07 LUG 1992

Intervento di Alexander Langer sulla politica estera e sulla sicurezza della Comunità europea

STRALCIO | - Parlamento europeo - 00:00 Durata: 4 min
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Alexander Langer sulla politica estera e sulla sicurezza della Comunità europea", registrato a Parlamento Europeo martedì 7 luglio 1992 alle 00:00.

Sono intervenuti: Alexander Langer (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Tra gli argomenti discussi: Balcani, Bosnia Erzegovina, Esercito, Esteri, Europa, Guerra, Jugoslavia, Macedonia, Milosevic, Onu, Pace, Rifugiati, Serbia, Sicurezza.

La registrazione video ha una durata di 4 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Alexander Langer

    parlamentare europeo (VERDI)

    [Intervento in italiano, traduzione simultanea in francese] Alexander Langer interviene a nome del gruppo dei Verdi esprimendo soddisfazione sulle linee guida del progetto di cooperazione europea rivolto all'Europa centrale e orientale, all'area mediterranea e del Maghreb. Il parlamentare tuttavia critica duramente l'atteggiamento dell'Europa sulla situazione in Jugoslavia: le proposte europee in campo si limitano ad appoggiare la guerra e a ipotizzare una sciagurata suddivisione della Bosnia Erzegovina in aree distinte su base etnica. L'ipotesi militare dovrebbe invece rappresentare l'ultima spiaggia alla quale ricorrere solo dopo che siano fallite tutte le altre possibili trattative, e nel caso specifico potrebbe essere utilizzata solo per far cessare le devastazioni serbe in Bosnia Erzegovina. Vi sono alcuni segnali positivi: i movimenti democratici serbi di opposizione al regime, i gruppi pacifisti di donne, studenti, intellettuali e giovani, e infine le ultime dichiarazioni di Panic che, con le dovute cautele, invitano a sperare. Langer invita la Comunità europea a farsi portavoce di un intervento dell'Onu per salvaguardare l'integrità e l'incolumità della Bosnia Erzegovina; a procedere all'immediato riconoscimento della Macedonia; ad attivarsi sulla questione dei profughi, disponendo un cospicuo intervento per l'accoglienza in tutti gli stati membri; a rilanciare l'apertura dei negoziati, accogliendo le istanze delle opposizioni ai regimi della ex Jugoslavia e quelle della commissione Badinter. Il parlamentare critica infine il metodo con cui vengono gestite le questioni di sicurezza: le decisioni vengono prese in una sorta di agenzia separata all'interno degli Stati europei occidentali, senza includere nemmeno tutti i dodici membri. Le richieste del gruppo dei Verdi sulla sicurezza della Comunità europea riguardano l'avvio di un processo di riforma dell'ONU, l'impulso al processo di cooperazione all'interno degli stati membri e il rilancio delle trattative di pace tra Israeliani e Palestinesi.
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