esattamente il contrario del conservatorismo
Il patriottismo è un ponte tra il passato e in futuro
Ed è per questo scriverò riguardo che il patriottismo della sinistra dovranno prima o poi tornare insieme per me la missione del PD e qui dare un'anima democratica all'Europa
Prendersi cura dell'Italia da curare affermare una identità culturale e sociale umana di un po'più ottimismo dolce che restituisce dignità politica alla politica e bellezza Alitalia
Viva il Partito Democratico
Viva l'Italia è grazie a tutti voi per questa avventura che inizia oggi
In bocca al lupo a tutti noi
Spesso
Buonasera a tutti
Venne inutile altarino
Abbiamo ricevuto una lettera di Michele Salvati
Economista e intellettuale riformista che è stato tra i primi a teorizzare la nascita del Partito Democratico
Proprio per questo ci sembrava giusto condividerla con voi oggi in apertura dei lavori
Care amiche
E amici
Cari compagni e compagnia
In un momento in cui sta ritornando alla minaccia del trattino
In in caso le nostre diverse provenienze
Noi
Dovremmo rivolgerci gli uni agli altri con un sono appellativo compagni e compagnia
E l'appellativo che Renzi ha guadagnato con la dizione del nostro partito al socialismo europeo
Non implica al mancato rispetto per la grande cultura del cristianesimo democratico e non è
Un invito a dimenticare da dove proveniamo
Segnala solo che finalmente
E riuscito l'amalgama di un partito con un'anima e rivolto al futuro
Spero che tutti coloro che nel partito sono rimasti
E mi sembra di vedere che sono la grande maggioranza e anche coloro che competono occorrenti per la segreteria nel siano convinti
L'appartenenza ad una comunità politica non equivale ad attenta di contrasti i nostri non sono maggiori di quelli che travalicano i grandi partiti della sinistra europea
Ma ci impone di superarli in nome di un comune destino di un futuro che dobbiamo creare insieme
Walter
Walter Benjamine ci ha lasciato una meravigliosa perifrasi dell'Angelus Novus di clienti
L'angelo della storia e travolto dalla tempesta e con il dito rivolto all'indietro vede solo cumuli di rovina
L'angelo della politica deve tenere il dito rivolta in avanti rivolto al futuro e forse saprà trovare una via di scampo
Guai avvolgere la testa all'indietro alle diverse provenienze I trattini
Saremo travolti dalla bufera
Davanti ad una sconfitta ed una sconfitta grave non capisco perché chi apprezzi il politico che molla tutto EISC si ritirerà
Io apprezzo di più un politico che non mollo che riflette sugli errori che ha fatto ma per terra nel disegno al quale ha dedicato il suo impegno questi è un politico per vocazione
E poi che spero che era in CRIF letta seriamente su che cosa è andato storto ed sono convinto dell'idea di partito democratico per cui ha combattuto e combatte
Voterà per l'Ulivo al prossimo congresso Michele Salvati
Adesso lascio la parola a Francesco cancellato giornalista e direttore dell'inchiesta per il prossimo pannello grazie
Grazie all'aiuto di
Buonasera
Abbiamo
Molti interventi molto belli
Il Matteo Renzi nel primo nel suo della sua relazione
E anticipati molti
Io partirei subito molto velocemente
Abbiamo
Detto ha detto Matteo Renzi il Partito Democratico nella sua nuova sfida la sua sfida per l'Italia deve partire da Bruxelles
A Bruxelles
Il Presidente del Consiglio l'Unione europea si chiama Joseph Moscato nel premier maltese bello accogliere con un grande applauso
Vi chiedo di perdonare minimi io e tariamo spero che sia sufficiente
Allora da quando Matteo non è più Primo Ministro a Bruxelles c'è un po'meno di casinò ma
Passiamo tutti con lui aboliamo Dayli tutto il nostro sostegno
Voi siete come democratici
Venendo a dire venendo
A casa tornando a casa ma speriamo che
Nel nostro sito vostro slogan
Tornare a casa non vuol dire tornare indietro tornare a casa vuol dire
Che uno deve scoprire ancora una volta quello che unisce i progressisti
Siamo
In un momento storico
Dove
Quello che
Si chiamano l'inglese destra chance
Abbiamo diversa espresse danza il Presidente che
Fa un po'
Agisce a ogni modo non
Consonante al solito
Tutte queste
Movimenti stanno venendo
Dalle periferie le periferie soci ali le periferie geografiche dei nostri paesi delle nostre società
Stiamo vedendo
In Inghilterra in Francia negli Stati Uniti
Lo stesso fenomeno
Che ha
La stessa base
Quelli
Che
Pensano
Ho perdono che sono lasciati indietro
Che pensano che nessuno di di a caso
Se si trovano e non ho mai avuto
A mio caso
Ah ma sei
E la stessa gente
Con gli stessi problemi
Stiamo vedendo una coalizione di gente
Che non ha niente in comune
Gente che ha perso il lavoro gente povera
Gente che ha bisogno di sostegno
Oneri sia a in una coalizione incompatibile
Gente che
A
Pellame Leo la sua situazione economica ma pensavo che la società sia molto troppo liberale
Che due uomini o due donne non possono
Formare una famiglia insieme
è una
Coalizione che è destinata a fallire
Ma
Noi non possiamo stare zitti aspettare che queste collezioni falliscano dobbiamo trovare una voce una voce progressista una voce europeista
Una voce che non prenda in giro questa gente ma che dia
Le soluzioni
Quando
Parliamo tra di noi leader progressisti quei pochi che siamo restati
Pochi ma buoni
Qualche modo
Vediamo almeno io vedo
Un'opportunità storica
La nostra famiglia
è stata tutte le volte influenzata da movimenti che sono iniziati
Dall'altra parte dell'Atlantico
Ex TIA con invio di
Mantenuta perché
Con i diritti civili
Più entrante
Con la terza via
Questa veramente la prima occasione
In cui
C'è una possibilità
Che un movimento nuovo progressista incominci dall'Europa e attraverso il mondo
è un'opportunità
è un'opportunità storica
Che deve centrare il sì noi
Proprio oggi sono stato in Consiglio dei Ministri con Paolo e con i
Gli altri
Colleghi
La nostra battaglia è
Che per il venticinque marzo quanto ci riuniamo a Roma
Per il sessantesimo anniversario dell'Unione europea non sia solamente una festa ma diamo un significato e il significato che voliamo trasmettere
Col comunicato
Di Roma quello che noi progressisti siamo provando a impingere
è quella dell'Europa soci a
Che è di nuovo abbiamo
Un'Europa che
Uso il mercato che ha una
Europa del libero mercato non c'è niente di male libero mercato ma che il mercato deve essere
Non infine
Ma il mezzo per un fine
Per
La gente di avere un livello
Di vita meglio che ci sia adesso stiamo lavorando con colleghi qua ho detto con Paolo con Sandro Gozi con altri più o in cui abbiamo una relazione buonissima con cui vogliamo vedere dei risultati io penso
Io seguo
A quanto posso le vostre discussioni qua
Non solo discussioni unica agli italiani
Non sono discussioni uniche al PD
Sono discussioni ovvie
E naturali in un partito che Angela dice che avete voi una storia che avete voi
Dobbiamo
Non dobbiamo avere paura di questa
Discussione io penso
Che
Una volta
Un leader cui ammiro molto mi ha detto
La differenza tra la destra e la sinistra che quando
Uno di loro prende una nostra idea e la fa sua a quello svelto quello furbo quello bravo
Quando uno dei noi prende una buona idea loro è un traditore
è vero
Questa
La nuova frontiera
La frontiera dalla politica del buonsenso e al buonsenso molto volte non è a destra o sinistra otto o antipolitica o politica
E il buonsenso al comune a tutti
Il buon senso può essere di uno che è vuota Pella estrema destra in un Paese perché non vede soluzioni ed è il suo Unicom mezzo di dire che
Noi si è stancato
E allora penso che dobbiamo
Vedere e dobbiamo non soltanto a reagire ma dare le
Non si dà risposte
Penso che
Molta gente sta chiedendo economicamente e socialmente protezione
Protezione economica
Protezione sociale
Ma la risposta a quella domanda di protezione fino adesso è stato protezionismo
Devi dire ma se la gente vuole a protezione ci pensiamo del libero mercato ci risiamo delle riforme non facciamo le riforme no
Se la gente vuole protezione protezione di CUP di cui ha diritto
Noi dobbiamo fare le riforme che assicurino
Che quella protezione una duratura perché ci sono anche buone notizie
Questo è il primo trimestre in cui l'economia europea sta crescendo di più dell'economia americana dal mille dal due mila e otto è un
Una crescita piccolina
Ma c'è
C'è
E c'è perché
Ci sono stati Governi
Coraggiosi come quello vostro che ha fatto riforme
Che sono state dure
Hanno protestato i voti
Ma
Se non gli è facevano
Ci sarebbero stati problemi io concludo augurandovi e augurando Matteo
Una
Buonissima campagna elettorale noi lo sosteniamo con tutta la nostra amicizia
Spero spero
è questo e il mio ultimo messaggio
Che è la parola ambizione
Qui in Italia come in tutti i palpiti progressisti ed Europa al mondo la parola ambizione non sia una parola cattiva
La parola ambizione è una parola buona
è un qualcosa di buono che ci sia l'ambizione di avere un lavoro meglio che ci sia l'ambizione che i nostri figli abbiano una vendita migliore dalla nostra che
Le persone abbiano i diritti civili
Allora vi auguro molta ambizione e vi auguro anche
E vi auguro anche
Molta sete di governo
Non sete di potere erette di governo
A tutti gli amici di sinistra
Che sono più interessati nel fare i discorsi dico solo interessato molto nei discorsi che ho fatto
Molte molti anni di università come molti di voi per avere vedere quei discorsi mai discorsi sola pelle ONC
Per quelli che vogliono affetti può fare
Quelle che decidono
Un partito non deve essere basato sui discorsi che affetto vano quelle che decidono il partito deve essere la
Tende chi vere per andare al Governo con un leader
Normalmente come in tutta Europa che l'Italia il partito al leader dal Governo
è che decida è che da Genova e la gente
Tanti auguri a voi
Lei è così qua prevede vicino a me cinque sedie saranno le cinque persone che si alterneranno adesso nei loro discorsi io introduco uno ha una chiedo un applauso per ciascuno di loro
Ne sociologa l'economista Professore ordinario di sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano professor Mauro Magatti
La professoressa associata in democrazia l'Università Bocconi una delle più importanti esperte di popolazione di benessere di fecondità dedichiamo incarichi in enti
Uno dei fiori
Poi se lo leggete anche spesso sul Sole ventiquattro Ore professore di scienze politiche e l'azione internazionale
Dirige la scuola di governo alla LUISS Guido Carli di Roma
Ci parlerà di Europa al professor Sergio Fabbrini
Responsabile della Direzione studi economici di Edison S.p.A.
Vicepresidente la fondazione del Comitato scientifico
Professore di economia industriale commercio estero presso l'Università Cattolica di Milano
Professor Marco Fortis
E infine
Professoressa associata di etica presso l'Università La Sapienza di Roma
Membro del Comitato nazionale di bioetica
Già vice direttrice dell'Istituto camicie deputata
Claudia Mancina
Vi faccio un bando con loro
E con voi
Con loro di stare nei tempi
Avete circa dieci dodici minuti ciascuno così riusciamo tutti in qualche modo
A avere una pausa prima che inizi quella voi alle nove
Con voi di stare molto attenti a quello che ci diranno perché è molto importante e sarà la base di tutto quello che poi seguirà nella giornata di domani
Partiamo dall'alto partiamo con una visione lunga e larga del contesto in cui siamo Matteo Renzi prima ha parlato
Della crisi del due mila otto come di un cambio di paradigma
Nella prossima primavera uscirà il suo libro edito da Feltrinelli che si intitola per l'appunto cambio di paradigma che parere ha di quello
Che parlerà di come un ciclo trentennale dell'economia mondiale è finito
E non è un caso che non ne parli solo un economista ma ne parli anche un sociologo perché non è solo una questione economica ma è anche e soprattutto una questione sociale Mauro Magatti
Buonasera a tutti
Grazie dei
A chi mi ha invitato sempre
Un privilegio poter prendere la parola venne Petti
Dopo il voto del referendum ha incontrato Matteo Renzi e gli ho detto che pensavo che
Quello che lui ha detto cioè che
L'interpretazione del tempo che mi sembrava trasmettesse
Non non fosse
Sufficientemente consapevole del cambio di paradigma
Che è intervenuto e di cui bisogna prendere atto
Credo che dopo da Brecht sette dopo l'elezione di Trump
Anche chi non ha voluto capire
Lo ha dovuto ammettere
Il tempo è cambiato
E come sempre accade accaduto nella storia
Di solito l'élite sono immobili
è il popolo
Sofferente
Che si è fatto sentire
Disordinatamente rumorosamente confusamente ma si è fatto sentire non a caso nelle due principali democrazie del mondo
Mettiamola così
Dopo vent'anni di espansione
Che ha prodotto se legamento il tema oggi a rimettere insieme con la mia società
Esattamente come
Doveva fare Case dopo la crisi del ventinove
Cioè il tema oggi è il legame sociale
Non bisogna aver paura di questa parola bisona orientato la non demonizzato
Un ciclo capitalistico se concluso
Qui siamo nella transizione verso un nuovo ciclo
Con tutti i pericoli che questo comporta
Lo dico con una metafora nell'ottantanove abbiamo superato lo stretto di Gibilterra siamo entrati rimozione alla globalizzazione solo che per vent'anni c'era un'unica corrente un unico avente spingeva tutte le barche allargato
Naturalmente c'è qualcuno che si è attrezzato e qualcuno che non si è attrezzato col due mila otto siamo tutti là in mezzo all'oceano
Il mare cambiato è arrivata la tempesta e il problema adesso e che siamo nell'epoca in cui sei nell'oceano ma devi stare nel mare
Questo cambia completamente il paradigma
Perché non si tratta di tornare al primo settembre due mila otto perché non ci possiamo tornare naturalmente non spiegherò perché
Una delle astuzie del capitalismo
E quella di cambiare inglobando le sue critiche
E questo è un astuzia
Che in questo momento però dobbiamo ascoltare
E infatti in mezzo al disastro in mezzo alla sofferenza in mezzo al fatto che la persona e non vedono più il futuro come stretto Matteo Renzi in mezzo al fatto che le persone perdono peggiorare la loro situazione ci sono molti segnali interessanti
Attori che vogliono costruire nuovi modelli di vita che stanno emergendo ne cito alcuni delle ricerche ci dicono che gli orientamenti dei giovani certo non di tutti i giovani per una larga parte di questa
è diversa da quella dalla generazione precedente sono più interessati a trovare un certo equilibrio tra l'affermazione di sé lo sviluppo della comunità
Dunque abbiamo una spinta da parte dei giovani che non è verso un individualismo radicale come il decennio passato le disuguaglianze sono diventate un tema
Centrale e non è più tollerabile che le disuguaglianze come la fase di espansione possono aumentare
Si capisce più facilmente che lo spreco non rende alla proprietà si preferisce l'uso all'eccesso si preferisce la sobrietà e lo stile
Le impresa e quelle più avanzate capiscono che la sostenibilità la qualità del lavoro il rapporto con la propria manodopera e col territorio sono fattore di successo
Disponiamo di una nuova infrastruttura rette che prima non avevamo
E c'è un un grande fermento interni innovazione tecnologica e sociale c'è voglia di qualità
Tutto questo però il frammento
E polvere
Occorre provare a rimettere insieme questi pezzi in uno scenario comune
Dove possiamo andare allora qual è la via di futuro che possiamo immaginare qual è il prossimo
La prossima forma
Di economia dei politica che possiamo immaginare
Il punto di partenza lo condividiamo tutti per forza di cose il tema della sostenibilità
Dove per e sostenibilità se intende insieme la sostenibilità ambientale ma la sostenibilità sociale che significa combattere le disuguaglianze vero lo capite no
Perché non c'è nemmeno economia quando la società si sfascia
Dunque la sostenibilità il primo pezzo ma la sostenibilità da sola non basterà
Ci vuole un passaggio culturale
E sono stato contento che nel discorso che ha fatto Matteo Renzi questo passaggio culturale emerso in vari momenti
Oltre il consumerismo
Che aiuti insieme la democrazia e l'economia
Cioè ci vuole
Una nuova libertà che riconosca il desiderio di tutti noi
Di essere messi nella condizione problema dell'equità sociale di poter portare il proprio personale contributo alla generazione del valore
Attraverso il lavoro l'imprenditorialità la ricerca la creazione artistica la vita associativa la partecipazione amministrativa la vita familiare
Noi non siamo solo consumatori
E contribuenti con le tasse
Noi siamo in quanto persone uomini e donne libere siamo consumatori e contributori
Ma questo lo vedete molto bene no chi ha la fortuna di avere un lavoro che ha la fortuna di avere la professione certo consuma
Ma non si realizza nel consumo chiaramente si realizza nelle attività che fa così come uno che partecipano a tante del volontariato consuma ma non si realizzano il consumo si era già perché Paola Cosa che gli piace allora le società capitalistica ma il problema che hanno sviluppato il movimento del mettere dentro e per uscire da questa crisi dobbiamo sviluppare
Politicamente economicamente il movimento del mettere fuori queste una visione politica capite ed economica insieme
è una libertà che io chiamo libertà generati IVA
E solo mettendo insieme l'idea di sostenibilità che è un'idea oggi economica
Con l'idea di contribuzione
Che si può
Che si possono creare le condizioni per una nuova relazione tra noi e ciò che ci circonda per imparare a tenere il mare testare la metafora di prima
Per darsi un'identità e sono stato molto contento che venti l'abbia sottolineato si un'identità un'identità cioè essere riconosciuti nel mondo perché il problema oggi è che tu Sella in mezzo e devi stare su una barca
E c'ha un confine che c'ha un limite che ci ha dei punti di riconoscimento dei punti di forza che ti dà la tua identità cento puoi tu puoi interpretare l'identità chiudendo atti oppure poi pensare l'identità in relazione agli altri
Offrendo quello che hai ricevendo quello che hanno gli altri
Allora dicevo solo se mettiamo insieme DDA di sostenibilità con l'idea di contribuzione noi possiamo in questa nuova fase dalla globalizzazione pensare di non legare il mare
Questo vuol dire immaginare di costruire un nuovo scambio sociale
Nei vent'anni poi citato prima lo scambio era finanza per consumo il lavoro e e che è diminuito il salario diminuito perché la finanza copriva tutto nel debito privato del debito pubblico quello scambio non si regge più
Il problema oggi che dobbiamo invece e questo è il cambio di paradigma
Tornare prima produrre valore
Dove l'idea di valore a un'idea di produzione certo ma anche l'idea di socialità erano di e di progresso che la persona e via di qualità della vita solo le società e che producono prima valore sosterranno i loro consumi ma non è più vero il contrario non saranno più i consumi a produrre il benessere la ricchezza del Paese
Non c'è niente contro il consumo il consumo l'attività umana sacrosanta in cui noi possiamo certamente stare bene ma l'idea che noi cresciamo attraverso il assumo l'idea che accolti attraversato il ventesimo secolo e con la crisi del due mila otto è finita detto che i consumi sono fondamentali per qualunque del benessere economico
Faccio due esempi il welfare il welfare l'abbiamo ridotto a un sistema di consumi di prestazioni la stima e che per la la leggo tra il due mila quattordici del due mila venti in Italia
La parte di quel Peres Terna al sistema pubblico raggiungerà i centocinquanta miliardi di euro
Allora il problema è cos'è quella cosa lì con lo Stato non ci pensa non ci andrei dietro è un grande spazio per far crescere un'economia sul tale dove l'idea di contribuzione può diventare un fattore che produce valore legame sociale rapporto comunità
Secondo esempio la casa siamo invecchiati abbiamo questo detto tanto quali case costruiamo
Pensate che dal due mila cinque così trovammo trecento mila appartamenti nel due mila quindici abbiamo costruiti cinquanta mila
Ma noi abbiamo due problemi case energeticamente migliori e case che abbiano un modello di vita di relazione diverso da quello del passato cioè
Case che includono l'idea di valore diverso da quello della semplicemente da domande individualistica
Chiudo nella prospettiva dello scambio sociale sostenibile contributivo che è un cambio di paradigma assoluto si apre una grande stagione di innovazione
Istituzionale e giuridica contrattuale culturale
I tempi tra tassazione del welfare della forma della città della natura dell'impresa per la contrattazione della scuola dell'università della famiglia dei trasporti dell'ambiente cioè tutto va rimesso in Silone in una prospettiva in cui la crescita economica si lega la sostenibilità ambientale e sociale e in cui noi veniamo riconosciuti la nostra capacità di contribuire di creare il valore che ci appartiene
L'unica via per la prossima crescita economica dunque produrre valore integrando Economia e società legando sviluppo istituzionale è umano
La brutta notizia e che il cammino non sarà né breve né facile la buona notizia
E che possiamo sperare che nel due mila venticinque ci sia un mondo migliore del di quello che non c'era nel primo settembre due mila otto grazie
Ha parlato di libertà edizione negatività professor Magatti
E dal punto di vista tragedie del della
Genere attività l'Europa a un piccolo problema è l'unico continente al mondo in cui la popolazione diminuisce invece che aumentare
In Europa l'Italia e la Germania solo i due Paesi in cui la popolazione cresce ancora meno che nel resto del continente
C'è un problema demografico c'è una questione demografica anche questo è stato
Diciamo introdotto da Matteo Renzi nella sua introduzione
Ci parla di come
Provare a invertire questo circolo vizioso questo ciclo negativo dalla demografia italiana richiama in Carini
Buonasera a tutti
Sì ci sono qui per dare dei numeri
Non nel senso che sono pazza ma nel senso che sono nate Montegrappa l'Istat e mi ha molto aiutato perché questa settimana pubblicato proprio questa settimana i dati sulla popolazione dello scorso anno
E abbiamo visto che i giornali sono stati i piani di riflessioni su tutto questi dati
Il mio direttore provocatorio perché in realtà invece i giornali hanno quattro e dei titoli senza azionari dicendo che tutto quello che che stava succedendo era nuovo era colpa della crisi
E forse sarebbe passato i due punti rilevanti
Di quello che è successa la popolazione negli ultimi anni in particolare nell'ultimo anno li possiamo vedere qui la popolazione italiana è in calo
Ed è in calo non tanto e non solo perché le morti come già i morti come già da decennio di anni sono più numerosi delle nascite ma perché l'apporto migratorio non riesce più a compensare
Questa dinamica della popolazione
La diminuzione dei nati
La possiamo vedere qui
Nel due mila medici ci sono state quattrocentosettantaquattro mila nascite da un numero molto più basso e pensate che il numero più basso di tutto lo Stato unitario italiano
I demandati vittima nonché per avere un numero così basso di nascita in un anno nel territorio italiano si debba rimandare indietro al mille cinquecento quando la popolazione italiana era un quinto di quella che adesso
E soprattutto questo numero è grandemente in contrasto con quel milione di nascita annuali che erano avvenute negli anni Sessanta
Accanto vedete anche il numero uno virgola trentaquattro è il numero medio di figli che le coppie italiane che gli italiani in età riproduttiva hanno messo al mondo nel due mila sedici
Se leggiamo insieme questi numeri anche con un fatto invece molto positivo che è quello che appunto in Italia si vive a lungo e si vive bene ottant'anni per gli ominidi oltre ottantacinque anni per le donne
La conseguenza inevitabile e invisibile
Di questa tendenza è l'invecchiamento della popolazione
L'Italia a il ventidue per cento ormai oltre il ventidue per cento della popolazione sopra i sessantacinque anni
E se questi numeri che leggeteli tredici milioni e mezzo di italiani sopra i sessantacinque anni settecentoventisette mila sopra i novanta anni e più eccetera addirittura diciassette mila
Ultracentenari non vi evocano comunque anche una sfida allo stato sociale all'economia italiana
Forse è meglio guardare
La piramide dell'età
Queste a è la nostra struttura dell'età
Quindi gli squilibri democratici si traducono soprattutto alla bassa fecondità
Si traduce soprattutto in squilibri intergenerazionali questa che in gergo viene chiamata piralide dell'età come vedete non è più una piramide
In Italia assomiglia una botta un casco di Dino chiamatela quello come volete però la parte più allargata che voi vedete nominati negli anni Sessanta
I dati negli anni Settanta che adesso hanno
Sì cinquant'anni che
Per quindici anni vent'anni non siamo
Andranno in pensione
E al facile vedere
Quando questa
Ora dati entità ed i boomers
Crescerà
E andrà verso il latte nella popolazione più anziana si baserà penserà su una base demografica su una base della popolazione molte più stretta di quella che adesso
Non voglio rattrista dei
Però dobbiamo anche parlare dei fatti peggio di noi da soli il Giappone
E perché peggio di legislazione e Giappone da perché Giappone anche chiusa le migrazioni
Non può entrare nessuno quindi a
Ormai il ventisette per cento di popolazione invecchiata da noi l'emigrazione hanno mitigato queste esperto e dell'invecchiamento della popolazione e io voglio solo che
Guardiate questa forma e che ha e apprezziate la parte più scura
Di uomini e donne che stanno a destra a sinistra
Di questa piramide in cui si vede come l'apporto migratorio è riuscito un po'a ringiovanire la nostra popolazione ma non ne ha cambiato la struttura ci vorrebbero tanti giovani
Che arrivassero da fuori perché questi squilibri intergenerazionali fossero veramente
Come dire controbilanciati
Quindi non è colpa della crisi anche se la crisi ovviamente a peggiorato questa situazione
E non è una novità perché il caso demografico italiano risale agli anni Ottanta
Pensate che il minimo storico è stato negli anni Novanta eravamo a uno virgola due uno virgola diciannove figli per donna ebbene in realtà non è cambiato molto se noi scindiamo
Il dato del due mila sedici tra madri
Stranieri e madri italiani e Dante rimane esattamente uguale le italiane nel due mila sedici hanno fatto uno virgola due figli per donna
è un dato molto basso molto lontano da quel due che serve a rimpiazzare la popolazione amante a far sì che da due genitori si creino due figli perché la popolazione si mantenga costante
No voglio lasciarvi qui
Bene questo dato va confrontato con i dati di altri Paesi europei ad l'abbiamo detto che tutta la popolazione europea invecchiata Istat diminuendo sì ma
Ci sono molte differenze
L'Italia sta molto peggio di altri Paesi perché è una differenza tra uno virgola due figli e due tantissima per la struttura per età
La trappola demografica meccanismo fissi Autoroutes tre perché
Le madri di oggi sono inadatti e le poche nascite degli anni passati e
Ci stupiamo del perché le nascite sia o diminuite e diciamo ma perché quest'anno si sono perché nel due mila sedici sono fatti meno figli degli anni prima da
Perché sono ritirati
Nell'età riproduttiva delle generazioni che sono più piccole
Pensate quando entreranno in età riproduttiva tra venti venticinque anni coloro che sono nati nel due mila sedici staranno pochi saranno veramente pochi e allora ho faranno più figli
Di quello che facciamo adesso oppure il numero assoluto non poche calare non può che esserci un'implosione verso il basso
In altri Paesi come la Francia invece si fanno più
Più figli se ne fanno all'incirca due siamo molto vicini a livello di rimpiazzo la Francia che ha una popolazione per numerosità molto simile all'Italia penso istante al cinque per cento distinti in più
Che cosa vuol dire che gli italiani non desiderano avere figli e invece francesi no non è vero i dati ci dicono che gli italiani vorrebbero avere tanti figli quante ce ne sono in Francia
Allora che cosa succede bene
Io penso che
Forse gli italiani non riescono a spanne quanti vorrebbero a
Hanno delle costrizioni
In Italia è difficile parlare di politiche pro Nataly etiche
Provate a liste che perché evocano il periodo fascista
Ma anche qui anche a parlare di politiche di politiche cronaca liste il fatto che non sia stato fatto niente che non si sia parlato adeguatamente di questa crisi demografica negli ultimi vent'anni in realtà è stato una politica è stata una politica negativa
Cassa autorità i giovani che sfavorito le donne e donne in questo Paese
Quindi quali politiche si vorrebbero io non ho qui una politica da proporre una misura non esiste la misura che fare con questa relazione di Salice panico copie per far fare
Figli prima di farmi fare di più
Si sta che ci dagli altri Paesi Stati ci vuole un pool di misure ci vogliono tante cose insieme ci vuole di creare un clima più fare favorevole alla genitorialità
E come si crea questo maxi che appunto da tante cose forse in primis guardiamo favorendo l'immigrazione in altri Paesi giovani non mancano pensate che nel mille novecentonovanta
La Nigeria aveva lo stesso numero di giovani dai quindici ai ventinove anni dell'Italia adesso neanche sei volte di più dell'Italia
Quindi il potenziale demografico in altri Paesi c'è
La cosa più importante delle politiche democratiche che possiamo imparare dagli altri Paesi è l'affidabilità
La stabilità delle politiche la Francia è dal dopoguerra che fa delle politiche ad esempio apertamente pro nata liste
E i cambi di Governo si sono succeduti senza che queste politiche cambiassero perché tutti ci hanno creduto perché non erano poli di che di sinistra o di destra perché tutti stava a cuore
Il futuro del Paese e il futuro della sua popolazione
I bonus bebè di un anno e non servono a niente sono soldi buttati che favoriscono solo chi volete prima aveva deciso di fare un figlio visto che ci vogliono almeno nove mesi per concepire forse anche di più spesso
Ci vogliono politiche più strutturali
E innanzitutto serpente agli altri Paesi penso alle politiche che riguardano il lavoro femminile perché pensa questo perché
In questi giorni soprattutto letto nei giornali delle cose che mi fanno
Male diciamo da studiosa di popolazione si dice va bene è in Italia si fanno pochi figli per quel ma anche le donne davano lavorare perché in passato una famiglia poteva avere un reddito sole sopravvivere
Bel sì la crisi dei redditi o ovviamente un tema molto importante ma che cosa vogliamo fare vogliamo andare avanti o tornare indietro non società cambiata e nostri giovani donne studiano sono brave sono un capitale umano che va bonario vuole valorizzato
E sfruttato
Non possiamo pensare di farle stare a casa non è questo che valgano a meno che non si decida di non farle studiare
Si fanno a studiare i quali è giusto farle continuare nel mondo del lavoro
è questo che viene fatto negli altri Paesi europei che a questo che viene fatta nei Paesi scandinavi
E adesso tra i Paesi sviluppati quelli dove le donne lavorano sono quelli che fanno più spinti
Ricordiamoci di questo un'altra cosa che
Supporto poche ecco quando si dice va beh ma i Paesi scandinavi la Francia sono più ricchi in Italia non si possono fare queste politica costano troppo
Beh se si fossero parte venti trent'anni fa quando c'erano già i numeri per vedere quello che stava succedendo a questo punto avremmo speso di meno perché il sistema di welfare sarebbe stato più sostenibile
Allora io penso che la politica è vero che ha dei tempi molto brevi
I Governi durano poco le elezioni si susseguono e i tempi della politica sono strettissimi quelle della democrazia sono lunghissimi voi in questa vi lamentele democratica vedete ancora i buchi in alto della seconda guerra mondiale delle mancate nascite della seconda guerra mondiale i buchi delle mani date nascite di questo decennio di continueremo a vedere per altri cento anni finché la nostra popolo finché queste generazioni non saranno scomparsi
Allora io penso
Che queste dinamiche siano veramente insostenibili
Purtroppo lo dicevano i demografi anche venti o trent'anni fa anche quando vent'anni fa io facevo l'università le cose vanno esattamente così ma raramente questo è stato preso in considerazione dalla politica
Io credo quindi che ci voglia
Una visione strategica
è tempo di una risposta concreta questo declino delle nascite è tempo di investire sui giovani e perché se l'Italia quale ritrovare una strada verso un'economia insetti sociali per sostenibili
Non si può negare questa strada
La cosa che mi preoccupa e che anche il votante medio è invecchiato ormai più del cinquanta per cento dei votanti hanno oltre cinquantadue anni
E se la politica quale strizzare l'occhio solo allora non guardare alle generazioni future lo risolveremo questo problema
Matteo Renzi ha detto
Dare una mano i nostri figli bene io penso che questa sia una priorità per questo Paese che gli esempi ci siano e che si possa davvero fare qualcosa non ci sono investimenti semplici le politiche
Sulle per le famiglie le politiche per la partita genere le politiche per il sostegno della natalità sono politiche costosi e che non hanno un ritorno immediato ma queste non le facciamo il siamo già molto ritardo pagheremo molto nel futuro
Prossimo e a pagare saranno le generazioni più giovani grazie
Se di politica di questo tipo si parlava politiche per la natalità politiche per i giovani
Politiche per la crescita economica è evidente che l'Italia non basta più l'Italia importante ma l'Italia non basta più come
Il recinto entro cui vedere queste politiche
E tutto questo chiama in causa gli assetti istituzionali dall'Europa anche qui se n'è parlato si è introdotto il tema
Quale Europa vuole e chi vuole più Europa chi vuole un'Europa diversa ce lo spiega Sergio Fabbrini
Grazie mille per l'invito
Per aver scelto un tema così cruciale come quello dell'Europa
Di solito appunto noi riteniamo che l'Europa sia un sistema di valori di chiaro ed è vero che è un sistema di valori
Ma l'Europa e anche
Sul sistema della politica e come sistema dalla politica e molto più complessa
Chi come sistema di valori sappiamo che l'Europa è stata fatta
Per evitare guerre per garantire
La stabilità
Politica per promuovere la crescita economica ma come questo avviene con quali strumenti istituzionali
La questione molto complessa
Ora
Generalmente in Italia si è pensato all'Europa come una questione di politica estera come un problema da delegare
A coloro che vanno
Fuori dall'Italia in realtà da molto tempo in particolare dagli anni Novanta
L'Europa è diventato il sistema di interdipendente chi ha trasformato in modo radicale di Stati nazionali probabilmente non abbiamo più Stati nazionali
Abbiamo degli Stati membri dell'Unione europea e lo stesso concetto di sovranità che oggi dobbiamo affrontare e gestire un concetto molto diverso rispetto a quello che avevamo nel passato
In qualche modo l'Europa e nel
Rappresenta la condizione esistenziale della
Vita politica interna è difficile pensare di riformare gli Stati le nostre economie
Stia al di fuori di ciò che
Si struttura sul piano europeo questo ad esempio l'errore credo che è stato compiuto dalla
Governo cifra si quando
Convocò un referendum nell'estate del due mila quindici come se il rapporto tra la Grecia
E l'Europa fosse un rapporto tra Paese sovrano che recitava scelte che venivano prese dentro quel
Sistema di interdipendenza
Ora
Quando pensiamo quindi all'Europa come un sistema interdipendenza dobbiamo veramente capire come l'Europa funziona perché se non sappiamo e non capiamo come l'Europa funziona è molto difficile
Contrari in Europa
Ora in Europa ci sono in quelle che noi chiamiamo io dico Europa ma intendo
Ovviamente l'Unione europea
Nell'Unione europea ci sono più unioni
C'è un'unione che è gestita in modo sovranazionale dell'Unione del mercato
C'è un'unione invece che a partire da Maastricht assunto caratteristiche sempre più intergovernative
E affronta temi che sono stati tradizionalmente
Al cuore delle sovranità nazionali
Nel mercato la Commissione
Ha un ruolo importante il Parlamento europeo al Consiglio dei Ministri abbiamo un triangolo
Che tutto sommato rappresenta
Un sistema democratico nelle politiche
Tradizionalmente vicine alla sovranità nazionale come la politica della difesa della sicurezza degli esteri la politica migratoria
La politica economica della dell'eurozona
Il ruolo decisivo viene esercitato dei Governi nazionali si è introdotto un meccanismo decisionale
In virtù del quale
Le decisioni vengono prese dal Consiglio europeo quello che sta
Concludendosi lavori oggi dei Capi di Governo oppure dal Consiglio dei Ministri
Ora se questo è vero evidente che
In questi Europa noi non possiamo pensare
Di affidarci all'aiuto dell'uno o dell'altra istituzione sovranazionale
Come può essere la Commissione comunque sia il Parlamento europeo
Dobbiamo affidarci anche al ruolo che l'Italia in quanto paese
E assicura i Governi
In quanto Governi nazionali riescono ad esercitare all'interno
Dei degli organismi intergovernativi all'interno di quegli enti e organismi Inter
Quindi conta il Paese c'è il Paese e questo Paese sia un Paese debole politicamente installati né
Senza qualità delle sue classi dirigenti è un Paese
Che destinato
A non incidere non influenzare ma con il meccanismo dell'interdipendenza se non siamo capaci di governare noi stessi
è evidente che qualcun altro è costretto a governare al nostro posto costretto a intervenire su di noi
Può essere
Dentro il Consiglio europeo un Paese importante grande oppure può essere una troika
Che di fronte al fallimento di un De la politica di un Paese non può permettersi che quel Paese fallisca ecco ed è costretto spinge per una sua gestione però suo Governo dall'esterno
Se si capisce questo
Se si capisce questo è chiaro che la Puglia la politica europea non è la politica estera
E la politica interna
Nel modo in cui noi gestiamo noi stessi incidiamo su quello che riusciamo a fare in Europa e ci sul modo in cui noi influenti siamo l'Europa perché in quell'Europa ci siamo anche noi usciamo derivare risorse spazi
Idee che possono essere utili per il nostro Paese per cambiare il nostro Paese ora
In questo contesto bisogna essere molto precisi molto chiari
D'Italia per molti aspetti non ha mai sviluppato un vero e proprio dibattito sul futuro dell'Unione europea
Ci siamo affidati alle intuizioni coraggiose straordinarie di gente come Spinelli che nel quarantuno pensava a cosa potrebbe essere l'Europa a partire dalla sua
Condizione di prigioniero ma
Non c'è mai stato una discussione su qual è l'Europa che può essere conveniente per noi
Può essere conveniente per noi per l'Italia un'Europa che va verso la formazione di un grande Stato europeo ne dubito la statalizzazione dell'Europa in queste condizioni finirebbe per dare un notevole peso ai Paesi più forti i Paesi più grandi
Può essere utile per noi l'idea di un'Europa a geometrie variabili come si sta discutendo in questi giorni lo tutto perché siete trasformiamo l'Europa in un club dei club in cui i gruppi diversi di Paesi
Si mettono insieme per
Portare avanti specifiche politiche i cittadini cosa che escono a capire di queste Europa sia responsabile delle scelte che vengono presi in Europa come noi potremo valutare quelle scelte
Se noi non abbiamo una nostra iniziativa sia in Italia non amano stare una sua iniziativa se rimane sempre a rimorchio delle iniziative prese da altri in particolare dalla Germania
Noi
Non siamo in grado di difendere
I nostri interessi nazionali non riusciamo in grado cioè di esercitare quell'influenza che i nostri interessi ma anche i nostri valori richiedano ed è qui
Che una discussione a partire da questa Assemblea dovrebbe svilupparsi noi abbiamo bisogno in Europa di un'unione non ti uno Stato
Abbiamo bisogno cioè di definire con esattezza quali sono i compiti che solo l'Europa può assolvere ma con altrettanta chiarezza dire che gran parte degli altri compiti delle altre politiche
Devono essere lasciate agli Stati nazionali se non facciamo questo
Rischiamo di
Rafforzare quello che è avvenuto negli ultimi anni ce l'abbiamo centralizzato sempre più decisione a livello europeo abbiamo che stiamo creando nell'eurozona uno sorte di Stato centralizzato ore
Senza
Processi democratici vengono prese decisioni sulla base di regole certe che i cittadini possono incidere su quelle regole
Mi la la conseguenza di queste è stato anche il fatto che la politica nazionale ha perso significato la la competizione lo scontro politico nazionale ha perso significato senza trasferirsi a livello europeo
Quindi
Io credo che noi dovremmo come italiano ha saputo come le forze più europei liste dovremo affrontare una campagna attenta nelle prossime elezioni
Fare delle della dell'Europa e della sua riforma non di queste Europa ma di una riforma di una Europa riformata
Fare un elemento di divisione sostanziale con le forze anche europeisti e populiste che sono così significativi ormai nel nostro Paese il qui altro dicembre non è finita la storia
Nonostante il quattro dicembre l'Italia ha bisogno di riformarsi ha bisogno di razionalizzare si ha bisogno di ritrovare
La sua
Capacità di grande Paese non possiamo fermarci
Per questa per il quattro dicembre
Lo debba trovate altre strade vanno trovate nel elaborato e nuove strategie ma quell'obiettivo di fare dell'Italia un Paese moderno e giusto CAP Pace di contare in Europa per avere poi delle conseguenze positive per i suoi cittadini quell'obiettivo non può essere abbandonato non può esser lasciato
Avete dedicato la vostra piattaforma abboccamenti bloccare di un uomo che è passato attraverso delle sconfitte durissime a un punto otto punto se n'è andato dirittura dia degli Stati Uniti mai ritornato e ha continuato a combattere quello che si aspettano le forze europee liste che il PD Contini a combattere per un'Europa che sia forte e riformata
Queste sono le sfide europee
Importante anche chiedersi l'Italia come essa in questo contesto d'Europa molto volta l'abbiamo vista dipinta come il grande malato molte volte con merito e con ragioni altre volte meno
Al professor Marco Fortis il compito di ristabilire al quadro di come sta l'Italia
Grazie pone la sera
Mi è stato chiesto di parlare dell'economia italiana dei suoi problemi
Il titolo che ho dato questo mio intervento dalla crisi economica la ripresa ma anche che ci sono delle ferite aperte e scopo di questa tre giorni credo sia quella di fare il punto su ciò che è avvenuto ma anche
Di affrontare i problemi economici che attraversano trasversalmente molti di questi gruppi di lavoro dal Mezzogiorno e modelli di sviluppo la pubblica amministrazione
Io ho preparato una quindicina di poto grafia il più possibile sintetiche di che cos'è accaduto prima durante la crisi poi dello sforzo che si è cercato di fare
Permettere del trovare delle soluzioni e le conseguenze della crisi e poi alla fine approfondiremo alcuni perché ho fatto una sintesi dei problemi aperti
Cominciamo dalla prima fotografia quella della crisi economica nel suo momento di massima espansione
Che coincide proprio con il momento in cui prende avvio il Governo Renzi
Come vedete nel periodo che va più o meno dal due mila otto due mila tredici
C'è una caduta formidabile del prodotto interno lordo dei consumi delle famiglie soprattutto degli Investimenti sia in costruzioni che macchinari e tecnologie
Possiamo dire che è una crisi dell'economia reale paragonabile quasi all'impatto di una guerra non era mai accaduto niente di simile in tutto il secondo dopoguerra
Va oltre la crisi dell'economia reale c'era anche una crisi dei conti pubblici
Una crisi dei conti pubblici che si è aggravata durante la crisi finanziaria come vedete con il debito PIL che aumenta di quattordici punti
Ma non è che l'austerità cioè la ricetta che è stata introdotta per superare quel problema e la crisi di credibilità internazionale che l'Italia aveva nel due mila undici
Abbia affermato la crescita del rapporto debito PIL perché il rapporto debito PIL da un rapporto se tu
Prendi il denominatore lo fai andare indietro questo rapporto sale non diminuisce una lezione semplicissima che gli euroburocrati dovrebbero comprendere non puoi prescrivere di fermare la crescita segue abbassare il debito
E poi come vedete il debito si è stabilizzato ma quando quando è ritornato a un po'di crescita e comunque i conti sono stati mantenuti in ordine
Qui potete vedere l'inizio lo sforzo della ripresa
Credo che
Nessuno alcuni
Dei membri del che sono occupati dell'economia nel corso del treno del Governo Renzi pensi di avere fatto dei miracoli anche perché con una crisi come quella era difficile rimettere tutte le contrapposto in poco tempo però vedete c'è stato una significativa ripresa
Che tra l'altro ve lo dico
Perché i dati sono stati rivisti al rialzo molti di questi dati i dati dei consumi della valore aggiunto della produzione industriale italiana e quindi questo è una fotografia di una ripresa che è cominciata
Io credo che
Così come ha detto prima
Da Brini
Non è che dopo il quattro dicembre bisogna smettere di fare le riforme ma dopo il quattro dicembre non bisogna nemmeno cambiare politica economica lo dico con convinzione perché non è che in questi tre anni si è perso tempo
O sono state fatte scelte sbagliate
O sono state solo dati dei bonus delle mance elettorali
Commi di c'è una certa vulgata
In più quella ripresa che avete visto è stata fatta senza scassare i conti pubblici non è stata fatta in deficit
Perché il deficit PIL vedete nel due mila sedici è stato il più vasto sin dai tempi del Governo Prodi quando il Governo Prodi feci abbassare anche il rapporto del debito PIL
Fatto strano o curioso ma so poi sempre i Governi di centrosinistra che fanno scendere rapporto debito PIL o che lo stabilizzano
Vediamo le politiche economiche rapidamente che sono state adottate
Prima di tutto la politiche le politiche per il lavoro
è stato ricordato prima settecento undici mila occupati in più rispetto all'inizio del Governo Renzi gli ultimi
I dati arrivano a gennaio
Ma la cosa importante è che con le idee contribuzioni a Giorgia si è stabilizzato enormemente il lavoro precario
Infatti vedete di quei settecento undici mila occupati in più cinquecentonove mila sono dipendenti a tempo indeterminato
Anche qui non bisogna credere che l'occupazione è stata creata con i voucher i voucher sono un problema grave vanno delimitati ma sono solo lo zero virgola due per cento di tutto l'ammontare del monte ore lavorative
Questo è un problema che va affrontato con serietà ma non c'entra nulla con la ripresa dell'occupazione che si è verificato
Per di più e qui forse la prima volta che si parla di questo argomento oggi anche perché l'Istat ci ha permesso di avere dei dati nuovi con cui fare delle analisi solo da poco tempo
Guardate che cos'è successo a proposito di demografia negli ultimi tre anni
La sfortuna ha voluto che proprio quando è entrato in carica il Governo Renzi la popolazione in età lavorativa dai quindici ai sessantaquattro anni che era cresciuta di più di un milione negli ultimi dieci anni precedenti
In immediatamente precipitata perfetto dell'invecchiamento della popolazione ed è l'alba si Simo numeri di giovani che ha alimentato che è entrato dentro nella fascia dei quindici e sessantaquattro anni quindi sono stati creati settecento mila occupati
In più ma mentre
La popolazione che fa riferimento a ai quindici sessantaquattro anni è crollata di quattrocento mila unità e l'Istat ci ha detto
Che se teniamo conto delle tendenze demografiche
Oltre ad una crescita osservata degli occupati quella che vediamo nelle statistiche cioè è possibile calcolare una performances occupazionale
Al netto della componente demografiche vediamo allora che
Pensate quel milione di posti di lavoro che venivano promessi nel passato questa volta ci sono stati in più siamo stiamo per arrivarci
Perché non si vede tutto il milione si vedono solo settecento undici mila perché sono usciti dalla dalla popolazione alla fascia della popolazione lavorativa che si è ridotta un notevole numero di persone
Altro punto importante le politiche per le famiglie per i redditi
Beh forse bisogna Harare pur ricordare quando si dice che oggi c'è la povertà ci sono le disuguaglianze che nei sei anni precedenti
A all'avvio del Governo Renzi si sono persi centoventi miliardi di euro di reddito disponibile delle famiglie in termini reali una guerra
In questi ultimi tre anni sono stati recuperati trenta miliardi di reddito lordo disponibile per le famiglie in termini reali non è che son piovuti dal cielo
Pensate che sappiamo che solo nove miliardi all'anno vengono dagli ottanta euro tanto disprezzati ma sono undici milioni undici virgola due milioni le persone che prendono in media ottocento euro in più all'anno che equivale
Detto tutto a come se fosse stata fatta un'opera di redistribuzione fiscale attraverso le aliquote
In più sono state abbassate altre tasse la tassa sulla prima casa in più quei gli occupati che prima non c'erano hanno un reddito ecco come saltano fuori trenta miliardi di reddito che è ritornato certo siamo ancora lontanissimi dai massimi pre-crisi ma questo vi fa capire quanto è difficile governare l'economia
Con i fatti con le azioni e non solo con le parole con i talk show
Qui vediamo che cosa è successo sui consumi
Abbiamo sentito prima Magatti parlare dico che i consumi non possono essere più come una volta in effetti gli italiani durante la crisi stanno facendo una cosa già stanno riducendo i consumi dei beni non durevoli e si stanno spostando sui beni durevoli e anche sui servizi
Per esempio tra le cose che sono cresciute di più ci sono
La ricreazione la cultura i ristoranti gli alberghi in questi ultimi tre anni perché evidentemente la gente sta modificando rispetto al passato i suoi stili di vita un altro punto importante cosa è stato fatto per le imprese
Talvolta leggo che qualcuno dice era meglio invece di dare gli ottanta euro
Abbassare ancora di più le tasse le imprese ma le imprese hanno beneficiato di un taglio di tasse come non si è mai visto da decenni durante questi ultimi tre anni è stata eliminata la componente lavoro dell'IRAP sono state ridotte sono state eliminate tasse come quello sugli bullonati sono state
Favoriti gli investimenti con misure come il superammo ordinamento per esempio oppure con la nuova legge sa il rifinanziamento della nuova legge Sabatini sono stati me i centocinquanta milioni per promuovere l'export del made in Italy e l'internazionalizzazione guardate cos'è capitato gli investimenti più quindici per cento in tre
La bilancia commerciale spinta anche dalle
Sicuramente dalle iniziative soprattutto e è cresciuta per merito delle imprese ma
Comunque hanno aiutato gli sforzi per razionalizzare l'organizzazione della promozione del made in Italy all'estero
E
Guardate noi dobbiamo essere orgogliosi abbiamo una manifattura che altri Paesi hanno perso che ci permettere di essere secondi assieme la Germania per surplus commerciale manifatturiero con l'estero
Non solo ma noi siamo soli noi e la la Germania in surplus sia nella meccanica mezzi di trasporto che nei tradizionali prodotti
Sì la moda immobili che facciamo da tempo siamo però diventati anche un Paese diverso in questi anni facciamo più meccanica e più mezzi di trasporto
Mi avvio alla conclusione facendovi vedere un Bilancio di quel delle politiche economiche
Dove sono state fatte queste politiche abbia visto sul lavoro sui consumi sulle famiglie sulle imprese hanno prodotto dei risultati io dico di sì faccio un esempio comparato con Germania e Francia
I consumi privati
E gli investimenti in macchinari quindi la domanda privata senza le costruzioni che purtroppo sono ancora in crisi in Italia sono cresciuti e più o meno come in Francia e in Germania negli ultimi due anni cioè nel periodo in cui
Tutte le misure sono andate a regime
Nell'industria siamo cresciuti addirittura più della Germania c'è la ripresa nell'industria
E nell'agricoltura mentre crollavano le agricolture continentali e la nostra agricoltura anche per gli sforzi che sono stati fatti anche lì è stata eliminata l'IRAP agricola sono state prese di iniziative avuto una crescita
Allora perché il PD italiano si cresce meno di quello degli altri siamo funzionato le politiche economiche perché a noi mancano due cose rispetto agli altri Paesi in questo momento la possibilità di fare spesa pubblica
E purtroppo la crisi delle costruzioni ma se noi guardiamo il PIL del due mila sedici vedete la prima colonna
Vedete che c'è un distacco di quasi un punto di PIL tra la nostra crescita è quella della Germania ma se togliamo la spesa pubblica i consumi finali
Delle pubbliche amministrazioni e gli investimenti in costruzioni vedete che il divario tra Alitalia e gli altri Paesi non c'è così forte come sembra
E addirittura nel due mila sedici praticamente siamo cresciuti tutti uguali se togliamo la Germania
Lo zero otto per cento di spesa pubblica fatta per gestire il milione di immigrati l'emergenza immigrati che alla Germania non è che la Germania è cresciuta con l'industria è cresciuta con l'emergenza immigrati e questa non è una buona notizia
Sia
Per l'Europa perché vuol dire che noi cresciamo dell'uno per cento ma anche gli altri senza spese straordinarie ormai cresco no solo dell'uno per cento se l'Europa non torno a fare investimenti in ricerca in infrastrutture e reti tecnologie
Cultura informazione
E e anche direi educazione e formazione non riuscirà ad avere una crescita superiore all'uno per cento serve un piano proprio per la crescita l'austerità il rigore il modello tedesco tutto basato sull'export hanno fallito clamorosamente
Adesso veniamo a tre ferite chiudo
Che sono i problemi di cui immagino si dibatte era molto in questi in questi prossime ore
Perché
Abbiam visto i successi quelli veri che sono stati ottenuti non le falsità che spesso sentiamo nei dibattiti o che leggiamo
Nello scontro politico quotidiano però i problemi ci sono non è che ci sono stati sono successi e quello dei giovani è un uno dei maggiori la disoccupazione giovanile che essi si sa ma è ancora troppo alta e soprattutto è alta dove alta nel sud
Guardate cos'è successo l'occupazione l'avreste mai detto che nel nord del centro ormai ci sono più occupati che nel due mila otto la crisi è stata supera attente rimedi numero di occupati ma nel sud sono siamo ancora a metà strada e in più purtroppo l'abbiamo letto stamattina per le ultime statistiche dell'Istat
Addirittura sta riflettendo l'occupazione nel Mezzogiorno il Mezzogiorno è un grande problema
Renzi ha parlato delle politiche attive per il lavoro i centri per l'impiego nel Mezzogiorno non funzionano vanno fatti funzionare queste sono le sfide che un partito come il Partito Democratico deve porsi
Deve essere lui a insegnare quali sono i problemi e quali sono le soluzioni le sfide da affrontare non farsene dire
Nei dibattiti da gente che nemmeno conosce le statistiche della povertà della disuguaglianza e dei problemi dei giovani del Mezzogiorno
E chiudo proprio con la povertà perché la povertà vedete la crisi l'allargata moltissimo le disuguaglianze
Il massimo della deprivazione cioè del numero la percentuale di persone che non hanno abbastanza soldi e le possibilità per permettersi di mangiare carne di fare un certo numero
Di giorni di vacanze all'anno di acquistare un televisore eccetera so hanno toccato il massimo storico quando nel pieno dell'austerità poiché è scesa la deprivazione
Però non è ancora troppo alte vedete dove alta nel Mezzogiorno quindi i problemi sono molto grandi ancora da affrontare non ho anche la ripresa
E penso che scopo di queste giornate sia proprio quello di favorire un dibattito di raccogliere viveri
Perché anche chi non si occupa di economia tutti i giorni possa portare il proprio contributo grazie
Abbiamo parlato di sfide globali abbiamo parlato di Europa abbiamo parlato di come sta l'Italia è il momento di occuparci del PD o meglio di capire come il PD
Con i suoi valori con le sue radici con le sue prospettive possa entrare in questo scenario
Quindi Claudia Mancina
Grazie
Io non vi parlerò della storia delle storie da cui è nato il PD perché penso come Salvati che questo ormai c'è un fatto acquisito non sia più un problema sia qualcosa che sta dietro di noi
Vorrei parlarvi invece del futuro come ampiamente affatto Renzi mi pare che sia questo il tema oggi il futuro dell'Italia ma anche il futuro del nostro partito cosa vogliamo fare di questo Pd
Noi siamo qui nel luogo dove il PD è nato ma non credo che sia sufficiente rilanciare il Partito democratico credo che dobbiamo di motivarlo rinnovarlo rifondato Delfino direi
Perché c'è stata questa tremenda crisi che abbiamo vissuto e anche perché c'è stata la sconfitta del quattro dicembre oltre dobbiamo andare oltre e certamente come è stato detto
Ma io credo che dobbiamo andare oltre facendo un salto di qualità
Un salto di qualità nell'approfondimento delle nostre idee della nostra cultura politica
Il Partito Democratico e
L'unico partito come sappiamo bene nella politica italiana che sia un partito democratico o che sia un partito potremmo semplicemente dire con i suoi organismi con la sua vita interna
Con i suoi problemi certamente ma sono i problemi di un partito che appunto funziona come tali
Ma il Partito Democratico e anche l'unico luogo politico nel quale lavorare proposte efficaci alle crisi sociale e culturale che stiamo vivendo
L'unico soggetto che può sottrarsi alla tentazione delle risposte facili
Quelle populiste NO nazionaliste che accarezza i peggiori sentimenti di cittadini in difficoltà
Siamo tutti consapevoli che viviamo ed è stato già detto da tutti che viviamo in un mondo impaurito incattivito nel quale il futuro appare sempre più come una minaccia
Alla politica in questo mondo incattivito i cittadini chiedono protezione
La destra populista risponde col protezionismo con la chiusura fisica e culturale
Ma c'è ci deve essere una risposta diversa nella quale impegnata la sinistra europea e non solo europea cioè dare protezione nella libertà e nella giustizia
Protezione come ampliamento delle opportunità e dei diritti nella condivisione delle regole e dei doveri
La vera divisione dell'affidabilità di visione politica della nostra epoca e queste
E questa è la scommessa cui affidato il futuro della democrazia europea
Io penso però che sarebbe un errore pensare che il malessere che si è così diffuso nel mondo sviluppato e che si è espresso nel voto della Brezzi te nelle elezioni americane nel successo di tanti partiti antieuropeisti
Credo che sarebbe un errore spiegarlo soltanto con ragioni economiche
Con l'impiego il mento del ceto medio come si dice o con gli effetti economici destabilizzanti della globalizzazione
Questi problemi certamente ci sono sono importanti
Ma io penso che si inquadrano dentro una cornice più larga che data da una perdita di identità si è parlato molto di identità oggi
Ma io mi riferisco non tanto all'identità nazionale ma l'identità della cultura occidentale che condividiamo sia pure con declinazioni diverse
E che spiega
Che mette in collegamento questi diversi i diversi momenti di crisi che abbiamo vissuto nell'anno appena passato
Una perdita di identità culturale che è dovuta allo spostamento dell'asse della politica globale fuori dall'Occidente e alle prepotente in funzione di nuovi e forti protagonisti
La modernità incidentale e banale dirlo e coincisa con un larghissimo dominio
Economico politico e culturale
Con la globalizzazione viene alla fine una storia plurisecolare è inevitabile che questo comporti dei sommovimenti
Da questo deriva la crisi culturale dell'Occidente che incerto tra universalismo e relativismo tra perdura Cosmo politica chiusura identitaria
In difficoltà ad accettare di non essere più l'unico signore del mondo
Ma la globalizzazione non è revocabile e non è nemmeno soltanto un'ingiustizia un male dice effetti negativi certamente devono essere contrastati
Ma non si può ignorare che la globalizzazione ha diminuito la disuguaglianza tra Paesi ricchi e Paesi poveri ha sottratto milioni di persone alla povertà estrema
Ha portato sulla scena del mondo aree prima subalterni o marginali questo è proprio ciò che è difficile con cui è difficile con confrontarsi ma noi dobbiamo affrontare questa sfida dobbiamo riuscire ad affrontare questi aspetti
Quindi i va cambiato il modo di vedere la globalizzazione anche se sono da correggere certamente le sue le sui suoi più evidenti ieri le sue più evidenti cattive conseguenze
L'illusione di chi pensa di chiudere porte finestre del tenero da fuori e pericolosissima e deve essere combattuta
L'identità culturale occidentale l'identità culturale di un grande Paese democratico non si difende con la recarmi con l'arroccamento
Si afferma puntando sulla sua parte migliore che quella dei valori di libertà e di giustizia la capacità di inclusione il rispetto delle persone
L'Europa questa è un'altra consapevolezza che abbiamo oggi sembra incapace di rispondere o perlomeno è finora incapace di rispondere alla crisi
Perché non è capace o non è stata finora capace né di costruire una nuova identità sovranazionale né di valorizzare le diverse identità nazionali che ne fanno parte
La reazione populiste di destra cavalca questo smarrimento
Ma d'altra parte dobbiamo anche sapere che il cosmopolitismo progressista è sempre più debole anche sopra rinnovato qualcuno
Sottovalutare il tema dell'identità è un errore grave per i democratici significa abbandonarla la destra rinunciare alla sfida più grande
Che quella di ricostruire un'identità europea
Senza abbandonare l'ispirazione inclusiva ed egualitaria che è la migliore eredità del movimento democratico
Un mondo attraversato da muri fisici e mentali e più povero sia in senso economico che culturali
L'eguaglianza della libertà la giustizia il valore della vita di tutti gli individui possono e devono essere coniugati con la protezione e la sicurezza
E così l'apertura agli altri il rispetto per le altre culture può e deve essere coniugato con il radicamento nella nostra cultura
Il PD è in grado di affrontare queste sfide con il suo grande patrimonio politico e di esperienza di Governo
Ma soltanto se non viene meno a quella che dalla nascita alla sua missione ridefinire e ricollocare la sinistra riformista
Questa è con tutta evidenza la posta in gioco del Congresso
Perché questo congresso vengono proposte e idee diverse del profilo politico del partito da una parte c'è un'idea populista dall'altra c'è un'idea senz'altro rispettabile ma volta passato più che il futuro
Dieci anni fa Veltroni osservava l'Europa è andata a destra in questi anni perché la sinistra è apparsa imprigionata salvo eccezioni Ischia eviti l'hanno fatta apparire vecchia e conservatrice ideologica e chiusa
E ancora così Ciampi abbiamo ancora questo problema
Ma qui sta tra pure tra errori e fallimenti tra passi avanti e passi indietro
Basti pensare alle elezioni del due mila e tredici è stata l'ispirazione del Partito Democratico ed è stata l'ispirazione del Governo Renzi ed è oggi quella del Governo Gentiloni
Tornare indietro significherebbe rinunciare al progetto politico rappresentato dal Partito Democratico
Dunque il PD dobbiamo considerarlo come la sinistra riformista e di Governo la il PD è il centrosinistra
Il centrosinistra non è la somma di sinistra più centro
Dove la sinistra circoscrive il proprio territorio in un perimetro limitato da categorie novecenteschi delegando al centro
Il compito di rappresentare ciò che resta fuori da quel perimetro le impresa il lavoro autonomo alle famiglie in uno schema di questo tipo sono e sarebbero residuali sia al centro che la sinistra come infatti avvenuto spesso
Centro sinistra insomma non è
Una formula di alleanza
Centrosinistra il nome di una sinistra nuova di una sinistra in grado di affrontare
Bisogni e speranze del nostro tempo non più posso comunista ovviamente
Perché quella è una storia finita una storia che ha avuto i suoi meriti in un altro tempo in un altro equilibrio internazionale in un altro assetto politico ma non ha più niente da dire al mondo di oggi
Ed è e non vale illudersi di riesumare la spinta propulsiva della rivoluzione socialista che già perché in guerre aveva dichiarato
Esaurita
Ma neanche può essere una sinistra soltanto socialdemocratica
In tutta Europa le socialdemocrazie sono in difficoltà nel senso che anche se si devono retiniche ridefinire
Salvo laddove hanno avuto il coraggio di affrontare profonde riforme del lavoro e della società talvolta anche pagando dei prezzi in termini di consenso
Insomma dobbiamo dire credo che il Partito Democratico è nato per unificare l'ispirazione socialdemocratica e l'ispirazione liberaldemocratica questa è stata la nostra scommessa
E quindi l'obiettivo dell'uguaglianza con quello delle libertà il ruolo dello Stato con quello del mercato della concorrenza dell'impresa
E quindi è la sinistra delle opportunità
E sappiamo che per creare opportunità non serve espandere fuor di misura lo Stato ma serve che le istituzioni pubbliche lavorino insieme ai soggetti sociali per aumentare concretamente le chance di istruzione di lavoro di vita per tutti
Serve puntare sulle comunità ma insieme sugli individui perché le comunità sono mantenute in vita dagli individui dalla loro voglia di avere una vita migliore le comunità non vivono da scrivono perché le individui le gli individui che vogliono
Abbiamo sentito quali sono le tendenze demografiche
Si deve intervenire certamente in senso economico e fiscale a favore delle famiglie ma dobbiamo anche avere chiaro che se non si riesce a ridare fiducia agli individui e il primo luogo naturalmente alle donne l'Italia non ha futuro anche dal punto di vista demografico
Oggi qualcuno propone di tornare indietro ripiegare sui miti e riti del Novecento
Se ci tacessi se ci facessimo trascinare in questa direzione lasceremo un vuoto politico inevitabilmente sarebbe occupato dalle forze populiste
Si deve invece andare avanti si deve mettere in campo un nuovo programma di riforme perché il compito di costruire l'Italia che comincia ora uscire da una durissima crisi è tutt'altro che compiuto
Abbiamo vissuto una stagione di riforme in questi anni quale non si vedeva da trent'anni al minimo
Ci sono stati per gli errori degli errori sicuramente
Ma non possiamo certo sottovalutare l'importanza di quello che è stato fatto si deve continuare perché siamo solo all'inizio dell'opera
Per costruire un'Italia più giusta e più libera perché più efficiente più veloce più giovani
Consentitemi anche con qualche ironia di concludere parafrasando un vecchio famoso motto
La sinistra non può limitarsi a interpretare il mondo e quindi non può limitarsi nemmeno
Ai a a indignarsi per le ingiustizie del mondo la sinistra è tale solo se si propone di cambiarlo
Magari un grande applauso finale Mauro Magatti Sergio Fabbrini letizia mancargli di Marco Fortis e Claudia Mancina
L'appuntamento tra mezz'ora per il gruppo di lavoro e per chi vuole invece saltare direttamente a domani si comincia alle nove e mezza puntuali buona serata a tutti
Elia un si rilevi Ambra quindi nazisti escludersi Sebastiano un mezzo ridondante