Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da Radio Radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio a sud est supplemento del giovedì giovedì sette luglio due mila e sedici
Parleremo torneremo a parlare anche questa mattina della break SIT delle conseguenze del referendum che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea parleremo sopra do delle conseguenze di questo referendum le conseguenze particolare che riguardano il futuro dell'Unione europea il futuro il rilancio del
Processo del Progetto di Unione politica ed economica dell'Europa e dunque anche la questione dell'allargamento della dell'integrazione dell'adesione dei Paesi che sono attualmente in lista d'attesa paesi che a vario titolo sono incamminati in questo processo e parliamo naturalmente
Dei paesi dei banchi del della dell'Europa sudorientale dunque Paesi dei Balcani e la Turchia
Partiamo da due articoli interessanti che sono apparsi nei giorni scorsi su affari internazionali punto it la rivista on line e dello IAI Istituto per gli affari internazionali il primo è stato pubblicato il ventinove giugno
è un articolo di Stefano Micossi che è direttore generale di Assonime l'associazione tra le società operazioni italiane che inizia
Parlanti parlando appunto dello shock provocato dal referendum inglese una ferita profonda nella storia dell'Unione europea
Una ferita che prima di tutto ci deve allertare sui pericoli drammatici dell'ondata di sentimenti di anti politiche anti élite che scuote i Paesi avanzati non possiamo sottovalutare il pericolo di scivolare su un che hanno inclinato di rivendicazioni e rincorse nazionalistiche che può mettere in pericolo la stessa sopravvivenza dell'Unione una risposta politica dell'Unione europea o di una cerchia più stretta dei suoi Paesi fondatori
O dei suoi maggiori Paesi non può mancare purché dice Stefano Micossi sappiamo sappiamo identificare con lucidità
Gli obiettivi e passa poi a elencarli il primo intanto la questione di decidere in primo luogo che cosa fare con il Regno Unito secondo me scrive Stefano Micossi il problema è molto complicato per il Regno Unito e molto meno per l'leone questa anche una
Opinione che personalmente condivido tra scelta della strategia negoziale sarà complicata ma scrive più avanti Micossi il Regno Unito tenderà a ritardare la notifica prevista dall'articolo cinquanta della Trattato unico
Dell'Unione europea per cercare di unificare i i due tavoli
Delle modalità del recesso della definizione del nuovo assetto dei rapporti con l'Unione
Bruxelles però giustamente sottolinea Micossi non ha motivo di unificare due tavoli non lo chiede l'articolo cinquanta del Trattato che fa solo riferimento alle Genzano di tenere conto del quadro delle future relazioni con l'Unione del Paese uscente e non lo suggeriscono le ragioni di tattica negoziale
Dato che collegare le questioni sui due tavoli conviene evidentemente solo al Regno Unito
A questo punto l'Unione può non solo sopravvivere secondo Stefano Micossi ma addirittura rafforzarsi
E se si punta a due ad un in altre questioni fondamentali quella dell'economia del dell'immigrazione e della sicurezza
Su questo Micossi scrive appunto qualche breve considerazione sul rilancio dell'Unione quel che cercherei di fare scrive non è di immaginare
Ambiziose riforme dei Trattati che oggi non sono possibili ma di consolidare con decisione quel che già si sta facendo sui diversi fronti dell'economia dell'immigrazione e della sicurezza ristabilendo anche laddove necessario l'autorità delle istituzioni comuni nei confronti de gli Stati membri che non applicano le decisioni comuni ad esempio in materia di immigrazione si tratta dunque anzitutto di riprendere il negoziato sull'Unione bancaria completando la con la sicurezze né unica dei depositi bancari e un sistema comune di garanzia fiscale di ultima istanza e poiché la condivisione dei rischi implica inevitabilmente elementi di unione fiscale
E sa porta con sé in prospettiva l'istituzione di una figura di ministro europeo delle finanze questa figura dovrebbe rispondere dei suoi atti non solo al Consiglio europeo ma anche al Parlamento europeo
Trovando in quella sede un'accresciuta fonte di legittimità democratica sull'immigrazione scrive ancora Micossi bisogna ristabilire l'integrità degli accordi di Schengen ridare credibilità le decisioni comuni in materia di gestione dei flussi migratori
E dare concreta attuazione alle lì alle idee italiane di un migration compatta che preveda significativi investimenti per lo sviluppo nei Paesi che dobbiamo convincere a collaborare per fermare i flussi migratori sulla sicurezza incomincerei dando attuazione alle decisioni già preparate per il prossimo Consiglio europeo per l'istituzione di una polizia comune di frontiera dell'Unione
E la ciliegina sulla torta infine sarebbe una incisiva iniziativa per la crescita e l'occupazione soprattutto giovanile come hanno indicato di voler fare i capi di governo di Germania Francia e Italia nella dichiarazione congiunta dopo la riunione di Berlino ad
Ventisette giugno insomma conclude Micossi più chiari e realistici balzi in avanti che non ci saranno dobbiamo pensare a decisioni concrete e fattibili anche se non facili che dimostrino che l'Unione non solo sopravvive ma si rafforza
Se le cose sono ben fatti chiaramente spiegati anche il filo del consenso dell'Unione pubblica può incominciare aria allacciarsi così
In sintesi questo articolo di Stefano Micossi direttore generale di Assonime associazione tra le società per azioni italiane pubblicato il ventinove giugno su affari internazionali punto it il giorno dopo sempre sulla stessa rivista on line dell'Istituto Affari internazionali un altro articolo interessante scritto dava azzurra vincolo e Simone Romano azzurra Merigo la ricercatrice presso lo IAI
Capo redattrice gli affari internazionali coordinatrice scientifica di Yara per mediare porte neanche una delle conduttrici di Radio tre mondo Simona romane ricercatore dello Yali
Il il pezzo intitolato Unione europea tempo di un progetto per attrarre i delusi all'indomani del voto con il quale Londra ufficialmente deciso di divorziare dell'Unione europea
Quanti hanno a cuore il futuro dell'Europa è la continuazione del Progetto alla base dell'Unione non possono esimersi dall'individuare un percorso attraverso il quale confinare la break SIT evitando un pericoloso effetto domino d'
Dunque bisogna secondo nel ridicolo e Romano rilanciare per non soccombere anche se parte del futuro dell'Unione Europea dipenderà dalla gestione del dossier del recesso del Regno Unito appare più che mai necessaria un'azione
Di rilancio politico le condizioni attuali non sono le più feconde per un rilancio e tuttavia il campanello d'allarme è suonato con vigore
Quindi se si vuole evitare la disgregazione dell'Unione non si può rimandare oltre ma bisogna agire e farlo con risolutezza e coraggio
Insomma serve un pound deciso passo in avanti una risposta concreta alle domande di una cittadinanza evidentemente in difficoltà e sempre meno fiduciosa nell'impianto comunitario
Per farlo scrivono azzurra neri volessimo Romano occorre partire dalle questioni percepite come più urgenti problematiche da parte dei cittadini europei e dove l'Unione europea non è stata capace di proporre soluzioni all'altezza
La disoccupazione e la questione migratoria riformare la governance economica dell'Unione superando finalmente le divergenze dei Paesi membri Arrigo do permetterebbe di dotare le istituzioni europee di strumenti validi per fornire risposte efficaci su due fronti sui due fronti citati
Su entrambi i dossier l'Italia può dire la sua e non solo perché tra le più esposte a queste questioni ma anche perché uno dei pochi Paesi fondatori insieme a Germania Belgio Lussemburgo
Che sembra ancora attenere al disegno di un'unione più stretta non è quindi un caso che sia stata a Roma a portare a Bruxelles e proposte come quelle del migration Coppa da e del sussidio di disoccupazione europeo un'iniziativa che cercava di rendere l'unione monetaria non solo uno strumento di stabilità ma anche di crescita e di lavoro
Accelerare sulla via dell'integrazione economica
E dotare l'unione di un fiscal capacity cioè di un vero e proprio bilancio dotato di risorse proprie rappresenterebbe il punto di svolta da cui ripartire per Soldi ore la crisi migratoria e non solo fornire l'Unione europea gli strumenti di natura finanziaria necessari per poter rispondere alle sfide poste dalle ondate migratorie
Rappresenta un punto di partenza irrinunciabile
Lasciare che i soli Stati in cui arrivano i profughi si facciano carico del peso economico della loro accoglienza per poi concepire apposite eccezioni che permettano loro di non rispettare le regole comunitarie in fatto di bilancio pubblico e sintomatico dell'incapacità dell'Europa di agire come un unicum e di avere una visione di lungo termine
Un Bilancio proprio alimentato da risorse comunitarie e non nazionali potrebbe permettere inoltre di rispondere in maniera più proattiva all'altro problema che alimenta la sfiducia dei cittadini europei verso la costruzione comunitaria gli alti e persistenti livelli di disoccupazione la gestione di risponde di risorse fiscali comuni rappresenterebbe anche un primo passo verso quel completamento dell'Unione Monet Ari europea necessario per rafforzare la resilienza della stessa agli shock e per poter permettere all'economia dei Paesi membri dell'euro di tornare a crescere
E privi conclusione c'è uno sguardo rivolto ai giovani
Insistere sulla crescita e sulla lotta alla disoccupazione anzitutto quella giovanile sembra lo strumento migliore per ridare speranza a un progetto il cui destino dipende soprattutto dai
I giovani non solo perché il futuro è anagraficamente mano a loro ma anche perché i dati provenienti dalle urne britanniche mostrano come questi siano i più convinti a rimanere nell'Unione
Nella speranza che crescano numericamente come cittadini come elettori e
Mi vincolo e Romano ricordano come solo il trentasei per cento degli aventi diritto
Sotto i venticinque anni sia andato ai seggi per dire la sua sulla break sita appunto nella speranza che crescano numericamente come cittadini come elettori
è però necessario rilanciare sin da ora un Progetto che sia in grado di attrarre tutti i delusi dunque anche quegli adulti che tra il mondo piccolo nel quali sono nati quello più grande nel quale oggi vivono rimpiangono il primo convinti che la soluzione a tutti i loro problemi sia il ritorno all'insularità
Così questo è anche qui in sintesi l'articolo di azzurra mi vengono e Simona Romano pubblicato il trenta giugno scorso su affari internazionali punto it la rivista on line
Dello IAI Istituto Affari internazionali poi troverete entrambi gli articoli linkati su la nostra pagina Facebook passaggio sud-est Radio Radicale la questione del futuro dell'Unione europea e di come l'Unione europea i Paesi membri sapranno Rispo Fondo aree alla crisi attuale la crisi del Progetto di unione politica dell'Europa riguarda ovviamente non solo i ventisette Paesi membri ma anche i Paesi che hanno in corso il processo di
Integrazione e adesione dunque i Paesi dei pareri ma partecipa al modo i Paesi dei Balcani occidentali lunedì lunedì scorso lunedì quattro luglio a Parigi si sono riuniti il leader di questi Paesi insieme
A
Ha i responsabili i rappresentanti delle istituzioni europee e alcuni leader europei c'erano i leader di Slovenia e Croazia paesi che già fanno parte dell'Unione europea c'erano i responsabili di Sir l'Albania Macedonia e Montenegro Paesi candidati ufficiali all'ingresso nell'Unione Europea e quelli di Bosnia Erzegovina e Kosovo Capi di Governo ministri degli esteri il Ministro dell'economia dei Paesi balcanici
Sono stati accolti dal presidente francese François Hollande dalla cancelliera tedesca Angela Merkel
Dai Ministri degli esteri di Francia Germania Italia Austria ed era presentati dell'unione europea come il Presidente la Commissione Jean-Claude Juncker e l'Alto rappresentante per la politica resterà dell'Unione Europea Federica Mogherini questo vertice di Parigi rientra nel processo della durata di cinque anni iniziato a Berlino nell'agosto del due mila quattordici
Caratterizzato da incontri annuali che hanno l'obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Paesi balcanici e
Di discutere di allargamento dell'Unione europea e degli degli sforzi di questi Paesi appunto sul nel processo dell'integrazione nelle istituzioni europee
L'argomento principale del vertice di quest'anno era quello delle infrastrutture della collettività in materia di trasporti ed energia la l'argomento principale era quello dell'occupazione giovanile e dell'inserimento dei giovani di origine dei Paesi balcanici nel mercato europeo
Ma ha ovviamente questo ordine del giorno ufficiale diciamo così
Ha fatto i conti anche
Con poiché il referendum del Regno Unito perché il vertice si è svolto praticamente per dieci giorni dopo il referendum sulla break siete quindi è stato l'occasione per parlare di questo della brezze delle sue implicazioni sul futuro del processo di integrazione
Tutti i leader dei Paesi balcanici
E ne abbiamo parlato anche nelle ultime puntate di passaggio sud-est
Ci sono la nonna rilasciato dichiarazioni di fiducia e volontà di proseguire nell'integrazione europea è evidente però che la Brecht suscita grandi preoccupazioni per quanto riguarda gli effetti politici ed economici sui Paesi
Balcanici il Presidente francese Olanda e la cancelliera Merkel hanno assicurato che la decisione britannica di lasciare l'Unione europea non rimetterà in discussione gli impegni presi nei confronti dei Paesi dei Balcani che sono impegnate nel processo di integrazione questi impegni saranno rispettati alle condizioni fissate inizialmente che dovranno essere verificate ha detto Hollande in una dichiarazione rilasciata a margine del vertice
E anche la cancelliera tedesca neanche l'ha confermato che la prospettiva di adesione dei Paesi dei Balcani occidentali all'Unione europea resta intatta una posizione condivisa anche dall'Alto rappresentante per la politica estera di sicurezza dell'Unione
Federica Mogherini e lo stesso ha detto il nostro Ministro degli esteri Paolo Gentiloni
L'Europa ha detto Gentiloni continua ad avere i suoi problemi ma oggi fa bene a ricordare che nella regione a noi vicina continua a rappresentare uno straordinario polo di attrazione il rischio ha detto ancora Gentiloni e che la lentezza del processo di associazione dei Balcani
All'Unione Europea riaccenda all'interno tensioni e crisi di tipo nazionalistico per ora questo rischio è sotto controllo
E permane una forte spinta verso l'Unione europea me responsabili di quei Paesi ci hanno detto chiaramente che il tempo non può essere infinito Gentiloni anche confermato che il però sì muoverti c'è europeo Unione Europea Balcani si terrà in Italia nell'estate del prossimo del prossimo anno e noi parleremo di questo vertice
Unione Europea balcanici vent'anni nella prossima puntata di passaggio asso desta domenica sera alle
Ventuno e dunque vedremo anche poi quale reazioni quali commenti sono da segnalare appunto nei paesi interessati
Adesso proseguiamo a seconda come viviamo preannunciato questa seconda parte del supplemento del giovedì di passaggio su desta parlando della gli nel recente viaggio di Papa Francesco in Armenia di questo viaggio abbiamo parlato la scorsa settimana con Simone Zappella
Una visita storica quella compiuta da Papa Francesco dal ventiquattro al ventisei giugno in Armenia quindici anni dopo il viaggio compiuto da Giovanni Paolo secondo una visita densa di significati religiosi ed ecumenici ma anche forse anche soprattutto politici parliamo infatti di una regione attraversate travagliata da conflitti di varia natura e parliamo di un Paese l'Armenia punto segnato dalla memoria del genocidio subito uno secolo fa e ne vogliamo parlare di questo viaggio di Papa Francesco e Armenia con Simona Izzo per Laroni giornalista collaboratore di osservatorio balcanica o causa autore tra l'altro anche di un volume da poco in libreria
Che si intitola Armenia oggi drammi e sfide di una nazione vive
Buongiorno Simone se tu sei d'accordo io partirei proprio dal significato politico di questa visita del Papa e da in primis sembra che tra l'altro il Papa avesse ben chiaro insomma le implicazioni di questo suo viaggio le abbia proprio come dire anche maneggiate per i tre giorni della visita
Certo il papà aveva un senza dubbio un quadro completo di quella che la situazione dell'Armenia
E più in generale dei rapporti fra l'Armenia e Turchia da un lato e dal verbale Gianna dall'altro interpello molto durante questa visita in questo senso no ricordiamo che l'Armenia e questo piccolo paese nato con la dissoluzione dell'Unione Sovietica
Che proprio dagli anni della dissoluzione dell'Unione Sovietica è in conflitto con uno dei suoi vicini che l'Azerbaigian per una piccola regione Nagorno Karabakh ufficialmente parte dell'andrebbe Gianna ma oggi possiamo dire
Pato poi dagli armeni no che però hanno fatto un portato del fatto che non è stato riconosciuto da nessuno anche dall'Armenia paradossalmente dall'altro lato ovviamente tesa la questione che è un po'più nota della Turchia
Per cui la questione del genocidio accento unanime ormai da quando questo del genocidio ebbe luogo nel mille novecentoquindici allora Impero ottomano
Implica anche il fatto che non ci siano relazioni diplomatiche ancora oggi tra Turchia e Armenia non solo implica che il confine fra la Turchia e Armenia sia chiuso e questa è una anche dei punti fondamentali del viaggio del Papa che è stato con l'ultimo giorno domenica del suo viaggio accoro pirata coordinata un piccolo ma spero che si trova proprio sulla frontiera e quando dico sulla frontiera di cose all'incirca due trecento metri dalla frontiera con la Turchia fra l'altro molto molto vicino al monte Ararat non tratta un monte pizzicotti del citato proprio nella Bibbia fra l'altro quando si parla del
L'arca di Noè dove atterrò l'arca di Noè secondo la Bibbia e che è un simbolo poi storico per gli armeni che però occupato dalla Turchia ebbene il Papa è andato in questo confine ha pregato Insiel Mercato ricorda che è d'autorità spirituale armena affranto lasciato le colombe in volo proprio su questa frontiera è un gesto simbolico ovviamente del viaggio del Papa non cambierà purtroppo molto probabilmente quelle che sono i rapporti di forza e quelli che sono i conflitti che resteranno in questa Regione però senza dubbio il Papa se molto speso per entrambi questi conflitti quello con la laddove già né quello con la Turchia
Anche la scelta dei luoghi visitati dunque non è stata non è stata casuale insomma è ovvio che non viaggio ufficiale lascia tre luoghi non è mai casuale ma in questo caso
Est c'è stata anche una con una precisa scelta di andare per esempio nel monastero recita Vito ma anche in altri luoghi che sono state segnate anche della storia recente della dell'Armenia
Senza dubbio nei luoghi non erano casuali e possiamo anche dire che il Papa personalmente certo peso fra l'altro per
Per questi luoghi anche però che la questione il genocidio di cui parleremo dopo quindi anche un po'un'iniziativa
Il mio personale oltre Marta di coordinatrice della Turchia abilitano provato un'anta cittadina con un valore importante Checchi umori di come in una cittadina che si trova che vicino alla Georgia che è vicino alla Turchia
E che è importante perché negli anni Ottanta testato comunale o la fine degli anni Ottanta un drammatico terremoto hanno perso la vita più di venti mi da persone oltre a questo che i numeri è un luogo storico perché molti ritenni rifugiati riusciamo a scampare del genocidio armeno si rifugia erano qui
Per questi undici sono stati dei degli orfanotrofi e poi
Negli anni successivi al genocidio dove molti dei sopravvissuti hanno potuto hanno potuto ricostruirsi una vita no
E oltretutto più meriti e anche questa molto vicino alla Turchia per cui un altro luogo senza dubbio sensibile dove il Papa citato un'altra cosa ancora che possiamo anche l'azione che il Papa ha incontrato fra l'altro dei rifugiati seriale
La cosa che non di cui non si è molto parlato probabilmente nostri media l'Armenia che uno stato molto molto piccole decisamente povero e isolato come dicevamo adatto accoglienza a circa diciassette mila profughi siriani
La larghissima parte dei quali bisogna metterlo sono Armeni però comunque si tratta per una questione piccola che ha meno di tre milioni di abitanti e con uno Colonia non certo florida insegna importante il Papa ha voluto dare spazio e la sua vita anche un incontro
Con
Alcuni di questi rifugiati Ciriani che fuggendo da Aleppo ed altre città dove gli armeni figli avevano un posto dopo una grandezze presenza oggi si trovano appunto agli elevare una crescita persino in canapa pare ci siano alcuni
Finalmente anche conosciuti
Alcuni di persone molto pochi ecco il genocidio armeno è stato il
Il nodo insomma principale attorno a cui è è votato questo questo viaggio un anno fa nei nei confini non più o meno nel scadenza del del centenario dalla dell'inizio dei massacri ci furono quelle parole del Papa che suscitare una durissima reazione da parte della della Turchia
Questa questo viaggio naturalmente nel frattempo Papa Francesco non ha fatto marcia indietro oggi va in armi andate in Armenia la Turchia come are agito a questo questo viaggio
Francesco non ha fatto passi indietro però dobbiamo anche IRE che all'interno del Vaticano c'erano e ci sono
Molte correnti anche molto influenti che non erano d'accordo nello scorso anno né quest'anno al fatto che il Papa si pronuncia per su questa parola è una cosa che anche hanno cominciato i vaticanisti mentre Roria ieri era Franco insomma che gli specialisti
Fanno ed è abbastanza risaputa per cui ancora una volta al Papa all'ultimo minuto ha voluto di sua iniziativa dichiarare che quanto avvenuto nel mille novecentoquindici è stato un genocidio
Ebbene la Turchia e non solo la Turchia hanno reagito male hanno reagito male è un anno fa per cui salivate del per un'interruzione dei rapporti diplomatici ma hanno risposto ma neanche quest'anno per cui
C'è una continua tensione addirittura si è parlato di crociate fidato del crociato del neo crociato al
Al papà per queste sue esternazioni per queste sue dichiarazioni per quel che riguarda il genocidio
Fra l'altro queste questo riconoscimento ulteriore del genocidio da parte di Papa Francesco arriva pochissimi giorni da quanto fatto poi dal Bundesrat tedesco
E quindi l'Armani ha ricevuto un pasto probabilmente ancora più importante perché a livello parlamentare
è stata accolta una risoluzione a larghissima maggioranza per quel che riguarda questo genocidio e anche lì ovviamente le relazioni della Turchia sono state molto dure
Quindi si un grande gesto simbolico da quel per quel che riguarda il Papa e si spera anche che possa contribuire alla pace e la riconciliazione
Dato molto fra l'altro non solo sulla parola genocidi al Papa ma in vari discorsi sul fatto che la riconciliazione con la Turchia sulla pace con la Turchia
Spingendo anche gli armeni a farci messaggeri di pace per quel che riguarda la riconciliazione a superare anche il passato tragico che gli ha riguardato
Quindi trentadue una benedizione anche più bilanciata per quel che riguarda le parole del Pontefice certo non certo
Invece per quanto riguarda il Nagorno Karabakh
E anche questo non lo il giudice del tu poco fa è stato il tema dei conflitti quindi il tema anche di questa regione contesa è stato ovviamente uno dei temi
Che in qualche modo il Papa ha toccato in Azerbaijan ci sono state reazioni a viaggio del Papa
è il papà attiene al verbale Gianna settembre
Il viaggio del Papa avrebbe dovuto essere un viaggio unico perché riguardava il Caucaso del sud per cui in unico viaggio includere Georgia Azerbaigian e Armenia
Poi che decido probabilmente anche pensioni in canapa ispezionare in due questo viaggio per cui in settembre il papà poi andrà
In Azerbaijan
Azerbaigian con cui fra l'altro ha dei rapporti importanti anche da un punto di vista economico ricordiamo ad esempio che
Anche nell'azione allievo che fa capo alla Presidenza non esattamente liberale davvero pesante ha finanziato di recente restauro di alcune catacombe e i progetti importanti in Vaticano
No non ci sono state reazioni particolarmente negli archivi e possiamo dire per quel che riguarda la debba Gianna fa
Lasciando da parte probabilmente nel corso del genocidio che un po'diverso ma comunque il Papa è attento anche nel verbale Gian quindi non non non si è schierato assolutamente
Potrebbero auto ancora probabilmente per quegli ricorda il Caravà rispetto alla Turchia potrebbe questo potrebbe fare a pensare che in qualche modo la di la diplomazia vaticana e al lavoro insomma o magari le due parti si affidano anche
In qualche modo alla alla debolezza vaticana per per trovare per negoziare insomma per ora in maniera indiretta possono solo così vede retroscena che
è un po'così che lascia il tempo che trovano
Temo che non ci sia volontà né da parte dei due Paesi di cercare un bar Cervera né da parte della diplomazia internazionale
Al di là del Papa che probabilmente ha ottime intenzioni anzi sicuramente ottime intenzioni per quel che riguarda questo conflitto non si vede è una ha una una soluzione all'orizzonte e francamente
Faccio un po'fatica a credere che altre persone Armenia abbiano davvero una volontà di trovare
Un accordo su questa regione contesa ricordiamo anche la guerra che dura un quarto di secolo
E che ha conosciuto ad aprile fra l'altro uno dei momenti peggiori se non il peggiore degli ultimi vent'anni tenuto trecento morti in pochissimi giorni nei primi giorni di aprile
Quello che possiamo dire di questa visita del Papa che ha sorpreso anche me personalmente in maniera positiva facendo un raffronto con quello che è la diplomazia europea
E gli Stati Uniti la Russia e il loro atteggiamento nei confronti
Di questa terra in Carabba ovvero Pata Francesco se non il Vaticano
Sicuramente cerca di spendersi per una pace
Per cui possiamo dirlo francamente non nessuno ha mai cercato di spendersi in maniera seria si questione ricordo ce l'ho ce lo dice che anche quando ci siamo sentiti di
O di tempo Favaro quando c'è stata questa recrudescenza del conflitto Nagorno Karabakh proprio quelli di questo parlano sono della della sostanziale
Disinteresse che c'è
Ovunque rispetto a quel conflitto che si trascina da da da oltre un quarto di secolo
Sì ai quali surreale cioè abbiamo una non so si potrebbe citare anche del ritardo ributtati e ce l'abbiamo questi giovani che passano mesi e anni su questa frontiera che lunghissima
E che anche strettissima perché poi d'inverno si arriva a meno venti lì sotto zero
Comunque lascio i corrimano e attendono nulla
Oppure attendono la morte che è un'alternativa che può arrivare magari dopo mesi e mesi in cui non succedeva nulla
Questo compito si trascina davvero da ad AGEA dei degli anni Novanta addirittura le le origini sono ancora la fine degli anni ottanta quindi una delle guerre più lunga che abbiamo e davvero nessuno ha spinto per per arrivare a una soluzione anzi
Dobbiamo dire che molti si sono spesi per varie ragioni per mantenere vivo questo conflitto se non in maniera diretta questo no in maniera indiretta sicuramente ad esempio grazie alla fornitura di armi alla Russia Israele il Pakistan
Altri altre nazioni ma anche da un punto di vista diplomatico c'era laddove c'era un Paese forte
In crescita anche economica grazie al petrolio del gas che ha
E quella dell'angolo Karabakh bisogna ricordare che una spina nel fianco che fa comodo a molti
Se non ci resta queste ragioni era rimasto vivo questo conflitto l'un l'altro ha spinto tardato ad una conclusione senti questo in questo
Viaggio tra l'altro nato un è scritto anche su suo osservatorio banca nel Caucaso parlando anche del dalla grande partecipazione
Popolare che ha accompagnato punto le visite del Papa nelle varie località toccato durante il viaggio che che cosa lascia questo viaggio all'Armenia oltre a quello che c'è il hai detto per quanto riguarda questi temi Cucciari come quello del genocidio armeno quello del conflitto Nagorno Karabakh in generale della situazione della Regione che che crea altro lascia questo viaggio
Temo che non sia una svolta da un punto di vista politico e diplomatico ovvero la l'Armenia rimane sempre di più fra l'altro è un Paese isolato
Rispetto ai suoi vicini che hanno interessi più grandi
è stata questa nazione molto piccola quello che lascia di concreto in molte persone e non a livello politico ma a livello di società civile è una speranza e una speranza di
Poter arrivare a una pace che farebbe davvero comodo a tanti una pace che
Potrebbe davvero cambiare la vita di moltissime persone questa frontiera non è soltanto una frontiera politica una franca storica fra Armenia e Azerbaigian e e a farmene Turchia ma anche la frontiera che fra l'altro finisce per
Limitare fortemente l'economia di questo paese è piccolo e non solo per creare poi di Monopoli
Economici che finiscono poi per tracciare la società civile che anche molte ottime possibilità da un punto di vista culturale educativo starmene ad esempio produce non sono dell'idea firmava sponda fatti in Armenia produce
Da un punto di vista tecnologico moltissime cose nel settore It IVA molto bene ma
E limitatissimo proprio da questa cultura fisica che ha nei confronti dei propri
Sicuramente per molte persone questo viaggio presenta una una una grande speranza che chiama in un cambiamento che avvenga la per un'apertura fra l'altro che molti vogliono in con Ranno la società civile almeno una cosa buona che molti sono favorevoli fra l'altro una riapertura dei confini con la Turchia una aria normalizzazione dei rapporti
Con la Turchia stessa cosa anche il in Turchia e possiamo dirlo tranquillamente quando viaggiato anche con amici Armeni
Ho incontrato moltissime persone aperti in Turchia il problema un problema politico
è un nodo politico che purtroppo non si riesce a ricordare ma
Da un punto di vista delle Società Civile potremmo anche essere pronti secondo me ha una riapertura in questi rapporti almeno per quel che riguarda la Turchia coste Karabakh un po'più complicato
Era Simona Izzo pelava giornalista freelance collaboratore di osservatorio balcanica o cos'è questa l'intervista che abbiamo realizzato la scorsa settimana sul viaggio di Papa Francesco in armena termina qui questo supplemento di passaggio a sud verso superamento del giovedì di giovedì sette luglio due mila sedici ricordiamo che tutte le nostre puntate le trovate su Radio radicale punto it nella Sezione delle rubriche su internet ci trovate anche con la nostra pagina Facebook passati a sud-est Radio Radicale in onda in B
C'è l'appuntamento e con la nuova puntata di passaggio a sud-est domenica prossima domenica dieci luglio come sempre alle ventuno grazie per l'ascolto un saluto da Roberto spagnoli è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale