20 LUG 1994

Intervento di Alexander Langer sul vertice europeo di Corfù

STRALCIO | - Parlamento europeo - 00:00 Durata: 5 min 33 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Alexander Langer sul vertice europeo di Corfù", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 20 luglio 1994 alle 00:00.

Sono intervenuti: Alexander Langer (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Tra gli argomenti discussi: Albania, Balcani, Balladur, Bosnia Erzegovina, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Corfu', Economia, Europa, Gran Bretagna, Macedonia, Mediterraneo, Parlamento Europeo, Trasporti, Turchia, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 5 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Alexander Langer

    parlamentare europeo (VERDI)

    intervento in italiano, traduzione in inglese Signori del Consiglio e della Commissione, a noi Verdi dispiace molto che il buon nome della Grecia e di Corfù risultino, francamente, un po' strapazzati dai risultati di quest'ultima Presidenza ed in particolare dal Vertice di Corfù. Certamente ci sono, nel vostro operato in quanto Presidenza e nel Vertice di Corfù, aspetti positivi che non vogliamo negare. Siamo stati contenti di vedere ospiti diventare interlocutori e presto anche partecipanti all'Unione europea: la Presidenza greca ha agito con grande determinazione per l'allargamento dell'Unione europea verso il Nord, pur rappresentando un paese dell'Europa del Sud, e questo noi lo abbiamo apprezzato. Quanta delusione, però, da questa Presidenza e quanta delusione da questo Vertice. Voi, il paese che ha tenuto la Presidenza in questi ultimi mesi - purtroppo ci dispiace assai dirlo - avete agito nel senso di creare ed anche aumentare tensioni e destabilizzazione nella regione: penso al caso della Macedonia, penso ad alcune relazioni difficili con l`Albania che avrebbero potuto, forse, essere risolte meglio, penso anche all'intera questione delle relazioni con la Turchia, alla questione di Cipro e così via. Quindi non avete utilizzato bene, ci sembra, sotto questo profilo, la Presidenza. Avete presieduto una conferenza importante, a Parigi, sulla sicurezza e sulla stabilità, che è stata un buco nell'acqua: non per colpa vostra certamente, più per colpa, forse, di colui che l'ha inventata e che vi ha dato il nome, cioè il signor Balladur. Ciò non toglie comunque che è stata un buco nell'acqua, una pura cerimonia per i fotografi. E la nostra Unione, sotto la vostra Presidenza, purtroppo ha confermato la sua abdicazione sulla questione jugoslava, tirando un sospiro di sollievo nel passare la palla finalmente agli Stati Uniti, alla Russia e ad alcune grandi potenze europee che, a quel punto, non agivano più in nome e per conto dell'Unione ma in quanto grandi potenze. Ci sembra quindi che il piano di spartizione della Bosnia, che adesso verrà attuato, da questo punto di vista, purtroppo, segni anche una pesante ed umiliante sconfitta europea e restituisca, ahimè, la parola alle annate etniche che hanno avuto successo. La stessa esumazione dei veti e della logica isolazionista e di grande potenza che è riapparsa a Corfù ovviamente non può che deluderci ed è tanto più umiliante per l'Unione europea - l'ha già ricordato un altro collega prima di me - in quanto veniva da un governo che era stato battuto due settimane prima in casa dai suoi elettori proprio sulla questione europea, cioè il governo inglese, sconfitto nelle elezioni europee e poi andato a Corfù a cercarsi la rivincita nei confronti dei partners, visto che era stato umiliato dalla propria popolazione. E così voi a Corfù avete cercato il rilancio della crescita, come voi dite, attraverso una grande idea: le grandi rete transeuropee di trasporto, di energia, forse le autostrade informatiche. Avete detto: puntiamo tutto su grandi progetti di trasporto, progetti che vedranno, ovviamente, grandi ditte nucleari, grandi ditte degli elettrodotti, grandi ditte di cantieri di costruzione guadagnare senza alcun riguardo, almeno finora, alla valutazione d'impatto ambientale, con una fissazione "trasportista" che vede l'economia tutta legata alla quantità di merci trasportate senza tener conto del consenso delle popolazioni delle regioni attraversate. Avete deciso che l'Europa sarà grande se saprà compete- re con Stati Uniti e Giappone e non se saprà rendere vivibili le città e le regioni per i propri cittadini. Non avete deciso alcun programma di sicurezza sociale, non avete deciso nessun programma di ridistribuzione del lavoro. Per il Mediterraneo, voi, Presidenti del Consiglio provenienti dalla Grecia, avete si a parole - e lo apprezziamo - rafforzato la posizione di Cipro e di Malta, ma una vera correzione mediterranea della politica europea non c'è stata, tant'è che, oggi, dobbiamo dire che la Norvegia ha fatto più dei Dodici per la pace tra Israele e Palestinesi e che, nel caso dell'Algeria, non c'è venuta nessuna buona idea se non quella di sperare che i militari reggano la situazione. Riguardo all'Unione europea, il volano che a Corfù si è rivelato funzionante è stato il volano intergovemativo: la stessa partecipazione del Parlamento europeo è ridotta a una foglia di ?co; i due partecipanti al comitato di ri?essione garantiscono, si, al gruppo socialista e al gruppo democristiano il loro rappresentante in quella sede ma non garantiscono un`adeguata partecipazione parlamentare e, quindi, una rappresentanza dei cittadini. Insomma, a Corfù avete dato la ciliegina - non voi ma, in particolare, la Gran Bretagna - a una Presidenza della Commissione che, comunque la si voglia giudicare, era una presidenza di alto pro?lo come quella di Delors. Sono state colà rati?cate le condizioni perchè, almeno per il momento, non si possa avere un'altra presidenza di alto profilo. Spetterà pertanto al nostro Parlamento, domani, evitare che ciò si verifichi e'far si che un'altra presidenza di alto pro?lo possa guidare la Commissione nei prossimi anni.
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