Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti alla rubrica scegliere il futuro nei giorni scorsi la Corte costituzionale ha assunto un'importante decisione riguardante le cosiddette pensioni dopo
In particolare la Corte ha riconosciuto la legittimità del taglio effettuato dal Governo letta sulle pensioni superiori a novanta mila euro
Al contrario di quanto invece aveva sentenziato alcuni anni fa
Con riferimento al taglio delle pensioni d'oro effettuato dal Governo Berlusconi
Al di là della soddisfazione come ex ministro del lavoro del Governo letta di vedere riconosciuta la qualità dell'intervento ho proposto all'epoca
è importante andare a vedere quali sono le caratteristiche che la Corte costituzionale riconosce come valide in questo taglio e sono fondamentalmente tre
La prima
Riguarda la progressività del taglio al crescere della pensione cioè oltre novanta mila euro c'è un primo taglio del sei per cento per un certo scaglione
Il reddito pensionistico che poi sale al dodici fino al diciotto per cento per i redditi più alti questo e coerente con il sistema
Della tassazione e quindi la Corte ha riconosciuto come valido questo approccio il secondo aspetto riguarda invece il fatto che i proventi
Da questo taglio derivanti da questo taglio circa centocinquanta milioni di Euro vengono reinvestiti nel sistema pensionistico
E quindi non vanno a ridurre il deficit per esempio il debito vanno quindi a favore
Di soldati o di chi a del pensioni particolarmente basse quindi è stato riconosciuto il valore redistributivo dell'intervento
Il terzo aspetto altrettanto fondamentale che questo taglio viene effettuato per tre anni quindi è temporaneo
E non è permanente
Se invece fosse stato permanente probabilmente alla Corte avrebbe rigettato la legittimità di questo taglio proprio perché
Questo in questa ipotesi si sarebbe messo di nuovo in discussione
Il principio dei cosiddetti diritti acquisiti
Cioè il fatto che una qui si scende diritti al momento in cui va in pensione secondo le regole vigenti
Ora
Questa importante decisione della Corte
Ci dice che è possibile intervenire sul sistema pensionistico al margine in senso redistributivo
Ma che non è possibile stravolgere le regole attuali soprattutto in senso retrospettivo cioè andando a toccare in maniera permanente le pensioni di coloro i quali legittimamente sono già in pensione secondo delle regole
Che erano vigenti al momento dell'andata appunto in pensione
Questo probabilmente chiude definitivamente la strada a le ipotesi formulate da alcuni
Di generalizzati ricalcoli
Del
Dei le pensioni sulla base dei contributi versati nella storia lavorativa
E d'altra parte lascia aperta la questione del finanziamento del sistema soprattutto laddove in futuro una crescita economica
Non sufficiente potrebbe determinare per giovani che entrano tardi su un mercato del lavoro o che hanno vite lavorative discontinue
La generazione di un flusso futuro di pensioni inadeguato alla necessità di vita
In altri termini il tema resta aperto e vedremo a settembre come il Governo vorrà dettagliare la proposta del cosiddetto prestito pensionistico anche in questo caso
Costruita su un'ipotesi che avevo formulato durante il Governo letta
In base al quale se qualcuno vuole andare in pensione prima
Il carico di questo anticipo non può essere scaricato tutto sulla finanza pubblica ma a seconda dei casi
Banca in parte sostenuto anche dal lavoratore e soprattutto dall'impresa interessato a liberarsi
Della lavoratore anziano e meno produttivo
Naturalmente lo Stato deve intervenire anche in questo caso in modo perequativo soprattutto per il
Le pensioni più basse o per le i lavoratori che
Eventualmente svolgono delle attività usurante insomma il cantiere pensionistico resta aperto la sentenza la Corte costituzionale sancisce dei principi molto importanti
Che speriamo possano aiutare questo Paese a scegliere un futuro
Assetto del sistema pensionistico più stabile e soprattutto più adeguato in grado di soddisfare i bisogni non solo degli attuali pensionati ma anche dei futuri pensionati grazie e buona giornata