Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da Radio Radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio su destra supplemento del giovedì oggi e giovedì trenta giugno del due mila e il sedici e questa settimana il supplemento di basato su destra
Sarà una rassegna di articoli di di commenti di analisi su due fatti due venti importanti che riguardano che in questi giorni hanno caratterizzato punto l'Europa sudorientale
L'attacco all'aeroporto di Istanbul e e gli affetti che il referendum nel Regno Unito che la break site potrà avere
Sulla futuro dell'Unione europea e sul processo di allargamento ha in particolare appunto all'Europa balcanica l'Europa sudorientale
Due eventi che hanno messo in ombra un altro un'altra notizia un altro evento importante
Vale a dire la visita dei di Papa Francesco in Armenia e le sue parole sulla genocidio armeno cominciamo dall'attacco l'aeroporto di Istanbul che ha provocato
Decine di morti decine di feriti si ragiona per cercare di capire quale può essere la matrice di questo attacco
La pista che si segue ascrive scriveva ieri sulla stampa Marta Ottaviani e soprattutto quella del terrorismo islamico diesis e solo dopo quella del terrorismo curdo del e Kakà il PKK il Partito dei lavoratori del Kurdistan
Il Presidente Air One parla di complotto e sprona l'Occidente a combattere tutte le forze terroristiche
Marta Ottaviani città Fuat armi la gola profonda di Twitter che danese anticipa le mosse dall'esecutivo e che ha fatto intendere che il Governo e l'intelligenza del sarebbero direttamente coinvolti nell'attentato
Quel che è certo ascritto Mato Taviani che la Turchia
è precipitata in una spirale del terrore che sembra non avere fine
Vittorio Darold sempre ieri sul Sole ventiquattro Ore segnalava che fare supposizioni sulla matrice degli attentatori ancora troppo presto
Anche se l'azione di questo tipo non si pianificano in pochi giorni nel caso ci fosse una rivendicazione dei separatisti curdi c'è il rischio di un circolo vizioso nell'escalation di violenze tra Governo turco separatisti dell'arte Kakà
E del gruppo ci sionista dei falchi per la libertà del Kurdistan per arrivare all'obiettivo politico della Repubblica presidenziale
Ricorda darò del Presidente Ardone da oltre un anno ha rimesso in auge i toni più accesi della retorica nazionalista archiviata la fragile tregua con i separatisti curdi ha riaperto un sanguinoso conflitto che ha provocato quarantacinque mila morti dal mille novecentottanta
Tutto questo per erodere consensi almeno e Pepe il Partito nazionalista del professor del letto Baccelli
Politico che ha saputo mettere il doppiopetto alla formazione dei Lupi grigi l'operazione politica riuscita la che per
Il partito di Erdogan ma c'è il rischio di Pola rizzare il Paese il Presidente ardo Anna conclude
Darold forse raggiungerà l'obiettivo di una Repubblica presidenziale ma con un Paese profondamente diviso destabilizzato
E sempre ieri sempre sul Sole ventiquattro Ore c'era l'analisi di Alberto Negri
Su Verdon e sul peso delle guerre irrisolte
Il Presidente turco scrive Negri a fronte questo momento la prova più dura insidiosa della sua Presidenza lungo un arco di tempo che vede il partito islamico anche per potere da quasi quattordici anni
è ardua ma ha dovuto in questi mesi ridimensionare le sue ambizioni da sultano mediorientale cambiare anche una politica estera che prima l'aveva visto appoggiare i fratelli musulmani in Egitto sbalzati al potere dal colpo di Stato del general Sinisi
E poi lo aveva portato in prima linea nella guerra in Siria per abbattere il regime di Bashar al-Assad
Il conflitto doveva durare pochi mesi ed è in corso da più di cinque anni un altro errore di calcolo clamoroso esatto è ardo Anna
Con il premier Armada Cutolo ad aprire l'autostrada della Cina da che ha portato migliaia di combattenti islamici sul campo di battaglia siriano contro Hassan
La Turchia scrive Alberto Negri si è quindi trovata sbilanciata quando sulla scena comparso Lisi sede cominciata la guerra il califfato la Turchia storico membro della NATO si è trovato a giocare una partita delicata
Da una parte ha sostenuto l'opposizione islamica contro Damasco e allo stesso tempo ha scatenato un'offensiva contro i curdi della teca CAI quelli siriani
Temendo la costruzione la costituzione di uno Stato curdo i suoi confini
Un ruolo assai difficile da sostenere troppi nemici e pochi alleati
Dove si è scontrato con il fronte sciita rappresentato dall'Iran Assad dagli Hezbollah libanesi
Ma anche con la Russia di Putin alleata di Teheran che prima era uno dei partner economici ed energetici più importanti per Ankara è stato quindi costretto imprimere una virata alla sua politica estera
A Roma domenica è stato firmato l'accordo con Israele per ristabilire dopo sei anni di rottura le relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico Israele è stato per anni un partner importante per la Turchia anche sul piano militare e dell'intelligenza
L'incidente della Mavi Marmo nel due mila e dieci il convoglio turco di aiuti a Gaza saltato dei reparti speciali israeliani
Aveva accusato la morte di dieci cittadini turchi da allora i rapporti erano stati congelati
Questa intesa è stato una sorta di coro a tre voci da una parte ardo anche il premier israeliano Netanyahu dall'altra il Presidente russo Putin che con il leader dello Stato ebraico intrattiene ottimi rapporti ma che anche un fiero nemico dei jihadisti un sostenitore di Assad
La lettera di scuse a Putin la lettera che
Ardo Anna ha scritto né per scusa saputo dell'abbattimento della dell'aereo
Russo da parte della della contraerea
Turca peraltro le tra peraltro alquanto ambigua
Scrive Negri non può essere stata certamente gradita negli ambienti islamisti come non può essere con come non può piacere rinnovato rapporto con Israele
La partita mediorientale diventata complessa e la Turchia sta pagando il peso dei conflitti in cui è stata coinvolta con un'ondata di destabilizzazione così Alberto Negri
Ieri sul Sole ventiquattro Ore
E che la svolta in politica estera delle ultime degli ultimi giorni le svolte di ardo Anna possano essere una dei motivi che spiegano l'attentato alla
Aver all'aeroporto di Istanbul e anche la tesi di Antonio Ferrari sul Corriere della Sera
Coloro che hanno combattuto per anni contro la linea dittatoriale del Presidente sultano progetta il petardo Anna che non ha esitato a sostenere i tagliagole dell'ISI se per ragioni di interesse ma anche di ideologia hanno buon gioco adesso sostenere che il regime paga i suoi errori
Verissimo scrive Antonio Ferrari
Però va detto che nelle ultime settimane anzi proprio nelle ultime ore è arduo hanno una volta tanto capace di ascoltare i Consiglieri più attrezzati ed attenti aveva compiuto due passi fondamentali
Sapendo di essere indebolito nel suo paese con un'immagine assai screditata deciso di riavvicinarsi ad Israele dopo il duro attacco alla flottiglia pacifista turca che sei anni fa voleva raggiungere Gaza violarne blocco
E la lettera di scuse che ardono ha inviato al suo omologo russo Vladimir Putin scusandosi per l'abbattimento del caccia al confine con la Siria è il passo successivo della nuova strada imboccata negli ultimi tempi scrive ancora per la Ferrari
Il Presidente ha cercato di riconquistare il sostegno delle sue forze armate che per anni erano state emarginate non si capisce servono abbia compreso fino in fondo che la correzione di rotta aveva un prezzo
Risulta evidente conclude Ferrari che Ardant dopo i balletti forsennati degli ultimi anni sacche con il suo ruolo di bastione dell'islam moderato avrebbe dovuto pagare
Un prezzo altissimo a una politica troppo disinvolta apprezzo che anche con il terribile attentato l'aeroporto sta cominciando a pagare
Antonio Ferrari sul Corriere della Sera interessante anche l'articolo di Gianluca Di Feo
Su Repubblica
Si cerca di capire la strategia del che sta dietro l'attacco l'aeroporto di stampo molti analisti avevano secondo difendevano previsto che lo Stato islamico stesse preparando un attentato per colpire la Turchia e mettere in crisi il turismo
Di Feo ricorda come apre proprio insomma che il suo pezzo come messaggio poca litigo del califfato abbia sempre avuto un obiettivo finale la conquista di Costantinopoli un bersaglio simbolico che adesso diventa reale con l'attacco contro l'aeroporto di Istanbul
Istanbul è l'obiettivo più importante per il valore simbolico che nasce dai testi apocalittici attribuite agli eredi di Maometto la battaglia che deciderà il destino del luglio dell'umanità e attestato nella piana di da Kibera
Tra i romani ossia i bizantini
Uno scontro finale per la conquista di Costantinopoli l'ultima Roma quella che dodici secoli fa era la capitale della cristianità
Oggi è cambiato tutto ma non i versi che ispirano la propaganda del califfato che chiamo al martirio per portare a compimento la stessa missione
Stando alle previsioni scrive ancora
Di Feo
Tanto le previsioni formulate dagli esperti dell'Institute for the Stati o vuole la campagna del califfato contro la Turchia destinati intensificarsi cercando di reclutare kamikaze tra i rifugiati siriani
E di spingere i gruppi fondamentalisti turchi a prendere le armi contro ardo anch'il Presidente che proprio due giorni fa ha annunciato la ripresa delle relazioni con Israele
Gianluca Di Feo su Repubblica insomma sempre la politica estera e le nuove iniziative di Erdogan e che potrebbero spiegare l'attacco all'aeroporto
Allargando il allargano la la visuale Fabio Nicolucci spiegava sempre ieri sul Mattino perché ora all'Europa rischia di più
L'attentato che ha sconvolto Istanbul e l'ultimo di una vecchia seria o il primo di una nuova inizia così con questa domanda il suo pezzo su quotidiano Politano questa è la domanda alla quale occorrerà
Dare una risposta se si vuole approva approntare un'efficace risposta al terrorismo che è una strategia difensiva
Non può sfuggire scrive più avanti Nicolucci che questo attentato è il primo dopo la break site l'instabilità che ne sta avvenendo e dunque può essere te il tentativo di leggere in filigrana interpretare politicamente
La difficoltà e difficoltà di un continente a cui comunque la Turchia appartiene non solo e non tanto per l'accordo sui migranti quanto per la sua inclusione nella NATO e i suoi legami storici colpevolmente negati e rimossi dalla stessa Europa matrigna
Se così somma se così è e se questo ha tentato può segnare l'apertura di una nuova fase offensiva dell'ISI se allora
è dunque conclude Nicolucci l'Europa a essere chiamata in causa con una urgenza in più a sciogliere i nodi aggrovigliati della break SIT e della questione dei migranti
E l'Occidente e con la necessità di varare una risposta anche politica e diplomatica nella lotta all'ISI s'da affiancare a quella che militarmente si sta portando avanti ora a Falluja e tra poco a Mossul
E dunque l'attentato di Istanbul ci porta poi con in qualche modo riguarda l'Europa ha ragione Nicolucci
E allora questo ci lega agli affetti della break SIT a alle conseguenze del divorzio la conseguenza dell'uscita del Regno Unito dall'unione europea
Ci spostiamo su affari internazionali la rivista on line dello dello IAI Istituto Affari internazionali
La trovate all'indirizzo www punto affari internazionali punto it Riccardo Alcaro
Chi è responsabile di ricerca allo Iaia di proprio due giorni dopo sabato scorso due giorni dopo il referendum ha firmato un pezzo che cerca di delineare gli scenari il titolo e abbastanza inquietante Londra divorata dall'UE catastrofe in vista
Si parla del rischio contati gioco il resto del mondo del Regno Unito stordito come titola il New York Times ci si domanda che effetti la break sita avrà sull'economia britannica su quella dell'euro zona e di conseguenza su quella mondiale
E si vanno incontro anche probabilmente un regno disunito il partito conversatore conservatore diviso come non mai tra euroscettici pro UE
Un Paese diviso tra vecchi e giovani tra campagna e città tra inglesi e gallesi a favore della breaks sette e nordirlandese scozzesi contrari
Per l'Unione europea il colpo non è meno duro
La rinazionalizzazione dell'Unione europea e alle porte
Il ciclo elettorale non aiuta c'è il referendum in Italia referendum costituzionale che potrebbe mettere a rischio la tenuta del Governo la prossima primavera si votano i Paesi Bassi in Francia e a settembre mille diciassette in Germania
Uno non era europea frammentate divisa scrive al caro cesserebbe di essere un attore internazionale di rilievo l'influenza degli europei
Nella governance globale nelle istituzioni multilaterali nei grandi negoziati internazionali si ridurrebbe al minimo invece di un partner gli Stati Uniti avrebbero nell'Europa un problema e la solidità dell'Occidente così come la sua capacità di esercitare una leadership si creerebbe
L'idea che le relazioni internazionali debbano essere governati da istituzioni multilaterali alleanze regole pratiche condivisa perderebbe vigore a vantaggio di una visione del mondo
Basata sulla forza militare ed economica l'ordine liberale già incrinato dagli eccessi unilateraliste americani
E dall'emergente molti polarità potrebbe cessare di funzionare
Questo scenario catastrofico non è scritto insomma può essere evitato
Ma oggi è il momento di prendere coscienza che le implicazioni della Bre XII te non riguardano solo i conservatori britannici il Regno Unito l'Unione Europea riguardano anche riguardano anzi minacciano la tenuta dell'economia e dell'ordine globali così
Riccardo al caro su www punto affari internazionali punto it dove troviamo anche un pezzo di Gianluigi Tosato che adesso spiega tutto il percorso a ostacoli dalla referendum allarga l'uscita definitiva
Della Regno Unito all'unione europea su affari internazionali trovate anche un un dossier proprio con tutti gli articoli usciti prima durante diciamo così e dopo il referendum
Un un dossier appunto sulla Bre siete sul futuro dell'Unione europea www punto affari internazionali punto it
La alle la break sette avrà a questo punto delle ripercussioni sull'allargamento dell'Unione europea dunque sul processo di integrazione dei Paesi che sono attualmente reagito nette hanno a vari enti vari livelli a vari
E gradi aperto il processo di integrazione non ne abbiamo già accennato abbiamo già parlato di questo nella puntata di passaggio sud-est di domenica scorsa con le prime reazioni dai paesi balcanici dei Paesi del sud-est europeo lo faremo a con ancora maggiore attenzione maggiore spazio nella prossima puntata di passaggio sud-est domenica domenica prossima intanto è molto utile
Il la breve breve sommario breve antologia che fa Marzia Bonato sul sito internet di osservatorio Balcani e cava questo tra l'altro senatore balcanica cosa ha cambiato proprio ieri la sua veste la sua veste grafica riaggiornato
E la sua veste grafica
Migliorando anche le funzionalità e dunque vi consigliamo di continuare a seguire naturalmente questo portale fondamentale per chiunque si occupi io la posso Dorian tale e rinnoviamo ancora una volta i nostri auguri di buon lavoro agli amici di osservatore balcanica o cosa dunque Marzia buona
Raccoglie appunto questo
Una serie di prima primi commenti sulle ripercussioni significa che l'esito del referendum avrà sul processo di integrazione dei Paesi del sud est Europa
Venerdì scrive ma servono a commentando a caldo la notizia i leader della Regione hanno ribadito in coro con poche eccezioni la propria determinazione a continuare nel percorso europeo dei rispettivi Paesi pur riconoscendo l'impatto della svolta
Alexander wc cioè
Di una conferenza che il premier serbo in una conferenza stampa straordinaria
A detto che il nostro la Serbia continua il proprio cammino verso l'Unione europea l'elettorato dalle usa le elezioni anticipate
Di poche settimane fa ha votato a favore della stabilità e il referendum sono entrato nell'Unione europea si terrà un anno prima dell'accesso anche dal Presidente le consiglio dei ministri della Bosnia Erzegovina Dennis Rizzi ICE
Sono arrivate reazioni nel segno della continuità che sembrano voler minimizzare il potenziale impatto della Brecht
La nostra priorità resta invariata e dell'integrazione europea l'ottanta per cento dei cittadini della Bosnia Erzegovina appoggia questa scelta come wc c'è sfizi ce anche i leader di Albania Macedonia Montenegro
Hanno ribadito il proprio impegno europeista di altro tono le reazioni della Turchia assegnate le recenti malumori dettati dal ritardo nella procedura di liberalizzazione dei visti prevista dall'accordo
Con l'Unione europea relativo alla crisi di dei rifugiati commentando l'esito del referendum il Presidente turco Erdogan
Ha affermato che la resistenza nei confronti del percorso europeo di Ankara e causato da un diffuso atteggiamento di islamofobia che se non viene rivisto porterà altri Paesi a voler uscire dall'Unione europea
Se le reazioni a caldo da parte dei leader della Regione sono state comunque tese a minimizzare l'impatto potenziale della Brecht
Continua Marzia Bona su osservatore Vacca nel Caucaso a tre giorni dal voto emergono le prime preoccupazioni perché è stato scritto lunedì scorso
Con la Serbia in procinto di aprire capitoli negoziali ventitré ventiquattro questo atteso traguardo rischia di slittare ulteriormente se le energie politiche verranno dirottate sulla gestione
Dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e potrebbe trattarsi del primo di una lunga serie di ritardi ipotizzando i possibili scenari derivanti dal voto di giovedì scorso il professor Florian Biber
Prego dell'Università di Grass del prevede in Austria che questi TIR saranno comunque accomunati dall'impatto negativo della Brezzi sul processo di allargamento la questione scrive ascritto Biber non è se la break sita avrà un effetto negativo ma quanto in profondità e per quanto tempo questo impatto sarà avvertito
Come processo tecnico l'allargamento ha perso buona parte della sua spinta politica inoltre i Paesi dei Balcani occidentali dovranno ora fare a meno di un sostenitore cruciale
Mentre molti Stati membri hanno assunto posizioni critiche verso le prospettive di allargamento Regno Unito è stato un promotore vigoroso dell'allargamento delle riforme nella regione
L'analisi di Biber scrive ancora Marzia buona prosegue delineando tre scenari futuri in cui le variabili sono la capacità del Regno Unito e dell'Unione europea di preservare la propria integrità in seguito al voto di giovedì scorso e comunque vada prevede Biber
Lo sforzo richiesto per ridefinire le relazioni fra Regno Unito e Unione europea assorbirà l'attenzione di Bruxelles
Per un tempo da definire distogliendo Energia dal processo di allargamento ma il peggiore degli scenari non è l'unico possibile come intanto l'esito referendario Idro se Ferri corrispondente della aree della e ti vuole bene i settori Channel così ponete da Belgrado ritiene che la Bre X site possa avere ricadute positive per i Balcani occidentali stimolando gli Stati membri
Ah con a prendere in considerazione più seriamente l'ipotesi di allargamento con l'uscita di scena di Londra la Germania resta il principale attore e questo Paese ha mostrato posizioni incoraggianti per le prospettive europee dei Paesi della regione per quanto riguarda i Balcani dice
Pietro se seri il problema principale che il cinquanta per cento della popolazione vuole lasciare il proprio Paese dunque il problema non è
Tanto di questi Paesi del della volontà di queste di queste popolazioni di entrare nell'Unione europea quanto il fatto che la metà della popolazione nei Paesi dei Balcani vuole andarsene proprio dal loro Paese e denigrare in Unione Europea così questa era
Questa breve antologia di commenti sulla Braxton sulla referendum nel Regno Unito di Marzia buona su www punto balcanica o coso punto orga
Per quanto riguarda il processo di integrazione dei binari corneali per quattro almeno i Paesi dell'ex Jugoslavia ricordiamo che la Macedonia a lo Statuto allo status di Paese candidato dal due mila cinque ma non ha fatto alcun progresso dall'ora anche perché bloccata dalla Grecia per la
Questione del nome Albania Montenegro e Serbia hanno aperto i negoziati di adesione
La l'Albania firmato la la cordiale di a sud stabilizzazione associazione la Bosnia Erzegovina presentato la sua candidatura nel febbraio di quest'anno l'alla Slovenia aderito all'Unione europea nel due mila e quattro la Bulgaria la Romania nel due mila e sette la corazza del due mila e tredici
Sono la Slovenia fa parte delle euro e dello spazio Schengen
Vi segnaliamo anche il dossier
Del sulle Curiel dei Balcani
I Balcani dopo la Brecht cogliere dal cane il portale sui Balcani portale francofono sui Balcani
Si parla ci si chiede appunto se i tempi dell'allargamento europeo stanno lasciando spazio ha invece a quello del restringimento
Si segnala come il voto britannico di uscita dall'Unione europea appesantisce in ogni caso le speranze dei Paesi dei Balcani occidentali candidate l'integrazione
Che adesso non saranno appunto la priorità di Bruxelles nei prossimi anni il terzo summit Unione Europea Balcani occidentali che si terrà il quattro luglio a ma Parigi
Si si svolgerà appunto Hinna questa atmosfera pesante il dossier di Coviello e quelle dei Balcani i pezzi del cui decorrere barca
Sono pagine abbonarsi per leggerli ma è un abbonamento che vi consigliamo di fare se seguite appunto le vicende
E del l'Europa sudorientale e dei Balcani in particolare
La break SIT non riguarda solamente le conseguenze della brezza interno riguarda solamente l'Europa sudorientale ma anche ma ricadranno anche sui piccoli Stati dell'Europa centrale
Slovacchia Ungheria Repubblica Ceca e soprattutto la Polonia su questo di segnaliamo il pezzo pubblicato l'altro ieri pezzo di Paola marzo su is germe al punto netta
E e che dalla massa che segnala che più che l'effetto domino cioè più che l'emulazione dell'uscita
Quello che può preoccupare potrebbe se la richiesta di abbondanti concessioni con la scusa l'Europa così non va gli attori in gioco potrebbero sentirsi in diritto di avanzare proposte non da poco che potrebbero
Quindi del indebolire l'Unione europea più ancora che dei dei referendum sul sull'uscita
Vi segnaliamo
Torniamo ad affari internazionali punto it il pezzo di Gianni Bonvicini e che è vicepresidente vicario dello IAI Istituto per gli affari internazionali
Che pone vari problemi vari scenari per quanto riguarda luglio il futuro dell'Unione Europea Londra ci lascia l'Unione europea continua
Si para appunto della sempre minore attrattività dell'unione europea del PD di chi a questo punto potrebbe rilanciare l'integrazione unione dell'Unione europea perché ci si dodici si parla appunto di un gruppo attorno al quale rilanciare l'Unione Europea un gruppo di Paesi un nocciolo duro però giustamente Bonvicini si chiede quale potrà essere il gruppo di riferimento di un eventuale rilancio dell'integrazione
E e soprattutto un altro un ulteriore problema da risolvere da dove ricominciare evidente a tutti che il primo passo da fare è quello di rilanciare le prospettive economiche che erano state alla base del successo che l'Unione alcuni anni fa crescita economica competitività e impiego
Altrimenti l'opinione pubblica non seguirà più il tragitto verso un'unione più stretta secondo con vicini il passo più grande urgente da intraprendere riguarda la sicurezza sia interna che esterna del dell'Unione europea dunque si deve ripartire dalla nuova strategia globale di sicurezza
Il che dico dico io il che va va va molto bene a patto che la questione sicurezza non sia declinato unicamente una visione come dire securitaria che porti a una neo isolazionismo dei dell'unione dell'Unione europea
La la molti hanno assunto in alcuni alcune hanno segnalato
In questi giorni come l'Unione Europea colpi col corra un rischio di balcanizzazione insomma volevamo euro pensare i Balcani pensiamo
Al Consiglio europeo di Salonicco del due mila e tre che prevedeva con forse con molto ottimismo la possibilità che tutti i Paesi dell'ex Jugoslavia potessero entrare nell'Unione europea nel due mila quattordici dunque
Nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale proprio a Sarajevo proprio
I Paesi dopo i disastri degli anni Novanta i conflitti le guerre le tracce degli anni Novanta potessero entrare nell'Unione europea così non è stato e appunto
Sì volevo rappezzare i Balcani invece stiamo rischiando la balcanizzazione dell'Europa un articolo molto pessimista da questo punto di vista è quello di Paolo Rumiz grande conoscitore dell'area balcanica di tutto all'Europa
Orientale sudorientale
Paolo Rumiz su Repubblica del ventitré giugno
Ha scritto un bel pezzo in cui tra l'altro scrive
Il segnale troppe similitudini con l'oggi colpevole del dissesto del Paese la casta in poche parole che spinge lucidamente i popoli gli uni contro gli altri per non pagare il dazio del suo fallimento trasformando una lotta politica sociale
In una lotta etnica il nome del di un'azione in poche parole
Fascismo
Cioè il meccanismo che sta
Minando studies creando alle sue radici e l'Unione europea e lo stesso che porto all'esplosione e nella maniera più tragica dei dei Balcani
Molto bello articoli Rumiz non abbiamo
Il ed è anche un peccato ridurlo non non abbiamo il tempo di leggerlo ma lo abbiamo l'incanto sulla nostra pagina Facebook dunque se lo volete leggerlo trovate appunto andando su passaggio sud-est Radio Radicale la nostra
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C'è però anche una visione positiva diciamo così si può vedere anche
Insomma non tutto è perduto c'è la possibilità probabilmente di evitare il disastro finali intanto perché una risposta proprio al ai al
All'alto al ritorno dei muri e delle frontiere
E quella è la cooperazione trasfondere un taglierà e descriveva una settimana fa Andrea Zambelli su IST germe al punto netta partendo dalla Bosnia
Dall'esempio della Bosnia anche nei Balcani arriva la cooperazione transfrontaliera
In periodi in cui tornano di moda i muri i confini ci si rende meglio conto anche di come la dimensione europea internazionale sia importante per chi vive presso questi astratti segni su una mappa che tante conseguenze hanno nella vita delle persone
La cooperazione transfrontaliera è assieme alla cooperazione transnazionale cioè ai gemellaggi una delle modalità che l'Unione europea promuove per attutire l'impatto dei confini e semplificare la vita delle persone che di che vi vivono nei pressi
E sì fanno molte da cosa da leggere questo articolo anche questo lo troverete
L'incauto sulla nostra pagina Facebook
Che parte appunto dagli esempi pratici in in atto nei nei Balcani Andrea Zambelli su chi soggiorna al punto netta
E finiamo con una una parola con una visione che sono anche nella crisi vede però anche la possibilità di una via d'uscita
Quanto scriveva professor Sabino Cassese su Corriere della Sera di ieri si parla del referendum sulla Brezzi it
Una da Brecht una lezione per noi si parla dell'Italia ma non solo
L'Europa vive di crisi di se il Cancelliere tedesco calmo ci mette in una conferenza tenuta a Londra nel mille novecentosettantaquattro ora alle crisi in corso quelle economiche quella migratorie si aggiunge l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea
La decisione suicida punto della break esita raggiunto da una minoranza ha optato per uscire il trentasette per cento degli aventi diritto al voto ricorda Cassese
Ha lasciato una larga parte della popolazione inglese in uno stato di choc non diverso da quello che è seguito esecuzioni di Carlo primo mila seicentoquarantanove la dichiarazione di guerra del trentanove
D'altra parte scrive il professor Sabino Cassese l'Unione esce da questa vicenda indebolita perché perde uno dei ventotto membri ma anche rafforzata
Mai come in questo caso si è formato un'opinione pubblica europea
Basti pensare all'effetto di rimbalzo avuto
Dalla vicenda inglese sulle elezioni spagnole ora tutti chiederanno all'Unione più capacità di decisione ma questo vuol dire un un ruolo minore per il Consiglio dove siedono i Governi più forte per la Commissione che rappresenta lo spirito comunitario
E meno decisioni prese all'unanimità dove tutti hanno una potere di veto più decisioni adottate a maggioranza dove gli Stati possono essere costretti a seguire scelte che non condividono
Ciò comporta un ulteriore passo indietro dei Governi nazionali che vogliono tenere al guinzaglio l'Unione
Sono parole diciamo così un po'di di speranza una visione ottimistica l'idea che da una crisi profonda per quanto grave si possa trovare le ragioni e i modi per uscire in modo migliore
Ecco vogliamo chiudere insomma questa questa supplemento della giovedì di passaggio sud-est di oggi trenta giugno proprio con queste con questa parole con questa visione
Forse dire ottimistica sbagliato questa missione di questa visione impositivo in in propositivo
Che ci ha
Proponeva ieri sul Corriere della Sera il professor Sabino Cassese termina qui dunque questo supplemento
Il passaggio sul testo del trenta giugno lo potrete ritrovare su Radio radicale punto it nella selezione delle rubriche e naturalmente tutti gli articoli che abbiamo citato ritrovate linkati sulla nostra pagina Facebook
Passaggio sud-est Radio Radicale e ci risentiamo e non da domenica domenica tre luglio alle ventuno con la nuova puntata di passaggio sudata sarà dedicata in larga misura appunto agli effetti della breaks sull'Europa sudorientale
Per per questo supplemento che ci fermiamo qui grazie per l'ascolto un saluto a Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale