Con dignità fino alla fine. Paziente e medico alleati per la vita - Conferenza stampa dell'Associazione Scienza & Vita

Dice il servita a me spetta
Semplicemente lo dico con estrema
Va bene
Con estrema umiltà a me spetta di
Così disse a porgere un saluto a Scienze vita
A un'associazione alla quale ho dato canto del mio tempo nella stagione precedente
Insieme alla Di Pietro ed altri colleghi qui c'è anche l'anno collega Binetti queste fasce inserita l'abbiamo come dire costruita insieme in quegli anni
E quindi in qualche modo occupa un po'un ritornare a un tempo per me è molto bello molto impegnato molto significativo
Quindi ringrazio per questa presenza credo di poterlo dire anche il nome di molti colleghi che oggi non sono qui con noi
Credo di poterlo anche dire anche il nome di tanti colleghi che lavorano con noi
Nella Commissione dodicesima che a attracco ora dalla quale è stato assegnato il il testo sulle sulle sulla proposta sulle proposte di legge sul fine vita
Qui sono presenti la collega Binetti la collega Donata Lenzi che è la
Relatrice al testo che la Commissione dodicesima dovrà approntare
Per poi a rifare la vola la Commissione dodicesima ha già dichiarato una lunga consultazione lunga serie di audizioni credo che abbiate seguito i lavori e l'intendimento della Commissione mi sembra anche del Presidente Mario Marazziti e giungere
Entro noi aspettiamo entro la fine della legislatura insomma quindi entro questa legislatura a un testo
Condiviso dalla stragrande maggioranza delle forze politiche che sono in Parlamento
Credo che il contributo di scienza e vita che oggi qui proporrete alla alla Camera sia un po'contributo immagino preziosi importante
Ci stiamo muovendo mi pare sia questo il sentire por mente poi può darsi che mi sbagli
Non posso dire parlare nome di altri colleghi mi pare che sentire si è quello di
Affrontare il tema delicatissimo con grande attenzione con grande ascolto
Con un grande anche desiderio di trovare convergenze il più larghe possibili
Uscendo dal pregiudizio uscendo dalle contrapposizioni
Avendo a cuore le persone
La persona soprattutto avendo a cuore l'alleanza terapeutica tra le il dottor medico la famiglia e le persone malate
Noi su questo misto ci sembra di respirare un'aria un po'diversa io non so non ero presente nella precedente legislatura erano presenti qui le colleghe Binetti e
Silenzi
E mi sembra di non
Di detiene un clima un po'più davvero di
Di di approfondimento ecco di uscire dal
Dalle dalle contro magari Sarno lo stesso perché anche nell'audizione abbiamo visto anche posizioni davvero diverse e quindi qualsiasi aiuto che va nella direzione di mantenere fermi
Il no che possono diventare ad essi insomma no che sono i nordici in servite ma di tanti altri soggetti che rispetto a questi temi hanno detto non lettone siano l'accanimento terapeutico non l'abbandono eccetera eccetera possa diventare trasformarsi Easy
è una proposta al criterio si faccia attenta
Alle
Alle vicende legate soprattutto
Alla alla vita delle persone
La mia collega Miotto inutili in un dibattito pubblico nella mia città
Di fronte ai temi al tema dell'ottenne sia
Al diritto a morire al tema del sul ciglio assistito che talvolta finanche riproposto nella Commissione giustizia questa questa vicenda ce ne
è stata anche calendarizzata
Ma lo sta a cuore più la vicenda legata alla dodicesima Commissione
Ha parlato piuttosto del diritto a lasciarsi morire con dignità
Un tema sul quale noi ovviamente apriremo una riflessione detto questo l'ho fatta già abbastanza lunga io lascerei davvero la parola
A a Scienze vita so che la Paola ho saputo da stamattina da Maurizio che la Paola non c'è dei problemi o di salute spero non gravi la prevista volentieri vi auguro buon lavoro
Grazie
Credo
E allora tocca a me in qualità di vicepresidente dell'Associazione nazionale raccogliere il testimone intanto appunto salutare i presenti
Scusandomi da parte della Presidente la professoressa Ricci Sindoni per la sua assenza improvvisa legata appunto ad un piccolo malessere
Il ringraziamento Edo Patriarca e anche duplice lo ha già ricordato lui in relazione alla sua chiamiamo la militanza possiamo dire questa espressione insieme a Paola Binetti nella prima stagione di scienza e vita ormai oltre dieci anni fa
Dopo dieci anni l'associazione e di nuovo se possiamo dire impegnata nel dibattito pubblico per offrire un contributo di dialogo e di riflessione su una questione
Che ci sta davvero a cuore
Attraverso questo documento che abbiamo voluto intitolare significativamente con dignità fino alla fine paziente e medico alleati per la vita
E come recita il sottotitolo un contributo al dibattito pubblico sul fine vita
Ci sembra necessario ed opportuno che un'associazione come la nostra
Radicata nel territorio attraverso la presenza di oltre cento associazioni locali
Possa portare al dibattito pubblico in questa sede prestigiosa nella riprova una riflessione su temi che ci stanno a cuore costitutivamente potremmo dire come associazione
E allora
Presenteremo oggi questo documento attraverso tre passaggi
Il dottor Calipari che è il responsabile dell'ufficio stampa dell'associazione ce ne presenta il testo nella sua struttura
E i professori Eusebio Gambino ciascuno per le competenze giuridiche che sono loro proprie
Troppi giuriste pochi mesi io faccio il medico e così cercherò di equilibrare in conclusione con qualche con qualche riflessione sotto questo profilo e stemperare in qualche modo quanto i giuristi dall'alto della loro
Sapienza e maestria ci diranno
Bene
Maurizio grazie
Grazie Paolo allora a me il compito brevissimamente di sintetizzare il testo del documento in verità già di per sé abbastanza breve quindi facilmente si presta a una lettura che dà il senso del suo contenuto
Siamo partiti nel
Redigerlo da dall'idea di fondo cioè del di ciò che l'arte medica e fin dalle sue origini dei suoi compiti radicali porsi al servizio evidentemente
Della persona malata anzitutto non in maniera più così ficcante della malattia come se fosse la malattia fosse
Un'entità insegna ma è la persona malata al centro di di di questo
Di questa attenzione nostra e in queste sue origini a servizio della persona malata
Nell'incontro con i bisogni del paziente si è sempre formato da con modalità diverse lungo i secoli ma si è sempre formata
Questa alleanza per la vita che lo scopo essenziale per cui si incontrano il paziente n.d.t.
Ovviamente un incontro che a diciamo una doppia faccia perché parte da un bisogno da un bisogno mano e chi incontra
Il sostegno l'aiuto e la professionalità di chi dalle AATO si pone appunto
A stare insieme al paziente per compiere il percorso che possibilmente porta verso la guarigione o comunque un miglioramento o della salute
Richiamati i le origini e i compiti radicali dell'arte medica
E ci siamo ovviamente resi conto del contesto in cui nasce il documento che
Le situazioni più complesse e più difficili e molto spesso non unicamente spesso si
Sono comprese meglio nell'ambito così detto del fine vita comunque della malattia grave complicato
è lì che appunto abbiamo voluto porre l'attenzione maggiore nel documento arrivando a accorgerci che
C'è un'emergenza
Anche se senza entrare diciamo in statistica e quindi senza quantificare questo ma di fatto c'è un'emergenza di fenomeni
Quali
La richiesta in alcuni casi della cosiddetta eutanasia dico cosiddetta perché
Ciò che si intende con questa parola spesso controverso più complesso di quello che non sembri
E dall'altra parte una sorta di timore da parte di chi si deve far curare che
La prassi medica possa supportata spesso da ormai un po'la tecnologia
E che avanza sempre più perdersi diciamo così in operazioni in interventi
Compie si possono configurare con un'altra pessima espressione che è quella di accanimento terapeutico e usiamo solo per
Comodità di di di terminologia per
Visto l'uso comune diretti di questo di questo genere di
Di punto d di concetto
Ci vogliamo tenerne e il documento dice questo ci teniamo lontani da questi due estremi e comunque tra queste due derive in qualche modo del corretto
A del corretto percorso la più corretta alleanza mette il paziente e medico
E invece proviamo a suggerire nel documento tra le possibili vie possibili strumenti
Quella che non sembra abbastanza virtuosa a certe condizioni cioè e quella di dello strumento di una pianificazione terapeutica condivisa che evidentemente
Indica più che qualcosa di puntuale indica una prospettiva una direzione di di di di di cammino quindi porsi in questa prospettiva
Che dove e chiaramente emerge che paziente e medico diventano coprotagonisti ciascuno secondo la propria specificità i propri doveri che appunto gli vengono dal ruolo che svolge in questo in questo dialogo
E di assumendo ciascuno dei due quindi le proprie responsabilità specifiche proprie
Nel rispetto assoluto e ancora una volta reciproco delle coscienze
Che anche questa dimensione fondamentale nel rispetto e la coscienza del malato il rispetto della coscienza del medico entrambi a confronto
Abbiamo diciamo su questo dato una una piccola coloritura nel come test descrittiva del documento ovviamente di dicendo delle cose abbastanza
Già di per sé chiare cioè il fatto che
Ieri mettendo denti in evidenza che
Alla fine di questo percorso
Comunque esiste una responsabilità prevalente in qualche modo alla fine di questo cammino che appartiene per per sua stessa struttura alla al paziente in quanto tale ma non in modo
Individualistico chiuso ma proprio dice direi come sintesi finale ecco di questo percorso che insieme conduce l'itinerario di cura di attenzione questo
Diciamo si spiega abbastanza da sempre il fatto che
Il paziente comunque custodisce in sé quel bene che la vita umana nella sua del suo valore nella sua dignità e questo ovviamente va riconosciuto come sto per dire
Da da ambedue accordi dal paziente del primo e dal medico evidentemente
E proprio in questo senso sottolineavamo siamo al numero tre del documento che
E per poter vivere correttamente questo percorso di collaborazione e condivisione nella una eventuale pianificazione terapeutica
E inutile sfuggire a un punto centrale cioè
Occorre
In modo esplicito o meno poi di fatto è che così un riferimento a un quadro valoriale e antropologico
E impossibile operare praticamente poi delle scelte che abbiano senso che siano coerenti fra loro che possano portare quindi al risultato finale
Per il bene del paziente senza che ci sia questo genere di riferimento questo a volte e viene anche comodo perché crea evidentemente guappo può creare delle delle difficoltà o delle tensioni di
Tra tra vedute diverse tra posizioni diverse però
Meglio riconoscerlo perché diventa un un ottimo
Un'ottima base di partenza per un dialogo proficuo qui Scienza e vita ovviamente da anche il suo contributo specifico ci mancherebbe che non lo facesse che a questo livello questo stadio riconosce metti appunto al centro
L'essere umano evidente come un bene fondamentale lo riconosce come tale evidentemente a questo si ispira in tutto il il suo favor per cui
XE questo bene tradotto POIN anche nella fase di vita concreta vissuta diventa
Una il riconoscimento di una dignità per ciascuna singola persona una dignità che rimane tale indipendentemente diciamo da circostanze transitorie che che ognuna delle nostre vite attraversa
Quindi questo come come punto di riferimento centrale a livello sempre antropologiche quindi valoriale in risposta a questo
Nella
Nell'attuare poi concretamente partendo da questo quadro nell'attuare concretamente un'eventuale esercizio della di questa alleanza della vita in una pianificazione condivisa
Abbiamo voluto sottolineare più dettagliatamente nel documento alcune esigenze specifiche adesso io però non entro in questo perché
Sarà oggetto poi di della in sintesi di chi segue sia del professore servite
Il professor Gambino
E quindi vado subito a concludere dicendo che
A questo punto lo di documento nostro mette in chiaro
L'uovo alce nato all'inizio introducendo ma anche
In conclusione il fatto che questo cammino
Per noi è un modo anche di di mettere all'ATO e rifiutare in maniera chiara
Ogni tipo di intervento che possa configurarsi come eutanasia
Qui specifichiamo anche un attimo meglio nel senso qualunque tipo di atto indipendentemente dalle modalità con cui si realizza
Che abbia l'intenzione esplicita di anticipare a morte diede del paziente naturalmente chi si trova in condizioni di di malattia grave o insofferente della propria condizione
E allo stesso modo e per le stesse ragioni di di fondo cioè per la stessa interpretazioni antropologica Scienza e vita rifiuta allo stesso modo
In quelle che sono forme autentiche diciamo ma ancora una volta utilizza l'espressione di accanimento terapeutico
Intese come
Interventi medici non appropriati alla condizione clinica reale del del malato
Si conclude il il breve documento poi ricordando e l'intenzione di scienza e vita nel fare questo che è già Paolo introduceva prima cioè
Diciamo un duplice un duplice scopo il primo è quello di favorire il più possibile attraverso la promozione di questo dialogo di questo confronto
Che oggi iniziamo questo importante sottolinearlo questa occasione di oggi è un inizio per noi
I cambino su questa in questa prospettiva
Con molta probabilità quindi in un certo senso possiamo farla questa promessa
Seguiranno nel tempo e forse neanche troppo lungo altre iniziative più puntuali e più approfondite anche sul tema e quindi dicevo il compito di favorire delle decisioni operative
Massimamente condivise indipendentemente dal dalla posizioni da cui si parte
E come secondo seconda foto finalità quella di contribuire anche noi a diffondere
Dell'opinione pubblica e fra la gente un un delle informazioni corrette su questi temi così complessi così articolati e quindi speriamo di riuscire a farlo e vi ringrazio adesso cediamo la parola
Chi dei due
Professore Uselli
Eccolo qua all'intendimento di fondo ossia
Favorire le condizioni di dialogo favorire
Una
Riflessione
Su nodi problematici che accomunano perché nessuno può negare che sussistano dei nodi problematici e allora a fare
Convergenza
Su ciò che può essere condiviso può essere una buona base
Per addivenire
A
All'incontro e migliore ecco nel nostro Paese può essere un'occasione di uno stile diverso ecco di uno stile in cui l'avvio giuridica diventa terreno di dialogo piuttosto che terreno di contrapposizione
I problemi ci sono c'è
Il problema del ruolo
Del malato
Della sua dignità che
E al centro e deve rimanere l'al centro di ogni attenzione
C'è il problema del ruolo del medico che non può essere
Banalizzato in un luogo e non ruolo puramente tecnico esecutivo
Se
Il
Problema di una attenzione al debole nella nostra società che non deve rimanere solo retorica
Oggi noi abbiamo dati statistici che ci dicono che abbiamo milioni di persone che non si curano e abbiamo per la prima volta una
Diminuzione dell'aspettativa di vita nel nostro Paese
Sono stato
Gli ultimi due anni tre anni nel tavolo di lavoro ministeriale sugli stati di minima coscienza e vegetativi e abbiamo constatato
Il grande desiderio delle associazioni familiari non di dismettere la cura dei loro malati ma di potere continuare a seguire la grande paura di non avere più i mezzi
Di per poter seguire il i loro malate
E allora in questo senso mi pare importante
Questa indicazione del
Questo
Testo di scienza e vita inteso a recuperare
La dimensione della
Convergenza
Tra medico e paziente nella
Ricerca della migliore risposta sia sul piano tecnico sia sul piano della considerazione della situazione
Personale del malato superando
Quelle prospettive un poco unidirezionali che ci sono state nel nostro Paese quando si è parlato di
Testamenti di direttive tutti i termini che
Non
Sono conformi alla prospettiva di un'alleanza e che rischiano paradossalmente di mettere il soggetto debole
In una
Posizione
Ancor più debole
Nel momento in cui
Formalmente si riconosce un diritto questo qualche volta
Fuoco anche non risolversi in una maggiore tutela ricordo una parola molto importante che è stata detta da un collega penalista che però anche un autorevole
L'uomo politico Luciano Violante proprio in un convegno di scienza e vita dove diceva invitato due anni fa attenzione che l'eutanasia rischia di essere la morte dei poveri
Perché a un povero lo convincerà i sempre che tutto sommato è meglio che faccia un passo indietro lo convincerà i sempre nel dirle che e dignitoso a fare un passo indietro
Invece credo che noi dobbiamo essere assolutamente uniti nel dire
Che anche la condizione di precarietà esistenziale anche la condizione in cui non c'è più un'efficienza economica anche
La situazione in cui non si può guarire è una situazione di grande valore umano perché la dimensione dell'affidamento dalla dimensione
Assolutamente centrale dell'umano ed è la
Dimensione sulla quale fa leva nientemeno che l'articolo tre della nostra della nostra Costituzione
Ecco questa attenzione quindi alla concretezza della situazione del malato che
Non deve mai essere sollecitato in nessun modo
Neppure dai mass media a fare un passo indietro
Che
Certamente deve
Essere
Tutelato rispetto
A oltranzismo che
Nessuno ritiene conformi alla valorizzazione della
Sua persona
Sì muoviamo in un crinale molto delicato
Non si tratta di introdurre il diritto di morire
Il diritto
Di morire troppo facilmente si risolve in una situazione nella quale
B fino a ieri
A dire risorse terapeutiche era la normalità e da oggi in poi diventa invece una richiesta una pretesa
Con il rischio che si avanzi un tarlo molto delicato forse la società sia spetta che io faccio un passo indietro ecco il punto di equilibrio nel nostro Paese per una discussione proficua sta proprio in questo in questo la considerazione della situazione concreta del malato
La valorizzazione di una informazione che non lo spinga ma che lo porti con il medico a cercare la migliore risposta terapeutica e la consapevolezza condivisa che
Però
Ogni condizione esistenziale
Anche quella che ha più bisogno di supporto da parte dell'intera società è una condizione preziosa per la nostra società per cui sarebbe una caduta della nostra democrazia se non mantenessimo
Questa disponibilità
A piegarsi sulle situazioni che hanno maggiormente bisogno io personalmente posso dire noi siamo convinti che
Cercando di creare l'equilibrio tra queste esigenze Condi condivise
Cercando davvero di
Lavorare sul
Miglior possibile sostegno la medicina palliativa e tanto
Citata si è fatto molto io vengo dalla città Brescia nel quale
Trent'anni fa abbiamo avuto il primo
Hospice se in Italia quindi ecco però questo questo settore va
Ulteriormente potenziato la l'attenzione alla qualità
Della vita anche quando certe condizioni di salute non possono essere più recuperate eh
Una espressione fondamentale del carattere democratico della della nostra della nostra società ecco coltivando insieme queste esigenze
Credo che
Si possa aggiungere a
Un punto di equilibrio che può essere un passo in avanti per tutti celeste
Eventualmente avendo anche cura di non rincorrere troppo facilmente degli slogan
Le voglio dire solo uno serrato che domande che dobbiamo domandarci
Quale è l'aspettativa di vita di un malato questo ci può illuminare a capire qual è l'iter terapeutico migliore ma se riduciamo questo
Alla domanda che qualche volta si sente dire saresti sorpreso asse
Quel malato
Venisse
A concludere la solita nell'arco di sei mesi di un anno di due anni
Ma in quale situazione di una certa gravità questo potrebbe rappresentare una sorpresa attenzione non creare dei criteri che diventino poi legittimazione
Di ciò che nessuno di noi vuole può volere cioè una rottamazione dei soggetti deboli
Ecco quando c'è una risorsa terapeutica che non è ovviamente
Sproporzionata
Questa deve essere patrimonio condiviso con il malato perché possa prendersi la possa assumersi la scelta migliore evitando ma qui credo che ci dirà qualche cosa anche il professor Gambino
Sì siano
Considerazioni di carattere economico che vengono ad inquinare uno degli interrogativi che invece
è
Assolutamente centrale per la tutela della dignità della persona quindi questa ricerca
Di nuovi lidi
Dell'alleanza medico persi ente anche attraverso la
Pianificazione la riflessione quando c'è già una malattia sugli snodi che verranno a determinarsi nell'iter terapeutico
La l'importanza che tutti si è insieme diamo
Non su temi in maniera molto concreta
Alle sostegno del malato alla medicina per gli atti palliativa
La rinuncia a qualsiasi inquinamento da parte di considerazioni economiche
La rinuncia a qualsiasi sollecitazione culturale che prospetti
Come Scelta dignitosa il non vivere condizioni che possono essere di precarietà esistenziale che credo che richiedano invece un doveroso impegni tutti credo che su questo si possa costruire molto
Grazie
Di questo opportunità per
Proseguire l'itinerario che descritto Luciano serbi
E importante collocare questo nostra discussione dentro
Diciamo così un'architettura del nostro ordinamento
E ne abbiamo avuto quest'ultima stagione una conflittualità farà alcune decisioni della giurisprudenza
Un sentire comune
Alcuni provvedimenti
Che avrebbero dovuto vedere la luce da parte del legislatore
Occorre chiedersi se questa stagione è terminata
E in particolare cosa ha lasciato
Perché diventa importante nel momento in cui
Si sta anche scrivendo un disegno di legge capire quali sono i contorni di quel disegno di legge
La legge dice e non dice normalmente è un momento di mediazione e quindi spesso si cerca di dire il meno possibile che possa entrare in conflitto con anime diverse della sensibilità italiana
Noi comunque abbiamo un percorso della nostra giurisprudenza
Insidioso
Perché il punto finale del rapporto fra il sistema pubblico sanitario
La libertà di cura la libertà di rifiutare la cura è rappresentato da una decisione del Consiglio di Stato
Che fa giurisprudenza
Che invece ha inteso che il nostro sistema sanitario nazionale
Possa
Essere il punto di riferimento anche di casi di abbandono terapeutico
Perché la vicenda del caso Englaro apportato che quella eliminazione del presidio che consentiva la vita di questa donna c'è stato operato in una struttura
E questo sebbene era stato comportato come esempio
Di non giuridicità cioè che in realtà il nostro sistema sanitario non poteva tollerare una cosa del genere perché mi andava anche della missione di cura
Dell'intero sistema Consiglio di Stato invece obiettato che davanti a questa scelta diciamo di libertà
Peraltro non personale ma Inter mediata da un altro soggetto ci fosse questa prerogativa
Questo scenario va ricordato
E altrimenti si rischia di intervenire normativamente pensando che tutto si risolva all'interno di un testo normativo quando accanto c'è un percorso
Che anche ordinamento dello Stato
Non è indifferente e tanto più il testo normativo non affronta alcuni nodi cruciali tanto più
Riemerge un percorso giurisprudenziale che poi
Nell'ambito della vita delle persone e cioè dei tribunali di merito della prima istanza
Seguirà quegli orientamenti se non c'è chiarezza in un testo normativo
Questa premessa è fondamentale per aprire un dialogo tenti co perché altrimenti il rischio e che venga mandato di
Correttezza linearità condivisione provvedimenti che però non prendono in considerazione cosa già esistente a livello giuridico in Italia
E qui c'è un grande scenario
La differenza fra libertà e diritto
Ha libertà e uno spazio che l'ordinamento preserva che esercitabile individualmente personalmente che non può essere delegata ad altri
Nell'ambito di un'alleanza medico-paziente nell'ambito di un dialogo che certamente rafforza la realtà
Perché sono due condizioni che si confrontano che non hanno elementi completi nel medico nel paziente e quindi da questa interazione ci può essere una presentazione reale di cosa sta succedendo e cos'è meglio per
Per il paziente non per la sua libertà
E questo è decisivo
Perché se invece si mette come stella polare
La libertà individuale e l'ASI è un'espressione poco elegante giuridici ca all'interno di un sistema normativo
Quella libertà non è più tale perché non si può più tornare indietro viene in qualche modo scrivere utilizzarsi in un testo un documento che si chiami come meglio si crede ma che tuttavia perde i connotati della libertà
Io ritengo che questo sia un punto cruciale nel dibattito tra mondo politico che affronta il tema associazioni e ciò che succede in Italia e
Al di là di un documento di principio ovviamente
Condivisibile non solo la scienza mirava provento da gran parte per le persone che ragionano attorno a questo documento occorrerà poi affrontare questi nodi cruciali perché altrimenti ci potremmo trovare davanti a alcune scelte ordinamentali
Che fanno intendere che si va nella direzione auspicata
Ma che tuttavia può e si vanno ad inceppare nelle decisioni del decisore che non è più il Parlamento ma diventa la magistratura che come stella polare se non è chiaro il documento normativo avrà
I giudici di legittimità nel caso specifico la sentenza del Consiglio di Stato
Passata in giudicato è un punto di non ritorno e cioè sarà possibile che ci siano altri casi in cui un presidio vitale
Possa essere eliminato all'interno di una struttura sanitaria
Non è capitato non capiterà
Ne non sappiamo perché non è capitato perché non capiterà certamente quel dibattito che ha spaccato l'opinione pubblica ha influito supponi e che altre decisioni dei giudici di merito che più di tanto non sono entrati in queste prerogative
Ma il corredo che c'è intorno a queste vicende con istituti giuridici civilistici ma che tocca anche il penale come ad esempio l'amministrazione di sostegno
Che i parlamentari che hanno fatto parte di quelle girasole lo ricordano c'è stata un'area di mondo cattolico che ha salutato davvero con interesse l'amministrazione di sostegno
Perché era un modo di umanizzare il rapporto tra persone non più in grado di decidere per gli aspetti patrimoniali non perché lì eravamo a livello di interdizione inabilitazione si è detto qui non si tratta di decidere solo le sorti del patrimonio personale
Ma anche di umanizzare questa fase della vita in cui si è
Non nella pienezza della propria consapevolezza e pensare che la cura non è solo la cura del patrimonio ma anche la cura della persona tant'è che quel capitolo della legge si chiama misure per la
Protezione delle persone
Fissazione di sostegni è stato utilizzate viene utilizzata da alcuni giudici di merito invece per la protezione della libertà della persona quando purtroppo quella libertà non si riesca ad esercitare pienamente nel momento di inconsapevolezza
E quindi la surroga
Di un soggetto che l'amministratore di sostegno che diventa di fatto il sostituto della volontà dell'incapace
Esempio di un istituto giuridico salutato davvero da tutto l'arco costituzionale interno esterna al Parlamento come un beneficio una umanizzazione del rapporto che c'è tra
Soggetto
Suoi beni
è ruolo anche del
Della società dell'assistente sociale del portare
In qualche modo
Avanti l'interesse di questo soggetto rispetto a una serie di contingenze temi dell'eredità non ci sono sullo sfondo all'interdizione inabilitazione che tuttavia è stato trasformato dalla giurisprudenza in uno strumento
Per utilizzare una presunta volontà del paziente affini di
Eliminare anche cure o presidi sanitari
In questa fase che promette c'è maggiore serenità anche a livello parlamentare e fondamentale riportare questi paletti
Ci sono due anni davanti
è auspicabile per i parlamentari rappresenti che siano effettivamente due anni pieni laddove così fosse io penso che un dialogo importante
Con
Il mondo diciamo associativo di base con i parlamentari con i giuristi
E anche con i magistrati
Perché il livello della magistratura oggi entra dentro questo scenario
E quindi
L'invito e che accanto a una riflessione diciamo alta come quella di oggi ci sia una riflessione pragmatica concreta
Potremmo dire anca analitica rispetto e singole disposizioni di un testo normativo per comprendere qual è la ricaduta di quella singola disposizione nella prassi applicativa
Perché sono convinto che siamo proponente d'accordo tutti Tri sa che il principio di come scrivere una normativa di tal fatta
Potremmo non esserlo più nel momento in cui ci rendiamo conto che cosa può significare una certa espressione all'interno del certo comma e qui senza vita vuole fare la sua parte
Bene visto che il tempo in qualche modo è tiranno e abbiamo
Purtroppo da rispettare non contingentamento mi pare ecco
Allora non faccio le considerazioni che avrei voluto fare e lascio alla disponibilità dei presenti la possibilità di porre qualche domanda questione eccetera
Se c'è adesso
Intanto ci ascoltiamo se c'è qualche domanda confermo quanto già è trapelato in alcuni degli interventi e cioè che quella di oggi vuole essere l'inizio di una serie speriamo di incontri occasioni di dibattito pubblico cui Scienza e vita vorrà portare il suo contributo e anche
Sì prefigurava la possibilità di ascoltare contributi che vengano
Da altri
Giovanna Razzano Università la Sapienza volevo
Diciamo portare questi tavolo di questa discussione anche
Ricordare insomma che a livello europeo da parte del Consiglio
L'Europa dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa abbiamo delle direttive
Interessa anche a questo riguardo del novantanove del due mila e due che collocano la questione proprio in termini sociali e radicano a maggior ragione la trattazione di questo tema in termini più che di libertà e di posizione dell'individuo davanti ad un medico quindi in fondo è una relazioni contrattualistica in termini appunto sociali in quadro
Condiviso e che emerge soprattutto da un documento piuttosto recente che è la guida sul fine vita del Consiglio d'Europa di maggio due mila e quattordici
Dove appunto gli attori del processo decisionale si ribadisce che sono da una parte il paziente la sua famiglia
E dall'altra per la valutazione
Di questo aspetto oggettivo che in parte soggettivo che la proporzionalità della cura dall'altra parte nell'équipe medica psicologica insomma lì in professioni sanitarie quindi
Un processo decisionale complessa diciamo che vede due parti nella decisioni di fine vita
E poi gli ecco se mi sembra molto importante quanto Alberto cambino sottolineava c'è valutare la ricaduta delle singole disposizioni delle singole parole
Sul piano interpretativo giurisprudenziale perché
Anche in presenza di una chiarezza normativa
Che orari diciamo in tempi di bis volgare l'ermeneutica viene sempre messa in dubbio comunque anche in presenza di norme chiare c'è una atteggiamento di grande libertà interpretativa ecco di fronte a questo
Certo non si può essere ingenui ecco nel pensare che basti
Mettere per iscritto principi senza pensare che bisogna anche mettere per iscritto antidoti a possibili interpretazioni giurisprudenziali con un caso
Che ha pesato molto sull'ordinamento giuridico italiano no questa Englaro
Alberto si è riferito al Consiglio di Stato ma più ancora
C'è stata la Cassazione no con una pronuncia rimasta isolata e perfino sconfessata successivamente dalla stessa
Cassazione
Che appunto ha escluso che
Per le persone in stato vegetativo di minima coscienza possano essere sottratti le migliori cure e tre figli perché seri è dinanzi a un essere
Vivente e l'essere vivente l'essere umano vivente è il dato scientifico oggettivo dinanzi al quale
Ci si pone democraticamente a cui si attribuisce la dignità a prescindere da altre condizioni come il professor Rosselli
Ha chiarito meglio di tutti in Italia insomma ma in questi anni l'articolo due l'articolo San pessimi articoli due e tre della Costituzione e quindi se si iniziano a fare distinzioni fra esseri umani
E
Si pongono né una differenza fra chi valuta e chi ha valutato e non si è poi in condizioni di uguaglianza grazie grazie
C'è ancora qualche
Contributo qualche minuto lo abbiamo
Bene allora concludiamo intanto certamente ringraziando tutti i presenti
La piccola chiosa che volevo fare visto che Paola Binetti mi ha provocato in apertura dicendo mancano medici ce ne sono molto pochi
Ecco da medico vorrei sottolineare una parola che nel testo non è presente ma che aleggia sullo sfondo ed è la parola relazione
Quando per la prima volta dal giovane medico mi sono imbattuto nell'espressione alleanza terapeutica
Ho fatto un po'fatica a digerire la
Perché Rimini scienze scolastiche mi portavano la parola Alleanza a quelle alleanze di fine Ottocento la triplice piuttosto che
Da cui sono nate delle sciagure terribili ecco allora
Se l'alleanza di cui parliamo deve essere qualche cosa che prelude
Ad un combattimento ecco credo che non
Chiarito questo e alleati per la vita non vuol dire combattere credo che però la parola che dà la cifra giusta della dimensione della dinamica del rapporto medico paziente si ha la parola relazione
Dovendosi indubitabilmente non c'è nei una simmetria assolute paritetica
Saremo nel contratto Alis mò di
Della peggior specie mi permetto di dire
Ma
Nemmeno una una simmetria che ricalchi quel modello paternalistico da cui siamo rifugi ti come classe medica dopo averlo praticato forse per secoli magari sbagliando qualcosa in questa pratica
Credo che la cifra della quale dobbiamo muoverci è quello del relazione dove ciascuno
Porta ciò che ad apportare quindi il malato la sua fragilità su difficoltà alla sua
Condizione
Il medico il suo contenuto di sapere ma entrambi il loro contenuto valoriale ecco credo che
La possibilità di fare incontrare i valori che pur possono essere
Distinti e distanti tra queste due
Unità che è stato il medico del paziente credo che ci possa portare a quella dimensione del dialogo che abbiamo spiegato che con questo documento vogliamo consegnare un po'al dibattito
Grazie a tutti