Processo Tamoil: il punto sul processo alla vigilia della sentenza d'appello

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri oggi otto giugno a Brescia dove assistiamo alle fasi conclusive del processo d'appello Tamoil
Processo che era cominciato il ventinove aprile e che si dovrebbe concludere la prossima udienza il venti giugno
Con la sentenza
Processo che vedeva una condanna per disastro ambientale
Ai dirigenti Tamoil
Uno dei quali fu assolto
Gli altri quattro condannati gli imputati erano cinque
Due per disastro colposo e due per disastro
Doloroso
Con
Con l'avvocato Alessio Romanelli
Che
In primo grado ha rappresentato
L'azione popolare attraverso un giro leggeri fino al proprio per conto del Comune di Cremona
E in questa o secondo grado invece direttamente il difensore
Comune di Cremona che ha assunto finalmente
La
Iniziativa della passione
Civile e la parte civile
La differenza rispetto alla situazione
Della conclusione del Po eccesso di primo grado
E le richieste della Procuratore generale nella requisitoria di questi
Appello
Il Comune di Cremona sia costituito in persona del Sindaco no pro tempore costoso locale in Berti subentrando
Agile Ruggeri che aveva esercitato l'azione popolare nel corso della prima udienza del ventinove di aprile naturalmente sempre con l'assistenza
Dell'avvocato Giuseppe Rossodivita del Foro di Roma e mia
Nel corso della prima udienza
è stata depositata la relazione dell'Ispra che individua quantifica il danno ambientale e che a mio avviso fondamentale per difendere le ragioni del Comune sia in punto di fatto c'è
Sull'essersi purtroppo verificato questo disastro ambientale sia in punto di vista cemento del danno
La sentenza è stata impugnata quella sentenza di primo grado di condanna è stata impugnata sia dalla difesa degli imputati
Che ha chiesto naturalmente di pronunciare assoluzione perché il fatto non sussiste
Sia dalla procura generale che viceversa ha chiesto di condannare tutti i manager Tamoil
Non solo per disastro ambientale doloso tutti ma anche per l'avvelenamento delle acque sempre a titolo di dolo la requisitoria della procura generale a mio avviso è stata molto ficcante molto
Precisa e molto ancorata
Hai dati di fatto
Delle udienze successive insieme alle altre parti civili abbiamo cercato di supportare quella che
L'accertamento del fatto da parte della procura generale naturalmente abbiamo svolto le nostre argomentazioni in ordine al risarcimento del danno
è stato poi turno della difesa degli imputati e
Sono iniziate la scorsa udienza sono proseguite oggi le repliche manca solo una replica poi il venti di giugno
La
Corte d'Assise d'Appello di Brescia si ritira in Camera di Consiglio ricordo che
Delle richieste della Procura generali vanno da gli otto anni e sei mesi per Fondo per l'imputato Giliberti e scendono a sette anni e quattro mesi per gli altri imputati
Quali le tesi a supporto di questo aggravamento
Molto semplice il
In primo grado dicevamo il il giudice ha riconosciuto
Sussistere solo il delitto di disastro ambientale
Che è un delitto molto grave ma il delitto di avvelenamento delle acque più grave
Quindi la procura generale chiedendo a cercarsi entrambi di reati
Parte come pena base da quello dell'avvelenamento delle acque che è una pena non inferiore a quindici anni
Quindi per effetto poi della concessione delle attenuanti generiche dell'aumento per la continuazione col disastro ambientale e della successiva riduzione per il rito
Perché ricordo che siamo sempre in sede di giudizio abbreviato quindi un terzo in meno un terzo in meno si qui da quindici anni si va a dieci per le generiche
Poi si sale mi sabato dice qualcosa per la continuazione e poi si scende per effetto della diminuente per il rito a otto anni e sei mesi
Ma
Sergio Calabrò è avvocato di Legambiente Lombardia che che essa si è costituita parte civile nel processo di primo grado e continua a essere parte civile anche
In appello
Quali le motivazioni che avete addotto per supportare le richieste della procuratore generale e quali punti
Che risiedono in contrasto con la difesa
A
Principalmente il fatto che nel due mila uno
Quando
Sono emersi dati molto preoccupanti sull'inquinamento delle aree interne di avere delle aree esterne i dirigenti della Tamoil in quel momento in modo per noi incomprensibile il inconcepibile hanno sostanzialmente ai sensi della normativa dell'epoca la normativa ambientale dichiarato noi non siamo responsabili in questo inquinamento diciamo che c'è un inquinamento ma non c'entriamo nulla
Questo ha comportato una serie di conseguenze o se vogliamo di non conseguenze
Determinanti per il prosieguo della vicenda ambientale fattuale del dell'inquinamento tra molto
E anche in termini giuridici in sintesi cioè non non conseguenze nel senso che non sono state messe in opera curata Liboni
Incessante esattamente perché dichiarandosi
Ripeto ai sensi della normativa dell'epoca non responsabili questo non comportava nessun particolare obbligo infatti più volte soprattutto in primo grado ma i fatti anche in secondo grado hanno detto che loro
Hanno fatto anche più del dovuto c'è quel poco che è stato fatto di ripristino ambientale è un atto volontario perché volevano essere collaborativi
Ma le cose non stanno così perché essendo loro ed è stato accertato da tutti i punti di vista i responsabili di quell'inquinamento lo hanno messo anche loro
Avrebbero dovuto
Immediatamente comunicare che loro erano i responsabili e quindi altrettanto immediatamente nelle nell'arco di quarantotto ore iniziare ad effettuare opere di messa in sicurezza di emergenza
Se così fosse stato fatto si sarebbe aperto subito un procedimento amministrativo di interlocuzione con gli enti locali e con gli enti di controllo e questo avrebbe comportato che l'inquinamento si sarebbe se non del tutto fermato probabilmente
Molto rallentato non sa sarebbero sarebbe bloccato all'espansione dell'inquinamento dall'interno della raffineria alle arrestarne canottieri e quant'altro
E questo avrebbe anche
Come dire ha cambiato il destino processuale giuridico degli stessi imputati perché probabilmente non si sarebbe causato il disastro ambientale lettera e l'avvelenamento delle acque
Loro non hanno fatto questo lo hanno argomentato in modo molto articolato in parte contraddicendo sì
Dicendo che loro non erano tenuti a fare quel tipo di comunicazione e conseguentemente quelle opere di messa in sicurezza d'emergenza che ripeto avrebbero cambiato completamente il corso della storia
Fattuale e giuridica di questa vicenda
Le richieste del Procuratore generale
Si basano sull'idea che la condanna deve essere per disastro
Doloso e non per disastro colposo come è stato per due degli imputati nella condanna di primo grado
Voi avete sostenuto questa richieste di aggravamento delle pene e
Qual è il motivo per il quale
Non c'è colpa ma certo
Ma diciamo che la motivazione la si trova sostanzialmente già nella
Condanna di primo grado nella sentenza di primo grado cioè noi
Riteniamo
Che
Quantomeno
Quattro dirigenti che sono stati condannati in modo differenziato
In primo grado dal Tribunale di Cremona dal giudice Salvini
Avessero
In periodi diversi graduato leggermente diverso diversamente ma sostanzialmente lo stesso tipo di responsabilità le loro condotta avevano lo stesso elemento Scotti soggettivo lo stesso elemento psicologico TAC per parlare interno
Dal Codice penale cioè si sono comportati allo stesso modo se e quante si la loro responsabilità e la stessa poi può essere modulata diversamente in termini di pena su questo da parte nostra non ci sono obiezioni non ci compete ma il tipo di responsabilità e la stessa la loro condotta è stata per tutti di tipo doloso quindi così come c'è stata per i primi due condannati in primo grado larga riconoscimento la responsabilità di tipo doloso così deve essere per tutti e quattro
Ultima domanda visto che
Partiamo con il legale di Legambiente
Pensiamo ai danni ambientali danni ambientali
Che avrebbero dovuto essere rivendicati dalla Ministero dell'ambiente che invece non ha fatto in tempo a costituirsi parte civile ora da questo punto di vista le cose come potranno proseguire
De
Ci si piede augurare questo cavano quello che ci devo fare tutti i cittadini italiani che il Ministero dell'ambiente anche perché
Grazie alla parte civile e Comune di Cremona
In questo processo è stato quanto meno proposto proposta l'acquisizione di un documento ufficiale dell'Ispra
Che l'agenzia per l'applicazione alle per la protezione dell'ambiente che è deputata a valutare quantificare i danni di tipo ambientale quello che fa normalmente lo ha fatto ha fatto diciamo come dicevi tu in modo un po'tardivo
Non è stato utilizzabile non c'è stato la possibilità della Costituzione di parte civile del Ministero
Del processo ma quella relazione
Può essere che dovrà secondo me essere utilizzate in sede civile da parte del ministero per chiedere i danni ambientali ripeto davanti al giudice civile
Sulla scorta
Quanto meno di quella relazione che comunque per quanto breve molto esaustivo molto ben fatta di arresto
L'ARPA cioè l'Ispra pardon che Air l'equivalente nazionale delle ARPA regionali egli proprio per questo ha un settore che si occupa di danno ambientale quel settore quel
Dipartimento dell'Ispra è quella che ha redatto questo documento che quantifica
I stabilisce in modo molto chiaro il danno ambientale subito dal Ministero dell'ambiente stiamo parlando del servizio emergenza ambientale dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
Esattamente
Possiamo concludere con l'auspicio che il Ministero recuperi
Civile si attivi in sede civile per la richiesta del danno ambientale che
Pacifico anche questo mi sentirà Ascom riascoltando o leggendo meglio le trascrizioni più volte è stato ammesso alla presenza di un danno ambientale da parte
Degli stessi difensori degli imputati quindi a maggior ragione ripeto è doveroso che lo Stato si costituisca parte civile nel suo dovere farlo
In sede civile perché per i danni ambientali causati dalla raffineria Tamoil di Cremona
Grazie grazie all'avvocato Sergio Cannavò
Veniamo ora ai soci Bissolati che si sono costituiti parte civile in questo processo non
La associazioni cantieri vi Solazzi ma
Alcuni soci parliamo con Claudio ottantenne che rappresentante avvocato di parte civile di alcuni di questi soci
Abbiamo parlato di danno ambientale abbiamo detto che è competenza del ministero che dovrà provvedere a fare quello che non era riuscito a fare in seguire di il processo penale
Ora veniamo I danni lamentati dai soci Bissolati e piani che si sono riversati su tutto l'ambiente circostanze sulla cantieri risonanze
Quali sono i danni che avete subito
Allora la motivazione alla costituzione dei soci personalmente determinata dalla richiesta sia di un danno patrimoniale che di un danno non patrimoniale il danno patrimoniale riconducibile alla mancata fruizione
Della Canottieri per il periodo in cui è stata interessata dalla chiusura a seguito della
Emissione dal rinvenimento tenne linee locali nelle aree di Bissolati dei cassoni
Inoltre alla chiusura di alcune strutture quali ad esempio le piscine
E nonché a tutte quella chiusura di cade dovute all'attività di messa in sicurezza o quantomeno più che di messa in sicurezza di
Tentativo di ripristino ambientale che hanno interessato la cantina
Ora e i soci andavano dando un contributo economico hanno e e quindi a farlo hanno un diritto
Ad esercitare l'utilizzo e a fruire della canottieri
Liberamente per tutto quest'anno e sottratti questa possibilità
E determina certamente una fede di carattere patrimoniale che potrebbe essere considerata come si gomma al di là di questo esiste
Un altro aspetto che la frequentazione della Canottieri è legata a una
Diciamo l'interesse
Personali non patrimoniali dei soci stessi le loro famiglie
Non dimentichiamoci che la Canottieri viene frequentato appunto nei momenti di
Per fare sport e momenti di
Ricreativi momenti conviviali
E anche questi diciamo diritti di sviluppo culto della personalità rimane sociale
Sono stati comunque limitati dalla situazione che ha interessato la Canottieri una situazione che è stata sia di chiusura
Sia di percezione di una storditi pericolo determinato dal danno ambientale stesso
Ora noi sappiamo che dobbiamo a diciamo frequentare una cantieri lunare anche a delle caratteristiche di salubrità di verde di
Aria pulita la possibilità di fare appunto alle attività ricreative e sportive ebbene ci siamo trovati invece dove frequentare una canottieri che risultava altamente inquinate contaminata
A
E non solo ci siamo trovati a frequentarla con indici di inquinamento ad esempio della piscina operatori che superavano di ben ventiquattro volte
In una piscina di venti volte l'altra i limiti massimi di toccare
PM ricordo che nel luglio del due mila sette
Quando fu chiusa la piscina fatta in totale da venticinque quando furono rinvenuti questi superamenti
Della limiti massimi di idrocarburi che non è in corso delle scuole di nuoto sono stati presi bambini sono stati tolti dalla strada dalla piscina e effettivamente tutti hanno percepito la gravità della situazione
Non era solo a quel qui in quell'occasione che si era creata quella situazione ma quella situazione sicuramente perdurava da anni da quando quanto meno
Non era stato segnalato effettivamente il pericolo ambientale che poteva avere interessato lasciarci fatti quello che noi sosteniamo in questo procedimento e che
I soci sono stati esposti ad un pericolo un pericolo effettivo determinato dal fatto di non aver fatto una dichiarazione
Corretta che determinasse effettivamente anche la consapevolezza dei siti delle canottieri dei soci stessi
Per i frequentatori di quelle aree che inquinamento internato morì si fosse propagato anche invece a queste aree c'è fosse uscito tarata modeste se avesse inquinato quindi pesantemente le falde Lako ipotesi delle stesse delle stesse canottiera
Se Tamoil avesse fatto una denuncia un'autodenuncia corretta con l'indicazione del pericolo della condizione di pericolosità di inquinamento anche sterno certamente non si sarebbero avuti per sei anni frequentazione di ambienti insalubri
Contaminati
Con acque a chiedere portavano a quel siamo quei limiti superati di ben venti ventiquattro volte e quindi saremmo tutti più tranquilli per noi per i nostri figli più non aver avuto un'esposizione al pericolo a questi contaminazioni tra così tanto
L'avvocato Gianni Pietro Gennari sempre il difensore di soci Bissolati
Chiediamo di dirci se e il cambio di condanna eventuale come da richiesta Procuratore generale da disastro colposo e avvelenamento delle acque a disastro doloso per due degli imputati
Cambia la situazione del vostro punto di vista
Una situazione tra l'altro che ha illustrato l'avvocato Campelli ma che oltretutto si è aggravata nel corso degli anni dopo questa denuncia diciamo così non veritiera
Tanto che a un certo punto per il Comune ha dovuto emettere un'ordinanza per
Bloccare l'attività del Canottieri perché a quel punto lì sarà persino pericolo disco
Allora il cambio di
Definizione sui reati
Contestategli imputati quindi la Clementoni accoglimento da parte della Corte d'appello dell'ipotesi di reato di avvelenamento delle acque così come era già stato configurato nel primo capo d'imputazione del del primo grado del giudizio
Che non era stato ritenuto
Dal dal dal dottor Salvini ma è stato ritenuto invece quello perdite al disastro colposo annui non ha non cambia nulla da un punto di vista della nostra presenza nel POR cioè sono alta presenza del processo e la tutela
Degli interessi civili delle parti civili costituite sul presupposto che ci sia però un riconoscimento di responsabilità degli imputati perché
Diversamente non avrebbero non avrebbe luogo la nostra funzione altra funzione sì civilistica
Ma parte dal presupposto dell'accertamento di un reato commesso dagli imputati
Quindi poi la se l'acqua alla qualificazione che darà la Corte d'appello Ciaraldi riversa rispetto a quella del giudice di primo grado a una valutazione che dovrà fare la corte
Noi riteniamo che comunque questi
Imputati queste persone tratto a giudizio siano responsabili
Sarà poi il la Corte d'appello a stabilire se
L'imputazione randa mantenersi quella per del primo grado o essere più aggravata dal dal fatto dal
Dell'inquinamento delle acque ma sostanzialmente
Diciamo questo processo
A questa sua genesi e per noi come parti civili importante vedere riconosciuta comunque la responsabilità degli imputati su questo inquinamento
Grazie
Grazie l'avvocato Gennaro con questa intervista agli avvocati che hanno sostenuto gli interessi dei soci della canottieri Bissolati si conclude il servizio che abbiamo realizzare ciò g otto giugno a Brescia in occasione dell'ultima
Udienza prima della sentenza che ci sarà il venti giugno del processo d'appello tarlo un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri