Presentazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva su: "La rivoluzione industriale 4.0. Quale metodo applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali"

Ci manca il moderatore ma
C'era c'era
Bene buongiorno a tutti
Ma dicevo cominciamo
Il lavoro
Di oggi dovere la Commissione di attività produttive della Camera
Intende presentare in un rapporto
Frutto di un'indagine durata oltre sei mesi attorno al tema che abbiamo chiamato dell'industria quattro punto zero
L'industria manifatturiera italiana il digitale la trasformazione tecnologica
Facendo una serie di raffronti con le esperienze internazionali parlando dei punti di forza dei punti più critici nel nostro sistema produttiva ma nella consapevolezza che questa sia
La sfida decisiva per il futuro
Io per questo ringrazio tutti voi che siete intervenuti numerosissimi oggi abbiamo addirittura dovuto aprire l'altra sala perché abbiamo avuto preso quasi trecento richieste di di presenza
Ringrazio in modo particolare tutti coloro che in questi mesi hanno cooperato e lavorato con la Commissione tante imprese centri di ricerca università
E naturalmente in modo particolare
I miei due
Interlocutore fondamentale di oggi alla mia destra il ministro delle attività produttive il mise
Carlo Calenda e alla mia sinistra Vincenzo Boccia neo Presidente di Confindustria
Abbiamo cioè ha avuto anche la combinazione che presentiamo questo rapporto con due interlocutori che da poco chili settimane
Hanno assunto delle responsabilità particolarmente importanti rispetto
Ai campi di lavoro e di attività del quali vogliamo parlare oggi colgo l'occasione per a dare a tutti e due naturalmente
Gli auguri di buon lavoro per il Paese per l'industria
I lavoratori e per tutti
Ringrazio Luca Di Biase che coordinerà
La tavola rotonda non solo un giornalista
Importante non esperto esattamente delle tematiche che affrontiamo oggi mentre toccherà relatore della Commissione onorevole Lorenzo Basso di presentare un po'come ha lavorato la Commissione quali sono stati
Gli esiti e le prospettive che atto
Per conto mio voglio fare solo alcune osservazioni molto molto limitate anche molto
Brady noi abbiamo voluto affrontare il tema della manifattura quattro punto zero
Nella consapevolezza che si tratta di un segmento
Di un processo più ampio
Che riguarda
In realtà quella che possiamo chiamare la sharing economica economia dalla condivisione l'economia digitale
E che
Piano piano come sappiamo sta cambiando abitudini e stili di vita possibilità potenzialità modelli produttivi condizioni di lavoro qualità del lavoro qualità e quantità degli investimenti
Ce ne stiamo occupando come Commissione su altri settori proprio della Schering economi ma abbiamo voluto dedicare il punto di partenza dalla nostra indagine proprio al terreno della manifattura
Perché perché naturalmente resta per noi il cuore dell'attività produttiva del Paese
Malgrado i punti di PIL persi in percentuale in questi anni la nostra industria manifatturiera si conferma la seconda e loro
Siamo secondi solo alla Germania
Abbiamo industria manifatturiera più importante della Francia del Regno Unito della Spagna
E cosa che più ha sorpreso molti negli anni proprio più duri della crisi le nostre esportazioni
Hanno avuto non in quantità in valore assoluto che non era possibile ma nella direttrice nella percentuale di crescita esattamente gli stessi ritmi se non superiori a quelli dell'export tedesco
Quindi un'impresa manifatturiera che malgrado le sue difficoltà poi ne parlo a però in questi anni di crisi saputo almeno per una parte innovarsi evincere una serie di sfide importanti
Quello che è avvenuto invece nella crisi esattamente questo
Che il dualismo della nostra attività anche manifatturiera aumentato
Noi quando parliamo di realismo pensiamo sempre al dualismo tra piccole e piccolissime imprese media grande impresa o al dualismo trarre più arretrate aree più sviluppate del Paese entrambe riguardano la qualità del nostro sistema manifatturiero italiano
Ma c'è un dualismo che avevamo e che la crisi accentuato
Dualismo tra le imprese in settori che hanno saputo investire innovare cambiare prodotte processo e per questa strada vincere molte delle sfide
La competizione globale e quella parte dell'impresa e che non ha potuto o non ha saputo fare gli stessi investimenti le stesse scelte di cambiamento e che oggi affronta spesso
Una difficoltà di vita una difficoltà di prospettiva la difficoltà di futuro
Il nostro sistema manifatturiero insieme fatto da queste luci
E contemporaneamente fatto anche da altre zone dove invece siamo rimasti più indietro
I quattro settori fondamentali su cui
Questa attività di export in questi anni ha saputo svilupparsi sono quelli noti
L'agroalimentare prima di tutti
In secondo luogo il made in Italy in senso stretto
La produzione di tessuti di pelle di scarpe di borse
La meccanica in modo particolare la meccanica strumentale
E quarto settore biomedicale e settore farmacie
Questi sono i quattro settori che hanno trainato le nostre esportazioni e per converso quindi sono i quattro settori in cui
Quella capacità di cambiare il prodotto
Di cambiare il processo di investire di innovare di internazionalizzarsi avuto i risultati più positivo
Allora qual è il problema che la nostra indagine ha voluto mettere a fuoco esattamente questo
Fatta questa fotografia di luci e di ombre di punti di eccellenza e di punti di crisi
Come possiamo
Fare
Che le nuove possibilità tecnologiche e produttive organizzative della rivoluzione digitale applicata la manifesto ora possono rappresentare per il complesso delle nostre imprese
Una possibilità ulteriore di consolidamento perché sta vincendo la sua sfida produttiva e una possibilità di riscatto per quelle imprese che oggi sono in difficoltà
Naturalmente dicevo prima se non partiamo da zero
Anche sul terreno dell'utilizzo delle nuove tecnologie del sistema interconnessi abbiamo in campo esperienze di tutto rilievo in Italia penso in modo particolare molte grandi aziende che operano in settori innovativi
Penso alle filiali italiane di molte multinazionali dove se tu le vai a vedere le raffronti con analoghe realtà di altri Paesi anche dalla stessa Germania non trovi particolari differenze
Lo è soprattutto su tutta la filiera produttiva che opera come fornitrice della grande industria in modo particolare automobilistica ma non solo tedesca
In queste realtà del nostro sistema manifatturiero la nuova manifattura digitale si sta
Rapidamente sviluppo
Che cosa abbiamo quindi bisogno di che cosa
Noi abbiamo bisogno di quella che possiamo chiamare non è mia l'espressione ma di uno delle
Persone che seduto qui con noi oggi di una via italiana all'industria quattro punto zero
Cioè noi dobbiamo un po'riflettere sulle possibilità delle nuove tecnologie dei nuovi sistemi produttivi delle nuove interconnessioni adattandole a quelle che sono le specificità della nostra situazione
Noi non siamo la Germania non siamo la Francia non somma Spagna siamo Regno Unito non siamo i Stati Uniti e noi siamo il Giappone però come Italia abbiamo bisogno di un Progetto
Che metta al centro la combinazione di queste possibilità con quello che noi ci sia
E perché c'è bisogno di questo in modo particolare per alcune questioni elementare
Nessun Paese al numero di piccole e medie imprese come il nostro
Tu non puoi pensare all'industria quattro punto zero pensano soltanto la grande impresa la media impresa
Se tu vuoi fare qualcosa che parli al tessuto produttivo dell'Italia devi pensare alla miriade alla stragrande maggioranza delle nostre imprese dove c'è oltre la metà dell'occupazione che riguarda le piccole e piccolissime imprese e li abbiamo ritardi
C'abbiamo esperienze le abbiamo verificate in audizione anche
Più start-up innovative di artigianato creativo e digitale di piccole e medie imprese che affrontano questa sfida ma la stragrande maggioranza delle imprese no
E la stessa questione dimensionale su cui il ministro giustamente insistito più volte nel sui primi interventi tu la puoi vincere non soltanto se fare l'aggregazione
Ma se usi le possibilità dell'interconnessione per far crescere anche in questo modo la dimensione dell'impresa utilizzare cioè nuove tecnologie la possibilità di interconnessione per far fare quel salto
Di dimensione alle nostre
Abbiamo bisogno di una politica qui lo dico perché non se ne parla noi stessi siamo stati stupiti quando l'abbiamo affrontato di un settore come l'edilizia
Pochi sanno ma del milione di posti di lavoro che abbiamo perso negli ultimi
Quindi dodici anni con la crisi in Italia metà vengono dall'edilizia
Se noi avessimo avuto un'edilizia diciamo in grado di stare i suoi livelli avremmo dimezzato l'occupazione dimezzato anche la caduta
L'edilizia oggi ancora oggi il settore più fermo non solo in Italia per la verità
La stessa cosa vale per il Regno Unito vale per la Germania
Eppure ti rendi conto che le nuove possibilità date dalle nuove piattaforme digitali del software dalla stampante tre di è in grado di fare
Nella
Cambiamento dell'investimento nel settore delle costruzioni di delizia moltissimo per incrementare produttività e valore
Oggi non c'è nessun grande costruttore al mondo sia che si tratti di costruire dei ponti sia si tratta di costruire
Delle autostrade che non usi piattaforme digitali e su questo un Governo come quello del Regno Unito addirittura ha fondato una politica industriale di sostegno al settore delle costruzioni
Abbiamo poi il problema insieme a tutte queste questioni
Di non disperdere tanti rivoli di investimento in ricerca
Che
Che oggi disperdiamo
Remo fatto un punto su come lavoro al nostro università i nostri Politecnici
I nostri centri di ricerca privati e pubblici tante idee tanti progetti tanti investimenti ma talvolta se anche l'idea di un po'di dispersione cioè dell'assenza di un coordinamento
E noi abbiamo bisogno di questo ne abbiamo parlato col Ministro Gelmini quando è venuto in audizione lei si rende conto di questo di questo problema alcune cose si è cominciati a farla ma naturalmente
Qui sta di fronte a noi una capacità di fare sistema in questo settore
Che fino a oggi ci ha visto
In grandissima difficoltà
E perché è fondamentale questo rapporto tra loro la nostra manifattura e le nuove tecnologie
Perché dalle esperienze più avanzate
Noi siamo in grado di poter dire che
L'incremento di produttività che la leva fondamentale dell'investimenti tecnologia oggi
è in grado di aumentare la produttività delle imprese che sono interconnesse completamente in un rapporto tra il trenta il cinquanta per cento cioè una cifra spaventosa
Lo sto parlando di una numero a caso mi sto riferendo quello che è lo stato di alcune grandi imprese tedesche che abbiamo verificato con mano dove il processo di integrazione di automazione andato avanti
Voi vi rendete conto che quando un'impresa dopo gli investimenti
L'innovazione tecnologica e di processo è in condizione di aprire un aumento di produttività tra il trenta il cinquanta per cento che cosa questo significhi in quello che viene chiamato il risciò
E cioè la possibilità di riportare dentro casa tutte quelle lavorazioni che in questi anni si sono decentrate non sto parlando delle imprese che essi sono internazionalizzate
Cioè che hanno fatto investimenti in altri posti in altri Paesi dove hanno i mercati di sbocco chi oggi negli anni scorsi ha decentrato per ridurre i costi
Con questa nuova frontiera tecnologica con questi investimenti in condizione perché sarebbe illogico non fare così di riportare dentro casa quella parte di lavorazione che ha fatto all'estero
Così come
Ci va anche e poi davvero chiudo
Il bisogno primario su cui la nuova rivoluzione pone
E c'è la possibilità anche in Italia di avere un'infrastruttura digitale di connessione di interconnessione che sia all'altezza con quella dei Paesi più avanzati del mondo ne parlerà Lorenzo
Noi qui siamo ancora in ritardo il quello che ha detto ieri l'altro ieri il Presidente di Agcom presentando il Rapporto annuale evidente non abbiamo un ritardo digitale che è spaventoso
E naturalmente senza infrastrutturazione digitale tre quarti del Tel discorsi che ci stiamo facendo
Diventa difficile poi da poter realizzare e ci siamo accorti qui lo voglio dire perché è una riflessione che ci ha colpito che non c'è solo un ritardo digitale di infrastrutturazione nelle aree a ritardato sviluppo
Molte aree del Mezzogiorno vince no c'abbiamo anche ritardi di infrastrutturazione spesso in distretti industriali in cui uno non si immagina che ci possa essere anche oggi un ritardo quindi c'è un problema gigantesco che che poi lega sia la parte che
Mi sviluppo ritardato sia anche una parte della parte più sviluppate del Paese attorno a questa interrogazione di base infine due punti
Tra tutte l'indagine esce fuori indagine sul campo del bisogno di avere dei processi formativi molto più forti e molto più integrate
Politecnico di Milano in uno studio recente sulla base di analisi molto molto ben fatte ha detto che
Il dieci per cento della
Dei lavoratori in condizioni di
Di azienda che sta cambiando non ce la fa
A formarsi per il cambiamento necessario il conte duramente ci manca un quindici per cento di capacità e di competenze necessarie nuovi modelli era nuove domande produttivi
Qui senza la formazione una formazione mirata questa sfida non si vince e non è solo la formazione per il lavoro manuale al lavoro operaio dove evidente
C'è un lavoratore della catena di montaggio di un tempo rispetto al lavoro manuale di una catena integrate di oggi non ha le stesse competenze
E le stesse abilità anche se apparentemente usa sempre le braccio le mani per fare il suo lavoro manuale
Abbiamo bisogno di formare anche manager i quadri i livelli più alti dell'attività aziendale
Infine l'ultima corso
Per avere una politica industriale che da anni ma anche al nostro Paese ci vuole un Progetto
Ci vuole una capacità di aprire un coordinamento delle scelte degli indirizzi
Io seguo Calenda nel ragionamento che l'ultimo volte ha fatto sul fatto che non possiamo fare azione di dirigismo in un mondo che è molto più complesso è quello di un lavoro
E quindi dobbiamo stare molto attenti ma così come non possiamo fare azioni di dirigismo dall'alto non possiamo neanche lasciare che le cose vadano come fa
La Germania si è dotata di un progetto la Francia di un progetto la Gran Bretagna di un progetto bisogna anche doti di un progetto ho detto adattato la nostra realtà
La Germania ha fatto una cabina di regia nazionale alla maniera tedesca
Il coordinamento lo fanno i due ministeri chiave
Ministero dell'economia e sviluppo
Della Repubblica federale fra l'altro il cui
Ministre anche vice Presidente del
Del Consiglio tedesco e
La ministra della ricerca dell'università
E poi lento la cabina di regia i lender stessi Stati regionali
I sindacati e associazioni di impresa i centri di ricerca l'università questo il modello tedesco
Io
Credo che possiamo avere anche su questo modello italiano ma
A una condizione
Che quello che ti dice il modello tedesco lo facciamo anche noi c'è un bisogno di cooperare un bisogno di fare squadra bisogno di fare sistema dovendo ognuno non fa quello che vuole
Dopo ognuno si prova a raccordarsi con le funzioni e responsabilità degli altri
Infine
Tutto questo poggia su un cambio di cultura
Cambio di cultura di cui c'è bisogno è semplice queste nuove trasformazioni tecnologiche tanto più se nel campo dell'economia basta dello scenario economico economia digitale
Questi nuovi cambiamenti richiedono una cultura in cui si capisca
Che il cambiamento non è soltanto nell'oggetto nell'apparecchio nella possibilità
Nella potenzialità che oggi tutte integrare rispetto al passato non è solo questo
Il vero cambio culturale e di connettere a questa prima valutazione empirica inevitabile una seconda considerazione e che cioè
Dietro quell'apparecchio dietro quel sistema dietro quell'interconnessione
Ci sono investimenti da fare
C'è un lavoro da qualificare c'è bisogno cioè di passare da una cultura del consumo alla cultura del fare a un ambiente in cui il fare il fare manifattura il futuro possa crescere e svilupparsi anche da noi
Ora la parola
All'onorevole Lorenzo Basso
Grazie cui hanno e io cercherò di illustrare in
Brevemente quelle che è stato il lavoro fatto in questi mesi da parte della decima Commissione Attività produttive
Un lavoro fatto all'interno di un'indagine conoscitiva
La decima Commissione abbiamo riportato quelle che negli ultimi venticinque anni l'ultime sette legislatura svolto varie indagini conoscitive come vede e
Sono sempre state incentrate a analizzare studiare monitorare quelli che erano dei settori di comparti piuttosto che non delle motivazioni di crisi
Questa indagine conoscitiva come prima a ha illustrato il Presidente ha invece avuto un obiettivo che era multisettoriale non vuol e a fare un'analisi di settore non voleva fare un'analisi di una crisi ma voleva andare a realizzare l'intero tessuto all'intera nervature industriale produttiva del Paese
Per capire appunto quale modello applicare al nostro tessuto industriale italiano per raccogliere la sfida della quarta rivoluzione industriale
L'abbiamo fatto andando ad ascoltare andando prima di tutto a sentire nel Paese a sentire da di addetti lavori quali sono in questo momento le eccellenze e non soltanto i fattori di crisi abbiamo ascolta atto le università al CONI spetterà presentati Politecnico di Milano di Torino abbiamo ascoltato l'Università di Genova l'asta di Pavia all'Università di Bologna abbiamo ascoltato importanti centri di ricerca il CNR l'Istituto italiano di tecnologia
Abbiamo ascoltato chi ha una visione globale quindi società di consulenza internazionale qualcos'altro Lamberti era passano Consulting chiesi realtà che si occupano
Di organizzazione aziendale a livello nazionale internazionale abbiamo ascoltato l'IRAP intanto se del mondo imprenditoriale quindi Confindustria certamente ma anche delle piccole imprese di Confartigianato del cena abbiamo cercato di ascoltare di approfondire la già primati è nato Guglielmo alcuni settori particolari Farmindustria l'ANCI quindi coloro che sono già avanti perché in quel settore son fatti già passi avanti ed ascoltato alcuni dei player abilitanti
E Mach soste HP PM realtà che si confrontano tutti i giorni per cercare di proporre alcune di queste soluzioni sul mondo dell'impresa
E voi abbiamo ascoltato le rappresentanze sindacali
CGIL CISL UIL e UGL che hanno raccontato quello che può essere il ruolo e quello che deve essere il ruolo di questa cantante che ritorna per un ruolo centrale in questa trasformazione
Industriale abbiamo anche avuto modo raccordo raccolto alcuni contributi scritti importanti vista per competere associazioni che rappresentano il mondo e la tecnologia della ricerca industriale
Abbiamo fatto anche trasmissioni da prima a Roma all'ACI assieme al Centro sviluppo materiali che vuole delle realtà all'avanguardia in Italia in Europa o per lo sviluppo di nuovi materiali e per anche l'utilizzo dell'altra mano Feltrin quindi
Per la possibilità non soltanto di avere meccanismi prodotti con nella manifattura ritira ma anche di avere nuovi prodotti che possono svoltare completamente il concetto il modello di produzione
Abbiamo fatto una missione a Pavia l'universalismo di Pavia dove l'alternanza Katrina stampate di vengono utilizzate non soltanto in campo industriale ma anche in con il medico per esempio per la protesi d'azione e lo studio del organismo umano al fine di migliorare quella che è la possibilità poi di intervento abbiamo fatto la missione in Germania
A Stoccarda dove abbiamo visitato la Porsche la truffa abbiamo avuto modo di dialogare con lei Ministro dell'economia del batte muta mi pare che abbiamo ho modo di dialogare col Fraunhofer quindi capire qual è il meccanismo di dialogo tra ricerca pubblica privata e impresa
E abbiamo ovviamente sentito le istituzioni sia quelle straniere quindi lei al Ministero dell'economia tedesco l'Ambasciata del Giappone e che hanno sviluppato due importanti progetti e poi
Le il nostro Governo come prima ha ricordato Guglielmo
E è stata quindi
Come dire una indagine conoscitiva molto corposa nel per quanto riguarda sia le ore che abbiamo dedicato forse una delle indagini conoscitive più corpose fatta la decima Commissione cinquanta dizioni quasi un centinaio di ore di lavoro
Molti incontri in convegni gruppi di studio formali sia mia essi del Presidente e abbiamo fatto questo in cinque mesi sei era il periodo che ci eravamo dati ma abbiamo voluto raccogliere la sfida di chiudere quanto prima proprio per la disparità che il ministro e il coke lo hanno dato di avviare un progetto un programma già cavallo dell'estate ed era quindi importante per noi riuscire a dare i risultati di queste al di i giovani di questo di questo andare nel paese ad ascoltare per raccontare quale un Progetto per l'Italia
L'abbiamo fatto anche partendo da un'altra situazione economica su cui io non ho il tempo di attardare rimane il documento trovate fornito dall'Istat un esame di quella che la situazione economica soprattutto gli ultimi quindici anni
Vediamo come
Il valore aggiunto nei grandi Paesi europei sia diminuito in maniera molto forte negli ultimi quindici anni tranne in un Paese tranne in Germania
Dove infatti il dato della disoccupazione conseguente
è un dato
Di una disoccupazione in calo a differenza purtroppo di quello che è avvenuto in Italia in Francia in Spagna e questo perché il valore aggiunto della manifattura i posti di lavoro che vengono creati direttamente hanno anche poi un al
Conseguenza sui posti lavoro in assoluto in tutti gli altri settori un tempo si parlava di un fattore moltiplicativo uno punto quattro oggi economisti come ricorrenti dicono che addirittura i cluster innovazione portano a un fattore moltiplicativo di cinque volte posti lavoro
E cui da questa a da questo presupposto è partito l'idea che la quarta rivoluzione industriale la quiete indusse quattro punto zero
Dovesse essere il cuore centrale della nostra indagine per andare a proporre una via italiana a questa rivoluzione
Abbiamo quindi cercato di definire una rivoluzione in corso è sempre molto difficile si rischia sempre come dire o di raccogliere la sfida per cui la rivoluzione porterà soltanto progressi benefici oppure quella della par ora e a cui bisogna rispondere in maniera lutti sta bruciando le macchine in realtà come per gli altri evoluzione industriali la risposta non può essere né l'una dell'altra in particolare questa evoluzione che ha una caratteristica diversa
Notate che abbiamo voluto rappresentare la prima la seconda la terza in maniera diverso da dalla Quarta che diamo definito quattro punto zero perché quello che è la differenza dell'ultima rivoluzione industriale è che quella e crollo c la tecnologia dominante di questa rivoluzione non è unica ma un fattore comune internet la possibilità di scambiare i dati in tempo reale attraverso la Rete e di beneficiare di tecnologie che tramite internet hanno un scesa esponenziale
Insomma di beneficiare di quelle che no e definiamo e tecnologie abilitanti della quarta rivoluzione industriale che se internet è il cuore e quello che ha permesso di
Sfruttare queste croci e hanno però una varietà molto ampia molto diffusa pensiamo al all'intera delle cose la possibilità di avere senso di attuatori a bassissimo costo diffusi dovunque
E che ci permettono di avere dati sul quelli che possono essere i più svariati scenari dall'agricoltura i sensori sul terreno che ci comunicano l'umidità del terreno a quelli che possono essere dispositivi in tassabili le ora i gol Technologies che possono monitorare ogni singola persona e più dati di ogni persona e possono avere una ricaduta molto importante sulla sanità alla rivoluzione che ha creato il cloud la possibilità di sistemi cognitivi che sfruttano cloud computing
Ho già accennato alla vittima nel factoring che ha una ricaduta industriale molto importante ma anche la stampa tre di che permette una prospettazione quindi uno sfruttamento di nuovi processi produttivi
Nasce il tema della cyber security dedicata la robotica avanzata la robotica umanoide che sempre più spesso vedremo entrare nella nostra vita soprattutto nelle società che anziane società avanzate
La realtà aumentata abbiam visto come in Germania e venga utilizzata a alla Porsche per permettere anche la riqualificazione e la possibilità di far compiere lavori altamente qualificati con un breve per i io do di addestramento e potrei elencarne ancora molte la la caratteristica fondamentale e che noi stiamo vivendo un periodo in cui queste tecnologie riescono a realizzarsi nel giro di pochissimo tempo annuncia una crescita esponenziale
Internet permette a queste tecnologie di riuscire a emergere nel giro di pochi anni a sconvolgere completamente l'ambito del mercato in cui prima non erano presenti è difficile sono s'Galli deboli può sembrare che fino all'ultimo minuto queste tecnologie non cambieranno nulla e nel giro di pochi anni possiamo trovarci uno smartphone come ognuno di noi anche questa tasca i dieci anni fa era impensabile per ciascuno di noi
Ma se noi limitassimo questa rivoluzione soltanto la rivoluzione tecnologica faremo un grande errore questa è una rivoluzione che cambia completamente i modelli di business inserisce di nuovi non soltanto sconvolge precedenti
Ad un c'è un utilizzo non soltanto più della vendita ma dell'affitto quello che abbiamo definito modello Xerox perché la Xerox col foto che c'è stata la prima a introdurlo non vende più le fotocopiatrici vende il numero di copie fatte perché attraverso internet riesce a monitorare il consumo che viene fatto
Questo cosa comporta comporta che e esiste un'economia circolare un'economia in qui si tende a produrre non più per vendere subito ma per mantenere il più possibile l'oggetto e quindi a ripensare riprogettare dei prodotti
Che abbiano o pochi scarti un minimo uso di risorse un minimo uso di energia perché si vende quanto si utilizza e non più il prodotto fila se stesso
E questo cambia completamente non soltanto il modello di business ma anche il modello produttivo pensiamo a alla mettere con nomi e quindi a questa grandissima potenzialità soprattutto per gli artigiani digitali di riuscire a diventare imprenditori industriali quell'idea di industria
Che in qualche modo noi colleghiamo alla
Alla produzione di massa è un'idea di industria che invece si trasforma in una produzione industrializzato vero professionale
Lascerei che colmi né è stata citata prima anche questa resa possibile dalle piattaforme
Perché il tema della baratto è un tema a vecchio come l'uomo ma lasciare in economia qualcosa di più e qualcosa che sfrutta le piattaforme tecnologiche per consentire a chiunque in ogni luogo di poter scambiare
La produzione e quindi in qualche modo unire il consumatore e l'utilizzatore il produttore e consumatore il prossimo ma era
Anche in questo caso questi sono alcuni modelli di business quelli emergenti ma
Tutti i dati a nostra disposizione ci fanno intuire che si genererà hanno molto velocemente nei prossimi anni modelli di business che oggi è difficile ancora immaginari cui segnali deboli non sono facilmente interpretabili
E allora se questa rivoluzione così sconvolgente ecco perché in gran parte del mondo si è cercato di
Creare dei progetti dei programmi internazionali che ci consentì che consentissero il paese di poter sfruttare le opportunità di questa nuova rivoluzione
è partita la Germania per prima
E non è un caso perché
Accolto la sfida di trasformare la propria la supremazia manifatturiera
In in una manifattura digitale ma subito dopo tutti i grandi Stati produttivi hanno avviato dei progetti gli Stati Uniti la Francia la Gran Bretagna l'Australia la Cina l'India i Paesi asiatici
Noi abbiamo cercato di monitorare quelli che sono i programmi nel documento voi troverete una Scheda paese per ciascuno di questi Paesi che illustra chiaramente qual è la via di quel singolo Paese per cogliere questa rivoluzione industriale
E c'è chi l'ha fatto magari in maniera settoriale soprattutto nei Paesi asiatici sono stati individuati i settori in cui convogliare le risorse e quindi con un'ottica più dirigista
In altri Paesi in Germania e negli Stati Uniti d'America c'è un programma invece con una neutralità settoriali nel con i Paesi anche con un'altra vita tecnologica dove si cercava di cogliere le opportunità la rivoluzione andando a a creare quelle che sono le condizioni abilitanti piuttosto che non la promozione di singoli settori una via che anche noi abbiamo individuato per quanto riguarda la proposta che vogliamo fare
Per il nostro Paese
Abbiamo chiuso questa analisi cercando di fare e di mettere in risalto qui ridete soltanto una breve sintesi ma nel documento troverete quella completa una ha svolto per ossia una sottolineatura di quelli che sono i punti di forza i punti di bellezza del nostro sistema ma anche le opportunità e i rischi che vengono poste da questa rivoluzione industriale
I punti di forza sono molti sicuramente quello di un Sistema Universitario di qualità che produce ottimi laureati non solo in campo scientifico
Quello di uno autarchico diffuso questa saper fare italico ma anche punte debolezza alcune sono state già ricordati le rimesse ne delle in prese
Le infrastrutture di comunicazione che hanno bisogno ancora di fare un passo in avanti e però i rischi
Di non raccoglie queste voci e industriale sono enorme agli ho detto la risposta l'ho vista semplicemente far finta e provare anni non raccogliere la sfida è una risposta che
Non permette una prospettiva eppure non è l'unico rischio esistono anche rischi nel raccogliere sfide che non sono compatibili col nostro sistema Paese
Penso per esempio al tema degli standards che pari
Il nostro Paese come ricordava prima presente il fatto non solo di alcune grandi e medie imprese ma anche di molte piccole e medie imprese di grande qualità
Che sono molto internazionalizzate che tendono a vendere in tutt'ti i Paesi del mondo vincolare la Standa chiusi proprietari in piattaforme chiuse i vincolerebbe ad alcuni mercati specifici e quindi toglierebbe la possibilità di una indipendenza e di una capacità di andare sul mercato internazionale
E però abbiamo grandi opportunità parlava prima Epifani per esempio della seduta di ritornare alla manifattura sciorina
Come abbiamo visto il costo del lavoro che era diventato nella terza rivoluzione industriale un elemento determinante per scegliere magari di produrre all'estero oggi a una completa trasformazione perché l'automazione avanzata fatta con questa rivoluzione una automazione che tende a produrre oggetti di qualità oggetti non più in serie e quindi una automazione che non teme per ridurre i posti di lavoro ma se mai a cambiare quella che è la tipologia dei posti di lavoro da posti
Di lavoro più opzioni uscenti a posti lavoro altamente qualificati e anche il costo dell'energia grazie detti progetti precedenti energetica si riducono quindi nel Q costo totale di produzione le peso percentuale del costo del lavoro piuttosto il costo energetico si abbassa e si altre invece quello che il costo degli Investimenti
Questo significa che c'è realmente una grande opportunità di ritorno a produrre nel nel nostro Paese se c'è però una capacità di investire
E allora di fronte delle diciamo a a questa matrice dei rischi dell'opportunità delle minacce noi abbiamo cercato individuale quali fossero i pilastri fondanti di una strategia italiana
La governance e le infrastrutture abilitanti le competenze digitali la ricerca e un'innovazione aperta la governance
Come
Prima è stato accennato non potevamo che non guardare a quello che il modello tedesco chi ha
Qualche
Chi ha già visto come è strutturata la cabina di regia tedesca vedrà una somiglianza al Progetto che noi abbiamo proposto è una somiglianza con alcune differenze
Sicuramente quella di un struttura più snella una struttura che non abbia la lì l'idea dirigistica di proporre un modello top down ma una struttura che voglia invece mettere insieme gli attori
Permettere una trasferte li session permettere di parlarsi
La tradizione abbiamo incontrato tanti soggetti che ci raccontavano di e imprese di eccellenza ma tanti soggetti che non conoscevano quello che veniva fatto magari in un territorio loro vicino l'abbiamo bisogno di rimettere insieme non so tanto dal punto di vista del Governo e quindi ministeri che per noi sono se certamente il Ministro dello sviluppo economico il ministero dovrà stare cerca ma anche il Ministero delle finanze per la necessità degli investimenti che prima ricordavo e anche la presenza e Consiglio dei Ministri
Per un'opera di raccordo è un'opera di inquadramento all'interno
Delle politiche europee a mettere insieme soprattutto gli oneri le università e centri di ricerca le organizzazioni sindacali e il mondo economico imprenditoriale c'è bisogno di una cabina di regia in cui ci si parli in cui ci si confronti in cui si decida una strategia
Chi abbia degli obiettivi chiari precisi e il più possibile snelli
Il secondo pilastro che abbiamo individuato e quella dell'infrastruttura dilettante
Abbiamo visto che siamo molto soddisfatti del piano per la banda ultra larga è necessario però che questo piano la bando tra larga segua tempi molto rapidi e che si concentri in particolare su quelle che sono le zone di produzione abbia bisogno di portare la banda dovunque agli utenti finali ai consumatori abbia bisogno anche di portarla prima di tutto ai produttori perché non diventiamo solo un mercato ma diventiamo anche potenziali offerenti dei servizi digitali
Abbiamo bisogno invece di un impegno più forte sullo sviluppo delle reti Wireless cinque C
L'interdetto Finzi potrà sviluppare soltanto se ci sarà uno sviluppo molto forte delle reti Wireless abbiamo bisogno di ottimizzare le lettere che le reti perché intelligenti sia perché avremo sensori diffusi e quindi i bisogni di poter fornire energia Manea diffusa ma anche perché avremo bisogno di ottimizzare al meglio quella che è la coproduzione di energia
Abbiamo bisogno di trasformare i nostri distretti industriali che abbiamo visto per la prima volta dopo tanti anni iniziare a retrocedere all'esportazione i trasformarle in quelle che l'Europa chiama diciture nove SNALS
Noi siamo quelli che in assoluto in Europa hanno il modello di digital Innovation Abbas impotenza che sono propri nostri distretti industriali dobbiamo però permettere di fare questo salto di qualità
E dobbiamo sfruttare quelle che sono tutte le peculiarità e anche le competenze presenti nel Paese
E abbiamo bisogno che la pubblica amministrazione venga affrontata non più come un problema da risolvere e quindi
L'idea di utilizzare il digitale l'informatica per efficientare la pubblica amministrazione al contrario bisogna
Noi dobbiamo affrontare il tema dell'efficienza la pubblica amministrazione come processi e far sì che la pubblica messa ce ne sia completamente digitalizzata perché se il veicolo che costringa la diceva la digitalizzazione del sistema imprenditoriale
Anche perché a differenza di altri Paesi la maggior parte dei dati che sono patrimonio di conoscenza di mercato sono dentro la pubblica amministrazione e se noi vogliamo trasformarli in un po'l'anno portualità abbia bisogno di questa trasformazione si compia
Il terzo pilastro io mi permetto dire forse uno dei più importanti è quello delle competenze
Abbiamo visto Word Economic Forum ma che faceva proiezioni
Di quella che sarà la moria di posti lavoro nei settori tradizionali
Nello stesso tempo alcuni che
Annunciavano la mancanza di posti di lavoro in alcune ditte delle industrie più avanzate
Sono vere entrambe le cose siamo di fronte una trasformazione quindi avremo bisogno TV Luna a diffusione di competenza a tutti livelli abbiamo previsto un piano che riguardi il
Brevissimo termine quindi la formazione e ai soggetti che ad oggi non si non lavorano o che sono i soggetti che oggi affrontare appunto quei i lavori in via di obsolescenza abbiamo già dei cantieri penso a cresce in digitale fatto da cui l'Unioncamere i progetti che vanno in quella direzione abbia bisogno di rafforzarlo per non avere una ricaduta sociale enorme
Durante la trasformazione di abbisogna poi di una formazione nel medio periodo che la formazione che dia incentivi non soltanto per l'informazione dei piccoli imprenditori ma anche del mito almeno alla gente
Dica di coloro che devono dirigere le aziende perché differenza della terza rivoluzione industriale forse bastava un responsabile ITIS ora esporrà o responsabile o perisce con chiedesse l'indicazione inserire un nuovo software per accelerare la produttività
Noi qui abbiamo bisogno di un asset decisione dall'alto in azienda che decide di cambiare completamente e prendere nuovi modelli di business e quindi abbiamo bisogno di fare quest'opera di Crossair Telese esatti anche di formazione
E poi una foto una formazione a lungo periodo la formazione scolastica
Ci sentiamo dire da vent'anni che se c'è bisogno di più ingegneri informatici e ancora vero Mario iniziamo a fare ora quello che avremmo dovuto fare vent'anni fa ora diamo bisogna mio che queste competenze digitali siano in ogni forma di lavoro abbiamo bisogno di avvocati giornalisti medici e ha bisogno qui tutte le professioni
Grato di
Compete a lei di avere competenze digitali per essere in grado di affrontare le sfide del futuro
E non possiamo non sottovalutare quelle che sono anche le sfide sociali che questo cambio di competenze ci mette di fronte e quindi dobbiamo ragionare su nuovi sistemi di welfare sistemi di qualità ti verranno incontro a una rivoluzione che comunque chiamerà in causa tantissime migliaia di lavoratori e a cui non potremo rispondere con i sistemi tradizionali
Il quarto tema quello della ricerca sto cercando di andare veloce ma è stato un lavoro molto corpose lungo e quindi richiede anche la possibilità di illustrarvi tutti i passaggi
Le quella ricerca è il tema fondamentale nemico e collegata Bombassei più volte ci ha ricordato ne dovremo concentrarci solo su innovazione e ricerca e sicura uno dei temi fondamentali nel passato si investiva molto
Nel settore militare nel settore spaziale per le ricadute che potevano puoi arrivare nel sistema industriale oggi
La grande innovazione
Passa attraverso investimenti fatti in ricerca nelle università che rappresentano il nostro vivaio sul territorio che sono rimasta molto internazionalizzate chiaro bisogna però di essere messa assiste Emma e anche in grandi centri grandi infrastrutture di ricerca scientifica orientate al risultato rientrate non a competere nel Paese ma competere con gli altri centri di ricerca internazionale
Abbiamo infine bisogno di un'innovazione aperta su questo come avete visto abbiamo ripercorso in questo tanti dei punti
Che hanno caratterizzato molti dei sistemi e dei progetti internazionali su questo però l'abbiamo accennato all'inizio voi non possiamo dimenticare quella che la connotazione del nostro sistema in rendita Riale e non possiamo rischiare di agganciare quello che può essere una piattaforma chiusa che ci limiti che limiti il nostro sistema produttivo
Per quello dobbiamo essere nei tavoli essere nei tavoli con gli altri Paesi per predisporre Sandra aperti evitare i sistemi di Lucchin che impediscono alle nuove aziende il potere entrare nel mercato perché i dati sono bloccati da grandi multinazionali che hanno preso il mercato e non permettono l'inserimento di nuove aziende abbiamo bisogno un sistema aperto che favorisca l'artigianato digitale e le grandi imprese italiane che competono in più Paesi insomma
Per riassumere noi sappiamo che c'è un meccanismo che sta andando avanti e e che ci porta all'adozione di nuove tecnologie di una nuova rivoluzione industriale
Ci sogni Paese sta cercando di farlo valorizzando quelle che sono le proprie caratteristiche la Germania l'ha fatto pensando soprattutto a questa efficienza organizzativa che gli permette di gli ha permesso di fare un salto di qualità
Gli Stati Uniti hanno fatto più basandosi su un'idea di influenzare il mercato di condizionarlo di costruire il mercato italiano deve fare nel sistema e nel modo in cui è riuscita a diventare un punto di riferimento
Lo deve fare quindi puntando sulla qualità dei prodotti una qualità che però non significa una qualità prescindere abbiam visto questi sistemi possono produrre in maniera industriale anche pezzi unirci la qualità si può sempre copiare la cultura no
Noi dobbiamo basarci su quella che la possibilità di mantenere agganciato al nostro sistema industriale la cultura secolare del saper fare
Pensiamo alla CRUI mentale l'esempio più semplice un piatto si può sempre riprodurre ma non lo troverete mai buono come nel luogo dove è nato e dove lo fanno così anche in tutti gli altri settori dalla meccanica
Al all'agricoltura avanzata dalla settore delle costruzioni fino I settori high tech più avanzati l'esperienza la cultura i Pezzi forniti da una filiera diffusa sul territorio questa cultura questa differenziazione qualitativa può essere la chiave di volta del nostro sistema
Io
Concludo dicendo questo se noi vogliamo davvero dove vogliamo riuscire a portare avanti un'idea italiana di
Industria quattro punto zero dobbiamo fare un
Salto di qualità anche dal punto di vista dell'approccio a questa tematica
Parlare di tutti e quattro punto zero ha un grande vantaggio non solo quello di affrontare le sfide del futuro invece penalizzare chi del passato ma anche quello di averci costretto a riparlare di politica industriale
L'industria quattro punto zero è stato in Italia il tema che ci ha riportato ad affrontare i temi industriali e a riparlare di Italia e di come il nostro Paese possa beneficiarne e quindi bisogna farlo insieme noi l'abbiamo fatto la via ho fatto facendo uno sforzo che è costata molti ex fatta molti gruppi dover rinunciare magari a proprie visioni per votare questo documento all'unanimità ma soprattutto per dire questo progetto non è un progetto lato sulla contingenza politica ma un progetto che vuole guardare lontano e l'interesse del Paese viene prima dell'interesse dei singoli
Per questo come invece la Commissione abbiamo costruito una via italiana che sia una via del Paese e per questo vorremmo anche che il Governo il mondo dell'impresa al mondo dei sindacati mondo della ricerca
Guardi tutti insieme a una collaborazione che per una volta non competa al proprio interno ma competa con il mondo che ci ha lasciato una grande sfida a cui noi siamo certi come italiani il saper rispondere
Bene PUA buongiorno grazie
Grazie di questo di questa
Tutto questo lavoro e dell'invito
A partecipare
La notizia come vedete numero uno è che il ministro è stato chiamato in Aula sta rispondendo question-time e in teoria torna
La teoria come sappiamo coincide con la pratica in teoria ma in pratica non lo sappiamo quindi per adesso siamo noi e speriamo
Cosa successore insomma è chiaro che la prima cosa che mi impressiona è questa il
Parlamento che è l'istituzione più nostra che c'è perché è la più direttamente
Coinvolta con il nostro modo di essere Società e cittadini
Si è occupato di noi
Questo è il dato numero perché noi siamo un Paese industriale siamo un Paese del manifatturiero siamo noi cerchiamo la nostra identità in un mondo che sta cambiando così tanto
Il Parlamento alla Camera la decima Commissione il dieci sulla maglietta significa registra una volta almeno
Si è messo a discutere a studiare e questo è il secondo dato non hanno fatto un insieme di
Slogan hanno studiato
La differenza è che la morosa in questo nostro
Periodi o al mondo la quantità di SU DD di sparate che hanno un feedback negativo perché non non possono realizzarsi in cinque minuti perché non funziona così
Sono
Hanno un effetto
Frenante invece che è un affetto di accelerazione ne abbiamo bisogno di studiare
E hanno studiato abbiamo bisogno di lavorare e tutto questa discussione dimostra che
è questo il centro della questione
E abbiamo bisogno di
Una identità di un approccio identitario a questo grande trasformazione perché è chiaro che la trasformazione è complessa
Penso che la soluzione dei cinque pilastri individui
Gli argomenti più importanti su questo insomma
Il il Paese ne discuterà ma
Fondamentalmente
Il cinque pilastri dalla governance alle infrastrutture le competenze la ricerca e l'approccio aperto l'innovazione che poi vuol dire molto di più che solo queste parole
Sono i temi allora
In attesa di andare a a parlare degli aspetti di governance che poi
Affronteremo quando torna al ministro probabilmente
Io comincerei dal da da in fondo con
Enzo Boccia che il Presidente della Confindustria che l'editore del Giornale per il quale lavoro per cui non vi aspettate due domande cattive
Che ha esordito dal Presidente con un
Discorso che partiva non dalle richieste che la Confindustria fa il Governo ma dalle impegni che industriali prendano con se stessi non ha grande
Periodo di trasformazione e credo che questo fosse
Già un messaggio
Come dire importante di grande responsabilità a fronte di questo studio
Che dimostra che
L'impegno e la trasformazione sono grande per il nostro Paese ma anche le opportunità
Da dove comincia il sistema industriale
Intanto grazie grazie Presidente
Grazie onorevole Basso però mi sembra che
La cosa importante la cosa importante di oggi
Egli porre diciamo la questione industriale al centro dell'attenzione del Paese
Perché la questione quattro punto zero non è una questione solo tecnologica ma è culturale
E questo è il grande messaggio diciamo di oggi
E fa bene presento Epifani partendo diciamo da una considerazione che è quella di dire partiamo da punti di forza di debolezza e ne abbiamo cercato di farlo in maniera introspettiva anch'esso
Anche perché dobbiamo farlo per saper rappresentare
E quindi che cosa deve fare diciamo l'industria italiana dall'interno dei suoi cancelli e poi con il faccia una cessione su quello che ci si aspettava all'estero
In realtà la domanda è quale indusse immaginiamo
Industria quattro punto zero ma significa cavalcare la quarta rivoluzione industriale significa essere eccellenti in ogni funzione aziendale questo prescinde dalla dimensione significa aggiungere servizi e prodotti
Significa ragionare in termini aperti significa crescere culturalmente e dimensionalmente faccio una valenza se non siamo contro i piccoli siamo per la crescita e l'altra questione
Se vogliamo intercettare i mercati lontani dobbiamo cresce
Poi pure anche crescere restando piccole accordi di filiera e dirette però se ne vogliamo affrontare il punto di vista industriale che non significa che il piccolo è bello va bene per alcune nicchie per alcune cose
La questione crescita interna alle imprese e determinati
Quindi la prima questione diciamo che non ne abbiamo posto
Tra l'altro è significativa detta diciamo da un ex presenti piccola industria così o no
Collego anche al pensiero di Bombassei meno alcuni venga c'è una grande stagione associativa c'è piccolo non è più bello piccolo è una condizione da superare
Ma non riguarda solo i piccoli riguarda i piccoli che devono diventare medie mediche devono diventare grandi grandi grandissimi grandissimo Canzian c'è un progetto Pes
Come si fa accresce questa c'è una grande questione e
Qui
La Commissione c'entra il punto il Paese duale
Perché in realtà ne abbiamo ancora una parte di industria che di queste è rimasta troppo attaccato all'essere produttori
Quindi la funzione di produzione determinante ma è l'unico fattore di competitività purtroppo non è più vero
A una parte di industria duale trasversale al Paese che invece ha compreso che l'innovazione
Un senso assoluto è l'elemento che ti fa fare il salto tant'è vero
Che se leggiamo le medie di settore noi capiamo sia numeri lo stesso sistema bancario ne al corrente che non sono più significative dalla perché all'interno dello stesso settore matura e non aziende che vanno molto bene molto male
E perché tra l'altro questo ci dice che non esistono settori innovativi e non aziende innovative in settori maturi e non questo è un altro elemento che ci aiuta poi come dire a dare una chiave di lettura di politica economica
Perché se prendiamo quelle aziende di fasce come dire alta cioè quelle che vanno molto bene sono quelle che hanno fatto dell'innovazione in senso lato una questione complessi
Un'azione non è solo ricerca e sviluppo ricerca e sviluppo e organizzazione e attività intangibile Carlino organizza esce e relazioni industriali e impatto tecnologico e macchinari questo è innovazione
Entrare in questo mondo di innovazione significa cavalcare una cultura della complessità da parte dell'impresa dell'industria italiana
In quei purtroppo il fattore di competitività non è più come una volta cioè sapevi fare bene un prodotto delle competitivo oggi saper far bene un prodotto che è la precondizione per entrare in partita ma non è vinto niente
Devi essere bravo in finanza aziendale in marketing e in tutta la cosa ci siamo detti ma questo già dà il quadro diciamo della consapevolezza del punto di partenza però l'obiettivo qual è portare l'intero sistema industriale italiano verso questa direzione
Perché dire che ce la fanno solo alcuni impresa lasciando indietro altre evidentemente sarà un progetto bello per queste imprese di cui sicuramente siamo orgogliosi anche nell'uomo Confindustria ma non è un progetto perso
Ad allargare la questione di Quarta rivoluzione usano questo è molto più l'Arc
In cui la questione indossa diventa una delle grandi questioni Paese secondo Paese industriale d'Europa nonostante deficit di competitività che anche significa che sono state fondamentali importanti dal punto di vista industriale
E fa bene l'onorevole Basso quando diciamo concludendo ci invita diciamo non appiattirci sul presente ma guardare le potenzialità del Paese perché questo è il grande messaggio
Che ne condividiamo e fa bene diciamo Calenda che dice una cosa che non è proprio antitetica a quella di Epifani quando dice diciamo di non
Fare una politica dirigistica Epifani rispondessi ma dobbiamo reagire
Perché se vediamo
La politica che basso diciamo a indicato da parte degli Stati Uniti d'America che dice neutralità dei settori in realtà ti dice qual è l'idea di politica economica deve essere dei fattori e dell'offerta
E non possiamo scegliere i settori del futuro se è vero come è vero che non esistono aziende settori innovativi e non è quindi aziende innovativi in settori marginali ma dobbiamo incidere una volta per tutte in questo Paese sui deficit di competitività in termini strutturali
Allora il Rescio ring e non diventa solo una questione tecnologica ma anche che aiuta ma la questione complessiva in cui affrontare la questione fiscale la questione getta la questione produttività
Che non riguarda nemmeno solo la questione fiscale ma riguarda anche le relazioni industriali
Che entra esattamente la questione della rivoluzione industriale perché se la produttività è uno dei nodi di sviluppo del Paese negli ultimi quindici anni rispetto alla Germania abbiamo perso trenta punti ricorso al lavoro per unità di prodotto è una questione guardano i lavoratori ma anche la questione fiscale
E riguardo però l'idea e qui secondo me il punto di caduta da cui potremmo partire oggi con questa idea comune di un intervento organico di politica economica
Che veda nell'industria quale industria ad alto valore aggiunto ad alta intensità di investimento ad alta intensità di produttività
Facendo dell'Italia la boutique dell'industria del mondo
Perché in realtà il punto di caduta della rivoluzione industriale che devi fare prodotti sartoriali con concerto industriale
Questa è la grande sfida quindi una parte di venire alla cultura artigianale di grande qualità elevata dall'altro però non devi perdere la dimensione industriale sembrano due cose antitetiche grazie alla tecnologia si può fare e gli italiani
Possono cavalcare la quarta rivolgendosi al per due motivi primo perché siamo secondi diciamo nonostante riusciti con verità essi non li avessimo saremo i primi al mondo e quindi converrebbe intervenire su questo
E secondo perché in mercati globali sono mercati di nicchia mercati di nicchia sono mercati per gli italiani
Quindi in questo mondo di crisi in cui ci mettiamo anche Brecht
Perché l'eventuale svalutazione all'idea stellina e l'abbassamento delle tasse da parte dell'Inghilterra il rapporto a break SIT messo insieme
Alla questione produttività rapporta la Germania ci obbliga a ridurre la forbice di produttività in Italia perché l'unica arma che abbiamo per essere competitivi
Questo significa tecnologica questo significa affrontare per sempre la questione dell'obsolescenza economica dei macchinari che non è solo la dimensione di ricerca e sviluppo
Me la questione di attirare tecnologie che siano all'altezza di fare una produttività a livello di un paese diciamo di
Primo di prima fascia dal punto di vista industriale
Allora quindi le imprese devono fare questo tra l'altro se non lo fanno rimarranno sempre più marginalizzate perché fare la guerra dei prezzi o andare verso
Orientamenti come dire che seguono i Paesi cosiddetti low cost non ci portano da nessuna parte ma l'industria dell'Occidente nell'interesse dell'Italia innanzitutto all'industria come dire che abbiamo chiamato
E questo esercizio l'abbiamo fatto per far comprendere a nostra base associativa che avevamo capito dove eravamo perché Confindustria deve anche avere un ruolo di indirizzo
Permettetemi diciamo un termine che può sembrare forte parole pedagogico formativo il rapporto e si associa
C'è chi lo allo HP dobbiamo accompagnarlo cioè quelli che sono nella fascia indietro dobbiamo aiutarli H far capire come dire che possono andare allora ma questo significa anche una finanza
All'altezza della quarta rivoluzione industriale e faccio un esempio
Negli ultimi anni se andiamo ad analizzare i bilanci di quelle imprese che sono molto avanti vediamo che quelle imprese hanno investito molto in cosiddetti attività intangibili
Cioè prima si investiamo molto in macchinari e capannoni oggi la linea organizza dei sogni brevetti la ricerca lo sviluppo una serie di cose
è il sistema bancario pronto per valutare i parametri qualitativi
Possiamo costruire un tavolo con il sistema bancario per valutare i parametri qualitativi che sono il futuro delle nostre imprese al pari dei parametri quantitativi penso che questa è una questione che riguarda la quarta rivoluzione industriale perché l'effetto
Cioè la causa è quella che abbiamo detto l'effetto come dire questo terza questione
Se vogliamo crescere non possiamo più evidentemente fare una questione come dire di strumenti che riguardano l'Adisu intermediazione del debito bancario il rapporto alla banca ma non all'impresa mi spiego
Il Benigni il mini bond è una cosa importante che abbiamo realizzato diciamo che il Governo ha viaggiato me uno strumento di debito
Quindi sostituisce debito addebito aprire i capitali invece delle imprese significa farle crescere senza debito ma aprendo una stagione culturalmente avanza
Anche su questo l'indirizzo della politica fiscale potrebbe aiutare facevano un indirizzo educativo e culturale e ci sono degli strumenti come il Progetto litri borse dalla
Ho già tetti Borsa italiana prevede adesso non mi sembra due trecento imprese sono diciamo dentro al progetto se riuscissimo a far rientrare in quel progetto ha un migliaio di imprese
E ogni impresa mediamente attirasse cinque milioni di euro di investimenti nel proprio capitale con quote di minoranza per mille sono cinque miliardi di euro
Se Prodi già Simona politica fiscale che orientasse diciamo questa operazione tipo diciamo la cosiddetta i tenace
Non per la quota
è una questione industriale che aiuta c'erano gli investimenti privati è una questione che lega diciamo la produttività e quindi la detassazione dei premi di produzione forse il disegno uscito
E quindi la sostanza
La
Indagine conoscitiva di oggi è molto bello
Penso che il Paese legale come ci si avvicina al paese reale sono solo contento
La terza questione come dire in cui ci invita il Presidente Viciani anche l'onorevole Basso
Questa è una stagione di corresponsabilità
Quindi smettiamola come dire di girarci la pallavolo con l'altro cerchiamo di lavorare insieme e cerchiamo di essere ceto dirigente nella sostanza cerchiamo di essere coerenti ed esemplare
Se questa è la strada
La politica economica che ne consegue
è una conseguenza e quello che devono fare le aziende e gli imprenditori e lavoratori dentro le fabbriche è una conseguenza a ciascuno il suo ruolo in un'idea Paese che rende affascinante il lavoro di tutti noi e anche di chi fa rappresentanza
Question-time dopo la black sì si chiama fragranze Tundo e mi sembra di aver capito Cristo
E non so quanto duri quindi stiamo stiamo in in improvvisando
La
La questione della
Progetto Paese di quindi di tutta la la la il tema del
Rapporto tra dirigismo progettualità piano condiviso regia eccetera a me la terrei ancora un attimo finché non abbiamo capito se torna non torna
Il ministro
Quello che in questo momento stiamo facendo è il lato diciamo della
A domanda di piano quindi l'industria la società con e il Parlamento che sta
Mettendo insieme le idee
Da questo punto di vista mi sembra che ancora una volta stiamo domandandoci che cos'è la via italiana e
Le considerazioni che non possiamo non fare sono quelle relative alle forma di arretratezza
Delle quali parliamo la scommessa è che le forme di innovazione possano tirarci fuori dalla rete altezza
E la questione intellettuale se questo avviene o non avviene cioè se le parti eccellenti del Paese riescono effettivamente portarsi dietro l'insieme questo poi
Lo stesso che che appena accennato boccia da un certo punto di vista rispetto all'insieme delle aziende
Allora è chiaro che il sistema nel suo complesso nel suo infrastrutture eccetera
Sono arretrate vanno piano non non stiamo facendo abbastanza nonostante che non c'è dubbio dal due mila dodici sia successo molto rispetto a quello che succedeva prima
Nel nostro Paese abbiamo ricominciato a parlare di Agenda digitale abbiamo ricominciato parlare di investimenti in infrastrutture abbiamo ricominciato a farle anche queste cose ecco ci siamo tranquilli ce l'abbiamo fatta
Fra che nessuno mi aveva chiesto onde
Per cui da da questo punto di vista il la la folle forme di arretratezza sono
Senza discussione le tutte le classifiche ce lo dicono da tutti i punti di vista quello che ha colpito poi nella discorso degli ultimi tempi del dell'Agcom in particolare dica dica
Stato il fatto che ne abbiamo il doppio delle persone che non sono mai andate su internet rispetto al resto della dell'Europa
E un sesto delle persone che vanno su internet ad alta velocità rispetto alla sull'euro cioè la nostra è lite piccolissima e la nostra diciamo insieme di esclusi
E il doppio di quello degli altri
Quindi questo
Da molti punti di vista è un fatto storico noi abbiamo passato trent'anni a pensare più alla televisione che all'interno in uscita dalla scuola
E adesso da un po'abbiamo capito che non c'è più tempo e che dobbiamo recuperare
Le infrastrutture verranno fuori con la lentezza delle cose che
Hanno
Un grande peso geografico dentro con tanti soldi di mezzo
Allora
La
Posto che la domanda era come ne usciamo come il come si fa ad affrontare questa urgenza pazzesca che ne stiamo vivendo
Sapendo che le misure delle quali stiamo parlando sono misure che hanno effetti lenti nella migliore delle ipotesi positivi ma lenti
Mi pare che il la la la questione non si possa che risolvere dandoci una
Un piano che non sia di un partito o di un governo di una parte ma sia di tutti gli italiani scusatemi se lo dico in modo così ingenuo
Ma questa cosa di cui stiamo parlando e che né da grazie al ritorno del ministro mi dà la possibilità di smettere di dire le stesse fregnacce eh
Il fatto che noi dobbiamo darci un piano chiamarlo piano industriale a chiamarlo come vogliamo governance e quant'altro ma
Un piano che deve dichiararsi a favore della storia d'Italia da qui in poi non
Di un
Partito di un governo di una parte perché
è chiaro che
I cambiamenti scontino erano esserci e gli effetti di quello che adesso decidiamo probabilmente arriveranno quando ci saranno degli altri
Quindi c'è bisogno anche di un approccio non dico generoso ma
Davvero lungimirante seria vero
Questo forse
Un poco il modo con il quale vorrei fare la domanda al ministro ma che adesso
Come ripeto forse si è perso qualche
Passaggio insomma siamo totalmente consapevoli credo tutti del fatto che negli ultimi
Tempi
Almeno dal due mila dodici l'Italia si è ridata una strategia
Rispetto a queste cose si è accorto di questo eccetera
Nella questione posta dalla dalla decima Commissione il primo pilastro è un sistema nuovo di governance
Che corrisponde alla idea di piano Paese di cui ha appena parlato boccia che
Mi riferisco quindi come si fa
A farlo in un posto che questo genere di cose mettersi insieme fare squadra le fa soltanto ai Mondiali agli europei e nel periodo del Risorgimento
Vado ma
Cioè con questa facile attacco nel bacino era meglio il question-time sotto allora
Come si fa a far fare squadra l'Italia allora
Premesso che se avessi la risposta fare un lavoro più importante di quello che faccio adesso ma Antonio Conte ha lasciato importanza
Io penso questo uno uno dei punti sostanziali essere molto chiari in quello che si vuole raggiungere quello che che si può raggiungere quello che non si può raggiungere
Allora
La
Lari la ricerca una ricerca molto articolata e molto interessante qual è il primo modo di fare squadra il fatto che io non faccio un'altra ricerca per esempio
Cioè prendo abbiamo detto con
Con con
Presidente Epifani ci siamo detti va bene allora fa siamo in i tempi voi fate la vostra ricerca e della ricerca che fa il Paese su questo
Dopodiché il mio lavoro è prendere l'outcome della ricerca e dirvi quali pezzi di questa outcome può fare il Governo quali pezzi lealmente deve fare il privato
E con quale in quale modo lo affrontiamo quindi prossimo passo di questa ricerca e della
E del
Piano del Governo è
Per la prima settimana di agosto prima della
Della pausa estiva
Presentare
Il foro atti questo cioè su questi pilastri per vi dirò come brevemente quali affronta come vorrei affrontarlo
Che cosa facciamo nel breve nel medio lungo termine questo secondo punto che lei ha citato che secondo me qualifica
Questo noi abbiamo diciamo due
Grandi scuole di pensiero in Italia sempre state uno che pensa che
Problema Italia agire sulla domanda rapidamente vedendo dei risultati e uno pensa e un'altra che pensa di non lavorare sull'offerta sugli investimenti
Questa è stato un dibattito
Interessante per un certo numero di anni oggi è una discriminante fondamentale e io penso che noi dobbiamo dire responsabilmente chiaramente che
La politica per l'offerta e la politica degli per investimenti è
L'unica politica possibile per
Due ragioni fondamentali
La prima ragione ha natura
Diciamo così
Economica la seconda natura culturale
La prima ragione che ha natura economica il fatto che noi siamo di fronte a un salto non solo tecnologico tecnologico e di competizione internazionale che non ha precedenti nel mondo cioè si combinano le due cose
Si combinano da vent'anni non è che si combinano da domani mattina
E questa cosa qua non si può affrontare se non adeguando tutte le strutture della società a
Un passo che oggi noi non abbiamo e per farlo l'unica cosa sono gli investimenti non c'è un'altra non c'è un'altra strategia vincente dal punto di vista economico
C'è un punto somme molto più importante cioè quello sociale e culturale che è questo
Se voi vedete
Qualunque risultati dei referendum le analisi sociologiche eccetera è chiaro è che questi due fattori combinati innovazione tecnologica e
Globalizzazione diciamola così hanno creato delle fratture profondissima nelle nostre società cioè i vincenti e perdenti sono iter polarizzata molto più di quanto lo erano prima
E questa è la ragione secondo me della crisi tutte le democrazie occidentali cioè noi quello che viviamo che noi chiamiamo populismo non è
Una roba
Diciamo di un gruppo di cattivi soggetti ma è la reazione naturale e comprensibile di chi è nel pezzo dei perdenti
E nel pezzo dei perdenti quando si parla spesso i perdenti io sarò molto attenti
Perché noi per esempio diamo per assunto che io lo faccio sempre come esempio lati all'intelligenza artificiale una cosa fantastica meravigliosa che cambierà in meglio la società
Questo pensiero e condiviso secondo me oggi dal dieci per cento degli italiani
Cioè il restante novanta per cento che non sa che cos'è questa cosa non so manco io francamente
E
Lo vive con un assoluto terrore
Allora
Oggi la verità è che
C'è
Un rifiuto fortissimo della modernità
Intesa come paura dell'innovazione tecnologica e paura della globalizzazione
E questa cosa sicura solo con gli investimenti in due aree sono quelle dell'hardware
Chiamiamo l'hardware evoluto quindi io intendo anche il digitale no che hardware non è
E poi il soft perché sostanzialmente
La dotazione dei mezzi culturali per comprendere quello che sta avvenendo che è molto complesso molto difficile e molto poco semplificarli io
Veramente chiunque voglia bene all'idea della modernità e del cambiamento che può essere
Positivo di quello che ci aspetta positivo deve evitare
Di dire che meraviglia l'intelligenza artificiale arriverà cambierà positivamente le nostre vite perché questo terrorizza la gente lo deve spiegare come
Per spiegare anche i pro e contro lo sono loro lo sanno perché mi interrogano parlamentari praticamente tutti i giorni
Un grande fautore degli accordi libero scambio dell'internazionalizzazione ma mai mai nascondo
Tutto quello che di negativo ci può essere se non sei correggono gli effetti quindi mai cercare di semplificare le cose ecco questa secondo me
La premessa di questo discorso quindi questo non è
La
L'Italia che diventa semplicemente più competitiva
E l'Italia che diventa più competitiva più coesa più equa e anche più costruttiva nel modo di affrontare le cose
Cosa come vogliamo quindi scusate questo vuol dire
Che a mio avviso la prossima finanziaria deve essere tutta una finanziaria di investimento cioè di spinta di investimento
E deve essere costruita su un piano industriale per il Paese
Che ha un orizzonte lungo che va spiegato i cittadini che va spiegato anche gli effetti sono lunghi non ci sono stati bravi
Riuscirò a portarla a casa ovviamente
Possibilità scarsissime per quello che dipende da me però questo è il tipo di battaglia che io farò come come
All'interno del Governo dal punto di vista di contributo di idee
La governance
Noi qui dobbiamo evitare una cosa e io lo faccio l'esempio dei digitali Innovation ha fatto che quando io sento mi tremano le ginocchia perché
Perché esattamente come gli incubatori per le start-up
Cosa è successo con gli incubatori per l'est delle start-up è successo che in ogni Comune Provincia Regione si è aperto un incubatore per le start-up
Che nel novantanove virgola nove periodico per cento dei casi è un posto dove si affittano degli uffici ai giovani che è un lavoro meritevoli stimo io va fatto non c'entra niente con gli incubatori per le start-up
Allora dov'è che fare sistema per esempio si vedrà se non c'è capaci di fare una cosa efficaci o no il fatto che purtroppo
Non tutte le Regioni non tutte le profilo Province ci sono più ma diciamo come espressione geografica
Non tutte le Province non tutte le Regioni
Avranno un digitale Innovation ampi perché il digitale Innovation ab richiederà il fatto di avere insieme l'industria di avere insieme un'università di eccellenza e non tutte le università sono di eccellenza
E le altre aree del Paese che non avranno questo apportata dovranno fare una cosa che nell'era digitale è tragica cioè prendere un treno fare quarantacinque minuti treno e andare dove c'è la possibilità di fare un digitali Innovation a vero
Per questo la cabina di regia importante la costituiremo partirà la prossima settimana in questo formato
Faccio un dubbio sulle Regioni così facciamo subito un po'di discussione polemica nel senso che io non penso che possiamo avere come in Germania tutti lender rappresentante landa penso questa cosa vada gestita in primo luogo in prima battuta tra
Partner pubblici e privati ma a livello centrale e poi gestita con le singole Regioni sulla base dei progetti dove hai deciso che possono atterrare
La faremo la prossima settimana con alcuni principi di base primo neutralità tecnologica e neutralità settoriale
Io non sono in grado e credo nessuno di noi e forse neanche lei ma
Non mi spingo a tanto di definire se andrà meglio la stampante tre di o la manifattura dicci
E guardate che la prima tentazione che avremo in Italia è di definire esattamente questo
Perché è sempre stato così che la nostra storia noi vogliamo fare una cosa che dica stalli industriali è la stampante tredici su che basi non si sa quindi non neutralità tecnologica non vi diciamo qual è la tecnologia
Probabilmente la tecnologia cambia venticinque volte da qui all'implementazione del piano soprattutto se non siamo in grado di farlo molto rapidamente e neutralità settoriale e io su questo sono d'accordo con Guglielmo ci siamo anche con la Commissione ci siamo confrontati molto
Non c'è un settore o meglio non noi non abbiamo la responsabilità di definire quali sono i settori perdenti e vincenti
Questa cosa qua non è responsabilità del Governo è responsabilità del mercato il Governo quando l'ha fatto in passato ha creato disastri normalmente ha scelto sempre quelli che erano perdenti
Per un certo numero di anni comunque sicuramente quindi questi sono i due principi di base
Lavoreremo moltissimo sulle infrastrutture abilitanti per questo perché non se gli hanno un approccio di settore e scusami io su questo diciamo con Enzo ci siamo confrontati ci confronteremo neanche di filiera
Perché a differenza della Germania io non ci credo e ve lo lo dico apertamente perché se no diventa un dibattito
Che qui noi abbiamo le imprese grandi che prendono imprese piccole gli fanno la cioè non è che non succederà succederà ma quelle che lo vogliono fare lo fanno non è che lo fanno perché io dice il Governo
E dunque se non ci mettiamo ad andare appresso al modello tedesco perché il modello tedesco è quel modello in questo caso noi rischiamo il fallimento cioè di inseguire di riuscire
Con tre quattro grandi imprese comunque l'avrebbero fatto
Ma di non costruire invece di non concentrarci su quello che è importante cioè i fattori abilitanti potrebbe i tanti che sono sicuramente l'infrastruttura a banda larga
Io sto facendo rima pare tutto Progetto banda larga per vedere quanti punti di in quanti casi è connessa sono connesse le industrie tre è un problema perché sulle aree a fallimento di mercato non ce ne sono tantissime e quindi non è sono se non è solamente l'iniziativa pubblica ma deve essere iniziativa privata
E quindi ho intenzione di chiamarmi gli attori privati e di segno Agliardi questo tema cioè che dovranno fare in più velocemente lì che altrove probabilmente
Ma è anche l'infrastruttura fiscale no e quindi ripeto la finanziaria cose come Sabatini supera mostra mento fondo di garanzia
Pensate che oggi il fondo di garanzia che muove quindici miliardi di finanziamenti diciamo come garantiti oggi finanzia più o meno allo stesso modo il circolante gli investimenti
è una follia cioè se la garanzia la deve mettere lo Stato la demente per fare investire non più da finanziare il circolante Dini di un'azienda e la secondo punto è
Finanzia tutte le catene copre tutte le categorie di rating uguale cioè se tu sei il massimo del rating dove non è bisognerà garanzie pubbliche comunque di l'ottanta per cento ma un senso e quindi lo ristrutturiamo per andare più sugli investito se lo facciamo già a luglio
Più sugli investimenti e e meno sul circolante e più sulle diciamo sui lettini intermedi quelli che hanno effettivamente difficoltà queste sono infrastrutture tanto abilitanti
Oggi incontrato la Giannini su questo tema sarà parte ovviamente come disegnato qui del del tavolo
Lei ha
Nel piano ricerca una porzione molto significativa su Fabbrica intelligente
Noi abbiamo una porzione di attività che abbiamo già dedicato a questo quello che faremo Farid tutte le attività di bandi insieme in maniera che non si scoliamo
Tra quello che fa lei e quello che facciamo noi
Credo che andrà fatto una scelta io penso lo porterò sui poli tecnici non perché esistano solo i poli tecnici ma perché con i tecnici oggi sono una competenza avanzata su questo sulla parte ovviamente tecnologica poi c'è una parte manageriale
Ma di nuovo noi l'abbiamo fatto un settore totalmente diverso lo sapete che sul piano made in Italy con le fiere lo abbiamo detto aiutiamo solo le fiere che sono leader le altre non c'è spazio
Diventano lineare le aiutiamo ma se non hanno un progetto non finanziamo i quartieri fieristici quartieri fieristici Italia sono nati ovunque e non e molto spesso sono vuoti anche a Roma per la verità ma insomma in tutta Italia
è un po'come la stessa cosa della del del principio dei digitali Innovation abbia se non facciamo una selezione questi quindi aiutiamo i migliori
E facciamo delle scelte e certo questo spingerà la competizione rialzo tutti vorranno entrare nelle
Diciamo né best performer per ottenere finanziamenti e va bene che sia così all'inizio serata dire dei no e ovviamente come è successo sulle fiere sono un sacco di gente arrabbiata ma così bisogna fare
L'ultimo punto è il più delicato è quello degli standards
Perché ovviamente quello che succede tipicamente in questi casi e che arrivando noi relativamente dopo rispetto agli altri gli standards sono definiti da un'altra parte e noi siamo fregati
In questo caso secondo me non è così banale che definiscono gli standards perché stando a sono molto in evoluzione però comunque sia il rischio c'è io ho incontrato ma Kron due settimane fa incontrato Gabriel lunedì
E a Berlino e quello che ci siamo detti al sediamoci intorno a un tavolo cerchiamo di non fare la solita cosa per cui arriviamo lì cioè la solita cosa non è più facile tristi si mettono d'accordo e quindi fanno loro la solita cosa e noi da soli l'altra solita cosa però
Ci detto cerchiamo di evitarlo perché in questo caso l'industria tedesca c'ha tutto l'interesse a fare la a farlo insieme a noi lo dobbiamo capirlo particolare su alcuni settori
Abbiamo lavorato insieme abbiamo a fine agosto un incontro intergovernativo che faremo a Maranello
E l'obiettivo è arrivare lì comunque unità di percorsi lavora e comune sia
Con i tedeschi ma poi anche sull'altro tavolo con i francesi
Non voglio prendervi tanto tempo anche perché o mi pareva che più che Zotti seduto dilungare per un quantitativo di rampe norme verbalmente il buco quindi non voglio disturbare ma
Industria quattro punto zero Ciampi una questione fondamentale dentro pesci volo SISS
Ce la si possono prendere da cinquanta lati diversi e il rischio di fare Rory un po'perché in evoluzione un po'perché si presume di poter fare di più di quello che si può fare che è l'altro chiave che dobbiamo avere cioè essere molto commisurati nelle
Per sapere quali sono le nostre cose enorme io mi aspetto che come fu sulle start-up che siccome fosse stato l'esatto identico fenomeno
Ci saranno tutti dalle Regione la Provincia i Comuni le circoscrizioni gli enti autonomi che da domani parleranno solo di industria quattro punto zero te la faranno ovunque dovunque in qualunque circostanza facendo un casino di proporzioni atomica
E questo posso dirvi una cosa non riusciremo a cambiarlo perché anche parte di come siamo fatti noi italiani del modo in cui ci siamo dati c'è una cosa che noi non dobbiamo fare mai assecondarlo a livello di Governo cioè per me
Se una Regione pensa di voler sviluppare il suo digitali nove Schnabel io non posso fare niente cioè non è che li posso sparare o dire non lo devi fare odio quello che posso fare non aiutarla se non ci sono le condizioni per farlo
Quindi la capacità il Governo dovrà essere soprattutto quella di scegliere di essere selettiva questa una responsabilità che in particolare ricadrà su di me perché di questo progetto
Devo avere un po'l'ownership perché altrimenti finisce che non è responsabile nessuno quindi benissimo le cabine di regia
Suggerirei che non tutto nella capire già ci sarà Nannicini di Palazzo Chigi suggerirei però che siccome funziona anche un po'meglio tutto San certo punto certo i ministeri che si occupano di qualcosa quindi nello specifico io mi occuperò di questo
E quindi se qualcosa sarà sbagliato saprete conti prendervela
Asta ripeto prima settimana di agosto presentazione delle prime misure che vogliamo prendere
Su questo ci sarà un dibattito io lo voglio fare anche in Parlamento non solo con gli attori se tu sei d'accordo su questo
A perché voi avete fatto in questo caso una cosa molto importante cioè avete costruito una policy del Governo prima del Governo
E di questo viva dato atto va riconosciuto e va giocato in una squadra che parta dalle cose che voi avete fatto non
Come spesso accade partendo il Governo prima qua cercando di mettere insieme il Parlamento questo è secondo me
Un modo abbastanza virtuoso e sistemico di lavorare che vorrei mantenere nei prossimi mesi grazie
Grazie a tutti mi pare abbiamo fatto una buona presentazione ringrazio sia il ministro Calenda sia
Vincenzo Boccia sia al nostro moderatore grazie buon lavoro a tutti